ATTIVITÀ' GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA · Dicembre dell'anno in esame, il sottoscritto Garante,...

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Vi a del la Pisana, 1301 00163 Roma Telef ono 06 65 93 73 14 Fax 06 65 93 79 31 e- mai l gar antei nfanzi afa! regi one.lazi o. it pec inf anzi aeadol escenza( a!cert.consr egl azio.it CONSIGLI O REGI ONALE DEL LAZIO I X t i ) t i ) IX o IX ATTIVITÀ' GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA Rel azione semestrale 14 Luglio 2016 - 14 Gennaio 2017 Kt l > I * o o o , - J < i ini t i) I O a: i n. GARANTE dell 'INFANZI A e dol l' ADOl ESCENZA REGIONE LAZIO

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Via della Pisana, 1301

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CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

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ATTIVITÀ' GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA

Relazione semestrale

14 Luglio 2016 -14 Gennaio 2017

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SOMMARIO

INTRODUZIONE

1.ATTIVITÀ' ISTITUZIONALI....

2.ESPOSTI E SEGNALAZIONI

3.EVENTI E MANIFESTAZIONE.

4.PROSPETTIVE FUTURE

SOMMARIO

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Durante i mesi trascorsi dall'insediamento ad oggi, sono stati molteplici gli impegni

istituzionali che hanno caratterizzato l'avvio e lo sviluppo dell'autorità: si sono tenuti gli incontri,

tra settembre e novembre 2016, con il presidente del Comitato Regionale del Lazio della Croce

Rossa Italiana, con il presidente del Comitato Regionale dell'Unicef per il Lazio e con i

rappresentanti di Save thè Children Italia, Telefono Azzurro e FOAI. Tali incontri sono stati

finalizzati ad individuare sinergie tra le diverse istituzioni per la promozione di progetti ed

iniziative in tutela dei minori che vivono nella regione. In tale periodo sono stati effettuati incontri

nel territorio della Provincia di Latina con istituzioni politiche e territoriali, quali il Sindaco ed il

Questore di Latina, l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Aprilia, e con l'Assessore

alla persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale.

Il sottoscritto ha accolto le segnalazioni provenienti da tali rappresentanti in ordine a casi

di violazione dei diritti dei minori con pianificazioni di iniziative a sostegno dei minori stessi e

delle famiglie aventi carattere di particolare disagio del territorio. Vi è stato un invito specifico

alla segnalazione di fattori di rischio per i minori a causa di situazioni ambientali carenti e/o

inadeguate, anche in attuazione di quanto previsto alla lett. i) dell'ari. 2 della legge istitutiva.

ae

INTRODUZIONE9

i

II sottoscritto Avv. Jacopo Marzetti, nominato con deliberazione del Consiglio regionaleV

del Lazio n. 9 del 15 giugno 2016 - ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 28 ottobre 2002,'"'!

n. 38 (Istituzione del garante dell'infanzia e dell'adolescenza) - riferisce di aver svolto,inK;

conformità con quanto indicato dalla sopra richiamata legge, una considerevole e proficua attività]Jj

che può essere riassunta, di seguito, in quattro punti principali.ò

Preliminarmente sarà ripercorso lo svolgimento di quanto posto in essere dal sottoscritto,Ul

in funzione del suo ruolo e della figura stessa di garanzia; successivamente verranno analizzate'-•

le azioni relative ai numerosi casi che sono stati posti all'attenzione dell'ufficio; si evidenzierannoi^!u.

altresì le manifestazioni e tutte le forme di rappresentatività svolte sino ad oggi ed infine saranno'"'

esplicitati i progetti e gli obiettivi che condurranno le future attività del Garante.j*

ili1. ATTIVITÀ'ISTITUZIONALIa':

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Si sono tenuti, inoltre, incontri con il Presidente della Fondazione "Pediatria e Famiglia "x

- per acquisire informazioni sul tema dei minori in affido - e con il Garante per i Diritti©dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Città di Fiumicino, al fine di diffondere la conoscenza deiVir,idiritti dell'infanzia e dell'adolescenza e, vi sono stati momenti di incontro con i ragazzi.i:J>

©Ho conferito rilievo all'aspetto comunicativo anche sfruttando la visibilità che la figura dir''.

©garanzia ha in sé, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica, gli operatori del settore e le,,;

Istituzioni su temi gravi e particolari. Nascono con questo scopo, e ne riporto solo alcuni a titolo^

di esempio: il comunicato stampa diffuso nei giorni immediatamente successivi al terremoto del&

24 agosto per sollecitare le istituzioni competenti ad assicurare la regolarità delle lezioniu]

scolastiche; i comunicati stampa diffusi in occasione dell'avvio dell'anno scolastico e della^

Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze ed il comunicato stampa sul tema delle|~*

u.vaccinazioni.

©In aggiunta alle suddette attività, si segnala che sia nel mese di Settembre che nel mese dij*J

Dicembre dell'anno in esame, il sottoscritto Garante, ha partecipato alle riunioni della Conferenza'-'fJl?

Nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presso la sede dell'Autoritàìst

Garante per l'infanzia e l'adolescenza.lì'

Nell'ambito dell'attività di rappresentanza e affiancamento, nel mese di Ottobre 2016, si

è tenuto un incontro con i genitori dei minori disabili in cura nel reparto di riabilitazione pediatrica

e delle disabilità dello sviluppo dell'IRCCS San Raffaele Pisana in relazione alla annunciata

chiusura del centro. Inoltre, lo scorso 6 Gennaio 2017, in occasione della festività dell'Epifania,

si è svolta la visita ai pazienti ricoverati nel reparto di pediatria generale dell'Ospedale Bambino

Gesù.

Nell'esercizio dell'attività di vigilanza sulla tipologia di assistenza prestata ai minori che

vivono fuori della famiglia di origine, lo scorso 23 dicembre è stata effettuata una visita nella

struttura "Casa Befania ", al fine di verificare quali sono le condizioni in cui vivono i minori ivi

ospitati.

Su richiesta della Commissione consiliare Politiche sociali e salute, nel mese di gennaio

si è provveduto a inviare un parere in merito alla proposta di legge regionale n. 3 61 del 16 gennaio

2017 concernente: "Modifiche alla legge regionale 16 giugno 1980, n. 59 recante "Norme sugli

asili nido". L'assolvimento dell'obbligo vaccinale da parte del minore per l'accesso negli asili

nido pubblici" (in attuazione di quanto previsto alla lett. g) dell'art. 2 della legge istitutiva).

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Inoltre, tra il mese di Ottobre e quello di Novembre 2016, è stata formalmente richiesta la::ù

convocazione delle seguenti commissioni consiliari:l

-Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili,^>

spettacolo, sport e turismo e commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche^

della casa e urbanistica, per approfondire la situazione di disagio segnalata dai genitori di^

alcuni alunni di una scuola di Sora;,„

-Commissione Politiche sociali e salute per affrontare criticità in ordine al ruolo dei servizi|J;o

e delle politiche socio-assistenziali a seguito di numerosi esposti ricevuti;O

-Commissione Politiche sociali e salute, al fine di discutere della questione della chiusurau

del reparto di riabilitazione del san Raffaele Pisana, di cui al punto 3 della presentei-ì'->

relazione.'iZ'-'

In merito alla vigilanza sulla programmazione televisiva, sulla comunicazione a mezzo'*'

stampa e su altre forme di comunicazione audiovisive e telematiche, nel mese di settembre 2016^

isono stati ricevute due segnalazioni, la prima per la foto di una minore comparsa senza la'~*ì

uinecessaria autorizzazione, problematica risolta intervenendo presso l'Ordine dei giornalisti e^•

successivamente attraverso la mediazione fra l'editore e il segnalante che ha concessoat

l'autorizzazione stessa.

La seconda segnalazione riguardante un articolo apparso su un quotidiano per asserito non

rispetto dei principi di cui alla Carta di Treviso in merito all'utilizzo di foto e termini non adeguati,

problematica, anche grazie al coinvolgimento del Corecom, è stata risolta in quanto a seguito di

un'attenta verifica, non si ravvedevano elementi tali da comportare significati effetti

pregiudizievoli a danno di soggetti minori.

Nell'attività di indagine e di analisi sviluppata anche in collaborazione con altri organi

istituzionali sono emerse delle criticità comuni come la mancanza di procedure di rinnovo

automatico di progetti già assegnati dalle ASL di competenza dedicati a minori affetti da varie

patologie o l'assenza di modelli legittimati e la presenza di vere carenze normative quale ad

esempio l'assistenza ai minori con disabilità o minori vittime di un grave conflitto genitoriale

all'interno delle procedure separative (problematica particolarmente presente che rappresenta un

fenomeno trasversale interessando diverse fasce di età dei minori e diverse fasce sociali di

appartenenza).

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Particolare cura è stata posta riguardo all'accoglimento delle segnalazioni, funzioneV

attribuita dalla L.R. n. 38 del 28 ottobre 2002, art. 2 co. i e 1. Nel corso dei primi mesi dopo il mio

insediamento sono pervenute, presso il mio ufficio, 36 segnalazioni documentate, prese in carico

seguendo le linee guida indicate dalla L. 112/2011 e DPCM 168/2012, art. 10 co. 3, nonché dalj-j^etdocumento di programmazione approvato durante la seduta plenaria di tutti i Garanti Regionali,^>

a cui ho preso parte, presso l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza.ui

Ogni segnalazione è stata gestita con una metodologia distinta in tre fasi:'-•lv.tI-I

1)Ricezione•

2)Istruttoriaoix

3)Definizioneji-i

Ricevuta la segnalazione si è aperto un fascicolo e disposto gli accertamenti ritenutiui

necessari chiedendo le informazioni e notizie, ascoltando gli autori della segnalazione, fissandojtx

un incontro con i medesimi.c>

Sono compresi nella casistica di seguito riportata, anche quelle segnalazioni inviate a

codesta struttura precedentemente al mio insediamento.

Si specifica che il numero delle segnalazioni è da considerarsi parziale, dal momento che

quotidianamente sopraggiungono al sottoscritto nuove richieste di intervento.

Nello specifico, su 36 segnalazioni prese in carico dal sottoscritto, ho potuto verificare che

40 è stato il numero dei minori coinvolti, di cui 15 femmine e 25 maschi (Tab. 1) corrispondenti

rispettivamente al 37.5% della casistica e al 62.5% (Grafico 1).

Tab. 1: sesso minori coinvolti

Wl

•Vr

x

40TOTALE

15

Femmine

25Maschi

2. ESPOSTI E SEGNALAZIONI

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• 0-3 • 4-7 • 8-11 " 12-15 • 16-18

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1*11*1I1*1ooo

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Grafico 2: Fascia d'età dei minori coinvolti

40TOTALE

416-18

1512-15

118-11

74-7

30-3

Analizzando meglio la casistica, possiamo osservare come la fascia d'età maggiormente

colpita sia quella comprensiva fra i 12 e i 15 anni (37.5%), mentre quella con il minor numero di

bambini coinvolti riguarda la fascia d'età più bassa, cioè quella compresa fra 0 e 3 anni (7.5%)

(Tab.2 - Grafico 2).

Tab. 2: Fascia d'età dei minori coinvolti

• maschi femmine

li ài

038%

070%

060%

050%

040%

030%

020%

010%

000%

Grafico 1: sesso dei minori coinvolti

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Come ci mostra la Tabella 5, di seguito allegata, la maggiore richiesta di aiuto è giunta al

sottoscritto per problematiche inerenti errori di comunicazione con i servizi territoriali di

competenza; a seguire la problematica rilevata ha riguardato separazioni altamente conflittuali in

cui viene negata ai minori coinvolti una relazione adeguata con l'altro genitore (Grafico 5).

• Madre • Padre • Coppia genitoriale •Familiare • Scuola • Associazione • Avvocato

011%8^ o

I

045%

040%

035%

030%

025%

020%

015%

010%

005%

000%

Grafico 4: Segnalante

36

TOTALE

1

Avvocato

4

Associazione

1

Scuola

4

Familiare

3

Coppiagenitori ale

9

Padre

14

Madre

Nella maggior parte dei casi la segnalazione è arrivata da parte della madre (38.9%) e a

seguire dal padre (25%) (Tab. 4 e Grafico 4).

Tab. 4: Segnalante

40

TOTALE

422

16-18

1569

12-15

1138

8-11

743

4-7

312

0-3

Totparziale

Femmine

Maschi

^\età

sessb^^

È interessante notare il dato che ci informa quanto i bambini di sesso maschile siano

maggiormente coinvolti in tutte le fasce d'età, tranne quella 4-7 anni (Tab. 3).

Tab. 3: Fascia d'età - sesso del minore

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TOTALE

7

3

1

111

Altro

1

1

Scuola

14

11

246

Serviziterritoriali

(ASL, ServiziSociali)

141

2

47

Separazione

conflittuale

Tot parziale

Avvocato

Associazione

Scuola

Familiare

Coppiagenitoriale

Padre

Madre

^Rroblematica

Segnalante^

luin:

•<l-<^il^lu.IU.:

on:

1*11*1i>1*1ooo

Oiim

O

O

• Separazione conflittuale • Servizi territoriali "Scuola "Altro

Nell'ultima tabella allegata alla presente relazione ho evidenziato le problematiche per cui

i vari segnalanti si sono rivolti alla nostra struttura. È emerso un quadro abbastanza omogeneo tra

la figura che effettua una richiesta di aiuto e la problematica presentata (Tab. 6).

Tab. 6: Segnalante - problematica presentata

Grafico 5: Problematica

36

TOTALE

1

Altro

2

Scuola

17

Serviziterritoriali (ASL,Servizi Sociali)

16

Separazione

conflittuale

Tab. 5: Problematica

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•^r

3. EVENTI E MANIFESTAZIONIse

9I primi mesi che hanno caratterizzato l'avvio del mio lavoro hanno visto sin da subito<

'^'un'intensa e coinvolgente partecipazione di Istituzioni e cittadini in quanto, proprio nel mese di'j

novembre, si è celebrata la Giornata mondiale per i diritti dell'Infanzia e l'Adolescenza e così tra' '.

i molti eventi e le varie manifestazioni a cui ho collaborato, attraverso contributi diversi eKJ

impegnativi, cito i seguenti:>>

9-Convegno organizzato presso la sala Comunale di Fiumicino in collaborazione con il|5j

Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza di Fiumicino sulle funzioni dei organismi diuj'^^garanzia, nel mese di novembre in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia.<-'

-Convegno "Minori che vivono o incontrano il genitore in carcere", presso Senato dellau!

Repubblica;•"^

o-Convegno "I dieci anni della legge 54/2006", presso Corte d'Appello di Roma;^;

-Progetto "Semi di presente", giornate di informazione e formazione sui diritti'-'

dell'infanzia e dell'adolescenza";ix

-Convegno "25 anni di convenzione sui diritti del fanciullo e 35 anni di Arciragazzi",lì'

presso sede dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza;

-Convegno "Dal conflitto al rispetto", presso Camera dei Deputati;

-Convegno "Progettare il futuro, bambini e adolescenti tra opportunità e disagio";

-Presentazione del master in diritto di famiglia "La nuova famiglia";

-Celebrazione giornata per l'infanzia "II mio amico diritto", presso istituto scolastico

Ferrotti-Corradini di Latina;

-Convegno sulla legge 285;

-Celebrazione giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presso un istituto

scolastico di Gaeta;

-Convegno "La famiglia come nuova frontiera", organizzato da istituto degli studi europei

Anthropoi presso Corte di Appello di Roma;

-Incontro con i ragazzi di un istituto scolastico di Frosinone.

-Evento celebrativo del 70 anniversario della nascita dell'Unicef organizzato presso la

Sala Latini del Consiglio Regionale del Lazio nel mese di dicembre.

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X

4. PROSPETTIVE FUTUREoIM

IIM

Per l'anno 2017:^o

Si prevede di terminare la mappatura delle strutture ospitanti i minori ( comunità^

di tipo familiare) in tutta la Regione Lazio ed effettuare gli opportuni interventi al fine dii*>1*1

vigilare sull'assistenza prestata ai minori anche al fine di segnalare, come previsto alla]jjo

lettera b) dell'art. 2 della L.38/2002, ai servizi sociali ed all'autorità giudiziaria situazioni'~>

richiedenti interventi di ordine assistenziale o giudiziario.ut

Si prevede di consolidare ulteriormente i rapporti con gli organi istituzionali dellai-ì

Regione Lazio anche al fine di istituire una sinergia con le istituzioni esistenti nella

Provincia di Roma.*>

Si proseguirà nell'organizzare il corso di formazione per tutori privati volontari,&

finalizzato a formare professionalità specifiche che possano adeguatamente svolgere il!-i

ruolo nelle situazioni in cui la normativa vigente prevede la nomina del tutore da parte|ì{

dell'Autorità Giudiziaria sia ordinaria che minorile. Ciò al fine di attuare la funzione di cui;jj

alla lettera e) dell'art. 2 della legge istitutiva.

Si individueranno modalità di efficienza al fine di raccogliere (Art.2) segnalazioni

ed esperti, di cui alla lettera e) dell'art. 2 della L.38/2002 e di predisporre forme di intervento

tali da garantire il rapporto immediato e diretto con gli utenti ed individuare idonee soluzioni

alle problematiche sollevate.

Si predisporranno iniziative di studio e confronto al fine di diffondere nel territorio

regionale i principi fondamentali della Convenzione sui Diritti del Fanciullo e delle altre

convenzioni internazionali in applicazione della lettera a) dell'art. 2 della L.38/2002.

Si predisporrà un piano di intervento nelle scuole secondarie della regione Lazio

avente ad oggetto la definizione del principio di legalità ed i rischi connessi alla navigazione

web (sostituzione di persona, adescamento, cyberbullismo).

Si vigilerà con adeguata attenzione sulla programmazione televisiva, sulla

comunicazione a mezzo stampa e sulle altre forme di comunicazione in ordine alla

rappresentazione delle problematiche riguardanti i minori.

Si predisporranno, in collaborazione con enti territoriali ed associazioni, iniziative

per lo studio delle problematiche connesse ad ogni forma di abuso sui minori e per la

individuazione di possibili soluzioni.

in

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Il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza

della Regione Lazio

Roma, 20 Febbraio 2017

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Si vigilerà sulle attività delle strutture sociosanitarie ed assistenziali convenzionate

con la Regione, o da essa accreditate, per la tutela dei diritti dei minori.

In considerazione della grave problematica esistente, rilevata in questi mesi,

attinente i riflessi che il conflitto dei genitori, sia durante la unione che in fase separativa,

riveste sul corretto sviluppo psico-fisico dei minori, si ha intenzione, unitamente agli organi

rappresentativi di professionalità esperte del settore, di valutare la possibilità di pervenire

ad un azione sinergica finalizzata alla redazione di linee guida e protocolli applicativi.