AUTO ELETTRICHE UN IMPORTANTE FUTURO · per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione ......

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per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO N° 420 Anno XLII - N. 6 - 2018 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.453684 - 15033 Casale Monferrato AUTO ELETTRICHE UN IMPORTANTE FUTURO L A F O R M A Z I O N E C S G E D E E C I N T U T T O I L M O N D O ANNI DI CONVEGNI INTERNAZIONALI

Transcript of AUTO ELETTRICHE UN IMPORTANTE FUTURO · per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione ......

per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione

ORGANO UFFICIALECENTRO STUDI GALILEO

N° 420

Anno XLII - N. 6 - 2018 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.453684 - 15033 Casale Monferrato

AUTO ELETTRICHEUN IMPORTANTE FUTURO

LA FORMAZIONE CSG ED EECIN TUTTO IL MONDO

ANNIDI CONVEGNIINTERNAZIONALI

COPERTINA 6:COPERTINA 7/07 24-07-2018 17:25 Pagina 1

www.castel.it

CSG -EEC (Italia - UK), da ormai 45 anni, portano avanti un’attività di formazione einformazione sulle più importanti tecnologie al servizio dell’umanità per un miglioramentosostanziale dello stile di vita e del benessere collettivo.In collaborazione con i maggiori esperti del settore, fin dall’inizio della nostra attività, eranostati individuati alcuni dei temi principali di formazione ed informazione, quali le tecnologie direfrigerazione, condizionamento ed energie rinnovabili (comprese le tecniche dimanagement per la loro ottimizzazione).La formazione così concepita, e da sempre sviluppata in corsi, seminari e convegniinternazionali dal Centro Studi Galileo (Italia) e da European Energy Centre (UK) in tutto ilmondo (vedi mappa mondiale qui riportata e dettagliata nel numero precedentedi Industria&Formazione), è organizzata, oltre che con i maggiori enti mondiali, da circa 20anni con e per le Nazioni Unite in tutti i continenti e nelle principali università dei Paesi piùsviluppati.Del resto la richiesta del mercato è sempre maggiore in questi settori vitali per l’uomo ed inquesti giorni in particolare il Centro Studi Galileo insieme a European Energy Centre stalanciando, oltre ai tradizionali centinaia di corsi sugli argomenti prima elencati, i corsi sulleauto elettriche sia a Milano sia a Manhattan, il cosiddetto asse M-M(vedi su www.centrogalileo.it e su www.EUenergycentre.org).Infatti le auto elettriche vengono classificate ogni giorno, in tutti i mezzi di informazione e TV,come il mezzo necessario per muoversi in un futuro che si sta avvicinando sempre più agrandi passi.Negli Stati più progrediti ormai si sta affermando solo questa tecnologia.A seguito della firma dell’accordo sul clima a Parigi, il cosiddetto Paris Agreement, l’UnioneEuropea ha concordato di decarbonizzare il sistema di trasporto riducendo del 80-95% leemissioni entro il 2050.Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (2017), il trasporto su strada rappresenta oltre il70% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’intero settore nell’UE. Con i cambiamenticlimatici e il riscaldamento globale che interessano l’intero pianeta, i veicoli elettrici potrebbero

svolgere un ruolo importante per rendere la mobilità pulita unarealtà in Europa.Inoltre il restante 20-25% del consumo energetico e quindidelle emissioni dirette ed indirette di anidride carbonica èdovuto alla refrigerazione, condizionamento e riscaldamento.Copriamo così ora completamente da un punto di vistaenergetico la vita di ciascuna persona.EEC-CSG da tempo organizzano la formazione con corsi inEuropa e in America nelle maggiori università sugli argomentidel trasporto sostenibile ed in particolare proprio sulle autoelettriche con la partecipazione di tecnici provenienti da tutto ilmondo, e, grazie ai ns collegamenti/corsi on line, vengonoraggiunti con i nostri training mobility tecnici di ben 140 paesi.I prossimi corsi sulle autoelettriche saranno a Manhattan il4-5 ottobre e a Milano il 27-28 settembre.

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Editoriale Con 45 anni di attività,CSG e la sua collegata EECaiutano il progressotecnologicomondiale

ENRICO BUONIDirettore Industria&FormazioneCentro Studi GalileoHonorary President EEC

Corso CSG-EECsulle auto elettrichepresso la sede televisivadella BBC

imp EDITORIALE 3:mod 2002 25-07-2018 15:33 Pagina 1

O F F I C I N E M A R I O D O R I N S I N C E 1 9 1 8

www.dorinchina.com | [email protected]

Una Storia d’Eccellenza che dura 100 anniUna Passione Familiare per l’Innovazione e la CreativitàIl Desiderio di Qualità e Standard ElevatiLa Missione di Crescere sul mercatoed Essere un Riferimento per il settore

I Compressori Transcritici DORIN sono il risultato di una ricerca tecnologica iniziata nel 1991.

Dopo quasi 30 anni di esperienza, con più di 35000 compressori funzionanti sul mercato, la SERIE CD rappresenta una pietra miliare per il mercato della refrigerazione

La SERIE CD 500 soddisfa le necessità di risparmio energetico ed efficienza dei Vostri impianti.

I compressori possono raggiungere Spostamenti Volumetrici fino a 98.58 in bassa temperatura m3/H e Potenze Nominali del motore fino a 80Hp

LA LEGGENDA CONTINUAUN SECOLO DI INNOVAZIONE

EditorialeCon 45 anni di attività, CSG e la sua collegata EECaiutano il progresso tecnologico mondialeE. Buoni – Direttore Industria&Formazione, Centro Studi GalileoHonorary President EEC

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Transizione: mettiamo ordine nella confusione!Una fitta agenda di appuntamenti in Italia ed all’esterovede protagonista il Centro Studi Galileo per supportareil settore nel delicato passaggio ai nuovi refrigerantiS. Romanò – Head of International Affairs Centro Studi Galileo

GuidaTecnica riciclo del gas refrigeranteAREA – Air Conditioning and Refrigeration European AssociationObiettivo di questa guida tecnica – Fasi del phase down degli F-Gas / Unproblema urgente – Recupero dei gas refrigeranti per il riciclo, una parteimportante della soluzione – Gas inutilizzato in stock

Fluidi a basso GWP per applicazioni di condizionamento dell’aria.Confronti tra alternativeP. De Larminat – Johnson ControlsIntroduzione – Fluidi allo studio – Perché è necessario proporre delle misce-le? – Confronto a livello di prestazioni – Commenti sui risultati – Un esempiodi compromesso: R-134a e alternative nei gruppi refrigeratori – Conclusioni

Principi di base del condizionamento dell’ariaManutenzione degli scambiatori di calore nei climatizzatori split:pulizia della batteria dell’unità esternaP.F. Fantoni – 194ª lezioneIntroduzione – Pulizia degli scambiatori – Possibili conseguenze dellamancata pulizia delle batterie – Come pulire la batteria condensante

Nuovi compressori a velocità variabile per refrigerazionedomestica e “Light Commercial”P. Buksar, E. Albera – EMBRACOSommario – Introduzione – Specifici sistemi di refrigerazione –Refrigeranti usati – Metodologia di prova e risultati – Stima comparativadei costi per utenti finali – Conclusioni

Manuale sull’uso degli F-GasK. Kelly, M. Cook – Business EdgeValori di entalpia attraverso i principali componenti – Effetto di refrigerazio-ne netto (NRE) Punto A-B – Calore di compressione (lavoro svolto dalcompressore) (HOC) Punto B-C – Calore totale espulso (THR) Punto C-A

Diversità delle procedure operative nell’utilizzodell’R407H rispetto all’R404AP.F. Fantoni – 214ª lezione di baseIntroduzione – Calcolo del surriscaldamento – Calcolo del sottoraffredda-mento – Senza manometri?

Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento(Parte centosettantasettesima) – A cura di P.F. FantoniAssorbimento – Condizionatore d’aria – Desurriscaldamento – Fasciaelastica – Modo attesa – RAC – Temperatura a bulbo asciutto

Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile

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N. 420 - Periodico mensile - Autorizzazionedel Tribunale di Casale M. n. 123 del13.6.1977 - Spedizione in a. p. - 70% -Filiale di Alessandria - Abbonamento annuo(10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp10763159 intestato a Industria & Forma-zione. Estero € 91,00 - una copia € 3,60 -arretrati € 5,00.

Direttore ResponsabileEnrico Buoni

Responsabile di RedazioneM.C. Guaschino

Comitato ScientificoMarco Buoni, Marcello Collantin,PierFrancesco Fantoni, Enrico Girola,Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi

Redazione e AmministrazioneCentro Studi Galileo srlvia Alessandria, 2615033 Casale Monferrato ALtel. 0142/452403fax 0142/909841

Pubblicitàtel. 0142/453684

E-mail: [email protected]

www.industriaeformazione.itwww.centrogalileo.itcontinuamente aggiornati

www.EUenergycentre.orgper l’attività in U.K. e India

www.associazioneATF.orgper l’attività dell’Associazione deiTecnici del Freddo (ATF)

Corrispondente in Francia:CVC

Sommario

La rivista viene inviata a:1) Installatori, manutentori, ripara-

tori, produttori e progettisti di:A) impianti frigoriferi industriali,commerciali e domestici;B) impianti di condizionamento epompe di calore.

2) Utilizzatori, produttori e rivendi-tori di componenti per la refrige-razione.

3) Produttori e concessionari di ge-lati e surgelati.

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sommario 6-2018:somm 8/007 25-07-2018 15:40 Pagina 1

REFCO Manufacturing Ltd.6285 Hitzkirch - Switzerlandwww.refco.ch

Pompa per condensa universale

Gobi II

www.condensate-pumps.com

Sensore digitale Esclusivo sensore digitale di livello dell’acqua

Applicazione universale Da 6.000 Btu/H a 120.000 Btu/H (da 1,75kW a 35kW)

Fusibile da 10A integrato sostituibile Fusibile in vetro 5 x 20 mm da 10A sostituibile installato in fabbrica

Modalità silenziosa Configura la prestazione della pompa in funzione della capacità dell’unità AC

LED diagnostico Assicura la corretta installazione iniziale e assiste nella diagnosi

Connessione USB Passa in rassegna la storia operativa della pompa

Le nuove pompe per la condensa REFCO con una maggior multifunzionalità.Un prodotto per tutte le applicazioni.

La centralemultifunzione

Combi

Pompa per condensa universale

REFCO Manufacturing Ltd.

Gobi II

Combi

Gobi

REFCO Manufacturing Ltd.6285 Hitzkirch - Switzerlandwww.refco.ch

OCTA-WIRELESS Bilancia elettronica

HY-EX-6 Set espansore idraulico completo

REF-LOCATOR Cercafughe di alto livello

Serie BM Il classico gruppo manometrico svizzero

REF-VAC Vacuometro elettronico

DIGIMON-SE patent pending Gruppo manometrico digitale a 2 e 4 vie

ENVIRO-DUO/-OS Unità di recupero per tutti i refrigeranti di uso comune

Per la gamma completa di prodotti REFCO Vi preghiamo di contattare il Vostrodistributore HVAC/R locale.

REFCO Manufacturing Ltd.

Industriestrasse 11

6285 Hitzkirch - Switzerland

Telefon + 41 41 919 72 82

Telefax + 41 41 919 72 83

[email protected]

www.refco.ch

HV

AC

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2017

2017

OCTA-WIRELESS

REF-LOCATOR Cercafughe dialto livello

REF-VAC REF-VAC Vacuometro elettronico

Unità di recupero per tutti irefrigeranti di uso comune

Set espansoreidraulico completo

Serie BM Il classico gruppomanometrico svizzero

Nuovo con luci a UV e LED

ENVIRO-DUO/-OS ENVIRO-DUO/-OS

ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche applicabile per R32 e R1234yf

Bilancia elettronica

patent pending REFCO Manufacturing Ltd.6285 Hitzkirch - Switzerlandwww.refco.ch

Pompa per condensa universale

Gobi II

www.condensate-pumps.com

Sensore digitale Esclusivo sensore digitale di livello dell’acqua

Applicazione universale Da 6.000 Btu/H a 120.000 Btu/H (da 1,75kW a 35kW)

Fusibile da 10A integrato sostituibile Fusibile in vetro 5 x 20 mm da 10A sostituibile installato in fabbrica

Modalità silenziosa Configura la prestazione della pompa in funzione della capacità dell’unità AC

LED diagnostico Assicura la corretta installazione iniziale e assiste nella diagnosi

Connessione USB Passa in rassegna la storia operativa della pompa

Le nuove pompe per la condensa REFCO con una maggior multifunzionalità.Un prodotto per tutte le applicazioni.

La centralemultifunzione

Combi

Pompa per condensa universale

REFCO Manufacturing Ltd.

Gobi II

Combi

Gobi

TECNICI CHE HANNOOTTENUTO ILPATENTINO ITALIANOFRIGORISTI - PIFA CASALE MONF.

Arena GiovanniMessina

Cipani AndreaAlessandria

Petrini JonataELETTRA sncMontefiore Aso

Endrici MassimoAmblar - Don

Gallo AndreaFERRERO INDUSTRIALEITALIA srlAlba

Wildemer HernanFERRERO INDUSTRIALEITALIA srlAlba

Cusenza GiacomoFERRERO INDUSTRIALEITALIA srlAlba

Sugliano DanieleFERRERO INDUSTRIALEITALIA srlAlba

Finale AndreaFINAL TECH DI FINALEIsola Asti

Riccò DiegoH2O DI RICCÒSori

Garlando AlessandroMGE DI GARLANDO sncCasale M.to

Milanese FrancoVignole B.

Sola FedericoMIXTREND ENERGY srlRacconigi

Montanari RiccardoReggio Emilia

Alborghetti StefanoMULTITECH srlsBrescia

Magnetti AndreaQUINTO IMPIANTI srlAsti

Sesia MarcoQUINTO IMPIANTI srlAsti

Palumbo AndreaQUINTO IMPIANTI srlAsti

Minetti NiccolòQUINTO IMPIANTI srlAsti

Barraco SimoneQUINTO IMPIANTI srlAsti

Esposito RaffaeleQUINTO IMPIANTI srlAsti

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Un grande gruppo di allievi ha ottenuto la Certificazione. Con il Patentino Frigoristi potranno legalmente manipolaree acquistare gas refrigerante fluorurato, in questo periodo di gran caldo e di forti acquisti di impianti di

condizionamento. Il nostro settore è in forte crescita in quanto viene maggiormente controllato sia dal libretto diimpianto energetico che dal registro della apparecchiatura ambientale e il tecnico deve obbligatoriamente

controllare gli impianti periodicamente; inoltre nuovi refrigeranti sono alla porta.

Sede di Bologna del Centro Studi Galileo.Il CSG organizza ogni anno oltre 50 corsi in Italia

e nel mondo e corsi ad hoc per le aziendeche ne fanno richiesta con specifici programmi

adattati alle esigenze.

Tecnici di 3 generazioni in 40 anni di corsi con una media di oltre 3000 allievi allʼanno si sono specializzati al CSG

Tecnici specializzatinegli ultimi corsi e patentinidel Centro Studi GalileoGLI ATTESTATI DEI CORSI, I PIÙ RICHIESTI DALLE AZIENDE, SONOALTRESÌ UTILI PER LA FORMAZIONE DEI DIPENDENTI PREVISTA DALDLGS 81/2008 (EX LEGGE 626) E DALLA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICISPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

L̓ elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia,dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileosi può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce “Corsi > organizzazione”)

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo”Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

imp TECNICI 6-2018:imp TECNICI 9/2007 24-07-2018 17:00 Pagina 7

Marasco AngeloSIRTI spaMilano

TECNICI CHE HANNOOTTENUTO ILPATENTINO ITALIANOFRIGORISTI - PIFA MILANO

Chiappa AlessandroAB NOVATE DI CHIAPPANovate M.se

Aresu MartinARESU IMPIANTILanusei

Rota MicheleATOR srlClusone

Rota SimoneATOR srlClusone

Legrenzi IvanATOR srlClusone

Prifti ErandiBLACK SKIP sasDI BARLETTAMediglia

Cantarutti FrancescoSan Daniele del Friuli

Simioni FedericoCENTER FRIGODI LONGO & C. sncQuinto di Treviso

Di Leo LeonardoPolicoro

Frigerio FrancescoITC sasGuanzate

Cantarella MarioITC srlRoma

Tafuro AntonioLA CASIDRAULICA srlOlgiate Molgora

Mapelli LucaLA CASIDRAULICA srlOlgiate Molgora

Apuzzo MaurizioMADEK srlAgrate Brianza

Rossatti Stefano GiuseppeMELAVI SOC. AGRICOLAsoc. coop.Ponte in Valtellina

Manfrinato GiancarloNUOVA MAGGIOLINAMARTESANA srlMilano

Portalupi SimoneCasale M.to

Brambilla AngeloSKEMATICA srlMelzo

Tiron Florin GheorgheRosate

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Carica Vuoto dell’impianto. Eseguire l’operazione perfettamente, senza alcuna perdita di gas, è requisitofondamentale per superare l’esame da Tecnico del Freddo. La strumentazione analogica collegabile pure agli attualistrumenti tecnologici per la condivisione è importante per poter dimostrare il corretto funzionamento dell’impianto

con i corretti parametri di pressione e temperatura. Comprate solo materiali e bombole da fonti certe.Refrigeranti illegali sono stati denunciati sul mercato.

Una piccola classe di allievi ha appena terminato il Corso di Brasatura nella sede centrale CSG di Casale Monferrato eposa con il founder Enrico Buoni. I corsi pratici vengono svolti con un numero ridotto di partecipanti per permettere a

tutti di potere effettuare le prove ed imparare il mestiere. Attenzione: i refrigeranti del futuro saranno infiammabili.

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TECNICI CHE HANNOOTTENUTO ILPATENTINO ITALIANOFRIGORISTI - PIFA CALDERARA DI RENO

De Mori ValerioBRUGNATTI MICHELE srlRovigo

Galletti DanieleCPL CONCORDIA scarlConcordia S/S

Marsicano GerardoCPL CONCORDIA scarlConcordia S/S

Motta FabioCPL CONCORDIA scarlConcordia S/S

D’Angiò FrancescoD’ANGIò GIANNIPriverno

Viggiano SalvatoreECOCALOR srlReggio Emilia

Maestrini CostantinoELECTRA srlCasalecchio di Reno

Russo MicheleELECTRA srlCasalecchio di Reno

CORSI A MILANO

BLUE DIESEL srlLosciale VincenzoBisceglie

CONCONI SUD saAlbanese LuigiSpreafico GianluigiCorteglia

CRUCILLÀ OTTAVIOBusto Arsizio

GIAGAS srlAlessio RobertoZangari LucaTorino

HILA SOKOLAsti

RTM SERVICE srlPalazzo AlessandroCimino GabrieleZenaro MauroSesto Calende

TECNOZOO IMPIANTI srlBogoni AlbertoZelo Buon Persico

TURRI CASPER FULVIOVaredo

UNICOOP FIRENZE scVichi GianlucaScandicci

CORSI AD AGLIANA

CARMA IMPIANTICaramia GiuseppeCapraia e Limite

CENTRO ARIA COMPRESSABertolacci CristianPorcari

CPL CONCORDIA scarlUcar MirkoCristina DavidConcordia S/S

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Prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Frigoristi sotto lo sguardo attento del Docente Simone Porta.L’attrezzatura deve essere idonea per svolgere le attività nel miglior modo possibile. Carica, vuoto, recupero, bombole,

manometri, meglio se digitali, sono strumenti indispensabili per un buon tecnico del freddo.

Il Docente Roberto Ferraris ha appena terminato un Corso di approfondimento pratico. Saper effettuare le operazionicon le minime emissioni di refrigerante è requisito fondamentale per l’ottenimento del Patentino Frigoristi.

imp TECNICI 6-2018:imp TECNICI 9/2007 24-07-2018 17:00 Pagina 9

CRETESCU EUGENFirenze

ELETECNO ST spaMazziotta DavideSoldi SimoneRobbiate

GRANDI SALUMIFICIITALIANI spaMonicolini MarcoPasquale MaurizioModena

IL KOALA soc. coop.Secomandi Carlo GiuseppeBuggiano

JOLLY 93Pallucca FabrizioGrosseto

LAZZERINI MAUROLazzerini FabioPrato

PRINZ srlAllegri ClaudioArdeti GabrieleSan Donnino

TRAPASSI DAVIDSiena

CORSI A CALDERARADI RENO

ARTIC ENERGYD’Amaro EnricoAnzola Emilia

CLIMA SERVICE DI PESCI sasPesci MarcoMilano

COMMATRE’ srlBadodi GiancarloReggio Emilia

CONDIZIONATORI BOLOGNACaruana EnzoBologna

CZ DI CALISTRI ERIO & C. sncMedici MicheleGranaglione

DAEM spaCampagna AlexCastelmaggiore

FELETTIG ANDREARagogna

FRIGO SERVICE RPF srlBifulco AngeloSpilamberto

HG SUPPORTGrassi RobertoAix En Provence

HOFER GROUP srlGafriller ErwinS. Cristina

PRINZ srlOrlandini CorradoSalaris LucaSan Donnino

SPANO NICOLÒGenova

TECNOGRUPPO sncDI PAESANIFlamur DuqiS. Giovanni in Marignano

TISECO srlParmeggiani PaoloMirandola

CORSI A BRUGINEE MOTTA DI LIVENZA

ALGAROTTI ANDREAFornace

CAREL INDUSTRIES spaCaputo LucaPiergallini MichaelBrugine

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Il Tecnico del Freddo esaminato per l’ottenimento della certificazione di brasatura indossa correttamente le protezionipersonali: guanti, occhiali e scarpe antinfortunistiche. Il Patentino Brasatura PED è obbligatorio per saldare impianti in

pressione quali quelli di refrigerazione e di condizionamento.

L’importanza di una corretta installazione e manutenzione degli impianti solari termici è nota a Centro Studi Galileo che hafondato a Milano il CER (Centro delle Energie Rinnovabili) che inaugurato dall’alto funzionario ONU Rajendra Shende

forma centinaia di allievi nel campo delle energie verdi. Ogni mese viene difatti svolto un corso Patentino FER sulle FontiEnergetiche Rinnovabili obbligatorio per legge.

imp TECNICI 6-2018:imp TECNICI 9/2007 24-07-2018 17:00 Pagina 10

CASARIN DAVIDESpinea

CASAROTTO ALESSIOVilladose

DD TERMOIDRAULICADolce DavideSan Donà di Piave

ELECTRA SYSTEMDI DAMO sasMarchesin ArnaldoOderzo

FOOD ACTIVE slTach RiccardoBarcellona Catalunya

MARTINI srlMartini MirkoMichieli AntonioViolo AlessandroSan Donà di Piave

MORANDINI FAUSTOMorandini DanieleBorno

P&B SERVICE srlBilato MassimoPiovan RinoSaletto

SADES IMPIANTI srlFunes DanieleDall’O’ FrancescoBelluno

SAMMONTANABurato SimoneCorkovic DarioColognola ai Colli

TECNOSERVICECAMEREscpaBoscaro MassimilianoTorino

TLA TECNOLOGIE LIQUIDIALIMENTARI srlMartignago ClaudioCornuda

TOPSERVICECOOPCastellani DarioValeggio S/M

TRONCHIN FRANCISVenezia

ZAMPARUTTI BRUNOTalmassons

CORSO DIFORMAZIONE PER ILPERSONALE ADDETTOAL RECUPERO DEI GASFLUORURATI NEIVEICOLI A MOTOREREG. CE 307/2008 ACASALE MONFERRATO

AUTOFFICINA LORISBoscarato LorisNovate M.se

AUTOSERVIZI BEVILACQUADI BM srlBevilacqua MarioRemanzacco

BETTINELLI MOTORSPORTBettinelli Shamal FedericoMonza

BIANCO IVANBrossasco

BRUNOAUTO sncUrzia Rosario NazzarenoStrambino

CENTRO AUTO srlZacchia AlbertoIvrea

CLMB DI COLOMBIColombi GiovanniCarpiano

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Corso ad hoc del Centro Studi Galileo. Collaboriamo da sempre con le principali aziende.Corsi e collaborazioni con Finmeccanica, ENI, Enel, Telecom, ENEA sono continue oltre a quelle con tutte le maggiori

università italiane. Le informazioni date dal CSG–ATF sono pure state trasmesse a “Striscia la Notizia”.

Non disperdere neppure un grammo di gas. Questa è la mission che i Docenti CSG trasmettono agli allievi e ai candidatiall’ottenimento del Patentino. Ogni kg di gas disperso in atmosfera equivale all’inquinamento prodotto da un’auto a

gasolio Euro 4 che percorre 20mila km. La perfetta pesatura della bombola serve per caricare la quantità esatta riportatasulla targhetta sulla macchina. Attenzione alle bombole non ricaricabili sono da alcuni anni illegali.

imp TECNICI 6-2018:imp TECNICI 9/2007 24-07-2018 17:00 Pagina 11

EMMETI GOMME MARINATYREDipasquale FrancescoCarrara

LO CAR DI LOTTOLotto Ovidio LorenzoBernate Ticino

TERREX DI A. MAZZAMazza AmbrogioSassocorvaro

CORSO A MILANOPER INSTALLATORI EMANUTENTORI DIIMPIANTI ENERGETICIALIMENTATI DA FONTIRINNOVABILI

2A IMPIANTI srlSciocco AlbertoParabiago

ABM SYSTEMS srlSignorelli IgorAzzano S. Paolo

ABMAXWELL srlBisignano AngeloMilano

AG srlRudi AlessioMalnate

APLEONA HSG spaScanferlato MarioFossò

BLU ICE DI CRESPICrespi AlessandroAgrate Brianza

CST TECNOLOGIE DI PAESANPaesan GiorgioChivasso

ENEL SI srlPiddiu RobertoRoma

ENERGA GROUP srlUboldi FabioMilano

FIMEL IMPIANTI DI FENUFenu IgnazioRho

FITEMDI NAPOLITANO MATTEONapolitano MatteoRodano

GALIMBERTI sncGalimberti AndreaLurate Caccivio

MASSONE IMPIANTIMassone EnricoRapallo

SIGECOM srlFava CorradoMilano

TECNOLOGIA E SICUREZZADI POLTEROPoltero GiampieroAcquappesa

TRE EMME IMPIANTI sncAlù MassimilianoGenova

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Attimi di concentrazione. Gli aspiranti Tecnici del Freddo alle prese con l’esame teorico per l’ottenimento del Patentino Frigoristi. Si supera l’esame teorico se sirisponde correttamente a più del 60% delle domande. A seguire la prova pratica. Il Patentino Frigoristi PIF è stato esportato dal Centro Studi Galileo in tutto il mondo.

Nella sede di Bologna del Centro Studi Galileo un aspirante Tecnico esegue lerilevazioni, una delle tre prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Frigoristi,

con strumenti idonei. I refrigeranti infiammabili richiedono strumentazioneadatta, in particolare cercafughe e macchina del recupero.

imp TECNICI 6-2018:imp TECNICI 9/2007 24-07-2018 17:00 Pagina 12

Gobi II

REFCO Manufacturing Ltd.6285 Hitzkirch - Switzerlandwww.refco.ch

Combi

Pompa per condensa universale

Le nuove pompe per la condensa REFCO con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni.

La centrale multifunzione

www.condensate-pumps.com

Sensore digitale Esclusivo sensore digitale di livello dell’acqua

Applicazione universale Da 6.000 Btu/H a 120.000 Btu/H (da 1,75kW a 35kW)

Fusibile da 10A integrato sostituibile Fusibile 5 x 20 mm da 10A sostituibile installato in fabbrica

Modalità silenziosa Configura la prestazione della pompa in funzione della capacità dell’unità AC

LED diagnostico Assicura la corretta installazione iniziale e assiste nella diagnosi

Connessione USB Passa in rassegna la storia operativa della pompa

Refco_AZ_2017_Condensate_Pumps_Industria_210x297_.indd 1 27.07.2017 09:09:25

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Numerosi eventi sul tema dellaRefrigerazione e dell’Energia hannocoinvolto il Centro Studi Galileo inquesti mesi estivi, segnati da tempe-rature record in tutto il pianeta. È pro-prio di pochi giorni fa il messaggioallarmante lanciato da Al Gore, exVice-presidente degli Stati Unitid’America, insignito del Nobel per laPace per gli sforzi nel contrastare icambiamenti climatici; ha dichiaratoche quasi tutti i continenti hanno dovu-to affrontare temperature elevate, bat-tendo ogni record già stabilito neglianni passati: “Questo fenomeno nonpuò diventare la nuova norma.Dobbiamo farci sentire con la nostravoce ed i nostri voti per risolvere lacrisi climatica.”Con il motto “Energia leggera: sosteni-bilità, innovazione, accessibilità perl’energia del futuro”, l’XI edizione del-l’importante Festival dell’Energia haavuto luogo l’8 ed il 9 giugno 2018nella cornice del Palazzo dellaTriennale di Milano, con interventi diinfluencer ed esperti da Europa e StatiUniti come Sarwant Singh, e tavolerotonde su temi quali la resilienza, latransizione energetica e digitale, lamobilità cittadina; protagonista su tuttila mobilità elettrica. Centro StudiGalileo ha partecipato al tavolo dilavoro “Mobility: driving the future”,dove sono stati discussi dai big playerdel settore argomenti fondamentali:l’accessibilità da parte di tutti all’utiliz-zo di veicoli elettrici in Italia in sicurez-za ed efficienza, di indubitabile impor-tanza, garantite solo tramite la miglio-re formazione.

Centro Studi Galileo ha preso parteall’evento per garantire ai propri allievila migliore offerta formativa e la rego-lare informazione, in vista della prossi-ma sessione programmata in autunnosu “Veicoli elettrici ed ibridi: tecnolo-gia, vantaggi e gestione.”Il futuro del nostro settore non saràsolamente all’insegna del risparmioenergetico e della riduzione dei refri-geranti cosiddetti ad effetto serra, maanche dell’impiego di energia pulitaper azzerare o limitare il più possibilel’uso dei combustibili fossili, ad esem-pio energie rinnovabili come solarefotovoltaico, eolico, solare termico oaltre tecnologie ad impatto zero, inparticolare in quei paesi dove questerisorse sono ampiamente disponibili,come nel Sud del mondo.Sulla scia del Festival, il capoluogolombardo ha anche accolto l’11 giugno

2018 un importante seminario promos-so dalla Camera di Commercio insiemeall’Unione Artigiani ed Impresa Am-biente di Milano, incentrato su “Il futu-ro della refrigerazione e del condi-zionamento: come cambiano gliimpianti nuovi ed esistenti”. CentroStudi Galileo è stato protagonista nonsolo co-organizzando l’evento, maanche con importanti interventi. Dopoil benvenuto e l’introduzione delSegretario Generale di Unione Arti-giani, avv. Marco Accornero, il do-cente esperto Centro Studi GalileoGianfranco Cattabriga ha illustrato lenuove normative ed i cambiamenti inatto che interessano gli impianti ed irefrigeranti utilizzati da parte di instal-latori e manutentori. Più di 60 tra tec-nici, impiantisti ed operatori del setto-re hanno preso parte all’evento congrande interesse ed entusiasmo; un

Speciale progetti nazionali e internazionali

Transizione: mettiamo ordinenella confusione!Una fitta agenda di appuntamenti in Italia ed all’esterovede protagonista il Centro Studi Galileo per supportareil settore nel delicato passaggio ai nuovi refrigeranti

SILVIA ROMANÒ

Head of International Affairs Centro Studi Galileo

Centro Studi Galileo prende parte al tavolo di lavoro “Mobility: driving the future” in occa-sione dell’XI edizione del Festival dell’Energia, ospitato l’8 ed il 9 giugno all’interno dellasplendida cornice del Palazzo della Triennale di Milano.

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vivo dibattito ha caratterizzato tuttol’evento, con moltissimi quesiti posti alCentro Studi Galileo. Il seminario si èconcluso con la presentazione de“L’approccio ai nuovi fluidi refrigeranti,HFO, HC e R744” da parte delProduct Manager di Castel Srl, ing.Antonio Sepe, ditta lombarda che daanni collabora strettamente con CSG.Filo conduttore la EN 13313, normacomunitaria in vigore dal 13 gennaio2011 che rappresenta il principale stan-dard di riferimento per le competenzedel personale operante sugli impianti direfrigerazione, condizionamento epompe di calore. Per i professionisti delsettore la certificazione è l’unico stru-mento per dimostrare la propria com-petenza e per accrescere la propriacompetitività sul mercato.Tra i vari argomenti trattati è emersoanche il bisogno di informazione, for-mazione e garanzia dei controlli: tra-mite il supporto di Associazioni dicategoria quali l’Associazione deiTecnici del Freddo, i tecnici desidera-no sensibilizzare le autorità a diffonde-re e garantire in modo capillare unamaggiore competenza tramite educa-zione teorico-pratica e continuoaggiornamento per tutti i lavoratori –non solo i Tecnici del Freddo, maanche i rivenditori di apparecchiaturee strumenti per la refrigerazione ed ilcondizionamento.Sono ancora tanti i dubbi e le doman-de dei Tecnici, per rispondere ai qualisono state anche presentate le tantis-sime attività gratuite ed online cheCSG ed ATF offrono ai propri allievi edassociati: i webinar, l’ultimo con tema“La refrigerazione del futuro: l’impatto

dei refrigeranti sugli scambiatori dicalore e le nuove tecnologie di misu-razione” e la piattaforma di e-learningReal Alternatives, che offre 9 moduliesaustivi di apprendimento sui refrige-ranti naturali ed alternativi.Proprio a proposito della continua for-mazione sull’utilizzo competente e sicu-ro dei refrigeranti naturali ed alternativi,l’Associazione dei Tecnici del Freddoha preso parte al terzo meeting delprogetto “Real Alternatives 4 LIFE”,seconda tappa dell’“EU LifelongLearning Programme”, un programmaeuropeo iniziato nel 2013 e guidato daAssociazioni ed Istituzioni comunitarie;oltre all’ATF, altri sei partner prendonoparte ai lavori: Associazione Europeapresieduta da Marco Buoni - AREA,International Institute of Refrigeration diParigi e l’Institute of Refrigeration di

Londra, la London South BankUniversity ed il Limburg CatholicUniversity College, nonché IKKETraining Centre Duisburg e la fonda-zione Prozon Recycling Programme.Esponenti di queste associazioni part-ner hanno preso parte al meetingtenutosi a Duisburg, presso il trainingcentre IKKE, dal 9 al 10 luglio 2018,per aggiornare le tante attività checaratterizzano il progetto. Nei prossimimesi, infatti, si terrannno i primi appun-tamenti con i nuovi partner, provenientida Paesi Balcanici, Baltici e dallaPenisola Iberica, i quali prenderannoparte a “Study Visits” presso ATF inItalia e IKKE in Germania per impararecome utilizzare in modo sicuro i gasinfiammabili e gli idrocarburi, successi-vamente presso Prozon in Polonia eUCLL in Belgio per approfondirel’impiego dell’anidride carbonica comerefrigerante. Sono in corso anche ilavori per organizzare i futuri “Train-the-trainers”, durante i quali coloro chehanno preso parte alle “Study Visits”potranno mettere in pratica quantoimparato ed insegnare le “best practi-ces” ai migliori tecnici e futuri docentidei rispettivi Paesi d’origine.Come si evince dalla moltitudine diattività in corso, la sfida posta dainuovi refrigeranti è impegnativa.Siamo certi che con la determinazionedei governi e la buona volontà dell’in-dustria otterremo ottimi risultati a livel-lo economico e ambientale, contri-buendo a “salvare la Terra, la sola cheabbiamo”.

Importante appuntamento per i Tecnici del Freddo: seminario formativo organizzato daCentro Studi Galileo, Camera di Commercio e Unione Artigiani a Milano lo scorso mese “Ilfuturo della refrigerazione e del condizionamento: come cambiano gli impianti nuovi ed esi-stenti” con più di 60 partecipanti fra Tecnici del Freddo, impiantisti e manutentori.

Nel cuore industriale della Ruhr tedesca si è tenuto il terzo Project Meeting presso IKKE, lasede operativa di uno dei partner della seconda fase del progetto europeo Real Alternativesfor LIFE, cui hanno preso parte tutte le Associazioni del Consorzio: ATF, AREA, IIR, IKKE,IOR, LSBU, UCLL e Prozon. E’ stata decisa l’organizzazione del prossimo corso Europeosui refrigeranti alternativi. ATF formerà 11 docenti da tutta Europa sugli idrocarburi.

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The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages.Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled HFCs etc. do not fall under the phase-down.Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza.HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale).L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

Dal 2018 in poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle quantità disponibili di HFC nell’UE.

From 2018 onwards, the EU F-Gas Regulation (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU.

SISTEMI DI RECUPERO E RICICLORECYCLING AND RECOVERY SYSTEMSF-GAS REGULATION - PHASE DOWN SAVE

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RECUPERARICICLA

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Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza.HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale).L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

Dal 2018 in poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle quantità disponibili di HFC nell’UE.

From 2018 onwards, the EU F-Gas Regulation (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU.

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OBIETTIVO DI QUESTAGUIDA TECNICA

L’obiettivo di questa guida è quello disottolineare l’importanza di un riciclo

efficace della maggior quantità di gasrecuperato possibile al fine di allenta-re le pressioni presenti nel settore acausa della carenza di gas vergini erecuperati. Questa situazione portaall’innalzamento dei prezzi presso igrossisti, e gli appaltatori a lasciare igrossisti senza il gas necessario perportare a termine i lavori prefissati acausa dell’assenza di disponibilità.L’esigenza di questa guida è natadalle preoccupazioni relative alla man-canza di gas nel settore RACHP del-l’industria e dalla sua richiesta di unaguida al riguardo. I dibattiti che si sono

tenuti tra gli azionisti delle varie indu-strie, gli appaltatori, gli ispettori delleverifiche F-Gas, i produttori, fornitori egrossisti, hanno evidenziato tendenzepreoccupanti e cattive abitudini chestanno aggravando il problema e met-tendo ulteriore ed inutile pressione sulphase down degli HFC imposto dallaregolamentazione F-Gas.

FASI DEL PHASE DOWN DEGLIF-GAS – UN PROBLEMA URGENTE

Le fasi del phase down introdottenella revisione della Regolamenta-zione F-Gas del 2014 sono state bendocumentate e valutate ma, nonostan-te ciò, sembrano aver colto di sorpresal’industria. Il diagramma sotto riportatoè stato stilato dalla CommissioneEuropea al fine di mettere in evidenzaogni fase ed attirare l’attenzione sucome il phase down potrebbe esserefatto funzionare facendo la media tra ilivelli di GWP di tutti i gas immessi sul

mercato per la prima volta. E’ essenzia-le, al fine di avere a disposizione suffi-cienti quantità di refrigerante vergine,che si facciano sforzi significativi nelriciclo del gas esistente. Più si utilizzagas refrigerante che era già statoimmesso sul mercato, minori sono lequantità di refrigerante vergine neces-sarie e minore è la pressione sullacatena della fornitura per mantenerescorte e forniture durante le fasi delphase down. Quando il riciclo non èpossibile o pratico deve essere quindiconsiderata la rigenerazione.

RECUPERO DEI GASREFRIGERANTI PER IL RICICLO –UNA PARTE IMPORTANTE DELLASOLUZIONE

E’ una richiesta legale in conformità alCE517/2014 (Regolamentazione Eu-ropea F-Gas) quella di recuperare inmodo appropriato il refrigerante daisistemi. Questo processo si applica a

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Speciale recupero e riutilizzo dei refrigeranti

GuidaTecnicariciclo del gas refrigerante

AREA – Air conditioning and Refrigeration European AssociationIl Consiglio Direttivo di AREA

imp guida tecnica area:mod 2002 24-07-2018 17:03 Pagina 19

tutti i sistemi quando vengono dismessio laddove sia necessario un interventodi riparazione sul circuito refrigerantesenza la possibilità di pompare in unricevitore di liquido o nel condensatore.E’ importante spiegare le differenze trail refrigerante rigenerato e quello rici-clato dopo la fase di recupero, unadistinzione importante che ha assuntouna notevole rilevanza a causa del-l’aumento dei prezzi del gas verginedegli ultimi mesi.Si dovrebbe prestare particolare atten-zione all’EN378-Parte 4: Operazione,manutenzione, riparazione e recupero,dove elementi importanti relativi allastoria del sistema e alla condizione delrefrigerante prima della rimozione sonoconsiderati di aiuto alla determinazionedella sostenibilità del riciclo o della rige-nerazione da parte dei tecnici.

Recupero/Riciclo/Rigenerazione/Distruzione:Definizioni

Recupero: implica la raccolta dei gasrefrigeranti dai prodotti e l’immagazzi-namento, comprese le fasi in cui si tra-sferiscono i gas da un contenitore adun altro e da un contenitore ad unsistema precedentemente testatorelativamente alla tenuta in caso difughe, verso e da attrezzature durantela manutenzione, la riparazione oprima dello smaltimento dei prodotti oalla fine della durata di vita.Riciclo: implica il riutilizzo di gas refri-geranti rigenerati in seguito ad un pro-cesso di pulizia di base teso all’elimina-zione di particelle non condensabili,olio, vapore acqueo e particelle di

materia per mezzo di asciugatori, filtrie filtri-deidratatori. Se il prodotto rici-clato ha un GWP di più di 2500 allorapuò solo essere utilizzato dall’impresache ha operato il recupero e il riciclo;non può essere venduto commercial-mente ad alcun altra impresa per ilproprio uso.

Rigenerazione: implica la lavorazionedi un gas refrigerante recuperato alfine di ottenere un prodotto equivalen-te ad un gas vergine, tenendone pre-sente la sua destinazione d’uso.Questo processo deve essere com-piuto da un centro autorizzato per assi-curarsi che vengano mantenuti i livellicorretti delle parti che costituisconouna miscela o non rimangano sostan-ze estranee all’interno del gas.Laddove un refrigerante recuperatonon soddisfi le richieste nè per il riciclonè per la rigenerazione, per esempioqualora una miscela abbia perso unaparte della sua carica e i gas costi-tuenti non combacino più con quellidella miscela originale, oppure risultiun mix di diversi prodotti non puòessere riutilizzato e deve essere con-siderato come un rifiuto pericoloso e,dunque, consegnato ad un centroautorizzato per la distruzione.Distruzione: il processo di trasformareo decomporre in modo permanentetutti o la maggior parte dei gas fluoruratiad effetto serra in una o più sostanzestabili che non sono gas fluorurati adeffetto serra. Praticamente il termine“distruzione dei refrigeranti fluorurali”normalmente significa che il prodottorecuperato viene incenerito.Laddove sia possibile i gas dovreb-bero essere accuratamente recupe-rati e riciclati.

I passi da seguire per il recupero eil conseguente riciclo del refrige-rante sono i seguenti:• Controllare che il recipiente utilizza-

to per il recupero sia un cilindro adat-to in modo da evitarne la contamina-zione con olio o altri gas;

• Recuperare il refrigerante attraversoun filtro-deidratatore per rimuovereeventuale umidità, sostanze contami-nanti solide, e/o particelle non con-densabili;

• Rimuovere ogni traccia di olio conta-minato tramite un separatore d’olio;

• Verificare la qualità del refrigerantesoprattutto se si tratta di una misce-la zeotropica, utilizzando una tabelladi comparazione e un’attenta letturadella temperatura;

• Contrassegnare la bombola con ladicitura “refrigerante riciclato per il riu-tilizzo”.

E’ possibile così ottenere un buonstock di gas da utilizzare per eventua-

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Unità con distillatore

Distillatore

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li riparazioni future. I refrigeranti rici-clati con un GWP superiore a 2,500come l’R404A possono essere utiliz-zati ancora per altri 10 anni dopo ildivieto del 2020.Il divieto a cui ci si riferisce (relativoall’utilizzo dei gas fluorurati ad effettoserra con un GWP superiore a 2,500)non sarà applicato alle seguenti cate-gorie di gas fluorurati ad effetto serrafino al 1 gennaio 2030:(a) F-Gas rigenerati con GWP di 2,500

o oltre utilizzati per la manutenzioneo la gestione di impianti refrigerantiesistenti a condizione che sianostati etichettati in conformità conl’art. 12(6) della Reg. CE 517/14.

(b) F-Gas riciclati con GWP 2500 o piùutilizzati per la manutenzione o lagestione di impianti refrigeranti esi-stenti a condizione che siano statirecuperati da quell’impianto.Questigas riciclati possono essere utiliz-zati solo da chi ne ha effettuato ilrecupero come parte della manu-tenzione o della gestione o per chi ilrecupero è stato effettuato comeparte della manutenzione o dellagestione (Estratto da Reg. CE517/14, art. 13(3)).

Ciò significa che recuperando il gas inmodo corretto nei siti principali è pos-sibile riutilizzare il gas riciclato per iclienti per altri 10 anni dopo il divietorelativo all’utilizzo dei refrigeranti ver-gini del 2020. E’ così possibile diminui-re la pressione dovuta alla limitazionedelle quote e allo stress causato dalrigido sistema di phase down.

GAS INUTILIZZATO IN STOCK

Spesso capita che i clienti mandinoindietro le bombole ai grossisti lascian-do al loro interno quantità significativedi refrigerante al fine di evitare di paga-re il costo del noleggio del recipientestesso. C’è anche carenza di bomboledi gas vergine, dunque i fornitori neces-sitano che queste vengano restituite.Molte aziende richiedono che i loro tec-nici che lasciano la sede per risponde-re ad una chiamata di servizio portinocon sè una bombola prima di uscire.Tuttavia, quando la bombola contienesolo 2 o 3 kg di gas spesso la lascia-no e ne prendono una più piena, pen-sando di utilizzare difficilmente laquantità rimasta. Questo non sololascia svariati chilogrammi di diversi

gas refrigeranti in diverse bombole,ma lascia bombole in stock oltre ladata di noleggio, aumentando le tariffedi noleggio o di smarrimento. In gene-re, queste quantità esigue sono man-date indietro per evitare di pagare letariffe di noleggio e il gas rimasto vaperso, aumentando il sistema di quoterelative al phase down degli F-Gas.Invece di mandare indietro gas fluo-rurati che saranno distrutti, riunendo

le piccole quantità di refrigerante ver-gine in un cilindro pulito è possibileaccumularne abbastanza da essereutilizzato dai tecnici durante le lorouscite. Questo è un esempio digestione sostenibile dei gas refrige-ranti da un punto di vista ambientalema è anche un modo organizzato digestire i gas, il cui valore aumenta dimese in mese.

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ULTIME NOTIZIE

Video del webinar “La refrigerazione del futuro:l’impatto dei refrigeranti sugli scambiatori di calore e le

nuove tecnologie di misurazione”

Disponibile il video del webinartargato Centro Studi Galileoche si è tenuto martedì 26 giu-gno alle 11.Relazioni:Rodolfo Cavicchioli, ProductManager LUVE “Nuovi refrige-ranti ad elevato glide: impattosugli scambiatori di calore”Fabio Mastromatteo, Instru-mentation Business Manager TESTO “La tecnologia di misura nel campo dell’instal-lazione e assistenza delle macchine frigorifere. Internet of things, dispositivi smart econnessioni wireless”.Introduce e modera: Federico Riboldi, Responsabile Comunicazione Istituzionale ATF.Centro Studi Galileo ha promosso, a partire dall’anno 2016, diversi webinar su argo-menti di attualità del settore. Un modo semplice e gratuito per aggiornare tutti iTecnici sulle novità del settore e costruire un rapporto diretto tra Tecnici e imprese.Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NOTIZIE DALL’EUROPA (Sintesi a cura del prof. Fantoni)Newsletter AREA consultabile integralmente nel nuovo sito ATF (per associati) www.associazioneATF.org

LEGISLAZIONE

F Gas: ultimi aggiornamenti – Da un’indagine riguardante i prez-zi degli Fgas per il primo trimestre 2018 è emerso che:• I prezzi sono aumentati nuovamente nel primo trimestre.Tuttavia,mentre l’aumento dei prezzi ha rallentato in modo significativo perquanto riguarda l’R404A, per l’R134a e l’R410A è aumentato dra-sticamente dallo scorso anno e nel primo trimestre del 2018.Entrambi i refrigeranti hanno mostrato aumenti più elevati rispettoall’R404A, soprattutto a livello di OEM e società di servizi.• La domanda per i sostituti dell’R404A, cioè R448A e R449A, èaumentata costantemente negli ultimi due anni (+10% nel primo tri-mestre 2018 rispetto al quarto trimestre 2017), mentre la doman-da di R32 è rimasta invariata a un livello molto basso. Questesostanze mostrano aumenti di prezzo relativamente moderati.• I prezzi delle autorizzazioni delle quote sono notevolmenteaumentati rispetto ai livelli molto bassi del 2015 (primo anno diassegnazione delle quote), con aumenti di 14-73 volte. In generemostrano una fascia di prezzo molto ampia.• Gli aumenti dei prezzi, rispetto al 2014, per la maggior parte deirefrigeranti più diffusi vanno da 7 a 23 € / t di CO2 equivalente, aseconda del tipo di refrigerante e della catena di fornitura, in lineacon le aspettative.(Pagina 4 della Newsletter AREA)

Direttiva Prestazioni Energetiche degli Edifici – La revisionedella Direttiva sul rendimento energetico degli Edifici 2018/844 èstata pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 19 giugno. L’entrata invigore è prevista per il 9 luglio. Gli Stati membri avranno tempo finoal 10 marzo 2020 per recepire la Direttiva all’interno delle loro legi-slazioni nazionali. AREA ha compilato una serie di raccomanda-zioni per l’attuazione nazionale della Direttiva. Una delle disposi-zioni in sospeso è stata l’introduzione dell’indicatore di prontezzaintelligente. Questo indicatore fornirà informazioni ai proprietari diedifici e agli abitanti sull’adattabilità dell’edificio alle necessità deglioccupanti attraverso funzionalità intelligenti. La metodologia di cal-colo è attualmente in fase di sviluppo.(Pagina 5 della Newsletter AREA)

Direttiva Efficienza Energetica – Il 19 giugno è stato annunciatol’accordo di compromesso per la nuova Direttiva sull’EfficienzaEnergetica. L’obiettivo di risparmio energetico concordato ai sensidell’articolo 7 è del 32,5% di efficienza energetica entro il 2030 edestende l’obbligo di risparmio energetico annuale oltre il 2020. GliStati membri saranno tenuti a sviluppare norme nazionali pubbli-camente disponibili sulla ripartizione dei costi di riscaldamento, raf-freddamento e consumo di acqua calda in edifici multi-apparta-mento e multiuso con sistemi collettivi per tali servizi. L’accordoconsente inoltre ai consumatori di richiedere informazioni traspa-renti e facilmente comprensibili sul loro consumo di energia e sulleinformazioni di fatturazione.(Pagina 6 della Newsletter AREA)

Direttiva Energie Rinnovabili – Le istituzioni hanno annunciato diaver raggiunto un accordo di compromesso il 14 giugno. Gli Statimembri hanno concordato un obiettivo primario del 32% di energiarinnovabile entro il 2030 con una clausola di revisione al rialzo peril 2023. L’accordo prevede un obiettivo per la quota di energie rin-novabili per il riscaldamento e il raffreddamento consistente in unaumento annuale dell’1,3% per il periodo 2021-2025. Il calcolo

sarà modificato per il periodo compreso tra il 2026 ed il 2030, lad-dove il punto di riferimento sarà il livello raggiunto nel 2020. Si pre-vede che l’accordo sarà adottato durante la sessione plenaria diottobre del Parlamento Europeo. Successivamente il Consiglio laadotterà e si prevede che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficialenel primo trimestre del 2019.(Pagina 6 della Newsletter AREA)

Ecodesign – Il 31 maggio il deputato Frederique Ries (ALDE, BE)ha presentato una relazione, non giuridicamente vincolante, conl’obiettivo di fornire un orientamento alla Commissione perl’imminente revisione della Direttiva sulla progettazione ecocompa-tibile. I punti-chiave della relazione sono: a) spostare l’attenzionedall’efficienza energetica all’efficienza delle risorse (durabilità,aggiornabilità, riciclabilità, ecc., b) necessità di migliorare la sorve-glianza del mercato a livello nazionale e aumentare la cooperazio-ne tra autorità nazionali e c) rendendo più agile la progettazioneecocompatibile: ridurre il calendario per l’adozione di misure di pro-gettazione ecocompatibile, in particolare per le tecnologie in rapidaevoluzione.(Pagina 6 della Newsletter AREA)

Lotti Ecodesign – Alcuni aggiornamenti sulle novità più signifi-cative: Armadi refrigerati professionali, abbattitori, unità di conden-sazione e refrigeratori di processo, ENTR Lotto 12: laCommissione ha pubblicato delle FAQ per questo gruppo di pro-dotti che fornisce indicazioni principalmente sull’ambito di applica-zione dei regolamenti. Di interesse per i membri di AREA è il chia-rimento che i sistemi a cascata, incluse le unità di condensazione,sono fuori dall’ambito.Riscaldatori per ambienti, ENER Lotto 1: Lo studio in corso si con-centra su riscaldatori di ambienti e stufe in combinazione con unapotenza nominale superiore a 400 kW. Il progetto di relazione fina-le dovrebbe essere reso disponibile a settembre e la relazione fina-le a partire da gennaio 2019. Inoltre, la Commissione ha messo adisposizione una serie di linee guida sui requisiti di etichettatura deiprodotti e dell’energia per questo gruppo di prodotti.Apparecchi di condizionamento ad uso residenziale, Lotto 10: Lemisure proposte nello studio per l’etichetta energetica porterebbe-ro i produttori a dover ridisegnare i componenti del prodotto al finedi soddisfare le categorie di efficienza energetica desiderate, ma iproduttori mettono in dubbio questi risultati in quanto non rispec-chiano le condizioni d’uso reali. Un’analisi dell’impatto è disponibi-le su richiesta presso la segreteria.(Pagina 7 della Newsletter AREA)

BREVI DALL’AREA

Nuovo Presidente – In occasione dell’Assemblea Generale svol-tasi a Vienna il 25 maggio 2018 Marco Buoni (ATF, Italia) è statoeletto nuovo Presidente dell’AREA. Il motto del neo-Presidente è:Un’autorevole Associazione Europea impegnata nella cooperazio-ne mondiale per raggiungere obiettivi globali.(Pagina 3 della Newsletter AREA)

Nuovo associato – Anche la Grecia entra a far parte dell’AREA.L’associazione Hellas Union Fgas è infatti diventata il 26° membrodi AREA. I membri di AREA provengono da 22 diverse nazioni, 19delle quali appartenenti al gruppo dei 28 dell’Unione Europea.(Pagina 4 della Newsletter AREA)

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INTRODUZIONE

Nelle applicazioni di condizionamentodell’aria (gruppi refrigeratori e macchi-ne ad espansione diretta), si stannosostanzialmente usando quattro fluididi riferimento: R123, R134a, R22 eR410A.L’eliminazione graduale dei refrigeran-ti HCFC R123 e R22 è completata nei“paesi sviluppati” ed è in corso neipaesi Art-5. Ma sono anche richiestealternative a più basso GWP degliHFC R134a e R410A. Una progressi-va eliminazione degli HFC è in corsoin Europa per il regolamento F-Gas,ed è pianificata a livello globale perl’emendamento di Kigali al Protocollodi Montreal.Per questo si stanno ricercando alter-native a tutti i fluidi che sono attual-mente utilizzati nel settore del condi-zionamento dell’aria. Tra le alternativeprese in considerazione più di fre-quente, una (R-290) è altamenteinfiammabile; altre hanno una minoreinfiammabilità (classe “2-L”).È comune opinione, inoltre, che lesoluzioni alternative non dovrebbero

portare come conseguenza efficienzeenergetiche inferiori. Così, la ricerca dialternative conduce ad un compro-messo tra infiammabilità, GWP, effi-cienza energetica ed anche costo. Lo

scopo di questa memoria è quello difare luce su alcuni dei problemi legatia questi compromessi. Per fare que-sto, vengono presentate alcune dellealternative più importanti. Siccome

Speciale refrigeranti per la climatizzazione

Fluidi a basso GWPper applicazioni dicondizionamento dell’ariaConfronti tra alternative

PAUL DE LARMINAT

Johnson Controls

Articolo trattodal 17° Convegno Europeo

Richiedere atti e video

Tabella 1: Fluidi allo studio

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alcune di queste sono miscele, vengo-no presentati i concetti alla base dellaloro formulazione.Vengono presentati i confronti tra i flui-di a livello di ciclo, evidenziandol’interazione tra il comportamentodelle miscele ed i sistemi in cui sonousate, con l’impatto potenziale sulleprestazioni di questi sistemi.E’ mostrato un esempio dei compro-messi nel caso specifico dei possibilisostituti del refrigerante R134a neigruppi refrigeratori.

FLUIDI ALLO STUDIO

La lista dei fluidi che sono presi inesame è riportata nella tabella 1, chemostra quale dei quattro fluidi di riferi-mento l’alternativa si propone di sosti-tuire. I fluidi sono elencati in ordine ditemperatura critica. Sono inoltre indi-cate alcune altre proprietà fondamen-tali: GWP, classe di infiammabilità,pressione e “glide” a 40°C. Questalista non può essere esaustiva, marappresenta un ampio esempio dialcune delle alternative menzionatepiù di frequente.La Figura 1 mostra il GWP di tutti que-sti fluidi insieme alla loro temperaturacritica, perché la temperatura critica èfortemente correlata a importanti para-metri ingegneristici come le pressionioperative (come risulta dalla tabella 1),ma anche la capacità volumetrica el’efficienza del ciclo dei fluidi.In Figura 1 si nota che: sul lato destrodel grafico, tutte le alternative a R123hanno un GWP prossimo a zero e nonsono infiammabili. Come si legge dalla

tabella 1, esse hanno anche un “glide”molto piccolo o nullo.– Sul lato sinistro, tutte le alternative a

R410A sono infiammabili e conGWP>400. Il GWP aumenta aldiminuire della temperatura critica,ciò significa anche pressione ecapacità volumetrica più alte.

– Nel mezzo ci sono le alternative aR22 e 134a. Alcune sono infiamma-bili, altre no. Tra queste, alla stessaTc, il GWP dei fluidi non infiamma-bili è in media di circa 500 più altorispetto a quelli infiammabili.

PERCHÉ È NECESSARIOPROPORRE DELLE MISCELE?

Dopo queste osservazioni iniziali, ci sipotrebbe chiedere perché sononecessarie le miscele. L’idea di base èche per ognuno dei fluidi di riferimento(R123, R134a, R22, R410A), sareb-bero auspicabili alternative con unaresa relativamente simile (tipicamentecirca +/- 15% rispetto al refrigerante diriferimento). Nel caso dell’R22, peresempio, Ie sole sostanze pure conuna resa frigorifera “simile” sonol’ammoniaca (R717) e il propano(R290). Ma l’ammoniaca è tossica edattualmente non è adatta ai sistemi adespansione diretta a causa dell’incom-patibilità con i materiali e dell’alta tem-peratura di scarico.Un’altra possibile alternativa è il pro-pano (R290), ma il suo uso è limitatodall’elevata infiammabilità. Altrimentinessun’altra sostanza pura utilizzabileha una resa frigorifera simile all’R22.Per questa ragione le alternative aR22 devono essere delle miscele conparecchi componenti comprendenti:– Alcuni fluidi con pressione e resa

superiori a quelle di R22. Nellemiscele proposte vengono usati duefluidi “ad alta pressione” (HP): R-125e R-32.

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Figura 1: GWP di tutti i fluidi e loro temperatura critica

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– Alcuni fluidi “a media pressione” (MP)con pressione e resa inferiore a R22,scelti tra HFC R134a e gli HFOR1234ze e yf.

– Piccole quantità di altri fluidi vengonousate saltuariamente, come R152ae R290, per le alternative a R22.

Il glide è una conseguenza della diffe-renza di proprietà tra i componenti adalta e media pressione della miscela.La Tabella 2 mostra la composizionedelle miscele proposte. Si vede che ilcompromesso tra GWP ed infiamma-bilità deriva molto logicamente dalla

composizione. Per i componenti adalta pressione R32 e R125, R32 ha unGWP più basso, ma è infiammabile,mentre R125 no. Alla stessa manieraper i componenti a media pressione,R134a ha un GWP più alto, ma non èinfiammabile, mentre è il contrario pergli HFO R1234ze e yf. Perciò, un piùalto contenuto di R32 (come compo-nente HP) e HFO (per MP) riduce ilGWP, ma aumenta l’infiammabilità.Viceversa, l’aggiunta di più R134 eR125 riduce l’infiammabilità, maaumenta il GWP.

CONFRONTO A LIVELLODI PRESTAZIONI

Tutti i vari fluidi nello studio sono staticonfrontati operando simulazioni delciclo nel caso specifico di una macchi-na di riferimento: l’unità mini-split410A testata nell’ambito dei program-mi AREP/ORNL alle condizioni AHRI.I calcoli ipotizzano lo stesso scambiotermico e la stessa efficienza del com-pressore per tutti i fluidi. Questa ipote-si non è necessariamente accurata,ma lo scopo è permettere il confrontodelle prestazioni in simili condizioni diciclo. I risultati mostrati nella Figura 2danno la resa volumetrica dei fluidi edi corrispondenti COP.Poiché molti fluidi sono miscele conglide, l’evaporazione e la condensa-zione all’interno del tubo non sono iso-termiche. Inoltre le prestazioni sonofortemente sensibili alla configurazio-ne degli scambiatori di calore.Le prestazioni (resa e COP) sonomigliori con scambiatori contro-corrente(Counter-Flow “Cf”) piuttosto che conscambiatori a flusso parallelo (ParallelFlow “Pf”). Un metodo dedicato aDTML costante è stato sviluppato peranalizzare questo effetto (Rif.1).Sui dia-grammi, un fluido puro è rappresentatoda un singolo punto.Una miscela con glide è rappresentatada un segmento tra il punto migliore(“Cf” in evaporatore e condensatore) edil caso peggiore (“Pf” in entrambi gliscambiatori).

COMMENTI SUI RISULTATI

La Figura 2 conferma la ben nota ten-denza che i fluidi con più bassa Tc (epiù alta pressione) tendono ad avereuna resa maggiore, ma un COP infe-riore. Questo spiega il compromessogenerale tra resa e COP.Nella configurazione ottimale (scam-biatori contro-corrente), miscele conglide possono avere un COP legger-mente migliore rispetto alla tendenzagenerale per i fluidi puri a pari resa.Ma le prestazioni possono ancheessere molto inferiori se la configura-zione degli scambiatori non è ottimale.Il progetto reale dovrebbe essere il piùvicino possibile all’ottimale, mal’ottimizzazione non è necessariamen-te semplice.

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Tabella 2: Composizione delle miscele

Figura 2: Confronto prestazioni

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Per esempio, la maggior parte dellepiccole unità split per il condiziona-mento dell’aria utilizzano evaporatori aflusso incrociato; o sistemi reversibili(alternativamente usati come refrige-ratori o pompe di calore) non possonoessere facilmente configurati peressere ottimizzati in entrambe lemodalità di funzionamento. Si deveanche ricordare che le miscele zeotro-piche non sono generalmente consi-gliate negli scambiatori a fascio tubie-ro in cui l’evaporazione e la condensa-zione avvengono all’esterno dei tubi(es. evaporatori allagati).Tutte le alternative a 410A hanno unaresa più bassa ed un migliore COPrispetto a R410A. Tutte hanno ancheuna resa volumetrica inferiore, eccettoR-32. Le miscele alternative a R-22hanno resa equivalente o inferiore aR-22. Nessuna di esse ha lo stessoCOP di R-22.

UN ESEMPIO DI COMPROMESSO:R-134a E ALTERNATIVENEI GRUPPI REFRIGERATORI

La Tabella 3 mostra le principali alter-native possibili a R134a, con i risultatidei confronti dei cicli per resa e COP.Per quanto riguarda la resa, si vedeche alcune delle alternative sonocaratterizzate da una sostanziale per-dita di resa (>10%). Quelle che con-servano circa la stessa resa sono:– R1234yf, ma è infiammabile ed ha

un COP più basso del 3% rispetto aR134a.

– R516A e R513A sono quasi deisostituiti “drop-in” di 134a, avendocirca la stessa resa ed un COP leg-germente inferiore (-2%). 516A haun GWP più basso di 513A (131contro 570), ma è infiammabile,mentre 513A non lo è.

Sulla base di questo, una possibilesoluzione è quella di proporre macchi-ne che possono funzionare sia conR134a o 513A senza la necessità dimodifiche.Anche se sono inizialmente vendutecon R134a, per tali macchine è pos-sibile garantire la possibilità di unfuturo retrofit al refrigerante 513A,non infiammabile e con più bassoGWP, qualora ciò diventasse obbliga-torio come conseguenza di futuriregolamenti.

CONCLUSIONI

Molti compromessi intervengono nellascelta dei fluidi; tra GWP, sicurezza,costo ed efficienza energetica. E’ opi-nione comune che le soluzioni alter-native non devono comportare unainferiore efficienza dei sistemi. Ma iconfronti delle prestazioni sono com-plessi, specialmente con le miscele,poiché essi sono fortemente influen-zati dalla configurazione dei sistemi.C’è una tendenza generale a focaliz-zarsi molto sul GWP dei fluidi. Ma per-sino il concetto di “basso GWP” è pra-ticamente impossibile da definire ingenerale: è fortemente collegato

all’applicazione (livello di pressione /resa) ed all’accettabilità dell’infiamma-bilità per l’applicazione.Gli aspetti economici devono esserevalutati tenendo in considerazionel’intero ciclo di vita, includendo il costoiniziale dei sistemi, il costo del fluido, ilcosto dell’energia, il costo delle misu-re di sicurezza quando necessarie,determinando il costo totale di pos-sesso. Assumendo come obiettivoquello di limitare le emissioni di gas adeffetto serra, il criterio finale dovrebbeessere quello del migliore LCCP (LifeCycle Climate Performance) del siste-ma per un dato costo di possesso.

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ULTIME NOTIZIE

Breaking newsNuovo gas non infiammabile alternativo all’R32

Honeywell ha annunciato lo sviluppo di una nuovo gas a bassoGWP non infiammabile, alternativa dell’R410A utilizzabile negliimpianti di condizionamento piccoli, grandi e medi. Il gas ha rice-vuto un’ottima classificazione, A1, (non tossico e non infiammabi-le) da parte di Ashrae, collocandosi come serio rivale dell’R32,

offrendo per la prima volta una seria alternativa all’R410A nei sistemi VRF.Il refrigerante, battezzato Solstice N41, è il risultato di anni di ricerca e sviluppo eaffronta una delle sfide più severe per la regolamentazione e la sicurezza nel setto-re HVAC. “E’ efficiente dal punto di vista energetico, rispettoso dell’ambiente ed eco-nomicamente vantaggioso”, afferma Sanjeev Rastogi, vicepresidente Honeywell edirettore generale dei prodotti fluoro. “I costi associati al passaggio al Solstice N41impallidiscono rispetto a quelli necessari per la conversione in un refrigeranteinfiammabile.”I primi studi affermano infatti che le apparecchiature saranno facilmente convertibili.Honeywell conta di commercializzare il prodotto a partire dal 2019.Comunicato Ufficiale a questo link:https://www.honeywell-refrigerants.com/europe/?press_release=honeywell-unveils-new-nonflammable-refrigerant-with-lower-global-warming-potential-for-use-in-statio-nary-air-conditioning-systems

Tabella 3: Alternative a R-134a e confronto prestazioni

(*) La performance del N13/R450A è data in due configurazioni: entrambi gli scambiatoriin controcorrente o equicorrente.

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ULTIME NOTIZIE

Le aziende al contrattaccoNo alle importazioni di gas illegali

Le importazioni illegali di refrigerante sono una realtà intutta Europa con gravi danni economici per le aziende delsettore e altrettanto grave pregiudizio alla sicurezza diTecnici e utilizzatori finali. Alcune aziende sono passate alcontrattacco segnalando i casi all’Associazione ATF.Emblematico l’utilizzo di Bombole monouso vietate nelmercato europeo. Riportiamo sotto la circolare cheun’azienda piemontese ha inviato alla propria rete dove sidenuncia un vero e proprio traffico illegale di gas. “Comevolevasi dimostrare, l’aumento esponenziale sul mercatoEuropeo dei prezzi dei gas refrigeranti HFC ha risvegliatomolto l’interesse presso gruppi e persone che a discapitodella legalità hanno incominciato a importare e distribuireprodotti che sono sottoposti al controllo della disciplina F-GAS, REACH o tipologia di contenitori (bombole).Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Operaio morto per una perditadi ammoniaca. Non era a conoscenza

della pericolosità del gasLa notizia è rimbalzata in tutti i media europei di settore. UnTecnico di una società che operava all’interno di un birrifi-cio di Northampton è stato ucciso dalle esalazioni diammoniaca dell’impianto sul quale stava operando. Unanotizia terribile che colpisce tutto il settore e fa accenderecon ancora maggiore forza i riflettori sulla pericolosità dialcuni gas e sulla necessità assoluta di manutenzione eformazione. Le notizie che trapelano dall’inchiesta infattitendono a sottolineare come il Tecnico non fosse a cono-scenza della pericolosità delle lavorazioni che stava effet-tuando. David Chandler sarebbe morto all’istante quandouna “grande nuvola blu” di refrigerante ammoniacale l’hacolpito in pieno volto.David, che lascia la giovane moglie Laura, era stato inca-ricato della rimozione di un vecchio compressore per larefrigerazione. Parrebbe che lo stesso fosse bloccato eche quindi lo sventurato abbia deciso di utilizzare una grusospesa. Nelle fasi di preparazione allo spostamento untubo sarebbe esploso ferendo mortalmente David e cau-sando lesioni guaribili con ricovero ospedaliero di alcunesettimane ai due colleghi.Fonte: https://www.northamptonchron.co.uk/news/colleagues-tried-to-phone-victim-of-ammonia-leak-in-minutes-after-fatal-accident-at-northampton-carlsberg-factory-1-8540879

Individuata la centrale di produzionedi gas CFC-11 illegale in Cina

Le informazioni ottenute dall’Investigation Agency (EIA)dimostrano con certezza che l’uso di CFC-11 nel settoredegli isolamenti in schiuma di poliuretano rigido in Cina è

molto diffusa. Il CFC-11 viene utilizzatocome agente espandente per la fabbri-cazione di pannelli di schiuma stampa-ti e schiuma spray per l’isolamento. EIAha raccolto prove contro diciotto azien-de in dieci province. Approfonditediscussioni con i dirigenti delle societàrilevano che non si tratta di episodi iso-

lati, ma invece rappresentano una pratica comune. EIA haesortato il governo cinese a riconoscere la portata di que-sto reato ambientale e agire con la forza pubblica al fine diinterrompere immediatamente le produzioni illegali.Leggi anche: www.industriaeformazione.it/2018/06/26/un-enorme-sito-produttivo-cinese-sta-inquinando-il-mondo-con-gas-illegale/

Primo risultato concretodel Presidente Marco Buoni:

anche la Grecia in AREAAREA annuncia che Hellas Union Fgas, Associazionegreca degli ingegneri e tecnici certificati dei sistemi di refri-gerazione e condizionamento dell’aria, è diventata mem-bro il 26 maggio 2018 in occasione dell’Assemblea gene-rale di primavera AREA a Vienna. Fondata a dicembre con30 membri, l’associazione è stata ufficialmente riconosciu-ta dalle autorità greche a marzo 2018 e conta attualmente220 membri provenienti da tutte le 13 regioni della Grecia.

Il Presidente AREA Marco Buoni (secondo da sinistra) con Nikos Pantelakis, Thanos Biris and Dimitris Tairis

Thanos Biris, presidente, ha dichiarato: “Hellas Union Fgas,è una realtà in rapida crescita, che profonde sforzi per la for-mazione, la certificazione e l’assistenza ai Tecnici. Ho sem-pre desiderato essere in contatto con Bruxelles e dopo averdiscusso con il mio caro amico Marco Buoni, abbiamo deci-so come Consiglio di HUFGas di entrare a far parte diAREA”. Marco Buoni, Presidente di AREA, ha dichiara-to: “Sono felice di rivedere la Grecia in AREA. Sebbene siauna giovane associazione, Hufgas è già consolidata, rico-nosciuta e molto dinamica. Sono certo che la collaborazio-ne con AREA sarà estremamente vantaggiosa per entram-be le parti”. AREA conta ora 26 associazioni membri pro-venienti da 22 paesi, tra cui 19 dei 28 Stati membri dell’UE.Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

1 notizie BIS:mod 2002 24-07-2018 17:07 Pagina 1

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Speciale principi di base del condizionamento dellʼariaPrincipi di basedel condizionamento dell’ariaManutenzione degli scambiatori di calore nei climatizzatorisplit: pulizia della batteria dell’unità esterna

194ª lezione

PIERFRANCESCO FANTONI

CENTONOVANTAQUATTRESIMALEZIONE DI BASE SULCONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Continuiamo con questo numero ilciclo di lezioni di base semplificateper gli associati sulcondizionamento dell’aria, così comeda 20 anni sulla nostra stessa rivistail prof. Ing. Pierfrancesco Fantonitiene le lezioni di base sulle tecnichefrigorifere.Vedi www.centrogalileo.it.Il prof. Ing. Fantoni è inoltrecoordinatore didattico e docente delCentro Studi Galileo presso le sedidei corsi CSG in cui periodicamentevengono svolte decine di incontri sucondizionamento, refrigerazione eenergie alternative.In particolare sia nelle lezioni in aulasia nelle lezioni sulla rivista vengonospiegati in modo semplice ecompleto gli aspetti teorico-praticidegli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILELA RACCOLTA COMPLETA

DEGLI ARTICOLIDEL PROF. FANTONI

Per informazioni: [email protected]

È vietata la riproduzione dei disegni suqualsiasi tipo di supporto.

INTRODUZIONE

Dopo che l’installazione del climatiz-zatore split è completata il rapportocon l’utente finale non va interrotto.Infatti è importante informarlo che lanuova apparecchiatura, affinchèpossa continuare a funzionare nelmigliore dei modi nel tempo, necessi-ta di una piccola manutenzione, comead esempio la pulizia periodica dellebatterie di scambio dell’unità interna edi quella esterna.Trascurare tale operazione comportaun peggioramento progressivo delleprestazioni del climatizzatore ed unaumento dei consumi di energia per ilsuo funzionamento.Particolarmente importante è la puli-zia del condensatore, soprattutto sel’unità è collocata in ambienti partico-larmente soggetti a fattori di inquina-mento dell’aria.

PULIZIA DEGLI SCAMBIATORI

Quanto è importante la pulizia degliscambiatori di calore in un climatizza-tore di tipo split?È essenziale se si desidera chel’apparecchiatura possa funzionarebene. Sì, perchè se non si esegue talepulizia con una certa frequenza ilclima comunque funziona e puòanche darsi che raffreddi a sufficien-za. Però se andiamo a vedere il con-sumo di energia, allora non si può direche funzioni bene. Comunque sia, ilcompressore risente in maniera rile-vante le conseguenze di una mancata

manutenzione delle batterie in quantoè costretto a compiere maggiore faticaper garantire le pressioni di lavoro delcircuito frigorifero. Ne segue un riscal-damento maggiore e maggiori solleci-tazioni meccaniche e termiche di tutti isuoi componenti.Nei casi peggiori la mancata e prolun-gata pulizia delle batterie può portarea conseguenze tali da comprometterela capacità di raffreddamento dell’ap-parecchiatura: in sostanza il climacontinua a funzionare ma l’aria nonesce sufficientemente raffreddatadalle bocchette e la temperaturaambiente fatica ad arrivare al set-pointimpostato. Possono manifestarsi, poi,anche fenomeni particolari che vannocorrettamente interpretati e non attri-buiti a cause che nulla centrano con laproblematica che si verifica.

POSSIBILI CONSEGUENZEDELLA MANCATA PULIZIA DELLEBATTERIE

Facciamo l’esempio di uno split chenon ha mai subito la pulizia della bat-teria evaporante e del filtro dell’aria.Una delle possibili conseguenze chesi possono avere è la brinatura dellabatteria interna. Normalmente essalavora bagnata, ma non brinata. Peròse lo scambio termico è ostacolatodalla sporcizia, depositatasi sulla bat-teria stessa o sul filtro dell’aria, allorapuò capitare di vedere anche la brina.In queste occasioni il manometro cisegnala una pressione di lavoro piut-tosto bassa ed allora può anche capi-

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tare che in maniera impropria si arrivia concludere che il circuito frigorifero èscarico di refrigerante. Prontamente siprocede ad aggiungere un po’ di gasal circuito e, apparentemente, le cosetornano a posto. Almeno per quantoriguarda la pressione (che risale) e labrina (che scompare). Problema risol-to. In realtà ora i problemi del circuitosono due: la batteria evaporante che èsporca e l’eccesso di carica di circuito.Per quanto riguarda il condensatore,invece, la diagnosi del problema disolito è più agevole. Se la batteria èsporca la pressione di condensazionetende a risalire. È ben vero che nelfunzionamento estivo di solito è diffici-le da misurare in quanto mancal’attacco sul circuito per collegare ilmanometro, ma dotandosi di un ter-mometro a contatto si può comunquevedere che la batteria lavora a tempe-rature molto elevate e quando questosuccede la prima cosa a cui pensare èproprio di verificare la pulizia delloscambiatore. Tutt’al più in questo casopotrebbe esserci un problema di tipo“logistico” se l’unità esterna è posizio-nata in maniera difficile da raggiunge-re (vedi figura 1), ma questo è un casoche lasciamo per altre occasioni.

COME PULIRE LA BATTERIACONDENSANTE

Per la pulizia della polvere che sideposita sul condensatore il metodopiù semplice è quello di utilizzare ungetto d’aria. Esso funziona, però, solose la polvere è “secca”, ossia nonviene legata alle superfici delle alette

e dei tubi di rame da sostanze grasse,oleose o altri tipi di collanti. In questicasi il getto d’aria ovviamente non èsufficiente.Si possono, allora, impiegare particola-ri detergenti esistenti in commercio(vedi figura 2). La loro formulazionepuò essere a base di idrossido disodio o di altri componenti in grado diprodurre un’azione schiumogena. Unadelle caratteristiche della soluzione èquella di essere in grado di aderire (equindi di detergere) anche sui trattiverticali di tubazioni e alette: solo cosìriesce ad esplicare con efficacia la sua

azione detergente. Tale prodotto deveessere in grado non solo di rimuoverela polvere ma anche altre sostanzecontaminanti come, ad esempio, gliossidi che si possono formare con iltempo sulla batteria, i residui organici,i grassi.Una delle proprietà che dovrebbeavere un buon detergente è quella dipotersi espandere dopo pochi secondiche risulta essere a contatto con la bat-teria. L’espansione non deve essereistantanea, appena il liquido vienespruzzato, perchè è necessario conce-dere un breve tempo affinchè il liquidopossa penetrare agevolmente ed inprofondità all’interno degli interstizianche molto piccoli, come ad esempiolo spazio tra due alette. Solo dopoessere ben penetrato è opportuno cheesso si espanda per poter esercitarecon più efficacia la sua azione deter-gente.Per cospargere tali soluzioni deter-genti si possono utilizzare delle picco-le pompe irroratrici (vedi figura 3)dotate di lancia ricurva che consentedi raggiungere anche i punti più inac-cessibili e che possono essere impie-gate anche per il risciacquo finale conacqua della batteria. Questa operazio-ne è molto importante: infatti il manca-to risciacquo della soluzione deter-

Figura 1.Raggiungere l’unità esterna è poco agevole. Ma in questo caso

è meglio farlo dal basso.

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gente oltre a comportare la non aspor-tazione della sporcizia rischia di peg-giorare la situazione in quanto il liqui-do stesso rimasto sulla batteria può

catturare, a sua volta, ulteriore polveree quindi peggiorare la situazione. Perevitare di lasciare residui saponosisulla batteria il lavaggio finale può

essere reso più efficace impiegandoacqua e bicarbonato di sodio, laddovei materiali impiegati per costruire loscambiatore di calore lo permettano.Per pulizie meno approfondite della

batteria condensante si può ancheimpiegare una semplice idropulitrice.Esistono modelli specifici allo scopoche si caratterizzano per avere ingom-bri limitati e pesi ridotti.Questo può essere particolarmenteutile quando non è agevole avvicinarsialla batteria dell’unità esterna. In que-sti casi risulta essere vantaggiosoanche essere dotati di una idropulitri-ce corredata di batteria ricaricabile equindi in grado di poter funzionareanche in assenza di alimentazioneelettrica. Quando si impiega una idro-pulitrice bisogna prestare attenzioneall’intensità del getto d’acqua che siutilizza: la pressione di lavoro nondeve essere eccessiva altrimenti sicorre il rischio di piegare le alette inalluminio della batteria.

Figura 2.Liquido detergente per la pulizia

della batteria esterna di unclimatizzatore split.

(catalogo Core-Equipment)

Figura 3.Esempio di pompe irroratrici,

con serbatoi di diversa capacità,adatte per il lavaggio delle

batterie di scambio delle unitàesterne dei climatizzatori split.

(catalogo Core-Equipment)

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SOMMARIO

Embraco da molti anni rappresentauna delle aziende di maggior succes-so nella promozione in tutti i continen-ti dei compressori a resa frigoriferavariabile e con refrigeranti naturali.Oltre a isobutano, usato principalmen-te nelle applicazioni domestiche, ilpropano sta diventando il principalerefrigerante nei sistemi commercialiplug-in di piccola taglia come alterna-tiva naturale a R404A.Le imminenti Direttive EU Ecodesign(Lot 12) e Etichettatura Energetica perla refrigerazione commerciale leggerarichiederanno una significativa riduzio-ne del consumo energetico di questisistemi. La soluzione della resa frigori-fera variabile insieme con l’uso di refri-geranti naturali é un potente strumen-to per soddisfare i nuovi requisiti EUed oggi, con la continua riduzione deiprezzi della elettronica di potenza,consente un rapido ritorno dell’investi-mento per l’inverter. Le nuove piat-taforme Embraco “Fullmotion” saran-no qui presentate insieme a qualchestudio che include la valutazione diritorno economico.

INTRODUZIONE

La “Direttiva ECO” recentemente intro-dotta ha sollevato una nuova domandaper migliorare la efficienza energeticadelle apparecchiature commerciali.A partire da luglio 2016, molti tipi diapparecchiature per la refrigerazionecommerciale (Lot 1) sul mercato EUdevono esibire nuove etichette di con-sumo di energia in accordo conDirettiva Ecodesign conosciuta comeErP (Energy related Products) e conMEPS (Minimum Energy PerformanceStandard). Per un secondo gruppo diprodotti (Lot 12) l’obbligo é in arrivopresto.Le nuove norme aiuteranno EU nellariduzione del consumo di energia e diconseguenza nella riduzione di emis-sioni di carbonio. Embraco ha testatodiverse varianti dei suoi prodotti conl’obiettivo di aiutare i clienti a raggiun-gere la migliore prestazione energeti-ca possibile, selezionando il refrige-rante appropriato ed il modello di com-pressore.Embraco per il segmento della refrige-razione “light commercial” raccoman-da l’uso di refrigerants HC in tutti i pro-dotti che lo consentono, scegliendo traisobutano (R600a) e propano (R290).Saranno presentati molti test esegui-ti con vari modelli di compressore edifferenti applicazioni, sia con R600ache con R290, ed i risultati di alcuni diquesti.Grazie all’uso degli idrocarburi, sonostati ottenuti significativi miglioramenti,principalmente grazie alle loro ottimeproprietà termodinamiche, ma esiste

ancora spazio di miglioramento utiliz-zando la tecnologia della resa frigori-fera variabile.Questa tecnologia è ben conosciuta elargamente utilizzata nelle apparec-chiature domestiche di classe energe-tica A+++, ma il suo utilizzo è ancoralimitato nel segmento della refrigera-zione “light commercial”.Grazie ai nuovi sviluppi di Embraco ealla espansione del portafoglioFullMotion (VCC), diventa sempre piùprobabile l’utilizzo anche in questosegmento. Test comparativi di alcunitipi di apparecchiature commercialicon compressori Embraco Fullmotionsaranno presentati insieme con ibenefici economici e ambientali diquesta scelta.

SPECIFICI SISTEMIDI REFRIGERAZIONE

Uno dei principali articoli che sarannopresto coinvolti dalla legislazioneprima menzionata é il Freezer perGelati, usato per un test comparativodi compressore on-off vs. compresso-re a velocità variabile ed i risultati sonopresentati in questo articolo.Il volume interno é di 300 litri, contieneun condensatore skin con pre-con-densatore a tubi di rame con aria for-zata, pareti di isolamento di 60 mm edoppia porta vetrata a scorrimento. Ildispositivo di espansione usato é unnormale capillare.I compressori scelti sono EMC3121U(R290) e VESD9C (VCC R600a) inconfronto con l’originale configurazio-

Speciale nuove tecnologie dei componenti

Nuovi compressori a velocitàvariabile per refrigerazione domesticae“Light Commercial”

PETER BUKSAR*, ENRICO ALBERA**

*EMBRACO Slovakia sro, Spisska Nova Ves, Slovakia**EMBRACO Europe s.r.l., Riva presso Chieri, Italy

Articolo trattodal 17° Convegno Europeo

Richiedere atti e video

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ne comprendente un compressoreR600a di un concorrente.

Come secondo esempio saranno pre-sentati i risultati di una prova su un fri-gorifero domestico, testato con uncompressore Embraco a velocitàvariabile.Il frigorifero ha due scomparti: un free-zer di 80 litri ed una zona frigo di 220litri, stand alone, compressore singoloe regolazione, condensatore statico atubi e classe A++.Il compressore scelto é VEMX9C(R600a) in confronto con la configura-zione originale contenente un com-pressore R600a on-off di un concor-rente.

Il dispositivo di controllo per entrambii sistemi è un normale termostatoelettronico con campo di temperaturatra -10 °C e -25 °C.

REFRIGERANTI USATI

Entrambi i sistemi originali usano refri-gerante R600a.I compressori sostitutivi usano R600aoppure R290.Entrambi i refrigeranti sono naturali epresentano un minimo impatto am-bientale con ottime proprietà fisiche

per questo tipo di applicazione. Leproprietà fisiche fondamentali sonomostrate in tabella 1.

METODOLOGIA DI PROVAE RISULTATI

Tutte le configurazioni di sistemi refri-geranti testati sono pressoché identi-che, senza cambio di alcun compo-nente. Condensatore, evaporatore,tubazioni, ventole ed ogni altro com-ponente sono rimasti inalterati. Puòanche essere utilizzato lo stesso ter-mostato.Per eseguire questo test comparativo,ovviamente, sono stati sostituiti i com-pressori ed i filtri disidratanti. Le carat-teristiche fondamentali dei compres-sori sono elencate in tabella 2.Cambiando il compressore conven-zionale on-off, ovviamente, sono staticambiati anche i componenti elettrici(dispositivo di partenza, condensatoredi marcia, protettore). Sostituendo ilcompressore on-off con quello a velo-cità variabile si é applicato lo specificoinverter.In entrambi i casi, con il compressoreVCC, l’inverter è di tipo “Drop-in”.Questa opzione si utilizza su sistemidotati di termostato elettro-meccani-co. Il modulo di controllo dell’inverter,collegato al normale termostato,decide la migliore velocità di rotazio-

ne del compressore in base al caricosull’evaporatore (che determina unaumento o una diminuzione dellapotenza assorbita), per raggiungerela temperatura impostata sulla appa-recchiatura.Entrambe le misure di consumo sonorealizzate a 25 °C di temperaturaambiente e 60% di umidità relativa (45÷75% per frigorifero HH).L’installazione dei sistemi é identica.Come carico termico si è usato il siste-ma di prova definito dallo standard ENISO 23953.I sistemi refrigeranti sono stati testati incamera climatica. La stabilità di tempe-ratura della camera é di ±0,5 °C.L’umidità relativa durante la prova èrimasta entro ±3% rispetto al valoreimpostato.L’installazione dei sistemi refrigerantidurante la prova è definita da standard.L’accuratezza del sistema di acquisizio-ne dati é ±0,3 °C per la temperatura,0,2% per la pressione e tutti i parame-tri elettrici sono misurati con precisionedi 1%. Tutti i risultati delle misure sonoelencati nelle tabelle 3 e 4.

STIMA COMPARATIVA DEI COSTIPER UTENTE FINALE

I dati delle misure possono essereusati per stimare i costi energetici diciascun sistema (tabella 5).

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Tabella 1.Refrigeranti – proprietà.

Tabella 2.Caratteristiche fondamentali dei compressori usati.

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Il risparmio complessivo ottenuto uti-lizzando la tecnologia VCC nei sistemipresentati in questo articolo si ottienemoltiplicando per il numero di anni cherappresentano la vita utile della appli-cazione.

CONCLUSIONI

Dai dati presentati si può osservare unsignificativo risparmio di energia (25-27%) ottenuto usando la tecnologiaVCC rispetto ai convenzionali com-pressori on-off.Questo risparmio é importante per 3aspetti:1. Risparmio energetico e diminuzione

generale dell’impatto sull’ambiente.2. Raggiungimento degli standard ener-

getici.3. Risparmio sulla bolletta dell’energia.In generale si raccomanda di utilizza-re la tecnologia VCC per tutti i sistemidi refrigerazione in cui é applicabile,ovviamente, in combinazione conrefrigeranti HC.Al momento essa comporta ancora unsignificativo aumento della spesa ini-ziale a causa del costo di compresso-re e inverter, tuttavia si raccomanda diconsiderarlo come un investimentocon ritorno nel medio termine.Inoltre l’evoluzione nel campo dellaelettronica mostra opportunità di ridur-re i costi a livelli accettabili, special-mente per piccoli sistemi di potenzaassorbita fino a 300W.

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Tabella 3.Risultati del test su freezer per gelati.

Tabella 4.Risultati del test su frigorifero domestico.

Tabella 5.Analisi dei costi operativi.

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VALORI DI ENTALPIA ATTRAVERSOI PRINCIPALI COMPONENTI

Utilizzando il diagramma pressioni-entalpia è possibile otte-nere le seguenti informazioni:• Punto 1 Valore del liquido raffreddato.• Punto 2 Valore del surriscaldamento sull’evaporatore.• Punto 3 Valore di scarico del compressore.

I valori di entalpia specifici alla base del grafico possono oraessere utilizzati per ricavare quanto segue:

Effetto di refrigerazione netto (NRE) Punto A - BDove l’evaporazione e il surriscaldamento utile hannoassorbito il calore espresso in kJ/kg.

Calore di compressione (lavoro svolto dalcompressore) (HOC) Punto B - CComprende il surriscaldamento della linea di aspirazione ela potenza assorbita diretta espressa in kJ/kg (esclusal’inefficienza del compressore e del motore).

Calore totale espulso (THR)Punto C - AIl calore da scartare al condensatore comprendente l’effettodi refrigerazione netta e il calore di compressione espressoin kJ/kg.L’effetto refrigerante netto definisce la quantità di calore cheverrà assorbita dall’evaporazione (e surriscaldamento utile)di un chilogrammo di refrigerante in queste condizioni.Questo può ora essere utilizzato per determinare la velocitàalla quale deve circolare il refrigerante per soddisfare il cari-co massimo designato.L’effetto di refrigerazione netto viene espresso in kJ/kg (laquantità di calore rimossa da ciascun chilogrammo di refri-gerante circolante).

Nota: 1 Joule / secondo: 1 Watt (1 kJ/s = 1 kW).Il lavoro diviso per il tempo è uguale alla potenza in Watto kW. In alternativa, dividendo il carico (KW) per l’effettorefrigerante netto (kj/Kg) si otterrà la portata di refrigeran-te richiesta.

Esempio:

Portata del refrigerante =Carico (10KW)

= 0.05 Kg/sNRE (200 kj/kg)

Il compressore deve quindi trasportare il refrigerante attra-verso l’evaporatore e attorno al circuito refrigerante a que-sta velocità per assorbire il carico di calore.I compressori sono classificati in base alla capacità dipompare un volume specifico di vapore refrigerante nel-l’unità di tempo.Nel caso di un compressore alternativo, il volume creatonel cilindro con il pistone nel punto morto inferiore (PMI) èla quantità teorica di refrigerante spostato ad ogni movi-mento del pistone.La dimensione e il numero di cilindri accoppiati con la lun-ghezza del movimento e la velocità del compressoredetermineranno la portata teorica del refrigerante, che èfacile da calcolare.lnefficienze e cadute di pressione causano lo spostamen-to volumetrico effettivo e di conseguenza la portata ad

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Speciale formazione

Manuale sull’usodegli F-Gas

KELVIN KELLY, MARTIN COOK – BUSINESS EDGE

Tratto da “F-Gas 517/2014 Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese puòessere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk

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essere inferiore al valore teorico; questa differenza è notacome efficienza volumetrica.L’aumento della velocità e/o compressione, causerà unadiminuzione dell’efficienza volumetrica. Questi valori potreb-bero in genere essere appena del 60%. Al contrario, uncompressore a velocità variabile con controllo della pressio-ne a testa flottante può raggiungere efficienze volumetricheche si avvicinano al 94%.La capacità di spostamento o la portata di un compresso-re è quindi valutata in m³/s in accordo con il rapporto dicompressione (dato dalla pressione di scarico / pressionedi aspirazione) e la velocità.Anche il flusso di massa varia in base al volume specificodi refrigerante, questo dipende dalla temperatura e dallapressione.Il tasso di flusso di massa del refrigerante deve essereconvertito da kg/s a m³/s per scegliere il compressore.Il grafico dell’entalpia della pressione mostra il volumespecifico del refrigerante a qualsiasi condizione di tempe-

ratura e pressione a destra della linea di saturazione delvapore. Il valore richiesto è quello all’ingresso del com-pressore dopo l’evaporazione, surriscaldamento utile esurriscaldamento della linea di aspirazione.La tabella mostra un volume specifico in m³/kg. Nota, adesempio, come il volume specifico si riduce a causa dellacompressione all’aumentare della pressione assoluta. Lacompressione del gas aumenta la sua densità in modoinversamente proporzionale al volume specifico. La den-sità è quindi il reciproco del volume specifico.Utilizzare la seguente formula per stabilire la portatarichiesta dal compressore:Portata m³/s: (portata di massa kg/s) x (volume specifico m³/kg)Molti produttori mostrano anche la capacità del compres-sore direttamente in kW in rapporto all’evaporazione e latemperatura di condensazione per evitare la necessità dieseguire questi ultimi calcoli.Questo è condizionato a una specifica temperatura di sur-riscaldamento per il gas di aspirazione, solitamente 18 K.

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Tabelle di saturazioneSono utili per tutti i refrigeranti e forniscono accurati valori delle loro caratteristiche termofisiche oltre una fascia di temperatura.

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Esempio di esercizio su pressione-entalpiaIl seguente esempio si basa su un sistema di refrigerazio-ne a R134a. I punti da A a G sul circuito di refrigerazioneschematico corrispondono agli stessi punti sulla tabella didi pressione-entalpia (diagramma Ph)

Le misurazioni prese da un circuito di refrigerazione possonoessere tracciate su un diagramma di pressione-entalpia, amano o utilizzando un software come CoolPack.(http://www.en.ipu.dk/Indhoid/refrigeration-and-energy-thechno-logy/coolpack.aspx

Lo schematico diagramma mostra un sistema di refrigera-zione che funziona su R134a.Gli indicatori mostrano che il sistema funziona a una pres-sione di evaporazione (A) di 1,9 bar (g) e corrispondente alpunto A sul diagramma Ph e la pressione di evaporazioneè di 2,9 bar (a).La pressione di condensazione (G) è 9,2 bar (g) corrispon-dente al punto G del diagramma Ph e una pressione di con-densazione di 10,2 bar (a).La temperatura di scarico che lascia il compressore (D) è di50 °C, quindi il refrigerante si surriscalda fino a saturare allatemperatura di condensazione di 40 °C (E).Il refrigerante liquido che lascia il condensatore è quindi sottoraffreddato fino a una temperatura di 33 °C (F). Il refrigeran-te attraversa quindi il dispositivo di misurazione (valvola diespansione termostatica) nell’evaporatore a una temperatu-ra di saturazione di 0 °C e viene poi surriscaldato di 7 K primadi entrare nel compressore (C).Sottraendo il valore di entalpia al punto (B) dal valore dientalpia al punto (C) si ottiene l’effetto di refrigerazionenetto (NRE).

NRE = 403 - 245 = 158kJ/kgSottraendo il valore di entalpia nel punto (C) dal valore dientalpia nel punto (D) si ottiene il calore di compressione(HOC) / lavoro svolto dal compressore.

HOC = 430 - 403 = 27kJ/kgSottraendo il valore di entalpia nel punto (F) dal valore di ental-pia nel punto (D) si ottiene il calore totale di scarto (THR).

THR = 430-245 = 185Kj/kgPer calcolare il coefficiente di prestazione (COP).

COP= NRE/HOC = 158/27 = 5.85Poiché il refrigerante R134a è un refrigerante singolo a 1,9bar (g), la temperatura del liquido saturo e quella del vapo-re saturo è la stessa, 0 °C.Un refrigerante misto come l’R407C ad una pressionecostante avrebbe una temperatura del liquido saturo diffe-rente dalla temperatura del vapore saturo (rispettivamentea 1.9 bar(g) -19 °C e -12.5 °C).Il surriscaldamento totale trovato nella parte bassa (evapora-tore) del sistema, può essere trovato sottraendo la tempera-tura di saturazione del vapore al punto B dal punto C. Comeper tutte le temperature differenti è conveniente usare unascala assoluta, kelvin (K).

Surriscaldamento totale lato basso = B temperatura delvapore saturo - C = 0-7 = 7K

Per trovare il sottoraffreddamento totale sottrarre la tempe-ratura al punto F della linea del liquido che entra nel dispo-sitivo di misurazione (valvola di espansione termostatica)dal punto E (temperatura del liquido saturo).

Sottoraffreddamento totale = E - F temperatura del liquidosaturato = 40-33 = 7 K

Uso dei diagrammi pressione-entalpiaper la ricerca dei guastiI dati ottenuti dalle misurazioni effettuate quando il sistemasi trova in condizioni di normale funzionamento (per laprecisione di solito la condizione consigliata è quella apieno carico*) possono quindi essere tracciati e confron-

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Schema del circuito di refrigerazione a R134a

Diagramma pressione-entalpia (R134a)

*Questa informazione può essere ottenuta dai dati di messa in servizio.

SCARICO 50 °C CONDENSATORE

COMPRESSORE

TEMPERATURAASPIRAZIONE

7 °C TEMPERATURALIQUIDO 33 °C

VALVOLAESPANSIONE

TERMOSTATICA

TEMPERATURAEVAPORAZIONE 0 °C

CONTROLLOALTA PRESSIONE

CONTROLLOBASSA

PRESSIONE

MANOMETRI DI SERVIZIOB.P. A.P.

TEMPERATURACONDENSAZIONE

40 °C

EVAPORATORE

Entalpia (calore energia / h) kJ/Kg R134a

Liquido sotto raffreddato33 °C

CONDENSAZIONE

EVAPORAZIONE

COMPRES

SIONE

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PRESSIONE DI EVAPORAZIONETEMPERATURA DI EVAPORAZIONE SATURATEMPERATURA LINEA ASPIRAZIONETEMPERATURA DI SCARICO DEL COMPRESSORETEMPERATURA DI CONDENSAZIONE SATURATEMPERATURA DEL LIQUIDO (SOTTO RAFFREDDATO)PRESSIONE DI CONDENSAZIONE

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tati con le condizioni dei grafici quando si ritiene che ilsistema sia in errore. Esempi di condizioni di guasto sonoillustrati di seguito.Alti e bassi valori di pressione da un normale sistema ope-rativo sono indicati dalla linea tratteggiata.

TEV (Valvola di espansione termostatica guasta aperta)Se la valvola di espansione termostatica (TEV) dovesseconsentire il passaggio di una quantità di refrigerante liqui-do eccessiva nell’evaporatore, il carico di calore dato com-porterebbe un aumento della pressione e della temperatu-ra di evaporazione, una diminuzione nella linea di surriscal-damento di evaporatore/aspirazione e la diminuzione delsurriscaldamento.Questo potrebbe potenzialmente causare il guasto delcompressore a causa del refrigerante liquido che entra nelciclo di aspirazione.Il guasto della valvola di espansione (TEV) aperta potrebbeessere causato da ognuno dei seguenti punti:• Errata regolazione del controllo di surriscaldamento sulla

TEV.• Bulbo di rilevamento che si stacca dalla linea di aspira-

zione.• Il danneggiamento dell’isolamento attorno al bulbo di rileva-

mento.

Perdita di refrigerante(liquido ancora presente)Una perdita di refrigerante causerà una riduzione di pres-sione sia alta che bassa e quindi proporzionalmente di tem-peratura di saturazione.La quantità ridotta di refrigerante che entra nell’evaporatoreaumenterebbe il surriscaldamento sia dell’evaporatore chedella linea di aspirazione.La temperatura di scarico del compressore aumenta acausa dell’aumento del surriscaldamento della linea di aspi-razione e dell’aumento della temperatura del motore elettri-co (azionamento compressore non aperto).Il raffreddamento della linea del liquido si riduce a zero.

Compressore inefficiente(scarse condizioni della pompa)Eventuali danni alla piastra della valvola del compressore

(rotativo) potrebbero dare origine a potenziali scariche divapore in ritorno alla linea di aspirazione e ad una quantitàridotta lungo la linea di scarico.Ne risulterebbe una riduzione del rapporto di compressio-ne. Il surriscaldamento aumenterebbe e il sottoraffredda-mento si ridurrebbe a zero.

Flusso dell’aria dell’evaporatore limitatoUn flusso d’aria insufficiente attraverso l’evaporatore cau-serà una riduzione della pressione sia alta che bassa, quin-di proporzionalmente anche della temperatura di saturazio-ne. La valvola di espansione ridurrà la quantità di refrige-rante all’entrata dell’evaporatore. Il surriscaldamento dell’e-vaporatore e della linea di aspirazione rimarranno nei para-metri controllati dal TEV.La temperatura di scarico del compressore diminuiscequando la chiusura della TEV fa diminuire la pressione

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Diagramma TEV guasta (aperta)

Diagramma perdite di refrigerante(liquido ancora presente)

Diagramma compressore inefficiente

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all’interno dell’evaporatore. Il sottoraffreddamento dellalinea del liquido si riduce a zero.

Flusso d’aria del condensatore limitatoUn flusso d’aria insufficiente attraverso il condensatore pro-voca un aumento della pressione sia alta che bassa, quin-di proporzionalmente della temperatura di saturazione. Unaumento della temperatura sulla linea di aspirazione portaanche all’aumento della temperatura di scarico. Il caloreespulso dal condensatore viene ridotto, il che a sua voltacausa una perdita nel sottoraffreddamento del liquido dellalinea fino a raggiungere lo zero.

COMPONENTI DEL SISTEMADI REFRIGERAZIONE

EvaporatoreGli evaporatori sono disponibili in diverse forme e dimen-sioni. Possono essere costruiti con tubi di rame collegaticon una bobina a serpentina. Legati a questi ci sono alette

in alluminio simili a quelle di un radiatore per auto. Un ven-tilatore viene utilizzato per aumentare il flusso di aria versol’evaporatore consentendogli di assorbire più calore.Al fine di raggiungere e mantenere un ambiente raffreddatoad una certa temperatura, la temperatura del refrigerante nel-l’evaporatore deve essere sostanzialmente più bassa. Adesempio, un frigorifero domestico dovrebbe essere in gradodi mantenere una temperatura di 4 °C. Per raggiungere que-sto la temperatura del refrigerante dovrebbe essere circa 20K sotto i 4 °C.In un evaporatore a tiraggio forzato, la temperatura del refri-gerante dovrebbe essere da 7 fino a 15 K sotto il livello tem-peratura richiesto dell’armadio o della cella frigorifera.

Espansione direttadell’evaporatore DXL’evaporatore è uno scambiatore di calore dove il caloreassorbito dal refrigerante durante il processo di evaporazio-ne viene estratto dal mezzo per essere raffreddato. Un po’di calore viene anche assorbito dal refrigerante quando ilvapore saturo si surriscalda.Un evaporatore può essere utilizzato per raffreddare l’aria,l’acqua o ogni altro gas o liquido e lo troviamo in ogni forma,dimensione e design di costruzione. I tre tipi base sono:• Tubo basico• Superficie piatta• Con alette

Tubo BasicoI tubi fatti con rame o altri materiali adatti in contatto con ilmezzo del raffreddatore vengono utilizzati per il trasporto delrefrigerante. I grandi sistemi impiegano tubi in acciaio.Questometodo viene utilizzato primariamente per il raffreddamen-to dei liquidi o dell’aria al di sotto dello 0 °C dove è neces-saria la formazione di gelo.L’effetto del gelo sui tubi di base è meno impattante chesui tubi ad alette. Questi sono più semplici da pulire e pos-sono essere scongelati manualmente mentre il sistema èancora in funzionamento. I formati sono di solito a zig zago elicoidali.

Superficie Piatta (piastre)Questo scambiatore di calore è formato da due piatti oppo-sti di acciaio o rame saldati a pressione. Un canale per ilrefrigerante è creato dai canali stampati sulle placche e ilprodotto finale può essere costruito in una grande varietà diforme. Queste sono facili da produrre e semplici da pulire emantenere.

Con aletteDi solito consiste in ali di alluminio su tubi di rame. Lo scopodelle ali è quello di entrare in contatto con l’aria che sareb-be normalmente passata tra i tubi senza rilasciare calore,perciò rendendo questa vicinanza più efficiente.La dimen-sione delle alette varia con la dimensione dei tubi e il nume-ro di alette varierà da 50 a 450 per metro a seconda dellerichieste dell’applicazione.Per applicazioni a basse temperature le alette sono ampia-mente spaziate per permettere un buon flusso d’aria quan-do la bobina è seriamente congelata.

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Diagramma del flusso dell’aria limitato nell’evaporatore

Diagramma Flusso d’aria del condensatore limitato

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Installazione dell’evaporatoreL’installazione, rimozione o sostituzione di un evaporatoredovrebbe effettuarsi in accordo con le istruzioni di fabbricae in ottemperanza con la norma UNI EN 378.

SbrinamentoLo sbrinamento del pacco alettato dell’evaporatore nei sistemidi refrigerazione dovrebbe essere effettuata periodicamente aseconda delle applicazioni e delle condizioni di funzionamen-to. Questo può essere ottenuto in una varietà di modi, fra cui:• Sbrinamento a ciclo spento (naturale). Permettere alla tem-

peratura dell’aria esterna intorno al pacco alettato di scio-gliere lentamente il ghiaccio che gli si era formato intorno.

• Resistenza elettrica. Gli elementi riscaldanti tracciati ven-gono energizzati quando il sistema è nel ciclo di sbrina-mento. Questo innalza poi la temperatura del pacco aletta-to in modo sufficiente da sciogliere il ghiaccio.

• Sbrinamento con gas caldi. Il sistema funziona a ciclo inver-so, inviando il vapore ad alta pressione surriscaldato dalcompressore alla serpentina, facendo aumentare veloce-mente la temperatura della serpentina.

• Sbrinamento con gas freddo. Simile allo sbrinamento congas caldo ma il vapore saturo dal ricevitore liquido è intro-dotto nella bobina dell’evaporatore.Questo metodo richiedetempi leggermente più lunghi rispetto allo sbrinamento congas caldo e maggior probabilità di produzione di calore. Laragione per cui si utilizza lo sbrinamento con gas freddo èper ridurre lo shock termico riducendo il cambio di tempe-ratura rapido applicato all’evaporatore.

• Ciclo di sbrinamento a doppia serpentina esterna. Quandoil sistema deve passare alla modalità di sbrinamento, solo il50% della serpentina ritorna alla modalità di condensatoree il restante 50% conserva la sua funzione di evaporatore.Questo metodo di sbrinamento si trova comunemente suisistemi a flusso variabile di refrigerante (VRV e VRF).

EfficienzaIl ghiaccio è un ottimo isolante di energia termica, quindiridurrà la capacità dello scambiatore di calore di assorbire ilcalore e, di conseguenza, ridurrà la sua capacità. Pertanto,lo scambiatore di calore deve essere privo di ghiaccio intutte le condizioni.Altri mezzi per garantire l’efficienza dell’evaporatore inclu-dono:• pulizia della serpentina• corretto funzionamento della ventola dell’evaporatore• carica di refrigerante ottimizzata• flusso d’aria corretto

Possibili perditeGli evaporatori sono soggetti a perdite sulle curve di ritornose esposti in ambienti difficili o a causa di espansione econtrazione quando si passa dalla modalità di raffredda-mento a quella di riscaldamento.

Refrigeratori d’acqua (chiller)Un refrigeratore d’acqua utilizza lo stesso ciclo di compres-sione di base a vapore delle altre apparecchiature descrittein precedenza. La differenza principale sta nell’evaporatore,che è uno scambiatore di calore acqua-refrigerante.

Evaporatore acqua-refrigeranteCi sono diversi tipi di evaporatore acqua-refrigerante, tracui:• coassiale o tubo concentrico• a piastra• a fascio tubiero (acqua nell’involucro)• a fascio tubiero (acqua nel tubo)Quella che segue è una descrizione degli evaporatori afascio tubiero.In questa forma di scambiatori il refrigerante viene passatoattraverso i tubi. I tubi sono posizionati in gruppo, conosciu-to come un fascio incasellato in un contenitore di acciaiocilindrico.L’acqua raffreddata viene fatta passare all’interno dei tubi inacciaio in direzione opposta al flusso del refrigerante permassimizzare lo scambio di calore.I tubi sono supportati da una serie di piastre semicircolari(separatori). Questi sono posizionati in modo da costrin-gere l’acqua a cambiare direzione in modo che scorraattraverso il cilindro e prevenire la stratificazione e inmodo da spingere al massimo lo scambio di calore.

Piastre pianeQuesto scambiatore di calore è composto da due piastreopposte fatte di acciaio pressato o rame saldate insieme.Un canale per il refrigerante è creato tramite i canali stam-pati sopra alle piastre e il prodotto finale può assumerevarie forme differenti. Economici da produrre e semplici dapulire e mantenere.Lo scambiatore di calore a piastra brasata (BPHE) è unavariante dello scambiatore di calore a guarnizione ed ècomposto da un numero di piastre ondulate a lisca di pesceassemblate in modo da formare un pacco di piastre.L’angolo e la profondità dell’ondulazione determinano il tra-sferimento termico e le proprietà idrauliche del BPHE. Gliangoli dell’ondulazione sono posizionati in direzione oppostarispetto ad ogni superficie posta in maniera adiacente all’al-tra e il pacco di piastre viene supportato dal punto di contat-to che si forma dove si incontrano le creste dell’ondulazione.I bordi di ogni piastra sono piegati a formare un labbro che facontatto e una guarnizione con la piastra adiacente.Le piastre vengono costruite in una pressa idraulica inacciaio inossidabile con una pellicola sottile di rame su di unlato. Le piastre vengono assemblate per formare un pacco dipiastre che viene poi sigillato tra due piastre finali (non ondu-late) dove vengono attaccati gli ugelli di ingresso e uscita.Un canale formato da due piastre con un angolo di corruga-zione acuto e un’altezza del canale relativamente grande avràuna bassa caduta di pressione e un basso coefficiente di tra-sferimento del calore per una data portata.Se l’angolo di corrugazione viene aumentato e/o l’altezzadel canale diminuisce, la caduta di pressione e il coefficien-te di trasferimento del calore aumentano.Aumentare la lunghezza della piastra ha un effetto similea diminuire l’altezza del canale e/o aumentare l’angolo. Lacaduta di pressione aumenta a causa della maggiore ridu-zione di lunghezza. Il coefficiente di trasferimento del calo-re aumenta anche a causa di una maggiore area di super-ficie, ma non aumenta il coefficiente di trasferimento delcalore.

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Una piastra con un angolo acuto è del tipo L (basso). Unapiastra con un angolo ottuso è del tipo H (alto). Un canale for-mato da una L-Plate e una H-Plate è di tipo Medium. (Unapiastra M non esiste). La disposizione delle piastre / canali èdeterminata in base alle prestazioni termiche richieste.Le funzioni di raffreddamento (o riscaldamento) con flussodi massa elevato e basso trasferimento di calore (bassocalore specifico o piccolo cambiamento di temperatura)richiedono i canali L. L’aria a pressione atmosferica è unbuon esempio di questa situazione e richiede i canali L chesono estremi perché non risulta pratico l’utilizzo di unoscambiatore a piastre BPHE.Le funzioni con un piccolo flusso di massa ma con un altotrasferimento di calore (alto calore specifico, cambiamentodi fase latente o grande cambiamento di temperatura) risul-tano meglio realizzate con canali H. Un ottimo esempio è ilcambiamento di fase latente associato a refrigeranti cherichiedono canali H per quasi tutte le applicazioni di condi-zionamento dell’aria e refrigerazione.NOTA: comparato ad uno scambiatore a serbatoio e unoscambiatore di calore a tubi, uno scambiatore di calore apiastre richiede meno carica refrigerante. La reg. EN517 ele migliori pratiche hanno persuaso i progettatori e gli instal-latori ad adottare una minore componente di carica possi-bile di modo che se il sistema ha delle perdite, verrà persa

una minore quantità di refrigerante.In fase di costruzione del BHPE è anche possibile mischia-re i canali H e M, con alcuni canali M seguiti da alcunicanali H in modo da ottenere una prestazione termicaintermedia tra i due tipi di canali H e M comunemente uti-lizzata per associare BHPE e prestazione. Comunque, nelleapplicazioni di fase di cambiamento latente, questa mesco-lanza di tipi di canale porta ad una cattiva distribuzioneintermedia tra il primo canale H e l’ultimo canale M, motivoper cui non viene utilizzata in applicazioni riguardanti refri-gerazione e climatizzazione.Una refrigerazione BPHE ha sempre tutti i canali refrige-ranti circondati dai canali dell’acqua realizzati in modo checi sia sempre un canale dell’acqua in più rispetto al nume-ro dei canali di refrigerante. Ciò fa sì che i canali più ester-ni siano canali d’acqua e di conseguenza anche il numerodelle piastre dei canali sia uno in più. (Questo è un modoper identificare un BHPE per uso refrigerazione).

AletteConsiste di solito in alette di alluminio espanse o saldate sutubi di rame e lo scopo delle alette è di entrare in contatto conl’aria che passerebbe normalmente tra i tubi senza rilasciarecalore, rendendo così questa vicinanza più efficiente.La dimensione delle alette varia a seconda della dimensio-

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Costruzione di scambiatore di calore a piastre

Le superfici attorno ai fori di queste coppie di piastre sonodisposte una verso all’altra. Le superfici metalliche sono incontatto e saldate, cioè il liquido non può entrare nei canaliattraverso i fori.Frecce blu: superfici dal lato del refrigerante.Frecce rosse: superfici dal lato del liquido.Queste coppie creano lo spostamento l’una dall’altra e le areeattorno ai fori delle porte qui non sono saldate insieme.In questo modo si forma un ingresso ai canali dal quale illiquido può entrare.

Un ugello per l’acquain più per il collegamentodel termometro

Copertura della piastraposteriore

Piastra dell’ultimocanale

Cinque canali d’acqua che circondanoquattro canali di refrigerante

Oblò

Piastra del primo canale

Piastra di tenuta non ondulata

Coperchio frontale

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ne dei tubi e il numero delle alette varia tra le 50 e le 450per metro a seconda delle richieste dell’applicazione. Leapplicazioni per basse temperature richiedono uno spaziogrande tra le alette per consentire un buon passaggio diaria quando la bobina è fortemente congelata.

Aletta internaI produttori di alcuni evaporatori migliorano le prestazioni tra-mite l’installazione di alette in rame molto sottili all’interno deitubi che trasportano il refrigerante. Ciò ha l’effetto di trasferirepiù calore dalle pareti del tubo al refrigerante stesso consen-tendo la produzione di refrigeratori più piccoli ed efficienti.

CondensatoreIl condensatore è uno scambiatore di calore simile all’evapo-ratore. Per piccoli-medi sistemi è raffreddato ad aria sia perconvezione che per aria forzata tramite una ventola.La funzione del condensatore è quella di convertire il refrige-rante da vapore a liquido. Ciò viene realizzato rimuovendo ilcalore dal refrigerante. Perchè il calore possa essere rimos-so è essenziale che la temperatura dell’aria raffreddata siainferiore a quella del refrigerante stesso. Nella maggior partedei casi ciò non capita in modo naturale. Perciò, per conden-sare il refrigerante, la pressione e di conseguenza la tempe-ratura all’interno del sistema deve essere alzata al di sopra diquella dell’aria circostante. L’aria circostante sarà quindi ingrado di assorbire il caldo dal refrigerante che si condenserà.L’innalzamento della pressione nel sistema si realizza trami-te la compressione del vapore refrigerante.

Condensatori di aria raffreddataI condensatori di aria raffreddata vengono normalmentemontati esternamente e sono disponibili in tutte le forme e

dimensioni fino a centinaia di migliaia di kilowatt espulsi.Le versioni ad alta, media e bassa produzione di rumoresono disponibili per soddisfare le richieste di applicazionee, se montate sul tetto, si possono utilizzare modelli abasso profilo. I modelli ad alta pressione statica esterna conventilatori centrifughi sono prodotti per installazioni internee condotti verso l’esterno.Il pacco alettato viene normalmente prodotto usando alettedi alluminio montate su tubi di rame. Quando il sistemadeve essere utilizzato in una regione costiera l’alta salinitàdell’atmosfera erode le alette in alluminio, per questo motivosi utilizzeranno alette rame a rame per prevenire il problema.Piccoli kit di controllo ambientale sono opzionalmente forniti.

Condensatore raffreddato ad acquaI condensatori raffreddati ad acqua vengono prodotti peruna grande gamma di capacità, da 10 a 500 kW. Sono pro-gettati per un uso principalmente ad acqua o associato aduna torre di raffreddamento. Sono anche disponibili conden-satori concepiti specificatamente per uso marittimo che utiliz-zano come mezzo l’acqua del mare.I condensatori raffreddati ad acqua vengono prodotti con tubiramati timbrati sul lato delle alette in alluminio.I tubi dell’acqua sono in rame rigido montati su fogli di tubi diacciaio e l’intero assemblaggio è montato all’interno di un rive-stimento in acciaio. Il calco in ghisa e i coperchi a volte sonorimovibili per consentire una pulizia periodica dei tubi del con-densatore. Di solito i tubi sono fatti a forma di “U” da una partee hanno un solo coperchio rimovibile da un lato per la pulizia.Sono previsti collegamenti idraulici alternativi per consentirel’uso di acqua dalla rete (4 passaggi) o acqua dalla torre di raf-freddamento (2 passaggi). Le connessioni di uscita del refri-gerante sono solitamente di tipo a flangia per modelli più pic-coli e a saldare per versioni più grandi. E’ previsto un attaccoad avvitare per il montaggio di una valvola di sicurezza. I con-densatori marini sono dotati di tubi in cupronichel per resiste-re agli effetti corrosivi dell’acqua di mare. I tappi sono fatti dibronzo. Ci sono diversi tipi di condensatori ad acqua tra cui:• coassiale o tubo in tubo• piastre piane• fascio tubiero• serbatoio e tubo• evaporativo

Installazione del condensatoreL’installazione, rimozione o rimpiazzo di un condensatoredovrebbe essere effettuato in accordo con le istruzioni delproduttore e in conformità con la norma UNI EN 378.

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Condensatore ad Aria

Uscita aspirazionerefrigerante

Targa

Collegamento refrigerantein ingresso

Collegamentovalvola disicurezza

Connessionealtapressione

Uscitaacqua

IngressoacquaCollegamento refrigerante in uscita

Zonadi rilascio

Serbatoiotubi

Testa

TubiSerbatoioIngresso liquidorefrigerante

Fluidofuori

Fluidodentro

Evaporatore a facio di tubi di tipo allagato

Disposizione del collegamento per un tipico condensatoreraffreddato ad acqua

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Speciale corso di tecniche frigorifere per i soci ATFDiversità delle procedure operativenell’utilizzo dell’R407H rispettoall’R404A214ª lezione di base

PIERFRANCESCO FANTONI

DUECENTOQUATTORDICESIMALEZIONE SUI CONCETTIDI BASE SULLE TECNICHEFRIGORIFERE

Continuiamo con questo numero ilciclo di lezioni semplificate per isoci ATF del corso teorico-praticodi tecniche frigorifere curato dalprof. ing. Pierfrancesco Fantoni.In particolare con questo ciclo dilezioni di base abbiamo voluto, inquesti 20 anni, presentare ladidattica del prof. ing. Fantoni, cheha tenuto, su questa stessa linea,lezioni sulle tecniche dellarefrigerazione ed in particolare dispecializzazione sullatermodinamica del circuitofrigorifero.Visionare su www.centrogalileo.itulteriori informazioni tecnichealle voci “articoli”e “organizzazione corsi”:1) calendario corsi 2018,2) programmi,3) elenco tecnici specializzati negliultimi anni nei corsi del CentroStudi Galileo divisi per provincia,4) esempi video-corsi,5) foto attività didattica.

ARTICOLO DIPREPARAZIONE ALPATENTINO FRIGORISTI

Introduzione

Proviamo a fare alcune considerazio-ni riguardo le novità che l’impiegodell’R407H comporta rispetto all’R404A.Quello che ci interessa sono le diverseprocedure pratiche che occorre metterein atto per lavorare con questa nuovamiscela.Cominciamo con il prendere in consi-derazione come si esegue il calcolo didue parametri importantissimi come ilsurriscaldamento ed il sottoraffredda-mento e come è possibile eseguire lemisure che ci permettono di fare talecalcolo.

Calcolo del surriscaldamento

Il primo esempio riguarda il calcolo delsurriscaldamento. Il surriscaldamento èuna delle misure indirette che è possi-bile fare sul circuito frigorifero di fonda-mentale importanza per comprenderecome sta lavorando l’evaporatore e dialtrettanto fondamentale importanzaper poter fare una diagnosi corretta sueventuali malfunzionamenti del circuito.Per tale ragione è importante non sba-gliare il suo calcolo.Utilizzando l’R404A non ci sono parti-colari attenzioni da porre per fare que-sto calcolo. Pur essendo l’R404A unamiscela zeotropa, ha un glide talmentebasso che lo si può tranquillamente tra-scurare quando si deve procedere neiconti. Con l’R407H (anch’esso miscelazeotropa), invece, non si può non tene-re conto del suo glide che, come giàdetto, ha un valore di circa 7 K. Chenon è poco. Quando si esegue il calco-

lo del surriscaldamento, quindi, si devetenere conto della temperatura di satu-razione del punto di rugiada e non delpunto di bolla per non commettere unerrore grossolano.Per meglio spiegare la cosa, conside-riamo il seguente esempio: supponia-mo di avere un circuito frigorifero fun-zionante con R407H. Per il calcolo delsurriscaldamento, come sempre, dob-biamo eseguire la misura della pressio-ne del lato di bassa e la misura dellatemperatura del vapore in uscita dall’e-vaporatore (vedi figura 1). Supponiamoche la BP misurata sia di 1 bar e che latemperatura rilevata con il termometrosia di -20 °C.Nella tabella 1 vengono riportati alcunivalori (che per semplicità sono stati leg-germente arrotondati) della relazioneesistente tra la pressione e la tempera-tura di saturazione dell’R407H.Possiamo vedere che in corrisponden-za della pressione di 1 bar l’R407H ini-zia il suo cambiamento di stato da liqui-do a vapore alla temperatura di -29 °Ce che termina tale trasformazionequando ha raggiunto la temperatura di-22 °C. È questa la temperatura delvapore saturo che, nella parte finaledell’evaporatore inizia a surriscaldarsi.La lettura del termometro ci informache tale vapore si “scalda” fino a -20°C, cioè per un valore complessivo di 2K. Proprio questo è il surriscaldamentoche ci eravamo proposti di conoscere.Attenzione a non commettere l’erroredi considerare, in corrispondenza dellapressione di 1 bar, la temperatura dibolla dell’R407H che, sempre dallatabella 1, risulta essere di -29 °C. In

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DEGLI ARTICOLIDEL PROF. FANTONI

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È vietata la riproduzione dei disegni suqualsiasi tipo di supporto.

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questo caso il surriscaldamento risulte-rebbe essere di 9 K, un valore buonoche ci può portare a concludere chel’evaporatore lavora in modo corretto.Invece non è così, dato che il valorecorretto del surriscaldamento di 2 K, unvalore piuttosto basso, ci avvisa cheesistono dei problemi.Per terminare il nostro paragone osser-viamo che con l’R404A tale possibilitàdi errore non esiste. Anche se è unamiscela zeotropa, infatti, il suo glideinferiore ad 1 K fa sì che la temperatu-ra di bolla e quella di rugiada sianomolto simili per cui, anche scegliendoerroneamente la temperatura di bollaper il calcolo del surriscaldamento nonsi commette uno sbaglio grossolano.

Calcolo del sottoraffreddamento

Anche per il calcolo del sottoraffredda-mento occorre prestare la stessa atten-zione necessaria per il calcolo del sur-riscaldamento. Solo che, in questocaso, nota la pressione di condensa-zione bisogna riferirsi alla temperaturadi bolla, cioè quella del liquido saturo.Per esempio, per un valore AP di 15bar, nella tabella 2 (che riporta valoriarrotondati) la corrispondente tempera-tura di saturazione che si deve consi-derare è di 35 °C.Non considerare la corretta temperatu-ra di saturazione porta ad una sovrasti-ma del sottoraffreddamento, propriocome nel caso dell’evaporatore dove sigiunge ad una sovrastima del surriscal-damento.

Senza manometri?

Può capitare, su certi circuiti. Di nonavere le prese di pressione. Per quelladi BP il caso è raro ma per quella di APè molto più frequente. In tali casi percalcolare il surriscaldamento ed il sotto-

raffreddamento si devono misuraredirettamente le temperature di rugiadae di bolla, senza poterle dedurre dallapressione. Si deve usare, quindi, il ter-mometro per leggere tali temperature.Con i refrigeranti puri e le misceleazeotrope la temperatura di lavoro deidue scambiatori del circuito frigorifero,evaporatore e condensatore, risultanoessere uniformi nella parte centraledella batteria e per buona parte diessa. Tale temperatura è proprio quelladi saturazione, quella che a noi interes-sa. Ecco, quindi, che è ben chiaro dovedobbiamo posizionare il bulbo del ter-mometro per eseguire la nostra misurae leggere il valore desiderato. Ancheper l’R404A, che non è puro nè è azeo-tropo, possiamo seguire, con buonaapprossimazione, tale procedura.Buona approssimazione significa chel’errore che si commette tenendo talecomportamento è assai trascurabile.Ma se retrofittiamo il nostro circuito conR407H le cose non funzionano piùcosì. Sempre riferendosi alla figura 1possiamo osservare che l’evaporatorenemmeno nella parte centrale dellabatteria ha un’unica temperatura di

lavoro, ma molteplici. La temperaturache a noi interessa è quella di rugiada,cioè -22 °C. Già, ma in quale punto del-l’evaporatore va posizionata la sondadel termometro per rilevare tale valore?Non abbiamo nessun riferimento inmerito dato che non possiamo intuire,osservando dall’esterno la batteria, inquale punto evapora l’ultima goccia diliquido. Quindi, se non c’è presa dipressione niente surriscaldamento esottoraffreddamento. Handicap notevo-le se si desidera conoscere come stan-no funzionando i due scambiatori.In realtà per l’evaporatore una scappa-toia c’è, anche se approssimata.Sempre con riferimento alla figura 1,possiamo misurare la temperaturaall’uscita della valvola d’espansione e,con un piccolo calcolo, in base ad essaricavarci la temperatura di bolla. Poi, atale valore, aggiungere il glide ed otte-nere, così, quella di rugiada, utile per ilcalcolo del surriscaldamento.Attenzione, però: il glide dell’R407Hnon ha sempre il valore di 7 K ma variain funzione della pressione. Una com-plicazione in più.

Figura 1.Schema semplificato del funzionamento di un evaporatore a R407H e

delle relative misure da eseguire per calcolare il surriscaldamento.

Tabella 1.

Pressione rel(bar)

0 -45 -381 -29 -222 -19 -123 -11 -54 -5 15 1 7

R407HTemperatura di saturazione (°C)

bolla rugiada

Tabella 2.

Pressione rel(bar)

14 32 3715 35 4016 37 4217 40 4518 42 4719 44 49

R407HTemperatura di saturazione (°C)

bolla rugiada

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Assorbimento: Tecnologia nata neiprimi anni dello scorso secolo edimpiegata per la produzione di freddo. Icircuiti ad assorbimento funzionanoimpiegando una miscela di due diversifluidi: il refrigerante vero e proprio edun fluido secondario. Generalmentevengono impiegate soluzioni diacqua/ammoniaca o acqua/bromuro dilitio. Quando il fluido secondarioassorbe il refrigerante rilascia calorementre quando si separa dalrefrigerante assorbe calore,sottraendolo al fluido da raffreddare equindi generando un effetto frigorifero.A differenza del ciclo a compressionedi vapore, ove di solito vengonoimpiegati due o tre scambiatori dicalore, nel ciclo ad assorbimento ènecessario un numero maggiore discambiatori. I due cicli, inoltre, sidifferenziano perché quello adassorbimento necessita di energiatermica per poter essere sviluppatomente quello a compressione divapore richiede la disponibilità dienergia elettrica per il funzionamentodel compressore. La tecnologia adassorbimento può essere impiegataanche per il funzionamento dellepompe di calore.

Condizionatore d’aria: apparecchiocapace di raffreddare e/o riscaldarel’aria di un ambiente interno utilizzandoun ciclo a compressione di vaporegenerato da un compressore elettrico,ivi compresi i condizionatori chefungono anche da deumidificatori,depuratori, ventilatori o dotati di unaresistenza elettrica ausiliare per

potenziare la funzionalità diriscaldamento, nonché gli apparecchiche possono utilizzare acqua (sial’acqua prodotta dalla condensazionea livello dell’evaporatore sia l’acquaproveniente da una fonte esterna) perl’evaporazione a livello delcondensatore, a patto chel’apparecchio sia anche in grado difunzionare senza l’aggiunta d’acqua,ossia utilizzando unicamente aria(Regolamento (UE) N. 206/2012)

Desurriscaldamento: Processo dirimozione del calore dal refrigeranteche si trova allo stato di vaporesurriscaldato. In un circuito frigoriferotale processo avviene normalmentenella parte iniziale del condensatore epermette di far diminuire latemperatura del refrigerante, che sitrova allo stato di vapore, fino al valoredi saturazione. Un’altra tecnica perdesurriscaldare il vapore è quella diiniettare al suo interno del liquido inmaniera calibrata mediante unavalvola d’espansione termostatica ouna valvola solenoide. L’evaporazionedi tale liquido avviene a spese delvapore caldo, che così sidesurriscalda.Tale tecnica vienefrequentemente impiegata per ilraffreddamento dei compressoriquando la temperatura del refrigerantecompresso raggiungerebbe altrimentivalori troppo elevati.

Fascia elastica: Anello a sezionequadrata o rettangolare, aperto con untaglio obliquo lungo il suo spessore,generalmente composto in ghisa. Lafascia elastica viene alloggiataall’interno di un’opportuna scanalaturapraticata sulla superficie laterale delpistone ed ha il compito di garantire latenuta tra il pistone stesso ed il cilindro.Non tutti i compressori sono dotati difasce elastiche: in quelli di potenza piùpiccola la tenuta viene assicurata dalvelo d’olio che provvede allalubrificazione. Oltre che elemento ditenuta, la fascia elastica funge ancheda elemento raschia olio dellasuperficie interna del cilindro. In questomodo l’olio che ricopre la superficieinterna del cilindro viene in parteriportato nel carter del compressore,limitandone la sua uscita dalcompressore assieme al vaporecompresso.

Modo attesa: la condizione in cui uncondizionatore d’aria od unventilatore è collegato alla fonte dialimentazione di rete, dipendedall’energia proveniente dalla fonte dialimentazione di rete per funzionarecome previsto e fornisceesclusivamente le seguenti funzioniche possono continuare per un lassodi tempo indefinito: funzione diriattivazione o funzione di riattivazionecon la sola indicazione della funzionedi riattivazione attivata e/ovisualizzazione di un’informazione odello stato (Regolamento (UE)N. 206/2012).

RAC: Refrigeration & Air Conditioning(refrigerazione & climatizzazione).Acronimo inglese che viene impiegatoper indicare il settore del freddoattinente sia alla conservazione dellederrate alimentari (refrigerazione) siaal mantenimento di condizioniambientali di temperatura e umiditàben definite (climatizzazione)

Temperatura a bulbo asciutto:Temperatura misurata mediante untermometro il cui bulbo è mantenutoasciutto. Di solito la misura di taletemperatura viene eseguita per l’ariaambiente e, a differenza dellatemperatura misurata con untermometro a bulbo umido, il valoreche viene rilevato dallo strumento nonè influenzato dal contenuto di umiditàdell’aria stessa. Viene anchedenominata temperatura a bulbosecco.

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(Parte centosettantasettesima)Diciottesimo anno

A cura dell’ing.PIERFRANCESCO FANTONI

GLOSSARIODEITERMINIDELLAREFRIGERAZIONEE DELCONDIZIONAMENTO

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GLOSSARIO 6-2018:GLOSSARIO 9/07 24-07-2018 17:23 Pagina 50

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TESTOapparecchi di controllo,sicurezza e regolazioneFabio Mastromatteo20019 Settimo MilaneseTel. 02/335191www.testo.it

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ECONORMAregolatori di temperaturae umiditàAlessandro Mattiuzzi31020 San VendemianoTel. 0438/409049www.econorma.com

INFICON - SERVICE TOOLScercafughe, recuperatorie bilanceMaurizio Roncoroni40060 Osteria GrandeTel. 051/0361054www.tdm-sas.it

KRIWAN ITALIAingegneria dei sistemiPaolo Molteni23868 ValmadreraTel. 0341/1765501www.kriwan.com

TESTOapparecchi di controllo,sicurezza e regolazioneFabio Mastromatteo20019 Settimo MilaneseTel. 02/335191www.testo.it

ENERGIE RINNOVABILI

CLER ENERGIEALTERNATIVEinstallazione solare fotovoltaicoGiovanni Filippi15033 Casale MonferratoTel. 0142/454216www.clersrl.it

ARIA CONDIZIONATA

RECIRriscaldamento e condizionamentoGiovanni Migliori00159 RomaTel. 06/43534503

TERMOIDRAULICAAGOSTINIaccessori condizionamentoFabrizio Agostini00178 RomaTel. 06/7183958www.t-agostini.com

ENTI CERTIFICATORI

BUREAU VERITAS ITALIA/CEPASente certificatoreCristina NorciaMassimo Dutto20126 MilanoTel. 02/270911www.bureauveritas.com/certificazione

TECNEAente certificatoreFrancis Lanaud15033 Casale MonferratoTel. 0142/540705www.tecnea-italia.it

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• Menù di misura intuitivi per regolare senza fatica anche gli impianti più complessi• Tutti i principali refrigeranti archiviati nello strumento, aggiornabili gratuitamente • Massima precisione dei risultati di misura

Passa dall’analogico al digitale!Gruppo manometrico digitale Testo: un unico strumento per tutti i refrigeranti.

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Il Regolamento Europeo F-Gas n°517/2014 richiede di abbandonare rapidamente l’uso dei gas refrigeranti ad elevato GWP (indice di “Riscaldamento Globale”).

I primi gas ad essere eliminati saranno quelli con GWP>2500, come i refrigeranti per le basse temperature R-404A ed R-507.

Le alternative sono ora disponibili: i gas ChemoursTM sono refrigeranti a base di HFO, a basso GWP, che possono essere utilizzati in sicurezza (classe A1 = non infiammabili e non tossici) negli impianti di refrigerazione tradizionali.

Rivoira Refrigerants è a disposizione per qualsiasi informazione sui prodotti e per un supporto tecnico al fine di facilitare la transizione verso i nuovi refrigeranti Opteon®.

Rivoira Refrigerants S.r.l. - Gruppo PraxairTel. 011 22 08 911 - Fax 800.849.428 [email protected]

I gas refrigeranti alternativi ChemoursTM Opteon®

Ridurre le emissioni di “gas serra” oggi è semplice e possibile, senza cambiare tecnologia ed in sicurezza

REFRIGERANTE Opteon® XP10 Opteon® XP40 Opteon® XP44

N° ASHRAE R-513A R-449A R-452A

GWP 631 1.397 2.141

ClASSE A1 A1 A1

SOSTITuISCE R-134a R-404A, R-507 R-404A, R-507

APPlICAzIONI Refrigerazione TN, Chiller

Refrigerazione BT

Trasporti refrigerati

NOTE

Capacità frigorifera superiore

al R-134a e COP simile

Efficienza energetica superiore al R-404A ed R-507

Efficienza energetica

e temperature di scarico simili

a quelle con R-404A ed R-507

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ORBIT FIT ORBIT+

ABBINATI CON INTELLIGENZA.APPLICATI CON EFFICIENZA.Le nuove serie ORBIT+ e ORBIT FIT portano le prestazioni dei compressori a un nuovo livello, consentendo agli utilizzatori di poter soddisfare i più rigidi standard di effi cienza energetica. ORBIT+ con motore ‟line start permanent magnet” incrementa l’effi cienza di sistemi scroll in applicazioni chiller e pompa di calore. Il funzionamento con economizzatore degli ORBIT FIT (Flexible lnjection Technology) estende i limiti di applicazione e aumenta la capacità e l’effi cienza. Tutte le serie ORBIT possono essere utilizzate con la tecnologia BITZER Advanced Header Technology (BAHT) in numerose combinazioni tandem e trio. La tecnologia garantisce una corretta lubrifi cazione del compressore e riduce i costi, incrementando l’economia generale del sistema. Tutte le serie sono idonee a refrigeranti A1 come l’R410A, come pure ai refrigeranti R454B, R452B e R32 di tipo A2L. Ulteriori informazioni sono reperibili su www.bitzer.it

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