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ATTI DEL CONVEGNO

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ATTI DEL CONVEGNO

SOMMARIO

Introduzione

Superamento della velocità della luce

Solare Termodinamico

Generatore Idro-Gravitazionale (Ariete Idraulico)

Turbina Vaporizzatrice

Dalla benzina all’Alcool: Applicazione pratiche

Fusione al plasma elettrolitico

ElttroMagnetoGravità

Vasile Droj

Libero Borra

Ruggero Falcione

Franco Proietti

Giordano Mariani

Renzo Mondaini

Antonio Iadicicco

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INTRODUZIONE

La conferenza che Sabato 23 giugno 2007 si e' tenuta a Roma è stata la 4° Mostra Convegno "Free

Energy - Realtà Visibile", appuntamento organizzato da Eugenio Martucci (responsabile ONNE

Lazio) in collaborazione con l'ASSE.

Presentata e moderata da Walter Radica, giornalista e Responsabile Comunicazione dell'ONNE, la

manifestazione ha visto la partecipazione, come consueto, di molti ospiti illustri, noti e meno noti.

Durante l'evento (tenutosi presso il Centro U.N.L.A. in zona Collina Fleming) si sono succeduti

interventi che come al solito hanno spaziato in diversi ambiti, sempre attinenti al tema portante delle

energie alternative.

Giorgio Nanni, di Legambiente Lazio ha trattato il tema della Mobilità sostenibile, portando il caso

del “car sharing” a Roma. Si sono esposti dati e dettagli di un metodo semplice ed economico per

poter inquinare meno, ridurre i problemi di traffico in città ed anche per favorire i rapporti umani.

Roma è fra le prime città dove tale sistema si sta imponendo.

Enorme interesse ha poi suscitato l’intervento di Vasile Droj, Antropologo e Presidente

Associazione Universologia, Droj ha trattato il tema tutto numerologico del Superamento della

velocità della luce. Con una serie di calcoli per nulla assurdi, si è seguito il percorso logico illustrato

dal relatore nel dimostrare come nell’Universo ci siano costanti che tali non sono, il tutto con il fine

di una nuova comprensione anche delle potenzialità energetiche ed ingegneristiche.

E’ poi anche intervenuto il sig. Libero Borra ed il suo progetto di Solare Termodinamico. L’arzillo

ricercatore dalla veneranda età di 96 anni, ha realizzato un sistema solare termodinamico che

produce, a suo dire, un “gas di acqua”, utilizzabile a fini energetici.

E’ stata poi la volta di Ruggero Falcione con il suo Generatre Idrogravitazionale “Ariete Idraulico”.

Un progetto che ha destato la curiosità del pubblico ed anche qualche dubbio. In merito al principio

di conservazione dell’energia che apparentemente verrebbe invalidato da questo dispositivo.

Successivamente è intervenuto Franco Proietti con la Turbina Vaporizzatrice. Progetto già da anni

sviluppato da Proietti, consente di utilizzare i gas del carburante con potenziali vantaggi a fini

energetici e di prestazioni.

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Giordano Mariani, poi, ha proposto il suo intervento “Dalla benzina all’Alcool: applicazioni

pratiche”. Il pubblico in sala è stato molto incuriosito nell’apprendere che gran parte del parco auto

italiano può utilizzare, al posto dei carburanti convenzionali, anche l’alcool etilico! Questo

intervento ha anche destato l’interesse dello staff delle Iene, che grazie all’inviato Matteo Viviani

ha realizzato un servizio sull’argomento che andrà in onda nella prossima edizione della fortunata

trasmissione di Italia 1.

E’ poi venuto il turno di Renzo Mondaini che ha realizzato in diretta una presunta Fusione al

plasma elettrolitico. Sempre spettacolare (anche se più empirica che scientifica) la sperimentazione

di Mondani ha catalizzato l’interesse generale, attraverso la spettacolarizzazione di un fenomeno

come quello della Fusione Fredda, che continua a trovare sempre più conferme (scientifiche) in

tutto il mondo.

Un interessante intervento è poi stato quello di Antonio Iadicicco sull’Elettromagnetogravità. Da

ricerche condotte negli ultimi 10 anni, ha illustrato una serie di esperimenti e di ricerche che

volgono alla realizzazione pratica nel prossimo futuro di un generatore magneto-idro-dinamico che

produca energia elettrica in abbondanza con risvolti anche nel campo della produzione di campi

gravitazionali.

Il ricercatore veronese Alessandro Goi ha poi illustrato la sua Centrale Termoionica, sempre basata

sulla Fusione fredda al plasma elettrolitico. Titolare di una società di ricerca privata, Goi ha

realizzato e sperimentato una piccola centrale di produzione energetica a fusione fredda, che presto

vedrà anche applicazioni industriali.

Oltre agli interventi, la manifestazione ha anche visto il felice coinvolgimento di molti espositori,

quali: Emiro Medda con il Rotorgon e il Magnete levitante; Eugenio Martucci con un altro

dispositivo di Fusione al Plasma Elettrolitico, una Torcia Solare senza Pile, un Convertitore RF -

DC – DC ed insieme ad Eugenio Odorifero il Motore Generatore “Valery”; Franco Proietti con la

Turbina Vaporizzatrice; Giacomo Carlucci e Comingio Rossi (della NWT - New World

Tecnologies s.r.l., uno degli sponsor della manifestazione) con Motori elettrici ad alta efficienza;

Giorgio Nanni di Legambiente Lazio con molto Materiale Divulgativo sull’Associazione; Libero

Borra con documentazioni filmate e stampate sul Solare Termodinamico; Renzo Mondaini e la sua

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Cella al plasma elettrolitico; Ruggero Falcione con disegni e tavole del suo Generatre

Idrogravitazionale “Ariete Idraulico”; Valeria Volpe delle Edizioni Alba Magica.

All’evento non hanno partecipato per motivi personali i seguenti relatori:

• Eaco Cogliani

• Emanuele Pascucci

• Alessio Di Benedetto

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Da E = mc2 a E = mc24

IDEE A CONFRONTO

APPROCCI PER UNA NUOVA COSMOLOGIA

LA IPERLUCE E LA TEORIA DELLE SUPER COSTANTI UNIVERSALI

LA NUOVA COSMOLOGIA DEGLI UNIVERSI SCALARI AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO

Nell’articolo precedente ho dimostrato che la velocità della luce 299.792.458 m/s può essere superata matematicamente miliardi di volte come risulta dalla sua moltiplicazione che finisce nel rapporto 25/9 = 2,7777777… Grazie a questa operazione è stata trovata la vera velocità 299.792.476.091. Ho dimostrato poi che, in base a questa relazione, si intravede uno scenario con 24 universi estesi in scala esponenziale per una vastità equivalente ad un numero

contenente 163 decimali. Il nuovo Universo delle “sfere celesti” è in tal modo costruito da permettere la stabilità totale del Creato attraverso le costanti universali, a loro volta controllate dalle Supercostanti, come appunto la Iperluce 2777777777…Ho messo così le basi di una nuova cosmologia, infinitamente superiore ai disperati tentativi di oggi, intrapresi per capire la molteplicità. La celebre formula di Einstein E = mc2 si potrebbe considerare superata, aprendo inevitabilmente la strada alla nuova equazione: E = mc24,

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unica capace di spiegare non solo la complessità dell’Universo bensì la sua funzione e struttura.

LO ZERO ASSOLUTO -273,15°C – SOTTOMULTIPLO DELLA VELOCITA’ DELLA LUCE

Nell’articolo precedente si è dimostrato che la velocità della luce passa in Ipervelocità, passo dopo passo. Adesso occorre però tornare indietro partendo dai tre cento mila chilometri al secondo e scendere matematicamente in maniera graduale fino allo zero. Se prima abbiamo moltiplicato la velocità della luce, adesso dobbiamo “sottomoltiplicarla”, dividerla, ossia ridurla alla sua radice quadrata per vedere se c’é sul suo percorso qualche relazione matematica. La radice quadrata della velocità della luce 299.792,458 è 547,533 (chilometri). I 547 chilometri al secondo ancora non so a che cosa corrispondono, però ho trovato che il nuovo valore nasconde qualcosa di straordinario. Se dividiamo in due 547,533 otteniamo 273,76. E’ qui che salta fuori lo straordinario. Questo valore numerico altro non è che lo Zero assoluto (- 273,15°C). E ci siamo, perché alla temperatura dello Zero assoluto la velocità è congelata, cioè diventa zero. A questa temperatura, la luce stessa si ferma completamente perché qui finisce il limite di un mondo, il nostro. Così come non si può superare il limite superiore della velocità della luce senza disintegrarsi, così non può essere valicato quello inferiore senza solidificarsi completamente.

Le relazioni matematiche sopra espresse dimostrano che tra lo Zero assoluto e la velocità della luce c’e una relazione stretta, essendo multipli e sotto multipli l’uno dell’altra. Un'altra prova indiscutibile è quella in cui lo Zero assoluto al quadrato, moltiplicato per quattro, dà proprio la velocità della luce: 273,76 2 x 4 = 299.792.458. E così il cerchio si chiude.

A questo punto, c’é da porsi due domande. Primo, perché esiste quella piccola differenza di mezzo grado tra lo zero assoluto -273,15°C, che conosciamo, e quello di -273,76°C derivato dalla luce perfetta? Secondo, e se sotto il nostro mondo, ossia sotto lo Zero assoluto, ne esistesse un altro?

La risposta potrebbe essere semplice: nel primo caso, aggiustare i calcoli, perché impostati su misure non precise con gradi di tolleranza abbastanza larghi. Quel mezzo grado potrebbe derivare dalle imprecisioni delle misurazioni fatte dall’interno del mondo materiale in conformità al principio d’indeterminazione di Heisenberg. Oppure quel mezzo grado esprimerebbe l’orizzonte degli eventi, quella stretta scia di osservabilità, prima che un evento imbocchi la via di non ritorno. In altre parole, come il giro della materia attorno ai bordi dei buchi neri prima di essere assorbita definitivamente.

In quanto alla seconda domanda, quella sull’esistenza di un altro mondo sotto il nostro, è difficile rispondere, perché nelle condizioni dello Zero assoluto

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lo spazio-tempo e la velocità si annullano reciprocamente. C’é da chiedersi se è la temperatura a fermare la velocità, oppure la velocità ad’abbassare la temperatura.

In ogni caso la parola TEMPERATURA è esplicita: TEMP E’ RATURA (Rotore) cioé la temperatura che ruota. Quando questa triade si manifesta, lo spazio si crea automaticamente. La porta per oltrepassare il mondo inferiore, quello sotto il nostro, sta di sicuro in quel mezzo grado, tra - 273,15°C e - 273,76°C.

LA FORMULA SUPREMA DELL’UNIVERSO. C24 X 360 = 1000… Come si è già visto, la velocità della luce alla 24 ima potenza dà

277777777777… che è la Iperluce, grande Supercostante. Essa è istantanea, unendo in una frazione di secondo tutte le parti dell’Universo. Ad una simile velocità (163 decimali) basta una sola particella per coprire tutti i punti dell’Universo ed essere presente in ogni luogo per dare consistenza al nostro mondo e a tutti gli altri. A questa velocità inimmaginabile, l’Universo intero sarebbe una sola particella. In questo caso il mondo sarebbe un disegno. Quello che noi riempiamo in un disegno nell’arco di una giornata intera o in un anno, il computer lo riempie in un una frazione di secondo.

La velocità della luce alla 24 ima potenza ossia la Supercostante 2777777777777777…detiene in sè straordinarie virtù. Moltiplicata con la circonferenza del Cerchio (360°) dà l’Unità (1). Ecco: 27777777777…x 360 = 100000000000…Questa relazione matematica incastonata nella luce è impressionante e di sicuro é la più importante formula dell’Universo, in quanto c’è la triade suprema: il Cerchio (360°), il Diametro (277777777..) e il Centro del Cerchio (1) (fig. 1). E non si può altrimenti, dal momento che il mondo “orbitale” atomo-stellare e galattico è circolare. Parafrasando l’antica visione, ci troveremo davanti all’Uovo cosmico, l’Uovo di Brahma, il Disco di Ra, da cui nasce tutto il Creato. Tutta la quintessenza delle remote civiltà terrestri è stata sintetizzata attorno questa enorme realtà cui è stata dedicata poi la piramide di Cheope per nascondere il colossale segreto.

Ed ecco adesso la Scala dei Mondi: si parte da Zero (0) - Zero assoluto (-273,7),

che moltiplicato con se stesso (al quadrato) dà un prodotto, che moltiplicato per 4 dà la velocità della luce che, a sua volta portata alla 24ma potenza, arriva al rapporto 25/9, che, a sua volta moltiplicato con i gradi del Cerchio(360°), dà in finale 1(UNO). In termini

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matematici questa “catena”, che tiene saldo l’Universo è la seguente: 273,762 x 4 = c24 x

360 = 10000000000000000000000…

Quanto lontano pare ora Einstein con la sua obsoleta E = mc2 dove la velocità della luce è appena alla seconda potenza, accanto alla scala delle 24 potenze da me trovate ed elaborate. Non a caso egli chiama la sua, la”Teoria della Relatività”, mentre quella mia è la “Teoria della Stabilità”, e non una qualunque, ma quella della Stabilità Assoluta. Ecco perché l’Universo è così perfetto, perché fondato su valori trascendenti composti di miliardi e miliardi di decimali, come quelli del Pi greco. La nuova cosmologia da me scoperta é anni luce superiore a qualunque scenario finora immaginato. Sarebbe anche questo il motivo perché le altre civiltà dell’Universo non comunicano con noi? Siamo troppo in basso. Ma da adesso in poi tutto potrebbe cambiare. Abbiamo già perso 25 anni (una velocità per ogni anno) da quando la mia scoperta è iniziata e la velocità della nostra mente si è appesantita dal peso della materia del nostro primo mondo. E non dimentichiamo che ancor prima di essere materiale l’Universo è matematico, altrimenti non si struttura e non funziona.

LA VELOCITA’ DEL SUONO 300 M/S. SOTTOMULTIPLO DELLA VELOCITA’ DELLA LUCE

Ed in fine se torniamo alle nostre pecore al nostro orecchio di tutti i giorni il cui cibo e il suono troveremo con sorpresa che anche qui il lungo zampino della velocità della luce è presente. Tra il Suono e la stessa luce sarebbe una relazione matematica stretta. I 300 m/s. del suono sono la milionesima parte della velocità della luce. 300 m. x 1.000.000 = 300.000.km. In questo caso la

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vera velocità del suono deve essere 299 m. e 792 mm./s. nient’altro che un sottomultiplo perfetto della velocità della luce. La differenza è infime come lo spessore del dito di una mano in confronto all’altezza della torre Eifel. Questo dimostra che il nostro pianeta assieme alle sue condizioni che permettono la vita sono il gioco sottile delle costanti universali in primis quella della luce. Avevano ragione gli antichi egizi che adoravano il sole la sorgente della luce? Ecco perché addirittura il dio supremo Ra era impotente senza la dea Maat perché Maat altro non era che la Matematica. Cosi dice il codice ancestrale da me scoperto. L’intero universo è governato dalla matematica, però di una diversa da quello che noi conosciamo oggi. Mi riferisco non alla matematica attuale quanto ad una sua diversa “impostazione”, per esempio la “matematica delle potenze”. Ho trovato la matematica degli antichi, sparpagliata su tutta la faccia della Terra inseminata nelle remote costruzioni megaliti, piramidi, santuari, etc. In 30 anni di lavoro ho messo a punto le basi di una nuova cosmologia infinitamente allargata a quell’attuale dove sui 24 gradini della velocità della luce si apre il panorama di un universo scalare. In questo perfetto edificio dimostro matematicamente che dalla goccia d’acqua al corpo umano e alla grandezza del pianeta fino al carussello del sistema solare tutto e quantificato al millimetro in base ad uno scenario unico che dimostra la presenza di un Creatore. Il sistema di quantificazione universale è uno dei suoi tasselli. Sentiremo presto delle belle.

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IMPIANTO SOLARE BORRA

L 'energia solare è efficiente trasformabile in 1'energia elettrica,

in energia efficiente immagazzinabile, grandi impianti si

possono costruire in una stagione, per convincersene basta

leggere con pazienza ed attenzione l'esposizione che segue. La

grande diluizione dell'energia solare sul territorio obbliga

concentrarla in fornelli di raccolta con specchi concentratori con

superficie d'incidenza di 15-25 mq. nel loro fuoco che coincide con il fornello, si concentrano

teoricamente 15 -25 Kwh in pratica 8 - 15 Kwh, affiancando molti fornelli la distanza fra loro è di

circa 5 m.

Il problema è raccogliere l'energia concentrata nei fornelli, riunirla e trasferirla nel punto dove sarà

utilizzata. Perché uno specchio sia efficiente deve essere orientato verso il sole, deve seguire

l'apparente spostamento del sole, fare in modo che SOLE -FUOCO -CENTRO SPECCHIO siano

sempre sulla stessa linea. E' utile che il fornello sia fermo, immobile e sia lo specchio a ruotargli

intorno in cerca dell'allineamento. Il fornello sorretto all'incrocio di due fili a 3 metri dal suolo

sorretti da quattro piastrini. Il leggerissimo specchio sorretto da 4 fili che convergono è agganciato

al fornello come un lampione e può dondolare, ruotare alla ricerca dell'allineamento. Per far questo

lo specchio deve essere leggerissimo, realizzato con un guscio di polistirolo espanso ricoperto con

una pellicola metallizzata argento come l'uovo di Pasqua. Il fornello è posizionato nel cono

d'energia in modo tale da avere la temperatura non superiore a 500° - 550°.

Nel fornello è posta una spirale fatta con tubo di ferro di piccolo diametro interno.

E' questo insieme specchio e spirale un elemento con potenzialità 1,5 – 2,5 Kwh, autonomo nella

ricerca dell'allineamento con la spirale preposta alla cattura e al trasferimento dell'energia; che è

fissa, ferma, tante di queste spirali saldate con i collettori dell'acqua fredda e l'acqua surriscaldata

sono l'impianto termico per lo sfruttamento dell'energia solare. E' da apprezzare la semplicità del

sistema di concentrazione fatta con specchi di polistirolo espanso che con un'adeguata attrezzatura

possono essere stampati con un ritmo sostenuto come la cassette d'imballaggio e due motorini ne

assicurano il movimento S – N E - W e semplicità vuol dire affidabilità rapidità di costruzione, costi

contenuti.

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E' da apprezzare che l'impianto termico fatto di sole spirali di ferro, ferme

con tutti i giunti saldati, nessuna parte che scorre, si evita cosi pericoli di

perdite, sempre e completamente piene d'acqua mantenuta sotto pressione

costante da una pompa..

E' un impianto termico avveniristico capace di sopportare senza difficoltà tutte le variazioni

dell'insolazione senza nessun controllo senza bisogno di regolazione. Un impianto termico che

adopera come fluido l'acqua, scoglio su cui ha urtato l'ENEA che non riuscendo a superarne le

difficoltà l'ha abbandonato ripiegando sui sali fusi. Scoglio su cui si stanno dibattendo gli spagnoli

senza trovare ancora la soluzione. Impianto termico avveniristico capace di trasformare senza

nessuna difficoltà un kg. di acqua liquida, un decimetro cubo, in un mc. di gas d'acqua H2O

scaldato a 450° e compresso a 250 kg./cm2. Impianto termico avveniristico il cui fluido iniziale è

uguale a quello finale di una moderna caldaia munita di surriscaldatore senza però dover passare

dalla fase vapore.

Per spiegare il funzionamento del mio impianto mi avvalgo di due tabelle da tutti studiate e riportate

da tutti i manuali tecnici. La prima riporta la temperatura critica di vari elementi, vi si legge che per

l’acqua è 375° a cui corrisponde una pressione critica di 224,4 Kg/cm2, se superiore di 375° il suo

stato fisico è gassoso e come tale segue le leggi dei gas. La seconda tabella riporta la tensione di

vapore dell'acqua liquida alle varie temperature, il rapporto temperatura-pressione. Il mio impianto

è composto da tanti tubi di piccolo diametro interno capaci di resistere alle alte pressioni, avvolti a

spirale e poste ciascuna nel fornello di uno specchio e riscaldati dal sole a 500°,

tutte le spirali sono collegate fra loro tramite collettori in entrata con un collettore dell'acqua

pompata ad una pressione superiore alla pressione critica 224,4 Kg/cm2 e l'uscita con il collettore

dell'acqua che si è surriscaldata, con una valvola finale che ne regola il prelievo in base alla

temperatura desiderata ma assicurando che la pressione non scenda mai sotto quella critica.

Vediamo cosa succede all'acqua che entra fredda e man mano che avanza si riscalda, raggiunge la

temperatura di 110°, nella tabella II leggo che la tensione di vapore è 1,5 Kg/cm2, inferiore ai 250

Kg/cm2 esistenti nell'impianto, l'acqua non bolle resta liquida e continua a scorrere tranquilla,

raggiunge i 150° tensione di vapore 4,8 Kg/cm2 sempre inferiore ai 250 Kg/cm2, l'acqua resta

liquida e scorre tranquilla, raggiunge 250° la tensione di vapore 40,47 Kg/cm2 sempre inferiore ai

250, tutto tranquillo, raggiunge il 374° di poco inferiore alla temperatura critica la tensione di

vapore è 224,23 sempre inferiore alla pressione esistente nell'impianto (250) l'acqua non bolle, è

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liquida e scorre tranquilla, raggiunge e supera la temperatura critica 375°, in questo punto avviene

la trasformazione dello stato fisico da liquido a gassoso.

Non c'è più tensione di vapore che aumenta con l'aumentare della temperatura che può far bollire

acqua perché l'acqua liquida non c'è più, ma c'è solo gas (H2O) che può solo dilatare.

Anche nelle moderne caldaie quando il vapore prodotto dalla caldaia passa nel surriscaldatore, nel

punto in cui raggiunge e supera i 375° avviene la trasformazione fisica, diviene gas e riscaldandosi

ancora raggiungere i 450°, è quindi errato dire vapore surriscaldato a 450° ma dire gas d'acqua a

450°.

Questo impianto termico è semplice perché fatto di soli piccoli tubi avvolti a spirale,

completamente pieni d'acqua, in piena sicurezza, senza necessità di controlli e apparecchiature, che

produce un fluido finale uguale a quello finale prodotto da una moderna caldaia munita di

surriscaldatore con la sola differenza della pressione a vantaggio delle spirali, in queste molto più

alta. L 'altra differenza è che nell'impianto che chiamo ad acqua surriscaldata, non c'è evaporazione

dell'acqua con il risparmio del calore di evaporazione aumentando cosi il rendimento. Il fluido

"acqua surriscaldata”, può andare nelle turbine degli impianti termoelettrici per la produzione di

energia elettrica, può, se affiancato ad una centrale idroelettrica, a mezzo iniettori pompare acqua

dal bacino inferiore di scarico delle turbine al bacino superiore creando una riserva di energia per

quando il sole non c'è.

Se la condotta dell'acqua pompata dagli iniettori è raccordata con la condotta forzata, farà girare le

turbine e se è in eccesso tramite la condotta forzata va nel bacino superiore e costituisce scorta.

Dopo aver letto con attenzione questa relazione ed aver visto funzionare l'impianto sperimentale,

spero avervi convinto che l'energia solare è facile raccoglierla, è facile trasformarla in energia

elettrica è facile costituirne una riserva, in futuro farà concorrenza al petrolio.

Spero avervi trasmesso un po' del mio entusiasmo e chiedo un aiuto per poter andare avanti e

costruire un piccolo impianto industriale. Chiedo un aiuto a tutti perché tutti ne siamo interessati.

Contributi dallo Stato (dagli stati perché tutto il mondo è interessato) anche se desiderata sono lenti,

complicati per ottenerli. I miei capelli bianchi dicono che non ho molto tempo per aspettare, le mie

forze finanziarie sono la pensione e qualche risparmio, sono serviti a costruire questo impiantino,

ma non mi permettono di affrontare le spese di un 'attrezzatura per costruire i gusci per gli specchi

in modo industriale.

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Sarebbe il primo passo per impianti industriali, sarebbe il primo passo verso la speranza, il primo

passo per avere l'indipendenza dalla schiavitù dai combustibili fossili.

Una frazione, anche piccola frazione di quello che siamo costretti a pagare per gli aumenti della

benzina, delle bollette luce-gas ecc., di giornate senza mezzi di trasporto, di aria sporca che

respiriamo, in salute e tutto il resto che più o meno sappiamo tutti.

II piccolo contributo di tutti darebbe la possibilità di iniziare bene la grande battaglia. lo per mia

natura non farò debiti, non accetterò finanziamenti privati che potrebbero limitare la mia opera, non

cederò a lusinghe per cedere, se ne fossi costretto preferirei lasciare tutto, abbandonare tutto. Ma se

sono riuscito a trasmetterVi un po' d'entusiasmo e di speranza, fate copie di questo mio scritto,

datelo a parenti, amici, conoscenti chiedendo a loro di fare altrettanto e tutti insieme in breve tempo,

senza condizionamenti al riparo dalla avidità di altri, degli interessi di pochi, potremmo dar

concretezza alla speranza.

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Generatore Idrogravitazionale “Ariete Idraulico” di Ruggero Falcione

FORZE CHE AGISCONO ALL'INTERNO DI QUESTA MACCHINA IDRODINAMICA FORZA

DI GRAVITA + ACCELERAZIONE PRESSIONE ATMOSFERICA FORZA CENTRIFUGA

TERRESTRE PESO SPECIFICO DELL'ACQUA

Tutte queste forze naturali sono in

equilibrio tra di loro.

Creando delle variazioni artificiali

dei valori reali, in una di queste si

modifica l'equilibrio.

Se un tale artificio, si effettua con

un impianto appositamente ideato,

queste forze reagiranno cercando

quell'equilibrio come avviene in

natura. Ma nel tentativo di

riequilibrarsi, queste forze,

provocano un maggiore squilibrio

all'interno dell'impianto,

obbligando una circolazione

dell'acqua nel senso voluto, e ciò

avverrà all'infinito.

L'utilizzazione di queste forze, non

compromette nessuna variazione

nel tempo dei valori naturali, e

inoltre si potrà ottenere una grande

quantità di energia pulita a costo zero.

Questa energia potrà essere realmente una fonte inesauribile.

Ne segue questa definizione:

LA FORZA DI GRAVITA CHE AGISCE IN UN CORPO LIQUIDO IN CADUTA, PUO'

ESERCITARE, INVARIATAMENTE ALL'UNITA, DI TEMPO E DI VOLUME, UNA

ENERGIA CAPACE DI RISOLLEVARE PARTE DI SE STESSO, PARI ALLA DIFFERENZA

DELL'ACCELERAZIONE DI GRAVITA' MENO IL PROPRIO PESO ALLO STATO DI

QUIETE, PURCHE' CIO', AVVENGA IN UN CIRCUITO APERTO A CONTATTO

ATMOSFERICO.

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Local Gravitoelectromagnetic E�ects inside a Metallic Liquid

A.Iadicicco

Abstract

Under speci�c conditions the fast rotation of a metallic liquid inside a toroidal chamber could produce an gravitoelectromagnetic �eld measurable in laboratory.

Analogies between superconductors and moving metallic liquids A metallic liquid �owing in a channel produces electromagnetic �elds likely a rotating superconductor which produces a weak magnetic �eld. Such similitude is as much closer as higher the �uid speed is. That is due to a higher transport of magnetic force lines concerning conductor liquids. Furthermore it is interesting to note that the freezing e�ect of force lines is veri�ed under in�nite conductivity condition.

Introduction

Tajmar and others have proved the presence of gravitomagnetic �eld and induction acceleration �elds in a rotating superconductor. Agop and Podkletnov have studied the superconductor electromagnetic and gravitomagnetic �eld properties referring to the generalization of Maxwell and London equations. Other authors like Cerdonio and Tajmar have supposed that inside a rotating superconductor a gravitational angle of classic London’s moment –gravitomagnetic London’s moment– should manifest in order to explain the discrepancy between the Cooper-pair mass theoretically expected for Niobium and its experimental value registered by Tate. The author’s hypothesis is that in addition to a classic electromagnetic �eld produced by a turbulent movement of metallic liquid, another similar gravitomagnetic (�eld) should appear –by analogy with superconductors – as an interpretation of generalization of Maxwell’s equations.

Gravitomagnetic e�ect

A rotating superconductor produces an magnetic �eld (London’s moment). The London’s moment derived from canonical moment quantization is :

B= - 2m*/ e* ω

Where m* and e* respectively indicates the mass and the charge of Cooper pair. By measuring an magnetic �eld and the angular speed of the superconductor the Cooper pairs mass can be calculated. During a highly-accurate test, Tate and others registered a discrepancy between the Cooper-pair mass theoretical expected for m*/2me = 0.999992 Niobium and its 1.000084 experimental value, where me is the electron mass. Tajmar and others have suggested that in addition to the classic London ‘s moment, a similar gravitational exists. The so-called gravitomagnetic London’s moment could explain Tate’s measurements.

B = - 2m*/e* ω - m*/e* Bg ,

Where Bg is the gravitomagnetic �eld

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According to the gravitational induction law, rot g = - ∂ Bg/∂ t --------------> Generalized Maxwell’s equation on applying an angular acceleration to a superconductive ring (Niobium) Tajmar and Clovis J. De Matos have obtained a non Newtonian gravitational field, opposite to a Newtonian divergent field, which is generated along the tangential direction (azimuth plan):

that is g = - Bg. r/2 ϕ

Where r is the radial distance from superconductor, ϕ is the azimuth unit value and g is measured as the earth’s standard acceleration unit. The gravitational field, according to the induction law, should point to the opposite direction of the applied tangential angular acceleration. That phenomenon has been actually observed, and induced acceleration fields external to the superconductor have been found in the order of nearly 100µg. Magnetofluidodynamic System and Gravitoelectromagnetic Field Inside conductor liquids, electric and magnetic fields are generated by fluid motion, so in addition to hydrodynamic variables other electrodynamics terms should appear. If the speed u, at which the magnetic field moves, coincides with the local speed of fluid v (when u=v ) then, the magnetic flux, linked with any closed line which moves at the same local fluid speed, is constant. That means that the force lines are frozen inside the fluid and carried by it. It’s useful to introduce the magnetic Reynolds’ number Rm to distinguish the situations in which force lines’ diffusion occurs from those ones in which a dragging takes place.

Rm = Vτ/L Where V is a characteristic speed of the matter, L is its length and τ is the time of diffusion. If Rm >> 1 force lines dragging takes place. Examples about orders of magnitudo. If we consider mercury we see the following features: σ=9.4 ⋅ 10^15 s^-1 (conductibility) ρ=13.5 g/cm^3 (density) therefore the time of diffusion for the Hg is:

τ= 4πσ/c^2 ⋅ L^2 = 1.31 ⋅ 10^-4 [ L(cm)]^2 s

and the magnetic Reynolds’ number is:

Rm= V τ/L ≈ 10^-4 [V(cm/s)] Laboratory results show that as for mercury there isn’t a sensible dragging of the force lines. That only happens at very high speed of efflux conditions.

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The scale of length related to geophysical and astronomic matters is Rm>>1 and the dragging phenomenon concerning force lines is important. Finally it results: 1. In laboratory: mercury and liquid sodium Rm < 1 except at high speed 2. Geophysical and astrophysics applications Rm >> 1. When the moving speed is similar to the one of sound, a reasonable dragging effect concerning force lines of the magnetic field in liquid conductors like liquid sodium or mercury will be verified.

In those conditions the conducting matter at liquid state, can generate a sensible gravitoelectromagnetic effect when electromagnetic fields exist.

When the four-dimensional space-time is divided in “space” plus “time” (3+1), the electromagnetic field is divided into two parts, the electric field ge and the magnetic field Be. These fields satisfy the equations of Maxwell.

The general relativistic gravitational field is divided, similarly to the previous one, into three parts • A part with electrical function - electriclike - whose gradient for weak gravity is Newtonian acceleration g* • A part with magnetic function - magneticlike - whose curve for weak gravity is the gravitomagnetic field Bg • A metric spaces, whose tensor of curving is `the space curve’ According to the superposition principle, we can introduce generalized fields:

g= g* + q/m ge , B=Bg + q/m Be

q and m are respectively charge and mass of the electron

Those fields satisfy the generalized Maxwell’s equations. Conclusions Finally an experimental device realization could be carried out, in order to satisfy the considerations previously described. It might be realized as a rotating metallic liquid inside of a toroidal channel with high movement speed, suited to the generation of a gravitoelectromagnetic field. We can theoretically obtain, therefore, an interpolation between a gravitoelectromagnetic complex system and a magnetofluidynamic one whose variables are exactly the electromagnetic fields and those connected gravitomagnetic ones. References

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