Avete detto: Città dell’energia? · sentanti delle Città dell’energia per festeggiare 20 anni...

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Avete detto : Città dell’energia ? SvizzeraEnergia per i Comuni Stato giugno 2008 / 161 Città dell'energia

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150 Città dell’energia adottano la politica climatica della Svizzera

Cosa fanno i Comuni svizzeri per proteggere il clima? Molto, se si pensa a quelli che hanno otte-nuto il label Città dell’energia. La politica energetica condotta a livello locale porta i suoi frutti.Cresce il numero degli enti pubblici che aderiscono al programma SvizzeraEnergia per i Comuni.In settembre 2008, 2,7 milioni di persone in Svizzera vivono in una Città dell’energia.

Le Città dell’energia promuovono le energie rinno-vabili, riducendo le emissioni di CO2 e i consumi dipetrolio. In questo modo la Svizzera beneficia divantaggi reali: l’anno scorso nelle Città dell’ener-gia c’è stato un risparmio di 305 milioni di KWh dicombustibili e carburanti e di 72 milioni di KWh dielettricità, pari al fabbisogno di una città di mediedimensioni, ovvero a 70'000 tonnellate di CO2 inmeno. Le Città dell’energia generano ogni annopiù di 50 milioni di franchi di investimenti e più di200 posti di lavoro nell’ambito della promozionedi uno stile di vita più sostenibile.

Con la sua politica energetica basata sui risultati,SvizzeraEnergia per i Comuni è uno dei pro-grammi più efficaci di SvizzeraEnergia. Attual-mente, 170 Città dell’energia (a fine settembre2008) per un totale di 2,7 milioni di abitanti realiz-zano il 20 per cento degli obiettivi di riduzione di

CO2 fissati da SvizzeraEnergia. In che modo? Ladecisione spetta alle Città e ai Comuni, dal mo-mento che conoscono meglio i limiti e le opportu-nità locali, presupposto indispensabile per ottimiz-zare le soluzioni. «Le Città dell’energia mostranoconcretamente come poter realizzare la Società a2000 watt.» Prepararsi a questa ambiziosa sfida èil compito dei prossimi anni. Il label Città dell’ener-gia offre ai Comuni l’occasione di assumersi le pro-prie responsabilità per costruire un avvenire ener-getico sostenibile.

Il processo della Città dell’energia ha raggiuntouna dimensione europea grazie all’EuropeanEnergy Award (eea) basato sul label Cittàdell’energia. Nei Comuni italiani, austriaci, lituani,tedeschi e francesi è un ausilio al risparmio ener-getico e uno strumento di attuazione della politicaclimatica.

Il 2 aprile 2008 a Sciaffusa, prima Città dell’ener-gia nel 1991, si è tenuto un incontro dei rappre-sentanti delle Città dell’energia per festeggiare 20anni di successi. Nel 2008 si celebrano anche altridue importanti eventi: la 150ª Città dell’energia eil 10° Comune insignito del massimo riconosci-

mento internazionale, l’European Energy AwardGOLD. La consegna ufficiale di questi marchi siterrà a Fribourg il 23 ottobre 2008 nell’ambito diuna «Giornata dell’energia», alla presenza delConsigliere federale Moritz Leuenberger.

In avanti, a grandi passi

Partecipazione attiva dei Comuni

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Il label Città dell’energia®

Fig. 1: fasi del processo label Città dell’energia

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Definizione della politica energetica e climatica per

quattro anni: approvazione formale da parte

del Comune

Processo seguito da un consulente

esterno

Attribuzione del label o del riconoscimento, reaudit ogni 4 anni

Attuazione e verifica dei risultati

Gruppo di lavorointerno energia-clima

Impegno volontario

Analisi dettagliata della situazione

iniziale

Punti forti e deboliper settore

eea Gold> 75% del potenz. realizzato

Auditesterno

Commissionedel label

Pianificazionee sviluppo

Mobilità

Organizzazioneinterna

Comunicazione,cooperazione

Edifici e impianti comunali

Approvvigiona-mento in energia,acqua, gestione delle acque di scarico e rifiuti

effettivopianificato

AssociazioneCittà dell’energia

label «Città dell’energia»> 50% del potenz. realizzato

«Comune energeticamente consapevole»< 50% del potenz. realizzato

Il processo Città dell’energia propone ai Comuniun iter di miglioramento continuo, facoltativo evincolante al tempo stesso, volto all’attuazione diuna politica energetica e climatica efficace edesemplare. La procedura poggia sull’analisi dellasituazione iniziale in base alla quale sono definitigli obiettivi e i contenuti di un programmad’azione. Quest’ultimo incoraggia i Comuni adagire concretamente dato che, per ottenere il mar-chio, occorre aver realizzato oltre il 50 per centodelle misure di miglioramento potenzialmente at-tuabili. Il processo è seguito e coadiuvato da unconsulente di Città dell’energia. La certificazione èeffettuata da un auditor esterno accreditato.

L’analisi della situazione iniziale si basa su un cata-logo europeo standardizzato contenente 87 mi-sure concrete che i Comuni possono attuare in seisettori fondamentali della politica energetica:

• pianificazione dello sviluppo e ordinamento delterritorio;

• edifici e impianti comunali;• approvvigionamento e smaltimento;• mobilità;• organizzazione interna;• comunicazione e cooperazione.

Le misure sono valutate mediante un sistema dipunti: quanto più elevato è il numero dei puntitanto più la politica energetica e climatica del Co-mune è efficace. Il massimo risultato raggiungibileè fissato individualmente secondo le specificità diogni Comune. Questo esame approfondito è uncompito trasversale che presuppone un lavoro in-terdisciplinare dell’amministrazione e un sostegnoincondizionato da parte dei rappresentanti del po-polo (Municipio, Consiglio comunale).

Un processo di miglioramento continuo

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Il label Città dell’energia®

Un riconoscimento in tre tappe

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Per ottenere il label Città dell’energia, un Comunedeve attuare oltre il 50 per cento delle misure po-tenzialmente realizzabili ed elaborare per i succes-sivi quattro anni un programma di politica energe-tica e climatica, approvato dall’Esecutivo e com-prendente i punti seguenti:

• gli obiettivi di politica energetica del Comune alivello comunale;

• le linee direttrici del Comune riguardo alle fu-ture decisioni da adottare in materia di politicaenergetica e climatica;

• obiettivi quantificati da realizzare a livello di ri-sparmio energetico e di impiego di energie rin-novabili;

• le misure per raggiungere gli obiettivi prefissati,ognuna delle quali corredata di preventivo, sca-denzario di realizzazione, indicazione del re-sponsabile e precisazioni sul seguito del pro-getto.

Con l’affiliazione all’Associazione Città dell’ener-gia, l’organizzazione di certificazione del label, iComuni associati contribuiscono ad ottimizzarecostantemente questa procedura di riconosci-mento, beneficiando di una serie di prestazioni perl’attuazione della propria politica energetica.

Il processo di attribuzione del label prevede ancheun riconoscimento intermedio, per i Comuni chepur non avendo ancora realizzato il 50 per centodelle misure potenzialmente attuabili dimostranovolontà di miglioramento. Il Comune deve soddi-sfare le stesse condizioni dei Comuni candidati,eccezion fatta per l’audit e il controllo dei risultati.In questo caso al Comune è rilasciato il certificatodi «Comune energeticamente consapevole».

La decisione sull’assegnazione del label «Cittàdell’energia» o del certificato «Comune energeti-camente consapevole» è di competenza di un’ap-posita commissione a livello nazionale.

I Comuni più avanzati che hanno realizzato più del75 per cento delle misure potenzialmente attuabilisono insigniti del label Città dell’energia gold o delriconoscimento internazionale label EuropeanEnergy Award® Gold, assegnato a livello europeo.Alla fine del 2007, 16 Comuni europei potevanofregiarsi di questo marchio, tra cui i Comuni sviz-zeri di Baden, Basilea, Cham, Delémont, Losanna,Neuchâtel, Riehen, Sciaffusa, Winterthur e Zurigo.

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5European Energy Award®

Città dell’energia a livello europeo

Il marchio European Energy Award® (www.euro-pean-energy-award.org) si basa sul processo Cittàdell’energia, sviluppato in Svizzera da oltre 20anni. Il primo Paese europeo in cui è stato intro-dotto è l’Austria, e lì porta il nome di programmae5 (www.energieinstitut.at). La standardizzazionedel processo European Energy Award® a livello eu-ropeo e la sua estensione ad altri Paesi sono statepossibili nell’ambito di tre programmi europei di ri-cerca e di attuazione: quinto programma quadrodi ricerca e di sviluppo tecnologico (RP5) comepure le azioni risolute per un’utilizzazione più effi-ciente dell’energia (SAVE) e l’Intelligent Energy-Europe (EIE).

La Svizzera continua ad essere chiaramente unapioniera nel progetto europeo, contribuendoconsiderevolmente allo sviluppo e alla garanziadella qualità degli strumenti utilizzati su scala in-ternazionale. Per questo la segreteria del ForumEuropean Energy Award e.V., registrato a Berlino,si trova anche in Svizzera.

Attualmente, oltre alla Svizzera, al Liechtenstein eall’Austria, sono attivi nell’ambito di EuropeanEnergy Award® enti pubblici di Germania, Italia,Francia, Lituania e Irlanda, che si avvalgono deimedesimi strumenti con minimi adeguamenti allespecificità locali. Complessivamente sono già coin-volti nel processo quasi 500 Comuni. Alla fine del2007 ammontava a 236 il numero dei Comunicertificati; oltre ai Comuni Svizzeri, se ne contano3 nel Liechtenstein, 32 in Germania, 29 in Austria,4 in Francia (Comuni e agglomerati), 11 in Italia, 4in Irlanda e 2 in Lituania. Alcuni Comuni della Re-pubblica Ceca e dell’Olanda sono certificati, purnon essendo integrati in un programma nazionale.

European Energy Award®: Città dell’energia a livello europeo

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È Spreitenbachla 150ª Città dell’energia

Cosa fanno i Comuni svizzeri per la qualità del clima? Molto, se possono fregiarsi del label Cittàdell’energia. È il caso di Spreitenbach che diventerà la 150ª Città svizzera dell’energia. La citta-dina ottiene il riconoscimento per l’incentivazione delle energie rinnovabili, gli sforzi intrapresiper ridurre le emissioni di CO2 e le numerose altre misure avviate. Grazie al suo impegno, Sprei-tenbach è un esempio per altri Comuni.

La protezione del clima è oggi uno dei compiti più impellenti della società. La politica innovativache Spreitenbach adotta nel settore energetico ottiene un riconoscimento nazionale. Per il suoimpegno concreto a favore di un futuro energetico sostenibile, il Comune riceve l’ambito mar-chio Città dell’energia.

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Spreitenbach

Kurt Egger, responsabile del Programma Città dell’energia, sottolinea l’impegno del Comune di Spreiten-bach a favore di un futuro energetico sostenibile che preservi l’ambiente e il clima a vantaggio delle gene-razioni future.

Spreitenbach si adopera per un futuro energeticosostenibile. Grazie al dettagliato catalogo delle mi-sure della Città dell’energia, il Comune ha analiz-zato minuziosamente i sei settori sviluppo/pianifi-cazione del territorio, edifici e impianti comunali,approvigionamento/smaltimento, mobilità, orga-nizzazione interna e comunicazione/coopera-

zione. Ogni quattro anni vengono fissati nuoviobiettivi e la Città dell’energia è sottoposta a unreaudit. Affinché un Comune riceva il label Cittàdell’energia, occorre che venga realizzato almenoil 50 per cento delle possibili misure. Con un 56per cento, Spreitenbach ha pienamente raggiuntoquest’obiettivo.

Cosa fa Spreitenbach concretamente?

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• Tra le principali iniziative che il Comune di Sprei-tenbach ha attuato nel contesto della sua poli-tica energetica, si segnala per esempio l’utilizza-zione del calore residuo proveniente dalla pro-duzione di patatine Zweifel per il riscaldamentodell’ex edificio Philips. L’intero progetto è statoavviato e diretto dal Comune.

• Per le gare d’appalto concernenti le nuove co-struzioni o le ristrutturazioni Spreitenbach hafissato standard energetici molto severi. L’am-pliamento della scuola di Seefeld è avvenuto se-condo gli standard Minergie e il nuovo «Ster-nen» è stato dotato di un impianto a combu-stione alimentato a cippato di legno.

• L’aggiornamento dei custodi sulle tematicheenergetiche avviene periodicamente medianteformazioni interne dell’Ufficio del genio civileoppure esterne, organizzate dalla sezione argo-viese dell’Associazione svizzera dei portinai.

• Spreitenbach si colloca ai primi posti della clas-sifica per i metri quadrati di superfici conformiagli standard Minergie per numero di abitanti inArgovia.

• Il regolamento edilizio e il piano di utilizzazioneprescrivono la gestione dei parcheggi a paga-mento per le utilizzazioni che comportano unforte afflusso di persone all’interno di zonecommerciali e artigianali.

• A partire dalle 22:10 l’illuminazione stradale èridotta. Ulteriori misure di riduzione come lasostituzione di lampade a mercurio sono conti-nuamente attuate.

• Per la manutenzione e la pulizia delle strade, ilComune impiega le tecniche e i macchinari piùmoderni. Grazie a questa misura è stato possi-bile ridurre i consumi di prodotti di pulizia del 50per cento. Il tutto a vantaggio del budget edell’ambiente.

Esempi concreti

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Spreitenbach

«Da Spreitenbach un segnale chiaro»

• In quanto 150ª Città dell’energia, Spreitenbach ha in serbo una particolare sorpresa?

«La sorpresa è che Spreitenbach, che per molti è semplicemente un Comune d’agglomerato, ha ricevuto illabel di Città dell’energia. Proprio perché la cittadina ha questa immagine vogliamo essere un esempio.Siamo sicuri che anche l’economia e la popolazione ci seguiranno, prendendo seriamente a cuore la tema-tica delle risorse energetiche.»

• Molti associano Spreitenbach a IKEA, industrie e traffico. Come si inserisce il label Città dell’energia in questo contesto?

«Spreitenbach è considerata una cittadina di centri commerciali, palazzi e popolazione multiculturale. È an-che grazie al label che possiamo presentarci come un Comune moderno. Dimostriamo di saper gestireconsapevolmente le nostre risorse e l’energia. Questo è un chiaro segnale per un futuro sostenibile.»

• Quali vantaggi ha portato la «Città dell’energia» al Comune di Spreitenbach?

«Siamo da pochissimo una Città dell’energia. I nostri cittadini sono già coinvolti in progetti concreti. Inol-tre adesso sappiamo che le ristrutturazioni e le trasformazioni degli immobili comunali non sono soltantoservite allo scopo primario, ma hanno anche consentito di realizzare o superare gli obiettivi sperati riguar-danti il risparmio energetico.»

Josef Bütler, Consigliere comunale di Spreitenbach:

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DelémontCittà dell’energia gold

Delémont alla corte dei grandiDopo più di dieci anni di sforzi intrapresi nell’ambito di una politica globale e coerente sonogiunti i risultati: Delémont è entrata a far parte della cerchia dei Comuni più efficienti in materiadi politica energetica. Attuando più del 75 per cento delle misure potenzialmente realizzabili inquesto settore, si è infatti guadagnata l’European Energy Award Gold®, che rappresenta il coro-namento del label Città dell’energia. In questo ambito, il Comune di Delémont intende prose-guire il suo ruolo attivo, pianificando e realizzando misure energetiche esemplari per manteneree migliorare nel tempo il livello raggiunto.

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Delémont 10

Sviluppo territoriale e mobilità sono i settori in cuila città di Delémont si è particolarmente distinta inquesti ultimi anni. I principali lavori hanno interes-sato la sistemazione degli spazi pubblici nel centrostorico (Vieille Ville) e la piazza della stazione(Place de la Gare) che hanno potuto beneficiaredell’effetto decongestionante della circonvalla-zione (Route de distribution urbaine), entrata infunzione nel 1998. Sono state così attuate misureincisive in materia di circolazione e parcheggi conlo scopo di rendere le strade e le piazze più ani-mate e attrattive, promuovendo in particolare glispostamenti a piedi, in bicicletta e coi mezzi pub-blici. Grazie a tutte le misure adottate, Delémontha ottenuto nel 2006 il premio Wakker conferitoda Heimatschutz Svizzera.

Successo dei Transports Urbains Delémontains(TUD)

I nuovi servizi realizzati nel dicembre 2004 da TUD,la società che gestisce i trasporti urbani a Delé-mont, hanno permesso di rispondere a un reale bi-sogno e di favorire il trasferimento modale verso iltrasporto pubblico. Questi servizi sono molto ap-prezzati dalla popolazione locale e dai Comuni li-mitrofi che sono ormai pienamente coinvolti nelprogramma d’agglomerato di Delémont. Il nu-mero di viaggiatori è in continuo aumento e haraggiunto quasi le 200'000 unità nel 2006 ! La na-vetta che collega la stazione con il centro storico el’ospedale («Gare – Vieille Ville – Hôpital») col suotasso di crescita del 30 per cento nel 2006, nonchéle 13 carte giornaliere per i Comuni delle FFS a di-sposizione degli abitanti di Delémont testimo-niano perfettamente il successo di questa politica.

A vantaggio del traffico lento

Per raggiungere questo risultato, Delémont harealizzato e pianificato misure in tutti i settori inte-ressati. Ciò è stato possibile grazie a due elementiimportanti che hanno creato un effetto moltiplica-tore in tutti i servizi comunali potenzialmente inte-ressati da questioni legate al risparmio energeticoe alle energie rinnovabili. Da un lato, l’istituzionedi una delegazione comunale preposta all’energiae costituita dai responsabili dei dipartimenti e deiservizi principalmente interessati, che ha consen-

tito di realizzare progetti interdisciplinari, garan-tendo così una migliore collaborazione. Dall’altro,la realizzazione di un piano direttore comunale perl’energia la cui concezione direttrice è stata sotto-posta al consiglio comunale per rafforzarne ilconsenso politico. Questo strumento, a suo tempoinnovativo, è oggi raccomandato nei piani direttoricantonali e ha permesso di passare al setaccio tuttii settori della politica comunale.

Pianificazione e organizzazione interna

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Delémont 11

Delémont attua numerose misure anche in altrisettori. Uno studio di fattibilità è stato realizzatoper un progetto di piccola centrale idroelettricasulla Sorne (progetto Grande Ecluse). Questo pro-getto è fattibile e sarà realizzato contemporanea-mente ai lavori relativi alla carta dei pericoli. L’elet-tricità prodotta potrà essere venduta direttamentedall’azienda elettrica (Services Industriels Delé-mont) essendo elettricità pulita.

Vanno anche menzionate la verifica dei consumi dienergia e di acqua degli immobili comunali, le pro-cedure di risanamento degli immobili, la proce-dura Energho realizzata per il centro sportivo (edi-ficio con il maggior consumo di energia), l’ottimiz-zazione e la revisione progressiva dell’illumina-zione urbana per migliorare l’efficienza energeticae diminuire l’inquinamento luminoso (sono staterealizzate diverse misure di ottimizzazione: p. es. ilrisanamento di una strada o uno studio di ottimiz-zazione per un nuovo quartiere). Attualmente è incorso un censimento sistematico e dettagliato ditutte le fonti luminose. Ciò permetterà di stabilire

l’indice del dispendio energetico dell’illuminazionepubblica e quindi di definire un programma di ri-sanamento generale (misure e obiettivi). Tra le mi-sure già adottate si ricorda il dimezzamento dell’il-luminazione dopo la mezzanotte (è accesa unalampada su due) e l’utilizzazione sistematica ditrasformatori a bassa perdita, il che consente di ri-durre del 35 per cento i consumi di una strada. L’il-luminazione pubblica è alimentata interamentedall’energia rinnovabile.

Il Comune informa attivamente su questi temi conlo scopo di incoraggiare la popolazione a parteci-pare a iniziative di riduzione dei consumi energe-tici e di incentivazione delle energie rinnovabili, p.es. la «Settimana della mobilità», le «Giornate delsole», la campagna «Display» per la presentazionedei risultati energetici degli edifici pubblici, ecc. Ladimensione del Comune consente a Delémont diprivilegiare i contatti diretti e di ottimizzare l’effi-cacia delle misure, restando al tempo stesso all’a-scolto dei cittadini.

«Per Delémont, il label eea GOLD rappresenta la prosecuzione logica del label Città dell’energia, ottenutoper la prima volta nel 1999. È una ricompensa per tutti quelli - autorità politiche, membri dell’amministra-zione e mandatari - che si sono impegnati affinché la politica energetica della Città potesse raggiungere unlivello giudicato esemplare. È anche un mezzo per meglio circoscrivere gli ambiti in cui Delémont deve mi-gliorarsi. Inoltre è uno strumento che consente di informare la popolazione sulla politica energeticacondotta dal Comune. Infine mantenere il livello raggiunto è la sfida dei prossimi anni.»

Pierre BrulhartConsigliere comunale, Dipartimento dell’energia e delle acque, Delémont

Altri settori, altre misure

Una sfida per i prossimi anni

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Fribourg / FriborgoCittà dell’energia

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Nel settore dell’energia, Fribourg è molto attiva da parecchio tempo. La strada imboccata sin dal1998 ha consentito alla città di ottenere già nel 2000 il label Città dell’energia. Nel 2007 il mar-chio è stato confermato per la terza volta. Il Comune ha continuato a monitorare attentamentei consumi degli edifici comunali e ad attuare una politica risoluta in materia di mobilità e di rici-claggio dei rifiuti. La Fribourg del XXI secolo sta prendendo una svolta decisiva con il progetto dipiano direttore d’agglomerato. Dotata dei mezzi necessari, la città sarà così in grado di svolgerela sua missione di capitale gestendo in modo oculato le risorse e migliorando la sua politica ur-banistica.

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Fribourg

Sin dal 1999, grazie al programma Enercompta, gliedifici comunali sono oggetto di una contabilitàenergetica dettagliata. I dati rilevati vengono esa-minati sistematicamente. L’evoluzione di ogni edi-ficio è seguita con regolarità e rigore e sulla basedelle analisi effettuate si procede agli investimentiper gli ammodernamenti. Puntando al migliora-mento del bilancio energetico, il Comune è di fattomolto attivo nel risanamento di impianti, in parti-colare di quelli di riscaldamento. In dieci anni, lapotenza di riscaldamento è stata dimezzata negliedifici ristrutturati. Occorre anche ricordare che ilcontrollo del consumo energetico fa parte deimansionari dei custodi e che questi sono ogni annoriesaminati. Gli sforzi non vanno però allentati: laquota di energie rinnovabili negli impianti termici èdel 13 per cento mentre l’obiettivo da raggiungereè del 20 per cento.

I dati sui consumi di Enercompta hanno facilitatonotevolmente la preparazione della campagna eu-ropea «Display» (www.display-campaign.org). Ècosì che 12 edifici comunali sono stati «etichettati»per informare e sensibilizzare gli utenti e la cittadi-nanza sul rendimento energetico degli immobili delComune. Ogni anno si procede a una compara-zione dei rendimenti. Nelle scuole e negli edificiamministrativi interessati è stato distribuito unopuscolo per spiegare questa procedura e per for-nire consigli pratici su uno stile di vita ecocompati-bile. Grazie a «Display» viene reso noto il consumoenergetico degli edifici e viene data maggiore visi-bilità all’ufficio tecnico. Ma soprattutto gli utentisanno ormai come migliorare il loro comporta-mento per tutelare meglio l’ambiente e a chi rivol-gersi in caso di problemi.

Da quando nel 1998 è stata introdotta la tassa sulsacco, il tasso di riciclaggio dei rifiuti è aumentatocostantemente per attestarsi tra il 60 e il 70 percento. Nel 2007, la quota di rifiuti riciclati è stataper la prima volta superiore a quella dei rifiuti in-ceneriti. Ciò si spiega con l’aumento dell’offertanei punti di raccolta situati nei quartieri e nel de-posito comunale di Neigles. Il principale centro diraccolta della città di Fribourg consente oggi agli

abitanti di disfarsi di una moltitudine di rifiuti rici-clabili. Tutti questi rifiuti vengono trasferiti alleaziende specializzate che li utilizzano per la produ-zione di nuovi prodotti o che si incaricano del cor-retto smaltimento. Malgrado questi sforzi, laquantità totale di rifiuti è in progressivo aumento,fenomeno questo che si osserva in tutta la Sviz-zera.

Gli edifici sotto la lente

Lo smaltimento dei rifiuti funziona bene

Secondo un recente studio, la città potrebbe ri-sparmiare ogni anno 200 000 franchi, ammoder-nando il sistema d’illuminazione delle strade. Lemisure raccomandate riguardano: la sostituzionedelle lampade a vapori di mercurio (bianche) conlampade al sodio (gialle), contraddistinte daconsumi decisamente inferiori ( 57% dei lampioni

funziona ancora al mercurio), la diminuzione dellapotenza di illuminazione durante la notte e incerte arterie e l’abbassamento dell’altezza dei lam-pioni nei quartieri residenziali. Lo studio è statosottoposto al Consiglio comunale che ha stanziatoun credito per la sua realizzazione.

Illuminazione pubblica

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Fribourg

La politica energetica del Comune di Fribourg fi-gura nella sua Agenda 21 locale. Si tratta di un ca-talogo di azioni elaborato al termine di una lungaconsultazione pubblica. Numerose azioni sono in-centrate sulla mobilità, p. es. l’incentivazionedell’uso della bicicletta (creazione di ciclopiste e diparcheggi, progetto di parcheggio per biciclettealla stazione ferroviaria), la verifica e la segnala-zione dei collegamenti pedonali tra i quartieri eall’interno degli stessi, il pedibus (due linee attive).Inoltre il Comune sovvenziona gli abbonamentigenerali che possono essere prenotati per la gior-nata e accorda uno sconto sull’acquisto di bici-

clette elettriche, che in una città con pendenzecome Fribourg sono molto pratiche. Un piano«zona 30» è stato elaborato per tutto il territorioe il suo grado di attuazione è del 50 per cento. In-ternamente, si sta elaborando un piano di mobilitàper l’amministrazione al fine di invogliare i dipen-denti comunali a utilizzare mezzi di trasporto di-versi dall’automobile. L’iniziativa «bike to work»continua a riscuotere successo. Anche ai turisti lacittà ha dimostrato il suo interesse per il trafficolento, inaugurando nel 2008 il primo impianto cit-tadino per il golf. Grazie a questo si può combi-nare l’attività sportiva con la visita a piedi dellacittà!

Mobilità, tema d’interesse generale

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SvizzeraEnergiaUfficio federale dell’energia, UFE, Mühlestrasse 4, CH-3063 IttigenIndirizzo postale: CH-3003 Berna · Tel. 031 322 56 11, Fax 031 323 25 [email protected] · www.svizzera-energia.ch

SvizzeraEnergia per i ComuniAssociazione Città dell’energia

Claudio Cacciac/o Studioenergia Sagl6670 AvegnoTel. 091 796 36 03Fax 091 796 36 [email protected]

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