Assistenza e Soccorso maggio 2010 Edizione Speciale

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FRATELLANZA MILITARE FIRENZE Bimestrale d’informazione Anno XII - n. 43 - Maggio 2010 - Aut. Tribunale di Firenze n. 4795 del 20/05/98 - Sped. in Abb. postale 45% Art. 2 c.20/B legge 662/96 - Filiale Firenze - Euro 0,20 2007 - 2010 TRE ANNI INSIEME ANALISI DELL’OPERATO E PROIEZIONI PER IL FUTURO NUMERO SPECIALE

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Assistenza e Soccorso Dicembre 2008 bimestrale d'Informazione della PA Fratellanza Militare Firenze

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FRATELLANZA MIL ITARE FIRENZE

Bimestrale d’informazione Anno XII - n. 43 - Maggio 2010 - Aut. Tribunale di Firenze n. 4795 del 20/05/98 - Sped. in Abb. postale 45% Art. 2 c.20/B legge 662/96 - Filiale Firenze - Euro 0,20

2007 - 2010

TRE ANNI INSIEMEANALISI DELL’OPERATO

E PROIEZIONI PER IL FUTURO

NUM

ERO SPE

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Pubblicità su Assistenza & SoccorsoI soci che fossero interessati ad inserire pubblicità per le loro aziende o iniziati-ve commerciali sono invitati a prendere contatto con gli uffici della Fratellanza Militare al numero telefonico 055/2602224.

Centralino 05526021 - Informazione ai Soci 0552602209Soccorso 055215555Onoranze funebri 0552602206CCPostale 20517504

www.fratellanzamilitare.it - [email protected]

Fratellanza Militare

Ai sensi dell’ Art. 55 dello stAtuto sono stAti AssegnAti incArichi A singoli consiglieri:

gruppo solidarietà, assistenza domiciliare,

spesa a domicilio, progetto città sicura: gABriellA toZZi

responsabile patrimonio immobiliare: AlessAndro grAmigni degl’innocenti - lApo funicellA

rapporti con Associazione nazionale pubbliche Assistenze

(Zona, regionale, nazionale): tommAso lelli

responsabile dell’ambulatorio: gABriellA toZZi

protezione civile: eleonorA BArtolini

onoranze funebri e cremazione: presidenZA

formazione: tommAso lelli, lorenZo friZZi

referente per il servizio civile: AlessAndro grAmigni

responsabile comitato organizzazione intrattenimenti: eligio rigoni

segretario: stefAno nAldi

Vice segretario: lAurA musotti

Collegio dei ProbiviriPresidente: Giovanni Ghini

Segretario: Niccolò Nesi, Alberto Alidori,

Lorenzo Vannozzi, Valerio Bargiacchi

Assistenza e Soccorso

Bimestrale d’informazione

della Fratellanza Militare Firenze

Anno XII - n. 43 - Maggio 2010

Comitato di Redazione

Valentina Acerbi - Riccardo Lapucci

Niccolò Parolai - Stefano Naldi

Direttore Responsabile Antonio Passanese

Redazione Piazza S.M. Novella, 18 - Firenze

Tel. 05526021 - Fax 055218467

Grafica e impaginazione

Claudio Rogai - Firenze

Stampa: Tipografia Martinelli

Questo numero ha una tiratura di 12.000 copie

Le foto, gli articoli, non sono riproducibili

salvo autorizzazione della direzione.

Gli articoli firmati non necessariamente

corrispondono alla opinione della redazione.

l’organigrammadella Fratellanza Militare

Presidente: Filippo Allegri

Vice Presidente: Niccolò Parolai

Amministratore: Francesca del Vigo

Economo: Alessandro Gramigni Degl’Innocenti

Comandante di Compagnia: Lucia Cavina

Vice Comandante di Compagnia Centro: Simone Bianchi

Vice Comandante di Compagnia Est: Leandro Bianchi

Vice Comandante di Compagnia Sud: Raul Visconti

Commissione Disciplina: Marco Menichetti, Lorenzo Frizzi e Lapo Funicella

CoNSiglio direTTivo

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Assistenza e Soccorso 3

Intervista al PresidenteIn occasione di questo numero speciale parliamo con il Presidente della nostra associazione di ciò che è stato fatto e ciò che ci proponiamo di fare.

Presidente Allegri, cosa si è fatto in questi tre anni e cosa si deve anco-ra fare per la Fratellanza Militare di Firenze?In termini di investimento si è fat-to tanto. Avevamo tre priorità da risolvere in tempi brevi. Abbiamo iniziato con il lavorare sui volontari. E credo che, ad oggi, si siano rag-giunti ottimi risultati. Le altre due emergenze su cui siamo intervenuti erano: la ristrutturazione delle sedi e il parco macchine. Impegno e sa-crificio lo abbiamo profuso anche per lanciare un’immagine positiva della Fratellanza all’esterno. In que-sti tre anni abbiamo ricostruito un percorso di dialogo con le istituzioni e verso la nostra stessa federazione (Anpas). Devo dare atto a tutti del sacrifi-cio e dell’impegno profuso in favo-re della Fratellanza. Oggi la nostra associazione, e guardi lo dico senza temere alcuna smentita, nell’ambi-to del volontariato ha una altissima credibilità. Ma non è una credibilità che si regge sulle parole, è una sti-ma suffragata dai fatti. In tre anni, mi lasci dire, la Fratellanza Militare è riuscita a dimostrare ciò che vale, impegnandosi con le proprie risorse e con i propri associati.

Voi chiedete una continuità al vostro progetto, perché?Semplice. Perché sono ancora tan-te le cose da fare, perché i progetti vanno ampliati e non posso esaurirsi in tre anni. Io non ho mai creduto che il nostro consiglio potesse es-sere di passaggio, di interregno. Il gruppo che si è creato è formato da giovani. Pensi che la maggioranza del consiglio non arriva ai 40 anni. Volevamo dare qualcosa all’associa-zione, ci abbiamo creduto e lo ab-biamo fatto. Ma ora è il tempo di al-zare il livello dei progetti. Abbiamo tantissime idee. C’è la possibilità, per dirne una, di

creare un fondo economico di soc-corso da destinare ai soci, creare il primo ambiente laico per l’espo-sizione dei defunti. Dobbiamo stu-diare come realizzare tutto questo. Ed ancora. A causa di nuove e vec-chie normative dobbiamo decide-re quale sarà la Fratellanza Militare del domani. La legge prescrive che se all’interno dell’associazione di volontariato sono presenti attività quali ristoranti, onoranze funebri e ambulatori, queste vengano consi-derate extra marginali e come tali non posso entrare nello stesso bi-lancio. Nonostante la Fratellanza abbia conti economici diversi, per quan-to concerne il commerciale e per la onlus, da adesso non è più possibile. Altrimenti perdiamo lo status di on-

lus. Dobbiamo dotarci di professio-nisti seri affinchè venga trovata una soluzione plausibile e perché no, la butto lì…per creare una Srl o un consorzio al cui interno far confluire le attività.

Parliamo degli impegni di questi tre anni. Sono stati tanti. Ne prendo uno ad esempio: il terremoto dell’Abruz-zo. A L’Aquila siete stati i primi ad intervenire. Avete ricevuto grandi rico-noscimenti per la professionalità dei vostri militi. Siamo state tra le prime associazioni a muoverci. La mattina stessa della tragedia, con la colonna mobile di Anpas, siamo arrivati in brevissimo tempo sul posto. È stato sicuramente un periodo di lavoro intenso. Mi consenta, da que-

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ste colonne, di complimentarmi con tutti. Con chi ha operato in prima battuta e poi anche con Eleonora Bartolini, la nostra referente per la Protezione Civile. Pensi che è stata la prima “capo campo” donna a livello italiano. Aveva la responsabilità di più di trecento persone con tutto quello che ne consegue. Ma grazie alla sua esperienza e grazie alle persone che aveva intorno tutto ha funzionato alla perfezione. L’impegno non si è fermato a L’Aquila perché a otto-bre abbiamo messo in piedi, insie-me alle due cooperative tassisti di Firenze, la manifestazione “Un taxi per l’Abruzzo” che aveva lo scopo di raccogliere fondi da destinare ai terremotati. Le anticipo che a fine mese andre-mo nel capoluogo abruzzese, con una delegazione di tassisti e del co-mune, per partecipare all’inaugura-zione del campo scuola per i bambi-ni a cui sono stati destinati gli aiuti. Ad ottobre 2010 la tradizione si rinnoverà. Stiamo studiando, in que-ste ore, come organizzare l’evento. I soldi che riusciremo a raccogliere saranno investiti in attività per la cit-tà di Firenze.

Presidente, motivo di grande soddisfa-zione, credo, sia la stima, la conside-

razione che vi dimostrano continua-mente le istituzioni. Comune e Que-stura per dirne alcune. Siamo tutti volontari e l’unica ma-niera per avere ciò che ci spetta, a livello di riconoscimenti e conside-razione, è continuare nel nostro im-pegno ricordandoci che lo facciamo per quegli ideali di solidarietà e mu-tuo soccorso. E quindi, imparare a chiedere, sen-za vergognarsi di farlo, imparare ad affrontare le battaglie con il giusto spirito e soprattutto far capire agli enti che il nostro è un percorso di dialogo. Noi abbiamo bisogno di loro come loro di noi. Firenze e la Toscana sono al centro del mondo del volontariato. La Fratellanza Militare ha delle gros-se potenzialità. Non dobbiamo di-menticare la nostra storia. Da dove siamo nati e ciò che siamo oggi. E siamo chiari. Faremo sempre sentire la nostra voce. Non abbiamo padro-ni. È giusto dissentire su quei punti sui quali, con la politica, non ci tro-viamo in accordo. Con fermezza, ma sempre con educazione. E poi, for-tunatamente, abbiamo trovato degli interlocutori che sanno ascoltare e sanno dare delle risposte. A Matteo Renzi mi lega un rapporto particolare. Abbiamo condiviso un progetto quando ancora era Presi-

dente della provincia e ci confrontia-mo ancora oggi su tante questioni. Ma anche con il Questore Tagliente c’è un rapporto di vicinanza, visto che tutte le domeniche presiede il Gos - un raggruppamento di istitu-zioni che si riunisce prima della par-tita - che analizza le fasi di criticità della manifestazione.

Presidente Allegri, di questi tre anni, qual è il suo più grande rammarico e qual è la sua più grande soddisfazione?Tre anni fa questo consiglio non era ben visto. Troppo giovani e con poca esperienza. Invece alla fine ab-biamo dimostrato che essere giova-ni non è un fattore negativo. Un fat-to tra tutti. Ricordo, come se fosse ieri, le parole del nostro presidente nazionale che volle riunire il con-siglio, in prima seduta, proprio da noi a Firenze. Parole di elogio e di sprone che difficilmente cancellere-mo. Questo dunque è il nostro or-goglio. Quello che, invece, mi lascia l’amaro in bocca è l’impossibilità a volte, a fronte di un grosso impe-gno, di riuscire a dare risposte certe e veloci ai soci. Per questo motivo dobbiamo continuare ad investire sul futuro e dobbiamo ottimizzare le nostre risorse.

Antonio Passanese

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Speciale resoconto 5

Sindaco Renzi, i l volontariato è una risorsa indispensabile per la società civile. Quali i progetti mes-si in campo dalla Sua amministra-zione?I l volontariato permea tutta l’at-tività del Comune: dall ’assistenza agli anziani alla protezione civile, l ’amministrazione non può pre-scindere dall ’apporto disinteres-sato, spesso indispensabile, della tante associazioni di volontariato che sono l’orgoglio della città e dell ’ intera regione. Tra i progetti che mi piace ri-cordare e che stiamo portando avanti con convinzione, ne sotto-lineo a esempio uno che coinvol-ge direttamente anche la Fratel-lanza militare, ovvero quello del supporto psicologico alle vittime di incidenti stradali , dove l’asso-ciazione mette a disposizione un proprio ambulatorio per far in-contrare chi è rimasto coinvolto in un sinistro, una volta dimesso dall ’ospedale, con un operatore specializzato.

Già da presidente della Provincia lei aveva un rapporto privilegiato con la Fratellanza Militare di Fi-renze. Come è nato questo comu-ne intendimento di obiettivi?Da giovane ho fatto esperienza di volontariato nell ’Agesci e i valori dello spirito di servizio, della le-altà, del mettersi a disposizione del prossimo, mi hanno formato durante gli anni cruciali dell ’ado-lescenza. Per questo anche da presidente della Provincia ho sempre avuto un interesse parti-colare per il volontariato e le va-rie associazioni, da quelle cattoli-che a quelle laiche, e ho cercato di portare il sostegno dell’Ente ai progetti più meritevoli e alle or-ganizzazioni più attive. Con la Fratellanza, quindi, i l rap-porto si è consolidato nel tempo

e il buon lavoro e la reciproca amicizia di questi anni con l’at-tuale consiglio direttivo ne è la dimostrazione.

Tanti i progetti messi in campo in questo triennio. Ma tanto c’è anco-ra da fare. Quali potrebbero essere

i nuovi progetti su cui puntare?Nella sua lunga storia, la Fratel-lanza militare ha operato bene e presto portando il suo indispen-sabile aiuto nei piccoli o grandi problemi della città e non solo: dalla guerra all ’alluvione, e più vicino nel tempo, anche nel soc-corso sanitario o nelle onoranze funebri. Oggi secondo me la sfida più grande è riuscire a trasmettere la passione viscerale per il vostro operato ai più giovani, a coloro che potranno diventare i nuovi volontari di domani.

Cosa si può migliorare e in che modo si può lavorare in sinergia?La relazione tra Comune e Fratel-lanza militare è solida e fondata in oltre un secolo di lavoro comune per il bene e la salute dei citta-dini. Da parte dell ’amministrazio-ne c’è la volontà di continuare sulla strada intrapresa, a partire dall ’operato dell ’assessorato alle politiche socio assistenziali . Mi piacerebbe che altri asses-sorati, magari anche quelli che potrebbero sembrare più distan-ti dalle attività della Fratellanza, scoprissero e quindi si avvalesse-ro dei vostri servizi.

Infine, Sindaco, come si possono difendere i valori del volontariato?Con l’esempio, prima di tutto: da parte vostra 134 anni di ottimo lavoro, disinteressato, al servizio del prossimo, sono un biglietto da visita invidiabile. Ma, e parlo per quello che riguarda la politica, anche cercando di facili-tare il più possibile l’operato delle associazioni dal punto di vista legi-slativo e burocratico: il volontariato è una risorsa e deve essere messo in condizione di lavorare al meglio.

Antonio Passanese

Intervista al SindacoDialogo con Matteo Renzi, Sindaco di Firenze e in più occasioni ospite della nostra associazione.

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Assistenza e Soccorso6

TRE ANNI INSIEME, ALBUM FOTOGRAFICO

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7Speciale resoconto

TRE ANNI INSIEME, ALBUM FOTOGRAFICO

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Assistenza e Soccorso8

Dottor Tagliente, tra la Questura e la Fratellanza militare c’è comunione di intenti. Come nasce questo rapporto? E’ l’essere al servizio dei cittadini, noi come istituzione dello Stato italiano, voi come associazione di volontariato che ci accomuna e ci avvicina. Credo fortemente nell’esi-genza di promuovere l’incontro tra soggetti istituzionali e sociali pur nella chiarezza dei ruoli e delle fun-zioni reciproche. L’incontro tra soggetti diversi è al tempo stesso condizione e strategia per condividere responsabilità ed aggregare risorse. Per la spinta ide-ale e la solidarietà sociale che ani-mano la loro azione, le associazioni di volontariato sono tra gli interlo-cutori privilegiati di ogni pubblica istituzione.

Come giudica il lavoro e la profes-sionalità dei nostri volontari anche in funzione del GOS (Gruppo operativo della sicurezza)Difficile, coraggioso ed insostituibi-le quello che fate quotidianamente per i cittadini fiorentini e preziosa la vostra presenza all’interno del Gruppo Operativo della Sicurezza. Ho avuto modo di apprezzare, in questi tre anni, la grande profes-sionalità e la piena disponibilità de-gli operatori della Fratellanza, così come la condivisione propositiva dei progetti comuni. In più di un’oc-casione l’associazione si è distinta in vari servizi di particolare delica-tezza, come nel caso della partita organizzata per Borgonovo, in cui, oltre al servizio ordinario, sono sta-te attuate procedure specifiche, con l’impiego di due medici anestesisti rianimatori dell’Azienda Ospedalie-ra Careggi ed un’ulteriore ambulan-za attrezzata.

Lei Questore è sempre vicino alla Fratellanza Militare. Lo dimostra fat-tivamente partecipando anche alle

nostre manifestazioni. Un rapporto che travalica la professione? La Fratellanza Militare di Firenze svolge un servizio sanitario e logisti-co attivo e continuativo in occasione delle manifestazioni sportive all’in-terno dello stadio Artemio Franchi da circa trent’anni. Il suo impegno è trasversale. Si va dalla assistenza sanitaria a quella logistica, che si ri-vela determinante soprattutto per le gare notturne. L’installazione delle “torri faro” è una risorsa per consentire la pie-na visibilità dell’area interessata dall’evento e garantire l’efficacia dei dispositivi di sicurezza. E non posso non riconoscere il ruolo insostituibi-le ricoperto per l’allestimento della Fan Zone per le gare internazionali. Mi viene in mente un episodio par-ticolare. Quando, durante una par-tita, uno spettatore è stato colpito da malore. Solo la prontezza di spi-rito e la professionalità dei volontari della Fratellanza hanno scongiurato il peggio.

Firenze è solida perché è “solida-le”. Lo ha detto il Sindaco Matteo Renzi. Lei che per lavoro ha avuto modo di conoscere altre realtà cosa ne pensa?

La Fratellanza e in generale il mon-do del volontariato ne sono la pie-na dimostrazione, assicurando la sua assistenza in ogni contesto. Tra questi, ancora una volta lo stadio. Ogni domenica personale qualifica-to con una navetta dedicata con-sente ai tifosi disabili di assistere alla gara, raggiungendo l’ingresso della tribuna centrale dal parcheggio di Maratona. Emerge quindi forte l’impegno etico e la grande partecipazione sociale di questa Associazione. Con la sua presenza forte e vitale sa tradurre la propria funzione in stili di vita soli-dali, come dimostrato in occasione della gara contro il Milan, quando pur di garantire alla città la possibili-tà di assistere allo spettacolo sporti-vo, la Fratellanza ha mobilitato tute le sue risorse nel tentativo di libera-re gli spalti dal ghiaccio.

Ci sono progetti in comune in cantiere?Quando per realizzare i progetti avremo bisogno di partner solidali della società la Fratellanza Militare sarà un interlocutore privilegiato, a cui sappiamo di poterci rivolgere, certi di una risposta adeguata agli obiettivi prefissi.

Intervista al QuestoreLa collaborazione tra la Fratellanza Militare e la Questura di Firenze è ormai storica, approfondiamone le motivazioni.

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9Speciale resoconto

On.le Bonciani quali sono i suoi rapporti con il mondo del volontariato?Diciamo discontinui. Ho avuto la for-tuna di potermi impegnare personal-mente nel volontariato, soprattutto negli anni del liceo e poi durante l’Uni-versità, poi, come molti, ho smesso. Oggi sono molte le opportunità per “aiutare gli altri”. Prevalentemente at-traverso le donazioni,che non costano fatica, non richiedono tempo e sono relativamente facili da effettuare. Gli stessi media sono complici in questo, i codici IBAN delle varie ONLUS, gli spot sulle iniziative umanitarie in ogni parte del mondo, i numeri telefonici a cui donare con un semplice SMS, sono presenti sui giornali, nei telegior-nali, sulla rete Internet. Sotto le feste poi, ti chiamano addirittura a casa… E la gente si accontenta di questo, se lo fa bastare. Invece secondo me non basta. Intendiamoci non contesto niente, le donazioni sono importanti ed estremamente necessarie, ma non può diventare un alibi per le nostre coscienze, un modo per trasformare in una forma di “consumo” quello che invece nasce come spirito di servizio.Ed è per questo che bisogna torna-re a guardare al volontariato come la forma più alta di aiuto e di servizio agli altri. Valorizzando l’impegno di quelle persone che appartengono a questo mondo. E chi ha provato cosa significa forse mi capisce. Niente paga come la consapevolezza di aver de-dicato un po’ del proprio tempo a chi ha bisogno, di aver alleviato una sofferenza, un dolore, a volte addirit-tura di aver salvato una vita: ognuno di noi dovrebbe trovare il momento, nel corso della propria vita, per fare volontariato.

Lei ha avuto modo di conoscere la pro-fessionalità che contraddistingue i militi della Fratellanza Militare di Firenze. Cosa ne pensa?Penso che questa sia una delle eccel-lenze del nostro Paese - e qui mi si

permetta un po’ di campanilismo - di Firenze in particolare. Siamo cono-sciuti in tutto il mondo per i nostri monumenti, o per la nostra cucina, ma da un po’ di tempo a questa parte grazie all’ottimo lavoro dei nostri vo-lontari anche per la nostra protezione civile.Questo non potrebbe essere senza una professionalità ed una prepara-zione all’altezza del compito che ci si trova a svolgere.Sia che si tratti di servizi sanitari che sociali o di protezione civile, ogni gior-no chi presta servizio in condizioni di disagio, di pericolo o addirittura di emergenza si trova a dover fronteg-giare situazioni critiche, difficili, dove spesso ci sono anche delle vite in gio-co. Solo una preparazione perfetta, come è quella dei militi della fratellan-za Militare può permettere di affron-tare e risolvere con successo queste situazioni. E non è solo preparazione

tecnica quella che è necessaria, ma anche psicologica e caratteriale. Que-sta è la formazione che io ricordo di aver ricevuto nei corsi che ho fatto quando, giovanissimo, sono diventato un milite della Fratellanza Militare. Non solo nozioni tecniche, non solo tanta pratica sul campo, ma una vera e propria cultura del soccorso e dell’aiu-to agli altri, che oggi, orgogliosamente, porto ancora con me.

Come è entrato in contatto con la Fra-tellanza Militare?Dicevo appunto che mi sono affac-ciato al mondo del volontariato a se-dici anni, proprio frequentando nella storica sede di Santa Maria Novella, il corso per fare il volontario sulle am-bulanze. I primi mesi di servizio sono stati faticosi, all’inizio ci si sente anche un po’ insicuri ad operare in un am-bito così delicato, poi la fiducia la ac-quisti dai compagni, dai loro consigli,

Intervista all’On. BoncianiLe associazioni di volontariato viste con gli occhi di un politico di prefessione.

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Assistenza e Soccorso10

dagli incoraggiamenti, ma soprattutto dagli sguardi riconoscenti delle perso-ne che aiuti, dai loro sorrisi, dalle loro parole.Dopo un po’ il corso per il servizio sull’ambulanza con medico a bordo, si chiamava SPAMU ai miei tempi, e lì ancora più specializzazione, ancora più emozione, ma quando camminan-do per strada incontri uno a cui pochi mesi prima il tuo equipaggio ha fatto un massaggio cardiaco, beh!, quello solo ti ripaga di mesi di fatica.Poi ho lasciato il servizio, sono rima-sto socio ma i miei rapporti si limi-tavano a questo. Qualche mese fa invece, grazie ad un amico che mi ha messo in contatto con Lucia Cavina, provo a fare un volontariato un po’ diverso: aiutare la Fratellanza Militare “da Parlamentare”. Questa volta non c’è nessuno che mi

fa dei corsi, che mi dice come si fa: speriamo di essere in grado di render-mi utile, come fanno ogni giorno tutti i vostri volontari, quelli veri.

A livello politico cosa è possibile fare per la solidarietà e il volontariato?La politica può essere molto utile, adeguando le leggi, snellendo le pro-cedure e perché no, trovando le ri-sorse necessarie per migliorare sem-pre di più un settore che comunque è già eccellente.Ma serve soprattutto che i politici stia-no vicino al mondo della solidarietà e del volontariato e creino le condizioni ottimali perché attraverso alcune te-stimonianze mirate si possa portare questa l’esperienza all’attenzione di tutti, soprattutto dei giovani.

E’ disposto a portare le istanze delle

numerose associazioni in Parlamento per un comune obiettivo?Su questo mi impegno formalmente, e nonostante ciò che si dice e si pen-sa della politica e soprattutto dei po-litici, vi devo anche dire che da quello che ho potuto vedere fino qui, sono argomenti sui quali anche il Parlamen-to ritrova le più ampie convergenze. Quindi sì, senza dubbio, mi metto a vostra completa disposizione per tutte le esigenze che abbiano il Parla-mento come interlocutore.Poi – come abbiamo scritto alcune ri-ghe più sopra – alcuni timidi tentativi di portare in Parlamento delle propo-ste specifiche li stiamo già facendo, ma non posso svelare tutti i segreti. Rimandiamolo magari alla prossima intervista…

Antonio Passanese

Questo numero speciale del nostro mensile nasce da una esigenza: quella di informare, di comunicare a tutti i soci il percorso che l’attuale consiglio ha fatto. Non è cosa semplice raccontare in po-che righe tre anni di lavoro. Quando il consiglio si è insediato, tante, trop-pe erano le cose da fare, da mette-re in campo. Filippo, Niccolò, Sandro, Lucia e tutto il direttivo non si sono risparmiati (e di questo ve ne sono testimone). Nel mio articolo, che in gergo si chiama editoriale, voglio solo fare qualche considerazione sul lavo-ro che è stato svolto. Una brevissima disamina, fedele ai fatti e ad alcune circostanze.Innanzitutto ciò che ci riguarda più da vicino: la comunicazione. Oggi è im-possibile prescindere da questo aspet-to. Molto è stato investito in questo campo. Attraverso il Reporter abbia-mo pubblicizzato i nostri ambulatori. La scelta ci ha premiato. C’è stato, inoltre, un coinvolgimento della stam-pa in tutte le attività messe in cam-po negli ultimi tre anni. Quotidiani e televisioni hanno sempre accolto con favore le battaglie portate avanti dalla nostra associazione, confermando la

Tre anni insieme.bontà dei nostri intendimenti. Buone capacità di comunicazione sono un valore aggiunto, sono una risorsa per qualsiasi organizzazione. Ed è questo uno dei motivi che ci im-pone di continuare sulla strada che stiamo percorrendo.In questo triennio i nostri militi sono cresciuti. Questo ha un solo significato: la Fratellanza Militare di Firenze ha avuto una visibilità, dando concretez-za alle sue azioni, tale da attirare il desiderio di farne parte. E solo i militi che ne fanno parte hanno contezza della perfetta armonia e dell’assoluta dedizione che vi è nel suo interno. I momenti di aggregazione, per i vo-lontari e le loro famiglie, inoltre, hanno solidificato quei rapporti interpersonali necessari se si vuole creare un gruppo compatto e solidale. La professionalità che dimostrano i volontari della Fratellanza è da tutti indistintamente riconosciuta. Prendo ad esempio il terremoto di un anno fa a L’Aquila. La Fratellanza Militare di Firenze è stata la prima ad ade-rire alle richieste d’aiuto ed a partire per far fronte all’emergenza. Una tra-gedia che ha toccato il cuore di tutti. Molti di voi sono partiti e con grandi

sacrifici hanno portato a termine un lavoro al di sopra di ogni aspettativa. Complimenti!E grande merito va all’iniziativa che avete organizzato al Puccini lo scor-so anno grazie alla collaborazione dei tassisti fiorentini. I frutti di quella ma-nifestazione “Un taxi per l’Abruzzo” sono oggi visibili a L’Aquila. Avete re-galato un sorriso a tantissimi bambini. Infine, per non abusare della vostra attenzione, vorrei fare qualche accen-no all’ultimo Anniversario che abbiamo festeggiato. Chi c’era lo ricorderà per lungo tempo. Per l’atmosfera, per le presenze, per l’emozione. Bertolaso, nonostante i suoi impegni, ha voluto portare il suo saluto e quello del Di-partimento della Protezione Civile alla Fratellanza di Firenze. Tanto è stato fatto e tanto bisogna an-cora fare. Nei prossimi tre anni sono molteplici i progetti da realizzare. C’è bisogno di continuità nelle scelte, di continuità nelle azioni e nei risultati. Bisogna continuare l’evoluzione ini-ziata tre anni fa, per consolidare quel giusto riconoscimento che la Fratellan-za Militare ha ottenuto.

Antonio Passanese

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S i è conclusa l’iniziativa “Cono-sci il tuo fegato” organizzata a

livello regionale dall’Associazione degli Epatologi della Toscana con il patrocinio della Regione Toscana.In tutte le sedi regionali l’afflusso di persone è stato notevole sia nella giornata del 10 che in quella del 24 aprile.Nella nostra città la manifestazione, che aveva ottenuto anche il patro-cinio del Comune di Firenze, è stata realizzata grazie alla collaborazione della Fratellanza Militare che ha for-nito la struttura mobile e il perso-nale per l’allestimento.Il 10 aprile in piazza Batoni si sono presentate 264 persone alle quali è stata fatta la determinazione delle transaminasi individuando 20 sog-getti con valori alterati. In tale gior-nata ha partecipato all’iniziativa an-che l’Assessore alle Politiche Socio-Sanitarie e Ambiente del Comune di Firenze Stefania SaccardiIl 24 aprile in largo Annigoni si sono presentate 278 persone con 38 soggetti con valori anomali. In tale giornata ha aderito all’iniziativa il Sindaco di Firenze Matteo Renzi.A tutti quanti sono stati distribuiti opuscoli informativi sulla preven-zione, la diagnosi e la cura delle epatopatie.Un particolare ringraziamento da parte nostra va alla Fratellanza Mili-tare per la splendida struttura mes-sa a disposizione, per lo spirito di partecipazione e la professionalità di tutti i militi che hanno preso par-te all’iniziativa.

11Speciale resoconto

www.epatologitoscani.org

Notevole successo delle giornate “Conosci il tuo fegato”Ancora un volta ribadiamo l’importanza della prevenzione, in questa occasione la risposta della popolazione è stata interessante.

Page 12: Assistenza e Soccorso maggio 2010 Edizione Speciale

la fratellanzamilitarevi augura

buon natale e felice

anno nuovo

FRATELLANZA MILITARE FIRENZESocietà di Pubblica Assistenza e Mutuo Soccorso

Tutti i soci, in regola con il pagamento della quota associativa 2010, sono invitati a partecipare alle

prossime elezioni per il rinnovo delle cariche sociali che si terranno il giorno

Sabato 5 Giugnodalle ore 14.00 alle ore 21.00

ed il giorno

Domenica 6 Giugnodalle ore 07.00 alle ore 17.00

I soci potranno espletare le operazioni di voto presso una delle tre sedi associative a scelta del socio stesso,

presentando la tessera sociale ed un documento di identità in corso di validità.

Si invitano tutti gli aventi diritto alla massima partecipazione.

5/6 giugno 2010ElEzioni pEr il rinnovo

dEllE carichE sociali

Il Presidente Filippo Allegri