Autismo: di che si tratta?

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I DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO Di che si tratta?

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Page 1: Autismo: di che si tratta?

I DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

Di che si tratta?

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L’autismo è un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, che si traduce in un

funzionamento mentale atipico

che accompagna la persona per

tutto il suo ciclo vitale.

Da: “Linee guida per l’Autismo”

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DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

Si tratta di quadri clinici caratterizzati da:

Deficit dell’interazione sociale Compromissione della comunicazione verbale e

non verbale Repertorio di attività ed interessi bizzarri, limitati e

stereotipati

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DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

Disturbo Autistico

Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza

Disturbo di Asperger

Disturbo di Rett

Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato - NAS

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COSA ACCOMUNA QUESTE DIVERSE PATOLOGIE?

DEFICIT SOCIALEDEFICIT SOCIALE

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DIAGNOSIS OF AUTISM IN 18-24 MONTHS

DIAGNOSI A 18-24 MESI

Il profilo autistico a 18-24 mesi presenta anomalie in: - comunicazione gestuale e attenzione congiunta - risposta emotiva e comunicazione - sviluppo del linguaggio - imitazione - modalita’ di gioco - anomalie comportamentali di tipo ripetitivo e sensoriale

Charman et al 1998; Johnson et al, 1992; Stone et al, 1997, 1998; Lord et al,

1995, 1997; Wetherby et al 1998; Cox et al, 1999; Rogers et al, 2003, 2004

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POSSIAMO IDENTIFICARA L’AUTISMO PIÙ PRECOCEMENTE?

IN MOLTI CASI DIFFERENZE SONO EVIDENTI A 6 MESI

studi retrospettivi attraverso video e ricostruzioni dei genitori:

Differenze con lo Differenze con lo sviluppo tipicosviluppo tipico

Differenze col Differenze col ritardo di svilupporitardo di sviluppo

Risposta al nomeRisposta al nome Sguardo al voltoSguardo al volto Attenzione Attenzione congiuntacongiunta

Emozione Emozione congiuntacongiunta

Comportamenti Comportamenti stereotipatistereotipati

Centro Serapide - Servizio psicoeducativo per l'autismo(Adrien et al., 1992; Baranek, 1999; Maestro et al., 2002; Osterling & Dawson, 1994)

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QUATTRO PATTERN D’INSORGENZA (OZONOFF, 2005)

Insorgenza Precoce: sintomi presenti dalla prima Insorgenza Precoce: sintomi presenti dalla prima infanziainfanzia

Raggiungimento di un Plateau nello sviluppo: lo Raggiungimento di un Plateau nello sviluppo: lo sviluppo rallenta e cambia, ma non ci sono perdite sviluppo rallenta e cambia, ma non ci sono perdite nelle acquisizioninelle acquisizioni

Regressione: Lo sviluppo è normale per oltre il primo Regressione: Lo sviluppo è normale per oltre il primo anno, seguito da una perdita di competenze sociali e anno, seguito da una perdita di competenze sociali e linguistichelinguistiche

Esordio misto: presenza di qualche sintomo precoce Esordio misto: presenza di qualche sintomo precoce con successiva perdita di competenze sociali e con successiva perdita di competenze sociali e comunicativecomunicative

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1.Compromissione dell’interazione sociale nel I anno di vita

Anomalie:

- sguardo-posture corporee-espressioni facciali

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Successivamente il deficit dell’interazione sociale si arricchisce di comportamenti più caratteristici:

-il bambino si aggira fra gli altri come se non esistessero;

-tende ad isolarsi;

-quando chiamato non risponde;

-non richiede la partecipazione dell’altro nelle sue attività, né lo rende partecipe delle sue attività;

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-preferisce giocare da solo;

-tiene le cose per se stesso e non ama condividerle con gli altri;

-utilizza l’altro in maniera strumentale per l’appagamento delle esigenze del momento;

- non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui;

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2. Compromissione della comunicazione.

Sguardo, mimica, gesti, sono spesso assenti.

Il linguaggio può essere caratterizzato da:- gergolalie fluenti inintellegibili;

-ripetizione delle domande che gli vengono poste, piuttosto che rispondere alle stesse;

-inversioni pronominali;

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-ripetizione di parole, frammenti di frasi o intere frasi memorizzate, ma pronunciate senza aderenza al contesto (ecolalia differita);

-alterazioni della prosodia (eloquio cantilenante o monotono o enfatico);

- stereotipie verbali.

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3. Modalità di comportamento, attività ed interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati:Sul piano clinico-descrittivo, il repertorio dei comportamenti osservabile è molto variabile.Il bambino, può impegnarsi in maniera atipica a:-dondolarsi;- imprimere alle mani atteggiamenti particolari;- assumere posture bizzarre;-guardarsi le mani;- guardarsi allo specchio, mentre assume posture o espressioni mimiche bizzarre;- leccare;

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- osservare l’acqua che scorre;-far rotolare un determinato oggetto;- osservare la lavatrice in funzione;-versare l’acqua da un contenitore ad un altro;- seguire con il dito tutte le linee che gli capita di vedere;- sfogliare le pagine di giornali;- strappare la carta;- osservare il particolare di un oggetto;- disegnare sempre la stessa cosa;- emettere determinati suoni;- ripetere le stesse parole o frasi;- recitare le scene di film (sempre le stesse);