Benin Solidale
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Il Bénin è un bellissimo ed ospitale Paese, che offre paesaggi mozzafiato di un’ampia varietà, dalla
desertica savana alle spiagge adorne di palme da cocco, riserve naturali, laghi, montagne e lagune.
Ma la sua vera ricchezza sta nella cultura: arte, storia, tradizioni secolari di più di 40 diversi gruppi etnici
…E soprattutto la magia del vodoun!
Fare un viaggio in Bénin significa ricercare le proprie origini, toccare con mano la storia, comprendere le
vicende beninesi che sono notevolmente intrecciate con quelle di altri Paesi, ritrovare le orme del passato.
Ma non solo. Il Paese oggi vive di un’animata e colorata vita, che al presente mescola il passato e ripone le
sue speranze sul futuro. E’ quindi come fare un viaggio nel tempo, dove passato presente e futuro spesso si
intrecciano e si confondono, ma a volte si distinguono nettamente.
L’Associazione Iroko vi accompagnerà nelle più belle località del Bénin, non solo per scoprire le
sorprendenti attrattive del Paese, ma anche per conoscere e sostenere i progetti di assistenza
all’educazione scolastica di Iroko. I viaggiatori che lo desiderano infatti, potranno riservare un posto in
valigia per del materiale scolastico da consegnare nelle scuole supportate.
Viaggio promosso da Iroko in collaborazione con
Programma di viaggio
25 dicembre 2015 -‐ 6 gennaio 2016
25 dicembre
Partenza
Volo nella notte per il Bénin.
26 dicembre
Cotonou
Arrivo a Cotonou nel primo pomeriggio.
Relax e passeggiata serale. Pernottamento in hotel.
27 dicembre
Cotonou – Ouidah
Visita di Cotonou
Capitale economica del Bénin, Cotonou è una grande e vivace città brulicante di persone, negozi, locali e
zemidjen, moto-‐taxi il cui nome in lingua locale significa “prendimi e portami presto”.
Merita una visita il Grand Marché, dove si trova di tutto: prodotti di artigianato, alimenti, souvenir più o
meno tipici, bestiame, feticci vodoun.
Relax sulla spiaggia di Fidjrossè. Pernottamento in hotel.
28 dicembre
Aguégués – Ganvié – Porto Novo
Partenza in barca a motore per visitare i villaggi lacustri dei pescatori di Aguégués e di Ganvié.
La ferocia della tratta degli schiavi spinse alcune comunità beninesi a cercare rifugio in un territorio
lagunare, dando vita ai villaggi palafitticoli di Aguégués che disegnano, ancora oggi, l’antropo-‐geografia
della regione. Gli abitanti sono pescatori e abili danzatori, che offrono talvolta ai visitatori lo spettacolo
della loro tradizionale danza Achi in acqua.
Altrettanto spettacolari sono villaggi lacustri di Ganvié, denominata “la piccola Venezia africana” e sito
patrimonio dell’umanità UNESCO.
Come Aguégués, Ganvié è formata da un insieme di piccoli villaggi costruiti da palafitte di bambù e tetti di
paglia, situati sul Lago Nakoué. Il nome significa “la comunità di coloro che finalmente hanno trovato la
pace” e il motivo è facilmente intuibile. L’osservazione del paesaggio lacustre e della vita quotidiana degli
abitanti è veramente affascinante perché tutto si svolge sull’acqua e ci si sposta solo con le tipiche piroghe
locali, le quali sono utilizzate spesso come negozi ambulanti di frutta e verdura, altri generi alimentari,
bibite, attrezzi per l’uso domestico.
Arrivo à Porto Novo. accoglienza dei bambini del quartiere di Atchakpodji, dove l’Associazione Iroko ha
avviato il progetto di assistenza scolastica.
Il progetto fornisce supporto alle famiglie con gravi difficoltà economiche, dando un sopporto materiale e
didattico e contribuendo al pagamento delle tasse scolastiche, per far sì che i bambini non vengano espulsi
dalla scuola per un lungo periodo o definitivamente, il che gli negherebbe l’opportunità di avere un futuro
migliore. Ai viaggiatori solidali si richiede di dare un sostegno al progetto, portando con sé materiale
scolastico e contribuendo con la quota solidale, inclusa nel prezzo del viaggio.
Pernottamento presso le famiglie locali, che accolgono i visitatori con grande ospitalità ed entusiasmo.
29 dicembre
Porto Novo – Adjara
Visita al centro agricolo di Songhaï, centro di formazione, produzione e ricerca sullo sfruttamento
sostenibile delle risorse naturali locali.
L’associazione Songhaï mira a sviluppare alternative che permettano alle popolazioni africane di gestire in
modo autonomo le attività agricole, in una logica di sviluppo integrale che coinvolge, parallelamente
all'agricoltura, anche l'industria ed i servizi. Questa dinamica di sviluppo è centrata innanzitutto sullo
sviluppo umano, la valorizzazione delle risorse locali, e l'appropriazione delle tecniche e tecnologie esterne.
Visita di Adjara.
Il più affascinante e variopinto del Bénin, il mercato di Adjara è imperdibile, con i suoi feticci vodoun,
amuleti, abiti tradizionali, ceramiche, strumenti musicali.
Molto interessante è osservare i fabbri al lavoro e un’esperienza tipica e gustosa è pranzare dal famoso
Houssou, la cui specialità è la carne di maiale alla beninese.
Ritorno a Porto Novo. Cena e pernottamento presso la propria famiglia ospitante.
30 dicembre
Porto Novo
Visita del museo etnografico di Porto Novo.
Il Museo Etnografico Adandé permette un interessante sguardo su passato e presente del Paese, grazie alla
grande collezione di prodotti artigianali yoruba esposti, tra cui maschere, armi, strumenti musicali,
statuette.
Visita ad un sacerdote di vodoun.
L’Hounnon è un medico tradizionale e sacerdote della divinità di Fa’. Nel suo tempio i visitatori più curiosi e
coraggiosi hanno possibilità di consultare il Fa’.
Visita al Grand Marché di Porto Novo, che ci consentirà di conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana del
Bénin in generale e in particolare di Porto Novo. Animazione culturale di un gruppo di musica tradizionale
del Bénin. Cena e pernottamento presso la propria famiglia ospitante.
31 dicembre
Nella mattinata vi proponiamo due possibilità, a vostra scelta:
1. Visita al centro di Houèkè, un centro di interesse turistico in campagna, a pochi minuti da Porto Novo.
2. Visita del Museo da Silva a Porto Novo che, situato in una splendida residenza del 1870, celebra
l'importante influenza afro-‐brasiliana sulla cultura locale.
Nel pomeriggio, festa con i bambini del villaggio di Atchakpodji con l'animazione di un gruppo musicale
tradizionale. I viaggiatori che lo desiderano (su richiesta) portanno farsi confezionare un vestito tradizionale
da indossare per la festa di quel giorno. Consegna del materiale scolastico al sostegno del progetto
Sonagnon d'Iroko. Cena e festeggiamenti di Capodanno a Porto Novo.
1 gennaio
Porto Novo – Ketou – Abomey
Partenza per Abomey passando per Kétou.
Visita del regno di Kétou.
Piccola città ma di enorme importanza storica, Kétou è un piccolo regno un tempo molto potente e che oggi
possiede un’eredità culturale molto forte.
Nel Museo Akaba Idenan si trova la fortificazione della città che, essendo anche il centro del culto vodoun
di Orisha, possiede numerosi altari, sculture yoruba. Ma la principale attrazione resta la famosa porta
magica, la cui leggenda spiega il motivo della sua rilevanza per la città.
E’ davvero emozionante inoltre il Palazzo Reale, dove il re spesso concede una visita, a condizione di
portargli rispetto. Accanto al Palazzo Reale si trova il Feticcio Aitan-‐Ola. Quando fu sepolto, ai locali fu dato
precise istruzioni di coprirlo con tutto ciò che trovavano, così che si è formato un mucchio di “spazzatura
sacra”, dal quale si può godere una vista mozzafiato della città e che offre l'opportunità di scoprire la parte
più tradizionale e autentica di Ketou.
Arrivo a Abomey e pernottamento in hotel.
2 gennaio
Abomey – Grand Popo – Ouidah
Visita di Abomey.
In ogni vicolo di Abomey si respira la storia del Bénin, ogni suo tempio e ogni suo palazzo trasuda il potere
del regno del Dahomey, che per secoli contrastò le potenze coloniali, soprattutto negli antichi palazzi dei re
Ghézo e Glélé, oggi diventati Museo di Storia. Qui si possono ammirare troni e arazzi, teschi umani che
venivano utilizzati come strumenti musicali, feticci, camere funerarie, sale cerimoniali.
Partenza per Ouidah via Grand Popo. Visita e pranzo a Grand Popo.
Grand Popo è un’incantevole località, dove è piacevole passeggiare tra gli alberi di cocco e lungo la riva del
Lago Ahémé, nel quale è possibile osservare i pescatori nelle loro attività di pesca tradizionale. Nelle
vicinanze si trova la fonte termale di Possodomè, che merita una visita.
Arrivo a Ouidah e pernottamento in hotel.
3 gennaio
Ouidah
Visita di Ouidah.
Una città ricca di storia e cultura, Ouidah porta le tracce indelebili e tristi del commercio degli schiavi.
Le porta nella piazza Cha Cha, mercato di schiavi, dove venivano acquistati e marchiati con il ferro ardente;
nel quartiere Zomai e la sua Casa Oscura, dove venivano tenuti per settimane intere al buio e in catene in
attesa dell'arrivo delle navi negriere; nel monumento della fossa comune; nell’albero del non ricordo; nella
Route des Esclaves una lingua di terra rossa lunga 4 km, costellata da statue che rappresentano la tratta
degli schiavi e da feticci che rappresentano il vodoun. Era la via percorsa dagli schiavi, che infatti
attualmente conduce alla spiaggia della Porta del Non Ritorno, monumento UNESCO. Di fianco ad essa si
innalza il forte di São João Baptista de Ajudá, una piccola fortezza costruita dai Portoghesi.Interessante
anche una visita al Museo di Storia, imperdibile invece è il Tempio dei Pitoni.
Pernottamento in hotel.
4 gennaio
Ouidah -‐ Cotonou
Partenza per Cotonou, passeggiata nella città e visita al centro di promozione artigianale per l’acquisto degli
ultimi souvenir. Pernottamento in hotel.
5-‐6 gennaio
Volo per l’Italia
Partenza per l’Italia Il 5 gennaio e arrivo il 6 gennaio.
Nota Bene:
Il programma può subire variazioni a causa di impreviste variazioni nelle condizioni ambientali o sociali
durante il periodo del viaggio.
Informazioni e consigli di viaggio
COSTI
-‐ gruppo di 3 persone: 1140 € a persona
-‐ gruppo di 4 persone: 950 € a persona
-‐ gruppo di 5 persone: 830 € a persona
-‐ gruppo di 6 persone: 790 € a persona
Comprendono:
Alloggi in camera doppia; trasporti in loco; ingressi e visite ai luoghi di interesse; quota solidale;
accompagnatore dall’Italia; spese di intermediazione e consulenza.
Non comprendono:
Pasti (eccetto cene e colazioni presso le famiglie); bibite; volo; visto; spese personali; extra fuori
programma e tutto quanto non specificato.
Nel caso desideri alloggiare in camera singola, il viaggiatore si farà carico della maggiorazione di prezzo.
DOCUMENTI
Visto d’ingresso e passaporto con validità residua di 3 mesi dall’ingresso nel Paese.
VACCINAZIONI
Obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla, senza il cui certificato non si è ammessi nel Paese.
E’ fortemente consigliata la profilassi antimalarica.
FONDAMENTALI REGOLE DI COMPORTAMENTO
Al fine di tutelare le comunità che ci ospitano e il loro territorio, si ritiene indispensabile rendere
obbligatorie alcune fondamentali regole di comportamento.
Di seguito enunciate tali regole:
• Rispettare l'ambiente limitando la produzione di rifiuti ed evitando di gettarli a terra; tutelando
piante e animali; riducendo al minimo il rumore.
• Evitare eccessi di acqua, cibo o altri beni.
• Fare attenzione all'abbigliamento, per le donne si consigliano vestiti non troppo scollati, aderenti o
corti e per gli uomini sono preferibili i pantaloni lunghi.
• Ricordare che la nostra presenza offre agli abitanti dei villaggi motivo di forte curiosità. Cercare
quindi di essere consapevoli di come gli altri ci vedono: ogni nostro gesto ha risonanza in tutto il
villaggio, perciò i comportamenti poco adeguati e l'ostentazione di beni e tecnologie, possono
danneggiare sia la nostra immagine sia soprattutto le popolazioni che ci accolgono.
• Le manifestazioni d'affetto tra uomini e donne non sempre sono ben viste. Non salutare la persona
del sesso opposto con un bacio, ma stringerle la mano.
• Evitare di dare soldi, caramelle o altro ai bambini, azione che può sembrare di carità ma che in
realtà li induce a restare sulla strada piuttosto che frequentare la scuola. Vi ringraziamo se vorrete
portare con voi materiale scolastico, vestiti o medicinali, ma vi preghiamo di consegnarli al
referente di Bambini nel Deserto o all'associazione locale, per avere la garanzia che essi vengano
distribuiti correttamente tra gli abitanti.
• L'accesso alle moschee è generalmente vietato ai non musulmani, tranne in casi specifici.
• Non criticare l'organizzazione sociale, politica e la religione del posto.
• Chiedere sempre il permesso prima di fotografare, soprattutto le donne. E' severamente vietato
fotografare potenziali obiettivi strategici.
SALUTE
• Ricordate di lavarvi le mani regolarmente, soprattutto prima dei pasti.
• Frutta e verdura: mangiatela cotta, lavata, pelata.
• Mangiare carne cotta e servita fumante, bandire la carne al sangue.
• Per le bevande calde (tè per esempio), l'acqua deve essere bollita. Evitate di bere bevande con
ghiaccio.
• Anche se l'acqua del rubinetto è sicura e garantita, è preferibile bere acqua minerali o bevande in
bottiglia. Per motivi di sicurezza, è meglio che la bottiglia venga aperta davanti a voi.
• Assicuratevi che i succhi di frutta fresca vengano spremuti sotto i vostri occhi e servito in bicchieri
puliti. Molti venditori mescolano il succo con l'acqua. Il risultato può essere disastroso per
l'intestino.
• In caso di diarrea, consultare un medico se questa contiene muco, sangue e/o se è accompagnata
da febbre. Per diarree semplici è frequente l’uso di antibiotici.
• Attenzione al sole, ovunque e ancor più nel deserto.
• Evitare il contatto con i cani.
• Prendete con voi una buona lozione antizanzare (repellente), attivo per 3 o 4 ore.
• Evitate di nuotare in acqua dolce stagnante.
IN VALIGIA
Considerate che nelle città si trova quasi tutto, ma è indispensabile avere con sé:
• sacco lenzuolo
• scarpe e vestiti da trekking (è consigliato vestirsi a strati e meglio se con capi in fibre naturali)
• ciabatte per la doccia
• giacca a vento/indumento pesante per la sera
• cappello per il sole
• occhiali da sole
• crema per il sole
• burro di cacao
• borraccia
• medicinali per uso personale che conoscete e avete già utilizzato
• sali minerali
• saponi e salviette disinfettanti
• asciugamani
• una torcia
• un accendino
• prese multiple/ciabatta e adattatori per corrente (non esiste la messa a terra quindi le prese hanno
solo due buchi)
• borsetta portadenaro da tenere sotto i vestiti.
E' consigliato mettere un cambio e gli oggetti importanti nel bagaglio a mano
VALUTA
Franco CFA (1 euro corrisponde a circa 656 CFA).
Nelle città non è un problema cambiare la valuta o prelevare dagli sportelli, può esserlo invece fuori città.
Le carte di credito vengono raramente accettate.
Meglio contare sempre i soldi che vi vengono dati di cambio o di resto.
TELFONARE
Per chiamare il Benin dall'Italia, comporre 00229 + il numero desiderato.
Al contrario, dal Benin verso l'Italia, comporre 0039 + il numero desiderato.
FUSO ORARIO
Stesso orario dell'Italia, un’ora in meno quando in Italia vige l'ora legale.
LINGUA
Il Francese è la lingua ufficiale. Sono parlate anche altre lingue come il Fon e lo Yoruba.
CONTATTI
Consulenza tecnica:
Viaggi AutEtnici
http://www.viaggiautetnici.com
Responsabile:
Margherita Mansuino
Telefono: 0039 333 7241071
Email: [email protected]
Per iscrizioni e maggiori informazioni vi invitiamo a scrivere una email con oggetto Bénin Solidale.
I servizi offerti in viaggio saranno forniti da terzi, Viaggi AutEtnici è esonerato da qualsiasi responsabilità
derivante da problemi che dovessero insorgere durante il viaggio ed il soggiorno o anche a distanza di
tempo dal rientro in Italia.