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767. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Binetti ..................................... 1-01558 45929 Cominardi ............................... 1-01559 45931 Brunetta .................................. 1-01560 45933 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta orale: Mucci ...................................... 3-02909 45937 Interrogazioni a risposta scritta: Di Battista .............................. 4-16054 45938 Pini Gianluca ......................... 4-16058 45939 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Falcone ................................... 5-10961 45939 Beni e attività culturali e turismo. Interrogazione a risposta scritta: Di Maio Luigi ........................ 4-16057 45940 PAG. Difesa. Interrogazione a risposta scritta: Rondini ................................... 4-16055 45941 Economia e finanze. Interrogazione a risposta scritta: D’Arienzo ................................ 4-16059 45942 Giustizia. Interrogazione a risposta scritta: Grimoldi ................................. 4-16056 45943 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta orale: Tentori .................................... 3-02904 45943 Tentori .................................... 3-02905 45944 Spessotto ................................. 3-02906 45945 Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: IX Commissione: Oliaro ...................................... 5-10958 45946 Tullo ........................................ 5-10959 45947 Interrogazione a risposta in Commissione: Molea ...................................... 5-10962 45947 Atti Parlamentari 45927 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 27 MARZO 2017 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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767. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Binetti ..................................... 1-01558 45929

Cominardi ............................... 1-01559 45931

Brunetta .................................. 1-01560 45933

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta orale:

Mucci ...................................... 3-02909 45937

Interrogazioni a risposta scritta:

Di Battista .............................. 4-16054 45938

Pini Gianluca ......................... 4-16058 45939

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Falcone ................................... 5-10961 45939

Beni e attività culturali e turismo.

Interrogazione a risposta scritta:

Di Maio Luigi ........................ 4-16057 45940

PAG.

Difesa.

Interrogazione a risposta scritta:

Rondini ................................... 4-16055 45941

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta scritta:

D’Arienzo ................................ 4-16059 45942

Giustizia.

Interrogazione a risposta scritta:

Grimoldi ................................. 4-16056 45943

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta orale:

Tentori .................................... 3-02904 45943

Tentori .................................... 3-02905 45944

Spessotto ................................. 3-02906 45945

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IX Commissione:

Oliaro ...................................... 5-10958 45946

Tullo ........................................ 5-10959 45947

Interrogazione a risposta in Commissione:

Molea ...................................... 5-10962 45947

Atti Parlamentari — 45927 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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PAG.

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Brescia .................................... 4-16053 45948

Nesci ....................................... 4-16060 45949

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Mucci ...................................... 5-10957 45950

Mauri ...................................... 5-10960 45951

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazioni a risposta orale:

Fiorio ...................................... 3-02907 45952

Taricco .................................... 3-02908 45952

PAG.

Salute.

Interrogazione a risposta scritta:Borghese ................................. 4-16052 45954

Pubblicazione di un testo riformulato ......... 45955

Risoluzione in Commissione:

III e IV Commissione:

Spadoni ................................... 7-00577 45955

Ritiro di un documento del sindacato ispet-tivo ............................................................ 45958

Trasformazione di documenti del sindacatoispettivo .................................................... 45958

Atti Parlamentari — 45928 — Camera dei Deputati

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

l’intelligenza artificiale (AI – Arti-ficial Intelligence) crea continuamentenuovi mercati digitali che, a loro volta,possono liberare livelli di creatività, genioe produttività, con un impatto positivosulla società. In questo modo si potrebberaddoppiare il tasso di crescita delle eco-nomie sviluppate e aumentare la produt-tività del lavoro con incrementi fino al 40per cento;

ciò richiede però un’ampia rifles-sione sul modo di produrre, rafforzando iruoli e competenze delle persone che gui-dano i processi di crescita e di sviluppo;

sono già in atto nei prossimi treanni investimenti significativi in tecnologiedi intelligenza artificiale e il 31 per centodegli esperti impegnati nelle aziende a piùelevato tasso di sviluppo dichiarano che laloro azienda sta pianificando il modo diutilizzare estensivamente gli studi sul com-portamento dell’uomo per guidare lo svi-luppo di nuove forme di customer expe-rience entro lo stesso periodo;

un numero elevato di imprenditorigiovani e tecnologicamente evoluti preve-dono di aumentare il ricorso, nella propriaorganizzazione, a freelance indipendentientro il prossimo anno, per acquistarenuove competenze e maturare una nuovavision organizzativa per la propriaazienda;

cresce continuamente l’impatto deldigitale nell’ambito delle diverse profes-sioni e poco più del 50 per cento deisoggetti recentemente intervistati da Ac-centure (2015) pensa di rimanere nellostesso posto di lavoro per non più dicinque anni, mentre il 67 per cento vuoleprovare a lavorare autonomamente in fu-

turo, proprio grazie alle nuove potenzialitàofferte dalle nuove tecnologie robotiche;

lo sviluppo delle nuove tecnologie sista estendendo a macchia d’olio nei campipiù diversi: dalla formazione alla domo-tica, dalla medicina, alla difesa; dai pro-getti nel campo dell’automazione indu-striale ai settori di trasporto sia in campoaerospaziale, che automotive/meccatro-nico; dai servizi alle persone all’utilizzo dirobot di nuova generazione che è semprepiù diffuso in ambito medico-chirurgico;

ma mentre la tecnologia proponesoluzioni sempre più innovative, i legisla-tori non riescono a stare al passo con itempi. Non è sempre facile distinguere ilivelli di responsabilità, ad esempio, se unbraccio robotico va in tilt in sala opera-toria, durante un intervento chirurgico;

robotica ed intelligenza artificialeapplicati alla teleriabilitazione hanno con-tribuito alla nascita dell’area della neuro-robotica, con lo sviluppo di piattaformerobotiche indispensabili per la ricerca dibase in neuroscienze, di sistemi meccatro-nici per la diagnosi precoce di disturbi delneurosviluppo e di sistemi robotici indos-sabili ispirati al concetto innovativo di« structural embodied intelligence »;

tra le questioni affrontate dallacommissione giuridica, istituita a livellodella Commissione europea proprio suqueste tematiche, i problemi tecno-scien-tifici mostrano importanti risvolti legali,ma anche etici, sociali ed economici; oc-corre definire non solo un sistema diregistrazione di robot avanzati, ma ancheun codice etico-deontologico per gli inge-gneri robotici, un codice per i comitatietici di ricerca per il loro lavoro di revi-sione dei protocolli di robotica e nuovimodelli di licenze per progettisti e utenti;

diventa sempre più urgente rag-giungere livelli adeguati allo sviluppo tec-nico-scientifico anche nel campo della for-mazione: studiare e applicare la roboticaeducativa non è importante soltanto perimparare a costruire o ad usare i robot,ma anche per imparare un metodo di

Atti Parlamentari — 45929 — Camera dei Deputati

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ragionamento e sperimentazione, promuo-vendo attitudini creative negli studenti,compresa la loro capacità di comunica-zione, cooperazione e lavoro di gruppo;

nel 2015, la crescita della venditadei robot si è raddoppiata rispetto allamedia degli anni precedenti e i brevettiper le tecnologie robotiche si sono tripli-cate nell’ultimo decennio;

l’Italia ha, nel campo della robo-tica, un ruolo di leadership in termini diricerca, innovazione e produzione: è infattiil secondo Paese in Europa e il sesto almondo come produttore di robot indu-striali;

i Paesi più avanzati dell’Italia inquesto campo, come ad esempio gli StatiUniti d’America, la Gran Bretagna, ilGiappone, Cina e Corea del Sud, in unacerta misura, hanno già introdotto nor-mative specifiche in materia di robotica edi intelligenza artificiale, o stanno inne-scando possibili cambiamenti legislativiper tenere conto delle applicazioni emer-genti dall’uso di tali tecnologie;

entro il 2020 si prevede che ilmercato mondiale avrà un valore di oltre150 miliardi di dollari, con una colloca-zione prevalente in Asia, soprattutto inCina, dove l’impiego della robotica ha giàsuperato l’intera Europa;

lo sviluppo e la crescita del settoredella robotica e delle intelligenze artificialiavrà effetti dirompenti dal punto di vistadell’organizzazione del lavoro, con impor-tanti conseguenze sull’occupazione, ma an-che sullo stile di vita delle persone, e moltianalisti sottolineano che si stanno vivendogli albori di una quarta rivoluzione indu-striale: la cosiddetta Industria 4.0,

impegna il Governo:

1) a favorire un approccio integrato tra idiversi Ministeri: dal Ministero dell’i-struzione, dell’università e della ri-cerca al Ministero dello sviluppo eco-nomico, dalla salute ai trasporti e alleinfrastrutture, dalla difesa alla pub-

blica amministrazione, dall’economiaal lavoro, per facilitare lo sviluppodella robotica, dell’intelligenza artifi-ciale e della sicurezza informatica,secondo un modello di ricerca trasla-zionale, che permetta di superarequelle barriere e quegli steccati di tipoculturale che circoscrivono aree chiusee non comunicanti tra di loro;

2) a promuovere attività di formazione,ricerca e sviluppo nelle scuole conriguardo a robotica e intelligenza ar-tificiale, a cominciare dai primi livelliscolastici e con particolare attenzionealle problematiche della disabilità;

3) ad assumere iniziative per svilupparenelle università e nei centri di ricercaitaliani tecnologie ad alto livellodi complessità, incoraggiando i giovania trasformare inbrevettimolte delle lorointuizioni, investendo soprattutto neigiovani ricercatori con opportuni incen-tivi che favoriscano il loro inserimentonei settori strategici del Paese;

4) a sostenerne le applicazioni dellenuove tecnologie alla produzione in-dustriale e ai servizi civili, anche fa-vorendo la nascita di start up innova-tive, che promuovano lo sviluppo com-plessivo delle aziende e favoriscanoprocessi di cambiamento organizzativoa servizio dei cittadini;

5) ad approfondire i problemi relativi altema della cyber-security e della rile-vanza etica e dell’impatto che tali tecno-logie avranno sulla società e sul mondodel lavoro, investendo energie significa-tive nella formazione e nella riqualifica-zione professionale di soggetti che altri-menti resterebbero tagliati fuori da que-sto settore produttivo;

6) ad analizzare soluzioni alternative einnovative di welfare in merito aglieffetti che lo sviluppo della robotica edell’intelligenza artificiale avrannosulla domotica, consentendo ai soggettipiù fragili di raggiungere un buonlivello di autonomia personale e fami-

Atti Parlamentari — 45930 — Camera dei Deputati

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liare attraverso soluzioni altamente in-novative proprio per pazienti cronici edisabili, anziani, e altro;

7) a favorire a livello europeo propostepolitiche che si traducano in una nor-mativa capace di salvaguardare valoricome: la dignità umana; la privacy,attraverso una corretta gestione deidati personali; la sicurezza, evitandoin ogni modo possibili manipolazioni;la non discriminazione, permettendo atutti coloro che lo desiderano e nehanno bisogno di accedere ai pro-grammi che l’intelligenza artificialeconsente di realizzare progressiva-mente; in altri termini contribuendo acreare una carta dei valori in robotica,di cui si parla da lungo tempo ma chenon è ancora attiva.

(1-01558) « Binetti, Buttiglione, Cera, DeMita, Pisicchio ».

La Camera,

premesso che:

il progresso tecnologico ha favoritola crescita dell’automazione, della roboticae delle cosiddette intelligenze artificiali;

le nuove tecnologie sono applicatesempre più profondamente e organica-mente ai sistemi produttivi, logistici eorganizzativi, nonché a quelli di trasporto,andando progressivamente a svilupparsi eradicarsi nell’ambito dei servizi diretti allapersona;

all’innovazione in senso strettoconsegue un impatto in termini rigorosa-mente sociali e occupazionali, i cui trende le cui prospettive destano preoccupa-zioni che necessitano di attenzione, analisie soluzioni;

con la risoluzione del Parlamentoeuropeo n. 51 del 16 febbraio 2017 re-cante raccomandazioni alla Commissioneconcernenti norme di diritto civile sullarobotica (2015/2103(INL)) si invita la Com-missione europea ad avviare una fase dianalisi e monitoraggio delle tendenze oc-

cupazionali, con particolare attenzione« alla creazione, alla dislocazione e allaperdita di posti di lavoro nei diversi cam-pi/settori di qualifica, in modo da indivi-duare i campi in cui vengono creati postidi lavoro e quelli in cui vengono persi aseguito dell’aumento dell’uso dei robot »;

nella medesima risoluzione si ri-chiede che la Commissione europea ana-lizzi i diversi scenari possibili e le relativeconseguenze sulla sostenibilità dei sistemidi sicurezza sociale degli Stati membrianche in funzione dello sviluppo e delladiffusione della robotica e dell’intelligenzaartificiale;

secondo gli esperti, un rischio con-creto sarebbe rappresentato dal fatto chel’innovazione tecnologica comporterà sem-pre più un costo sociale in termini diriduzione dell’occupazione, con particolareimpatto in quei settori ad alta intensità dicapitale umano, tale per cui oggi i lavo-ratori impiegati in tali settori e quantisono in attesa di collocazione risultanosubire l’innovazione tecnologica invece diaffrontarla e guidarla. A questo aspetto siaggiunge una progressiva sperequazionenella redistribuzione della ricchezza pro-dotta dai sistemi ad elevato sviluppo tec-nologico;

secondo quanto rilevato nella rela-zione Delvaux, da cui la richiamata riso-luzione, « l’importanza della flessibilitàdelle competenze e delle capacità sociali,creative e digitali nell’ambito dell’istru-zione » è tale che « oltre alle conoscenzeaccademiche impartite a scuola » è ormainecessario realizzare in via sistemica estrutturale percorsi di « apprendimentopermanente »;

in tal senso, la formazione in ser-vizio può costituire un valido strumento dipolitica del lavoro volto a mitigare l’im-patto dello sviluppo delle Information andCommunication Technologies (ICT) in ter-mini di riduzione dell’occupazione. D’altrocanto, va rilevato come gli investimentipubblici in questa direzione sono statisempre molto deboli e comunque poco

Atti Parlamentari — 45931 — Camera dei Deputati

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valorizzati nella pianificazione strategica enella programmazione delle politiche pub-bliche;

serve sottolineare, ad esempio,come non esistano ricerche valutativecommissionate dal Ministero del lavoro edelle politiche sociali che abbiano valutatol’indice di redditività del capitale investito(ROI) nella formazione continua finan-ziata dai fondi strutturali e dai fondiinterprofessionali gestiti dalle parti sociali;

parimenti, le stesse attività di ri-cerca pubblica che sono state svolte inquesta direzione stentano ad avere unseguito applicativo o operativo né vengonovalorizzate, a dimostrazione dello scarsose non nullo interesse da parte del deci-sore pubblico;

val la pena richiamare l’esperienzadel Sistema informativo sulle professioniche da anni l’ex Isfol, oggi Istituto nazio-nale per l’analisi delle politiche pubbliche(Inapp), sta implementando in partnershipcon l’Istat, integrando dati amministrativie informazioni prodotti da una pluralità diistituzioni sui versanti dei settori di attivitàeconomica, del mercato del lavoro e deisistemi professionali. Il sistema fornisceun panorama completo ed analitico ditutte le professioni esercitate nel nostroPaese, la loro consistenza occupazionaleattuale e le tendenze a breve e mediotermine del mercato professionale nonché,i trend di cambiamento delle loro compe-tenze;

a livello internazionale, diversistudi (a titolo esemplificativo si veda ilrapporto Investing in the Care Economy)dimostrano come gli investimenti nel wel-fare, ovvero nelle infrastrutture sociali,oltre a innalzare il benessere generaledella popolazione, genererebbe un incre-mento dell’occupazione, mitigando al con-tempo la flessione occupazionale indottadal pervadere dell’automazione e dellarobotica. Tale aspetto, nel nostro Paese,risulta ancora poco esplorato dalla ricercaeconomica, laddove invece si necessite-rebbe di ricerche sociali ed economiche

capaci di « stimare » il ritorno in questatipologia di investimenti;

casi di studio, come quello dellasperimentazione del reddito universale dibase in atto in Finlandia su duemilacittadini, alcuni esperti del settore dell’in-novazione tecnologica come il patron diTesla, Elon Musk, e aziende che fannodell’innovazione il proprio core business,come Google, promuovono l’idea, alla lucedell’impatto dello sviluppo tecnologico sul-l’occupazione, di disgiungere l’idea di fontedi sostentamento, ovvero di reddito, daquella di attività svolta, ovvero di lavoro.In questo solco, si sta sviluppando l’appli-cazione di un reddito di base non condi-zionato dallo status di attività. Si tratta diuna misura di sostegno riconosciuta a tuttii cittadini maggiorenni indistintamente,senza alcun requisito particolare, predi-sposta nell’ottica di una revisione com-plessiva dei trattamenti assistenziali o so-ciali, che permane anche, in concomitanzacon altre fonti di reddito, come quella dalavoro, proprio per garantire la completaautonomia e libertà dei cittadini dal « vin-colo », in termini sociali ed economici,della ricerca e del mantenimento di unposto di lavoro, spesso accettato e difesoper necessità, oltre che per dovere, inveceche per effettiva e autonoma scelta,

impegna il Governo:

1) a promuovere le opportune iniziativevolte a informare e sensibilizzare icittadini sull’evoluzione tecnologicaapplicata agli ambiti produttivi e aiservizi, nonché sulle nuove dinamichee ricadute in termini socio-economiciad essa connesse, finalizzate a svilup-pare maggiore consapevolezza nel Pa-ese;

2) ad istituire un osservatorio nazionale,adeguatamente organizzato, in ac-cordo con regioni e enti locali, per larilevazione alla luce degli sviluppidella robotica e dell’intelligenza arti-ficiale dei mutamenti dei sistemi eco-nomici e produttivi in termini di im-

Atti Parlamentari — 45932 — Camera dei Deputati

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patto sulle competenze delle figure pro-fessionali, al fine di:

a) mappare adeguatamente quei« nuovi saperi » e adottare le con-seguenti iniziative per svilupparepercorsi di formazione continuain modo da dotare chi già èoccupato, così come chi è in at-tesa di collocazione, delle compe-tenze necessarie – adeguate aidiversi livelli di specializzazione– per rispondere attivamente allesfide dell’innovazione anziché su-birle (fuoriuscita dal mercato);

b) svolgere, in maniera sistematica,indagini specifiche, a livello ter-ritoriale, per profilare ciascunarealtà territoriale secondo le ca-ratteristiche e dinamiche pecu-liari del tessuto economico locale;

3) ad assumere le opportune iniziativeper dare concreta operatività al Si-stema informativo sulle professioni,garantendone, nell’ambito del pianonazionale cui in premessa, i processidi manutenzione ed aggiornamento;

4) a promuovere lo sviluppo di un pro-gramma di formazione più specifico etecnico all’interno delle scuole secon-darie di secondo grado, delle univer-sità e dei centri di ricerca al fine distimolare la nascita di nuove figureprofessionali e nuove imprese ade-guate ad affrontare le sfide poste dallaquarta rivoluzione industriale, consi-derando gli impatti sul tessuto socialeche essa comporta;

5) ad assumere iniziative per potenziarele misure di incentivo alle imprese perl’assunzione di personale altamentequalificato e per l’impiego di strumentifisici o digitali ad alto valore tecnolo-gico al fine di realizzare prodotti in-novativi;

6) a promuovere iniziative normative perfavorire l’adeguamento degli strumenticontrattuali esistenti, rispetto all’im-

patto delle nuove tecnologie nelmondo del lavoro, anche attraversoiniziative volte a rimodulare progres-sivamente l’orario di lavoro al fine dimigliorare la conciliazione tra la gior-nata lavorativa e la vita familiare esociale;

7) ad adottare le opportune iniziative perdefinire e sviluppare un programma diinvestimenti nella cura, nell’istruzionee nella salute pubblici (cosiddette in-frastrutture sociali), al fine di raffor-zare la rete sociale a beneficio deicittadini, nonché migliorare e omoge-neizzare gli standard minimi di vitaanche grazie alla redistribuzione dellaricchezza prodotta dai sistemi produt-tivi con elevato ricorso all’automa-zione e alla robotica;

8) ad assumere le iniziative necessarieper avviare, anche in conseguenza de-gli effetti dello sviluppo della robotica,un programma di sperimentazione diforme di reddito di base incondizio-nato, analogamente a quanto già inatto in Finlandia, come richiamato inpremessa.

(1-01559) « Cominardi, Della Valle, Cec-coni, Chimienti, Vallascas,Cancelleri, Ciprini, Crippa,Dall’Osso, Da Villa, Fantinati,Lombardi, Tripiedi, Caso ».

La Camera,

premesso che:

la Repubblica è composta dai co-muni, dalle province, dalle città metropo-litane, dalle regioni e dallo Stato (articolo114 della Costituzione);

le province sono titolari di funzioniamministrative (articoli 117 e 118 dellaCostituzione);

le province hanno autonomia fi-nanziaria di entrata e di spesa; le risorsederivanti da queste fonti consentono di

Atti Parlamentari — 45933 — Camera dei Deputati

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finanziare integralmente le funzioni attri-buite (articolo 119 della Costituzione);

la legge n. 56 del 2014 (cosiddetta« legge Delrio »), recante « Disposi ionisulle città metropolitane, sulle province,sulle unioni e fusioni di comuni », non haabolito le province, ma le ha trasformatein enti di secondo livello, governate dasindaci e amministratori comunali;

infatti, l’articolo 1, della suddettalegge, al comma 85, dispone che le pro-vince, quali enti con funzioni di area vasta,mantengono l’esercizio delle seguenti fun-zioni fondamentali: a) pianificazione ter-ritoriale provinciale di coordinamento,nonché tutela e valorizzazione dell’am-biente, per gli aspetti di competenza; b)pianificazione dei servizi di trasporto inambito provinciale, autorizzazione e con-trollo in materia di trasporto privato, incoerenza con la programmazione regio-nale, nonché costruzione e gestione dellestrade provinciali e regolazione della cir-colazione stradale; c) programmazioneprovinciale della rete scolastica, nel ri-spetto della programmazione regionale; d)raccolta ed elaborazione di dati, assistenzatecnico-amministrativa agli enti locali; e)gestione dell’edilizia scolastica; f) controllodei fenomeni discriminatori in ambito oc-cupazionale e promozione delle pari op-portunità sul territorio provinciale;

la legge Delrio, del resto, era solopropedeutica all’eliminazione delle pro-vince dalla Carta costituzionale, alla lorotrasformazione in « enti di area vasta », eall’assegnazione a comuni e regioni, e soloresidualmente agli enti di area vasta e allecittà metropolitane, secondo il principio disussidiarietà, anche delle funzioni fonda-mentali che la legge Delrio aveva mante-nuto in capo alle province;

tale progetto complessivo di rior-dino delle funzioni statali si è interrotto aseguito dell’esito negativo del referendumcostituzionale del 4 dicembre 2016, che haavuto, fra le altre, la conseguenza dimantenere in capo alle province la loroautonomia istituzionale, finanziaria e or-ganizzativa, in coerenza con il principio

autonomistico sancito dall’articolo 5 dellaCostituzione, e tutte le competenze fonda-mentali;

anche il trasferimento alle regionidelle competenze sottratte alle provincedalla legge Delrio (caccia e pesca, acque,trasporto rifiuti oltre frontiera, autonomie,e altro) ha visto risultati del tutto difformida regione a regione: in quelle virtuose iltrasferimento è completato, ma in moltealtre il trasferimento è ancora in corso,con la conseguenza che alcune province sidevono ancora occupare di funzioni chenon dovrebbero essere più di loro com-petenza, con conseguente aggravio di costie di personale;

senza aspettare la conclusione del-l’iter della riforma costituzionale, e dellaconseguente eliminazione delle province, ilGoverno ha ritenuto, « in attesa della ri-forma costituzionale », di operare comun-que tagli drastici ai bilanci provinciali;

così, nella legge n. 190 del 2014(legge di stabilità per il 2015), ha operatoall’articolo 1, comma 418, un taglio di 3miliardi di euro complessivi a regime deltutto insostenibile per i bilanci, così at-tuato: un miliardo di euro nel 2015 (de-creto-legge n. 78 del 2015, articolo 1,comma 10, e tabella 2), cui si aggiunge unmiliardo di euro nel 2016 (decreto-leggen. 113 del 2016, articolo 8, comma 1-bis,e tabella 1) e un miliardo di euro nel 2017(provvedimento attuativo ancora da defi-nire);

la manovra finanziaria nei con-fronti delle province non ha operato soloun taglio, ma un vero e proprio prelievo dirisorse dai loro bilanci: a giudizio deifirmatari del presente atto di indirizzo sitratta di un prelievo o incoerente, perchénega il principio di autonomia finanziariadegli enti sancito dall’articolo 119 dellaCostituzione, e di una sottrazione di ri-sorse proprie (le entrate dai tributi locali)che avrebbero come destinazione secondoil dettato costituzionale, la copertura in-tegrale delle funzioni attribuite;

dal 2013 al 2017 alle province èstato imposto un taglio complessivo alle

Atti Parlamentari — 45934 — Camera dei Deputati

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risorse pari a 5,2 miliardi di euro, chederivano dall’applicazione delle seguentidisposizioni: decreto-legge n. 201 del 2011(taglio di 415 milioni di euro), decreto-legge n. 95 del 2012 (taglio di 1.250 mi-lioni di euro), decreto-legge n. 66 del 2014(taglio di 58 milioni di euro), legge n. 190del 2014 (taglio 3.000 milioni di euro);

conseguentemente, oggi vi è unosquilibrio nei bilanci delle province dicirca 1.350 milioni di euro, che si ridurràa circa 700 milioni a fronte dell’assegna-zione di una quota pari a 650 milioni dieuro del « Fondo da ripartire per il finan-ziamento di interventi a favore degli Entiterritoriali », previsto all’articolo 1, comma438, della legge n. 232 del 2016 (legge dibilancio per il 2017), a seguito dell’appro-vazione in data 23 febbraio 2017 in Con-ferenza unificata del decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri ex articolo1, comma 439 di suddetta legge;

il Governo ha operato come se leprovince fossero già svuotate delle lorofunzioni fondamentali (trasporti, strade,rete scolastica, tutela ambientale, e altro),rimaste in realtà sotto la loro competenza,e i tagli di bilancio conseguenti a questalogica fanno sì che un intero compartoistituzionale costitutivo della Repubblicanon sarà in grado né di approvare ibilanci, né di erogare i servizi: un’eve-nienza che non si è mai verificata nellastoria del Paese;

di conseguenza, si evidenziano, peresempio, profonde criticità ed emergenzesulla manutenzione degli edifici scolasticidi competenza (oltre 5.000), a partire dallepiù elementari regole di adeguamento allenorme antincendio (le cui scadenze ven-gono prorogate da oltre 20 anni) o all’ac-quisizione dei certificati di agibilità stati-co-sismica;

anche la manutenzione dei circa130.000 chilometri di strade provincialisubisce gli effetti della mancanza di fondi,considerando inoltre che, per la viabilitàprovinciale, è stata introdotta, con la nor-mativa in materia di omicidio stradale,anche la responsabilità colposa a carico

dei responsabili della manutenzione e co-struzione delle strade, chiaramente indi-cata nella circolare del Dipartimento dipubblica sicurezza del Ministero dell’in-terno 25 marzo 2016. Da ciò consegue ilconcreto pericolo di responsabilità nonsoltanto amministrativa, ma anche civile epenale, sia delle amministrazioni e sia, nelcaso di responsabilità penali, dei funzio-nari e dirigenti addetti ai servizi;

a tale proposito, occorre eviden-ziare che anche la Corte dei conti nelladeliberazione n. 17 del 2015 della sezionedelle autonomie, in cui si relaziona alParlamento sul riordino delle province, nelrichiamare l’attenzione sull’impatto dellemisure conseguenti alla legge di stabilitàn. 190 del 2014, le ritiene « suscettibili digenerare forti tensioni sugli equilibri fi-nanziari », ed afferma che « ancora piùproblematico si prefigura il taglio incre-mentale per il biennio 2016-2017, attesoche una volta riallocate le funzioni e lerisorse a queste destinate, le Province sitroveranno a dover conseguire i risparmirichiesti su aggregati di spesa più ristrettie soprattutto vincolati alle funzioni fon-damentali »;

il direttore centrale della finanzalocale del Dipartimento degli affari internie territoriali del Ministero dell’interno,dottor Giancarlo Verde, in una recentis-sima audizione svoltasi in data 16 febbraio2017 presso la Commissione parlamentareper l’attuazione del federalismo fiscaleattesta che la riduzione delle risorse, cheammonta a circa 4,8 miliardi di euro dal2008 al 2016, « ha condotto ad uno statogenerale di disagio finanziario delle pro-vince che ha portato ad una difficoltànell’attendere alle funzioni assegnate chesi evidenzia con la flessione qualitativa e,talvolta, perfino l’assenza di importantiservizi. In alcuni casi, è stato inevitabile ilricorso alla procedura di dissesto finan-ziario, 4 casi da sempre ma solo 3 nel-l’ultimo quadriennio. Più significativo ilricorso alla procedura di riequilibrio fi-nanziario pluriennale previsto dall’articolo243-bis del TUOEL n. 267 del 2000, a cuisono ricorse nel quinquennio trascorso

Atti Parlamentari — 45935 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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ben 14 province. Pertanto quasi il 20 percento degli enti è ricorso a misure stra-ordinarie, percentuale che spinge a riflet-tere sulla grave situazione che vivono talienti locali »;

i presidenti delle province, riunitiin assemblea generale alla presenza deiparlamentari della Repubblica nella gior-nata del 16 febbraio 2017, hanno denun-ciato a gran voce di trovarsi nella concretaimpossibilità di erogare servizi fondamen-tali per la collettività, legati alle funzioniindividuate dalla legge n. 56 del 2014 perprovince e città metropolitane;

i presidenti delle province, nellamedesima giornata, sono stati ricevuti dalPresidente della Repubblica, a cui hannochiesto sostegno affinché il Governo agiscacon tempestività e senza esitazioni e af-fronti e risolva le questioni di estremaemergenza che riguardano i territori, met-tendo queste istituzioni nelle condizioni digarantire la sicurezza dei 130.000 chilo-metri di strade provinciali, delle 5.100scuole superiori italiane in cui studiano2.500.000 ragazzi, di realizzare gli inter-venti necessari a contrastare il dissestoidrogeologico;

alcuni presidenti delle province sisono sentiti costretti, per la prima voltanella storia, a rivolgersi alla Procura dellaRepubblica con un esposto cautelativo,affinché si accerti di chi è la vera respon-sabilità di eventuali disservizi delle pro-vince,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative urgenti, anchenormative, necessarie per garantirealle province italiane, enti costitutividella Repubblica, di far fronte alleproprie funzioni istituzionali, e in par-ticolare volte:

a) ad individuare le risorse adeguatea copertura delle funzioni assegnate inbase all’analisi reale dei fabbisogni stan-dard, nel rispetto dell’articolo 119 dellaCostituzione;

b) ad assegnare alle province almeno250 milioni di euro aggiuntivi per l’eser-cizio delle funzioni fondamentali, neces-sari per garantire la sicurezza e i serviziadeguati ai cittadini;

c) ad assegnare alle province almeno300 milioni di euro del fondo Anas per lamanutenzione straordinaria delle stradeprovinciali, così da aprire le opere neces-sarie per riportare in sicurezza questa reteviaria strategica;

d) a lasciare nei bilanci delle provincei risparmi dei costi della politica determi-nati dalla gratuità totale dei presidenti edei consiglieri provinciali, considerato che,nelle province la politica ha costo zero,unico caso tra le istituzioni della Repub-blica: questi risparmi devono essere messia disposizione delle comunità locali;

e) a ripristinare l’autonomia organiz-zativa degli enti, attraverso la soppressionedel comma 420 dell’articolo 1 della leggen. 190 del 2014, con la possibilità di averein organico quelle professionalità indi-spensabili per svolgere le funzioni cherimangono loro assegnate;

f) a cancellare le sanzioni per leprovince che hanno mancato gli impegnidel patto di stabilità 2016, in quanto lo« sforamento » è stato indotto dai tagli aibilanci e dall’uso degli strumenti straor-dinari che il Governo ha obbligato adusare pur di chiudere i bilanci;

g) a consentire alle province in viastraordinaria anche per il 2017 di utiliz-zare gli avanzi di amministrazione perassicurare gli equilibri dei bilanci;

h) in una prospettiva temporale piùlunga, a promuovere una revisione dellalegge n. 56 del 2014 per disegnare unordinamento locale delle province stabile ecoerente con la Costituzione, consideratoche a tal fine è necessario:

1) consolidare le funzioni fonda-mentali previste dalla legge n. 56 del 2014,ampliare le funzioni amministrative terri-toriali e valorizzare con le funzioni diassistenza e di supporto ai Comuni, le

Atti Parlamentari — 45936 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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stazioni uniche appaltanti e i servizi pub-blici locali previsti dai commi 88 e 90dell’articolo 1, in modo da fornire indirizzichiari anche per il riordino della legisla-zione regionale;

2) semplificare la forma di governodegli enti, attraverso una revisione delladisciplina relativa agli organi, allo lorodurata, al sistema di elezione;

3) conferire una delega per la re-visione del testo unico degli enti locali, peradeguarlo alle novità in materia di co-muni, province e città metropolitane.

(1-01560) « Brunetta, Gelmini, Russo, Si-sto, Fabrizio Di Stefano ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta orale:

MUCCI, BARBANTI, ARTINI, SEGONI,RIZZETTO, PRODANI, TURCO, BALDAS-SARRE e BECHIS. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti, al Ministrodell’economia e delle finanze, al Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 17-bis del decreto-legge 22giugno 2012, n. 83, « Misure urgenti per lacrescita del Paese », convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,individua, tra le finalità del capo IV-bis, losviluppo della mobilità sostenibile, attra-verso la sperimentazione e diffusione diflotte pubbliche e private di veicoli a basseemissioni complessive, con particolare ri-guardo al contesto urbano, nonché l’ac-quisto di veicoli a trazione elettrica oibrida;

inoltre, l’articolo 17-septies del decre-to-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto

2012, n. 134, recante Misure urgenti per lacrescita del Paese (Gazzetta Ufficialen. 187 dell’11 agosto 2012 – Suppl. Ordi-nario n. 171) evidenzia come al fine digarantire in tutto il territorio nazionale ilivelli minimi uniformi di accessibilità delservizio di ricarica dei veicoli alimentatiad energia elettrica debba essere redattoun piano nazionale infrastrutturale per laricarica dei veicoli alimentati ad energiaelettrica che abbia ad oggetto la realizza-zione di reti infrastrutturali per la ricaricadei veicoli alimentati ad energia elettricanonché interventi di recupero del patri-monio edilizio finalizzati allo sviluppodelle medesime reti;

in particolare, l’articolo 17-octies deldecreto-legge n. 83 del 2012, ai fini dellapromozione della ricerca tecnologica, haattivato un’apposita linea di finanzia-mento, a valere sulle risorse del fondorotativo di cui all’articolo 1, comma 354,della legge 30 dicembre 2004, n. 311, esuccessive modificazioni, dei programmi diricerca finalizzati:

a) alla progettazione dei dati e deisistemi interconnessi necessari per sup-portare le reti locali delle stazioni diricarica dei veicoli alimentati ad energiaelettrica collegati alle reti di distribuzionedell’energia elettrica;

b) la pianificazione delle modifi-che di progettazione necessarie per garan-tire un’efficace gestione e funzionamentodelle reti di distribuzione dell’energia elet-trica;

c) alla valutazione delle problema-tiche esistenti e dei probabili sviluppifuturi relativi agli aspetti normativi e com-merciali delle reti infrastrutturali;

d) alla realizzazione di un’unità dibordo che comunica con la stazione diricarica, volta a ricaricare la batteria au-tomaticamente a un prezzo convenientequando la rete di distribuzione dell’ener-gia elettrica non è sovraccarica;

e) allo sviluppo di soluzioni perl’integrazione e l’interoperabilità tra dati esistemi a supporto delle stazioni di rica-

Atti Parlamentari — 45937 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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rica e relative unità di bordo, di cui allelettere da a) a d), con analoghe piatta-forme di informazione sulla mobilità, perla gestione del traffico in ambito urbano;

f) alla ricerca sulle batterie ricari-cabili;

la crisi energetica ed economica, ilcrescente inquinamento acustico e am-bientale necessitano di soluzioni persegui-bili attraverso una maggiore offerta deltrasporto pubblico, il maggior riciclo pos-sibile e l’utilizzo di veicoli a basse emis-sioni complessive –:

se il Governo, intenda fornire chia-rimenti circa lo stato di attuazione delpiano nazionale infrastrutturale per laricarica dei veicoli alimentati ad energiaelettrica;

se sia stata effettivamente attivata lalinea di finanziamento prevista dall’arti-colo 17-octies del decreto-legge n. 83 del2012. (3-02909)

Interrogazioni a risposta scritta:

DI BATTISTA, MICILLO, SCAGLIUSI,L’ABBATE, SIBILIA, CIPRINI, DI VITA,PETRAROLI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro per gli affariregionali, al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premessoche:

l’articolo 1, comma 353 della legge 11dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previ-sione dello Stato per l’anno finanziario2017 e bilancio pluriennale per il triennio2017-2019) ha riconosciuto, a decorreredal 12 gennaio 2017, « un premio allanascita o all’adozione di minore dell’im-porto di 800 euro. Il premio, che nonconcorre alla formazione del reddito com-plessivo di cui all’articolo 8 del testo unicodelle imposte sui redditi, di cui al decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917, è corrisposto dall’INPSin unica soluzione, su domanda della fu-

tura madre, al compimento del settimomese di gravidanza o all’atto dell’ado-zione »;

i fondi stanziati nella legge di bilan-cio per la misura sono pari a 600 milionidi euro per il 2017, che dovrebbero ga-rantire il bonus di 800 euro a 750 milafamiglie;

con la circolare 61/17 dell’Inps, inpersona del direttore generale Gabriella DiMichele, del 16 marzo 2017 l’Istituto hachiarito come si tratti di un premio di 800euro che, dal 1o gennaio dell’anno incorso, viene riconosciuto, per il 2017, allanascita o all’adozione di minore, scollegatoda qualsiasi requisito reddituale;

da recenti articoli di stampa, l’inter-rogante ha potuto apprendere come nonsia attualmente possibile accedere al pre-detto premio alla natalità che sembre-rebbe ancora non essere garantito agliaventi diritto;

da un articolo de La Repubblica, afirma Filippo Santelli, emergerebbe comegli operatori telefonici dell’Inps abbianoaddirittura affermato di non tenere contodel predetto bonus (« Lei faccia conto cheil bonus non ci sia »);

inoltre, emergerebbe che, dal sitodell’Inps ancora, non sarebbe possibileneppure scaricare la domanda al fine dipotere accedere a tale misura di sostegnodella natalità;

la ragione del ritardo, secondo l’Inps,sarebbe da individuare nella mancanza didettaglio con cui è stata scritta la misura,tanto che, già a inizio gennaio, il presi-dente Tito Boeri aveva scritto al MinistroCosta chiedendo di precisare i criteri peraccedere al bonus;

nello specifico, con decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri 26 gen-naio 2017 (Delega di funzioni al Ministrosenza portafoglio onorevole avv. EnricoCOSTA, Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 feb-braio 2017) « a decorrere dal 12 dicembre2016 al Ministro senza portafoglioon. dott. Enrico Costa, sono delegate le

Atti Parlamentari — 45938 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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funzioni del Presidente del Consiglio deiministri in materia di affari regionali eautonomie nonché in materia di politichedella famiglia » (articolo 1) –:

a cosa siano imputabili i ritardi nel-l’adozione delle procedure burocratico-amministrative per poter accedere al bo-nus di cui all’articolo 1, comma 353, dellalegge 11 dicembre 2016, n. 232;

quali siano le tempistiche necessariealla pubblicazione delle istruzioni per lapresentazione delle domande e le relativemodalità di accesso alla predetta misura;

se tale misura di sostegno alla nata-lità verrà integralmente garantita agliaventi diritto senza alcun pregiudizio pergli aventi diritto dal 1o gennaio 2017;

quali iniziative di propria compe-tenza i Ministri interrogati intendanoadottare al fine di garantire che, la misuradi cui al presente atto di sindacato ispet-tivo, venga nel più breve tempo possibileerogato agli aventi diritto. (4-16054)

GIANLUCA PINI. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

un alone di opacità aleggia in questigiorni sulle elezioni per il rinnovo deipresidenti delle federazioni sportive, invista delle elezioni del Coni previste per ilprossimo 11 maggio 2017;

una delle posizioni più equivocheriguarda Giuseppe Leoni, presidente del-l’Aero-Club, dichiarato interdetto dai pub-blici uffici;

secondo quanto comunicato dall’a-genzia specializzata Avionews, l’Anac, surichiesta proprio del Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti, con deliberadel 1o marzo scorso ha espresso un pareresulla base del quale è stata disposta lasospensione del Presidente per 18 mesiun’applicazione del codice di comporta-mento sportivo del Coni (articolo 11);

a parere dell’interrogante si tratta diuna fattispecie in cui avrebbe potuto tro-vare applicazione anche la cosiddetta« legge Severino », di cui al decreto legi-slativo n. 235 del 2012, e dunque la pre-visione della decadenza dall’incarico –:

per quali motivi si sia proceduto allasola sospensione e non invece alla deca-denza, con applicazione in toto della co-siddetta legge Severino, e se intenda chia-rire chi sia titolare del diritto di delega dirappresentanza dell’Aeroclub in occasionedelle prossime elezioni del Coni.

(4-16058)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

FALCONE. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. —Per sapere – premesso che:

la crisi dello stabilimento Bembergsituato nel comune di Gozzano (NO) – cheproduceva filato poliammidico per tessuti-foderami – ha origine nel 2005 con lamessa in liquidazione prima e l’ammis-sione all’amministrazione straordinariapoi;

nell’aprile 2008 viene decisa l’asse-gnazione alla società « Pasell », leader nelsettore dei componenti per elettrodome-stici, allo scopo di rilanciare lo stabili-mento ma nel marzo 2009 la Bemberg siferma a causa della crisi economica, oltreche per gravi problemi di inquinamento daamianto dell’area, estesa per circa 400mila metri quadrati, e per la conseguentenecessità di bonifica del sito;

attualmente l’area è gravemente in-quinata da metalli pesanti, acidi edamianto, al riguardo sono stati condottitutti i necessari accertamenti e redattedagli enti preposti le relazioni, la stima dispesa per la bonifica del solo amianto è dicirca 17 milioni di euro;

Atti Parlamentari — 45939 — Camera dei Deputati

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per questo motivo tutte le aste ban-dite nel corso degli anni per la venditadello stabilimento sono andate deserte;

nel 2010 il sito è stato inserito dallaregione Piemonte nel piano regionale perla bonifica delle aree inquinate ma ad ogginessun intervento è stato posto in essere;

la drammatica situazione in cui versail sito e il conseguente grave pericolosanitario che minaccia la popolazionesono stati oggetto lo scorso novembre diun servizio giornalistico di un’importantetrasmissione televisiva nazionale e in se-guito il sindaco del comune di Gozzano hainviato una lettera al Ministro dell’am-biente per sollecitare un intervento;

il Ministero dell’ambiente con notaprotocollo 23207/STA del 5/12/2016 hadisposto un sopralluogo nell’area svolto, ilgiorno 3/02/2017, da Arpa Agenzia Regio-nale;

dal verbale redatto da Arpa si rilevalo stato di abbandono dell’area, la pre-senza di elevate quantità di pericolosiinquinanti nonché di amianto, presente sianelle aree esterne (tetti e tettoie), sia neirivestimenti delle pareti perimetrali;

a riprova della pericolosità del sitoper la sanità pubblica è stata evidenziatada Arpa la necessità di procedere ad unavalutazione, del sito, più approfondita utilea stabilire la presenza di amianto neimanufatti e lo stato di conservazione;

è stata, inoltre, rilevata la necessità,in aggiunta ai monitoraggi e alle necessariebonifiche già indicate da Arpa in passato,di svolgere dei prelievi di aria finalizzatialla ricerca di fibre di amianto aerodi-sperse –:

quali iniziative, di competenza, in-tenda intraprendere il Ministro interro-gato, al fine di garantire la bonifica del-l’area in considerazione dell’evidente im-patto sull’ambiente circostante in terminidi rischio sanitario ed ecologico. (5-10961)

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BENI E ATTIVITÀ CULTURALIE TURISMO

Interrogazione a risposta scritta:

LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei benie delle attività culturali e del turismo, alMinistro per la semplificazione e la pub-blica amministrazione. — Per sapere –premesso che:

all’interrogante sono giunte segnala-zioni, che trovano riscontro anche su fontidi stampa, relative all’operazione Monu-mentando presso il comune di Napoli;

la gara è stata aggiudicata in viadefinitiva alla Uno Outdoor srl nel gennaiodel 2014 e dopo pochi mesi i monumentierano già consegnati per l’inizio delleopere, malgrado solo il 7 ottobre 2016 siastato sottoscritto il contratto, come evi-denziato anche dall’Anac con le sue con-testazioni al comune di Napoli (pagina 5del Provvedimento dell’Anac del 28 no-vembre 2016);

secondo i bilanci del 2014 e del 2015(quest’ultimo approvato al maggio 2016),risulta che la Uno Outdoor srl era parte-cipata al 70 per cento da tale GiulianoAnnigliato ed al 30 per cento dalla societàMonte dei Paschi di Siena Fiduciaria spa;

a tal proposito, occorre rilevare chele società partecipate da altre società fi-duciarie (cioè società che detengono quotein nome e per conto di terzi, che riman-gono occulti) non possono partecipare abandi o gare pubbliche, perché ciò avver-rebbe in violazione delle regole di traspa-renza;

pochi giorni dopo la denuncia pub-blica, il socio di maggioranza GiulianoAnnigliato, come risulta dalle visure ca-merali, rilevò il 30 per cento di quotedetenute dalla società fiduciaria, dive-nendo socio unico, creando – nel tentativodi rimediare ad una grave anomalia – unasituazione ancora peggiore;

Atti Parlamentari — 45940 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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appare davvero anomalo che i soci diminoranza di una società, assegnataria delbando di gara per importi milionari, ab-biano immediatamente ceduto la loro par-tecipazione, così rinunziando ad ingentis-simi profitti;

rimane la necessità di verificare l’i-dentità di eventuali soci occulti, la cuiindividuazione potrebbe aprire nuovi sce-nari sugli interessi sottesi al bando di gara;

un’ulteriore anomalia consiste nel ri-lievo che Annigliato, all’atto della sotto-scrizione del contratto avvenuta solo nel2016, nelle premesse preliminari dichia-rava che « l’assetto societario e gestionaleall’attualità dell’impresa non ha subitomutamenti in ordine ai soggetti tenuti alleverifiche ». Tuttavia, il socio di maggio-ranza, – nel caso di specie – aveva mutatoil titolo di partecipazione, passando dasocio di maggioranza a socio unico, permezzo dell’acquisizione delle quote inte-state alla società fiduciaria;

si può ritenere che questa circostanzadovesse essere oggetto di evidenza, mentreinvece è stata del tutto trascurata;

a quanto risulta all’interrogante, ilcomune di Napoli non ha mai svolto alcunaccertamento su tali anomalie;

infatti, malgrado i monumenti sianostati consegnati alla Uno Outdoor srl nel2014, ad oggi, solo alcuni di essi sarebberostati completati, mentre per altri neppureè iniziata la progettazione del restauro;

oltre gli accertamenti in corso daparte dell’Anac, è stato segnalato anchel’intervento della procura della Repub-blica, sia per verificare la reale qualità deirestauri, ai quali numerose segnalazioni dienti ed associazioni attribuiscono maggioridanni, sia perché i monumenti in realtàsono stati utilizzati solo per le affissionipubblicitarie, peraltro con modalità incontrasto con il bando di gara;

inoltre, è di tutta evidenza comequanto illustrato stia fruttando ad un’im-presa privata milioni di euro, mentre il

comune di Napoli, in stato di pre-dissesto,non sta beneficiando neppure di una partedi tali ingenti guadagni –:

quali iniziative, per quanto di com-petenza, intenda assumere il Ministro deibeni e delle attività culturali e del turismoin merito alla vicenda sopra descritta, perverificare se la stessa non esponga i beniculturali di Napoli al rischio di un dete-rioramento causato dal cattivo restauro;

se il Ministro per la semplificazione ela pubblica amministrazione non ritengadi doversi fare promotore di una inizia-tiva normativa finalizzata ad un inaspri-mento della normativa che non consenta ilripetersi di situazioni come quella illu-strata in premessa. (4-16057)

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DIFESA

Interrogazione a risposta scritta:

RONDINI. — Al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

da notizie di stampa si apprendedella vicenda che ha per protagonistal’Istituto di medicina aerospaziale di Mi-lano: un dirigente di tale istituto ricopre lostesso incarico per una struttura privata,in un reparto, quello di medicina aero-nautica che di fatto, fa concorrenza direttaall’Istituto di cui sopra;

i lavoratori hanno sollevato perples-sità per il rischio di un notevole calo delleprestazioni sanitarie offerte dal centro esoprattutto un eventuale ridimensiona-mento della struttura da parte del Mini-stero della difesa;

i dati riportano come l’Istituto siauna realtà di assoluta eccellenza e garan-zia per quanto riguarda i controlli medicieffettuati sui piloti civili e militari e sututto il personale di volo: sono gli uniciautorizzati ad effettuare la valutazionepsicologica sui piloti, (post Germanwings),una realtà multidisciplinare;

Atti Parlamentari — 45941 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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da qualche anno, le visite sono for-temente calate, sia per le normative cam-biate, sia per la forte concorrenza privata.Fino a qualche anno fa l’Istituto si auto-finanziava, grazie al considerevole numerodi visite mediche che da 90/100 visite algiorno sono calate del 50 per cento –:

se il Ministro interrogato, essendo aconoscenza della situazione, non intendaintervenire al fine di verificare se sussi-stano motivi di incompatibilità in meritoalla figura di governo dell’Istituto di me-dicina aerospaziale di Milano, anche alfine di salvaguardare il lavoro e la conti-nuità di 90 dipendenti tra civili e militari.

(4-16055)

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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta scritta:

D’ARIENZO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze, al Ministro del lavoroe delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

la Guardia di finanza di Verona hascoperto false cooperative del settore delfacchinaggio che impiegavano in manierairregolare diverse centinaia di lavoratori;

le false cooperative venivano utiliz-zate anche per evadere il fisco e/o peroperazioni contabili quali il ricorso a in-dennità di trasferta e a rimborsi fasulli persottrarre a tassazione i redditi corrispostiai dipendenti;

come si legge dalla stampa, l’attivitàispettiva ha interessato due società delsettore del facchinaggio che operavanonella provincia di Verona che, tra il 2013e il 2016, hanno evaso oltre otto milioni dieuro tra imposte sui redditi, Iva, Irap econtributi previdenziali;

per le indagini si sono rivelate im-portanti le segnalazioni per operazionisospette, previste dal decreto legislativonumero 231 del 2007, in tema di preven-

zione del riciclaggio. Infatti, in sette, di-versi casi, gli istituti di credito e bancarihanno segnalato che i soggetti responsabilidelle asserite società cooperative avevanoeffettuato ingenti e sospetti movimenti incontanti;

si ritiene necessario conoscere leaziende che hanno avuto rapporti econo-mici con le cooperative coinvolte nell’in-dagine. Infatti, a tutela della libera e lealeconcorrenza, si ritiene doveroso che siconoscano quelle aziende del territorioche usufruiscono di prestazioni di servizia prezzi presumibilmente inferiori ai va-lori espressi di norma dal mercato;

per quanto consta all’interrogantesembra che le cooperative interessate im-piegassero lavoratori di origine extracomu-nitaria e, quindi, di fatto, in certe misureabbiano favorito, l’immigrazione irrego-lare;

il Comitato territoriale di LegacoopVerona ha segnalato che, assieme a tanticooperatori e ai presidenti di cooperativedella provincia di Verona, da tempostanno « mettendo in guardia dall’attivitàdi alcune false cooperative presenti nelveronese »;

il predetto Comitato ha anche denun-ciato « come tutto ciò generi una situa-zione notevolmente pesante sul territorioanche per l’intero sistema della coopera-zione », in quanto « si tratta di imprese chelavorano sottocosto facendo concorrenzasleale e creando dumping sociale notevole.A tal punto che le cooperative, le vere esane cooperative, rischiano invece di chiu-dere a causa delle infiltrazioni di impresespurie che sul territorio, ad esempio, siaggiudicano appalti di servizi col massimoribasso » –:

di quali elementi disponga il Governocirca le criticità evidenziate in premessa, equali iniziative di competenza intenda as-sumere al riguardo. (4-16059)

* * *

Atti Parlamentari — 45942 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta scritta:

GRIMOLDI. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

la situazione organica della Casa cir-condariale di Monza è sempre più criticaparadossale e contradditoria;

da un lato la denuncia sindacale,quasi quotidiana, della grave e cronicacarenza di personale di Polizia peniten-ziaria in regione Lombardia – e quindianche nell’istituto monzese – dall’altro ilProvveditorato regionale per la Lombardiache rileva al Dipartimento Amministra-zione penitenziaria, con nota 79664 del 2novembre 2016, le gravi difficoltà in esserenel distretto lombardo appunto dovute allagravissima carenza di organico chiedendoal medesimo « pur conscio delle difficoltàdi nuove assegnazioni che producano ef-fettivi incrementi, quanto meno, di evitare,o meglio, limitare, i distacchi fuori sede »,e dall’altro ancora sempre il Provvedito-rato regionale per la Lombardia che, consuccessiva nota n. 93056 del 19 dicembre2016, invita « i Signori Direttori e Coman-danti di reparto a operare una raziona-lizzazione dei posti di servizio, basandosisul personale effettivamente posto a di-sposizione e non già sull’organico che“dovrebbe” essere presente », pur ricono-scendo che non si può « come ineluttabil-mente rischia di succedere, far ricaderesul personale presente gli effetti negatividella carenza di organico »;

il paradosso è raggiunto con l’utilizzodi tre unità di polizia penitenziaria in SalaConvegno, depauperando ulteriormentel’esiguo numero di personale rimasto aturno;

in altri termini tre agenti che oggilavorano nelle sezioni del carcere diMonza sono destinati a coprire dal pros-simo aprile un servizio che, ancora per unpaio di settimane, sarà gestito da una

società esterna, con compiti diversi daquelli loro spettanti, come mansioni dabarista;

secondo il Ministero, in regione Lom-bardia, su 19 istituti di pena, dovrebberoesserci 5.208 poliziotti penitenziari, maquelli effettivamente presenti sono sol-tanto 3.779, vale a dire il 30 per cento inmeno;

tale carenza riguarda tutti i livelli: icommissari (previsti 57, presenti 33,) gliispettori (134 invece di 511), i sovrinten-denti (116 invece di 529) e soprattutto gliagenti (3.496 su un fabbisogno accertato di4.111);

è assurda, a parere dell’interrogante,l’attuale situazione che vede gli istitutipenitenziari lombardi contendersi e ru-bare tra loro gli agenti per tamponare lenecessità e tappare i buchi e, al contempo,gli agenti medesimi stremati all’osso ecostretti a rinunciare a riposi e ferieaccumulando ore ed ore di straordinari –:

se e quali urgenti provvedimenti in-tenda adottare per porre fine a quantoesposto in premessa, a cominciare dalladistrazione di personale per servizi nonistituzionali. (4-16056)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta orale:

TENTORI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

il 5 giugno 2014 il Governo rispon-deva in 8a Commissione alla Camera, al-l’atto di sindacato ispettivo n. 5-02937, chechiedeva conto delle cause dei ritardi con-nessi alla già programmata opera di rea-lizzazione della pista ciclabile lungo lastrada statale 36 tra Lecco e AbbadiaLariana. Il Governo rispondeva che l’ese-cuzione dell’opera sarebbe ripresa solo aseguito dell’esito dei giudizi pendenti;

Atti Parlamentari — 45943 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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si attendeva a giorni la sentenza delTAR del Lazio che avrebbe potuto sbloc-care il cantiere, ma si apprende da notiziedi stampa dell’arresto dell’imprenditore acapo del consorzio che avrebbe dovutorealizzare la ciclabile tra Lecco e Abbadia,raggiunto da due provvedimenti cautelariemessi dal tribunale di Roma ed eseguitimartedì dalla Guardia di finanza;

si apprende altresì dalla stampa chele accuse nei suoi confronti sono quelle dibancarotta fraudolenta, estorsione ed in-testazione fittizia di beni. I finanzierihanno sequestrato società per un valore dioltre 108 milioni di euro e tra queste il 75per cento del fondo consortile del Con-sorzio stabile Aedars di Roma, al qualesono stati affidati i lavori per la ciclopistalecchese;

la realizzazione della passerella ci-clopedonale lungo la strada statale 36 « delLago di Como e dello Spluga », principalearteria di collegamento tra Lecco e laValtellina, che collega il centro abitato diAbbadia Lariana (LC) e la località Pradellocon prolungamento fino alla località Ca-viate nel comune di Lecco; è da ritenersistrategica per la viabilità del territoriolariano e la messa in sicurezza della stessastrada statale 36, considerata anche lapericolosa promiscuità di traffico e laassoluta mancanza di strade alternative ingrado di congiungere tutto il versante delLario orientale alla città capoluogo;

tale infrastruttura, con l’imminenteavvio di Expo 2015, si configura anche diprimaria importanza per lo sviluppo turi-stico del territorio rivierasco e la fruizionedelle sponde del lago, assumendo quindiuna grande rilevanza di natura economica,ambientale e strutturale;

alla data odierna persiste lo stato diabbandono dei lavori, come evidenziatoall’atto di sindacato ispettivo n. 5-02937, epersiste la situazione di pericolo dovuta asuddetto stato di abbandono e all’assenzadi percorsi ciclo-pedonali alternativi –:

se sia a conoscenza della questione ese non reputi urgente intervenire al fine di

non rischiare di lasciare incompiuta un’o-pera strategica posto che le risorse per ilcompletamento dei lavori sono già statestanziate, e di poter fornire indicazioni suitempi e sulle modalità di completamentodell’opera alla luce degli accadimenti pas-sati e dei recenti sviluppi. (3-02904)

TENTORI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

il 5 giugno 2014 il Governo protempore rispondeva in VIII commissionealla Camera, all’interrogazione n. 5-02937in cui si chiedeva conto delle cause deiclamorosi ritardi connessi alla già pro-grammata opera di realizzazione dellapista ciclopedonale lungo la strada statale36 tra Lecco e Abbadia Lariana. Il Go-verno rispondeva che l’esecuzione dell’o-pera sarebbe ripresa solo a seguito dell’e-sito dei giudizi pendenti;

l’interrogante, considerato il persi-stere dello stato di abbandono dei lavori ela conseguente situazione di pericolo do-vuta a suddetto stato di abbandono eall’assenza di percorsi ciclo-pedonali al-ternativi, con ulteriore atto di sindacatoispettivo n. 5/05037 il 13 marzo 2015chiedeva nuovamente conto dei tempi edelle modalità di completamento dell’o-pera, senza però ad oggi aver ricevutoalcuna risposta;

in queste ore si apprende da notiziedi stampa di un’ennesima interruzione deilavori di completamento dell’opera proba-bilmente causata dalla presenza di unavariante al progetto in attesa di revisione.Sempre da notizie di stampa sembra chevi siano complicazioni nella realizzazionedelle fondazioni per i piloni che dovrà osostenere la struttura;

è nota la valenza strategica dell’operain questione per la viabilità del territoriolariano e la messa in sicurezza della stessastrada statale 36, considerata anche lapericolosa promiscuità di traffico e la

Atti Parlamentari — 45944 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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assoluta mancanza di strade alternative ingrado di congiungere tutto il versante delLario orientale alla città capoluogo;

inoltre l’opera si configura di prima-ria importanza per lo sviluppo turisticodel territorio rivierasco e la fruizione dellesponde del lago, assumendo quindi unagrande rilevanza di natura economica eambientale –:

se sia a conoscenza degli ultimi ac-cadimenti, quali siano le motivazioni cheostano al completamento di un’opera bloc-cata da anni, che avrebbe già dovutoessere conclusa da tempo, e quali siano itempi previsti per la conclusione dei la-vori. (3-02905)

SPESSOTTO, DE LORENZIS, NICOLABIANCHI e PAOLO NICOLÒ ROMANO. —Al Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti. — Per sapere – premesso che:

con la recente delibera della sezionecentrale di controllo sulla gestione delleamministrazioni dello Stato n. 15/2016/C,a Corte dei conti ha denunciato numerosecriticità inerenti l’attuazione del pianoministeriale infrastrutturale per la ricaricadei veicoli alimentati ad energia elettrica;

sebbene la realizzazione delle retiinfrastrutturali per la ricarica dei veicolielettrici nel territorio nazionale costitui-sca, secondo l’Unione europea, obiettivoprioritario e urgente, la Corte rileva ritardiper quanto attiene sia all’approvazione delpiano nazionale, intervenuta con decretodel Presidente del Consiglio dei ministridel 26 settembre 2014 (con un ritardo dicirca un anno e mezzo rispetto al terminestabilito dall’articolo 17-septies del decre-to-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertitodalla legge 7 agosto 2012, n. 134.), sia allasua realizzazione, denunciando l’assenzadi un adeguato numero di centraline diper le auto elettriche su tutto il territorionazionale;

esponendo gli esiti del monitoraggioeffettuato sull’attività del Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti, la Corte harilevato come, su 50 milioni di euro stan-

ziati in tre anni per la costruzione dicentraline di ricarica – 20 milioni nel2013, 15 milioni nel 2014 e altri 15 milioninel 2015 – ne siano stati spesi ad oggi solopoco più di 6 mila;

l’unica somma che è stata effettiva-mente impiegata e che è andata al Poli-grafico dello Stato, quella pari a 6286,28euro, occorsi per la pubblicazione delbando indetto dal Ministero delle infra-strutture e dei trasporti, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale in data 22 luglio 2013,per il finanziamento di progetti di piùimmediata realizzazione, a norma delcomma 10 dell’articolo 17-septies del de-creto-legge n. 83 del 2012;

in particolare, la Corte denunciacome, a seguito dell’emanazione del sud-detto bando ministeriale, siano stati asse-gnati, a seguito di apposita selezione, 4,54milioni per 19 progetti di regioni e pro-vince, fondi che non risultano però esseremai stati erogati; solo nel maggio 2016,sottolinea la Corte dei conti, « hanno avutocorso le convenzioni con le Regioni che inalcuni casi non risultano ancora stipu-late », mentre gli altri interventi previstidal piano – oltre quelli di immediata eurgente realizzazione – non sono neppurealla stato iniziale, mancando ancora gliaccordi di programma con le regioni;

i 1.700 punti di ricarica presenti sulterritorio nazionale sono stati attivati tuttiper iniziativa dei privati, mentre mancanoquelli che il piano ministeriale per lecentraline, aggiornato nell’aprile del 2016,aveva previsto entro il 2020: 150 stazioniin autostrada, 150 stradali e 150 tra porti,aeroporti e parcheggi, che al momento nonsono state realizzate;

la Corte dei conti conclude la suadelibera raccomandando al Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti di « accele-rare al massimo » i tempi di attuazione delpiano, di puntare sulle centraline di tipo« fast » che permettono di ricaricare intrenta minuti, di monitorare « l’avanza-mento dei progetti appena avviati e di dareimpulso all’impiego delle risorse stanziatenel Bilancio dello Stato ma che non sono

Atti Parlamentari — 45945 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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state ancora concretamente utilizzate ».Per quanto attiene ai profili di traspa-renza, la Corte raccomanda infine al Mi-nistero di rendere funzionante al più pre-sto la piattaforma informativa nazionale,che progettava di realizzare all’interno delPortale dell’automobilista –:

alla luce delle recenti osservazionicritiche della Corte dei Conti di cui inpremessa, quali urgenti iniziative, e conquali tempistiche, il Ministro interrogato,intenda adottare al fine di rendere final-mente operativo il piano infrastrutturaleper la ricarica dei veicoli alimentati adenergia elettrica, assicurando livelli mi-nimi e uniformi di accessibilità del serviziodi ricarica su tutto il territorio nazionale.

(3-02906)

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

IX Commissione:

OLIARO, GALGANO e CATALANO. —Al Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti. — Per sapere – premesso che:

il 1o marzo 2017 migliaia di pendo-lari sono rimasti bloccati, senza ricevereinformazioni ed assistenza, a causa di unguasto alla linea ferroviaria direttissimache ha comportato pesantissimi ritardi. Adesempio, il regionale veloce 2884 delle ore14.28 ha impiegato 8 ore da Roma aPerugia con circa 400 viaggiatori rimastifermi a lungo all’interno dei convogli traTiburtina e Settebagni, il regionale veloce2328 Roma Termini-Ancona 3,5 per rag-giungere Orte e proseguire verso Terni;

il giorno dopo un guasto ad un trenosulla linea direttissima all’altezza di Orteha comportato ancora ritardi e disagi. Adesempio, l’Intercity delle ore 17.58 daRoma Termini è arrivato a Perugia alle 22impiegando quattro ore invece di 2,5;

il 7 marzo 2017 è stata cancellato,per un problema tecnico al locomotore,

l’Intercity 531 che parte da Perugia alleore 6.40 e solitamente arriva a RomaTermini alle ore 8.58. Le centinaia diviaggiatori rimasti in banchina hannoquindi dovuto compiere il viaggio in di-verse tappe: treno 22801 da Perugia alleore 6.56 diretto a Terni fino a Foligno,proseguimento con Intercity 533 prove-niente da Ancona fino a Roma Tiburtinae Termini;

i comitati dei pendolari di Orte edell’Umbria hanno evidenziato che questidisservizi sarebbero dovuti a un sovracca-rico del traffico tra Roma Tiburtina eSettebagni nella fascia di punta (ore 17-20), nonché all’utilizzo di materiale rota-bile ormai obsoleto. Hanno chiesto, quindi,a Trenitalia il potenziamento della lineanel suddetto tratto e la sostituzione deitreni vetusti. Inoltre, hanno sollecitato glioperatori a fare sì che, in situazioni didisagio, non siano sempre i treni regionalia dover dare la precedenza all’Alta velo-cità;

i pendolari che hanno subito i gra-vissimi disagi dei giorni scorsi stanno,altresì, organizzando una class action con-tro Trenitalia e si preparano a richiederei rimborsi;

la regione Umbria ha sollecitato unincontro urgente a Trenitalia e Rfi peravere chiarimenti su quanto accaduto;

eppure, a settembre 2016, Trenitaliaha reso noti i dati sull’andamento delleoltre 18.000 corse a disposizione dei pen-dolari dell’Umbria nei primi otto mesi del2016, affermando che soltanto uno sudieci è in ritardo –:

se il Governo, anche in considera-zione dei continui disservizi cui sono statisoggetti i viaggiatori nei giorni scorsi, ri-tenga di intervenire presso Trenitalia persollecitare interventi urgenti sulla lineaferroviaria in questione, ivi compresa lasostituzione dei convogli obsoleti.

(5-10958)

Atti Parlamentari — 45946 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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TULLO. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

in Liguria, in un cantiere sulla A10,tra Albisola e Celle Ligure, due operaitravolti da un Tir sono morti e novepersone sono rimaste ferite;

il conducente del Tir ha sbandato edha travolto il cantiere dove lavoravanooperai di due ditte, impegnate nei lavori enella segnalazione del cantiere: due sonomorti sul posto, un terzo ha subito l’am-putazione di una gamba e altri quattrohanno riportato lesioni non gravi; feritilievemente anche gli autisti del Tir e duepersone a bordo di un’auto coinvolta nel-l’incidente;

il conducente del Tir è stato subitoarrestato in applicazione delle nuovenorme sull’omicidio stradale colposo ed èstato disposto il sequestro di cinque veicoli(il Tir, l’auto in transito al momentodell’incidente e tre furgoni della ditta dimanutenzione stradale parcheggiati all’in-terno del cantiere) per le necessarie peri-zie tecniche;

l’incidente è avvenuto in un tratto atre corsie dell’autostrada A10 di cui è statadisposta la chiusura fino a tarda sera;

è essenziale accertare quali cautelefossero state disposte per la messa insicurezza del cantiere sulla A10 –:

quali urgenti iniziative intenda assu-mere per garantire la sicurezza della cir-colazione sulle strade e le autostrade incui siano presenti cantieri. (5-10959)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MOLEA. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

l’articolo 32, comma 1, del decreto-legge n. 133 del 2014, ha equiparato i«marina resort », che sono strutture orga-nizzate per la sosta e il pernottamento dituristi all’interno delle proprie unità da

diporto ormeggiate nello specchio acqueoappositamente attrezzato, alle « strutturericettive all’aria aperta » e quindi assog-gettate ad aliquota agevolata del 10 percento (già prevista per altri settori delturismo), con applicazione limitata per unanno sino al 31 dicembre 2014. All’attua-zione di quanto disposto dal citato articolo32 ha provveduto il decreto del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti 3 otto-bre 2014 che ha definito i requisiti minimiai fini dell’equiparazione;

successivamente, la legge di stabilità2015 ne ha esteso gli effetti sino al 31dicembre 2015;

infine, l’articolo 1, comma 365, dellalegge n. 208 del 2015 (legge di stabilità2016), al fine di rilanciare le imprese dellafiliera nautica, ha reso definitiva, a decor-rere dal 1o gennaio 2016, la riconducibilitàdei marina resort alle strutture ricettiveall’aria aperta e di conseguenza perma-nente l’applicazione, alle prestazioni reseai clienti ivi alloggiati, dell’aliquota ridottaIva del 10 per cento di cui al n. 120) dellatabella A, parte III, allegata al decreto delPresidente della Repubblica n. 633 del1972, riferita alle prestazioni rese ai clientialloggiati nelle strutture ricettive, nonchéalle prestazioni di maggiore comfort alber-ghiero rese a persone ricoverate in istitutisanitari;

la definizione dei requisiti delle strut-ture ricettive turistiche, afferendo alla ma-teria turismo, rientra tra le competenzeche la Costituzione attribuisce alle regioni,sebbene lo Stato possa dettame normequadro;

precedentemente, alcune regionicome la Liguria, il Friuli Venezia Giulia el’Emilia Romagna avevano già varato leggiregionali ad hoc sul principio di equipa-razione dei « marina resort » alle strutturericettive all’aperto e continuano ad appli-care, se la struttura portuale ha i requisitidi « marina resort », l’Iva agevolata inluogo di quella al 22 per cento;

con sentenza del 26 gennaio 2016,n. 21, la Corte costituzionale, a cui si era

Atti Parlamentari — 45947 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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rivolta la regione Campania sollevando laquestione di legittimità costituzionale del-l’articolo 32, comma 1, del decreto-leggen. 133 del 2014, sostenendo contro i suoistessi interessi che tali disposizioni nonerano applicabili sul suo territorio, hasancito l’illegittimità parziale della normaladdove non contempli che la configura-zione delle suddette strutture debba avve-nire nel rispetto di requisiti stabiliti dalMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti, sentito il Ministero dei beni cultu-rali e ambientali e del turismo, previaintesa della Conferenza Stato-regioni;

altre regioni, come la Sardegna e lastessa Campania, a quanto consta all’in-terrogante non applicano la sentenza dellaCorte costituzionale e hanno deciso divarare norme che permettano di applicarel’Iva turistica al 10 per cento in luogo del22 per cento sui posti barca in transito;

questa confusione legislativa sta difatto ostacolando la stipula e il rinnovo dimolti contratti di ormeggio e creandoincertezza e disorientamento in molticlienti italiani ed esteri –:

se il Governo non ritenga opportunoadottare iniziative al fine di sanare l’ille-gittimità parziale della norma sui « marinaresort » di cui all’articolo 32, comma 1, deldecreto-legge n. 133 del 2014, convertitodalla legge n. 164 del 2014, e fornirechiarimenti in merito all’applicazione del-l’Iva sui posti barca ormeggiati. (5-10962)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

BRESCIA. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

si apprende a mezzo stampa (ansa.it)che, in data 22 marzo 2017, presso l’exCara di Bari-Palese, si è verificata unarissa che ha coinvolto quattro migranti, di

cui due sarebbero stati feriti in modograve con coltellate;

secondo quanto riportato dall’arti-colo, un migrante sarebbe stato colpito daun fendente alla spalla, un altro alla zonalombare, l’altro avrebbe una ferita lacero-contusa alla testa, mentre il quarto mi-grante coinvolto avrebbe riportato soloescoriazioni;

i quattro sono stati ricoverati pressoalcune strutture ospedalieri di Bari e pro-vincia, due con codice rosso, due concodice giallo;

sebbene nessuno dei quattro migrantisia in pericolo di vita, il verificarsi di casicome questi, in un Centro di accoglienza èinaccettabile, considerando, peraltro, cheappena due mesi fa il Centro di primaaccoglienza di Bari-Palese era già statoscenario di una rissa simile;

inoltre è necessario ricordare chesebbene il Centro di prima accoglienza diBari-Palese abbia una capienza pari acirca 744 ospiti, tale numero è stato neglianni costantemente superato fino a rag-giungere picchi di più di 1.400 ospitiaccolti, in grave condizione di sovraffolla-mento;

è chiaro, pertanto, che la cronicacondizione di promiscuità e sovraffolla-mento influisce direttamente con la ca-renza e l’impossibilità di erogare serviziqualitativamente validi e contribuisce ine-quivocabilmente a generare tensioni e con-flitti tra gli ospiti presenti –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa;

se intenda verificare, per quanto dicompetenza, la natura delle cause chehanno portato allo scatenarsi di una nuovarissa nell’ex Cara di Bari, accertandosi sela qualità del servizio erogato non abbiaconcorso al manifestarsi di episodi diviolenza come quello sopracitato che or-mai sono all’ordine del giorno. (4-16053)

Atti Parlamentari — 45948 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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NESCI, PARENTELA, NUTI e SARTI.— Al Ministro dell’interno. — Per sapere –premesso che:

per dimissioni di più consiglieri co-munali di Amantea (Cosenza), nel gen-naio 2017 il prefetto di Cosenza ha affi-dato la gestione municipale a viceprefettoEmanuela Greco;

col decreto di scioglimento del con-siglio comunale di Amantea, firmato l’8febbraio 2017, su proposta del Ministrodell’interno (del 3 febbraio 2017) il vice-prefetto Anna Aurora Colosimo è statonominato commissario straordinario delcomune di Amantea;

nella relazione ministeriale allegatanon figurano ragioni della sostituzione diGreco con Colosimo;

Colosimo, secondo notizie stampa, èstata sindaco e consigliere comunale diColosimi (Cosenza), presidente della co-munità montana del Savuto, componentedella commissione del Pd calabrese per lostatuto e, nel partito, membro del comitatodi lavoro insieme all’ex presidente dellaprovincia di Cosenza Mario Oliverio, oggigovernatore calabrese, e all’ex parlamen-tare europeo Mario Pirillo e a Enza BrunoBossio, attuale deputato Pd in commis-sione Antimafia e, da notizie stampi, vicinaall’area politica dell’ultima maggioranza digoverno del comune di Amantea;

di recente, la ex consigliera comunaledi 5 stelle, Francesca Menichino, ha di-chiarato che la suddetta sostituzione nonè stata condivisa tra Ministero dell’internoe prefettura cosentina, precisando cheGreco stava svolgendo un lavoro moltoserio e auspicando che Colosimo mettamano ai « guasti » del municipio in argo-mento, intanto « quelli finanziari »;

alle pagine 60 e 61 della relazionedell’ottobre 2015 dei servizi ispettivi difinanza pubblica della Ragioneria gene-rale dello Stato, si legge della presenzainsistente di Giuseppe Sabatino – padredell’ultima sindaco di Amantea, Monica –quale vicesegretario del comune diAmantea;

nel documento, sulla segreteria mu-nicipale si pongono questioni rilevanti;

andato in pensione, Giuseppe Saba-tino e stato, durante la sindacatura dellafiglia, inserito come consulente gratuito epoi come volontario in municipio, sicché,anche per correlati dubbi riportati dallastampa, appare utile verificarne eventualipossibilità dispositive in tali vesti;

agli interroganti risulta opaca la ren-dicontazione del comune di Amantea, pureevidenziata dall’ex consigliera Menichino eaccennata dall’assessore al bilancio, SergioTempo, nella sua lettera di dimissionidall’incarico;

nel gennaio 2017, Pietro Dattilo hainiziato l’attività da revisore dei contimunicipali, prendendo cognizione, figurain un articolo del gennaio 2017 apparsosulla testata web « Tirreno news », « delleriserve poste dalla Corte dei conti suibilanci consuntivi del 2011-2012 », in cui silegge – a pagina 5 – di uno stato di« deficitarietà strutturale », che il ripetutoe ampio ricorso all’anticipazione di cassa« rivela una situazione patologica che deveessere affrontata e risolta senza indugio eche non può protrarsi a tempo indeter-minato » e che « anche in sede di controllosui rendiconti 2008 e 2009, sono emersecriticità in merito al riconoscimento diingenti debiti fuori bilancio dal parte delComune »;

tali accertamenti della Corte dei contirilevano una gestione nebulosa, anche perquanto sul personale come si legge apagina 17 della relativa deliberazionen. 293/2012;

sul concorso per stabilizzare vigiliurbani, da cui è scaturito un rinvio agiudizio per Giuseppe Sabatino, Menichinorilevò anomalie, figuranti in una relazionedella questura;

da atti della regione Calabria e delcomune di Amantea risultano, rispettiva-mente, liquidazioni e pareri favorevoli –durante l’amministrazione a guida Saba-tino – per attività di volontariato dell’as-sociazione « Il sorriso », di recente colpita

Atti Parlamentari — 45949 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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da informazione antimafia che ne ipotizzapossibili condizionamenti mafiosi e in-fluenze di Franco La Rupa, già sindaco diAmantea, su cui il provvedimento riportaun quadro indiziario di suggellato rap-porto con l’organizzazione criminale –:

se il Governo non intenda promuo-vere d’urgenza l’accesso al comune diAmantea ai sensi dell’articolo 143 delTesto unico delle leggi sull’ordinamentodegli enti locali nonché apposite verifichetramite la commissione per la stabilitàfinanziaria degli enti locali. (4-16060)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MUCCI. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, al Ministro per gli affariregionali. — Per sapere – premesso che:

tra le misure del pacchetto famiglia asostegno della natalità contenute nellalegge di bilancio 2017 è prevista, all’arti-colo 1, commi 356 e 357, la proroga per il2017 e 2018 della facoltà riconosciuta allamadre lavoratrice, anche autonoma, dirichiedere un contributo di 600 euro men-sili per il servizio di baby-sitting o per iservizi per l’infanzia (cosiddetto voucherbaby-sitting o asili nido), da utilizzarenegli undici mesi successivi al congedo dimaternità, per un massimo di sei mesi, insostituzione, anche parziale, del congedoparentale;

tale misura, introdotta dall’articolo 4,comma 24, lettera b) della cosiddetta« legge Fornero », la legge n. 92 del 2012come sperimentazione per il triennio2013-2015, è stata poi prorogata di unanno dalla legge di stabilità 2016 e perulteriori due da quella per il 2017 fino atutto il 2018;

il contributo di 600 euro mensili èerogato dall’Inps, su presentazione delladomanda, alle neomamme che decidono di

tornare prima al lavoro rinunciando inparte o del tutto al congedo parentale;

nel caso di fruizione della rete pub-blica dei servizi per l’infanzia o dei serviziprivati accreditati, il contributo è versatodall’Inps direttamente alla struttura pre-scelta, fino a concorrenza del predettoimporto massimo di 600 euro mensili(dietro esibizione da parte della strutturadella richiesta di pagamento corredatadella documentazione attestante l’effettivafruizione del servizio). Nel caso in cui siscelga il servizio di baby-sitting, il benefi-cio viene erogato attraverso il sistema deibuoni lavoro da ritirare in versione tele-matica sulla piattaforma dell’Inps, che poisi occupa anche di girarli al collaboratore;

con l’entrata in vigore del decreto-legge che abolisce i voucher lavoro, i buonibaby sitter non potranno più essere emessidall’Inps, mentre quelli già ricevuti e dalleneomamme dovranno essere utilizzati finoad esaurimento entro il 31 dicembre 2017,salvo deroghe;

tuttavia, secondo indicazioni fornitedall’Inps, si potrebbero verificare tre si-tuazioni: 1) chi ha già fatto domanda edha già ricevuto i voucher deve utilizzarlientro la fine del 2017, salvo la possibilitàdi restituire, sempre entro il 31 dicembre,quelli che si prevede di non utilizzare; 2)per chi ha presentato domanda entro il 17marzo 2017 e la stessa sia stata accettataentro o dopo tale data, è possibile appro-priarsi dei voucher anche se sono statiaboliti, purché si utilizzino entro il 31dicembre, in alternativa si può rinunciareo passare al contributo per l’asilo nido; 3)chi ha presentato la domanda dopo il 17marzo può scegliere solo se utilizzare ilcontributo per l’asilo nido o cancellare ladomanda non elaborata dall’Inps;

l’istituto sottolinea comunque che ibuoni ritirati e non usati entro il 2017saranno considerati utilizzati e non po-tranno essere restituiti successivamente –:

se i Ministri interrogati non ritenganoopportuno adottare iniziative volte a pre-vedere una deroga all’erogazione del bo-

Atti Parlamentari — 45950 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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nus baby sitter oppure una diversa moda-lità di erogazione di questo importantecontributo, previsto dalla legge di stabilitàfino a tutto il 2018, che consente alleneomamme di poter anticipare il rientro allavoro rinunciando in parte o del tutto alcongedo parentale. (5-10957)

MAURI. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

è in corso una vertenza sindacalenell’ambito delle attività di trasporto/mon-taggio dei prodotti di Mondo Convenienzae coinvolge oltre alla Lombardia (magaz-zini di Gorgonzola, San Giuliano Milanese,Brescia) anche altre regioni: Piemonte (To-rino) ed Emilia Romagna (Bologna e Ri-mini);

Mondo Convenienza è solo un brand,in realtà ci sono tre società suddivise inbase all’area geografica di pertinenza: inparticolare al Nord esercita, la FiordalisoMobili srl che esternalizza a Cooperativele attività di facchinaggio dei propri ma-gazzini e di trasporto/montaggio;

tali attività, nella gran parte dei casi,si svolgono in condizioni ad avviso dell’in-terrogante al limite della illegalità, consquadre composte da un autista ed unmontatore. Il montatore viene pagato me-diamente 60 euro al giorno, mentre l’au-tista prende il 3 per cento del valore dellamerce trasportata, con turni di 12/14 ore,6 giorni su 7;

oltretutto, per quanto risulta all’in-terrogante tali remunerazioni non vengonoriconosciute qualora il cliente, durante lafase di consegna e montaggio dovessecambiare idea sull’acquisto, nonostante illavoro comunque svolto. Inoltre, sempreper quanto risulta all’interrogante la re-tribuzione è determinata in ragione delvolume della merce, indipendentementedalla complessità dell’attività di montaggioo, ancora, gli autisti devono provvedere, aloro spese, al lavaggio del mezzo usato perle consegne e, qualora, la merce dovesse

essere trafugata da terzi durante i periodidi sosta, il costo ne viene addebitato sulleloro buste paga;

dal 31 gennaio 2017 le quattro coo-perative che operano a Gorgonzola (Elec-tra, Motra, Tls e Mediterranea) si sonosottratte ad ogni forma di confronto sin-dacale, e dal 1o marzo 2017, sarebbesubentrata la cooperativa Bird Logistic consede legale a Roma, la quale sta proce-dendo ad assumere alle medesime condi-zioni i lavoratori precedentemente occu-pati. Sembrerebbe che alcuni lavoratorinon avendo accettato l’invarianza dellerichiamate vessatorie condizioni lavora-tive, siano rimasti esclusi dal cambio so-cietario;

l’organizzazione sindacale Filt-CgilMilano ha organizzato due giorni di scio-pero il 24 ed il 27 febbraio 2017 e,nonostante la mediazione della prefetturadi Milano che ha convocato le parti per ilgiorno 28 febbraio 2017, sia la Bird Lo-gistic che Mondo Convenienza/FiordalisoMobili non si sono presentati. Solo suc-cessivamente, il giorno 2 marzo 2017 si ètenuto l’incontro presso la prefettura, tut-tavia, alla richiesta sindacale di un nuovoincontro, la Bird Logistic ha manifestato lasua indisponibilità;

in data 10 marzo 2017 è stato orga-nizzato, sempre da Filt Cgil, un volanti-naggio con i lavoratori estromessi davantial punto vendita di Lissone di MondoConvenienza, ma altri volantinaggi sonostati già programmati davanti ad altripunti vendita della regione –:

quali iniziative intenda adottare, an-che con il coinvolgimento delle ammini-strazioni locali interessate, al fine di ve-rificare la situazione di una vertenza chesta assumendo dimensioni nazionali, non-ché per accertare le reali condizioni dilavoro degli addetti alle attività di facchi-naggio, montaggio e trasporto delle im-prese che operano per il marchio MondoConvenienza. (5-10960)

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Atti Parlamentari — 45951 — Camera dei Deputati

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POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazioni a risposta orale:

FIORIO. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali. — Per sapere– premesso che:

l’Italia produce circa 110 mila ton-nellate di nocciole all’anno, ponendosi alsecondo posto nella produzione mondialedel settore. Complessivamente, la superfi-cie coltivata è pari a 68.233 ettari. Leprincipali regioni interessate alla sua pro-duzione sono Piemonte, Campania, Lazio eSicilia che da sole valgono il 98 per centodell’intero volume nazionale;

in particolare la varietà di nocciolocoltivata in Piemonte è la « Tonda gentiletrilobata » commercializzata come « noc-ciola del Piemonte igp », la cui produzioneè concentrata nelle province di Cuneo, Astie Alessandria, in un’area compresa tra lecolline delle Langhe, del Roero e delMonferrato;

proprio per ottenere la denomina-zione Igp, che garantisce agli utilizzatoried ai consumatori la qualità e l’autenticitàdel prodotto, i coltivatori piemontesi ri-nunciarono però ad inserire, anche neldisciplinare di produzione, la parola« Langhe »;

in seguito a ciò la parola « Langhe »pur indicativa di un preciso luogo diproduzione è stata utilizzata, fin dal 2012,dall’Olanda che ha inserito nel registronazionale tre varietà di nocciole con to-ponimi italiani tra cui proprio la « Tondagentile trilobata delle Langhe ». Una sceltache sta creando numerose proteste daparte delle istituzioni italiane e delle as-sociazioni di categoria;

sono state infatti presentate, in que-sta direzione, interrogazioni al Parlamentoeuropeo mentre numerosi comuni delleLanghe hanno approvato delibere specifi-

che per monitorare la situazione ed evi-tare concorrenza illecita da parte di Paesiesteri;

le problematiche relativa all’utilizzodella denominazione « Tonda gentile trilo-bata delle Langhe » riguardano anche ilnostro Paese: il Ministero delle politicheagricole alimentari e forestali ha infattiiscritto la denominazione « Tonda GentileLanghe » nel registro nazionale delle va-rietà di piante da frutto. Con questaiscrizione si possono quindi commercia-lizzare con il nome « Tonda gentile Lan-ghe » anche le nocciole prodotte in altreparti d’Italia, penalizzando in questomodo il territorio di provenienza e i suoicoltivatori, che lavorano e investono dasempre sulla tutela e sulla valorizzazionedella nocciola « igp Piemonte »;

le associazioni agricole coinvoltehanno chiesto al Ministero di correggerequesto errore che sta mettendo a rischiol’economia del comparto dell’intera re-gione Piemonte;

il regolamento dell’Unione europea1151/2012 sui regimi di qualità dei pro-dotti agricoli alimentari prevede chiara-mente che le denominazioni di origine nondebbano essere in conflitto con nomi cheinducano erroneamente il consumatore apensare che prodotti siano originari di unaltro territorio –:

quali interventi urgenti, coerenti conla normativa comunitaria, intenda assu-mere il Ministro interrogato fine di salva-guardare la tipicità della « nocciola delPiemonte igp » sia riguardo alla produ-zione nazionale che a quella estera, al finedi tutelare i produttori ed informare cor-rettamente i consumatori. (3-02907)

TARICCO, GRIBAUDO, LAVAGNO eD’OTTAVIO. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali. — Per sapere– premesso che:

il decreto legislativo 25 giugno 2010,n. 124, ha recepito la direttiva 2008/90/CEdel Consiglio sulla commercializzazionenella Unione dei materiali di moltiplica-

Atti Parlamentari — 45952 — Camera dei Deputati

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zione di piante da frutto per produzione difrutti, stabilendo i requisiti delle varietàcommercializzabili e l’istituzione del regi-stro nazionale delle varietà delle piante dafrutto ammesse alla commercializzazione;

con il D.D. 4 giugno 2012, n. 499 laregione Piemonte ha proposto l’iscrizione,modificando la denominazione, della va-rietà locale di nocciolo da « Tonda Gentiledelle Langhe » a « Tonda Gentile Trilo-bata » per tutelare l’I.G.P. « Nocciola Pie-monte », riconosciuta ai sensi del regola-mento (CE) n. 510/2006;

infatti, l’uso del toponimo « Langhe »poteva creare confusione nei consumatoried essere impropriamente utilizzato daoperatori che commercializzano la mede-sima varietà;

la regione Piemonte, con nota prot.1903/AGR del 23 novembre 2006, e ilMinistero delle politiche agricole alimen-tari e forestali (con nota prot. n. 986 del15 dicembre 2006), hanno quindi ottenutodal competente Ministero argentino la mo-difica della denominazione « Tonda Gen-tile delle Langhe », allora iscritta presso ilregistro dell’Istituto Nacional de Semillas,in « Tonda Gentile »;

il disciplinare di produzione dell’IGP« Nocciola del Piemonte » recita: « La de-nominazione “Nocciola del Piemonte” de-signa il frutto della varietà di nocciolo“Tonda Gentile Trilobata” coltivato nelterritorio idoneo della Regione Piemonte,definito nell’articolo 3 »;

in mancanza della registrazionepresso l’« Ufficio comunitario delle varietàvegetali » della varietà con denominazione« Tonda Gentile Trilobata » si è resa ne-cessaria una modifica del disciplinare diproduzione dell’indicazione geograficaprotetta « Nocciola del Piemonte »;

il Ministero delle politiche agricole,alimentari e forestali, con decreto del 12dicembre 2016, ha inserito nel registroitaliano delle varietà delle piante da frutto,alla varietà identificata con denomina-

zione « Tonda gentile », cui è associato ilsinonimo « Tonda gentile delle Langhe »anche « Tonda gentile trilobata »;

il regolamento (CE) n. 637/2009 dellaCommissione del 22 luglio 2009, che sta-bilisce le modalità di applicazione perl’ammissibilità delle denominazioni varie-tali delle specie di piante agricole e diortaggi, all’articolo 6 ritiene che una de-nominazione varietale possa indurre inerrore o creare confusione se, tra le altrecose, comprende un nome geografico chepotrebbe fuorviare il pubblico riguardoalle caratteristiche o al valore della va-rietà;

sul sito dell’ufficio comunitario va-rietà vegetali (CPVO), risulta che la varietà« Tonda gentile delle Langhe » sia iscrittanel registro olandese dal 2012 senza che visia stato nessun atto di opposizione;

andrebbe introdotta una denomina-zione univoca della varietà a livello na-zionale che dovrebbe divenire « TondaGentile » già sinonimo di « Tonda gentiledelle Langhe » e « Tonda gentile trilo-bata » –:

quali iniziative il Governo intendaintraprendere:

a) affinché vi sia un adeguamentoalla denominazione « Tonda Gentile » ita-liana, qualora le varietà registrate inOlanda o altra parte d’Europa siano ge-neticamente corrispondenti alla « TondaGentile » già sinonimo di « Tonda gentiledelle Langhe » e « Tonda gentile trilobata »;

b) affinché si evitino riferimenti a un« nome geografico che potrebbe fuorviareil pubblico », nel rispetto del regolamento(CE) n. 637/2009 della Commissione del22 luglio 2009, articolo 6, lettera f), qua-lora le varietà registrate in Olanda o altraparte d’Europa non siano geneticamentecorrispondenti alla « Tonda Gentile »;

c) affinché siano tutelati i produttoripiemontesi che rischiano di vedere com-

Atti Parlamentari — 45953 — Camera dei Deputati

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promesso il lavoro di qualificazione terri-toriale connesso alla coltivazionecoriolicola, perseguito negli anni ancheattraverso la I.G.P. « Nocciola del Pie-monte ». (3-02908)

* * *

SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:

BORGHESE. — Al Ministro della salute,al Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti. — Per sapere – premesso che:

i disabili in Italia sono oltre 5 mi-lioni, questo è il dato che ci viene pre-sentato dai nostri media nazionali. Nono-stante gli sforzi che la legislazione italianaha cercato di apportare in Italia, i diver-samente abili hanno ancora una vita dif-ficile, soprattutto in termini di accessibilitàai servizi;

nell’ultimo rapporto delle NazioniUnite, l’Onu sostiene che l’Italia non è unPaese a misura di disabile perché i fondisono scarsi, il clima discriminatorio esoprattutto abbiamo il problema delle bar-riere architettoniche;

la strategia europea sulla disabilità2010-2020 proposta dalla Commissioneeuropea interviene in alcuni settori prio-ritari, come l’uguaglianza, l’occupazione,la salute e l’accessibilità. Per quest’ultima,in particolare, l’obiettivo primario è ren-dere beni e servizi accessibili a tutti epromuovere il mercato dei dispositivi as-sistenziali;

in Italia, ad esempio la « OnlusFIABA », si è distinta per la propria atti-vità, in quanto ha avuto come obiettivoquello di favorire la rimozione di tutte lebarriere fisiche, culturali, psicologiche esensoriali per la diffusione della culturadelle pari opportunità;

in Francia, per esempio, la vita deidisabili e delle loro famiglie è di migliorequalità rispetto al nostro Paese, in quanto

la maggior parte delle « Maisons Départe-mentale des Personnes Handicapées(MDPH) » lavorano in stretta collabora-zione con i genitori per l’orientamento e ladefinizione di un progetto personalizzatodi scolarizzazione;

mentre nel campo professionale, laCommissione dei diritti e dell’autonomiadei disabili (Commission des droits et del’autonomie des personnes handicapées,CDAPH) si adopera per permettere aiportatori di handicap di usufruire di van-taggi per trovare un lavoro o per mante-nerlo nel tempo;

anche in Inghilterra, il Governo ri-sulta essere efficace nel sostenere le per-sone con disabilità, infatti una buona per-centuale di diversamente abili è impiegatain attività lavorative e, secondo i dati, iprogrammi di supporto sono in notevolecrescita. Proprio nella città londinese sinota come questa possa essere una cittàampiamente predisposta per le personecon difficoltà motorie: dai mezzi pubblici,dalla metro, agli autobus ai taxi sonoaccessibili per chi si muove in carrozzina.Da notare che gli aeroporti e le stazionisono facilmente raggiungibili e dal puntodi vista infrastrutturale, i luoghi pubblicihanno poche scale e rampe per consentireil libero accesso a tutti;

l’articolo 26 della Carta dei dirittifondamentali dell’Unione europea tutelal’inserimento dei disabili e riconosce illoro diritto di beneficiare di misure intesea garantirne l’autonomia sotto tutti gliaspetti;

sembra che, in Italia, le norme sul-l’abbattimento delle barriere architettoni-che si ritengano rispettate solo in pochicasi; infatti è vigente, una norma moltoavanzata in materia: la lettera c) dell’ar-ticolo 1, comma 2, del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 503 del 24 luglio1996, secondo la quale costituisce barrieraarchitettonica e va quindi superata « lamancanza di accorgimenti e segnalazioniche permettono l’orientamento e la rico-noscibilità dei luoghi e delle fonti di pe-

Atti Parlamentari — 45954 — Camera dei Deputati

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ricolo per chiunque, e in particolare per inon vedenti, per gli ipovedenti e per isordi » –:

come intenda intervenire il Governoaffinché si trovi una soluzione a questasituazione adottando iniziative affinché lenormative vigenti nel resto dell’Europa inmateria di tutela delle persone con disa-bilità siano introdotte anche in Italia;

se e quali iniziative, anche normative,abbia assunto il Governo, al momento, peraffrontare le concrete esigenze di mobilitàautonoma di quelle persone non vedentied ipovedenti, come quelle inerenti all’in-stallazione di mappe a rilievo e « percorsitattili » con il linguaggio Loges negli aero-porti, nelle stazioni, della nostra penisola.

(4-16052)

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato dellarisoluzione in Commissione Spadoni n. 7-00577, già pubblicata nell’allegato B airesoconti della seduta n. 369 del 23 gen-naio 2015.

La III e la IV Commissione,

premesso che:

il 18 aprile 2016 è stata trasmessa,da parte del Governo, la Relazione sulleoperazioni autorizzate e svolte per il con-trollo dell’esportazione, importazione etransito dei materiali di armamento, rife-rita all’anno 2015 (Doc. LXVII, n. 4); daessa si evince chiaramente un aumento del200 per cento per le autorizzazioni all’e-sportazione definitiva di armamenti il cuivalore complessivo è salito a 7,9 miliardidi euro dai 2,6 miliardi del 2014; taledocumento è stato trasmesso alle compe-tenti commissioni permanenti, affariesteri, difesa e attività produttive;

nelle precedenti legislature, fino al2012, è stato elaborato il cosiddetto « Rap-

porto del Presidente del Consiglio sui li-neamenti di politica del Governo in ma-teria di esportazione, importazione e tran-sito dei materiali d’armamento », curatodall’ufficio del consigliere militare (servi-zio di coordinamento della produzione dimateriali di Armamento);

nella relazione viene a mancare ilfondamentale rapporto tra Governo e as-sociazioni sul controllo delle esportazionidi armamenti, senza citare il passaggiopresente nei passati Rapporti, ovvero l’im-pegno del Governo a « continuare il dia-logo con i rappresentanti delle Organizza-zioni Non Governative (ONG) interessateal controllo delle esportazioni e dei tra-sferimenti dei materiali d’armamento conla finalità di favorire una più puntuale etrasparente informazione nei temi d’inte-resse »;

quello che era l’Allegato C di pre-cedenti relazioni sul tema, che per diversianni ha riportato l’elenco dei « Paesi rite-nuti dall’Onu responsabili di gravi viola-zioni dei diritti umani o che destanopreoccupazione sotto tale profilo », risultamancante da alcuni anni. Spesso è statoinserito, in sua vece, un lungo elenco diRisoluzioni ONU che però non fa capirequali siano gli effettivi « Paesi ritenutidall’Onu (e dal Governo) responsabili digravi violazioni dei diritti umani »;

peraltro, proprio su tale assenza,nel corso dell’audizione tenutasi il 22marzo 2016 in Commissione affari esteridella Camera dei deputati, del direttoredell’Uama (Unità per le autorizzazioni deimateriali di armamento), il dottor Azza-rello, ha, tra le altre cose, affermato:« Sull’Allegato C confesso che non lo ri-cordo... Ne prendiamo nota. È, una cosadovuta... Una mancanza in buona fede acui porremo rimedio »;

sempre nel corso della citata l’au-dizione, il Ministro plenipotenziario Azza-rello ha sostenuto che l’Uama tende aevitare dei dinieghi formali in quantoquesti comportano la loro registrazionenella banca dati dell’Unione europea, men-tre solitamente viene dato un preavviso di

Atti Parlamentari — 45955 — Camera dei Deputati

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diniego dopo il quale l’operatore ha lapossibilità di ritirare l’istanza, oppure ri-chiedere il diniego formale; il diniegoformale alle autorizzazioni assumerebbeun valore politico e comporterebbe dun-que una diminuzione del commercio diarmi;

con la modifica della legge n. 185del 1990, allo stato attuale, le banche nonsono più obbligate a chiedere l’autorizza-zione del Ministero dell’economia e dellefinanze, indispensabile strumento di veri-fica e di trasparenza, per i trasferimentibancari collegati a operazioni in materiadi armamenti in quanto allo Stato bastauna semplice comunicazione via web delletransazioni effettuate; il decreto legislativo22 giugno 2012, n. 105, ha, infatti, appor-tato modifiche alla citata legge n. 185(nella fattispecie all’articolo 27) in attua-zione della direttiva 2009/43/CE, che sem-plifica le modalità e le condizioni deitrasferimenti all’interno dell’Unione euro-pea di prodotti per la difesa e punta adagevolare la circolazione dei prodotti de-stinati alla difesa, enumerati in un appo-sito allegato, modificata poi da successivedirettive;

le banche estere, che non hannoalcuna autoregolamentazione in materia,vengono favorite con il novellato articolo27 della legge suddetta: Deutsche Bank,con oltre un miliardo di euro di importisegnalati, seguita da Unicredit con 508,2milioni di euro, e il Gruppo Bnp Paribascon 407,5 milioni di euro. Insieme con-trollano il 72,5 per cento delle transazioni;

tra l’altro, l’Uama comunica uncodice per ogni operazione sia al Ministerodell’economia e delle finanze che all’Agen-zia delle dogane, utile per la tracciabilitàe il controllo anche parlamentare, ma nonlo trascrive nella Relazione al Parlamento;

nella relazione governativa non èstato più inserito dal 2008, da parte delMinistero dell’economia e finanze (Dipar-timento del Tesoro) il « Riepilogo in det-taglio suddiviso per Istituti di Credito »:questo è stato sostituito da un « Riepilogoin dettaglio suddiviso per Aziende » che

non rende possibile conoscere i dettaglidelle singole operazioni autorizzate agliIstituti di credito rendendo così impossi-bile il controllo parlamentare sulle con-formità delle operazioni autorizzate dalMinistero dell’economia e finanze con ildettato legislativo; la suddetta sostituzioneha sottratto informazioni di primaria im-portanza; essa, infatti, indicava i Paesicontraenti e i valori per compensi diintermediazione bancaria per ogni singolaoperazione autorizzata. È rimasta quindisolo la tabella con i valori generali delleoperazioni svolte dalle banche, un datotroppo generico per poter mettere in attoprecise pressioni sulle banche;

la riduzione delle informazionipresenti nella Relazione governativa stacontinuando a favorire i gruppi bancariesteri che operano in Italia e soprattuttoquelli che non hanno emanato direttive enon offrono alcuna rendicontazione sulleoperazioni finanziarie nel settore degliarmamenti e sulle esportazioni di sistemimilitari;

a quanto risulta il Governo italianonon avrebbe mai reso noti nella Relazioneall’Unione europea – come sarebbe invecerichiesto – i dati sulle consegne (« ex-ports ») di armi suddivisi nelle 22 categoriedi sistemi militari rendendo così impossi-bile conoscere quali tipologie di arma-menti siano state effettivamente esportatedal nostro Paese;

il 1o aprile 2013 è stato approvatoe sottoscritto in seno all’Assemblea Gene-rale delle Nazioni Unite il trattato sulcommercio internazionale delle armi(Arms Trade Treaty, A.T.T.);

per quanto riguarda l’esportazione,l’articolo 7 dell’A.T.T. impone un onere diattenta valutazione della destinazione chele armi avranno nel Paese importatore. Iltrasferimento si articola in tre livelli: a)valutazione del rischio di utilizzo impro-prio delle armi nel Paese di destinazione.Se l’utilizzo illecito è ben noto allo Statoesportatore allora opera il divieto di cui

Atti Parlamentari — 45956 — Camera dei Deputati

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all’articolo 6; per tutti gli altri casi invecel’autorizzazione a esportare non è comun-que libera, ma richiede un onere di inda-gine circa le finalità perseguite dallo Statoche intende importare le armi richieste; b)se in effetti sussiste un pericolo di utilizzoimproprio delle medesime, il livello inter-medio impone il dialogo. Lo Stato espor-tatore deve valutare la possibilità di adot-tare misure di confidence-building ovveroaccordi internazionali di reciproco impe-gno in controllo e garanzia dai pericolievidenziati; c) solo laddove i primi duelivelli si siano presentati con esito negativolo Stato esportatore può manifestare ilproprio diniego al trasferimento dellearmi;

ai sensi dell’articolo 1, comma 6,della citata legge 185, « l’esportazione, iltransito, il trasferimento, intracomunitarioe l’intermediazione di materiali di arma-mento sono altresì vietati: a) verso i Paesiin stato di conflitto armato, in contrastocon i principi dell’articolo 51 della Cartadelle Nazioni Unite, fatto salvo il rispettodegli obblighi Internazionali dell’Italia o lediverse deliberazioni del Consiglio dei mi-nistri, da adottare previo parere delleCamere; b) verso Paesi la cui politicacontrasti con i principi dell’articolo 11della Costituzione; c) verso i Paesi nei cuiconfronti sia stato dichiarato l’embargototale o parziale delle forniture belliche daparte delle Nazioni Unite o dell’Unioneeuropea (UE) o da parte dell’Organizza-zione per la sicurezza e la cooperazione inEuropa (OSCE); d) verso i Paesi i cuiGoverni sono responsabili di gravi viola-zioni delle convenzioni internazionali inmateria di diritti umani, accertate daicompetenti organi delle Nazioni Unite,dell’UE o del Consiglio d’Europa; e) versoi Paesi che ricevendo dall’Italia aiuti aisensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49,destinino al proprio bilancio militare ri-sorse eccedenti le esigenze di difesa delpaese; verso tali Paesi è sospesa la eroga-zione di aiuti ai sensi della stessa legge, adeccezione degli aiuti alle popolazioni neicasi di disastri e calamità naturali;

l’elenco dei destinatari dell’exportbellico italiano comprende Paesi le cuiforze di sicurezza governative, spesso im-pegnate in conflitti armati interni o inter-nazionali, sono regolarmente accusate disistematiche violazioni dei diritti umanidai principali organismi internazionali dimonitoraggio;

nell’ultimo anno, è triplicata lavendita di armi italiane all’estero e sonoaumentate le forniture verso Paesi inguerra: in particolare, quelle verso l’Ara-bia Saudita (salito a 257 milioni di eurodai 163 del 2014: +58 per cento), peraltrocondannata dall’Onu per crimini di guerranel conflitto in Yemen e per la quale ilParlamento europeo ha chiesto un em-bargo sulla vendita di armamenti; verso gliEmirati Arabi Uniti, che si confermano ilprincipale cliente mediorientale (con 304milioni di euro come l’arma precedente),mentre c’è stato un forte incremento divendite al Bahrein (da 24 a 54 milioni dieuro) e soprattutto al Qatar (da 1,6 a 35milioni di euro). Il Kuwait, nel 2015,appare ancora tra i clienti minori, ma èevidentemente destinato a scalare la clas-sifica dopo la firma di un contratto mul-timiliardario per la fornitura di 28 cac-ciabombardieri prodotti da Finmeccanica;verso la Turchia (da 53 a 129 milioni dieuro) che bombarda i curdi fuori e dentroi suoi Confini con gli elicotteri T129 co-struiti su licenza Finmeccanica; verso laRussia (da 4 a 25 milioni di euro); versoil Pakistan (da 16 a 120 milioni di euro);inoltre una new-entry, l’Iraq che esordiscenel 2015 con vendite per 14 milioni dieuro; è inesistente all’interno della rela-zione governativa un elenco dei Paesiverso i quali sono state vietate, rifiutate esospese (anche temporaneamente), leesportazioni di armamenti perché « inconflitto »;

tabelle nella relazione in oggettodovrebbero avere un carattere di intelli-gibilità, mentre allo stato attuale conten-gono sigle tecniche, secondo i firmatari delpresente atto di indirizzo, non chiare per

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 27 MARZO 2017

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un’analisi parlamentare, contro ogni prin-cipio di trasparenza,

impegna il Governo:

ad assumere ogni iniziativa di com-petenza necessaria per incrementare leispezioni e ogni forma di controllo suglioperatori che commerciano armi e suiPaesi destinatari e per ridiscutere insiemeagli altri Stati sulle modalità e l’uso dellarelativa banca dati europea;

a rispettare il dettato della leggen. 185 del 1990 e il Trattato sul commer-cio internazionale delle armi (Arms TradeTreaty, A.T.T.) e quindi a effettuare un’at-tenta valutazione della destinazione dellearmi, vietando conseguentemente l’espor-tazione nei Paesi in conflitto, in quelli conviolazioni dei diritti umani e in quelliverso cui, è stato emesso un provvedi-mento di embargo;

a inserire di norma, nelle prossimerelazioni annuali sulle operazioni autoriz-zate e svolte per il controllo dell’esporta-zione, importazione e transito dei mate-riali di armamento, i codici comunicati alMinistero dell’economia e delle finanze eall’Agenzia delle dogane relativi a ognisingola operazione; ad assumere iniziativevolte a ridiscutere la questione relativaalla necessità del ripristino del testo delprevigente articolo 27 della legge n. 185del 1990;

a prevedere che, nelle prossime re-lazioni al Parlamento, siano di nuovopresenti:

l’impegno del Governo a continuareil dialogo con i rappresentanti delle Or-ganizzazioni non governative interessate alcontrollo delle esportazioni e dei trasferi-menti dei materiali d’armamento con lafinalità di favorire una più puntuale etrasparente informazione nei temi d’inte-resse;

l’Allegato C, summenzionato, con-tenente l’elenco dei Paesi ritenuti dall’Onuresponsabili di gravi violazioni dei dirittiumani o che destano preoccupazione sottotale profilo e il riepilogo in dettagliosuddiviso per istituti di credito;

a pubblicare la citata relazione informato digitale così da potere più age-volmente analizzare la grande mole di datiin essa contenuti.

(7-00577) « Spadoni, Basilio, Manlio DiStefano, Corda, Di Battista,Scagliusi, Sibilia, Paolo Ber-nini, Del Grosso, Rizzo,Grande, Tofalo, Frusone ».

Ritiro da un documentodel sindacato ispettivo.

Il seguente documento è stato ritiratodal presentatore: interrogazione a rispo-sta scritta Polverini n. 4-15965 del 20marzo 2017.

Trasformazione di documentidel sindacato ispettivo.

i seguenti documenti sono stati cosìtrasformati su richiesta dei presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Tentori n. 5-05037 del 13 marzo2015 in interrogazione a risposta oralen. 3-02904;

interrogazione a risposta in Commis-sione Mucci n. 5-05800 del 15 giugno 2015in interrogazione a risposta orale n. 3-02909;

interrogazione a risposta in Commis-sione Fiorio n. 5-10127 del 14 dicembre2016 in interrogazione a risposta oralen. 3-02907;

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interrogazione a risposta in Commis-sione Taricco e altri n. 5-10165 del 21dicembre 2016 in interrogazione a rispostaorale n. 3-02908;

interrogazione a risposta in Commis-sione Spessotto e altri n. 5-10213 dell’11

gennaio 2017 in interrogazione a rispostaorale n. 3-02906;

interrogazione a risposta in Commis-sione Tentori n. 5-10473 del 3 febbraio2017 in interrogazione a risposta oralen. 3-02905.

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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