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Intervista ▲

Dinamico e volitivo, l’attore romano,

fratello della famosa Manuela, è pronto

a un’estate da passare in piena forma. Fare sport e stare attenti a tavola sono aspetti importanti, ma per

Sergio il lato estetico non è l’unica cosa che

conta nella vita...

Sergio Arcuri«È giusto prendersi cura di sé, ma senza diventare

schiavi dello specchio!»

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Intervista ▲

carta d’identità

Ha il viso da principe azzurro, un fi sico scultoreo, ma anche tanto sale in zucca Sergio Ar-curi. L’attore originario di La-

tina, infatti, cura il proprio corpo con tanto sport e con un’alimentazione bi-lanciata ma, a differenza di molti suoi colleghi, non è certo un insopportabile Narciso. Certo con lui madre natura è stata parecchio generosa, elargendo a piene mani fascino, talento e testa sulle spalle, e il bel Sergio, nonostante ammetta di essere un inguaribile Peter Pan, accetta di buon grado e con il sor-riso sulle labbra persino la comparsa delle prime rughe sul suo bel volto...Come ti stai preparando per la tanto temuta “prova costume”?

«Per arrivare in forma all’estate è necessario avere cura e attenzione del proprio corpo durante tutto l’anno. An-che se d’inverno le temperature rigide e la pioggia non invogliano certo a usci-re e ad andare in palestra, è necessa-rio fare un piccolo sforzo, anche perché questi sacrifi ci si trasformeranno, poi, in benefi ci dal punto di vista fi sico da sfoggiare in spiaggia. Cerco di stare attento e di limitare i danni anche a tavola. In questo periodo bevo tanto e mangio parecchia frutta e verdura e, in questo modo, il fi sico si asciuga. Mi piace scaricare le tensioni anche at-traverso sport all’aperto come tennis, calcio, oppure una bella corsa».Nel corso degli anni com’è cambiato il

bianca o pesce, oltre naturalmente a frutta e verdura. A cena, invece, man-gio rigorosamente proteine e quasi mai carboidrati. Bastano davvero pochi pic-coli accorgimenti per mantenersi in for-ma e le parole d’ordine sono: equilibrio, costanza e forza di volontà. Ma senza

esagerare, beninteso!».Ovvero in che senso?

«Non mi piacciono le esagerazioni, non amo chi ha una cura smodata e maniacale del proprio aspetto fi sico, quasi fos-se importante solo quel-lo nella vita. L’ideale sa-rebbe far proprio l’antico detto latino mens sana in corpore sano. Molti giova-

ni oggi inseguono un ideale estetico di perfezione che nella realtà non esi-ste e che crea loro grossi problemi. È giusto prendersi cura di sé, prestare attenzione alla propria salute e alla propria forma fi sica, ma senza diventa-re schiavi dello specchio o, peggio, tra-sformando la legittima volontà di mi-gliorarsi in un’esasperante, frustrante e pericolosa ossessione».Come fanno molti tuoi colleghi ti depili anche tu il corpo, per mostrare ancora meglio il tuo fi sico scultoreo?

«Mi sono depilato completamente una sola volta per ragioni professionali, vi-sto che dovevo interpretare un tran-sessuale e mai, come in quel frangen-te, rifl ettendo sulla fatica che fanno abitualmente le donne alle prese con cerette e creme depilatorie, mi sono sentito fortunato a essere uomo. Sono abbastanza tradizionalista da questo

rapporto con il tuo corpo?«A vent’anni potevo permettermi di

scatenarmi a tavola e di non rinunciare mai a quelle golosità per cui, ancora og-gi, perdo la testa: pizza, gelato e brioche in primis. Oggi devo limitare gli stravi-zi alimentari e quando cedo a queste ir-resistibili tentazioni, corro ai ripari recuperando con parecchie ore di sport. È proprio vero quello che ci dicevano da piccoli i no-stri genitori a proposito di come, negli anni, il meta-bolismo di ognuno di noi tenda a rallentare».Abitualmente che cosa mangi durante la giorna-ta? Detto atrimenti: come sono i tuoi pasti principali?

«Contrariamente a quelle che sono le abitudini tipiche del nostro Paese, man-gio parecchio a colazione: latte, fette biscottate con la marmellata e biscotti. A pranzo prediligo il riso rispetto alla pasta, accompagnato magari da carne

È stato ingegnere, manager nella comunicazione e perfi no uffi ciale dell’eserci-to in una missione in Kosovo. «Il contatto con il mondo dello spettacolo lo de-

vo indirettamente a mia sorella Manuela. Ne ho parlato con lei e con dei suoi amici addetti ai lavori. Un produttore mi disse che, se avessi voluto provare a fare l’atto-re, avrei dovuto studiare seriamente. La sfi da mi sembrava interessante! Mi sono iscritto all’Accademia di arte e recitazione Corrado Pani e da cosa è nata cosa».

L’attore e sex symbol ha trovato la sua strada nella recitazione

«Ho studiato duro, ma le sfi de mi piacciono»

«Non mi nego il piacere del

buon cibo, ma il giorno dopo vado a correre, oppure mangio

più leggero»

nome Sergio cognome Arcurinato a Anagni (Frosinone)il 7 dicembre 1974segno zodiacale Sagittarioprofessione Attorecarriera Dopo essersi laurea-to in ingegneria, aver intrapreso la carriera militare e lavorato come manager, Sergio studia recitazione presso l’Accademia

d’Arte Drammatica, fondata da Corrado Pani. Debutta sul piccolo schermo nel 2008 con la minise-rie Tv di Canale 5, Io non dimen-tico, a cui fanno seguito il fi lm Tv Io ti assolvo, le miniserie Vita da paparazzo e L’onore e il rispet-to. Nel 2009 affi anca Veronica Maya nello show Incredibile!, su Rai Uno. Nel 2011 partecipa alla fi ction Sangue caldo.

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intervista di Luigi Miliucci

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Intervista

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punto di vista e non mi danno fastidio i peli su un corpo maschile».Dal punto di vista della salute, qual è il tuo tallone d’Achille?

«Sicuramente la schiena, che da an-ni mi dà parecchi problemi. Quando ero nell’esercito facevo lunghe marce, oppure assumevo una postura parti-colare, dovendo trascorrere parecchie ore in piedi con il fucile. Oggi ne risen-to sia in termini di dolori alla schiena, che di cervicalgia ed emicrania».Negli ultimi tempi anche gli uomini ce-dono sempre più di frequente alla ten-tazione del cosiddetto ritocchino, tu che idee hai su questo argomento?

«In generale sono favorevole alla chi-rurgia estetica, laddove vada a correg-gere imperfezioni fi siche talmente im-portanti da condizionare la vita sociale o il benessere psicofi sico di una perso-na. Trovo invece insopportabile la ses-santenne che maldestramente cerca di sembrare una ventenne: il suo viso, infatti, così come il suo corpo, sembra fatto di gomma e rasenta dav-vero il ridicolo. Spesso, tra l’altro, queste persone en-trano in una forma di tra-gicomica dipendenza dal bisturi, senza riuscire a fermarsi mai. E questo succede anche agli uomi-ni che, invece di sudare in palestra, preferiscono magari farsi impiantare delle protesi per avere pettorali da urlo. Qualche ru-ghetta in più, lo confesso, comincio ad averla anch’io, ma, paradossalmente, mi sta davvero tornando utile...».In che modo, scusa? Spiegaci meglio co-sa intendi dire...

«Quello che intendevo dire è che, fi no a ora, ho sempre dimostrato meno an-ni, rispetto alla mia vera età anagra-fi ca. Ma adesso che ho anch’io qualche segno del tempo da portare fi eramente sul viso, posso aspirare a nuovi ruoli dal punto di vista professionale e non posso che esserne felice e soddisfatto. Ovviamente, sindrome di Peter Pan permettendo (ride, ndr)...».

FRATELLO E SORELLA NELLA VITA, COLLEGHI SUL LAVOROIn questo scatto, Manuela e Sergio si abbracciano teneramente sulla passerella di un evento. Entrambi elegantissimi e di una bellezza accecante. Ma non è solo l’aspetto fisico il loro punto di forza: i fratelli Arcuri si sono distinti negli anni come bravi e valenti attori.

«Sono favorevole alla chirurgia

estetica, a patto che non diventi una

vera e proria dipendenza»

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