Le scelte operate dai diplomati dell'anno scolastico 2010-2011
ATTIVITÀ' GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA · Dicembre dell'anno in esame, il sottoscritto Garante,...
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CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
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ATTIVITÀ' GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA
Relazione semestrale
14 Luglio 2016 -14 Gennaio 2017
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GARANTE dell'INFANZIA e doll'ADOlESCENZAREGIONE LAZIO
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SOMMARIO
INTRODUZIONE
1.ATTIVITÀ' ISTITUZIONALI....
2.ESPOSTI E SEGNALAZIONI
3.EVENTI E MANIFESTAZIONE.
4.PROSPETTIVE FUTURE
SOMMARIO
Durante i mesi trascorsi dall'insediamento ad oggi, sono stati molteplici gli impegni
istituzionali che hanno caratterizzato l'avvio e lo sviluppo dell'autorità: si sono tenuti gli incontri,
tra settembre e novembre 2016, con il presidente del Comitato Regionale del Lazio della Croce
Rossa Italiana, con il presidente del Comitato Regionale dell'Unicef per il Lazio e con i
rappresentanti di Save thè Children Italia, Telefono Azzurro e FOAI. Tali incontri sono stati
finalizzati ad individuare sinergie tra le diverse istituzioni per la promozione di progetti ed
iniziative in tutela dei minori che vivono nella regione. In tale periodo sono stati effettuati incontri
nel territorio della Provincia di Latina con istituzioni politiche e territoriali, quali il Sindaco ed il
Questore di Latina, l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Aprilia, e con l'Assessore
alla persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale.
Il sottoscritto ha accolto le segnalazioni provenienti da tali rappresentanti in ordine a casi
di violazione dei diritti dei minori con pianificazioni di iniziative a sostegno dei minori stessi e
delle famiglie aventi carattere di particolare disagio del territorio. Vi è stato un invito specifico
alla segnalazione di fattori di rischio per i minori a causa di situazioni ambientali carenti e/o
inadeguate, anche in attuazione di quanto previsto alla lett. i) dell'ari. 2 della legge istitutiva.
ae
INTRODUZIONE9
i
II sottoscritto Avv. Jacopo Marzetti, nominato con deliberazione del Consiglio regionaleV
del Lazio n. 9 del 15 giugno 2016 - ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 28 ottobre 2002,'"'!
n. 38 (Istituzione del garante dell'infanzia e dell'adolescenza) - riferisce di aver svolto,inK;
conformità con quanto indicato dalla sopra richiamata legge, una considerevole e proficua attività]Jj
che può essere riassunta, di seguito, in quattro punti principali.ò
Preliminarmente sarà ripercorso lo svolgimento di quanto posto in essere dal sottoscritto,Ul
in funzione del suo ruolo e della figura stessa di garanzia; successivamente verranno analizzate'-•
le azioni relative ai numerosi casi che sono stati posti all'attenzione dell'ufficio; si evidenzierannoi^!u.
altresì le manifestazioni e tutte le forme di rappresentatività svolte sino ad oggi ed infine saranno'"'
esplicitati i progetti e gli obiettivi che condurranno le future attività del Garante.j*
ili1. ATTIVITÀ'ISTITUZIONALIa':
Si sono tenuti, inoltre, incontri con il Presidente della Fondazione "Pediatria e Famiglia "x
- per acquisire informazioni sul tema dei minori in affido - e con il Garante per i Diritti©dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Città di Fiumicino, al fine di diffondere la conoscenza deiVir,idiritti dell'infanzia e dell'adolescenza e, vi sono stati momenti di incontro con i ragazzi.i:J>
©Ho conferito rilievo all'aspetto comunicativo anche sfruttando la visibilità che la figura dir''.
©garanzia ha in sé, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica, gli operatori del settore e le,,;
Istituzioni su temi gravi e particolari. Nascono con questo scopo, e ne riporto solo alcuni a titolo^
di esempio: il comunicato stampa diffuso nei giorni immediatamente successivi al terremoto del&
24 agosto per sollecitare le istituzioni competenti ad assicurare la regolarità delle lezioniu]
scolastiche; i comunicati stampa diffusi in occasione dell'avvio dell'anno scolastico e della^
Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze ed il comunicato stampa sul tema delle|~*
u.vaccinazioni.
©In aggiunta alle suddette attività, si segnala che sia nel mese di Settembre che nel mese dij*J
Dicembre dell'anno in esame, il sottoscritto Garante, ha partecipato alle riunioni della Conferenza'-'fJl?
Nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presso la sede dell'Autoritàìst
Garante per l'infanzia e l'adolescenza.lì'
Nell'ambito dell'attività di rappresentanza e affiancamento, nel mese di Ottobre 2016, si
è tenuto un incontro con i genitori dei minori disabili in cura nel reparto di riabilitazione pediatrica
e delle disabilità dello sviluppo dell'IRCCS San Raffaele Pisana in relazione alla annunciata
chiusura del centro. Inoltre, lo scorso 6 Gennaio 2017, in occasione della festività dell'Epifania,
si è svolta la visita ai pazienti ricoverati nel reparto di pediatria generale dell'Ospedale Bambino
Gesù.
Nell'esercizio dell'attività di vigilanza sulla tipologia di assistenza prestata ai minori che
vivono fuori della famiglia di origine, lo scorso 23 dicembre è stata effettuata una visita nella
struttura "Casa Befania ", al fine di verificare quali sono le condizioni in cui vivono i minori ivi
ospitati.
Su richiesta della Commissione consiliare Politiche sociali e salute, nel mese di gennaio
si è provveduto a inviare un parere in merito alla proposta di legge regionale n. 3 61 del 16 gennaio
2017 concernente: "Modifiche alla legge regionale 16 giugno 1980, n. 59 recante "Norme sugli
asili nido". L'assolvimento dell'obbligo vaccinale da parte del minore per l'accesso negli asili
nido pubblici" (in attuazione di quanto previsto alla lett. g) dell'art. 2 della legge istitutiva).
Inoltre, tra il mese di Ottobre e quello di Novembre 2016, è stata formalmente richiesta la::ù
convocazione delle seguenti commissioni consiliari:l
-Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili,^>
spettacolo, sport e turismo e commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche^
della casa e urbanistica, per approfondire la situazione di disagio segnalata dai genitori di^
alcuni alunni di una scuola di Sora;,„
-Commissione Politiche sociali e salute per affrontare criticità in ordine al ruolo dei servizi|J;o
e delle politiche socio-assistenziali a seguito di numerosi esposti ricevuti;O
-Commissione Politiche sociali e salute, al fine di discutere della questione della chiusurau
del reparto di riabilitazione del san Raffaele Pisana, di cui al punto 3 della presentei-ì'->
relazione.'iZ'-'
In merito alla vigilanza sulla programmazione televisiva, sulla comunicazione a mezzo'*'
stampa e su altre forme di comunicazione audiovisive e telematiche, nel mese di settembre 2016^
isono stati ricevute due segnalazioni, la prima per la foto di una minore comparsa senza la'~*ì
uinecessaria autorizzazione, problematica risolta intervenendo presso l'Ordine dei giornalisti e^•
successivamente attraverso la mediazione fra l'editore e il segnalante che ha concessoat
l'autorizzazione stessa.
La seconda segnalazione riguardante un articolo apparso su un quotidiano per asserito non
rispetto dei principi di cui alla Carta di Treviso in merito all'utilizzo di foto e termini non adeguati,
problematica, anche grazie al coinvolgimento del Corecom, è stata risolta in quanto a seguito di
un'attenta verifica, non si ravvedevano elementi tali da comportare significati effetti
pregiudizievoli a danno di soggetti minori.
Nell'attività di indagine e di analisi sviluppata anche in collaborazione con altri organi
istituzionali sono emerse delle criticità comuni come la mancanza di procedure di rinnovo
automatico di progetti già assegnati dalle ASL di competenza dedicati a minori affetti da varie
patologie o l'assenza di modelli legittimati e la presenza di vere carenze normative quale ad
esempio l'assistenza ai minori con disabilità o minori vittime di un grave conflitto genitoriale
all'interno delle procedure separative (problematica particolarmente presente che rappresenta un
fenomeno trasversale interessando diverse fasce di età dei minori e diverse fasce sociali di
appartenenza).
Particolare cura è stata posta riguardo all'accoglimento delle segnalazioni, funzioneV
attribuita dalla L.R. n. 38 del 28 ottobre 2002, art. 2 co. i e 1. Nel corso dei primi mesi dopo il mio
insediamento sono pervenute, presso il mio ufficio, 36 segnalazioni documentate, prese in carico
seguendo le linee guida indicate dalla L. 112/2011 e DPCM 168/2012, art. 10 co. 3, nonché dalj-j^etdocumento di programmazione approvato durante la seduta plenaria di tutti i Garanti Regionali,^>
a cui ho preso parte, presso l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza.ui
Ogni segnalazione è stata gestita con una metodologia distinta in tre fasi:'-•lv.tI-I
1)Ricezione•
2)Istruttoriaoix
3)Definizioneji-i
Ricevuta la segnalazione si è aperto un fascicolo e disposto gli accertamenti ritenutiui
necessari chiedendo le informazioni e notizie, ascoltando gli autori della segnalazione, fissandojtx
un incontro con i medesimi.c>
Sono compresi nella casistica di seguito riportata, anche quelle segnalazioni inviate a
codesta struttura precedentemente al mio insediamento.
Si specifica che il numero delle segnalazioni è da considerarsi parziale, dal momento che
quotidianamente sopraggiungono al sottoscritto nuove richieste di intervento.
Nello specifico, su 36 segnalazioni prese in carico dal sottoscritto, ho potuto verificare che
40 è stato il numero dei minori coinvolti, di cui 15 femmine e 25 maschi (Tab. 1) corrispondenti
rispettivamente al 37.5% della casistica e al 62.5% (Grafico 1).
Tab. 1: sesso minori coinvolti
Wl
•Vr
x
40TOTALE
15
Femmine
25Maschi
2. ESPOSTI E SEGNALAZIONI
• 0-3 • 4-7 • 8-11 " 12-15 • 16-18
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Grafico 2: Fascia d'età dei minori coinvolti
40TOTALE
416-18
1512-15
118-11
74-7
30-3
Analizzando meglio la casistica, possiamo osservare come la fascia d'età maggiormente
colpita sia quella comprensiva fra i 12 e i 15 anni (37.5%), mentre quella con il minor numero di
bambini coinvolti riguarda la fascia d'età più bassa, cioè quella compresa fra 0 e 3 anni (7.5%)
(Tab.2 - Grafico 2).
Tab. 2: Fascia d'età dei minori coinvolti
• maschi femmine
li ài
038%
070%
060%
050%
040%
030%
020%
010%
000%
Grafico 1: sesso dei minori coinvolti
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Come ci mostra la Tabella 5, di seguito allegata, la maggiore richiesta di aiuto è giunta al
sottoscritto per problematiche inerenti errori di comunicazione con i servizi territoriali di
competenza; a seguire la problematica rilevata ha riguardato separazioni altamente conflittuali in
cui viene negata ai minori coinvolti una relazione adeguata con l'altro genitore (Grafico 5).
• Madre • Padre • Coppia genitoriale •Familiare • Scuola • Associazione • Avvocato
011%8^ o
I
045%
040%
035%
030%
025%
020%
015%
010%
005%
000%
Grafico 4: Segnalante
36
TOTALE
1
Avvocato
4
Associazione
1
Scuola
4
Familiare
3
Coppiagenitori ale
9
Padre
14
Madre
Nella maggior parte dei casi la segnalazione è arrivata da parte della madre (38.9%) e a
seguire dal padre (25%) (Tab. 4 e Grafico 4).
Tab. 4: Segnalante
40
TOTALE
422
16-18
1569
12-15
1138
8-11
743
4-7
312
0-3
Totparziale
Femmine
Maschi
^\età
sessb^^
È interessante notare il dato che ci informa quanto i bambini di sesso maschile siano
maggiormente coinvolti in tutte le fasce d'età, tranne quella 4-7 anni (Tab. 3).
Tab. 3: Fascia d'età - sesso del minore
36
TOTALE
7
3
1
111
Altro
1
1
Scuola
14
11
246
Serviziterritoriali
(ASL, ServiziSociali)
141
2
47
Separazione
conflittuale
Tot parziale
Avvocato
Associazione
Scuola
Familiare
Coppiagenitoriale
Padre
Madre
^Rroblematica
Segnalante^
luin:
•<l-<^il^lu.IU.:
on:
1*11*1i>1*1ooo
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O
O
• Separazione conflittuale • Servizi territoriali "Scuola "Altro
Nell'ultima tabella allegata alla presente relazione ho evidenziato le problematiche per cui
i vari segnalanti si sono rivolti alla nostra struttura. È emerso un quadro abbastanza omogeneo tra
la figura che effettua una richiesta di aiuto e la problematica presentata (Tab. 6).
Tab. 6: Segnalante - problematica presentata
Grafico 5: Problematica
36
TOTALE
1
Altro
2
Scuola
17
Serviziterritoriali (ASL,Servizi Sociali)
16
Separazione
conflittuale
Tab. 5: Problematica
10
•^r
3. EVENTI E MANIFESTAZIONIse
9I primi mesi che hanno caratterizzato l'avvio del mio lavoro hanno visto sin da subito<
'^'un'intensa e coinvolgente partecipazione di Istituzioni e cittadini in quanto, proprio nel mese di'j
novembre, si è celebrata la Giornata mondiale per i diritti dell'Infanzia e l'Adolescenza e così tra' '.
i molti eventi e le varie manifestazioni a cui ho collaborato, attraverso contributi diversi eKJ
impegnativi, cito i seguenti:>>
9-Convegno organizzato presso la sala Comunale di Fiumicino in collaborazione con il|5j
Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza di Fiumicino sulle funzioni dei organismi diuj'^^garanzia, nel mese di novembre in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia.<-'
-Convegno "Minori che vivono o incontrano il genitore in carcere", presso Senato dellau!
Repubblica;•"^
o-Convegno "I dieci anni della legge 54/2006", presso Corte d'Appello di Roma;^;
-Progetto "Semi di presente", giornate di informazione e formazione sui diritti'-'
dell'infanzia e dell'adolescenza";ix
-Convegno "25 anni di convenzione sui diritti del fanciullo e 35 anni di Arciragazzi",lì'
presso sede dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza;
-Convegno "Dal conflitto al rispetto", presso Camera dei Deputati;
-Convegno "Progettare il futuro, bambini e adolescenti tra opportunità e disagio";
-Presentazione del master in diritto di famiglia "La nuova famiglia";
-Celebrazione giornata per l'infanzia "II mio amico diritto", presso istituto scolastico
Ferrotti-Corradini di Latina;
-Convegno sulla legge 285;
-Celebrazione giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presso un istituto
scolastico di Gaeta;
-Convegno "La famiglia come nuova frontiera", organizzato da istituto degli studi europei
Anthropoi presso Corte di Appello di Roma;
-Incontro con i ragazzi di un istituto scolastico di Frosinone.
-Evento celebrativo del 70 anniversario della nascita dell'Unicef organizzato presso la
Sala Latini del Consiglio Regionale del Lazio nel mese di dicembre.
X
4. PROSPETTIVE FUTUREoIM
IIM
Per l'anno 2017:^o
Si prevede di terminare la mappatura delle strutture ospitanti i minori ( comunità^
di tipo familiare) in tutta la Regione Lazio ed effettuare gli opportuni interventi al fine dii*>1*1
vigilare sull'assistenza prestata ai minori anche al fine di segnalare, come previsto alla]jjo
lettera b) dell'art. 2 della L.38/2002, ai servizi sociali ed all'autorità giudiziaria situazioni'~>
richiedenti interventi di ordine assistenziale o giudiziario.ut
Si prevede di consolidare ulteriormente i rapporti con gli organi istituzionali dellai-ì
Regione Lazio anche al fine di istituire una sinergia con le istituzioni esistenti nella
Provincia di Roma.*>
Si proseguirà nell'organizzare il corso di formazione per tutori privati volontari,&
finalizzato a formare professionalità specifiche che possano adeguatamente svolgere il!-i
ruolo nelle situazioni in cui la normativa vigente prevede la nomina del tutore da parte|ì{
dell'Autorità Giudiziaria sia ordinaria che minorile. Ciò al fine di attuare la funzione di cui;jj
alla lettera e) dell'art. 2 della legge istitutiva.
Si individueranno modalità di efficienza al fine di raccogliere (Art.2) segnalazioni
ed esperti, di cui alla lettera e) dell'art. 2 della L.38/2002 e di predisporre forme di intervento
tali da garantire il rapporto immediato e diretto con gli utenti ed individuare idonee soluzioni
alle problematiche sollevate.
Si predisporranno iniziative di studio e confronto al fine di diffondere nel territorio
regionale i principi fondamentali della Convenzione sui Diritti del Fanciullo e delle altre
convenzioni internazionali in applicazione della lettera a) dell'art. 2 della L.38/2002.
Si predisporrà un piano di intervento nelle scuole secondarie della regione Lazio
avente ad oggetto la definizione del principio di legalità ed i rischi connessi alla navigazione
web (sostituzione di persona, adescamento, cyberbullismo).
Si vigilerà con adeguata attenzione sulla programmazione televisiva, sulla
comunicazione a mezzo stampa e sulle altre forme di comunicazione in ordine alla
rappresentazione delle problematiche riguardanti i minori.
Si predisporranno, in collaborazione con enti territoriali ed associazioni, iniziative
per lo studio delle problematiche connesse ad ogni forma di abuso sui minori e per la
individuazione di possibili soluzioni.
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Il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza
della Regione Lazio
Roma, 20 Febbraio 2017
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Si vigilerà sulle attività delle strutture sociosanitarie ed assistenziali convenzionate
con la Regione, o da essa accreditate, per la tutela dei diritti dei minori.
In considerazione della grave problematica esistente, rilevata in questi mesi,
attinente i riflessi che il conflitto dei genitori, sia durante la unione che in fase separativa,
riveste sul corretto sviluppo psico-fisico dei minori, si ha intenzione, unitamente agli organi
rappresentativi di professionalità esperte del settore, di valutare la possibilità di pervenire
ad un azione sinergica finalizzata alla redazione di linee guida e protocolli applicativi.