ARTEMISIA N° 11 - maggio/giugno 2013

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ARTEMISIA N° 11 - Anno II - Maggio / Giugno 2013 LA SIBILLA L’ALTARE FLAVIO CLAUDIO GIULIANO LA SIBILLA CUMANA LA SIBILLA ERITREA LA SIBILLA DELFICA ESTEUROPEO IL FUOCO PURIFICATORE

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Un numero davvero ricco e pieno di notizie e curiosità. Come sempre inizieremo con notizie che arrivano dal mondo, ma affronteremo anche tematiche ambientali e sociali. Continua poi il nostro percorso alla scoperta dei movimenti neopagani, in questo numero parleremo dell’Esteuropeo. Interessanti anche gli approfondimenti sulla Sibilla e in particolare sulle tre sibille più famose, la Cumana, l’Eritrea e la Delfica o Pizia. Cercheremo di comprendere poi il significato del Fuoco e dei rituali di purificazione, ma non solo: scopriremo anche l’importanza e il significato dell’Altare nelle varie religioni del mondo. Parleremo infine di una grande mente illuminata: l’Imperatore romano Flavio Claudio Giuliano. Con la rubrica Oltre la Soglia continuerà la nostra conoscenza sugli arcani minori: in questo numero iniziamo con i semi dei Denari. E poi tanto altro ancora...

Transcript of ARTEMISIA N° 11 - maggio/giugno 2013

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    LA SIBILLA

    LALTAREFLAVIO CLAUDIO GIULIANO

    LA SIBILLA CUMANA

    LA SIBILLA ERITREA LA SIBILLA DELFICA

    ESTEUROPEOIL FUOCO

    PURIFICATORE

  • Eccoci con una grafica tutta colorata per il secondo anniversario di Italus, spe-rando che i colori adottati in questo numero possano trasmettere, in un tempo tri-ste come il nostro, un p di solarit e positivit.Un numero davvero ricco e pieno di notizie e curiosit.Come sempre inizieremo con notizie che arrivano dal mondo, ma affronteremo an-

    che tematiche ambientali e sociali. Continua poi il nostro percorso alla scoperta dei movimenti neopagani, in questo

    numero parleremo dellEsteuropeo. Interessanti anche gli approfondimenti sulla Sibilla e in particolare sulle tre sibille

    pi famose, la Cumana, lEritrea e la Delfica o Pizia. Cercheremo di comprendere poi il significato del Fuoco e dei rituali di purifica-

    zione, ma non solo: scopriremo anche limportanza e il significato dellAltare nelle varie religioni del mondo. Parleremo infine di una grande mente illuminata: lImperatore romano Flavio Clau-

    dio Giuliano. Con la rubrica Oltre la Soglia continuer la nostra conoscenza sugli arcani mino-

    ri: in questo numero iniziamo con i semi dei Denari.E poi tanto altro ancora...Ci auguriamo di farvi compagnia in questi mesi pre-estivi!

    A voi tutti una buona lettura!

    IN QUESTO NUMERO...

    Informiamo tutti che possibile contribuire alla stesura di Artemisia. I lettori potranno inviare arti-coli o opere (grafiche o fotografiche) per la rubrica Creativit o foto per la sezione Percorsi Natura-li scrivendo alla E-mail: [email protected]

    Inoltre i lettori potranno inviare segnalazioni e pubblicare annunci personali nella rubrica Recensio-ni & Post-it scrivendo alla E-mail: [email protected]

    Infine possibile inoltrare domande o proporre argomenti da approfondire nella rubrica Oltre la Soglia di Astrosibilla scrivendo alla E-mail: [email protected]

    Un particolare ringraziamento va al grafico impaginatore Francesco Voce, ad AstroSibilla responsa-bile della rubrica Oltre la Soglia e redattrice della rivista, a Leron presidente dellAssociazione Italus e a tutti coloro che hanno contribuito a questo quarto numero di Artemisia.

    Anno IIN11

    MaggioGiugno

    2013

    Tommaso DoreDirettore di Artemisia

  • ITALUS COMUNICA ------------pag. 3

    NEWS & CURIOSITA ---------pag.13La Cometa Ison si avvicina----pag.13Occhi su Saturno, il pianeta degli

    anelli in opposizione -----------pag.14Il serpente robot ---------------pag.14LEtna patrimonio dellumanit! -----

    ------------------------------------pag.15Una citt di 4.000 pezzi di gomma da

    masticare-------------------------pag.15Cimiteri anti-zombie-------- pag.16Time Republik la banca del tempo

    mondiale: dare e ricevere ----- pag.16

    PIANETA SPERANZA -----------pag.17Oxfam --------------------------pag.17I rifugiati siriani in Giordania non acce-

    dono agli aiuti -------------------pag.17Le citt influenzano la temperatura

    dellaria -------------------------pag.18I servizi della Natura-----------pag.18Riscaldamento globale, anno 2012 ---

    ------------------------------------pag.19Cambiare possibile ! Una trasforma-

    zione culturale -------------------pag.20No ai pesticidi killer delle api -pag.20In Polonia nuovo bando agli ogm! ----

    ------------------------------------pag.21

    PERCORSI NATURALI ---------pag.22I patrimoni italiani dellUmanit ------

    ------------------------------------pag.22

    NATURA & BENESSERE --------pag.29Beauty farm in casa -----------pag.29Il super ricostituente di betulla, limone

    e miele -------------------------pag.30Per le artriti di primavera ci vuole lor-

    tica--------------------------------pag.30

    SOMMARIO Burro di Karit -----------------pag.31Come vincere la malinconia --pag.33

    DOSSIER -----------------------pag.34Esteuropeo ---------------------pag.34Il Fuoco purificatore -----------pag.35La Sibilla------------------------pag.37LAltare -------------------------pag.38La festa della Mamma ---------pag.40

    UOMINI & TESTIMONIANZE --pag.41Flavio Claudio Giuliano --------pag.41

    MITOLOGIA & FOLKLORE -----pag.50La Sibilla Eritrea ---------------pag.50La Sibilla Cumana -------------pag.50La Sibilla Delfica o Pizia -------pag.51Esbat della Luna dei Fiori ----pag.53Esbat della Luna del Miele ---pag.54Sabbat del Solstizio dEstate --pag.54

    OLTRE LA SOGLIA ------------pag.55Almanacco ---------------------pag.55Asso di Denari -----------------pag.56Due di Denari ------------------pag.56Tre di Denari -------------------pag.57Quattro di Denari --------------pag.57Cinque di Denari ---------------pag.57

    CUCINA ------------------------pag.58

    CREATIVITA -------------------pag.60Futurismo ----------------------pag.60

    RECENSIONI & POST-IT -------pag.67

    Artemisia una rivista interattiva e ci tiene ad esserlo, noi non pontifichiamo ma comunichiamo, per cui ognuno di voi si senta libero di scriverci.

    Saremo lieti, per quanto possibile, di esaudire le vostre richieste e pubblicare i vostri lavori.

  • ITALUS COMUNICA

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    Il 21 GIUGNO 2013 lassociazione ITALUS compie DUE ANNI!Un traguardo ma anche due anni sorprendenti!Siamo molti soddisfatti dei risultati raggiunti, perch abbiamo iniziato da zero, per-

    ch tutto iniziato per caso (o forse no), perch non ci aspettavamo di fare tanto e di arrivare a tanto!Non ci aspettavamo di ricevere tanta attenzione, non ci aspettavamo tanti ringrazia-

    menti, complimenti e apprezzamenti. Non ci aspettavamo dei doni da parte di alcuni soci dellassociazione, no questo non c laspettavamo e ci ha lasciato senza parole.Noi continueremo cos come abbiamo fatto finora, non ci fermeremo, perch oggi pi

    di ieri siamo convinti che la nostra filosofia piace e che si pu fare di pi.Per cui vi garantiamo che il nostro modo di essere non cambier, resteremo sempre la

    Italus di due anni fa.Il vostro affetto ci sta dicendo che siamo sulla giusta strada. Continueremo a dare importanza a voi come Individui, non come semplici iscritti, e

    cercheremo di offrirvi servizi sempre pi soddisfacenti, accessibili a tutti, e cercheremo di tener fede ai nostri obiettivi, ai nostri scopi associativi. Questo secondo anno iniziato con la conferenza sul sito archeologico del Cerchio

    a Massa Martana, ha visto la nascita di Italus Edizioni con la pubblicazione di cinque libri, lapertura della partita IVA; poi il coinvolgimento di varie realt neopagane italiane grazie al Progetto Pagan Land, la nascita della Spiritual Well-Being, e infine lanno si concluso con linaspettata e gratificante concessione del Patrocinio del Comune di Roma per il progetto Memorie Storiche. Siamo anche molto soddisfatti, perch da questanno stiamo finanziando mensilmen-

    te Oxfam, un modo questo per renderci ancora pi utili; siamo contenti che Italus, gra-zie ai suoi iscritti, possa, se pur con poco, contribuire a salvare e aiutare qualche vita umana.Che dire, sono davvero tante le cose che abbiamo fatto ma sono tante quelle a cui

    stiamo lavorando, che stiamo progettando e organizzando per il futuro!Nel nostro piccolo siamo certi che stiamo costruendo qualcosa; non sappiamo dove

    andremo ma di sicuro creer cambiamento e una nuova consapevolezza! Limpegno non poco e per questo ringrazio lintero staff, il Consiglio Direttivo

    dellAssociazione, in particolare Tommaso Dore, Sibilla Astro, Giulia Tizzano e Claudia Grappasonni. Ma oggi ringraziamo anche Sarah degli Spiriti (Sara Bernini) dellAssociazione

    Arts, Luce (Alessandra Menegatti) della Rivista Pimalaya, Laura Brugnoni della Libreria Aradia e la Coven del Quadrifoglio, tutte splendide persone, collaboratrici, partner, in gamba e fantastiche. Grazie, grazie a tutti voi, a voi che vi iscrivete finanziando il nostro operato, a voi che

    ci seguite nelle nostre attivit, a voi che ci seguite on-line, grazie a tutti!

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    EVENTI SVOLTI !

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    SABATO 2 MARZO 2013III GIORNATA DELLA MEMORIA PAGANA 2013PASSEGGIATA LUNGO LE VIE DELLA ROMA IMPERIALE Si svolto, sabato 2 marzo, la III Giornata della Memoria Pagana. Alle ore 15:30 ci si incontrati presso la Metr Colosseo, per poi ini-

    ziare la passeggiata (con guida) per Via dei Fori Imperiali, Piazza del Campidoglio, Via Luigi Petroselli per giungere al Foro Boario dove si conclusa (di fronte ai Templi di Ercole e Portuno) la commemorazione* della Memoria Pagana. Lungo la passeggiata sono stati illustrati i prin-cipali monumenti che si sono incontrati, il tutto intervallato da momenti in cui sono stati elencati i principali avvenimenti della persecuzione Pagana. *La commemorazione, ad opera del gruppo spirituale della Wica Ita-

    lica del Quadrifoglio, prevede la rievocazione (lettura) degli eventi pi significativi della persecuzione pagana.La Giornata della Memoria Pa-gana stata totalmente Gratuita, la Guida stata offerta dallAssocia-zione Italus.

    DOMENICA 03 MARZO 2012 LAssociazione ITALUS domenica 3 marzo ha partecipato con un pro-

    prio stand allevento di ESOTERIKA, a Roma.

    DOMENICA 17 MARZO 2013ITALUS INCONTRASi svolto, domenica 17 marzo, alle ore 15:30 il Seminario sullEle-

    mento Aria. Tema del seminario stato lElemento Aria e le sue caratteristiche

    psico/spirituale, sono state illustrate alcune tecniche da utilizzare per trarne beneficio da esso, nonch lavori energetici collegati alle finanze, al lavoro e alla comunicazione. Il seminario si svolto presso la Libreria ARADIA, in Via Mantova N42 , Roma.

    SABATO 06 APRILE 2013PRESENTAZIONE LIBRO RISVEGLIARSI E RINACERESabato 06 aprile 2013 alle ore 17:00, presso la libreria Aradia (Roma),

    si svolta la presentazione del libro Risvegliarsi e Rinascere dei soci fondatori dellAssociazione Italus, Leron e Sibilla.

    DOMENICA 14 APRILE 2013ITALUS INCONTRASi svolto, domenica 14 aprile, alle ore 15:30 il Seminario sul Pensie-

    ro Positivo (la forza della mente)Tema del seminario: Introduzione sulle potenzialit della mente.Il seminario sar incentrato sulle tecniche del pensiero positivo e su

    come trarne beneficio. Il seminario si svolto presso la Libreria ARA-DIA, in Via Mantova N42 , Roma.

    Per tutte le informazioni riguardanti lAssociazione e il suo operato visitate il sito: www.italus.info

    Leron Presidente dellAssociazione Italus

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    SABATO 20 APRILE 2013 MEMORIE STORICHEVISITA AL MUSEO ARCHEOLOGICO ETNOGRAFICO Italus con il progetto Memorie Storiche, insieme allAssociazione

    Arts, sabato 20 aprile 2013 alle ore 15:30 ha organizzato e svolto la visita guidata al Museo Nazionale Preistorico Etnografico, sito in Piazza Guglielmo Marconi a Roma.

    DOMENICA 28 APRILE 2013 MEMORIE STORICHEVISITA AL PARCO DELLA VIA APPIA ANTICA (I gironata) Italus con il progetto Memorie Storiche, insieme allAssociazione

    Arts, domenica 28 aprile 2013 alle ore 11:30 ha organizzato e svol-to la visita guidata presso il parco della Via Appia Antica, Roma.In questa giornata si visitato il primo tratto del parco.

    NEWSPETIZIONE NEOPAGANADa Gennaio possibile firmare su carta la Petizione Neopagana, sia

    durante gli Eventi svolti dallAssociazione Italus o anche presso la Libreria Aradia, sita a Roma in via Mantova n 42.Firmala anche tu !www.petizioneneopagana.blogspot.it

    PROGETTO TEMPLUMCon il Progetto TEMPLUM, lAssociazione Italus lancia un censi-

    mento sui Luoghi Sacri dei luoghi legati a culti pagani/politei-sti pre-cristiani, preistorici o neopagani. Tutti potranno partecipare, sar infine creata una guida informativa, gratuita, relativa ai luoghi segnalati.NELLA VOSTRA CITTA, REGIONE O PROVINCIA VI SONO SITI CHE

    ERANO O SONO DEDICATI A CULTI PRECRISTIANI (legati ai culti pagani/politeisti pre-cristiani, preistorici o neopagani) ? COMUNICATECELI SCRIVENDO ALLA E-MAIL : [email protected] FOTO E INFORMAZIONI RIGUARDANTI QUESTI LUO-

    GHI. Noi come ITALUS Associazione, allinterno del nostro progetto Tem-

    plum, creeremo una Guida informativa, gratuita, raccolta atta a sal-vaguardare e conoscere i luoghi e i siti da voi segnalati. Gli autori sarete voi!Tempo di raccolta del materiale 3 mesi a partire dal 18 Aprile 2013

    fino al 1 Agosto 2013.www.progettotemplum.blogspot.com

    PAGAN LAND - Modalit di adesione per la Giornata 2013, che sar svolta domenica 29 settembre 2013Ogni gruppo/realt/associazione assolutamente libero/a di ade-

    rire al Progetto Pagan Land, ma se ne richiede comunque ladozione del logo e la comunicazione per motivi di coordinamento e maggiore visibilit. I vari eventi dovranno essere svolti nella giornata di dome-nica 29 settembre 2013, questo per sottolineare il carattere unitario e nazionale del progetto Pagan Land. Per aspetti prettamente organizzativi si invita, chi aderir al pro-

    getto, di comunicare ladesione e la bozza dellevento entro e non oltre il 30 giugno 2013 www.paganland1.blogspot.it

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    PATROCINIO DEL COMUNE DI ROMASiamo molto felici di comunicarvi che per il Progetto MEMORIE STORICHE, lAssociazione Culturale

    Neopagana ITALUS ha ottenuto il Patrocinio dellAssessorato alle politiche Culturali e Centro Storico del Comune di Roma. Al progetto Memorie Storiche collabora anche lAssociazione Arts, con la quale siamo felici di condi-

    videre tale patrocinioForse siamo le prime associazioni neopagane ad aver ottenuto un patrocinio da una pubblica ammi-

    nistrazione. Ci auguriamo che questo faccia felice anche la comunit neopagana/pagana, oltre a tutti coloro che seguono loperato di Italus. www.memoriestoriche1.blogspot.it

    Qui allegata la lettera di concessione del Patrocinio:

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    EVENTI IN PROGRAMMA !

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    PROGETTI DELLASSOCIAZIONE ITALUS

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  • Italus sostiene OXFAM, sia per il suo impegno che per i suoi valori!Oxfam una confederazione di 17 organizzazioni non governative che lavorano con 3.000 partner in pi di 100 paesi per trovare la soluzione definitiva alla povert e allingiustizia.

    Contattiwww.oxfamitalia.orgEmail Ufficio Stampa: [email protected]

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    Riportiamo le mail di conferma, relative alle donazioni fatte dallAssociazione Italus a OXFAM

  • Qui di seguito riportiamo gli indirizzi di posta elettronica dellAssociazione Italus, strumenti di contatto tra lAssociazione e

    il pubblico tesserato e non.

    Sito internet dellAssociazione Italus:www.italus.info

    http://italus.info

    E-mail per informazioni generiche [email protected]

    E-mail del Presidente [email protected]

    E-mail del Consiglio Direttivo dellAssociazione

    [email protected]

    E-mail della rivista on-line Artemisia, per

    collaborare e inviare articoli, immagini, ecc. o opere (grafiche o fotografiche) per

    la rubrica Creativit, o foto per la sezione Percorsi Naturali

    [email protected]

    E-mail per pubblicare vostre recensioni o segnalazioni nella rubrica di Artemisia

    Recensioni & [email protected]

    E-mail per comunicare con la rubrica di Artemisia Oltre la soglia di Astrosibilla (per richiedere o suggerire argomenti da

    approfondire)[email protected]

    E-mail per comunicare con la rivista o inoltrare suggerimenti

    [email protected]

    E-mail per comunicazioni destinate al progetto Segnala ad [email protected]

    E-mail per il Centro Studi [email protected]

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    ICACONTATTI

    Questa rivista non rappresenta un pro-dotto editoriale, ai sensi della legge

    n. 62/2001, essendo strumento informa-tivo interno allAssociazione Italus.Il copyright degli articoli appartiene

    ai rispettivi autori.

    *** *** ***ARTEMISIAAnno II, N 11

    Maggio / Giugno 2013*** *** ***

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    DIRETTORE:Tommaso Dore

    REDATTORI:Sabrina Lombardini (Sibilla Astro)

    Tommaso DoreFrancesco Voce

    GRAFICO E IMPAGINATORE:Fracesco Voce

    (www.voxgraphic.it)

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  • Lo scorso 10 aprile il telescopio spaziale Hubble ha ripreso questa bella immagine della cometa (C/2012 S1) ISON, quando l astro chioma-to nel suo moto verso il Sole, aveva da poco superato lorbita di Giove, ad una distanza di circa 621 milioni di km dal Sole e a 634 milioni di km dalla Terra. Entro la fine dellanno, questa cometa, molto probabilmen-te, diventer loggetto pi brillante del cielo, forse 10 volte pi luminosa di Venere.

    Le analisi preliminari delle immagi-ni ottenute da Hubble fanno pensare che il nucleo della ISON abbia delle dimensioni comprese tra 4 e 6 km. Si tratta di un valore piccolo, con-siderando lelevato livello di attivit finora mostrato dalla cometa.

    La ISON proviene dalle pi remo-te regioni del Sistema Solare, dalla Nube di Oort, e, con ogni probabilit, la prima volta che passa nelle vici-nanze del Sole, anzi, il 28 novembre 2013 lo sfiorer ad una distanza di soli 1,1 milioni di km.

    Nonostante la sua attuale grande distanza dal Sole, la ISON sta mo-strando unattivit superiore allat-teso, ma che rientra nella normalit

    NEWS & CURIOSITA

    LA COMETA ISON SI AVVICINA

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    per una cometa vergine, che per la prima volta si avventura nelle regioni interne del Sistema Solare. Questo fa ben sperare per una eccezionale cometa di Natale, che sar visibile ad occhio nudo negli ultimi mesi di questanno.

    Una dettagliata analisi della gi estesa chioma, la tenue atmosfera che circonda il suo nucleo ghiaccia-to, rivela un intenso getto di polve-ri e gas, lungo circa 3.700 km, che fuoriesce nellemisfero rivolto verso il Sole. Le dimensioni della chioma sono attualmente di oltre 5.000 km, mentre la coda si protende per quasi 100.000 km, ben oltre il campo di vi-sta di Hubble.

    La cometa ISON appartiene ad una categoria speciale di comete chiama-to sungrazers, cio che sfiorano il Sole, e le sue piccole dimensioni e la brevissima distanza da cui passer dalla superficie incandescente della nostra stella rischiano di rendere il primo passaggio al perielio (punto pi vicino al Sole) anche lultimo.

    Le probabilit che il nucleo come-tario si disgreghi e si vaporizzi sono infatti molto alte.

    Se ci non avverr, la cometa ISON

    potrebbe diventare luminosa come la Luna piena, ma per un breve pe-riodo di tempo a cavallo del perielio, quando la cometa dovrebbe essere visibile di giorno a brevissima distan-za dal Sole. In ogni caso, prima di questo possibile fatale appuntamen-to, la ISON dar spettacolo di s.

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    Immagini della cometa ISON sono state riprese dal telescopio spaziale Hubble il 10 aprile 2013. Limmagine a destra stata elaborata al computer per mettere in evidenza la struttura della chioma.

  • OCCHI SU SATURNO, IL PIANETA DEGLI ANELLI IN OPPOSIZIONE

    osservare il pianeta pi bello del Si-stema Solare ricordando la figura di Cassini, il cui nome stato dato alla sonda spaziale che dallormai lonta-no 2004 sta esplorando il sistema di Saturno.

    Siamo ormai abituati ad ammira-re le meravigliose immagini che ci vengono inviate dalle sonde spaziali che esplorano il nostro sistema pla-netario e, in particolare, dalla sonda Cassini , ma guardare con il nostro occhio questo meraviglioso pianeta, anche con un telescopio amatoriale, d unemozione eccezionale e indi-menticabile.

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    Lo scorso 28 aprile, Saturno sta-to alla minima distanza (1,3 miliardi di km) dalla Terra ed apparso pi grande e luminoso che in qualsiasi altro momento del 2013.

    Gli astronomi chiamano questo evento opposizione, perch Satur-no si trova in una posizione opposta a quella del Sole.

    Il pianeta degli anelli in questo pe-riodo sorge al tramonto, raggiunge la sua massima altezza in cielo ver-so la mezzanotte, e rimane visibile per tutta la notte.

    Ad occhio nudo, Saturno in opposi-zione circa due volte pi brillante di una stella di prima grandezza.

    Per questa occasione lAssocia-zione astrofili Stellaria di Perinaldo (IM), paese natale di Gian Domeni-co Cassini, il grande astronomo del XVII secolo che scopr 4 satelliti di Saturno (Rhea, Tethys e Dione e Ja-petus) e la divisione tra gli anelli che prese poi il suo nome, ha organizza-to una interessantissima iniziativa, denominata Occhi su Saturno, per il prossimo 18 maggio che, con tan-ti eventi in tutta Italia, permetter di

    Chi volesse partecipare a que-sta iniziativa pu visitare il sito web www.OcchiSuSaturno.it, realizza-to dallAssociazione Stellaria, dove sono elencati tutti gli eventi locali e le informazioni per poter partecipa-re.

    Dopo il grande successo del 2012, quando, con 49 eventi in 14 regioni italiane, ha coinvolto migliaia di per-sone in tutto il nostro Paese, questa iniziativa cos giunta alla sua se-conda edizione.

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    IL SERPENTE ROBOTdelle sue controparti biologiche.

    Il serpente della Carnagie Mellon, che al momento non ha ancora un nome, pu per esempio entrare nel-la scanalatura che separa due pareti e arrampicarsi facendo forza sui due lati. Oppure pu avvolgersi attorno a un palo e rimanervi aggrappato sen-za cadere.

    Ogni modulo del robot contiene un accelerometro che ne registra tutti i movimenti. Le informazioni raccolte vengono trasmesse a un cervello elettronico che aggiusta e riallinea in tempo reale tutti gli altri segmenti del serpente mantenendolo cos in equilibrio.

    Lidea dei ricercatori quella di im-piegare questo robot cos snodato e agile in missioni di esplorazione e soccorso in luoghi altrimenti inacces-sibili, ma anche per la manutenzione

    Arriva una nuova creatura metalli-ca: un serpente robot.

    Il serpente robot della Carnagie Mellon si arrampica ovunque e, gra-zie alle sue telecamere, pu osser-vare senza essere visto.

    Lo hanno costruito gli ingegneri dei Biorobotics Laboratory della Carna-gie Mellon University, in Pennsylva-nia, con lidea di mettere a punto una macchina senza piedi e senza ruote da utilizzare per lesplorazione di luoghi altrimenti inaccessibili.

    Si tratta di un robot modulare for-mato da diversi segmenti uniti tra loro con una tecnologia che con-sente numerosi gradi di libert: ci significa che ogni parte del robot pu muoversi in ogni direzione indipen-dentemente dalle altre. Questo con-sente allautoma di compiere acroba-zie impossibili persino alla pi agile

    degli impianti nucleari o industriali dove la capacit di arrampicarsi lun-go i tubi pu essere fondamentale.

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  • e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevan-za globale. unopportunit per il nostro Paese per coniugare la tutela dellambiente con la valorizzazione del territorio ha dichiarato Orlan-do investendo cos nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere.

    Lannuncio arrivato dal dicastero degli Esteri e dal Ministro dellAm-biente Andrea Orlando, dopo che la

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    A giugno lEtna entrer a far parte dei patrimoni tutelati dallUnesco, in una cerimonia che si terr a Phnom Penh, in Cambogia, in occasione della 37esima sessione del Comita-to del patrimonio mondiale, davanti ai rappresentanti di oltre 180 Paesi.

    Si tratta del quarto tesoro ambien-tale nostrano che ottiene il prestigio-so status, dopo isole Eolie, monte San Giorgio e Dolomiti. LItalia si conferma terra di risorse naturali di valore inestimabile, spesso purtrop-po trascurate o non adeguatamente tutelate.

    Per i siciliani a Muntagna gi un gioiello, ma il suo valore verr quindi riconosciuto ufficialmente anche a livello mondiale.

    Cos recita la dichiarazione di ec-cezionale valore universaleIl patri-monio mondiale (19,237 ettari) com-prende le aree a maggior protezione e di maggior rilevanza scientifica del monte Etna, situato allinterno del Parco regionale dellEtna. Il monte Etna rinomato per leccezionale livello di attivit vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attivit che risalgono a oltre 2700 anni fa. La notoriet, limportanza scientifica

    IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) ha esa-minato e giudicato positivamente la candidatura del vulcano e dellecosi-stema che lo circonda alla World he-ritage list per limportanza geologica, scientifica e culturale dellEtna nel Mediterraneo e per la sua millenaria storia eruttiva (senza dimenticare limpatto che la montagna ha avuto nella mitologia dei popoli di tutto il bacino del nostro mare).

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    LETNA PATRIMONIO DELLUMANIT !

    prima. Volevo qualcosa che fosse una sfida. La gomma da masticare instabile e ho pensato che sareb-be stato difficile creare una struttura complessa con questo materiale.

    Dopo avere completato lopera, lartista marsigliese ha deciso di far-la crollare, riscaldando alcuni pezzi portanti e cos ammorbidendoli: una scultura della frustrazione ed per questo che ho scelto di farla crollare, una volta completata. Dopo avere riscaldato alcuni pezzi, la strut-tura lentamente collassata.

    Lartista francese Jeremy Laffon ha impiegato quasi quattro mesi per portare a termine la sua ope-ra decisamente insolita: una citt realizzata con quattromila pezzi di chewing-gum (non masticati, prima che qualcuno lo domandi).

    Lidea gli venuta in occasione di una lezione che doveva tenere ad una scuola darte. Cercavo qual-cosa che potesse coinvolgere tante persone. Inoltre, sono sempre stato affascinato dalle costruzioni con i fiammiferi e dai castelli di carte. Det-to, fatto: Laffon ha scelto di usare le barrette di gomma da masticare: Un materiale che nessuno aveva usato Arved

    UNA CITTA DI 4.000 PEZZI DI GOMMA DA MASTICARE

  • CIMITERI ANTI-ZOMBIE

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    Nel novembre 2011 la Regione Ve-neto propose una delibera per im-porrebbe lobbligo di apparecchia-ture di rilevazione e segnalazione a distanza per la sorveglianza del ca-davere, anche ai fini del rilevamento di eventuali manifestazioni di vita presso gli obitori, questa scaten reazioni a catena, con le proteste di anestesisti e medici, che sosteneva-no che era qualcosa che non serviva e un costo inutile.

    doveroso per specificare che la delibera in realt non introduce lob-bligo di impiegare apparecchiature di rilevazione e di segnalazione a distanza, ma al contrario lo permet-terebbe.

    Ma la paura di essere sepolti vivi non certo solo italiana: in Turchia, le camere mortuarie sono state at-

    trezzate con un sistema di rileva-zione dei movimenti, affinch sia possibile individuare cadaveri che cadaveri non sono.

    La sepoltura prematura un fat-to quasi impossibile se le procedure mediche pi moderne sono applica-te correttamente, ma la probabilit cresce con la minore attenzione agli aspetti medici.

    I casi di quasi sepoltura da vivi sono rari ma ci sono: qualche anno fa il caso di una 49enne russa, risve-gliatasi durante il suo funerale, ma morta per lo spavento pochi secondi dopo.

    In Sudafrica, invece, qualche anno fa le autorit hanno invitato la popo-lazione a non dichiarare autonoma-mente la morte dei parenti, ma farla

    constatare ad un medico, proprio perch ci sarebbero stati diversi casi di sepolture anticipate.

    Elisabetta

    so, deve avere molti partecipanti di-sponibili a mettere in comune i propri talenti. Nella prima fase definita di private beta, agli utenti che deside-rano ottenere laccesso immediato alla piattaforma richiesto di invitare almeno altri 5 amici (via Facebook, Twitter o semplicemente via emai), disposte a loro volta ad associarsi. A tutti gli altri, sar richiesta un po di pazienza, in quanto gli accessi sono assegnati in base al livello di densit abitativa raggiunta in seno al proprio raggio. Non dovrai per pagare nien-te e anzi una volta trovati i nuovi soci avrai a disposizione 3 ore di servizi completamente gratuite.

    Al momento il sito completamen-te in inglese, ma a breve dovrebbe arrivare anche la versione italiana. potrai comunque facilmente sceglie-re il servizio che ti interessa tra 12 categorie che a loro volta si dividono in sotto categorie e infine in talenti che spaziano dal design, alle lingue alla programmazione del Pc. Dopo avere indicato il raggio di azione che ti interessa verranno visualizzati i nomi delle persone disponibili sud-divisi secondo la distanza in cui si

    Luomo non vive di soli euro e le Banche del tempo ne sono la miglio-re dimostrazione. Si tratta di grup-pi formati da singole persone che mettono a disposizione degli altri le proprie abilit e, invece di denaro, ri-cevono come compenso delle ore, che poi potranno a loro volta impie-gare per ottenere quei servizi di cui hanno bisogno.

    QUALCHE ESEMPIOPer esempio, sei un professore di

    inglese e ti serve un imbianchino, potrai ritrovarti lappartamento im-biancato in cambio di poche lezioni private e senza dover pagare tasse, contributi o quantaltro.

    Lidea del gruppo di ragazzi italiani, cinesi e americani che hanno messo in piedi Time Republik stata quella di sviluppare la Banca del tempo a livello mondiale permettendoti cos di scambiare non solo competen-ze pratiche, ma anche virtuali, e comunque legate al computer. Poi star a te decidere come farne uso ed eventualmente limitare gli scambi solo a un raggio di azione di pochi chilometri.

    Time Republik, per avere succes-

    trovavano rispetto a te. Naturalmen-te prima di contattare direttamente la persona consigliabile dare unoc-chiata al suo profilo e leggere even-tuali osservazioni e commenti di chi ha gi usato i suoi servizi.

    Al momento delliscrizione si avr in banca solo 3 ore a disposizione, per cui sar bene mettersi in gioco direttamente attraverso la propria pagina del profilo inserendo il mag-gior numero possibile di talenti.

    Francesco Pen

    TIME REPUBLIK LA BANCA DEL TEMPO MONDIALE: DARE E RICEVERE

  • PROGRAMMI DI SVILUPPOLavoriamo per aiutare le persone a

    migliorare le loro condizioni di vita, fornendo loro sostegno e risorse adeguato, favorendo processi di svi-luppo sostenibili nel lungo periodo.

    INTERVENTI DI EMERGENZAPortiamo acqua, servizi igienico-

    sanitari e rifugi alle popolazioni vit-time di conflitti e disastri naturali. E quando lemergenza finita, soste-niamo la ricostruzione fino al ritorno alla normalit.

    PIANETA SPERANZA

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    CAMPAGNE DI OPINIONE E SEN-SIBILIZZAZIONE

    Pubblichiamo analisi e organizzia-mo eventi di informazione per in-fluenzare le politiche che causano la povert e lingiustizia globale; tra-mite percorsi educativi e iniziative di mobilitazione, stimoliamo i cittadini a chiedere ai leader un maggior impe-gno nella difesa e nella promozione degli interessi delle persone pi po-vere e vulnerabili.

    Migliaia di siriani lasciano ogni gior-no il paese in cerca di riparo dalla guerra e finiscono per ammassarsi nelle aeree urbane della Giordania dove non hanno alcun accesso agli aiuti umanitari disponibili.

    I dati raccolti da Oxfam e CARE In-ternational allinterno delle comunit ospitanti in Giordania dicono chia-ramente che i rifugiati stanno accu-mulando debiti inverosimili a causa degli affitti elevatissimi e dei prezzi di cibo, acqua e altri beni essenziali in continuo aumento.

    Nelle citt giordane, la gran parte dei siriani riesce a trovare posto in case sovraffollate o garage, senza riscaldamento con oltre 20 persone dello stesso gruppo familiare a divi-dersi 2 o 3 stanze.

    I rifugiati siriani nelle comunit di accoglienza hanno urgente bisogno di aiuto dichiara Riccardo Sanso-ne, responsabile del coordinamento umanitario di Oxfam Italia Fino a quando non avranno accesso a un reddito, i loro problemi si moltipli-cheranno, perch tutti stanno dando fondo ai risparmi per pagare laffitto e comprarsi da mangiare. Si fanno anche prestiti lun laltro, ma presto

    I RIFUGIATI SIRIANI IN GIORDANIA NON ACCEDONO AGLI AIUTI

    non ci sar niente da prestare. Le famiglie saranno costrette a misure disperate per procurarsi da vive-re. Molti di loro sono gi obbligati a mendicare per procurarsi il cibo e, sebbene se ne vergognino profon-damente, non hanno altra scelta.

    Il numero di rifugiati che abbando-na la Siria per la Giordania ha subto unimpennata dallinizio dellanno: pi di 367.000 persone sono sta-te ufficialmente registrate dallAlto Commissariato per i rifugiati, ma il governo giordano stima che il nume-ro totale sia di 420.000 persone.

    Ricerche condotte dalle agenzie

    umanitarie mostrano che il livello medio di indebitamento tra i rifugiati che vivono nelle aree urbane del pa-ese di 460 sterline, circa 650 dol-lari, cifra corrispondente a circa tre mesi di affitto.

    Oxfam ha iniziato a distribuire de-naro alla popolazione pi vulnerabile in Giordania e sostiene le comunit di accoglienza migliorando laccesso alle risorse idriche.

    Fonte Oxfam Italia, Francesco V.

    www.oxfamitalia.org

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    Nelle serate dinverno facile ac-corgersene: quando si rientra in cit-t dopo un week-end in montagna, laria che troviamo ad accoglierci sensibilmente pi calda di quella che abbiamo lasciato. Ma linfluenza dei grandi nuclei urbani sul clima si fa sentire anche sulle lunghe distanze: le metropoli influenzano la tempera-tura dellaria anche a oltre 1500 chi-lometri di distanza, come rivela uno studio americano appena pubblicato su Nature Climate Change.

    EFFETTI A LUNGO RAGGIOIl calore emanato da edifici, fab-

    briche e veicoli nei principali centri urbani dellemisfero settentrionale altera gli equilibri climatici globali e sarebbe responsabile dellinnalza-mento della temperatura invernale di 1 C registrato in Nord America e Asia settentrionale. Allo stesso tempo, i cambiamenti nella circola-zione atmosferica hanno causato un abbassamento delle temperature in Europa di circa 1 C, diminuzione re-gistrata soprattutto in autunno.

    LE CITT INFLUENZANO LA TEMPERATURA DELLARIA

    Come possibile? Alcuni dei centri abitati pi popolosi e dal maggiore consumo energetico sono situati in corrispondenza di importanti canali di circolazione atmosferici. Uno di questi la corrente a getto polare: un vento molto intenso presente al limite della troposfera, tra gli 8 e i 12 chilometri di quota, che circumnavi-ga il pianeta a una velocit di 150-250 chilometri orari, influenzandone il clima.

    INQUINAMENTO E NON SOLOI ricercatori hanno analizzato le tipo-

    logie di consumo energetico respon-sabili del maggior rilascio di calore in atmosfera: nel 2006 questi consumi energetici sono stati quantificabili in 16 terawatt (un terawatt equivale a 1 trilione di watt). Di questi, 6,7 tera-watt sono stati consumati in 86 aree metropolitane dellemisfero nord. Usando simulazioni computerizzate della circolazione atmosferica, gli autori hanno notato che questo calo-re in eccesso pu ampliare gli effetti della corrente a getto polare.

    Bruciare combustibili fossili non solo provoca lemissione di gas ser-ra, ma ha un diretto influsso sulle temperature spiega Aixue Hu, uno degli autore dello studio. Anche se a livello globale questo effetto mini-mo (un aumento di 0,01 C), il calore prodotto dalluomo costituisce infatti solamente lo 0,3% del calore tra-sportato ad alte latitudini dalle cor-renti atmosferiche.

    Elisabetta

    Funghi, batteri e vermi aiutano a trasformare la materia prima in fer-tile terreno, che rappresenta il sub-strato fondamentale per lo sviluppo della vegetazione. La rigenerazione del suolo infatti fondamentale per la fertilit dei suoli del Pianeta, e di conseguenza anche per lagricoltu-ra. E quindi per la nostra alimenta-zione.

    Ma questo solo linizio: da qualche tempo la scienza sta cominciando a individuare metodi di valutazione

    I SERVIZI DELLA NATURAper considerare il valore economico della biodiversit. Una ricerca pub-blicata su Nature nel 1997 riporta che nel 1996 il prodotto mondiale lordo, ossia la ricchezza economi-ca data dallutilizzo, dalla mobilita-zione, dalla trasformazione e dalla modificazione delle risorse naturali, si aggirava intorno ai 28 mila miliardi di dollari; nello stesso anno il valo-re economico prodotto solamente da una parte dei servizi forniti dagli ecosistemi stato di circa 33 mila miliardi di dollari.

    Nel 2000 una stima pi approfon-dita pubblicata sulla rivista Ecolo-gical Economics ha fatto impenna-re tale valore a 180 mila miliardi di dollari annui. Si tratta di dati molto approssimativi, ma che rendono lidea dellimportanza dei servizi forniti dagli ecosistemi, come la re-golazione del clima e della composi-

    zione dei gas atmosferici, il controllo dellerosione, la produzione del cibo, i servizi offerti dallimpollinazione, la formazione del suolo. un intero pro-gramma di ricerca internazionale. il teeb (the economics of ecosystems and biodiversity, leconomia degli ecosistemi e della biodiversit), ha fornito unampio quadro ed una va-sta documentazione sul valore della natura anche da un punto di vista economico.

    Eppure leconomia attuale non considera affatto il corretto funzio-namento della natura e dei sistemi naturali come bene da tutelare, n come fondamentale valore econo-mico. Un approccio da cambiare ra-dicalmente, se vogliamo che luomo continui a beneficiare a lungo temine di tutti i servizi offerti gratuitamente dalla natura.

    Gianroberto

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    Come va la febbre del pianeta? La risposta arriva direttamente dalla Nasa.

    Lanno 2012 il nono anno in fatto di temperature pi elevate dal 1880. Una conferma del lungo trend che vede la temperatura terrestre in au-mento. Lanno pi caldo di sempre di questi 132 anni rimane il 1998, il pi freddo il 1976.

    QUASI UN GRADO IN PI RISPETTO A 132 ANNI FA

    La cartina indica quel stata la situazione delle temperature nelle diverse aree dei pianeta. Il rosso e il blu indicano le aree che sono sta-te pi calde o pi fredde rispetto alle

    RISCALDAMENTO GLOBALEANNO 2012

    medie calcolate tra il 1951 e il 1980. La temperatura media del pianeta del 2012 risultata di 14,6 C che di 0,55C pi calda rispetto al perio-do di riferimento. Dal 1880 ad oggi la temperatura aumentata di 0,8 C con un forte balzo in avanti nelle ultime 4 decadi.

    Nella medesima immagine si vedo-no varie linee che indicano laumento della temperatura dal 1880 ad oggi: sono diverse perch sono differenti gli enti che le hanno redatte (vedi le-genda), ma tutte convergono nel so-stenere che la temperatura terrestre sta aumentando. La maggior parte dei ricercatori convergono nel soste-nere che pur con piccole variazioni il

    continuo aumento dei gas serra (ani-dride carbonica e metano in primis) sta facendo crescere senza remis-sione la temperatura terrestre.

    Questo non vuol dire che ogni anno pi caldo del precedente, ma cer-tamente lo ogni decade rispetto a quella appena trascorsa.

    Un ultimo dato che pu servire a riflettere: nel 1880 la quantit di ani-dride carbonica nellatmosfera era di 250 parti per milione, oggi di 390 parti per milione, nonostante tutte le promesse e gli impegni presi dalla maggior parte dei Paesi del pianeta.

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    La domanda di risorse naturali par-te dellumanit ha superato lofferta, almeno per quanto riguarda il con-sumo delle risorse presenti in natu-ra. Questo significa che molti paesi consumano ben pi di quanto i loro ecosistemi siano in grado di produr-re. Per questo sono ormai indispen-sabili modelli di vita pi sostenibili per bloccare questa drammatica situazione che diventa sempre pi difficile gestire con il passare del tempo e cercare allo stesso tempo di ripristinare lo stato di salute degli ambienti naturali.

    Oggi e impossibile fornire uno stile di vita come quello presente nei pa-esi ricchi a 7 miliardi di abitanti e lo sara sempre di piu quando saremo 8 e poi 9 miliardi. se lumanita do-vesse proseguire negli attuali trend di uso e consumo di risorse e siste-mi naturali entro il 2050 lumanita necessitera dellequivalente di 2,9 pianeti. lo afferma il Living Planet Report del 2012 del wwf, che ha evi-denziato una sempre piu preoccu-pante tendenza verso lesaurimento delle risorse naturali e la progressi-va distruzione della biodiversita. per

    CAMBIARE POSSIBILE ! UNA TRASFORMAZIONE CULTURALE

    questo la sfida del nuovo millennio diventata vivere bene entro i limiti ecologici di un solo pianeta. occorre agire in concreto per promuove mo-delli di vita sostenibili, e ciascuno di noi pu contribuire a questo obietti-vo anche nelle proprie scelte quoti-diane.

    cos che il WWF ha adottato una strategia di azione e informazione: risolvere i problemi, ma anche fare di tutto per prevenirli. Gli attori princi-pali sono i cittadini, che vanno stimo-lati a prendersi cura dellambiente in cui vivono. Modificando se neces-sario le loro abitudini: il programma WWF Transforming cultures nasce proprio con lobiettivo di contribuire allaffermazione di una nuova cultu-

    ra della sostenibilit, che porti a una trasformazione dei comportamenti dannosi dovuti alla diffusa cultura del consumo.

    In questo modo i cittadini prima di tutto, ma anche le imprese, le istitu-zioni e i governi vengono sensibiliz-zati attraverso la creazione di una nuova consapevolezza ambientale, sociale ed economica, incentrata sui concetti di sostenibilit e di benes-sere.

    Capire quanto pesano i nostri comportamenti il primo passo per migliorarli: cos che il WWF forni-sce strumenti di misurazione della nostra impronta, con lobiettivo di ridurre limpatto umano sul territorio attraverso un diffuso risveglio della consapevolezza. Adottare uno stile di vita sostenibile infatti il primo passo per tutelare la natura, che co-stituisce per lumanit unassicura-zione sulla vita stessa.

    Fonte WWF ItaliaGiulia

    Ci siamo anche noi allassem-blea annuale del gigante svizzero dellagro-chimica, Syngenta. Infor-meremo gli azionisti della responsa-bilit dellazienda nel declino globa-le delle popolazioni di api: secondo diversi studi scientifici, linsetticida thiamethoxam, campione di incassi della multinazionale, collegato a questo declino.

    Lindustria dei pesticidi sta promuo-vendo una campagna di pressione

    NO AI PESTICIDI KILLER DELLE APIimponente per evitare un divieto. E mentre aziende come Syngenta e Bayer pensano solo a difendere i propri profitti, i loro pesticidi stanno mettendo a rischio le api e gli altri impollinatori. Senza lopera di im-pollinazione svolta dalle api, interi ecosistemi e la produzione di cibo sarebbero gravemente danneggiati.

    Questo divieto un primo passo nella giusta direzione per salvare le api e riaffermare buone pratiche agricole in Europa. I neonicotinoi-di sono veleni per lambiente che contaminano e si accumulano in suolo e acque. La loro crescente diffusione, unitamente ai loro effetti neurotossici, stanno contribuendo in modo significativo allattuale e dram-matica debilitazione e declino delle popolazioni di api e di molti altri in-dispensabili impollinatori. - dichiara

    Francesco Panella, portavoce del Coordinamento Apistico Europeo.

    Con la nostra campagna www.Sal-viamoLeApi.org chiediamo che ven-gano subito vietati sette insetticidi a causa del loro effetto tossico sulle api. Lelenco comprende i tre neoni-cotinoidi oggetto del proposto bando europeo, ma anche fipronil e clorpi-rifos di BASF, cipermetrina e delta-metrina, prodotti da diverse aziende. Leliminazione di queste sostanze solo un primo passo per proteggere le api e lagricoltura in Europa. Luni-ca soluzione a lungo termine il passaggio da unagricoltura intensi-va fortemente dipendente dalla chi-mica a pratiche agricole ecologiche.

    Fonte GreenpeaceFrancesco V.

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    Anche la Polonia entrata a far parte dei Paesi dove ufficialmen-te vietata la coltivazione di OGM su tutto il territorio nazionale. Lo scor-so 2 gennaio, il governo polacco ha approvato il divieto alla coltivazio-ne di due OGM - il mais Monsan-to MON810 e la patata della Basf Amflora le uniche due variet tran-sgeniche autorizzate per la coltiva-zione in Europa.

    Il bando entrato in vigore dal 28 gennaio 2013.

    Lintroduzione di questa norma una grande vittoria e il frutto di otto anni di lavoro, portato avanti da associazioni come Greenpeace in-sieme a scienziati e agricoltori, per mostrare ed evitare i rischi delle col-tivazioni transgeniche e salvaguar-dare agricoltura e ambiente.

    una vera soddisfazione vedere che il governo polacco ha mantenu-to la parola e si unito al gruppo di Paesi dove le coltivazioni OGM sono gi bandite.

    La motivazione alla base di questo nuovo bando, come ha precisato il

    IN POLONIA NUOVO BANDO AGLI OGM !

    ministero dellAgricoltura polacco, limpossibilit della coesistenza fra le colture OGM e quelle convenzionali e biologiche. Il Ministero ha puntua-lizzato, inoltre, il rischio di contami-nazione del miele attraverso il polli-ne del mais MON810 e la carenza di studi a supporto della sicurezza degli OGM per ambiente e salute.

    Dora in poi, chi dovesse seminare mais MON810 o patate Amflora po-tr essere soggetto a pesanti san-zioni e anche alla distruzione delle coltivazioni illegali.

    COSA SUCCEDE IN ITALIA? Invece di mettere sotto processo

    gli OGM, nel nostro Paese stato emesso un decreto penale di con-danna nei confronti degli attivisti di Greenpeace che nel 2010 sono in-tervenuti a bloccare la contamina-zione causata da mais transgenico illegalmente seminato in Friuli.

    Il processo iniziato il 17 gennaio 2013 a Pordenone.

    Lintroduzione di questo nuovo bando sulla coltivazione di OGM in Polonia un passo importante nel percorso verso unagricoltura salu-tare e sostenibile. Ci auguriamo che lItalia prosegua nella stessa direzio-ne introducendo la clausola di salva-guardia per vietare in via definitiva queste colture - rischiose e non vo-lute - su tutto il territorio nazionale.

    Fonte Greenpeace Federica Fer-rario, responsabile campagna OGM

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    PERCORSI NATURALI

    I PATRIMONI ITALIANI DELLUMANITASecondo lultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio dellUma-

    nit a Parigi il 19 giugno 2011, la lista composta da un totale di 936 siti (di cui 725 beni culturali, 183 naturali e 28 misti) presenti in 153 Nazioni del mondo.

    Quella di Sito Patrimonio dellUmanit la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio dellumanit, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul Patrimonio dellUmanit.La Convenzione sul Patrimonio dellUmanit, adottata dalla Conferenza generale dellUNESCO

    il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarit di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.

    Attualmente lItalia la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patri-moni dellumanit (47 siti), seguita dalla Spagna (43 siti) e dalla Cina (41 siti).

    ABBIAMONE CURA !

    Qui di seguito riportiamo alcune foto di alcuni fra i tanti Patrimoni dellumanit Italiani.

    Tratto dala Guida Percorsi Italiani del Centro Studi dellAssociazione Italus.

    CRESPI DADDA - Linsediamento industriale

  • FERRARA - La citt del Rinascimento

    SIENA - Il Centro Storico

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  • 24PIENZA - Il Centro Storico

    FERRARA - Il suo Delta del Po

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  • RAVENNA - I Monumenti Paleocristiani

    25ALBEROBELLO - I Trulli

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  • 26ANDRIA - Castel del Monte

    TORINO - Le Residenze della Casa Reale di Savoia

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  • PADOVA - LOrto Botanico

    27PORTOVENERE - Le cinque terre

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  • 28PORTOVENERE - Le Isole di Tino e Tinetto

    PORTOVENERE - Le Isole di Palmaria

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  • NATURA & BENESSERE

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    LA BELLEZZA DEL CORPO

    Fanghi anticelluliteLa fangoterapia un must dei cen-

    tri benessere termali, ha una funzio-ne antinfiammatoria, disintossicante, rimineralizzante, difficile da replicare in una versione casalinga. Per un trattamento fai da te si possono uti-lizzare i fanghi per il corpo con alghe marine, anticellulite. Applicare uno strato uniforme sulle zone da tratta-re con un leggero massaggio . Av-volgere con pellicola trasparente e lasciare in posa per circa 45 minuti, sciacquare con acqua fresca.

    Impacco anticellulite allargilla verde

    Versare sul fondo di una bacinel-la un bicchiere di acqua calda e un cucchiaio di olio di mandorle dolci. Unire allacqua e allolio dellargilla verde sufficiente ad ottenere una pasta non troppo morbida, Applicare sulle zone da trattare uno strato ab-bondante di impacco, fasciare con

    un panno di cotone o con una pel-licola di plastica e avvolgersi in una coperta di lana. Lasciare in posa per circa mezzora.

    Bagno drenante anticelluliteIl rito del bagno gi di per s una

    strategia di bellezza infallibile. Ma per beneficiare anche degli effetti anticellulite basta immergersi in una vasca dacqua a cui sono state ag-giunte due tazze di sale marino e un mix di ingredienti amalgamato prima in una ciotola a parte: 5 gocce di olio essenziale di cipresso, 5 gocce di olio essenziale di limone, 5 gocce di olio essenziale di lavanda, 5 gocce di olio essenziale di arancia amara, 5 gocce di olio essenziale di rosma-rino.

    Tutti gli oli essenziali devono es-sere aggiunti allacqua della vasca. Restare in immersione almeno quin-dici minuti e massaggiare le gambe dal basso verso lalto per facilitare la circolazione.

    Bagno ritemprante allalloroIdeale per liberarsi dalla fatica fisi-

    ca e mentale di giornate di lavoro. Mettere sul fuoco una pentola con un litro di acqua fredda nella quale si siano versate 1-2 manciate di foglie di alloro fresche. Portare a bollore e dopo un minuto spegnere e lasciare in infusione per mezzora. Aggiunge-re il decotto di alloro allacqua calda del bagno e rimanere immersi per una ventina di minuti.

    Moon Day

    BEAUTY FARM IN CASA

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    IL SUPER RICOSTITUENTE DI BETULLA, LIMONE E MIELE

    Questa bevanda acidula una pre-ziosa scorta di sali e vitamine che elimina i veleni dal corpo e ci prepa-ra per tempo ad un estate in piena forma

    Un organismo intossicato affronta con meno energia la primavera e di-venta facile vittima di allergie, intol-leranze alimentari, disturbi digestivi e patologie virali che fanno fatica a guarire, lasciandoci indeboliti e stan-chi. La miglior cura da mettere in pra-tica in questa stagione fa perno sulla depurazione, da realizzare bevendo per un mese la linfa di betulla arric-chita col succo di limone e il miele: lestratto di questo albero sacro per le tradizioni nordiche, che per primo annuncia il disgelo, infatti una mi-niera di minerali depurativi (primo tra tutti il potassio) ed in grado di sciogliere i veleni (tossine alimenta-ri, residui di farmaci) accumulati in qualsiasi parte del corpo, di rimuo-vere le vecchie scorie e di espellere da sangue e tessuti le cellule depe-rite. Labbinamento col limone, inol-tre, garantisce una profonda azione disinfettante e digestiva, mentre il miele rimineralizza, sgonfia e disin-fiamma la flora intestinale.

    Bevilo la mattina per un mese pri-ma di colazione. Procurati in erbori-steria della linfa di betulla, versane

    un bicchiere e aggiungi il succo di un limone appena spremuto; dolcifica con un cucchiaino di miele (lideale quello di tarassaco), mescolando bene. Bevi il drink a digiuno, prima di colazione, per tutto il mese di mag-gio.

    Previene gotta e ArtriteLa bevanda a base di linfa di be-

    tulla, succo di limone e miele an-che unottima cura preventiva contro gotta, reumatismi e artrite: questo mix di ingredienti naturali svolge una profonda azione detossinante e an-tinfiammatoria su ossa e cartilagini e impedisce il deposito di acidi urici nei tessuti.

    Stimola i reniLa linfa di betulla ha unottima azio-

    ne diuretica e ripulisce dalle scorie e dagli acidi urici lapparato uroge-nitale

    Rigenera il fegatoIl limone migliora la funzione dige-

    stiva, rivitalizza i tessuti epatici e pu-rifica la bile e i succhi gastrici

    Drena lintestinoAbbinato a betulla e limone, il miele

    esplica al meglio la sua funzione leg-germente lassativa e ricostituente.

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    PER LE ARTRITI DI PRIMAVERA CI VUOLE LORTICA

    Nelle foglie di questa pianticella dei prati si nasconde un tesoro: minerali, vitamine e clorofilla che conservano le ossa sane e prevengono anche losteoporosi.

    Non si pu credere che una pian-ta capace di crearci tanta irritazione possa anche rivelarsi una miniera di sostanze preziose per la nostra salute. Eppure lortica contiene vi-tamina C e D, ferro, silicio, calcio, manganese e potassio, oltre a un grande quantitativo di clorofilla. In particolare stata utile, in passato,

    per il suo contenuto di vitamina D, indispensabile perch il calcio ven-ga correttamente assimilato dal cibo e consenta alle ossa di mantenersi elastiche e robuste. Quando il ra-chitismo era un problema diffuso, lortica veniva assunta cruda, sotto forma di succo, e rappresentava per i bambini un valido aiuto, soprattutto in situazioni sociali in cui era difficile contare sullaiuto medico.

    Unerba tanto popolare quanto efficace

    L ortica una pianta perenne dalle

    foglie ovali, a denti triangolari, pe-lose. La si raccoglie in primavera mentre destate va lasciata essicca-re allombra. Bisogna fare attenzio-ne alleffetto urticante delle sue fo-glie: se volete impiegarla in cucina, ricordatevi di farla cuocere almeno 12 ore dopo la raccolta. Gli impieghi popolari di questerba, che posso-no farci da guida, erano soprattutto mirati alla cura dei reumatismi, alla depurazione del sangue nel perio-do primaverile e alla cura di distur-bi cutanei come le foruncolosi e le dermatosi conseguenti a disordini

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    alimentari e a scarsa eliminazione delle tossine. Il suo contenuto in fer-ro e minerali la rende assai utile in caso di anemia: fate bollire in questo caso 40 g di pianta essiccata in un litro dacqua per 5-6 minuti; lasciate riposare per 10 minuti e poi assume-tene una tazza. La dose giusta di 2 tazze al giorno per almeno un mese. Oppure si pu prendere la tintura madre, reperibile in erboristeria, nel-la dose di 30 gocce al giorno.

    Eccellente elisir per le nostre ossa

    Se invece il problema sono artriti e dolori reumatici, fate bollire 50 g di foglie fresche di ortica in un litro dac-qua per 4-5 minuti, lasciate riposare una ventina di minuti e consumatene 2 tazze al giorno, a digiuno. Soffrite di pelle grassa? Una volta la setti-mana fate i suffumigi con un litro e mezzo di acqua bollente a cui avrete aggiunto 3 cucchiai di ortica essicca-ta. Poi utilizzate ogni giorno un toni-co astringente che potete preparare

    facendo macerare per 15 giorni 5 cucchiai di ortica essiccata in 4 cuc-chiai di alcol. Filtrate, aggiungete un quarto di cucchiaio di borace (in far-

    macia) mescolato con 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Agitate bene ogni volta che dovete usarlo. Per profumarlo, aggiungete due gocce di olio essenziale di rosa o, se preferite, di rosmarino. In ulti-mo, per lacne e i disturbi della pelle in genere opportuno assumere 3 tazze dinfuso nel corso del giorno, oppure una tazza di decotto bevuto al mattino a digiuno.

    In decotto previene la caduta dei capelli

    Avete problemi di forfora o di cadu-ta dei capelli? Preparate un decotto con tre manciate di radici d ortica in mezzo litro dacqua e mezzo litro daceto di mele, bollite il tutto alme-no mezzora e poi filtrate. Con que-sto preparato frizionate mattino e sera la superficie cutanea del capo. Inoltre, ogni volta che lavate i capelli, fate lultimo risciacquo con un decot-to tiepido d ortica diluito in acqua.

    Claudia G.

    BURRO DI KARIT Il burro di karit uno di quei doni

    divini, un po come laloe, disponibi-le in natura allo stato selvaggio, ha propriet anti-infiammatorie, anti-batteriche, offre protezione alla pel-le, cura le piccole abrasioni, previe-ne e riduce le rughe, nutre.

    Esiste in commercio anche lolio, pi comodo da usare.

    COS E COME SI OTTIENE IL BURRO DI KARIT

    Prima di tutto c da dire che un prodotto super ecologico, perch non viene neppure coltivato, ma rac-colto in natura.

    Il burro di karit una sostanza burrosa che si estrae da una piccola noce, frutto dellalbero di Mangifolia. Questo albero cresce spontanea-mente in Africa, dove diventa frut-tifero spesso dopo decine di anni (pu maturare anche dopo 50 anni e spesso pu vivere per 300 anni producendo frutti).

    Estrarre il burro di karit da queste noci un lavoro svolto dalle donne africane, per lo pi manualmente e con un lungo procedimento: ci vo-gliono circa 20 ore per ottenere 1 kg

    di burro di karit.I frutti vengono raccolti, si rimuove

    la polpa fino ad arrivare alla piccola noce che viene essiccata o arrostita. La noce viene ridotta in polpa, impa-stata e lavorata a mano con acqua, fino a che la parte grassa coagula e viene separata dallacqua. A questo punto il burro viene fuso per sepa-rarlo dai residui del guscio; quindi il burro, puro, viene fatto solidificare.

    Chiaramente il burro in quelle con-dizioni lideale, ha il massimo del suo potere nutrizionale, curante e cosmetico.

    Adesso il burro di karit comincia ad essere usato anche nei cosmetici di alcune industrie, e quindi il livello di purezza via via scende. Negli Sta-ti Uniti viene classificato di livello A quando in prezza, mentre il livel-lo B e C sono quelli in cui il burro viene estratto con un processo chi-mico.

    LE PROPRIET DEL BURRO DI

    KARITIl burro di karit in Africa utilizzato

    come nutrimento, ma soprattutto per le sue propriet medicamentose. Ha propriet lenitive e antibatteriche.

    Pu essere utilizzato sia sulla pelle secca, squamata, o infiammata, sia sulle ferite e le abrasioni. E la so-stanza che alcuni indigeni africani cospargono sulla pelle dei bambini dopo la scarificazione (il rito in cui si fanno delle abrasioni sulla pelle per lasciare delle cicatrici permanenti), per evitare infezioni.

    OTTIMO PER LA PELLE E idratante, lenitivo e curativo per

    pelle secca, scottata, piaghe, psoria-ri. Pu essere utilizzato su eczemi e

    Frutto di Karit

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    pelle molto sensibile o infiammata. E perfetto per gli eritemi da panno-lino.

    Ha unazione che promuove il rin-novamento cellulare e incrementa la circolazione sanguigna. Ci che lo rende cos adatto alla pelle poi il suo alto contenuto in acidi grassi in-dispensabili per lidratazione e lela-sticit della pelle.

    Inoltre naturalmente ricco di vita-mine A, E ed F, vitamine essenziali per un buon equilibro della pelle.

    ADATTO ALLE FERITEOltre alle sue propriet idratanti, il

    burro di karit aiuta a curare la pelle, dunque pu essere usato su piccole ferite ed escoriazioni, e su labbra, mani e piedi quando la pelle scre-polata o fissurata.

    Questa sostanza ha infatti delle propriet antimicrobiche Sembra che il burro di Karit aiuti a migliora-re la circolazione capillare e quindi a migliorare lossigenazione dei tessu-

    ti e leliminazione di tossine.Sui dolori muscolari e artritiIl burro si karit ha unazione anti

    infiammatoria che, oltre che sulla pelle, risulta efficace anche su altre manifestazioni dolorose. Infatti viene utilizzato per ridurre i dolori muscola-ri, sui muscoli indolenziti, ma anche: dolori articolari, dolori legati a traumi che generano gonfiori, e per lenire i dolori da artrite.

    PER PROTEGGERSI DAL SOLE E DALLE INTEMPERIE

    Il suo alto contenuto di acido cin-namico gli conferisce la propriet di bloccare alcuni raggi UV dannosi del sole, garantendo una certa protezio-ne nellesposizione solare.

    Inoltre la sua consistenza grassa consente di creare una barriera ef-ficace contro le irritazioni da vento, freddo e prodotti e detergenti ag-gressivi, senza occludere i pori, ma grazie al lento assorbimento della pelle.

    SINUSITE E CONGESTIONE NA-SALE

    In Nigeria il burro di karit usato per le sinusiti e per dare sollievo nei casi di congestione nasale.

    PROPRIET COSMETICHEE una sostanza idratante, che ren-

    de la pelle elastica, che non acclu-de i pori ed ha unefficace azione anti radicali liberi, dovuta alla sua ricchezza di vitamine, dunque un ottimo antirughe.

    PU ESSERE USATO PER RI-MUOVERE IL MAKE-UP.

    Utilizzato in preparazioni per i ca-pelli o come balsamo ottimo per curare i capelli danneggiati e aiuta in caso di forfora. Sui capelli la sua efficacia sembra essere migliore del burro di cacao e dellolio di Jojoba.

    QUANDO NON VA USATO IL BURRO DI KARIT

    Il burro di karit sconsigliato per chi ha allergie a noci e al lattice.

    LUNICA COSA SGRADEVOLE DEL BURRO SI KARIT ...

    Io lo trovo un prodotto fantastico, e lo uso con grande soddisfazione, fa parte del mio piccolo set dei Mai pi senza insieme al tea tree oil e allaloe vera, tuttavia ci ho messo un po ad usarlo perch ha un odore un po forte non particolarmente grade-vole...

    Tuttavia si pu ovviare facilmente a questo problema riscaldandolo a bagno maria leggermente e poi met-tendo qualche goccia di olio essen-ziale gradevole dentro.

    Oppure provate lolio di Karit che ha un odore pi gradevole.

    DOVE ACQUISTARLOSicuramente si pu reperire facil-

    mente in rete e in alcune erboristerie molto ben fornite, ma assicuratevi di acquistare il prodotto originale puro. Io lo prendo dalla mia cara amica Cristiana, che non sa nemmeno che ho scritto questo post! e non so se potr procurarlo anche a voi..., cui potete provare a rivolgervi a lei per sapere se pu diventare anche la vostra spacciatrice di fiducia di burro di karit puro.

    Barbara S.

    Albero di Karit

    Burro di Karit

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    COME VINCERE LA MALINCONIALa malinconia quello stato dani-

    mo che ti rende apatico alla vita, non si tratta di depressione o di tristezza e qualcosa che timpedisce di ve-dere le risate, la voglia di vivere, il sole, qualcosa che non sei in grado di spiegare, ma sai che c un modo per liberarsene esiste, scoprilo!

    1 Inutile piangere su stessi e starsene chiusi in casa a rimugina-re e impazzire cercando la voglia di fare.

    Bisogna uscire, circondarsi di gen-te, meglio se gente amica e ridere di cuore, pensare sempre che al mondo c chi sta peggio di noi, pen-sare che c sempre una soluzione ai problemi, cacciare la malinconia in qualche posto sperduto dentro di noi, tanto prima o poi torner a farci visita, ma quel giorno saremo pronti ad affrantarla.

    2 E sbagliato pensare che la malanconia sia qualcosa di poetico, sia qualcosa che ci fa stare tranquilli e

    ci fa venire gli occhi lucidi per qual-siasi cosa: le emozioni sono le uni-che cose giuste che ci possono far piangere o ridere. La malinconia non

    un emozione. Uscite di casa e re-pirate, guardatevi intorno e riempite-vi di vita, di tutte quelle cose piccole che vi circondano.

    3 Abbuffatevi di colori e di musica e pensate che solo voi siete in gra-do di controllare i vostri stati dani-mo La vita vale sempre la pena di essere vissuta e cosa importa se

    qualcuno cerca la soluzione in una guida su Internet, la cosa importan-te fare qualcosa, qualunque cosa Approfondimento Come vivere se-reni (clicca qui) Forza ragazzi e non demoralizzatevi.

    Edoardo

    Le informazioni qui riportate sono fornite a scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo le prescrizioni del medico n una terapia.

    Ai curatori di queste pagine non possono essere attribuite alcuna responsabilit per eventuali conseguenze derivanti da un uso delle stesse diverso da quello meramente informativo.

  • LEsteuropeo un movimento di religioni neopagane sviluppatesi a partire dalla prima met del XX se-colo in Europa orientale, nella re-gione baltica (negli stati baltici e in Finlandia).

    Nel fenomeno confluiscono sia mo-vimenti prevalentemente ricostruzio-nistici della religione slava, la religio-ne baltica o la religione finnica, sia nuove religioni ispirate alla spiritua-lit tradizionale, ma maggiormente orientate verso leclettismo e il sin-cretismo.

    Esteuropeo un termine ombrel-la che copre tre macrofenomeni, lo Slavismo, il Finnismo e il sottogrup-po del Neopaganesimo baltico (di cui sono parte la Romuva e la Die-vturiba), in aggiunta allInglinismo e ad altre possibili germinazioni sin-cretiche.

    Il movimento inglinista combina esplicitamente la spiritualit slava con lInduismo.

    La religione slavista ricostruisce la spiritualit slava antica, ed diffuso principalmente in Russia, in Ucraina e in Polonia, mentre comunit di mi-nori dimensioni sono presenti anche in altri Paesi. Lo Slavianesimo un movimento eterogeneo di cui ogni Chiesa ha proprie peculiarit che la distinguono dalle altre.

    Il Finnismo un movimento ispirato alla religione finnica, e pertanto pre-sente in Finlandia. Trae alcuni dei suoi elementi dallEtenismo (princi-palmente di estrazione fyrnsiduar) presente nellarea finlandese.

    Il Neopaganesimo baltico un sot-togruppo che comprende la religione della Romuva e della Dievturiba, due fenomeni emersi nellarea baltica e basati sulla religione praticata nella zona stessa prima dellarrivo del Cri-stianesimo.

    La Romuva istituzionalizzata in una Chiesa con sede in Lituania, ma conta membri in altri Paesi dellEuro-pa orientale e del mondo. Peculiarit

    DOSSIERESTEUROPEO

    religione neopagana esteuropea e laltra.

    possibile ad ogni modo delinea-re alcune caratteristiche basilari che accomunano tutte le interpretazioni, a partire da una sottolineatura del politeismo e del panteismo.

    Spiccatamente panteistici sono la Dievturiba e il Finnismo.

    La religione dievturiana vede Diev (la divinit suprema della spiritualit baltica) come unessenza imperso-nale e immanente che costituisce tutte le cose identificandosi come lenergia del cosmo.

    La Dievturiba anche monistico, in quanto concepisce tutti gli altri di come energie di manifestazione del Diev. Molto simile la concezione finnista.

    Il politeismo caratteristico della Romuva.

    Nella teologia romuvana le essenze spirituali si identificano con i teoremi che organizzano armoniosamente la natura.

    La spiritualit slavista caratteriz-zata invece dal dualismo e dal non-dualismo (similmente alla teologia taoista). Luniverso considerato produzione del contrapporsi di due principi primordiali (o due aspetti di un Uno), personificati in Perun (la luce) e Veles (il buio). Questi rappre-sentano la dualit che caratterizza tutte le cose: il passaggio dallinat-

    che distingue la Romuva dalle altre religioni neopagane esteuropee il relativo universalismo mondialistico. Per essere accettati nella comunit romuvana non c infatti prerequisi-to etnico o geneticistico, sebbene la Chiesa abbia sviluppato forti legami con il sentimento nazionalistico e culturale lituano.

    Il Neopaganesimo est europeo ha avuto unevoluzione autonoma ri-spetto alle religioni neopagane occi-dentali.

    Il movimento neopagano est euro-peo nelle sue origini di natura rico-struzionistica. Presenta per questo motivo nella maggior parte dei casi vi una forte volont di preservazio-ne della cultura tradizionale.

    Lecologia e il rispetto per la natura sono temi condivisi da tutti i gruppi neopagani esteuropei.

    Molti gruppi fanno uso di simboli-smi legati al mondo naturale, e svol-gono i propri riti allaperto e in zone non abitate.

    Negli ultimi anni, il ricostruzionismo etnicistico starebbe facendo posto ad un certo eclettismo.

    DOTTRINAIl discorso dottrinale, che compren-

    de quello teologico, quello escato-logico e quello etico, varia tra una

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    MANI DI DIO, simbolo molto diffuso nellEsteuropeo.

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    tivit allattivit, dalla morte alla vita, a questo avvicendarsi di energie legato il reincarnazionismo.

    Lidea escatologica che sta andan-do per la maggiore, in particolare tra gli slavisti russi, quella della rein-carnazione.

    Contrariamente la Dievturiba so-stiene lunione con il tutto, dopo la morte, mentre i romuvani enfatizza-no maggiormente lidea di una vita in una dimensione di luce.

    ORGANIZZAZIONEIn generale i movimenti Esteuropei

    sono organizzati in Chiese concen-trate soprattutto in Ucraina (dove tro-vano il supporto del governo). Molte di queste organizzazioni operano proselitismo attraverso congressi, seminari, diffusione di testi e mezzi televisivi. In Ucraina le istituzioni ne-opagane hanno propri centri in ogni provincia e in molte citt del Paese, e comunit negli Stati limitrofi.

    OGGILe religioni precristiane slave, bal-

    tiche e finniche scomparvero lenta-mente in seguito allascesa del Cri-stianesimo quale religione ufficiale in tutti i Paesi dellEuropa orientale. Molte pratiche pagane perdurarono almeno fino al XV secolo allinterno

    nel 2005 sostenga sia difficile stima-re lattuale ammontare dei numeri effettivi, uno studio condotto sempre nel 2005 dallUniversit della Califor-nia sul neopaganesimo ucraino (in ucraino ridnovirstvo), stima il nume-ro di aderenti compreso tra le 1.000 e le 95.000 persone.

    Leron(Centro Studi Italus)

    della dimensione popolare del Cri-stianesimo.

    Nel corso del XIX secolo molte na-zioni slave subirono il fascino del movimento romantico e si afferma-rono ideali di unArcadia slava che si credeva esistere prima dellintrodu-zione del Cristianesimo.

    Nella prima met del XX secolo cominciarono a svilupparsi i primi movimenti neopagani esteuropei (soprattutto slavisti): in Polonia nel 1921, in Germania nel 1925, in Let-tonia nel 1926.

    La crescita del Neopaganesimo est europeo si arrest con lascesa del dominio sovietico. Molti membri fu-rono deportati in campi di lavoro e solo pochi gruppi sopravvissero nel-la clandestinit.

    La politica antireligiosa indebol per anche le Chiese cristiane orto-dosse, e dopo il collasso dellUnione Sovietica nel 1991 la rinascita neo-pagana pot manifestarsi con mag-giore libert.

    Lo Slavismo un fenomeno pi recente, una prima ondata di gruppi slaviani si ebbe tra gli anni Settanta e Ottanta, una seconda durante la rifioritura degli anni Novanta.

    Lo Slavismo appare in forte espan-sione. Sebbene una ricerca svolta

    Il fuoco insieme allacqua sono quegli elementi sempre presenti nei riti di purificazione o consacrazione.

    In molte regioni dellEuropa conti-nentale, i fal (i grandi fuochi) vengo-no accesi tradizionalmente il 24 giu-gno, che , per i cattolici, la solennit di San Giovanni Battista, ma anche il sabato notte prima di Pasqua. Il Rito tuttavia antico e in origine era un rito pagano celebrazione del solsti-zio destate e quindi celebrato come mezza estate in data 21 giugno.

    Ma i fal sono presenti, in alcune tradizione, anche in inverno e in pri-mavera.

    Mentre i fal accesi in estate cele-brano la potenza solare, il calore e lenergia vitale; i fuochi accesi in in-verno e in primavera hanno lo scopo di riscaldare la terra e propiziare o favorire lascesa del sole, del caldo,

    della tradizione il trarre auspici dal movimento della barba del santo, ovvero dalla fine sospensione di ma-teriale incandescente che i contadini producono smuovendo con forche da fieno la brace del fal quando la fiamma viva del materiale combusti-bile si spenta.

    Nel Nord-Ovest nel territorio del-le Quattro province e specie in Val Trebbia si festeggia ancora oggi con la Festa di San Giuseppe (19 marzo) il rito serale del Fal, che segna il passaggio dallinverno alla primave-ra. Con il fal viene anche bruciato un fantoccio, la vecchia, che sim-boleggia linverno. Il rito risale allan-tico popolo dei Liguri, in occasione del particolare momento astronomi-co dellequinozio, poi la tradizione pagana si fuse con quella cristiana

    della bella stagione e quindi della fertilit.

    Nel territorio circostante Milano i fal si accendono in prossimit del 17 gennaio, ricorrenza di S. Anto-nio abate, da cui la festa prende il nome popolare di Fal di S. Anto-nio. Il fuoco costituisce uno degli attributi iconografici legati alla fi-gura di S. Antonio, al punto che ad alcune patologie caratterizzate da esantemi cutanei viene dato ancora oggi il nome Fuoco di S. Antonio. La tradizione dei fal tuttora viva persino in alcuni parchi pubblici di Milano: nel Parco delle Cave e nel Boscoincitt si accompagna abitual-mente a canti popolari, danze e alla degustazione di vin brul. Da seco-li, presso Linterno e numerose altre cascine dellovest milanese, fa parte

    IL FUOCO PURIFICATORE

    Tipico Altare Esteuropeo.

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    celtico-irlandese dei monaci di San Colombano, giunti in epoca longo-barda. Un tempo in tutte le vallate ardevano migliaia di fal, che infiam-mavano di un tenue rossore le sera-te della zona. Oggigiorno. i fal ar-dono ancora nei centri comunali con piccole sagre e canti. A Bobbio la fe-sta una tradizione millenaria, infatti furono i monaci irlandesi dellAbba-zia di San Colombano, fondata nel 614, a coniugare il rito pagano con quello cristiano (luce che sconfigge le tenebre).

    Nel Nord-Est Italia, dei fal di inizio anno sono effettuati per lEpifania (6 gennaio). Sulla cima del fal col-locata una strega di paglia vestita con abiti vecchi. La tradizione ha probabilmente origini pre-cristiane e simboleggia lanno vecchio che bruciato e che quindi pronto per nascere nuovamente.

    In Sardegna conosciuto a livello provinciale e regionale il fal che si celebra per i festeggiamenti di Santa Reparata a Narbolia. Il giorno prima della ricorrenza del martirio (8 otto-bre) quindi il 7 ottobre nel paese si accende un grande fal che stato precedentemente portato dai giova-ni del paese. La ricorrenza si chiama Su Cavalloi. Infatti sono i giovani che recandosi in territorio di Narbo-lia a Is Arenas prendono la legna. Si parte alle 6 della mattina e si ritorna alle 6 in paese. Solitamente sono 3 o 4 trattori pieno di legna con i giovani ubriachi sopra. una delle ricorren-ze pi caratteristiche dellintera pro-vincia di Oristano.

    In Garfagnana, pi precisamente nel comune di Minucciano (Lucca), i fal vengono accesi la sera di Na-tale (ore 18:00, momento in cui le campane suonano lAve Maria). Da ricollegarsi probabilmente alla festa della luce di et romana, oggi ha lo scopo di scaldare la venuta del Signore nella fredda notte di Natale. I fal alti anche oltre 12 metri, co-struiti intrecciando rami di ginepro a un palo di castagno, sono preva-lentemente eretti in punti molto alti a dominare le vallate circostanti.

    Nel Salento i fal sono denomina-ti focare e avvengono in quasi tutti i paesi in coincidenza con la festa di SantAntonio Abate a gennaio, per la

    in onore di SantAndrea. La tradizio-ne secolare nacque nel primo Ot-tocento a seguito dellabbattimento del tiglio di Piazza Belvedere (oggi Piazza Umberto I), il cui legno venne in parte bruciato e in parte utilizza-to per realizzare la statua del santo, ancora oggi custodita nella Chiesa Madre di San Nicola.

    In Sicilia occidentale, e a Secca-grande, localit marina del comune di Ribera (Agrigento), vengono ac-cesi nella notte di Ferragosto (tra il 14 ed il 15 agosto)come del resto nei pressi di Pachino in provincia di Si-racusa, qui la tradizione si ripete an-che la notte del 10 agosto, quando centinaia di fuochi si concentrano in riva al mare, creando uno spettaco-lo animato da musica, danze e piatti tipici locali.

    In Danimarca, i fal sono effettua-ti per la notte del 23 giugno. Viene bruciata una strega fatta da paglia e vestiti.

    In Irlanda, fal sono effettuati la notte del 31 ottobre per festeggiare Halloween. Nel sud e ovest dIrlan-da, Bonfire Night si svolge la notte del 23 giugno per celebrare la vigilia di San Giovanni.

    In Irlanda del Nord, fuochi sono associati alle celebrazioni per lan-niversario della battaglia del Boyne, che ha avuto luogo il 12 luglio 1690.

    In Gran Bretagna, fal vengono al-lestiti per la Guy Fawkes Night, il 5 novembre (conosciuta anche come la notte dei fal), una commemo-razione annuale della Congiura delle polveri.

    Negli USA, nel sud della Louisia-na i fal sono costruiti lungo il fiume Mississippi alla vigilia di Natale per illuminare la strada a Santa Claus, il quale si muove lungo il fiume con la sua piroga, trainato da otto alligatori. Questa particolare tradizione un evento annuale a St James Parish, Louisiana.

    Francesco V.(Centro Studi Italus)

    costruzione si usano gli scarti della potatura della vigna, il pi famoso (per dimensioni) quello di Novoli.

    In Calabria, nella provincia di Cro-tone abbiamo due tradizioni similari, svolte per in date e stagioni diver-si.

    Nella citt di Crotone vi la tra-dizione di accendere i fal il 13 di-cembre, in onore a Santa Lucia. Una tradizione di origine pagana e molto arcaica, probabilmente usata per propiziare lallungarsi delle ore diur-ne e il ritorno alla bella stagione.

    A Scandale, sempre in provincia di Crotone, si usa invece accendere i fal il 18 marzo, la notte precedente alla festa di San Giuseppe, anche questa una tradizione arcaica atta a propiziare larrivo della bella sta-gione e della fertilit.

    C da osservare che in entrambi i casi la dinamica uguale, ogni rio-ne accende un fal e delle famiglie volontariamente offrono cibarie va-rie, solo che a Crotone viene svolto in prossimit del solstizio dinverno, mentre a 15 Km di distanza la stessa tradizione viene svolta in prossimit dellequinozio di primavera.

    Un classico esempio dellimportan-za del fuoco per indicare il periodo pi buio dellanno e il periodo di ri-sveglio.

    In Abruzzo vi la Festa delle Far-chie nel comune di Fara Filiorum Petri in cui si bruciano dei grossi fa-sci di canne legati con rami di salice rosso.

    In Campania, nel comune di Ge-sualdo (AV), i fal, detti vambalerie, vengono accesi per le vie e contrade della cittadina la sera del 30 novem-bre, in occasione dei festeggiamenti

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    La Sibilla una figura esistita sto-ricamente, presente nella mitologia greca e in quella romana.

    Le sibille erano vergini dotate di vir-t profetiche ispirate da un dio (soli-tamente Apollo), ed erano in grado di fornire responsi e fare predizioni, per lo pi in forma oscura o ambiva-lente.

    ORIGINI DEL NOMESibilla in latino Sibylla, greco

    .Letimologia del nome ignota.

    Varrone (in Lattanzio, Divinae Insti-tutiones, I, 6, 7) ce ne riporta una popolare che la farebbe derivare dal greco sio-bollan al posto di theo-bouln, che indicherebbe la volon-t, la deliberazione di dio.

    Abbiamo anche la forma Sybulam, che molto suggestiva, lei sarebbe un segno, un avvertimento di dio, ma si tratta di una trascrizione errata che ricorre solo sui manoscritti me-dievali.

    In origine Sibilla (dal greco Sibyl-la) era un nome proprio di persona. Probabilmente era quello di una del-le sibille pi antiche, la Sibilla Libica, come ci attesta Pausania. Pausania si rif ad Euripide che nel prologo di una delle sue tragedie perdute (la Lamia) avrebbe riferito il gioco di parole Sibylla - Libyssa, dove Sibyl sarebbe la lettura al contrario di Li-bys.

    Da nome proprio, col tempo Sibil-la diventata una definizione, un epiteto, passando a designare un tipo particolare di profetessa. Ci avvenne in seguito al sorgere in di-versi luoghi sacri di santuari nei quali venivano proferiti degli oracoli, ed al parallelo fiorire di raccolte di profe-zie. Cos alloriginario nome proprio di Sibylla fu necessario aggiunger-ne un altro (che divenne quello ge-ografico della localit interessata) che permetteva di distinguerle luna dallaltra.

    Nella maggioranza dei casi i nomi delle sibille sono nomi geografici. Ma poich nellimmaginazione degli antichi qualche sibilla (a causa del-la sua longevit millenaria) passava

    Monti Sibillini nei comuni di Arquata del Tronto e Montemonaco.

    SIBILLE IDENTIFICATE DA NOMI GEOGRAFICI

    Sibille che appartengono al gruppo orientale: Sibilla Babilonese, Sibilla Caldea, Sibilla Ebraica, Sibilla Egi-zia, Sibilla Libica o Sibilla Libia, Si-billa Persica o Sibilla Persiana.

    Sibille che appartengono al gruppo ionico: Sibilla Claria o Sibilla di Kla-ros, Sibilla Colofonia, Sibilla Cumea, Sibilla Delfica o Sibilla di Delfi, Sibilla Efesia o Sibilla di Efeso, Sibilla El-lespontica o Sibilla Ellespontiaca, Sibilla Eritrea o Sibilla di Erythre, Sibilla Euboica o Sibilla Eubea, Si-billa Frigia, Sibilla Gergitica o Sibilla di Gergis, Sibilla Macedone, Sibilla Marpessia o Sibilla di Marpesso, Si-billa Samia o Sibilla di Samo, Sibil-la Sardica o Sibilla di Sardi, Sibilla Tesprozia, Sibilla Tessalica, Sibilla Troiana.

    Sibille che appartengono al gruppo italico: Sibilla Cimmeria, Sibilla Cu-mana o Sibilla di Cuma, Sibilla Ita-lica, Sibilla Lilibetana, Sibilla Sicula o Sibilla Siciliana, Sibilla Tiburtina (nellEneide),

    Fu tanta diffusa e importante la fi-gura della Sibilla che essa perdur anche in epoca medievale, tra que-

    da un luogo allaltro per soggiornarvi lunghi periodi, ogni volta venendo chiamata con un nuovo nome ge-ografico bench fosse sempre la stessa persona, essi sentirono il bi-sogno di ridare un nome proprio alle sibille pi conosciute.

    Tra le pi conosciute, la Sibilla Eri-trea, la Sibilla Cumana e la Sibilla Delfica, rappresentanti altrettanti gruppi: ioniche, italiche ed orientali.

    Il perdurare della loro presenza d risposte, nel mondo classico, al per-durare di domande alle quali i riti e i culti diurni in onore degli dei del Pantheon patriarcale sia romano che greco, non sapevano dare risposte.

    Nei suoi scritti Platone ne cita solo una, anche se in seguito le sibille di-vennero una trentina.

    Lo scrittore reatino Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) ne enumera dieci in ordine di antichit: Persica, Libica, Delfica, Cimmeria, Eritrea, Samia, Cumana, Ellespontica, Fri-gia, Tiburtina.

    Una delle sibille non citate da Var-rone in quanto sorta in epoca medie-vale la Sibilla Appenninica detta anche Oracolo di Norcia che viene legata alla Grotta della Sibilla situa-ta sul Monte Sibilla, nella catena dei

    LA SIBILLA

    Sibilla raffigurata in un piatto greco.

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    ste si ricordano: la Sibilla Agrippina o Sibilla Agrippa, Sibilla Appenninica o Sibilla di Arquata del Tronto o Sibilla di Montemonaco o Sibilla Picena o Sibilla di Norcia, Sibilla Chimica, Si-billa Europea, Sibilla Lucana, Sibilla Rodia o Sibilla di Rodi, Sibilla Tibur-tina.

    SIBILLE IDENTIFICATE PER NOME PROPRIO

    Albunea o Abulnea; Amalthea; Ar-temide; Berossiana; Carmenta; Cas-sandra; Dafni; Deifobe; Demarate;

    Demofile o Demo; Elissa; Erofila; Faennis; Lampusa; Manto; Melan-kraira; Phoito o Phyto; Sambethe o Sabbe o Saba; Sibylla; Taraxandra.

    nunci dellavvento di Ges Cristo e del suo atteso ritorno finale (anche se in nessuna fonte relativa alle Si-bille si pu rintracciare qualcosa che richiami anche lontanamente ai pre-cetti giudaici-cristiani).

    Le sibille hanno comunque ispirato larte cristiana dallXI secolo in nume-rosi cicli pittorici, scultori ed incisori. Esse sono normalmente raffigurate come la controparte femminile dei profeti; lesempio pi famoso si tro-va nella volta della Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo.

    Sabrina(Centro Studi Italus)

    DAL PAGANESIMO AL CRISTIA-NESIMO

    Le sibille del mondo antico erano leggendarie profetesse, collocate in diversi luoghi del bacino del Medi-terraneo: Italia (Cuma), Africa, Gre-cia (Delfi), Asia Minore. Nella Roma repubblicana e imperiale un collegio di sacerdoti custodiva gli Oracoli si-billini, testi sacri di origine etrusca, consultati in caso di pericoli o di ca-tastrofi.

    Dal II secolo a. C. si sviluppa negli ambienti ebraici romanizzati unin-terpretazione dei vaticini delle Sibille corrispondente alle attese messiani-che. I cristiani videro nelle predizioni delle veggenti pagane lontani prean-

    LAltare quel luogo sacro dove si copie il rito religioso o un sacrificio, in onore al Dio o alle Divinit.

    LAltare normalmente un ogget-to fisso, costruito in pietra, legno o in zolle di terra nelle quali venivano scavati buchi per accogliere loffer-ta.

    Se usato per sacrifici animali, laltare ha spesso una forma adatta a raccogliere il sangue degli stessi, che poi sar usato per i riti di purifi-cazione.

    Nelle religioni che vivono in modo intenso il rapporto del fedele con gli elementi della natura (acqua, terra, fuoco, alberi ecc.), lAltare , spes-so, posto allaperto, in mezzo ai boschi, presso le sorgenti, a volte circondato da gradini, per favorire la partecipazione dei fedeli (questa visione molto diffusa nel religione neopagana della Wicca).

    Spesso lAltare anche dedicato/consacrato, cio legato al culto spe-cifico di una divinit.

    In molte religioni laltare, per, posto allinterno di un tempio dedi-cato ad una divinit. A volte, come nel caso delle vestali romane o dei sacerdoti ebraici, laltare inacces-sibile ai laici, al popolo. Vi posso-no, infatti, accedere solo i sacerdoti o le sacerdotesse, a volte dopo spe-cifici riti purificatori. Laltare, in questi casi, non pi visto come il sempli-

    EBRAISMOIn base alla legge mosaica gli altari

    antichi dovevano essere costituiti da pietre e da terra non toccati da stru-menti ferrosi (Esodo XX, 24-25). La Bibbia descrive anche lesistenza di altari portatili, costituiti di legno rive-stito con rame e portanti agli angoli specie di corni, la cui origine pu ri-salire ad un simbolo sacrale.

    RELIGIONE GRECAEsistevano sia altari domestici

    sia altari adibiti al culto pubblico, in questultimo caso erano posti o den-tro il tempio o al suo esterno. Sola-mente in et ellenistica gli altari di-vennero monumentali, come quello dedicato a Zeus e ad Atena eretto a Pergamo, formato da un podio alto

    ce luogo dellofferta o del sacrificio, ma diviene manifestazione della presenza della divinit. Spesso, infatti, sullaltare o sotto lo stesso, sono contenuti oggetti che rappre-sentano il divino, di solito statue o amuleti.

    EGITTO E MESOPOTAMIAGli altari dellantico Egitto e dei

    popoli mesopotamici indicarono sia per la forma sia per la dimensione unorigine risalente alla mensa pro-fana. Erano costituiti da una tavola rotonda o quadrata realizzata in vari materiali, quali il legno, la pietra o la terra cotta. Tra gli scavi effettua-ti nelle citt babilonesi comparvero anche altari di forma cubica costruiti con mattoni. Talvolta la struttura cu-bica ed imponente, oppure a forma di tronco di cono venne preferita da-gli antichi Egizi.

    LALTARE

    Esempio di Altare ebraico

    Esempio di Altare greco

  • DO

    SSI

    ER

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    37 metri, e arricchito da dec