Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo Marisa Trinchero.
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Autismo e disturbi Autismo e disturbi pervasivi dello pervasivi dello
svilupposviluppo
Marisa Marisa TrincheroTrinchero
I I Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS)(DPS) sono sindromi da alterazione sono sindromi da alterazione
dello sviluppo del SNCdello sviluppo del SNCMANUALE DIAGNOSTICO CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DISTURBI PSICHICI
AUTISMO AUTISMO (Criteri diagnostici DSM - IV ICD 10)(Criteri diagnostici DSM - IV ICD 10)
Disturbo pervasivo dello sviluppo Disturbo pervasivo dello sviluppo
intelligenzaintelligenza
memoriamemoria
linguaggiolinguaggio
funzioni esecutivefunzioni esecutive
imitazioneimitazione
comportamenti comportamenti adattiviadattivi
AUTISMO: AUTISMO: disturbo della funzione disturbo della funzione cerebrale che impedisce di comprendere e cerebrale che impedisce di comprendere e organizzare le informazioni percepite dai organizzare le informazioni percepite dai
sensisensiInsorgenza entro i tre Insorgenza entro i tre annianni
Diffusione 3-6/1000Diffusione 3-6/1000
Prevalenza maschile Prevalenza maschile 4/1 4/1
Decorso cronico Decorso cronico
Problema che riguarda lo Problema che riguarda lo sviluppo e la maturazione sviluppo e la maturazione del SNCdel SNC
Correlato a ritardo mentale Correlato a ritardo mentale nel 70-80% dei casi nel 70-80% dei casi
In alcuni casi sono presenti In alcuni casi sono presenti abilità eccezionali HFabilità eccezionali HF
Il 20-30% dei soggetti Il 20-30% dei soggetti sviluppa epilessia entro l’età sviluppa epilessia entro l’età adultaadulta
L’ICEBERG DI SCHOPLERL’ICEBERG DI SCHOPLER
Problemi di Problemi di comportamentocomportamento
Turbe della Turbe della percezionepercezione
Deficit di comunicazioneDeficit di comunicazioneDeficit di interazione Deficit di interazione socialesocialeDeficit di immaginazioneDeficit di immaginazione
STRESSSTRESS
SovraccaricoSovraccarico / / inondazioneinondazione
… vado con i miei genitori. Spesso mi lascio condurre da loro come fossi cieco, non perché non
vedo niente, ma perché vedo troppo e quindi perdo il senso dell’orientamento.
Zoller
… i miei cinque organi di senso non sono sufficientemente
integrati , ho picchi a favore o sfavore di un organo…
D. Williams
Funzionamento Funzionamento “mono“mono””
DisturboDisturbo della della selezioneselezione
Per me udire è come avere un amplificatore bloccato al
massimo. Posso scegliere di: “collegare” le mie orecchie e
lasciarmi sommergere dai suoni o “spegnere” le mie orecchie.
Temple Grandin
Ipo/iper sensibilità Ipo/iper sensibilità
Io indietreggiavo quando le persone cercavano di abbracciarmi perché il contatto provocava l’irrompere penoso di un maremoto di stimolazioni attraverso il mio corpo…una gonna che mi grattasse la pelle mi sembrava carta vetrata… anche
lavarmi i capelli era doloroso … era un problema adattarmi agli abiti nuovi…. Temple Grandin
IperselettivitàIperselettività
Percepisco diversamente dai normali...di un martello vedo prima i pezzi, analizzo le
coincidenze e poi con fatica percepisco il martello … se cambia un dettaglio, non è più la stessa cosa
Jim Sinclair
Problema di avvio e di Problema di avvio e di esecuzione dell’azione esecuzione dell’azione
volontaria / intenzionalevolontaria / intenzionale
Problemi nella Problemi nella selezioneselezione e e pianificazionepianificazione del del gestogesto
Difficoltà nel Difficoltà nel sequenziaresequenziare il gesto il gesto
Sono disprassica… la cosa a volte mi fa “gelare sul posto” o “dimenticare” come muovermi, camminare, masticare, deglutire, annuire con la testa o scendere le scale alternando i piedi…. è il corpo che mi intrappola e mi
nega il potere di andare dove la mia mente vuole andare.
Sharisa Kochmeinter
Alterazione qualitativa dell’interazione sociale
Alterazione qualitativa della comunicazione
Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati
INTERAZIONI SOCIALIINTERAZIONI SOCIALI
simboli astratti in moto simboli astratti in moto perpetuoperpetuo
Astratte Invisibili Temporanee Fuggitive
Concrete Visibili Situate in tempo e spazio
Il soggetto autistico necessita di informazioni
“Trovo molto difficile capire le situazioni sociali e posso superare tale problema solo se ogni minimo passo, regola e
idea mi vengono scritti e numerati in sequenza, in una colonna che devo guardare e riguardare molte volte per impararla
tutta. Ma anche così non ho alcuna garanzia di sapere sempre come,
quando e dove applicare le regole, perché il contesto, che è sempre diverso da quello in cui le ho imparate, mi confonde...
La vita è sconcertante, una confusa interazione fra una massa
di persone, fatti, cose e luoghi senza alcun confine. La vita sociale è difficile perché non sembra seguire uno
schema.”
Jim Sinclair
Cecità socialeCecità sociale
Comportamenti Comportamenti ecoeco
3 PROFILI
INACCESSIBILIINACCESSIBILI
PASSIVIPASSIVI
ATTIVI MA BIZZARRIATTIVI MA BIZZARRI
Interpretazione letterale dei Interpretazione letterale dei comportamenti comportamenti
Incapacità di immaginare, di cogliere Incapacità di immaginare, di cogliere le motivazioni altruile motivazioni altrui
Interpretazione letterale dei Interpretazione letterale dei comportamenti comportamenti
… cerco la comprensione scientifica, non capisco lo stato d’animo,
mi fermo su un particolare... Marc Segal
Mancanza di reciprocità sociale o Mancanza di reciprocità sociale o emotivaemotiva
Quando vedo tante persone per capire cosa fanno, osservo, divido in
tappe, numero, mi ritiro e studio. Quando torno è tutto cambiato.
T. Grandin
Se utilizzo solo il linguaggio verbale, a volte riesco a dire
ciò che penso, altre volte no. Sue Rubin
Ritardo o assenza del Ritardo o assenza del linguaggiolinguaggio
Incapacità di analizzare Incapacità di analizzare ciò che “sta dietro al ciò che “sta dietro al linguaggio”linguaggio”
Uso di linguaggio Uso di linguaggio stereotipato ripetitivo o stereotipato ripetitivo o eccentricoeccentrico
All’inizio pensavo che il suono delle voci umane fossero dei rumori in mezzo ad altri rumori, senza significato e solo quando ho visto le parole scritte sulla carta ho compreso il significato.
T. Grandin
Io urlavo perché era il mio unico mezzo di comunicazione. Quando gli adulti si
rivolgevano a me, riuscivo a comprendere tutto quello che dicevano. Quando gli adulti parlavano tra di loro, quel che
dicevano mi sembrava incomprensibile. Le parole che avrei voluto pronunciare erano nella mia mente ma non
ero in grado di farle uscire, era come un infinito farfugliamento.
T. Grandin
Aprassia Aprassia verbaleverbale
Linguaggio Linguaggio ecolalicoecolalico
Inversione Inversione pronominalepronominale
Incapacità di comprendere il senso delle Incapacità di comprendere il senso delle paroleparole
Doppi sensi/ metafore/ umorismo verbale
… bisogna lavorare in maniera così dura per capire i discorsi che quando le parole entrano nella mente, sembra che
rimangano impresse esattamente nel modo in cui sono state sentite
Therese Joliffe
Rigidità nelle abitudini e nelle Rigidità nelle abitudini e nelle routinesroutines
Non mi piacevano le sorprese….Potevo ricevere regali, ma non sopportavo di non sapere in cosa consistessero…il mio regalo
preferito era un barattolo di ananas che ricevevo ogni Natale e che riconoscevo sotto l’albero dalla forma del pacchetto…
Gunilla Gerland
Stereotipie motorie e/o verbaliStereotipie motorie e/o verbali
Interesse eccessivo per oggetti o parti di essiInteresse eccessivo per oggetti o parti di essi
Interessi ristretti o anomali Interessi ristretti o anomali
Assenza di gioco Assenza di gioco simbolicosimbolico
Sottomissione ad abitudini e rituali inutili Sottomissione ad abitudini e rituali inutili
… gabbia invisibile che costringe a proteggerti da
qualunque cosa… compulsione a fuggire anche da chi sai che ti può aiutare.
Donna Williams
al contesto nuovoal contesto nuovo
alla persona alla persona nuovanuova
modifiche dell’ambiente modifiche dell’ambiente circostantecircostante
rottura degli schemi rigidirottura degli schemi rigidi
INDIVIDUARE INDIVIDUARE I PUNTI DI FORZAI PUNTI DI FORZA
… il problema che si pone è quello di verificare i punti di forza ed i punti di debolezza del bambino, in modo da poter programmare e sistematicamente aggiustare dei piani di
intervento personalizzati e, nei limiti del possibile, integrati. Lucio Cottini
OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE DIRETTA E INDIRETTADIRETTA E INDIRETTA
sul soggetto: sul soggetto: - comunicazione- comunicazione - reazione- reazione - gioco- gioco - proposte verbali e non- proposte verbali e non - attaccamento- attaccamento - interazione- interazione
raccolta di informazioniraccolta di informazioni: - famiglia: - famiglia - documentazione- documentazione - curanti- curanti - scuola di - scuola di provenienzaprovenienza - interventi - interventi territorialiterritoriali
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
• abilità acquisite e abilità acquisite e nonnon
• abilità emergenti / potenzialità abilità emergenti / potenzialità
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO EDUCATIVOOBIETTIVI DELL’INTERVENTO EDUCATIVO
ORGANIZZARE ORGANIZZARE SPAZIO E TEMPOSPAZIO E TEMPO
Organizzare e strutturare i tempi, gli ambienti di lavoro, i compiti e i materiali per renderli adeguati e prevedibili
per l’allievo con disturbo autistico.Quando l’allievo comprende veramente che cosa sta
accadendo e che cosa ci si aspetta da lui, l’apprendimento ne risulta favorito e i problemi di comportamento si attenuano.
Lucio Cottini
Strutturare tempi, ambienti, materiali e Strutturare tempi, ambienti, materiali e compiti per ottenere:compiti per ottenere:
prevedibilitprevedibilitàà
chiarezzachiarezza
certezzacertezza
Solo un insegnante ordinato e preparato fa ordine nella mia mente. Gli insegnanti disorganizzati
peggiorano il mio stato autistico. Sue Rubin
I bambini autistici necessitano di avere una giornata strutturata ed insegnanti che sanno come essere tenaci, ma gentili.
Temple Grandin
• Delimitare spazi individuabili per ogni attività
• Evitare troppi stimoli distraenti nelle zone di lavoro
• Agevolare l’accesso ai materiali
Aiuta ad organizzare / sapere prima gli eventi giornalieri
Aiuta i passaggi tra un’attività e l’altra
Aiuta la motivazione e il rinforzo (so quando e come inizio, come finisco e cosa farò dopo)
Permette una notevole diminuzione dell’ansia
LAVORO IN CLASSE
COMPUTER
INTERVALLO
GINNASTICA
PASSATEMPO
A CASA !
… sto suggerendo che si parli loro e si mostrino loro cose come a qualsiasi altra persona della stessa età, ma con un linguaggio concreto, conciso ed essenziale, con
un parlare lento e chiaro, con un minimo di informazioni superflue, eccessive e distraenti…
Donna Williams
• Parlare in positivoParlare in positivo
• Usare un linguaggio concretoUsare un linguaggio concreto
• Essere chiari nelle intenzioni e nei messaggiEssere chiari nelle intenzioni e nei messaggi
• Essere concisi ed essenzialiEssere concisi ed essenziali
• Indicare inizio e fine delle attività Indicare inizio e fine delle attività chiaramente e concretamentechiaramente e concretamente
• Presentare nuove informazioni in forma o Presentare nuove informazioni in forma o stile prevedibile stile prevedibile
• Anticipare e spiegare i cambiamentiAnticipare e spiegare i cambiamenti
• Indicare e far indicareIndicare e far indicare
• Usare Usare strumenti visivi strumenti visivi per la per la comunicazionecomunicazione
• Agende e calendariAgende e calendari
• Cartelloni con le attività giornaliere/settimanaliCartelloni con le attività giornaliere/settimanali •Tabelle di comunicazioneTabelle di comunicazione
• Tabelle per le scelteTabelle per le scelte
• Menù della mensaMenù della mensa
•Istruzioni stampateIstruzioni stampate
• Materiale scolastico etichettatoMateriale scolastico etichettato
• Regole disegnate, fotografate e/o scritteRegole disegnate, fotografate e/o scritte
• Preparazione eventiPreparazione eventi
FACILITAREFACILITARE
Se un soggetto non riesce a compiere una certa operazione, ma possiede i presupposti che, con un certo grado di aiuto, gli permetterebbero di farla,
è doveroso cercare una soluzione facilitatrice. R. Crossley
• Stare vicino Stare vicino
• ContenereContenere
• Far vedere come si faFar vedere come si fa
• Far indicare aiutando l’indicazioneFar indicare aiutando l’indicazione
• Istituire turni di azione: - prima io / poi tu –Istituire turni di azione: - prima io / poi tu –
• Guidare i gesti con il gestoGuidare i gesti con il gesto
• Dirigere i movimenti, indirizzare gli Dirigere i movimenti, indirizzare gli spostamentispostamenti
• Toccare il braccio che deve muoversi, la Toccare il braccio che deve muoversi, la mano che deve prenderemano che deve prendere
FACILITARE
FACILITARE
• Scomporre le attività in sequenze / Scomporre le attività in sequenze / frazionare le consegnefrazionare le consegne
• Usare la voce come guidaUsare la voce come guida
• Limitare lo spazio con oggetti o segnalatoriLimitare lo spazio con oggetti o segnalatori
• Rendere “visibile” il tempoRendere “visibile” il tempo
• Costruire manuali di comportamentoCostruire manuali di comportamento
• Fornire inizialmente aiuti massicci da Fornire inizialmente aiuti massicci da attenuare in seguito attenuare in seguito
FACILITAREFACILITARE
Molti dei problemi di comportamento sono tentativi non verbali di comunicare (Durand e Carr, 1991)
L’apprendimento di abilità di comunicazione funzionale si accompagna alla riduzione dei
comportamenti problematici.
I COMPORTAMENTI PROBLEMA
Comportamenti generati da Comportamenti generati da disfunzionamentidisfunzionamenti ecolalia, stereotipie, ecolalia, stereotipie, perseverazioneperseverazione…
Comportamenti generati da Comportamenti generati da cattiva cattiva educazioneeducazione abitudini errate acquisite in abitudini errate acquisite in famiglia, a scuola famiglia, a scuola …
Contenere e indirizzare Contenere e indirizzare
DARE L’ABITUDINE ALLE DARE L’ABITUDINE ALLE REGOLEREGOLE
ModificareModificare
• Perché il comportamento si manifesta?Perché il comportamento si manifesta?• Quale significato ha per il soggetto?Quale significato ha per il soggetto?• Quale tipo di richiesta sottintende?Quale tipo di richiesta sottintende?• Quali comportamenti possiamo Quali comportamenti possiamo insegnare cheinsegnare che assolvano la stessa funzioneassolvano la stessa funzione??
Valutazione funzionaleValutazione funzionale
Valutazione del contestoValutazione del contesto
BIOLOGICOBIOLOGICO• malattia malattia • famefame• faticafatica• sonnosonno
SOCIALESOCIALE• persone persone presentipresenti
FISICOFISICO• affollamento affollamento • rumorirumori• luciluci
di Carol Gray
Metodo che aiuta l’apprendimento dei comportamenti Metodo che aiuta l’apprendimento dei comportamenti sociali corretti sotto forma di storia, per dare risposta sociali corretti sotto forma di storia, per dare risposta
alle domande chiave: alle domande chiave:
Chi? Come? Chi? Come?
Quando? Dove? Quando? Dove? PerchéPerché??
Il metodo utilizza 4 modelli:Il metodo utilizza 4 modelli:
1. 1. DescrizioneDescrizione -- descrive una situazione descrive una situazione sociale in cui le persone compiono azioni sociale in cui le persone compiono azioni codificatecodificate
2. 2. Istruzione Istruzione -- il comportamento corretto il comportamento corretto viene descritto in termini positiviviene descritto in termini positivi
3. 3. Prospettiva Prospettiva - generalizzazione e ragione - generalizzazione e ragione del comportamento, percezione e reazione del comportamento, percezione e reazione degli altri degli altri
4. 4. Controllo Controllo - strategie per affrontare la - strategie per affrontare la situazione descrittasituazione descritta
Grazie per l’attenzione
Baron-Cohen S. L’autismo e la lettura della mente. Astrolabio, Roma, 1997
Baron-Cohen S. Bolton P. Autismo: la conoscenza del problema. Phoenix, Roma, 1998
Barthelemy C. Hameury L. Lelord G. L’autismo del bambino. La terapia di scambio e sviluppo. E.S.F., Paris, 1997
Delacato C. H. Alla scoperta del bambino autistico. Armando, Roma, 1975
Gerland G. Una persona vera (Diario di una giovane autistica) Phoenix, Roma, 1999
Grandin T. Le mie esperienze di persona autistica: pensiero visivo, problemi sensoriali e disturbi della comunicazione. 1994
Gray C. Il libro delle storie sociali. Vannini
Hodgdon L. A. Strategie visive e comportamenti problematici. Vannini
Hodgdon L. A. Strategie visive per la comunicazione. Vannini
Howlin P. Baron-Cohen S. Hadwin J. Teoria della mente e autismo. Erickson
Lelord G. Sauvage D. L’autismo infantile. Masson, Milano, 1994continua
Lovaas I. L’autismo. Psicopedagogia speciale per autistici Omega, Torino, 1990
Peeters T. Autismo infantile. Orientamenti teorici e pratica educativa Phoenix, Roma, 1998
Sacks O. Un antropologo su Marte Adelphi, Milano, 1995
Schopler E. Lansing M. Waters L. Attività didattiche per autistici. Masson, Milano, 1995.
Reichler R. J. Lansing M. Strategie educative nell’autismo. Masson, Milano, 1991
Tustin F. Stati autistici nei bambini. Armando, Roma, 1983
Watson L.R. Lord C. Schaffer B. Schopler E. La comunicazione spontanea nell’autismo (secondo il metodo Teacch). Erickson, Trento, 1997.
Williams D. Il mio e il loro autismo. Itinerario tra le ombre e i colori dell’ultima frontiera. Armando, Roma, 1998
Wing L. I bambini autistici. Una guida per i genitori. Armando, Roma, 1992
Zappella M. Autismo infantile. Studi sull’affettività e le emozioni. N.I.S. Roma
Trinchero Marisa Consulente per i Servizi Educativi del Comune di Torino [email protected]