Bartitsu Primo Volume

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    Roberto munter

    BartitsuL'arte marziale perduta di Sherlock holmes

    Il Bartitsu e' stato ideato con lidea di fornire alle persone pacifiche un metodo di autodifesa da bulli e

    prepotenti, e comprende non solo il pugilato, ma anche luso del bastone da passeggio, dei piedi e delle tecnichedavvero efficaci e furbe di lotta giapponese, in cui il peso e la forza giocano solamente una piccola parte.

    (edward william Barton-Wright, 1902).

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    Autore, segnalazioni e feedback:

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    Introduzione.

    Questo libretto, che vuole essere il primo di una serie, introduce l'arte marziale eclettica del Bartitsu, nata emorta a cavallo fra il il XIX e il XX secolo. Il libro il frutto di un lungo e appassionante lavoro di ricercastorica e tecnica sul Bartitsu e per questo non avr mai finito di ringraziare l'aiuto preziosissimo fornitomi da Tony

    Wolf con numerose informazioni, segnalazioni, novit e chiarimenti . Di grandissimo aiuto stato anche il sitodella Bartisu Society (www.bartitsu.org) e la relativa mailing-list su cui ho potuto confrontarmi in questionitecniche e storiche con appassionati ricercatori di Bartitsu di tutto il mondo. Ulteriori ringraziamenti vanno al sitodella Linacre School of Defence (http://www.sirwilliamhope.org/), una vera e propria miniera di informazionisulle arti marziali antiche e attuali.

    Ai nostri giorni si fa un gran parlare di arti marziali miste (Mixed Martial Arts), che prendono il meglio di ognidisciplina per ottenere un sistema di difesa personale molto efficace. Un esempio tipico, che riscuote molto

    successo ai nostri giorni, il sistema israeliano Krav-Maga, ma ci sono anche altri esempi simili come il BrasilianJu-Jitsu, l'American Kempo, il russo Systema e molti altri ancora. Tutto ci sembra una grande novit, ma tuttisembrano dimenticare che questa filosofia fu insegnata dall'attore sino-americano Bruce Lee quando, pi di 35anni fa, diffuse il suo famoso Jeet Kune do. Ancora pi sorprendente il fatto che ci fu qualcuno che anticipBruce Lee di oltre settant'anni e i sistemi attuali di oltre un secolo! Nel 1898 apr a Londra una scuola diauto-difesa che ottenne subito un successo straordinario, ma altrettanto velocemente, nel 1903, chiuse i battenti e

    sarebbe finita dimenticata nella polvere della storia se il suo sistema di lotta non avesse salvato la vita al picelebre detective del mondo, il mitico Sherlock Holmes, come vedremo nell'introduzione storica.

    In questa scuola si insegnava il Bartitsu, un efficacissimo sistema di lotta

    basato sull'integrazione di varie arti marziali occidentali e l'allorasconosciuto Ju-Jitsu giapponese.

    Passato un secolo, potr dire qualcuno, gli attuali sistemi di lotta si sarannoevoluti in maniera decisiva e saranno notevolmente superiori a quelli di centoanni fa... In realt non c' assolutamente niente di vero in questaaffermazione, anzi! Nei primi anni del XX secolo si era nel pieno dellaseconda Rivoluzione Industriale e le cosiddette societ civili dovetteroaffrontare notevoli problemi di ordine pubblico ed una criminalit dilagante.

    Furti, stupri, rapine, aggressioni ed omicidi divennero cos frequenti e diffusi,specialmente nelle grandi citt e nei loro dintorni, da rendere la vita quasiimpossibile ai cittadini onesti e rispettosi della legge.

    Le arti marziali di allora: il pugilato, la lotta e la scherma, erano ormaiorientate verso l'aspetto sportivo e ludico di tali pratiche e si dimostraronoinadatte fornire un valido sistema di auto-difesa. Inoltre il tipico cittadinooccidentale viveva almeno in teoria! - in una societ ormai disarmata,

    dove l'onere di mantenere l'ordine e far rispettare la legge era passato nelle mani dello stato. Lasciando da parte

    le zone pi periferiche della civilt occidentale, come il West americano o certe colonie in zone calde, i cittadininon potevano certo farsi giustizia da soli o girare armati per le citt, ma con i grossi problemi socio-economicicreatisi con l'industrializzazione ed il massiccio urbanesimo (che aument di vari ordini di grandezza gli abitantidi tutte le grandi citt europee), gli stati si dimostrarono completamente impreparati ad affrontare la nuova

    situazione. Violente bande giovanili e criminali infestavano interi quartieri con frequenti fenomeni di criminalit ebullismo. I vicoli e le strade divennero il luogo di lavoro di prostitute, ruffiani, rapinatori, truffatori, bari e bulli,mentre le strade periferiche e quelle di campagna divennero il terreno di caccia di numerosi briganti, vagabondi esfaccendati.

    Indurito e reso scaltro dalle risse giornaliere, forte e robusto a causa del pesante lavoro fisico svolto fin

    dall'infanzia ed incattivito dall'alcol e dalla rabbia per la penosa situazione in cui viveva, il tipico teppista di iniziosecolo era un avversario decisamente pericoloso da affrontare. Inoltre egli non si faceva certo scrupolo ad usaresporchi trucchi (come testate, gomitate, ginocchiate, dita negli occhi, morsi, calci nelle tibie e nelle ginocchia,ecc...) ne ad usare armi di ogni genere (come coltelli, manganelli, bastoni, tirapugni, catene e chi pi ne ha pi nemetta!), ne a fare ricorso a complici che potevano assalire la vittima da ogni lato.Un pugile dilettante, o un lottatore o un savateur, erano completamente impreparati a questo brutale tipo di lotta enon furono pochi i campioni dell'una o dell'altra disciplina che finirono duramente malmenati duranteun'aggressione o una rissa, e questo destava grande scalpore ed aumentava l'insicurezza dei cittadini.

    Fu in questo clima che un ingegnere ferroviario inglese, Edward William Barton-Wright, apr a Londra la suascuola di auto-difesa che si dimostr efficacissima e super brillantemente anche le prove pi dure.

    http://www.bartitsu.org/http://www.sirwilliamhope.org/http://www.bartitsu.org/http://www.sirwilliamhope.org/
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    Breve storia del Bartitsu.

    ...Quando raggiunsi l'estremit ero in trappola. Non estrasse un'arma, ma si scagli contro di me e mi avvinghicon le sue lunghe braccia. Sapeva che la sua partita era persa, ed era soltanto ansioso di vendicarsi su di me.Vacillammo insieme sul bordo della cascata. Io avevo, tuttavia, qualche nozione di Baritsu, ovvero il sistema dilotta giapponese, che mi stato pi di una volta assai utile. Scivolai attraverso la sua presa, ed egli con un orribilegrido scalci furiosamente per alcuni secondi ed artigli l'aria con entrambe le mani. Ma con tutti i suoi sforzi non

    riusc a trovare l'equilibrio e and gi. Con il viso oltre il bordo lo vidi cadere per un lungo tratto. Poi colp unaroccia, rimbalz e cadde in acqua con un tonfo.["Il ritorno di Sherlock Holmes - L'avventura della casa vuota" di Arthur Conan Doyle. (1903)]

    Per gran parte del secolo successivo gli appassionati di Sherlock Holmes hanno invano speculato su cosa fossequesto misterioso sistema di lotta giapponese che gli aveva permesso di sconfiggere il suo pi terribile rivale,Moriarty, e di sfuggire alla morte nelle cascata di Reichenbach. Accurate ricerche appurarono che in Giappone nonesiste nessuna arte marziale con questo nome. Era forse un nome inventato da Conan Doyle, oppure era un anticosistema di lotta dei Samurai andato perduto? Forse questo era un sinonimo per lo Judo o per il Ju-jitsu?A complicare ulteriormente le cose ci pensarono gli editori americani delle avventure di Sherlock Holmes chesostituirono - del tutto arbitrariamente - la parola "Baritsu" con "Ju-jitsu".Alcuni identificarono questo misterioso sistema con il Bu-Jitsu, altri con lo Judo ed altri ancora con il Sumo, manessuna di queste proposte fu mai convincente. Nel frattempo "l'arte marziale di Sherlock Holmes" assunse, percos dire, una vita propria e fu citata spesso in molte fictions, compresi i fumetti, dove gli eroi venivano iniziati aquesto misterioso ed efficacissimo sistema di lotta, come ad esempio inDoc Savage e neL'Uomo Ombra (TheShadow). Praticamente un secolo dopo la pubblicazione del romanzo, nel 2001, lo storico inglese (ed esperto di artimarziali) Richard Bowen risolse il mistero trovando una serie di articoli nella rivista "Pearson's Magazine"dell'anno 1902, dove si parlava di un "nuovo metodo di difesa personale" denominato, appunto, "Bartitsu".

    Le ricerche successive portarono alla luce anche altri articoli relativi al Bartitsu e si scopr che questo sistema dilotta era molto completo e articolato ed includeva calci, pugni, proiezioni, immobilizzazioni, leve articolari, ecc...In pratica, si trattava di un sistema di lotta completo composto da un mix di diverse arti marziali e che contemplava

    http://1.bp.blogspot.com/-Q64Q9268y48/UEgyMQtgo9I/AAAAAAAAAa8/5fI2G3Ao7rc/s1600/New-Art-header-2.jpghttp://2.bp.blogspot.com/-29RkIt-PteY/UEgxwNNgeWI/AAAAAAAAAa0/11Dd7iqc6UI/s1600/409px-Holmes_reichenbach.jpg
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    tecniche della "Canne", della Savate, del pugilato inglese, del Wrestling e dello Ju-Jitsu, il tutto adattato alla difesapersonale e che offriva ai suoi praticanti un sistema completo, efficace ed estremamente versatile. La misteriosaarte marziale di Sherlock Holmes era stata finalmente ritrovata!Tutto ci comunque, rimase confinato fra un numero ristretto di appassionati finch nel 2002, l'inglese WillThomas, uno degli appassionati ricercatori, si decise a creare una mailing-list per coordinare le ricerche sul Bartitsue nello stesso anno fond la "Bartitsu Society", un'associazione culturale senza scopo di lucro che aveva lo scopo ditrovare quanto pi possibile su questa sconosciuta arte marziale.Storici professionisti e appassionati ricercatori dilettanti si misero a spulciare gli archivi di giornali, riviste e case

    editrici di tutta l'Inghilterra finche venne raccolto un buon corpus di informazioni, articoli tecnici, foto e disegni chepermise alla "Bartitsu Society" di andare oltre la ricerca storica ed accademica. Diversi esperti di arti marziali,provenienti dai pi disparati stili di lotta, hanno codificato tecniche ed applicazioni di questo incredibilmente"moderno" sistema di lotta cos che dopo oltre un secolo di oblo il Bartitsu, l'arte marziale di Sherlock Holmes, finalmente rinata.L'inventore del Bartitsu si chiamava Edward William Barton-Wright, un ingegnere ferroviario inglese che grazie alsuo lavoro gir in lungo e in largo per tutto l'Impero Britannico: in India, in Africa e in Asia. In particolare, eglivisse per oltre tre anni Giappone dove apprese l'allora sconosciuta arte del Ju-Jistu, presso la scuola Shinden Fudo.Sempre in Giappone, egli studi anche l'allora neonato Judo, presso il Kodokan di Tokio poi, nel 1898, ritorn inpatria.In quel periodo l'Europa era in piena "Belle Epoque" ed aveva ormai le caratteristiche di una moderna civiltindustriale. La corrente elettrica, i treni a vapore, il telegrafo, le navi con lo scafo in acciaio, la diffusione popolaredi giornali e riviste, i centri commerciali, il cosmopolitismo... Tutto questo rendeva quell'epoca straordinariamentesimile alla nostra (anche se pochi anni dopo sarebbe stata spazzata via da due guerre mondiali e da un lungoperiodo di dittature e nazionalismi).Le classi medie, a causa dell'imperante meccanizzazione, tendevano ad avere problemi di "forma fisica" e perquesto iniziarono a diffondersi numerose palestre dove praticare la ginnastica, la scherma e numerosi altri sport,dove le classi borghesi e benestanti potevano praticare della sana attivit fisica. Nello stesso periodo, le grandimetropoli soffrivano di gravi problemi di sicurezza: scippatori, rapinatori, tagliagole, banditi (ruffians) e violentebande di teppisti (famosi divennero gli Hooligans di Londra e gli Apaches di Parigi) rendevano le citt un luogomolto pericoloso per le persone per bene. Particolarmente temuti erano i terribili "garroters" piccole bande di due otre componenti che strangolavano gli ignari passanti con un laccio o con un drappo di seta, per poi rapinarli. Inumerosi fatti di violenza venivano inoltre amplificati dall'allora neonata stampa scandalistica, facendo aumentare

    nei cittadini il bisogno di sicurezza. Ecco allora che assieme ai vari sport "tradizionali", vennero aperti numerosiclub dove si praticavano le arti da combattimento, quali la scherma, il pugilato, la lotta o il wrestling.

    Grande appassionato delle tecniche di combattimento, Barton-Wright conosceva bene la Boxe inglese, la Savatefrancese ed il Wrestling che allora furoreggiava nelle platee, e volle aprire una palestra per sfruttare cos la moda

    imperante. Chiam inoltre dal Giappone due maestri di Ju-Jitsu con cui aveva praticato negli anni precedenti e dallaSvizzera fece venire il maestro d'armi Pierre Vigny (inventore di una scherma eseguita con il bastone da passeggio,"la Canne" che associava alla Savate francese) ed il campione di wrestling Armand Cherpillod, svizzero pure lui.Fu allora che Barton-Wright ebbe la grande intuizione di fondere il meglio delle tecniche europee ed asiatiche in

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    un'unica arte marziale, orientata alla difesa personale nel moderno contesto di una civilt industrializzata.Assieme ai suoi collaboratori, egli apr un prestigioso club di autodifesa e cultura fisica, il "Bartitsu Accademy ofArms and Phisical Culture", al numero 67b di Shaftesbury Avenue, nel quartiere Soho di Londra, ed inizi amettere a punto la sua nuova arte marziale. Il nome "Bartitsu", derivava dalla fusione del suo cognome (BARTon)con l'ideogramma "jITSU".Il nuovo sistema di lotta prevedeva la scherma col bastone da passeggio per la lunga distanza, della Savate e dellaBoxe inglese per la media distanza (o nel caso non fosse disponibile il bastone) e della tecniche del Wrestling edella lotta giapponese (Ju-Jitsu) a distanza ravvicinata. Barton-Wright vi incluse inoltre tecniche ricavate dalla

    "Lutte de rue" parigina, dallo "Chasson" marsigliese e da altri sistemi di "combattimento sporco" provenienti datutto il mondo. Tutte le tecniche delle varie arti marziali furono adattate per rispondere ai principi di semplicit,praticit ed efficacia ed unite in un unico sistema organico, anticipando cos di oltre un secolo i moderni ed attualisistemi di autodifesa (come l'israeliano Krav-Maga o il russo Systema).Accanto all'attivit del club, Barton-Wright e i suoi collaboratori organizzavano sfide dimostrative contro atleti ditutte le discipline di lotta, dove vincevano sempre in maniera schiacciante. Fra queste fece molto scalpore l'impresadi Barton-Wright al St. Jame's Hall dove incontr, uno dopo l'altro, sette forti lottatori e li sconfisse tutti e sette nelgiro di tre minuti! Quest'impresa gli fece ottenere un'adesione al prestigioso ed esclusivo "Bath Club" e anche uninvito reale per comparire dinanzi ad Edoardo, Principe di Galles.Il Club Bartitsu era organizzato sul modello dei circoli sportivi vittoriani; gli aspiranti membri presentavano le lorodomande di ammissione ad un comitato, che includeva sia il capitano Alfred Hutton, il primo a promuovere lariscoperta della scherma tradizionale in Inghilterra, che il colonnello George Malcolm Fox, ex Ispettore Generaledel Corpo di addestramento dell'Esercito Britannico. In generale era un club molto esclusivo e i suoi componentiappartenevano alla "creme" della societ britannica di allora, sia civile che militare.

    Dopo pochi anni di attivit, verso la fine del 1902 la Bartitsu Accademy chiuse i battenti. La cattiva gestioneeconomica, le rette troppo alte ed una serie di liti fra i soci, posero fine all'attivit del club.Barton-Wright continu l'attivit aprendo dei centri salutisti dove si fornivano pratiche "esoteriche" al limite dellacialtroneria, quali l'elettro-terapia, la luce-terapia, le radiazioni e la vibro-terapia, anche se sappiamo che hacontinuato a sviluppare e praticare il Bartitsu almeno fino al 1920, anche se solamente sotto forma di lezioniprivate.I due ju-jitsuka giapponesi, Yukio Tani e Sadakazu Uyenishi, aprirono dojo di Ju-Jitsu in tutta Europa e pi tardicominciarono a diffondere lo Judo. Vigny e Cherpillod tornarono in svizzera e ben presto il Bartitsu fucompletamente dimenticato e sarebbe scomparso nell'oblio, se non fosse stato per il racconto di Conan Doyle cheabbiamo visto all'inizio.Per molti versi, E.W. Barton-Wright era un uomo in anticipo sul suo tempo. Fu tra i primi Europei noti ad averstudiato le arti marziali giapponesi, e fu certamente il primo ad averle insegnate in Europa, nell'Impero britannico onelle Americhe.Il Bartitsu fu la prima arte marziale ad aver deliberatamente combinato stili di lotta asiatici ed europei allo scopo diaffrontare i problemi dell'autodifesa civile/urbana in una "societ disarmata". In questo, Barton-Wright anticip

    l'approccio del Jeet Kune Do di Bruce Lee di oltre settant'anni. Una filosofia simile di eclettismo pragmatico fuadottata da altri specialisti europei di autodifesa degli inizi del XX secolo, inclusi Percy Longhurst, William Garrude Jean Joseph-Renaud, che avevano tutti studiato con ex istruttori del Bartitsu Club.Bill Underwood, William E. Fairbairn ed altri, incaricati di sviluppare sistemi di combattimento ravvicinato ad usodelle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale, misero ugualmente a punto sistemi di combattimento

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    corpo a corpo di tipo pratico ed interculturale. Underwood aveva effettivamente studiato il jujitsu con Yukio Tanied un altro jujitsuka, Taro Miyake, a Londra durante il primo decennio del XX secolo. I sistemi fondati daUnderwood, Fairbairn e dai loro contemporanei divennero la base per la maggior parte dell'addestramento alcombattimento ravvicinato delle forze armate e della polizia in tutto il mondo occidentale durante il XX secolo.E.W. Barton-Wright ricordato anche come un promotore pionieristico delle gare di arti marziali miste o M.M.A.(Mixed Martial Arts), nelle quali esperti di diversi stili di lotta competono in base a regole comuni. I campioni diBarton-Wright, compresi Yukio Tani, Sadakazu Uyenishi e il lottatore svizzero di Wrestling, Armand Cherpillod,godettero di notevole successo in queste gare, che anticiparono di cento anni il fenomeno delle M.M.A. degli anni

    '90. Il Bartitsu Club fu inoltre tra le prime scuole del suo tipo in Europa ad offrire lezioni specializzate di autodifesafemminile, una pratica adottata ,dopo la chiusura del Club, da parte di studentesse di Yukio Tani e SadakazuUyenishi, fra le quali Edith Margaret Garrud ed Emily Watts. La signorina Garrud fond il proprio dojo (scuola) di

    ju-jitsu a Londra ed insegn l'arte anche ai membri del movimento militante delle suffragette, creando un'inizialeassociazione tra l'allenamento all'autodifesa e la filosofia politica del femminismo.

    Nel 2002, fu creata un'associazione internazionale di entusiasti del Bartitsu, conosciuta come la Bartitsu Society,

    inizialmente per dedicarsi alle ricerche storiche e inseguito per far rinascere la "Nuova arte di autodifesa" di E.W.Barton-Wright. La Bartitsu Society divide le ricerche sul Bartitsu in due campi collegati, quelli del Bartitsucanonico (le sequenze di autodifesa che furono illustrate in dettaglio da Barton-Wright e dai suoi assistenti nel1899-1902) e del Neo-Bartitsu (interpretazioni moderne, personalizzate, tratte specialmente dai manuali diallenamento prodotti da ex istruttori del Bartitsu Club e dai loro studenti fra il 1905 ed i primi anni 1920).Accanto a questo filone principale, la ricerca ha sviluppato interessi collaterali per fenomeni sociali quali le bandedi strada a cavallo fra il XIX ed il XX secolo, l'addestramento marziale del movimento militante delle Suffragette, elo studio delle arti marziali come parte della storia sociale vittoriana ed edoardiana. La Bartitsu Society comunicaattraverso un gruppo email fondato dall'autore Will Thomas e singoli membri offrono occasionalmente seminaripratici delle tecniche di lotta del Bartitsu.Nell'agosto 2005, la Society pubblic un libro, "The Bartitsu Compendium" ("Il compendio del Bartitsu"), curatoda Tony Wolf. Il Compendium illustra in dettaglio la storia completa di quest'arte marziale nonch un corso tecnicodi studio del Bartitsu canonico.Il secondo volume, pubblicato nell'agosto 2008, comprendeva risorse per il Neo-Bartitsu tratte sia dagli scritti dellostesso Barton-Wright che dal corpus dei manuali di autodifesa prodotti dai suoi colleghi e dai loro studenti,compresi Yukio Tani, William Garrud, H.G. Lang, Jean Joseph-Renaud e R.G. Allanson-Winn.Articoli su vari aspetti del Bartitsu sono stati pubblicati su giornali (tutti in lingua inglese) tra i quali "ClassicalFighting Arts", "Western Martial Arts Illustrated", "The Chap", "History Today" e "Clarkesworld Magazine".Nel settembre 2006, un membro della Bartitsu Society, Kirk Lawson, mise in commercio un DVD intitolato"Bartitsu - the Martial Art of Sherlock Holmes" ("Bartitsu - L'arte marziale di Sherlock Holmes"), che unapresentazione delle tecniche del Bartitsu secondo la dimostrazione fatta al Cumann Bhata Western Martial ArtsSeminar nella primavera 2006.Nell'ottobre 2006, la Bartitsu Society lanci il sito Bartitsu.org, che include informazioni sulla storia, la teoria e

    la pratica dell'arte marziale di Barton-Wright.Nel luglio 2008, Kirk Lawson, il gi citato membro della Bartitsu Society, annunci ufficialmente il primo corsoattivo di addestramento al Bartitsu/Neo-Bartitsu presso il suo club, il Cumann Bhata Dayton. Nell'agosto 2009 laBartitsu Society annunci la realizzazione di un documentario integrale su E.W. Barton-Wright e le sue arti diautodifesa.

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    Gli incassi delle vendite del Bartitsu Compendium, del Bartitsu Compendium II e del DVD Martial Art ofSherlock Holmes sono stati destinati alla creazione di una tomba adeguata ed un monumento funebre per E.W.Barton-Wright, che mor povero e dimenticato ed attualmente seppellito in una fossa comune.Circoli e gruppi di appassionati di Bartitsu ,sul modello della Bartitsu Society ,sono stati creati in varie nazioni. InItalia, attivo il Bartitsu Club Italia, fondato da Paolo Paparella, Ran Arthur Braun e Angelica A. Pedatella incollaborazione con Tony Wolf. Anche il sito del club (Bartitsu.it) contiene varie informazioni e materiali sulla storiadi quest'arte marziale, nonch sui corsi e le iniziative ad esso dedicate.

    Lo scopo di questo piccolo manuale quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone e di farconoscere meglio e possibilmente diffondere la nobile arte del Bartitsu nel nostro Paese.

    Il Bartitsu stato ideato con lidea di fornire alle persone pacifiche un metodo di autodifesa da bulli e prepotenti,e comprende non solo il pugilato ma anche luso del bastone da passeggio, dei calci e delle tecniche davveroefficaci e furbe della lotta giapponese, in cui il peso e la forza giocano solamente una piccola parte. (E.W.Barton-Wright, 1902).

    Il Bartitsu era lautodifesa per gli intenditori, consentendo ai gentiluomini di riaffermare la loro presenza fisicain strada in modo non solo scaltro ma anche esteticamente gradevole. Larte marziale di Barton-Wright permise aigentiluomini di mettere alla prova le loro abilit fisiche e mentali, piuttosto che acquistare semplicemente unadelle tante armi disponibili sul mercato. (Emelyne Godfrey, 2005)

    Nel Bartitsu compreso il pugilato, ovvero l'uso del pugno come mezzo contundente, l'uso dei piedi sia in sensooffensivo che difensivo, e l'uso del bastone come mezzo di autodifesa. Judo e ju-jitsu, che erano stili segreti di lotta

    giapponese, si potrebbero definire come azione ravvicinata applicata all'autodifesa.Al fine di assicurarsi per quanto possibile l'immunit contro le ferite in attacchi codardi o zuffe, si deve apprendereil pugilato, per apprezzare completamente il pericolo e la rapidit di un colpo ben diretto, e le particolari parti delcorpo che sono attaccate scientificamente. Lo stesso, naturalmente, vale per l'uso dei piedi o del bastone.

    Il judo ed il ju-jitsu non sono pensati come mezzi primari di attacco o di difesa contro un pugile o un uomo che viprende a calci, ma devono essere usati solo dopo essere giunti a distanza ravvicinata, e per arrivare a distanzaravvicinata assolutamente necessario capire il pugilato e l'uso dei calci. (E.W. Barton-Wright, 1902).

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    La Belle Epoque.

    Per Belle Epoque si intende il periodo storico compreso fra il 1880 ed il 1914, durante la seconda RivoluzioneIndustriale. Questo periodo temporale fu sotto molti aspetti eccezionale e present delle straordinarie analogie conla nostra epoca.

    Nella Belle Epoque le invenzioni e i progressi della tecnica e della scienzafurono senza paragoni con le epoche passate e i benefici che questescoperte apportarono agli standard di vita furono notevoli: l'illuminazioneelettrica, il telegrafo, l'automobile, il cinema, la pastorizzazione, i vaccini...Tutto ci permise un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersidi un senso di ottimismo. La borghesia celebrava i risultati raggiunti inpochi decenni di egemonia con Esposizioni Universali, in cui si esibivanole ultime strabilianti meraviglie della tecnica; con conferenze diesploratori, missionari, ufficiali, che raccontavano le grandezze e lemiserie di mondi lontani, il cui contrasto con l'Occidente inorgogliva gliascoltatori e li confermava nella loro certezza di appartenere ad un mondosuperiore, che nulla mai avrebbe potuto incrinare.Le guerre, se c'erano, erano lontane: in Cina, in Africa, sulle pendici

    dell'Himalaya. Tra le potenze europee ogni accordo sembrava possibile,pur di conservare un benessere tanto evidente. Affrontare la vita con questospirito significava caratterizzarlo in modo spensierato e positivo. Gliabitanti delle citt avevano scoperto il piacere di uscire, anche e soprattuttodopo cena, di recarsi a chiacchierare nei caff e assistere a spettacoliteatrali. Si trattava soprattutto di spettacoli di teatro dombre e spettacoli diCan Can. Il primo una antica forma di spettacolo popolare, originario

    della Cina, realizzato proiettando figure articolate su uno schermo opaco, semitrasparente, illuminatoposteriormente per creare l'illusione di immagini in movimento. Esso venne rappresentato in molti locali, ma il pinoto resta il Caff-Cabaret Le Chat Noir di Parigi che present numerosi spettacoli di teatro d'ombre in una formaspettacolare che vedeva al lavoro fino a 20 animatori. Questo locale era frequentato da numerosi artisti dellepoca eal suo interno era inoltre possibile bere l'assenzio, un distillato dal colore verde, ad alta gradazione alcolica, con un

    sapore che ricorda molto la liquirizia che veniva servito con acqua ghiacciata e zucchero.Il secondo, invece, uno spettacolo caratterizzato dall'esibizione di ballerine che, schierate in fila l'una a fiancodell'altra, al tempo di una musica molto veloce e ritmata alzavano ritmicamente le gambe: durante questomovimento esse si scoprivano parzialmente, emergendo dalle lunghe e ampie gonne e sottogonne in uso all'epoca esuscitando l'entusiasmo degli spettatori che spesso accompagnavano il ritmo battendo le mani. Il Can Can eraballato in numerosi locali di Parigi, ma il pi noto resta il Caff-Concert Moulin Rouge, anchesso moltofrequentato dagli artisti dellepoca e tuttoggi visitabile.

    In generale, durante la Belle poque, le vie e le strade cittadine eranopiene di colori: manifesti pubblicitari, vetrine con merci di ogni tipo,eleganti magazzini. I progressi tecnici e scientifici diedero inizio anchealla stampa popolare e si ebbe una grande diffusione di giornali e riviste

    di ogni genere. I pi venduti erano quelli scandalistici e quelli chetrattavano pettegolezzi sui personaggi pi in vista (un vero e propriogossip ante-litteram!).Bisogna immaginare che inizialmente i padri e i nonni di questagenerazione di fine secolo si spostavano in carrozza o a cavallo, sustrade polverose e insicure; comunicavano con lettere che impiegavanosettimane a giungere a destinazione; le merci arrivavano in porto dopomesi di navigazione attraverso gli oceani e venivano poi caricate su

    mezzi trainati da cavalli, muli e buoi; il lavoro nelle manifatture era spesso disumano perch si giovava quasiesclusivamente della forza delle braccia.Nell'arco di pochi decenni tutto questo spar, grazie alla diffusione di efficienti macchine a vapore per treni e navi,all'elettrificazione di molte linee ferroviarie, alla comunicazione in tempo reale attraverso il telegrafo,all'invenzione del motore a scoppio che soppiantava dopo millenni il traino animale, alla straordinaria invenzionedei fratelli Lumire (il cinema) e agli albori dell'aereonautica. Possiamo immaginare l'emozione nel vedere le cittilluminarsi ogni sera di migliaia di lampadine, dopo secoli di buio rischiarato da torce e pochi lumi a gas. Ce n'eradavvero abbastanza per ubriacare un'intera generazione!

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    Bisogna per anche dire che la Belle poque fu tale solo per chi se la poteva permettere. Il progresso aveva infattiun prezzo: il benessere di alcuni si basava sul disagio di moltissimi altri; secondariamente del proletariato operaio econtadino. Quest'ultimo tuttavia, soprattutto quello operaio, durante la Belle poque cominci a godere di qualchevantaggio, non solo grazie alle proprie durissime lotte, ma grazie anche alla logica stessa dell'economia di mercato.In base a questa logica infatti se si vuole guadagnare di pi bisogna produrre e vendere di pi. Ma per aumentare levendite era necessario che masse sempre pi estese avessero sempre pi denaro per comprare. Gli imprenditori,quindi, man mano che la produzione scendeva, accettarono di concedere aumenti dei salari, facendo salire il reddito

    pro capite nei paesi sviluppati.Dopo aver creato nuovi mercati nelle colonie, costringendole ad acquistare dall'Occidente i prodotti lavorati,misero anche in moto una crescita esponenziale dei loro mercati interni, ponendo le basi per una vera e propriasociet di consumisti-consumatori.Per realizzare compiutamente questo allargamento del mercato si provvide anche rapidamente alla crescita delladistribuzione. Beni di consumo come abiti, calzature, mobili, utensili domestici, che prima erano prodottiartigianalmente e venduti da piccoli commercianti al dettaglio, cominciarono a essere offerti da una retecommerciale sempre pi ampia. Si moltiplicarono i grandi magazzini, furono incrementate la consegna e la venditaa domicilio, la vendita per corrispondenza, furono trovate nuove forme per il pagamento rateale che se da un latoindebitavano le famiglie, nel contempo rendevano accessibile ai meno abbienti una quantit prima impensabile diprodotti di ogni genere. In appoggio a questa massiccia strategia di vendita nasceva la pubblicit, che cominciavaormai a riempire i muri delle citt e le pagine dei giornali.

    Cultura fisica.Per la borghesia di allora le migliori condizioni di vita, l'agiatezza, i pasti abbondanti e la crescente sedentariet,portarono dei problemi ben noti anche nella nostra epoca, come l'obesit e la scarsa forma fisica, con tutti iproblemi medici ed estetici che ne conseguono. Ci coincise con lemergente ridefinizione di sport comeun'attivit atletica di qualsiasi tipo che potesse essere svolta anche a livello amatoriale, in contrasto con la culturadellazzardo, del competere per vincere un premio, delle corse dei cavalli e del libertinaggio. Questo insieme difattori port alla fondazione di palestre cittadine dove si affrontavano lobesit e gli altri problemi causati dallasedentariet. Un gran numero di sistemi competitivi di ginnastica calistenica, sollevamento pesi ed altre similiforme di esercizi erano disponibili al pubblico. Pugilato scientifico, oltre che gare di quarterstaff(un bastone lungoda 2 a 3 metri circa, tipico della tradizione medievale anglosassone) e le arti della scherma di bastone, sciabola,

    fioretto e baionetta erano tutte attivit seguite con entusiasmo dagli studenti delle sale darmi e delle palestre chefiorirono nelle maggiori citt europee verso la fine del 1800. Esempi notevoli in tal senso sono la londineseYoung Mens Christian Association, la German Gymnasium e la Inns of Court School of Arms.In queste palestre i pugili dilettanti si scioglievano le spalle confrontandosi con schermidori di vari stili, lottatoried altri appassionati delle principali arti marziali allora in voga. Il diffuso fenomeno della cultura fisica dellaclasse media, favor lo sviluppo di un'ampia variet di sistemi di esercizi ginnici, pi o meno dipendentidallimpiego di attrezzi specifici, quali mazze indiane, manubri per sollevamento pesi, corde per esercizi di tiro earrampicata, cavalli da volteggio e simili. Molti di questi esercizi trovarono posto nei programmi della ginnastica,delle arti marziali e nelle accademie degli sport, oltre che a volte essere impiegati in dimostrazioni pubbliche che ipraticanti organizzavano per raccogliere fondi.

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    Aspetti sociologici e micro-criminalit.

    La rivoluzione industriale provoc lo spostamento di enormi masse di uomini dalle zone rurali verso le citt,attratte dalla grande richiesta di mano d'opera e dalla speranza di una vita migliore. Per la stragrande maggioranzadi essi per, questa fu solo una pia illusione e si ritrovarono a vivere stipati in angusti e miserabili quartieri, incondizioni sanitarie paurose ed in completa indigenza. La crescente meccanizzazione provoc una crescente ediffusa disoccupazione ed i fortunati che potevano ancora lavorare lo facevano con orari disumani, con stipendi dafame e in regime di semi-schiavit. I lavoratori pi richiesti erano i bambini, che spesso si sobbarcavano il peso dimantenere l'intera famiglia, mentre alle donne non rimaneva altra strada che la prostituzione, su cui si avviavano findai dodici anni. Miseria, prostituzione, malattie veneree, elevata mortalit infantile, alcolismo, sfruttamento dellavoro minorile, criminalit sempre pi diffusa, questo fu il rovescio della medaglia della Belle Epoque.Gli uomini rimanevano a casa nella pi completa inattivit, abbandonandosi all'alcool e alle prostitute. I giovani,senza altra prospettiva che un lavoro malsano e mal pagato quando erano fortunati! - si riunivano in bande diteppisti che terrorizzavano interi quartieri. Ruffiani, borseggiatori, taglia gole e rapinatori cominciarono a infestarele citt di tutta Europa, specialmente nelle ore serali e notturne e la piccola e media borghesia cominci a temere lebande giovanili degli Hooligans e degli Scruttler, i rapinatori da strada quali i Corner Men (che aspettavano le lorovittime dietro gli angoli dei vicoli), i Garroters (i garrottatori, cos chiamati perch strozzavano le loro vittimecon una sciarpa di seta, con una tecnica che vedremo pi avanti) e i violenti teppisti (ruffians) che sfogavano la lororabbia e loro loro frustrazione nell'alcool e nella violenza gratuita.

    La micro-criminalit e la violenza delle bande divennero ben presto un fenomeno sociale molto preoccupante a cuila stampa dell'epoca diede larga eco, nonostante la polizia tendesse a minimizzare le cose e per la piccola e mediaborghesia l'auto-difesa divenne ben presto una necessit primaria. Prima di proseguire, per, nel nostro excursusstorico, sar interessante osservare pi da vicino quali erano e come agivano i tipici criminali di inizio '900,servendoci dei documenti dell'epoca.

    Scuttlers e Hooligans.

    Col nome di Scuttlers si intendevano i membri cheappartenevano a delle bande giovanili di quartiere (noti comebande scuttler) formatesi in quartieri popolari di Manchester,

    Salford, e dei comuni circostanti durante il fine del 19esimosecolo. E 'possibile tracciare un parallelo con le bande distrada di Londra del 1890 che divennero famose col nome di

    Hooligans.Un scuttler era un ragazzo, di solito tra i 14 e i 18, 19 anni, lacui attivit principale erano i combattimenti fra bandecontrapposte di giovani, armati con armi improprie di ognigenere. Queste gangs si sono formate nei bassifondi diManchester, nei comuni di Bradford, Gorton e Openshaw aest e a Salford, a ovest della citt.I primi conflitti fra bande rivali sono scoppiati a Manchester

    nei primi anni del 1870 e sono continuati sporadicamente per trent'anni, con un calo di frequenza e di gravit apartire dalla fine del 1890.Gli Scuttlers erano bande di combattimento territoriali. Ci si riflesso nei loro nomi, quali le "tigri del Bengala",acclamate dal grappolo di strade e campi intorno a Bengala Street a Ancoats. La maggior parte delle bande ha presoil nome da una strada locale, come "Holland Street" a Miles Platting o "Hope Street, a Salford.Gli Scuttlers si distinguevano dagli altri giovani dei quartieri operai dal loro abbigliamento distintivo. In genereindossavano zoccoli con una punta in ottone, pantaloni a zampa, tagliati alla marinara (chiamati "campane" concirconferenza di quattordici pollici al ginocchio e 21 pollici all'altezza dei piedi) e un'appariscente sciarpa di seta. Iloro capelli erano tagliati corti sul retro e ai lati, ma con lunghe frange, allora note come "frange d'asino", pilunghe sulla sinistra, di modo che ricoprivano quasi tutto l'occhio sinistro. I classici berretti con la visiera eranoindossati inclinati verso sinistra, per evidenziarne meglio la frangia. Le ragazze Scuttlers avevano anche loro unostile di abbigliamento particolare, composto da zoccoli, scialle, e una gonna a strisce verticali.

    I membri di queste gangs hanno combattuto con una grande variet di armi improprie, ma tutti portavano il coltelloe delle cinture con pesanti fibbie, spesso decorate con immagini, quali serpenti, cuori trafitti da frecce o nomi didonne. Le cinture in pelle, di grosso spessore, erano i loro beni pi preziosi e venivano strette attorno al polso nelmomento di uno scontro, in modo che la fibbia potrebbe essere utilizzata per colpire gli avversari. L'uso di coltelli e

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    delle cinture per era per studiato pi per mutilare e sfigurare, piuttosto che per uccidere, infatti ben difficilmentegli scontri avevano esiti letali.Alcuni degli scontri tra bande rivali coinvolsero un grandissimo numero di partecipanti. Il Reporter Gortondescrisse una gigantesca rissa, avvenuta nel maggio del 1879 che coinvolse pi di 500 persone. Il fenomeno degliScuttlers raggiunse il picco nel 1890-1891, tanto che nel 1890 c'erano pi giovani scuttlers in prigione per rissa cheper qualsiasi altro reato.Al volgere del secolo, le bande si era quasi tutte sciolte, in parte a causa della demolizione di alcuni dei peggioribassifondi, in parte per l'impiego dei giovani in lavori socialmente utile e di mutuo soccorso (gli allora famosiLads

    Club) per impegnare i giovani che non lavorano in attivit pi pacifiche ed utili alla comunit, e per la diffusionedel footbal di strada e l'avvento del cinema.Una delle principali iniziative intraprese per fornire ai giovani un'alternativa alla guerra di bande port allaformazione del St. Marks Football Club, che in seguito divenne ilManchester City Footbal Club.In conclusione il fenomeno degli Scuttlers non fu di orientamento criminale o criminoso, ma esprimeva soltanto ildisagio sociale e psicologico dei giovani proletari di allora e una volta che si eliminarono molte delle cause che vierano alla base le bande scomparvero del tutto.

    Nella Londra di inizio secolo invece, oltre allapresenza di bande giovanili simili agli Scuttlers,vi era opprimente clima di criminalit e violenzadiffuse.Lasciando da parte l'ubriachezza, il furto eradilagante. I bambini erano impiegati comeborseggiatori e per rubare carriole per le strade,le donne si impegnavano nei furti ai mercati e intutta Londra scaltri truffatori, imbroglioni,"magsmen" o "bari", operavano in massa. Moltierano gli scassinatori, organizzati in bande, cherubavano nelle case, nei negozi e nei magazzini.La rapina, spesso brutale e violenta, era all'ordinedel giorno, anche se esistevano tecniche pisoft. Un fazzoletto imbevuto di cloroformio

    era uno dei metodi pi diffusi per sottometterequalcuno prima di derubarlo, oppure si premevaun cappello sul viso della vittima per facilitare ilreato (questo trucco era chiamato "bonneting").

    Un altro trucco era quello di attirare gli uomini fino alla riva del fiume, utilizzando prostitute come esche. Icreduloni sarebbero poi stati picchiati e derubati senza testimoni e non poche vittime finirono, accoltellate, sulfondo del Tamigi. Le prostitute stesse correvano rischi enormi. Nessuno sa quante di loro sono state strangolate opicchiate o macellate (Jack lo Squartatore era ben lungi dall'essere il solo cattivo in circolazione e moltissimedonne iniziavano a prostituirsi gi all'et di dodici anni).Nessuna donna rispettabile si sarebbe avventurata fuori casa dopo il tramonto, se avesse avuto possibilit di scelta.Anche se un poliziotto poteva apparire sulla scena del crimine, non di rado si beccava una spruzzata di acido nitricoin faccia e per questo molti di loro passavano oltre, facendo finta di non vedere.

    Gli indifesi: donne, vecchi e bambini erano particolarmente a rischio. Questi ultimi potevano essere aggrediti,trascinati in un vicolo, e spogliati di tutto quello che avevano, oppure rapiti a scopo di estorsione. Persino i canipotevano sparire nel nulla, in quanto le loro pelli erano molto richieste. Intorno alla met del secolo, a partire dal1862, si diffusero sempre di pi i "garrotters" che strangolavano, non di rado a morte, gli incauti pedoniprendendoli da dietro, mentre loro complici gli spogliavano dei loro oggetti di valore. Questo brutale metodo dirapina caus vere e proprie ondate di panico. Le bande di teppisti di strada si presentarono in una nuova versione dirapina, assalendo vetturini e carrai per depredarli del loro carico, taglieggiando negozianti e commercianti,importunando i passanti, soprattutto se donne, o massacrandosi in una delle loro frequenti risse.

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    Les Apaches!

    La rivoluzione industriale ebbe in Francia effetti simili a quelli che abbiamo visto in Inghilterra, con la nascita dinumerosi quartieri-ghetto dove prevalevano miseria, malattie, alcolismo, prostituzione ed una sempre pi diffusacriminalit. Dopo la Semaine Sanglante (la settimana di sangue) durante la quale la Comune di Parigi venneviolentemente rovesciata, le tensioni tra la classe operaia e quella borghese si aggravarono ulteriormente ed inizi aprevalere un clima di anarchia e illegalit. E' in questo contesto, che sono cresciuti i monelli di Victor Hugo inLes

    Miserables (I miserabili) ed il flagello che divenne noto come "Les Apaches".Ci sono diverse storie sull'origine del nome "Apache" con cui venivano chiamate le bande criminali di Parigidurante la Belle Epoque.In una si dice che sia iniziato con l'articolo di un giornale che parlava di una rissa nel quartiere di Montmartre,scrivendo: "...la furia di un violento litigio tra due uomini e una donna si alz alla ferocia dei selvaggi indiani

    Apache in battaglia".In un altra, in seguito alla scoperta di un uomo brutalmente torturato e ucciso nel Faubourg du Temple l'articolo fuintitolato: "Crimine commesso dagli Apaches di Belleville".In alternativa, in una terza possibilit, avvenne alla stazione di polizia di Belleville, dove, dopo aver ascoltato ungiovane teppista chiamato "Terror" recitare la lunga lista di attentati commessi dalla sua banda, uno degliinterrogatori, esasperato, a un certo punto esclam "voi vi comportate come gli Apaches!". Il giovane teppista,soddisfatto per il nome, rispose: "Si, siamo Apaches!". In seguito, le bande criminali di quel quartiere furono

    chiamate gli Apaches di Belleville e il nome si estese a tutte le bande criminali che operavano nei dintorni diParigi.Al di l della sua origine, il termine "Apache" fu subito abbracciato con entusiasmo dagli stessi fuorilegge eadottato da polizia, giornali e dal pubblico in generale, nel descrivere i briganti che infestavano La Ville Lumire, icui crimini squillavano quotidianamente attraverso i titoli dei giornali: "Gli Apaches Terrorizzano Parigi.", "Gangdi assassini a Parigi.", "Sanguinosa esecuzione nel centro di Parigi".

    Il tipicoApache era solitamente un magnaccia, un truffatore e un ladro, i cui capi banda venivano chiamati "' lesNoctambules". Essi parlavano con un linguaggio particolare, un gergo da strada incomprensibile alle autorit o aqualsiasi potenziale vittima e possedevano un loro codice d'onore che imponeva, fra le altre cose, una durissimapunizione a tutti i membri traditori.GliApaches erano identificabili dal loro abbigliamento preferito: un paio di stivali gialli, lucidi, con bottoni d'oro ilcui numero indicava le persone uccise, una sciarpa colorata al collo, in cui il colore e i disegni indicavano a qualegruppo avevano giurato fedelt, un paio di pantaloni stretti al ginocchio e svasati sul fondo , chiamati Bnard e unamaglietta a righe bianche e azzurre, da marinaio, che divenne ben presto il carattere pi distintivo della loro tenuta,tanto che le magliette di questo tipo venivano chiamate "magliette Apache".

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    Per les Apaches nessun crimine era troppo scandaloso, siano essi il furto e l'omicidio di un'anziana vedova,l'uccisione di un vetturino, l'aggressione agli agenti di polizia in pieno giorno o l'attacco a dei vigili del fuoco cheavevano cercare di spegnere gli incendi dolosi da loro stessi accesi.Particolare eco ebbe allora una vera e propria battaglia urbana che si svolse in pieno centro di Parigi.

    Place de la Bastille stata teatro di una vera e propria battaglia campale tra loro e la polizia e supera qualsiasicosa finora immaginata.. Cos inizi un articolo dell'epoca che prosegui:

    Tutto iniziato quando due bande opposte di Apache si sono scontrate e hanno dato inizio ad una battaglia

    campale con coltelli e revolver, nel corso del quale tre Apaches sono stati uccisi e sette feriti gravemente. Icombattimenti si sono diffusi poi per le strade vicine e nei caff.Otto poliziotti, chiamati dai negozianti impauriti, hanno cercato di separarli. Allora, cosa che succede sempre in

    questi casi, i teppisti hanno subito dimenticato le loro diatribe personali per fare causa comune contro gli agenti dipolizia. Da una dozzina di bar malfamati sono usciti rinforzi per gli Apache e ci stato riferito che ben presto pidi un centinaio di malfattori si un ai loro compagni in battaglia. Nel frattempo accorsero sul luogo tutte le

    pattuglie di polizia della zona e cos accaduto che per un'ora intera la Place de la Bastille, nel centro di Parigi, stato un campo di battaglia sanguinoso in cui la polizia stava soccombendo. La battaglia sarebbe finita con un

    trionfo dei duri, non essendoci altri agenti di rinforzo, ma all'ultimo momento arriv un insperato aiuto da parte disemplici passanti, soldati in licenza e vigili del fuoco che arrivarono in soccorso, rovesciando le sorti delcombattimento. Degli otto poliziotti originali, sei sono stati portati al St. Antoine Hospital, con numerose ferited'arma da fuoco e di coltello mentre nove Apaches feriti sono stati abbandonati dalle bande in fuga. .[Le Petit Journal Illustr.]

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    Sul fatto che les Apaches fossero avversari pericolosi ci sono pochi dubbi perch quando sono entrati battagliaerano in possesso di un vasto assortimento di armi uniche e letali:

    Combattono con pugni di ferro, chiamati" pugni americani ", con manganelli, bastoni piombati, bastoni animati erevolver. Ma la loro vera arma preferita un pugnale dalla punta lunga, sottile e tagliente chiamato" Zarin" oSurin, che viene utilizzato dando dei colpi a strappo".

    Oltre allo "Zarin", gliApaches avevano un formidabile talento per trasformare oggetti comuni, come passalacci esciarpe, in strumenti di violenza, e indossavano degli ingegnosi anelli chiodati chiamati "puncheur pine" (thornpuncher) che significa grosso modo "pugni spinati".

    La loro arma pi infame era per una pistola particolare nota come il 'Revolver Apache' o "Marguerite" (margheritanel loro gergo, in quanto si apriva come un fiore), che poteva funzionare come una pistola, un coltello o untirapugni. Occasionalmente gli Apaches indossavano pure della armature e cio delle "maniche e braccialetti dibronzo, irti di punte acuminate, in modo che i poliziotti, nel semplice atto di cercare di bloccarli, potevano ferirsigravemente alle mani."

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    La micidiale Marguerite, aperta e chiusa.

    Vari anelli "da rissa" degli Apaches. A dx. Il micidiale Thorn Puncher

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    Quando erano disarmati, les Apaches erano solo un po' meno pericolosi, in quanto praticavano un loro sistemacodificato di lotta di strada che si era sviluppato dalla Savatte e dalla Lutte Parisienne. La Savatte (con due tinell'ortografia originale che significa "vecchio stivale") era il vecchio stile di combattimento dei bassifondi. Questostile di lotta fu inventato per aggirare una legge francese, che dichiarava che i propri pugni dovevano essereconsiderati un'arma letale durante qualsiasi rissa.Per aggirare questa legge, si portavano duri colpi con le mani aperte e con i piedi, con schiaffi, manrovesci e ditanegli occhi che presero il posto dei pugni. Come i loro "colleghi" inglesi, gli Apaches utilizzavano inoltre calci daticon la punta e i tacchi degli stivali, appositamente induriti con delle placche metalliche. Questo metodo segreto di

    lotta stato introdotto al resto del mondo dal famoso criminale (e in seguito criminologo!) Vidocq che lo studi nel1797, mentre era in prigione a Bictre, in attesa del suo trasferimento alla colonia penale di Brest.La polizia di Parigi, esasperata dalle continue risse (spesso dall'esito mortale) tent di vietare la Savate (comeadesso conosciuta) chiedendo e ottenendo una nuova legge in cui chiunque fosse stato sorpreso a combattere conle mani o i piedi in strada, sarebbe stato condannato all'immediato arruolamento nell'esercito con una ferma a lungotermine.Per aggirare la legge, ancora una volta, i ribaldi svilupparono laLutte Parisienne che era una forma di attacco cheutilizzava testate, gomitate, strangolamenti e la torsione delle articolazioni o degli arti, ma prevedeva anche presealle orecchie e all'inguine per indurre il dolore o lesioni, evitando nel contempo di infrangere la legge.

    Nel repertorio diLes Apaches erano inoltre inclusi una serie di "sporchi trucchi", il pi noto dei quali fu il "Coupde Pre Franois" (il colpo di padre Francesco) che fu poi felicemente adottato dai loro "colleghi" inglesi chedivennero tristemente noti come Garroters (Garrottatori) di cui abbiamo gia accennato.Per farci un'idea di questo metodo seguiamo l'interessante articolo apparso sul giornale "The French Scotland Yard:

    About the Paris Detective and his Work di Alder Anderson and H. de Noussanne; pubblicato sul The LondonMagazine, Volume 9, anno 1903.

    Il lettore ha mai sentito parlare del "colpo di padre Francesco?" Oppure, come si dice nel suo paese d'origine, leCoup du Pre Francois? Se ne ha o no sentito parlare, egli dovr fare una preghiera devota che questo trucco nongli sia mai dimostrato sulla sua persona!

    E' meglio lasciare nelle mani della Polizia il compito di scoprire esattamente che cos' il "colpo di padreFrancesco" che resta uno dei metodi pi efficaci e noti importati da Parigi dai rappresentanti della "Londra

    teppista" per la neutralizzazione di un tardivo borghese, che porta con se una borsa pesante, un orologio d'oro, un

    gonfio portafogli od altre "sciocchezze" per le quali l'anima del teppista di ogni paese ha fame.Correttamente eseguito, il "colpo di padre Francesco" non poco artistico, e anche se doloroso per la vittima, sirivela raramente fatale. Ogni persona i cui passi lo portano nei vicoli di Parigi possono vedere i giovaniinteressanti della metropoli francese che utilizzano il fossato asciutto delle fortificazioni come un loro parcogiochi, praticando questo trucco e altri tra di loro. Tutto ci che necessario per lo scopo un grande fazzoletto diseta.

    Un ex professore di quest'arte ha avuto la bont di descrivere per i lettori del Magazine di Londra il suo modusoperandi. Sarebbe un peccato per i lettori non imparare il suo stile. Ecco, dunque, una trascrizione fedele, inlingua inglese, della sua lezione."Prendete una robusta sciarpa di seta, che si deve indossare molto liberamente intorno al collo. Si dovrebbe avere(almeno) un complice, che ci segue ad una distanza di circa una dozzina di passi.

    Selezionare un viandante in ritardo di aspetto sostanzioso, e camminare nella stessa direzione in cui sta andando,e, meglio che si pu, camminare a livello con lui senza destare i suoi sospetti.

    Se la strada ben illuminata o si ha ragione di sospettare che qualcuno possa essere in osservazione, stareparticolarmente attenti ad apparire del tutto indifferenti, sia per l'uomo che si sta seguendo che per l'eventualemarmittone.

    Prima o poi, si attraverser qualche oscuro vicolo deserto. Qui ci si deve organizzare per essere di pochi passi inanticipo. Ci si ferma in modo indifferente, come per accendere una sigaretta, mentre il nostro uomo si avvicina

    piano, e finalmente ci oltrepassa.

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    E quindi si deve rapidamente chiudere la partita, si afferra con una salda presa ciascuna estremit della sciarpa e

    la si fa oscillare sopra la nostra testa e sopra la testa del nostro uomo, in modo che gli vada sotto il mento. Nellostesso istante si compie mezzo giro in tondo, e ci si piegai leggermente in avanti, e cos facendo solleveremo ilborghese da terra per il collo.

    Egli mezzo soffocato e non ha tempo di pronunciare la minima esclamazione. Il complice, nel frattempo, si avvicinato e, mentre si mantiene una stretta costante della vittima, in una sola volta si esplorano tutte le taschedella vittima, soffocata e impotente. Se necessario, si pu dare al borghese un colpo alla testa per farlo stare zitto.

    L'intera operazione finita in pochi secondi. Raramente necessario uccidere la vittima, che pu essere lasciatacadere a terra priva di sensi.

    Non ci sono limiti alla fantasia nel "colpo di padre Francesco" e molto spesso il complice una procace "signora"

    che rendera facilmente meno vigile il borghese... Anche se non sono rari i casi in cui l'ingegnoso trucco vieneapplicato, in onore alle rivendicazioni delle nostre Suffragette, anche alle stesse signore, come possiamo vedere inquesta rivista parigina.

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    A dispetto di tutte le loro precauzioni per, i devoti di padre Francesco sono occasionalmente colti in flagrante daiguardiani della legge. Quasi inesauribili nelle loro risorse criminali, i teppisti comunemente ricorrono alcosiddetto "trucco della testa", che consiste nel caricare il poliziotto con la testa abbassata. Un colpo cos,

    sferrato alla bocca dello stomaco, di solito quasi fatale. Per questo i poliziotti francesi sono stati accuratamenteistruiti su come parare questa forma di attacco, effettuando un rapido passo laterale all'ultimo momento, seguitodall'abbattimento dell'aggressore con un pesante colpo alla nuca, mentre questi passa. Un'alternativa per il

    poliziotto di stare su una gamba sola e controllare la corsa della imminente "ariete" con il ginocchio sollevato,dando al tempo stesso al gaglioffo un duro colpo in testa, con il pugno.

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    Les Apaches praticavano anche una particolarissima danza, dove le attivit violente dei bassifondi pariginivenivano ricreate in una specie di "swing street" dove, come riferito diversi testimoni, in alcuni casi i partecipantivenivano gravemente feriti o, peggio, e venivano abbandonati cadaveri nei vicoli o nei bar pi malfamati, dopoessere stati tempestati di colpi. Si trattava, in questi casi, di punizioni rituali per aver infranto il codice d'onore edinoltre servivano da esempio per gli altri componenti della banda. Nei casi pi normali invece, stato teorizzatoche questa danza era una specie di Capoeira parigino, un mezzo cio attraverso il quale i metodi e le tecniche dicombattimentoApache potevano essere acquisite e simulate.

    Dopo una notte di baldoria nel mondo sotterraneo di Parigi, Max Dearly e Maurice Mouvet prepararono unapropria versione de "le danse Apache", una sorta di tango violento, che mostrava un incontro in strada tra unprotettore e una prostituta e che fu presentato al bel mondo alMaxim e alMoulin Rouge nel 1908, lanciando cosvera e propria "Moda Apache".

    La classe operaia e piccolo borghese invece, che era costretta a subire giornalmente le angherie e i misfatti degliApaches, era molto meno tollerante verso la "peste della citt", ma con solo 8.000 poliziotti contro un esercito di30.000Apaches, c'era ben poco da fare.La pressione dell'opinione pubblica e dei giornali, spinse il primo ministro, Georges Clemenceau, alla formazionedi una speciale squadra d'intervento, preparata con le pi moderne tecniche investigative e nel combattimentocorpo a corpo, le famose Les Brigades du Tigre, brigate mobili. Questo corpo d'elite fu il primo al mondo apraticare contro il crimine tutte le risorse della scienza moderna. Cos, oltre alla loro buona condizione fisica, "gliuomini della tigre", come vennero chiamati, poterono sfruttare tutti i pi recenti metodi di indagine e ricerca deicriminali quali, ad esempio, le carte antropometriche con impronte digitali ricavate dal lavoro di AlphonseBertillon.Les Brigades du Tigre ebbero a disposizione anche il primo archivio centrale sulla criminalitorganizzata, messo a punto da Clestin Hennion, pochi mesi prima della creazione delle brigate mobili.

    Purtroppo questi super-Flic erano troppo pochi e nonostante avessero ottenuto diversi brillanti successi, nonpoterono alleviare pi di tanto i saccheggi degliApaches. Ben presto, i cittadini cominciarono ad arrangiarsi,formando le proprieHooligan Hunter, cio delle pattuglie di volontari che cercavano di tenere a bada i selvaggi,mentre moltissimi si decisero ad imparare le varie arti di auto-difesa che in quel periodo conobbero una vera epropria et dell'oro.

    Alla fine per, non furono n la polizia n le timide riforme sociali ad eliminare radicalmente la piaga (come ladefinivano i giornali di allora) degli Hooligans e degli Apaches, ma nel 1914 finirono tutti in quel gigantescotritacarne che fu la Prima Guerra Mondiale e ben pochi furono quelli che ritornarono a casa, perlomeno tutti interi.

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    La lotta delle Suffragette.La modernizzazione e il benessere di cui godeva la borghesia di inizio secolo port, come conseguenza, una serie dirivendicazioni sociali fra le quali una delle pi importanti ed in linea con il nostro tempo fu quellodell'emancipazione della donna. Il movimento delle suffragette anticip di settant'anni le lotte dei movimentifemministi moderni e si proponeva come primo obiettivo di conquistare il diritto di voto per le donne, allorariservato ai soli uomini e da qui prese origine il nome (dalla parola "suffragio" che significa "dichiarazione dellapropria volont in procedimenti elettivi o deliberativi"; ma anche "voto").

    Il movimento delle suffragette, come movimento nazionale volto a chiedere il suffragio femminile, vide la luce nel

    Regno Unito solo nel 1872. E' da questa data quindi che fu possibile parlare, a tutti gli effetti, di suffragette, perchsolo allora ebbe vita un movimento nazionale per rivendicare il diritto di voto, ancora non riconosciuto, che port,nel 1897, alla formazione della Societ Nazionale per il suffragio femminile (National Union of Women'sSuffrage). La fondatrice, Millicent Fawcett, cerc di convincere anche gli uomini ad aderire al movimento, percherano i soli, in quel momento storico, che legalmente potessero concedere il diritto di voto, ma ebbe scarsosuccesso. I progressi sul piano del riconoscimento sociale, in quel primo periodo, furono quindi molto limitati, etale situazione si protrasse sino a circa il 1903.

    Come abbiamo visto, sul piano economico e sociale il notevole e crescente benessere dovuto all'industrializzazioneaveva cambiato radicalmente la vita delle donne. I movimenti femminili ripresero nuovo vigore quando EmmelinePankhurst fond, nel 1903, l'Unione sociale e politica delle donne (Women's Social and Political Union - WSPU),con il preciso intento di far ottenere alle donne il diritto di voto politico, concesso solo agli uomini tranne che per le

    elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea. Il movimento femminile aveva come scopo ilraggiungimento di una parit rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico ma anche giuridico edeconomico. Le donne volevano poter insegnare nelle scuole superiori, l'uguaglianza dei diritti civili, svolgere lestesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale.

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    Le suffragette attuarono azioni dimostrative, incatenandosi a ringhiere, incendiando le cassette postali, rompendofinestre e cos via. Una suffragetta, Emily Davison, mor durante i disordini al Derby di Epsom del 1913, e le vennededicata una edizione speciale del quotidiano The Suffragette.Inizialmente le reazioni al movimento furono ironiche e di "benevola tolleranza" ma in seguito, visto l'espandersidella protesta e il vertiginoso aumento numerico delle simpatizzanti, il Governo inglese decise di adottare la mano

    pesante, con arresti e cariche della polizia. Clamorosi furono i casi di alimentazione forzata delle prigioniere cheavevano iniziato lo sciopero della fame, emulando Marion Dunlop, la prima suffragetta ad attuare tale forma diprotesta, e questo sollev una reazione indignata di tutta la buona societ inglese, tanto che molti uomini aderironoal movimento o perlomeno ne sostennero le rivendicazioni.Completamente indifese di fronte alla violenza della polizia, le suffragette decisero di organizzarsi meglio e quientr in gioco Edith Margaret Garrud.

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    Moglie di William Garrud, un istruttore di cultura fisica specializzato in ginnastica, boxe e wrestling. Edith Garrudsi trasfer a Londra, dove William aveva trovato lavoro come formatore di cultura fisica per diverse universit.Nel 1899 i Garruds furono introdotti all'arte dello ju-jutsu da Edward William Barton-Wright, che oltre ad esserestato il primo insegnante di ju-jutsu in Europa, fu anche il fondatore dell'arte marziale eclettica chiamata Bartitsu.Cinque anni dopo, i Garrud divennero gli studenti della scuola di jujutsu istruttore Sadakazu Uyenishi, sita inGolden Square, Soho. Uyenishi era un ex istruttore del Bartitsu Club ed amico di Barton-Wright.

    Nel 1913, in risposta alla cosiddetta legge "del gatto e

    del topo" in cui le leaders delle Suffragette in scioperodella fame potevano essere rilasciate dal carcere e subitodopo ri-arrestate, il movimento delle suffragette cre unaspeciale unit di protezione, formata da 30 membri, tuttedonne, denominata "la Guardia del Corpo".Edith Garrud divenne l'allenatore della guardia del corpoe insegn loro il Bartitsu e l'uso di clave come armidifensive. Le loro lezioni si svolgevano in un susseguirsidi luoghi segreti per evitare l'attenzione della polizia.La Guardia del Corpo combatt una serie di benpubblicizzati combattimenti corpo a corpo con gli agentidi polizia che stavano tentando di arrestare i loro capi,combattimenti che vide ogni volta le donne vittoriose.In diverse occasioni la Guardia del Corpo fu anche ingrado di organizzare con successo azioni di evasione esalvataggio, facendo uso di tattiche come iltravestimento e l'uso di esche per confondere la polizia.La guardia del corpo f sciolta poco dopo l'inizio dellaPrima Guerra Mondiale, in quanto il leader delmovimento, Emmeline Pankhurst, aveva deciso disospendere le azioni suffragio militante per sostenere ilGoverno britannico durante la crisi, e quindi laprotezione della Guardia del Corpo non era pi

    necessaria.

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    Pearson's Magazine - Marzo 1899.Introduzione dell'autore, il signor E.W. Burton-Wright.

    Prima di procedere per dare ai miei lettori le indicazioni e le spiegazioni della tecnica di auto-difesa, forse non sarfuori luogo fare alcune osservazioni introduttive per quanto riguarda la concezione di auto-difesa, comegeneralmente inteso in altre nazioni.All'estero la gente non lotta per divertimento o diversivo, come spesso accade in Inghilterra o negli Stati Uniti.

    Tenendo a mente questo fatto, sar pi facile capire che quando gli stranieri iniziano a combattere riconoscono unsolo obiettivo che quello di superare e sconfiggere i loro avversari, e ogni mezzo utilizzato e consideratogiustificabile per raggiungere questo fine.Naturalmente, ci che costituisce l'onore in questo senso interamente una questione di prima formazione e dieducazione. In questo paese siamo cresciuti con l'idea che non c' modo pi onorevole di risolvere una controversiache ricorrendo alle armi della natura, i pugni, e disprezziamo approfittare di un uomo quando a terra. Unostraniero (cos come uno qualsiasi dei nostri banditi o bulli) tuttavia, non esiter a utilizzare una sedia, o unabottiglia di birra, o un coltello, o qualsiasi cosa che gli arriva a portata di mano, e se non disponibile un'arma probabile che impiegherebbe qualsiasi altro espediente. per rispondere a eventualit di questo tipo, a cui deve far fronte una persona improvvisamente e in modoinaspettato, che ho introdotto un nuovo stile di auto-difesa, che pu essere terribilmente efficace nelle mani di unpraticante veloce e sicuro di s. Uno dei suoi pi grandi vantaggi che il praticante non deve necessariamente

    essere un uomo forte od allenato, o anche un uomo particolarmente attivo al fine di paralizzare un avversario moltotemibile, ed ugualmente applicabile a un uomo che ti attacca con un coltello , o con un bastone, o contro unpugile, infatti, pu essere considerata un metodo di autodifesa progettato per soddisfare ogni possibile tipo diattacco, sia armati che disarmati.Naturalmente non possibile in un breve articolo come questo far giustizia completa dell'argomento o di spiegaretutti i molteplici modi di affrontare un combattimento o di come eseguire degli attacchi, ma i principi che stannoalla base del metodo possono essere brevemente riassunti come segue:

    disturbare l'equilibrio del vostro aggressore, per sorprenderlo prima che abbia il tempo di ritrovare il suo equilibrio e usare la sua forza, se necessario, assoggettando le articolazioni di qualsiasi parte del suo corpo quali il collo, la spalla, il

    gomito, il polso, la schiena, il ginocchio, la caviglia, ecc, che non sono anatomicamente e meccanicamentein grado di resistere.

    Le spiegazioni che seguono, con l'aiuto delle fotografie riprodotte, mostreranno ci che un uomo debole ma conuna discreta conoscenza dei principi della leva e dell'equilibrio pu fare contro un uomo pi forte di lui, ma che nonha la stessa conoscenza.Alcune delle tecniche possono, forse, sembrare difficili ma se le istruzioni vengono seguite attentamente e leposizioni nelle fotografie pienamente comprese, sono sicuro che la pratica costante li render molto facili daeseguire.Si pu dire che sar impossibile ottenere l'aggressore nelle posizioni indicate, ma si deve tener presente che non si alla ricerca di un litigio o di attaccare, ma ci si sta semplicemente difendendo.E' del tutto inutile cercare di ottenere il vostro avversario in una posizione particolare, in quanto il sistema

    abbraccia ogni possibile eventualit, e la vostra difesa e il contrattacco devono essere interamente basati sulletattiche del vostro avversario. Le illustrazioni mostrano come difendersi solo contro alcune delle forme pi comunidi attacco.Infine, non posso sottolineare mai abbastanza il fatto che queste tecniche possono essere eseguite senza procedereagli estremi. Se un poliziotto in possesso di un prigioniero in una certa posizione, non necessario per luirompergli il braccio per dimostrare il suo potere, anche se potrebbe farlo se volesse. Quindi, in questi metodi diauto-difesa, quando l'avversario sar alla nostra merc grider "Basta!" molto tempo prima che si possa seriamentefargli del male.

    Qualcuno potrebbe obiettare alla mia affermazione che un uomo che ci attacca con un coltello o un'altra arma puessere facilmente disattivato, mentre io non mostro come questo deve essere fatto in nessuna delle spiegazioniillustrate nelle pagine seguenti. Su richiesta del direttore - che ha ritenuto inopportuno dare grande pubblicit a

    queste tecniche, pericolose per chi non le ha apprese da un istruttore esperto - le ho volutamente omesse.Se qualche lettore di Pearson's Magazine ha il desiderio di essere ulteriormente iniziato alle tecniche pi sofisticatedi questo metodo vorrei chiedergli di presentare domanda diretta a me.

    Vi , tuttavia, in un modo semplice ed efficace per contrastare un attacco con un coltello che vi spiegher.

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    Supponiamo che si deve passare attraverso una localit a tarda notte in cui vi probabilit di un attacco del genere,e non si vuole correre il rischio di infrangere la legge, portando con se una rivoltella. Procedete quindi in questamaniera:

    Portare il cappotto sulle spalle, senza passare le braccia attraverso le maniche, nello stile di un mantello militare, econ la mano destra pronto sulla tua spalla sinistra per usare il cappotto nel modo illustrato di seguito, nel casodovesse sorgerne la necessit. Attenzione a camminare sempre in mezzo alla strada!Subito il vostro aggressore vi attacca, guardarlo in faccia, e aspettare fino a quando non si trova a una distanza di

    due o tre metri. Poi avvolgergli la testa e le braccia tirando le cappotto su di lui, con un ampio movimento circolaredel braccio. Ci oscurer momentaneamente la sua visione, ma non la propria, e vi dar tutto il tempo per assestareil nostro attacco, che dovrebbe assumere la forma di un colpo da knock-outalla bocca dello stomaco, effettuato conla mano destra (fig.4).

    Oppure, mentre ancora avvolto nelle pieghe del tuo cappotto, scivolare alle sue spalle, afferrarlo per la cavigliadestra, e spingerlo sotto la scapola con la mano sinistra. Egli cadr molto violentemente in avanti e nel suo cercaredi rompere la caduta e proteggersi la faccia dovr appoggiare le mani e cos facendo, involontariamente lascercadere la sua arma.Egli si trover quindi disarmato e in una posizione in cui gli si pu spezzare immediatamente la gamba, se lo si

    desidera, o se non si desidera procedere agli estremi, lo si pu tenere premuto nella posizione indicata nel nellafig.6, fino all'arrivo della polizia.

    Questo solo uno dei tanti modi possibili di affrontare una simile eventualit. Posso affermare che sono statoripetutamente attaccato, durante un lungo soggiorno in Portogallo, da uomini con un coltello o con un bastoneferrato, e in tutti i casi sono riuscito a disattivare il mio avversario senza essermi fatto male, anche se non ho avutonemmeno un bastone in mano con cui difendermi.

    Per darvi un'idea della portata di questa nuova arte di auto-difesa, posso affermare che comprende circa trecento

    diversi lanci, attacchi, contrattacchi e trucchi basati sull'equilibrio e sulla leva. Una selezione di questi sarannopubblicati sulle pagine di questa rivista, e poi io spero di portarli tutti insieme in forma di libro.

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    Note dell'Editore:Il signor E.W. Barton-Wright, l'autore di questo articolo e del suo compagno che sar pubblicato il mese prossimo,ha appena introdotto nel nostro paese un sistema di auto-difesa che sembrerebbe rendere chi lo conoscepraticamente inespugnabile contro tutte le forme di attacco, comunque pericolose e inaspettate possano essere.E' possibile, tuttavia, che dopo un esame delle tecniche che seguono, molti lettori esclameranno: Oh, questo tutto molto bello sulla carta, ma in pratica sar probabilmente tutto diverso! . Dobbiamo confessare che quando ilsignor Barton-Wright venne per la prima volta in questo ufficio con le sue credenziali (un uomo non molto alto e dibell'aspetto con molte indicazioni, per, di una forza inusuale) siamo stati un po 'scettici, ma alcune prove pratichehanno presto dimostrato che eravamo in grave errore! Anche altri, hanno sorriso in un primo momento fortilottatori, ginnasti e atleti in genere - ma tutti questi, dopo aver incontrato il signor Barton-Wright e avendolo messoalla prova, alla fine, sono stati costretti ad ammettere che il suo sistema irresistibile.Le sue risorse straordinarie per soddisfare ogni tipo immaginabile di attacco sono state esemplificate in modo pinotevole in una performance che abbiamo avuto l'opportunit di assistere a un paio di settimane fa. In questaoccasione, il signor Chipchase, campione dei dilettanti di Wrestling del Cumberland e del Westmoreland, ha fattomolti tentativi per superare la difesa del signor Barton-Wright, i quali non hanno avuto successo. A titolo diesperimento, al signor Chipchase stato permesso di prenderlo per una gamba per dimostrare che, con questovantaggio, poteva ribaltarlo all'indietro. Ma, per quanto incredibile possa sembrare, il signor Barton-Wright,apparentemente senza il minimo sforzo, lanci a terra il suo avversario e contemporaneamente si stacc da lui.Successivamente il signor Barton-Wright si alz con entrambi i piedi uniti e permise al signor Chipchase di

    prenderlo per entrambe le caviglie. Nonostante questo handicap, per, il signor Barton-Wright riuscito adistricarsi, gettando il suo avversario a terra istantaneamente. Poi si lasciato prendere da dietro, con le bracciadistese al suo fianco, ma ancora una volta ha gettato facilmente il suo avversario a terra, facendolo cadere sullaschiena.Forse la sua impresa pi notevole stata quella di consentire al campione dilettante, di mettersi in piedi con laschiena rivolta a lui, e di prenderlo per il collo e la testa, facendo leva con la schiena per buttarlo proprio sopra lasua testa. Ma mentre era in aria il signor Barton-Wright ha colto signor Chipchase in qualche modo, che, a causadella velocit con cui stato eseguito era impossibile per l'occhio da seguire, e anche se apparentemente gettato,nel momento che giunse la terra, gett il suo avversario e si era inginocchiata su di lui! Molti altri colpi talentuosi,altrettanto straordinari e altrettanto conclusivi, sono state ancora effettuati anche in questa occasione,apparentemente senza sforzo da parte del signor Burton-Wright.Straordinario interesse in questa nuova arte di auto-difesa stato manifestato da parte dei pochi privilegiati che

    hanno gi avuto la possibilit di formarsi un'opinione circa la sua efficacia. Il colonnello G.W. Fox, per esempio,Assistente Generale del distretto York ed ex-ispettore di ginnastica dell'Esercito, scrive:Non ho alcuna esitazione a pronunciare che il sistema del signor Barton-Wright assolutamente buono in teoria,estremamente pratico e molto scientifico . Sono stato molto impressionato dal modo estremamente semplice edelegante, in cui egli rompeva l'equilibrio del suo avversario per renderlo impotente. E anche se il signorBarton-Wright ha ripetutamente permesso al suo avversario di scegliere la propria presa, ottenendo cos ilmassimo vantaggio, questi non sembrava avere nessuna difficolt, e lanciava il suo avversario a terraistantaneamente. Sono abbastanza certo che se i nostri poliziotti potranno imparare alcuni dei suoi tiri e prese,

    potrebbero far fronte con successo contro ogni tipo di resistenza. .

    Il parere del signor Chipchase come un esperto non pu essere priva di interesse. Egli dice: Nonostante io sia unuomo molto pi pesante del signor Barton-Wright, il suo sistema di difesa e di ritorsione molto pi scientifico

    rispetto al mio stile, tanto che, quando ho lottato con lui, per quanto grande possa essere stata la miadeterminazione a rimanere fermo sulle mie gambe per mantenere l'equilibrio, i miei sforzi sono sempre frustrati, esono sempre stato ignominiosamente gettato a terra. La mera forza non ha alcuna possibilit di sostenere lascienza di questa nuova arte..

    Il signor Chipchase raccomanda anche questo nuovo sistema di auto-difesa alla polizia, e con questaraccomandazione siamo tutti cordialmente d'accordo, infatti in atto, al momento attuale, l'adozione di misure perpresentare il signor Barton-Wright al Commissario Capo di Scottland Yard.

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    Tecnica Nr.1: Un buon modo di condurre una persona fuori dalla stanza.

    Ecco un ottimo metodo per costringere una persona indesiderata a lasciare la vostra stanza. Lo si trovaparticolarmente utile nel caso in cui lui potrebbe cercare di colpirvi..Tenendo la gamba destra avanzata, si prende l'avversario per il polso sinistro con la mano sinistra, alzando la manodestra per proteggere il viso da un eventuale colpo. Tiratelo quindi verso di voi con il braccio sinistro, senzaalterare la posizione delle gambe (foto a sin).

    Poi girare sui vostri talloni, e passare il braccio destro sopra il suo braccio sinistro. Quindi si passa la mano destra

    sotto il suo avambraccio sinistro, poco sopra l'articolazione del gomito e bloccare il braccio avversario afferrando ilproprio polso (foto a ds.). Infine, raddrizzando entrambe le braccia, si in grado di esercitare una tale influenza, edi gettare un tale sforzo sul suo gomito, che questo potrebbe rompersi se tentasse di resistere. Inoltre, se la leva esercitata in modo corretto, si scoprir che del tutto impossibile per l'avversario colpirci o reagire in alcun modo.

    Nel caso in cui qualcuno fosse ritroso di fare uso pratico di questo trucco, si pu aggiungere che la persona su cuilo sperimentiamo, se tentasse di resistere, sentirebbe un tale dolore che sarebbe costretto a sottomettersi docilmentemolto prima di subire qualsiasi lesione grave.Non sar necessario imprimere al lettore l'importanza di sapere come qualsiasi visitatore indesiderato possa essereprontamente espulso da una stanza. Migliaia di casi si sono verificati in cui la conoscenza di questo metodo sarebbestato di servizio inestimabile. Nessuno poteva resistere al trattamento che ho suggerito, come il lettore sar in gradodi capirlo da solo, effettuando una prova su qualcuno dei suoi amici.

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    Tecnica Nr.2: Come atterrare, un aggressore che cerca di colpirvi in faccia.

    Si tratta di una tecnica molto utile, che lo studente della nuova arte di auto-difesa, far bene a capire a fondo.Partiamo dal presupposto che il vostro aggressore inizia il suo attacco cercando di colpire in faccia.La prima cosa da fare la pi difficile, ma l'arte di farlo potrebbe presto essere acquisita, e il resto seguirfacilmente. Supponiamo che il vostro aggressore colpisce con la sua mano destra. Dovete parare alzando il bracciosinistro, e ricevere il colpo sul vostro avambraccio. Poi, fate scivolare la mano sul braccio del vostro aggressore, eafferratelo per il polso. (foto 1 e 2).

    Un movimento rapido e pulito della mano tutto ci che necessario, ma dovete assicurarvi di afferrarel'avversario al primo tentativo. Poi si fa un passo di lato con il piede sinistro (foto 3), colpite il vostro aggressoredietro l'orecchio con la mano destra (foto 4), e continuare il movimento, ponendo la vostra gamba destra dietro lasua gamba destra (foto 5).

    Mantenere una presa sicura del suo polso destro con la mano sinistra, tiratelo verso di voi. Quindi premere sulla

    parte superiore del braccio avversario, con l'avambraccio destro, e appoggiandosi sul suo braccio destro con il pesodel proprio corpo, lo si pu buttare a terra senza ulteriori problemi (foto 6).

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    Tecnica Nr.3: Come atterrare un aggressore che ti attacca da dietro e ti afferra lebraccia.

    Supponiamo di essere improvvisamente e inaspettatamente attaccati da dietro, in qualche luogo solitario, con unaforte coppia di braccia che circondano il il nostro corpo, in modo che le nostre braccia siano immobilizzate lungo ifianchi. La posizione potrebbe apparire a prima vista come assolutamente impotente e si potrebbe supporre che senon siate stati in grado di liberarvi lottando e calciando, niente avrebbe potuto evitarvi di essere gettato sulla vostra

    schiena.Dopo l'esecuzione delle seguenti istruzioni, tuttavia, vi accorgerete che sar il vostro assalitore e non voi, che verrsdraiato sulla schiena nel giro di pochi secondi. Questa tecnica una prestazione particolarmente pulita, e in ognimodo soddisfacente per risolvere l'emergenza che ho descritto.

    In primo luogo, quando trova le braccia immobilizzate lungo i fianchi, piegarsi in avanti e forzare i gomiti versol'esterno e verso l'alto, come nella seconda illustrazione. Farsi pi corti piegando le ginocchia, in modo dacostringere, la presa dell'antagonista a scivolare sopra le vostre spalle (fig.2).

    Poi, liberare le braccia. Ci sar fatto probabilmente senza alcuna difficolt, tuttavia, se il tuo avversario ci stringecos saldamente che le braccia restano ancora immobilizzate, slanciare la testa all'indietro, colpendolo in faccia.Dopo questa manovra efficace il vostro avversario allenter sicuramente la presa, quindi prendere il suo polsodestro con la nostra mano sinistra, e la spalla della sua giacca con la mano destra, lasciando cadere allo stessotempo il vostro ginocchio destro, e tirandolo sopra la spalla destra, accompagnando il movimento con una rotazionedel corpo sinistra a destra. Quindi proiettate il vostro avversario che cadr con un tonfo pesante sul dorso, davanti avoi.

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    Tecnica Nr.4: come atterrare un aggressore quando ti afferra per la cintura o tenta diafferrare la tasca del tuo cappotto.

    (Si vedr che in questo caso il signor Barton-Wright l'aggressore)

    Per gettare sulla schiena, nello spazio di pochi secondi, un aggressore che vi prende per la vita, sono sufficienticinque semplici movimenti. In primo luogo dobbiamo afferrargli il polso destro con la nostra mano sinistra,

    tenendo il palmo della mano girato verso l'esterno. In secondo luogo, si fa un passo di lato con il piede destro, dopodi che lo si colpisce con un manrovescio con il pugno destro (Uraken Uke). In quarto luogo, si posiziona il piededestro dietro il ginocchio destro, e infine si preme col la nostra destra sulla sua spalla destra e contemporaneamente,con la nostra mano sinistra, ruotiamo il suo polso destro verso l'esterno e le nostre anche nella stessa direzione, colrisultato che egli sar gettato ignominiosamente sulla schiena.

    Ecco un altro modo di difendersi, rovesciando un aggressore che tenta di prendervi per la tasca del cappotto.Supponiamo che egli esegua l'attacco con la mano destra. Con la mano sinistra afferrare saldamente il polso destro(con il palmo della mano verso l'esterno, come nel metodo precedente). Poi afferrargli la gola con la mano destra,costringendo il pollice nelle sue tonsille. Questo gli procurer un dolore intenso, e lo costringer a piegare la testa eil corpo all'indietro per cercare di liberarsi. In questa posizione egli in piedi e fuori dal suo equilibrio, ed abbiamocos la possibilit di posizionare il piede destro dietro il suo ginocchio destro, per poi procedere a buttarlo comeabbiamo visto prima.

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    Tecnica Nr. 5: Come liberarsi da una presa e rovesciare un aggressore che ti afferraper la falda del cappotto con la mano destra.

    Il nostro aggressore ci afferra il cappotto con la mano destra, forse con l'intenzione di strapparci l'orologio con lasinistra. Noi desideriamo non solo frustrare il suo progetto, ma anche gettarlo sulla schiena con il minimo sforzo, inmodo che egli non potr sfuggirci, cos da essere debitamente consegnato alla polizia. Vi accorgerete che il metodoseguente potr soddisfare le vostre esigenze:

    Subito egli ci afferra come abbiamo visto. Afferriamo dunque il suo polso destro con la mano sinistra, l'esternodella nostra mano deve essere rivolto verso l'alto, o sulla parte superiore, e il pollice sotto il suo polso.(Nell'allenamento di questa tecnica, come in molte altre che ho descritto, sar solo necessario far finta di sferrare ilcolpo, lo scopo del colpo sar non tanto quello di ferire il vostro aggressore, ma per indurlo a buttare indietro latesta per evitare il colpo. In questo modo egli perder involontariamente l'equilibrio)

    Poi premere sulla parte superiore del suo braccio (che parte dalla spalla e termina al gomito) con la parte esterna delavambraccio come illustrato nella fotografia nr.4.Mentre si sta facendo questo, mantenere una stretta costante sul suo polso destro con la mano sinistra. Tirandoloverso di noi con la mano sinistra, e appoggiandosi sul braccio destro con il peso del nostro corpo, inducendolo aperdere l'equilibrio, e con questo vuol dire che sar facilmente gettato sulla schiena.

    Questa serie di movimenti deve, naturalmente, essere eseguita il pi velocemente ed ordinatamente possibile.L'effetto sar molto disastroso per l'assalitore che sar completamente alla nostra merc.

    [Nel nostro prossimo numero speriamo di dare un'ulteriore selezione di queste tecniche notevoli -. Ed. P.M.]

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    Pearson's Magazine - Aprile 1899.Introduzione dell'autore, il signor E.W. Burton-Wright.

    I lettori del numero di marzo ricorderanno che ho descritto in esso alcuni dei 300 metodi di attacco e contrattaccoche compongono la mia nuova arte di auto-difesa, a cui ho dato il nome di "Bartitsu".A beneficio dei nuovi lettori, sar bene precisare che il mio sistema stato concepito allo scopo di rendere unapersona assolutamente sicura dal pericolo, contro qualsiasi metodo di attacco che sia utilizzato.

    Non destinato a prendere il posto della boxe, scherma, lotta, savate, o qualsiasi altra forma riconosciuta di attaccoe difesa. Tuttavia, esso comprende tutti i migliori punti di questi metodi, e sar di inestimabile valore quandosorgeranno occasioni in cui n la boxe, n la lotta, n alcuna delle altre modalit note di autodifesa sono utili. Ilsistema stato accuratamente e scientificamente pianificato e il suo principio pu essere riassunto in una solidaconoscenza dei principi dell'equilibrio e della leva, applicati all'anatomia umana.

    Tecnica Nr. 1: Come mettere alla porta un uomo fasti