Articolo Libertà 2013 - Locandina Tecnico amministrativo per il controllo di imprese orientate...

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Page 1: Articolo Libertà 2013 -  Locandina Tecnico amministrativo per il controllo di imprese orientate all'export con competenze informatiche avanzate

A sinistra ilmonumento allaBatusa di Faustini,ai GiardiniMargherita. LaFamigliaPiasinteina chiedeche accanto vengacollocata la foto diGianna Casella,ultima Batusa diPIacenza. A destra:il pubblico chegremiva la sededella Famiglia in viaSan Giovanni.(foto Lunini)

■ Una serata che sarebbetanto piaciuta a Gianna Casel-la a una anno di distanza dal-la sua tragica e prematurascomparsa, quella promossal’altra sera dalla Famiglia Pia-sinteina con la collaborazionedel Cineclub Giulio Cattivelliche ha contribuito a proietta-re immagini di Gianna Casel-la insieme a Pino Boeri; annilontani, tra ripresa economicae una piacentinità autentica.Conduttore dell’incontro inuna sala gremita, FaustoFrontini (accanto a lui FrancoPeveri, marito di Gianna,compagno di una vita), eccel-lente animatore, ma soprat-tutto persona che ha nel cuo-re il ricordo di una Piacenzalontana, il quale in chiusura diserata ha auspicato che vengaposta l’immagine della Casel-la accanto al monumento del-la Batusa ai Giardini Marghe-rita: «Gianna è stata l’ultimaBatusa – ha detto – espressio-ne di una piacentinità unicaper certi aspetti e ricordarlaaccanto a quel monumentosarebbe splendido».

La serata ha più facce e piùespressioni e allora il ricordo èun dialogo sincero tra il mari-to Franco e Fausto Frontini: leparole di Franco addolcisco-no una serata che è già dolcecome il miele e vengono fuorii successi degli anni Sessanta,il Festival di Pesaro e la Ma-schera d’Oro, un contratto Railasciato in un cassetto per a-more della famiglia e il chio-sco di via dei Pisoni che oggi èaffidato al figlio Marco. Emer-gono anche la generosità, ildarsi agli altri da parte dellaGianna, che con le sue canzo-ni ha colorato la vita di moltagente che durante la settima-na lavorava e il sabato serascopriva il piacere di un val-zer. C’è poi Paolo Foanna, po-liedrico personaggio che leg-ge una poesia vernacolare diFaustini quasi per sottolinea-re come la Piacenza di ieri fos-se diversa: le gerarchie della

vita erano una regola, mentrei giochi di una volta, quelli co-struiti con la manualità diun’infanzia che doveva arran-giarsi, sono il pane di tantigiorni andati.

Ci sono poi i brani in linguadialettale di Mario Casella ealcune belle incursioni nellamusica leggera di BarbaraCortellini (“Ti lascerò” e “Gra-zie perché”), voci d’autore,verrebbe da dire. Mario Casel-la in particolare è un ex ragaz-zotto del “Tigrai” (come laGianna del resto) comincia adandare a lezione dal maestroAlfredo Valla e a 17 anni vieneinvitato dal “razdur” della Fa-miglia Piasinteina GiulioLommi alla manifestazione“La Maschera d’Oro” in Piazza

Cavalli, con personaggi già fa-mosi come Milva, Tajoli, i Ric-chi e Poveri e l’altra sera la suavoce franca e robusta ha ri-portato il dialetto a melodia.

Sarà che vivere è anche ri-cordare, sarà che Gianna Ca-sella è entrata nel cuore ditanta gente, i suoi brani e ilsuo sorriso sono oggi patri-monio comune, in particolaredi una generazione che avevasuperato gli stenti e le diffi-coltà della guerra in anni dif-ficili. La Casella ha sempre a-vuto una sorta di venerazioneper la lingua dialettale e la suasolarità, la sua voglia di viveree soprattutto la sua grandepassione per la musica di ca-sa nostra, hanno allietato tan-te serate anche nei luoghi in

cui è la sofferenza è palese, adesempio nelle case di riposo,dove la Gianna, quando veni-va chiamata, si esibiva con lostesso entusiasmo che avevanei festival della canzone pia-

Cronaca di Piacenza

L’omaggio ad unanno dalla scomparsa

«La foto di Gianna accanto alla Batusa»L’indimenticata “voce” di Piacenza ha rivissuto alla Famiglia Piasinteina tra ricordi, affetti e laproposta di collocarne l’immagine ai Giardini, sul monumento alla popolana per antonomasia

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centina in piazza Cavalli. Mo-tivi come “La me siguleina”,“Scusalein russ”, “T’al dig inpiasintein” di Gianni Levoni,appartengono alla storia, allamemoria di una Piacenza lon-

tana che la Gianna ha saputorendere attuali grazie alla suaverve, alla sua grinta, alla suasensibilità, ma soprattuttograzie alla sua bellissima voce.

Mauro Molinaroli

Da sinistra:l’esibizione canora diMario Casella eBarbara Cortellini (luiin dialetto e lei initaliano), PaoloFoanna, che ha lettouna poesiavernacolare diFaustini e (a destra)Fausto Frontinimentre chiacchieradavanti al pubblicocon Franco Peveri,marito dellacompianta cantantepiacentina.(foto Lunini)

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LIBERTÀDomenica 13 ottobre 2013 21