Azzurri, rock e motori E spunta il casco rouletteUn casco personalizzato per il debutto azzurro da...

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32 DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA I NUMERI 55 Le medaglie vinte dall’Italia nella prova regina dei Mondiali dal 1927 (record). Il Belgio ci batte per numero di ori (26 contro 19 titoli azzurri) 4 I campioni capaci di vincere tre volte il Mondiale: Alfredo Binda, i belgi Rik Van Steenbergen e Eddy Merckx e lo spagnolo Oscar Freire 44 Le Nazioni al via del Mondiale: il più giovane è il belga Tiesj Benoot (21 anni e 200 giorni), il più anziano è il cileno Gonzalo Garrido (42 anni e 25 giorni) Gli azzurri a Richmond. Da sinistra: il c.t. Davide Cassani, Daniel Oss, Diego Ulissi, Manuel Quinziato, Daniele Bennati, Vincenzo Nibali, Giacomo Nizzolo, Fabio Felline, Salvatore Puccio, Elia Viviani, Matteo Trentin, Sonny Colbrelli e il collaboratore tecnico Marco Velo BETTINI Azzurri, rock e motori E spunta il casco roulette 1 Le mille facce dell’Italia: Quinziato e l’incontro col chitarrista Ward, Trentin e i tifosi speciali. Ma guardate Nizzolo che cos’ha in testa... Luca Gialanella INVIATO A RICHMOND L’ Italia fa divertire prima ancora di correre. Pren- dete Giacomo Nizzolo, al primo Mondiale da titolare: oggi indosserà un casco con so- pra disegnata... una roulette. «È più incerto della Sanremo, che è la corsa incerta per eccel- lenza — spiega Nizzolo, 26 an- ni, maglia rossa a punti al Giro —. E allora ho studiato un ca- sco con sfondo azzurro e la roulette sopra (realizzato da Stefano Barzaghi, ndr). Si vin- cerà con un colpo di mano, co- me una mano di poker». Appas- sionato di motori, prima della bici si divertiva e vinceva con minimoto e motocross: «Quan- do abitavo a Besana Brianza, la pista di Monza era il mio regno. Dai 6 ai 14 anni, non mi perde- vo niente». E sul Mondiale: «Lo sto vivendo con un’escalation di adrenalina giorno dopo giorno. Ma è importante non farsi prendere dalla tensione. Qui non ci sono extraterrestri». Nella sua Trek c’è Fabio Felline, il piemontese che ha fatto nel 2015 un bel salto di qualità: «Sono cresciuto senza una grande cultura ciclistica, ma due appuntamenti non li per- devo mai, ed erano la Sanremo e il Mondiale. Di queste due corse, mi ricordo tutti i finali». ROCK E BICI La storia america- na arriva da Manuel Quinziato, il bolzanino della Bmc due vol- te iridato della cronosquadre. Ieri pomeriggio è venuto a tro- varlo in hotel Michael Ward, fa- moso chitarrista statunitense di Ben Harper, in passato in gruppi molto noti come gli In- nocent Criminals. Rock alter- nativo e blues rock. «Michael è un grande appassionato di ci- clismo. Quando va in tour, ha sempre la bici. Ci conosciamo da tempo, con Oss e Guarnieri siamo andati a vederlo all’Alca- traz di Milano quando suonava con i Gogol Bordello nel 2013. Verrà anche al mio matrimonio il 7 novembre a Santiago de Compostela (Manuel sposerà Patricia, ndr). Mike ha scritto una serie di libri, più Dvd, che si intitola “Mike and the Bike” per spronare i ragazzi a fare at- tività sportiva all’aria aperta, e molti sono dedicati al ciclismo: bici con la famiglia, in assoluta sicurezza. È talmente innamo- rato del ciclismo che al figlio ha regalato i pupazzetti di Eddy Merckx con la maglia della Molteni». PUNTE Diego Ulissi, uno dei leader, svela un aneddoto. «Io dovevo chiamarmi Michel, co- me Platini. Ma la mia famiglia si è ribellata, e allora papà, vi- sto che il nonno si chiamava Armando, mi ha messo il nome Diego. Una sorta di ripicca». Capite allora perché l’estro e la fantasia fanno parte del suo Dna? È l’unico della Nazionale che sa già come si vince un Mondiale. Anzi, due: 2006 e 2007 juniores. Ha solo 26 anni, eppure sembra che ci sia da sempre: «Bimbo non più, dai, però sento che passano gli an- ni. Mi collego con FaceTime a casa e mia figlia Lia, 3 anni, mi fa vedere tutti i giochi che ha e che cosa ha comprato. È ora che cominci a vincere qualcosa di grosso». Questa settimana ha diviso la stanza con Viviani. «La stanza ideale, nessuno rus- sa, chiedete a Bennati che dor- me con Colbrelli... Io ed Elia è una vita che ci si conosce: Olimpiade giovanile di Ligna- no Sabbiadoro 2005, in stanza assieme anche allora, da allie- vi. Io bronzo nella crono, lui oro nella corsa a punti e nella gara in linea». FORNO A LEGNA L’uomo velo- cissimo per il finale è Matteo Trentin, anche lui 26 anni, il più fiammingo dei nostri. Anzi, il dottor Matteo. «Che anno! Il 23 gennaio è nato Giovanni, il mio primo figlio. Il giorno do- po la Sanremo, mi sono laurea- to in Scienze Motorie a Vero- na». E poi: «Inizia a dire papà... ciao, mi commuovo. Però a ca- sa sono capace di spegnere il telefono e di dedicarmi a loro». Da New York oggi sono in arri- vo i suoi tifosi: sei amici di Bor- go Valsugana che gestiscono ri- storanti, sono cuochi e capisa- la. Tra loro il gestore dell’unica pizzeria con forno a legna della Grande Mela. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIRA LA RUOTA SUL MONDIALE Un casco personalizzato per il debutto azzurro da titolare: lo ha scelto Giaco- mo Nizzolo (foto Bettini). Il disegno è quello della roulette, a rappresentare un Mondiale apertissimo. 191 PARTENTI POLONIA 1 Kwiatkowski, 2 Bodnar, 3 Golas, 4 Majka, 5 Marczynski, 6 Paterski. SPAGNA 7 Erviti, 8 Izaguirre, 9 Lobato, 10 Mas, 11 Moreno, 12 Plaza, 13 J, Rodriguez, 14 L. Sanchez, 15 Valverde. COLOMBIA 16 Alzate, 17 Anacona, 18 Avila, 19 Cano, 20 Jaramillo, 21 Lopez, 22 Pantano, 23 Quintero, 24 Uran. GRAN BRETAGNA 25 Cummings, 26 Dowsett, 27 Fenn, 28 Rowe, 29 Stannard, 30 Swift, 31 Thwaites, 32 A. Yates. ITALIA 33 Bennati, 34 Felline, 35 Nibali, 36 Nizzolo, 37 Oss, 38 Quinziato, 39 Trentin, 40 Ulissi, 41 Viviani. BELGIO 42 Benoot, 43 Boonen, 44 Gilbert, 45 Keisse, 46 Keukeleire, 47 Maes, 48 Van Avermaet, 49 Vandenbergh, 50 Vanmarcke. OLANDA 51 Boom, 52 Dumoulin, 53 Gesink, 54 Langeveld, 55 Ligthart, 56 Mollema, 57 Terpstra, 58 Van Baarle, 59 Van Emden. FRANCIA 60 Alaphilippe, 61 Bouhanni, 62 Delage, 63 Demare, 64 Gallopin, 65 Lemoine, 66 Minard, 67 Simon, 68 Vachon. AUSTRALIA 69 Clarke, 70 Docker, 71 Durbridge, 72 Gerrans, 73 Hansen, 74 Haussler, 75 Hayman, 76 Matthews, 77 McCarthy. GERMANIA 78 Degenkolb, 79 Frohlinger, 80 Geschke, 81 Greipel, 82 Knees, 83 Martens, 84 Martin, 85 Sieberg, 86 Voss. NORVEGIA 87 Boasson Hagen, 88 Breen, 89 Bystrom, 90 Kristoff, 91 Laengen, 92 Nordhaug. PORTOGALLO 93 Rui Costa, 94 Gonçalves, 95 Oliveira. R. CECA 96 Barta, 97 Buchacek, 98 Hnik, 99 Kreuziger, 100 Polnicky, 101 Stybar, 102 Vakoc. SLOVENIA 103 Bole, 104 Bozic, 105 Koren, 106 Kump, 107 Mezgec, 108 Pibernik. SVIZZERA 109 Albasini, 110 Dillier, 111 Rast. UCRAINA 112 Buts, 113 Grivko, 114 Khripta, 115 Kononenko, 116 Kostyuk, 117 Polivoda. RUSSIA 118 Brutt, 119 Chernetski, 120 Kuznetsov, 121 Lagutin, 122 Tcatevich, 123 Zakarin. DANIMARCA 124 Bak, 125 Breschel, 126 Guldhammer, 127 Juul Jensen, 128 Morkov, 129 Valgren. NUOVA ZELANDA 130 Bewley, 131 Henderson, 132 Sergent. AUSTRIA 133 Haller, 134 Postlberger, 135 Preidler. SUDAFRICA 136 Impey, 137 Janse Van Rensburg, 138 Venter. CANADA 139 Anderson, 140 Boivin, 141 Duchesne, 142 Houle, 143 Roth, 144 Woods. BIELORUSSIA 145 Hutarovich, 146 Kiryienka, 147 Siutsou. ERITREA 148 Debesay. ARGENTINA 149 Diaz, 150 Richeze. USA 151 Bookwalter, 152 Craddock, 153 Farrar, 154 Howes, 155 King, 156 Phinney. LITUANIA 157 Bagdonas, 158 Navardauskas, 159 Siskevicius. BRASILE 160 Garnero, 161 Ramos. KAZAKISTAN 162 Kamyshev, 163 Lutsenko, 164 Tleubayev. ESTONIA 165 Kangert, 166 Taaramae. GIAPPONE 167 Arashiro, 168 Beppu, 169 Uchima. CROAZIA 170 Durasek, 171 Rogina. IRLANDA 172 Bennett, 173 Dunne. ECUADOR 174 De La Cruz. LETTONIA 175 Smukulis. GRECIA 176 Tzortzakis. SLOVACCHIA 177 Kolar, 178 J. Sagan, 179 P. Sagan. CILE 180 Garrido. COSTA RICA 181 Amador, 182 J. Rojas, 183 C. Rojas. SERBIA 184 Stevic. SUD COREA 185 Park, 186 Seo. ROMANIA 187 Tvetcov. GUATEMALA 188 Rodas. LUSSEMBURGO 189 Didier, 190 Drucker, 191 Kirsch. Kwiatkowski ha l’1 Il via alle 9 locali Diretta RaiSport1 a partire dalle 14.50 3 DOMANDE A... IADER FABBRI NUTRIZIONISTA ITALIA Iader Fabbri, romagnolo, è il nutrizionista della Nazionale. Parliamo di fuso orario e alimentazione. La corsa scatterà alle 9, orario inusuale anche per le grandi classiche. «Sveglia alle 5.30, la colazione finirà per le 6.15. Abbiamo rispettato sempre il fuso italiano e non quello di Richmond (6 ore in meno). Quindi già dalle settimane prima del Mondiale la sveglia era tra le 6 e le 7.30, e si è anticipata in America l’uscita in bici rispetto all’Italia: alle 9.30, cioè l’orario di gara, i corridori erano già in sella. Così il corpo attiva subito il metabolismo ed è più pronto. Se ci fossimo adat- tati a Richmond, tutto sarebbe stato spostato più avanti. A letto non oltre le 22.30». Che cosa mangiano a colazione gli azzurri? «Pasta integrale, riso o pasta senza glutine per 150 grammi. Altri si tengono più leggeri e preferiscono cereali integrali e porridge, cioè fiocchi di avena, muesli e frutta oleosa come mandorle, noci e nocciole sciolti nello yogurt, nel latte di mandorle o nel latte di riso. Poi omelette, o solo uova o con prosciutto cotto. E poi il CarboFlow, polvere a base di cacao arricchita di flavanoli, che migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e consentono di portare più ossigeno ai muscoli». E nel sacchetto del rifornimento? «Prima di partire, tartine di riso freddo con frutta disidratata, come l’uvetta. Poi panini classici, con marmellata o miele, e altri salati con prosciutto o fesa di tacchino. Per gli ultimi 5 km, zuccheri liquidi in gel e maltodestrine (zuccheri più complessi) nella borraccia». l.gial. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Polvere a base di cacao e panini con il tacchino: gli azzurri mangiano così» Ciclismo R Mondiali di Richmond Michal Kwiatkowski AP Il settimo posto nella crono di mercoledì, a 1’16’’ dal vincitore Kiryienka, aveva sorpreso tutti. Lui per primo. Ma Tony Martin, tre volte iridato nella specialità, non aveva accampato scuse: «Sono molto deluso — aveva detto — non era la mia giornata». Eppure uno scatto del fotografo Kristof Ramon svela un dettaglio: durante la prova, lo sfregamento con la sella ha ridotto a brandelli il body del tedesco provocando ferite dolorosissime. Indiziato numero uno il grip applicato sulla sella per evitare che il bacino scivoli e che sta sollevando polemiche sulla sua conformità al regolamento. Il nastro abrasivo ha tormentato il povero Martin per oltre un’ora di gara, condizionando così la sua prestazione. Nessuna conseguenza però per la prova in linea di oggi: l’ex poliziotto — tre giorni in maglia gialla all’ultimo Tour, fino alla caduta di Le Havre che l’ha costretto al ritiro — sarà regolarmente al via con la maglia della Germania. LA DISAVVENTURA DEL TEDESCO La crono ha lasciato il «segno» Ma Martin oggi parte lo stesso

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  • 32 DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

    I NUMERI

    55 Le medaglie vinte dall’Italia nella prova regina dei Mondiali dal 1927 (record). Il Belgio ci batte per numero di ori(26 contro 19 titoli azzurri)

    4 I campioni capaci di vincere tre volte il Mondiale: Alfredo Binda, i belgi Rik Van Steenbergen e Eddy Merckx e lo spagnolo Oscar Freire

    44 Le Nazioni al via del Mondiale: il più giovane è il belga Tiesj Benoot (21 anni e 200 giorni), il più anziano è il cileno Gonzalo Garrido (42 anni e 25 giorni)

    Gli azzurri a Richmond. Da sinistra: il c.t. Davide Cassani, Daniel Oss, Diego Ulissi, Manuel Quinziato, Daniele Bennati, Vincenzo Nibali, Giacomo Nizzolo, Fabio Felline, Salvatore Puccio, Elia Viviani, Matteo Trentin, Sonny Colbrelli e il collaboratore tecnico Marco Velo BETTINI

    Azzurri, rock e motoriE spunta il casco roulette1Le mille facce dell’Italia: Quinziato e l’incontro col chitarrista Ward, Trentin e i tifosi speciali. Ma guardate Nizzolo che cos’ha in testa...

    Luca Gialanella INVIATO A RICHMOND

    L’ Italia fa divertire primaancora di correre. Prendete Giacomo Nizzolo, alprimo Mondiale da titolare:oggi indosserà un casco con sopra disegnata... una roulette.«È più incerto della Sanremo,che è la corsa incerta per eccellenza — spiega Nizzolo, 26 anni, maglia rossa a punti al Giro—. E allora ho studiato un casco con sfondo azzurro e laroulette sopra (realizzato daStefano Barzaghi, ndr). Si vincerà con un colpo di mano, come una mano di poker». Appassionato di motori, prima dellabici si divertiva e vinceva conminimoto e motocross: «Quando abitavo a Besana Brianza, lapista di Monza era il mio regno.Dai 6 ai 14 anni, non mi perdevo niente». E sul Mondiale: «Losto vivendo con un’escalationdi adrenalina giorno dopo

    giorno. Ma è importante nonfarsi prendere dalla tensione.Qui non ci sono extraterrestri».Nella sua Trek c’è Fabio Felline,il piemontese che ha fatto nel2015 un bel salto di qualità:«Sono cresciuto senza unagrande cultura ciclistica, madue appuntamenti non li perdevo mai, ed erano la Sanremoe il Mondiale. Di queste duecorse, mi ricordo tutti i finali».

    ROCK E BICI La storia americana arriva da Manuel Quinziato,il bolzanino della Bmc due volte iridato della cronosquadre.Ieri pomeriggio è venuto a trovarlo in hotel Michael Ward, famoso chitarrista statunitensedi Ben Harper, in passato ingruppi molto noti come gli Innocent Criminals. Rock alternativo e blues rock. «Michael èun grande appassionato di ciclismo. Quando va in tour, hasempre la bici. Ci conosciamoda tempo, con Oss e Guarnierisiamo andati a vederlo all’Alca

    traz di Milano quando suonavacon i Gogol Bordello nel 2013.Verrà anche al mio matrimonioil 7 novembre a Santiago deCompostela (Manuel sposeràPatricia, ndr). Mike ha scrittouna serie di libri, più Dvd, chesi intitola “Mike and the Bike”per spronare i ragazzi a fare attività sportiva all’aria aperta, emolti sono dedicati al ciclismo:bici con la famiglia, in assolutasicurezza. È talmente innamorato del ciclismo che al figlio haregalato i pupazzetti di EddyMerckx con la maglia dellaMolteni».

    PUNTE Diego Ulissi, uno deileader, svela un aneddoto. «Iodovevo chiamarmi Michel, come Platini. Ma la mia famigliasi è ribellata, e allora papà, visto che il nonno si chiamavaArmando, mi ha messo il nomeDiego. Una sorta di ripicca».Capite allora perché l’estro e lafantasia fanno parte del suoDna? È l’unico della Nazionale

    che sa già come si vince unMondiale. Anzi, due: 2006 e2007 juniores. Ha solo 26 anni,eppure sembra che ci sia dasempre: «Bimbo non più, dai,però sento che passano gli anni. Mi collego con FaceTime acasa e mia figlia Lia, 3 anni, mifa vedere tutti i giochi che ha eche cosa ha comprato. È orache cominci a vincere qualcosadi grosso». Questa settimanaha diviso la stanza con Viviani.«La stanza ideale, nessuno russa, chiedete a Bennati che dorme con Colbrelli... Io ed Elia èuna vita che ci si conosce:Olimpiade giovanile di Lignano Sabbiadoro 2005, in stanzaassieme anche allora, da allievi. Io bronzo nella crono, luioro nella corsa a punti e nellagara in linea».

    FORNO A LEGNA L’uomo velocissimo per il finale è MatteoTrentin, anche lui 26 anni, ilpiù fiammingo dei nostri. Anzi,il dottor Matteo. «Che anno! Il23 gennaio è nato Giovanni, ilmio primo figlio. Il giorno dopo la Sanremo, mi sono laureato in Scienze Motorie a Verona». E poi: «Inizia a dire papà...ciao, mi commuovo. Però a casa sono capace di spegnere iltelefono e di dedicarmi a loro».Da New York oggi sono in arrivo i suoi tifosi: sei amici di Borgo Valsugana che gestiscono ristoranti, sono cuochi e capisala. Tra loro il gestore dell’unicapizzeria con forno a legna dellaGrande Mela.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    GIRA LA RUOTASUL MONDIALE Un casco personalizzato per il debutto azzurro da titolare: lo ha scelto Giaco-mo Nizzolo (foto Bettini). Il disegno è quello della roulette, a rappresentare un Mondiale apertissimo.

    191 PARTENTI

    POLONIA 1 Kwiatkowski, 2 Bodnar, 3 Golas, 4 Majka, 5 Marczynski, 6 Paterski.SPAGNA 7 Erviti, 8 Izaguirre, 9 Lobato, 10 Mas, 11 Moreno, 12 Plaza, 13 J, Rodriguez, 14 L. Sanchez, 15 Valverde.COLOMBIA 16 Alzate, 17 Anacona, 18 Avila, 19 Cano, 20 Jaramillo, 21 Lopez, 22 Pantano, 23 Quintero, 24 Uran.GRAN BRETAGNA 25 Cummings, 26 Dowsett, 27 Fenn, 28 Rowe, 29 Stannard, 30 Swift, 31 Thwaites, 32 A. Yates.ITALIA 33 Bennati, 34 Felline, 35 Nibali, 36 Nizzolo, 37 Oss, 38 Quinziato, 39 Trentin, 40 Ulissi, 41 Viviani.BELGIO 42 Benoot, 43 Boonen, 44 Gilbert, 45 Keisse, 46 Keukeleire, 47 Maes, 48 Van Avermaet, 49 Vandenbergh, 50 Vanmarcke.OLANDA 51 Boom, 52 Dumoulin, 53 Gesink, 54 Langeveld, 55 Ligthart, 56 Mollema, 57 Terpstra, 58 Van Baarle, 59 Van Emden.FRANCIA 60 Alaphilippe, 61 Bouhanni, 62 Delage, 63 Demare, 64 Gallopin, 65 Lemoine, 66 Minard, 67 Simon, 68 Vachon.AUSTRALIA 69 Clarke, 70 Docker, 71 Durbridge, 72 Gerrans, 73 Hansen, 74 Haussler, 75 Hayman, 76 Matthews, 77 McCarthy.GERMANIA 78 Degenkolb, 79 Frohlinger, 80 Geschke, 81 Greipel, 82 Knees, 83 Martens, 84 Martin, 85 Sieberg, 86 Voss.NORVEGIA 87 Boasson Hagen, 88Breen, 89 Bystrom, 90 Kristoff, 91 Laengen, 92 Nordhaug.PORTOGALLO 93 Rui Costa, 94 Gonçalves, 95 Oliveira.R. CECA 96 Barta, 97 Buchacek, 98 Hnik, 99 Kreuziger, 100 Polnicky, 101 Stybar, 102 Vakoc.SLOVENIA 103 Bole, 104 Bozic, 105 Koren, 106 Kump, 107 Mezgec, 108 Pibernik.SVIZZERA 109 Albasini, 110 Dillier, 111 Rast.UCRAINA 112 Buts, 113 Grivko, 114 Khripta, 115 Kononenko, 116 Kostyuk, 117 Polivoda.RUSSIA 118 Brutt, 119 Chernetski, 120 Kuznetsov, 121 Lagutin, 122 Tcatevich, 123 Zakarin.DANIMARCA 124 Bak, 125 Breschel, 126 Guldhammer, 127 Juul Jensen, 128 Morkov, 129 Valgren.NUOVA ZELANDA 130 Bewley, 131 Henderson, 132 Sergent.AUSTRIA 133 Haller, 134 Postlberger, 135 Preidler.SUDAFRICA 136 Impey, 137 Janse Van Rensburg, 138 Venter.CANADA 139 Anderson, 140 Boivin, 141 Duchesne, 142 Houle, 143 Roth, 144 Woods.BIELORUSSIA 145 Hutarovich, 146 Kiryienka, 147 Siutsou.ERITREA 148 Debesay.ARGENTINA 149 Diaz, 150 Richeze.USA 151 Bookwalter, 152 Craddock, 153 Farrar, 154 Howes, 155 King, 156 Phinney.LITUANIA 157 Bagdonas, 158 Navardauskas, 159 Siskevicius.BRASILE 160 Garnero, 161 Ramos.KAZAKISTAN 162 Kamyshev, 163 Lutsenko, 164 Tleubayev.ESTONIA 165 Kangert, 166 Taaramae.GIAPPONE 167 Arashiro, 168 Beppu, 169 Uchima.CROAZIA 170 Durasek, 171 Rogina.IRLANDA 172 Bennett, 173 Dunne.ECUADOR 174 De La Cruz.LETTONIA 175 Smukulis.GRECIA 176 Tzortzakis.SLOVACCHIA 177 Kolar, 178 J. Sagan, 179 P. Sagan.CILE 180 Garrido.COSTA RICA 181 Amador, 182 J. Rojas, 183 C. Rojas.SERBIA 184 Stevic.SUD COREA 185 Park, 186 Seo.ROMANIA 187 Tvetcov.GUATEMALA 188 Rodas.LUSSEMBURGO 189 Didier, 190 Drucker, 191 Kirsch.

    Kwiatkowski ha l’1Il via alle 9 localiDiretta RaiSport1a partire dalle 14.50

    3 DOMANDE A...IADER FABBRI NUTRIZIONISTA ITALIA

    Iader Fabbri, romagnolo, è il nutrizionista della Nazionale. Parliamo di fuso orario e alimentazione.

    La corsa scatterà alle 9, orario inusuale anche per le grandi classiche. «Sveglia alle 5.30, la colazione finirà per le 6.15. Abbiamo rispettato sempre il fuso italiano e non quello di Richmond (6 ore in meno). Quindi già dalle settimane prima del Mondiale la sveglia

    era tra le 6 e le 7.30, e si è anticipata in America l’uscita in bici rispetto all’Italia: alle 9.30, cioè l’orario di gara, i corridori erano già in sella. Così il corpo attiva subito il metabolismo ed è più pronto. Se ci fossimo adat-tati a Richmond, tutto sarebbe stato spostato più avanti. A letto non oltre le 22.30».

    Che cosa mangiano a colazione gli azzurri?«Pasta integrale, riso o pasta senza glutine per 150 grammi.

    Altri si tengono più leggeri e preferiscono cereali integrali e porridge, cioè fiocchi di avena, muesli e frutta oleosa come mandorle, noci e nocciole sciolti nello yogurt, nel latte di mandorle o nel latte di riso. Poi omelette, o solo uova o con prosciutto cotto. E poi il CarboFlow, polvere a base di cacao arricchita di flavanoli, che migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e consentono di portare più ossigeno ai muscoli».

    E nel sacchetto del rifornimento?«Prima di partire, tartine di riso freddo con frutta disidratata, come l’uvetta. Poi panini classici, con marmellata o miele, e altri salati con prosciutto o fesa di tacchino. Per gli ultimi 5 km, zuccheri liquidi in gel e maltodestrine (zuccheri più complessi) nella borraccia».

    l.gial.© RIPRODUZIONE RISERVATA

    «Polvere a base di cacaoe panini con il tacchino: gli azzurri mangiano così»

    CiclismoRMondiali di Richmond

    Michal Kwiatkowski AP

    Il settimo posto nella crono di mercoledì, a 1’16’’ dal vincitore Kiryienka, aveva sorpreso tutti. Lui per primo. Ma Tony Martin, tre volte iridato nella specialità, non aveva accampato scuse: «Sono molto deluso — aveva detto — non era la mia giornata». Eppure uno scatto del fotografo Kristof Ramon svela un dettaglio: durante la prova, lo sfregamento con la sella ha ridotto a brandelli il body del tedesco provocando ferite dolorosissime. Indiziato

    numero uno il grip applicato sulla sella per evitare che il bacino scivoli e che sta sollevando polemiche sulla sua conformità al regolamento. Il nastro abrasivo ha tormentato il povero Martin per oltre un’ora di gara, condizionando così la sua prestazione. Nessuna conseguenza però per la prova in linea di oggi: l’ex poliziotto — tre giorni in maglia gialla all’ultimo Tour, fino alla caduta di Le Havre che l’ha costretto al ritiro — sarà regolarmente al viacon la maglia della Germania.

    LA DISAVVENTURA DEL TEDESCO

    La crono ha lasciato il «segno»Ma Martin oggi parte lo stesso