B.Cacopardo, Fundraising in Internet

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1 CONVEGNO OSSERVATORIO ICT NEL NONPROFIT Fundraising in Internet a cura di: Beppe Cacòpardo Via Oltrocchi 8, 20137 Mi – 0255185646 - [email protected] - www.beppecacopardo.it - www.beppecacopardo.wordpress.com Università degli Studi Università degli Studi Milano Milano - - Bicocca Bicocca 22 novembre 2010

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Slide dal Convegno dell’Osservatorio ICT nel Non-profit, 22 novembre 2010, Università degli Studi di Milano Bicocca

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CONVEGNO OSSERVATORIO ICT NEL NONPROFIT

Fundraising in Interneta cura di: Beppe Cacòpardo

Via Oltrocchi 8, 20137 Mi – 0255185646 - [email protected] - www.beppecacopardo.it - www.beppecacopardo.wordpress.com

Università degli Studi Università degli Studi MilanoMilano--BicoccaBicocca

22 novembre 2010

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UN MATRIMONIO AMERICANO: MATRIMONI E FUNDRAISING

http://www.jkweddingdance.com/#donate

DIVERTIAMOCI UN PO’

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ORA…UN PO’ DI TEORIAPARTE PRIMA

INTRODUZIONE AL FUNDRAISING

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VALORE DEL FUNDRAISING

� FR come attività integrata alla strategia globale

� Autofinanziamento come obiettivo strategico

� FR non solo raccolta fondi

� FR produce scambio con i donatori effettivi e potenziali

� FR sollecita una costante verifica dell’assetto organizzativo

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Garanzia di autonomia, indipendenza ed efficacia, l’autofinanziamento si

raggiunge anche (non solo) attraverso:

l’individuazione e lo sviluppo di una corretta ed efficace strategia

di comunicazione, marketing e fundraising finalizzata alla raccolta

di adesioni e di fondi da privati, aziende, enti, fondazioni di

erogazione.

Per il suo avvio occorre innanzitutto definire:

1 – obiettivi

2 – budget di investimento

3 – risorse umane

4 - mezzi e strumenti dedicati

AUTOFINANZIAMENTO = OBIETTIVO STRATEGICO

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CULTURA DI IMPRESA…SOCIALE

In un settore in forte sviluppo e sempre più competitivo, ogni

organizzazione che voglia perseguire con successo i suoi scopi deve

necessariamente qualificare la propria azione al servizio della collettività.

E’ decisivo assumere una “cultura di impresa” che sappia

coniugare sistema di valori propri del settore e capacità

manageriali, con l’obiettivo di:

� Adeguare struttura e assetto organizzativo

� Accrescere professionalità e competenze di dirigenza, staff e volontari

� Migliorare l’efficienza nella gestione delle risorse umane, economiche e

finanziarie

� Raggiungere una maggiore autonomia e capacità di autofinanziamento

delle attività

Non c’è spazio per l’improvvisazione, occorrono forti

professionalità e competenze, formazione e aggiornamento

costanti, strumenti gestionali innovativi, visione, pianificazione e

gestione manageriale, capacità di analisi dei risultati, trasparenza.

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PARTE SECONDA

FUNDRAISING: CONCETTI CHIAVE

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PRINCIPIO CHIAVE DEL FUNDRAISING

AL CENTRO C’E’ LA PERSONA.

“LE PERSONE DONANO PER ALTRE PERSONE.”

L’organizzazione è il tramite.

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FUNDRAISING COME CULTURA E EDUCAZIONE

Fare fundraising significa:

� informare, sensibilizzare, educare;

� promuovere cultura della solidarietà, della responsabilità,

della condivisione;

� creare relazione, consenso, partecipazione, scambio e adesione,

come premessa per raccogliere fondi, beni, servizi, disponibilità.

Fare fundraising non significa chiedere di staccare un assegno per

“lavarsi la coscienza” , ma di farlo come atto di condivisione e di

partecipazione.

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COS’E’ IL FUNDRAISING

E’ l’arte di indurre le persone a dare ad una organizzazione ciò di cui questa

ha bisogno: tempo, beni e servizi, denaro, know-how, collaborazione.

The Fund Raising School

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COS’E’ IL FUNDRAISING

Non è solo una richiesta, è piuttosto un’offerta!

L’associazione offre al sostenitore l’opportunità di partecipare ad una

“buona causa”, la sua.

Partecipazione è:

� assunzione di responsabilità;

� servizio alla collettività;

� pluralismo e democrazia;

� contributo al miglioramento dei rapporti sociali, quindi,

della società intera;

� miglioramento della qualità della vita per sé e per gli altri;

� comunicazione/relazione;

� tanto altro ancora…

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PARTE TERZA

PIANIFICAZIONE STRATEGICA E OPERATIVA

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OBIETTIVI DI FUNDRAISING

� Promuovere la Causa e la Mission

� Rafforzarne ruolo e posizionamento

� Migliorare immagine

� Accrescerne visibilità, notorietà e consenso

� Rafforzarne l’attività di informazione, sensibilizzazione, educazione

� Creare comunità e comunicazione partecipativa (oggi è più possibile)

� Aumentare e allargare il sostegno soprattutto da privati, aziende e

fondazioni

� Incrementarne e diversificarne le fonti di entrata

� Aumentare la capacità di autofinanziamento di attività e progetti

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FUNDRAISING = RELAZIONE

Il FR mira a creare un'azione relazionale, di reciprocità e di scambio,

con i pubblici di riferimento, principalmente con soci e donatori (individui,

aziende, fondazioni…) potenziali ed effettivi.

“La vera organizzazione nonprofit non si limita a fare PER gli altri,

l’organizzazione nonprofit fa CON gli altri.” Prof. Stefano Zamagni

Con regole precise e l’uso di corrette metodologie e tecniche, promuove

l’organizzazione, la sua Causa e la sua Mission, creando e

organizzando consenso, partecipazione, adesioni, raccolta di fondi, beni e

servizi a sostegno di programmi, attività, progetti e interventi.

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Come ogni strategia di successo, il fundraising è frutto di:

� buona visione e determinazione nel perseguire gli scopi;

� competenza, professionalità, creatività;

� individuazione delle priorità;

� capacità organizzative e di coordinamento;

� gradualità e continuità;

Requisiti necessari:

� forte integrazione tra attività istituzionali e promozionali;

� consapevolezza e condivisione del fundraising come attività fondamentale per la

vita dell’organizzazione e funzionale al perseguimento dei suoi scopi;

� partecipazione attiva e fattivo contributo del gruppo dirigente, dei consiglieri e

dei soci disponibili a fornire un supporto di idee e, soprattutto, di contatti utili.

FATTORI DI SUCCESSO DEL FUNDRAISING

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CRITICITA’ IN FASE DI START UP

L’impostazione e l’avvio di un’efficace strategia promozionale e di

fundraising rappresenta per qualunque impresa nonprofit, la fase di

maggiore criticità, con la realizzazione di investimenti in mezzi, strumenti,

competenze. Maggiore è il budget, più rapida ed efficace sarà la fase di

start up e di ritorno sull’investimento iniziale.

Occorre dunque disporre di un budget adeguato per la formazione delle

risorse umane dedicate, per l’avvio delle prime attività di fundraising e per

dotare l’associazione dei mezzi e degli strumenti di base, quali:

� database relazionale

� sito

� strumenti di comunicazione promo-istituzionali

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I MERCATI DEL FUNDRAISING

1. Individui / Persone fisiche

2. Imprese e fondazioni di impresa

3. Fondazioni bancarie di erogazione

4. Enti pubblici e istituzioni (fundraising istituzionale)

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ATTUALI FORTI CRITICITA’ COMUNI AL SETTORE

1. L’attuale e prolungata crisi:

a) pesa su individui e famiglie e ne riduce la propensione a donare;

b) incide su imprese e fondazioni con pesanti conseguenze sulle

erogazioni;

c) limita fortemente i finanziamenti pubblici (si pensi ai tagli alla

cooperazione) ed anche quelli della UE e delle agenzie internazionali;

2. Il recente e consistente aumento delle tariffe postali incide sui budget e

aumenta i costi delle attività di comunicazione, informazione,

sensibilizzazione, nonché di acquisizione e fidelizzazione di donatori

potenziali ed effettivi;

3. Nella legge di stabilità è prevista una drastica riduzione del 75% del

tetto del 5 x 1000, da 400 a 100 milioni di euro.

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PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E SVILUPPO

RISULTATI

Implementazione: creare il gruppo di lavoro per l’implementazione del FR. Non c’èraccolta fondi senza un’azione condivisa da parte di tutte le persone che operano all’interno dell’organizzazione. (The Fund Raising School)

1. Mission

2. Obiettivi

3. Mercati

4. Strumenti

5. Implementazione

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PARTE QUARTA

LA COMUNICAZIONE MIRATA AL FUNDRAISING

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COMUNICAZIONE COME PRIORITA’

Non c’è autofinanziamento

senza consenso e partecipazione.

Non si creano consenso e partecipazione

in assenza di comunicazione e relazioni.

Non si realizza comunicazione né promozione

senza investimenti e competenze specifiche.

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IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE

Nell’era della comunicazione occorre:

� Comunicare bene all’interno e all’esterno

� Programmare in modo flessibile

� Pianificare

� Gestire e verificare

� Misurare

� Analizzare

� Rendicontare

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PRINCPALI FATTORI DI EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE

� Coordinazione e continuità di immagine

� Coerenza con la mission

� Etica e trasparenza

� Differenziazione a seconda del target

� Sinergia, interazione, integrazione tra le diverse attività

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PIANO DI COMUNICAZIONE

� Cosa comunicare

� A chi comunicare: individuazione del target

� Quando comunicare

� Con quali risorse

� Con quali mezzi e strumenti

� Con quale stile: istituzionale - informativo – promozionale

� Con quale linguaggio: amichevole – formale - specialistico

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COMUNICAZIONE APPLICATA AL FUNDRAISING

� Chi siamo e cosa facciamo

� Il problema e la sua soluzione

� Tu, insieme a noi

� Come: volontario, sostenitore, collaboratore…

� Quando: subito

� Con quali modalità

� Contattaci

Una buona comunicazione finalizzata a raccogliere adesioni e fondi si basa su:

� Storie e testimonianze soprattutto dei beneficiari

� Racconti di vita vissuta, di problemi risolti

� Immagini di buona qualità e positive

� Descrizione puntuale dei progetti

� Dimensione dei progetti, numero di beneficiari

� Impatto sul territorio

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COMPONENTI DELLA COMUNICAZIONE

� Emotività

� Razionalità

� Credibilità

� Tempestività

� Creatività

� Sollecitazione

� Interazione

� Relazione, partecipazione, scambio

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PARTE QUINTA

MARKETING APPLICATO ALL’IMPRESA NONPROFIT

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IL MARKETING RELAZIONALE…

Il Marketing relazionale, come evoluzione del marketing interattivo, significa

garantire:

� dialogo bidirezionale con il proprio pubblico di riferimento;

� continuità di rapporti;

� allargamento delle relazioni e scambio tra persone che si indentificano

nella causa (nel nonprofit);

� rafforzamento del senso di appartenenza;

� sviluppo di comunità - comunicazione partecipativa e partecipata

(volontario/sostenitore come protagonista di comunicazione, on e off line).

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CARATTERISTICHE DEL MARKETING RELAZIONALE

� Orientamento alla relazione e alla fidelizzazione

� Elevato impegno nel soddisfare le esigenze del cliente / donatore

� Approccio basato sull’interazione

� Atteggiamento collaborativo

� Ruolo attivo del cliente / donatore

� Continuità dei contatti con il “cliente” / donatore

� Orientamento al lungo periodo

� Qualità come obiettivo di tutti i processi di formazione del valore

� Qualità delle relazioni

� Enfasi su assistenza post vendita

Fonte: “Percorsi evolutivi del marketing a cura di Carolina Guerini –

LIUC Università Carlo Cattaneo di Castellanza”

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LA COMUNICAZIONE RELAZIONALE E I SUOI MODELLI

Con internet e il digitale, assistiamo ad una profonda e progressiva

evoluzione della comunicazione e dei suoi modelli:

Da one to many a one to one a many to many / a many to one

Su un’unica piattaforma, internet, possono comunicare diversi media,

favorendo processi di interazione e un enorme incremento delle informazioni e

delle conoscenze disponibili in tempo reale.

Gli utenti stessi diventano produttori / promotori di contenuti e la rete diviene

spazio di cooperazione e scambio.

Grazie ai siti di nuova generazione e ai social network, la comunicazione

smette di essere unidirezionale e gerarchica dall’alto verso il basso, per

diventare circolare e di comunità.

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PARTE SESTA

AMBIENTE OPERATIVO

MEZZI E STRUMENTI FINALIZZATI AL FUNDRAISING

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ORGANIZZAZIONE INTERNA

� Valorizzazione dell’esistente - costruire e/o ricostruire la mailing list

� Ufficio attrezzato

� Formazione di competenze interne in chiave di comunicazione e fundraising

� Individuazione di almeno un referente operativo interno e sua formazione

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SUPPORTI NECESSARI AL FUNDRAISING

� Database relazionale

� Sito di nuova generazione

� Strumenti di comunicazione e informazione

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Il Database relazionale è lo strumento indispensabile per la realizzazione di una

efficace azione di fidelizzazione dei donatori.

Occorre disporre di un programma funzionale, studiato in base alle caratteristiche

dell’Associazione e alla strategia di promozionale e fundraising che persegue.

Ogni dato relativo a donatore, sostenitore, socio, volontario, azienda (possibilmente

con referente interno), scuole, università, testimonial, opinion leader, giornalista e

quant’altro deve essere registrato e puntualmente aggiornato dal Database Manager

con tutte le informazioni necessarie per ulteriori contatti.

DATABASE UTILITA’/ 1

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DATABASE UTILITA’ / 2

Occorre prevedere:

� l’implementazione del database con le adesioni di provenienza dal sito e

dalle attività di web e web marketing;

� il “dialogo” con il sistema Banco Posta Online – servizio host to host - che

assicura una più efficiente gestione del processo di registrazione dei

versamenti effettuati con bollettino di conto corrente postale (Mod. 674).

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Il programma deve consentire in tempo reale:

a) Segmentazione ed estrazione del target a cui è diretta la comunicazione: grandi

donatori, donatori attivi - “dormienti” e “spenti”; estrazione per Cap, regione,

sesso…

b) Corretta personalizzazione della comunicazione;

c) Aggiornamenti sui risultati delle singole campagne;

• Statistiche e flussi;

• Analisi del comportamento dei diversi target di riferimento;

• Conoscenza del profilo del donatore in relazione alla quantità e qualità dei dati

disponibili.

d) La “conoscenza” dei donatori e dei loro comportamenti rende più mirato, efficace

e differenziato il dialogo e permette:

� Il rinnovo del sostegno nel corso degli anni (fidelizzazione);

� Versamenti aggiuntivi in corso d’anno (upgrading);

� Aumento del contributo medio.

FUNZIONE

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STRUTTURA

a) Deve prevedere una struttura e un tracciato record funzionale alla migliore

conoscenza del donatore, nonché alla gestione di tutte le operazioni;

b) Deve assicurare la gestione e fidelizzazione dei donatori, effettivi e potenziali;

c) Contiene codice identificativo del donatore, codici campagne e dati:

� anagrafici: nome - cognome – indirizzo completo – presso – telefono – fax – email –

età – professione – titolo di studio, e altro ancora;

� comportamentali: chi riceve notiziario, newsletter online, altre pubblicazioni;

sostenitori con una o più donazioni in corso d’anno; con quale strumento (notiziario,

appelli…) per quali progetti, e altro ancora;

� amministrativi: data del primo versamento e dei successivi, numero versamenti in

corso d’anno, importi, importo totale in corso d’anno;

� modalità di versamento: ccp – ccb – RID – carta di credito – online – assegno -

contante;

d) Deve consentire estrazioni, aggiornamenti, statistiche e la migliore

personalizzazione di tutte le comunicazioni.

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SITO WEB E ATTIVITA’ IN RETE

Caratteristiche della rete:

la rete è l’ambiente universale per eccellenza, più relazionale, interattivo, rapido e

“democratico” a nostra disposizione.

“Internet è il mezzo che più di ogni altro ha “sfruttato” la crisi dell’ultimo

biennio a suo vantaggio: ha continuato la crescita mentre altri mezzi

pubblicitari sono arretrati, assicurandosi nel 2009 il 10,3% della quota di

mercato (Fonte: IAB AdEx 2009) e nel 2010 la tendenza si è ulteriormente

rafforzata, con una crescita stimata intorno al 15% con oltre 1 miliardo di

euro…Secondo l’ultima ricerca di Base Audiweb Trends, al diffusione di internet

tra le famiglie italiane è cresciuta a settembre 2010 rispetto allo stesso periodo

2009 del 14,3%.”

(Fonte: i quaderni della comunicazione n° 79, ottobre 2010.)

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LA FORMULA DEI TRE 15%...15%...15%...

Roberto Binaghi, presidente IAB Italia: ADV Express 4/11/2010:

“il mercato:

1. crescerà del 15% quest’anno (2010);

2. crescerà mediamente del 15% nei prossimi tre anni su base annua;

3. Si stima che la quota di internet sul mercato della pubblicità possa

raggiungere il 15% nel 2013.

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SITO WEB PER IL SOCIALE

Una efficace progettazione del sito web è frutto di:

� corretta visione della strategica istituzionale, promozionale e di fundraising;

� corretta visione della strategia online, funzionale e integrata alle attività offline;

Il sito serve principalmente a:

� fornire informazioni puntuali

� catturare visitatori “qualificati” più che generici;

� acquisire nuove adesioni;

� fidelizzare

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Il sito è uno strumento importante, non solo per accelerare tempi e processi di

lavoro, ma anche in funzione delle attività promozionali e di fundraising.

E’ necessaria una piattaforma che faciliti fruibilità, registrazione degli indirizzi

email, invio regolare di newsletter, frequenti aggiornamenti, la possibilità di

monitorare il “traffico” generato con attività online, la possibilità di iscrizione alla

newsletter online e di effettuare donazioni con carta di credito.

Il sito deve permettere all’organizzazione di:

� Comunicare con i diversi target: individui, associazioni, blogger, aziende, enti,

istituzioni, fondazioni, avendo ritorni misurabili

� Diventare un punto di riferimento per giornalisti, media, opinion leader

� Offrire aggiornamenti in tempo reale, principalmente attraverso la newsletter

� Sviluppare campagne abbattendo i costi e in supporto alle attività offline

� Aumentare visibilità e posizionamento sui motori di ricerca

� Aderire ai principali social network: FaceBook, YouTube, MySpace, Twitter

� Sfruttare tutte le opportunità di Google, Yahoo e di tutti i principali motori di

ricerca

� Ricevere donazioni online con carta di credito

SITO WEB E WEB MARKETING

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CARATTERISTICHE DI UN BUON SITO content management system

La base di partenza per qualsiasi attività in rete è il sito web, che sia ben progettato e

sviluppato su una piattaforma (CMS – Content Management System) che ne favorisca la

migliore gestione e l’aggiornamento dei contenuti, quindi facile da usare, flessibile e

fruibile, con buona creatività, contenuti, impatto visivo.

E’ necessaria una piattaforma che faciliti:

� fruibilità e aggiornamenti in tempo reale;

� monitoraggio e tracciabilità del traffico generato con attività online;

� attrazione di traffico “qualificato”;

� aumento del numero di contatti;

� registrazione degli indirizzi email;

� facilità di accesso e navigazione;

� facilità di iscrizione alla newsletter;

� invio regolare di newsletter;

� adesioni;

� donazioni online con carta di credito.

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CARATTERISTICHE DI UN BUON SITO / 2

� facile e accessibile a tutti, anche a persone con disabilità

� utilizzabile per trovare ciò che si cerca

� pagine leggere (molti utenti navigano ancora con modem)

� layout omogeneo nelle varie pagine

� mappa / indice

� poche immagini, ma belle e ben posizionate

� evitare pagine di copertina / introduzine: la Home Page deve descrivere nel modo

migliore il sito

� limitare al massimo la necessità di scroll verticale

� evitare lo scroll orizzontale

� buon contrasto tra il testo e lo sfondo della pagina per garantire leggibilità del

contenuto ad utenti con difficoltà o deficit visivi

� evitare immagini di sfondo

� cioè creare per l'utente una esperienza di navigazione gradevole, confortevole, utile in

cui l'utente del sito sappia sempre

� dove si trova

� dove può andare

� quale azione può compiere

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PRINCIPALI VANTAGGI DI UN BUON SITO

Permette all’organizzazione di:

� presentarsi in modo completo, efficace, a costi competitivi rispetto a ogni

altro mezzo;

� analizzare in tempi rapidi la concorrenza e monitorare i suoi comportamenti;

� accedere velocemente ad una vasta informazione e conoscenza;

� accelerare tempi e processi di lavoro;

� aumentare visibilità, notorietà, migliorare il posizionamento;

� raggiungere e comunicare con i diversi pubblici di riferimento: individui, in

particolare giovani, associazioni, comunità, aziende, enti, istituzioni,

fondazioni;

� monitorare e misurare traffico e risultati di ogni attività.

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IL (TEORICO) TEAM DI SVILUPPO

(Ivan Montis – Università Cattolica di Milano – Laboratorio Mediafriends per il sociale 26 settembre

2008):

Project manager and information architect

Art director e graphic designer

Web e software developer

Content manager

Marketing manager e communication

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PRESENTAZIONE SUL WEB

1. Chi siamo

2. Cosa facciamo e perché

3. Qual è il valore aggiunto, il tratto distintivo della nostra organizzazione

4. Efficacia e Trasparenza*

5. Come contattarci

6. Come aderire

7. Come partecipare

8. Come fare passaparola per trovare nuove adesioni

* In internet tutto è più verificabile. La reputazione di qualunque ONP dipende molto dal

parere/valutazione dei suoi pubblici di riferimento.

Brand awareness: meno legata ad un concetto classico, più legata al valore che

attribuiscono al brand i consumatori / sostenitori / simpatizzanti.

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WEB MARKETING E COMUNICAZIONE

La comunicazione e le azioni di web marketing devono determinare:

� Attenzione: destare e catturare attenzione

� Interesse: suscitare interesse, curiosità, emozione

� Desiderio: accrescere desiderio di partecipazione, emotiva e razionale

� Azione: determinare spinta all’azione e facilitarla

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POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA

Pianificazione attività SEO (Search Engine Optimization) E SEM (Search Engine Marketing):

� test di efficacia delle keywords su google grants (pubblicità gratuita per ONP) / google adv

(a pagamento);

� definizione del budget per i test;

� realizzazione landing page e codici di monitoraggio;

� ideazione e realizzazione di campagne mirate, monitoraggio,misurazione dei risultati;

� scelta parole chiave e keywords in espansione;

� creazione annunci;

� “follow me” e atterraggio sulle landing page;

� definizione e suddivisione del budget nel tempo e diversificazione delle azioni;

� monitoraggio e flessibilità nel rafforzare / interrompere / cambiare le azioni in funzione

dell’efficacia;

� definizione keywords e annunci a migliore redemption;

� report.

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PARTE SETTIMA

GLI UTENTI INTERNET, LE ONLUS E LE DONAZIONI

SLASH Interactive Media Agency

Al Festival del Fudraising

Edizione 2009

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CASE HISTORY

CCS ITALIA ONLUS

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SITO WEB 2007

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SITO WEB OGGI

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DEM NATALE 2009

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WWW.CCSIT.ORG: “è come essere lì”

Caratteristiche del sito: strumento e investimento in chiave di affidabilità e trasparenza,

funzionale ad avvicinare i sostenitori ai beneficiari.

“CCS ha scelto di valorizzare le potenzialità delle nuove tecnologie, e di internet in

particolare, per avvicinare il più possibile donatori e sostenitori alle comunità e ai progetti cui

offrono il loro aiuto:

attraverso l’impiego di mappe satellitari, il sito consente di visualizzare in tempo reale la

collocazione del villaggio, della scuola, del progetto che si è scelto di sostenere.

Foto, video, testimonianze arricchiscono le sezioni di ciascuno degli uffici esteri

dell’associazione e di ognuna delle oltre 170 comunità in cui si realizzano i progetti.

Area riservata permette ad ogni utente registrato di verificare lo stato dei propri versamenti,

di richiedere o scaricare documentazione, ma soprattutto consente l’accesso a informazioni,

contenuti e servizi speciali, come i dettagli e gli sviluppi del progetto che si è contribuito a

finanziare o i dati relativi al minore o alla scuola sostenuti a distanza.

Questo e molto altro per vivere il mondo CCS a 360°, in completa trasparenza, per “essere

lì”, tra i bambini che si aiutano a studiare a diventare grandi, nelle loro aule, per i sentieri

dei loro villaggi, al fianco delle loro comunità.”

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ESEMPIO DI FIDELIZZAZIONE MULTIMEDIALE

http://www.youtube.com/watch?v=tesPGeh30oI

SOSTEGNO A DISTANZA

http://www.thelotteryoflife.co.uk/

GUERRILLA MARKETING

http://diariodelfundraiser.wordpress.com/2009/10/16/unicef-e-la-campagna-dirty-water-quando-si-dice-che-l%E2%80%99unione-fa-la-forza/

UN MATRIMONIO AMERICANO: MATRIMONI E FUNDRAISING

http://www.jkweddingdance.com/#donate

TORNIAMO A DIVERTIRCI

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PARTECIPARE … GIOCANDO

http://www.iosenzafrontiere.it/user/login

STUPIRE, GIOCARE, PARTECIPARE

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EMERGENZE

http://www.digital-pr.net/DMNR_DanoneperHaiti/news_milione.htm

http://www.savethechildren.it/IT/Page/t01/view_html?idp=407&CMP=3599#video

AIUTI UMANITARI

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Dal 1989, consulente di comunicazione, marketing sociale e fundraising per

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Socio senior e consigliere ASSIF - Associazione Italiana Fundraiser