Beretta Px4 storm inox cal. 9x21 - Armi Magazine...Fascino “inox” Partiamo da ciò che...

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BERETTA PX4 STORM INOX CAL. 9X21IMI dabilità e delle innovazioni tecnologiche apparse sul mercato negli ultimi anni. Nasceva la Beretta Px4 Storm, una pistola semiautomatica progettata per la difesa personale e per le forze dell’ordine, con il “4” che indica i calibri per cui era stata N ei primi anni del Duemila, di fronte all’avanzare delle armi con il fusto in tecnopolimeri, l’azienda gardonese decise di affrontare la sfida con un prodotto innovativo che rag- gruppasse tutte le caratteristiche dell’affi- progettata: 9x19, 9x21IMI, .40S&W, e .45ACP. Il modello possedeva le caratteri- stiche che una semiautomatica da difesa deve possedere: affidabilità, controllabili- tà, puntabilità istintiva, maneggevolezza, volume di fuoco. Da non dimenticare la Beretta ha deciso di dotare la Px4 Storm di un carrello in acciaio inox che offre una resistenza pressoché assoluta agli agenti atmosferici e agli sfregamenti contro abiti e fondine. Una versione “duotone” che conferisce eleganza alla best seller gardonese di Gianluigi Guiotto Bellezza inossidabile La Beretta Px4 Storm Inox ha il carrello in acciaio inox; come la versione standard, è un’arma dalle ottime ca- ratteristiche dinamiche, ben controllabile e altret- tanto ben portabile anche con fondina inside. Nella foto è impugnata da Ivan Scamorza, commissario di tiro del TSN di Legnano

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Page 1: Beretta Px4 storm inox cal. 9x21 - Armi Magazine...Fascino “inox” Partiamo da ciò che contraddistingue questa Px4: il carrello, realizzato inte-ramente in acciaio inox. Le scritte

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dabilità e delle innovazioni tecnologiche apparse sul mercato negli ultimi anni. Nasceva la Beretta Px4 Storm, una pistola semiautomatica progettata per la difesa personale e per le forze dell’ordine, con il “4” che indica i calibri per cui era stata

Nei primi anni del Duemila, di fronte all’avanzare delle armi con il fusto in tecnopolimeri,

l’azienda gardonese decise di affrontare la sfida con un prodotto innovativo che rag-gruppasse tutte le caratteristiche dell’affi-

progettata: 9x19, 9x21IMI, .40S&W, e .45ACP. Il modello possedeva le caratteri-stiche che una semiautomatica da difesa deve possedere: affidabilità, controllabili-tà, puntabilità istintiva, maneggevolezza, volume di fuoco. Da non dimenticare la

Beretta ha deciso di dotare la Px4 Storm di un carrello in acciaio inox che offre una resistenza pressoché assoluta agli agenti atmosferici e agli sfregamenti contro abiti e fondine. Una versione “duotone” che conferisce eleganza alla best seller gardonese

di Gianluigi

Guiotto

Bellezza inossidabile

La Beretta Px4 Storm Inox

ha il carrello in acciaio inox;

come la versione standard,

è un’arma dalle ottime ca-

ratteristiche dinamiche,

ben controllabile e altret-

tanto ben portabile anche

con fondina inside. Nella

foto è impugnata da Ivan

Scamorza, commissario

di tiro del TSN di Legnano

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tolleranza all’incuria e il funzionamento corretto anche in condizioni limite (non tutti trattano le pistole come dovrebbero), la resistenza agli agenti aggressivi quali sudore e umidità. Proprio queste due ultime caratteristiche sono alla base della

nascita della versione con carrello inox della Px4; pare che la richiesta sia arrivata dagli Stati Uniti, Paese caratterizzato da climi con elevata variazione termica, si pensi all’Alaska e al deserto del Nevada. In effetti, oltre al sudore – soprattutto

nel porto occulto – anche lo sfregamento contro gli abiti o la fondina, alla lunga (è inevitabile), può finire con l’intaccare lo speciale trattamento Bruniton della Px4 tradizionale, soprattutto sugli spigoli, conferendo all’arma un aspetto lucido che fa molto “usato”. Con l’acciaio inox si risolvono tutti questi problemi: la Px4 non diventa lucida perché… lo è già. Restano invariati i criteri costruttivi della semiautomatica Beretta, primi tra tutti il sistema di chiusura a canna rotante, deri-vato e migliorato da quello utilizzato per anni con i modelli 8000 Cougar, e l’im-pugnatura con dimensioni modificabili sostituendo i dorsalini posizionati nella parte posteriore.

Il calibro giusto

La Px4 Storm inox è disponibile nel solo calibro 9x21 (per la Compact e la Sub-compact non è ancora prevista questa variante). È una scelta azzeccata perché si può discutere molto sul potere invalidan-te di una munizione o dell’altra ma alla fine dei giochi, viste anche le limitazioni imposte dalla normativa nazionale in materia di proiettili, le differenze di pote-re invalidante sono ridotte al minimo. E ci sono tanti altri parametri da tenere in conto: rinculo (soprattutto in funzione del livello di addestramento dell’opera-tore), costi di esercizio (con una pistola da difesa ci si deve allenare molto al tiro), stress a carico dell’arma, affidabilità, facile disponibilità, e in quest’ottica il 9x21 vin-ce a man bassa, non a caso si tratta della munizione di gran lunga più diffusa per le pistole da difesa e per uso generale. Og-gi il 9x21 è quanto di meglio disponibile sul mercato italiano per la maggior parte degli utenti, soprattutto quando abbinato ad armi di totale affidabilità come la Px4.

Fascino “inox”

Partiamo da ciò che contraddistingue questa Px4: il carrello, realizzato inte-ramente in acciaio inox. Le scritte sono ottenute con un’incisione sottile che le rende molto ben visibili. I congegni di mira sono rimasti neri, a favore della visibilità (tra l’altro generano un piace-vole contrasto cromatico): i riferimenti bianchi circolari su tacca e mirino sono realizzati con un prodotto denominato “Superluminova”, uno speciale materiale fotosensibile che li rende estremamente visibili anche in assenza di luce (bastano pochi attimi di esposizione alla

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Fusto in tecnopolimero

Il fusto della Px4 Inox è sempre intera-mente realizzato in tecnopolimero rinfor-zato fiberglass e una particolare pigmenta-zione che lo rende resistente alle abrasioni e mantiene inalterato nel tempo il colore, perché è inattaccabile dai raggi UV e dalla

luce per assicurare ai riferimenti una luminescenza che dura per qualche minuto). Invariati gli intagli di presa, che risultano confortevoli al tatto ma allo stesso tempo in grado di agevolare la presa anche se stiamo agendo in velocità con mani sudate.

luce. Il disegno funzionale e moderno lo rende ergonomico, con tutte le superfici arrotondate che, grazie all’assenza di spor-genze, agevolano l’inserimento e l’estra-zione della pistola dalla fondina. Anche il ponticello del grilletto è arrotondato e sotto la canna, integrale con il fusto, una

La sicura manuale funge

da abbatticane e dispone

di due levette di comando,

una per lato. Può essere in-

serita tanto a cane armato

che disarmato, ma quando

carichiamo l’arma la pro-

cedura corretta prevede

l’inserimento della sicura

prima della manovra del

carrello: in questo modo la

pistola non può assoluta-

mente sparare. Le levette

della sicura hanno un basso

indice d’impigliamento e la

loro forma è tale da aumen-

tare la presa della mano

sul carrello e da impedire

l’inserimento involontario

della sicura manuale anche

in caso di manovre rapide

Mirino e tacca di mira sono innestati a coda di rondine e portano tre riferimenti circolari bianchi per il tiro con luce ridotta. Ben re-

golate, ben eseguite (e quindi anche ben definite), le mire sono ottime per l’impiego previsto; per il tiro di precisione dovrebbe-

ro avere la tacca più chiusa ed essere prive dei riferimenti colorati (quelli presenti hanno di buono che non disturbano) ma que-

sta non è una pistola da tiro bensì un’arma da difesa personale. Per avere qualcosa di meglio ci vorrebbero gli inserti di trizio

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guida Picatinny (MIL Std 1913) consente il montaggio di puntatori laser, illumina-tori o altro genere di accessori.

La chiusura rototraslante

Cuore della Px4 è la chiusura geometri-ca con canna rototraslante, mutuata da

quella della Beretta 8000, prima arma, dai tempi della Steyr 1911, a fare uso di una chiusura così congegnata. La chiusura della 8000 era diversa da quella della Steyr mentre quella della Px4 sembra molto simile a quella della precedente 8000. In realtà la chiusura Px4 è frutto di una

completa riprogettazione, che ha portato a un aumento dell’affidabilità anche in condizioni critiche, quali per esempio quelle che si hanno con arma fortemente imbrattata e munizioni di potenza con-tenuta. La Px4 digerisce tranquillamente qualsiasi caricamento commerciale anche ad arma molto sporca, con temperature basse e cartucce sub-standard. Questo non significa che in condizioni ottimali e con munizionamento particolarmente brillante il funzionamento della Px4 di-venti violento: la chiusura ha, infatti, una notevole capacità di autoregolazione e le velocità delle masse in movimento resta-no entro i limiti di progetto quale che sia la cartuccia impiegata. La chiusura Px4 ha il vantaggio di avere una canna con un solo grado di libertà, aspetto che, a parità di tutti gli altri fattori, la rende migliore sotto il parametro della ricerca della precisione del tiro rispetto alle chiusure geometriche di tipo Colt-Browning e de-rivate che hanno canna con due gradi di libertà. Ma i vantaggi della chiusura con canna rototraslante della Px sono anche altri e ben più importanti.

Robusta e affidabile

La canna ha due massicce alette di chiu-sura fra le quali, inferiormente, è ricavata una pista a camme che interagisce con una camma macchinata in un blocchetto di acciaio alloggiato nel fusto. Allo sparo, il gruppo canna-carrello inizia a rincula-re, con le due parti fra loro vincolate dalle alette che alloggiano entro recessi nel carrello. Dopo un primo tratto di moto retrogrado solidale, la camma nel bloc-chetto provoca la rotazione della canna, con fuoriuscita delle alette dalle relative sedi. A questo punto la canna arresta il suo moto retrogrado, contrastata dal blocchetto, mentre il carrello continua ad arretrare fino al suo punto morto po-

Blocchetto inferiore

e molla di recupero,

che è del tipo a pac-

chetto chiuso: ciò

semplifica le ope-

razioni di smontag-

gio e rimontaggio

Sei righe, anima cro-

mata e volata molto

ben eseguita, la can-

na della Px4 contribu-

isce alla precisione di

tiro dell’arma. Dato

il tipo di chiusura, la

canna della Px4 ha un

solo grado di libertà

e ciò, come noto, fa-

vorisce la precisione

intrinseca dell’arma

I caricatori del-

la Px4 (sono due

nella confezione

più un carichino)

tengono 15 col-

pi calibro 9x21;

hanno un astuccio

ben realizzato e

finito, come ben

dimensionato e

costruito è l’ele-

vatore. I caricatori

contribuiscono in

modo importan-

te all’affidabilità

dell’arma, anche

nel tempo. All’ini-

zio sono di riem-

pimento un po’

difficoltoso per

gli ultimi colpi ma

con l’uso anche

il riempimento

completo diven-

ta più agevole

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to non è solo garanzia di apertura dopo che le pressioni residue sono scese a livel-lo di sicurezza, ma serve anche a rendere il funzionamento più elastico, ad attenua-re urti e vibrazioni tra i pezzi, a frazionare maggiormente nel tempo la spinta del rinculo sulla mano del tiratore. Da ricor-dare che l’urto della canna viene ricevuto dal blocchetto di acciaio, che a sua volta lo trasmette al fusto, che riceve una sol-lecitazione ridotta (sia pure in piccola parte) grazie all’inerzia del blocchetto, ma che, soprattutto, riceve l’urto di quest’ul-timo distribuita su un’ampia superficie, e quindi con un minor carico unitario. Da ricordare anche che la canna della Px4 ha un diametro esterno inferiore a quello del suo canale di passaggio nel carrello (così da ridurre le possibilità di malfunziona-mento per accumulo di corpi estranei), ma nella parte distale presenta un mini-mo aumento di diametro che consente

steriore, comprimendo la molla di recupero. La chiusura con canna rototra-slante garantisce un’eccezionale robustez-za del complesso unita a lunga durata nel tempo: non solo perché consente di avere una superiore superficie di contrasto, ma perché la resistenza offerta dalla chiusura risulta in asse con la forza che tende a far arretrare l’otturatore. Inoltre, le massicce alette sono indubbiamente più robuste rispetto alle altre soluzioni adottate sulle varie chiusure a corto rinculo. Da sottoli-neare come la chiusura con canna rotante dissipi una maggior quantità dell’energia posseduta dalle masse in movimento in quanto deve essere vinta la resistenza del moto di rotazione della canna a causa dell’attrito delle alette entro le sedi. Infine, rispetto ad altri sistemi, lo sblocco della chiusura avviene in modo meno repenti-no perché ritardato dal moto di rotazione della canna. Questo piccolo rallentamen-

l’accoppiamento di precisione col canale di passaggio. In questo modo, a carrello in chiusura, la canna è supportata e vin-colata su due punti, con ovvi vantaggi per quanto riguarda la precisione del tiro.

Impugnatura su misura

Come sulla Px4 tradizionale, l’impugna-tura della versione inox presenta uno zigrino profondo ma fine sulla faccia anteriore e su quella posteriore, che non rovinano le maglie e le fodere delle giac-che e non fanno “impuntare” le camicie ma garantiscono una presa salda anche con mani sudate, senza per questo essere fastidiosi e consentendo il facile riassetto della presa. La cavità sotto all’elsa e l’incli-nazione e morfologia dell’impugnatura sono tali da risultare comode e piacevoli fin da subito e nello stesso tempo favorire il puntamento istintivo. La presa della mano è alta e la ridotta distanza con l’asse

La Px4 Inox scomposta nelle

sue parti essenziali. Lo smon-

taggio è facile e rapido e non

si rischia di perdere nien-

te. Il rimontaggio è ancora

più rapido dello smontaggio

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della canna riduce l’impennamento al fuo-co, facilitando il ritorno in punteria. Tutti i comandi sono a portata di dito, mentre l’indice va a disporsi naturalmente sul grilletto. La disponibilità di dorsalini inter-cambiabili (tre misure), permette di adat-tare il trigger reach a mani di varia taglia ma a meno di non avere dita molto lunghe il dorsalino di serie va più che bene.

Assolutamente sicura

La Px4 è una delle pistole più sicure in as-soluto e la versione inox non fa eccezione. È sicura come tenuta delle chiusure anche in casi estremi (per esempio, sparare un colpo con un proiettile bloccato in can-na), è sicura contro spari accidentali in seguito a caduta (anche a cane armato),

è sicura come maneggio e nel rendere più difficile lo sparo involontario da parte di un operatore troppo nervoso. L’arma ha una catena di scatto a singola e doppia azione incentrata su una barra di trasmissione, con funzione accessoria di disconnettore, che, premendo il grilletto in doppia azione, aggancia il cane e lo fa ruotare, vincendo la resistenza della molla cinetica, collegata al cane da una biella su cui è investita. Quando il cane è giunto al punto più arretrato della sua corsa in doppia azione, l’appendice della barra di trasmissione lo abbandona, lasciandolo così libero di cadere sotto la spinta della molla cinetica. In singola azione è il car-rello a far armare il cane, che descrive un arco più ampio che non in doppia azione,

fino ad avere la sua monta di sparo inter-cettata dalla leva di scatto (o controcane). Mentre il carrello torna in avanti, il cane resta bloccato dalla leva di scatto, che ver-rà sottratta alla monta del cane quando premeremo il grilletto. Se il carrello della Px4 non è perfettamente in chiusura, la faccia del cane non può andare a colpire il percussore; è quindi impossibile sparare ad arma aperta o con chiusura incom-pleta; ciò anche se il carrello è solo di po-chissimo scostato rispetto alla posizione di chiusura completa; quando lo scosta-mento del carrello è di maggiore entità, è il disconnettere a lasciare “in folle” la cate-na di scatto precludendo l’abbattimento del cane. La catena di scatto viene messa in folle anche quando è inserita la

Il pulsante di sgancio caricatore può essere spostato sul lato destro in ca-

so l’utilizzatore sia mancino. Sopra al pulsante la scritta (necessaria per il mer-

cato USA) “warning fires without magazine” (“attenzione spara senza cari-

catore”) che indica come la Px4 sia giustamente priva di sicura al caricatore

Il carrello in acciaio inox: la cura esecutiva è di buon livello

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to salvo che allo sparo: è diviso in due parti, una anteriore (il percussore vero e proprio) e una posteriore che funge da impulsore e che trasmette al percussore l’impulso ricevuto con la battuta del cane. L’impulsore scorre all’interno del barilotto della sicura ed è vincolato allo stesso, pur mantenendo nei suoi confron-ti un grado di libertà. Quando la sicura manuale viene inserita, il barilotto ruota e con esso ruota l’impulsore che non può

sicura manuale costituita da un barilotto sul carrello con due levette di comando, una per parte.

La sicura manuale abbatticane

I sistemi di sicurezza, mutuati dalla serie 92, comprendono la sicura manuale, presente su entrambi i lati: inserendola, si provoca anche l’abbattimento del cane e la messa in folle della catena di scatto. Il percussore, infatti, è sempre blocca-

così essere raggiunto dalla faccia del cane, che va a battere contro il carrello perché a sicura inserita una levetta attivata dal barilotto allontana la leva di scatto dalla monta lasciando così il cane “in folle” sot-to la spinta della molla cinetica.

La prova a fuoco

Abbiamo provato la Px4 Inox al Tiro a segno di Legnano, utilizzando muni-zioni commerciali Fiocchi Top Target. Il

Ecco come si presenta la munizione al momento in cui viene camerata nella canna. È

uno dei motivi della totale affidabilità della Px4: la cartuccia è presentata “alta” e non

deve compiere traiettorie “strane” per entrare in camera. Il meccanismo di scatto è

stato progettato come gruppo autonomo estraibile dal fusto senza l’ausilio di attrez-

zi speciali. La rimozione del gruppo di scatto consente di accedere comodamente ai mec-

canismi di sparo per una accurata pulizia e manutenzione straordinaria degli stessi.

I principali comandi della Px4; sulla sinistra, all’altezza della scritta “Gar-

done” si nota la levetta per iniziare lo smontaggio del carrello dal fusto

Rosata di 5 colpi ottenuta con Fiocchi

Top target a 15 metri di distanza da Carlo

Maino, istruttore istituzionale Master del

Tiro a segno di Legnano

Sotto:in primo piano, il tappo con l’anello per

il correggiolo destinato all’uso operativo (è

possibile anche avere il tappo liscio), e l’ar-

chetto da sfilare per sostituire il dorsalino

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Si ringrazia il TSN di Legnano

(www.tsnlegnano.it) per la cortesia

e la disponibilità dimostrateci

cio nell’estrazione, la leva dell’hold-open è facilmente raggiungibile e azionabile grazie alla buona superficie di appoggio per il pollice; anche le sicure sono ben a portata di dita e, inoltre, possono essere utilizzate per scarrellare.

comportamento dell’arma non differisce – com’è logico attendersi – da quello della versione con carrello brunito. Avvertenza importante: quando carichiamo l’arma, la procedura corretta prevede l’inserimento della sicura prima della manovra del car-rello, perché così la pistola non può asso-lutamente sparare. Tolta la sicura, l’arma è pronta al fuoco. Dalla nostra prova è emerso che le mire sono molto buone, il rilevamento è ben dominabile, e il rinculo

non si discosta dalla media delle pistole di concezione moderna in questo calibro. Lo scatto è stato una piacevole sorpresa: la doppia azione è ottima, molto pronta e ben prevedibile; la singola ha uno sgan-cio preceduto da una lunga precorsa del grilletto, ma è pulita e netta anche se – volutamente – non leggerissima; richiede un minimo di assuefazione. Quanto ai comandi, lo sgancio del caricatore è risul-tato comodo, pur non essendo d’impac-

CM

Beretta Px4 Storm Inox cal. .9x21IMI

Produttore: Fabbrica d’Armi P. Beretta, tel. 030 83411, www.beretta.itTipo: pistola semiautomatica con chiusura stabile a corto rinculo, canna rototraslante a un grado di libertà, catena di scatto a singola e doppia azioneCalibro: 9x21 IMI

Caricatore: bifilare da 15 colpi (2 in dotazione)Canna: 102 mm Mire: mirino e tacca innestati a coda di rondine con riferimenti circolari bianchi per il tiro con luce ridottaSicure: sicura abbatticane con comandi sui due

fianchi del carrello; monta di sicurezza; sicura automatica al percussore; disconnettore; sicura che previene lo sparo se il carrello non è in chiusuraEstrattore: a gancio, imperniato al carrello-otturatore

Scatto: catena di scatto a singola e doppia azionePeso: 785 g (senza caricatore)Lunghezza totale: 195 mmMateriali e lavorazioni: fusto in tecnopolimero injection molded caricato con fibra di vetro, carrello in acciaio inox

Doppia vista della

Px4 Storm Inox:

indubbiamente, l’ac-

ciaio dona maggior

fascino alla semiau-

tomatica gardonese

¤

PREZZO AL PUBBLICO: 939 euro