ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

62
GANDHI MARTIN LUTHER KING ETENISMO IL RAMADAN LE OLIMPIADI ARTEMISIA N°6 - Luglio/Agosto 2012

description

Artemisia N°6 luglio agosto 2012

Transcript of ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Page 1: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

GANDHI

MARTIN LUTHER KING

ETENISMO

IL RAMADAN

LE OLIMPIADI

AR

TE

MIS

IA N

°6 -

Lug

lio/

Ago

sto

2012

Page 2: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Dopo quasi un anno insieme non potevamo lasciarvi da soli in estate!Vi accompagneremo in questa stagione con una novità, il gemellaggio tra Artemi-

sia e le Riviste Pilamalaya e Labrys.Abbiamo deciso di gemellarci perchè ci siamo resi conto di portare avanti tutti lo

stesso concetto di circolarità del sapere, di diritto all’informazione e di volontà di diffondere la conoscenza, pur nella diversità e specificità di ogni rivista. Abbiamo perciò deciso di unirci nella speranza di offrire alla comunità un servizio il più possi-bile ampio, completo e vario.Anche questo numero, come sempre, lo presentiamo ricco di notizie e approfon-

dimenti, creati per stimolare la curiosità, la mente, il sapere, e perché no anche tra-smettere e diffondere pensieri. Per gli amanti dei misteri vi porteremo nel Mar Baltico e nei file top-secret inglesi;

per gli amanti degli animali e dell’ambiente proponiamo in questo numero molte in-formazioni, tra cui come difendere i nostri cuccioli dal caldo e come comportarsi al mare o in montagna.Ricordatevi che è previsto il carcere in caso di abbandono di animali, per cui se

proprio non potrete portarli con voi in vacanza affidateli almeno ai centri preposti all’accoglienza degli animali.In occasione delle Olimpiadi di Londra, per gli amanti dello sport, risulterà inte-

ressante il Dossier sulle Olimpiandi antiche e moderne, un modo per conoscere uno dei pochi eventi che uniscono il mondo.Il nostro viaggio proseguirà con la vita di due grandi personaggi del ‘900, Gandhi

e Martin Luther King, sperando che il loro messaggio possa diventare la vostra filosofia di vita.Ancora una volta ci occuperemo dell’Islam, con l’obiettivo di farlo conoscere, e

parleremo del Ramadan.Che dire, sarebbe troppo dispersivo riassumere tutto, non mi resta perciò, come

sempre, che augurarvi buona lettura e una felice e rilassante estate!

IN QUESTO NUMERO...

Informiamo tutti che è possibile contribuire alla stesura di Artemisia. I lettori potranno inviare articoli o opere (grafiche o fotografiche) per la rubrica

“Creatività” o foto per la sezione “Percorsi Naturali” scrivendo alla [email protected]

Inoltre i lettori potranno inviare segnalazioni e pubblicare annunci personali nella rubrica “Recensioni & Post-it” scrivendo alla E-mail

[email protected]

Infine è possibile inoltrare domande o proporre argomenti da approfondire nellarubrica “Oltre la Soglia” di Astrosibilla scrivendo alla E-mail

[email protected]

Un particolare ringraziamento va al grafico impaginatore Francesco Voce, ad AstroSibilla responsabile della rubrica “Oltre la Soglia” e redattrice della rivista,

a Leron presidente dell’Associazione Italus e a tutti coloro che hanno contribuitoa questo quarto numero di Artemisia.

Anno 1N°6

LuglioAgosto

2012

Tommaso DoreDirettore di Artemisia

Page 3: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Informiamo tutti che è possibile contribuire alla stesura di Artemisia. I lettori potranno inviare articoli o opere (grafiche o fotografiche) per la rubrica

“Creatività” o foto per la sezione “Percorsi Naturali” scrivendo alla [email protected]

Inoltre i lettori potranno inviare segnalazioni e pubblicare annunci personali nella rubrica “Recensioni & Post-it” scrivendo alla E-mail

[email protected]

Infine è possibile inoltrare domande o proporre argomenti da approfondire nellarubrica “Oltre la Soglia” di Astrosibilla scrivendo alla E-mail

[email protected]

Un particolare ringraziamento va al grafico impaginatore Francesco Voce, ad AstroSibilla responsabile della rubrica “Oltre la Soglia” e redattrice della rivista,

a Leron presidente dell’Associazione Italus e a tutti coloro che hanno contribuitoa questo quarto numero di Artemisia.

ITALUS COMUNICA -------------pag.3

NEWS & CURIOSITA’ ---------pag.17Anomalie nel Mar Baltico ------pag.17Ufo: terrore per Tony Blair ----pag.18L’isola di plastica ---------------pag.19Piccole Curiosità --------------pag.14L’annuncio del Cern: scoperto il bosone

di Higgs -------------------------pag.20Morto il solitario George ------pag.20

PIANETA SPERANZA -----------pag.21Gli italiani li amano, ma non l’estate --

------------------------------------pag.21Aiuta a difendere la Sicilia ----pag.21Le dieci regole per aiutare gli animali dal

caldo -------------------------pag.22Una vittoria per le foreste ----pag.22I rifiuti tecnologici, una miniera d’oro e

argento -------------------------pag.23In viaggio verso Montevila ---pag.24PERCORSI NATURALI ---------pag.25

NATURA & BENESSERE --------pag.27Come comportarsi in montagna ------

------------------------------------pag.27Come comportarsi al mare ---pag.27Rimedi naturali per l’estate ---pag.28

DOSSIER -----------------------pag.30Etenismo -----------------------pag.30Il Ramadan ---------------------pag.32Le Olimpiadi -------------------pag.33Ferragosto ---------------------pag.35Il paganesimo nel Regno Unito --------

------------------------------------pag.35

SOMMARIO UOMINI & TESTIMONIANZE --pag.36Gandhi -------------------------pag.36Martin Luther King ------------pag.37

MITOLOGIA & FOLKLORE -----pag.39Gli Dei greci e romani ---------pag.39Sabbat di agosto --------------pag.43Luna di luglio ------------------pag.43Luna di agosto -----------------pag.44Luna Blu ------------------------pag.44

OLTRE LA SOGLIA -------------pag.45Almanacco --------------------pag.45Cancro -------------------------pag.46Leone---------------------------pag.47La Torre ------------------------pag.48La Stella ------------------------pag.48La Luna-------------------------pag.48Il Sole --------------------------pag.49Il Giudizio ----------------------pag.49Il Mondo -----------------------pag.49

CUCINA ------------------------pag.50

CREATIVITA’ -------------------pag.52Terni e la sua nascita ----------pag.52Opere di Alessandro Basso ---pag.54

RECENSIONI & POST-IT -------pag.57

Artemisia è una rivista interattiva e ci tiene ad esserlo, noi non pontifichiamo ma comunichiamo, per cui ognuno di voi si senta libero di scriverci.

Saremo lieti, per quanto possibile, di esaudire le vostre richieste e pubblicare i vostri lavori.

Page 4: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITALUS COMUNICA

3

Noi non blateriamo ma ci piace agire sul territorio, non siamo attivi solo nel web, non ci consideriamo amanti della cultura, o pagani/neopagani, solo dietro ad un monitor di un computer, noi vogliamo esserlo nella vita reale. Volgiamo dare un serio contibuto alla comunità neopgana italiana e non vogliamo

prenderci meriti ma condividerli. Proprio per questo la collaborazione con l’Associa-zione Artès e la Rivista Pimalaya vuole rafforzarsi ulteriormente con il gemellaggio del-le riviste Artemisia, Pimalaya e Labrys,Qualcuno ha sostenuto (non direttamente) che esistono delle associazioni neopaga-

ne che non operano nella spiritualità pagana ma che hanno altri scopi, addebitando il titolo di “arrampicatori sociali”.Siamo consapevoli che la mamma degli imbecilli è sempre incinta, ma siamo anche stufi

di trovarci di fronte a persone incapaci, che parlano tanto per far prendere aria alla propria bocca. Chiediamo gentilmente di informarsi prima di sparare sentenze, altrimenti che senso

ha? Eppure ITALUS come Associazione dà informazioni dettagliate sul suo operato,

ha un sito (www.italus.info) in cui si trovano tutte le informazioni necessarie sugli eventi e sulla filosofia dell’Associazione; pubblichiamo persino le nostre entrate ed uscite economiche (annuali), più chiari di così... non sappiamo cosa fare!Nei nostri eventi non obblighiamo mai nessuno ad iscriversi, perché riteniamo che

sia giusto che il singolo decida se finanziare il nostro operato o meno (se ne valga la pena).Abbiamo un’iscrizione annuale molto bassa (dai 10 ai 20 euro), consapevoli del pe-

riodo di crisi che stiamo vivendo (dando quindi la possibilità di scegliere quanto devol-vere all’Associazione).

Abbiamo organizzato un Seminario sulla “Forza del pensiero”, cercando di far com-prendere le potenzialità della mente umana e le tecniche per “usarla”, svolto tra aprile e maggio (2012) in tre giornate, al costo complessivo di circa 20 euro per gli iscritti e 40 euro per i non iscritti, sempre perché vogliamo venire incontro a coloro che hanno problemi economici, vista la crisi che stiamo vivendo.

ITALUS è stata fondata nel giugno 2011 e in UN ANNO ha organizzato:2 SOLSTIZI D’ESTATE; 2 GIORNATE DELLA MEMORIA

PAGANA, 7 giornate del SALOTTO PAGANO (svolti con una cadenza mensile); questi sono eventi prettamente legati alla spiritualità neopagana, dove all’in-terno ci si confronta su tematiche riguardanti la spiritualità; è un modo per confrontar-ci, conoscere e socializzare (scegliamo di riunirci anche nei parchi e non in luoghi chiusi); gli eventi sono gratuiti e legati strettamente alle spiritualità neopagane.

Page 5: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

4

PER LA PRIMA VOLTA CI STIAMO MUOVENDO CONCRE-TAMENTE PER FAR VALERE ALCUNI DIRITTI (già previsti dalla Costituzione) ALLA COMUNITÀ NEOPAGANA ITALIANA (con la collaborazione dell’Associazione Artès e della Rivista Pimalaya), abbiamo creato una PETIZIONE e altri progetti atti a far conoscere i vari gruppi o coven presenti in Italia (in particolare il progetto TEMPLUM). Sta alla comunità neopgana parteci-pare concretamente agli eventi e staccarsi dai monitor dei computer.

Oltre ad essere un’Associazione NEOPAGANA siamo anche un’Associazione CULTURALE e, al riguardo, in un anno abbiamo organizzato SEI VISITE GUIDATE PRESSO SITI ARCHEOLOGICI E MUSEI.E ancora FORNIAMO GRATUITAMENTE LA RIVISTA bimestrale

on-line ARTEMISIA e da poco (sempre in modo gratuito) abbiamo elaborato e pubblicato on-line una GUIDA FOTOGRAFICA SUI LUOGHI DI IN-TERESSE CULTURALE E PAESAGGISTICO ITALIANI.Abbiamo fondato ITALUS EDIZIONI per dare la possibilità a tutti di vedere

le proprie opere (libri) stampate, con un costo molto inferiore a quello di mercato e un guadagno sulle vendite dei libri del 40%.

In un anno abbiamo raggiunto i 30 iscritti (anche se per noi il numero non importa, ma importa la sostanza) e chiudiamo il primo anno in positivo (quindi sappiamo usare bene i soldi e non facciamo speculazione).Ci chiediamo cosa fare di più? (ben vengano suggerimenti o critiche intelligenti).Per cui criticateci pure, attaccateci, accusateci, copiateci!.. ma fatelo con intelligenza

e dopo esservi informati.Grazie!

Per chi vuole seguirci sappia che su Facebook abbiamo un gruppo e varie pagine (Italus Associazione Culturale Neopagana);

Pet tutte le informazioni riguardanti l’Associazione e il suo operato questo è il nostro sito: www.italus.info

Per chi vuole contattarci ecco invece la nostra mail: [email protected]

Leron

Page 6: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA EVENTI SVOLTI !

5

DOMENICA 13 MAGGIO 2012 si è svolta l’ultima giornata (la

terza) del Seminario sul “Pen-siero Positivo - la forza della mente”.

SABATO 19 MAGGIO 2012 si è svolto la VII° giornata del

“Salotto Pagano” nel Parco di Traiano (Colle Oppio), Roma.

DOMENICA 27 MAGGIO con il progetto “Memorie Sto-

riche”, a cui collabora l’Associa-zione Artès, si è svolta la visita guidata a Villa Adriana, Tivoli.

VENERDI’ 8 GIUGNO 2012 Italus, in collaborazione con

la Rivista Pimalaya e l’Associa-zione Artès, ha stipulato la “Pe-tizione Neopagana”, unica nel suo genere.

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 con il progetto “L’Italia nel Cer-

chio” si è svolta la visita guida-ta al sito protostorico di Monte il Cerchio nel comune di Massa Martana, in Umbria.

GIOVEDI’ 21 GIUGNO 2012 in occasione del I° anno dal-

la fondazione dell’Associazione Italus, la stessa ha offerto a Roma un apperitivo serale.

SABATO 23 GIUGNO 2012 si è svolto nel Parco della

Caffarella a Roma, il Solstizio d’Estate 2012.

SABATO 23 GIUGNO 2012con il progetto “Templum” e la

collaborazione del gruppo spiri-tuale del Quadrifoglio, è stato consacrato al culto il Bosco Sa-cro che si trova nel Parco della

Caffarella, a Roma.

MARTEDI’ 26 GIUGNO 2012 l’Associaizone Italus ha inau-

gurato “Italus Edizioni”, un servizio a basso costo per la pubblicazione di libri, con un guadagno del 40% da parte dell’autore sulle rispettive ven-dite.

MARTEDI’ 3 LUGLIO 2012 il Centro Studi dell’Associaizone

Italus, con il progetto “Percorsi Italiani”, ha pubblicato una gui-da fotografica sui parchi, sulle aree marine e i siti Patrimonio dell’Umanità presenti sul suolo italiano. La guida è consultabi-le on-line e può essere richiesta gratuitamente tramite mail in formato Pdf.

GIOVEDI’ 5 LUGLIO 2012 il Centro Studi dell’Associazio-

ne Italus ha reso noto il risulta-to del “Neopagano Censimento” 2011/2012, unico nel suo gene-re. Il censimento è consultabile on-line e può essere richiesto gratuitamente tramite mail in

EVENTI IN PROGRAMMA !DOMENICA 5 AGOSTO 2012 - Il Centro Studi dell’Associaizone Italus, in

collaborazione con la Pro-Loco di Massa Martana, con il progetto L’Italia nel Cer-chio, alle ore 16:30 svogleranno una visita guidata a Monte il Cerchio.MERCOLEDI’ 8 AGOSTO 2012 - Il Centro Studi dell’Associaizone Italus sarà

ospite e interverrà alla conferenza inaugurale della manifestazione cultuale “Giornate Massetane”. Un grazie particolare alla Pro-Loco di Massa Martana.Per maggiori informazioni potete scrivere a: [email protected]

PAGAN LAND - ROMA 2012 (30 settembre)L’Associazione Italus, in collaborazione con l’Associazione Artès e la Coven del

Quadrifoglio, svolgeranno il primo Pagan Land 2012 a Roma nel Bosco Sacro del Parco della Caffarella, domenica 30 settembre 2012, alle ore 15:00.L’evento avrà come tema principale il significato spirituale e simbolico del ri-

tuale e della venerazione delle Divinità.L’evento proseguirà con una presentazione dei partecipanti, una celebrazione

di ringraziamento a cura della Covene del Quadrifoglio, per poi aprire un con-fronto tra gli astanti sul significato simbolico/spirituale del rituale e sul concetto di Divinità. Leron e Sarah degli Spiriti per l’occasione approfondiranno l’argomento, apren-

do un dibattito sulle figure di Diana e Atena, sfatando anche falsi miti.Per maggiori info scrivere a: [email protected] / [email protected]

Page 7: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

6

Consacrazione del Bosco Sacro nel Parco della Caffarella, Roma

Sabato 23 giugno 2012, in concomitanza con il Solstizio d’Estate, il gruppo spirituale della Wica Italica del Quadri-foglio ha voluto riconsacrare al culto pagano il “Bosco Sacro” sito nel Parco della Caffarella, nella città di Roma.

I membri del Quadrifoglio han-no allestito l’altare all’interno del Bosco Sacro, si sono riuniti in meditazione, hanno recitato inni e preghiere atte alla con-sacrazione, visualizzando e ca-nalizzando le energie legate ai quattro elementi (acqua, terra, aria e fuoco), celebrando per l’occasione il rituale del Solsti-zio d’Estate.

Il Bosco è stato così consacrato a Dianus e a Diana (sono state scelte queste due divinità per-ché corrispondenti agli archetipi a cui è devoto il Quadrifoglio).

Per contattare la Coven del Quadrifoglio scrivere a:

[email protected]

Page 8: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

7

Page 9: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

8

PAGAN LAND“Pagan Land” è una iniziativa

che l’Associazione Italus, la Ri-vista Pimalaya e l’Associazione Artès, propongono alla comuni-tà pagana italiana.

Tale progetto intende promuo-vere la conoscenza dei luoghi e della cultura del Primo Pagane-simo (così come del Neopagane-simo) al fine di riscoprire, fruire e valorizzare il nostro splendido e sacro territorio. In quest’ottica si è pensato per-

ciò di dedicare un’intera giorna-ta (il 30 settembre 2012 ossia l’ultima domenica di settembre di ogni anno) a tale obiettivo e di coinvolgere l’intera comunità nella sua realizzazione.Nella pratica si potranno orga-

nizzare visite individuali o visite guidate, organizzare conferen-ze, eventi, rituali o qualsiasi cosa si ritenga opportuna per onorare i singoli luoghi da noi scelti.Si desidera sottolineare il ca-

rattere unitario e nazionale di questa proposta e l’invito a rispettare il più possibile la data prestabilita (per quest’an-no sarà il 30 settembre e per i prossimi l’ultima domenica di settembre).A tal fine l’Associazione Italus

si mette a disposizione per co-ordinare i singoli eventi e colle-gare i vari referenti nazionali.Tutti sono invitati a far parte di

questo progetto: singoli pagani, famiglie o gruppi di amici, grup-pi di studio, così come coven, realtà pagane e, si spera, anche molte delle associazioni italiane che lavorano nell’ambito del Pa-ganesimo/Neopaganesimo.

A supporto di questa iniziativa vengono perciò messe a dispo-sizione le seguenti risorse: - Pagina evento Facebook del

progetto: dove verranno indica-ti anche i nominativi dei refe-renti per ogni singola regione. Tali referenti saranno a vostra

disposizione per chiarimenti, supporto e coordinamento.- Blog ufficiale dell’evento na-

zionale: www.paganland1.blogspot.com - Logo unitario del progetto

che potrete usare per le vostre comunicazioni e associare al vostro evento specifico se deci-derete di partecipare a “Pagan Land”.Si richiede cortesemente, ove

possibile, di utilizzarlo. Il logo è stato creato per essere facil-mente riconoscibile e diventare il nostro “fuoco” di Vesta.

Per maggiori informazioni po-trete scrivere a:www.paganland1.blog-

spot.com oppure a [email protected]

Page 10: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

9

TEMPLUM Il progetto “Templum” è ide-

ato dall’Associaizone Italus e ad esso si auspica che collaborino tutte le associazioni, gli enti, i gruppi o coven appartenenti a qualunque movimento spiritua-le neopagano.

Gli obbiettivi fondamentale di questo progetto sono:• ripristinare l’originaria

destinazione d’uso degli antichi luoghi o edifici legati ai culti pa-gani pre-cristiani, preservando-ne l’integrità e valorizzandone l’importanza storico-artistica; • creare o allestire templi

o luoghi dove poter praticare la spiritualità dei vari movimenti neopagani;• collaborare allo sviluppo

di nuovi gruppi o coven di spi-ritualità neopagana (apparte-nenti a qualunque movimento), creando momenti di riunione senza proselitismo;• realizzare Sakros (vedi

progetto “Sakros”).L’obiettivo finale è quello di

raggiungere il riconoscimento legale di templi o chiese neo-pagane e per garantire ai ne-

opagani la libertà di praticare pubblicamente i propri rituali e i propri culti. Vogliamo porre fine “all’epo-

ca” in cui è comodo nascondersi a causa di convenzioni sociali; vogliamo con questo progetto agevolare l’emancipazione del Neopaganesimo in Italia, per essere liberi, avere diritti ed ab-battere i pregiudizi.Tutte le associazioni, enti o

gruppi di spiritualità neopaga-na potranno collaborare con “Templum”, facendo pubblicità ai propri templi o luoghi di culto già esistenti. Tutti, volendo, potranno chie-

dere la collaborazione e il so-stegno diretto all’Associazione Italus per quanto riguarda le iniziative di fondare gruppi o coven, o di allestire luoghi dove svolgere e praticare le varie spiritualità neopagane. Tutti potranno sostenere le va-

rie iniziative, indette per ripristi-nare o allestire luoghi o aree al culto neopagano, sponsorizzan-do e partecipando attivamente al progetto “Templum”.

Per maggiori informazioni po-trete scrivere a:www.progettotemplum.

blogspot.it oppure [email protected] (con oggetto Templum)

SAKROSIl progetto “Sakros” è ambi-

zioso ma non impossibile! L’idea è quella di creare una costruzio-ne, un luogo, un sito, in cui ogni neopagano potrà riunirsi e cele-brare le proprie divinità, i propri riti, la propria spiritualità. Tutti possono contribuire alla

sua costruzione, instaurando un rapporto collaborativo con l’Associazione Italus che se ne occupa, sponsorizzando il pro-getto e attivandosi per la rac-colta dei fondi necessari per re-alizzarlo.

“Sakros” è un termine latino arcaico da cui deriva il termine sacro. Nella sua forma arcaica indica ciò che è dedicato alla di-vinità e al suo culto. Abbiamo usato questo termine per sotto-lineare la natura universalistica del progetto, del luogo. Sakros

infatti è concepito per far sì che tutti i movimenti neopagani possano usufruire di esso e pos-sano celebrare al suo interno le loro festività, senza eccezione alcuna. Ogni gruppo di qualun-que movimento spirituale paga-no/neopagano potrà (volendo) officiare i propri rituali e i propri culti liberamente.Sia chiaro che non è intenzione

di Italus omologare il Neopaga-nesimo: crediamo di conoscere bene i vari movimenti per cui riteniamo che la vera forza del Neopaganesimo sia proprio nel-la sua multiforme spiritualità, offrendo così all’essere umano vari approcci per migliorarsi ed evolversi spiritualmente ed eti-camente. Sakros non vuole quindi omo-

logare ma vuole essere un luo-go “universale” dove ogni mo-vimento spirituale neopagano può ritrovarsi e praticare la pro-pria spiritualità.

L’intento sarebbe quello di co-struire un Sakros in ogni regio-ne italiana, per far sì che diventi un punto di riferimento per ogni realtà neopagana stanziata sul territorio nazionale. Per il mo-mento, come Associazione, ci

Page 11: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

10

concentreremo a realizzarne uno, cercando di farlo nel co-mune di Roma. Guardiamo a Roma (per inizia-

re) perché è qui che risiedono i centri religiosi più importan-ti d’Italia; inoltre è la capitale d’Italia e fu anche la capitale dell’Impero Romano, per cui vorremmo che divenisse la città che ospita il primo Sakros, sim-bolo di un “nuovo tempo”. Al di là di questo, riteniamo che sia giusto e sia un diritto avere un centro di riferimento dove poter svolgere e unire le varie spiri-tualità pagane/neopagane.

L’Associazione è consapevole delle difficoltà e dell’ambizione del progetto, infatti non ponia-mo un limite di tempo per la sua

realizzazione, potrebbero vo-lerci anche 50 anni, così come non azzardiamo a delineare le dimensioni (il tutto dipenderà sia dalla disponibilità economi-ca che dalla nostra volontà!).L’intento dell’Associazione è

quello di trovare collaborazioni e lavorare per far sì che Sakros diventi una realtà concreta.È nostro principale obiettivo

trovare uno spazio, un terreno, disponibile dove poter tracciare il primo “cerchio” dove inizia-re a far confluire i vari gruppi neopagani per concedere loro lo spazio, per praticare e svol-gere i loro riti. La costruzione prevista dal progetto sarà suc-cessivamente realizzata, senza alcuna fretta.

Italus fa appello a tutte le re-altà neopagane/pagane italia-ne, associazioni, enti e grup-pi/coven, per unirci almeno in questo progetto e attivarci per portarlo avanti e renderlo una realtà visibile a tutti.

Chi è interessato potrà contat-tarci e noi come Associazione provvederemo ad inviare tutta la documentazione possibile per poter collaborare alla realizza-zione del Sakros.

Per maggiori informazioni po-trete scrivere a:www.progettosakros.blog-

spot.it oppure a [email protected]

PETIZIONE NEOPAGANAL’obiettivo della “Petizione Ne-

opagana” è quello di sensibiliz-zare le istituzioni italiane e le parti politiche affinché prendano coscienza dell’esistenza del Mo-vimento neopagano e dei diritti dei cittadini che praticano que-sta via spirituale e religiosa.Non chiediamo leggi ma che i

nostri diritti, comunque già pre-visti dallo Stato italiano, venga-no rispettati. Questa è quindi una “petizione

di sensibilizzazione”.

A TALE PROPOSITO CON LA SEGUENTE PETIZIONE CHIE-DIAMO CHE:• Siano ripristinati all’ori-

ginaria destinazione d’uso gli antichi luoghi o edifici (anco-ra integri) legati ai culti paga-ni pre-cristiani, preservando-ne l’integrità e valorizzandone l’importanza storico-artistica;• Che ci sia concesso di ce-

lebrare le festività neopagane in luoghi legati ai culti pre-cristia-ni, come accade in altri paesi, come in Inghilterra (si veda il caso celebre di Stonehenge);• Che sia concesso alle reli-

gioni neopagane di creare o al-lestire templi, edicole o luoghi dove poter praticare la spiri-tualità neopagana, sia in parchi

pubblici che privati;• Che siano riconosciuti ci-

vilmente e quindi legalmente i matrimoni e i funerali officiati con il culto neopagano, o che possano essere adottati simboli legati al neopaganesimo nei ci-miteri civili;• Che siano previsti in am-

bito scolastico programmi d’in-formazione riguardanti la spiri-tualità neopagana, non con lo scopo di fare proselitismo ma con l’esigenza di informare ed evitare pregiudizi;• Che vengano messe in

atto dalle istituzioni delle stra-tegie - tra cui un’idonea campa-gna d’informazione riguardante la spiritualità neopagana - atte a evitare qualsiasi discrimina-zione verso i pagani e in special-modo verso i bambini (da parte di insegnanti e operatori scola-stici) le cui famiglie praticano neopaganesimo. Chiediamo che sia rispettata e fatta rispetta-

re l’attuale legge di difesa che prevede la non obbligatorietà dell’ora di religione cattolica e la sua sostituzione con l’ora al-ternativa. Tale diritto, anche se già previsto dalla legge, non è praticamente concesso a molte famiglie, malgrado il loro desi-derio e la loro stessa volontà di fruirne.

Suggeriamo d’instaurare un rapporto di dialogo e di infor-mazione con le associazioni e le realtà neopagane che vorran-no sottoscrivere la petizione, in quanto essendo il Neopagane-simo per sua natura variegato, composto da varie religioni e vari gruppi, non essendo dota-to per motivi etici di capi o rap-presentanti (o per lo meno, non esistendo un unico rappresen-tante del Movimento neopaga-no italiano), sarebbe più idoneo stabilire un rapporto collabora-tivo e informativo tra enti locali e associazioni, gruppi e realtà neopagane.

Per firmare la Petizione e avere maggiori informazioni consulta-re ils eguente blog:www.petizioneneopagana.

blogspot.com

Page 12: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

11

Chiarimenti sui nostri progettiVogliamo chiarire una volta

per tutte alcune critiche che ci sono state mosse riguardanti alcuni nostri progetti (in par-ticolare Sakros, Templum e la Petizione Neopagana). Critiche dovute ad una mancata atten-zione nel valutare e leggere i relativi progetti e forse da un pizzico di protagonismo. Siamo famosi noi italiani per la paura del nuovo, oltre che per il cam-panilismo.Considerando che nessuno è

obbligato a partecipare o colla-borare ai nostri progetti, siamo consapevoli che possono piace-re o meno, non comprendiamo per cui le critiche sterili, anzi ci fanno pensare che forse qual-cuno ci voglia screditare, anche se dubito seriamente che possa riuscirci.

SAKROS (progetto a cui col-laborano anche Artès e Pimala-ya):All’interno della descrizione e

degli obiettivi del progetto Sa-kros non troverete specificato nessun movimento neopagano. Se l’idea di avere un tempio o luogo fisico dove praticare non è idonea o conforme alla pro-pria spiritualità, è giusto sapere che non tutti condividono que-sto pensiero e inoltre bisogne-rebbe proseguire nel leggere la descrizione del progetto prima di criticare, sapere per esempio che: “Sakros è un termine latino

arcaico da cui deriva il termine sacro. Nella sua forma arcaica indica ciò che è dedicato alla di-vinità e al suo culto. Abbiamo usato questo termine per sotto-lineare la natura universalistica del progetto, del luogo. Sakros non vuole quindi omologare ma vuole essere un luogo “univer-sale” dove ogni movimento spi-rituale neopagano può ritrovarsi e praticare la propria spirituali-tà. La forma che viene ripetuta per tre volte è quella del Cerchio e del Quadrato. Abbiamo scel-to queste figure come base del Sakros, ma ci terremo generici nei dettagli perché, anche que-

sta volta, vogliamo che ognuno possa riconoscere in queste for-me un suo personale significato o “collegamento” spirituale.”Qualcuno ha dubitato (giusta-

mente) della nostra affidabi-lità ma anche in questo Italus ha specificato che: “Ogni anno l’Associazione Italus pubbliche-rà il resoconto e la somma to-tale delle donazioni ricevute per il progetto Sakros, si consiglia a chi effettua donazioni di con-servare le ricevute in tal modo, in caso di incongruenze, potrà far ricorso per via legali e dimo-strare l’effettiva donazione.”Ci sembra che sia tutto molto

e fin troppo chiaro, siamo for-se l’unica Associazione a creare qualcosa con l’intento di divi-dere i meriti con chi collabora con noi, senza avere pretese di protagonismo, forse sbaglia-mo dovremmo fare il contrario onde evitare brutte copie, ma abbiamo un’etica.

TEMPLUM (progetto a cui col-laborano Pimalaya e Artès):A riguardo del progetto Tem-

plum abbiamo serie difficoltà ad essere più chiari, ma cerchere-mo di spiegarci meglio. Ancora una volta non citiamo o specifi-chiamo nessun movimento ne-opagano (infatti, abbiamo tra le nostre segnalazioni più corren-ti, non solo wiccan).Abbiamo scritto che “si vuole

raggiungere il riconoscimento legale dei templi o chiese”; sa-prete bene che lo Stato italiano lo prevede ma non lo riconosce senza farne richiesta, per cui ci sembra corretto dire “raggiun-gere il riconoscimento”. Vo-gliamo “acquisire la libertà dei neopagani di praticare”, è vero quando vien detto che nessu-no c’è lo vieta, ma questa frase legata a “vogliamo con questo progetto agevolare l’emanci-pazione del Neopaganesimo”, mi sembra che non faccia una piega. Per il resto non sappiamo su

cosa potremmo essere più chiari, non si parla di richiede-re diritti, ma di acquisire con-

sapevolezza, emancipazione e raggiungere obiettivi. Vi invito a rileggere il progetto.

PETIZIONE NEOPAGANA (progetto nato dalla collabora-zione di Pimalaya, Italus e Ar-tès):Cercheremo di analizzare i pe-

riodi che più fanno discutere, specificando che un avvocato nostro amico ha considerato buona la stesura della Petizio-ne.“All’attenzione del Governo

della Repubblica Italiana e agli Enti locali. Noi, in quanto cit-tadini italiani e/o come facenti parte di associazioni e realtà neopagane attive sul territorio italiano, con la presente dichia-riamo:…. (seguono dei riferi-menti ad alcuni articoli dello Stato italiano)”.Premettendo che la Petizione

è stata ideata per essere impu-gnata da chiunque, una volta raggiunto il suo obiettivo, ab-biamo ritenuto idoneo rivolger-ci in modo formale e generico (saprete che quando si tratta di confrontarsi con le istituzioni esiste un linguaggio e un ap-proccio prestabilito).“Sebbene il Governo abbia fir-

mato intese con le confessio-ni religiose maggioritarie dello Stato italiano, nessuna intesa o attenzione è stata inoltrata al Parlamento ai fini di riconoscere e garantire diritti e protezione verso le religioni neopagane. Questo appello vuole farsi pro-motore di un messaggio forte che i rappresentanti di associa-zioni religiose e/o culturali neo-pagane, dei gruppi spontanei di stampo neopagano e dei singoli firmatari di questo documento, pongono all’attenzione dei rap-presentanti politici”.Non citiamo termini quali de-

creto legge, legiferare o termi-ni simili, ma specifichiamo che, vogliamo essere promotori per porre attenzione sulla realtà neopagana italiana. Credete che lo Stato abbia attenzione nei nostri confronti, credete che le istituzioni ci prendano sul se-

Page 13: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

12

rio? Dopo una serie di punti che

sono esemplificativi, per rende-re comprensibile il perché della petizione, noi abbiamo aggiun-to:(Il nostro protagonismo è tale

da aver scritto) “suggeriamo di instaurare un rapporto di dialo-go e di informazione con le as-sociazioni e le realtà neopaga-ne che vorranno sottoscrivere la petizione (non ci sembra di aver citato un’associazione in particolare), in quanto essendo il Neopaganesimo per sua natu-ra variegato, composto da varie religioni e vari gruppi, non es-sendo dotato per motivi etici di capi o rappresentanti (o per lo meno, non esistendo un unico rappresentante del Movimento neopagano italiano), sarebbe più idoneo stabilire un rapporto collaborativo e informativo tra enti locali e associazioni, grup-pi e realtà neopagane”. Quindi non abbiamo la pretesa di esse-re noi a guidare.Per l’ennesima volta specifi-

chiamo che: “L’obiettivo di que-sta petizione è quello di SENSI-BILIZZARE le istituzioni italiane e le parti politiche affinché pren-dano coscienza dell’esistenza del movimento neopagano e dei diritti dei cittadini che praticano questa via spirituale e religio-sa”. Onde evitare confusione per la

mancata informazione, causata anche da quegli organi che si reputano neopagani e poi mi-schiano all’interno di tutto e di più, abbiamo specificato che: “Sia chiaro che, in questo testo, per Neopaganesimo si intendo-no tutte le vie spirituali contem-poranee legate o ispirate ai culti pre-cristiani che onorano gli an-tichi Dèi, la Madre Terra e quin-di la Natura, gli antenati e ogni forma di vita (umana, animale e vegetale). Non si parla, quindi, di satanismo o di pratiche che non rispettano la vita”.Siamo consapevoli che la peti-

zione on-line non serve a molto, ma serve da supporto per dimo-strare che vi sono delle persone

fisiche, reali, a cui sta a cuore questa tematica. Infatti il passo successivo non riguarderà solo la petizione on-line.

Diteci (in modo intelligente) cosa non va bene! ...Abbiamo invitato tutti a colla-

borare; invece di dire sempli-cemente no alla collaborazione suggerite cosa può essere cam-biato o migliorato...Ogni Bene a tutti !

Associazione Italus

Maggiori info su:www.italus.infowww.progettosakros.blog-

spot.itwww.progettotemplum.

blogspot.itwww.petizioneneopagana.

blogspot.comoppure scrivere [email protected]

GEMELLAGGIO di Artemisia, Pimalaya e Labrys

LUGLIO 2012Le riviste Artemisia, Pimalaya e Labrys hanno deciso di

gemellare le loro rispettive testate e il logo che potete ve-dere qui accanto ne è la dimostrazione visiva. Pur nella diversità e specificità di ogni rivista, ci siamo resi

conto di portare avanti tutti lo stesso concetto di circolarità del sapere, di diritto all’informazione e di volontà di diffon-dere la conoscenza. Abbiamo perciò deciso di unirci nella speranza di offrire

alla comunità un servizio il più possibile ampio, completo e vario.

Maggiori info:ARTEMISIA: [email protected]:www.pimalaya.blogspot.com [email protected]:www.rivistalabrys.it [email protected]

Il logo rappresenta l’unione delle tre riviste (Rosso - Artemisia,

Bianco - Pimalaya, Nero - Labrys).

Page 14: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

13

ITALUS EDIZIONIL’Associazione Italus non crea

solo eventi, ma offre anche ser-vizi innovativi tra cui “Italus Edizioni”.

Come previsto dalle leggi del-lo Stato italiano le associazioni possono trarre risorse econo-miche per il loro sostentamento dalle entrate derivanti da atti-vità commerciali e produttive marginali.Per Statuto, tra i principali

campi d’azione dell’Associazio-ne Italus vi è la pubblicazione di libri (in proprio o avvalendosi della collaborazione di case edi-trici). Italus Edizioni non è quindi

un’impresa editoriale ma costi-tuisce solo uno dei settori in cui l’Associazione può svolgere la sua azione, finalizzata in questo caso alla diffusione culturale, fornendo inoltre un servizio agli utenti interessati e finanziando altre attività della stessa Asso-ciazione.

Italus Edizioni come maggior mezzo di diffusione utilizza In-ternet, in particolare Facebook ed E-bay.

FILOSOFIACrediamo fortemente nella li-

bertà di espressione e consa-pevoli che molti hanno il desi-derio di vedere pubblicate, o semplicemente editate in forma di libro, le proprie opere, come Associazione vogliamo offrire a chiunque ne abbia voglia la possibilità di realizzare il pro-prio sogno e di poter divulgare il proprio pensiero.

Italus Edizioni non è una Casa editrice ma è un servizio propo-sto dall’Associazione a chi vo-glia avere la possibilità di veder stampati i propri libri in modo economico.Pubblichiamo libri, realizzati in

vari formati, spaziando in am-biti disparati: saggistica e varia (storia, arte, fotografia, religio-ne, filosofia, ecc.), narrativa, poesia, ecc.

Non pubblichiamo libri a carat-tere diffamatorio o di stampo propagandistico.Il “Copyright” rimane in capo

all’autore e non passa all’Asso-ciazione.Stampiamo per ogni titolo un

minimo di 25 copie, dandone pubblicità tramite Internet ga-rantendo in tal modo un’efficace diffusione. Sarà l’autore a de-cidere quante copie realizzare e le eventuali ristampe.Italus stipula un contratto con

ogni autore, atto a tutelare sia l’autore che l’Associazione.

Il ricavato delle vendite per il 60% sarà destinato a finanziare l’operato dell’As-sociazione Italus, per il 40% sarà destinato all’autore del libro come giusto compenso per la sua opera creativa.

Italus Edizioni offre inoltre all’autore la possibilità di veder pubblicato successivamente il proprio testo da parte di case editrici eventualmente interes-sate (distribuzione commerciale e codice ISBN). Sarà premura dell’Associazione mettere in contatto l’eventuale casa editri-ce con l’autore; in questo caso

l’Associazione annullerà il con-tratto stipulato senza richiedere alcun diritto od onere.

Direttore e responsabile di Italus Edizioni è il Presidente dell’Associazione.

PER MAGGIORI INFORMAZIO-NI:www.italusedizioni.blog-

spot.com oppure scrivete a [email protected]

Page 15: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

14

PERCORSI ITALIANIGuida Fotografica

PERCORSI ITALIANI nasce dalla consapevolezza di vivere in una nazione particolarmentericca di bellezze paesaggisti-

che, montane e marine, di te-sori artistici e architettonici, di cultura e di storia.Consapevoli anche della poca

informazione a riguardo, e poca cura per gli innumerevoli “teso-ri” italiani, questo progetto ha come intento quello d’informa-re e far conoscere le bellezze di ogni regione italiana.Gli autori siete voi, inviando al

Centro Studi dell’Associazione Italus, foto e brevi informazioni riguardanti i siti e i luoghi che vi stanno più a cuore o che rite-niate siano interessanti da pub-blicizzare o visitare.

Ad un anno dalla fondazione dell’Associazione Italus e dalla nascita del progetto “Percorsi Italiani” siamo stati in grado di creare una guida fotografica ri-guardante i parchi, le aree ma-rine protette e i siti considerati Patrimonio dell’Umanità.Consci dell’era in cui viviamo,

ci interessa farli conoscere con un approccio diverso dalle solite guide turistiche, infatti questa è un’informazione basata su foto-grafie atte a suscitare al lettore la curiosità di andare ad appro-fondire e visitare fisicamente i luoghi che segnaliamo.

Ci riserviamo dunque di pre-sentare un qualcosa di leggero, fotografico, artistico, non una comune guida turistica ma un vademecum delle bellezze ita-liane!Questa è una guida fotogra-

fica creata grazie al contributo di coloro che hanno aderito al progetto “Percorsi Italiani”, non è un lavoro che completa l’in-tento del progetto (che è molto più ampio) ma è sicuramente un primo passo.

Ci auguriamo che il lavoro che abbiamo svolto nel selezionare le foto e comporre la guida pos-sa soddisfare le vostre aspetta-tive.

Ci teniamo a sottolineare che questa guida è gratuita e a li-vello economico non ha avuto alcun costo se non un paio di settimane di lavoro di impagi-nazione e assemblaggio da par-te dei responsabili di “Percorsi Italiani”.Abbiate cura e difendete il vo-

stro territorio.

Potrete visualizzare on-line la Guida al seguente indirizzo:www.issuu.com/ITALUSoppure richiedere gratuitamente la Gui-

da, in formato Pdf, scrivendo a:[email protected]

Page 16: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

ITA

LU

S C

OM

UN

ICA

15

“NEOPAGANO CENSIMENTO”2011/2012

Il “Neopagano Censimento” è stato ufficialmente aperto il 10 gennaio 2011 e si è concluso il 01 febbraio 2012; ha interessa-to esclusivamente gli aderenti alle spiritualità neopagane ita-liane.Il Censimento si è svolto in-

teramente su Internet (per via e-mail e utilizzando il social network di Facebook), invitan-do chiunque ad aderire e speci-ficare: il movimento neopagano di appartenenza, la città e la regione di nascita, la città e la regione di residenza. I dati son stati poi trasmessi,

tramite mail o tramite raccolta dati, al Centro Studi Italus.

Al Censimento hanno aderito 1340 persone, di cui solo 812 hanno inviato i dati utili richiesti per stipulare la statistica.Dal Censimento sono stati

omessi i seguenti dati perve-nutici, relativi a: satanismo; spiritualità basati su l’angelo-logia o demonologia di stampo giudaico-cristiano; esoterismo di stampo giudaico-cristiano; gnosticismo; New-Age.Come Associazione neopagana

rispettiamo tutte le spiritualità o religioni, ma prendiamo le di-stanze da queste forme di spiri-tualità, sopra elencate, essendo esse non consone e non ineren-ti, eticamente e spiritualmente, a quello che è il Neopaganesi-mo.Abbiamo classificato come

“eclettici”, cioè coloro che non si rispecchiano in un determinato movimento neopagano, quelli che hanno aderito al Censimen-to dichiarandosi neopagani o pagani, essendo questi termini usati per identificare un insieme di spiritualità, non una singola.Qui riportiamo solo un grafico

riassuntivo (esemplificativo).I grafici del Censimento sono

stati costruiti basandosi sul numero dei singoli aderenti al censimento e ai vari movimenti neopagani.

Siamo consapevoli che non è un censimento risolutivo e che non chiarisce e delinea la situazione neopagana italiana; secondo i dati ufficiali CESNUR (Centro Studi sul-le Nuove Religioni) i pagani in Ita-lia sarebbero circa 13.000, facendo un calcolo riteniamo di aver creato un censimento dove solo il 6% dei pagani (stimati dal CESNUR) hanno aderito. Siamo però certi che il “Neopagano

Censimento” così come è stato for-mulato possa dare un’idea generale della situazione italiana, nel suo pic-colo delinea, in linea di massima, la distribuzione e la diffusione su scala nazionale dei vari movimenti neopa-gani.

Potrete visualizzare on-line il Censimento al seguente indirizzo:www.issuu.com/italuscentrostudioppure richiedere gratuitamente il Censimento, in formato Pdf, scri-

vendo a: [email protected]

Questo grafico evidenzia in percentuali i maggiori movimen-ti spirituali neopagani in Italia. Questi dati confermano altre statistiche che danno come maggiori movimenti neopagani la WIcca e il Celtismo. Ci son pervenuti poche specificazioni riguardanti le varie correnti wiccan, e per correttezza quei po-chi dati li abbiamo comunque aggiunti nel grafico. Da notare la percentuale molto alta di coloro che non si identificano in un determinato movimento neopagano, quelli che noi abbiamo denominato “Eclettici”, che ha raggiunto una percentuale del 17%. Anche questo dato conferma la media italiana dei dati CESNUR, secondo i quali la principale religione italiana sarebbe il “fai da te”.

Page 17: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Qui di seguito riportiamo gli indirizzi di posta elettronica dell’Associazione Italus, strumenti di contatto tra l’Associazione e

il pubblico tesserato e non.

Sito internet dell’Associazione Italus:www.italus.info

http://italus.info

E-mail per informazioni generiche sull’[email protected]

E-mail del Presidente dell’[email protected]

E-mail del Consiglio Direttivo dell’Associazione

[email protected]

E-mail della rivista on-line Artemisia, per

collaborare e inviare articoli, immagini, ecc. o opere (grafiche o fotografiche) per

la rubrica “Creatività”, o foto per la sezione “Percorsi Naturali”

[email protected]

E-mail per pubblicare vostre recensioni o segnalazioni nella rubrica di Artemisia

“Recensioni & Post-it”[email protected]

E-mail per comunicare con la rubrica di Artemisia “Oltre la soglia” di Astrosibilla (per richiedere o suggerire argomenti da

approfondire)[email protected]

E-mail per comunicare con la rivista o inoltrare suggerimenti

[email protected]

E-mail per comunicazioni destinate al progetto “Segnala ad Italus”[email protected]

E-mail per il Centro Studi [email protected]

ITA

LU

S C

OM

UN

ICACONTATTI

Questa rivista non rappresenta un pro-dotto editoriale, ai sensi della legge

n. 62/2001, essendo strumento informa-tivo interno all’Associazione Italus.Il copyright degli articoli appartiene

ai rispettivi autori.

*** *** ***ARTEMISIAAnno I°, N° 6

Luglio / Agosto 2012*** *** ***

*** *** ***

DIRETTORE:Tommaso Dore

REDATTORI:Sabrina Lombardini (Sibilla Astro)

Tommaso DoreLeron

GRAFICO E IMPAGINATORE:Fracesco Voce

*** *** ***

16

Page 18: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Strano oggetto sul fondo del mar Baltico, tra Svezia e Finlandia!

La missione, organizzata a giu-gno appositamente per indagare sull’enorme oggetto circolare sco-perto circa un anno fa, non ha sa-puto stabilire di cosa si tratti. Anzi, le immagini subacquee più che scio-gliere l’enigma lo hanno infittito.

Il contorno mostrato dai sonar, so-migliante a quello di un disco volan-te, aveva fatto sognare i “credenti” di tutto il mondo che potesse essere un Ufo. Anzi, qualcuno già lo paragona-va ad un “Millenium Falcon”, perché ricordava la forma dell’astronave della saga spaziale “Guerre Stella-ri”.

Ma lo sguardo ravvicinato della spedizione OceanXTeam, promos-sa dal cercatore di “tesori sommersi Peter Lindberg”, ha svelato qualco-sa di molto diverso: una sorta di piat-taforma rialzata, a forma di fungo, ricoperta da incrostazioni e residui ferrosi, con un foro centrale.

“Non abbiamo mai visto nulla del genere, non sappiamo cosa pensa-re”, hanno dichiarato i sub coinvolti nella spedizione, garantendo però che non si tratta, a loro avviso, di una formazione rocciosa naturale. Tra l’altro, secondo gli stessi ricercatori impegnati nella missione, l’oggetto avrebbe la capacità di interferire con gli apparecchi elettrici, mandandoli letteralmente in tilt, come se alteras-se il campo magnetico in un raggio di 200 metri.

Questo dettaglio probabilmente è stato decisivo per ispirare l’ultima ipotesi sulla cosiddetta “anomalia del Baltico”, che la riporta decisamente sulla Terra senza però togliergli il fascino del mistero. Un ex ufficiale della Marina svedese, tale Anders Autellus, si dice sicuro di aver capi-to cosa sia quel disco adagiato nel Golfo di Botnia: sarebbe un’arma segreta nazista, di tecnologia scono-sciuta, risalente alla Seconda Guer-ra Mondiale.

NEWS & CURIOSITA’

ANOMALIA NEL MAR BALTICO

17

La strumentazione, rimasta sepolta nel fondale per tutti questi decenni, sarebbe stata utilizzata per rendere difficile la navigazione dei sottomari-ni nemici, soprattutto britannici e so-vietici. La struttura, in doppio strato di cemento armato, sarebbe stata dotata in origine di una rete metal-lica- erosa dal passare del tempo- che serviva per bloccare i sonar.

“Questa area del Baltico era vitale per l’industria bellica tedesca, per-ché qui venivano prodotti i cuscinetti a sfera per i carri armati: non aver-ne più avrebbe significato una bat-tuta d’arresto” ha spiegato l’esperto in un’intervista al giornale svedese ‘Expressen’. Autellus ha poi aggiun-to: “Questa scoperta supera di gran lunga tutte le altre ed è di un’impor-tanza storica straordinaria.”

Alcuni però insistono nel ritene-re l’”anomalia del Baltico” solo una Sabrina P. da Panorama.it

roccia singolare, anche se si sta facendo strada una possibilità an-cora più estrema: sarebbe tutta una montatura. Insomma, là sotto non ci sarebbe proprio nulla. Il caso media-tico sarebbe stato creato ad arte dal team di Lindberg, che in un anno- tra interviste in Tv ed articoli di giornali- ha raggiunto una celebrità come mai si sarebbe immaginato. Il suo tesoro l’ha già trovato...

Chi lo sà?

Page 19: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

UFO: TERRORE PER TONY BLAIRUnito, il Premier si rivolse al Ministe-ro per capire quale fosse la politica da seguire.

Lo staff rispose che l’interesse sulla materia era “limitato”, anche se l’atteggiamento tenuto riguardo l’esistenza di forme di vita extrater-restre era “aperto ad ogni possibili-tà”. Tuttavia, aggiungevano i solerti funzionari, approfondire l’argomento avrebbe richiesto risorse ingenti che non avrebbero potuto autorizzare.

In questi documenti, circa 6.700 pagine, sono contenuti fogli ufficiali, lettere private, resoconti di avvista-menti. Testi a volte davvero curiosi, come una nota risalente al 1995, nel-la quale un agente dell’Intelligence affermava che le visite aliene sulla Terra potevano avere uno scopo di “ricognizione militare, analisi scienti-fica o semplice turismo”.

Oppure, un appunto preparato pri-ma di un dibattito alla Camera dei Lord, nel 1979, nel quale lo scri-vente si domandava perché mai gli Alieni dovessero interessarsi ad un pianeta insignificante in orbita attor-

NE

WS

& C

UR

IOSI

TA

18

Dagli ultimi X-file, custoditi per anni dagli Archivi Nazionali britannici e resi da poco pubblici, esce fuori la notizia che gli Ufo non facevano dormire sonni tranquilli a Tony Blair. L’ex premier britannico era così pre-occupato dalla possibile divulgazio-ne delle informazioni classificate su-gli avvistamenti alieni da richiedere una completa informativa in materia da parte dell’allora Ministro della Di-fesa.

I timori dell’ex Primo Ministro bri-tannico sarebbe sorti all’indomani dell’ampliamento del “Freedom Infor-mation Act”, nel 1998, che di fatto ha portato all’apertura dei dossier prima coperti dal segreto e ha permesso ai cittadini di Sua Maestà di chiedere dettagli su Ufo ed affini. “Uno degli errori peggiori del mio Governo”, ha scritto Blair nella sua autobiografia.

Dopo aver ricevuto la lettera di un ricercatore, l’ufologo Nicholas Red-fern, che alludeva al “cover up” e gli chiedeva un intervento per rendere disponibili i dati relativi ai molteplici avvistamenti segnalati nel Regno

no ad una stella tanto banale.Tra gli avvistamenti più singolari

rivelati dai giornali inglesi, viene riportato anche quello del proprie-tario di un hotel del Galles che nel 1977 raccontò di aver visto “due umanoidi, molto alti, privi dei volti e vestiti d’argento”, mentre compiva-no strane misurazioni sul terreno. O ancora, nel 1999 fu visto un oggetto volante non identificato a forma di diamante passare sopra lo stadio del Chelsea.

Non mancano segnalazioni da par-te di militari. Un ufficiale della Raf in una sua memoria all’Intelligence del-la Difesa diceva di aver visto un Ufo volare vicino al suo velivolo, a quo-ta 40 mila piedi. Anche la task force navale inviata alle isole Falkland du-rante il conflitto con l’Argentina, nel 1982, sarebbe stata ‘pedinata’ da un Ufo.

Sabrina P. da Panorama.it

Page 20: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

L’ISOLA DI PLASTICAla plastica si fotodegrada, disinte-grandosi in pezzi sempre più pic-coli fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono, la cui ulteriore biodegradazione è molto difficile. Il galleggiamento di tali particelle, che apparentemente assomigliano a zo-oplancton, inganna le meduse che se ne cibano, causandone l’introdu-zione nella catena alimentare. In al-cuni campioni di acqua marina presi nel 2001 il rapporto tra la quantità di plastica e quella dello zooplancton, la vita animale dominante dell’area, era superiore a sei contro uno.

Occasionalmente, improvvisi mu-tamenti nelle correnti oceaniche pro-vocano la caduta di interi container trasportati da navi cargo, il cui con-tenuto non solo va ad alimentare il Nord Pacific Gyre, ma anche ad arenarsi su spiagge degli atolli. La più famosa perdita di carico è av-venuta nel 1990, quando dalla nave Hansa Carrier sono caduti in mare ben 80.000 articoli, tra stivali e scar-pe da ginnastica della Nike che, nei

NE

WS

& C

UR

IOSI

TA

19

Il Pacific Trash Vortex, noto anche come Grande chiazza di immondizia del Pacifico (Great Pacific Garbage Patch), è un enorme accumulo di spazzatura galleggiante (compo-sto soprattutto da plastica) situato nell’Oceano Pacifico, approssimati-vamente fra il 135º e il 155º meridia-no Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord. La sua estensione non è nota con precisione: le stime vanno da 700.000 km² fino a più di 10 milioni di km² (cioè da un’area più grande della Penisola Iberica a un’area più estesa della superficie degli Stati Uniti), ovvero tra lo 0,41% e il 5,6% dell’Oceano Pacifico, nell’area po-trebbero essere contenuti fino a 100 milioni di tonnellate di detriti.

L’accumulo si è formato a parti-re dagli anni cinquanta, a causa dell’azione della corrente oceanica chiamata Vortice subtropicale del Nord Pacifico (North Pacific Subtro-pical Gyre), dotata di un particolare movimento a spirale in senso orario, che permette ai rifiuti galleggianti di aggregarsi fra di loro.

La Grande chiazza di immondizia si è formata nella zona di conver-genza del Vortice subtropicale del Nordpacifico.

Il centro di tale vortice è una regione relativamente stazionaria dell’Ocea-no Pacifico (ci si riferisce spesso a quest’area come la latitudine dei cavalli) al cui centro si accumulano notevoli quantità di rifiuti, soprattutto plastica, e altri detriti, a formare una enorme “nube” di spazzatura che ha assunto l’informale definizione di Isola orientale di Immondizia o Vorti-ce di Pattume del Pacifico.

A 10 m di profondità è stata indi-viduata una concentrazione pari a poco meno la metà di quella in su-perficie, con detriti che consistono principalmente di monofilamenti, fi-bre di polimeri incrostati di plancton e diatomee.

I rifiuti galleggianti di origine biologi-ca sono spontaneamente sottoposti a biodegradazione, e in questa zona oceanica quindi si sta accumulando una enorme quantità di materiali non biodegradabili come la plastica e rot-tami marini. Anziché biodegradarsi,

tre anni successivi, si sono arenati tra le spiagge degli stati della British Columbia, Washington, Oregon e Hawaii. E questo non è stato l’unico caso: nel 1992 sono caduti in mare decine di migliaia di giocattoli da va-sca da bagno e nel 1994 attrezzatu-re per hockey su ghiaccio.

A seguito di ricerche condotte con una serie ventennale di crociere scientifiche svolte fra il Golfo del Mai-ne e il Mar dei Caraibi, la ricercatrice Kara Lavender Law ha riscontrato anche nell’oceano Atlantico un’ele-vata concentrazione di frammenti plastici, in una zona compresa fra le latitudini di 22°N e 38°N, corrispon-dente all’incirca al Mar dei Sargassi. Simulazioni al computer hanno in-dividuato due altre possibili zone di accumulo di rifiuti oceanici nell’emi-sfero meridionale: una nell’oceano Pacifico a ovest delle coste del Cile e una seconda allungata tra l’Argen-tina e il Sud Africa attraverso l’Atlan-tico.

Giovanni Russo

Page 21: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

L’ANNUNCIO DEL CERN: SCOPERTO IL BOSONE DI HIGGS

NE

WS

& C

UR

IOSI

TA

20

menti del Fermilab (denominati “Cdf e DZero”) hanno utilizzato dei meto-di differenti rispetto a quelli europei (“Atlas” e “Cms”), ma sono giunti alle medesime conclusioni: la massa del bosone va ricercata nell’intervallo fra i 115 e i 127 GeV, identico a quello predetto dal Cern.

Obiettivo a lungo termine dei ricer-catori è quello di verificare - grazie soprattutto all’Lhc, il “Large Hadron Collider” - l’esistenza delle particelle supersimmetriche e delle dimensioni nascoste previste dalla teoria delle stringhe, oltre a comprendere me-glio l’esatta natura della materia ed energia “oscure” che costituiscono gran parte della massa dell’Univer-so; il “bosone di Higgs” però rimane l’ultima particella prevista dal model-lo standard della fisica quantistica ancora da scoprire.

Teorizzata nel 1964 dal fisico scoz-zese Peter Higgs e ribattezzata

Ginevra, 4 luglio 2012 - I ricercatori del Cern hanno finalmente scoperto la particella denominata Bosone di Higgs.

La particella scoperta è “compatibi-le” con le caratteristiche del “bosone di Higgs”, afferma un comunicato del Cern. “Abbiamo superato una nuova tappa nella nostra compren-sione della natura”, ha detto il diret-tore generale del Cern, Rolf Heuer. “La scoperta di una particella le cui caratteristiche sono compatibili con quelle del bosone di Higgs”, anello mancante nella teoria delle particel-le elementari, “apre la via a ulteriori studi, che richiedono più statistiche, che stabiliranno le proprietà della nuova particella”.

Al momento i ricercatori sono riusci-ti a delimitare le caratteristiche della particella, grazie alle esperienze condotte nei mesi passati dai team europeo e statunitense. I due esperi-

“particella di Dio” (leggenda vuole perché un pio editore cambiò il titolo “Goddam particle” - “particella male-detta” - in “God’s particle”), il bosone (o meglio il “campo di Higgs” di cui è prodotto) è all’origine della mani-festazione della massa e la confer-ma della sua esistenza potrebbe far compiere passi avanti nelle Teorie di Unificazione, verificate per le forze nucleari ed elettromagnetiche ma dalle quali la gravità rimane ancora esclusa.

Caty Loparco, da TM News

MORTO IL SOLITARIO GEORGE

no popolate da migliaia di tartarughe giganti appartenenti a 15 sottospe-cie diverse. Ma nel XIX e XX secolo, marinai e pirati trasformarono l’arci-pelago del Pacifico in una stazione di rifornimento, cacciando centinaia di tartarughe per ricavarne cibo e olio.

Anche con la fine della caccia però i problemi per le tartarughe non ces-sarono: specie introdotte come ca-pre e maiali si diffusero sulle isole divorando letteralmente l’habitat dei rettili.

Con la morte di George, le sot-tospecie rimaste nelle isole sono soltanto dieci, alcune delle quali estremamente rare. Anche la sua sottospecie in effetti si riteneva già estinta, finché nel 1971 gli studiosi

Sscompare l’ultimo esemplare di tartaruga dell’isola Pinta di Christi-ne Dell’Amore (National Geographic Italia)

La centenaria tartaruga gigante, che aveva meritato il suo nomignolo a causa della palese mancanza di interesse nei confronti delle femmine sue simili, è stata trovata morta il 24 giugno nel suo recinto alla Stazione di Ricerca Charles Darwin sull’isola di Santa Cruz, nel Parco nazionale delle Galápagos.

Il rettile era l’ultimo esemplare della sua sottospecie, Geochelone abing-doni, o tartaruga dell’isola Pinta.

Il custode di George, Fausto Llera-na, lo ha scoperto “allungato in dire-zione della sua pozza d’acqua senza segni di vita”, dice il comunicato del parco. La tartaruga è ora custodita in una cella frigorifera in attesa dell’au-topsia che determinerà le cause del decesso, ancora ignote.

Le tartarughe giganti infatti, anima-li fra i più longevi, vivono ben oltre i cent’anni: la più vecchia di cui si ab-bia notizia è arrivata a 152 anni.

Le isole Galápagos in origine era-

si imbatterono in George. L’animale venne tenuto in cattività nella spe-ranza che si accoppiasse con una femmina molto simile geneticamen-te. Le speranze purtroppo si rivelaro-no vane: dopo aver “convissuto” con quattro femmine diverse nell’arco di trent’anni, George non è riuscito a fertilizzare nessun uovo.

Qualcuno potrebbe pensare che l’estinzione di una sottospecie non sia poi un evento così grave, dal momento che esistono ancora altre tartarughe; in realtà, come fa notare Rick Schwartz dello Zoo di San Die-go, la storia di questi rettili insegna che queste perdite possono provo-care conseguenze disastrose.

Programmi di riproduzione in cat-tività come quello di George hanno dato nuova speranza alla possibilità di ampliare la popolazione di condor della California (Gymnogyps califor-nianus), a rischio di estinzione; non sono bastati invece a salvare il rino-ceronte nero dell’Africa occidentale, una sottospecie dichiarata estinta nel 2011.

Francesco V.

Page 22: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Sono quasi sei milioni i cani che abitano nelle case delle famiglie ita-liani.

Se da un lato resta il problema dell’abbandono di cani e gatti (circa 500-700mila i cani randagi stimati in Italia), dall’altro aumenta la propen-sione degli italiani ad accogliere un animale da compagnia in famiglia. Tanto che, ha sottolineato il sotto-segretario alla Salute Adelio Elfio Cardinale, ‘’il nostro paese, a livello europeo, è nella classifica medio-al-ta’’ per numero di amici a 4 zampe in casa. L’anagrafe prevede l’obbligo di registrazione per i cani (con conse-guente identificazione dell’animale tramite microchip), esteso anche a gatti e furetti ma solo se il proprietario richiede un passaporto europeo per il loro trasporto. Sulla base delle re-gistrazioni all’anagrafe, il cuore degli italiani batte dunque principalmente per Fido, seguito dai gatti (68.494) e dai furetti (670). In Lombardia e Ve-

PIANETA SPERANZA

GLI ITALIANI LI AMANO, MA NON L’ESTATE!

neto si registra il numero maggiore sia di gatti di compagnia (rispettiva-mente 30.420 e 16.166) sia di cani (799.292 e 834.166).

Iniziativa principale della campa-gna anti abbandono degli animali sarà la programmazione sulle reti Rai di uno spot antiabbadono che sarà trasmesso 5 volte al giorno sul-le reti televisive e radiofoniche della Rai fino al 10 luglio. Il messaggio, ha spiegato Adelio Elfo Cardinale, è chiaro: ‘’Abbandonare un cane

21

Veronik, da Panaorama.it

significa condannarlo a morte, oltre ai problemi sociali che il fenomeno determina’’. Esplicativa l’immagine clou dello spot, in cui il guinzaglio cui l’animale abbandonato è legato si trasforma in un cappio.

È la Campania la regione maglia nera per numero di cani randagi e abbandonati, che secondo le ultime stime, sono 66.500, su un totale di circa 500-700mila randagi in Italia.

Una grave minaccia incombe sul mare del Canale di Sicilia: la corsa al petrolio. L’estrazione dell’oro nero portera’ profit-ti solo alle compagnie petrolifere mentre rappresenta un rischio inaccettabile per l’ambiente, l’economia e il benessere del-le comunità costiere.

Dobbiamo fermarli subito! Chiediamo agli amministratori locali, ai siciliani e a tutti i cittadini del mare di firmare l’appello contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia, una delle zone più ricche di biodiversità del Mediterraneo.

Firma anche tu su: www.greenpeace.org/italy/notrivelle-

tour(da Greenpeace Italia)

AIUTA A DIFENDERE LA SICILIA!

Page 23: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Con le temperature elevate anche la salute degli animali domestici può essere in pericolo, soprattutto se non si rispettano alcune semplici re-gole per evitare guai, ecco il decalo-go di regole da osservare, compilato dall’associazione animalista Aidaa.

1 - Non lasciare mai un animale in-custodito dentro l’auto: la temperatu-ra interna dell’abitacolo sale rapida-mente, anche con i finestrini aperti. Oltre i trenta gradi di temperatura esterna bastano anche solo 10 mi-nuti per un esito fatale.

2 - Se si vede un animale rinchiuso da solo in un’auto al sole, prestare attenzione ai sintomi di un eventuale un colpo di calore e nel caso chiama-re immediatamente le forze dell’ordi-ne ed un eventuale veterinario. Nel frattempo cercate di creare ombra mettendo dei giornali sul parabrezza e se possibile gettare acqua all’inter-no per bagnare l’animale.

3 - Assicurarsi che gli animali ab-biano sempre accesso all’ombra e ad acqua fresca in abbondanza. In caso di colpi di calore chiamare im-mediatamente il veterinario.

LE DIECI REGOLE PER AIUTARE GLI ANIMALI

DAL CALDO4 - Evitare le passeggiate con il

cane nelle ore più torride della gior-nata preferendo le prime ore del mattino o l’imbrunire e portare sem-pre con se dell’acqua ed una ciotola. Evitare di far fare attività sportiva al cane nelle giornate più calde.

5 - Anche cani e gatti possono su-bire delle scottature solari: in caso di giornate particolarmente calde appli-care una crema solare ad alta pro-tezione alle estremità bianche degli animali.

6 - Tenete l’acquario fuori dal sole diretto e cambiare l’acqua regolar-mente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Se la vasca con i pesci è in giardino, ricordarsi di riempirla regolarmente nelle ore serali.

7 - Mai lasciare il canarino o i criceti al sole diretto, posizionare la gabbia in luogo ombreggiato.

8 - Con le alte temperature le zec-che e gli acari si moltiplicano: con-trollare regolarmente il pelo di micio e fido e applicare preventivamente un antiparassitario.

9 - Fondamentale controllare ogni giorno gli animali per verificare che

PIA

NE

TA

SP

ER

AN

ZA

non vi siano uova di mosche sul pelo di cavie, conigli e cani. Tenere ben puliti e disinfettati, con prodotti non nocivi per l’animale, i luoghi dove vive e sopratutto cambiare almeno due volte la settimana la lettiera.

10 - Il giardino è popolato di fauna selvatica: lucertole, ricci, rane e bi-sce che sono assolutamente innocui per l’uomo ma utili per il suo micro ecosistema: prima di usare tosaerba o pesticidi, pensate alla loro salva-guardia.

Caty Loparco, da Panorama.it

22

Buone notizie per i lettori e per le ultime foreste del Pianeta! Giunti Editore - il quarto gruppo editoriale italiano - si impegna da oggi a una più rigida politica degli acquisti della carta a DeforestazioneZero.

Al Salone del Libro di Torino abbia-mo denunciato come dietro ai più bei libri di favole per bambini possa na-scondersi l’incubo della deforesta-zione. Grazie all’impegno di Giunti possiamo continuare a credere in un lieto fine: per le favole e per le foreste.

Il gruppo Giunti ha accettato di as-sumere impegni precisi per riuscire a

UNA VITTORIA PER LE FORESTE!escludere dalla filiera di tutte le case editrici del gruppo editoriale la pre-senza di carta proveniente da fonti “a rischio deforestazione”. In partico-lare, Giunti ha intrapreso misure for-mali per escludere categoricamente l’uso di carta prodotta da multina-zionali controverse come Asia Pulp and Paper (APP) e Asia Pacific Re-sources International Holdings Limi-ted (APRIL), colpevoli di distruggere le ultime foreste indonesiane.

L’impegno di Giunti va comunque ben oltre un maggiore controllo della filiera. Il percorso virtuoso intrapreso dall’azienda porterà Giunti a utilizza-re da subito solo carta riciclata in 39 importanti collane per raggiungere nel 2014 un obiettivo complessivo fra il 40 e il 50 per cento di utilizzo di fibre riciclate, mentre il resto delle

produzioni editoriali saranno stam-pate su carta certificata FSC (Forest Stewarship Council).

Non solo Giunti fa passi avanti. An-che l’editore Newton Compton ci ha comunicato di aver interrotto i propri rapporti commerciali con l’azienda “mangia foreste” APP e Sellerio ha scelto di orientarsi per la maggior parte della propria produzione verso carte certificate.

Questa vittoria è stata possibile grazie al successo tra i lettori del-la nostra classifica Salvaforeste, quest’anno alla sua terza edizione. Ma c’è ancora qualcuno da convin-cere: Rizzoli, e più in generale dal Gruppo RCS, è l’unico grande edito-re che continua a starsene in vergo-gnoso silenzio.

(da Greenpeace Italia)

Page 24: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

PIA

NE

TA

SP

ER

AN

ZA

23

I RIFIUTI TECNOLOGICI, UNA MINIERA DI

ORO E ARGENTO!Una miniera di oro e di argento a

portata di mano. Sono circa 320 tonnellate di oro e 7.200 di argento che vengono utilizzate ogni anno in tutto il mondo per produrre pc, tablet, telefonini ed altre meraviglie elettroniche . Per un valore pari a circa 21 miliardi di dollari destinati a diventare spazzatura. Di questi, però, il recupero viene fatto appena sul 15% della produzione e la massa di metalli preziosi finora abbandona-ta in discarica è fino a 40 volte più consistente della quantità che viene estratta annualmente.

Lo sostiene uno studio presentato in Ghana, teatro di immense disca-riche abusive come denunciato da Greenpeace e da una lunga indagine dell’emittente statunitense ABC, dal-la United Nations University e dalla Global e-Sustainability Initiative.

I rifiuti elettronici, dicono gli esperti, contengono una concentrazione di metalli preziosi maggiore di 40 o 50 volte quella dei minerali estratti dal-le miniere classiche. Oro e argento sono usati nell’industria elettronica per l’eccellente conduttività termica ed elettrica ed il loro uso è in costan-te crescita, anche grazie al rapido diffondersi dei tablet, che dai 100

33,3% in termini di peso di tutti i Ree raccolti in Italia. Di questi, 42.199 tonnellate del “raggruppamento R1”, ovvero frigoriferi, congelatori, condizionatori, e 44.512 tonnellate del “aggruppamento R2”, lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe, scalda-acqua. La crescita è del 6% rispetto al 2010.

Dai rifiuti elettronici raccolti sono state ricavate 56.250 tonnellate di ferro, 6.992 tonnellate di plastiche, 2.065 tonnellate di alluminio e 1.596 tonnellate di rame, per un totale di 74.272 tonnellate di materie prime riciclate, cioè reinserite nei proces-si produttivi. Dalla corretta gestione dei rifiuti si riesce anche a quantifi-care un risparmio energetico che nel 2011 è stato pari 158 milioni di kWh, risparmio che viene equiparato ai consumi domestici di circa 140 mila persone. Ecodom ha infine eviden-ziato che è stata evitata l’immissione in atmosfera di 1,46 milioni di ton-nellate di anidride carbonica (CO2), risultati ottenuti mediante una ferrea politica di audit messa in piedi pro-prio dal consorzio per garantire il corretto recupero dei gas climalte-ranti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche non più in uso.

M.P (da Panorama.it)

milioni di pezzi prodotti quest’anno, dovrebbero arrivare a 200 milioni nel 2014. In particolare, l’oro passato dal 5,3% destinato alla produzione di prodotti tecnologici nel 2001 al 7,7% nel 2011.

Sul fronte del riciclo nei Paesi in via di sviluppo si potrebbe arrivare, attraverso procedimenti non indu-striali, a recuperare fino al 90% del metallo prezioso, un obiettivo lonta-no perché al momento circa l’85% di questi metalli non viene recuperato. “Un giorno, tra non molto tempo, la gente penserà a queste costose inefficienze e si chiederà come ab-bia potuto essere così miope e scon-siderata nella gestione delle risorse naturali”, sostiene un ricercatore del-la United Nation University.

Raccolta rifiuti elettronici: + 6 per cento in Italia

Intanto, Ecodom, il consorzio italia-no per il recupero e riciclaggio degli elettrodomestici, ha diffuso i dati del “Rapporto di sostenibilità 2011”. Il si-stema di raccolta e di gestione dei Raee è altamente migliorato rispetto agli anni passati. Nell’anno di riferi-mento è stato in grado di controllare e trattare 86.711 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, equivalenti al

Page 25: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

PIA

NE

TA

SP

ER

AN

ZAIN VIAGGIO VERSO MONTEVILA

Di Sabrina Lombardini

Ogni volta che parto è un po’ anda-re alla ricerca delle mie origini, della mia identità.

L’anno scorso andai a visitare il Cromlech del piccolo San Bernardo in Valle d’Aosta, quest’anno invece vado in Alto Adige e visiterò un anti-co luogo di culto a Montevila (Bz) e non solo.

Montevila è una piccola frazione di Perca in provincia di Bolzano. E’ un piccolo paese ricco di storia e tradizioni dove troviamo una chiesa molto particolare, che sorge su di un antico luogo di culto pagano. A prova di questo c’e’ la presenza di tre fon-ti di acqua. I campi in questa zona vengono chiamati Uische, una anti-chissima parola di origine celtica che significa acqua. Inoltre nella piccola chiesa di Montevila, vengono vene-rate le Tre Vergini (ragazze) Sante

24

(Barbara, Catarina e Margherita). Queste Vergini hanno pre-cristiane e sono state canonizzate nel corso del-la cristianizzazione, ma in letteratura sono conosciute anche con il loro nome ”pagano”, Ambeth, Wilbeth e Borbeth. Con grande probabilità, il toponimo Montevila (Wielenberg) è collegato al nome ”Wilbeth” . Questa chiesa indica che questo posto (mol-to prima dei celti) era un posto di cul-to, presumibilmente dedicato ad una triplice dea e sembrerebbe che le 3 Bethen sono le sole discendenti del-la triade delle dee pan-europee e del periodo. Quindi le vergini di Monte-vila rimandano ad una venerazione lunga un millennio prima del periodo pre-cristiano della Triade delle Vergi-ni. Nell’antichità il principio femminile godeva dello status di divino. La tria-de progenitrice era sinonimo di terra, luna e sole, nascita, vita e morte, ma anche per rinascita, eros e fertilità. E’ ben risaputo che nell’11 secolo

molti luoghi pagani vennero di nuovo celati cristianamente. Il suffisso Beth presente nei tre nomi originali è una caratteristica comune che amerei associare al termine Luna o Tempo ma anche donna (Betula) o pietra (Baetyl). Da far notare che nel 2004 in questa zona è stata rinvenuta una pietra con delle fessure che con ogni probabilità era usata come calenda-rio risalente a 4000 anni fa.

Prosegue nel prossimo numero (N° VII, settembre/ottobre 2012).

Page 26: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Parco Archeologico di Vulci, prov. Viterbo,

Lazio

PIA

NE

TA

SP

ER

AN

ZA

Val Pusteria, Braies, prov.

Bolzano

25

PERCORSI NATURALI

Isole Tremiti,Puglia

Page 27: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

PIA

NE

TA

SP

ER

AN

ZA

26

La Sila, Calabria

Le Castella,prov. Crotone

Page 28: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Tutte le volte che ci sono persone travolte da valanghe, sul banco degli imputati c’é innanzitutto l’impruden-za dei frequentatori delle alte quote. Sono tanti infatti gli escursionisti che sfidano la montagna sciando fuo-ri dalle piste ed in zone pericolose, senza avere un equipaggiamento e senza essere informati delle condi-zioni atmosferiche.

Questo è il decalogo del Corpo fo-restale dello Stato per evitare di fini-re travolti dalle slavine:

1) Indossare l’Arva (dispositivo ra-dio) controllandone il funzionamento prima di iniziare l’attività.

2) Muoversi il più possibile lungo le creste e i dorsali, utilizzando i punti sicuri del terreno, come le rocce, i tratti pianeggianti, gli alberi.

NATURA & BENESSERE

COME COMPORTARSI IN MONTAGNA

3) Evitare le zone sottovento e do-minate da cornici.

4) I pendii aperti e uniformi, o quel-li che presentano bruschi cambi di pendenza ed i canaloni sono da con-siderare sospetti.

5) In caso di manto nevoso insta-bile, non avventurarsi su pendii con inclinazione superiore a 30 gradi

6) Evitare attraversamenti di pendii aperti.

7) Quando un attraversamento è necessario, il pendio deve essere tagliato il più in alto possibile.

8) La salita e la discesa di un cana-lone deve avvenire sempre vertical-mente e lungo i margini.

9) Evitare assolutamente l’attraver-samento di zone che confluiscono in crepacci, salti di roccia, pietraie af-fioranti o altre insidie.

10) Le vecchie tracce non sono in-dice di sicurezza, in quanto nel frat-tempo la situazione può essere mu-tata. Anche le tracce di animali non danno garanzie.

Dario Maria (da Tiscali.it)

27

Per evitare che una vacanza al mare si trasformi in una brutta espe-rienza, basta osservare poche e semplici regole:

Fare il bagno solo in perfette con-dizioni psicofisiche, attendere 3 ore dopo i pasti principali prima di fare il bagno e circa 2 ore dopo la cola-zione;

Non tuffarsi dagli scogli senza aver verificato prima la profondità;

In caso di mare mosso usare par-ticolare attenzione ed evitare di fare il bagno vicino agli scogli.Inoltre non fare il bagno se è esposta la bandie-ra rossa. Attenzione: con la bandiera rossa e gialla non è attivo il servizio di sorveglianza;

Tutte le imbarcazioni devono pos-sedere le dotazioni di salvataggio secondo il tipo di navigazione e la di-

COME COMPORTARSI AL MAREstanza dalla costa (consultare ordi-nanza della Capitaneria del posto);

Per poter prendere il mare in sicu-rezza sono necessari interventi di verifica alla barca, che consistono nel controllo periodico e accurato delle attrezzature, degli interni, del motore e della strumentazione.

Le verifiche principali sono:Controllare di avere carburante a

sufficienza sia per l’andata sia per il ritorno, calcolando una riserva di carburante per gli eventuali impre-visti e ovviamente controllare l’effi-cienza del motore;

Controllare di aver apposto il tappo d’aleggio.Nel corso della navigazio-ne, controllare che l’unica valvola aperta sia quella della presa a mare per il raffreddamento del motore, e di portare sempre al seguito sufficiente acqua dolce da bere;

Avere sempre a bordo i remi, i razzi di segnalazione, un mezzo d’esauri-mento (sassola), i cavi d’ormeggio di riserva, la cintura di salvataggio per ogni persona;

Verificare lo stato di carica delle batterie e il funzionamento dell’even-tuale radio di bordo.

Osserva quanto previsto nelle ordi-nanze per la disciplina delle attività balneari, per esempio:

non recare disturbo alla quiete dei bagnanti;

non portare animali sulla spiaggia (se non dove consentito);

non montare tende o accendere fuochi sulla spiaggia.

Il personale delle 44 squadre nau-tiche oltre ad essere rafforzato nei

Page 29: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

mesi estivi, da circa due anni svolge anche il servizio di prossimità sulla spiaggia delle località marittime più turistiche con due agenti a piedi sul-la riva seguiti da un gommone sot-tocosta. In queste pagine ricordiamo le regole per la sicurezza in mare.

In mare si può generalmente fare il bagno fino a 200 mt. dalla battigia. Tale limite deve essere segnalato con gavitelli rossi o, se non possibi-le, con il cartello “Attenzione limite acque interdette alla navigazione non segnalato”.

Il limite acque sicure (- 1,60 mt.) deve essere segnalato con galleg-gianti bianchi o, se non possibile, con cartello “attenzione limite acque sicure non segnalato”.

Le imbarcazioni a vela e a motore,

inclusi gli acquascooter, possono accedere alla spiaggia solo attraver-so i corridoi appositamente segnalati oppure a motore spento o a remi. Le tavole a vela devono essere condot-te a mano nel tratto di mare frequen-tato dai bagnanti.

E’ vietato esercitare la pesca su-bacquea con un’arma carica entro 500 mt. dalle spiagge frequentate dai bagnanti.

NA

TU

RA

& B

EN

ES

SER

E

Valeria, (fonte: Polizia di Stato)

28

State per partire e siete alla ricerca di rimedi naturali per i consueti pic-coli imprevisti delle vacanze?

Ecco alcuni suggerimenti su come agire in caso di scottature, punture di insetti, irritazioni e altro ancora, in maniera del tutto naturale e rispetto-sa dell’ambiente che ci circonda.

1) Bicarbonato di sodio in caso di eritema

L’eritema è davvero fastidioso. Si presenta sotto forma di arrossa-menti circostanziati della pelle, con bollicine su cui tendono a formarsi delle crosticine. Spesso provoca un fastidioso prurito. L’eritema, tipico dell’estate, può essere causato dal sudore o dai raggi solari, soprattutto in caso di pelle particolarmente sen-sibile. Se l’eritema è molto esteso, vi consigliamo di aggiungere alcu-ni cucchiai di bicarbonato di sodio all’acqua della vasca da bagno. Se l’eritema interessa una piccola zona, applicate su di essa una soluzione di acqua e bicarbonato con l’aiuto di un batuffolo di cotone e facendo atten-zione a non sfregare.

2) Olio essenziale di eucalipto contro le punture di insetti

L’olio essenziale di eucalipto è uti-lissimo sia per tenere lontani gli in-setti, in particolare le zanzare, sia per alleviare le irritazionicausate dalle loro punture. Il suo odore, per

RIMEDI NATURALI PER L’ESTATEnoi molto gradevole, è mal soppor-tato dagli insetti, che vi staranno alla larga se ne massaggerete alcune gocce sulla pelle. Il modo migliore è quello di diluire alcune gocce di olio essenziale con dell’olio vegetale (ad esempio di mandorle dolci, jojoba o germe di grano) e versare il tutto in una bottiglietta di vetro scuro da te-nere ben chiusa, in modo da poterla conservare e portare con voi in viag-gio. Se vi capita di essere punti, ap-plicate la miscela direttamente sulla puntura.

3) Aloe Vera per le scottature so-lari

Il modo migliore per evitare le scottature è quello di utilizzare una buona crema solare, meglio se bio-logica e con filtri minerali, e di rima-nere all’ombra nelle ore più calde della giornata. Le scottature però sono sempre in agguato. Un rimedio comodo da portaredirettamente in spiaggia è il gel d’aloe vera, dagli ef-fetti calmanti e lenitivi. Potete acqui-starlo per sostituire il classico dopo-sole, che spesso comprende tra gli ingredienti sostanze derivate dal pe-trolio. Sarà semplice da applicare ed avrà un immediato effetto calmante. E’ adatto anche ai bambini. Una vol-ta a casa potrete poi utilizzare i clas-sici rimedi della nonna, come quello di applicare sulla scottatura bucce o fette di patate, che leniranno il do-

lore grazie all’elevato contenuto di amido.

4) Impacchi di acqua e zucchero in caso di occhi arrossati

Se i vostri occhi o quelli dei vostri bambini sono arrossati a causa di sole, vento, cloro, o acqua di mare, un aiuto inaspettato arriva dallo zucchero. Portate ad ebollizione dell’acqua in un pentolino. Aggiun-gete alcuni cucchiaini di zucchero, mescolate ed aspettate che l’acqua riprenda bollore. A questo punto la-sciate raffreddare il tutto ed in segui-to imbevete nel liquido ottenuto delle garze che applicherete sugli occhi per alleviare il rossore.

5) Sale grosso contro gambe e piedi gonfi

Per alleviare il gonfiore agli arti inferiori causato dalle elevate tem-perature estive, il rimedio più imme-diato è quello di utilizzare del sale grosso. Alla sera, che è di solito il momento in cui il gonfiore si mani-festa più intensamente, immergete i piedi in un catino di acqua tiepida, a cui avrete aggiunto del sale grosso. Se il problema interessa anche le gambe, aggiungete alcuni cucchiai di sale all’acqua del bagno. Se avete a disposizione un olio essenziale, ad esempio di lavanda, limone o menta, potete aggiungerne due o tre goc-ce al sale stesso, prima di versarlo

Page 30: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

nell’acqua, per ottenere un effetto defaticante.

6) Aceto se siete stati punti da una medusa

L’aceto viene consigliato come ri-medio naturale contro le punture di medusa dagli stessi medici. Se una medusa vi ha scelti come pro-pria vittima, uscite immediatamente dall’acqua e versate delicatamente sulla zona irritata dell’acqua di mare. Quando sarete arrivati a casa, pote-te continuare a trattare la zona ap-plicando su di essa un panno in co-tone che avrete imbevuto in acqua non troppo fredda e aceto bianco. Ripetete più volte l’operazione, che vi aiuterà ad alleviare il bruciore. In caso di sintomi più gravi, è bene però che vi rivolgiate al medico.

7) Prezzemolo contro le contu-sioni

Per far guarire più rapidamente le piccole contusioni, oltre ad applica-re immediatamente del ghiaccio, un

aiuto arriva direttamente dall’orto. Si tratta del prezzemolo, noto per le sue proprietà calmanti. Potete appli-care delle foglie di prezzemolo tritate direttamente sulla parte interessa-ta oppure realizzare un infuso che strofinerete sull’ematoma con l’aiuto di un batuffolo di cotone. Le nonne consigliano di far cuocere nel vino le foglie di prezzemolo prima di appli-carle direttamente sulla botta.

8) Zenzero e melissa per fermare la nausea

Lo zenzero è tradizionalmente uti-lizzato dalla medicina ayurvedica per le sue numerose proprietà bene-fiche. Si rivela particolarmente utile in caso di nausea, anche per chi ne soffre durante unviaggio in aereo, auto o traghetto. Lo zenzero agireb-be provocando un rilassamento del tratto gastrointestinale, fermando le contrazioni da nausea. Si consiglia quindi di bere una bevanda a base di zenzero prima di mettersi in viag-gio, A partire dalla radice di zenzero

potete preparare da soli un decotto. Sbucciatene un pezzetto e tagliate-la a cubetti. Lasciatela in infusione in acqua bollente per cinque minuti. Filtrate il tutto e dolcificate con del miele. La bevanda così ottenuta può essere consumata sia calda che fredda. Potrebbe essere una buo-na idea portarne una bottiglietta per sorseggiarne un po’ durante il viag-gio, se sapete di soffrire di nausea. Lo zenzero agisce contro la nausea senza gli effetti collaterali dei comuni medicinali. Se il sapore dello zenze-ro dovesse risultare sgradito ai più piccoli, potete preparare per loro un infuso a base di melissa.

Nonostante questi rimedi è comun-que saggio rivolgersi al proprio me-dico di fiducia o al pronto soccorso più vicino.

Marta (da Green Me)

29

NA

TU

RA

& B

EN

ES

SER

E

Page 31: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

L’Etenismo è il moderno movimen-to che rivivifica l’antico Paganesimo germanico.

La rinascita della religione germa-nica si fece sentire per la prima volta nel corso del Romanticismo del XIX secolo, sebbene le prime istituziona-lizzazioni e centralizzazioni del culto si ebbero solo a partire dagli anni Trenta del XX secolo con la compar-sa dell’Odinismo.

Si tratta di una religione neopagana che si presenta suddivisa in una se-rie di tradizioni relativamente diver-se, alla base delle quali stanno però i medesimi insegnamenti e filosofie.

L’etimologia del termine eteno (He-athen in inglese) è interpretabile, essendo il termine presumibilmente derivato non da una sola lingua, ma da una parola che presenziava sot-to differenti forme in differenti idiomi. Si sa che il termine moderno è una ripresa dell’inglese antico “hæðen” (anglicizzato in heathen o headen), a sua volta nato come adattamen-to del nome norreno antico “heiðni” (heithni o heidni in forma anglicizza-ta). Il vocabolo indicava coloro che non si convertivano alla religione cri-stiana, come il lemma paganus.

Tuttavia si suppone più precisa-mente che il termine haithno venne usato da Ulfila per tradurre il greco ethne (“gentile” in latino), altro termi-ne sinonimo di pagano, indicante un aderente alle vecchie religioni.

DOTTRINALa dottrina etena pone i propri fon-

damenti sui versi contenuti nell’Ed-da, la quale tuttavia non è consi-derata un testo sacro, ma un’opera mitologica, filosofica e morale.

Nei versi eddici gli eteni trovano spiegazione alle questioni sul signifi-cato del mondo e della vita. Paralle-lamente la mitologia, che a differenza di quanto si crede non fu nemmeno in passato interpretata alla lettera, è vista come un insieme di racconti metaforici dai quali l’uomo può trarre

DOSSIERETENISMO

puro dell’Heidni, fino ad arrivare al suiteismo nonteistico dell’Odianesi-mo.

In genere le Divinità non sono enti-tà concrete che provocano il sorge-re del sole piuttosto che lo scorrere dell’acqua, queste sono tutte conse-guenze ultime dell’agire delle poten-ze numistiche in tutti i mondi e i livelli dell’esistenza. Gli dèi sono entità senza forma, carattere o aspetto, sono semplicemente degli spiriti del-la creazione che fungono da teoremi attraverso i quali si mantiene l’ordine e l’equilibrio dei cicli del cosmo.

Le divinità sono in poche parole le regole fondamentali dell’universo che permettono a questo di orga-nizzarsi secondo una precisa logica evolvendo in armonia. Dai teoremi basilari scaturisce l’aggregazione della materia così come percepita dall’uomo e così come ipoteticamen-te percepita da altri esseri, aggrega-zione che si ripete in ogni istante da sempre e per sempre.

Tendenzialmente le denominazioni che si pongono a mezza strada tra un estremo e l’altro sono l’Ásatrú, il Vanatrú, il Teodismo e il Fyrnsidù.

Il panteismo grossomodo acco-muna la filosofia della maggioran-za degli eteni, è cioè la concezione che identifica il divino con l’universo stesso, sacralizzando l’immanente e non riponendo la fede in qualco-sa di soprannaturale e trascenden-te. Il cosmo è diretta emanazione del divino, e si costituisce attraver-so gli eterni cicli che regolano l’ag-gregazione della materia di tutte le cose. Il principio divino è dunque la sostanza che costituisce il sostrato dell’esistenza e di cui tutte le cose sono fatte.

La realtà è composta da cicli eter-ni che sono percepibili in qualsiasi cosa e in qualsiasi processo che av-venga a livello umano e non umano. La stessa vita così come concettua-lizzata dall’uomo è un ciclo, ovvero un processo che passa attraver-so una nascita, una crescita e una

significati etici.La dottrina etena è relativamente

unificata in quanto l’intero sistema che accomuna le denominazio-ni poggia sul medesimo sostrato attinto dalle concezioni antiche e parallelamente da molte tradizioni filosofiche anche contemporanee. Elementi sono derivati dall’umani-smo, dal razionalismo, dal deismo anglosassone. Al contempo la dottri-na è differenziata in quanto ciascuna denominazione etena presenta un proprio peculiare tipo di approccio al sistema e alla visione del mondo, ol-tre al fatto che le varie ramificazioni si diversifichino per la pratica rituali-stica, l’organizzazione ecclesiastica e la dicotomia che le separa in gene-ticistiche e mondialistiche.

La teologia etena è varia e si diffe-renzia spaziando dal panteismo mo-nistico dell’Odinismo, al panteismo

30

Mjöllnir simbolo molto diffu-so tra gli eteni. Rappresenta il leggendario Martello del Dio Thor, essendo il più forte (fisi-camente) tra gli dèi, viene asso-ciato al “protettore dell’umanità” in quanto è in perenne conflitto con i giganti che mirano, oltre alla distruzione del regno degli dèi, anche alla sottomissione degli umani.

Page 32: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

morte. Ogni cosa attraversa queste tre differenti fasi — simboleggiate dalle tre Norne, le divinità del fato. I processi su cui si basa l’esistenza delle cose sono visti circolarmente in quanto dopo la morte ha sempre inizio una nuova vita; dopo il caos si genera sempre un nuovo ordine. Le forze del male sono la metafora del caos, mentre le forze del bene sim-boleggiano l’ordine e l’armonia.

L’etica dell’Etenismo è forse la ca-ratteristica dottrinale che più avvici-na le varie denominazioni tra loro. Essenzialmente si fonda sui precetti rappresentati dalle Nove Nobili Virtù e dai Nove Carichi. Il primo codice è basato sull’Havamal, uno dei poemi dell’Edda in cui si trovano massime di moderazione attinenti a svariati campi della vita. Il sistema consiste in una serie di dettami quali l’amore, l’amicizia, il rispetto per gli anziani e per i bambini. Si tratta di comanda-menti che possono servire all’essere umano per lo sviluppo dell’aspetto sociale, quello che gli permette di essere parte integrante della comu-nità umana e del mondo.

Parallelamente i Nove Carichi con-tengono dei precetti che servono all’uomo per lo sviluppo armonico e spirituale della propria sfera indivi-duale. Coraggio, verità, autocontrol-lo, onore, autocoscienza, operosità e industriosità sono alcune delle re-gole dei Carichi.

L’Etenismo non critica la tecnolo-

figura di Odino quale divinità simbo-leggiante il tutto universale.

Prima della seconda guerra mon-diale e sotto l’influenza del mistici-smo germanico è da collocare la comparsa dei rami del Wotanismo e dell’Irminismo, fortemente conta-giati da concezioni che unissero la tradizione germanica al misticismo cristiano. Queste due branche vivo-no la spiritualità secondo un’ottica geneticistica, dunque etnocentrica e nazionalistica.

Oggi l’Etenismo è presente e prati-cato quasi ovunque nel mondo occi-dentale e postcristiano.

Gruppi e comunità di eteni esisto-no in Scandinavia, in Germania, in Gran Bretagna, in Nord America, in Australia e in Nuova Zelanda, e si sono organizzate attraverso la for-mazione di decine di istituzioni. Pra-ticanti esistono anche in Russia, in Austria, in Svizzera, nei Paesi Bas-si, in Belgio, in Francia, in Italia, in Spagna, in Portogallo e in America meridionale, particolarmente diffusi sono anche in Argentina, Messico, Cile e Brasile.

L’esatto numero degli eteni non è conosciuto per una serie di motivi.

Pare ci siano alcune centinaia o forse migliaia di aderenti nelle zone storiche di sviluppo delle denomina-zioni etene, dunque in America set-tentrionale, in Islanda, in Australia, in Germania e in Scandinavia.

Leron

gia né predica la completa separa-zione dai beni materiali; le correnti più mistiche sono ostili piuttosto al decadentismo, al consumismo e al materialismo.

ORGANIZZAZIONEI gruppi eteni solo generalmente

organizzati secondo uno schema che si rifà ad un modello “ecclesia-stico” basato su principi democratici e repubblicani. Tale sistema è stato profondamente influenzato dai Thing parlamentari dell’epoca vichinga che a loro volta diedero forti fondamenta per la formazione dei sistemi parla-mentari scandinavi e britannici.

Comune tra le comunità è la prati-ca solitaria o in piccoli nuclei amicali o familiari. Questo tipo di aggrega-zioni sono tendenzialmente definite kindred o focolari (presso i gruppi teodisti è più diffusa la definizione di theod e goe) anche nel caso in cui non siano organizzazioni formali.

Il termine kindred è infatti in uso per indicare la struttura diocesale, ovvero i gruppi locali, delle maggio-ri organizzazioni come l’Assemblea asatruar popolare, il Rito Odinico e i rice teodisti.

Di associazioni etene di piccole di-mensioni ne sono presenti molte sin dagli anni Settanta e Ottanta, ma la maggior parte di queste congreghe sono unioni scarsamente istituzio-nalizzate e pertanto non richiedono l’aderenza di un membro nello stes-so modo di come la richiedono le or-ganizzazioni maggiori.

Conseguentemente a questo siste-ma non vi è un’autorità centrale che gestisca l’attività di tutti i gruppi e pertanto l’istituzionalità religiosa ten-de a mantenere uno stato di fluidità e mutamento in cui le aggregazioni sono in continuo scioglimento e for-mazione.

OGGILa religione etena è un fenomeno

vasto e conseguentemente di diffici-le analisi.

Il termine Etenismo è divenuto solo di recente un termine generico utiliz-zato per indicare l’intero fenomeno in tutte le sue varianti.

La prima corrente ad essere appar-sa in periodo postbellico è cronolo-gicamente l’Odinismo, non neces-sariamente ricostituente la religione nordica nella sua forma ortodossa, ma incentrato tendenzialmente sulla

DO

SSI

ER

31

Matrimonio eteno

Page 33: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Il Ramadan detto anche il Digiuno è, secondo il calendario musulmano, il nono mese dell’anno e ha una du-rata di 29 o 30 giorni. La parola, in arabo, significa “mese caldo”, il che fa ritenere che un tempo (quando i mesi erano legati al ciclo solare) esso fosse un mese estivo.

In origine, il mese di Ramadan era, come il suo nome stesso (mese caldo) mostra, un mese estivo; ma successivamente Maometto stesso adottò un calendario puramente lu-nare di dodici mesi che, perciò, cam-bia posizione anno per anno.

Dato che il calendario islamico è composto da 354 o 355 giorni (10 o 11 giorni in meno dell’anno sola-re), il mese di Ramadan di anno in anno cade in un momento differente dell’anno solare, e quindi man mano cade in una stagione diversa. Nel corrente anno 2012 (per gli Arabi 1433) il Ramadan inizia il 20 Luglio e termina il 18 Agosto.

Il Ramadan, per la rigorosa osser-vanza del digiuno diurno che osta-cola il lavoro e per il carattere festivo delle sue notti, costituisce un perio-do eccezionale dell’anno per i fedeli islamici in tutti i paesi a maggioranza musulmana: la sua sacralità è fon-data sulla tradizione già fissata nel Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una ri-velazione dall’arcangelo Gabriele.

Il digiuno durante tale mese costi-tuisce il quarto dei Cinque pilastri dell’Islam e chi ne negasse l’obbli-gatorietà sarebbe kāfir, colpevole cioè di empietà massima e dirimente dalla condizione di musulmano. In alcuni paesi a maggioranza islamica il mancato rispetto del digiuno è san-zionato penalmente.

Nel corso del mese di Ramadan i musulmani praticanti debbono aste-nersi - dall’alba al tramonto - dal bere, mangiare, fumare, dal prati-care attività sessuali e dall’abban-donarsi all’ira. Chi è impossibilita-to a digiunare (perché malato o in viaggio) può anche essere sollevato dal precetto, ma appena possibile, dovrà recuperare il mese di digiuno successivamente.

Dal momento che lo scopo del de-voto è quello di purificarsi da tutto quello che di materiale esiste nel

IL RAMADAN

tati dal digiuno e dovrebbero al suo posto, secondo le loro possibilità, fare la carità come ad esempio nutri-re le persone bisognose indipenden-temente dalla loro religione, gruppo etnico o dalle loro convinzioni.

Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto. La tradizione vuole che si debba mangiare un dattero perché così faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d’acqua.

Al termine del mese di Ramadan, viene celebrato lo Id al-fitr (“festa della interruzione [del digiuno]”), det-ta anche la “festa piccola”.

Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi. Si attribuisce ad esempio al digiuno la dote di insegnare all’uomo l’au-todisciplina, l’appartenenza ad una comunità, la pazienza e l’amore per Dio. Un’altra interpretazione è che il digiuno e l’astinenza sessuale per un mese intero ricordi al praticante le privazioni dei poveri e quindi lo invogli a versare la zakat (la tassa coranica verso i diseredati).

Francesco V.

mondo corrotto e corruttibile, e dal momento che ogni ingestione gra-devole è considerata corruzione del corpo e dell’anima, è vietato anche fumare e, secondo alcuni, profu-marsi perché in entrambe le azioni s’ingerirebbero sostanze estranee e da entrambe le azioni si trarrebbe un godimento illecito che distoglierebbe dagli aspetti penitenziali cui mira l’istituzione. L’ingestione involontaria di cibi, di sostanze liquide o gassose non costituisce comunque rottura di digiuno.

Vale la pena però sottolineare che l’uso del profumo nel corso del di-giuno è ammesso da una parte dei dotti musulmani che vietano esplici-tamente solo l’inalazione di incenso. Il motivo di questa relativa tolleranza sta forse nel fatto che il profeta Ma-ometto amava molto i profumi e ne faceva abbondante uso per il fastidio che egli provava per i cattivi odori, tanto da vietare a chi avesse man-giato aglio o cipolla di partecipare alla preghiera collettiva del mezzodì di venerdì in moschea.

Per alcuni dotti dello Sciismo, come ad esempio Najm al-Dīn al-Muhaq-qiq al-Hillī, invece, se il fumo e il pro-fumo non costituiscono violazione dell’obbligo, in caso di rapporti car-nali, la prima violazione dell’obbligo di astensione nel corso del digiuno comporterebbe la fustigazione e, in caso di recidiva, addirittura la pena di morte. Quest’opinione rimane nel-la quasi totalità dei casi non applica-ta nei fatti.

Le donne incinte o che allattano, i bambini e i malati cronici sono esen-

DO

SSI

ER

32

Page 34: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

DO

SSI

ER

33

LE OLIMPIADIGIOCHI OLIMPICI ANTICHI

I Giochi olimpici antichi furono delle celebrazioni atletiche e reli-giose, svolte nella città della Gre-cia antica, Olimpia, storicamente dal 776 a.C. al 393 d.C.

Le Olimpiadi avevano anche un’im-portanza religiosa, in quanto si svol-gevano in onore di Zeus, re degli dèi.

I vincitori delle gare venivano fatti oggetto di ammirazione e immortala-ti in poemi e statue, e fregiati di una corona di ulivo.

I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebra-zioni divenne noto come Olimpiade; i Greci usavano questa suddivisione per il computo degli anni. Per tutta la durata dei giochi venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Ekecheiria.

La partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli alle-namenti permetteva solo ai membri delle classi più facoltose di prendere in considerazione la partecipazione.

L’origine degli antichi Giochi olim-pici si è persa, anche se esistono molte leggende. Il primo documento scritto che può riferirsi alla nascita delle Olimpiadi parla di una festa con una sola gara: lo stadion. Da quel momento in poi tutti i Giochi diven-nero sempre più importanti in tutta la Grecia antica. Successivamente altri sport si aggiunsero alla corsa e il numero di gare crebbe fino a venti, e duravano sette giorni.

Nell’antichità, si tennero in tutto 292 edizioni dei Giochi olimpici.

A differenza dei Giochi olimpici moderni, solamente uomini che par-lavano greco potevano partecipare alle celebrazioni, i partecipanti pro-venivano dalle varie città stato della Grecia, ed anche dalle colonie della Magna Gracia.

I Giochi persero gradualmente im-portanza con l’aumentare del potere romano in Grecia: all’inizio furono benvoluti e aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli sottomessi (Nerone, ad esempio, aprì un enor-me edizione dei giochi a Roma in cui tutti gli atleti dell’Impero Romano

francese nella guerra franco-prus-siana (1870-1871). Giunse alla con-clusione che i francesi non avevano ricevuto un’educazione fisica ade-guata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi. Il barone venne, a tal proposito, influenzato dall’esempio di William Penny Brookes, medico inglese promotore fin dal 1850 di un’iniziativa analoga nella cittadina britannica di Much Wenlock.

De Coubertin presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894 duran-te un congresso presso l’università della Sorbona a Parigi. Il 23 giugno, ultimo giorno del congresso, venne deciso che i primi Giochi Olimpici dell’era moderna si sarebbero svolti

poterono partecipare, lui compreso), ma quando il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero Ro-mano, i Giochi olimpici vennero visti come una festa “pagana”, e nel 393 d.C., l’imperatore Teodosio I, assie-me al Vescovo di Milano Ambrogio, li vietò, ponendo fine a una storia durata oltre mille anni.

Dopo quasi 15 secoli di interruzio-ne, nel 1896 Pierre de Coubertin ri-stabilì i giochi olimpici cambiando un bel po’ di regole.

GIOCHI OLIMPICI MODERNI

I Giochi olimpici moderni continua-no ad essere un evento sportivo qua-driennale, essi prevedono la compe-tizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti.

Il barone Pierre De Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l’idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell’antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato.

L’interesse nella rinascita dei Gio-chi Olimpici crebbe quando le rovine dell’antica Olimpia vennero scoper-te da degli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo.

Contemporaneamente il barone francese, Pierre de Coubertin, cer-cava una spiegazione alla sconfitta

Olimpia, Grecia

Atleti raffigurati su vaso greco

Page 35: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

DO

SSI

ER

34

nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati in antichità. Fu fon-dato il Comitato Olimpico Internazio-nale (CIO) per organizzare l’evento, sotto la presidenza del greco Deme-trius Vikelas.

Le prime Olimpiadi dell’era mo-derna si svolsero ad Atene nel 1896, esse furono un successo. Con quasi 250 partecipanti, fu per l’epoca il più grande evento sportivo interna-zionale mai organizzato. La Grecia chiese di diventare sede permanen-te di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avreb-bero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa. Le seconde Olimpiadi furono asse-gnate a Parigi, Francia.

Il movimento olimpico utilizza di-versi simboli, principalmente ispirati alle idee e agli ideali espressi da De Coubertin.

A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali.

In più, esistono anche le Paralim-piadi, competizioni fra persone di-versamente abili.

A partire dal 1994 l’edizione inver-nale non si tiene più nello stesso anno dell’edizione estiva, ma sfasa-ta di due anni.

Probabilmente il simbolo più noto sono i cinque cerchi della bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei Giochi a partire dal 1920. Essa raffigura cinque anelli, di diverso colore, intrecciati in campo bianco.

Gli anelli sono cinque come i con-tinenti: Europa, Asia, Africa, America e Oceania. L’intreccio degli anelli

rappresenta l’universalità dello spiri-to olimpico.

I colori scelti per i cinque cerchi sono (da sinistra a destra) blu, gial-lo, nero, verde e rosso. Insieme al bianco dello sfondo, questi colori erano presenti nelle bandiere di tutte le nazioni del mondo nel momento in cui furono scelti. La combinazio-ne dei colori simboleggia quindi tutti i Paesi, ma esiste anche la credenza comune che il colore di ogni cerchio stia a rappresentare un determinato continente.

Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero “Più veloce, più alto, più forte”.

La fiamma olimpica viene accesa ad Olimpia dai raggi del sole e poi portata da una staffetta di tedofori, introdotta dall’edizione della mani-festazione a Berlino nel 1936, fino alla città che ospita i Giochi, dove viene impiegata per accendere il braciere olimpico durante la cerimo-nia di apertura. La fiamma olimpica arde nel braciere per tutta la durata dell’Olimpiade, e viene spenta nel corso della cerimonia di chiusura.

Alle Olimpiadi del 2000 erano pre-senti 28 discipline sportive, secondo la classificazione adottata dal CIO. Bisogna comunque tenere presente che a volte più sport vengono rag-gruppati sotto lo stesso nome (per esempio, nel nuoto sono compresi anche i tuffi). Soltanto 5 sport sono sempre stati presenti alle Olimpiadi sin dal 1896: atletica leggera, cicli-smo, scherma, ginnastica e nuoto. All’elenco andrebbe aggiunto anche il canottaggio, che era in programma nel 1896, ma le gare furono annulla-te a causa del maltempo.

Nelle Olimpiadi invernali sono at-

tualmente 7 le discipline sportive. Sci alpino, sci di fondo, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio, combi-nata nordica, salto con gli sci e patti-naggio di velocità sono sempre stati presenti nei programmi dei Giochi olimpici invernali. Gare di pattinag-gio di figura e hockey su ghiaccio erano già presenti nei Giochi estivi, prima dell’introduzione di Giochi in-vernali separati.

Negli ultimi anni il CIO ha inserito nuovi sport nel programma olimpi-co, tra cui lo snowboard e il beach volley. Dagli anni venti in poi, nes-suna disciplina è mai stata tolta dal programma olimpico, ma, viste le di-mensioni ormai raggiunte dall’even-to olimpico, il CIO si è riservato la possibilità di escludere alcuni sport dopo il 2004. Sport con poco segui-to di pubblico o molto costosi po-trebbero quindi rischiare di sparire dalle Olimpiadi. Baseball e softball, ad esempio, non saranno presenti a Londra nel 2012.

Per le edizioni del 2016 il CIO pre-vede di avere 28 sport e vorrebbe quindi inserirne altri due oltre ai 26 previsti per il 2012. Gli sport in lista sono 7: baseball, softball (che tente-rebbero il rientro) golf (presente nel 1900 e 1904), karate, pattinaggio, rugby a 7 (presente nel 1900, 1908, 1920 e 1924 come versione a 15) e squash.

Il prossimo 27 luglio (2012) si aprirà a Londra la XXX° Olimpiadi dell’epo-ca moderna, che terminerà il 12 ago-sto. In queste Olimpiadi per la prima volta tutti gli stati partecipanti avran-no delle atlete donne, persino stati come l’Arabia Saudita e il Qatar.

Londra sarà anche la prima e fin’ora unica città che avrà ospitato tre olimpiadi.

Arved

Bandiera OlimpicaPier De Coubertin

Page 36: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

DO

SSI

ER

35

FERRAGOSTOIl Ferragosto è una festività che

cade il 15 agosto in concomitanza con la ricorrenza dell’Assunzione di Maria.

In Italia, il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta e spesso caratterizzata da pranzi al sacco, grigliate e, data la calura stagionale, da rinfrescan-ti bagni in acque marine o lacustri. Molto diffuso anche l’esodo verso le località montane o collinari, in cerca sempre di refrigerio.

Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (ripo-so di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esi-stenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Consua-lia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli, oppu-re le feste in onore di Diana che si aprivano il 13 agosto per protrarsi per circa tre giorni, con processioni e fiaccolate. Catus

L’antico Ferragosto, oltre agli evi-denti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le princi-pali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le set-timane precedenti.

Nel corso dei festeggiamenti, in tut-to l’impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella parte-cipazione, durante il “Palio dell’As-sunta” che si svolge a Siena il 16 agosto.

Nell’occasione, i lavoratori porge-vano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l’usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria dai decreti pontifici.

IL NEOPAGANESIMO NEL REGNO UNITO

Le autorità scolastiche di Canter-bury (Regno Unito), hanno deciso di inserire la materia di paganesimo nel programma di studi fin dalla pri-ma elementare. Così agli alunni fin dalla tenera età verranno insegnati i principi pagani, con tanto di divinità, riti, druidi, magie, festività e recupero della cultura esoterica precristiana.

Il programma, dettagliatamente elaborato dal Cornwall’s Religious Education Advisory Group, prevede, inoltre, che all’età di undici anni gli allievi comincino ad affrontare anche il moderno paganesimo cornico, e a conoscerne i luoghi di culto attraver-so visite guidate.

Neil Burden, componente del Con-siglio della Cornovaglia con delega ai servizi per i giovani, ha dichiarato che l’iniziativa di introdurre il paga-nesimo tra le materie di scuola con-sentirà agli studenti l’«accesso ad un più ampio spettro delle fedi reli-giose».

L’iniziativa scolastica è, del resto, una diretta conseguenza del rico- Gianfranco

noscimento formale del druidismo come religione, avvenuto il 21 set-tembre 2010 da parte della Charity Commission for England and Wales. Tra le varie conseguenze derivanti dall’ufficializzazione del paganesi-mo vi è anche il fatto che ai detenuti pagani, per esempio, venga garan-tito un giorno di riposo settimanale per motivi religiosi (il giovedì, poiché il venerdì, il sabato e la domenica, sono rispettivamente riservati a mu-sulmani, ebrei e cristiani), e sia pure consentito di celebrare la festività con tanto di riti e oggetti sacri: pietre runiche, mantelli e bastoni flessibili (per motivi di sicurezza).

Secondo i dati ufficiali del censi-mento del 2001 i pagani nell’Inghil-terra e nel Galles si aggirano attorno ai 40.000, ma oggi la cifra pare esse-re di gran lunga superiore ed in fase di espansione. Il paganesimo com-prende druidi, wiccan e sciamani.

Page 37: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Mohandas Karamchand Gandhi fu figlio di un ministro del principe Rajkot, quindi appartenente ad una casta nobile, i cui membri non devo-no avere a che fare con i paria, che vengono trattati come animali nono-stante lavorino tantissimo. Gandhi si rese conto di questa gravissima in-giustizia sin da ragazzo, quando una volta aiutò un ragazzo spazzaturaio nel suo lavoro.

Dodici anni dopo, quando divenne avvocato, viaggiando lavoro in Su-dafrica, si rese conto della misera situazione dei settantamila “kulis”, i quali non potevano votare, possede-re terre, circolare liberamente tra le varie province.

Gandhi iniziò così a parlare alle fol-le di “kulis” che da diffidenti diventa-rono attente e sempre più numero-se. L’avvocato indiano non li esortò mai ad una rivoluzione violenta, ma a una rivolta morale, silenziosa, se-condo il principio “l’odio genera solo altro odio”.

All’inizio del 1914, con la pressio-ne del re d’Inghilterra sul Sudafrica, le leggi ingiuste vengono abrogate dopo che i “kulis”, furono imprigio-nati, picchiati e frustati ingiustamen-te, senza risposte violente da parte loro.

Gandhi nel 1915 ritornò in India (dove gli inglesi avevano sottomes-so milioni di “sporchi indigeni”) e co-minciò a viaggiare con un bastone, arrangiandosi, per conoscere meglio il suo paese dopo anni e soprattutto per unire indù e musulmani, bramini e “paria”.

Nel 1920 Mohandas disse agli in-diani di non comprare le stoffe ingle-si, ma di fabbricarsele da soli, così, l’arcolaio divenne un simbolo di li-bertà insieme al tricolore.

Nel 1930 iniziò la marcia del sale, contro il monopolio inglese; Gandhi

UOMINI & TESTIMONIANZE

MOHANDAS KARAMCHAND GANDHI

detto Mahatma (grande anima)

e intravide modi di produzione decentralizzati, domestici, arti-gianali. Disse: “Non produzione di massa ma produzione delle masse. La comunità villaggio do-vrebbe essere l’espressione del-lo spirito familiare, un’estensione della famiglia piuttosto che una collezione di individui in compe-tizione fra loro!”

Sarebbe bello un giorno se seguis-simo tutti il suo esempio!

Mika

camminò con i suoi seguaci fino al mare dove tutti insieme iniziarono a far bollire l’acqua per estrarre il sale, gesto seguito in tutta l’India. L’ordine dei poliziotti fu quello di arrestare chi violava la legge, ma in poche ore le prigioni indiane furono traboccanti di gente. Anche Gandhi fu arresta-to, ma la rivolta continuò; quando all’esercito giunse l’ordine di sparare sulla folla, gli ufficiali si rifiutarono di dare l’ordine ai loro uomini.

Gandhi durante la sua prigionia di-giunò per i “paria”, perché non venis-sero considerati impuri e intoccabili e riescì nel suo intento.

Nel 1945 il partito laburista inglese diede la libertà all’India, ma all’inau-gurazione del parlamento Gandhi non fu presente; era a Calcutta, dove indù e musulmani da parecchi mesi si facevano la guerra per le strade e Mahatma coraggioso pellegrinò nel-le zone più agitate per porre pace tra le due fazioni.

Con il suo ultimo digiuno Gandhi riuscì a far riappacificare le due par-ti, ma un fanatico indù, Nathuram Godse, incolpando al Mahatma la vanificazione della conquista del-le moschee, il 30 gennaio 1948 gli sparò tre colpi di rivoltella a meno di un metro, uccidendolo.

Mahatma Gandhi è colui più di altri che ci ha dimostrato che si possono ottenere diritti, libertà e giustizia anche senza l’uso della violenza.

Il sogno di Gandhi non era quel-lo dell’autosufficienza individua-le e neanche dell’autosufficienza familiare ma dell’ autosufficienza della comunità villaggio.

I britannici credevano in me-todi di produzione centralizzati, industrializzati e meccanizzati. Gandhi rovesciò questi principi

36

Gandhi

Page 38: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

37

UO

MIN

I &

TE

STIM

ON

IAN

ZE

Martin Luther King nacque il 15 gennaio 1929 ad Atlanta (Georgia), fu Religioso e politico statunitense.

A 19 anni, Martin Luther King rice-ve gli ordini religiosi per il Ministero Battista.

Seriamente interessato al sociale, King si laurea in sociologia e, dopo aver assistito alle lezioni del dottor A.J . Muste e del dottor W. Johnson Mordecai che esaltavano la figura del Mahatma Gandhi, approfondisce il pensiero del leader indiano.

A 22 anni Martin Luther King si laurea con una laurea di secondo grado in Teologia e nel giro di pochi anni ottiene il dottorato in teologia sistematica, viene nominato Pasto-re della Chiesa di Dexter Avenue, a Montgomery in Alabama, si sposa con Coretta, ed ha una figlia Yolan-da Denise.

Intanto in America, negli stati del sud si accende la protesta razziale e l’Alabama ne è al centro.

Da una parte la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiara incostituzio-nale la segregazione razziale anche nelle scuole pubbliche, dall’altra la popolazione bianca continua a di-fendere i suoi vecchi privilegi.

In seguito all’arresto di una signora di colore che si era rifiutata di ce-dere il proprio posto a un bianco su un autobus, la popolazione nera si organizza in associazioni di soste-gno della causa antirazzista (MIA), boicottando gli autobus della città e Martin Luther King viene eletto loro presidente.

In risposta al boicottaggio la com-pagnia di autobus di Montgomery sospende il servizio nei quartieri neri.

Il 1956 è un anno difficile per Mar-tin Luther King.

Una bomba Viene buttata nel por-tico della sua casa a Montgomery, la moglie Coretta è in casa con la figlioletta ed una amica, fortunata-mente nessuno resta ferito.

L’organizzazione intraprende un’azione legale perché le leggi di segregazione razziale sui mezzi pubblici di Montgomery vengano di-chiarate incostituzionali.

In risposta Martin Luther King vie-ne incriminato, con altri partecipan-ti al boicottaggio degli autobus di Montgomery, con l’accusa di aver

le tecniche non violente di Gandhi.L’Amministrazione pubblica cer-

ca di mettere in crisi il leader nero, arrestandolo con l’accusa di false denunce dei redditi per le imposte dovute allo stato dell’Alabama, ma Martin Luther King viene prosciolto dall’accusa da una giuria di bianchi.

Anche se Martin Luther King viene ricevuto dalle più alte cariche degli Stati Uniti d’America, le sue attività sono sempre nell’occhio del ciclone, viene arrestato spesso con le accu-se più diverse, dal vagabondaggio, alla violazione di proprietà privata, violazione del codice stradale, ostru-zione di marciapiede e manifestare senza permesso, trovandosi spesso in carcere con i suoi sostenitori.

Intanto le dimostrazioni in favore degli uguali diritti dei neri, con marce e sit-in, continuano e si diffondono in tutti gli stati del Sud.

Associazioni e Movimenti per i diritti civili si moltiplicano e raccolgono nu-merosi adepti, i cittadini americani di colore vogliono viaggiare sugli stes-si mezzi dei bianchi, di usufruire del-le stesse scuole, delle stesse mense e, per averlo, si rivolgono ai tribunali ottenendo, con il tempo,giustizia.

Nell’agosto del 1964 si svolge la marcia di protesta di Washington, la prima grande manifestazione a livel-lo nazionale dove Martin Luther King pronuncia il suo discorso “I Have a

organizzato una cospirazione tesa a ostacolare e impedire lo svolgimen-to di un’attività “senza giusto o lega-le motivo”.

Dopo alterne vicende la battaglia legale, finisce con l’abolizione della segregazione razziale sugli autobus di Mongomery: una prima vera vitto-ria contro il razzismo.

La voce di Martin Luther King vie-ne ascoltata in tutta l’America, il “Time” gli dedica una copertina e il discorso, intitolato “Give Us the Bal-lot” (“Dateci il voto”), pronunciato al Lincoln Memorial, a Washington, ha milioni di ascoltatori e diventa mate-ria di discussione ovunque, anche fra i bianchi antisegregazionisti.

La Guardia Nazionale dell’Arkan-sas scorta nove studenti neri all’in-terno di una scuola per soli studenti bianchi, ma la tensione fra neri e bianchi è sempre alta.

Martin Luther King pubblica il libro “Stride Toward Freedom: The Mon-tgomery Story” e, mentre sta firman-do le copie del libro in una libreria viene pugnalato da una “squilibra-ta”.

Martin Luther King, determinato a portare avanti la battaglia del-la uguaglianza dei neri americani, senza spargimento di sangue, nel 1959 con la moglie Coretta passa un mese in India, ospiti del primo ministro indiano Nehru, per studiare

MARTIN LUTHER KING

Martin Luther King

Page 39: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

38

UO

MIN

I &

TE

STIM

ON

IAN

ZE

Dream” (“Io ho un sogno”) dai gradi-ni del Lincoln Memorial.

Alla fine della manifestazione, as-sieme agli altri leader del movimento per i diritti civili, Martin Luther King incontra alla Casa Bianca il presi-dente John F. Kennedy, che verrà ucciso a Dallas nel Novembre dello stesso anno.

Nel campo della integrazione raz-ziale le vittorie non sono mai risolu-tive, i neri devono conquistare i loro diritti città per città, stato dopo stato e nel frattempo sopportare le anghe-rie dei bianchi che sono fortemente contrari a riconoscere ai negri gli stessi loro diritti.

Rivolte scoppiano ad Harlem, nel New Jersey, in Illinois, in Pennsylva-nia attivisti pro diritti civile vengono assassinati, ma tutto il mondo segue le vicende del movimento e Luther

entrano in sciopero e Martin Luther King guida una marcia di seimila persone attraverso il centro di Mem-phis in loro appoggio.

Scoppiano disordini durante i quali alcuni manifestanti neri saccheggia-no negozi della città. Un ragazzo di sedici anni viene ucciso e cinquanta persone rimangono ferite.

Durante la sua permanenza a Mem-phis, un cecchino gli spara mentre si trova al balcone della sua stanza al secondo piano del Motel dove allog-gia, muore il 4 Aprile 1968.

Marika Lucanto

King è accolto in udienza da papa Paolo VI, in Vaticano e riceve il pre-mio Nobel per la Pace.

Il presidente Lindon Johnson firma la legge che dà il voto ai neri, nuove rivolte ed opposizioni seguono que-sto passo avanti.

Le rivolte diventano sempre più sanguinose, nella rivolta di Newark, in New Jersey, muoiono ventitré per-sone e settecentoventicinque riman-gono ferite; nella rivolta di Detroit, muoiono quarantatre persone e tre-centoventiquattro rimangono ferite.

Il grande cuore di King emerge an-cora con la “Campagna dei poveri” della Southern Christian Leadership Conference”, con lo scopo di farsi portavoce dei problemi della popo-lazione povera, sia nera sia bianca.

Nel 1968, i lavoratori della nettezza urbana di Memphis, in Tennessee,

Page 40: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

CUPIDO O EROSCUPIDO (Roma) Latino cupido, da

cupere, “bramare”, nella mitologia ro-mana, figlio di Venere, dea dell’amo-re, e di Vulcano, dio del fuoco. Noto soprattutto come il dio giovane e bello che si innamorò di Psiche, una fanciulla bellissima. In altri racconti appare come un ragazzo dispettoso che colpisce indiscriminatamente uomini e dei con le sue frecce, fa-cendoli innamorare perdutamente. Nelle raffigurazioni artistiche di so-lito Cupido appare come un bimbo nudo e alato, spesso bendato, con arco e frecce.

EROS (Grecia) Dio dell’amore. Nella mitologia più antica era rap-presentato come una delle prime forze della natura, figlio del Caos e personificazione dell’armonia e della potenza creativa dell’universo; ben presto, tuttavia, venne identificato con un giovane bello e affascinante, accompagnato da Foto (“bramosia”) e Imero (“desiderio”). Nella mitologia più tarda appare inseparabile dalla madre, Afrodite, dea dell’amore. Nell’arte greca Eros veniva descrit-

MITOLOGIA & FOLKLORE

GLI DEI GRECI & ROMANI(prima parte)

cina, oltre che un abilissimo arciere e un grande atleta; era anche il dio dell’agricoltura e del bestiame, della luce poetica e della verità filosofica. Talvolta Apollo è descritto spietato e crudele, come nell’Iliade di Omero dove si dice che rispose alle preghie-re del sacerdote Crise, che implora-va la liberazione di sua figlia da par-te del generale greco Agamennone, lanciando frecce infuocate portatrici di peste sull’esercito greco; uccise per gelosia Coronide, che gli aveva dato il figlio Asclepio; rapì e violen-tò la giovane principessa ateniese Creusa e l’abbandonò assieme al figlio con lei concepito. Nell’arte an-tica Apollo veniva rappresentato più delle altre divinità, forse per la sua bellezza fisica. Uguale per i Roma-ni.

to come un giovane alato, piccolo ma bellissimo, dagli occhi frequen-temente bendati per simboleggiare la cecità dell’amore. A volte aveva in mano un fiore, ma più spesso arco e frecce d’argento, con cui lanciava frecce di desiderio nel petto degli dei e degli uomini. Nell’arte e nella leggenda romane, Eros degenerò in un ragazzino dispettoso e fu spesso raffigurato come un paffuto fanciulli-no alato armato di arco e faretra.

APOLLOAPOLLO (Grecia) Figlio del dio

Zeus e di Leto, figlia di un titano. Nelle leggende omeriche Apollo era prima di tutto un dio profeta con un importante oracolo a Delfi, che con-cedeva talvolta il dono profetico ai mortali che amava, come la princi-pessa troiana Cassandra. Era an-che il dio della musica e della medi-

39

Cupido

Apollo

Dioniso

Page 41: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

MIT

OL

OG

IA &

FO

LK

LO

REDIONISO

Dioniso (Grecia) Dio del vino e del-la vegetazione che insegnò ai mor-tali la viticoltura e la vinificazione. Fi-glio di Zeus e della mortale Semele, figlia del re di Tebe, Cadmo, Dioniso venne spesso raffigurato sui vasi at-tici come dio della vegetazione, con un corno per bere e tralci di vite; in seguito divenne popolare come dio del vino, e in alcune feste in suo onore gli si attribuivano “miracoli del vino”. Secondo la tradizione, Dioniso moriva ogni inverno per rinascere in primavera, simboleggiando, con la rinascita ciclica e la ricomparsa dei frutti sulla terra.

Dal V secolo a.C. Dioniso fu co-nosciuto presso i greci anche come Bacco, e baccanti erano detti i suoi seguaci che lo invocavano durante i misteri, nati probabilmente dalle fe-ste di primavera e divenuti un’occa-sione per abbandonarsi al vino e alle licenziosità. Fu in questa forma che il culto di Dioniso si diffuse presso i ro-mani, dove i suoi misteri furono chia-mati, nel II secolo a.C., Baccanali, e divennero così sfrenati da incorrere nella proibizione del senato romano nel 186 a.C. Nel I secolo d.C., tutta-via, i misteri di Dioniso erano ancora popolari, come attestano le raffigu-razioni visibili sui sarcofagi greci.

40

DEMETRA O CEREREDEMETRA (Grecia) Dea del grano

e dei raccolti, figlia del titano Crono e di Rea. Quando sua figlia Perse-fone fu rapita da Ade, dio degli In-feri, Demetra ne fu così addolorata che trascurò le terre, sulle quali non crebbe più alcuna pianta, e la care-stia si abbatté sul mondo. Sconcer-tato dalla situazione, Zeus chiese al fratello Ade di restituire Persefone alla madre. Questi acconsentì, ma prima di liberarla le fece mangia-re i chicchi di una melagrana che l’avrebbero costretta a ritornare da lui quattro mesi all’anno (sei mesi in un’altra versione del mito). Felice di aver ritrovato sua figlia, in primavera Demetra faceva nascere dalla terra fiori, frutti e grano in abbondanza, ma in autunno, quando Persefone ritornava nel mondo sotterraneo, il suo dolore provocava la morte della vegetazione e apriva le porte all’in-verno.

CECERE (Roma) Dea dell’agricol-tura, la cui figlia Proserpina era iden-tificata con Persefone. La credenza greca secondo la quale alla sua gio-ia di unirsi nuovamente alla figlia si doveva ogni primavera la rinascita della natura e l’abbondanza di frutta e di raccolti sulla terra, fu introdotta a Roma nel V secolo a.C., e il suo culto divenne molto popolare soprat-tutto fra i plebei. La parola “cereali” deriva dal suo nome e la sua festa principale, chiamata Cerialia, si ce-lebrava intorno alla metà di aprile.

ARTEMIDE O DIANAARTEMIDE (Grecia) Una delle dee

principali. Figlia di Zeus e di Leto e sorella gemella di Apollo, era la più importante delle divinità della caccia e degli animali selvatici, soprattutto degli orsi, nonché protettrice delle nascite, della natura e dei raccol-ti. In quanto personificazione della Luna, talvolta veniva identificata con Selene ed Ecate. Benché tradizio-nalmente protettrice delle giovani fanciulle, durante la guerra di Troia Artemide impedì ai greci di salpare per Troia finché non le ebbero sacri-ficato una vergine. Secondo alcune versioni della leggenda, all’ultimo momento salvò la vittima, Ifigenia. Come Apollo, Artemide era armata di arco e frecce, con cui spesso pu-niva i mortali che la indispettivano. Secondo altre leggende, assicurava alle donne che morivano di parto una morte rapida e indolore.

DIANA (Roma) Dea di origine La-tina, inizialmente Dea Madre e suc-cessivamente della Luna e della caccia. Custodiva le fonti e i torrenti, dispensatrice di sovranità e protet-trice degli animali selvatici. Era inol-tre particolarmente cara alle donne, poiché assicurava un parto facile alle sue predilette. Nelle raffigura-zioni artistiche di solito appare come una giovane cacciatrice, spesso con arco e frecce.

Demetra

Artemide

Eracle

Page 42: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

M

ITO

LO

GIA

& F

OL

KL

OR

E ERACLE O ERCOLEERACLE (Grecia) Eroe noto per

la forza e il coraggio e per le sue numerose imprese; Ercole è il suo nome romano. Era figlio del dio Zeus e di Alcmena, moglie del generale tebano Anfitrione. Era, sposa gelo-sa di Zeus, voleva uccidere il figlio del dio infedele; poco dopo la nasci-ta di Eracle mandò due grossi ser-penti nella sua culla, ma il neonato li strangolò. Da ragazzo Eracle uc-cise un leone con la sola forza del-le mani; in seguito vinse gli abitanti di Orcomeno, città che riscuoteva tributi da Tebe: come ricompensa, gli venne concessa la mano della principessa tebana Megara, dalla quale ebbe tre figli. Era, ancora im-placabile nel suo odio verso Eracle, gli causò un attacco di pazzia duran-te il quale uccise moglie e figli. Per l’orrore e il rimorso di ciò che aveva fatto, Eracle avrebbe voluto togliersi la vita, ma l’oracolo di Delfi gli disse che si sarebbe purificato diventando il servitore di Euristeo, re di Micene. Euristeo, spinto da Era, gli indicò come espiazione il compimento di dodici difficili imprese.

ASCLEPIO ASCLEPIO (Grecia) Dio della me-

dicina, il cui simbolo era un basto-ne intorno al quale stava avvolto un serpente. Era figlio del dio Apollo e di Coronide, una bellissima fanciulla tessala. Infuriato perché Coronide gli era stata infedele, Apollo la uccise e trasse Asclepio non ancora nato dal suo grembo, per poi affidarlo al

obbligò Crono a restituire gli altri fi-gli, assetati di vendetta. Nella guerra che ne seguì, i titani combatterono al fianco di Crono, ma vinse Zeus con gli altri dei, mentre i titani furono gettati nel Tartaro. Zeus da quel mo-mento dominò il Cielo, i suoi fratelli Poseidone e Ade ebbero il potere rispettivamente sul mare e sugli in-feri, mentre la Terra fu governata in comune da tutti e tre.

Nei poemi omerici Zeus viene rap-presentato come il dio della giusti-zia e della pietà, sposo della sorella Era, con la quale ebbe Ares, dio del-la guerra, Ebe, dea della giovinezza, Efesto, dio del fuoco, e Ilizia, dea del parto.

GIOVE (Roma) Il padre degli dei, figlio del dio Saturno, che spodestò. In origine dio e re del cielo, Giove era venerato come dio della piog-gia, del tuono e del fulmine. Come protettore di Roma veniva chiamato Iuppiter Optimus Maximus (“il mi-gliore e il più grande”) ed era vene-rato in un tempio sul Campidoglio. In quanto Iuppiter Fidius era il custode della legge, il difensore della verità e il protettore di giustizia e virtù; i ro-mani identificavano Giove con Zeus, il dio supremo dei greci, e assegna-vano al dio latino gli attributi e i miti della divinità greca. Nella letteratura latina, perciò, Giove ha molte carat-teristiche greche, mentre nel culto religioso romano era sostanzialmen-te immune dagli influssi greci.

centauro Chirone. Asclepio imparò tutto ciò che Chirone sapeva sulla medicina e divenne abilissimo nel guarire, ma poiché minacciava l’or-dine naturale strappando gli uomini alla morte, il dio Zeus lo uccise con un fulmine. Per i romani si chiamava Esculapio.

ZEUS O GIOVEZEUS (Grecia) Dio del cielo e il si-

gnore degli dei del monte Olimpo. Secondo Omero, Zeus era il crea-tore, il protettore e il signore tanto degli dei olimpici quanto del genere umano, nonché il re del cielo, il dio della pioggia, il raccoglitore delle nubi e il dispensatore dei fulmini; il dio si proteggeva il petto con l’egida e veniva simboleggiato dall’aquila e dall’albero di quercia

Zeus era il figlio più giovane del ti-tano Crono e della titanide Rea e fra-tello degli dei Poseidone, Ade, Estia, Demetra ed Era. Secondo un antico mito riguardante la nascita di Zeus, Crono, temendo di perdere il trono per mano di uno dei figli, li ingoiava appena nati. Quando nacque Zeus, Rea avvolse in fasce una pietra che fece ingoiare a Crono e nascose a Creta il neonato, che venne accudi-to dalle ninfe. Divenuto adulto, Zeus

41

Asclepio

Zeus

Era

Page 43: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

MIT

OL

OG

IA &

FO

LK

LO

REERA O GIUNONE

ERA (Grecia) La regina degli dei; figlia del titano Crono e della titani-de Rea, era sorella e sposa di Zeus. Dea del matrimonio e protettrice del-le donne sposate, Era generò Ares, dio della guerra; Efesto, dio del fuoco; Ebe, dea della giovinezza, e Ilizia, dea del parto. Moglie gelosa, Era perseguitò spesso le amanti e i figli di Zeus; non dimenticava mai un’offesa ed era nota per la sua natura vendicativa. Adirata con il principe troiano Paride che le ave-va preferito Afrodite, dea dell’amore, in una gara di bellezza, Era aiutò i greci nella guerra di Troia e fu soddi-sfatta soltanto quando la città venne finalmente distrutta.

GIUNONE (Roma) Regina degli dei, sposa e sorella di Giove. Era la protettrice delle donne e fu ve-nerata con nomi diversi. Come Iuno Pronuba presiedeva al matrimonio, come Iuno Lucina aiutava le donne nel parto, e come Iuno Regina era la particolare consigliera e protettri-ce dello stato romano. La festa a lei dedicata, i Matronalia, si celebrava il primo giorno di marzo. Il mese di giugno prese il nome da lei.

duceo), con serpenti intrecciati e ali; Ermes conduceva le anime dei morti nel mondo sotterraneo (Ermes Psi-copompo), possedeva poteri magici sul sonno e i sogni, ed era il dio del commercio e dei mercanti, nonché il custode delle mandrie. Dio degli at-leti, proteggeva i ginnasi e gli stadi e lo si riteneva responsabile sia della fortuna che della ricchezza. Malgra-do le sue virtù, Ermes era anche un nemico pericoloso, un truffatore e un ladro. Il giorno della sua nascita rubò il bestiame del fratello Apollo, dio del Sole, facendo camminare all’indietro la mandria sulle proprie orme per cancellarne le tracce; po-sto a confronto con Apollo, Ermes negò il furto, ma i due fratelli si ri-conciliarono quando Ermes donò ad Apollo la lira che aveva creato. Er-mes veniva rappresentato nell’arte greca più antica come un uomo bar-buto e maturo; nel periodo classico divenne un giovane atletico, nudo e imberbe.

MERCURIO (Roma) Messagge-ro degli dei, figlio del dio Giove e di Maia, figlia del titano Atlante. Mer-curio era anche il dio dei mercanti e del commercio e condivideva molti degli attributi del dio greco Ermes. Al culto di Mercurio venne dedicato un tempio vicino al Circo Massimo, a Roma, nel 495 a.C.

(Continua nel prossimo numero, N°VII, Settembre/Ottobre 2012)

...................

Francesco V.

ARES O MARTE ARES (Grecia) Dio della guerra

e figlio di Zeus e di Era. Aggressi-vo e feroce, impersonava la natura brutale della guerra. Tra le divinità a lui associate c’era Afrodite, dea dell’amore, da cui ebbe dei figli, e di-vinità minori come Deimo (Terrore) e Fobo (Paura), che lo accompagna-vano in battaglia. Per quanto ardito e battagliero, Ares non era invincibile, neppure contro i mortali.

MARTE (Roma) Dio della guerra. Benché la sua natura originaria e le sue funzioni siano oscure, Marte, da cui prende nome il mese di mar-zo, era identificato dai romani con il dio greco della guerra, Ares. Tra le principali divinità di Roma, era con-siderato anche il padre del popolo romano, in quanto padre di Romolo, il leggendario fondatore della città; il suo altare si trovava nel Campo Marzio. Nel 42 a.C., per commemo-rare la propria vittoria sugli assassini di Giulio Cesare, l’imperatore Augu-sto attribuì a Marte il titolo di Ultor (“vendicatore”) e gli dedicò un nuovo tempio.

ERMES O MERCURIOERMES (Grecia) Messaggero de-

gli dei, figlio del dio Zeus e di Maia, figlia del titano Atlante. Messaggero particolare di Zeus, Ermes portava sandali alati, un cappello a falda lar-ga e una verga d’oro magica (il ca-

42

AresErmes

Page 44: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

M

ITO

LO

GIA

& F

OL

KL

OR

E

43

SABBAT DI AGOSTOE’ considerato un Sabat Maggiore,

conosciuto come Lammas o Lugh-nasad, dalla Wica Italica è invece denominato Sabbat del Raccolto.

Lammas (da loaf-mass, “festa dei pani”) si celebra il primo agosto ed è una festa di ringraziamento dove il pane simboleggia i frutti della sta-gione e della Madre Terra.

Il significato di Lammas è quindi legato alla mietitura del grano, de-nominato da alcuni il Raccolto rifa-cendosi agli antichi usi dei popoli agro-pastorali italiani, che al termine della mietitura usavano riunirsi nel-le piazze per festeggiare con balli e sagre l’avvenuto raccolto e il ritorno dell’abbondanza.

In ricordo di questi usi oggi nel mese di agosto, e non solo, in molti paesi italiani si svolgono sagre cu-linarie.

Il Sabbat viene festeggiato ogni anno il 1 di agosto.

Questo Sabbat rappresenta l’apice dell’abbondanza. L’inizio del rac-

dire i frutti, gli orti e gli alberi.

Come addobbare l’altare:Fasci di spighe, pannocchie, bam-

boline di paglia o granturco, girasoli, cristalli e pietre di colore giallo, mie-le, monete dorate.

Il colore è il giallo.

Arved

colto e nello stesso tempo l’inizio del declino. Simbolicamente il Dio è concepito come prossimo al suo “sacrificio”, le giornate infatti iniziano ad accorciarsi, ma il suo seme vive già nel grembo della Dea.

E’ il momento per ringraziare della prosperità estiva e meditare sul ciclo di vita, morte e rinascita.

Si celebra quindi il raccolto, insie-me a Mabon (Ringraziamento), è un momento di raccoglimento interiore, in previsione della prossima venuta dell’inverno.

E’ favorito tutto ciò che riguarda l’amore e la fertilità. Questo giorno infatti è chiamato anche il matrimo-nio del sole e della luna, e in molti paesi di tradizione celtica viene fe-steggiato similmente a Yule.

Tutte le erbe, tutti i cereali ( grano, frumento, miglio, riso, avena ecc... ), le verdure, la frutta, sono matu-re; sono sacri in questo giorno della grande festa del raccolto, infatti pro-prio in questo giorno si usano bene-

LUNA DI LUGLIOLuna piena di luglio Luna del Raccolto / IV° Lunazio-

ne dei Prati

Luna del Raccolto, il nome è assi-milato ai primi raccolti dei frutti che la terra ci offre.

Il nome di questa lunazione e “dei Prati”, che invece si riferisce alla ri-gogliosa natura, che si presenta al culmine del suo massimo splendo-re.

La natura è al suo splendore, inol-tre inizia il primo raccolto, che si fe-steggerà nel Sabbat del Raccolto.

Il Dio è al massimo del suo splen-dore, quindi questo Esbat è dedicato a pratiche particolari, che richiedono molta forza e molta attenzione.

La Luna sarà piena martedì 3 lu-glio alle ore 20:51.

La stagione dell’abbondanza è al culmine, la vegetazione è lussureg-

giante, il raggi del sole sono intensi.L’erba è alta nei prati ed è pronta

per essere falciata ed anche i cere-ali sono vicini alla maturazione.

Questa è la luna del raccolto, quan-do la Terra nutriente e rigogliosa ha già dato buona parte dei suoi frutti, e può permettersi di assumere al me-glio quel carattere ricettivo e acco-gliente della Grande Madre.

Approfittiamo di questo tempo dell’anno, che per molti coincide con le vacanze, per fare un passo avanti nel nostro legame con Madre Terra.

A qualsiasi stadio del rapporto ci troviamo, possiamo decidere di progredire dalla capricciosa dipen-denza infantile, verso una matura assunzione di responsabilità, fino a scegliere consapevolmente di colla-borare con Lei, con la Madre Terra, come esseri alla pari, individui final-mente adulti in grado di contribuire al benessere e alla tutela del nostro

pianeta.Il tempo delle vacanze è una con-

dizione ideale anche per entrare in contatto con la propria interiorità.

Nella momentanea assenza di atti-vità frenetiche possiamo concederci il piacere di meditare, e rielaborare le esperienze delle scorse stagioni, esercitando una delle più belle fun-zioni dell’’elemento acqua: trattenere ciò che è utile, metabolizzandolo, ed

Page 45: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

MIT

OL

OG

IA &

FO

LK

LO

REre, il dipingere e tutte quelle picco-

le o grandi capacità che ognuno di noi possiede in qualche misura, ma spesso non esprime per mancanza di tempo.

SIMBOLI DELL’ESBAT DELLA LUNA DEL RACOLTO:

Piante:agrimonia, caprifoglio, bal-

espellere ciò che non ci serve più, lasciandolo veramente andare come una vela sul mare.

Approfittiamo dell’energia di questo periodo, per esprimerci creativamen-te e rispolverare (o lasciar affiorare) quei talenti che spesso, presi dalla frenesia del lavoro, trascuriamo per tutto l’anno, per esempio lo scrive-

44

LUNA DI AGOSTOLuna piena di agosto Luna del Grano / V° Lunazione

del SoleLuna del Grano, il nome è assimi-

lato ai campi di grano che sono or-mai pronti per la mietitura.

Il nome di questa lunazione è “del Sole”, è si riferisce appunto al sole che in questo periodo è all’apice del

suo vigore, il caldo investe ogni cosa e la luce permea con la sua energia la natura, gli animali e gli uomini.

La Luna sarà piena giovedì 2 agosto alle ore 05:27.

Questa Luna ci ricorda il raccolto del grano, ed invita tutti i praticanti a prendere esempio da questo frutto, che oltre a fornire nutrimento si rige-nera dai suoi semi. Invita a riflettere su quanto abbiamo fatto finora, e da quali aspetti positivi della nostra vita possiamo “seminare” nuovamente per poterci migliorare ancora.

Con l’arrivo del mese di Agosto la ruota dell’anno ci ha condotto alla festività del Raccolo o di Lammas (da loaf-mass, “festa dei pani”), ri-cordando che è grazie ai raccolti di questa stagione che potremmo provvedere al nostro nutrimento du-rante la stagione invernale, che è ormai alle porte.

Questo momento dell’anno, domi-nato dal calore solare e dalla gene-rosità della natura, vede la fine degli sforzi umani per portare a compi-mento il ciclo agrario con il raccolto.

Lammas/Raccolto, 1 agosto, è la prima delle due feste per il raccolto (la prossima sarà Mabon/Ringrazia-mento, 22/23 settembre), ed è an-tica usanza ringraziare la terra per l’abbondanza dei suoi doni, di cui finalmente si godono i risultati, dopo le fatiche.

Sebbene questo sia per noi il tem-po delle nostre vacanze, la stagione in realtà si avvia alla fine. La luce lentamente decresce giorno per giorno.

Gioia di vivere, fiducia, ottimismo e positività: questi sono i sentimenti più autenticamente che caratterizza-no l’energia di questa fase dell’anno e che ci accompagnano mentre ci tuffiamo tra le onde del mare, go-diamo di un tramonto mozzafiato, o camminiamo tra i sentieri delle verdeggianti montagne, o ancora esploriamo nuove terre a caccia di avventure.

Approfittiamo di questo momento e dell’energia di questo periodo, per prepararci con ottimismo e positivi-tà, con forza e gioia, ad affrontare la nuova stagione autunnale che

segnerà l’avvio delle attività lavorati-ve o scolastiche. Il tutto sempre ac-compagnandoci con la meditazione, meditando magari su progetti futuri e come realizzarli al meglio.

SIMBOLI DELL’ESBAT DELLA LUNA DEL GRANO:

Piante: camomilla, angelica, lauro, iperico, finocchio, ruta, arancio

Colori: giallo, oro Fiori: girasole, calendula Profumi: incenso, eliotropio Pietre: occhio di gatto, cornalina,

diaspro, agata rossa Alberi: nocciolo, ontano, cedro Animali: leone, fenice, sfinge, dra-

go, falco, aquila.Giulia

samo di limone, issopo. Colori: argento, blu-grigio Fiori: loto, ninfea, gelsomino Profumi: iris, incenso Pietre: perla, agata bianca Alberi: quercia, acacia, frassino Animali: granchio, tartaruga, delfi-

no, balena, ibis.

LUNA BLUNon tutti gli anni capitano due Lune

piene in un mese, quando ciò acca-de, la seconda Luna piena viene de-nominata Luna Blu.

Quest’anno agosto ci offrirà la Luna Blu (che non è di colore blu ma indica la seconda luna piena), ciò accadrà venerdì 31 agosto alle ore 15:38.

Essa è la più potente e più carica d’energie di tutte le lune, per la sua forza e propizia per qualsiasi attivi-tà.

In questa luna vengono onorati il Grande Spirito, il Dio e la Dea e tutti gli Spiriti. In ugual modo.

Sarah

Page 46: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

EVENTI1º luglio - Cipro assume la presidenza di turno dell’Unione europea.27 luglio - 12 agosto - Si svolgono i trentesimi giochi olimpici. La città scelta per ospitare l’eventoè per la terza volta Londra.

OLTRE LA SOGLIA

ALMANACCOLuglio/Agosto 2012

Leron

LUNA BLU & XIII° LUNAZIONENon tutti gli anni capitano due Lune piene in un mese; la seconda Luna piena viene denominataLuna Blu, ed è la più potente di tutte le lune: per la sua forza energetica è propizia per qualsiasiattività.Anche la XIII° (lunazione) Luna dell’Alchimia (luna nuova) non capita tutti gli anni, ed è la piùpotente di tutte le lune nuove per la sua forza energetica; è molto propizia per meditazioni, viaggisciamanici, preparazione di nuovi inizi.

IL SOLE NEI SEGNIIl Sole nel Leone 22 luglio ore 10h01m

Il Sole nella Vergine 22 agosto ore 17h 07m

22 giugno / 22 luglio – CANCRO 23 luglio / 23 agosto – LEONE

24 agosto / 22 settembre – VERGINE

FASI LUNARILUGLIO03 Lug, ore 20:51 Luna Piena11 Lug, ore 03:47 Ultimo quarto19 Lug, ore 06:24 Luna Nuova26 Lug, ore 10:56 Primo quarto

AGOSTO02 Ago, ore 05:27 Luna Piena09 Ago, ore 20:55 Ultimo quarto17 Ago, ore 17:54 Luna Nuova24 Ago, ore 15:53 Primo quarto31 Ago, ore 15:58 Luna Piena

PROVERBILUGLIO

Luglio ed agosto, piccioni arrosto.Luglio trebbiatore, quanta benedizione degli Dei.Luglio dal gran caldo, mangia, bevi e batti saldo.

Per il 24, la sementa della saggina.Semini di luglio chi vuol rape in quantità.Se piove per il 26, l’acqua diviene manna.

Per il 26 entra l’anima nella castagna.

AGOSTO Per il 5, la castagna è come un lupino.

Per il 10, l’inverno è nato.Acqua d’agosto dà castagna e mosto.

Agosto matura, settembre vendemmia.Sole d’agosto inganna la massaia nell’orto.

Se piove in solleoni (dal 22 luglio al 22 agosto)le castagne son tutte in guscioni.

Se piove d’agosto piove olio, miele e mosto.Per i giorni di Diana (13-14-15), la rondine fa fagotto.

45

AFELIO TERRESTRE05 Luglio 2012, ore 04:26m, distanza dal

Sole circa 152 milioni di Km. E’ il giorno in cui la Terra si trova più lontana dal Sole.

Page 47: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

OL

TR

E L

A S

OG

LIALa voce delle stelle

Inviate le vostre richieste a [email protected].

Un anno fa l’associazione Italus e la rivista Artemisia iniziarono il loro percorso proprio con la modestia tipica della vergine.

Oggi possiamo dire di sentire in noi, per i successi ottenuti, l’orgoglio e la gioia del Leone. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti per averci seguito durante questo anno.

Auguro a tutti una felice e rilassante estate!Buona lettura da Astrosibilla!

gli sembra difficile la lascia agli altri. Possono però anche essere ottimi manager, perché sanno scegliere le persone, grazie al loro ineffabile fiuto, nonché dirigerle senza sosti-tuirsi a loro. Se è troppo sensibile, quando si sente offeso, si rintana nel suo guscio e nei suoi pensieri immaginari.

La donna Cancro spesso è incline al pianto quando anche le cose più piccole vanno male.

Personaggi famosi: Giulio Cesare, Giacomo Leopardi,

Luigi Pirandello, Fabio Volo, Mike Tyson, Eleonora Abbagnato.

Come conquistarli: E’ molto diffidente dietro una par-

venza di disponibilità. Importante è ricordarsi di soddisfare il suo narcisi-smo: fate leva sull’amor proprio con complimenti mirati, facendolo sen-tire indispensabile. Fondamental-mente è un indeciso e deve essere trasportato, specie nelle questioni di cuore; il suo romanticismo però con-

CANCRO 22 giugno – 22 luglio

E’ un segno molto complesso, egli riesce ad essere cordiale e amore-vole e al tempo stesso a difendere la propria privacy.

Il Cancro è una persona che cono-sce l’arte della pazienza. Quando la situazione diventa difficile, è capace di restare ad aspettare che diventi affrontabile. Il Cancro è una persona che ama la sua casa. Adora essere attorniato da cose familiari e perso-ne amate.

Di tutti i segni, il Cancro è il più ma-terno. Anche gli uomini nati sotto il segno hanno qualità materne e pro-tettive. Di solito è una persona leale e fedele. I vincoli familiari significano molto per la donna o l’uomo del Can-cro. Parenti e acquisiti sono rispetta-ti e amati.

Il Cancro ha un grande senso delle tradizioni ed è sensibile agli umori altrui. E’ molto fatalista negli avveni-menti. Tendenzialmente pigro, non ha molta ambizione e ogni cosa che

quista, ammalia. Di solito lascia agli altri l’iniziativa, si lascia conquistare, ma nel suo inconscio c’è un vulcano di sensazioni, pronte ad esplodere inaspettate; ingannarlo o recitare è inutile, dato che osserva ogni detta-glio del vostro comportamento e del vostro carattere, riuscendo per fortu-na a mettere da parte al momento giusto la sua pignoleria.

E’ gelosissimo, dunque fate leva sulla vostra moralità, anche se sarà comunque lui a farsi la sua idea, come in precedenza, senza far-si fuorviare dall’apparenza o dalle parole. Avere interessi comuni è importante, dato che se trovate un equilibrio è un uomo che pretende continuità e dedizione totale, ricam-biando con la stessa moneta, o al-meno così farà credere

Astrosibilla

CANCRO

Costellazione del Cancro

46

Page 48: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

O

LT

RE

LA

SO

GL

IA

cellenza, attenzione però ai momen-ti di tirannia e autorevolezza ecces-siva. E’ governato dal sole e come il sole egli si considera colui che è in grado di portare luce a chiunque. E’ una persona molto buona e genero-sa che cerca la felicità di tutti, quindi non è una cattiva cosa farsi guidare da lui.

Grazie al suo coraggio e al suo ca-lore attira intorno a se una gran folla. Sono persone quindi molto carisma-tiche, di successo e intraprendenti. Non si fermano mai e se li vedete un attimo in attesa, è solo perché stanno puntando dritto verso l’ob-biettivo.

Un consiglio: durante questa ca-lorosa estate che stiamo vivendo, cerchiamo ogni tanto di interpretare anche noi un ruolo da leone!!

Ma se vi innamorate di un Leone, che fare?

Sono amanti esigenti e un po’ ego-centrici. Per attirare la loro attenzio-ne occorre ricorrere al complimento, tenerli in considerazione. Sono nar-

LEONE 23 luglio - 23 agosto

Ecco a voi il segno più prestigioso dello zodiaco! Devo dire che sono molto orgogliosa di concludere que-sta carrellata zodiacale iniziata con la timida e morigerata Vergine con il solare Leone.

Un anno fa l’associazione Italus e la rivista Artemisia iniziarono il loro percorso proprio con la modestia tipica della vergine. Oggi possiamo dire di sentire in noi, per i successi ottenuti, l’orgoglio e la gioia del Le-one. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti per averci seguito durante questo anno.

Torniamo al nostro Re della Fore-sta.

Il Leone è un segno molto caloroso, generoso, disponibile anche se mol-to protagonista. E’ forte e dignitoso e riesce con incredibile facilità a por-tare a termine tutti i progetti che si prefigge. Quindi stiamo parlando di una persona che è un leader per ec-

cisisti e tendono a dominare. Fin-gendo timidezza possono tendere a monopolizzare la scena.

Non ama avere rapporti con per-sone troppo sfacciate, troppo intra-prendenti. Non ama che gli sia ruba-ta la scena. Non ama essere preda, quindi occorre agire in maniera di-staccata ma al tempo stesso esse-re magneticamente interessati. Non facile eh?

Personaggi famosi: Napoleone Bonaparte, Cammillo

Benso Conte di Cavour, Mata Hari, Coco Chanel, Alfred Hitchcock, Fi-del Castro, Madonna,

Astrosibilla

LEONE

Costellazione del Leone

47

Page 49: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

OL

TR

E L

A S

OG

LIA

La Torre rappresenta il cambiamento improvviso, la distruzione imprevista e repentina dello stile di vita a cui si era abituati.

Le difese crollano, ciò che sembrava solido e sicuro si rivela fragile. Bisogna trovare un altro luogo in cui abitare, un’altra vita da condurre.

È necessario vedere il lato positivo della situazione: ciò che viene distrutto lascia spazio a qualcosa di nuovo.

La prova maggiore sarà quella di accettare il cambiamento senza esserne travolti.

LA TORRE

E col proseguire del nostro cammino fra le magiche lame dei tarocchi ecco che

in questo numero incontreremo:la Torre, la Stella, la Luna, il Sole, il Giudizio, il Mondo.

Si chiude così il primo anno di Artemisia, concludendo il ciclo degli arcani maggiori.Dal prossimo numero inizieremo coi minori, spesso tralasciati,

ma fondamentali per un migliore quadro di insieme.

La Torre, opera di Francesco Voce

48

LA STELLALa Stella guida e illumina la via. La sua influenza è benefica e ispirante. È il

tempo per visualizzare, sognare, avere grandi visioni. Come il cosmo sopra di noi è sconfinato, così il nostro pensiero deve volare libero e non avere limiti.

Le nostre azioni devono essere pure e ispirate da alti ideali.L’acqua presente nella figura suggerisce l’idea della purificazione e del rin-

novamento. Ci si può rilassare sereni, certi che l’Universo è dalla nostra parte: le stelle ci

proteggono e ci aiutano.

La Stella,opera di Francesco Voce

LA LUNALa Luna è il sogno, la magia e l’illusione; è l’immaginazione, la poesia, la

notte. Alla luce della luna non si vede chiaramente, le cose appaiono diverse da come sono di giorno, più affascinanti e al tempo stesso più inquietanti.

Questo Arcano indica che è meglio non fare le cose alla luce del sole, ma in maniera nascosta e indiretta.

Indica anche un individuo ammaliato, sedotto o suggestionato da un’altra persona o situazione che è la fonte di tale fascinazione. La Luna,

opera di Francesco Voce

Page 50: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

O

LT

RE

LA

SO

GL

IA

Astrosibilla

49

Il Sole splende alto nel cielo, indicando Vittoria e successo. I suoi raggi irra-diano luce e calore e portano guarigione e armonia. Questo è un simbolo di grande energia positiva all’opera.

Bisogna agire nel mondo, essere estroversi e propositivi, fare tutto alla luce del sole ed essere pronti a raccogliere fama, onori e consensi.

IL SOLE

Il Sole, opera di Francesco Voce

IL MONDOIl Mondo rappresenta il compimento, la realizzazione, la conclusione positiva

di un ciclo di esistenza o di un progetto. È il momento di celebrare e danzare, assaporando pienamente il qui e ora.

Questo Arcano rappresenta l’infinita bellezza della vita, che è pura gioia. Bisogna festeggiare e condividere con tutti gli esseri senzienti i doni che l’uni-verso, infinitamente prospero e abbondante, ci ha regalato.

Il Mondo,opera di Francesco Voce

IL GIUDIZIOQuesto Arcano ci chiama a una nuova vita. Non è mai troppo tardi per rico-

minciare, non è mai troppo tardi per rinascere. Si può uscire dalla routine e dai vecchi schemi negativi.

Giudicando sé stessi si può imparare dai propri errori, lasciare alle spalle il passato e gettare le basi per una nuova esistenza ricca di significato.

Bisogna rispondere alla chiamata, seguire la propria vocazione, rimettersi sul giusto sentiero di vita.

Il Giudizio,opera di Francesco Voce

Page 51: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

Ingredienti della ricetta300 gr di couscous1 cipolla30 gr di burro2 carote3 zucchine 300 ml di acquasale e pepe q.b.3 pomodori tipo ramato1 peperone 4 cucchiai di olio extravergine d’oli-

va 80 gr di olive nere denocciolate300 gr di petto di polloil succo di 1 limone1 rametto di rosmarino1 cucchiaio di prezzemolo tritato

Preparazione della ricetta1.Tagliate a rondelle sottili la cipol-

la e fatela appassire in una capiente padella con 2 cucchiai di olio. Ag-giungete i pomodori tagliati a dadi-ni, le zucchine, le carote preceden-temente pulite e tagliate a rondelle non troppo spesse e il peperone ta-

CUCINACouscous con Pollo e Verdure

gliato a striscioline (pulito e privato dei semi e filamenti interni)

2.Lasciate stufare le verdure per 10 minuti a fuoco moderato, aggiungete il sale e, se necessario ½ mestolo di acqua calda, continuando la cottu-ra per altri 4/5 minuti. Nel frattempo mescolate in una ciotola 2 cucchiai di olio, il succo di un limone, sale, pepe e il rosmarino tritato.

3.Tagliate la carne di pollo a lista-relle, passatele nell’emulsione di olio e spezie e lasciate riposare per 10 minuti. Per velocizzare la prepara-zione di questo gusto piatto si può utilizzare il couscous precotto. In una casseruola capiente fate bollire 300 ml di acqua, un pizzico di sale, 1 cucchiaio di olio e versate il cou-scous a pioggia, togliete dal fuoco, aggiungete il burro e mescolate la semola per pochi minuti.

4.Lasciate riposare il couscous per 10 minuti in modo da far assorbire tutta l’acqua. Scolate il pollo dalla marinata e cuocete la carne in una

Ingredienti della ricetta300 gr di fragole350 gr di ciliegie3 pesche300 ml di limonata (o acqua friz-

zante)6 cubetti di ghiacciociliegie e fragole per decorare

Preparazione della ricetta1.Il peso della frutta va calcolato

dopo aver snocciolato le ciliegie e le pesche. Lavate e pulite le fragole eliminando il picciolo.

2.Privare le ciliegie e le pesche dei noccioli e inserirle nel bicchiere di un mixer/centrifuga insieme alle frago-le, il ghiaccio e la limonata e frullate fino alla consistenza desiderata.

Elisir d’Estate3.Servite la coppa estate alla frutta

in bicchieri alti decorando con frago-le e ciliegie con il gambo messe a cavallo del bordo del bicchiere.

Marika de Paola (da Chef Silvia)

50

padella antiaderente sino a quando sarà dorata e croccante.

5.Quando la semola del cuoscuos sarà gonfia sgranatela con una forchetta, versatela in una terrina capiente, distribuitevi sopra le ver-dure, le olive tagliate a rondelle, il pollo, prezzemolo tritato, una spol-verata di pepe macinato, se neces-sario 1 cucchiaio d’olio, mescolate e servite.

Cristina (Da Chef Silvia)

Page 52: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

C

UC

INA

51Adriana

Ingredienti della ricetta350 gr di farfallesale e pepe q.b.120 gr di emmetaler o groviera20 pomodorini ciliegia15 olive verdi denocciolate60 gr di maisper il pesto50 gr di foglie di basilico1 spicchio di aglio80 ml di olio extravergine d’oliva10 gr di pinoli2 cucchiai di pecorino grattugiato4 cucchiai di grano padano grattu-

giato

Preparazione della ricetta1.Preparate il pesto mettendo in un

mortaio le foglie di basilico, 1 pizzico di sale grosso, l’aglio sbucciato, i pi-noli e pestate delicatamente (con il pestello) fino ad ottenere una crema.

Pasta FreddaAggiungete poco per volta i formag-gio e l’olio fino ad ottenere una salsa densa e cremosa di un bel color ver-de brillante.

2.Lavate i pomodori, tagliateli a spicchi e trasferiteli in una ciotola capiente con la il formaggio tagliato a cubetti, le olive tagliate a rondelle e il mais.

3.Lessate in abbondante acqua sa-lata le farfalle (io ho utilizzato i pic-

Waffle con Gelatotemperatura ambiente) con lo zuc-chero, unite la vanillina, le uova, il sale, il lievito, poco per volta la farina setacciata e il latte.

3.Lavorate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e privo di grumi. Accendete la mac-china per Waffle lasciate scaldare la piastra, ungete la superficie spen-nellando leggermente con burro fuso e versate un mestolo di impasto al centro della piastra.

4.Chiudendo la piastra il composto si espanderà ricoprendone tutta la superficie, lasciate cuocere i Waffle per 3/4 minuti o fin quando la super-ficie risulterà ben dorata estraete i waffle e ripetete la stessa operazio-ne fino al termine dell’impasto.

5.Servite i vostri tiepidi con una spolverata di zucchero a velo, una pallina di gelato alla panna al centro e pezzi di frutta fresca.

colini Barilla) scolate la pasta ancora al dente, raffreddatela velocemente passandola sotto un getto d’acqua fredda, fatela scolare in una scola-pasta poi versatela nella ciotola con il condimento.

4.Unite alla pasta il pesto, aggiusta-te di sale e pepe, mescolate la pasta fredda conservandola in frigorifero fino al momento di servirla.

Ingredienti della ricetta250 gr di farina 00100 gr di zucchero1 bustina di vanillina3 uova di media grandezza1 bicchierino di rum (facoltativo)120 gr di burro1 cucchiaino di lievito per dolci200 ml di latte1 pizzico di sale

Preparazione della ricetta1.Per questa ricetta è necessa-

rio munirsi dell’apposita piastra per Waffle se ne trovano in commercio, nei supermercati o negozi di articoli per la cucina, anche di molto econo-miche.

2.L’impasto dei Waffle talmente ve-loce e semplice da fare che vi stupi-rete.. con l’aiuto di fruste elettriche montate a crema il burro (morbido a

Page 53: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

CREATIVITA’

52

TERNI E LA SUA NASCITAdi Adelaide Nascetti

Vassilissa stava mescolando nel calderone le pozioni e recitando le formule sug-gerite dal suo sacro grimorio.

Era cambiata la fase lunare e lei lo percepiva attraverso le bollicine iridescenti che uscivano dalle minuscole bocche della fauna marina.

Si, perché la sacerdotessa del mare viveva da tempo immemore negli abissi.Intorno a lei sempre e solo acqua. Ma, ultimamente, nel suo mondo onirico veniva-no a trovarla delle strane presenze che le lasciavano dei messaggi criptici e ne era

totalmente ammaliata. Erano simili a sogni profetici.Quindi si era messa al lavoro e cercava di decifrare quei codici.

Qualcosa si stava risvegliando in lei!E aiutata da rituali e incantesimi che aveva collezionato nel tempo, tentava di canalizzare le sue energie con quelle cosmiche per trasformare la sua realtà.

L’obiettivo era quello di riuscire a spostare una gigantesca pietra rimasta impri-gionata nei fondali marini.

Un bellissimo giorno appena alzata, dalla bolla d’acqua nella quale riusciva a so-pravvivere, quale fu la sua sorpresa!

L’enorme masso pietroso era davanti ai suoi occhi e si stava sollevando piuttosto velocemente stagliandosi verso la superficie dell’infinita distesa d’acqua.

Nel frattempo, come ad una vasca quando si toglie il tappo, il livello del mare gra-dualmente andava diminuendo. La roccia saliva sempre di più e ancora più spet-

tacolare, da essa usciva un flusso di liquido spumeggiante. Intanto il mare lasciava posto a qualcosa somigliante a terra, più che altro era melma, fango, ma si stava

gradualmente trasformando in zolle più dense. Vassy, ammirava estasiata la magia che era uscita dalle sue mani, dai suoi pensieri.Ma come in tutte le storie che si rispettino, non poteva mancare il mostro cattivo,

che potrebbe apparire tale ad una prima e fugace analisi, ma per la legge della com-plementarietà, era un punto cardine e sarebbe stato un dei protagonisti principali.

Si trattava di un colossale dragone grigio-verde che si era risvegliato da un lungo sonno e aveva linque di fuoco che indirizzava ai quattro punti cardinali,

bloccando delle porte che da questi erano custodite.Cosa fare? Il fuoco non si doveva distruggere, ma si doveva trovare il modo di

conquistare l’enorme bestione.Vassilissa prese la sua magica sfera e armata di coraggio per la prima volta uscì

dalla sua bolla e si presentò al cospetto del drago. Lui per tutta risposta le fece una gran linguaccia… e per fortuna una sola….!

Ma lei era preparata per quell’evento e si era protetta con un isolante a prova di fuoco. La reazione della belva fu quella di grande stupore, ma poi la rabbia prese il sopravvento. Continuò a sputare fuoco e questa volta da tutte e quattro le lingue,

ma non riusciva ad ottenere nulla.

Page 54: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

53

CR

EA

TIV

ITA

’ La sacerdotessa nel frattempo aveva aperto la sua sfera e aveva imprigionato tutto quel materiale prezioso che presto sarebbe servito non alla distruzione, ma al compimento di una grande opera. Le porte finalmente erano state liberate e si

sentivano dei rumori provenire dall’interno.Si aprirono e dall’Est uscì una meravigliosa araba fenice, le sue piume erano le più spettacolari e i colori che emanavano formavano un emozionante arazzo.

Dal Sud comparve un bellissimo esemplare di femmina di drago ed inutile dire che il nostro amico capitolò, mise la testa a posto .

Dall’Ovest uscì un gruppo di strani esseri, simili agli umani, ma di una corporeità molto fina e di colore rosso.

Infine dalla porta del Nord ecco arrivare delle piccole sfere che pareva si rincor-ressero e si univano e separavano continuamente. Carbonio e ferro era la loro

composizione. A questo punto non restava che fare incontrare tutti questi elemen-ti, ma mancava un quinto ingrediente, lo Spirito,

che albergava all’intento della nostra amica Vassy.Quindi, ripreso il calderone, cominciò le sue invocazioni e ne scaturì una colla che

avrebbe dovuto legare il contenuto delle quattro direzioni. Le piume colorate dell’araba fenice risorta dalle sue ceneri, rappresentavano

l’elemento aria, corrispondente alla direzione dell’oriente dove sorge il sole e quindi le idee, i pensieri, la creatività, ancora caotica ma pronta per essere inglobata.

La dragoncella del sud rappresentava il coraggio, la passione l’entusiasmo e unendosi al nostro dragone avrebbe equilibrato i suoi istinti più aggressivi.

Gli strani omuncoli dell’ovest, rossi e gelatinosi erano degni rappresentanti del settore emozionale, quindi erano ancora solo cuore e sangue, e avevano bisogno

di energia, pensiero e pesantezza corporea.Gli oggetti sferoidi del settentrione rappresentavano la concretezza, il lato mate-

riale e in questo caso specifico le molecole in questione, legate insieme, rappresentavano l’acciaio,

il protagonista che avrebbe donato vita a questa terra appena nata.

Page 55: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

CR

EA

TIV

ITA

54

APOLLO & DAPHNE (ciclo Mithos illustrazioni digitali),particolare dell’opera di Alessandro Basso.

Altre opere dell’artista sono visibili all’indirizzo: http://abcgartist.tumblr.com

Page 56: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

CR

EA

TIV

ITA

55

PERSEO E IL PEGASO (ciclo Mithos illustrazioni digitali),particolare dell’opera di Alessandro Basso.

Altre opere dell’artista sono visibili all’indirizzo: http://abcgartist.tumblr.com

Page 57: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

CR

EA

TIV

ITA

56

NARCISO SI SPECCHIA (ciclo Mithos illustrazioni digitali),particolare dell’opera di Alessandro Basso.

Altre opere dell’artista sono visibili all’indirizzo: http://abcgartist.tumblr.com

Page 58: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

GALDI RIVELATO

Autore: Tommaso DoreEditore: Italus EdizioniEuro: 12,00Pagg. 48 (con 36 illustrazioni in bn)

Costituisce la prima biografia sul fotografo napoletano Vin-cenzo Galdi (1871-1961), basata sull’esclusiva testimonianza dell’unico nipote vivente che lo ha ben conosciuto. Nonostan-te il lungo oblio, recentemente Galdi è stato rivalutato per le sue splendide foto di nudo maschile, anche se ai suoi tempi era ancor più noto per quelle di nudo femminile (che altri fa-mosi fotografi del genere operanti in Italia, come Plüschow e specialmente von Gloeden, non praticavano molto).Si ritiene che i clienti di Galdi fossero sopratutto artisti, sia

italiani che stranieri, che utilizzavano le sue fotografie al po-sto dei modelli in carne ed ossa; ma le pratiche del processo Plüschow del 1907, pubblicate su internet da Enrico Oliari (www.oliari.com), potrebbero aprire altri retroscena. Tuttavia Galdi non sembra fosse rimasto coinvolto in alcun processo se non in quello per la “scandalosa” fontana delle Najadi (o dell’Esedra), in piazza della Repubblica a Roma, e per il resto della sua vita si dedicò al commercio di opere d’arte.

MAGGIORI INFORMAZIONI:www.italusedizioni.blogspot.com

RECENSIONI & POST-IT

L’ULTIMA PROFEZIA

Autori: Zecharia SitchinEditore: PiemmeEuro: 10,00Pagg. 272

Quando Michelangelo nel Giudizio Universale raffigura il serpente tentatore intrecciato all’Albero della Conoscenza e gli da fattezze umane, rivela un’inaspettata familiarità con fonti non ortodosse e molto antiche. Perché il disegno ricorda il geroglifico che indica il dio egizio Ptah, composto da due serpenti intrecciati, e molto simile alla doppia elica del DNA. Sono molti altri gli elementi che, nella Cap-pella Sistina, rimandano ad antiche conoscenze perdute. E dove, se non nelle più segrete stanze del Vaticano, Michelangelo poteva aver attinto a quei misteri? Un filo rosso unisce il cuore della cristianità e le piramidi, la Sacra Sindone e Nazca, un filo che conduce alle origini divine dell’uomo. Adamo, che in ebraico vuoi dire “che già esisteva”, riceve dal creatore il segreto per elevarsi al di sopra delle altre creature. Quale sia quel segreto Zecharia Sitchin lo ha svelato nei suoi studi, e ora ripercorre i luoghi chiave della sua ricerca, dalla Grande Piramide di Giza, dove è stata scoperta l’esistenza di una camera segreta mai svelata prima, alle vette delle Alpi, passando dalla culla dell’antichità, Roma.

57

Page 59: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

58

RE

CE

NSI

ON

I &

PO

ST-I

TIl QUADRIFOGLIO

Gruppo spirituale neopagano della Wica Italica, con sede a Roma.Il Quadrifoglio si è costituito il 14 ottobre 2008 sempre nella

città di Roma.E’ un gruppo prettamente spirituale, di studio e pratica neo-

pagana.

GLI OBBIETTIVI PRINCIPALI SONO:Coltivare e praticare la spiritualità wicca; Studiare e ricercare quelle pratiche esoteriche, sciamaniche

che sono l’essenza della Wicca; Ricercare la purezza della pratica e della spiritualità toglien-

do il velo del consumismo e della mercificazione a cui spesso vanno soggette; Coltivare le tradizioni e i culti pagani tipici dell’Italia e in ge-

nerale del bacino del Mediterraneo (pre e greco-romane, celti-che, indoeuropee, orientali...); Cercare nella pratica spirituale e nelle varie tradizioni un co-

mun denominatore utile per raggiungere un’armonia materia-le e spirituale con ciò che ci circonda.

DA SETTEMBRE FINO AD OTTOBRE, COME OGNI ANNO, IL QUADRIFOGLIO ORGANIZZERA’ DEGLI INCONTRI PER CONO-SCERE E FARSI CONOSCERE.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:www.wicaitalica.blogspot.comE-mail: [email protected] Oppure visitare il gruppo Facebook“Il Giardino della Wica Italica ...”

PROGETTO ARTICOLO 8

L’Associazioni Circolo dei Trivi è promotrice del Progetto Articolo 8.Il primo passo di questo progetto è quello di mettere in comune le conoscenze che abbiamo acqui-

sito, anche legislative, che potranno essere utilizzate anche da coloro che non aderiranno. Se quindi questo progetto particolarmente ambizioso non dovesse realizzarsi, esso potrà comunque

costituire un bagaglio di riferimenti e di documentazione prontamente utilizzabili, messi a disposi-zione di chiunque.L’intenzione del progetto vorrebbe essere quella di formulare una proposta più organica relativa-

mente alla strada da intraprendere per un riconoscimento di un culto neopagano in Italia ovvero, dove non si riuscisse a identificare un’effettiva religione neopagana, dei diversi altri culti che di que-sta fanno parte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:www.athame.itE-mail: [email protected] o chiamare il: 345 8355421

Page 60: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

RE

CE

NSI

ON

I &

PO

ST-I

T

59

LABRYS

LABRYS nasce a Yule (21 dicembre) 2004 come quaderno amatoriale rivolto a pochi amici interessati e nell’Aprile 2006 diviene una rivista registrata presso il Tribunale di Reggio Emilia, rivolta ad un pubblico maggiore, con l’intento di approfondire vari argomenti di interesse antropologico, mitologico, storico, esoterico ma anche artistico, sen-za pretese di accademismo ma con la curiosità dell’appassionato.Chiunque volesse partecipare a questa iniziativa sarà sempre ben

accetto; per cui, nel caso anche tu, caro lettore, volessi scrivere qual-che articolo, inviare immagini (disegni, foto) o anche solo dire la tua opinione su certi argomenti toccati dalla rivista, mi raccomando, contattaci!PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA RIVISTA:www.rivistalabrys.it [email protected] [email protected]

PIMALAYA

PIMALAYA si collega ad una parola che in lakota significa “grazie”. Ma non certo a un grazie superfi-ciale o di cortesia. Si tratta invece di un grazie che si vorrebbe urlare quando il cuore è così gonfio di gioia da traboccare; è un grazie che si sussurra con le lacrime agli occhi dopo aver visto la nostra pri-ma alba; è un grazie che tieni dentro di te, così profondo e così autentico da non poter venir neppure pronunciato; è il grazie verso gli Dei, verso la sacralità che riempie la nostra vita e il nostro spirito di splendore. Pimalaya è una rivista pagana che nasce dal cuore di molte persone e che attraverso la condivisione si propone di portare il sacro all’interno delle nostre giornate.PER MAGGIORI INFORMAZIONIwww.pimalaya.blogspot.com www.pimalaya.altervista.org [email protected]

LUOGHI MISTERIOSI

E’ un ottimo progetto, un ottimo sito internet!Luoghi Misteriosi ha l’intenzione di raccogliere luoghi, leggende, vicende realmente accadute, segni,

stranezze, curiosità, angoli non spiegabili in Italia. E ci sta riuscendo!Racchiude una serie di notizie che parlano di luoghi e leggende, un contenitore della memoria “folk-

lorica” e “misterica” del territorio italiano. Isabella Della Vecchia è la coordinatrice di Luoghi Misteriosi e tra le sue collaborazioni vanta anche

quella con Mistero, programma di Italia Uno.PER MAGGIORI INFORMAZIONIwww.luoghimisteriosi.itOppure visitare la pagina Facebook: “Luoghi Misteriosi”

Page 61: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

*** *** ***PROSSIMO NUMERO DI

ARTEMISIASettembre 2012

(bimestrale dell’Associazione Italus)*** *** ***

Ricordiamo a tutti che potete contribuire alla stesura di Artemisia,

inviando articoli segnalando le rubriche d’interesse,o inviare opere (grafiche o fografiche)

per la rubrica “Creatività”, o foto per la sezione “Percorsi Naturali”,

scrivendo alla seguente [email protected]

Potete fare segnalazioni e pubblicare vostri annunci di eventi, libri ecc.

nella rubrica di Artemisia “Annunci & Post.it”, scrivendo alla seguente [email protected]

Tutti potete comunicare con Artemisia e inoltrare suggerimenti,

scrivendo alla seguente [email protected]

Infine potete comunicare con la rubrica diArtemisia “Oltre la Soglia”di Astrosibilla,per richiedere o suggerire argomenti da

approfondire, scrivendo alla seguente [email protected]

Per maggiori informazioni riguardante l’Associazione Italusvisitare il seguente indirizzo internet:

www.italus.infohttp://italus.info

oppure scrivere alla seguente E-mail:[email protected]

Page 62: ARTEMISIA N°6 luglio agosto 2012

PROSSIMO NUMERO DI ARTEMISIA

Settembre 2012

Per maggiori informazioni riguardanti Artemisia scrivere alla seguente E-mail:

[email protected]

Per maggiori informazioni riguardanti l’Associazione Italusvisitare il seguente indirizzo internet:

www.italus.infohttp://italus.info

oppure scrivere alla seguente E-mail:[email protected]