Barbara Coccagna, Bologna,10 aprile 2014

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Il Codice di comportamento dei dipendenti Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici pubblici (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62) (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62) (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62) (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62) Dott.ssa Barbara Coccagna Bologna, 10 aprile 2014

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Il Codice di comportamento dei dipendenti Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblicipubblici

(D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62)(D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62)(D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62)(D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62)

Dott.ssa Barbara Coccagna

Bologna, 10 aprile 2014

�I fenomeni corruttivi incidono su efficienza, qualità dei servizi, fiducia dei cittadini, diritto alla salute

Il perché di una cultura della legalitàIl perché di una cultura della legalità

�Illegalità e corruzione sottraggono risorse a un settore che, più di molti altri, ha subito negli ultimi anni una drastica riduzione di fondi

Bologna, 10 aprile 2014 2Dott.ssa Barbara Coccagna

�Legge 6 novembre 2012, n. 190

�Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

FontiFonti

�Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

�D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62

�Delibera A.N.AC n. 75/2013

�Piano Nazionale Anticorruzione

Bologna, 10 aprile 2014 3Dott.ssa Barbara Coccagna

�D.M. 28 novembre 2000

�Art. 54, co. 5, d.lgs. n. 165/2001: mera facoltà di adozione di uno specifico codice ad integrazione di quello generale

In passato …In passato …

uno specifico codice ad integrazione di quello generale

�Assenza di sanzioni specifiche

�Sporadica adozione di codici da parte delle p.a.

�Adozione di codici per determinati comparti

�Previsioni generiche senza alcun riguardo alle specificità interne

Bologna, 10 aprile 2014 4Dott.ssa Barbara Coccagna

�Momento di discontinuità nel percorso normativo

�Per la prima volta l’enfasi viene posta anche sulla prevenzione della corruzione

1# Le novità della legge n. 190/20121# Le novità della legge n. 190/2012

prevenzione della corruzione

�Introduzione di nuovi strumenti integrati all’interno di un sistema articolato sui due livelli, nazionale e decentrato

�Strategie di contrasto preventivo basate sul rafforzamento delle regole dell’integrità

�Trasparenza come indispensabile strumento di contrasto della corruzione e dell’illegalità

Bologna, 10 aprile 2014 5Dott.ssa Barbara Coccagna

�Art. 1, comma 44 della l. n. 190/2012 ha novellato l’art. 54 del d.lgs. n. 165/2001

�Delega al Governo per la definizione di un codice di comportamento dei dipendenti delle p.a.

2 # Le novità della legge n. 190/20122 # Le novità della legge n. 190/2012

Delega al Governo per la definizione di un codice di comportamento dei dipendenti delle p.a.

�Obbligo di adozione del codice da parte di ciascuna p.a.

�Introduzione di forme di controllo e vigilanza che coinvolgono diversi organi

�Rilievo disciplinare delle violazioni del codice, oltre ad altre forme di responsabilità (art. 55 d.lgs. n. 165/2001)

Bologna, 10 aprile 2014 6Dott.ssa Barbara Coccagna

�Il codice di comportamento costituisce lo strumento che la p.a. utilizza per promuovere e rafforzare le regole dell’integrità dei pubblici dipendenti

Codici diversificati in funzione delle peculiarità

D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62

�Codici diversificati in funzione delle peculiarità dell’amministrazione

�Stretto collegamento tra i codici di comportamento e i piani triennali di prevenzione della corruzione

�Attività di raccordo tra il responsabile della prevenzione della corruzione e l’ufficio procedimenti disciplinari

Bologna, 10 aprile 2014 7Dott.ssa Barbara Coccagna

�Assicurare la qualità dei servizi

�Attuare strategie di prevenzione della corruzione a livello decentrato

Finalità del CodiceFinalità del Codice

�Assicurare il rispetto dei doveri minimi di diligenza, lealtà e imparzialità

�Garantire che l’attività di servizio sia rivolta alla cura dell’interesse pubblico

�Incoraggiare l’emersione di valori positivi all’interno e all’esterno dell’amministrazione

Bologna, 10 aprile 2014 8Dott.ssa Barbara Coccagna

�Mirano a promuovere la predisposizione di codici diversificati in funzione delle peculiarità di ciascuna p.a.

�Costituiscono un parametro di riferimento per le p.a. e per

Linee Guida Linee Guida -- Delibera Delibera AnacAnac n. 75/2013n. 75/2013

�Costituiscono un parametro di riferimento per le p.a. e per gli altri soggetti di cui alla legge n. 190/2012

�Si precisano ruoli e competenze dei diversi soggetti coinvolti

�Sono concepite come work in progress con la previsione di tavoli tecnici, per gruppi di amministrazioni, con lo scopo di elaborare indirizzi mirati e specifici modelli

Bologna, 10 aprile 2014 9Dott.ssa Barbara Coccagna

�Il Codice costituisce una delle azioni e misure a livello decentrato

Codice e prevenzione della corruzioneCodice e prevenzione della corruzione

�Esso è un elemento essenziale del Piano triennale di prevenzione della corruzione

�Va adottato, preferibilmente, entro il 31 gennaio 2014 in raccordo con il PTPC

Bologna, 10 aprile 2014 10Dott.ssa Barbara Coccagna

II Codice di comportamentoII Codice di comportamento

è una misura è una misura è una misura è una misura

di prevenzione della corruzionedi prevenzione della corruzione

Bologna, 10 aprile 2014 11Dott.ssa Barbara Coccagna

�Predisposizione e adozione entro il 31 gennaio 2014

� Trasmissione al DFP e pubblicazione nella sezione“Amministrazione trasparente”

Piano Triennale di prevenzione della corruzionePiano Triennale di prevenzione della corruzione

“Amministrazione trasparente”

� Strumento di individuazione di misure concrete, obbligatorieobbligatorie e e ulterioriulteriori, a seguito di analisi preliminare in termini di esposizioneai fenomeni corruttivi

� Raccordo con la Relazione del RPC (15 dicembre di ogni anno)

Bologna, 10 aprile 2014 12Dott.ssa Barbara Coccagna

� Processo di adozione del PTPC

Contenuti minimi del PTPCContenuti minimi del PTPC

� Gestione del rischio

� Formazione in materia di anticorruzione

� Codici di comportamento

� PTTI come sezione del PTPC

Bologna, 10 aprile 2014 13Dott.ssa Barbara Coccagna

�Si applica ai dipendenti di tutte le pubbliche amministrazioni

�Si applica alle regioni a statuto speciale e alle Province

1# Ambito soggettivo di applicazione1# Ambito soggettivo di applicazione

�Si applica alle regioni a statuto speciale e alle Province Autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto delle attribuzioni derivanti dagli statuti speciali e delle relative norme di attuazione

�Gli obblighi di condotta si estendono ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione

Bologna, 10 aprile 2014 14Dott.ssa Barbara Coccagna

�Gli obblighi di condotta si estendono, per quanto compatibili, a tutti i collaboratori e consulenti, a prescindere dal titolo e dalla tipologia di contratto o incarico

2# Ambito soggettivo di applicazione2# Ambito soggettivo di applicazione

dal titolo e dalla tipologia di contratto o incarico

�Gli obblighi di condotta previsti nel Codice si estendono, per quanto compatibili, a coloro che operano nelle imprese che forniscono beni, erogano servizi e realizzano opere in favore delle pubbliche amministrazioni

Bologna, 10 aprile 2014 15

�Le pubbliche amministrazioni sono tenute a prevedere disposizioni e clausole che dispongano la risoluzione del contratto o la decadenza dal rapporto in caso di violazione

3 # Come si estendono gli obblighi di condotta3 # Come si estendono gli obblighi di condotta

contratto o la decadenza dal rapporto in caso di violazione degli obblighi di condotta

�Le disposizioni e la clausole di cui sopra devono essere inserite nei disciplinari di incarico, nei bandi, nei contratti di consulenza o collaborazione, nei contratti di fornitura, di prestazione dei servizi e di esecuzione dei lavori (contratti di appalto)

Bologna, 10 aprile 2014 16Dott.ssa Barbara Coccagna

�Il contenuto deve tener conto della specificità di ogni p.a.

�Persegue il fine di integrare e specificare i doveri minimi e

1# Il codice di comportamento della singola P.A.1# Il codice di comportamento della singola P.A.

�Persegue il fine di integrare e specificare i doveri minimi e le previsioni di cui al D.P.R. n. 62/2013

�La procedura di adozione richiede il coinvolgimento di diversi soggetti interni ed esterni con distinti ruoli e funzioni

�Il codice viene adottato un sola volta

Bologna, 10 aprile 2014 17Dott.ssa Barbara Coccagna

�Prevede regole comportamentali specifiche, differenziate a seconda delle aree di competenza e calibrate sulle diverse professionalità

È caratterizzato da un approccio concreto in modo da

2# Il codice di comportamento della singola P.A2# Il codice di comportamento della singola P.A..

�È caratterizzato da un approccio concreto in modo da consentire al dipendente di comprendere il comportamento eticamente corretto nelle diverse situazioni critiche

�La procedura di approvazione deve essere aperta alla partecipazione degli stakeholder (organizzazioni sindacali, associazioni dei consumatori, associazioni portatrici di particolari interessi, soggetti che operano nel settore)

Bologna, 10 aprile 2014 18Dott.ssa Barbara Coccagna

�Individuare le categorie di destinatari in relazione alle specificità di ciascuna amministrazione

�Rivolgere attenzione particolare a specifiche tipologie di dipendenti (es. professionisti, addetti agli uff. di diretta

1# Struttura del codice: principi generali1# Struttura del codice: principi generali

Rivolgere attenzione particolare a specifiche tipologie di dipendenti (es. professionisti, addetti agli uff. di diretta collaborazione o all’urp, ecc.)

�Declinare le regole previste nel Codice generale

�Definire ulteriori regole sulla base delle specificità della singola amministrazione e in linea con il PNA e il PTPC

Bologna, 10 aprile 2014 19Dott.ssa Barbara Coccagna

�Carattere prescrittivo delle singole disposizioni

�Forma degli atti normativi (suddivisione in articoli)

2# Struttura del codice: forma2# Struttura del codice: forma

�Forma degli atti normativi (suddivisione in articoli)

�Indicazione chiara delle regole e dei divieti

�Previsioni specifiche e concrete in modo che sia agevole verificarne il rispetto

Bologna, 10 aprile 2014 20Dott.ssa Barbara Coccagna

�Divieto per il dipendente di chiedere o accettare regali per sé o per altri, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia (limite dei 150 euro)

1# Regali, compensi e altre utilità (art. 4)1# Regali, compensi e altre utilità (art. 4)

cortesia (limite dei 150 euro)

�Divieto assoluto di offrire regali o altre utilità a un proprio sovraordinato

�Divieto assoluto di accettare regali o altre utilità a titolo di corrispettivo per atti del proprio ufficio

�Messa a disposizione della p.a. dei regali ricevuti al di fuori dei casi consentiti

Bologna, 10 aprile 2014 21Dott.ssa Barbara Coccagna

Il codice di ciascuna amministrazione:

� Deve stabilire come verranno utilizzati dalla p.a. i regali ricevuti fuori dei casi consentiti

2# Regali, compensi e altre utilità (art. 4)2# Regali, compensi e altre utilità (art. 4)

ricevuti fuori dei casi consentiti

�Deve prevedere criteri per la valutazione dei casi di cumulo

�Può stabilire un limite inferiore ai 150 euro

�Deve regolamentare i criteri per individuare gli incarichi di collaborazione vietati o consentiti ai sensi dell’art. 4, co. 6

Bologna, 10 aprile 2014 22Dott.ssa Barbara Coccagna

� Il dipendente ha l’obbligo di astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni o attività rispetto alle quali si pone in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi

1# Obbligo di astensione (art. 7)1# Obbligo di astensione (art. 7)

in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi

�L’obbligo rappresenta una esplicitazione della più generale disciplina in tema di conflitto di interessi contenuta nell’art. 6 bis della l. n. 241/1990

�Il legislatore attribuisce rilievo a interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali

Bologna, 10 aprile 2014 23Dott.ssa Barbara Coccagna

Il codice di ciascuna amministrazione:

� Deve stabilire e procedimentalizzare la comunicazione

2# Obbligo di astensione (art. 7)2# Obbligo di astensione (art. 7)

� Deve stabilire e procedimentalizzare la comunicazione dell’astensione

�Deve prevedere il sistema di controlli che il responsabile dell’ufficio deve porre in essere

Bologna, 10 aprile 2014 24Dott.ssa Barbara Coccagna

Fasi proceduraliFasi procedurali

Aggiornamento

Controllo e vigilanza

Pubblicazione

Adozione

Approvazione

Bologna, 10 aprile 2014 25Dott.ssa Barbara Coccagna

�Predisposizione della proposta da parte del RPC

�Approvazione della proposta da parte dell’organo di indirizzo politico

Procedura di adozione del CodiceProcedura di adozione del Codice

indirizzo politico

�Pubblicazione della bozza in consultazione sul sito istituzionale con invito a presentare proposte, osservazioni e integrazioni

�Adozione del Codice da parte dell’organo di indirizzo politico

Bologna, 10 aprile 2014 26Dott.ssa Barbara Coccagna

�Pubblicazione del codice sul sito istituzionale (Disposizioni generali, Atti generali)

�Trasmissione via email a tutti i dipendenti e collaboratori

PubblicitàPubblicità

�Trasmissione via email a tutti i dipendenti e collaboratori del Codice generale e del codice della p.a.

�Sottoscrizione del Codice generale e del Codice della p.a. da parte dei nuovi assunti e contestuale consegna

�Trasmissione del link all’ANAC

Bologna, 10 aprile 2014 27Dott.ssa Barbara Coccagna

�Vigilanza sull’applicazione del codice da parte dei dirigenti, dell’UDP e strutture di controllo interno

�Monitoraggio annuale sullo stato di attuazione del codice

Monitoraggio e aggiornamentoMonitoraggio e aggiornamento

�Monitoraggio annuale sullo stato di attuazione del codice da parte dell’UPD e del RPC

�Aggiornamento periodico su impulso del RPC

�Organizzazione di attività formative rivolte ai dipendenti per la conoscenza e la corretta applicazione

Bologna, 10 aprile 2014 28Dott.ssa Barbara Coccagna

�Organo di indirizzo politico

�Responsabile della prevenzione della corruzione

Organi interni coinvolti nella proceduraOrgani interni coinvolti nella procedura

�Organismo indipendente di valutazione/servizi di controllo interno

�Ufficio dei procedimenti disciplinari

�Dirigenti responsabili di ciascuna struttura

Bologna, 10 aprile 2014 29Dott.ssa Barbara Coccagna

Il responsabile della prevenzione dellaIl responsabile della prevenzione della

corruzione e l’UDPcorruzione e l’UDP

devono operare in stretto raccordo devono operare in stretto raccordo

in tutte le fasi della procedurain tutte le fasi della procedura

Bologna, 10 aprile 2014 Dott.ssa Barbara Coccagna 30

Il responsabile della prevenzione dellaIl responsabile della prevenzione della

corruzione riveste corruzione riveste un ruolo centraleun ruolo centralecorruzione riveste corruzione riveste un ruolo centraleun ruolo centrale

nella predisposizione, diffusione e nella predisposizione, diffusione e monitoraggio del codicemonitoraggio del codice

Bologna, 10 aprile 2014 Dott.ssa Barbara Coccagna 31

�Predispone la bozza di codice di comportamento avvalendosi del supporto e della collaborazione dell’UDP

�Cura la diffusione della conoscenza del codice

1# Responsabile della prevenzione della corruzione1# Responsabile della prevenzione della corruzione

�Cura la diffusione della conoscenza del codice

�Monitora annualmente lo stato di attuazione del codice

�Comunica i risultati del monitoraggio all’ANAC (numero delle violazioni accertate e sanzionate e in quali aree)

�Assicura che i risultati del monitoraggio siano inseriti in sede di aggiornamento del PTPC e del Codice

Bologna, 10 aprile 2014 32Dott.ssa Barbara Coccagna

�Garantisce adeguata pubblicità dei risultati del monitoraggio sul sito istituzionale dell’amministrazione

�Utilizza tali dati ai fini della formulazione di interventi

2# Responsabile della prevenzione della corruzione2# Responsabile della prevenzione della corruzione

�Utilizza tali dati ai fini della formulazione di interventi correttivi

�Attiva, in raccordo con l’UDP, le autorità giudiziarie competenti per i profili di responsabilità contabile, amministrativa, civile e penale

Bologna, 10 aprile 2014 33Dott.ssa Barbara Coccagna

�Assicura il coordinamento tra i contenuti del Codice e il sistema di misurazione e valutazione della performance

Organismo indipendente di valutazioneOrganismo indipendente di valutazione

�Esprime un parere obbligatorio sulla proposta di codice (Art. 54, co. 5 del d.lgs. n. 165/2001)

�Svolge un’attività di supervisione sull’applicazione dei codici

Bologna, 10 aprile 2014 34Dott.ssa Barbara Coccagna

�Svolge attività di vigilanza e monitoraggio sull’applicazione del Codice generale e del codice della singola p.a.

�Cura l’aggiornamento del codice della p.a.

L’Ufficio procedimenti disciplinariL’Ufficio procedimenti disciplinari

Cura l’aggiornamento del codice della p.a.

�Esamina le segnalazioni di violazione

�Raccoglie gli atti relativi alle condotte illecite accertate e sanzionate

�Chiede il parere facoltativo dell’ANAC ai fini dell’attivazione del procedimento disciplinare per violazione del codice

Bologna, 10 aprile 2014 35Dott.ssa Barbara Coccagna

�Osservano le disposizioni del Codice generale e del codice dell’amministrazione

�Segnalano situazioni di illecito al proprio superiore gerarchico o all’UDP (art. 54 bis, d.lgs. n. 165/2001 - art. 8

Tutti i dipendentiTutti i dipendenti

Segnalano situazioni di illecito al proprio superiore gerarchico o all’UDP (art. 54 bis, d.lgs. n. 165/2001 - art. 8 D.P.R. n. 63/2013)

�Prestano la propria collaborazione al RPC

�Segnalano casi di personale conflitto di interesse, anche potenziale (art. 6 bis, legge n. 201/1990 – artt. 6 e 7, D.P.R. n. 62/2013)

Bologna, 10 aprile 2014 36Dott.ssa Barbara Coccagna

�Definisce criteri, linee guida e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione (art. 54, co. 5, d.lgs. n. 165/2001)

1# Autorità nazionale anticorruzione1# Autorità nazionale anticorruzione

�Riceve i link dei Codici pubblicati sui siti istituzionali delle amministrazioni

�Esprime parere facoltativo su richiesta dell’UDP ai fini dell’attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento (Art. 15, co. 4, DPR n. 62/2013)

Bologna, 10 aprile 2014 37Dott.ssa Barbara Coccagna

�Svolge un’attività di verifica della conformità dei codici alle linee guida adottate dall’Autorità

�Raccoglie, elabora e pubblicizza i risultato del monitoraggio

2# Autorità nazionale anticorruzione2# Autorità nazionale anticorruzione

�Raccoglie, elabora e pubblicizza i risultato del monitoraggio svolto dai singoli RPC

�Esercita la vigilanza ed il controllo sull’effettiva applicazione dei codici e sull’efficacia delle misure ivi contenute, anche mediante poteri ispettivi (art. 1, co. 2, lett. f) l. n. 190/12)

�Svolge attività consultiva (D.l. n. 69 convertito in l. 98/2013)

Bologna, 10 aprile 2014 38Dott.ssa Barbara Coccagna

�È fonte di responsabilità disciplinare, accertata all’esito del procedimento disciplinare

�Può dar luogo anche a responsabilità civile, penale,

Violazione degli obblighi previsti dal CodiceViolazione degli obblighi previsti dal Codice

�Può dar luogo anche a responsabilità civile, penale, amministrativa o contabile

�La gravità della violazione va valutata in ogni singolo caso (gravità del comportamento/entità del pregiudizio)

�Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi

�Sanzioni espulsive solo nei casi tassativi (art. 16, comma 2)

Bologna, 10 aprile 2014 39Dott.ssa Barbara Coccagna

�L’adozione dei Codici di comportamento non è sottoposta al parere preventivo dell’ANAC

�I rapporti di parentela e di affinità rilevanti ai fini della prevenzione di situazioni di conflitto di interessi sono i

Qualche risposta a quesiti ricorrenti …Qualche risposta a quesiti ricorrenti …

prevenzione di situazioni di conflitto di interessi sono i rapporti di parentela entro il quarto grado e i rapporti di affinità entro il secondo

�L’intesa sancita in sede di conferenza unificata (punto 5) in data 24 luglio 2013 prevede che regioni ed enti locali adottino un proprio codice di comportamento entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del Codice e tenendo conto delle previsioni ivi contenute

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