Bartolomeo D’Alviano

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BARTOLOMEO D’ALVIANO BARTOLOMEO D’ALVIANO

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Bartolomeo d'Alviano (1455-1515).

Nato forse ad Alviano, forse a Todi, fu il più celebre dei capitani di ventura umbri.

La madre Isabella degli Atti morì nel darlo alla luce.

Fu allevato nel suo palazzo dalla zia Milia Monaldeschi, moglie di Corrado d'Alviano, fratello di suo padre Francesco : ebbe due fratelli, Luigi (Aloisio) e Bernardino.

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istruzioneistruzioneFin da giovinetto attese alla carriera

delle armi, sotto la guida di Napoleone Orsini e fu istruito nelle lettere dal tuderte Antonio Pacini e delle Lettere si servì poi per scrivere i Commentari delle sue imprese belliche, per scrivere poesie e fondare più tardi l'Accademia di Pordenone e arricchire Alviano di un'ottima biblioteca e una ricca pinacoteca, oggi disperse.

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Carriera militareCarriera militare A 14 anni era con l'Orsini a Rimini, dove

Federico da Montefeltro li sconfisse (1469)

A 18 anni batté lo zio Ranieri di Baschi, presso Orvieto (1473)

Nel 1478 fu con gli Orsini nell'esercito di Sisto IV, con Giuliano Della Rovere (futuro Giulio II) contro Lorenzo il Magnifico; sempre con gli Orsini ed i veneziani, con il papa, contro Ferrara, Milano e Napoli, e con Milano contro Venezia.

Egli sconfisse i veneti alla Stellata (1482-84) a fianco di Roberto Malatesta, Ridolfo Baglioni ed Everardo Montesperelli.

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Ebbe un ruolo fondamentale nella lotta tra i degli Atti e i Chiaravalle nel 1473

Nel 1490, nella guerra tra Cesi e Terni, Bartolomeo fu con Cesi.

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Nel 1494, Bartolomeo è con l'esercito pontificio aragonese contro Carlo VIII.

In Puglia resiste a Brindisi e a Gallipoli. Il re cattolico Ferdinando, per riconoscenza, lo crea feudatario di San Marco Argentario, di Visignano, Cassano, Tricarico e di altri venti castelli, con molti titoli di conte e duca.

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Bartolomeo ricostruì la sua rocca palazzo in Alviano, devastata nel 1495 dai Chiaravalle. Ne venne fuori un palazzo rinascimentale con caratteristiche di castello fortificato (v. rocca di Alviano). Similmente egli fece rafforzare il castello di Guardea, le mura di Todi e Porchiano, Castel dell'Aquila ed Acquasparta. Queste capacità di ingegnere militare raggiungeranno punte di successo nelle imprese al servizio della Repubblica veneta.

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Aveva sposato nel 1482 Bartolomea Orsini

Nel 1498 l'Alviano passò a seconde nozze con Pantasilea, sorella di Giampaolo Baglioni. Le nozze furono celebrate a Perugia e furono principesche, per la presenza di uomini potenti, per i regali offerti da varie città. Spoleto ad esempio offrì la somma di 203 ducati per riparare la rocca di Alviano;

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Dopo il secondo matrimonio Bartolomeo passò al servizio della Repubblica Veneta, lasciando la difesa della rocca ai fratelli, abate Bernardino e Luigi, ma facendo continuamente la spola tra Venezia e Alviano

Nel 1505-06 curò l'erezione della chiesa di Alviano, dedicata all'Assunta

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Papa Giulio Il pensa di formare la Lega di Cambrai (1508) contro Venezia. Bartolomeo per Venezia prepara difese contro i francesi e viene nominato vice capitano generale, agli ordini del conte di Pitigliano.

Ad Agnadello i francesi irrompono sulle truppe di Bartolomeo, che vengono annientate; il Pitigliano non invia rinforzi; Bartolomeo, ferito in volto e sformato (tanto da non poter più quasi parlare), è tradotto prigioniero nel castello di Loches in Francia. Qui scrive i suoi Commentari, purtroppo perduti.

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Nel 1513 Luigi XII di Francia si allea con Venezia: libera Bartolomeo, che viene nominato capitano generale da Venezia e menato in trionfo.

Molte battaglie egli condusse contro gli austriaci,riconquistando tutte le terre, compreso il Friuli e la sua Pordenone, che, nel frattempo si era ribellata ed aveva cacciato sua moglie Pantasilea.

Con mossa fulminea e con l'aiuto del cognato Giampaolo Baglioni e del nipote Malatesta, sconfisse tedeschi e spagnoli a Verona, Crema, Bergamo, Padova. Nella battaglia di Lodi Vecchio (13-14 settembre 1515), Francesco I stava per essere sopraffatto da svizzeri e austriaci, quando giunse Bartolomeo, che annientò i nemici.

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I grandi sacrifici di questa battaglia fiaccarono il vecchio Bartolomeo. Un'occlusione intestinale lo colpì, essendo stato troppe ore in acqua nel guado dell'Adda. Il 7/10/1515, morì a Gheri (Ghiara d'Adda).