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ARCA FONDI SGR S.P.A. BILANCIO DI ESERCIZIO 2016

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BILANCIO DI ESERCIZIO 2016

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Bilancio al 31 dicembre 2016

ARCA FONDI SGR S.p.A.Società di Gestione del RisparmioSede Sociale in Milano via Disciplini, 3Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.Riserve Euro 124.291.632Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 09164960966Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0246Soggetta all’attività di Direzione e Coordinamento di Arca Holding S.p.A.

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Indice

Bilancio 2016 Arca Fondi SGR S.p.A.

Composizione degli Organi Sociali 5

Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2016 9

Schemi di Bilancio 29

Nota IntegrativaParte A - Politiche Contabili 37Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 53Parte C - Informazioni sul Conto Economico 73Parte D - Altre informazioni 83

Allegati al Bilancio 99

Relazione del Collegio Sindacale 101

Relazione della Società di revisione 109

L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia 115

Deliberazioni dell’Assemblea 121

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Composizione degli Organi Socialial 31 dicembre 2016

Consiglio di Amministrazione

Presidente Guido Cammarano

Vice Presidente Carmine Lamanda

Amministratore Delegato Ugo Loser

Consigliere Paola Bergamaschi

Consigliere Rosa Cipriotti

Consigliere Edoardo Rossini

Collegio Sindacale

Presidente Giuseppe Marino

Sindaco Effettivo Giovanni Sandrini

Sindaco Effettivo Stefano Santucci

Sindaco Supplente Bruno Garbellini

Sindaco Supplente Diego Xausa

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RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORISULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2016

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Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2016

PARTE I – Il contesto di riferimento

1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari

Nel 2016 la politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso dell’anno la Banca Centrale Europea (“BCE”) ha portato il tasso di deposito a -0,4% e ha esteso il programma di Quantitative Easing alle obbligazioni societarie non finanziarie.La Bank of Japan (“BoJ”) ha ridotto il tasso di riferimento a -0,10% e ha annunciato che gli acquisti di titoli governativi saranno modulati al fine di mantenere la curva dei tassi di interesse su livelli vicino allo zero.La Federal Reserve (“Fed”) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a 0,5%-0,75% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25% al livello di 0,75%.La Bank of China (“BoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve obbligatorie, guidando una riduzione dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro il dollaro USA.Le altre banche centrali dei paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle proprie riserve valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche centrali sono state costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Messico), altre hanno iniziato un ciclo di riduzione (Brasile) supportate dalla riduzione dell’inflazione.Sul mercato dei cambi il dollaro USA si è apprezzato rispetto all’euro di circa il 3%; lo yen, il dollaro canadese e le corona norvegese del 6%, il franco svizzero del 2%, la sterlina inglese si è deprezzata del 13%, la corona svedese del 4%.Le valute dei paesi emergenti rispetto all’euro hanno avuto andamenti più variegati: si sono apprez-zati di oltre il 20% il real brasiliano e il rublo, intorno al 10% lo zar sudafricano; si sono deprezzati fortemente il pound egiziano (-55%), di circa il 15% la lira turca e il peso messicano, del 3% il renminbi cinese e lo zloty polacco.Nel 2016 i mercati obbligazionari hanno registrato performance soddisfacenti. Gli indici governativi hanno registrato ritorni positivi superiori a quello della componente cedolare; gli indici di credito hanno beneficiato anche della riduzione degli spread.L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto del 2,96% in valuta locale, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,05%. Lo stesso indice, espresso in euro, segna una performance positiva del 4,78%.L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento del 3,31%, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,63%.I titoli governativi emessi da paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute (indice Merrill Lynch GLLD) hanno registrato un incremento del 9,06% in euro; l’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei paesi emergenti ha registrato un incremento del 9,03% in valuta locale (11,83% in euro).I titoli obbligazionari emessi da società private con rating elevato hanno registrato un rendimento del 5,68% in valuta locale (7,39% in euro), mentre i titoli con basso rating hanno registrato un rendimento del 15,89% (18,2% in euro).Nel 2016, precisamente a partire da fine febbraio, i mercati azionari hanno assunto un tono rialzi-sta, confortati dalla pubblicazione di dati macro e microeconomici positivi. La speranza di nuove politiche fiscali espansive, generata dall’elezione di Trump, ha consentito alla quasi totalità dei mercati azionari globali di chiudere il 2016 con risultati nettamente positivi. Così, l’indice MSCI World All Countries, rappresentativo dei mercati azionari internazionali, ha fatto segnare una performance, in valuta locale, del +8,39%.Ottimi sono stati i risultati dei mercati nordamericani: l’indice S&P 500 ha conseguito un incre-mento del 10,2%, mentre l’indice canadese ha registrato un rialzo del 19%. In Europa l’indice MSCI Europe ha concluso l’anno con un incremento del 6,78% in valuta locale ma la dispersione

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tra i mercati è stata elevata: l’indice MSCI UK è cresciuto del 18,5%, l’indice tedesco del 5,8% e quello francese del 7,1%, mentre sono stati negativi i rendimenti degli indici MSCI Italia (-7,8%) e MSCI Svizzera (-13,6%).Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno segnato una performance positiva del 4,6% in valuta locale, nonostante il mercato più importante dell’area, quello giapponese, sia risultato pressoché invariato (-0,7%).I mercati emergenti nel loro complesso hanno, infine, realizzato un risultato positivo in valuta locale pari al 9,9%, beneficiando in particolare delle straordinarie performance dei mercati brasiliano (+36,7%) e russo (+60,7%).Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita del 2016 al 3,1%; le attese per il 2017 si attestano vicino al 3,4%, con un forte condizionamento dovuto all’incertezza intorno a Brexit e alla presidenza Trump.Il referendum inglese sulla Brexit ha impattato negativamente sulle stime di crescita per le economie avanzate, sebbene le reazioni dei mercati finanziari siano state limitate.La politica economica annunciata dal nuovo presidente Trump negli USA andrà valutata su due dimensioni: l’effetto recessivo delle eventuali politiche protezionistiche e gli effetti espansivi sulla crescita economica degli annunciati stimoli fiscali; i mercati finanziari, dal canto loro, hanno avuto un’immediata reazione positiva perché hanno anticipato solo un’accelerazione della crescita.Le prospettive di crescita nelle economie avanzate restano quindi modeste e soggette ad elevata incertezza, con rischi significativi che provengono dalla situazione politica.Le attese di crescita nelle economie emergenti sono state solo lievemente penalizzate dalla paura del protezionismo USA. Le preoccupazioni sulla crescita cinese si sono ridotte in virtù del supporto delle autorità di politica economica; i prezzi delle materie prime sono risaliti, grazie anche ad uno storico accordo tra i paesi produttori di petrolio per ridurne la produzione; tra i Paesi Emergenti, quelli asiatici continuano ad esibire una crescita robusta, mentre gli altri necessitano di ulteriori aggiustamenti per fronteggiare un livello più basso dei prezzi delle materie prime e una crescita più lenta rispetto al passato.

2. L’industria della gestione del risparmio

I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2016 un anno di crescita per il mercato del risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta che sfiora i € 55 miliardi, di cui circa € 35 miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge i massimi storici e si attesta sopra € 1.930 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 5,3 miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 29,2 miliardi.All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia stata trainata dai fondi obbligazionari e dai flessibili che costituiscono rispettivamente il 55% ed il 42% degli afflussi netti dell’anno.I prodotti esteri rappresentano circa il 73% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che ammonta a € 887,4 miliardi.

PARTE II – La descrizione della Società

1. Il riassetto societario

Arca Fondi SGR S.p.A. (di seguito “Arca Fondi” oppure la “Società”) è stata costituita in data 24 luglio 2015 per iniziativa del socio unico ARCA SGR S.p.A. (oggi Arca Holding S.p.A.). Con data efficacia 1 luglio 2016 quest’ultima ha conferito, al servizio dell’aumento di capitale della Società da liberare in natura, il ramo di azienda costituito dalla propria struttura operativa nonché tutte le attività di gestione del risparmio e di consulenza in materia di investimenti. Arca

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Fon di è subentrata pertanto quale gestore dei fondi comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza.Arca Fondi – in linea di continuità con le attività precedentemente prestate da ARCA SGR S.p.A. - ha richiesto ed ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione a svolgere i suddetti servizi finanziari in data 15 dicembre 2015 e si è dotata di una struttura organizzativa sostanzialmente analoga a quella di Arca SGR S.p.A., mantenendo un modello operativo che prevede lo stesso schema di ricorso a servizi in outsourcing, subentrando in tutti i rapporti di lavoro in essere presso ARCA SGR S.p.A. e in tutti i contratti di fornitura inerenti l’attività caratteristica della medesima. Per effetto del conferimento del ramo di azienda Arca Fondi ha ereditato il posizionamento di ARCA SGR S.p.A. nel proprio mercato di riferimento, quale uno dei principali player del mercato di riferimento e tra i pochi operatori aventi una struttura indipendente dai singoli distributori e con modello di distribuzione multi – banca.2. Considerazioni generali

Arca Fondi nasce dalla storia e dall’esperienza di ARCA SGR S.p.A., ed è tra le più longeve società di gestione del risparmio italiane, leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa di 12 banche popolari, subito dopo l’introduzione della legge n° 77 del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare.Arca Fondi si caratterizza per l’indipendenza e per la capillarità sul territorio, grazie ad un network di circa 100 enti collocatori che operano attraverso oltre 11.000 sportelli, reti di promotori finanziari e canali online. A fine 2016 la Società vantava masse in gestione pari a € 29,5 miliardi, di cui € 24,4 miliardi in fondi comuni, con circa 630.000 sottoscrittori e € 3,2 miliardi nel fondo pensione aperto Arca Previdenza, il più grande fondo pensione aperto in Italia con oltre 178.000 aderenti.3. La rete di collocamento

L’attenzione prestata da parte della Società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche grazie all’at-tività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione.Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2016 sono stati ricevuti 32 reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 35 reclami relativi al fondo pen-sione; questi ultimi in gran parte sono dovuti alla gestione amministrativa di pratiche di riscatto e anticipazione, mentre per i fondi comuni i reclami sono principalmente legati alle modalità e tempistiche di esecuzione degli ordini. I suddetti reclami hanno dato luogo ad una sola pratica di rimborso per il fondo pensione e nessuna per i fondi comuni.4. La governance della Società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti

Arca Fondi è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Arca Holding.Arca Fondi ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti e ha istituito l’Organismo di Vigilanza. Nel corso del 2016 l’Organismo di Vigilanza ha svolto attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali ambiti esaminati si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata verifica, iii) rapporti con la pubblica amministra-zione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.In tema di conflitti di interessi, la Società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, migliorando il protocollo di identificazione delle parti correlate e istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata.Con decorrenza 1 luglio 2016 il Consiglio di Amministrazione ha approvato i principi di comporta-mento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di rife-rimento per quantificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione.

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Inoltre, Arca Fondi ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari che riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla Società, l’accordo di associazione in partecipa-zione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla Società per la gestione delle proprie disponibilità liquide e i finanziamenti.In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni.Per maggiori informazioni relative alla disciplina dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla sezione 6 della parte D della nota integrativa.

5. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi

L’attività di Arca Fondi si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la Società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare l’esposizione a tale rischio, la Società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la propria capacità di comunicazione, innovare costantemente la propria offerta di prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti e materiale promozionale dedicato.In termini di rischio finanziario si segnala che la Società ha iscritto nel proprio portafoglio di proprie-tà – a seguito dell’operazione di conferimento precedentemente descritta - quote del fondo comune aperto Arca RR Diversified Bond, focalizzato sui mercati obbligazionari. A seguito di tale decisione di investimento, la Società si è esposta al rischio di mercato correlato al portafoglio del fondo.Le quote sono state inserite nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili per la vendita.Durante l’esercizio 2016, il portafoglio di proprietà non è stato movimentato.Si segnala inoltre che le eccedenze di liquidità disponibili, salvo quanto sopra specificato, sono state mantenute sul conto corrente della Società, determinando un’ esposizione al rischio di con-troparte.Arca Fondi presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di outsourcing si segnala che la Società si è dotata di un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto nei Service Level Ageement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi.Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda alla parte D della nota integrativa.

6. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate

Arca Fondi ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship e alla vigente policy interna, si rimanda all’apposita sezione del sito internet della Società www.arcaonline.it.La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.I rimborsi ottenuti nel 2016 in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in € 63.935 e sono stati accreditati ai fondi interessati.

7. Il personale

A seguito dell’operazione di conferimento descritta in precedenza tutti i rapporti di lavoro in essere al 30 giugno 2016 in ARCA SGR S.p.A. (denominata Arca Holding S.p.A. a seguito del conferi-mento), sono stati trasferiti senza soluzione di continuità alla controllata Arca Fondi.

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La Società al 31 dicembre 2016 si avvale di uno staff di 96 collaboratori a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato.L’anzianità di servizio media è di 12,79 anni.La componente femminile rappresenta circa il 42% dell’organico.Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 45 quadri direttivi e 32 impiegati.Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 69 e i dipendenti con diploma di scuola media superiore sono 30.Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate in Arca Fondi a partire dalla data di efficacia del trasferimento del personale, ovvero nel secondo semestre 2016, sono state pari a 281 giorni di calendario, cui si aggiungono 251 giorni di assenza per maternità e 80 giorni di assenza per aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio).Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette.Arca Fondi ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 1.000 ore di forma-zione che hanno interessato molti collaboratori di tutte le aree. Anche nel 2016 si è fatto ricorso ai finanziamenti ottenuti dal Fondo Banche e Assicurazioni. Particolare attenzione è stata data alla formazione manageriale in materia di comunicazione e di leadership. È proseguito il percorso individuale di coaching per i quadri direttivi responsabili di funzione, iniziato nel 2015. Sono pro-seguiti inoltre gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria relativi alla disciplina dell’antiriciclaggio e agli aggiornamenti normativi intervenuti in materia di responsabilità degli enti ai sensi del d.lgs. 231/2001.

PARTE III – Informazioni sull’andamento della gestione

1. L’andamento economico e patrimoniale della Società

L’andamento economico dell’esercizio 2016 ha registrato una crescita delle masse, frutto di un andamento complessivamente positivo del mercato ma parzialmente mitigato dalla raccolta netta negativa registrata sui prodotti gestiti. L’attività di gestione è iniziata il 1 luglio 2016 a seguito dell’operazione di conferimento come descritto in precedenza; la seconda metà dell’anno ha visto una inversione di tendenza nella raccolta, registrando un andamento positivo che ha contribuito alla crescita delle commissioni del relativo periodo.L’esercizio 2016 di Arca Fondi si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 20.146.040 rispetto alla perdita di € 117.264 registrata nel 2015. Tale dinamica economica molto difforme tra un esercizio e il precedente è ascrivibile a quanto descritto in precedenza sul riassetto societario: nel corso dell’esercizio 2015 la Società non risultava ancora operativa e l’operazione di conferimento di ramo di azienda cui ha fatto seguito l’effettiva prestazione di servizi di investimento non si era ancora perfezionata. L’operazione di conferimento di ramo d’azienda, avvenuta con data efficacia 1 luglio 2016 ha sancito l’inizio dell’operatività della Società e l’espressione di essa nei relativi flussi di ricavo, di costo e corrispondenti elementi patrimoniali.Le commissioni attive della Società si attestano a € 150,2 milioni di cui € 132,1 milioni legati ai fondi comuni, € 13,7 milioni relativi al fondo pensione, € 0,8 milioni legati ai mandati in delega di gestione, € 0,2 milioni riconducibili al servizio di consulenza in materia di investimenti prestato dalla Società, € 3,4 milioni legate alla gestione e alla distribuzione delle Sicav.Le masse in gestione sono passate da € 29,2 miliardi di fine 2015, a 29,5 miliardi di fine 2016 (di cui € 24,4 miliardi relativi ai fondi comuni, € 3,2 miliardi al fondo pensione Arca Previdenza, € 1,7 miliardi da mandati e deleghe di gestione e € 0,2 miliardi riconducibili all’attività di consulenza agli investimenti).Inoltre, nel corso del 2016 sono stati ricevuti in delega i comparti della Sicav Sidera Funds a fine anno pari € 1,4 miliardi.

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La crescita delle masse, pari a € 0,3 miliardi, è stata determinata prevalentemente dalla buona performance delle masse gestite, parzialmente mitigata da una raccolta netta negativa pari a € 0,84 miliardi (di cui € 0,77 miliardi da fondi comuni, € 0,31 miliardi da mandati in delega di gestione e consulenza e da raccolta netta positiva sui fondi pensione pari a € 0,24 miliardi).Le commissioni nette dell’anno si attestano a € 52,6 milioni.Le spese amministrative si attestano a € 20,2 milioni, di cui spese per il personale per € 9,2 milioni e altre spese amministrative pari a € 11,0 milioni.Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni immateriali, pari a € 1,2 milioni, sono principalmente ascrivibili a software, licenze d’uso e oneri pluriennali inerenti le acquisizioni di rami d’azienda effettuate negli anni passati e sono coerenti con i piani di ammortamento previsti.Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali, pari a € 0,4 milioni si riferiscono prin-cipalmente all’immobile di proprietà sito in via Disciplini 3 a Milano e alle attrezzature beni e impianti ad esso riferibili.Le imposte sul reddito, pari a € 10,6 milioni, mostrano un’aliquota fiscale media del 36,45%.Lo stato patrimoniale della Società a fine 2016 mostra una situazione molto difforme rispetto all’esercizio 2015 le cui variazioni sono principalmente ascrivibili all’operazione di conferimento di azienda che ha comportato – a fronte delle attività e passività conferite - un aumento di capitale sociale e l’iscrizione della riserva di sovrapprezzo azioni.L’attivo patrimoniale mostra crediti per gestione di patrimoni pari a € 77,5 milioni, incassati rego-larmente nel mese di gennaio 2017.Nel corso del 2016 sono state trasferite da Arca Holding S.p.A. ad Arca Fondi le quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond, acquistate nel corso del 2015. Tali quote sono state inserite nel portafoglio di proprietà nella sezione dedicata alle attività finanziarie disponibili per la vendita per un controvalore di € 19,8 milioni.La voce Altre attività si attesta ad un valore pari a € 1,5 milioni, principalmente riferibili agli acconti delle imposte sui redditi vantati nei confronti di Arca Holding S.p.A. nell’ambito del contratto di consolidamento fiscale e ai risconti attivi riconducibili al collocamento, effettuato negli anni passati, dei fondi operanti con il meccanismo del pre-conto.Le attività materiali presentano un saldo pari a € 13,8 milioni, fanno riferimento prevalentemente all’immobile di via Disciplini 3 a Milano, sede della Società. Per le attività immateriali, pari a € 132,5 milioni, si rimanda ai dettagli della sezione 11 “Attività immateriali – Voce 110” dell’attivo di nota integrativa.Tra le passività, i debiti, pari a € 64,2 milioni, sono rappresentati principalmente dalle retrocessioni da riconoscere alle reti di vendita per l’attività di collocamento.A fine 2016 il patrimonio netto di Arca Fondi risulta pari € 194,8 milioni.Il patrimonio di vigilanza si attesta a € 40,8 milioni a fronte di un requisito di vigilanza pari a € 5,8 milioni.Gli indicatori finanziari ed economiciSulla base dei dati di conto economico e stato patrimoniale di Arca Fondi, si evidenzia che la redditività 2016 rapportata al patrimonio netto è stata pari al 11,53%.La redditività operativa, espressa su base annua, sulla massa gestita è pari allo 0,32%.L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si posiziona al 41,44%.

1.1 I rapporti con la società controllante e con le entità correlate

Si conferma che al 31 dicembre 2016 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fidu-ciarie o per interposta persona, azioni proprie né della società controllante Arca Holding S.p.A., né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2016.In merito ai rapporti di Arca Fondi con la società controllante e le entità correlate, si rinvia a quanto indicato nella parte D della nota integrativa.

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2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti

Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2016, ammonta a € 24,4 miliardi; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 3,2 miliardi, quello delle gestioni ricevute in delega di € 1,7 miliardi, quello della gestione in delega della sicav Sidera Funds per la quale Arca Fondi è anche delegata come distributore in Italia pari a € 1,4 miliardi, per un totale complessivo di € 30,7 miliardi di masse gestite.A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene prestata su patrimoni pari a € 0,2 miliardi.2.1 I fondi comuni mobiliari aperti

Il 2016 è stato un anno decisamente positivo per tutti i fondi, sia quelli a benchmark sia quelli flessibili absolute return e con obiettivo di rendimento.L’andamento dei mercati globali è stato senza dubbio un fattore importante. È stato infatti un anno positivo per i mercati azionari, saliti in media del 9% circa, sebbene con qualche differenza a livello geografico. In questo caso è importante segnalare la performance negativa dell’Italia, che ha pesato inevitabilmente sull’andamento di alcuni prodotti, segnatamente su Arca Azioni Italia, ma anche su Arca BB, il fondo bilanciato europeo che ha nel proprio benchmark una componente significativa di titoli italiani. Per quanto concerne l’Italia, va sottolineata la performance rispetto al proprio benchmark di Arca Economia Reale Equity Italia, il fondo specializzato nelle piccole e medie imprese: una sovra performance di circa 6 punti percentuali che segue un risultato analogo l’anno precedente. Sempre in ambito azionario, è leggermente negativa, ma allineata al benchmark, la performance di Arca Azioni Europa sul quale ha pesato non tanto l’andamento degli indici, ma delle valute, in particolare della sterlina.Sono positive le performance degli altri fondi azionari a benchmark, supportati dai modelli quan-titativi adottati circa la selezione dei titoli, le strategie non direzionali e anche dal contributo dei nostri investment partners.Sui mercati obbligazionari si sono verificate performance positive del 3% per l’indice globale. Scendendo nel dettaglio, è allineata all’indice globale la performance media nell’Area Euro, mentre è decisamente maggiore quella dei titoli corporate e dei titoli dei paesi emergenti misurata in valuta forte. Questo spiega le eccellenti performance dei prodotti obbligazionari a benchmark.La sottoperformance di Arca RR Diversified Bond rispetto al proprio benchmark si spiega con le peculiarità del mercato High Yield americano e va letta ricordando che il fondo chiude il 2016 appena sotto i propri massimi storici.Il 2016 è stato un anno positivo per i fondi bilanciati sia in termini assoluti sia rispetto agli altri fondi della rispettiva categoria di riferimento, ad eccezione di Arca BB che, pur restituendo in termini assoluti un risultato positivo, ha ottenuto risultati meno brillanti di altri fondi di categoria per l’esposizione strutturale al mercato azionario italiano.Per quanto concerne i fondi Arca TE, Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Dynamic i buoni risultati sono stati realizzati grazie alla performance positiva delle asset classes oggetto di investimento e anche grazie alla strategia gestionale basata sulla massima diversificazione delle fonti di rendimento.Passando ai fondi senza un parametro di riferimento, si evidenzia la gamma Strategia Globale che ha nell’obiettivo di preservazione del capitale il proprio tratto distintivo. L’obiettivo di controllo della volatilità è stato ampiamente conseguito, al tempo stesso raggiungendo importanti risultati anche in termini di performance. Arca Strategia Globale Crescita chiude il 2016 sui massimi storici, così come Arca Strategia Globale Opportunità il cui valore a fine anno risente del fatto che gli eccellenti risultati hanno generato le condizioni per l’applicazione delle commissioni di performance.Per quanto riguarda i fondi a cedola va sottolineato l’andamento positivo sia delle soluzioni a reddito fisso sia di quelle che cercano nelle strategie azionarie una fonte di rendimento aggiuntiva, vale a

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dire Arca Reddito Multivalore e la novità del 2016 ovvero Arca Reddito Valore Globale. Nel 2016 i mercati azionari hanno infatti offerto interessanti opportunità per incrementare la redditività dei prodotti senza incidere sensibilmente sul profilo di rischio.Infine Arca Risparmio e Arca Impresa Rendita rappresentano due soluzioni che vogliono andare incontro alle esigenze di chi necessita di un servizio per la gestione delle riserve di liquidità. I due fondi sono privi di parametro di riferimento, ma la performance dello 0,10% negativa va comparata con i rendimenti degli strumenti finanziari a breve termine.Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2016 dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca che riportano il rating:• 1 fondo ha 5 stelle;• 3 fondi hanno 4 stelle;• 12 fondi hanno 3 stelle;• nessun fondo ha 1 o 2 stelle.Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:Fondi 2016 2015 2014Arca Cash Plus1 - - 1,41%Arca MM Bond Euro Short Term2 - - 3,73%Arca RR Diversified Bond 4,29% -2,41% 9,03%Arca Obbligazioni Europa 3,35% 2,43% 11,59%Arca Bond Globale 6,20% 4,84% 10,78%Arca Bond Paesi Emergenti 6,13% 0,29% 5,09%Arca Bond Corporate 4,71% -1,49% 6,86%Arca TE – Titoli Esteri 5,41% 2,61% 10,87%Arca BB -0,38% 5,97% 7,21%Arca Multiasset Balanced 5,58% -4,34% -Arca Multiasset Dynamic 4,86% -4,20% -Arca Azioni Internazionali 8,83% 7,96% 16,06%Arca Azioni Italia -6,92% 18,31% 1,75%Arca Economia Reale Equity Italia (P) 1,27% 3,74% -Arca Economia Reale Equity Italia (I) 2,32% 4,36% -Arca Azioni Europa -0,66% 10,40% 4,99%Arca Azioni America 11,78% 6,95% 24,42%Arca Azioni Far East 7,70% 10,33% 8,93%Arca Azioni Paesi Emergenti 13,81% -3,65% 8,46%Arca Strategia Globale Crescita 4,39% -1,88% 1,70%Arca Strategia Globale Opportunità 7,35% -3,74% 4,61%Anfiteatro Tesoreria3 - - -0,45%Anfiteatro Global Equity4 - - 0,51%Arca Cedola Corporate Bond IV5 - - 0,53%Arca Cedola Governativo Euro Bond IV6 - - 0,62%

1 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 2 Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond 3 Fondo confluito in Arca Azioni Europa 4 Fondo confluito in Arca Azioni Europa 5 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita6 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita

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Fondi 2016 2015 2014

Arca Cedola Bond Globale Euro7 - - 0,52%Arca Cedola Bond Globale Euro II8 - 0,01% 1,47%Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale9 - - 0,38%Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II10 - 0,84% 2,03%Arca Formula Eurostoxx (r) 201511 - - 2,06%Arca Formula II Eurostoxx (r) 201512 - 9,98% 1,18%Arca Cedola Bond Globale Euro III13 - -0,78% 0,44%Arca Cedola Bond Paesi Emergenti14 - 0,88% -1,01%Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III -0,58% 0,09% 4,12%Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc. 8,79% -3,71% 8,33%Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV 0,00% 2,57% 5,15%Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V 0,52% 0,03% 4,79%Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI -0,05% 0,10% 4,89%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva 0,51% 0,35% 6,06%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P) 13,24% -2,10% 5,82%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R) 13,66% -2,06% 5,84%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II 0,82% 1,50% 6,01%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P) 10,60% -1,91% 6,53%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R) 10,95% -1,81% 6,59%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P) -0,68% 0,79% 6,46%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R) -0,83% 0,96% 6,55%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P) 9,25% -0,53% 6,37%Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R) 9,59% -0,40% 6,43%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P) 1,33% -0,11% 5,76%Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R) 1,46% -0,01% 5,82%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P) 1,95% -0,15% 2,99%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R) 2,05% -0,11% 3,01%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P) 1,72% 0,05% 1,64%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R) 1,80% 0,09% 1,64%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P) 1,74% 0,57% 0,98%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R) 1,84% 0,61% 0,98%Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P) 2,63% -1,02% -Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R) 2,69% -0,98% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P) 2,13% 0,64% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R) 2,23% 0,70% -

7 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 8 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita9 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 10 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità 12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità13 Fondo confluito in Arca Bond Corporate14 Fondo confluito in Arca Bond Paesi Emergenti

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Fondi 2016 2015 2014Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P) 3,22% 0,78% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R) 3,32% 0,80% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P) 2,70% -0,76% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R) 2,76% -0,74% -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XII (P) 3,25% - -Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XII (R) 3,31% - -Arca 2019 Reddito Multivalore (P) 3,96% 2,17% 0,42%Arca 2019 Reddito Multivalore (R) 4,08% 2,27% 0,42%Arca 2019 Reddito Multivalore II (P) 4,39% 2,65% -0,08%Arca 2019 Reddito Multivalore II (R) 4,51% 2,71% -0,06%Arca 2019 Reddito Multivalore III (P) 4,98% 1,10% -0,02%Arca 2019 Reddito Multivalore III (R) 5,10% 1,14% -0,02%Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P) 4,95% -2,30% -Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R) 5,07% -2,24% -Arca 2020 Reddito Multivalore V (P) 5,58% -1,30% -Arca 2020 Reddito Multivalore V (R) 5,70% -1,26% -Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P) 4,63% 0,24% -Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R) 4,75% 0,26% -Arca 2020 Reddito Multivalore VII (P) 6,91% - -Arca 2020 Reddito Multivalore VII (R) 7,01% - -Arca 2021 Reddito Multivalore VIII (P) 5,94% - -Arca 2021 Reddito Multivalore VIII (R) 6,02% - -Arca 2021 Reddito Multivalore IX (P) 5,10% - -Arca 2021 Reddito Multivalore IX (R) 5,14% - -Arca 2021 Reddito Multivalore X (P) 3,10% - -Arca 2021 Reddito Multivalore X (R) 3,12% - -Arca Cedola 2021 Plus I (P) 1,18% - -Arca Cedola 2021 Plus I (R) 1,22% - -Arca Cedola 2021 Plus II (P) 0,28% - -Arca Cedola 2021 Plus II (R) 0,30% - -Arca Cedola 2021 Plus III (P) 0,10% - -Arca Cedola 2021 Plus III (R) 0,10% - -Arca Risparmio -0,12% - -Arca Impresa Rendita -0,10% - -Arca Risparmio Previdenza -0,26% - -Arca 2022 Reddito Valore Globale (P) 3,36% - -Arca 2022 Reddito Valore Globale (R) 3,40% - -Arca 2022 Reddito Valore Globale II (P) 1,02% - -Arca 2022 Reddito Valore Globale II (R) 1,04% - -Arca Cedola Corporate 2021 (P) 0,56% - -Arca Cedola Corporate 2021 (R) 0,56% - -Arca Bond Flessibile -0,37% -0,83% -0,86%

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Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca Fondi per le diverse categorie di fondi comuni.Fondi obbligazionariDurante il 2016, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una durata finanziaria media legger-mente in sottopeso o al massimo neutrale rispetto al benchmark sia sul mercato USA che Euro.In termini di allocazione geografica europea, verso la fine del primo semestre la gestione ha annul-lato la sovraesposizione all’Italia per poi riproporla verso la fine dell’anno, mentre ha mantenuto l’esposizione ai titoli di debito indicizzati all’inflazione.L’esposizione al rischio di credito societario si è mantenuta in leggero sovrappeso sulla parte Euro e in sottopeso sulla parte USA soprattutto per quanto riguarda gli emittenti più volatili e rischiosi (c.d. ‘distressed high yield’), mentre l’esposizione ai mercati emergenti è stata sostanzialmente in linea con quella del benchmark.Si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove emissioni del mercato primario laddove i premi all’emissione erano generosi rispetto al mercato secondario.I fondi hanno inoltre avuto un’esposizione al dollaro in sovrappeso per beneficiare dell’apprezza-mento della valuta statunitense.Rispetto agli anni precedenti si sono ridotti gli investimenti in depositi bancari e OICR di terzi soprattutto nel comparto High Yield USA.Tutti i fondi obbligazionari hanno avuto una performance assoluta netta ampiamente positiva nel corso del 2016 grazie ad un andamento ancora benigno dei tassi governativi dell’area core, dei premi di rendimento delle obbligazioni a spread (in primis High Yield US ma anche Euro e mercati emergenti) e all’apprezzamento del dollaro per i fondi che prevedono esposizione valutaria.L’indice obbligazionario governativo tedesco, infatti, nonostante il rialzo dei tassi dell’ultimo trime-stre ha comunque messo a segno una performance positiva e superiore al 3%, l’indice dei corporate europei ha una performance superiore al 4% nel mondo investment grade e di circa il 7% nel mondo High Yield, settore che negli Stati Uniti ha reso addirittura più del 13% anche dopo aver coperto il rischio di cambio, più che recuperando in questo modo la perdita del 2015.Nonostante una certa volatilità soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, gli emerging markets sia in valuta forte che in valuta locale hanno comunque ottenuto una significativa performance positiva grazie ai flussi che si erano diretti su questa asset class nella prima parte dell’anno.Arca Bond Corporate ha conseguito una extra-performance lorda che permette di compensare pienamente i costi del prodotto, mentre Arca RR Diversified Bond ha conseguito una performance sensibilmente inferiore a quella del benchmark.Sono state effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basasse anche sulla direzionalità dei mercati obbligazionari e, in particolare, volte a beneficiare da un aumento del livello dei tassi europei (posizione ‘corta’ di duration), di una riduzione dello spread sull’Italia e sulle obbligazioni societarie.Fondi a rischio controllato e flessibiliI fondi sono gestiti seguendo un processo che ottimizza la composizione di portafoglio. L’asset allocation è stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e corre-lazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse. Fissato un limite massimo di volatilità previsto da prospetto, la composizione di portafoglio prescelta è quella che consente di massimizzare il rendimento del prodotto.Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privi-legiare la stabilità dei ritorni. Durante l’anno è stata variata tatticamente la duration di portafoglio per sfruttare di volta in volta i movimenti dei tassi governativi e consentire, date le correlazioni con le altre classi di investimento, una buona diversificazione del rischio complessivo.

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Anche nella parte pro-ciclica del portafoglio, che comprende il credito e le azioni, sono state assunte di volta in volta posizioni tattiche, per sfruttare le opportunità di mercato. Nell’anno è stata assunta un’esposizione al rischio inflazione sulla parte lunga della curva statunitense.Il rischio valutario nel corso del primo semestre è derivato principalmente dall’esposizione al dollaro statunitense, per aumentare la diversificazione del portafoglio.Nel corso del 2016 per migliorare il profilo di redditività si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo acquistando Buoni Ordinari del Tesoro (“BOT”) ed effettuando depositi bancari.Arca Bond Flessibile, il fondo ‘absolute return’ i cui investimenti non trovano riferimento in al-cun benchmark, ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe di rischio inizialmente assegnata al prodotto, consentissero di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi contesto di mercato: si ricordano tra le più utilizzate le strategie di ‘relative value’ tra strumenti obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e strumenti azionari e tra diversi emittenti obbligazionari; di protezione dall’inflazione; di investimento in titoli a breve ad alto rendimento ma rischio contenuto.Nel mese di febbraio si è proceduto alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, ed inoltre all’incorporazione del fondo Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità.

Fondi total returnL’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per la famiglia dei fondi Arca Cedola Plus, Arca Cedola Corporate, Arca Reddito Multivalore e Arca Reddito Valore Globale sulla base delle politiche di investimento declinate nella documentazione contrattuale.

Fondi azionariLa politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore attraverso le attività di stock selection, market timing, controllo del rischio ed implementazione di strategie di Yield Enhancement.In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantita-tivi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da buoni fondamentali e da un profilo rischio-rendimento attraente. Nel corso dell’anno i fondi hanno mantenuto marginali disallineamenti settoriali rispetto al benchmark, che risultano tuttavia completamente ascrivibili alle indi-cazioni dei modelli di selezione adottati. I principali sovrappesi hanno riguardato Utilities, Industrials e Consumer Staples, mentre i principali sottopesi si sono concentrati su Energy, Real Estate e Financials.Il livello di investimento azionario ha tendenzialmente oscillato tra il 90% ed il 105% del patri-monio, con un’esposizione netta che è stata determinata in funzione delle condizioni di mercato, del livello del delta delle opzioni in portafoglio e dei giudizi espressi dal Comitato Investimenti della Società.Inoltre, sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi che sono stati sele-zionati in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato dalla Società e/o della capacità di coprire mercati locali rilevanti (dell’area Emergente in particolare).Le strategie di Yield Enhancement si sono, infine, sostanziate in operazioni tattiche di vendita di opzioni call coperte, nell’acquisto di dividend futures con scadenze inferiori ai 2 anni nella costru-zione di portafogli beta neutral volti a sfruttare le dinamiche ingenerate dai ribilanciamenti degli indici azionari. Sempre nell’ambito del Yield Enhancement rientra infine l’attività di selezione di total return swap su indici “a sconto”, cioè in grado di offrire una perfetta replica dei mercati di riferimento ed il pagamento di un ulteriore premio.

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Fondi bilanciatiIl livello di investimento azionario è stato mantenuto mediamente al 50% nella prima parte dell’anno e al di sopra del 50% nella seconda metà del 2016, pur rispettando i limiti di regolamento di un massimo di 55%.Una parte significativa del portafoglio azionario è stata investita nel corso dell’anno secondo un modello quantitativo volto ad individuare i titoli azionari europei meglio esposti ad un insieme di fattori quali Value, Quality, Yield e Momentum e secondo un modello quantitativo che seleziona i titoli del mercato azionario europeo caratterizzati da elevata liquidità, bassa sensibilità all’anda-mento del mercato azionario e da limitato downside risk. A fine anno i titoli azionari acquistati secondo quest’ultimo modello sono stati venduti e la liquidità risultante riallocata in investimenti in linea con il benchmark azionario europeo.Nel corso del 2016 l’investimento azionario per la parte Europea è stato completato dall’investimento nei fondi di primarie case terze, nella Sidera Funds Sicav e in futures sui principali indici azionari europei; per garantire una gestione più efficiente del portafoglio è anche stata implementata una strategia in opzioni.Relativamente all’investimento nel mercato azionario italiano si è mantenuto l’investimento nel fondo Arca Azioni Italia, si è investito marginalmente nel fondo Arca Economia Reale Italia e sono state implementate strategie in opzioni e futures aventi come sottostante l’indice FTSE/MIB.Relativamente alla componente obbligazionaria, nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi è stata mantenuta mediamente in sottopeso rispetto al benchmark.Per quanto riguarda l’esposizione ai paesi periferici della zona Euro, nel corso del primo semestre il portafoglio ha assunto una posizione di leggero sovrappeso sulla parte lunga della curva italiana.Per quanto riguarda l’esposizione valutaria, i fondi hanno mantenuto una posizione sostanzialmente in linea con l’indice di riferimento, con la sola eccezione di un sottopeso nella sterlina nella prima metà dell’anno.Nel corso del 2016 al fine di migliorare il profilo di redditività si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo effettuando depositi bancari con durata inferiore ai sei mesi.

2.2 Il fondo pensione complementare aperto

L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente i contributi, i riscatti le anticipazioni e i trasferimenti di seguito riportati:[Dati espressi in €/000]

Comparti Contributi Riscatti, anticipazioni e trasferimenti

- Comparto Rendita 113.897 62.213- Comparto Crescita 93.698 65.985- Comparto Alta Crescita 94.640 88.476- Comparto Obiettivo TFR 232.882 82.827Si registrano i seguenti risultati gestionali:

Comparti 2016 2015 2014Arca Previdenza Classe Ordinaria- Comparto Garanzia15 - - 0,09%- Comparto Rendita 3,42% 1,60% 10,57%- Comparto Crescita 4,51% 1,98% 10,40%- Comparto Alta Crescita 3,79% 1,50% 10,29%- Comparto Obiettivo TFR 0,64% 0,06% 1,13%

15 Il Comparto Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza è confluito nel Comparto Obiettivo TFR del fondo pen-sione in data 1° ottobre 2015.

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Comparti 2016 2015 2014Arca Previdenza Classe Riservata- Comparto Garanzia15 - - 0,62%- Comparto Rendita 4,13% 2,29% 11,38%- Comparto Crescita 5,22% 2,67% 11,21%- Comparto Alta Crescita 4,59% 2,29% 11,23%- Comparto Obiettivo TFR 1,32% 0,77% 1,87%Arca Previdenza Classe Collettiva- Comparto Garanzia15 - - 0,26%- Comparto Rendita 3,69% 1,90% 10,91%- Comparto Crescita 4,78% 2,27% 10,74%- Comparto Alta Crescita 4,15% 1,87% 10,74%- Comparto Obiettivo TFR 0,92% 0,34% 1,44%

Nel corso del 2016 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre 10.407 nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 121 milioni.In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante con-trollo i rischi assunti.L’esposizione al mercato azionario nel suo complesso, alle diverse aree geografiche ed ai diversi settori è stata fatta variare di volta in volta tenendo conto della visione tattica di breve periodo.L’investimento azionario complessivo è stato ridotto e modificato in funzione dell’andamento dei mercati.Nell’ambito di una gestione flessibile per il comparto Alta Crescita la componente azionaria è stata significativamente ridotta e portata al di sotto del 70% del patrimonio, l’esposizione ai mercati azio-nari emergenti è stata incrementata e portata su livelli mediamente pari al 10% del patrimonio.A livello valutario, il comparto ha mantenuto un’esposizione al dollaro americano mediamente pari al 10% del patrimonio. Nel corso dell’anno è stata gradualmente costituita un’esposizione agli strumenti finanziari governativi emergenti in valuta forte ed alle obbligazioni corporate aventi elevato merito di credito.Per quanto riguarda il comparto Crescita la componente azionaria è stata in media pari al 47% del patrimonio e l’esposizione ai mercati azionari emergenti è stata incrementata e portata su livelli mediamente pari a circa l’8% del patrimonio. A livello valutario, il comparto ha mantenuto un’esposizione al dollaro americano mediamente pari a circa l’8% del patrimonio.Nel comparto Rendita la componente azionaria è stata in media pari al 28% del patrimonio, l’espo-sizione ai mercati azionari emergenti è stata incrementata e portata su livelli mediamente pari al 5% del patrimonio e, a livello valutario, il portafoglio ha mantenuto un’esposizione al dollaro americano mediamente pari al 5% del patrimonio.Per tutti i tre comparti, a livello settoriale la politica di gestione azionaria è stata caratterizzata, nel corso della prima metà dell’anno, da una prevalente sovraesposizione al settore energia e da una residuale esposizione ai consumi discrezionali. Nel corso del secondo semestre è stata tatticamente incrementata l’esposizione ai settori biotecnologia e servizi di pubblica utilità nell’area americana, in considerazione del livello di valutazione raggiunto. L’esposizione al settore energia è stata ridotta sul finire del periodo.Per quanto riguarda la gestione obbligazionaria, il portafoglio ha ridotto la durata finanziaria rispetto al periodo precedente. A livello geografico, è stata eliminata la componente europea non core, ad eccezione dei titoli italiani, ed è stata introdotta l’esposizione ai titoli del debito USA.

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Sono state inoltre gradualmente costituite esposizioni ai governativi emergenti in valuta forte e alle obbligazioni corporate aventi elevato merito di credito.Il comparto Obiettivo TFR è investito per il 60% del suo patrimonio in titoli governativi italiani indi-cizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è gestito come un portafoglio a rischio controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda componente è sta-bilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse. Le classi di investimento considerate sono: obbligazioni governative dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti, obbligazioni societarie con elevato merito creditizio, azioni dei mercati sviluppati ed emergenti.Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspetta-tive di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso del primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. Durante l’anno la duration di portafoglio è stata variata tatticamente al fine di sfruttare la volatilità dei tassi governativi e consentire, date le correlazioni con le altre classi di investimento, una buona diversificazione del rischio complessivo. Nel corso del periodo non vi è stata significativa esposizione valutaria.Nel corso del 2016, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo effettuando depositi bancari.

2.3 Le gestioni in delega

L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega al 31 dicembre 2016 è pari ad € 3,1 miliardi. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav e altri mandati istituzionali.

2.4 La consulenza agli investimenti

L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca Fondi presta il servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 0,2 miliardi.

2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta

Nel corso del 2016 i rendimenti dei titoli obbligazionari si sono mantenuti storicamente bassi, addi-rittura negativi sul segmento monetario, a seguito della prosecuzione del programma di Quantitative Easing della BCE. Arca Fondi ha proseguito, nel 2016, l’attività di analisi dei bisogni finanziari delle famiglie italiane nel loro complesso e delle specifiche caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione. Tale approfondimento ha condotto ad un ampliamento dell’offerta dei fondi comuni. Per l’esercizio 2016 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi:• i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2021 Plus, appartenenti alla famiglia Arca

Cedola e caratterizzati da un costo leggermente più contenuto rispetto alle edizioni precedenti, ma sempre con orizzonte di 5 anni, elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico. Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro edizioni, ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 800 milioni;

• un nuovo prodotto obbligazionario a scadenza con cedola, Arca Cedola Corporate, più concentrato sulle obbligazioni societarie, con due edizioni nel secondo semestre dell’anno, che ha ottenuto sottoscrizioni per complessivi € 278 milioni;

• i nuovi fondi Arca 2021 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo anche nel 2016 con sottoscrizioni, nelle quattro edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 394 milioni;

• il nuovo fondo Arca Risparmio Previdenza, un fondo obbligazionario con un orizzonte temporale di sette anni, la cui sottoscrizione consente di aderire al servizio Pensione Complementare, che

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trasferisce automaticamente la posizione del fondo Arca Risparmio Previdenza ad un comparto del fondo pensione Arca Previdenza; nel trimestre di apertura, le sottoscrizioni sono state pari a circa € 22 milioni;

• è stato inserito in gamma un nuovo fondo obbligazionario, Arca Risparmio, per rispondere all’esigenza di investimento temporaneo di liquidità della clientela, che è diventato anche il fondo di partenza del servizio Risparmia & Consolida; anche questo prodotto ha riscosso successo in un contesto di mercati finanziari piuttosto contrastati, con sottoscrizioni pari a € 443 milioni;

• è iniziato il collocamento delle classi retail dei comparti di Sidera Funds Sicav ed è stata introdotta la classe istituzionale di un nuovo comparto, Sidera Funds Sicav Global High Yield, le cui classi retail sono partite a inizio 2017.

In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il Contact Center di Arca Fondi è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno circa 15.000 ticket e oltre 20.200 telefonate.In riferimento ai regolamenti dei fondi comuni Arca si riportano di seguito le principali modifiche apportate:Data di efficacia 22 febbraio 2016• Si è provveduto ad inserire per tutti i fondi del Regolamento Unico la modalità di sottoscrizione

mediante utilizzo della piattaforma distributiva di All Funds.Data efficacia 1° marzo 2016• Si è proceduto ad uniformare la commissione di performance dei fondi Arca Strategia Globale

Crescita, Arca Strategia Globale Opportunità e Arca Bond Flessibile a quella prevista da altri fondi dello stesso regolamento. Inoltre, i fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive sono stati inseriti tra i fondi target del servizio Arca Risparmia & Consolida.

Data efficacia 18 maggio 2016• Variazione della denominazione del fondo “Arca Multiasset Aggressive” in “Arca Multiasset

Dynamic”.Data efficacia 1° luglio 2016• Variazione dell’indicazione del soggetto gestore da Arca SGR S.p.A. ad Arca Fondi SGR S.p.A..Data efficacia 15 novembre 2016• Previsione dell’investimento in OICR nella misura massima del 10% per i fondi Arca Bond

Corporate, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti, Arca Bond Paesi Emergenti valuta locale, Arca Risparmio, Arca Azioni Italia, Arca Economia Reale Equity Italia, Arca Azioni Europa, Arca Azioni America, Arca Bond Flessibile.

Con riferimento al regolamento del Fondo Pensione Arca Previdenza si riportano di seguito le principali modifiche apportate:Data efficacia 1 luglio 2016• Variazione dell’indicazione del soggetto gestore da Arca SGR S.p.A. ad Arca Fondi SGR S.p.A..Data efficacia 3 ottobre 2016• Previsione della distinzione tra FIA e OICVM, in armonia con la vigente normativa.

3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio3.1 L’operazione di conferimento

In data 1 luglio 2016 ha assunto piena efficacia l’operazione di conferimento del ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management da Arca Holding S.p.A. ad Arca Fondi come già descritto nella parte II della presente relazione sulla gestione. Per gli aspetti contabili si rimanda alla nota integrativa.

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3.2 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali

A fine esercizio, in ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, sono stati effettuati test di impairment sui valori iscritti a immobilizzazioni materiali e immateriali, di cui si forniscono informazioni di maggiore dettaglio nella nota integrativa.3.3 Le fusioni tra fondi comuni

Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto:• con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II

e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità;

• con decorrenza 9 settembre 2016, alla fusione del fondo Arca Cedola Bond Globale Euro III nel fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond Paesi Emergenti.

Nel corso del 2016, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma dei prodotti, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti fusioni:• con decorrenza 15 settembre 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale

IV nel fondo Arca Bond Corporate;• con decorrenza 16 febbraio 2018, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V

e Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI nel fondo Arca Bond Corporate.Si è provveduto con decorrenza 17 febbraio 2017, alla fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III nel fondo Arca Bond Corporate.

4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Il 2017 è iniziato positivamente: la raccolta in fondi comuni realizzata nelle prime settimane ha registrato sottoscrizioni per € 600 milioni circa, a fronte di riscatti per € 378 milioni circa, con saldo netto positivo di € 222 milioni circa. Nello stesso periodo del 2016 il dato di raccolta netta risultava invece negativo, per € 545 milioni circa, in un periodo caratterizzato da una forte volatilità dei mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano.Il Consiglio di Amministrazione di Arca Fondi ha approvato a gennaio l’istituzione di un nuovo fondo, Arca Economia Reale Bilanciato Italia, che risponde alle caratteristiche dei Piani Individuali di Risparmio (P.I.R.), i prodotti introdotti dalla Legge Finanziaria con lo scopo di convogliare parte del risparmio italiano verso le aziende di piccole e medie dimensioni e che prevedono l’azzeramento dell’imposta sui redditi generati dall’investimento.Premio Alto Rendimento 2016 – Il Sole 24 OreLa Società si è classificata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2016.Il premio, assegnato ad Arca per il quinto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta l’8 marzo 2017.Premio European Funds TrophyLa Società nel 2016, per il quarto anno consecutivo, ha ottenuto il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).La premiazione è avvenuta a Parigi il 9 marzo 2017.Istituto Tedesco di Qualità e FinanzaL’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha valutato Arca Fondi tra le migliori società di gestione italiane con il maggior numero di fondi in grado di coniugare al meglio performance e rischio. L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza è il numero uno in Europa nelle indagini di mercato e nell’analisi e comparazione di prodotti finanziari e ha pubblicato il suo studio a fine gennaio in collaborazione con Repubblica – Affari e Finanza.

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Bilancio 2016

5. L’evoluzione prevedibile della gestione

Sul fronte macro economico il tema dominante dell’inizio del 2017 è quello della cosiddetta refla-zione, vale a dire una crescita del PIL nominale trainata sia da un aumento della produzione dei beni e servizi che dall’inflazione. L’anno dovrebbe infatti vedere confermate le attese di una cre-scita reale del PIL mondiale superiore a quella dell’anno precedente e al tempo stesso dovrebbero consolidarsi le attese di una crescita del livello dei prezzi.A fronte di un contesto macroeconomico relativamente favorevole, lo scenario politico appare sempre più complesso. In Europa, il 2017 vedrà una serie di appuntamenti elettorali che potrebbero vedere l’affermazione di forze politiche contrarie a un’ulteriore integrazione a livello comunitario, se non addirittura dichiaratamente contro il progetto Europeo. A questo proposito, nel corso dell’anno dovrebbero cominciare le trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e le incertezze che circondano questo percorso potrebbero generare occasionali fonti di avversione al rischio. In questo contesto si è inserita l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sembra portare da un lato importanti cambiamenti sul fronte della politica estera e dall’altro sembra far presagire importanti novità anche per quanto riguarda la politica economica USA.In un contesto dominato da crescenti incognite è verosimile che le banche centrali, in particolare la BCE, la BoJ e la BoE, continueranno a perseguire una politica monetaria estremamente acco-modante, ancorando intorno allo zero o addirittura sotto lo zero la parte a breve della curva dei rendimenti. I titoli con scadenze più lunghe hanno già subito un aumento dei rendimenti in risposta ai maggiori elementi di incertezza sopra citati e bisogna aspettarsi che nel corso dell’anno le curve si mantengano più ripide che nell’anno precedente.Dal punto di vista della gestione, e dell’asset allocation in particolare, lo scenario sopra delineato si presenta molto sfidante: i cosiddetti risk free asset offrono rendimenti insufficienti a conseguire risultati positivi per i portafogli; d’altro canto le attività rischiose potrebbero risultare particolar-mente volatili o addirittura vulnerabili qualora lo scenario politico si deteriorasse. Vanno quindi privilegiate le strategie flessibili, quelle non direzionali e quelle di yield enhancement che, a loro volta, richiedono uno sforzo importante nello sviluppo delle tecniche di portfolio construction e dei sistemi di risk management.

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Il Bilancio di Esercizio 2016

Signori Soci,Il bilancio al 31 dicembre 2016 della vostra Società presenta una solida situazione patrimoniale e finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, del miglio-ramento del mix prodotto e dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa.La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, anche in virtù dell’utile di esercizio 2016, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e cre-scente capacità di generare cassa della Società in linea con la crescita dei flussi commissionali.Si propone pertanto:– di approvare l’allegato bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e la relativa Relazione

degli Amministratori;– di destinare l’utile di esercizio di € 20.146.040 come segue:– • a riserva legale € 1.007.302;– • a copertura della perdita 2015 portata a nuovo € 117.264;– • a riserva straordinaria € 21.474;– • a dividendo € 0,38 per ciascuna delle nr. 50.000.000 azioni sociali del v.n. di € 1 per complessivi

€ 19.000.000 da distribuire alla controllante Arca Holding S.p.A.Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della Società, sostenuta dall’impegno a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai venuto meno.Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società nel corso dell’esercizio 2016, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso.

Milano, 16 marzo 2017 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (Prof. Guido Cammarano)

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SCHEMI DI BILANCIO

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Bilancio 2016

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Voci dell’attivo 2016 2015

10. Cassa e disponibilità liquide 1.716 0

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.820.233 0

60. Crediti 118.028.883 1.000.000

a) per gestione di patrimoni 77.527.226 0

b) altri crediti 40.501.657 1.000.000

100. Attività materiali 13.773.247 0

110. Attività immateriali 132.463.949 0

120. Attività fiscali 1.567.376 51.090

b) anticipate 1.567.376 51.090

di cui alla L. 214/2011

140. Altre attività 1.542.288 0

TOTALE ATTIVO 287.197.692 1.051.090

STATO PATRIMONIALE(in unità di Euro)

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Voci del passivo e del patrimonio netto 2016 2015

10. Debiti 64.748.518 0

70. Passività fiscali 4.655.950 0

a) correnti 1.975.574 0

b) differite 2.680.376 0

90. Altre passività 22.302.775 168.354

100. Trattamento di fine rapporto del personale 543.304 0

110. Fondi per rischi e oneri 102.425 0

a) quiescenza e obblighi simili 102.425 0

120. Capitale 50.000.000 1.000.000

150. Sovrapprezzi di emissione 124.408.896 0

160. Riserve (117.264) 0

170. Riserve da valutazione 407.048 0

180. Utile (perdita) d’esercizio 20.146.040 (117.264)

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 287.197.692 1.051.090

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Bilancio 2016

CONTO ECONOMICO(in unità di Euro)

Voci 2016 2015

10. Commissioni attive 150.180.017 0

20. Commissioni passive (97.596.791) 0

COMMISSIONI NETTE 52.583.226 0

40. Interessi attivi e proventi assimilati 6.729 0

50. Interessi passivi e oneri assimilati (2.794) 0

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 52.587.161 0

110. Spese amministrative (20.161.185) (168.354)

a) spese per il personale (9.178.030) (137.588)

b) altre spese amministrative (10.983.155) (30.766)

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (410.516) 0

130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1.178.459) 0

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102.169) 0

160. Altri proventi e oneri di gestione 59.510 0

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 30.794.342 (168.354)

UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 30.794.342 (168.354)

190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (10.648.302) 51.090

UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 20.146.040 (117.264)

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 20.146.040 (117.264)

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA(in unità di Euro)

Voci 2016 2015

10. Utile (Perdita) d’esercizio 20.146.040 (117.264)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definiti 43.455 0

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 363.593 0

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 407.048 0

140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 20.553.088 (117.264)

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Bilancio 2016

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO(in unità di Euro)

Esistenze al 31.12.2015

Modifica saldi di apertura

Esistenze al 01.01.2016

Allocazione risultato esercizio

precedenteVariazioni dell’esercizio

Redditività complessiva

esercizio 2016

Patrimonio Netto al

31.12.2016Riserve

Dividendi e altre

destinazioni

Variazioni di riserve

Operazioni sul Patrimonio Netto

Emissioni nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di capitale

Altre variazioni

Capitale 1.000.000 1.000.000 49.000.000 50.000.000

Sovrapprezzo emissioni 124.408.896 124.408.896

Riserve: (117.264) (117.264)

a) di utili (117.264) (117.264)

b) altre (di capitale)

Riserve da valutazione 407.048 407.048

Strumenti di capitale

Azioni proprie

Utile/(Perdita) di esercizio (117.264) (117.264) 117.264 20.146.040 20.146.040

Patrimonio Netto 882.736 882.736 173.408.896 20.553.088 194.844.720

Esistenze al 31.12.2014

Modifica saldi di apertura

Esistenze al 01.01.2015

Allocazione risultato esercizio

precedenteVariazioni dell’esercizio

Redditività complessiva

esercizio 2015

Patrimonio Netto al

31.12.2015Riserve

Dividendi e altre

destinazioni

Variazioni di riserve

Operazioni sul Patrimonio Netto

Emissioni nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di capitale

Altre variazioni

Capitale 1.000.000 1.000.000

Sovrapprezzo emissioni

Riserve:

a) di utili

b) altre (di capitale)

Riserve da valutazione

Strumenti di capitale

Azioni proprie

Utile/(Perdita) di esercizio (117.264) (117.264)

Patrimonio Netto 1.000.000 (117.264) 882.736

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RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO

A. Attività operativa 2016 20151 Gestione 26.847.935 0- commissioni attive 150.180.017 0- commissioni passive (97.596.791) 0- interessi attivi incassati 6.729 0- interessi passivi pagati (2.794) 0- dividendi e proventi simili 0 0- spese per il personale (9.178.030) 0- altri costi (11.068.590) 0- altri ricavi 144.944 0- imposte (5.637.550) 0- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale 0 02 Liquidità genarata/assorbita dalle attività finanziarie (4.420.682) 0- attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0- attività finanziarie valutate al fair value 0 0- attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0- crediti verso banche (31.364) 0- crediti verso enti finanziari 0 0- crediti verso clientela (12.957.849) 0- altre attività 8.568.531 03 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 16.847.891 0- debiti verso banche 9.958.238 0- debiti verso enti finanziari 0 0- debiti verso clientela 0 0- titoli in circolazione 0 0- passività finanziarie di negoziazione 0 0- passività finanziarie valutate al fair value 0 0- altre passività 6.889.653 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 39.275.144 0B. Attività di investimento

1 Liquidità generata da 122 0- vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 122 0- vendite di attività immateriali 0 0- vendite di rami d’azienda 0 02 Liquidità assorbita da (173.477.060) 0- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- acquisti di attività materiali (60.058) 0- acquisti di attività immateriali (8.106) 0- acquisti di rami d’azienda (173.408.896) 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (173.476.938) 0C. Attività di provvista

- emissione/acquisti di azioni proprie 173.408.896 1.000.000 - emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0- distribuzione dividendi e altre finalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 173.408.896 1.000.000Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio 39.207.102 1.000.000

RENDICONTO FINANZIARIO(in unità di Euro)

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Bilancio 2016

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2016 2015

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 1.000.000 0

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 39.207.102 1.000.000

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 40.207.102 1.000.000

RICONCILIAZIONE(in unità di Euro)

copertine interne Bilancio 2015_def-stp-crocini.pdf 1 12/04/16 09:51

NOTA INTEGRATIVA PARTE APolitiche Contabili

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Nota integrativaParte A - Politiche contabili

A.1 - PARTE GENERALE Il presente bilancio d’esercizio si riferisce ad Arca Fondi SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società” o “Arca Fondi”) con sede legale in Via Disciplini, 3 a Milano. Arca Fondi è una società di gestione del risparmio autorizzata all’esercizio di tale attività con durata fino all’esercizio 2100.La Società è soggetta a direzione e coordinamento da parte di Arca Holding S.p.A. che predispone il bilancio consolidato.Il bilancio di Arca Fondi è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliIl presente bilancio di Arca Fondi, in applicazione del D. Lgs. n. 136/2015 e del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative inter-pretazioni SIC e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio.Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate o emittenti di titoli diffusi.

Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sul contesto nel quale la Società opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti. Esso trova corrispondenza nella contabilità aziendale che rispecchia integralmente le operazioni poste in essere nell’esercizio.

Contenuto dei prospetti contabiliProspetto di stato patrimoniale e Prospetto di conto economicoGli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti dal segno meno.Prospetto della redditività complessivaIl prospetto della redditività complessiva, partendo dall’utile (perdita) d’esercizio, espone le componenti reddituali rilevate in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale, in conformità ai principi contabili internazionali.La redditività complessiva è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere successivamente riclassificate nell’utile (perdita) dell’esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Gli importi negativi sono preceduti dal segno meno.Prospetto delle variazioni del patrimonio nettoNel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio ed il risultato economico. Rendiconto finanziarioIl prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente è stato predisposto seguendo il metodo diretto, in base al quale i flussi finanziari vengono esposti con riferimento all’attività operativa, di investi-mento e di provvista.Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016, che sostituiscono inte-gralmente le istruzioni allegate al provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015.In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto.Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa per maggiore chiarezza espositiva sono espressi in unità di Euro.Il bilancio d’esercizio è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del “fair value” o “valore equo”. I principi generali adottati nella redazione del bilancio risultano i medesimi applicati per il bilancio dell’esercizio precedente, fatto salvo quanto successivamente illustrato.

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Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:• continuità aziendale: il bilancio è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspet-

tativa che la Società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009, risulta confermata dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;

• rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;

• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presen-tazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;

• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, da sottovoci e da ulte-riori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci

oggetto di raggruppamento.Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente;

• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostan-za e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;

• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare di Banca d’Italia;

• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione com-parativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Si precisa che, a seguito dell’operazione di conferimento avvenuta con data efficacia 1 luglio 2016 (per il quale si rimanda al paragrafo 4.1 della presente sezione della nota integrativa), nel secondo semestre 2016 è stata avviata l’operatività della Società con conseguente riflesso nei valori economici e patrimoniali. Ai fini comparativi tali valori economici e patrimoniali non tro-vavano espressione nell’esercizio 2015 in quanto la Società non risultava ancora operativa.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Oltre a quanto già esposto nella relazione degli Amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’eser-cizio 2016 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio viene approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 16 marzo 2017.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel corso dell’esercizio 2016 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni documenti emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emanate il 9 dicembre 2016. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha determi-nato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della Società.

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli eser-cizi che iniziano il 1° gennaio 2016.

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016. Titolo documento

Data emissione Data di entrata in vigore

Data di omologazione

Regolamento UE e data

di pubblicazione

Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti (modifiche allo IAS 19)

novembre 2013 1° febbraio 2015 (per lo IASB: 1° luglio 2014)

17 dicembre 2014 (UE) 2015/29 9 gennaio 2015

Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (ciclo 2010-2012)

dicembre 2013 1° febbraio 2015 (per lo IASB: 1° luglio 2014)

17 dicembre 2014 (UE) 2015/28 9 gennaio 2015

Agricoltura: piante fruttifere (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41)

giugno 2014 1° gennaio 2016 23 novembre 2015 (UE) 2015/2113 24 novembre 2015

Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (modifiche all’IFRS 11)

maggio 2014 1° gennaio 2016 24 novembre 2015 (UE) 2015/2173 25 novembre 2015

Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili (modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)

maggio 2014 1° gennaio 2016 2 dicembre 2015 (UE) 2015/2231 3 dicembre 2015

Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014 settembre 2014 1° gennaio 2016 15 dicembre 2015 (UE) 2015/2343 16 dicembre 2015

Iniziativa di informativa (modifiche allo IAS 1) dicembre 2014 1° gennaio 2016 18 dicembre 2015 (UE) 2015/2406 19 dicembre 2015

Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (modifiche allo IAS 27)

agosto 2014 1° gennaio 2016 18 dicembre 2015 (UE) 2015/2441 23 dicembre 2015

Entità d’investimento: applicazione dell’eccezione di consolidamento (modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28)

dicembre 2014 1° gennaio 2016 22 settembre 2016 (UE) 2016/1703 23 settembre 2016

IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2016.

Documenti omologati dall’UE al 31 dicembre 2016

Titolo documento Data emissione Data di entrata in vigore

Data di omologazione

Regolamento UE e data

di pubblicazione

IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con clienti maggio 2014 1° gennaio 2018 22 settembre 2016 (UE) 2016/1905 29 ottobre 2016

IFRS 9 – Strumenti Finanziari luglio 2014 1° gennaio 2018 22 novembre 2016 (UE) 2016/2067 29 novembre 2016

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Documenti NON ancora omologati dall’UE al 31 dicembre 2016

Titolo documento Data emissione da parte dello IASB Data di entrata in vigore del documento IASB

StandardsIFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 L’IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016,

ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui “rate-regulated activities”

IFRS 16 Leases gennaio 2016 1° gennaio 2019AmendmentsAmendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

settembre 2014 Differita fino al completamento del progetto IASB sull’equity method

Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses

gennaio 2016 1° gennaio 2017

Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative gennaio 2016 1° gennaio 2017Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

aprile 2016 1° gennaio 2018

Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions

giugno 2016 1° gennaio 2018

Amendments to IFRS 4: Regarding the implementation of IFRS 9 Financial Instruments

settembre 2016 1° gennaio 2018

Amendments to IAS 40: relating to transfers of investment property

dicembre 2016 1° gennaio 2018

Annual Improvements 2014-2016 dicembre 2016 1° gennaio 2018IFRIC 22 Foreign currency transactions and advance consideration

dicembre 2016 1° gennaio 2018

4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio

Avvio dell’operatività a seguito dell’operazione di conferimentoArca Fondi è stata costituita in data 24 luglio 2015 per iniziativa del socio unico Arca SGR S.p.A. (oggi Arca Holding S.p.A.).Con efficacia 1 luglio 2016 è stato conferito alla medesima il ramo di azienda relativo allo svolgimento di servizi di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali e di consulenza in materia di investimenti precedentemente prestati da Arca SGR S.p.A. L’operazione di conferimento è avvenuta in continuità di valori contabili come indicato dal documento OPI 1 (Revised) in pre-senza di operazioni fra entità sotto comune controllo.Arca Fondi – in linea di continuità con le attività precedentemente prestate da Arca SGR S.p.A. - ha richiesto ed ottenuto in data 15 dicembre 2015 da Banca d’Italia l’autorizzazione a svolgere i suddetti servizi finanziari e si è dotata di una struttura organiz-zativa sostanzialmente analoga a quella di Arca SGR S.p.A., mantenendo un modello operativo avente lo stesso schema di ricor-so a servizi in outsourcing, subentrando in tutti i rapporti di lavoro in essere in ARCA SGR S.p.A. e in tutti i contratti di fornitu-ra inerenti l’attività caratteristica della medesima.

4.2 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio

La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effet-ti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività poten-ziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime ed ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell’informativa finanziaria.

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;• la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali;• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’in-dividuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.

A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca Fondi per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali. 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività dete-nute per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valo-re quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse. Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment). La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio, tenendo conto della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore di carico (riduzione superiore al 25%). Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.Dette riprese di valore sono imputate:– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.

2. Crediti e Debiti

Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente.

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I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’impor-to da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’ap-plicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.

3. Attività materiali

Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed uti-lizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione. Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’ac-quisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conforme-mente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per la facoltà di valutazione successiva al costo. Le attività materiali, ad eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevo-li di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti in assenza di precedenti perdite di valore. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 11 della pre-sente sezione.Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.

4. Attività immateriali

Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:– sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;– incorporano benefici futuri;– la Società ne ha il controllo.Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti. Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici eco-nomici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contra-rio, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri. Attività immateriali a vita utile definitaIl costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici eco-nomici. Tra le attività immateriali a vita utile definita sono incluse le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata della loro vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabi-le del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale. Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test, è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qua-lora esso sia determinabile e risulti superiore al fair value.Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita sono riportate al punto 11 della presente sezione.Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinitaLe attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte al cosiddet-to “impairment test”. In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination). Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimo-niali acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresen-tativo delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di una perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adegua-tezza del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash Generating Unit – CGU). L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamen-to ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi. Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro fun-zionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 11 della presente sezione.

5. Fiscalità corrente e differita

Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale. La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio 2017 con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability method).

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Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della Società.Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includen-do le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamen-to della Banca d’Italia.

6. Trattamento di fine rapporto del personale

Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio

2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proie­zione Unitaria del Credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.

Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo paga-to e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva.

7. Riserve di valutazione

Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.

8. Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempi-mento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’ef-fetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adem-piere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia del fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla Società, determinato applicando i rendi-menti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un tasso

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività poten-ziale.

9. Altre attività e passività

In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che, in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua.Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro. Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di locazione.

10. Rilevazione dei ricavi e dei costi

I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque:• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere

quantificabili in modo attendibile;• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.In particolare: • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi

stessi sono stati prestati;• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso

di applicazione del costo ammortizzato; • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assun-

zione della delibera da parte dell’assemblea); • le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.

11. Altre informazioni

Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli origina-riamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore. La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fatto-ri rilevanti.

47

Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumula-tiva rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. AvviamentoIn ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’av-viamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore proprio recuperabile. La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’ac-certamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entra-ta ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’atti-vità in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile. Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca Fondi a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla Società, si segnala che esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso.Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il mag-giore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Nel caso di Arca Fondi il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferi-mento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata.Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazio-ne. Nel caso di Arca Fondi il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti. Il valore determinato è sotto-posto a analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota integrativa (parte B - voci dell’attivo - sezione 11).L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca Fondi, dal patrimonio netto della Società. Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabi-le, ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore con-tabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verifi-care se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recu-perabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici.

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

Aggregazioni aziendali – Operazione di “business combinations under common control” Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato corso all’operazione di conferimento del ramo d’azienda, costituito dai servizi di investi-mento di gestione e dei relativi compendi, da parte della controllante Arca Holding S.p.A. (in precedenza Arca SGR S.p.A.) a fronte dell’aumento di capitale sociale sottoscritto dalla medesima controllante, configurandosi come una operazione “business combination” fra entità “under common control”. In considerazione della finalità meramente riorganizzativa e poiché le operazioni di “business combinations under common con-trol” sono escluse dall’ambito di applicazione obbligatoria dell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali e, conseguentemente, in assenza di riferimenti a principi o interpretazioni IFRS specifici per tali operazioni, i principi IAS/IFRS richiedono, in termini generali, che il bilancio debba fornire la rappresentazione attendibile e fedele degli effetti di operazioni e della relativa sostanza economi-ca. In tale contesto il principio guida identificato per rappresentare l’operazione di conferimento è quello della “continuità dei valori” contabili nei bilanci delle società coinvolte, senza la rilevazione di effetti economici. L’applicazione del principio della continuità dei valori dà luogo alla rilevazione nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria di valori uguali a quelli che risultereb-bero se le imprese oggetto di aggregazione fossero state unite da sempre, ovvero rilevate ai valori di libro che avevano nelle rispettive contabilità prima dell’operazione.In particolare, le attività e le passività del business oggetto di conferimento sono rilevate dall’entità acquirente ai loro valori con-tabili storici determinati secondo la base di costo scelta (valori di libro risultanti dalla contabilità dell’entità venditrice/conferen-te).La differenza tra il valore di trasferimento ( fair value degli strumenti rappresentativi di capitale emessi dall’entità conferitaria) e i valori contabili storici del business conferito comporta un incremento di pari importo del proprio patrimonio netto. Nelle tabelle di nota integrativa, come previsto del Provvedimento di Banca d’Italia, sono riportate le movimentazioni dell’eser-cizio derivanti dall’operazione di conferimento evidenziate in specifiche sottovoci. La composizione dei valori di bilancio risente di tale operazione di conferimento.

A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIENel corso dell’esercizio la Società non ha operato trasferimenti tra portafogli.

A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informazioni di natura qualitativaLa presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13.La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale.Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti.Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumen-ti similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ulti-mo valore quota disponibile.Si specifica che nel bilancio al 31 dicembre 2016 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente.Si segnala inoltre che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 – par. 97, nonché dal Provvedimento di Banca d’Italia del 9 dicembre 2016.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.

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Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato rilevanti in qualche modo disponibili.Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione comunemente applicate sono le seguenti:• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se rela-

tive a un mercato ritenuto non attivo;• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;• valutazioni di tipo mark­to­model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finan-

ziario da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamen-te. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore.Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio di Arca Fondi, non sono stati utilizzati input non osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Sezione non applicabile.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una pas-sività in una regolare transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:Livello 1 In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione.Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando: • i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione;• i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni.Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.Livello 2 e 3 Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significa-tivi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1.Al 31 dicembre 2016 sono presenti nell’attivo patrimoniale della Società attività finanziarie disponibili per la vendita classificate al Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tale attività finanziarie sono riportati al punto A.4.5.1.Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale della Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3. Livello 2Al 31 dicembre 2016 non sono presenti nello stato patrimoniale della Società elementi classificati al Livello 2.

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Bilancio 2016Nota integrativa - Parte A

Livello 3Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni che seguono:• Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei

confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve e non presentano rischi all’incasso;

• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti, non-ché da finanziamenti attivi al termine dell’esercizio concessi a condizioni in linea con le condizioni di mercato.

A.4.4 Altre informazioni

In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial Instruments”, la Società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia preceden-temente descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).Al 31 dicembre 2016 erano presenti nell’attivo patrimoniale di Arca Fondi attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente.

Informazioni di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/passività misurate al fair value

L1 L2 L3 Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.820.233 0 0 19.820.233

4. Derivati di copertura 0 0 0 0

5. Attività materiali 0 0 0 0

6. Attività immateriali 0 0 0 0

Totale 19.820.233 0 0 19.820.233

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0

2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0

3. Derivati di copertura 0 0 0 0

Totale 0 0 0 0

L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond acquisite con il conferi-mento al valore di Euro 19.310.046.Nel corso del periodo il valore del fondo si è incrementato di Euro 510.187 a seguito delle dinamiche dei mercati.Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di Livello 3.

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A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente

31/12/2016 31/12/2015

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Crediti 118.028.883 40.205.386 0 77.823.497 1.000.000 1.000.000 0 0

3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0

4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 118.028.883 40.205.386 0 77.823.497 1.000.000 1.000.000 0 0

1. Debiti 64.748.518 0 0 64.748.518 0 0 0 0

2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 64.748.518 0 0 64.748.518 0 0 0 0

Legenda:VB = Valore di bilancioL1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la Società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one profit/loss”.

copertine interne Bilancio 2015_def-stp-crocini.pdf 1 12/04/16 09:51

copertine interne Bilancio 2015_def-stp-crocini.pdf 1 12/04/16 09:51

NOTA INTEGRATIVA PARTE BInformazioni sullo Stato Patrimoniale

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Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca Fondi.Segnaliamo che l’esercizio 2016 riflette i valori oggetto di conferimento dell’attività di gestione e che l’esercizio 2015 è stato il primo esercizio sociale, durante il quale la Società non ha operato in qualità di SGR.

VOCI DELL’ATTIVO

Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10(in unità di Euro)

1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”

2016 2015

Cassa in divisa corrente 1.716 0

Totale 1.716 0

La voce include i saldi monetari detenuti in cassa in euro e valuta.Le Sezioni 2 e 3 non sono applicabili.

Sezione 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40(in unità di Euro)

4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”

Voci / Valori2016 2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

- di cui: Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0

2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 19.820.233 0 0 0 0 0

3. Altre attività 0 0 0 0 0 0

Totale 19.820.233 0 0 0 0 0

L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond acquisite con il conferimento del ramo di azienda. La valutazione alla fine dell’esercizio, in base al valore quota pubblicato, ha comportato l’iscrizione di una riserva positiva di € 363.593 al netto del relativo effetto fiscale pari a € 146.594.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per emittenti

Voci / Valori 2016 2015

1. Attività finanziarie

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Enti finanziari 19.820.233 0

e) Altri emittenti 0 0

Totale 19.820.233 0

Nota integrativaParte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

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Il valore di bilancio è così dettagliato:

Descrizione2016 2015

Quote n° Valore quota Fair value Quote n° Valore

quota Controvalore

Arca RR Diversified Bond 1.712.035,31 11,58 19.820.233

Totale 19.820.233

La Sezione 5 non è applicabile.

Sezione 6 - CREDITI - Voce 60(in unità di Euro)

6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti “

Dettaglio / Valori

2016 2015

Valore di bilancio

Fair value Valore di bilancio

Fair value

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 77.527.226 0 0 77.527.226 0 0 0 0

1.1 gestione di OICR 68.560.282 0 0 68.560.282 0 0 0 01.2 gestione individuale 416.188 0 0 416.188 0 0 0 01.3 gestione di fondi pensione 8.550.756 0 0 8.550.756 0 0 0 0

2. Crediti per altri servizi: 296.271 0 0 296.271 0 0 0 02.1 consulenze 85.460 0 0 85.460 0 0 0 0

2.2 funzioni aziendali in outsourcing 0 0 0 0 0 0 0 0

2.3 altri 210.811 0 0 210.811 0 0 0 03. Altri crediti: 40.205.386 40.205.386 0 0 1.000.000 1.000.000 0 0

3.1 pronti contro termine 0 0 0 0 0 0 0 0- di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0- di cui su altri titoli

di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 depositi e conti correnti 40.205.386 40.205.386 0 0 1.000.000 1.000.000 0 03.3 altri 0 0 0 0 0 0 0 0

4. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 118.028.883 40.205.386 0 77.823.497 1.000.000 1.000.000 0 0

L1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega.Gli importi della voce 2 si riferiscono per € 85.460 ai crediti per servizi di consulenza e per € 210.811 a crediti per servizi di somministrazione di servizi web a collocatori.L’importo della voce 3.2 si riferisce al saldo di c/c bancario che, come previsto dalle disposizioni della Banca d’Italia, è ricompreso nella voce crediti.

56

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

56

6.2 Crediti: composizione per controparte

Composizione / ControparteBanche Enti finanziari Clientela

di cui del gruppo della SGR

di cui del gruppo della SGR

di cui del gruppo della SGR

1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni:1.1 gestione di OICR 0 0 686.574 0 67.873.708 01.2 gestione individuale 0 0 0 0 416.188 01.3 gestione di fondi pensione 0 0 0 0 8.550.756 02. Crediti per altri servizi:2.1 consulenze 85.460 0 0 0 0 02.2 funzioni aziendali in outsourcing 0 0 0 0 0 02.3 altri 210.811 0 0 0 0 03. Altri crediti:3.1 pronti contro termine 0 0 0 0 0 0

- di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0- di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0- di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0

3.2 depositi e conti correnti 40.205.386 0 0 0 0 03.3 altri 0 0 0 0 0 0Totale al 31.12.2016 40.501.657 0 686.574 0 76.840.652 0Totale al 31.12.2015 1.000.000 0 0 0 0 0

Si segnala che le Sezioni 7, 8 e 9 non sono applicabili.

Sezione 10 - ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100(in unità di Euro)

10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività / Valori 2016 2015

1. Attività di proprietà

a) terreni 2.298.570 0

b) fabbricati 10.052.698 0

c) mobili 419.342 0

d) impianti elettronici 116.386 0

e) altre 800.983 02. Attività acquisite in leasing finanziario

a) terreni 0 0

b) fabbricati 0 0

c) mobili 0 0

d) impianti elettronici 85.268 0

e) altre 0 0Totale 13.773.247 0

Le voci terreni e fabbricati fanno riferimento alle consistenze dell’immobile di via Disciplini 3 a Milano, sede della Società.La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature.Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.

5757

10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale

A. ESISTENZE INIZIALI LORDE 0 0 0 0 0 0 A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 0 0 0 A.2 ESISTENZE INIZIALI NETTE 0 0 0 0 0 0 B. Aumenti 2.298.570 10.214.223 470.037 250.891 951.158 14.184.879

B.1 Acquisti 2.298.570 10.186.279 470.037 250.891 951.158 14.156.935a) operazioni di aggregazione aziendale 2.298.570 10.186.279 467.231 230.286 942.455 14.124.821b) altri acquisti 0 0 2.806 20.605 8.703 32.114

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 27.944 0 0 0 27.944B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0b) conto economico 0 0 0 0 0 0

B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0B.6 Trasferimenti da immobili detenuti

a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

C. Diminuzioni 0 (161.525) (50.695) (49.237) (150.175) (411.632)C.1 Vendite 0 0 0 (1.116) 0 (1.116)C.2 Ammortamenti 0 (161.525) (50.695) (48.121) (150.175) (410.516)C.3 Rettifiche di valore da deterioramento

imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0C.6 Trasferimenti a:

a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

D. RIMANENZE FINALI NETTE 2.298.570 10.052.698 419.342 201.654 800.983 13.773.247 D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 (161.525) (50.695) (49.237) (150.175) (411.632) D.2 RIMANENZE FINALI LORDE 2.298.570 10.214.223 470.037 250.891 951.158 14.184.879 E. VALUTAZIONE AL COSTO 2.298.570 10.052.698 419.342 201.654 800.983 13.773.247

Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 a) si riferiscono ai beni acquisiti con il conferimento.Le voci “terreni” e “fabbricati” si riferiscono all’immobile di Via Disciplini 3 a Milano sede legale della Società. La voce “altre” si riferisce principalmente a impianti dell’immobile e ad altre attrezzature.I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti, rappresentativi della vita utile residua, e sono i seguenti: - Fabbricati 2,94%- Macchine elettroniche 33,33%- Mobili e arredi 14,28%- Altre attività materiali 12,50% - 15% - 20% - 33,33%

58

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

Sezione 11 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110(in unità di Euro)

11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”

Voci/Valutazioni 2016 2015

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento 113.620.017 0 0 02. Altre attività immateriali

2.1 generate internamente 0 0 0 02.2 altre 18.843.932 0 0 0

Totale 132.463.949 0 0 0

11.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali

Software e Licenze Marchi Totale

A. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 0B. Aumenti 113.620.017 19.914.669 96.925 10.797 133.642.408B.1 Acquisti 113.620.017 19.914.669 96.925 10.797 133.642.408

a) operazioni di aggregazione aziendale 113.620.017 19.914.669 88.819 10.797 133.634.302b) altri acquisti 0 0 8.106 0 8.106

B.2 Riprese di valore 0 0 0 0 0B.3 Variazioni positive di fair value

- a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0

B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 (1.152.268) (25.257) (664) (1.178.459)C.1 Vendite 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 (1.152.268) (25.527) (664) (1.178.459)C.3 Rettifiche di valore 0 0 0 0 0

- a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0

C.4 Variazioni negative di fair value- a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0

C.5 Altre variazioni 0 0 0 0 0D. RIMANENZE FINALI 113.620.017 18.762.401 71.398 10.133 132.463.949

1. “Avviamento”Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, originariamente emerso a seguito delle operazioni di acquisizione realizzate nei precedenti esercizi da Arca SGR S.p.A. (ora Arca Holding S.p.A.) e iscritto nel bilancio d’esercizio di Arca Fondi a seguito della sopra citata operazione di conferimento, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR, € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR. L’avviamento è stato sottoposto a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”) come di seguito specificato.

59

Impairment testIn ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di flussi finanziari (o anche “CGU”) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta impu-tazione.Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre 2016, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca Fondi la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della Società al 31 dicembre 2016 (€ 194,8 milioni). Per il processo di impairment test la Società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza.Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:– il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;– il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’ex-cess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di:• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un

business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione

esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rivenienti dai dati previsionali 2017-2019 elaborati dalla Società ed esaminati dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2017.Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare si segnalano le seguenti assunzioni principali:• incremento delle masse gestite da € 29,5 miliardi del 2016 a € 32,4 miliardi del 2019;• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;• un cost/income ratio a fine 2019 sostanzialmente allineato al dato del 2016.Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:• massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi previsti

dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 di Banca d’Italia;• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente

distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 1,5%.

Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 8,7% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:

re = i + Beta * MRP

dove:• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al

1,47%;• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,27;• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al

5,70%.Il valore determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%.Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie ritenute significative ad esse relative.Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario.

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Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2017-2019, sono stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.

2. “Altre attività immateriali”Il valore di € 19.914.669 rinveniente dal conferimento è riconducibile per € 3.075.101 all’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 1.816.750 all’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 5.336.101 all’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per € 9.313 all’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 9.677.404 alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR. L’ammortamento dell’esercizio delle Altre attività immateriali è pari ad € 1.152.268 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2016 ammontano ad € 18.762.401. Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni realizzate nei precedenti esercizi da Arca SGR S.p.A. (ora Arca Holding S.p.A.) e iscritte nel bilancio d’esercizio di Arca Fondi a seguito della sopra citata operazione di conferimento:a) acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo

processo di PPA;b) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo pro-

cesso di PPA;c) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del

relativo processo di PPA;d) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi

SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA;e) incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamen-

to del relativo processo di PPA.Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazio-ne:Marchi d’impresa 18 anniLicenze 3-4-8-10 anniSoftware applicativo 3 anniAttività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle 5 anniAttività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega 13 anniAttività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi 18 anniAttività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anniAttività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anniAttività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR 13 anniAttività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR 13 anniSi segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costan-ti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati da Arca Fondi e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio.

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Sezione 12 - ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo(in unità di Euro)

12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”

2016 2015

1. Attività fiscali CORRENTI 0 0

- credito da versamento eccedenza addizionale IRES 0 0

- credito IRAP 0 0

- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap 0 0

- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires 0 0

- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006 0 0

2. Attività fiscali ANTICIPATE 1.567.376 51.090

- IRES c/imposte anticipate 1.560.504 51.090

- IRAP c/imposte anticipate 6.872 0

Totale 1.567.376 51.090

12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali:correnti e differite”

2016 2015

1. Passività fiscali CORRENTI 1.975.574 0

- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute 0 0

- IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti 1.975.574 0

2. Passività fiscali DIFFERITE 2.680.376 0

- IRES c/imposte differite 2.175.731 0

- IRAP c/imposte differite 504.645 0

Totale 4.655.950 0

62

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

2016 2015

1. Esistenze iniziali 51.090 0 2. Aumenti 544.262 51.090

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) riprese di valore 0 0 d) altre 543.027 51.090

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 1.235 0

3. Diminuzioni (489.760) 0 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio

a) rigiri (345.593) 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 d) altre 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali (142.727) 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0

a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 0 0

b) altre (1.439) 0 4. Importo finale 105.592 51.090

La variazione in aumento di cui al punto 2.1 d) si riferisce, in particolare, a:– bonus;– incentivi all’esodo;– ammortamenti contabilizzati in misura eccedente le aliquote fiscali previste;– accantonamenti al fondo garanzia del fondo pensione.La sezione 12.3.1 non è applicabile.

12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

2016 2015

1. Esistenze iniziali 0 0 2. Aumenti 1.511 0

2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 1.511 0

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0

3. Diminuzioni (521.452) 0 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio

a) rigiri (204.159) 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali (317.102) 0 3.3 Altre diminuzioni (192) 0

4. Importo finale (519.941) 0

63

12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

2016 2015

1. Esistenze iniziali 0 0 2. Aumenti 1.624.802 0

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 d) operazioni di aggregazione aziendale 1.624.802 0

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0

3. Diminuzioni (163.019) 0 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio

a) rigiri (152.490) 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 d) altre 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali (6.797) 0 3.3 Altre diminuzioni (3.731) 0

4. Importo finale 1.461.784 0

La variazione in aumento di cui al punto 2.1 d) “operazioni di aggregazione aziendale” si riferisce alle imposte anticipate iscritte a seguito del conferimento di ramo azienda da parte di Arca Holding S.p.A.

12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

2016 2015

1. Esistenze iniziali 0 0 2. Aumenti 3.200.317 0

2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 d) operazioni di aggregazione aziendale 3.200.317 0

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0

3. Diminuzioni 0 0 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio

a) rigiri 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 0

4. Importo finale 3.200.317 0

Gli aumenti evidenziati nella voce 2.1 d) “operazioni di aggregazione aziendale” si riferiscono alle imposte differite iscritte a seguito del con-ferimento di ramo azienda da parte di Arca Holding S.p.A.Si segnala che la Sezione 13 non è applicabile.

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Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

Sezione 14 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140(in unità di Euro)

14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”

Dettaglio / Valori 2016 2015

1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto 688.062 0

2. Risconti attivi diversi 8.372 0

3. Costi anticipati 299.262 0

4. Crediti verso fornitori 438.914 0

5. Depositi cauzionali 3.249 0

6. Crediti v/terzi per servizi diversi 915 0

7. Crediti verso dipendenti e collaboratori 9.064 0

9. Crediti verso Enti previdenziali 1.248 0

10. Migliorie su beni di terzi 67.352 0

11. Altre attività 25.850 0

Totale 1.542.288 0

La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle quote dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento.La voce “Costi anticipati” di € 299.262 si riferisce a servizi pagati nel 2016 di competenza dell’esercizio 2017 di varia natura, come costi per la manutenzione dei sistemi informatici e la partecipazione ad eventi.

65

VOCI DEL PASSIVO

Sezione 1 - DEBITI - Voce 10(in unità di Euro)

1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”

Dettaglio / Valori 2016 2015

1. Debiti verso reti di vendita: 58.694.045 0

1.1 per attività di collocamento O.I.C.R. 52.538.748 0

1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 0 0

1.3 per attività di collocamento fondi pensione 6.155.297 0

2. Debiti per attività di gestione: 3.518.472 0

2.1 per gestioni proprie 3.397.002 0

2.2 per gestioni ricevute in delega 121.470 0

2.3 per altro 0 0

3. Debiti per altri servizi: 2.442.982 0

3.1 consulenze 0 0

3.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.442.982 0

3.3 altri 0 0

4. Altri debiti: 93.019 0

4.1 pronti contro temine: 0 0

- di cui su titoli di Stato 0 0

- di cui su altri titoli di debito 0 0

- di cui su titoli di capitale e quote 0 0

4.2 altri 93.019 0

Totale 64.748.518 0

Fair Value - livello 1

Fair Value - livello 2

Fair Value - livello 3 64.748.518 0

Totale Fair value 64.748.518 0

I debiti verso reti di vendita per € 58.694.045 per retrocessioni di commissioni sono state liquidate quasi interamente nei primi due mesi del 2017.La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” si riferisce ai debiti verso ICBPI per servizi di outsourcing relativi ai fondi comuni di investi-mento e al fondo pensione, quali i servizi di fund accounting, transfer agent, matching and settlement e servizi relativi agli aderenti del Fondo Pensione.Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio.

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Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

1.2 “Debiti”: composizione per controparte

Composizione / ControparteBanche Enti finanziari Clientela

di cui del Gruppo della SGR

di cui del Gruppo della SGR

di cui del Gruppo della SGR

1. Debiti verso reti di vendita:

1.1 per attività di collocamento OICR 52.372.328 0 78.937 0 87.483 0

1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 0 0 0 0 0 0

1.3 per attività di collocamento fondi pensione 6.131.650 0 8.348 0 15.299 0

2. Debiti per attività di gestione:

2.1 per gestioni proprie 398.563 0 0 0 2.998.439 0

2.2 per gestioni ricevute in delega 0 0 0 0 121.470 0

2.3 per altro 0 0 0 0 0 0

3. Debiti per altri servizi:

3.1 consulenze 0 0 0 0 0 0

3.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.442.982 0 0 0 0 0

3.3 altri 0 0 0 0 0 0

4. Altri debiti:

4.1 pronti contro temine

- di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0

- di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0

- di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0

4.2 altri 0 0 93.019 0 0 0

Totale al 31.12.2016 61.345.523 0 180.304 0 3.222.691 0

Totale al 31.12.2015 0 0 0 0 0 0

Le Sezioni 1.3, 2, 3, 4, 5, 6 e 8 non sono applicabili.

Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 4.655.950 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella sezione 12 “Attività e passività fiscali”.

67

Sezione 9 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90(in unità di Euro)

9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”

Dettaglio / Valori 2016 2015

1. Debiti v/fornitori 1.923.575 70.5502. Debiti v/Dipendenti, collaboratori e amministratori 7.474.067 87.9763. Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere 933.108 04. Debiti v/Erario per ritenute c/dipendenti 454.957 05. Debiti v/Erario per ritenute c/prodotti gestiti 7.002.551 06. Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali 340.823 07. Debiti verso controllante 198.769 9.8288. Debiti verso controllante per consolidato fiscale 3.609.622 09. Altre passività 292.130 010. Iva 73.173 0Totale 22.302.775 168.354

La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori. La voce 2 “Debiti v/Dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 7.474.067 si riferisce per € 7.091.400 a bonus, VAP e incentivi all’esodo del personale dipendente, per € 329.886 a ferie non godute e per € 52.781 ad altri debiti verso personale dipendente e Amministratori. La voce 8 “Debiti verso controllante per consolidato fiscale” si riferisce al debito Ires trasferito ad Arca Holding S.p.A. al netto degli anticipi erogati per gli acconti di imposta nell’ambito del contratto di consolidato fiscale.La voce 4 “Debiti v/Erario per ritenute c/prodotti gestiti” si riferisce per € 5.142.611 a ritenute relative agli OICR e per € 1.859.940 a ritenute relative al fondo pensione.

Sezione 10 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100 (in unità di Euro)

10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

Dettaglio / Valori 2016 2015A Esistenze iniziali 0 0 B Aumenti 865.154 0

B.1 Accantonamento dell’esercizio 165.031 0 - civilistico 221.003 0 - rivalutazione Istat 6.384 0 - attualizzazione IAS (62.356) 0

B.2 Altre variazioni in aumento 700.123 0 a) operazioni di aggregazione aziendale 700.123 0

C Diminuzioni (321.850) 0 C.1 Liquidazioni effettuate (79.805) 0 C.2 Altre variazioni in diminuzione (242.045) 0

- anticipazioni concesse 0 0 - quota del TFR devoluta al fondo previdenziale

complementare e tesoreria (240.960) 0

- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR (1.085) 0 - variazione IAS 0 0

D Esistenze finali 543.304 0

L’ammontare del Fondo TFR rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto dal principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare.

68

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

10.2 Altre informazioni

Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato.Alla luce delle nuove disposizioni introdotte a partire dal 2007 il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data di

entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione Uni-taria del Credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.

La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza sti-mata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale. La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente, alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti.I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva.Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate:

Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2016

Tasso di mortalità dei dipendenti Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.

Inabilità della popolazione attiva Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.

Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della Società.

Frequenze del turnover Determinate in funzione dell’esperienza storica della Società.

Probabilità di pensionamento Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla norma-tiva vigente per il pensionamento INPS.

Tasso annuo di attualizzazione iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.

Tasso annuo di inflazione 1% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.

Analisi di sensitività +/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 522.237 e € 565.764

Sezione 11 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110(in unità di Euro)

11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Voci 2016 2015

1. Quiescenza e obblighi simili:

1.1 Fondo garanzia Fondo Pensione 102.425 0

Totale 102.425 0

Il valore del fondo garanzia del fondo pensione si riferisce all’onere a carico della Società a favore degli iscritti del comparto “Obiettivo TFR”, a garanzia del minimo garantito, corrispondente ai contributi netti versati, tenuto conto dell’evoluzione dell’andamento dei tassi di rendimento e di ipotesi attuariali.

69

11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Fondo garanzia fondo pensione Totale

A. Esistenze iniziali 0 0 B. Aumenti 102.528 102.528

B.1 Accantonamento dell’esercizio 102.169 102.169

B.2 Altre variazioni 359 359 C. Diminuzioni (103) (103)

C.1 Utilizzo dell’esercizio (103) (103)

C.2 Altre variazioni 0 0 D. Esistenze finali 102.425 102.425

Sezione 12 - PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 (in unità di Euro)

12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”

Tipologie 2016 2015

1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 50.000.000 1.000.000

n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00 1.2 Altre azioni (da specificare) 0 0

Totale 50.000.000 1.000.000

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato dall’azionista unico Arca Holding S.p.A.. Le azioni sono depositate in custodia presso la Società emittente. L’aumento del capitale sociale di € 49 milioni è avvenuto in data 1° luglio 2016 da parte di Arca Holding S.p.A. mediante conferimento del ramo di azienda come specificato in precedenza.La Società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni proprie.Le tabelle 12.2 e 12.3 non sono applicabili.

12.4 Composizione della voce 150 “Sovrapprezzi di emissione”

Riserva sovrapprezzi di emissione

A Esistenze iniziali 0

B Aumenti 124.408.896

B.1 Attribuzioni di utili/perdite 0 B.2 Altre variazioni 124.408.896

a) operazioni di aggregazione aziendale 124.408.896

C Diminuzioni 0

C.1 Utilizzi

- coperture perdite 0

- distribuzione 0

- trasferimento a capitale 0 C.2 Altre variazioni 0

D Rimanenze finali 124.408.896

La riserva da sovrapprezzo azioni deriva dall’operazione di conferimento del ramo di azienda da parte della controllante Arca Holding S.p.A. e corrisponde al maggior valore del ramo conferito di € 173.408.896 rispetto all’incremento del capitale sociale di € 49.000.000.

70

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte B

12.5 Altre informazioni

12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”

Perdite esercizi precedenti Totale

A Esistenze iniziali (117.264) (117.264)

B Aumenti 0 0

B.1 Attribuzioni di utili/perdite 0 0

B.2 Altre variazioni 0 0

a) operazioni di aggregazione aziendale 0 0

C Diminuzioni 0 0

C.1 Utilizzi

- coperture perdite 0 0

- distribuzione 0 0

- trasferimento a capitale 0 0

C.2 Altre variazioni 0 0

D Rimanenze finali (117.264) (117.264)

12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Riserva valutazione TFR IAS 19 Totale

A Esistenze iniziali 0 0 0

B Aumenti 363.593 43.455 407.048

B.1 Variazioni positive di fair value 363.593 43.455 363.593

B.2 Altre variazioni 0 0 0

C Diminuzioni 0 0 0

C.1 Variazioni negative di fair value 0 0 0

C.2 Altre variazioni 0 0 0

D Rimanenze finali 363.593 43.455 407.048

La riserva da valutazione del TFR accoglie l’utile attuariale sul TFR 2016, pari a € 62.356, e il relativo effetto fiscale di € 18.901, per un saldo netto pari ad € 43.455.La riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie l’incremento di valore delle quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond pari ad € 510.187 e il relativo effetto fiscale di € 146.594, per un saldo netto pari ad € 363.593.

71

12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità

Importo Possibilità di utilizzazione

Quota disponibile

Riserve:

1. Perdite a nuovo (117.264)

2. Riserva sovrapprezzo azioni 124.408.896 A.B.C.D. 114.408.896

3. Riserva di valutazione attività finanziarie AFS 363.593 E 0

4. Riserva valutazione TFR Ias 19 43.455 E 0

Totale 124.698.680 114.408.896

Quota non distribuibile 0

Quota distribuibile 114.408.896

Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai Soci D - per incremento riserva straordinaria E – indisponibili ai sensi degli articoli 6 e 7 del Decreto Lgs. 38

ALTRE INFORMAZIONI1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similariNell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.

2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similariNell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.

3. Operazioni di prestito titoliLa Società non ha effettuato operazioni di prestito titoli.4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegniNell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.5. Informativa sulle attività a controllo congiuntoNell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.

copertine interne Bilancio 2015_def-stp-crocini.pdf 1 12/04/16 09:51

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NOTA INTEGRATIVA PARTE CInformazioni sul Conto Economico

74

Sezione 1 - COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20 (in unità di Euro)

1.1 “Commissioni attive e passive”

Servizi2016 2015

Commissioni Attive

Commissioni Passive

Commissioni Nette

Commissioni Attive

Commissioni Passive

Commissioni Nette

A. GESTIONE DI PATRIMONI1. Gestioni proprie1.1 Fondi Comuni

- commissioni di gestione 115.906.951 (80.889.746) 35.017.205 0 0 0 - commissioni di incentivo 10.711.400 0 10.711.400 0 0 0 - commissioni di

sottoscrizione / rimborso 5.513.127 (4.596.415) 916.712 0 0 0

- commissioni di switch 0 0 0 0 0 0 - altre commissioni 0 (6.012.677) (6.012.677) 0 0 0

Totale commissioni da fondi comuni 132.131.478 (91.498.838) 40.632.640 0 0 0 1.2 Gestioni individuali

- commissioni di gestione 0 0 0 0 0 0 - commissioni di incentivo 0 0 0 0 0 0 - commissioni di

sottoscrizione / rimborso 0 0 0 0 0 0

- altre commissioni 0 0 0 0 0 0 Totale commissioni da gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 1.3 Fondi pensione aperti

- commissioni di gestione 13.286.244 (5.776.606) 7.509.638 0 0 0 - commissioni di incentivo 0 0 0 0 0 0 - commissioni di

sottoscrizione / rimborso 246.019 (213.815) 32.204 0 0 0

- altre commissioni 126.074 (107.532) 18.542 0 0 0 Totale commissioni da fondi pensione aperti

13.658.337 (6.097.953) 7.560.384 0 0 0

2. Gestioni ricevute in delega- commissioni di gestione 4.234.945 0 4.234.945 0 0 0 - commissioni di incentivo 0 0 0 0 0 0 - altre commissioni 0 0 0 0 0 0

Totale commissioni da gestioni ricevute in delega

4.234.945 0 4.234.945 0 0 0

TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A)

150.024.760 (97.596.791) 52.427.969 0 0 0

B. ALTRI SERVIZI - consulenza 155.257 0 155.257 0 0 0 - altri servizi 0 0 0 0 0 0

TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B)

155.257 0 155.257 0 0 0

COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 150.180.017 (97.596.791) 52.583.226 0 0 0 Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono i ristorni commissionali riconosciuti al Fondo Pensione e ai mandati istituzionali.Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre 2016, pari rispettivamente ad € 8.138.481 e ad € 1.625.501.Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.Le commissioni attive di gestione di cui alla voce A.2 “Gestioni ricevute in delega” si riferiscono per € 3.395.303 alla gestione di Sidera Funds Sicav, per € 43.181 alla gestione di un Fondo estero e per € 796.461 ad altri mandati di gestione (assicurativi e fondi pensione).

Nota integrativaParte C - Informazioni sul Conto Economico

75

1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte

Tipologia / ControparteBanche Enti finanziari Altri soggetti Totale

di cui del gruppo

di cui del gruppo

di cui del gruppo

di cui del gruppo

A. GESTIONE DI PATRIMONI

1. Gestioni proprie

1.1 Commissioni di collocamento- OICR 4.596.415 0 0 0 0 0 4.596.415 0- Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0- Fondi pensione 213.555 0 260 0 0 0 213.815 0

1.2 Commissioni di mantenimento- OICR 80.889.746 0 0 0 0 0 80.889.746 0- Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0- Fondi pensione 5.696.183 0 15.782 0 64.641 0 5.776.606 0

1.3 Commissioni di incentivazione- OICR 0 0 0 0 0 0 0 0- Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0- Fondi pensione 0 0 0 0 0 0 0 0

1.4 Altre Commissioni- OICR 0 0 2.417 0 6.010.260 0 6.012.677 0- Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0- Fondi pensione 107.193 0 339 0 0 0 107.532 0

2. Gestioni ricevute in delega- OICR 0 0 0 0 0 0 0 0- Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0- Fondi pensione 0 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A)

91.503.092 0 18.798 0 6.074.901 0 97.596.791 0

B. ALTRI SERVIZI- consulenze 0 0 0 0 0 0 0 0- altri servizi 0 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B)

0 0 0 0 0 0 0 0

COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 91.503.092 0 18.798 0 6.074.901 0 97.596.791 0

La Società non ha gestioni delegate a terzi.La Sezione 2 non è applicabile.

76

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte C

Sezione 3 - INTERESSI - Voci 40 e 50 (in unità di Euro)

3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”

Voci / Forme tecniche 2016

2015Titoli di debito

Pronti contro termine

Depositi e conti correnti

Altre operazioni

Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

0 0 0 0 0 0

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita

0 0 0 0 0 0

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

0 0 0 0 0 0

5. Crediti 0 0 6.729 0 6.729 0

6. Altre attività X X X 0 0 0

7. Derivati di copertura X X X 0 0 0

Totale 0 0 6.729 0 6.729 0

3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”

Voci/Forme tecniche 2016

2015Finanziamenti Pronti contro termine

Titoli Altro Totale

1. Debiti 0 0 0 (2.792) (2.792) 0

2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0

3. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0

4. Passività finanziarie valutate al fair value

0 0 0 0 0 0

5. Altre passività X X X (2) (2) 0

6. Derivati di copertura X X X 0 0 0

Totale 0 0 0 (2.794) (2.794) 0

Le Sezioni 4,5,6,7 e 8 non sono applicabili.

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Sezione 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110 (in unità di Euro)

9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”

Voci/Settori 2016 2015

1. Personale dipendente 8.708.932 0 a) salari e stipendi 6.777.682 0 b) oneri sociali 1.332.279 0 c) indennità di fine rapporto 0 0 d) spese previdenziali 0 0 e) accantonamento al trattamento di fine rapporto al personale 8.209 0 f) accant. al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita 0 0 - a benefici definiti 0 0

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita 284.091 0 - a benefici definiti 0 0

h) altre spese 306.671 0 2. Altro personale in attività 18.856 0 3. Amministratori e Sindaci 450.242 137.588

a) compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione 326.085 87.976 b) compensi del Collegio Sindacale 124.157 49.612

4. Personale collocato a riposo 0 0 5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende 0 0 6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società 0 0

Totale 9.178.030 137.588

La voce h) “Altre spese” si riferisce per € 56.750 a incentivi all’esodo, per € 184.528 ad assicurazioni dipendenti e per € 65.393 a buoni pasto.

9.2 - Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

2016 2015

1. Personale con contratto di lavoro subordinato 96 0 dirigenti 22 0 quadri direttivi 43 0 restante personale 31 0

2. Personale con contratto di lavoro somministrato 0 0 dirigenti 0 0 quadri direttivi 0 0 restante personale 0 0

Totale 96 0

Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno. I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.

78

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte C

9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”

Voci 2016 2015

Info provider 1.410.472 0

Service informatico 1.113.480 0

Canoni/manutenzione licenze software 583.351 0

Pubblicità 509.209 0

Consulenze e prestazioni professionali 1.109.001 8.619

Servizi professionali sito web 87.210 0

Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati 2.189.830 0

Outsourcing amministrativo fondi pensione 1.218.256 0

Outsourcing amministrativo SGR 254.863 4.270

Commissioni e spese bancarie fondi pensione 413.937 0

Manutenzioni beni materiali e hardware 94.938 0

Postali e pubblicazioni obbligatorie 475.512 0

Telefoniche 95.664 0

Formazione rete di vendita 16.535 0

Altre spese per il personale 94.120 0

Vigilanza e pulizia uffici 136.879 0

Elettricità e combustibile 64.775 0

Viaggi e trasferte 106.145 0

Locazione immobili e spese accessorie 83.789 0

Noleggio automobili 126.863 0

Quote associative 93.460 0

Trasporto e spedizione 18.687 0

Rappresentanza 290.495 0

Stampati e cancelleria 77.112 0

Pubblicazioni e abbonamenti 30.583 0

Spese di revisione 67.588 16.667

Noleggio apparati elettronici 110.281 0

Imposte indirette e tasse 38.632 629

Premi assicurativi 9.152 0

Adesione organismi di garanzia/vigilanza 23.768 0

Altre 38.567 581

Totale 10.983.155 30.766

La voce “consulenze e prestazioni professionali”, pari ad € 1.109.001, si riferisce principalmente a spese legali pari a € 226.671, spese notarili pari a € 102.953, consulenze fiscali pari a € 102.776, a consulenze tecniche pari ad € 331.711, a consulenze finanziarie pari a € 280.406 e ad altre consulenze.La voce “spese di rappresentanza” include principalmente costi per eventi di marketing.

Si precisa che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 5.589, spese per rinnovo marchi € 7.375, servizi di conser-vazione sostitutiva € 6.515 ed erogazioni liberali € 15.400 e altri servizi € 3.688.

79

Sezione 10 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120 (in unità di Euro)

10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”

Voci/rettifiche e riprese di valore

2016 2015

Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento

Riprese di valore

Risultato netto

Risultato netto

1. di proprietà

- ad uso funzionale 385.421 0 0 385.421 0

- per investimento 0 0 0 0 0

2. acquisite in leasing finanziario

- ad uso funzionale 25.095 0 0 25.095 0

- per investimento 0 0 0 0 0

Totale 410.516 0 0 410.516 0

Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, sezione “10 - Attività materiali”.

Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130 (in unità di Euro)

11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”

Voci/rettifiche e riprese di valore

2016 2015

Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento

Riprese di valore

Risultato netto

Risultato netto

1. Avviamento 0 0 0 0 0

2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà

- generate internamente 0 0 0 0 0

- altre 1.178.459 0 0 1.178.459 0

2.2 acquisite in leasing finanziario 0 0 0 0 0

Totale 1.178.459 0 0 1.178.459 0

L’ammortamento di cui alla voce 2.1 “Altre” si riferisce per € 1.152.268 agli oneri pluriennali relativi ai rami di azienda acquisiti (gestioni di OICR e Fondo Pensione), per € 25.527 a licenze e software e per € 664 a marchi.Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, sezione “11 - Attività immateriali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2016 è composto unicamente dal costo per ammortamento.La sezione 12 non è applicabile.

80

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte C

Sezione 13 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150 (in unità di Euro)

13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”

Voci 2016 2015

1. Accantonamenti 102.169 0

1.1 al fondo garanzia dei Fondi Pensione 102.169 0

2. Utilizzi/Rilasci 0 0

Risultato netto 102.169 0

L’accantonamento al fondo garanzia del Fondo Pensione corrisponde all’onere a carico della Società a favore degli iscritti del comparto “Obiet-tivo TFR”, a garanzia del minimo garantito, corrispondente a contributi netti versati tenuto conto di evoluzioni dell’andamento dei tassi di rendimento e di ipotesi attuariali.

Sezione 14 - ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160 (in unità di Euro)

14.1 Composizione della voce 160 “ Altri proventi e oneri di gestione”

Voci 2016 2015

1. Proventi 144.944 0Proventi per altri servizi resi 112.603 0 Proventi diversi 11.135 0 Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti 5.304 0 Differenze cambio attive 15.892 0 Abbuoni e sconti attivi 10 0

2. Oneri (85.434) 0 Oneri di competenza esercizi precedenti (40.508) 0 Migliorie su beni di terzi (11.996) 0 Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi (19.888) 0 Differenze cambi passive (11.901) 0 Altri oneri straordinari (1.140) 0 Abbuoni e sconti passivi (1) 0

Totale 59.510 0

La voce proventi per altri servizi resi pari a € 112.603 si riferisce a somministrazione di servizi web alle Banche Collocatrici.Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili.

81

Sezione 17 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190

(in unità di Euro)

17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”

2016 2015

1. Imposte correnti 11.222.746 0- IRES 9.247.172 0- IRAP 1.975.574 0

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 0 0- IRES 0 0- IRAP 0 0

3. Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio 0 0- IRES 0 0 - IRAP 0 0

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011

0 0

3.ter Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter 0 04. Variazione delle imposte anticipate (54.502) (51.090)

- IRES (49.385) (51.190)- IRAP (5.117) 0

5. Variazione delle imposte differite (519.942) 0- IRES (485.555) 0- IRAP (34.387) 0Imposte di competenza dell’esercizio 10.648.302 (51.090)

17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

ONERE FISCALE RISULTATO DELL’ESERCIZIO IRES IRAP TOTALE

UTILE D’ESERCIZIO prima delle imposte

30.794.342

1. Onere fiscale TEORICO 27,50% 8.468.444 5,57% 1.715.245 10.183.689 2.1 Differenze permanenti

- in aumento 27,50% 20.156 5,57% 587.448- in diminuzione 27,50% 0 5,57% (361.500)

2.2. Differenze temporanee - in aumento 24,00% 616.882 5,57% 0- in diminuzione 24,00% (1.511) 5,57% 0

635.527 225.948 861.475 3. Variazioni imposte anticipate/differite

- in aumento 24,00% 172.483 5,57% 34.387- in diminuzione 27,50% (29.282) 5,57% (6)

143.201 34.381 177.582 4. Variazioni imposte correnti

esercizi precedenti - in aumento 27,50% 0 5,57% 0- in diminuzione 27,50% 0 5,57% 0

0 0 05. Onere fiscale EFFETTIVO 30,03% 9.247.172 6,42% 1.975.574 11.222.746 11.222.7466. Imposta sostitutiva / imposte anticipate (574.444)UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte 20.146.040

82

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte C

Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte differite e anticipate.

Aliquota Ammontare delle differenze

temporanee

Effetto fiscale Totale generale Ires Irap Ires Irap Totale

1. Imposte ANTICIPATE

1.1 Sorte nell’esercizio 2.169.064

- Costi di lavoro accantonati 24,0% 2.026.549 486.371 0 486.371

- Accantonamenti fondo rischi 24,0% 102.169 24.521 0 24.521

- Accantonamenti fondo rischi 5,57% 91.952 0 5.122 5.122

- Differenze cambio 27,5% 9.857 2.711 0 2.711

- Ammortamenti 24,0% 101.257 24.302 0 24.302

- Conferimento da Arca Holding 27,5% 5.901.988 1.623.046 0 1.623.046

- Conferimento da Arca Holding 5,57% 31.521 0 1.756 1.756

- Sistemazioni contabili 27,5% 4.492 1.235 0 1.235

1.2 Annullate nell’esercizio (652.778)

- Compensi Amministratori 27,5% (87.976) (24.194) 0 (24.194)

- Perdite fiscali 27,5% (80.378) (22.105) 0 (22.105)

- A.C.E. 27,5% (17.427) (4.792) 0 (4.792)

- Accantonamenti fondo TFR 27,5% (44.323) (12.189) 0 (12.189)

- Accantonamenti fondo rischi 27,5% (103) (28) 0 (28)

- Accantonamenti fondo rischi 5,57% (93) 0 (5) (5)

- Ammortamenti 27,5% (13.034) (3.584) 0 (3.584)

- Ammortamenti 27,5% (5.367) (1.476) 0 (1.476)

- Recupero valore titoli AFS 27,5% (510.187) (140.301) 0 (140.301)

- Variazione aliquota Ires 3,5% (4.272.123) (149.524) 0 (149.524)

- Sistemazioni contabili 27,5% (1.071.201) (294.580) 0 (294.580)

2. Imposte DIFFERITE

2.1 Sorte nell’esercizio (3.201.637)

- Utili su cambi realizzati 24,0% (5.494) (1.319) 0 (1.319)

- Conferimento da Arca Holding 27,5% (9.677.404) (2.661.286) 0 (2.661.286)

- Conferimento da Arca Holding 5,57% (9.677.404) 0 (539.032) (539.032)

2.2 Annullate nell’esercizio 521.261

- Ammortamenti 27,5% 5,57% 617.353 169.771 34.387 204.158

- Variazione aliquota Ires 3,5% 9.060.051 317.103 0 317.103

Totale (1.164.090)

La Sezione 18 non è applicabile.

copertine interne Bilancio 2015_def-stp-crocini.pdf 1 12/04/16 09:51

NOTA INTEGRATIVA PARTE DAltre informazioni

84

Sezione 1 - RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE(in unità di Euro)

1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terziLa Società svolge attività di gestione di fondi di investimento mobiliare e di fondo pensione aperto. La Società si avvale di ICBPI quale banca depositaria per lo svolgimento delle suddette attività.

1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.

1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitaleCon riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzio-nato ammonta a € 102.425, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato inter-namente.Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base: • alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione appli-

cate; • al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il

mark-to-market della posizione;• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.

1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terziNon sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi.

1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terziLe quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute da Arca Fondi nel portafoglio di proprietà, relativo alle attività disponibili per la ven-dita, sono depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A..

1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresaAl 31 dicembre 2016 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale posseduto da Arca Holding S.p.A..

1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti

1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)

OICR 2016 2015

1. Gestioni ProprieFondi comuni

ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE 115.465.006 0 ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III 49.100.616 0 ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV 137.143.091 0 ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V 92.461.165 0 ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI 211.542.243 0 ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA 196.969.739 0 ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE 200.411.239 0 ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II 173.120.833 0 ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II 49.899.222 0 ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III 206.405.520 0 ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III 79.765.208 0 ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV 343.169.327 0 ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V 373.989.257 0 ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE 249.873.250 0 ARCA BOND FLESSIBILE 142.520.473 0

Nota integrativaParte D - Altre informazioni

85

OICR 2016 2015

ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI 206.509.913 0 ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II 166.086.845 0 ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII 177.577.838 0 ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III 150.695.362 0 ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII 179.179.370 0 ARCA AZIONI ITALIA 618.072.987 0 ARCA BB 850.563.680 0 ARCA BOND CORPORATE 768.035.406 0 ARCA TE 603.905.742 0 ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI 238.255.323 0 ARCA BOND GLOBALE 598.745.409 0 ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere) 541.241.053 0 ARCA RR 3.200.314.938 0 ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3) 5.207.758.525 0 ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5) 596.670.235 0 ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA 740.875.754 0 ARCA BOND PAESI EMERGENTI 1.023.666.220 0 ARCA AZIONI EUROPA 794.105.592 0 ARCA AZIONI AMERICA 403.371.314 0 ARCA AZIONI FAR EAST 196.792.862 0 Arca 2020 Redd Multival IV 430.526.362 0 ARCA CED 2020 OBB ATT IX 469.751.996 0 ARCA CED 2020 OBB ATT X 223.756.280 0 Arca 2020 Redd Multival V 309.644.828 0 ARCA MULTIASSET BALANCED 29.048.299 0 ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE 9.490.714 0 ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI 200.423.897 0 ARCA CED 2020 OBB ATT XI 239.504.595 0 ARCA CED 2020 OBB ATT XII 339.853.358 0 ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII 172.934.307 0 ARCA 2021 REDD MULTIVAL VIII 87.845.593 0 ARCA CEDOLA 2021 PLUS 312.620.010 0 ARCA 2022 REDD VAL GLOBALE 34.236.507 0 ARCA RISPARMIO 378.693.195 0 ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL IX 97.089.512 0 ARCA CEDOLA 2021 PLUS II 256.300.275 0 ARCA 2022 REDD VAL GLOBALE II 31.939.086 0 ARCA IMPRESA RENDITA 31.212.467 0 ARCA CEDOLA 2021 PLUS III 127.289.973 0 ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL X 85.642.377 0 ARCA CEDOLA CORPORATE 2021 135.377.867 0 ARCA RISPARMIO PREVIDENZA 18.790.006 0 ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL XI 130.592.652 0 ARCA CEDOLA CORPORATE 2021 II 142.093.755 0 ARCA CEDOLA 2021 PLUS IV 97.084.767 0 ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT 121.556.014 0 Totale gestioni proprie 24.397.559.247 0

86

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

OICR 2016 2015

2. Gestioni ricevute in delega

OICR:- OICR aperti

SIDERA EURO CREDIT ALPHA 498.019.001 0 SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC 88.797.844 0 SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS 38.767.771 0 SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY 597.865.027 0 SIDERA GLOBAL HIGH YIELD 50.068.621 0 SIDERA BALANCED GROWTH 10.532.678 0 CBIS - SHORT TERM GOVERNMENT BOND FUNDS 71.100.596 0 Totale gestioni ricevute in delega 1.355.151.537 0

3. Gestioni date in delega a terzi

OICR:- OICR aperti 0 0

Totale gestioni date in delega a terzi 0 0

1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli

2016 2015

di cui investiti in fondi della SGR

di cui investiti in fondi della SGR

1. Gestioni proprie 0 0 0 02. Gestioni ricevute in delega

- mandati assicurativiBERICAPITAL - CIRCOLANTE 665.649.050 0 0 0PATRIMONIO LIBERO 82.820.703 0 0 0BERICA FUTURO 125.979.999 0 0 0BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO 329.238.713 0 0 0ABC DANNI 26.014.597 0 0 0BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO 7.384.870 0 0 0BERICA VITA AZIONARIO 123.097 0 0 0BERICA VITA FLESSIBILE 617.457 0 0 0BERICA VITA OBBLIGAZIONARIO 210.560 0 0 0

3. Gestioni date in delega a terzi 0 0 0 0Totale 1.238.039.045 0 0 0

87

1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione

2016 2015

1. Gestioni Proprie1.1 Fondi Pensione Aperti

Arca Previdenza Rendita 801.757.171 0 Arca Previdenza Crescita 778.047.258 0 Arca Previdenza Alta Crescita 819.159.955 0 Arca Previdenza Obiettivo TFR 835.968.069 0

Totale gestioni proprie 3.234.932.455 02. Gestioni ricevute in delega

2.1 Fondi Pensione- aperti- chiusiBRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE 20.474.883 0 BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA 16.991.831 0 BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA 28.057.505 0 SOLIDARIETÀ VENETO 167.908.970 0 PREVIAMBIENTE 194.525.441 0 - altre forme pensionisticheBPVI EX CARIPRATO 47.022.219 0

Totale gestioni ricevute in delega 474.980.849 0 3. Gestioni date in delega a terzi

3.1 Fondi Pensione- aperti 0 0 - chiusi 0 0 - altre forme pensionistiche 0 0

Totale gestioni date in delega a terzi 0 0

88

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare

2016 2015

1. Fondo Pensione ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA 16.079.002 0 ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA 14.539.294 0 ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA 14.559.420 0 ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR 26.116.269 0

Totale 71.293.985 02. OICR

ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE 29.535 0 ARCA BOND FLESSIBILE 26.465 0 ARCA AZIONI ITALIA 339.950 0 ARCA BB 451.664 0 ARCA BOND CORPORATE 185.409 0 ARCA TE - TITOLI ESTERI 634.531 0 ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI 211.259 0 ARCA BOND GLOBALE 241.853 0 ARCA AZIONI INTERNAZIONALI 464.632 0 ARCA RR DIVERSIFIED BOND 1.374.579 0 ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA 649.341 0 ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ 310.046 0 ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA 363.111 0 ARCA BOND PAESI EMERGENTI 131.440 0 ARCA AZIONI EUROPA 563.787 0 ARCA AZIONI AMERICA 293.408 0 ARCA AZIONI FAR EAST 88.167 0 ARCA MULTIASSET BALANCED 73.068 0 ARCA MULTIASSET DYNAMIC 24.917 0 ARCA RISPARMIO 743.686 0 ARCA 2021 REDDITO MULTIVALORE XI 860.262 0 ARCA CEDOLA CORPORATE 2021 II 974.205 0 ARCA CEDOLA 2021 PLUS IV 1.082.229 0 ARCA ECONOMIA REALE EQUITY ITALIA 68.000 0

Totale 10.185.544 0

1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essereA partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee di gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2016 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di consulenza di Arca Fondi era pari a € 186.798.881.

Sezione 2 - INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATEArca Fondi gestisce n° 63 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una SICAV di diritto lussemburghese con 7 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni Arca Fondi è remunerata attraverso le commissioni di gestione e di incentivo, ove maturate, e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse ai collocatori come evidenziato nel conto economico.I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e SICAV sono principalmente rischi operativi, per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi strategici e repu-tazionali di carattere generale (relativi alla percezione dell’immagine della Società da parte dei clienti e delle controparti) che non sono quan-tificabili puntualmente.Arca Fondi, come già evidenziato in precedenza, ha in portafoglio n. 1.712.035,31 quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond del valore di € 19.820.233 dalla stessa gestito, divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la Società è pertanto esposta al rischio di mercato derivante dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.1).

89

Sezione 3 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA(in unità di Euro)

L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca Fondi implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio. La Società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative, ad assicurare l’effi-cacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate.Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha istituito le seguenti funzioni di controllo: • Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi

inerenti i portafogli e le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura ex-ante che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia con-forme ai limiti fissati e ne monitora l’osservanza, guida il processo di valutazione dei rischi operativi, nonché aggiorna periodicamente il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta;

• la Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per mini-mizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento, della gestione collettiva del risparmio e della gestione del fondo pensione aperto, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento degli obblighi normativi relativi alle attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in materia di antiriciclaggio;

• la Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i pos-sibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi azien-dali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing). Il Responsabile della Revisione Interna svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per il Controllo Interno e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.

3.1 Rischi finanziari

Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività, la Società risul-ta essere esposta al rischio di cambio, al rischio di tasso ed al rischio di prezzo. La Società ha investito parte della propria liquidità disponibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari generati dalle commissioni di gestione incassate dalla Società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improv-visi, la Società dispone di una linea di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare massimo di € 5 milioni. Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2016 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondo comune gestito dalla Società o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito la società valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizioSi forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:

a vista fino a 1 mese

da oltre 1 mese fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a 1 anno

da oltre 1 anno fino a 3 anni

oltre 3 anni (con durata determinata)

durata indeterminata

Attività finanziarie A.1 Cassa 1.716A.2 Attività finanziarie

disponibili per la vendita 19.820.233

A.3 Depositi e conti correnti 40.205.386A.4 Crediti 77.823.497Passività finanziarieB.1 Debiti 46.259.537 18.488.981 B.2 Titoli di debito

Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti correnti della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento.

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3.2 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativaArca Fondi mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridur-re i livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti funzioni il cui compito principale è quello di presidiare, nel continuo, il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in outsourcing. Tutti gli accordi di outsourcing prevedono, come indicato dalla vigente normativa in materia di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, key performance indi-cator ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al pro-cesso ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. Il processo di raccolta dati (Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente laddove l’evento ha avuto origine e comunicato internamente (incident report).La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (self-assessment): l’ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valuta-zioni espresse dai singoli responsabili.L’Ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di conti-nuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative e di controllo previste nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori.Attraverso il processo di self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità di accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss).Si distinguono le seguenti fasi:• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio;• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.

Informazioni di natura quantitativaIl processo di self-assessment, gestito dalle direzioni di Arca Fondi riguarda il complesso dei processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedu-re. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale è rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione), determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (25%), la Direzione Finanziaria, Governo e Affari Societari (24%) e la Direzione Operativa (18%).Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero la revisione delle stime di quantificazione degli stessi.

Sezione 4 - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO(in unità di Euro)

4.1 Il patrimonio dell’impresa

4.1.1 Informazioni di natura qualitativaIl patrimonio della Società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserva da sovrapprezzo azioni, la perdita a nuovo dell’eserci-zio precedente, riserve da valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, riserve da valutazione relative agli effetti della valutazione delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo.La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patri-monio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ul-timo esercizio approvato.

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

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4.1.2 - Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci / Valori 2016 2015

1. Capitale 50.000.000 1.000.000 2. Sovrapprezzi di emissione 124.408.896 0 3. Riserve

- di utili 0 0 a) legale 0 0 b) statutaria 0 0 c) azioni proprie 0 0 d) altre (117.264) 0

- altre 0 0 4. (Azioni proprie) 0 0 5. Riserve da valutazione

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 43.455 0 - Attività materiali 0 0 - Attività immateriali 0 0 - Copertura di investimenti esteri 0 0 - Copertura dei flussi finanziari 0 0 - Differenze di cambio 0 0 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0 - Leggi speciali di rivalutazione 0 0 - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 363.593 0- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto 0 0

6. Strumenti di capitale 0 0 7. Utile (perdita) d’esercizio 20.146.040 (117.264)Totale 194.844.720 882.736

4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/valori2016 2015

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

Titoli di debito 0 0 0 0 Titoli di capitale 0 0 0 0 Quote di O.I.C.R. 363.593 0 0 0 Finanziamenti 0 0 0 0 Totale 363.593 0 0 0

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4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

1. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 2. Variazioni positive 0 0 363.593 0

2.1 Incrementi di fair value 0 0 363.593 0 2.2 Rigiro a conto economico di riserve

negative 0 0 0 0

- da deterioramento 0 0 0 0 - da realizzo 0 0 0 0

2.3 Altre variazioni 0 0 0 0 3. Variazioni negative 0 0 0 0

3.1 Riduzioni di fair value 0 0 0 0 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 3.3 Rigiro a conto economico da riserve

positive: da realizzo 0 0 0 0

3.4 Altre variazioni 0 0 0 0 4. RIMANENZE FINALI 0 0 363.593 0

4.2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

4.2.1 Patrimonio di vigilanza

4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativaLa società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate. Il patrimonio di vigilanza di € 40.842.202 è costituito dal capitale sociale di € 50.000.000, dalle riserve di € 124.291.632, dal 50% della riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di € 181.797, al netto del valore degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali di complessivi € 133.631.227.

4.2.1.2 - Informazioni di natura quantitativa

2016 2015

A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 40.660.405 0 B Filtri prudenziali del patrimonio di base:

b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0

C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B] 40.660.405 0 D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 181.797 0 E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:

e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0

F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E] 181.797 0 G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare: 0 0 H Patrimonio di vigilanza [C+F-G]) 40.842.202 0

4.2.2 Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativaLa Società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione.A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia.I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2016 e 2015 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi.

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

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4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa

Categorie/ValoriRequisiti

2016 2015Requisito relativo alla massa gestita 5.826.119 0 Requisito “altri rischi” 42.089 0 Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale

18.954 0

Requisito patrimoniale totale 5.845.073 0

Sezione 5 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro)

Voci Importo Lordo

Imposte sul reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio 30.794.342 (10.648.302) 20.146.040 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali 0 0 0 30. Attività immateriali 0 0 0 40. Piani a benefici definiti 62.356 (18.901) 43.455 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 0

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico70. Copertura di investimenti esteri: 0 0 0

a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0

80. Differenze di cambio: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0

90. Copertura di flussi finanziari: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 510.187 (146.594) 363.593 a) variazioni di valore 510.187 (146.594) 363.593 b) rigiro a conto economico 0 0 0

- rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0 110. Attività non correnti in via di dismissione: 0 0 0

a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0

120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0

- rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0 130. Totale altre componenti reddituali 572.543 (165.495) 407.048 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 31.366.885 (10.813.797) 20.553.088

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Sezione 6 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE (in unità di Euro)

6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo (incluse le retribuzioni variabili) sono stati:

2016 2015

Amministratori 323.567 87.976 Sindaci 124.157 49.612 Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo) 2.451.179 0 Totale 2.898.903 137.588

Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli Amministratori e dei sindaci in carica al 31 dicembre 2016:• dirigenti n. 6• Amministratori n. 6• sindaci n. 3Al 31 dicembre 2016 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo.

6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da Arca Holding S.p.A., Amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguar-dano le remunerazioni fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative - spese per il personale del conto economico:

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO CONTO ECONOMICO - RICAVI

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO CONTO ECONOMICO - COSTI

Debiti verso amministratori 24.236 Amministratori 323.567

Debiti verso sindaci 61.618 Sindaci 124.157

Debiti verso dirigenti 1.938.174 Dirigenti 2.451.179

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Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2016 con le banche azioniste della controllante Arca Holding S.p.A.:

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO CONTO ECONOMICO - RICAVI

Crediti 32.074.003 Interessi attivi e proventi assimilati 6.729

Altri proventi di gestione 78.820

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO CONTO ECONOMICO - COSTI

Debiti 43.548.762 Commissioni passive 58.558.075

di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione 9.763.981

A) Gli azionisti della controllante Arca Holding S.p.A. operano come collocatori dei prodotti Arca Fondi e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debi-ti con gli azionisti per l’attività di collocamento prestata nel 4° trimestre 2016 e il compenso relativo all’accordo di associazione in parteci-pazione dettagliato al punto B).

B) Arca Fondi ha in essere con alcuni azionisti collocatori un accordo di associazione in partecipazione inteso a rafforzare il contributo infor-mativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti.

Tale modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di Arca Fondi, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori.

Per l’esercizio 2016 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.488.981.C) Arca Fondi intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste di Arca Holding S.p.A. per un ammontare complessivo pari a €

32.074.003 al 31 dicembre 2016.

Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllante Arca Holding S.p.A.Arca Fondi è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della propria controllante Arca Holding S.p.A..Al 31 dicembre 2016 i saldi relativi ad Arca Holding sono i seguenti:– debiti da consolidato fiscale € 3.609.622– altri debiti per anticipazioni e conguagli € 198.769– ricavi per servizi resi € 9.500 I dati essenziali della controllante Arca Holding S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall’articolo 2497-bis del Codice Civile sono stati estratti dal relativo bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patri-moniale e finanziaria di Arca Holding S.p.A. al 31 dicembre 2016, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell’esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.

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Arca Holding S.p.A.

STATO PATRIMONIALE(in unità di Euro)

Voci dell’attivo 2016 2015

10. Cassa e disponibilità liquide 0 3.305 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 19.005.304 60. Crediti 6.483.464 105.094.500

a) per gestione di patrimoni 0 71.647.937 b) altri crediti 6.483.464 33.446.563

90. Partecipazioni 174.443.483 1.000.000 100. Attività materiali 23.307 26.974.910 110. Attività immateriali 0 134.815.033 120. Attività fiscali 37.566.383 33.464.360

a) correnti 3.549.030 1.931.846 b) anticipate 34.017.353 31.532.514 di cui alla L. 214/2011 26.616.817 29.574.241

140. Altre attività 4.467.605 5.309.080 TOTALE ATTIVO 222.984.242 325.666.492

Voci del passivo e del patrimonio netto 2016 2015

10. Debiti 0 64.546.419 20. Titoli in circolazione 2.196.000 25.254.000 70. Passività fiscali 2.234.201 9.785.812

a) correnti 0 912.405 b) differite 2.234.201 8.873.407

90. Altre passività 500.339 18.493.015 100. Trattamento di fine rapporto del personale 0 621.840 110. Fondi per rischi e oneri 121.542 250.051

a) quiescienza e obblighi simili 0 359 b) altri fondi 121.542 249.692

120. Capitale 50.000.000 50.000.000 160. Riserve 157.192.545 130.075.838 170. Riserve da valutazione 0 (1.204.857)180. Utile (perdita) d’esercizio 10.739.615 27.844.374 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 222.984.242 325.666.492

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

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CONTO ECONOMICO(in unità di Euro)

Voci 2016 2015

10. Commissioni attive 137.726.731 287.320.34220. Commissioni passive (93.302.713) (194.837.300)

COMMISSIONI NETTE 44.424.018 92.483.04240. Interessi attivi e proventi assimilati 186.539 42.25750. Interessi passivi e oneri assimilati (1.740.359) (2.368.821)90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: (2.869.750) 0

a) attività finanziarie (689.950) 0b) passività finanziarie (2.179.800) 0MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 40.000.448 90.156.478

110. Spese amministrative (23.798.174) (43.814.553)a) spese per il personale (10.396.160) (16.733.015)b) altre spese amministrative (13.402.014) (27.081.538)

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (894.900) (3.094.826)130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1.188.417) (2.553.030)150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 0 9.125160. Altri proventi e oneri di gestione 1.207.957 1.693.655

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 15.326.914 42.396.849UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE

15.326.914 42.396.849

190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente

(4.587.299) (14.552.475)

UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE

10.739.615 27.844.374

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 10.739.615 27.844.374

Sezione 7 - ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI (in unità di Euro)

7.1 - Altri dettagli informativi

Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata supe-riore a cinque anni.

Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:

Italia Altri paesi della U.E. Paesi extra U.E. Totale

Commissioni attive 147.363.054 2.773.782 43.181 150.180.017 Altri proventi di gestione 144.944 0 0 144.944 Totale 147.507.998 2.773.782 43.181 150.324.961

Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestioneLe eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca Fondi a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento sono riconosciute ai relativi fondi.La Società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerar-si complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente.La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di servire al meglio i loro interessi.Arca Fondi non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corri-sposte dalla Società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità.

Bilancio 2016Nota Integrativa - Parte D

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ALLEGATI AL BILANCIO

Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.

Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.

Tipologia di servizi SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO Compensi

Revisione contabile 301.667 Revisione legale del bilancio d'esercizio e sottoscrizioni dichiarazioni fiscali

PricewaterhouseCoopers SpA 30.000

Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento al 30/06/2016*

PricewaterhouseCoopers SpA 59.467

Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento al 30/12/2016 *

PricewaterhouseCoopers SpA 194.200

Revisione contabile del rendiconto di Fondo pensione** PricewaterhouseCoopers SpA 18.000Servizi di attestazione 47.500Calcolo del contributo da versare al fondo Nazionale di garanzia al 31-12-2016

PricewaterhouseCoopers SpA 9.500

Attestazione GIPS PricewaterhouseCoopers SpA 38.000 Altri servizi 0Totale 349.167

(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.(**) costo a carico di Arca Fondi.

I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.

Bilancio 31 dicembre 2016

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

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Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea dell’azionista ai sensi dell’articolo 2429 del codice civilee delle disposizioni di Banca d’Italia

Gentile Azionista,il Collegio sindacale è stato nominato in sede di costituzione della Società il 24 luglio 2015 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.A seguito di un complesso iter di riorganizzazione societaria, con efficacia dal 1° luglio 2016 il socio unico Arca SGR S.p.A. (oggi Arca Holding S.p.A.) ha apportato alla Società, mediante con-ferimento, il ramo di azienda costituito dalla propria struttura operativa nonché tutte le attività di gestione risparmio e di consulenza in materia di investimenti; Arca Fondi è subentrata pertanto quale gestore dei fondi comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza.La Società ha richiesto ed ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione a svolgere i suddetti servizi finanziari e si è dotata di una struttura organizzativa sostanzialmente analoga a quella in precedenza detenuta da Arca SGR S.p.A., mantenendo un modello operativo che prevede lo stesso schema di ricorso a servizi in outsourcing, subentrando in tutti i rapporti di lavoro in essere presso la control-lante e in tutti i contratti di fornitura inerenti l’attività caratteristica di quest’ultima. La Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Arca Holding, i cui azionisti operano come collocatori dei prodotti Arca Fondi e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene liquidato su base trimestrale.Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, che viene presentato alla vostra approvazione, è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 9 dicembre 2016 e chiude con le seguenti risultanze:

STATO PATRIMONIALE

Totale dell’attivo Euro 287.197.692

Passività Euro 92.352.972

Capitale sociale Euro 50.000.000

Sovrapprezzi di emissione Euro 124.408.896

Riserve Euro 289.784

Totale del passivo Euro 267.051.652

Utile d’esercizio Euro 20.146.040

CONTO ECONOMICO

Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile d’esercizio di € 20.146.040 come evidenziato nello stato patrimoniale.

Il bilancio, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa.Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016.Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio

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Bilancio 2016Relazione del Collegio Sindacale

netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfon-dimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera e corretta della realtà aziendale.Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della società.Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate o emittenti di titoli diffusi.È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio a quanto previsto dall’articolo 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D.Lgs. n° 231/2001 e al D.Lgs. n° 81/2008 e successive integrazioni.In data 4 aprile 2017 la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa, sicché abbiamo potuto compiutamente esprimerci in merito all’approvazione del presente bilancio.Dopo attento esame dei documenti sopra riportati e dopo aver visionato la dichiarazione d’indi-pendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che:– il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;– in nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui la società è esposta,

(ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate e (iii) le informazioni dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;

– anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati di bilancio e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili.

Dato che al 31 dicembre 2016 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca Holding, quest’ultima ha proceduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2016, includendo nel perimetro di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi. Al 31 dicembre 2016 le poste di bilancio relative a rapporti intrattenuti con Arca Holding sono le seguenti: (i) debiti da consolidato fiscale € 3.609.622; (ii) altri debiti per antici-pazioni e conguagli € 198.769 e (iii) ricavi per servizi resi € 9.500.

Lo stato patrimoniale della Società a fine 2016 mostra una situazione molto difforme rispetto all’esercizio 2015, riconducibile principalmente all’operazione di conferimento di azienda che ha comportato – a fronte delle attività e passività conferite – un aumento di capitale sociale e l’iscrizione della riserva di sovrapprezzo azioni. In aggiunta, l’attivo patrimoniale evidenzia crediti per gestione di patrimoni pari a € 77,5 milioni, incassati nel mese di gennaio 2017.Nel corso del 2016 sono state trasferite da Arca Holding S.p.A. alla Società le quote del fondo comune Arca RR, acquistate nel corso del 2015. Tali quote sono state inserite nel portafoglio di proprietà nella sezione dedicata alle attività finanziarie disponibili per la vendita.La voce “Altre attività”, pari ad € 1,5 milioni, è formata dal credito vantato nei confronti di Arca Holding S.p.A. per gli acconti delle imposte sui redditi nell’ambito del consolidato fiscale, nonché

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dai risconti attivi riconducibili al collocamento, effettuato negli anni passati, dei fondi operanti con il meccanismo del pre-conto.

L’operazione di conferimento del ramo d’azienda si configura come una operazione di “business combination” fra entità “under common control”. Siccome tale accadimento è escluso dall’ambito di applicazione obbligatoria dell’IFRS 3 in tema di Aggregazioni aziendali, il principio guida identificato per rappresentare il conferimento è stato quello della “continuità dei valori”. L’applicazione del prin-cipio della continuità dei valori dà luogo alla rilevazione nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria di valori uguali a quelli che risulterebbero se le imprese oggetto di aggregazione fossero state unite da sempre, ovvero rilevate ai valori di libro che avevano nelle rispettive contabilità prima dell’operazione. In particolare, le attività e le passività del business oggetto di conferimento sono state rilevate dalla Società ai loro valori contabili storici determinati secondo la base di costo scelta (valori di libro risultanti dalla contabilità dell’entità venditrice/conferente). La differenza tra il valore di trasferimento (fair value degli strumenti rappresentativi di capitale emessi dall’entità conferitaria) e i valori contabili storici del business conferito ha comportato un incremento nel patrimonio netto della Società pari ad € 124.408.896. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, emerso a seguito delle operazioni di acquisizione realizzate nei precedenti esercizi da Arca SGR (ora Arca Holding) e iscritto nel bilancio d’eserci-zio di Arca Fondi a seguito della summenzionata operazione di conferimento, è costituito da (i) € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR; (ii) € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR; (iii) € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e (iv) € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR. In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobi-lizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. Con riferimento all’immobile di via Disciplini 3, il relativo terreno e gli impianti in esso presenti, oltre alle migliorie apportate all’immobile in locazione di piazza Missori 3, si segnala che sulla base delle analisi effettuate non si riscontra alcuna perdita di valore. Ai fini della valutazione della proprietà di Via Disciplini 3 è stato utilizzato il criterio del valore di mercato, mentre per i beni di Piazza Missori 3 è stato uti-lizzato il criterio del costo. In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in appli-cazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “triggering event”, sono state sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita sono state sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.

Nel corso dell’esercizio 2016 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni

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Bilancio 2016Relazione del Collegio Sindacale

dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società.Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 10) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile.La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio d’esercizio 2016 e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca Fondi nel corso del 2016, nonché la revisione contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”.In relazione all’esercizio 2016, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.Nel corso del 2016 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legi-slative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione.Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società.Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione della società.Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile.Non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma, del Codice Civile.La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con parti correlate.Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di com-portamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli

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organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto delle disposizioni di vigilanza e di mandato.I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di valutazione disposti dalla Banca d’Italia.In data 4 aprile 2017 la Società ci ha consegnato le relazioni di competenza di PricewaterhouseCoopers S.p.A sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto, che non contengono rilievi, sicché abbiamo potuto compiutamente esprimerci in merito ai “Rendiconti annuali 2016.Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste dalla normativa di riferimento.Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231 del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omis-sioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione.Nel corso dell’esercizio, il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito ad alcune operazioni di riorganizzazione dei fondi di investimento ed in particolare: (i) con decorrenza 15 settembre 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV nel fondo Arca Bond Corporate; (ii) con decorrenza 16 febbraio 2018, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V e Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI nel fondo Arca Bond Corporate.Il Collegio sindacale attesta che la Società è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca Fondi, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che determinino una responsabilità della Società.In tema di conflitti di interessi, il Collegio sindacale attesta che la Società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, migliorando il protocollo di identificazione delle parti correlate e istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata. Con decorrenza 1° luglio 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per quantificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione.In considerazione di quanto precede, il Collegio sindacale, sotto i profili di propria competenza, esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2016 e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio, in parte a riserva straordinaria e in parte a dividendo, come formulata dal Consiglio d’Amministrazione.

Milano, 4 aprile 2017

Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacaleDott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivoDott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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L’APPLICAZIONE IN ARCADEL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA

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Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse (art.6, c.2 Statuto Assogestioni) in Arca Fondi SGR S.p.A. - Esercizio 2016

Arca Fondi SGR S.p.A. ha adottato il Protocollo di Autonomia di Assogestioni per la gestione dei conflitti di interesse con delibera del 21 luglio 2016 ed ha approvato, per l’anno 2016, la relazione sull’adozione del Protocollo lo stesso 21 luglio 2016. La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della “Guida alla redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse” adottata da Assogestioni.L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualificabile come parziale1.

1. Profilo della SocietàLa società Arca Fondi SGR nasce dalla storia ed esperienza i Arca SGR S.p.A. (ora Arca Holding S.p.A.) costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari. Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori finanziari e canali online, Arca Fondi SGR S.p.A. (di seguito “Arca Fondi”) dispone di una tra le maggiori e capillari reti di distribuzione in Italia. Arca Fondi presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo pensione aperto, il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il servizio di consulenza in materia di investimenti.

2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoniArca Fondi ha identificato i conflitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguen-do la tripartizione in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di voto).

3. Altre tipologie di conflitti d’interessi Arca Fondi non ha identificato le ulteriori tipologie di conflitti d’interessi indicate dal Protocollo di Autonomia.

4. Organi e funzioni aziendali competenti L’attribuzione dei compiti in tema di conflitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in linea con le raccomandazioni del Protocollo di Autonomia.

5. Consiglieri indipendenti Il Consiglio di Amministrazione di Arca Fondi, alla data del 31 dicembre 2016, si componeva di n. 6 membri; all’interno del Consiglio di Amministrazione i cui n. 4 Consiglieri Indipendenti.In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per le Remunerazioni. Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e dagli altri consiglieri indipendenti.Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti rappresentano la maggioranza.Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non esecu-tivi. Tale valutazione è stata effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di Autonomia.I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di convenzioni con le parti correlate della controllante Arca Holding S.p.A., di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di Autonomia.

1 L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui criteri di remunerazione di cui al paragrafo n. 10 della presente relazione.

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Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei comitati

Consigliere Carica

Indipendente ai sensi

del Protocollo di Autonomia

Comitato Controllo Interno

Comitato Remunerazioni

Guido Cammarano Presidente √

Carmine Lamanda Vice Presidente √ √ √

Ugo Loser Amministratore Delegato √

Paola Bergamaschi Consigliere √ √ √

Rosa Cipriotti* Consigliere √ √ √

Edoardo Rossini Consigliere √ √ √

* Il Consigliere ha rassegnato le dimissioni nel mese di gennaio 2017.

6. Cumulo di funzioniIn relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di deleghe operative nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che Arca Fondi, soggetta alla direzione e coordinamento di Arca Holding, non fa parte di alcun gruppo. Arca Fondi ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti del depositario, raccomandati dal Protocollo di Autonomia. In relazione a quanto sopra, Arca Fondi applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di società emittenti, raccomandati dal Protocollo di Autonomia.

7. Procedure per la selezione degli investimenti Arca Fondi SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce limiti all’acquisto per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie della controllante; tale limite è fissato al peso neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento. L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie della control-lante è consentito in percentuale nei limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori.In aggiunta, Arca Fondi ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/strumenti finanziari ai quali applicare divieti e/o limiti operativi.Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conflitti di interesse nella selezione degli investimenti è affidato al Servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza periodica.

8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali Arca Fondi si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono definiti i criteri per la scelta degli intermediari negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura prevede che le determinazioni siano oggetto di revisione periodica almeno annuale.L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal Consiglio di Amministrazione.Nell’anno 2016 Arca Fondi ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai fini dell’approvazione delle operazioni con parti correlate.

Bilancio 2016Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia

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Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore inferiore a Euro 300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione alle loro caratteristiche ed al tempo del loro compimento.Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica tra tutti i collocatori e sono in linea con le condizioni di mercato. Arca Fondi non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti alle banche socie della controllante.

9. Procedure per l’esercizio dei diritti di intervento e di votoArca Fondi ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.Per maggiori dettagli in merito alle procedure di adozione dei principi di Stewardship, in merito alla vigente policy interna nonché in merito all’attività svolta nel corso dell’anno 2016, si rimanda all’apposita sezione del sito internet della società www.arcaonline.it.

10. Criteri di remunerazioneIn conformità alle vigenti previsioni in tema di adozione di una politica di remunerazione, si informa che la Società ha adottato la politica di remunerazione applicabile ai soggetti classificati come più rilevanti come riportato nello Statuto Sociale. Al Comitato Remunerazioni, con il contributo particolare dei consiglieri indipendenti, è stato assegnato il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle attività concernenti la definizione e gestione della politica di remunerazione. Il Comitato Remunerazioni analizza il sistema di remunerazione e di incentivi dell’alta direzione e dei gestori, approva il piano di incentivazione, verifica l’ammontare complessivo di remunerazione variabile per il “personale più rilevante” e per il restante personale e propone la declinazione della remunerazione variabile individuale per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i responsabili delle funzioni di controllo.

11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi Arca Fondi ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comporta-menti dei soggetti rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conflitto di interesse. La policy per la gestione dei conflitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene pos-sano consentire un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conflitti d’interessi.

12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di conflitti d’interessi.

13. Registro dei conflitti d’interessiArca Fondi ha affidato al Servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui conflitti d’interessi.

14. Verifica e aggiornamento Nel corso dell’anno 2016 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica e all’ag-giornamento delle situazioni di conflitto d’interessi identificate, nonché al riesame delle misure e delle procedure adottate.

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DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA

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Deliberazione dell’Assemblea Ordinaria del 20 aprile 2017

L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 20 aprile 2017 sotto la presidenza del Prof. Guido Cammarano, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2016 e la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione e ha deliberato di destinare l’utile di esercizio come segue:a dividendo € 19.000.000a riserva legale € 1.007.302a copertura della perdita 2015 portata a nuovo € 117.264a riserva straordinaria € 21.474 L’Assemblea ha assunto altresì, la seguente delibera:di nominare Amministratore della Società la Dr.ssa Carlotta de Franceschi poiché alla vigilia dell’odierna Assemblea sono pervenute le dimissioni della Dr.ssa Rosa Cipriotti. Il Consiglio d’Am-ministrazione, in carica sino alla approvazione del Bilancio d’esercizio 2017, risulta pertanto così composto:Prof. Guido CammaranoDr. Carmine LamandaDr. Ugo LoserDr.ssa Paola Bergamaschi Dr.ssa Carlotta de FranceschiDr. Edoardo Rossini.

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