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COMUNE di FOGGIA SERVIZIO AMBIENTE AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 1 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO . APPALTO di SERVIZIO MANUTENTIVO DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE 2016/2021 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO (C.S.A.) DOCUMENTO PARTE INTEGRANTE DEL CONTRATTO A. 01

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AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 1

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

.

APPALTO di SERVIZIO

MANUTENTIVO DEL VERDE PUBBLICO

ORIZZONTALE E VERTICALE

2016/2021

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

(C.S.A.)

DOCUMENTO PARTE INTEGRANTE DEL CONTRATTO

A. 01

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GLOSSARIO

Aggiudicatario Il Concorrente primo classificato nella graduatoria di valutazione delle

offerte ricevute dal Comune di Foggia.

Amministrazione L’Amministrazione comunale di Fogg ia , nella titolarità dei rapporti con

l’Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto.

Appaltatore Il Concorrente aggiudicatario con il quale il Comune stipula il Contratto.

Capitolato Speciale

d’Appalto (C.S.A.)

Capitolato contenente l’insieme delle condizioni generali che regolano il

Contratto stipulato tra il Comune e l’Appaltatore.

Concorrente Ciascuno dei soggetti ammessi alla partecipazione alla gara e invitati a

produrre offerta, siano essi singoli o raggruppati.

Commissione Il gruppo di esperti nominato dal Comune per esprimere il giudizio

sulle offerte presentate dai Concorrenti.

Contratto La scrittura sottoscritta tra il Comune e l’Appaltatore per regolare le

prestazioni oggetto dell’appalto.

Disciplinare Tecnico Capitolato contenente le prestazioni minime di carattere tecnico richieste

all’Appaltatore per l’esecuzione di tutte le attività previste dal contratto.

Mandatario

Nel caso di concorrenti raggruppati o raggruppandi, è il soggetto che

assume il ruolo di capofila e le funzioni di rappresentanza nei confronti dei

terzi.

Piano della Qualità

Il piano delle misure tecniche, organizzative e di controllo riferite

all’appalto di cui il concorrente predisporrà le linee guida in fase di

offerta ed attiverà in fase di erogazione del servizio, al fine di garantire la

qualità della prestazione in ogni momento dell’appalto.

Responsabile del

Procedimento

Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di responsabile

delle funzioni di affidamento e di esecuzione del contratto.

Direttore dell’Esecuzione

del Contratto

Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di controllo del

servizio

Stazione appaltante L’Amministrazione comunale di Foggia, nella sua titolarità dei rapporti

con l’Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto.

Ufficio

(dell’Amministrazione)

Ufficio dell’Amministrazione titolare dei rapporti con l’Appaltatore,

formato dal Responsabile del Procedimento,dal Direttore dell’Esecuzione

del Contratto e da loro collaboratori del Servizio Ambiente all’uopo

nominati

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Le attività manutentive oggetto dell’appalto e le relative definizioni recepiscono le indicazioni della

norma UNI 10147 di cui si riportano di seguito le terminologie principali:

Manutenzione

Insieme delle azioni tecniche, operative ed amministrative, incluse le

azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un’entità in uno

stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.

Sistema di manutenzione Struttura organizzativa, responsabilità e risorse, processi e procedure,

necessarie per attuare la strategia di manutenzione.

Controllo della

manutenzione

Tutte le tecniche operative e le attività che vengono messe in atto per

verificare il soddisfacimento di determinati requisiti di manutenzione

relativi a un’entità.

Manutenzione "a

guasto”, manutenzione

correttiva

La manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e

volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire una

funzione richiesta.

Intervento tampone Intervento provvisorio che può comportare la variazione temporanea

delle condizioni stabilite.

Manutenzione

preventiva

Manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in accordo a criteri

prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto e la degradazione del

funzionamento di un’entità.

Manutenzione ciclica Manutenzione preventiva periodica in base a cicli di utilizzo

predeterminati

Manutenzione su

richiesta

Interventi manutentivi da effettuare esclusivamente in seguito a una

specifica richiesta dell’Amministrazione (Responsabile del Procedimento,

Direttore dell'Esecuzione), da remunerare a misura/economia sulla base

dell’elenco prezzi contrattuale.

Manutenzione

secondo condizione

Manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore

limite predeterminato.

Manutenzione

migliorativa

Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non

incrementano il valore patrimoniale dell’entità.

Intervento normale Intervento programmato o programmabile, non urgente.

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Pronto Intervento

Serie di azioni, attivate da una segnalazione, che hanno lo scopo di fare

fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la

pubblica incolumità e la sicurezza stradale, danni di tipo patrimoniale o a

terzi e situazioni di grave disagio per l’utenza, mediante l’intervento entro

un tempo predeterminato dalla richiesta per la messa in sicurezza.

Intervento urg

ente

Intervento, nell’ambito del normale svolgimento delle attività di gestione

e manutenzione, da effettuare entro un tempo predeterminato rispetto

alla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che non

possono attendere l’intervento secondo i tempi normalmente

programmati.

Codice Lavorazione

Tipo di attività di Manutenzione Ordinaria

MVP Manutenzione pulizia aree verdi e superfici pavimentate di pertinenza

MVT Manutenzione vegetale - tappeti erbosi

MVB Manutenzione vegetale Banchine stradali e suoli residui

MVL Manutenzione attrezzature ludiche

MVS Manutenzione vegetale siepi

MVC Manutenzione vegetale cespugli

MVPG Manutenzione potatura alberi aree verdi e parchi

MVSP Manutenzione vegetale spollonatura

MVSA Manutenzione alberate stradali (spalcatura)

MVPS Manutenzione potatura alberate stradali

MII Manutenzione impiantistica irrigua

MVTF Manutenzione trattamenti fitoterapici alberature

MVI Manutenzione irrigazione giardini, alberi e fioriere

MCT Manutenzione controllo e reintegro tutori

VSSA Verifica statica strumentale alberature

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INDICE

TITOLO 1 – DISCIPLINARE AMMINISTRATIVO

Art. 1- GENERALITA’…………………………………………………………………………………… pag.08

Art. 2 - NATURA DELL’APPALTO……………………………………………………………………. pag.08

Art. 3 – LINGUA UFFICIALE ………………………………………………………………………….. pag.09

Art. 4 - OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI………………….. pag.09

Art. 5 - SERVIZI E LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO……………………………………… pag.10

Art. 6 - DURATA DELL’APPALTO……………………………………………………………………. pag.10

Art. 7 – IMPORTO DELL’APPALTO………………………………………………………………….. pag.11

Art. 8 – VARIAZIONE NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI…………………………………….. pag.12

Art. 9 - CAPACITA’ ECONOMICA, FINANZIARIA E TECNICA……………………………… pag.12

Art. 10 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO………………………………………………. pag.13

Art. 11 – DOCUMENTI CONTRATTUALI…………………………………………………………… pag.14

Art. 12 - INIZIO PRESTAZIONI………………………………………………………………………. pag.14

Art. 13 – SOSPENSIONE DEL CONTRATTO………………………………………………………. pag.15

Art. 14 – DIVIETO DI SOPSPENSIONE DEL CONTRATTO DA PARTE

DELL’APPALTATORE……………………………………………………………………….. pag.15

Art. 15 – FUNZIONI DI CONTROLLO DA PARTE DEL COMUNEDI FOGGIA…………… pag.16

Art. 16 – COORDINATORE GENERALE PER CONTO DELL’APPALTATORE…………….. pag.17

Art. 17 – PERSONALE ADDETTO……………………………………………………………………… pag.18

Art. 18 – DOMICILIO, RECAPITO FISSO DELL’APPALTATORE……………………………. pag.20

Art. 19 – MAGAZZINO ATTREZZATURE……………………………………………………………. pag.20

Art. 20 – PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO……………………………………………………. pag.22

Art. 21 – RAPPORTI CON LE MAESTRANZE………………………………………………………. pag.22

Art. 22 – SUBAPPALTO E SOSTITUZIONI…………………………………………………………. pag.23

Art. 23 – ORDINI DI SERVIZIO/LAVORO…………………………………………………………. pag.24

Art. 24 - SCIOPERI……………………………………………………………………………………….. pag.24

Art. 25 – VARIAZIONE DELLE ATTIVITA’………………………………………………………… pag.24

Art. 26 – ACCETTAZIONI DELLE PRESTAZIONI………………………………………………… pag.25

Art. 27 - PIANO DELLA QUALITA’ DELL’APPALTO……………………………………………. pag.25

Art. 28 – MANCATO INIZIO DELLE PRESTAZIONI/PENALE………………………………… pag.26

Art. 29 – MODALITA’ DI PAGAMENTO…………………………………………………………….. pag.26

Art 30 – TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI…………………………………………. pag.27

Art. 31 - ANTICIPAZIONE……………………………………………………………………………… pag.28

Art. 32 - REVISIONE PREZZI…………………………………………………………………………. pag.28

Art. 33 - CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI…………………….. pag.28

Art. 34 – CAUZIONE PROVVISSORIA………………………………………………………………. pag.28

Art. 35 - GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINNITIVA………………………. pag.29

Art. 36 – ASSICURAZIONE A CARICO DELL’APPALTATORE……………………………….. pag.29

Art. 37 – RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE PER DANNI……………………………… pag.31

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Art. 38 – RISERVATEZZA………………………………………………………………………………. pag.32

Art. 39 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA……………………………………… pag.33

Art. 40 – RESPONSABILITA’, COMPETENZE E OBBLIGHI DEL COMUNE…………….. pag.35

Art. 41 – DANNI PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE………………………………………… pag.36

Art. 42 – CONTESTAZIONI – CONSTATAZIONI IN CONTRADDITTORIO…………… pag.36

Art: 43 – PENALE/INIZIO SERVIZIO..……………………………………………………………. pag.37

Art. 44 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO……………………………………………………. pag.37

Art. 45 - RECESSO DAL CONTRATTO……………………………………………………………. pag.39

Art. 46 - MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, GARANZIA……………………………… pag.39

Art. 47 – FINE DEL CONTRATTO…………………………………………………………………… pag.40

Art. 48 - SPESE CONTRATTUALI………………………………………………………………….. pag.41

Art. 49 – CLAUSOLE FINALI………………………………………………………………………….. pag.41

TITOLO 2 – DISCIPLINARE TECNICO

Art. 50 – PREMESSA GENERALITA’………………………………………………………………. pag.43

Art. 51 - OBBIETTIVO DELL’APPALTO………………………………………………………….. pag.44

Art. 52 - OGGETTO DEL SERVIZIO – SPECIFICHE TECNICHE………………………….. pag.46

Art. 53 - MONITORAGGIO SUL PATRIMONIO OGGETTO DELL’APPALTO…………. pag.50

Art. 54 – PIANO DI MANUTENZIONE COMPLESSIVO……………………………………….. pag.58

Art. 55 - ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ORDINARI……………………………………….. pag.60

Art. 56 - SERVIZIO REPERIBILITA’ E PRONTO INTERVENTO…………………………… pag.81

Art. 57 - SISTEMA INFORMATIVO GESTIONALE…………………………………………….. pag.83

Art. 58 - SERVIZIO DI “CALL CENTER” INFORMATIZZATO……………………………… pag.85

Art. 59 – AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO E RILIEVO PATRIMONIO…………. pag.89

Art. 60 – ESECUZIONE DI SOPRALLUOGHI…………………………………………………. pag.90

Art. 61 – GESTIONE INFORMAZIONI – REPORT PERIODICI…………………………….. pag.90

Art. 62 - CONTROLLI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…………………………… pag.92

Art. 63 – PIANO DELLA QUALITA’…………………………………………………………………. pag.92

Art. 64 – PENALI…………………………………………………………………………………………. pag.93

Art. 65 – CORRISPETTIVO DELL’APPALTO……………………………………………………… pag.96

Art. 66 – PRODOTTO ATTESO IN SEDE DI OFFERTA……………………………………… pag.97

TITOLO 3 – PRESCRIZIONI GENERALI - MATERIALI

Art. 67 – SOPRALUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI…………………………….… pag.100

Art. 68 - CONSERVAZIONE E RECUPERO PIANTE ESISTENTI…………………………. pag.100

Art. 69 – APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA………………………………………….……. pag.100

Art. 70 - PULIZIA CANTIERE MOBILE…………………………………………………………… pag.100

Art. 71 - RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA NEL CORSO DEI LAVORI………………. pag.101

Art. 72 - MATERIALI, NORME GENERALI………………………………………………….……. pag.101

Art. 73 – MATERIALE AGRARIO……………………………………………………………….…….. pag.102

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Art. 74 – MATERIALE VEGETALE……………………………………………………………………. pag.104

Art. 75 - MATERIALE PER ARREDO……………………………………………………………….. pag.109

Art. 76 – MODALITA’ ESECUZIONE DEI SERVIZI..……………………………………………. pag.110

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

TITOLO 1 – DISCIPLINARE AMMINISTRATIVO

ART. 1- GENERALITA’

Il presente appalto ha per oggetto la gestione globale del servizio di manutenzione delle aree a

verde pubblico poste nel Comune di Foggia, comprende l’intero territorio comunale come riportato

negli elaborati grafici allegati (TAV. da 1 a 15).

L’Appaltatore dovrà sviluppare una gestione completa ed integrata volta a conseguire una ottimizzazione

del servizio con un costante aggiornamento tecnico e gestionale.

I principali obiettivi che si intendono realizzare con il presente appalto sono:

- mantenere le aree verdi e le alberature in perfetto stato di decoro, funzionalità e sicurezza;

- monitorare lo standard qualitativo dei beni e garantire la massima sicurezza per i cittadini;

- rispondere in maniera rapida ed adeguata alle esigenze d'utilizzo degli utenti;

- mantenere e/o rendere i beni funzionali all'uso cui sono adibiti, ottenendone la disponibilità

a rendere il servizio cui sono destinati;

- gestire la manutenzione con interventi programmati con migliore soddisfazione degli utenti e

diminuzione dei costi del servizio;

- evitare e prevenire pericoli alla incolumità degli utenti o danni patrimoniali;

- raccogliere ed elaborare i dati necessari per una più efficiente gestione del verde pubblico;

- coniugare l'attività della Stazione appaltante sia sul piano esecutivo, sia sulla funzione di indirizzo e

programmazione per avere elevati standard qualitativi.

ART. 2 – NATURA DELL’APPALTO

ll presente Capitolato Speciale D'Appalto (C.S.A.), parte integrante del contratto, disciplina i rapporti tra

Amministrazione comunale e Appaltatore per l’esecuzione dell’affidamento della gestione del servizio

manutentivo poliennale del verde pubblico, pertanto è da considerarsi un appalto di servizi e lavori,

dove questi ultimi hanno un valore percentualmente non significativo rispetto all’importo del

contratto, ed un carattere di accessorietà e complementarietà rispetto ai servizi.

Quindi il presente appalto si configura come appalto di servizi e seguirà la disciplina del D.Lgs.

50/2016.

Le attività specifiche richieste e la quantificazione dei beni oggetto dell’appalto sono riportate più

dettagliatamente nel Disciplinare Tecnico e nei relativi allegati, parte integrante del contratto, che

regolamentano l’esecuzione di tutte le azioni tecniche, gestionali ed amministrative volte a mantenere,

ripristinare, garantire e migliorare la funzionalità e sicurezza delle aree verdi, delle alberature stradali del

Comune di Foggia e delle relative pertinenze.

L’Appaltatore dovrà eseguire i servizi di manutenzione remunerati attraverso il pagamento di un canone

periodico.

L’appalto sarà aggiudicato mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016. Il

sopracitato servizio è aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi

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dell’art. 95 comma 2 del D.Lgs. 50/2016, con le modalità di cui all’allegato P del DPR 207/2010 e con i

criteri di valutazione fissati nel Disciplinare di gara.

La consistenza del Verde pubblico è specificata negli allegati planimetrici di questo Capitolato

Speciale d’Appalto.

ART. 3 - LINGUA UFFICIALE

La lingua ufficiale è l’italiano. Tutti i documenti, i rapporti, le comunicazioni, la corrispondenza, le relazioni

tecniche e amministrative, le specifiche tecniche di prodotti, macchinari, impianti e attrezzature di

qualsiasi genere e quant’altro prodotto dall’Appaltatore nell’ambito del Contratto dovranno essere in

lingua italiana.

ART. 4 - OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI

Con la sottoscrizione del contratto, l’Appaltatore è tenuto contrattualmente alla esatta osservanza

delle norme stabilite dal presente Capitolato Speciale d’Appalto e dichiara di accettare

incondizionatamente e di conoscere perfettamente tutte le leggi, i regolamenti, le norme e le

disposizioni attinenti l’Appalto, siano esse in vigore all’atto dell’offerta siano emanate durante l’appalto,

ed in particolare:

- le leggi e disposizioni in materia di appalti di servizi;

- le leggi e disposizioni in materia di appalti di lavori pubblici;

- le leggi e disposizioni circa l’assistenza sociale, le assicurazioni dei lavoratori per la prevenzione

degli infortuni;

- le leggi e le disposizioni in materia di prevenzione infortuni e di tutela della sicurezza;

- le leggi sulle assunzioni obbligatorie;

- le leggi ed i patti sindacali;

- le leggi e le disposizioni sulla tutela e conservazione del suolo pubblico;

- il regolamento della Polizia Municipale e gli altri regolamenti comunali vigenti;

- le disposizioni in materia di prevenzione della criminalità mafiosa.

- le disposizioni, le circolari governative, prefettizie, regionali, provinciali o comunali;

- le norme relative all’omologazione, alla revisione annuale ed ai requisiti di sicurezza di tutti i

mezzi d’opera e delle attrezzature di cantiere;

- le leggi in vigore relative alla sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro.

- le disposizioni relative al trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi

nazionali e territoriali in vigore per il settore o per la zona nella quale si svolgono gli

interventi;

- le prescrizioni e le norme emanate da U.N.I., C.E.I..

La documentazione sopraelencata, da ritenersi esemplificativa e non esaustiva, costituisce la chiave

interpretativa della volontà contrattuale. L’Appaltatore è tenuto in ogni caso all’osservanza di

eventuali normative e regolamenti che dovessero entrare in vigore nel corso dell’appalto o che

dovessero variare le leggi attualmente in vigore.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Il presente appalto è regolato dalle disposizioni generali legislative, regolamentari e normative

relative al D.Lgs. 50/2016.

ART. 5 – SERVIZI E LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO

La gestione della manutenzione delle aree a verde pubblico del Territorio comunale si svolge dalla

data di consegna dei beni e si articola nelle prestazioni che vengono sommariamente riportate di

seguito:

A - SERVIZI:

Vengono di seguito sinteticamente elencati i servizi richiesti all’Appaltatore, meglio esplicitati ai

successivi Articoli, che sono da intendersi come prestazioni minimali ed obbligatorie, che sull’offerta

dei concorrenti potranno trovare miglioramento e/o integrazione:

Manutenzione pulizia aree verdi;

Manutenzione vegetali prati;

Manutenzione vegetale banchine stradali;

Manutenzione sfalcio aree estensive;

Manutenzione vegetale siepi;

Manutenzione vegetale cespugli;

Manutenzione alberate stradali (spalcature);

Manutenzione potatura alberate stradali (contenimento e sicurezza);

Manutenzione potatura alberate parchi e giardini;

Manutenzione vegetale spollonatura;

Manutenzione trattamenti fitoterapici (patologie);

Manutenzione irrigazione giardini e fioriere;

Manutenzione attrezzature ludiche;

Manutenzione impiantistica irrigua;

Manutenzione reintegro tutori;

Alberature analisi della stabilità degli alberi;

Monitoraggio alberature.

ART. 6 - DURATA DELL’APPALTO

L’Appalto ha durata pari a 5 (cinque) anni: dal 2016 (dalla consegna del servizio) al 2021, con

riferimento alla data di consegna.

La data di inizio coinciderà con quella del verbale di consegna e presa in carico dei beni nello stato in

cui si trovano.

La durata dell’appalto potrà essere prorogata dal Comune fino al giorno in cui verrà consegnato

l’appalto successivo.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

E’ fatto obbligo all’aggiudicatario di accettare eventuali proroghe del presente appalto per un periodo

massimo di mesi 6 (sei), che l’Amministrazione si riserva di concedere nelle more dell’esperimento delle

procedure del nuovo appalto. L’eventuale proroga verrà disposta dalla Amministrazione con apposita

comunicazione che dovrà essere effettuata almeno 15 gg. prima della scadenza del contratto.

Nel caso in cui nel corso del servizio venissero riscontrate delle anomalie, incongruenze o deficienze

nell’attività svolta dall’Appaltatore rispetto alle prescrizioni e agli standard qualitativi richiesti dalla

Stazione Appaltante, ovvero la S.A. stessa riscontrasse la non idoneità dell’Appaltatore alla

conduzione del contratto, potrà rescindere il contratto senza dover sottostare a nessun obbligo e

sopportare alcun onere.

In tal caso, per altro, l’Appaltatore si impegna ad assolvere gli oneri assunti contrattualmente fino al

successivo affidamento a terzi. In tale periodo rimangono in capo all’Appaltatore tutte le

responsabilità previste dalle normative vigenti e dal presente Capitolato. La Stazione Appaltante potrà

interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto alle medesime condizioni

economiche proposte in sede di offerta in analogia a quanto previsto dall’art. 110 del D.Lgs. 50/16.

ART. 7 - IMPORTO DELL’APPALTO

L’importo annuale dell’appalto è di complessivi 1.187.000,00 euro/anno oltre IVA al 22% e

oneri per la sicurezza così suddivisi e riportati nei successivi prospetti, annuale e quinquennale:

Prospetto annuale

1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/anno 1.187.000,00

2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/anno 19.111,53

3. Imposta Valore Aggiunto €/anno 265.344,54

Totale €/anno 1.471.456,07

Prospetto Quinquennale

1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/per 5 anni 5.935.000,00

2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/per 5 anni 95.557,95

3. Imposta Valore Aggiunto €/per 5 anni 1.326.722,70

Totale €/per 5 anni 7.357.280,65

L’importo sarà liquidato, come meglio dettagliato negli articoli specifici.

Gli importi così definiti sono da intendersi come presunti poiché:

1) L’amministrazione si riserva la più ampia facoltà di variarli (in aumento o in diminuzione) in corso

d’Appalto, per il mutare delle esigenze, così come meglio descritto nel’art. 8 e alle condizioni ivi

indicate;

2) Se l’oggetto dell’appalto non subisce variazioni di cui al punto 1) gli importi rimarranno fissi ed

invariati per gli esercizi 2016 e 2017, mentre gli esercizi 2018 – 2019 – 2020 e 2021 saranno

sottoposti all’ adeguamento ISTAT (variazione fra l’indice alla data della lettera di aggiudicazione

e l’indice al 31/12/2017).

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

ART. 8 – VARIAZIONI NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI

Il canone potrà essere variato in aumento o in diminuzione in base alle variazioni delle aree verdi da

sottoporre a manutenzione, secondo le modalità di seguito riportate.

La Stazione Appaltante (S.A.) si riserva la facoltà a suo insindacabile giudizio di incrementare e/o

decrementare la consistenza delle aree verdi da sottoporre a manutenzione per tutta la durata del

contratto; in tali casi la S.A. procederà ad incrementare e/o decrementare il canone secondo la

seguente regola:

L’area o le aree introdotte o eliminate saranno preventivamente classificate secondo le classi di cui al

Titolo 2 – Disciplinare Tecnico - del presente capitolato; successivamente si definirà in contraddittorio

l’estensione delle aree e la stessa verrà moltiplicata per il valore annuo, come riportato all’ART.

65.2.1, (valore medio annuo della manutenzione a base di gara); nel caso ciò avvenisse nel corso

d’anno si procederà dividendo per 12 e moltiplicando per i mesi rimanenti fino alla chiusura dell’anno

solare.

Il prodotto dei due fattori (estensione area e importo unitario) decrementato del ribasso d’asta offerto

determinerà il valore d’incremento o decremento dell’importo contrattuale.

Resta stabilito che il decremento contrattuale fino al 20% dello stesso potrà essere imposto

all’appaltatore senza che questo abbia nulla a pretendere a qualsiasi titolo.

Qualora singole componenti del servizio di gestione tecnica non venissero effettuate, o venissero

effettuate per periodi inferiori all'anno, il relativo corrispettivo sarà proporzionale alle singole parti di

servizio reso (in dodicesimi nell'arco dell'anno).

ART. 9 – CAPACITA’ ECONOMICA, FINANZIARIA E TECNICA

1. Le imprese partecipanti dovranno produrre almeno n. 2 referenze bancarie rilasciate da primario

istituto di credito. Nel caso di raggruppamenti temporanei d’ impresa almeno n. 1 referenza per

ogni impresa.

2. Il fatturato globale minimo annuo dell’ impresa negli ultimi tre esercizi chiusi deve essere almeno

pari a 1,5 volte del valore posto a base d’ appalto del presente disciplinare.

In caso di raggruppamenti in misura almeno pari al 40% dalla mandataria e almeno pari al 10%

delle imprese mandanti.

In caso di consorzi ove non posseduto per intero al 100% dal consorzio medesimo, deve essere

pari al almeno il 60% dal consorzio e per il restante 40% dalle consorziate indicate quali esecutrici

del servizio.

3. L’importo minimo annuo realizzato negli ultimi tre esercizi finanziari, derivante dall’effettuazione di

servizi analoghi a quello oggetto d’appalto, deve essere pari ad almeno lo 0,50 del valore posto a

base d’appalto del presente disciplinare. Nel caso di raggruppamenti temporanei o consorzi ex

art. 2602 c.c., costituiti o costituendi, il suddetto requisito deve essere posseduto, in caso di

raggruppamenti

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in misura almeno pari al 40% dalla mandataria e almeno pari al 10% delle imprese mandanti. In

caso di consorzi ove non posseduto per intero 100% dal consorzio medesimo nella percentuale di

almeno il 60% dal consorzio e per il restante 40% dalle consorziate indicate quali esecutrici del

servizio.

4. Di aver eseguito con buon esito nell’ultimo triennio almeno un unico servizio analogo

(manutenzione verde pubblico) di importo pari almeno all'importo annuo posto a base di gara,

posseduto dalla capogruppo o dalla mandataria. Di essere in possesso della certificazione UNI EN

ISO 9001:2008 in corso di validità, nel settore EA28-EA35, categorie pertinenti, anche per tutte le

imprese raggruppate.

5. Di essere in possesso della certificazione UNI EN ISO 14001:2004 in corso di validità, nel settore

EA28-EA35, categorie pertinenti, anche per tutte le imprese raggruppate.

6. Di essere iscritto all’ Albo Nazionale delle imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti alla

categoria 1 D, posseduto dalla capogruppo o dalla mandataria.

7. Di avere la disponibilità in proprietà, con contratto di locazione finanziaria o un contratto di nolo di

almeno le seguenti attrezzature, materiali ed equipaggiamento tecnico minimale per l’esecuzione

dell’ appalto:

o nr. 2 autocarri con cestello aereo estendibile almeno fino a mt. 15;

o nr. 1 autocarro omologato con impianto scarrabile per cassoni per carico e trasporto

rifiuti, munito di gru caricatrice completa di polipo;

o nr. 1 autocarro scarrabile omologato con cisterna per innaffiamento;

o nr. 1 autocarro con pianale ribaltabile con portata inferiore a 120 q.li;

o nr. 2 autocarri con pianale ribaltabile con portata inferiore a 35 q.li;

o nr. 10 decespugliatori;

o nr. 8 rasaerba a motore;

o nr. 4 soffiatori;

o nr. 4 trattorini rasaerba, di cui uno semovente di almeno hp 34;

o nr. 6 motoseghe con lame da cm. 40 a 80;

o nr. 6 tagliasiepi;

o nr. 1 trattrice agricola di almeno 60 cv;

o nr. 2 motocoltivatori;

o nr. 2 motozappa;

o nr. 1 arieggiatrice seminatrice;

o nr. 1 aspirafoglie;

ART. 10 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO

Con il presente contratto il Comune di Foggia intende avvalersi non solo delle singole prestazioni

relative alle varie attività individuate nel presente Capitolato ma anche della capacità organizzativa

ed imprenditoriale del soggetto aggiudicatario.

L’Appaltatore pertanto assume l’impegno di assistere il Comune per consentirgli di raggiungere

l’obiettivo dell’ottimale gestione del verde pubblico, mettendogli a disposizione la sua professionalità ed

operando in modo da assicurare il crescente miglioramento dell’organizzazione e dell’erogazione delle

prestazioni affidate. Il coinvolgimento attivo, propositivo, pianificatorio e consulenziale

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dell’Aggiudicatario risulta quindi di strategica importanza ai fini del corretto svolgimento dell’appalto.

Resta altresì inteso che l’Appaltatore rimane l’unico responsabile nei confronti della S.A. per tutto

quanto concerne l’espletamento delle prestazioni richieste, nel rispetto delle modalità previste nel

presente Capitolato e degli obblighi contrattuali e di quelli incombenti in forza di leggi, regolamenti o

altre norme in vigore.

E’ esplicitamente inteso che le norme e le prescrizioni contenute nella documentazione contrattuale

sono state esaminate dall’Appaltatore, accettate e riconosciute idonee al raggiungimento degli obiettivi

proposti e che il compenso pattuito lo remunera adeguatamente di ogni onere inerente e di pertinenza.

ART. 11 - DOCUMENTI CONTRATTUALI

I documenti contrattuali che definiscono e regolano i rapporti tra le parti sono i seguenti:

1 . il Contratto, da stipularsi l’Appaltatore in forma di Scrittura Privata;

2 . il presente Capitolato Speciale D’Appalto;

3. gli atti di gara;

4. il Bando;

5. l’Offerta Tecnica/Economica presentata dall’appaltatore.

L’Appaltatore sarà l’unico responsabile delle attività che risultassero eseguite in modo non conforme alle

prescrizioni, anche per non aver richiesto tempestivamente le istruzioni e i chiarimenti necessari in merito

ai documenti contrattuali.

L’Appaltatore in qualsiasi caso sarà responsabile delle inesattezze, errori ed omissioni contenuti nei

documenti da lui stesso preparati, anche quando siano stati approvati dalla S.A..

ART. 12 - INIZIO DELLE PRESTAZIONI

Il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, su disposizione del Responsabile Unico del Procedimento per

la S .A . ed il Coordinatore Generale per l’Appaltatore, procederà alla stesura di un verbale di consegna

del servizio e presa in carico dei beni che sarà redatto in duplice copia, siglato in ogni pagina e

sottoscritto in calce da entrambe le parti.

L’intero appalto, e quindi le relative prestazioni e tutti gli obblighi contrattuali, avranno inizio una volta

ultimata la consegna, assumendo in tal modo l’Appaltatore la custodia dei beni consegnati ai sensi

dell’art. 2051 del Codice Civile.

L’Appaltatore provvede ad attivare la manutenzione dei beni affidati in conformità alle clausole

contrattuali essendogli già noto lo stato manutentivo del verde pubblico, le caratteristiche ambientali, la

possibilità logistica e di accesso dei mezzi di trasporto, il tipo di viabilità, le condizioni idriche,

igienico/sanitarie, l’ubicazione delle pubbliche discariche e gli oneri relativi.

La S.A. si riserva la facoltà di anticipare la consegna nelle more della stipula del contratto.

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La consegna potrebbe anche avvenire in modo parziale, senza che ciò possa costituire fatto per

l’Appaltatore di pretendere il riconoscimento di compensi per eventuali maggiori oneri o mancati

guadagni.

Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito per la consegna la S.A. potrà stabilire un

ulteriore termine (non superiore a 5 giorni lavorativi), trascorso inutilmente il quale l’Appaltatore sarà

dichiarato rinunciatario dell’appalto.

In tal caso il Committente ha diritto di non stipulare o di rescindere il contratto, incamerando la

cauzione appositamente prestata, con riserva di ogni azione per i danni ed i disagi subiti.

Le prestazioni previste dal contratto dovranno essere avviate entro 10 giorni dall’avvenuta consegna.

Nel caso in cui l’Appaltatore non dia avvio alle prestazioni di competenza nel termine fissato, la S.A.

prima di procedere alla risoluzione del contratto, incamerando la cauzione ed applicando le penali,

fatte salve le azioni di rivalsa per danni e disagi subiti, procederà alla diffida ad adempiere ai sensi

dell’art. 1454 del C.C..

I beni saranno presi in carico dall'Appaltatore nello stato in cui si trovano senza che lo stesso possa

invocare, in nessun momento, loro carenze e quindi dovrà mantenerli in esercizio ed in condizioni di

sicurezza secondo quanto previsto dal presente Contratto.

Nel caso in cui l’Appaltatore rifiuti di prendere in carico una o più aree o anche una parte di

queste, sarà immediatamente dichiarato decaduto dall’appalto e sarà in facoltà dell’Ente

richiedere il risarcimento dei danni ed incamerare la cauzione.

Le attività, le attribuzioni, le competenze e le relative responsabilità dell’Appaltatore avranno

comunque inizio dal momento della sottoscrizione del predetto verbale e termineranno dopo

l’espletamento delle formalità previste per la fine dei rapporti contrattuali.

Con la consegna l’Appaltatore assume immediatamente tutte le obbligazioni derivanti dal contratto. In

caso contrario la Stazione Appaltante (S.A.) ha facoltà di procedere alla risoluzione del contratto e

conseguentemente all’incameramento della cauzione, salvo il diritto di far valere ogni ragione o

compenso per danni subiti.

ART.13 - SOSPENSIONE DEL CONTRATTO

Il Comune di Foggia in qualsiasi momento ha la facoltà di sospendere, per comprovati motivi di

interesse generale, l’efficacia del contratto stipulato con l’Appaltatore per periodi non superiori a 6

(sei) mesi complessivi, dandone comunicazione scritta allo stesso che non potrà richiedere alcun

compenso aggiuntivo.

ART.14- DIVIETO DI SOSPENSIONE DEL CONTRATTO DA PARTE DELL’APPALTATORE

L’Appaltatore non può, per nessun motivo, sospendere di sua iniziativa le prestazioni oggetto del

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contratto, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto e/o dal

Responsabile Unico del Procedimento, nemmeno quando siano in atto controversie con il Committente.

Tale eventuale azione unilaterale provocherà l’incameramento della cauzionale da questi versato,

indipendentemente da eventuali azioni giudiziarie e ferme restando le responsabilità civili e penali che

gravano sull’Appaltatore in quanto affidatario dell’appalto.

La sospensione o il ritardo nelle prestazioni contrattuali dovute a decisione unilaterale

dell’Appaltatore costituiscono inadempienza grave e tale da motivare la risoluzione del contratto per

fatto dell’appaltatore se questi, dopo la diffida a riprendere le attività entro il termine intimato dal

Committente con raccomandata a/r o a mezzo P.E.C., non vi abbia ottemperato.

In tale ipotesi restano a carico dell’Appaltatore stesso tutti gli oneri e le conseguenze derivanti da

tale risoluzione.

ART.15- FUNZIONI DI CONTROLLO DA PARTE DEL COMUNE di FOGGIA

La S.A., tramite il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, il Responsabile Unico del Procedimento o di

collaboratori del Servizio Ambiente del Comune di Foggia specificamente individuati, effettueranno il

controllo, la sorveglianza, il coordinamento e la gestione del rapporto contrattuale, verificando che

l’attività dell’Appaltatore sia conforme a quanto stabilito e perfezionato dal contratto d’appalto.

Il Direttore dell'Esecuzione avrà principalmente il compito di gestione del contratto, di controllo della

perfetta osservanza da parte dell’Appaltatore di tutte le prescrizioni contrattuali, di coordinatore tra le

esigenze della Stazione Appaltante (S.A.) che rappresenta e l’Appaltatore, nonché le funzioni di

gestione, controllo e sorveglianza circa il generale andamento del sistema appaltato ovvero sul

contratto nella sua globalità; dovrà espletare funzioni analoghe a quelle del Direttore dei Lavori

nell’ambito della normativa vigente per gli appalti pubblici.

Per quanto concerne la struttura organizzativa di raccordo tra le funzioni svolte dalla S.A. e quelle

di competenza dell’Appaltatore, questa deve essere sviluppata in modo tale da garantire la rapidità,

l’efficacia e l’efficienza delle attività e delle operazioni da espletare, senza ritardi di tipo burocratico,

amministrativo o di altro genere che possano impedire il regolare funzionamento del processo

manutentivo.

La presenza del Direttore dell'Esecuzione e dei suoi collaboratori, non liberano l’Appaltatore dagli

obblighi e dalle responsabilità contrattuali né da quelli su di esso incombenti in forza di leggi,

regolamenti o altre norme in vigore.

La Stazione Appaltante si riserva il controllo, con personale proprio, sull'esecuzione del servizio ed

avrà la facoltà ed il diritto di eseguire accertamenti in qualunque momento sulle procedure di sicurezza

adottate per evitare o ridurre i rischi interferenti, sui prodotti impiegati per le attività, che dovranno

risultare corrispondenti alle specifiche schede indicate nel Capitolato e sulla qualità del servizio,

riservandosi comunque la possibilità di ricusare gli stessi, ove fossero ritenuti non idonei, o di far

ripetere lo svolgimento del servizio eseguito non conformemente a quanto previsto.

A tal fine l’Appaltatore si deve rende immediatamente disponibile, attraverso squadre, ad eseguire

nuovamente il servizio senza nulla pretendere.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

La S.A. si asterrà comunque dal fare alcuna osservazione diretta ai dipendenti dell’Appaltatore, rivolgendo

le osservazioni verbali o per iscritto al preposto, il cui nominativo dovrà essere comunicato alla S.A..

Tutte le contestazioni sul le inadempienze riscontrate, fatte in contraddittorio a detto incaricato, sono

da considerarsi rivolte allo stesso Appaltatore.

ART. 16 - COORDINATORE GENERALE PER CONTO DELL’APPALTATORE

L’Appaltatore dovrà nominare un Coordinatore generale; tale figura rappresenta il gestore del sistema

per conto dell’Appaltatore, cioè la persona che svolge l’attività gestionale, amministrativa,

organizzativa, imprenditoriale e di direzione generale per conto dell’Appaltatore; sarà il referente unico

della Stazione Appaltante per quanto riguarda lo svolgimento dell’appalto nella sua interezza, per le

informazioni necessarie atte a risolvere eventuali controversie, per le informazioni relative allo stato

d’avanzamento dei servizi, per il recepimento degli ordini di servizio, per la proposta di interventi atti

a risolvere problemi manutentivi e per qualsiasi altro documento attinente lo svolgimento delle singole

prestazioni.

Tutti i contatti con la S.A. e più in particolare con il Direttore dell’Esecuzione e il Responsabile Unico

del Procedimento, dovranno essere tenuti da questo soggetto.

Il Coordinatore avrà la piena rappresentanza dell’Appaltatore stesso nei confronti del Committente;

pertanto tutte le eventuali contestazioni di inadempienza in suo contraddittorio avranno lo stesso valore

che se fossero fatte direttamente al legale rappresentante dell’Appaltatore.

L'Appaltatore dovrà indicare ufficialmente il nominativo della persona incaricata entro 10 giorni dalla

comunicazione dell'aggiudicazione, in forma scritta al Direttore dell’Esecuzione; la sua nomina è per la

S.A. atto dovuto e la mancata nomina nei tempi prescritti equivale ad inadempimento grave e

comporta la risoluzione in danno del contratto. Contestualmente alla sua nomina, l’Appaltatore dovrà

indicare il nominativo del sostituto, per le ipotesi di impedimento o di assenza.

Il Coordinatore dovrà avere completa conoscenza delle norme che disciplinano il contratto e dovrà

essere soggetto professionalmente abilitato e munito dei poteri necessari per la conduzione

dell’appalto tramite procura con firma autenticata.

Il Coordinatore dovrà essere persona tecnicamente e professionalmente esperta, munita di titoli di

studio in campo agronomico/agrario/forestale o equivalente e con comprovata esperienza nel settore.

La S.A. potrà chiederne in qualunque momento l’eventuale sostituzione, motivando la richiesta.

E’ fatto obbligo al Coordinatore, di sottostare agli ordini impartiti dal Direttore dell’Esecuzione e/o dal

Responsabile Unico del Procedimento.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In ogni caso il Coordinatore dovrà essere sempre reperibile telefonicamente.

ART. 17 – PERSONALE ADDETTO

L'Appaltatore è obbligato a osservare e far osservare ai propri dipendenti e collaboratori esterni le

prescrizioni ricevute, sia verbali che scritte e deve garantire la presenza costante del personale

tecnico abilitato ed idoneo alla direzione ed esecuzione del servizio.

L’Appaltatore dovrà operare esclusivamente con proprio personale, regolarmente assunto nelle forme

vigenti, fatto salvo richiedere il rilascio di autorizzazione al subappalto, nelle forme e nelle misure

massime previste dall’art. 105 del D.Lgs. 50/2016.

La S. A. avrà comunque la facoltà di richiedere l'allontanamento e la sostituzione di una o più persone,

sulla base di adeguata motivazione scritta.

Eventuali sostituzioni del personale, da parte dell’Appaltatore, andranno comunque preventivamente

comunicate dal Coordinatore almeno 15 giorni prima; la S.A. si riserva il diritto di rifiutare, con

motivazione scritta, il personale non ritenuto idoneo a sostituire quello precedentemente utilizzato;

in tal caso l’Appaltatore si impegna ad utilizzare personale che venga accettato come idoneo dalla

Stazione Appaltante.

Per le sostituzioni urgenti dovute a fattori imprevedibili, la comunicazione deve avvenire il prima

possibile.

Il sostituto dovrà comunque presentare una nota scritta, firmata dal Coordinatore Generale, con la quale

dovranno esplicitarsi le ragioni della sostituzione e la durata della stessa. In tutte le ipotesi di

sostituzione del personale, i sostituti dovranno essere in possesso delle stesse caratteristiche

professionali e qualificazioni delle unità sostituite.

L’Appaltatore si obbliga ad attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nell’espletamento dei

servizi oggetto dell’appalto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai

contratti collettivi nazionali, applicabili alla data dell’offerta, alla categoria e nelle località in cui si

svolgono i lavori ed i servizi, nonché le condizioni risultanti dalle successive modifiche ed integrazioni ed

in genere da ogni altro contratto collettivo, applicabile nelle località, successivamente stipulato per la

categoria.

L’Appaltatore si obbliga anche a continuare ad applicare i suindicati contratti anche dopo le scadenze e

fino alla loro sostituzione. I suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche nel caso che non sia

aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse.

La S.A. si riserva la facoltà di sospendere l’emissione dei mandati di pagamento per l’ammontare da

corrispondere qualora risultino inadempimenti nel versamento dei contributi previdenziali, così come

previsto dalla normativa vigente, e fino a quando non sarà regolarizzata la posizione.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Per tale sospensione o ritardo di pagamento l’Appaltatore non potrà opporre eccezione alcuna alla S.A.

neanche a titolo di risarcimento danni. L’Appaltatore dovrà eseguire le prestazioni con personale

idoneo, di provata capacità ed adeguato numericamente e qualitativamente in relazione alle necessità

ed agli obblighi assunti.

Il personale dovrà essere in possesso della idoneità specifica alla mansione e dovrà essere formato e

informato sui rischi specifici della mansione ricoperta.

L’appaltatore dovrà inoltre istruire il proprio personale al fine di:

- segnalare immediatamente agli organi competenti le anomalie che rilevasse durante lo

svolgimento del servizio;

- non prendere disposizioni da estranei nell'esecuzione del servizio;

- non chiedere o accettare compensi o regalie.

In ogni momento la S.A. potrà disporre una verifica per l'accertamento dei requisiti di cui sopra.

L’Appaltatore aggiudicatario deve fornire l'elenco scritto del personale incarico del servizio, con relativa

qualifica e deve impegnarsi a comunicare tempestivamente (entro 48 ore) per iscritto le variazioni che

dovessero verificarsi nel corso di esecuzione del contratto.

E' fatto obbligo all'Appaltatore di munire tutto il personale occupato per lo svolgimento dei servizi dell'appalto

di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e

l'indicazione del datore di lavoro, la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione

(art. 5 L. 136/2010 e s.m.i.), nonché indossare un abito da lavoro con caratteristiche di alta visibilità.

Detto personale deve sempre tenere un contegno irreprensibile nei rapporti con il personale della S.A.

e con i cittadini.

Prima dell’inizio del servizio, l’Impresa dovrà nominare un proprio preposto (Capo squadra) che dovrà

essere sempre reperibile sul luogo dove si svolgono le prestazioni, in modo da poter ricevere le

istruzioni impartite dalla S.A..

Il personale addetto al servizio dovrà essere a conoscenza delle modalità di espletamento dello stesso

e dovrà essere consapevole dell'ambiente in cui è tenuto ad operare.

E' facoltà del Preposto allontanare dal servizio il personale che durante lo svolgimento del servizio

stesso abbia tenuto un comportamento in contrasto con le norme di sicurezza previste dal P.O.S. e/o

dal D.U.V.R.I..

L'Impresa dovrà essere in grado di dimostrare la presenza dei propri operatori nelle fasce orarie

stabilite ed è inoltre tenuta ad indicare il numero di unità ed il nominativo del personale addetto ad

ogni intervento.

Nel caso in cui la S .A . dovesse rilevare inadempienze riguardanti i requisiti di idoneità alla mansione

e di formazione previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, sarà applicata, ogni volta,

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

la sospensione del lavoratore fino a dimostrazione dell’avvenuto possesso dei requisiti richiesti.

ART.18 - DOMICILIO, RECAPITO FISSO, RAPPRESENTANZA DELL’APPALTATORE,

COMUNICAZIONI ED INTIMAZIONI

L'Appaltatore dovrà dimostrare di avere la piena disponibilità al momento della consegna, sul territorio

del Comune di Foggia, del personale tecnico/amministrativo, degli uffici, del centro operativo, delle

attrezzature e del relativo deposito, in modo tale da poter svolgere tutte le attività previste dal presente

Capitolato.

L’Appaltatore deve essere sempre in comunicazione diretta con il Direttore dell'Esecuzione e il

Responsabile Unico del Procedimento; a tale effetto, deve stabilire una sede operativa in Foggia, un

luogo di sicuro recapito ed un centro operativo provvisto di telefono, fax e posta elettronica, dandone

immediata comunicazione alla Stazione Appaltante. La sede dell’appaltatore non può essere presso terzi.

Gli uffici saranno appositamente arredati e presidiati permanentemente con le normali dotazioni quali

telefoni, fax, segreteria telefonica anche automatica, computers, stampanti, collegamenti telematici,

ecc..

Al momento della consegna, il Direttore dell'Esecuzione e/o il Responsabile del Procedimento,

verificherà personalmente la disponibilità materiale degli uffici, del centro operativo, delle attrezzature

e del personale tecnico/amministrativo visionando singolarmente ciascuna struttura organizzativa e

ciascuna attrezzatura, redigendo uno specifico verbale.

In detti uffici gli incaricati dell’Appaltatore dovranno essere sempre reperibili in orario di lavoro per ogni

necessità.

Fuori dall’orario di lavoro dovrà operare una segreteria telefonica.

In caso di urgenza il Coordinatore si dovrà recare non appena ricevuta la convocazione, e comunque

entro un’ora, negli uffici comunali.

L’Appaltatore che personalmente non segua gli interventi o che sia impedito, anche temporaneamente,

alla firma degli atti nascenti dal contratto, è tenuto a delegare un suo legale rappresentante.

La delega dovrà pervenire al Responsabile Unico del procedimento a mezzo Posta Elettronica Certificata.

Tutto il personale preposto (tecnici, amministrativi, ed operativi) dovrà tassativamente assumere un

comportamento corretto, civile ed educato nei confronti della S.A. e della cittadinanza in generale.

Il Direttore dell'Esecuzione, in seguito ad adeguata motivazione, potrà ordinare all’Appaltatore

l’immediato allontanamento del personale non gradito alla S.A. per il mancato rispetto dei requisiti

sopra citati o per non adeguata qualifica professionale.

E’ fatto obbligo all’Appaltatore di indicare il recapito d i posta elettronica e di precisare le modalità

con le quali desidera che la S.A. effettui i pagamenti.

ART. 19- MAGAZZINO ED ATTREZZATURA

All’atto della consegna, l’Appaltatore dovrà dimostrare di avere a disposizione, mediante proprietà o

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

noleggio, le seguenti attrezzature:

il parco mezzi indicato in fase di offerta;

un deposito per le attrezzature e per il ricovero di veicoli e materiali così da poter

effettuare tempestivamente gli interventi previsti nel presente appalto, con particolare cura

per l’operatività del pronto intervento, ubicato all’interno del Comune di Foggia;

dovranno essere previste e disponibili adeguate aree per lo stoccaggio dei materiali

necessari agli interventi, per eventuali deposito e custodia di materiali reimpiegabili.

Al momento della consegna il Direttore dell'Esecuzione o il Responsabile Unico del Procedimento,

verificherà personalmente la disponibilità di quanto sopra richiesto redigendo uno specifico verbale.

In mancanza di uno qualsiasi degli elementi sopra indicati la S.A. assegnerà all’Appaltatore un termine

perentorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per consentirgli di adempiere; decorso inutilmente detto

termine, la S.A. pronuncerà l’annullamento dell’aggiudicazione ed avrà titolo al risarcimento dei danni

mentre l’appalto sarà automaticamente aggiudicato al concorrente classificatosi secondo.

Se nel corso di esecuzione del contratto dovesse venir meno anche uno solo dei requisiti richiesti,

nonostante le sollecitazioni della committenza, si procederà alla risoluzione del contratto stesso.

L’Appaltatore dovrà gestire un sistema di magazzino, nella forma che ritiene più opportuna ed

adeguata per espletare tutte le prestazioni contrattuali.

Le macchine e gli attrezzi, anche quelli presi eventualmente a noleggio, dovranno essere in perfetto

stato di funzionamento, provvisti di tutti gli accessori occorrenti e conformi alle prescrizioni del DPR

n.459/96 e s.m.i. e devono essere omologati come prescritto.

Detti automezzi dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza ed in ottime condizioni. Per gli

strumenti operativi l’Appaltatore dovrà esibire ogni anno copia del documento da cui risulti che il

mezzo è stato sottoposto a verifica presso un’officina autorizzata; per i restanti strumenti il Direttore

dell'Esecuzione e il Responsabile Unico del Procedimento avranno la facoltà in ogni momento di

richiedere attestazioni di regolarità e di effettuare le verifiche di funzionalità, anche avvalendosi di terzi di

sua fiducia.

In ogni caso la mancata disponibilità di materiali, attrezzature e personale non verrà riconosciuta

motivazione sufficiente per ritardi nell’esecuzione degli interventi previsti nel presente Capitolato oltre al

fatto che la mancanza di adeguata disponibilità determina ragione sufficiente per la risoluzione del

contratto da parte della Stazione Appaltante.

L'Appaltatore, nell'espletamento del servizio, dovrà utilizzare prodotti ed impiegare attrezzature e

macchine in propria disponibilità. L’impiego degli attrezzi e delle macchine, la loro scelta e le loro

caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente compatibili con le caratteristiche delle aree di

lavoro, non dovranno essere rumorose, ai sensi della normativa esistente, dovranno essere

tecnicamente efficienti e mantenute in perfetto stato, inoltre dovranno essere dotate di tutti quegli

accorgimenti e accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore e i terzi da eventuali infortuni.

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AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 22

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Tutte le macchine dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa macchine. Ogni

macchinario utilizzato dovrà essere conforme alle prescrizioni tecniche del costruttore.

L'Impresa sarà responsabile della custodia sia delle macchine e attrezzature tecniche sia dei prodotti

utilizzati.

La Stazione Appaltante non sarà responsabile nel caso di eventuali danni o furti delle attrezzature e dei

prodotti.

A tutte le attrezzature e macchine utilizzate dall'Appaltatore per il servizio dovrà essere applicata

una targhetta o un adesivo, ad alta visibilità, indicante il nominativo/logo o il contrassegno

dell'impresa stessa.

ART.20 - PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO

L’Appaltatore dovrà redigere programmi del servizio e dovrà consegnarli al Direttore dell'Esecuzione

con le modalità di cui all’art. 54 - disciplinare tecnico.

L'Appaltatore dovrà, al di fuori del programma proposto e approvato dal Direttore dell'Esecuzione,

garantire un servizio di reperibilità e pronto intervento per urgenze, su richiesta del Direttore

o della Polizia Municipale. Deve essere sempre garantita la risposta alle segnalazioni ed alle

richieste urgenti ad una utenza telefonica alla quale risponda il personale tecnico dell’Appaltatore,

preventivamente individuata e comunicata alla S.A..

ART. 21 - RAPPORTI CON LE MAESTRANZE

Si intendono di esclusiva competenza dell’Appaltatore i seguenti oneri, di cui è stato tenuto conto

nella formulazione dei prezzi contrattuali:

1. l’adozione, nell’esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie

per garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei

terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, in applicazione delle vigenti norme

per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni; ogni più ampia responsabilità, in

caso di infortuni, deve intendersi pertanto ricadente sull’Appaltatore, restandone sollevata

l’Amministrazione comunale, nonché il suo personale preposto alla direzione ed alla

sorveglianza;

2. l’osservanza delle vigenti norme relative alle assicurazioni varie degli operai contro gli

infortuni sul lavoro, nonché delle altre disposizioni che possono intervenire in corso di

appalto, comprese le disposizioni di legge relative all’assunzione obbligatoria;

3. l’effettuazione di eventuali turni di lavoro, compatibilmente con le vigenti disposizioni

sindacali di categoria;

4. l’applicazione integrale di tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di

lavoro per gli operai dipendenti delle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali

integrativi dello stesso, in vigore per tempo e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti;

5. l’applicazione del contratto e degli accordi di cui sopra anche dopo la scadenza e fino alla loro

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

sostituzione e, nel caso l’Appaltatore sia una Cooperativa, anche nei rapporti con i soci,

restando inteso che i suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche se non sia aderente

alle associazioni stipulanti o receda da esse, ed indipendentemente dalla natura

industriale o artigiana, della struttura e dimensione dell’Appaltatore e da ogni sua altra

qualificazione giuridica, economica o sindacale;

6. le responsabilità nei confronti dell’Amministrazione, dell’osservanza delle norme del presente

articolo da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti,

anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto, e anche nel

caso che il subappalto non sia stato autorizzato, salvi sempre gli altri diritti

dell’Amministrazione.

In caso di inottemperanza agli obblighi sopra precisati, accertata dalla S.A. o ad essa segnalata

dall’Ispettorato del Lavoro, il Responsabile Unico del procedimento comunicherà all’Appaltatore

l’inadempienza accertata e procederà ad una detrazione di Legge sui pagamenti, se gli interventi

sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo se gli interventi sono

ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra.

Il pagamento all’Appaltatore delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando,

dall’Ispettorato del Lavoro, non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente

adempiuti.

Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Appaltatore non può opporre eccezioni alla

S.A., né ha titolo per chiedere risarcimento di danni.

ART.22 - SUBAPPALTO E SOSTITUZIONI

Il subappalto è disciplinato dall'art. 105 del D.Lgs. n° 50/2016 così come vigente.

E’ consentito il subappalto di singole prestazioni professionali tecnico specialistiche o espressamente

permesse nei limiti di legge.

L’Appaltatore deve chiedere l’autorizzazione ad avvalersi del subappalto o del cottimo al Responsabile

Unico del Procedimento, presentando apposita domanda corredata dalle dichiarazioni e/o relative

certificazioni previste per Legge.

Analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti nel caso di

associazione temporanea, società o consorzio.

Relativamente al pagamento da effettuare a favore di soggetti subappaltatori, il Committente opererà ai

sensi dell’art.105, comma 13 del D.Lgs. 50/16.

L’Appaltatore è obbligato a fare esplicito divieto ai suoi subappaltatori di cedere a terzi anche quote

minime del contratto di subappalto e rimane comunque responsabile a tutti gli effetti del rispetto di

questo divieto nei confronti dell’Amministrazione.

Tale cessione, qualora si verificasse, comporterebbe automaticamente la dichiarazione di inidoneità del

subappaltatore stesso da parte del Responsabile Unico del Procedimento.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Sono a completo carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi circa l’osservanza, da parte di

eventuali subappaltatori, della normativa vigente in materia di sicurezza e igiene del lavoro.

Nel caso in cui la S.A. dovesse risultare insoddisfatta delle modalità di esecuzione dei lavori, potrà a

suo giudizio insindacabile ed in qualsiasi momento, procedere alla revoca dell'autorizzazione con il

conseguente annullamento del subappalto senza che l'Appaltatore possa avanzare pretese di

risarcimenti.

L’autorizzazione da parte della S.A. all’affidamento di parte delle attività a terzi non comporta alcuna

modifica agli obblighi ed agli oneri contrattuali dell’Appaltatore che rimane l’unico e solo responsabile

nei confronti della Stazione Appaltante.

L’Appaltatore inoltre si impegna ad ottenere il consenso scritto dei subappaltatori al libero accesso alle

loro strutture da parte dei responsabili tecnici della S.A..

ART. 23 – ORDINI DI SERVIZIO/LAVORO

Gli Ordini di Servizio, le istruzioni e prescrizioni del Direttore dell'Esecuzione e/o del Responsabile Unico

del Procedimento dovranno essere eseguiti con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme

del Capitolato Speciale di Appalto e della normativa di riferimento. L’Appaltatore dovrà recarsi

all’Ufficio del Direttore dell'Esecuzione o del Responsabile Unico di P rocedimento, nei giorni o nelle

ore che saranno indicati, per ricevere le istruzioni sullo sviluppo del servizio/lavoro.

L’Appaltatore non potrà mai rifiutarsi di dare loro immediata esecuzione anche quando si tratti di

lavori particolari da farsi di notte o nei giorni festivi o in più luoghi contemporaneamente, sotto

pena dell’esecuzione di ufficio con addebito della maggior spesa che la Stazione Appaltante avesse a

sostenere rispetto alle condizioni di contratto. Resta comunque fermo il diritto dell’Appaltatore di

avanzare per iscritto le osservazioni che ritenesse opportune in merito all’ordine impartitogli.

ART.24- SCIOPERI

In caso di sciopero dei propri dipendenti, l’Appaltatore sarà tenuto a darne immediata comunicazione

scritta al Direttore dell'Esecuzione del Contratto e al Responsabile Unico del Procedimento. L’Appaltatore è

comunque tenuto ad assicurare il servizio di pronto intervento e l’esecuzione di interventi urgenti di

emergenza necessari e/o segnalati, con adeguata dotazione di personale e mezzi viste le possibili cause

di pericolo alla pubblica incolumità. Rimangono comunque anche durante gli scioperi le responsabilità a

carico dell’Appaltatore derivanti dal contratto d’appalto.

ART. 25- VARIAZIONE DELLE ATTIVITÀ

L’Appaltatore non può per nessun motivo introdurre di sua iniziativa variazioni ai servizi previsti in

contratto. Egli ha, per altro, l’obbligo di eseguire, entro i limiti stabiliti dalle norme vigenti, tutte le

variazioni ritenute opportune dalla Stazione Appaltante e che questa gli abbia ordinato, purché non

mutino essenzialmente la natura delle prestazioni comprese nell’appalto. Gli ordini di variazione sono

dati per iscritto dal Direttore dell'Esecuzione e/o dal Responsabile Unico del Procedimento. Mancando

tale ordine, il Direttore potrà anche rifiutare la variazione eseguita e non pagarla, oltre a richiedere che

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

la prestazione venga effettuata nuovamente nei termini contrattuali.

Nei casi di assoluta urgenza il Direttore dell'Esecuzione e/o il Responsabile Unico del Procedimento

potranno ordinare per iscritto l’esecuzione immediata di variazioni ai sensi della normativa vigente sui

Lavori Pubblici.

ART. 26 - ACCETTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

Se l’insieme delle prestazioni e dei servizi previsti permette di raggiungere gli obiettivi di gestione

globale, si potrà procedere al pagamento della quota parte dell’appalto. Ciò significa che se alcune

prestazioni o servizi non vengono eseguiti o eseguiti in parte e questo non permette una corretta

gestione complessiva dell’appalto, la rata verrà pagata solo parzialmente secondo le modalità descritte

nei capitoli specifici. L’Appaltatore dovrà aver assolto in toto ai propri obblighi contrattuali, aver

rispettato tutte le scadenze ed i termini fissati, aver eventualmente apportato tutte le modifiche ed i

cambiamenti segnalati dalla S.A., nei modi e nei tempi richiesti, ed aver puntualmente rispettato gli

ordini di servizio impartiti dal Direttore dell'Esecuzione del Contratto.

L’Appaltatore rimane per altro, anche a seguito di accettazione da parte del Direttore,

responsabile dei lavori eseguiti fino al verbale di riconsegna dei beni ed ultimazione dell’appalto.

ART. 27 – PIANO DELLA QUALITA' DELL'APPALTO

Posto che l’obiettivo del presente appalto è quello di dar vita ad una gestione integrata volta alla

manutenzione del verde pubblico orizzontale e verticale e delle relative pertinenze e che pertanto

l’Appaltatore si può considerare adempiente se e solo soddisfa gli obblighi contrattuali nella loro

totalità e non per singoli servizi, la S.A. opererà verifiche opportunamente cadenzate per valutare la

compatibilità dei risultati raggiunti con gli obbiettivi prefissati.

L'Appaltatore dovrà redigere un Piano della Qualità, specifico per il presente appalto, da presentare al

S.A. nella sua veste definitiva entro 90 giorni naturali e consecutivi a far data dalla stipulazione del

contratto o del verbale di Consegna del Servizio, qualora consegnato anticipatamente a norma di legge.

Tale piano, per la sua natura intrinseca, dovrà essere costantemente aggiornato ed adeguato per tutta la

durata dell'appalto in funzione al variare delle esigenze, e dovrà almeno contenere:

- gli obbiettivi della Qualità da conseguire;

- l'attribuzione delle specifiche autorità e responsabilità per le varie fasi delle attività svolte;

- l'elenco, dettagli specifici, caratteristiche tecniche, modi di impiego e identificazione dei vari macchinari

e attrezzature utilizzati;

- le particolari procedure, tempi di esecuzione, istruzioni e ordine da tenersi nell'andamento dei servizi;

- la descrizione delle modalità di controllo delle attività svolte e le modalità di trasmissione dei relativi

risultati;

- le modalità per eventuali revisioni e modifiche al Piano delle Qualità durante l'esecuzione dell'appalto;

- le altre misure necessarie a consentire il raggiungimento degli obbiettivi fissati;

- il piano delle verifiche ispettive interne previste dal Piano di Qualità.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Poiché il Piano della Qualità dovrà interfacciarsi con il Sistema Informatico di gestione, è d'obbligo l'uso di

adeguate procedure informatiche per conseguire e controllare gli obbiettivi del Piano.

Nella redazione del Piano della Qualità dovrà essere fatto esplicito riferimento alle Norme Europee recepite

dalle Norme UNI EN Serie ISO 9000.

ART. 28 –MANCATO INIZIO DELLE PRESTAZIONI

Nel caso l’Appaltatore non ottemperasse a quanto previsto dall’art.12 “Inizio delle Prestazioni” del

presente capitolato, relativamente all’inizio delle prestazioni dall’avvenuta consegna, sarà applicata una

penale di €. 500,00 (cinquecento) al giorno.

La penale sarà applicata sul Certificato di pagamento del primo trimestre contrattuale,

mediante detrazione sulle somme dovute per detto periodo.

ART. 29 – MODALITA’ DI PAGAMENTO

L’importo complessivo posto a base di gara ed eventualmente ribassato in fase di aggiudicazione,

verrà corrisposto in rate trimestrali al:

31 marzo - 30 giugno - 30 settembre - 31 dicembre.

Entro il trentesimo giorno successivo al termine del periodo trimestrale precedente, l’Ufficio addetto al

controllo, previa verifica della regolarità di tutte le prestazioni comunque svolte o concluse nel trimestre

precedente, comunica all’Appaltatore il valore del corrispettivo relativo al suddetto periodo, per quanto

riguarda l'attività “ordinaria” a canone, autorizzandolo all’emissione della fattura.

La fattura dovrà essere organizzata secondo le indicazioni che fornirà l’Amministrazione.

I pagamenti relativi a tutte le prestazioni saranno subordinati alla verifica comprovante l’avvenuto

versamento degli oneri contributivi, previdenziali e assicurativi, nonché al regolare pagamento degli

eventuali subappaltatori.

I criteri di pagamento delle attività e prestazioni, il cui corrispettivo è definito secondo un canone annuale,

avviene, come detto, mediante quote trimestrali commisurate al patrimonio gestito, tenuto conto delle

eventuali variazioni e/o penali.

Per la quantificazione del pagamento periodico, l’Amministrazione:

determina l’effettiva quota di competenza trimestrale relativa al canone annuale delle prestazioni a

forfait, previa detrazione delle eventuali somme a titolo di penali contrattuali, riduzioni di corrispettivo

per inadempimento o sospensioni temporanee od interruzioni parziali e definitive, o comunque

giustificate a qualsiasi titolo dal presente capitolato o dalle norme applicabili;

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

applica, la ritenuta pari allo 0,50% sull'importo netto così determinato a garanzia degli obblighi

dell'Appaltatore nei confronti dei lavoratori, ai sensi dell'art. 4, comma 3, del DPR 207/2010.

Al fine di consentire la liquidazione del corrispettivo trimestrale, a pena di sospensione dei termini

temporali di pagamento, la fattura dovrà essere accompagnata da una relazione, sottoscritta dal

coordinatore generale dell'Impresa e dal legale rappresentante, sui lavori di manutenzione effettuati nel

trimestre di riferimento, corredata da ordini di lavoro, attestazioni di avvenuta esecuzione, rapportini di

lavoro, elaborazioni di sintesi analitiche e statistiche e quant'altro ritenuto congruo per la dimostrazione

oggettiva della effettuazione del servizio.

E' fatta facoltà al Responsabile Unico del Procedimento e/o al Direttore dell'Esecuzione del Contratto di

poter far richiesta di ulteriori integrazioni alla documentazione che accompagna la fattura.

La fattura elettronica, intestata al Comune di Foggia, dovrà necessariamente contenere:

l’indicazione della banca (codice IBAN) o della persona fisica delegata all’incasso, oppure il numero di

conto corrente postale già dichiarata ai sensi della L.136/2010;

gli estremi della copertura finanziaria, come previsto dall’Art.191 comma 1 del D.Lgs. 267/2000, che

saranno comunicati a cura dell’Amministrazione ad avvenuta esecutività dell’impegno contabile;

il CIG e l’eventuale CUP relativi alla gara.

Sono a carico dell’Appaltatore le spese derivanti da specifiche richieste relative a particolari modalità di

pagamento, come accrediti in c/c bancari o postali.

Il pagamento della fattura elettronica, emessa dall’Appaltatore solo dopo l’emissione dell’attestazione di

regolare esecuzione del servizio (o di parte del servizio in caso di pagamenti in acconto), avverrà in

applicazione dei disposti di cui al D.Lgs. 231/2002 così come modificato dal D.Lgs. 192/2012 – in relazione

alla complessa articolazione organizzativa dell’Amministrazione – entro 60 gg. dalla data di accettazione

della stessa da parte dell’Amministrazione.

Per ogni pagamento dovrà essere acquisito un DURC valido e regolare relativo all’appaltatore e agli

eventuali subappaltatori. In caso di ottenimento da parte del Responsabile del Procedimento del

documento unico di regolarità contributiva che segnali un’inadempienza contributiva a uno o più soggetti

impiegati nell’esecuzione del contratto, il medesimo trattiene dal pagamento l’importo corrispondente

l’inadempienza. In ogni caso il pagamento potrà essere effettuato solo dopo la regolarizzazione da parte

dell’impresa con gli enti previdenziali.

Ai fini del ritardato pagamento delle fatture, l’Amministrazione intende prevedere quale interesse di mora

quello fissato ai sensi dell’art.1284 c.c. per gli interessi legali (se inferiore a quello ancorato al tasso BCE

tempo per tempo vigente).

ART. 30 – TRACCIABILITA' DEI FLUSSI FINANZIARI

Ai sensi dell'art.3 della Legge n.136 del 13.08.2010 "Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al

Governo in materia di normativa antimafia" e ss.mm.ii., l'appaltatore assume l'obbligo di tracciabilità

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

dei flussi finanziari; pertanto le transazioni relative all'oggetto contrattuale dovranno essere effettuate

esclusivamente su conto corrente dedicato, acceso presso una Banca o presso la Società Poste italiane

s.p.a, a mezzo di bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la

piena tracciabilità delle informazioni, con l'indicazione del codice unico di progetto CUP e/o del codice

identificativo di gara (CIG).

Gli estremi identificativi nonché le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul

suddetto conto corrente dedicato dovranno essere comunicati al Responsabile del procedimento entro sette

giorni dalla sua accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, della loro prima utilizzazione.

L'appaltatore ha l'obbligo di imporre la tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge 136/2010 e

ss.mm.ii al subappaltatore e/o subcontraente pertanto qualora abbia notizia dell'inadempimento della

propria controparte ai suddetti obblighi, ne dà immediata alla stazione appaltante e alla Prefettura - ufficio

territoriale del Governo della Provincia ove ha sede la Stazione Appaltante.

In tal senso dovrà comunicare alla stazione appaltante gli estremi di tutti i sub-appaltatori e sub-fornitori

coinvolti nel servizio e trasmettere copia dei contratti onde consentire alla stazione appaltante la dovuta

verifica.

ART. 31 - ANTICIPAZIONE

Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni

dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.

ART. 32 – REVISIONE PREZZI

Il corrispettivo contrattuale è assoggettato a revisione a partire dal terzo anno del servizio (2019)

sulla base della istruttoria del Responsabile del Procedimento.

La variazione è determinata prendendo a riferimento l’indice ISTAT determinato alla data della

lettera di aggiudicazione definitiva.

ART. 33 – CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI

E’ vietata la cessione del contratto da parte dell’Appaltatore sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario

è nullo di diritto.

E’ ammessa la cessione dei crediti ai sensi della normativa vigente.

ART. 34 – CAUZIONE PROVVISORIA

E’ richiesta la cauzione provvisoria, di cui all’art. 93 del D.Lgs. 50/2016, del 2 per cento dell’importo

preventivato complessivo dell’appalto, da prestare al momento della partecipazione alla gara.

ART. 35 - GARANZIA DEFINITIVA

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

1. Ai sensi e con le modalità di cui all’art. 103 del D.Lgs. 50/2016, è richiesta una garanzia

definitiva, sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all’art. 93 commi 2 e

3 del D.Lgs. 50/2016, pari al 10% dell’importo contrattuale complessivo dei cinque anni; in

caso di aggiudicazione con ribassi superiori al 10% la garanzia da costituire è aumentata di

tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%

l’aumento è di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%.

2. La garanzia fideiussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da i

soggetti di cui all’art. 93, comma 3 del D.Lgs. 50/2016, con durata non inferiore a sessanta

mesi oltre il termine previsto per l’ultimazione del servizio; essa è presentata in originale alla

Stazione Appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto.

3. Approvato il certificato di collaudo, la garanzia fideiussoria si intende svincolata ed estinta di

diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni,

dichiarazioni liberatorie o restituzioni.

4. La S.A. può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei

lavori da eseguirsi d’ufficio, per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in

confronto ai risultati della liquidazione finale e per l’escussione delle penali; l’incameramento

della garanzia avviene con atto unilaterale della S.A. senza necessità di dichiarazione

giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria

ordinaria.

5. La garanzia fidejussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata

incamerata, parzialmente o totalmente, dalla S.A.; in caso di variazioni al contratto per effetto

di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di

riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi

importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario. La cauzione definitiva potrà

essere ridotta nel caso in cui sussistano le condizioni previste dal D.Lgs. 50/2016, e nella

misura dallo stesso stabilito.

ART. 36 – ASSICURAZIONE A CARICO DELL’APPALTATORE

1. L’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza

assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza

assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi

nell’esecuzione dell’appalto. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione

autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione.

2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa

alla data di emissione del certificato di collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di

ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare

espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in

caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.

3 . La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della

distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da

errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e

che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei

lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Tutti i RISCHI», deve prevedere una somma

assicurata non inferiore all'importo del contratto al lordo dell’I.V.A. pari a €. 8.000.000,00 e deve

prevedere:

a. la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di

esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e

di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione

appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche

elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto

e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da

rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri

comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;

b. la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole

dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta,

nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per

l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo

1665 del codice civile;

c. polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi (RCT)deve essere stipulata

per una somma assicurata non inferiore a €.8.000.000,00 e deve:

c.1 prevedere la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente

responsabile dei beni affidati in appalto (art. 37 C.S.A.); verso prestatori di lavoro da esso

dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti

all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori,

impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo

commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai

sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini,

o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a

consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante;

c.2 prevedere la copertura dei danni biologici;

c.3 prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i

rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti

dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori;

4) Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva

anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia

un’associazione temporanea di concorrenti, le stesse garanzie assicurative prestate dalla

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese

mandanti.

ART. 37 –RESPONSABILITA’, CIVILE E PENALE, PER DANNI

In seguito all’aggiudicazione, i beni oggetto dell’appalto si intendono affidati in custodia

all'Appaltatore con obbligo alla sorveglianza e con le conseguenze di cui all'art. 2051 del Codice

Civile in materia di responsabilità per danni, salvo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge

nel caso di Beni sui quali siano in corso lavori eseguiti da terzi autorizzati.

L'Appaltatore è responsabile a tutti gli effetti dell'esatto adempimento delle condizioni di contratto e

della perfetta esecuzione e riuscita dell’appalto affidatogli, convenendo egli esplicitamente che le

norme contenute nel presente Capitolato sono riconosciute idonee al raggiungimento di tali scopi;

poiché le condizioni elencate in contratto rappresentano le condizioni minime necessarie ma non

sufficienti al raggiungimento degli obiettivi che si intendono perseguire, la sola osservanza delle

norme elencate in contratto non limita, né riduce comunque, la sua responsabilità.

In presenza di ordini di lavoro che non potessero essere eseguiti senza pregiudizio per la sicurezza, è

obbligo dell'Appaltatore intraprendere tutte le iniziative volte ad evitare il pericolo o

danneggiamenti, arrivando anche all'eventuale interruzione del lavoro, con immediata comunicazione

al Direttore dell’Esecuzione o al Responsabile Unico del Procedimento.

La presenza in luogo del personale del Committente o incaricato di seguire le prestazioni per suo

conto e l'eventuale approvazione di progetti od elaborati qualsiasi da parte del Direttore del Servizio

non limitano o riducono tale piena incondizionata responsabilità.

La Stazione Appaltante quindi, e tutto il personale da essa preposto al controllo e

sorveglianza delle prestazioni, si intende esplicitamente esonerato da qualsiasi

responsabilità inerente alla esecuzione dell’appalto e dei beni affidati in custodia per l’intero

periodo contrattuale.

Il fatto che prestazioni previste siano state eseguite alla presenza di dipendenti del Committente non

costituirà ragione per esimere l'Appaltatore dalla responsabilità.

Pertanto l'Appaltatore sarà unico responsabile, sia penalmente che civilmente - tanto verso il

Committente che verso i terzi - di tutti i danni di qualsiasi natura, che potessero essere arrecati, sia

durante che dopo l'esecuzione dei lavori, per colpa o negligenza tanto sua che dei suoi dipendenti, ad

anche come semplice conseguenza dei lavori stessi.

Qualora il Committente dovesse corrispondere direttamente o indirettamente indennizzi di qualsiasi

entità, in conseguenza del mancato adempimento degli obblighi contrattuali da parte dell'Appaltatore

nell'ambito dell'appalto, l'Appaltatore dovrà rimborsare al Committente la spesa sostenuta e ciò per patto

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

espresso.

Dette somme potranno essere rimborsate al Committente sia mediante ritenute da effettuare

sui pagamenti in acconto dovuti all'Appaltatore, che con prelievo dalla cauzione di garanzia (cauzione

definitiva) o altre forme adeguate.

La Stazione Appaltante resterà sollevata da ogni responsabilità civile e penale riguardante persone o

cose in caso di sinistri.

Pertanto l'Appaltatore, dal verbale di consegna dei beni, resta, oltre a quanto già previsto nel presente

capitolato, automaticamente impegnato a:

- liberare il Committente ed i suoi incaricati da qualsiasi pretesa, azione o molestia che potesse

derivare loro da terzi, per i titoli di cui sopra;

- attenersi alle norme che saranno emanate dal Direttore dell’ Esecuzione nell'intento di arrecare

il minimo disturbo o intralcio al regolare funzionamento degli ambienti eventualmente

interessati dai lavori, anche se ciò comporti la esecuzione a gradi, limitando l'attività

lavorativa ad alcuni ambienti e con sospensione durante alcune ore della giornata, ed obblighi il

personale a percorsi più lunghi e disagiati;

- mantenere sui luoghi dei lavori una severa disciplina da parte del suo personale, con l'osservanza

scrupolosa delle particolari disposizioni man mano impartite e con facoltà, da parte del Direttore

del Servizio, di chiedere l'allontanamento di quei tecnici incaricati che non fossero per qualsiasi

motivo graditi al Committente;

- utilizzare, per le attività dell'Appalto, personale munito di preparazione professionale e di conoscenze

tecniche adeguate alla esigenza di ogni specifica prestazione.

Lo stesso personale dovrà avere conoscenza delle norme antinfortunistiche ed è tenuto all'osservanza

delle norme del Committente e delle disposizioni che saranno impartite dal Direttore del servizio.

ART. 38 - RISERVATEZZA

L'Appaltatore deve:

- mantenere la più assoluta riservatezza per quanto concerne l'uso di tutti i documenti, disegni,

informazioni di cui nel corso del contratto dovesse venire in possesso;

- consegnare al Direttore dell’Esecuzione e/o al Responsabile del procedimento, tutta la documentazione

relativa all’appalto (fotografica, informatica, cartacea) in originale;

- non divulgare in qualsiasi maniera su quanto fosse venuto a conoscenza per causa del contratto,

salvo benestare esplicito del Committente.

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ART. 39 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA

I lavori affidati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione

degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.

L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi

piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.

L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto

stabilito nel presente articolo.

a) Sicurezza sul luogo di lavoro

L’Appaltatore è obbligato a fornire al Committente, entro 30 giorni dall'affidamento, l'indicazione

dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli

obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.

L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al D.Lgs 81/08, nonché le

disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere.

b) Linee Guida del Documento della Sicurezza

Il Comune ha predisposto un DUVRI secondo quanto previsto dall’art.26 D.L.gs. 81/2008 e s.m.i.

riportati in allegato che forma parte integrante del presente Disciplinare.

Il D.U.V.R.I. deve essere osservato scrupolosamente dall’Appaltatore nell’esecuzione dei servizi

appaltati.

L'Appaltatore è pertanto obbligato ad istruire il proprio personale, a qualsiasi livello impiegato nelle

aree oggetto di intervento, sul contenuto del DUVRI, rimanendo comunque unico responsabile nei

confronti del Committente per tutto quanto possa accadere per inosservanza da parte di chiunque,

a qualsiasi titolo, operi alle dipendenze o per conto dell’Appaltatore stesso.

c) Documento della Sicurezza

L’Appaltatore, entro 30 giorni dall'affidamento e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve

predisporre e consegnare al Committente nella figura del Responsabile di Procedimento, la

valutazione dei rischi ( D.V.R. ) sviluppato a partire dal D.U.V.R.I. ricevuto.

Il DVR, redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, deve contenere almeno i

seguenti elementi:

i dati identificativi dell’impresa esecutrice degli interventi, che comprendono:

il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e

operativa;

la specifica attività e le singole lavorazioni svolte nelle aree oggetto di intervento

dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio, ed evacuazione dei lavoratori e,

comunque, alla gestione delle emergenze, del rappresentante dei lavoratori per la

sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;

il nominativo del medico competente ove previsto;

il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;

i nominativi del responsabile dell’intervento e del caposquadra-preposto;

il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei

lavoratori autonomi operanti nelle aree oggetto di intervento per conto della stessa

impresa;

le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte nelle aree oggetto di intervento da ogni figura

nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;

la descrizione dell’attività svolte nelle aree oggetto di intervento, delle modalità

organizzative e dei turni di lavoro;

l’elenco di eventuali opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli

impianti utilizzati nelle aree oggetto di intervento;

l’elenco delle sostanze e dei preparati pericolosi utilizzati nelle aree oggetto di intervento con le

relative schede di sicurezza;

l’esito del rapporto di valutazione del rumore;

le PROCEDURE OPERATIVE DI SICUREZZA, elaborate a partire dalle Linee Guida ricevute,

contenenti l’individuazione delle misure preventive e protettive adottate in relazione ai

rischi connessi alle proprie lavorazioni;

l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati nelle aree oggetto di

intervento;

la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati

nelle aree oggetto di intervento.

Tutte le Imprese, regolarmente autorizzate, che hanno acquisito un regolare contratto di appalto

dovranno presentare al Responsabile Unico di Procedimento il proprio Documento della Sicurezza,

relativi alle lavorazioni oggetto dell’appalto, contenenti inoltre i dati identificativi ed assicurativi

dell'impresa nonché le schede dei mezzi impiegati.

Detto Documento della Sicurezza, firmato dal Datore di lavoro della impresa esecutrice e vistato dal

Rappresentante dei lavoratoti per la sicurezza, sarà esaminato e valutato dal Responsabile unico di

procedimento che ne valuterà la conformità al DUVRI presentato, per l'approvazione definitiva alla

Committente.

d) Osservanza e attuazione del Documento della Sicurezza

L’Appaltatore, è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al decreto legislativo

n. 81/08.

I Documenti della Sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio,

del 12 giugno 1989, alla relativa normativa nazionale di recepimento, ai regolamenti di attuazione e

alla migliore letteratura tecnica in materia.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

L’Appaltatore, è obbligato a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi

periodicamente, a richiesta del committente, l'iscrizione alla camera di commercio, industria,

artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la

dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’appaltatore è tenuto, a

promuovere la cooperazione ed il coordinamento fra i datori di lavoro delle imprese coinvolte nei lavori,

mediante cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro

incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e mediante coordinamento degli interventi di

prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al

fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze fra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione

dell’opera complessiva.

In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa

mandataria capogruppo. Il responsabile incaricato per l’appalto è responsabile del rispetto del piano da

parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.

e) Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione

Per tutti i progetti esecutivi di manutenzione straordinaria che rientrino nei termini previsti dal

D.Lgs. 81/08 Titolo Quarto, è onere dell’Appaltatore anche la redazione dello specifico Piano di

sicurezza e coordinamento, sottoscritto da un tecnico abilitato e l’incarico di Coordinatore per la

sicurezza in fase di esecuzione.

ART.40 - RESPONSABILITÀ, COMPETENZE ED OBBLIGHI DEL COMUNE

Costituiscono obblighi dell’ Amministrazione comunale:

- il puntuale pagamento dei corrispettivi, secondo le modalità ed i termini previsti nel presente

capitolato;

- il tempestivo riscontro alle comunicazioni dell’Appaltatore in ordine ad eventuali evenienze,

causate da attività, opere, provvedimenti del Comune, ovvero da inadempienze dello stesso,

ostative al buon espletamento dei servizi affidati ed al conseguimento degli standard di

prestazione convenuti;

- la contestazione delle infrazioni alle disposizioni regolamentari, nonché l’adozione dei

provvedimenti finalizzati al buon espletamento dei servizi su area pubblica o di uso pubblico;

- l’esecuzione di ogni atto ed adempimento e forma di collaborazione di sua competenza diretta

o indiretta, per permettere l’eliminazione di quanto osti al conseguimento degli obiettivi ed al

rispetto degli standard prestazionali previsti;

- la definizione, di intesa con l’Appaltatore, dei programmi degli interventi annuali.

ART. 41 -DANNI PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

I danni per causa di forza maggiore saranno accertati con la procedura stabilita dall’art. 166 del

D.P.R. n. 207/2010, avvertendo che la denuncia del danno deve sempre essere fatta alla Stazione

Appaltante per iscritto, escluso ogni altro mezzo a pena di decadenza dal diritto di risarcimento, entro

3 giorni dall’evento. Non vengono considerati danni per causa di forza maggiore quelli provocati

dalla negligenza dell’Appaltatore o quelli che dovessero derivare a causa dell’arbitraria esecuzione

di prestazioni in regime di sospensione. Non vengono comunque accreditati compensi all’Appaltatore

per danni, di qualunque entità o ragione, alle opere così dette provvisionali, quali ponti di servizio, ecc.,

agli attrezzi ed ai mezzi d’opera ed alle provviste, nonché ai materiali non ancora posti in opera. Il

compenso, per quanto riguarda i danni, per causa di forza maggiore, alle opere è limitato all’importo

degli interventi necessari per l’occorrente alla riparazione.

E’ pure a carico dell’Appaltatore il totale risarcimento di tutti i danni causati a materiali o ad opere

eseguite direttamente dalla dall’Amministrazione Comunale o da altre Ditte, in conseguenza di

negligenza dell’Appaltatore stesso.

ART. 42 – CONTESTAZIONI - CONSTATAZIONI IN CONTRADDITTORIO

42.1 Contestazioni

Tutte le eccezioni che l’Appaltatore intenda formulare, a qualsiasi titolo, devono essere avanzate

mediante comunicazione scritta al Responsabile del Procedimento e debitamente documentate. Detta

comunicazione deve essere fatta entro sette giorni lavorativi dalla data in cui l’Appaltatore ha avuto

notizia del fatto che dà luogo alla contestazione, oppure dal ricevimento del documento

dell’Amministrazione Comunale che si intende contestare. La contestazione, ove ciò non sia stato svolto

immediatamente, deve essere illustrata e documentata nei dieci giorni successivi. Qualora l’Appaltatore

non esplichi le sue doglianze nel modo e nei termini sopra indicati esso decade dal diritto di farle valere.

42.2 Contraddittorio

Ciascuno dei contraenti può aderire alla richiesta dell’altro di constatare e verbalizzare in contraddittorio

qualsiasi situazione o fatto impeditivo verificatosi durante l’esecuzione del Contratto; la richiesta fatta

dall’Amministrazione è vincolante per l’Appaltatore. In ogni caso la richiesta deve essere avanzata quando

la situazione o fatto verificatosi sia in effetti ancora constatabile. In caso di mancata richiesta o di

richiesta intempestiva da parte dell’Appaltatore, le conseguenze derivanti dell’omissione graveranno su

quest’ultimo.

L’Appaltatore deve segnalare, in particolare e tempestivamente, ogni irregolarità riscontrata

nell’esecuzione di altre attività che non sono di sua competenza, ma che possono interferire con la sua

attività o condizionarla.

ART. 43 – PENALI

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Le inadempienze agli obblighi contrattuali da parte dell’Appaltatore comporteranno una riduzione del

compenso pattuito per la minore prestazione fornita, nonché l’applicazione delle penali come distinte nel

presente C.S.A. (ART.64) - Disciplinare tecnico.

Nel caso che uno o più inadempimenti nello svolgimento delle prestazioni comportino una penale

complessiva superiore al 10% del valore contrattuale annuale, oltre alla penale, potrà applicarsi la

risoluzione del contratto di cui all’ART. 44.

Si riportano i flussi relativi all’applicazione delle penali fino all’ennesima nota di debito:

1. il Responsabile del Procedimento o il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, verificato il mancato

rispetto degli adempimenti contrattuali, per prestazioni e/o attività di reporting, anche attraverso

attività ispettiva propria o dei collaboratori, trasmette all’appaltatore per via informatica, nota

contenente gli estremi dell’inadempienza soggetta a penale come previsto nel Disciplinare tecnico.

2. Entro 48 ore dovranno pervenire al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (D.E.C.) le controdeduzioni

relative alla penale emessa, in mancanza delle quali il contenuto della penale si ritiene totalmente

accettato dall’Appaltatore.

3. Al termine di ogni trimestre, il D.E.C. invia all’Appaltatore la nota riepilogativa delle penali emesse nel

periodo di riferimento, contenente l’importo delle singole penali e l’importo totale riferito a detto

periodo, da detrarre dall’importo trimestrale.

In ogni caso l’applicazione delle penali contrattuali non esaurisce il diritto dell’Amministrazione al

risarcimento del maggior danno eventualmente subito.

ART. 44 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

La Stazione appaltante si riserva la facoltà di procedere, previa diffida, alla risoluzione del contratto. La

S.A. potrà revocare l’affidamento e risolvere unilateralmente il contratto, indipendentemente dalla

scadenza dello stesso, per le seguenti cause:

- gravi e/o ripetute violazioni degli obblighi derivanti dal presente Capitolato, dal contratto o da

disposizioni impartite dal Direttore dell’Esecuzione e/o dal Responsabile del Procedimento;

- in caso di negligenza o accertata frode dell’Appaltatore;

- sospensione ingiustificata dei servizi;

- ripetuta intempestività e/o indisponibilità ad eseguire gli interventi manutentivi richiesti, siano

essi programmati o non programmati;

- impiego di personale privo della opportuna specializzazione in relazione alle lavorazioni da eseguire;

- gravi e ripetute inosservanze degli obblighi concernenti le norme di sicurezza e delle disposizioni

inerenti la manodopera ed i dipendenti;

- cessione anche parziale del contratto;

- qualora sia intervenuta a carico dell’Appaltatore una situazione di fallimento, di liquidazione,

di cessione di attività, di concordato preventivo e di qualsiasi altra situazione equivalente;

- qualora l’Appaltatore abbia ceduto a terzi il contratto in assenza di preventiva

autorizzazione scritta della Stazione appaltante;

- cessione di credito non autorizzata;

- frode nel redigere i documenti contabili e/o mancanza degli stessi o collusione con personale

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

appartenente all’organizzazione dell’Ente;

- cessione o subappalto dei lavori, intero o in parte, in violazione delle normative vigenti in tale materia

e comunque di quanto disposto dal presente Capitolato;

- omessa applicazione delle norme che regolano la privacy e la riservatezza dei dati trattati;

- sopravvenuta condanna definitiva del Legale Rappresentante per un reato contro la pubblica

Amministrazione;

- accumulo di penali per un importo pari o superiore al 10% del valore del contratto.

- incompatibilità non sanabile con una revisione contrattuale tra quanto disposto dal presente

contratto e sopravvenuti provvedimenti legislativi in materia.

La S.A. qualora intenda avvalersi della clausola di risoluzione, dovrà contestare all’Appaltatore,

con formale atto, le inadempienze riscontrate. L’Appaltatore potrà presentare le proprie giustificazioni

entro 30 giorni dal ricevimento della contestazione. Sulla base delle giustificazioni fornite, il Comune

potrà rinunciare ad avvalersi del diritto di risoluzione o, in caso contrario, dichiarare risolto il contratto

revocando l’affidamento dell’appalto. Resta fermo il diritto del Comune al risarcimento del danno

subito ed in particolare si riserva di esigere dall’Appaltatore il rimborso delle eventuali ulteriori spese

sostenute rispetto a quelle previste per i l regolare svolgimento dell’appalto; la Stazione Appaltante

avrà la facoltà di differire il pagamento del saldo del conto finale, sino alla quantificazione del danno

subito, nonché di operare la compensazione tra i due importi.

In caso di risoluzione del contratto, l’Appaltatore deve impegnarsi ad assolvere tutte le procedure

previste per la consegna delle aree come previsto nel presente Capitolato e consegnare alla S.A.

tutti i documenti aggiornati relativi alla gestione amministrativa/contabile/tecnica/manutentiva di

propria competenza, entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione dell’avvenuta risoluzione.

La consegna avverrà con un verbale di constatazione, redatto in contraddittorio, dello stato di

avanzamento dei vari lavori/servizi/prestazioni eseguiti e della loro regolare esecuzione.

Entro il termine sopra detto l’Appaltatore deve liberare da eventuali depositi gli spazi di proprietà

della S.A., e saranno a suo carico le spese per lo sgombero e il trasporto in discarica autorizzata.

Fino a regolazione di ogni pendenza con l’Appaltatore, la S.A. trattiene in garanzia quanto a qualsiasi

titolo risultasse a credito dell’Appaltatore stesso. L’Appaltatore si impegna comunque ad assicurare la

continuità degli interventi oggetto del presente Capitolato, anche nel caso di anticipata risoluzione del

contratto, fino al successivo affidamento dei lavori a terzi. Resta inteso che, fino al perfezionamento

del nuovo contratto, rimangono in capo all’Appaltatore stesso le responsabilità civili e penali.

La Stazione appaltante potrà interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto

alle medesime condizioni economiche proposte in sede di offerta in analogia a quanto previsto dall’art.

110 del D.Lgs. 50/16.

Qualora l’Impresa aggiudicataria non applicasse le misure di sicurezza previste dal DUVRI, sarà

facoltà della S.A. sospendere i lavori fino al ripristino delle misure di sicurezza, restando a totale carico

della Ditta aggiudicataria il costo del fermo lavori.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

La Stazione appaltante si riserva la facoltà di:

a) Contestare, mediante comunicazione scritta all’Appaltatore, l’inadempimento contrattuale per

inosservanza delle misure di sicurezza e/o antinfortunistiche volte ad evitare rischi di natura

interferenziale;

b) sospendere la lavorazione in attesa che siano ripristinate le condizioni di sicurezza previste nel

DUVRI, mediante comunicazione scritta all’impresa appaltatrice;

c) risolvere il Contratto d'Appalto, ex art. 1456 per inosservanza delle misure di sicurezza contro i

rischi interferenziali.

ART. 45 –RECESSO DAL CONTRATTO

La Stazione appaltante, ai sensi dell’art.1671 del C.C., si riserva il diritto di recesso dal Contratto in

qualsiasi momento, assegnando all’Appaltatore un preavviso di almeno 30 giorni decorrenti dalla data

di comunicazione.

La Stazione appaltante sarà tenuta a riconoscere all’Appaltatore, oltre al corrispettivo per le

prestazioni fornite fino alla scadenza del termine di preavviso, un importo forfetario pari al 10%

(diecipercento) della differenza tra l’importo di contratto, dedotto il 20% di alea previsto, e la

somma dovuta per le prestazioni regolarmente eseguite.

Detta clausola di recessione, per la parte risarcitoria del lucro cessante, non sarà applicata nel caso

di colpa dell’Appaltatore in seguito ad inadempienze contrattuali o al mancato raggiungimento degli

obiettivi o ad attività svolte.

Ogni conseguenza sarà a carico dell’Appaltatore, ivi compresa la rinuncia ad ogni compenso per

mancato guadagno o simili, ferma restando ogni facoltà di rivalsa dell’Amministrazione.

ART. 46 - MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, GARANZIE

Salvo le maggiori responsabilità sancite dall’art. 1669 del Codice Civile e i disposti del D.Lgs. 81/80,

l’Appaltatore ha l’obbligo, fino alla ripresa in carico dei beni da parte della Stazione Appaltante, di

effettuare la manutenzione e conservazione delle aree verdi a propria cura e spese.

Qualora la conservazione delle aree venga effettuata dall’Appaltatore mediante impresa di custodia o

guardiania, la stessa è tenuta al rispetto delle prescrizioni previste dalle leggi vigenti. I lavori di

sistemazione di eventuali inconvenienti riscontrati prima e durante le operazioni di ripresa in consegna

dei beni da parte dell’Appaltatore, ritenuti indifferibili ed urgenti ad insindacabile giudizio del Direttore

dell’Esecuzione e/o del Responsabile Unico del Procedimento e che l’Appaltatore non esegua nei

termini che gli sono stati prescritti, potranno venire eseguiti dalla Stazione Appaltante stessa con

addebito della relativa spesa all’impresa inadempiente.

A partire dalla data del verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico, l'Appaltatore sarà

garante delle opere e delle forniture eseguite fino a che non sia intervenuto, con esito favorevole, il

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

collaudo finale o l’approvazione del certificato di regolare esecuzione.

Per il tempo di cui sopra l'Appaltatore sarà obbligato alla manutenzione gratuita di tutte le

opere da lui eseguite, e quindi a sostituire i materiali che si dimostrassero non rispondenti alle

prescrizioni contrattuali ed a riparare tutti i guasti o le degradazioni che si verificassero, anche se

risultassero dipendenti dall'uso, purché corretto, delle opere.

Qualora, nel periodo di cui sopra, si verificassero delle variazioni, ammaloramenti o dissesti alle

lavorazioni eseguite, per fatto estraneo alla buona esecuzione delle opere eseguite

dall’Impresa, questa ha l’obbligo di notificare dette variazioni od ammaloramenti all’Amministrazione

entro cinque giorni dal loro verificarsi, affinché la stessa possa procedere tempestivamente alle

necessarie constatazioni.

L’Appaltatore tuttavia è tenuto a riparare dette variazioni ed ammaloramenti tempestivamente, ed i

relativi lavori verranno contabilizzati applicando, ove previsti, i prezzi di Elenco.

L’ Appaltatore sarà responsabile, in sede civile e penale, dell’osservanza di tutto quanto specificato in

questo articolo.

ART. 47 – SCADENZA DEL CONTRATTO

Allo scadere del contratto, si procederà alla riconsegna dei beni. L’Appaltatore dovrà mettere a

disposizione del Direttore dell’Esecuzione, il personale, gli strumenti e gli accessori necessari per

sopralluoghi, eventuali rilievi, per la determinazione di misurazioni, tracciamenti, rilievi contabili,

ispezioni ed assaggi e ciò sino al momento della stesura del verbale di riconsegna dei beni, che

avverrà secondo quanto previsto dal presente Capitolato.

Alla scadenza dell’appalto, qualora l’Amministrazione intenda attivare una gestione diretta o

procedere ad un nuovo appalto, dovrà essere garantita ogni forma di collaborazione per il passagio

progressivo al nuovo regime senza che il servizio subisca alcun peggioramento. L’Appaltatore dovrà dare

assistenza alla S .A . , o a terzi incaricati, fornendo tutte le informazioni richieste, in forma scritta o

verbale.

Tre mesi prima della scadenza contrattuale la S.A. in contraddittorio con l’Appaltatore, procederà alla

verifica dell’effettuazione di tutte le operazioni manutentive comprese nel contratto. In particolare si

verificherà:

- il persistere del buono stato manutentivo e delle interventi di manutenzione straordinaria e

migliorativi effettuati durante il periodo contrattuale;

- l’esecuzione di tutti gli interventi operativi ordinati, necessari, richiesti o previsti;

- l’assolvimento di tutti gli oneri previsti in contratto relativi all’espletamento dei servizi;

- che non ci siano situazioni di mancata esecuzione a regola d’arte degli interventi;

- l’inesistenza, al momento della riconsegna, di situazioni di possibile pericolo per danni a persone o

cose.

L’Appaltatore dovrà garantire assistenza nel corso di sopralluoghi e verifiche in loco condotte

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direttamente dalla Stazione appaltante o da terzi da questa incaricati, e fornire tutte le informazioni,

in forma scritta o verbale, tempestivamente e in maniera completa ed esauriente, che la S.A. o i

terzi incaricati dovessero richiedere.

Se tutte le condizioni previste dal contratto ed in particolare quelle oggetto delle verifiche di cui sopra

siano state rispettate, si redigerà il verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico.

Qualora l’Appaltatore sia inadempiente rispetto alle eventuali richieste di sistemazione, correzione,

esecuzione, fornitura o quant’altro, gli verrà intimato di adempiere a quanto previsto nel Capitolato e

porre rimedio alle inefficienze riscontrate, previa diffida intimata ai sensi dell’art.1454 del C.C.; il

termine di riconsegna di tutti i beni affidati, o di parte di essi, verrà protratto fino a che tutte le

operazioni richieste saranno eseguite.

Si ribadisce che la custodia dei beni o di parte di essi rimarrà in carico all’Appaltatore, fatte salve tutte

le conseguenze previste nel Capitolato, fino alla riconsegna.

In caso di rilevate mancanze non sanabili, queste saranno oggetto di stima da parte

dell’Amministrazione, in contraddittorio con l’Appaltatore, e gli importi risultanti saranno detratti

da quanto, a qualsiasi titolo, risultasse a credito dell’Appaltatore stesso.

Il verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico avrà le seguenti funzioni e conseguenze:

- di documento finale nei rapporti contrattuali;

- di autorizzazione allo svincolo delle garanzie.

Solo dopo la firma del verbale di riconsegna le responsabilità inerenti l’oggetto dell’appalto passeranno

alla Stazione appaltante, intendendosi che fino a quel momento l’Appaltatore dovrà usare tutti gli

accorgimenti di sorveglianza, assicurazione, ecc.. necessari per evitare danni a persone o cose.

L’Appaltatore fornisce completa garanzia di tutte le prestazioni, servizi ed interventi compresi

nell’appalto fino alla presa in consegna dei beni affidati da parte del Committente, fatte salve le maggiori

responsabilità sancite dall’art.1669 del Codice Civile.

L’Appaltatore non ha diritto ad alcun compenso per gli oneri di cui sopra. Il collaudo e/o l’accettazione

dei lavori/prestazioni/servizi non esonera l’Appaltatore da eventuali responsabilità in forza delle vigenti

disposizioni di legge. L’assenso all’eventuale svincolo di quota-parte della cauzione definitiva, fatto ad

ogni fine anno di appalto, non equivale al alcuna forma di collaudo.

ART.- 48 - SPESE CONTRATTUALI

Tutte le spese per tasse di registro e di bollo, come ogni altro onere o diritto inerenti e conseguenti

alla stipulazione del contratto, nessuna esclusa, sono a totale ed esclusivo carico dell’appaltatore.

ART.- 49 CLAUSOLE FINALI

L’Appaltatore dichiara di aver preso piena visione di tutti i documenti che regolano il presente contratto,

di ritenerli adeguati e di accettarli espressamente in modo integrale ed incondizionato.

L’Appaltatore inoltre dichiara di riconoscere e di approvare, ai sensi e per effetto degli art. 1341 e 1342

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

del Codice Civile, tutte le condizioni, nessuna esclusa, indicate in tutti gli articoli del presente Capitolato

speciale d’appalto.

L’Appaltatore infine dichiara di aver preso piena visione ed aver effettuato tutti i sopralluoghi necessari

ed aver visionato i beni oggetto dell’appalto.

TITOLO 2 - DISCIPLINARE TECNICO

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ART. 50 - PREMESSA – GENERALITA’

Il presente Disciplinare Tecnico, parte integrante del contratto, disciplina i rapporti tra l’Amministrazione

Comunale e l’Appaltatore ai fini dell’affidamento a questi della gestione del servizio manutentivo pluriennale

del verde pubblico comunale, individuando, per ogni attività, le prestazioni minime richieste per mantenere,

ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, la fruibilità e l’efficienza del verde pubblico del Comune di

Foggia, con particolare riferimento agli specifici componenti di aree verdi, alberate stradali e banchine

quali: prati, alberi, cespugli, siepi, attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni,

ecc…

La consistenza del patrimonio oggetto di appalto è comunque meglio specificata negli Allegati, costituenti

parte integrante del contratto.

Come più dettagliatamente riportato nel Capitolato Speciale d’Appalto C.S.A. (parte integrante del

contatto), il presente appalto è da considerarsi un appalto di servizi e lavori, dove questi ultimi hanno un

valore percentualmente non significativo, rispetto all’importo di contratto, ed un carattere di accessorietà e

complementarietà rispetto ai servizi.

L’Appalto avrà una durata complessiva di 5 (cinque) anni, a partire dalla sottoscrizione del contratto.

L’inizio delle attività avverrà con la sottoscrizione tra le parti dello specifico “Verbale di Consegna”

attraverso il quale l’Appaltatore prende in custodia i beni oggetto di appalto (specificati negli Allegati),

assumendo tutte le obbligazioni derivanti dal contratto. Nel caso l’Amministrazione, per motivi di urgenza,

reputi necessario procedere alla consegna del servizio prima della stipula del contratto, si provvederà alla

stesura di un “Verbale di Consegna Anticipata” sotto le riserve di legge, senza che per questo l’Appaltatore

possa richiedere riconoscimenti aggiuntivi di alcun genere.

L’importo annuale dell’appalto è di complessivi 1.187.000,00 euro/anno oltre IVA al 22% e oneri

per la sicurezza così suddivisi e riportati nei successivi prospetti, annuale e quinquennale:

Prospetto annuale

1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/anno 1.187.000,00

2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/anno 19.111,53

3. Imposta Valore Aggiunto €/anno 265.344,54

Totale €/anno 1.471.456,07

Prospetto Quinquennale

1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/per 5 anni 5.935.000,00

2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/per 5 anni 95.557,95

3. Imposta Valore Aggiunto €/per 5 anni 1.326.722,70

Totale €/per 5 anni 7.357.280,65

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

La forma di gestione dell’appalto e le finalità che si pone il Comune di Foggia hanno portato alla definizione

di un elenco di prestazioni, contenute nel presente Disciplinare Tecnico, che debbono obbligatoriamente

essere erogate. Il Concorrente potrà presentare un’Offerta migliorativa rispetto a quanto richiesto, con

riferimento alle modalità organizzative, esecutive e di controllo dei servizi e dei lavori richiesti.

L’Amministrazione comunale intende pertanto avvalersi anche della capacità organizzativa, professionale,

imprenditoriale e propositiva dell’Appaltatore per raggiungere l’obiettivo di una efficiente ed efficace

gestione del proprio patrimonio verde oggetto di appalto.

Fermo restando l’importo massimo dei servizi oggetto di gara, sarà quindi facoltà dei Concorrenti

partecipanti integrare i contenuti e definire le forme dei servizi richiesti, partendo dalle prestazioni minime

richieste dall’Amministrazione nel presente Disciplinare Tecnico.

ART. 51 - OBIETTIVI DELL’APPALTO

Obiettivo generale dell’appalto manutentivo messo a bando dal Comune di Foggia è l'ottimizzazione di un

sistema di gestione che consenta una più pronta e adeguata risposta, sia alle proprie esigenze dirette che

a quelle degli utenti, migliorando l’efficienza generale della propria struttura e l’efficacia delle proprie

attività, concentrando la propria azione e le proprie risorse sull’attività di indirizzo e controllo.

Questo appalto trova un fondamentale riflesso nella sua funzione di strumento di governo complessivo del

patrimonio verde comunale. Infatti, la parte di tale appalto che è riferibile alla natura di “servizio”

comprende prestazioni di concreta operatività ma anche di presidio tecnico del patrimonio. Ed è con questa

funzione di presidio che l’Appaltatore è chiamato, tramite l’organicità, la completezza e la comprensibilità

della sua attività di informazione e comunicazione verso l’Amministrazione, a mettere quest’ultima in una

posizione di conoscenza chiara, esauriente, continua e complessiva della consistenza e delle condizioni

contingenti del patrimonio stesso. Ed è grazie a questa conoscenza che l’Amministrazione potrà così

assumere, per tale patrimonio, le scelte di indirizzo e controllo che riterrà più idonee e confacenti agli

obiettivi propri e dell’utenza che nell’Amministrazione comunale trova espressione, fatte comunque salve

sia l’osservanza di ogni normativa che il rispetto dei criteri di razionalità di gestione e di buona tecnica in

materia.

Con queste premesse, i principali obiettivi specifici che l’Amministrazione si pone con il presente appalto,

relativo al verde pubblico comunale, sono i seguenti:

1) mantenere in condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro delle componenti di aree verdi, alberate

stradali e alberi nelle aree a verde, cespugli, siepi, banchine stradali, attrezzature ludiche,

panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni, cancellate, ecc., attraverso il monitoraggio e

adeguati interventi manutentivi che migliorino lo standard qualitativo e garantiscano adeguate

condizioni di sicurezza per gli utenti;

2) mantenere ed implementare la conoscenza anagrafica e dello stato manutentivo dei beni oggetto

di appalto, attraverso l’aggiornamento costante, durante il corso di tutto il periodo contrattuale, del

censimento anagrafico informatizzato, già in possesso dell’Amministrazione e che verrà fornito

all’Appaltatore per la gestione dell’appalto;

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

3) di assicurare per tutto il periodo contrattuale l’aggiornamento continuo e tempestivo degli archivi

anagrafici e di gestione dei servizi predisposti dall’Amministrazione attraverso l’utilizzo dei sistemi

informatici messi a disposizione all’Appaltatore;

4) disporre di uno strumento che funzioni da interfaccia tra la struttura di manutenzione e l’utenza nel

suo complesso, attraverso l’istituzione di un “Call Center” informatizzato e gestito

dall’Appaltatore, funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, che permetta la raccolta di tutte

le segnalazioni, comunque pervenute, relative a disfunzioni, guasti ed esigenze di intervento

tecnico del patrimonio oggetto d’appalto, dando inoltre l’opportuna visibilità alle attività effettuate;

5) disporre di un servizio continuo di Reperibilità e Pronto Intervento in grado di fare fronte, in

tempi molto rapidi, a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica

incolumità, danni patrimoniali o gravi disagi, collegato al Call Center di cui sopra, funzionante 24

ore su 24 per 365 giorni all’anno.

Il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati e l’attuazione dei contenuti del Disciplinare Tecnico devono

portare a migliorare l’efficienza della gestione attraverso un’integrazione dei servizi e dei lavori volti alla

manutenzione dei beni oggetto di appalto, aumentando gradualmente l’incidenza degli interventi

programmati rispetto alla loro totalità, concentrando l’operato dell’Amministrazione sulle funzioni di

indirizzo e controllo delle attività previste nell’appalto, lasciando all’Appaltatore l’organizzazione e

l’esecuzione delle azioni tecniche, amministrative e di gestione dell’operatività necessarie per ottenere i

risultati richiesti.

Tenuto conto dell’importanza, vastità e complessità delle aree verdi e del numero di alberature oggetto di

appalto, l’Appaltatore dovrà progettare ed attuare opportune procedure e modalità per l’organizzazione e la

gestione delle attività richieste, al fine del raggiungimento degli obiettivi sopra richiamati e in modo da

consentire l'immediato avvio delle attività previste dall’appalto fin dalla presa in consegna, garantendo la

pronta esecuzione di tutti gli interventi necessari.

L’Appaltatore dovrà farsi carico e portare a soluzione tutti i problemi connessi alle esigenze manutentive

del verde pubblico e dei relativi componenti accessori oggetto di appalto.

L’Appaltatore dovrà adottare tutti i provvedimenti per l’organizzazione e la gestione del servizio in modo da

garantire a tutti gli utenti la sicurezza e la fruibilità delle aree verdi. A tal fine potrà disporre delle chiavi

degli immobili (intesi come aree verdi), dei manufatti e dell’impiantistica irrigua/elettrica facenti parte del

patrimonio oggetto di appalto e/o funzionali alla sua manutenzione e conduzione.

L’Appaltatore dovrà comunque gestire a proprio carico tali chiavi e dovrà integralmente restituirle a fine

contratto, con chiara ed esaustiva indicazione, su ciascun mazzo, delle serrature a cui fanno riferimento e

delle rispettive localizzazioni (impianti irrigui, pozzi freatici, impianti elettrici, ecc.).

L’Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di

circolazione con presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile

alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur

garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

L’Appaltatore dovrà, in questi casi, informare i competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di

intervento la segnaletica stradale necessaria e gli atti comunali inerenti l’occupazione del suolo pubblico

con l’anticipo di tempo previsto dalla normativa vigente in merito.

Inoltre la manutenzione di aree verdi (parchi giochi, giardini, vicinanza di abitazioni, ecc.) potrà avvenire in

presenza di utenti , con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al

contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti.

Il Comune di Foggia delega all’Appaltatore l’operatività delle azioni gestionali, di monitoraggio e

manutentive sul patrimonio oggetto di appalto, attività che lo stesso Appaltatore progetta ed eroga, oltre al

controllo sulla qualità degli interventi effettuati, tenuto conto delle prescrizioni del presente Capitolato

Speciale di Appalto (C.S.A.), da intendersi come prestazioni inderogabili richieste anche con l'obiettivo di

garantire continuativamente la sicurezza delle aree fruite e fruibili alla cittadinanza.

Ogni attività effettuata dall’Appaltatore dovrà risultare comprensiva dell’acquisizione delle eventuali

autorizzazioni necessarie all’operatività, degli oneri derivanti dalle particolari cautele, contromisure o misure

preventive da adottarsi nei singoli casi, anche se da richiedersi a terzi, della mano d’opera, dei materiali,

del macchinario ed attrezzatura, dei carburanti, di ogni materiale di consumo e di quanto necessario a

garantire la sicurezza degli operatori e dei terzi, al fine di fornire ogni prestazione correttamente eseguita

nei tempi previsti e con la qualità richiesta.

L’Appaltatore sarà responsabile dell’intero ciclo delle attività previste dall’appalto, fornendo altresì alla

funzione di controllo dell’Ente tutti le informazioni e gli strumenti necessari per valutare i servizi erogati ed

i lavori eseguiti. In ogni caso, l'Amministrazione potrà richiedere all'Appaltatore ogni integrazione e

modifica (anche organizzativa) necessaria per lo svolgimento delle attività di controllo.

Le funzioni di controllo sull’operato dell’Appaltatore restano in capo all’Amministrazione comunale, come

meglio specificato al successivo ART. 62.

ART. 52 - OGGETTO DEL SERVIZIO – SPECIFICHE TECNICHE

Il servizio dovrà essere svolto dall’Appaltatore in qualsiasi zona del Comune di Foggia o in aree rientranti

nel territorio comunale di Foggia, ivi comprese le Borgate (Incoronata, Cervaro, Segezia ecc.).

Le prestazioni descritte nel presente Disciplinare Tecnico riguardano l’esecuzione di tutte le azioni tecniche,

gestionali ed amministrative volte a mantenere, ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, l’efficienza

e la fruibilità del verde pubblico del Comune di Foggia e dei relativi componenti, con particolare riferimento

ai beni oggetto di appalto e delle componenti di aree verdi, alberate stradali e alberi su aree a verde,

cespugli, siepi, nonché delle attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo. Le aree verdi e le

alberature stradali viene data individuazione negli allegati al presente C.S.A., e viene di seguito riportata la

classificazione tipologica e la relativa consistenza presunta, desunta dal censimento anagrafico attualmente

in possesso dell’Amministrazione.

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52.1 - CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA INDICATIVA DELLE AREE A VERDE PUBBLICO

Si riporta di seguito la classificazione tipologica del verde pubblico del Comune di Foggia, quale

riferimento per le prestazioni richieste per l’attività di manutenzione.

CLASSE A – Verde intensivo

Parchi urbani (si intendono i giardini e parchi urbani di superficie superiore a 5.000 mq.),

condizionati dall'elevata pressione sociale dei fruitori.

CLASSE B – Verde intensivo con attrezzature ludiche (verde attrezzato)

Aree verdi di quartiere, rotatorie e parchi giochi.

CLASSE C – Verde di pregio

Aree verdi e giardini centro cittadino con maggiori esigenze manutentive rispetto allo standard,

(Villa comunale e piazza del centro cittadino).

CLASSE D – Verde naturale periferico -

Aree verdi borgate, aree marginali al tessuto urbano, spazi residuali o periferici a completamento

del tessuto urbano o all’interno dei quartieri artigianali/industriali. Aree spartitraffico, svincoli grandi

arterie stradali, strade di accesso alla città.

CLASSE E – Verde periferico borgate

Banchine delle strade comunali (S.C.) esterne alla tangenziale e suoli residui comunali.

La consistenza patrimoniale indicativa complessiva delle aree a verde risulta quindi dalla Tabella di seguito

riportata:

Tipologia Area Verde Quantità (mq) Superfici pavimentate (mq.)

Aree verdi classe A 201.261 20.000

Aree verdi classe B 444.193 10.000

Aree verdi classe C 40.684 48.700

Aree verdi classe D 285.722

Aree verdi Classe E 219.566

TOTALE 1.190.926 78.700

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52.2 - CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA ALBERATE STRADALI

Si riporta di seguito la classificazione tipologica delle alberate stradali del Comune di Foggia, quale

riferimento per le attività di manutenzione ordinaria.

Tipologia 1: esemplari di altezza non superiore a m 6

Tipologia 2: esemplari di altezza compresa fra m 6 e m 10

Tipologia 3: esemplari di altezza compresa fra m 10 e m 15

La consistenza patrimoniale presunta delle alberate stradali risulta quindi dalla tabella di seguito riportata.

Tipologia Alberata Stradale Quantità (n. di alberi)

Alberate stradali 1^ GRANDEZZA 3.660

Alberate stradali 2^ GRANDEZZA 10.870

Alberate stradali 3^ GRANDEZZA 1.890

TOTALE 16.420

Le quantità presunte sopra riportate sono da intendersi indicative e comunque corrispondenti ai dati ad

oggi rilevati ed in possesso dell’Amministrazione.

È obbligo dell’Appaltatore accettare la consegna delle aree verdi, dei relativi componenti e delle alberature

stradali oggetto di appalto in qualsiasi condizione si trovino all'atto dell’affidamento, essendo previsto che

le abbia, visitate e valutate prima della formulazione dell'Offerta.

L’attività avrà inizio con la sottoscrizione tra le parti del “Verbale di Consegna”.

Come già anticipato, il servizio di gestione e manutenzione richiesto prevede l’esecuzione di prestazioni

ordinarie remunerate attraverso il pagamento di un canone periodico, indirizzate al risanamento, alla

messa in sicurezza, alla valorizzazione ed al miglioramento del patrimonio oggetto di appalto, compresi i

casi particolari che richiedono l’immediata messa in sicurezza (Pronto intervento) su richiesta specifica

dell’Ufficio dell'Amministrazione (Responsabile del Procedimento e Direttore dell’Esecuzione Contratto) e

dalla Polizia Municipale.

52.3 - INTERVENTI DI MANUTENZIONE DA ESEGUIRE SULLE AREE A VERDE

L’attività di manutenzione è principalmente indirizzata al risanamento, alla valorizzazione e al

miglioramento delle aree verdi, del patrimonio arboreo e di tutti gli elementi di arredo presenti all'interno

delle aree verdi (attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni ecc.).

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In essa trovano realizzazione gli intenti e le scelte di indirizzo e controllo che l’Amministrazione comunale

riterrà più idonee e confacenti agli obiettivi propri e dell’utenza che in essa trova espressione.

52.4 - SERVIZI OGGETTO DELL’APPALTO

Vengono di seguito sinteticamente elencati i servizi richiesti all’Appaltatore (più dettagliatamente specificati

a partire dal ART.53 al ART.61), remunerati con il pagamento di un canone periodico il cui ammontare è

indicato al precedente ART. 7 (attività sub. 1.), servizi che sono da intendersi come prestazioni minimali ed

obbligatorie, e che sull’Offerta dei concorrenti potranno trovare miglioramento e/o integrazione.

1) Monitoraggio costante di tutte le aree verdi, le alberate stradali e le banchine stradali oggetto di

appalto e di tutti i loro componenti, con lo scopo principale di individuare situazioni di pericolo,

anche solo potenziale, per gli utenti e di individuare, programmare tutti gli interventi manutentivi

che si renderanno necessari od opportuni. I criteri e le modalità di effettuazione e comunicazione

di tale attività di monitoraggio dovranno attenersi rigorosamente a quanto prescritto dal ART.53

del presente Disciplinare Tecnico, sia negli appositi Allegati al Capitolato d’Appalto.

2) Formulazione e gestione, con riferimento alle lavorazioni previste dal ART.54 del Disciplinare

Tecnico, del piano di manutenzione complessivo di ogni area verde, alberata stradale e banchina

stradale in carico manutentivo (pianificazione) e dei programmi operativi di intervento

(programmazione).

3) Attività di manutenzione del patrimonio oggetto di appalto, dei relativi componenti e delle alberate

stradali, attraverso l’esecuzione delle lavorazioni previste agli appositi paragrafi (ART.55) del

presente Disciplinare Tecnico e sinteticamente riassunte nell’Allegato A.03.

4) Servizio di Reperibilità e Pronto Intervento per la messa in sicurezza, 24 ore su 24 per 365 giorni

all’anno, per fare fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica

incolumità, danni di tipo patrimoniale o a terzi e situazioni di grave disagio per l’utenza (ART.56).

5) Attività di programmazione, realizzazione e gestione (su specifiche dell’Amministrazione), per tutto

il periodo contrattuale, di servizi web-service relativi ai flussi informativi conseguenti alle attività

oggetto di appalto, al fine di permettere lo scambio informativo necessario alla gestione

dell’appalto.

6) Servizio di Call Center, tecnologicamente avanzato ed integrato con tutte le componenti del

sistema informativo (anagrafe, archivio di gestione), funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni

all’anno, che costituisca l’interfaccia verso tutti gli utenti delle attività connesse al servizio per la

raccolta di tutte le segnalazioni, comunque pervenute, relative alle disfunzioni e guasti del

patrimonio oggetto di appalto, permettendo inoltre la rapida attivazione del servizio di Reperibilità

e Pronto Intervento in caso di necessità, oltre che la visibilità dei servizi effettuati (ART.58).

7) Attività di gestione delle anagrafi di tutti i beni oggetto di appalto, attraverso l’aggiornamento

continuo, durante tutto il periodo contrattuale, delle schede tecniche rappresentanti lo stato di

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fatto, la loro rappresentazione sulla cartografia comunale e le modifiche, anche in conseguenza

degli interventi effettuati dall’Appaltatore e/o direttamente dall’Amministrazione (ART.59).

8) Esecuzione di sopralluoghi, anche al di là della corrente e costante attività di monitoraggio, su

richiesta del Servizio Ambiente (ART.60), al fine di risolvere particolari problemi manutentivi.

9) Gestione delle Informazioni e redazione di report mensili da concordare con il Servizio Ambiente,

con riferimento a tutte le attività richieste ed erogate per il patrimonio oggetto di appalto (ART.61).

ART. 53 - MONITORAGGIO SUL PATRIMONIO OGGETTO DELL’APPALTO

Si richiede all’Appaltatore di eseguire con costanza e continuità il monitoraggio delle condizioni di fatto del

patrimonio oggetto di appalto, nonché la raccolta delle esigenze di intervento con le seguenti finalità:

1) mantenimento delle condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro del patrimonio stesso;

2) verifica del risultato delle attività svolte e previste sul patrimonio, al fine di valutare la necessità di

adottare di interventi supplementari e/o migliorativi;

3) programmazione degli interventi manutentivi ordinari da eseguire su tutti i componenti oggetto di

appalto, tenuto conto delle loro diverse caratteristiche ed importanza;

4) segnalazione di stati di fatto, eventi o dinamiche che possano alterare la fisionomia del patrimonio

o avere significativo riflesso sulle sue condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro;

5) raccolta, verifica ed aggiornamento dei dati anagrafici relativi delle aree, alberate, cespugli, siepi,

banchine, arredi e attrezzature ludiche e di tutto ciò che comunque abbia rilevanza ai fini della

manutenzione e della fruizione del patrimonio affidato. All'Appaltatore è quindi richiesto di

verificare che le misure e mappe degli archivi anagrafici siano corrispondenti a ciò che si rileva sul

territorio. Le comunicazioni conseguenti alle risultanze di quanto rilevato in tale attività devono

essere continuamente registrate su supporto che le renda consultabili “on-line” al Servizio

Ambiente, complete di ogni loro contenuto di informazione.

Le attività di monitoraggio, di raccolta e strutturazione delle esigenze di intervento sono da intendersi

continuative, per tutto il periodo contrattuale, e si realizzano anche, ma non soltanto, grazie al presidio

costante degli operatori dell’Appaltatore presenti sul patrimonio oggetto di appalto anche durante la

semplice operatività.

Relativamente al patrimonio arboreo, all’impiantistica irrigua e alle attrezzature ludiche, vista la specifica

criticità di tali tipologie di oggetti di manutenzione, dovrà essere oggetto anche di supplementare attività di

monitoraggio secondo cadenze periodiche più avanti dettagliate e a cura di personale specificamente

preparato.

E’ comunque fatta salva la necessità di intervenire in regime di Pronto Intervento, così come descritto al

successivo ART.56, laddove la situazione lo richieda o lo lasci ipotizzare.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

L’Appaltatore dovrà mettere a punto ed attivare efficaci procedure informative finalizzate a prevenire la

reiterazione di richieste riguardanti problemi a suo tempo già regolarmente e compiutamente comunicati e

che non hanno ancora avuto risposta nell’emissione dell’ordine di lavoro.

Pertanto, grazie a questa azione di controllo preliminare e “filtro” delle richieste, da effettuarsi a cadenza

almeno semestrale, non dovrà essere necessaria la reiterazione della richiesta e dovrà essere garantita

l’esecuzione dell’intervento segnalato al Call Center dal cittadino e/o dall’operatore di zona.

La reiterazione della medesima richiesta comporta l'applicazione delle penali previste al successivo ART.64.

53.1 - RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO E DELLE ESIGENZE DI

INTERVENTO

La rendicontazione del monitoraggio, relativamente alla definizione del grado di priorità, dovrà considerare

le singole specificità in primo luogo in relazione all'“effetto bersaglio” di quanto rilevato, ad es. la stessa

rilevazione riscontrata in aree diverse (aree ad alta o bassa frequentazione) dovrà avere gradi di priorità

diversi.

La rendicontazione del monitoraggio, dovrà attenersi rigorosamente al requisito di completezza e continuità

delle registrazioni su supporto informatico e rese consultabili dal Direttore dell’Esecuzione e dal

Responsabile del Procedimento.

53.2 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI

STATICHE, FITOSANITARIE E INTERFERENZIALI DELLA VEGETAZIONE OGGETTO DI

APPALTO

L'Appaltatore deve provvedere ad una verifica costante e continuativa dello stato vegetativo e fitosanitario

dell’intero patrimonio vegetale oggetto di appalto.

L’Appaltatore assume la responsabilità civile e penale per quanto attiene la statica arborea e i

conseguenti, eventuali, danni a terzi, nessuno escluso, a partire dal primo giorno di esercizio dell'appalto.

Qualora si presentassero situazioni di pericolosità statica o vi fossero elementi tali da far supporre problemi

di stabilità di esemplari arborei, o anche solo di parti significative della loro chioma, tali da prevedere la

necessità di interventi immediati atti alla salvaguardia della pubblica incolumità, l’Appaltatore dovrà

provvedere:

1) all’immediata messa in sicurezza dell’area circostante, in regime di Pronto Intervento, comunicando

in tempo reale la situazione al Servizio Ambiente e/o alla Polizia Municipale;

2) alla tempestiva adozione dei necessari interventi, compreso l’abbattimento della pianta instabile o

potenzialmente instabile se immediatamente necessario, anche in assenza di specifico riscontro del

Servizio Ambiente.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In quest’ultimo caso, ad abbattimento avvenuto, l’Appaltatore avrà cura di documentare al Servizio

Ambiente lo stato fitosanitario dell'albero con particolare riferimento ai sintomi e danni aventi conseguenze

sulla sua stabilità, attraverso la compilazione di un modulo specifico accompagnato da adeguata

documentazione fotografica. L’Appaltatore dovrà inoltre contestualmente provvedere all’annotazione

dell’avvenuta rimozione dell’albero sui supporti documentali dell’Amministrazione comunale nei quali è

registrata la consistenza del patrimonio arboreo oggetto di appalto.

Nel caso in cui l’Appaltatore ritenga invece che l’intervento di abbattimento non rivesta carattere di

urgenza immediata, potrà proporlo come programmabile, dandone comunicazione al Servizio di cui sopra

secondo i normali criteri e modalità di comunicazione e rendicontazione dei risultati del monitoraggio e

delle esigenze di intervento, di cui al punto 53.1.

Alle piante arboree interamente secche dovrà venire assegnato il grado di priorità alta (classe D),

prevedendo un termine entro cui effettuare l’abbattimento non superiore a 5 giorni.

Sono però da ritenersi da rimuovere in regime di Pronto Intervento (vale a dire con l’immediatezza ad esso

specificamente riferita) quegli alberi (o quelle parti della loro chioma) per i quali l’Appaltatore, viste le

condizioni di fatto, non ritiene opportuna una permanenza in loco superiore ai 2 giorni naturali e

consecutivi.

In caso di richiesta di abbattimento, nelle more delle scadenze sopra citate, il Direttore per l’Esecuzione del

Contratto potrà convocare, se lo ritiene opportuno, un sopralluogo congiunto con personale tecnico

dell’Appaltatore, allo scopo di una più approfondita valutazione della situazione complessiva dell’albero.

Qualora non ritenga di convocare il sopralluogo, l’Appaltatore potrà procedere all’abbattimento.

Resta inteso che, per gli interventi di abbattimento, qualora per qualsiasi motivo l’ordine di esecuzione non

risulti pervenuto all’Appaltatore al quinto giorno naturale e consecutivo antecedente la scadenza proposta

dall’Appaltatore stesso, questi potrà procedere all’abbattimento, anche in assenza di emissione di ordine di

lavoro da parte del Direttore per l’Esecuzione del Contratto.

Nelle attività di verifica delle condizioni statiche e fitosanitarie del patrimonio vegetale, l'Appaltatore deve

impiegare personale che risulti dotato di adeguata qualificazione in campo agronomico e forestale

(abilitazione professionale all’esercizio della professione di Dottore Agronomo o Forestale, Perito Agrario o

Agrotecnico, con obbligo di attestazione di frequenza a corsi di formazione specifici) nonché di specifica

esperienza (documentata) in attività di verifica statica e fitosanitaria sul verde urbano.

Nel caso in cui, durante l’attività di monitoraggio delle condizioni del patrimonio arboreo, o anche durante

l’esecuzione dell’operatività manutentiva, si rilevassero fondati sospetti della presenza di patologie per le

quali è prescritta, dall’apposita normativa legislativa, la lotta obbligatoria, o comunque patologie

particolarmente significative a carico della vegetazione oggetto di appalto, l’Appaltatore dovrà avere cura di

effettuare i rilievi ed i prelievi di tessuto necessari ad una corretta diagnosi, se del caso trasmettendoli agli

organi o agli uffici a ciò competenti (p. es. Servizio Fitosanitario Regionale), dandone nel contempo

tempestiva notizia al Servizio Ambiente.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

L'attività complessiva di verifica dello stato vegetativo e fitosanitario del patrimonio vegetale oggetto

dell’appalto dovrà essere documentata dalla presentazione, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e

con cadenza trimestrale, di una relazione riepilogativa riguardante sia la situazione generale, con

riferimento alla criticità di singole specie arboree, sia, attraverso specifiche schede, la situazione di singoli

esemplari esaminati con l’aiuto di strumentazione.

Il Servizio Ambiente potrà richiedere all’Appaltatore, in qualsiasi momento, di conoscere, relativamente ad

uno o più esemplari arborei specificamente individuati, le risultanze dell’attività di monitoraggio statico e

fitosanitario. Resta inteso che il Servizio Ambiente, ai fini della concreta operatività e manutenzione del

patrimonio arboreo comunale, non è tenuto a prendere in considerazione tali dati se essi non saranno

formalmente comunicati.

L’Appaltatore dovrà assicurarsi che gli abbattimenti effettuati siano riportati, entro il successivo terzo giorno

lavorativo nel censimento del verde comunale, affinché esso sia sempre tenuto aggiornato.

Il monitoraggio del patrimonio vegetale oggetto di appalto si articola essenzialmente nelle seguenti attività:

1. Verifica statica e verifica fitosanitaria visiva;

2. Verifica statica strumentale.

53.3 VERIFICA STATICA E FITOSANITARIA VISIVA DI ALBERATURE ED ELEMENTI VEGETALI

In merito all’attività di controllo statico di tutti gli alberi facenti parte del patrimonio comunale oggetto di

appalto, l’Appaltatore dovrà provvedere, a partire dalla consegna del servizio, ad attenta verifica visiva

esterna relativa alla presenza di sintomi che appaiono significativi sotto tale profilo, quali ad esempio:

irregolarità nel profilo del tronco, cavità su di esso o sulle branche primarie (anche attribuibili all’attività di

parassiti), seccumi, rotture, significativi squilibri, nonché evidenza di carpofori fungini nel terreno

circostante di ogni esemplare arboreo, al colletto, sul tronco, sulle branche primarie, all’interno delle cavità

eventualmente esistenti.

L’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva sarà da intendersi costante e continuativa, e tale da coprire

l’intero patrimonio di aree verdi ed alberate stradali oggetto di appalto nell’arco di un periodo massimo di

sei mesi.

All’inizio del servizio l’Appaltatore dovrà comunicare al Direttore per l’Esecuzione del Contratto sia la

periodicità con cui si otterrà la copertura dell’intero patrimonio oggetto di appalto, sia il calendario di ogni

singolo periodo, articolato per zone omogenee del territorio comunale, attraverso cui si realizzerà tale

completa copertura. E’ facoltà del Direttore per l’Esecuzione del Contratto, entro il primo trimestre del

servizio, disporre, con motivazione, la modifica di tale calendario periodico.

L’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva ha lo scopo di individuare, con la dovuta tempestività, tutte

le alterazioni rilevanti sotto il profilo statico e/o fitosanitario, intese come sintomi e/o danni, anche

provocati da imperizia di chiunque.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Nel caso in cui le alterazioni rilevate siano tali da presupporre l’adozione di specifici interventi, andranno

annotate, descritte, trasmesse e rese disponibili (secondo le modalità e i criteri stabiliti per il monitoraggio

al punto 53.1), complete dell’indicazione della probabile causa avversa (parassita vegetale o animale,

patogeno fungino, avversità di altro genere) e della loro potenziale pericolosità, il tutto con esplicito e

fondamentale riferimento agli interventi da porre in essere.

Gli interventi ritenuti idonei a fronteggiare la situazione fitosanitaria sono compresi nell’operatività a

canone.

Le osservazioni relative a sintomi e danni presenti a carico degli alberi e, nei soli casi significativi, su altre

tipologie di vegetazione (piante arbustive), dovranno essere condotte in modo tale da:

1) rilevare ogni elemento o fattore avente attinenza con la pubblica incolumità;

2) rilevare ogni elemento o fattore che indichi presenza di avversità fitopatologiche;

3) rilevare l’esigenza di procedere a interventi cesori di risanamento;

4) rilevare presenza di seccumi significativi o che comunque richiedano un intervento complessivo

di rimonda della chioma o di abbattimento di interi esemplari disseccati;

5) essere condotte su ciascuna area verde nella sua totalità.

Nel caso di concreti indizi che attestino la potenziale instabilità dell'albero, in particolare per le situazioni ad

elevato “effetto bersaglio”, si potrà procedere all'abbattimento diretto.

In riferimento alle situazioni che più comunemente possono presentarsi, si indicano nello schema

seguente il criterio degli interventi che l’Appaltatore dovrà adottare:

Sintomo o danno osservato Misura da adottarsi

Piante morte e con stato vegetativo

e fitosanitario irrecuperabile

Abbattimento

Alberi di platano con sintomi di

cancro (Ceratocystis fimbrata)

Prelievo di campione e consegna direttamente al

Servizio Fitosanitario Regionale e conseguente

adozione delle misure disposte dal Servizio

Conifere interessate da attacchi di

processionaria del pino

(Traumatocampa pityocampa)

Eliminazione dei nidi o eventuale adozione di lotta

biologica

Sintomi o danni che hanno

conseguenze sulla stabilità dell’albero

o di parti significative della chioma.

Verifica statica strumentale, eventualmente anche

in quota, con indicazione di un ordine di priorità.

Nel caso di concreti indizi che attestino la

potenziale instabilità dell’albero, in particolare per

le situazioni ad elevato effetto “bersaglio”, si potrà

procedere all’abbattimento diretto

Sintomi o danni che possono avere

in futuro conseguenze sulla stabilità

dell’albero ( es. zone prive di

corteccia, ferite, ecc.)

Controllare in seguito l’evoluzione della gravità del

sintomo o danno a velutare quale intervento

eseguire( es. verifica statica strumentale,

eliminazione branche lesionate, ecc)

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Presenza di parti di chioma

completamente prive di vegetazione

o con poca vegetazione

Potatura di risanamento o di rimonda.

Presenza di branca primaria o

secondaria (secca) o con pochissima

vegetazione (albero adulto)

Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli

seccumi eventualmente presenti sull’esemplare.

Presenza di branca primaria o

secondaria (secca) o con pochissima

vegetazione (albero di nuovo

impianto)

Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli

seccumi eventualmente presenti sull’esemplare.

Presenza di un grosso ramo

(diametro > 5 cm) su pianta adulta

(secco) o con pochissima

vegetazione

Eliminazione della grosso ramo e dei rimanenti,

piccoli seccumi eventualmente presenti

sull’esemplare.

53.4 – LAVORAZIONE V.S.S.A. - VERIFICA STATICA STRUMENTALE ALBERATURE

L’Appaltatore deve realizzare un servizio costante e continuativo di verifica strumentale della stabilità

complessiva degli individui e delle branche primarie delle piante arboree nelle aree verdi e nelle

alberate stradali oggetto del servizio, secondo una programmazione autonomamente formulata, tenuto

debito conto delle risultanze dell’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva, o di precedenti verifiche

strumentali eventualmente già effettuate su singoli esemplari.

In ogni modo il servizio dovrà essere tale da sottoporre annualmente a verifica strumentale il numero

minimo di 300 esemplari arborei, con maggior riguardo a quelli per i quali, per collocazione o

dimensioni, la stabilità appare fattore più rilevante, anche in relazione alla “classe di rischio” nonché

al cosiddetto “effetto bersaglio”.

Ad ogni singolo esemplare arboreo verificato strumentalmente dovrà corrispondere la redazione e la

trasmissione di una scheda descrittiva delle caratteristiche dell’albero stesso e degli esiti delle prove,

completa di ogni elemento necessario all’individuazione ed al reperimento di esso sul territorio.

L’insieme di tali schede dovrà essere accompagnato da una tabella riepilogativa della quantità delle

verifiche svolte fino a quel momento, su base annuale. La tabella, in formato di “lista annuale” con

funzione di “contatore” , ordinata per albero, la data dell’effettuazione della prova statica, la classe di

rischio dell’esemplare arboreo e il numero progressivo di rilievo strumentale.

Per esemplari arborei di dimensioni e/o valore paesaggistico di particolare rilevanza, ritenuti da

abbattere in seguito a rilievi strumentali, in sede di trasmissione della relazione trimestrale dovranno

essere prodotti, per esemplari il cui diametro a m 1,30 dal colletto superi i 60 cm, anche gli elaborati

grafici, risultanti dai rilievi stessi, che ne attestano l’instabilità.

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Ogni singolo esemplare arboreo per il quale sia stata ritenuta opportuna l’esecuzione di una verifica

strumentale dovrà altresì essere censito singolarmente, con correlata attribuzione di un numero di

codice, al fine del suo inserimento negli archivi anagrafici.

L’attività di verifica strumentale deve essere effettuata mediante le più recenti metodologie proposte

dagli esperti a livello internazionale.

Risulta ottimale l’applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment) messo a punto dal professor

Mattheck del Centro di Ricerche Nucleari di Karlsruhe (D).

L'Appaltatore deve inoltre dimostrare il possesso dell'attrezzatura minima necessaria per l'applicazione

del metodo VTA: "martello Metriguard”, frattometro, “Resistograph”, attrezzatura di ispezione ed

eventuale altra strumentazione di nuova concezione che possa migliorare il rilievo, quale il Tomografo.

53.5 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI

E DELLA FUNZIONALITA’ DELL’IMPIANTISTICA IRRIGUA

Per ogni impianto irriguo soggetto al servizio, l’attività di monitoraggio è da svolgersi secondo la

periodicità che si esplica con le frequenze minimali sotto indicate, fatte salve ulteriori verifiche la cui

esecuzione risulti necessaria in corso di esercizio:

a) entro la fine del mese di marzo di ogni anno, esecuzione di un controllo generale delle componenti

dell’impianto, finalizzato alla sua riattivazione (compresa la riattivazione stessa), e all’esecuzione di

tutte le manovre e regolazioni, necessarie ad un ottimale funzionamento a regime;

b) ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra per ciascuno dei

mesi di aprile, maggio, giugno di ogni anno;

c) esecuzione di n.2 (due) passaggi in ciascuno dei mesi di luglio, agosto e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno di essi, per la ripetizione del complesso di

verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra; d) esecuzione di n.1 (uno) passaggio nel mese di ottobre di ogni anno, per le verifiche, controlli,

manovre e regolazioni finalizzate alla disattivazione invernale dell’impianto (compresa la

disattivazione stessa), tali da prevenire, per quanto possibile, ogni eventuale, prevedibile problema

che dovesse presentarsi alla successiva riattivazione primaverile.

E’ richiesto che nei passaggi finalizzati al monitoraggio dell’impiantistica venga contestualmente

realizzata, laddove possibile, l’attività di conduzione di essa, consistente in tutti quegli interventi

necessari ad assicurarne la funzionalità, così come descritti al punto 55.16.

L’Appaltatore è quindi tenuto a verificare e controllare l’integrità e la funzionalità dell’impiantistica

irrigua a servizio del patrimonio oggetto di appalto, in quanto facente parte integrale di esso.

Il monitoraggio dovrà prevedere:

1) la verifica della presenza di carenze idriche e/o ristagni d’acqua;

2) l’avviamento di un ciclo manuale dell’impianto per i vari settori, al fine di verificarne la funzionalità;

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3) regolazione dell’impianto ed eventuale sostituzione di componenti ogni volta che vengono

riscontrate anomalie;

4) la migliore programmazione del sistema in funzione della stagione e delle esigenze del prato.

Tale attività si esplicherà ordinariamente sugli impianti irrigui attivi. La programmazione di tali attività

dovrà essere resa visibile e dovrà essere effettuata secondo quanto previsto dall’ART.54.

Potranno essere richieste verifiche o controlli anche in aree in cui sono presenti impianti irrigui non

attivi, senza che l’Appaltatore abbia nulla a pretendere.

L'attività complessiva di verifica delle condizioni e della funzionalità dell’impiantistica irrigua oggetto

dell’appalto dovrà essere documentata, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e con cadenza

mensile, attraverso una relazione riepilogativa riguardante la situazione generale e da specifiche schede

relative alle criticità di ogni singolo impianto.

53.6 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE

ATTREZZATURE LUDICHE

Per ogni attrezzatura ludica l’attività di monitoraggio, in riferimento alle indicazioni tecniche contenute

nelle norme UNI En 1176 e 1177, è da svolgersi secondo la periodicità e le modalità sotto indicate,

riferibili a tre fasi distinte:

1. Ispezione visiva ordinaria da effettuarsi con frequenza almeno settimanale per verificare rotture o

danneggiamenti, derivanti da atti vandalici o dal normale deterioramento provocato dall'azione degli

agenti atmosferici e dall'utilizzo.

2. Ispezione operativa da effettuarsi con personale tecnico qualificato, con frequenza mensile nel

periodo da maggio a settembre compresi (5 ispezioni) e nel mese di febbraio e di novembre di ogni

anno, per un totale di 7 ispezioni/anno, per verificare nel dettaglio lo stato delle attrezzature e più

precisamente:

a) controllo dei livelli delle superfici;

b) controllo dello stato delle fondazioni delle attrezzature;

c) controllo della stabilità dell’attrezzatura;

d) controllo del corretto serraggio degli elementi di fissaggio;

e) controllo dello stato della verniciatura e della necessità di trattamento delle superfici;

f) controllo dello stato della lubrificazione dei giunti;

g) controllo delle parti di maggior uso come sedili, catene reti e scivoli;

h) controllo dell’eventuale presenza di parti scheggiate;

i) controllo visivo di eventuali parti mancanti o danneggiate e rotture imputabili ad atti vandalici o al

normale deterioramento provocato dall'azione degli agenti atmosferici e dall'utilizzo;

j) controllo dei requisiti normativi di sicurezza.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In questa fase di ispezione e con la stessa frequenza, devono essere contestualmente svolte tutte le

attività comprese nella lavorazione denominata “risanamento attrezzature ludiche”, di cui all’ ART.55.2,

e specificatamente:

a) eventuale lavaggio delle attrezzature;

b) fissaggio, serraggio ed eventuale sostituzione/integrazione di viti e bullonerie, compresi

tappi-coprivite/copribullone dove necessario;

c) lubrificazione dei giunti.

3. Ispezione principale annuale, da effettuarsi con personale tecnico qualificato nel periodo

compreso tra i mesi di marzo e aprile di ogni anno, attraverso la quale verificare in modo approfondito il

livello complessivo di sicurezza delle attrezzature; tutte le attrezzature ludiche devono essere sottoposte

a controlli approfonditi, in modo da poter rilevare tutti gli eventuali difetti, anche i più nascosti. Questo

monitoraggio deve valutare inoltre l'entità degli interventi necessari nel breve e medio termine

(intendendo per quest'ultimo un arco temporale pari ad almeno 1 anno) necessari per il mantenimento

in buone condizioni della attrezzature, valutando nel contempo l'opportunità tecnica ed economica di

procedere con la rimozione ed eventuale sostituzione delle attrezzature rispetto agli interventi previsti.

L'attività complessiva di verifica dello stato della attrezzature ludiche oggetto dell’appalto dovrà essere

documentata dalla presentazione, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e con cadenza mensile, sia

di una relazione riepilogativa riguardante la situazione generale sia attraverso specifiche schede che

facciano riferimento alla criticità di singole strutture.

ART. 54 - PIANO DI MANUTENZIONE COMPLESSIVO (PIANIFICAZIONE) E PROGRAMMI

OPERATIVI DI INTERVENTO (PROGRAMMAZIONE)

L’Appaltatore dovrà formulare e gestire – relativamente alle lavorazioni previste dal presente

Disciplinare Tecnico, alla consistenza, alle condizioni di fatto scaturite dal monitoraggio e dall’attività di

raccolta dati e conseguenti esigenze di intervento, alla dinamica del patrimonio oggetto di appalto e alla

stagionalità dei fenomeni vegetativi - il piano di manutenzione complessivo per ogni area e alberata

stradale di tale patrimonio (pianificazione), con le opportune articolazioni temporali, tenuto conto delle

diverse tipologie d’intervento.

In base alla pianificazione - che dovrà essere riferita all’anno solare e rivista con cadenza trimestrale -

dovranno essere formulati programmi operativi d’intervento (programmazione), riferiti ai singoli mesi

dell’anno.

L’obiettivo della revisione trimestrale del piano annuale consiste nel poter sempre disporre di un quadro

che permetta la verifica degli interventi pianificati, con riferimento al periodo di validità del piano ed ai

risultati dell’attività di monitoraggio.

Il Servizio Ambiente ha la facoltà di richiedere modifiche alla pianificazione formulata dall’Appaltatore e,

sulla base di tali modifiche, l’Appaltatore sarà tenuto a riformulare la pianificazione.

La pianificazione annuale dovrà essere presentata al Servizio Ambiente, per l’approvazione, entro il

mese precedente l’inizio della successiva annualità. Anche le revisioni trimestrali a tale pianificazione

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dovranno essere trasmesse all’Ufficio di cui sopra entro la metà del mese precedente l’inizio del

trimestre cui fanno riferimento.

I contenuti di tali documenti dovranno avere riferimento puntuale alle aree verdi ed alle alberate stradali

singolarmente codificate (“dove”). Per ogni area o alberata dovranno essere indicate le singole

lavorazioni previste (“cosa”), il mese in cui se ne prevede l’esecuzione, e le quantità previste (“quanto”),

sempre riferite al singolo mese.

A corredo dei documenti di pianificazione è richiesta una breve relazione che sintetizzi i risultati attesi

dalla realizzazione di quanto previsto.

Sulla base della pianificazione annuale (intesa come comprensiva delle revisioni trimestrali) e dei

risultati delle attività di monitoraggio, così come descritte nel presente disciplinare, è richiesto che

l’Appaltatore formuli programmi di intervento articolati su due livelli:

Programma mensile;

Programma giornaliero.

Nella programmazione devono essere descritte in dettaglio, per ogni area e alberata singolarmente

codificata oggetto delle attività, tutte le lavorazioni programmate.

Il programma mensile dovrà essere presentato entro il giorno 20 precedente al mese di validità, al fine

di permettere all’Ufficio l’eventuale richiesta di modifiche. Queste ultime verranno trasmesse entro il

giorno 25 all’Appaltatore, che a sua volta dovrà registrarle, ritrasmettendo il programma definitivo entro

l’inizio del mese di riferimento.

In ogni caso rimane responsabilità dell’Appaltatore l’aggiornamento di tale programma e la sua

compatibilità con la pianificazione a più lungo termine.

Il programma giornaliero dovrà essere reso disponibile al Servizio Ambiente entro le ore 9 del giorno a

cui si riferisce, al fine di favorire il controllo operativo da parte dell’Amministrazione. Entro le 9 del

giorno successivo l’Appaltatore dovrà evidenziare adeguatamente, di ogni intervento, se è stato

materialmente compiuto, se è stato iniziato ma non è ancora compiuto, o se è stato differito. E’ facoltà

dell’Ufficio di cui sopra chiedere le motivazioni degli eventuali differimenti di esecuzione e, qualora le

condizioni meteorologiche lo consentano, decidere delle priorità tra i vari interventi programmati. Resta

comunque inteso che eventuali differimenti di esecuzione non dovranno in alcun modo comportare una

diminuzione del complesso delle attività previste in sede di programmazione mensile.

E’ comunque facoltà del Direttore per l’Esecuzione del Contratto incidere sull’articolazione temporale

delle lavorazioni programmate qualora emergesse l’esigenza di anteporre determinati interventi sulla

base di specifiche, particolari esigenze manifestate dall’utenza (per esempio esecuzione di tutela

igienica e/o sfalcio in giorni prefestivi o immediatamente prima di particolari eventi), senza che ciò

comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

ART. 55 – ATTIVITÀ’ DI MANUTENZIONE ORDINARIA

L’Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di

circolazione in presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile

alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur

garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi. L’Appaltatore dovrà in questi casi informare i

competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di intervento la necessaria segnaletica stradale e gli

specifici atti comunali inerenti l’occupazione del suolo pubblico, nei tempi previsti dalla normativa

vigente in materia.

La manutenzione di diverse aree verdi potrà avvenire in presenza di utenti (parchi, giardini, vicinanza

di abitazioni, ecc.), con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al

contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti.

Rimane a carico dell’Appaltatore il mantenimento della continuità del transito di pedoni ed altri utenti,

mediante la predisposizione di percorsi segnalati e/o protetti, affinché l’utenza possa transitare in

condizioni di sicurezza.

Quando ritenuto necessario dal Servizio Ambiente, potrà essere richiesto all'Appaltatore di informare i

cittadini attraverso altre forme presumibilmente più efficaci, quali ad esempio cartelli, comunicati

stampa, etc..

Potranno esservi circostanze in cui gli orari ed i giorni di esecuzione degli interventi saranno disposti

oltre che dal Servizio Ambiente, dai competenti uffici preposti alla regolamentazione e controllo della

viabilità (Mobilità Urbana e Polizia Municipale), senza che l’Appaltatore possa pretendere il

riconoscimento di maggiori oneri.

L’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere, oltre alla normale operatività già prevista, interventi

in giornate prefestive e festive per alcune fasi lavorative inerenti la pubblica incolumità o altre particolari

esigenze, senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.

L’Appaltatore dovrà farsi carico di ottenere tutte le autorizzazioni eventualmente necessarie per

l’esecuzione dei lavori, oltre che dei relativi costi, con esclusione della sola tassa di occupazione del

suolo pubblico.

Si riportano qui di seguito le tipologie di lavorazione a canone richieste, da eseguire a cura

dell’Appaltatore sulla base della programmazione e della classificazione tipologica del patrimonio verde

oggetto di appalto di cui ai paragrafi precedenti, oltre che a seguito delle richieste del Servizio

Ambiente.

Le lavorazioni ed i controlli sono comunque da intendersi riferite all’intero patrimonio affidato in

gestione, specificando che, per la vastità e la varietà di esso, le quantità individuate come indicative

dell’entità delle singole tipologie di lavorazione hanno valore statistico e/o previsionale.

55.1 – LAVORAZIONE MVP – PULIZIA AREE VERDI E SUPERFICI PAVIMENTATE DI

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

PERTINENZA

Periodo di esercizio: Costante

Periodicità: come di seguito distinto

Modalità operative

L’intervento comporta:

1) Pulizia dell’area a verde per ogni classe di manutenzione comprensiva di raccolta e rimozione di rifiuti

di ogni genere (carta, vetro, plastica, lattine, ecc.), della vegetazione avventizia e delle foglie. L'attività

comprende anche lo spazzamento delle superfici pavimentate e/o di viabilità pedonale interna all’area

verde o piazza, e raccolta e rimozione dei rifiuti di ogni genere ivi presenti. La competenza della pulizia

e spazzamento è intesa fino al limite del ciglio stradale, comprendendo il marciapiede che delimita la

piazza o l’area quale pertinenza delle medesime.

Le coperture delle superfici di pertinenza delle aree verdi o piazze, possono risultare di varia natura:

pavimentate, bitumate, mattonelle autobloccanti, lastre cementizie, ghiaia ecc.

2) Conferimento, compreso l’onere di smaltimento, in impianto autorizzato, secondo la normativa vigente

in merito, di ogni materiale di qualsiasi natura, dimensione o provenienza presente sulle aree verdi

(comprese foglie e materiali di origine vegetale e rifiuti definibili come ingombranti).

In merito alla qualità dei materiali si esemplifica, non escludendo altre tipologie non menzionate, il termine

generico di rifiuto in:

a) carte, cartoni, contenitori per alimenti anche estremamente minuti;

b) lattine, bottiglie, contenitori e parti di essi in vetro e plastica o della più varia natura, anche

classificabili come rifiuti ingombranti;

c) foglie e detriti vegetali di qualsiasi natura (rami, parti di pianta, eventuali residui);

d) deiezioni canine ed escrementi di qualsiasi natura;

e) cestini, segmenti di staccionata, panchine e qualsiasi altro arredo o manufatto pertinenziale o a

servizio del verde oggetto di appalto, o parti di esso che risultino divelte.

Aree verdi CLASSE A : 300 interventi/anno: interventi quotidiani compresi prefestivi.

Aree verdi CLASSE B : 150 interventi/anno interventi 3 turni settimanali per tutto l'anno.

Aree verdi CLASSE C : 365 interventi/anno festivi compresi.

Aree verdi CLASSE D: 12 interventi/anno 1 turno mensile per tutto l'anno.

Aree verdi CLASSE E : non previsto.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Ogni intervento è da intendersi comprensivo di svuotamento dei cestini portarifiuti anche collocati

straordinariamente e temporaneamente, raccolta in maniera differenziata e conferimento di ogni rifiuto in

impianto autorizzato e secondo le leggi vigenti in materia; in particolare il materiale organico vegetale

dovrà essere conferito in impianto di compostaggio.

Al fine di monitorare i problemi che ne sono all’origine, tale specifica operatività dovrà essere oggetto di

appositi report, redatti su scala mensile, in cui siano evidenziate le quantità raccolte, da trasmettersi al

Servizio Ambiente entro il termine del mese successivo a quello di riferimento.

L’intervento può comportare, su specifica e contingente richiesta dell’Ufficio di cui sopra, anche l’accurato

lavaggio delle superfici artificiali comprese nel patrimonio oggetto di appalto, a mezzo lancia idrica,

additivato da specifico prodotto atto alla disinfezione e non inquinante le coperture vegetali, senza che ciò

comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.

Dimensionamento indicativo della lavorazione

Il prospetto sotto riportato considera le superfici delle aree verdi oggetto dell’appalto come rilevate dal

censimento attualmente in uso all’Amministrazione, ripartite secondo i regimi manutentivi cui sono

assoggettate ai fini delle lavorazione M.V.P. (manutenzione verde pulizia).

55.2 – LAVORAZIONE MVL – CONTROLLO e RISANAMENTO ATTREZZATURE LUDICHE

Periodo di esercizio

Costante

Periodicità

7 interventi anno, da eseguirsi nei mesi di novembre e febbraio e con frequenza mensile da maggio a

settembre.

Tipologia Area

Verde

Quantità aree

a verde (mq.)

Quantità aree

pavimentate (mq.)

Aree Verdi CLASSE A 201.261 20.000

Aree Verdi CLASSE B 444.193 10.000

Aree Verdi CLASSE C 40.684 48.700

Aree Verdi CLASSE D 285.722

TOTALE 971.860 78.700

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Modalità operative

L'intervento prevede:

1. fissaggio, serraggio ed eventuale sostituzione/integrazione di viti e bullonerie, compresi tappi-

coprivite/copribullone dove necessario;

2. lubrificazione dei giunti.

Dimensionamento indicativo della lavorazione

n. 100 attrezzature a funzione ludica

55.3 – LAVORAZIONE MVE – MANUTENZIONE VEGETAZIONE ERBACEA

L’appaltatore dovrà provvedere all’esecuzione delle attività descritte di seguito con le frequenze adeguate

per raggiungere gli obiettivi minimi richiesti dal Capitolato. Le modalità di intervento variano in funzione

delle CLASSI di appartenenza delle singole aree verdi elencate nel database della consistenza e

georeferenziate sulle tavole cartografiche:

Aree verdi di CLASSE A e B:

1) tosatura dei prati con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 6- 8 cm. di

altezza;

2) raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata obbligatoria il PRIMO e

ULTIMO intervento, per tutti gli altri interventi non è obbligatoria la raccolta se e solo se il

materiale di risulta non sia presente in quantità eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito

uniformemente sulla superficie d’intervento (“mulching”), in caso non si soddisfi detta indicazione

bisognerà eseguire l’operazione di raccolta ;

3) prima della tosatura del prato bisognerà provvedere alla pulizia dello stesso, con raccolta di

cartacce, plastica, vetri o altri rifiuti abbandonati sui prati, nonché lo svuotamento dei cestini

portarifiuti presenti sull’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di

risulta.

Aree verdi di CLASSE C:

1) tosatura dei prati con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 6 - 8 cm. di

altezza;

2) raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati TASSATIVA e completa per tutti gli

interventi di taglio eseguita contestualmente al taglio del prato;

3) prima della tosatura del prato bisognerà provvedere alla pulizia dello stesso, con raccolta di

cartacce, plastica,vetri o altri rifiuti abbandonati sui prati, nonché lo svuotamento dei cestini

portarifiuti presenti sull’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di

risulta.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Aree verdi di CLASSE D:

1) sfalcio delle infestanti con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 10-15

cm. di altezza.

2) non è obbligatoria la raccolta a condizione che il materiale di risulta non sia presente in quantità

eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito uniformemente sulla superficie d’intervento

(“mulching”) in caso non si soddisfi detta indicazione bisognerà eseguire l’operazione di raccolta;

3) prima dello sfalcio dell’erba pulizia dello stesso con raccolta di cartacce, plastica, vetri o altri

rifiuti abbandonati sulle’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di

risulta.

Aree verdi CLASSE E :

1) sfalcio delle infestanti con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 15 -20

cm. di altezza.

2) per gli interventi non è obbligatoria la raccolta a condizione che il materiale di risulta non sia

presente in quantità eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito uniformemente sulla

superficie d’intervento;

Qualità degli interventi:

Per tutte le classi di appartenenza le operazioni di tosatura dei prati devono essere eseguite sempre nel rispetto dei seguenti criteri qualitativi:

1. altezza minima di taglio non inferiore a 4 cm.;

2. uniformità dell’altezza di taglio su tutta la superficie a prato;

3. assenza di ciuffi d’erba residui alla base degli alberi, lungo i bordi e ai margini di cordoli,

superfici pavimentate, manufatti etc.

4. assenza di cumuli di erba tagliata o di andane sui prati o sulle superfici adiacenti (vialetti e aree pavimentate);

5. pulizia delle aree: assenza di cartacce, plastica, vetri o altri oggetti frantumati dalle macchine

operatrici o abbandonati sui prati, svuotamento cestini portarifiuti, secondo le indicazioni descritte per ogni classe di appartenenza dell’area verde;

6. raccolta dell’erba secondo le indicazioni descritte per ogni classe di appartenenza dell’area

verde;

7. rifilatura dei bordi, dei margini dei vialetti e delle superfici pavimentate, lungo le recinzioni,

gli ostacoli e i manufatti in genere, alla base degli alberi, delle siepi e degli arbusti presenti

nell’area;

8. evitare sempre, con ogni accorgimento possibile, di provocare danni alla vegetazione arborea e arbustiva presente nell’area (urti-abrasioni-scortecciature-lacerazioni)

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Attrezzatura

Le macchine dovranno essere idonee ad uno uso specifico per il verde ornamentale, rispondenti

altresì ai requisiti di sicurezza e di tutela ambientale anche in relazione alla rumorosità e

all’inquinamento acustico (Direttiva Macchine in vigore dal 1/1/1995). In tutti gli interventi eseguiti

senza la raccolta devono essere utilizzate macchine con sistema di taglio “mulching”.

Raccolta

Classe A – B:

la raccolta, trasporto, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata è obbligatoria per

il primo e l’ultimo intervento della stagione vegetativa. Per tutti gli altri interventi l’Appaltatore ha la

facoltà di non effettuare la raccolta del materiale di risulta a condizione che l’erba falciata risulti

minimamente sminuzzata e ad operazione ultimata tale materiale sia uniformemente distribuito su tutta

la superficie di intervento. Non dovranno perciò ritrovarsi, al termine di ogni intervento, andane,

cumuli, depositi di materiale vegetale né sui prati né nelle zone a copertura inerte. In caso non si

soddisfi detta indicazione, ad insindacabile giudizio del Direttore per l’Esecuzione, bisognerà eseguire

l’operazione di raccolta;

Classe C: la raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata è obbligatoria in tutti gli

interventi di tosatura dei prati. Deve essere eseguita contestualmente al taglio avendo cura di raccogliere

tutto il materiale di risulta dello sfalcio.

Classe D - E : la raccolta non è prevista, se o solo se l’erba falciata sulle banchine stradali e su aree estensive

marginali risulti minimamente sminuzzata e uniformemente distribuita su tutta la superficie di intervento.

Danni alle vegetazione

Non si dovrà in alcun modo arrecare danno agli alberi e arbusti presenti sull’area con urti e/o

scortecciature. Per evitare danni da decespugliatore, l’Appaltatore è tenuto a specificare per iscritto al

Comune le cautele e gli accorgimenti che intende adottare al fine di evitare questo tipo di danno.

Nel caso in cui il danno comprometta la sopravvivenza della pianta l’Appaltatore dovrà provvedere

inoltre, a sue spese, alla sostituzione dell’esemplare danneggiato.

Il materiale di risulta, non vegetale, dovrà essere asportato e correttamente conferito in impianto

autorizzato, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.

Periodo di esercizio

Costante

Periodicità

Secondo necessità e sviluppo.

Dimensionamento indicativo della lavorazione

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Il prospetto sotto riportato considera le superfici delle aree verdi oggetto dell’appalto come rilevate dal

censimento attualmente in uso all’Amministrazione, ripartite secondo i regimi manutentivi cui sono

assoggettate ai fini delle lavorazione:

Modalità operative

L’intervento comporta la tradizionale operazione di taglio dell’erba della vegetazione erbacea che deve porsi

come obiettivo la conservazione e l’infittimento della copertura da essa realizzata in modo tale da garantire

sia la preservazione del suolo che l’agevole fruizione delle aree verdi, nonché le funzioni estetiche e di

decoro delle medesime.

Tale operazione deve perciò essere eseguita con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria, in modo

tale da favorire l’accestimento delle erbe ed il giusto equilibrio fra le specie che costituiscono il manto

erbaceo.

Tempi e periodicità delle operazioni di sfalcio verranno definiti dall’Appaltatore, che avrà cura di provvedere

all’intervento in modo tale da mantenere costantemente le erbe che costituiscono i prati entro lo sviluppo

definitivo.

Il taglio non dovrà mai essere praticato in modo tale che le specie erbacee abbiano altezza media inferiore

a centimetri quattro (4).

L’intervento dovrà effettuarsi esclusivamente con macchine operatrici ad asse rotante (verticale o

orizzontale). Le macchine operatrici a barra falciante potranno essere utilizzate per l’esecuzione dei soli

lavori eseguiti sulle banchine stradali e aree marginali.

Per “sfalcio completo” deve intendersi quindi un complesso di operazioni sintetizzabili in:

Tipologia Area Verde

Quantità aree a verde (mq.)

Aree Verdi CLASSE A 201.261

Aree Verdi CLASSE B 444.193

Aree Verdi CLASSE C 40.684

Aree Verdi CLASSE D 285.722

Aree Verdi CLASSE E 219.566

TOTALE 1.191.426

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

a) pulizia preventiva dell’intera area oggetto di appalto;

b) taglio delle erbe, come precisato;

c) pulizia completa dell’area, come previsto;

d) rifilatura dei bordi;

e) rifilatura degli spazi circostanti e compresi in attrezzature di gioco e arredi della più varia natura o

ad essi adiacenti;

f) asportazione e prevenzione del successivo riformarsi di tutte le erbe infestanti in viali, piazzali,

percorsi e superfici a copertura inerte, nei marciapiedi compresi nelle aree verdi appaltate;

g) rimozione di tutta la vegetazione spontanea sviluppatasi, anche ai bordi delle aiuole, per pregressi

imperfetti interventi di sfalcio e/o rifilatura.

Particolare attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni alle strutture corticali della vegetazione

legnosa e alle componenti dell’impiantistica irrigua, adottando opportune modalità operative ed adeguati

attrezzi e macchine operatrici, con particolare cautela nell’uso del decespugliatore.

Eventuali lesioni provocate dall’intervento di sfalcio dovranno essere segnalate alla Stazione appaltante per

la valutazione economica del danno e per le applicazioni delle relative penali.

55.4 – LAVORAZIONE MVAS – MANUTENZIONE ALBERATURE STRADALI (SPALCATURA)

La lavorazione comprende tutti gli interventi cesori di contenimento o di sfrondatura da effettuarsi per

esigenze di viabilità, traffico e sicurezza (visibilità impianti semaforici e cartelli segnaletici, angoli di

visibilità passi carrai, ecc.) da eseguirsi anche su richiesta del Direttore dell’Esecuzione.

L’intervento include lo smaltimento di tutto il materiale di risulta in ottemperanza alla normativa

vigente.

Rialzo dell’impalcatura

Si esegue dove è necessario ripristinare condizioni di visibilità e percorribilità lungo i viali cittadini o per

migliorare le condizioni di illuminazione pubblica. Si applica con tagli sulle parti basse della chioma,

limitando sempre gli interventi a rami e branche di dimensioni contenute (non superiori a 12 cm di

diametro). Dove è possibile, senza alterare l’equilibrio della chioma, si procede alla rimozione delle

branche troppo basse. Nel caso di branche di grosse dimensioni si opterà per un ragionato intervento di

contenimento e alleggerimento.

Modalità operative:

a) Interventi da terra

L’intervento comporta l’asportazione dal colletto fino all’impalcatura delle branche primarie a

mezzo di attrezzi manuali o meccanici da taglio di tutta la vegetazione presente fino all’altezza di mt.

3,00 dal suolo (rami, succhioni, vegetazione epicormica ecc.).

E’ sempre vietata l’asportazione dei rami sul tronco tramite semplice strappo in senso “contro

vegetazionale” al fine di evitare lesioni della corteccia. L’intervento include lo smaltimento di tutto il

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

materiale di risulta.

b) Interventi in quota

L’intervento comporta la potatura di fronde, e/o l’eliminazione di rami eseguita in quota con l’ausilio di

mezzi meccanici elevatori, ai fini della viabilità stradale e pedonale, visibilità di segnali semaforici,

segnaletica stradale, angoli di visibilità, cartellonistica pubblicitaria, fino all’altezza di mt. 5,00 dal suolo.

L’intervento comporta la predisposizione di cantiere e include lo smaltimento di tutto il materiale di

risulta.

La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà

essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:

Tipologia Alberata Stradale Tipo di

Intervento

Quantità

minima/tipologia

(n°di alberi)

Quantità

minima/anno

(totale alberi)

Alberatura stradale tipologia

1

Spalcatura 300

Alberatura stradale tipologia

2

Spalcatura 500

Alberatura stradale tipologia

3

Spalcatura 200

Totale tipologia 1-2-3/anno Spalcatura = 1000

55.5 – LAVORAZIONE MVPS – MANUTENZIONE POTATURA ALBERATURE STRADALI, DI

CONTENIMENTO, SICUREZZA E RIMONDA

L’Appaltatore redige un programma d’intervento entro il 15 giugno di ogni anno, in accordo con il

Direttore dell’Esecuzione del Contratto, articolato in:

a) interventi in fase vegetativa (maggio-settembre)

b) interventi in fase di riposo (ottobre-marzo)

Modalità operative:

La lavorazione riguarda l’insieme delle operazioni di seguito definite da eseguirsi su alberature

stradali d i 1^ 2^ e 3^ grandezza (ART 52.2), di norma dovrà essere eseguita una potatura che

equilibri e contenga la chioma nel rispetto delle forme naturali. Si raccomanda sempre il rispetto dei

principi generali definiti nel presente Capitolato.

Contenimento

Si applica in tutte le situazioni in cui è necessario contenere lo sviluppo laterale e/o in altezza

dell’albero per la eccessiva vicinanza alle strutture edificate o alle linee aeree dei pubblici servizi. Si

applica altresì alle piante con difetti strutturali medi o gravi, che non possono essere mantenute in sito

senza un sostanziale alleggerimento del peso a carico della chioma o del tronco.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Si effettua mediante tagli di raccorciamento, da attuarsi mantenendo “rami di ritono” di dimensione

adeguata (il cui diametro sia almeno un terzo di quello del ramo nel punto in cui è stato

raccorciato). L’effetto finale è l’eliminazione delle parti più esterne della chioma.

Rimonda

Consiste nella eliminazione di tutte le parti secche, ammalate, mal disposte, dei rami in

sovrannumero, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al centro della chioma.

Comprende anche la rifilatura di eventuali rami spezzati da agenti meteorici nonché la rimozione di

singoli rami o branche a rischio di instabilità presenti nella chioma, a qualsiasi altezza e di qualsiasi

dimensione.

Prima di ogni intervento saranno concordate le categorie di altezza e di appartenenza delle alberature da

potare, il tipo di intervento.

Solo dopo che il Direttore dell’Esecuzione avrà formalmente approvato tipo e modalità di intervento,

l’Appaltatore potrà dare inizio ai lavori.

Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto al termine di ogni giorno di intervento e

smaltito presso discariche di compostaggio autorizzate.

Sono a carico dell’Appaltatore tutte le opere provvisorie (segnaletica, transennamenti) nonché tutte

le incombenze istituzionali relative alla agibilità del traffico veicolare e pedonale e ogni forma di

informazione preventiva alla cittadinanza (cartelli da collocarsi con 48 ore di anticipo, comunicazioni alla

Polizia, Municipale, autorizzazioni ecc.).

Resta inteso che l’Appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da

minimizzare l'impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale.

La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà

essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:

Tipologia Alberata Stradale Tipo di Intervento Quantità

minima/tipologia

(n°di alberi)

Quantità

minima/anno

(totale alberi)

Alberatura stradale tipologia

1

Potatura completa

di contenimento e

sicurezza

300

Alberatura stradale tipologia

2

Potatura completa

di contenimento e

sicurezza

2000

Alberatura stradale tipologia

3

Potatura completa

di contenimento e

sicurezza

300

Totale tipologia 1-2-3/anno Potatura sommano 2600

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

55.6 – LAVORAZIONE MVPG – MANUTENZIONE POTATURA ALBERATURE, PARCHI E

GIARDINI, DI ALLEGERIMENTO RIMONDA E SICUREZZA

a) Potatura di alberi nei giardini pubblici aree a verde

L’Appaltatore redige un programma d’intervento entro il 15 settembre di ogni singolo esercizio, in

accordo con il Direttore dell’Esecuzione, articolato in:

a) interventi in fase vegetativa;

b) interventi in fase di riposo;

Modalità operative

La lavorazione consiste nella potatura di rimonda da eseguirsi su esemplari di qualsiasi dimensione e

specie.

L’intervento prevede il costante controllo delle alberature mediante mondatura del secco, eliminazione

dei rami deperienti e pericolanti, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al

centro della chioma.

In nessun caso dovranno essere eliminati rami bassi vegetanti (rialzo dell’impalcatura) se non

espressamente richiesto dal Direttore dell’Esecuzione

Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto e smaltito al termine di ogni giorno di

intervento.

b) Potature di alberi nei parchi gioco

L’Appaltatore predispone un programma in base alle richieste del Direttore dell’Esecuzione, per i seguenti

plessi:

- Parco giochi CEP;

- Parco giochi S.Pio X;

- Parco giochi Villa.;

Modalità operative

La lavorazione consiste nella potatura di rimonda da eseguirsi su esemplari di qualsiasi dimensione e

specie.

L’intervento prevede il costante controllo delle alberature mediante mondatura del secco, eliminazione

dei rami deperienti e pericolanti, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al

centro della chioma.

Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto conferito e smaltito in siti autorizzati al

termine di ogni giorno di intervento.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà

essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:

55.7 - LAVORAZIONE MVTF – MANUTENZIONE TRATTAMENTI FITOTERAPICI ALBERATURE

La lavorazione consiste nella disinfestazione mediante irrorazione delle chiome delle piante arboree e arbustive

con prodotti specifici per uso in ambiente urbano per il controllo di patologie crittogamiche e di insetti dannosi

alla vegetazione (Nidularia pulvinata - cocciniglia, tingide del platano, afidi ecc.).

Modalità operative

L’Appaltatore dovrà attivare un servizio di disinfestazione e , di volta in volta, verrà considerata l’opportunità di

adottare metodi di lotta alternativi, a ridotto impatto ambientale, endoterapici e/o biologici.

Tali interventi dovranno essere effettuati ogni qualvolta richiesto mediante ordine di servizio del Direttore

dell’Esecuzione del Contratto. In ogni caso, l’Appaltatore potrà dare inizio al servizio solo dopo che il Direttore avrà

approvato il tipo e i tempi di intervento proposti.

La lavorazione è compensata a canone e dovrà essere effettuata a seconda delle esigenze che si

presenteranno nel corso dell’anno per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà essere

integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:

Tipologia Alberata Aree Verdi

e Parco Gioco

Tipo di Intervento Quantità

minima/tipologia

(n°di alberi)

Quantità

minima/anno

(totale alberi)

Alberatura Giardini e/o area

verde tipologia 1

Spalcatura 300

Alberatura Giardini e/o area

verde tipologia 2

Spalcatura 600

Alberatura Giardini e/o area

verde tipologia 3

Spalcatura 100

Totale tipologia 1-2-3/anno Spalcatura = 1000

Alberatura Parco Gioco

“ S. Pio X” Tipologia 2

Potatura completa

di contenimento

100

Alberatura Parco Gioco

“ Q.re C.E.P.” Tipologia 2 e 3

Potatura completa

di contenimento

100

Alberatura Parco Gioco

“ Villa Comunale” Tipologia

2 e 3

Potatura completa

di contenimento

50

Totale tipologia 1-2-3/anno Potatura = 250

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Tipologia Alberata

Stradale, Area verde e

Parco Gioco

Tipo di Intervento Quantità

minima/tipologia

(n°di alberi)

Alberatura verde tipologia 1 Trattamento fitoterapico 200

Alberatura verde tipologia 2 Trattamento fitoterapico 1500

Alberatura verde tipologia 3 Trattamento fitoterapico 100

Totale tipologia 1-2-3/anno Trattamento fitoterapico 1800

55.8 – LAVORAZIONE MVAB - ABBATTIMENTI ALBERATURE

La lavorazione consiste nell’abbattimento di alberi disseccati, degradati o pericolosi di qualsiasi

dimensione non inferiore ai 30 cm di circonferenza del tronco misurata a 1 metro da terra, incluso

conferimento e smaltimento di tutto il materiale di risulta. Le piante di circonferenza inferiore ai 30 cm

sono da considerarsi non attecchite e pertanto non da conteggiare.

Modalità operative

Gli alberi disseccati o qualitativamente degradati dovranno essere abbattuti entro 3 (tre) giorni lavorativi

dalla segnalazione formale trasmessa dal Direttore dell’Esecuzione. Immediatamente l’Appaltatore dovrà

transennare l’area interessata dalla eventuale caduta dell'esemplare.

L’abbattimento avverrà con modalità tali da garantire l’incolumità pubblica a cose e persone e

secondo le vigenti norme in materia di cantieri stradali (es. previa eliminazione di branche e rami, con

caduta guidata dei materiali, installazione di barriere di protezione, ecc.).

L'Appaltatore provvederà a smaltire conferendo in discarica autorizzata i materiali di risulta seguendo

in proposito le norme dettate anche dalla Legislazione vigente in materia fitosanitaria per le

specie arboree infette.

Per i Platani, si raccomanda l’osservanza delle “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro

colorato del Platano “Ceratocystis fimbriata”, imposte dal D.M. del 17 aprile 1998 e per i palmizi si

raccomanda l’osservanza delle disposizioni sulla lotta al Punteruolo rosso “Ryncophoro ferrugineus ”,

imposta dal D.M. del 9 novembre 2007.

Sono a carico dell’ Appaltatore tutte le opere provvisorie di disattivazione temporanea servizi

(segnaletica, transennamenti, cartelli da collocarsi in congrui tempi preventivi) nonché tutte le

incombenze istituzionali relative alla agibilità del traffico veicolare e pedonale da concordare con la

Polizia Municipale.

Resta inteso che l’Appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da

minimizzare l'impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale.

La lavorazione è compensata a canone, se necessario, per un numero annuo di individui arborei,

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che potrà essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente

tabella:

55.9 – LAVORAZIONE MVI – MANUTENZIONE IRRIGAZIONE GIARDINI E FIORIERE

La lavorazione consiste nell’irrigazione dei prati, delle fioriere e degli alberi e arbusti di recente posa.

Periodo di esercizio: da aprile a ottobre

Periodicità: irrigazione dei prati, delle fioriere, degli alberi e arbusti di recente piantumazione, deve

essere eseguita, se necessario, anche tutti i giorni rimanendo condizione imprescindibile l’ottimo stato

vegetativo di piante e prato presente nei giardini, nonché delle fioriere e alberi di nuovo impianto.

Modalità operative

L’Appaltatore deve provvedere all’irrigazione dei giardini e delle aree a verde con l’ausilio degli

impianti automatizzati dove presenti e manualmente negli altri casi utilizzando le bocchette di allaccio

(idranti) presenti sulle aree, con consumo idrico a carico della S.A.. Per tutte le altre necessità irrigue si

provvederà all’utilizzo di autobotte (alberature stradali di nuovo impianto e fioriere).

Cronoprogramma minimo irrigazione parchi, aree verdi, aiuole, fioriere e alberature

LAVORAZIONE EPOCA DI RIFERIMENTO

N

°

IN

T.

DESCRIZIONE

Irrigazione Aprile 2

2

4

Fioriere e alberature n.i.

Aree classe A e B

Aree classe C

Irrigazione Maggio 2

3

5

Fioriere e alberature n.i.

Aree classe A e B

Aree classe C

Tipologia Alberata

Stradale, Area Verde o

Parco gioco

Tipo di Intervento Quantità

previsione/tipologia

(n°di alberi)

Quantità

previsione/anno

(n°di alberi)

Alberatura tipologia 1 abbattimento 50

Alberatura tipologia 2 abbattimento 100

Alberatura tipologia 3 abbattimento 50

Totale tipologia 1-2-

3/anno

abbattimento = 200

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Irrigazione Giugno-luglio-agosto 6

4

5

8

Fioriere

Alberature nuovo impianto (n.i.)

Aree classe A e B

Aree classe C

Irrigazione Settembre 2

3

5

Fioriere e alberature n.i.

Aree classe A e B

Aree classe C

Irrigazione Ottobre 2

4

Aree classe A e B

Aree classe C

55.10 – LAVORAZIONE MVB – MANUTENZIONE VERDE BANCHINE STRADALI E SUOLI

RESIDUI

Periodo di esercizio

da aprile a novembre di ogni anno

Periodicità

1° intervento a aprile di ogni anno

2° intervento a maggio di ogni anno

3° intervento a settembre di ogni anno

4° intervento a ottobre di ogni anno

Modalità operativa

Lo sfalcio delle banchine stradali (erba ed arbusti) prevede la preventiva pulizia delle aree oggetto di

intervento da tutte le tipologie di rifiuto e materiali estranei presenti, comprensiva del relativo smaltimento;

lo sfalcio deve essere eseguito dal limite di competenza comunale, e dovrà comprendere tutto quanto può

rendere pericolosa la circolazione stradale, con particolare riferimento agli incroci stradali.

Lo sfalcio può avvenire lasciando l’erba sul posto, purché questo non comprometta e non costituisca

pericolo per la circolazione o non in contrasto con diverse disposizioni derivanti da Enti sovraordinati, con

particolare riferimento al rischio incendi; dovranno comunque essere immediatamente asportati dalla sede

stradale i residui di lavorazione dell’erba tagliata.

Particolare cura si dovrà prestare per eliminare la vegetazione che, invadendo l’area stradale, crea pericolo

alla circolazione, come ad esempio fronde che coprono la segnaletica stradale o invadono pericolosamente

la carreggiata, che impedisce o limita la visuale alla circolazione.

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Premesso che dovranno comunque essere garantite situazioni di sicurezza e funzionalità, lo sfalcio dovrà

essere eseguito a regola d’arte facendo uso di appropriate attrezzature.

Il programma degli interventi, prima dell’avvio del servizio, dovrà essere sottoposto al Servizio Ambiente;

eventuali ulteriori interventi puntuali, strettamente connessi con la sicurezza, dovranno comunque essere

eseguiti ogni qualvolta si renda necessario.

Qualora si verifichi un sinistro, causato dalla presenza anomala e pericolosa di vegetazione spontanea

proveniente dalla banchina stradale di proprietà comunale, le responsabilità e gli eventuali danni e sanzioni

saranno da ritenersi a carico dell’Appaltatore.

Dimensionamento indicativo dell’intervento

Il servizio di sfalcio delle banchine stradali riguarda le strade comunali oltre la tangenziale. La lavorazione

della banchina dovrà essere eseguita per una larghezza di mt. 1,00 dal ciglio stradale per una superficie

presunta complessiva di mq. 219.566.

55.11 – LAVORAZIONE MVS – MANUTENZIONE VERDE - SIEPI

La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura di tutte le siepi, ed è comunque da intendersi

comprensiva delle relative opere colturali complementari.

Periodo di esercizio

Costante

Periodicità

Minimo 2 interventi annui:

1° intervento entro il 30/04

2° intervento entro il 15/10

Può in ogni caso sussistere la necessità - senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’Appaltatore -

di provvedere al rinnovo di siepi annose, degradate, defogliate, non mantenute e comunque da ridurre

eccezionalmente, per necessità tecniche od estetiche (viabilità, visibilità, apertura di “scorci prospettici”,

sicurezza) praticando tagli anche su vegetazioni di più anni (“tagli sul vecchio”), in modo tale da consentire

comunque una efficace ripresa vegetativa.

Modalità operative

L’intervento, pur effettuato mantenendo forma propria alla siepe, dovrà tendere a far assumere alla stessa

sezione trapezoidale (ovviamente la sommità della siepe corrisponde alla base minore del trapezio, i cui lati

maggiori dovranno risultare inclinati di almeno 10/15 gradi sulla verticale).

Si provvederà, contemporaneamente alla potatura, all’asportazione di tutte le specie infestanti (previa

eradicazione delle medesime) sia erbacee, sia arbustive che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze

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nettamente superiori a quella complessiva della siepe. Nulla è dovuto all’Appaltatore per la rimozione di

vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento arboreo sviluppatasi per pregressi imperfetti

interventi di potatura delle siepi entro le quali tale stessa vegetazione si sia sviluppata.

Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto

autorizzato di compostaggio (nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti).

Il taglio va effettuato comunque in modo tale che al termine delle operazioni le siepi già adulte abbiano

assunto nuovamente forma e volume originario, mentre per quelle in fase di accrescimento si abbia un

incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la forma voluta, ed il massimo vigore, nel più breve tempo

possibile.

L'Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi,

ecc.) purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione del lavoro, provocando il minimo necessario

di lesioni e ferite alle piante.

E’ assolutamente vietato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari,

onde evitare gravi danni alle piante, sfilacciamento di tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed

eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite.

Durante le operazioni di potatura l'Appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ossia all’asportazione totale

di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati e all’eliminazione (previa eradicazione)

di piante interamente morte.

Le siepi dovranno (all’occorrenza e su richiesta specifica della struttura tecnica comunale) essere potate

manualmente, nelle stagioni e con le tecniche idonee a rispettare le esigenze colturali specifiche, affinché

possano estrinsecare al meglio le loro caratteristiche ornamentali (fioritura, produzione di bacche ecc…).

Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto

autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.

Al termine di ogni singolo intervento di potatura, l’Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte

le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all’interno delle siepi.

Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo.

E' facoltà del Direttore per l'Esecuzione del Contratto impartire formalmente disposizioni diversa da quanto

previsto contrattualmente (anche in relazione alla frequenza degli interventi) in relazione a specifiche aree

di intervento e a fronte di precise motivazioni.

Dimensionamento indicativo dell’intervento

Almeno due interventi/anno, ciascuno con sezione media da m. 0,50 a m. 2,00 ed altezza fino a m. 3,00

per una lunghezza a siepe pari a circa 3.000 ml. complessivi.

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55.12 – LAVORAZIONE MVC – MANUTENZIONE VERDE CESPUGLI/ARBUSTI

La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura della vegetazione arbustiva non in siepe, ed è

comprensiva delle relative opere colturali complementari.

Periodo di esercizio : Costante;

Periodicità: Minimo 2 interventi annui;

1° intervento entro il 30/04 di ogni anno;

2° intervento entro il 15/10 di ogni anno;

Può in ogni caso sussistere la necessità - senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’Appaltatore -

di provvedere al rinnovo di arbusti annosi, degradati, defogliati, non mantenuti e comunque da

ridurre eccezionalmente, per necessità tecniche od estetiche (viabilità, visibilità, sicurezza) praticando tagli

anche su vegetazioni di più anni (“tagli sul vecchio”), in modo tale comunque da consentire una efficace

ripresa vegetativa.

Modalità operative

Le potature di contenimento dei cespugli da fiore dovranno effettuarsi tenendo conto dell’epoca di fioritura

di ogni specie; a tal fine si pone in evidenza che gli arbusti a fioritura invernale o primaverile dovranno

essere potati al termine della fioritura con le piante già in vegetazione, mentre gli arbusti con fioritura

estiva dovranno invece essere potati sul legno a fine inverno. Tale condizione è dettata dal fatto che alcune

specie emettono le gemme da fiore su rami dell’anno precedente (fioritura invernale o primaverile) e altre

su rami sviluppatisi nello stesso anno (fioriture estive).

Al termine di ogni intervento, l’Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte le specie erbacee o

sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all’interno dei macchioni di arbusti.

Nulla è dovuto all’Appaltatore per la rimozione di vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento

arboreo sviluppatasi entro la vegetazione arbustiva a causa di pregressi imperfetti interventi di potatura.

Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente

asportato e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme

vigenti in materia di gestione dei rifiuti.

E’ vietato all’Appaltatore effettuare interventi cesori atti a trasformare stabilmente cespugli e macchioni di

specie decidue in elementi vegetali a forma geometrica definita, se non previa approvazione del

Responsabile del Procedimento e/o del Direttore dell’Esecuzione del Contratto.

E’ analogamente vietato all’Appaltatore effettuare drastiche riduzioni praticando tagli sul vecchio, di

cespugli e macchioni, se non previa approvazione del Direttore dell’Esecuzione del Contratto.

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Si provvederà all’asportazione di tutte le specie infestanti (previa eradicazione delle medesime) sia erbacee,

sia arbustive, che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva del

cespuglio.

Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto

autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.

L’Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi,

ecc.), purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori, provocando il minimo necessario

di lesioni e ferite alle piante.

E’ assolutamente vietato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari,

onde evitare gravi danni alle piantagioni, sfilacciamento dei tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla

corteccia ed eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite.

Durante le operazioni di potatura l’Appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ovvero all’asportazione

totale di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati, e all’eliminazione (previa

eradicazione) di piante interamente morte.

E' facoltà del Direttore per l'Esecuzione del Contratto impartire formalmente disposizioni diversa da quanto

previsto contrattualmente (anche in relazione alla frequenza degli interventi) in relazione a specifiche aree

di intervento e a fronte di precise motivazioni.

Dimensionamento indicativo dell’intervento

Almeno due interventi/anno su N° 1000 arbusti isolati o cespugliosi (prevalentemente Oleandri) da

contenere a mezzo potatura per ogni intervento previsto.

55.13 – LAVORAZIONE MVSP – SPOLLONATURA Alberature

Periodo di esercizio: Costante

Periodicità:

1° intervento entro il 30 aprile di ogni anno

2° intervento entro il 30 giugno di ogni anno

3° intervento entro il 30 settembre di ogni anno

Può in ogni caso sussistere la necessità sia tecnica che estetica - senza che ciò dia diritto a maggiori

compensi per l’Appaltatore - di provvedere ad ulteriori interventi rispetto a quello previsti.

Modalità operative

La lavorazione consiste nella spollonatura di esemplari arborei, sia adulti che di recente impianto, ovunque

collocati (alberature stradali e aree verdi), intesa come taglio e rimozione dei polloni e ricacci

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eventualmente presenti, dal colletto e sul tronco compreso e fino all’apertura delle branche primarie, per

un’altezza massima di intervento pari a 3,00 m.

La lavorazione comprende anche il taglio, all’altezza del colletto degli stessi esemplari arborei di cui al

capoverso precedente, della vegetazione rampicante eventualmente presente (con conseguente rimozione

di quest’ultima laddove espressamente richiesto dalla Stazione Appaltante).

Gli interventi dovranno essere effettuati con l’impiego di strumenti adeguatamente taglienti (forbici o

seghetti), escludendo quindi l’impiego del decespugliatore e l’asportazione a strappo dei polloni, e

comunque adottando ogni precauzione al fine di evitare lesioni alle strutture corticali degli esemplari

arborei.

Il materiale di risulta dovrà essere oggetto di conferimento in impianto autorizzato di compostaggio,

secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti.

Dimensionamento indicativo dell’intervento

La portata della lavorazione è difficilmente quantificabile, dipendendo dalla contingenza dello sviluppo dei

polloni. E’ comunque da intendersi riferita a tutti gli esemplari arborei compresi nel patrimonio oggetto del

contratto.

E’ facoltà dell’Appaltatore limitare al colletto gli interventi di spollonatura in presenza di esemplari arborei

non collocati in alberata stradale, non collocati lungo percorsi ciclabili e/o pedonali.

55.14 – LAVORAZIONE MCT – CONTROLLO E REINTEGRO TUTORI

La lavorazione consiste nel controllo e nel reintegro di tutori ed ancoraggi di qualsiasi natura e

conformazione, ovunque presenti, compresa fornitura materiali ed immediata asportazione del

conferimento della risulta in impianto autorizzato per la gestione dei rifiuti organici.

Periodo di esercizio: Costante

Periodicità:

1° intervento entro 31/3 di ogni anno

2° intervento entro 30/9 di ogni anno

Modalità operative:

Pali tutori (in castagno od altra essenza forte, decorticati), ancoraggi in forma semplice e complessa (fili,

incastellature e protezioni tubolari specifiche) dovranno costantemente essere mantenuti in condizioni tali

da svolgere la loro funzione a cura dell’Appaltatore, che dovrà provvedere anche ai rinnovi che alla

eliminazione degli elementi non più funzionali.

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Gli esemplari arborei dovranno essere assicurati al palo tutore, saldamente infisso nel terreno, tramite tre

legature effettuate con idoneo materiale (es. fettucce di materiale plastico), in modo da tentare la

correzione di eventuali deformazioni del tronco (curvature, ginocchiature, ecc).

Le legature andranno rinnovate quando, per danni comunque arrecati, l’intervento si renda necessario,

spostando di volta in volta verticalmente i punti di ancoraggio in modo tale da non causare all’esemplare

deformazioni del tronco in fase di accrescimento.

Ove, a giudizio dell’Appaltatore, si ravveda la presenza di tutori non più necessari, si dovrà provvedere alla

rimozione degli stessi.

Entro la fine del mese successivo al termine di ognuno dei due interventi previsti ogni anno (pertanto entro

i mesi di aprile e ottobre di ogni anno), dovrà essere trasmesso al Servizio Ambiente un report sui reintegri

e sulle rimozioni effettuate indicando le alberature su cui si è intervenuti.

Dimensionamento indicativo dell’intervento:

n°500 controlli annui compresi i necessari reintegri.

Il controllo va comunque esteso all’intero patrimonio conferito, specificando che i valori sopra indicati sono

puramente statistici e previsionali. Ogni intervento di reintegro della funzionalità di tutori o ancoraggi

risulta quindi compreso nell’importo a canone.

55.15 – LAVORAZIONE MII – MANUTENZIONE IMPIANTISTICA IRRIGUA

Periodo di esercizio: Dal mese di marzo al mese di ottobre, compresi, di ogni anno.

Periodicità:

L’attività di manutenzione è riferita agli impianti di irrigazione è da svolgersi secondo le frequenze minimali

sotto riportate:

- un intervento, comprensivo della risoluzione di qualsiasi malfunzionamento di ciascun impianto, in

ciascuno dei mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre di ogni anno;

- due interventi, comprensivi della risoluzione di qualsiasi malfunzionamento di ciascun impianto, nei mesi

di giugno, luglio, agosto e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno

di questi tre mesi.

Sono comunque fatte salve contingenti necessità di intervento eventualmente emerse nel frattempo, sia

dal monitoraggio sia da segnalazioni giunte al Call-Center.

Modalità operative:

L’impiantistica irrigua è da considerarsi a tutti gli effetti oggetto prevalentemente di attività di

manutenzione ordinaria a canone.

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L’Appaltatore è tenuto a mantenere e conservare l’integrità e la funzionalità dell’impiantistica irrigua a

servizio del patrimonio oggetto di appalto, in quanto facente parte integrale di esso. Potrà svolgersi

contestualmente all’attività di monitoraggio, di cui al ART. 53.6, oppure in seguito all’evidenziarsi di

specifici problemi e/o esigenze di intervento.

La lavorazione è da intendersi a canone per l’esecuzione di ogni verifica, controllo, manovra, ripristino e

regolazione di automatismi o meno, e deve intendersi comprensiva di ogni riparazione, fornitura e

sostituzione (per deterioramento, obsolescenza, perdita di funzionalità o rottura) di materiali e di

componentistica, il tutto finalizzato all’integrità e ad una perfetta ed ottimale funzionalità dell’impiantistica.

Vanno considerate rientranti nel canone le seguenti attività:

1) la ricerca visiva di eventuali perdite e la chiusura provvisoria degli impianti idrici in casi di guasti

e/o perdite;

2) il ripristino delle perdite riscontrate;

3) la regolazione, riparazione e sostituzione dei pezzi ogni volta che vengono riscontrate anomalie;

4) la sostituzione annuale di irrigatori a scomparsa (pop-up) statici e dinamici e relativi componenti,

per usura, rottura, furto e atti vandalici, rispettivamente di max n°500/statici e n° 200/dinamici.

Previa comunicazione e consultazione con il Direttore dell'Esecuzione, saranno riconosciute

eventuali quantità aggiuntive.

All’apertura degli impianti, indicativamente a marzo di ogni anno, salvo diversa comunicazione del Servizio

Ambiente, dovrà essere prevista l’apertura dell’alimentazione idrica, la chiamata al gestore della rete idrica

per eventuali guasti e l’accensione dell’impianto con eventuale sostituzione delle batterie tampone e/o di

alimentazione.

Alla chiusura degli impianti, indicativamente a ottobre di ogni anno, salvo diversa comunicazione dell’Ufficio

su citato, dovrà essere prevista la chiusura dell’alimentazione, lo scarico delle condotte, lo spegnimento dei

programmatori (rimozione batterie e/o energia elettrica).

Dimensionamento indicativo della lavorazione

N° 12 interventi anno per ciascuno impianto presente sul patrimonio oggetto di appalto.

ART. 56 SERVIZIO DI REPERIBILTA’ E PRONTO INTERVENTO – INTERVENTI URGENTI

56.1 – REPERIBILITA’ E PRONTO INTERVENTO

L’Appaltatore, per assicurare la funzionalità di servizi ritenuti indispensabili dall’Amministrazione, ha

l’obbligo di garantire, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, un servizio continuo di Reperibilità e Pronto

Intervento a seguito sia dell’attività autonoma di monitoraggio, sia di segnalazioni pervenute al Call Center

per fare fronte a situazioni di emergenza che possano creare pericolo per la pubblica incolumità, danni di

tipo patrimoniale o a terzi, e situazioni di grave disagio per l’utenza, interessanti le aree verdi oggetto di

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appalto e le alberature stradali. L’Appaltatore dovrà garantire che il pronto intervento sia effettuato da

personale qualificato e dotato dei necessari mezzi ed attrezzature, guidato da un tecnico in grado di

assumere sul posto le decisioni più appropriate e tempestive, per fare fronte ad ogni possibile situazione.

Il pronto intervento è attivabile dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore

dell’Esecuzione del Contratto, oltre che dalla Polizia Municipale, dalle Forze dell’Ordine e dai

Vigili del Fuoco, nonché dal personale tecnico dell’Appaltatore.

A titolo indicativo non esaustivo, devono ritenersi inclusi nel Pronto Intervento:

1) la rimozione di quegli alberi, cespugli o siepi (o quelle parti della loro chioma) che costituiscono

potenziale pericolo, per i quali l’Appaltatore, viste le condizioni di fatto, non ritiene opportuna

una permanenza in loco superiore ai 3 giorni naturali e consecutivi.

2) tutti gli interventi necessari per ripristinare la corretta viabilità stradale, ciclabile e pedonale

nonché la visibilità della segnaletica stradale e delle lanterne semaforiche;

3) tutte le azioni da attuare (tra cui le transennature rigide e inviolabili) nei confronti di arredi,

attrezzature ludiche, nonché di staccionate, pavimentazioni, buche, dislivelli, recinzioni ecc.

inserite nelle aree a verde che a seguito di danneggiamenti, vandalismi o usura posso

costituire pericolo per la pubblica incolumità,

4) perdite d’acqua dagli impianti irrigui di pertinenza delle aree verdi.

Il personale addetto dovrà arrivare sul posto entro il termine di 1 ora dal ricevimento della

segnalazione ricevuta, adottando tutte le misure atte a eliminare immediatamente la situazione di pericolo

o grave disagio (incluso l’abbattimento delle piante arboree, se immediatamente necessario),

collaborando fattivamente con altre forze esterne (CC, Polizia, VV.UU., VV.F. Uffici e Servizi comunali)

eventualmente presenti sul posto. Tutti gli interventi che si renderà necessario effettuare

immediatamente sono da ritenersi compresi nel costo dell’ appalto.

L’Appaltatore è tenuto ad intervenire come pronto intervento per la messa in sicurezza anche in quelle

situazioni potenzialmente pericolose - addebitabili a terzi (non individuati) che hanno eseguito, o stanno

eseguendo, lavori sul suolo comunale oggetto di appalto – rilevate autonomamente dallo stesso

Appaltatore in fase di monitoraggio o a questi segnalate dall’Amministrazione comunale, per le quali il

terzo interessato, per vari motivi, non abbia effettuato l’intervento o eliminato la situazione di potenziale

pericolo.

Non viene fissato un numero massimo di richieste di Pronto Intervento, in quanto, proprio per la

particolare tipologia del problema, si richiede l’impegno dell’Appaltatore a fare fronte a tutte le richieste

pervenute aventi queste caratteristiche.

Qualsiasi disfunzione di questo servizio, in quanto finalizzata a garantire la pubblica incolumità,

comporterà responsabilità civili e penali che l’Appaltatore si assume integralmente.

L’Appaltatore dovrà assicurare la contemporanea e comunque tempestiva segnalazione

all’Amministrazione della richiesta di Pronto Intervento, tramite il sistema informativo, in modo da

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informare il Servizio Ambiente e garantire il rispetto e la verifica delle modalità e dei previsti tempi di

intervento.

56.2 – INTERVENTI URGENTI

L’Appaltatore ha inoltre l’obbligo di garantire l’esecuzione di interventi urgenti, nell’ambito del normale

svolgimento della programmata attività di manutenzione, che il Responsabile del Procedimento e/o il

Direttore dell’Esecuzione del Contratto riterrà necessario effettuare entro 2 giorni (escluso i festivi)

dalla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che potrebbero pregiudicare il funzionamento

delle normali attività, provocando grave disagio e situazioni particolari, che perciò non possono attendere

i tempi normalmente programmati.

ART. 57 - SISTEMA INFORMATIVO DI GESTIONE

Il sistema informativo è l'elemento strategico per la programmazione, attuazione e gestione delle attività

previste negli appalti di tipo “Global Service”.

All’Appaltatore è richiesto l’utilizzo di sistemi informatici per la gestione degli archivi del patrimonio oggetto

dell’appalto. Si rende pertanto necessario che l’Appaltatore si doti, nei vari livelli di gestione, di tutte le

strumentazioni e le soluzioni organizzative necessarie per assicurare il pieno e tempestivo aggiornamento

degli stessi.

57.1 – REGISTRAZIONE DEI FLUSSI - INTERVENTI

L’Appaltatore dovrà curare che gli abbattimenti di alberature effettuate in regime di Pronto Intervento

risultino registrati nel Sistema informativo.

Attraverso l’attuazione di tali flussi, il sistema informativo è in grado di assicurare:

la gestione, aggiornamento compreso, delle anagrafi dei beni oggetto di appalto;

il monitoraggio dei beni a fini manutentivi;

la gestione delle richieste di intervento canalizzate sul Call Center;

la pianificazione e la programmazione degli interventi;

la gestione degli ordini di intervento su richiesta dell'Amministrazione;

l'archivio storico manutentivo dei beni oggetto di appalto;

la gestione di tutte le informazioni e la redazione di report periodici.

Richieste – Ordini

L’avvio dei processi di gestione delle attività è costituito dalle Richieste e dagli Ordini, originati dal Call

Center, dalla struttura tecnica dell’Appaltatore, dalla struttura tecnica dell’Amministrazione e dalle strutture

comunque abilitate dall’Amministrazione alle segnalazioni (Polizia Municipale).

Viene evidenziato che una singola richiesta può richiedere, per la sua soluzione, potenzialmente più ordini

di lavoro.

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Programmazione – Monitoraggio

L’altra modalità di attivazione dei processi gestionali è quella relativa alla pianificazione delle attività di

manutenzione programmata e di monitoraggio.

A seguito della pianificazione formulata dalla struttura tecnica dell'Appaltatore, di un Programma di

Manutenzione e/o Monitoraggio, vengono generati degli specifici Ordini di Lavoro che, dal punto di vista

relazionale, si comportano come un qualsiasi Ordine di Lavoro, ma sono sempre riconducibili alla

Programmazione che li ha generati.

57.1.2 Flussi informativi

Con riferimento ai flussi informativi utilizzati nell'appalto, i principali soggetti coinvolti sono:

a) Call Center

b) Aree Tecniche dell’Appaltatore

c) Aree Tecniche dell’Amministrazione Comunale.

Flussi dall’Amministrazione verso l’Appaltatore

Il Direttore dell’Esecuzione e/o il Responsabile del Procedimento possono generare i seguenti flussi

informativi verso l’Appaltatore:

a) Emissione di un ordine di lavoro di qualunque tipo previsto dal Disciplinare Tecnico;

b) Comunicazioni relative ad un ordine di lavoro di qualunque tipo previsto dal Disciplinare Tecnico.

Flussi Generati dall’Appaltatore

Le strutture dell’Appaltatore (Call Center ed Area Tecnica) generano i seguenti flussi informativi verso

l’Amministrazione:

1. Registrazione di una richiesta di intervento di qualunque tipo prevista dal Disciplinare Tecnico;

2. Comunicazioni relative ad una richiesta di intervento di qualunque tipo prevista dal Disciplinare

Tecnico;

3. Risultati dei monitoraggi;

4. Emissione di un ordine di intervento;

5. Emissione di un ordine di intervento di Manutenzione Programmata;

6. Informazioni sulla programmazione degli interventi;

7. Chiusura degli Ordini di lavoro;

8. Comunicazioni relative ad un ordine di lavoro;

9. Riepiloghi sui servizi ai fini della verifica.

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57.2 – SERVIZIO ATTESO

All’Appaltatore è richiesto l’utilizzo del sistema informativo per tutte le attività previste nella gestione dei

servizi.

Si rende pertanto necessario che l’Appaltatore si doti, nei vari livelli di gestione, di strumentazioni e di

soluzioni organizzative necessarie per assicurare il pieno e tempestivo aggiornamento degli archivi e

aggiornare i dati relativi alla gestione.

Tali archivi costituiscono, ai fini dell’Appalto, gli unici riferimenti informativi su base informatica che

certificano le attività svolte. Qualunque altro dato, difforme da quanto presente negli archivi, non ha alcun

valore sia al fine di certificare le attività svolte che ai fini contrattuali.

Qualsiasi ritardo nell’attuazione di quanto richiesto dall’Amministrazione che rientri nell’ambito delle

specifiche contrattuali, costituisce inadempienza che l’Amministrazione potrà sanzionare in base a quanto

previsto dal Disciplinare Tecnico del presente C.S.A..

L’Appaltatore dovrà aggiornare costantemente e tempestivamente, mediante il sistema di gestione, i nuovi

flussi informativi.

Gli eventuali disservizi o ritardi nell’erogazione di tali servizi saranno oggetto di specifica penale, come

indicato al ART.64.

Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà

dell’Amministrazione comunale, come pure tutte quelle eventuali strumentazioni sia hardware che software

che l’Appaltatore metterà a disposizione dell’Amministrazione nel periodo contrattuale.

ART. 58 - SERVIZIO DI “CALL CENTER” INFORMATIZZATO

L'Appaltatore dovrà mettere a disposizione dell'Amministrazione un “Call Center”, opportunamente

dimensionato e progettato, in grado di garantire la massima accessibilità ai servizi richiesti, fungendo da

centro di ricezione e gestione delle chiamate.

Tenuto conto dell’importanza del sistema di Call Center quale interfaccia della struttura di manutenzione e

dell’utenza nel suo complesso, oltre che della necessaria visibilità da dare alle attività eseguite,

l’Appaltatore dovrà predisporre la strumentazione e l’organizzazione necessaria per consentire l'immediato

avvio del servizio, fin dalla presa in consegna dello stesso.

In caso di mancata attivazione nei tempi e nei modi previsti si applicherà penale come indicato al ART.64.

Il corrispettivo per il servizio di Call Center è compreso all’interno dell’importo del canone annuale previsto,

in quanto ritenuto elemento essenziale per la corretta esecuzione delle attività manutentive richieste.

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58.1 - OGGETTO DEL SERVIZIO

L’oggetto del servizio consiste nel fornire idonei strumenti per la raccolta di tutte le comunicazioni,

comunque pervenute all’Appaltatore, relative a esigenze di intervento tecnico sul patrimonio oggetto di

appalto, tramite un sistema di Call Center.

Tale sistema dovrà inoltre consentire il flusso delle informazioni di ritorno verso gli utenti, permettere la

rapida attivazione dei servizi di Reperibilità e Pronto Intervento e dare la massima visibilità alle attività

manutentive svolte.

Il Call Center, gestito dall’Appaltatore, dovrà risultare tecnologicamente avanzato ed integrato con tutte le

componenti del sistema informativo (anagrafi, archivi di gestione, mappe ecc.), funzionante 24 ore su 24

per 365 giorni l’anno, e dovrà costituire l’interfaccia verso tutti gli utenti delle attività connesse all’appalto,

fornendo loro adeguate risposte.

I servizi erogati tramite Call Center dovranno comprendere almeno le seguenti attività:

1) gestione delle chiamate;

2) tracciabilità delle richieste.

Gli utenti, abilitati sulla base di livelli autorizzativi concordati con l'Amministrazione, potranno accedere al

servizio mediante ciascuno dei canali di comunicazione predisposti dall’Appaltatore a proprio carico e di

seguito elencati:

1. numero verde dedicato;

2. numero fax dedicato;

3. pagine web ed e-mail dedicate.

Si richiede comunque che il sistema di Call Center sia affiancato da sistemi tradizionali di comunicazione

diretta (come ad esempio telefoni cellulari, ecc.) tra i tecnici dell’Appaltatore ed il Direttore dell’Esecuzione,

al fine di permettere una rapida e costante comunicazione in caso di necessità.

Tutte le attività relative al servizio di Call Center dovranno essere svolte secondo le specifiche illustrate nel

presente paragrafo, comunque in grado di garantire la massima accessibilità ai servizi richiesti dall'utenza.

L'Appaltatore potrà, inoltre, anche indicare ulteriori canali di comunicazione, descrivendone le modalità e le

procedure di accesso.

Il Call Center dovrà inoltre fornire all’Amministrazione un sistema di monitoraggio del servizio e un

adeguato insieme di report statistici relativamente a tutte le richieste comunque pervenute (posta, fax,

telefono, e-mail, ecc.), classificate secondo schemi predeterminati e messo a disposizione ogni mese o su

richiesta specifica dell’Amministrazione.

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Il personale dedicato al Call Center dovrà risultare professionalmente preparato ed il numero di persone

impiegate dovrà essere adeguato alle effettive esigenze riscontrate, tenuto conto delle possibili variazioni

che si potranno verificare nel corso dell’appalto.

58.2 - PRESTAZIONI RICHIESTE

Di seguito vengono elencate le principali prestazioni richieste al sistema di Call Center:

58.2.1 Gestione delle chiamate

La gestione delle chiamate dovrà comprendere come minimo i seguenti servizi:

1. registrazione di tutte le chiamate;

2. loro corretta classificazione in relazione alla tipologia di chiamata, esatta localizzazione rispetto

all'Anagrafe di riferimento e immediata assegnazione in relazione al tipo di chiamata ed al livello di

priorità;

3. fornitura di statistiche e report sulle chiamate gestite.

La classificazione non corretta delle chiamate, così come la non corretta localizzazione dell'intervento

richiesto, o la non corretta o intempestiva assegnazione delle richieste/segnalazioni pervenute al Call

Center comporta l'applicazione delle penali previste al successivo ART.64.

La gestione delle chiamate dovrà riguardare almeno le seguenti tipologie di chiamata opportunamente

codificate:

richieste / comunicazioni di esigenze di intervento;

informazioni relative allo stato delle richieste e comunicazioni degli eventuali interventi in corso

o programmati;

richieste di chiarimenti e informazioni;

solleciti;

reclami.

Il Call Center dovrà funzionare, mediante interfaccia operatore fisico, ogni giorno dalle ore 8,00 alle ore 18,00 dal lunedì al sabato, adeguando il numero degli operatori alle effettive necessità, e mediante

interfaccia virtuale negli altri orari e nei giorni festivi. Le fasce orarie descritte potranno subire variazioni durante il corso dell’appalto in funzione di nuove esigenze dell’Amministrazione o diversa organizzazione

del lavoro, da concordare comunque tra le parti.

Dovranno essere comunque attivi, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, fax ed e-mail per le comunicazioni.

Le chiamate dovranno essere gestite tramite l'utilizzo di sistemi automatici di risposta, con instradamento

automatico in relazione alla tipologia di chiamata:

1. direttamente verso l'operatore telefonico, negli orari di presenza;

2. verso la segreteria telefonica, negli orari non coperti dall'operatore telefonico, assicurando un

sistema automatico per la registrazione delle richieste;

3. direttamente verso il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento in caso di emergenza / urgenza

negli orari non coperti dall'operatore telefonico (quindi al di fuori delle ore di presidio da parte di

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operatori telefonici), al fine di assicurare una copertura complessiva di 24 ore su 24 per 365

giorni all’anno.

Nei casi di emergenza e per richieste di intervento per il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento,

effettuate a qualunque ora e in qualunque giorno, il sistema di Call Center dovrà mettere rapidamente in

contatto il richiedente (Polizia Municipale, Polizia, Carabinieri, Aziende di servizio pubblico,

Amministrazione, etc.) con gli operatori reperibili per il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento, in modo

da permettere l’intervento dei tecnici più qualificati in funzione della specializzazione necessaria entro i

termini temporali previsti contrattualmente, al fine di eliminare le eventuali condizioni di pericolo.

Nel caso in cui la richiesta risulti non di competenza dell’Appaltatore, la segnalazione dovrà essere

comunicata alla Polizia Municipale, che provvederà a contattare la Struttura o Ente competente.

Al ricevimento di ogni richiesta/segnalazione di intervento, l'operatore del Call Center, dopo la registrazione

e classificazione a sistema della chiamata, dovrà individuare immediatamente, oltre alla provenienza della

stessa, la localizzazione puntuale dell’oggetto della segnalazione con riferimento, il più analitico possibile

(sulla base delle informazioni pervenute), all’Anagrafe di riferimento, ed il livello di priorità dell'intervento,

come definito dal presente Disciplinare Tecnico (Pronto Intervento, urgenza a 2 gg., programmabile).

Le informazioni di carattere personale e le relative elaborazioni dovranno essere gestite nel rispetto della

normativa vigente in materia di privacy.

58.2.2 Tracciabilità delle richieste

Tutte le interazioni verso il Call Center, attraverso un qualunque canale di accesso, dovranno essere

registrate, al fine di tenere traccia di tutte le comunicazioni.

Poiché i termini di erogazione dei servizi, e quindi le priorità, decorreranno dalla data/ora di registrazione

della comunicazione, la registrazione dovrà essere automatica, o comunque contestuale alla chiamata se il

sevizio é presidiato dagli operatori telefonici.

La registrazione di tutte le chiamate pervenute al di fuori dall'orario di servizio degli operatori telefonici

verrà invece effettuata automaticamente o, comunque, a partire dalla presa servizio degli operatori ed

entro il giorno lavorativo successivo alla ricezione della chiamata.

Le diverse tipologie di chiamata andranno gestite con procedimenti che consentano, in qualunque

momento, la loro precisa conoscenza, con campi di informazione differenti in base alla tipologia di richiesta

pervenuta.

Il Call Center dovrà prevedere la registrazione sistematica ed automatica sul Sistema Informativo:

di tutte le informazioni inerenti la richiesta di intervento, al fine dell'ottimale programmazione dello

stesso e del suo tracciamento;

degli orari di contatto con il Call Center, al fine di consentire all'Amministrazione di controllare gli

effettivi tempi di intervento;

dei dati statistici relativi alla chiamata, atti alla verifica dei livelli di servizio.

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A seguito della raccolta sistematica di tali informazioni, l'Appaltatore dovrà fornire all'Amministrazione un

report mensile, sia cartaceo sia digitale (mediante procedure informatizzate concordate), in grado di

riportare almeno le seguenti tipologie di informazioni:

traffico in entrata e in uscita dal Call Center, con suddivisione delle chiamate per tipologia;

percentuale di richieste di intervento evase, e relativa chiusura;

richieste di intervento non ancora assegnate ed evase;

numero di reclami, suddivisi per motivazione;

numero di solleciti per ciascuna richiesta di intervento pervenuta.

L’obiettivo di tale report è di permettere all’Amministrazione di effettuare un controllo sui livelli di servizio erogati dal Call Center.

La consegna di tale documentazione dovrà avvenire entro e non oltre il 15 del mese successivo al periodo

oggetto di reportistica.

In caso di mancata consegna della documentazione in oggetto secondo la tempistica indicata verranno

applicate le penali di cui al ART.64.

Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà

dell’Amministrazione comunale.

ART.59 - AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO ANAGRAFICO E RILIEVO DEL PATRIMONIO

Una conoscenza parziale in termini qualitativi e quantitativi del patrimonio e la limitata attivazione di

opportune misure di adeguamento e mantenimento degli standard di conoscenza esistenti, può portare a

diseconomie d’esercizio e generalizzate perdite, che spesso si trasformano in fenomeni irreversibili.

Per gestire il problema in modo più razionale, è innanzitutto necessaria la puntuale conoscenza del

patrimonio stesso, per giungere poi alla precisa definizione delle esigenze di mantenimento ed eventuale

adeguamento.

Costituiscono oggetto di censimento tutte le aree di verde pubblico di proprietà comunale di uso pubblico,

comprese le alberate stradali, le aiuole spartitraffico e le banchine stradali, presenti nel territorio comunale,

esplicitati negli Allegati al C.S.A..

L’Anagrafe è costituita dall’insieme di banche dati che descrivono le caratteristiche dei componenti rilevanti

ai fini della conoscenza e della gestione del patrimonio a verde.

I componenti l’anagrafe sono stati rappresentati sulla base cartografica territoriale dell’Amministrazione.

L’Appaltatore deve assicurare il continuo e tempestivo aggiornamento (al massimo entro 30 giorni dal

verificarsi degli eventi) delle schede tecniche anagrafiche in possesso dell’Amministrazione, durante il corso

di tutto il periodo contrattuale, in conseguenza di:

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aumento del patrimonio Comunale attraverso l’acquisizione o la costruzione di nuove aree verdi,

alberate, banchine etc.; tale iter innesca obbligatoriamente un apposito iter di consegna formale

propedeutico all’aggiornamento;

interventi costruttivi o manutentivi che determinano modifiche quantitative o dimensionali

dell’esistente (nuovi impianti, cambiamenti negli arredi, etc.);

interventi che costituiscono modifiche dei componenti esistenti (sostituzione di arredi, etc.); tali

interventi possono, ma non obbligatoriamente devono, innescare apposito iter di consegna

formale, pertanto l’aggiornamento, in questi casi, deve sempre e comunque essere garantito.

Tale aggiornamento dovrà essere assicurato in conseguenza di interventi eseguiti dallo stesso Appaltatore.

In tali casi tali interventi possono, ma non obbligatoriamente devono, innescare apposito iter di consegna

formale, pertanto l’aggiornamento deve sempre e comunque essere garantito.

L'attività complessiva dell’aggiornamento del censimento anagrafico dovrà essere documentata dalla

consegna, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto, di tutti i dati grafici, con opportune relazioni

riepilogative che evidenzino le modifiche per ogni oggetto.

La consegna ha cadenza mensile, entro e non oltre i primi sette giorni lavorativi del mese successivo a

quello del verificarsi dell’evento modificatore.

L’Appaltatore dovrà comunque assicurare, per tutti gli oggetti di appalto le cui schede risultano assenti,

incomplete o non aggiornate alla data di stipula del contratto d’Appalto, la loro redazione e/o

aggiornamento entro 90 giorni a partire dalla stessa data.

Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà

dell’Amministrazione comunale.

ART.60 - ESECUZIONE DI SOPRALLUOGHI

60.1 – SOPRALLUOGHI

Il Servizio Ambiente potrà richiedere sopralluoghi specifici, al fine di verificare situazioni individuate e/o

segnalate potenzialmente pericolose, oppure per ottenere proposte di soluzione a problemi manutentivi

particolari. I sopralluoghi potranno interessare tutte le aree verdi e le alberate stradali oggetto di appalto

oltre a nuove aree verdi di futura realizzazione.

L’Appaltatore dovrà provvedere ad effettuare i sopralluoghi entro i termini richiesti, e comunque entro il

termine massimo di giorni 2, lavorativi, dalla richiesta, oltre a fornire tempestivamente un rapporto sul

sopralluogo, proposte di soluzione, documentazione fotografica e quant’altro necessario o richiesto.

ART. 61 - GESTIONE DELLE INFORMAZIONI – REDAZIONE DI REPORT PERIODICI

La corretta impostazione di un costante flusso di informazioni, relativo all’andamento delle varie attività del

servizio erogate sugli oggetti d'appalto (aree verdi, alberate, banchine) consentirà all’Amministrazione e

all’Appaltatore un puntuale lavoro di progressivo perfezionamento della collaborazione e, quindi, un

migliore risultato in termini di raggiungimento degli obbiettivi.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Dovrà essere sempre garantita la possibilità di verificare il corretto avanzamento di ogni richiesta e quindi il

passaggio da uno stato ai successivi, fino alla completa evasione della richiesta.

Viene richiesta la gestione continua e tempestiva dei dati relativi a tutte le prestazioni effettuate e la

comunicazione di tali dati, attraverso il sistema informativo, al Servizio Ambiente, ed in particolare:

Per la manutenzione ordinaria delle aree verdi

1) La pianificazione annuale degli interventi, rivista trimestralmente.

2) La programmazione mensile degli interventi.

3) La programmazione giornaliera degli interventi e delle squadre operative, che dovrà essere

comunicata ogni giorno all’Amministrazione per il controllo dell’avanzamento del servizio.

4) Il consuntivo analitico, per ogni area verde, degli interventi effettuati riferiti all’anagrafe, da fare

pervenire all’Ufficio di cui sopra entro il giorno successivo alla data di esecuzione, completo dei dati

relativi all’area, del riferimento puntuale all’oggetto di intervento (se presente in anagrafe), della

data di esecuzione, delle lavorazioni effettuate, eventuale documentazione fotografica, etc..

5) La segnalazione di situazioni pericolose autonomamente messe in sicurezza dall’Appaltatore, o di

problematiche particolari rilevate durante il monitoraggio e la normale manutenzione.

6) L’aggiornamento della situazione manutentiva delle aree verdi, in funzione degli interventi

effettuati, al fine di alimentare l’archivio storico in uso presso il Servizio Ambiente.

Per interventi su richiesta

1) La gestione degli ordini d’intervento trasmessi dall’Ufficio di cui sopra, con il continuo controllo

dello stato di avanzamento dei lavori e classificazione della situazione di ogni ordine (da iniziare, in

corso di esecuzione, sospesi, finiti).

2) Tutti i dati relativi al personale presente ogni giorno in cantiere.

3) Il consuntivo degli interventi effettuati, analitico per ogni area verde, dovrà fornire in particolare i

dati relativi all’area, il riferimento puntuale all’oggetto di intervento (se presente in anagrafe), il

periodo di esecuzione, le lavorazioni effettuate, eventuale documentazione fotografica,ecc..

4) L’aggiornamento dell’anagrafe tecnica e dell’archivio storico manutentivo in uso presso

l’Amministrazione.

Il flusso delle informazioni dovrà permettere di seguire completamente ogni fase operativa, dal sorgere

della richiesta, all’ordinativo, all’esecuzione dell’intervento.

Per le richieste di intervento pervenute al Call Center:

1) La gestione e trasmissione tempestiva di tutte le richieste di intervento pervenute al Call Center,

con riferimento ad ogni area verde o alberata o banchina, con indicazione delle situazioni

eventualmente già risolte, programmate o sospese.

2) La gestione e trasmissione immediata al Servizio Ambiente di tutte le segnalazioni pervenute per

richieste di pronto intervento.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

3) L'invio del riepilogo di tutte le richieste di intervento pervenute al Call Center da parte degli utenti

con l'indicazione della loro risoluzione; le casistiche di risoluzione dovranno essere concordate con

il Responsabile del Procedimento e/o con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, al fine di fornire

risposte e con l'obbiettivo di eliminare eventuali criticità.

Le modalità di elaborazione, il contenuto e la tempistica dei vari report, dovranno essere concordati con il

Responsabile del Procedimento e/o con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, e verranno stabiliti, sulla

base di quanto prescritto e di quanto offerto dall’Appaltatore, in fase di avvio del servizio, tenuto conto

delle esigenze che nel corso dell’appalto potranno variare, richiedendo quindi modifiche.

ART. 62 - CONTROLLI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Come indicato nel C.S.A., l’Amministrazione comunale si riserva la più ampia facoltà di sorveglianza,

verifica e controllo dell’operato dell’Appaltatore nello svolgimento delle attività previste dal presente

Disciplinare Tecnico, integrato dall’Offerta presentata e con riferimento al Piano della Qualità specifico per il

presente appalto; l’Appaltatore è tenuto a tal fine a fornire tutta la necessaria collaborazione verso

l’Amministrazione.

Tale attività, che potrà essere esercitata attraverso i propri dipendenti, potrà riguardare, a titolo

esemplificativo ma non esaustivo:

1 ispezioni presso i luoghi di esecuzione delle prestazioni, senza obbligo di preavviso, ma avendo cura di

non ostacolare l’esercizio dell’attività dell’Appaltatore;

2 verifiche e controlli a campione sulle varie attività previste;

3 verifiche e collaudi sui materiali utilizzati, necessari all’accertamento del rispetto della normativa

vigente e di quella richiamata negli Allegati contrattuali;

4 acquisizione di tutte le informazioni disponibili presso l’Appaltatore e connesse direttamente o

indirettamente all’esecuzione dell’Appalto, mediante presa visione o acquisizione di copia di ogni

documentazione contabile, amministrativa o tecnica, fermo restando l’obbligo di riservatezza;

5 richiesta di relazioni in forma scritta in ordine allo stato delle prestazioni e/o agli assetti dell’appalto.

La forma e la metodologia dei controlli, sarà preventivamente comunicata all’Appaltatore e potrà variare

nel corso dell’appalto a discrezione dell’Amministrazione.

ART.63 - PIANO DELLA QUALITA’

Viene richiesta all’Appaltatore, già in possesso per lo svolgimento della propria attività di certificazione di

sistema di qualità conforme alle norme della serie UNI ISO 9000, la redazione di un Piano della Qualità,

conforme alla norma UNI ISO 10005, specifico per il presente appalto, da presentare all’Amministrazione,

nella sua veste definitiva, entro 90 giorni naturali e consecutivi dalla data di stipulazione del contratto.

Tale Piano, che dovrà essere costantemente aggiornato ed adeguato per tutto il corso del periodo

contrattuale, dovrà almeno contenere:

a) gli obbiettivi della Qualità da conseguire;

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

b) l’attribuzione delle specifiche autorità e responsabilità per le varie fasi delle attività svolte;

c) l’elenco, le caratteristiche tecniche, i modi di impiego e l’identificazione dei vari macchinari e

attrezzature utilizzati;

d) la definizione delle particolari procedure, tempi di esecuzione, istruzioni e ordine da tenersi

nell’andamento dei servizi;

e) la descrizione delle modalità di controllo delle attività svolte e le modalità di restituzione dei relativi

risultati;

f) le modalità per eventuali revisioni e modifiche al Piano della Qualità durante l’esecuzione dell’appalto;

g) le altre misure necessarie a conseguire gli obbiettivi prefissati;

h) il piano delle verifiche ispettive interne previste dal Piano della Qualità.

Poiché il Piano della Qualità dovrà essere interfacciato con il Sistema Informatico di gestione, è fatto

obbligo l’uso di adeguate procedure informatiche per conseguire e controllare gli obbiettivi del Piano.

ART.64 - PENALI

In caso di mancato rispetto degli adempimenti contrattuali, L’Amministrazione comunale procederà

all’applicazione di penali come di seguito indicate nei casi in cui le prestazioni e le attività di reporting

risulteranno:

a) totalmente o parzialmente non eseguite;

b) eseguite in modo difforme dalle prescrizioni tecniche;

c) eseguite in ritardo rispetto ai tempi pianificati o richiesti.

L’applicazione di penali non sostituisce le prestazioni e le attività di reporting non eseguite o eseguite in

modo difforme, e non esenta l’Appaltatore dall’obbligo contrattuale di una loro corretta, completa e

soddisfacente esecuzione.

Le penali, verranno applicate (previa notifica all’Appaltatore con apposita nota a cura del Responsabile del

Procedimento o del Direttore dell’Esecuzione del contratto) per gli importi giornalieri e la durata temporale

stabilita per ogni singola tipologia di lavorazione nei subalterni dal 64.1 al 64.8, fino al giorno dell'effettiva

esecuzione dell’intervento a soluzione del problema (compreso).

Tutte le eventuali penali saranno detratte dalle rate trimestrali o dalla rata finale dovute all'Appaltatore.

In ogni caso l’applicazione delle penali contrattuali non esaurisce il diritto dell’Amministrazione al

risarcimento del maggior danno eventualmente subito.

Qualora l’Appaltatore avesse cumulato penali per un importo pari o superiore al 10% del valore massimo

annuale contrattuale, l’Amministrazione potrà applicare la risoluzione del contratto, conformemente a

quanto previsto nel C.S.A..

Gli importi delle penali sono stabiliti nei paragrafi seguenti.

64.1- MONITORAGGIO

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EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo, rispetto ai tempi previsti e concordati, nella consegna

della relazione periodica sui risultati del monitoraggio delle condizioni statiche e fitosanitarie del

patrimonio arboreo, come richiesto all’ART.53.

EURO 100,00 per ogni richiesta presente nel sistema e formulata in modo reiterato o

ridondante, come richiesto all’ART.53.

64.2– MANUTENZIONE ORDINARIA A CANONE

Le penali riportate nella tabella seguente si applicano per ognuna delle lavorazioni ordinarie a canone,

per qualsiasi classificazione tipologica di area verde/alberata e per ogni giorno di ritardo rispetto

all’inizio di ogni attività programmata.

Lavorazioni eseguite solo parzialmente, o in modo difforme, verranno considerate come non eseguite, e

pertanto assoggettate all’applicazione della stessa penale. Anche nel caso in cui la difformità rilevata

nella lavorazione (MVP, MVL, MVT, MVB ecc. ) sia relativa solo a parte dell'area codificata, la penale

dovrà essere calcolata per l'intera superficie dell'area codificata.

Codice

Lavorazione

Denominazione

Lavorazione

Unità

di

misura

Parametro di

riferimento

oggetto

lavorazione

Penale

unitaria

giornaliera

€.

Penale

giornaliera

minima €.

MVP Pulizia aree verdi mq. Superficie 0,0025 250

MVL Risanamento

attrezzature Ludiche

N° Elementi di gioco 25,00 100

MVT Manutenzione tosatura

prati

mq. Superficie 0,05 200

MVB Manutenzione sfalcio

erba Banchine stradali

e suoli residui

mq. Superficie 0,03 200

MVE Manutenzione sfalcio

erba aree Estensive

mq. Superficie 0,03 200

MVS Manutenzione Siepi ml. Lunghezza 1,50 150

MVPS Manutenzione potatura

alberature stradali e

parchi

n° Elementi arborei 35,00 350

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MVA Manutenzione cespugli n° Elementi vegetali 2,00 150

MII Irrigazione aree verdi mq. Prato e elementi

vegetali

0,10 150

MVSP Spollonatura alberi

stradali e aree verdi

n° Elementi vegetali 0,50 150

MCRT Controllo e reintegro

tutori

n° Tutori 2,00 100

64.3 – PRONTO INTERVENTO - INTERVENTI URGENTI

- EURO 200,00 per ogni ora di ritardo rispetto al termine massimo previsto per l’attivazione di ogni

singolo intervento per la messa in sicurezza.

- EURO 250,00 per ogni giorno di ritardo rispetto al termine previsto per un intervento considerato

urgente.

Le prestazione eseguite solo parzialmente, o in modo difforme, verranno considerate come non eseguite,

e pertanto saranno assoggettate all’applicazione della stessa penale.

E’ comunque fatto salvo l’addebito all’Appaltatore di ogni responsabilità, di qualsiasi genere, derivante o

riconducibile al ritardo (o all’inadeguatezza) dell’esecuzione dei Pronti Interventi e degli interventi urgenti.

64.4 - SISTEMA INFORMATIVO

EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’effettuazione del servizio richiesto e segnalato come

urgente dall’Amministrazione.

64.5 – CALL CENTER

EURO 200,00 per ogni giorno di ritardo rispetto all’avvio del servizio a partire dalla data del

verbale di consegna dello stesso.

EURO 200,00 per mancata copertura con operatore nei giorni e negli orari prefissati.

EURO 200,00 per omessa comunicazione al personale reperibile, quando la segnalazione venga

effettuata negli orari e nei giorni in cui non vi è l’operatore, ma viene effettuata su supporto

informatico o a mezzo fax.

EURO 200,00 per mancata comunicazione alla Polizia Municipale nei casi previsti dall’ART.58 punto

2.1 del Disciplinare Tecnico.

EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’effettuazione dell’intervento segnalato dalla Stazione

Appaltante.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nella consegna del report mensile previsto all’ART.58 punto

2.2 del C.S.A. - Disciplinare Tecnico.

64.6 – AGGIORNAMENTO CENSIMENTO ANAGRAFICO

EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’aggiornamento dell’anagrafe, come previsto al ART.59

del Disciplinare Tecnico.

64.7 - SOPRALLUOGHI – VERIFICHE STRUTTURALI

EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo rispetto ai tempi massimi previsti, come previsto al ART.60

del presente C.S.A. .

64.8 – GESTIONE INFORMAZIONI – REPORT

EURO 100,00 per ogni giorno di mancata comunicazione di ogni informazione e/o report previsto,

prescritto o concordato. Comunicazioni parziali, incomplete, inadeguate o eseguite in modalità

difforme da quanto stabilito (dagli Allegati contrattuali e dalle istruzioni e puntualizzazioni

eventualmente impartite in corso di esecuzione dell’appalto) verranno considerate come non

eseguite, e pertanto assoggettate all’applicazione della stessa penale come previsto al ART.60 del

presente C.S.A..

65. - CORRISPETTIVO PER L’APPALTO

65.1 – CORRISPETTIVO PER L’ATTIVITA’ MANUTENTIVA

Il corrispettivo totale annuale, per l’attività di manutenzione ordinaria a canone delle aree verdi e delle

alberate stradali e di quant’altro oggetto di appalto (come descritte negli Allegati), per tutte le lavorazioni,

relative frequenze e dimensionamento previste ai precedenti Articoli del presente C.S.A., corrisponde

all’importo netto di euro 1.187.000,00/anno, ribassato della percentuale offerta dall’Appaltatore, oltre

ad euro 19.111,53/anno per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso.

Tale importo, al netto di eventuali detrazioni per penali e di variazioni di cui al presente C.S.A., verrà

pagato attraverso canoni trimestrali posticipati, subordinatamente alla verifica comprovante l’avvenuto

versamento degli oneri contributivi, previdenziali e assicurativi.

Si intende compreso nel canone annuo, l'onere complessivo derivante dall’accettazione di tutte le aree, le

alberate stradali ed i beni oggetto di appalto, nelle condizioni attuali nelle quali si trovano al momento della

consegna.

L’Appalto è affidato a canone per le superfici presunte delle aree verdi, la lunghezza delle banchine stradali

e il numero di alberi in alberate stradali indicate e desumibili dagli Allegati al presente C.S.A..

Eventuali variazioni, sia in positivo sia in negativo della quantità posta a base del calcolo del canone

periodico (superficie aree verdi, lunghezza banchine stradali e numero di alberi compresi in alberate

stradali), rilevate attraverso l’aggiornamento del censimento anagrafico, contenute entro il 5% dei valori

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sopra riportati, non porteranno comunque a variazioni del prezzo dei servizi elencati e remunerati

attraverso il pagamento di un canone periodico.

65.2 – IMMISSIONI/DISMISSIONI (VARIAZIONI DELLE AREE VERDI OGGETTO

DI APPALTO)

Le aree verdi, le alberate stradali e le banchine stradali oggetto di appalto sono quelle elencate e desumibili

dagli Allegati al presente C.S.A..

Le aree verdi, le banchine stradali e le alberate stradali potranno subire immissioni, dismissioni, incrementi

o diminuzioni nel corso dell’appalto, così come potranno variare, in funzione di mutate esigenze, le

caratteristiche e le frequenze di lavorazione, secondo la casistica di seguito riportata:

65.2.1 - Presa in carico / Dismissioni di aree verdi , banchine stradali e alberate stradali

La presa in carico o la dismissione di aree verdi, banchine stradali e alberate stradali comporterà un

incremento/riduzione economica dell’appalto sulla base dei seguenti importi unitari, intesi a base di gara

e su scala annuale:

0,16 EURO per mq. di area verde riferibile alla pulizia Classi A ,B e C;

0,75 EURO per mq.di area verde riferibile alla manutenzione alle Classi A e B;

0,90 EURO per mq. di area verde riferibile alla manutenzione Classe C;

0,25 EURO per mq. di area verde riferibile alla manutenzione Classe D;

0,18 EURO per mq. di banchina stradale (S.C. extraurbane) e suoli residui riferibile alla

manutenzione Classe E;

30,00 EURO (costo medio) per albero spalcato 1^ 2^ e 3^ tipologia;

90,00 EURO (costo medio) per albero potato compreso in alberata stradale 1^ 2^ e

3^ tipologia (non in area verde o in banchina stradale perché compreso nel costo della

manutenzione dell’area)

Frazioni di anno verranno valutate in dodicesimi.

ART.66 - PRODOTTO ATTESO IN SEDE DI OFFERTA

Il Concorrente dovrà elaborare una relazione composta da vari articoli, attenendosi alle indicazioni

contenute nel Bando di Gara, con riferimento al C.S.A. ed alle prestazioni e richieste dal Disciplinare

Tecnico, parte integrante del C.S.A. dettagliando la propria Offerta come di seguito riportato:

66.1 - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ CHE COMPONGONO IL SERVIZIO

Monitoraggio

Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di monitoraggio del patrimonio oggetto dell’appalto

e di verifica statica delle alberature, di cui all’ART. 53 del C.S.A. -Disciplinare Tecnico.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Gestione operativa dell’appalto

Descrizione delle modalità di espletamento delle attività di:

pianificazione e programmazione degli interventi; linee guida per la redazione del piano della

qualità; rendicontazione, gestione, informazioni e report (Artt. 54, 60, 61, 63);

modalità di svolgimento delle attività manutentive ordinarie e interventi colturali (ART. 55).

Reperibilità e Pronto intervento

Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di reperibilità e pronto intervento di cui all’ART.56.

Call Center

Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di Call Center di cui all’ART.58.

Aggiornamento Anagrafe patrimonio e gestione del Sistema Informativo

Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di aggiornamento dell’Anagrafe del patrimonio

oggetto di appalto di cui agli ART.59.

66.2 – RISORSE DEDICATE AL SERVIZIO – PERSONALE E MEZZI

Personale e mezzi dedicati al servizio

Illustrazione dell’organigramma della struttura di direzione tecnica e amministrativa proposta per

l’appalto, con indicazione delle professionalità impiegate, delle responsabilità e delle competenze.

Illustrazione della struttura operativa prevista, espressamente dedicata all’esecuzione del servizio

suddiviso tra le varie funzioni, con indicazione del numero di persone e relative professionalità,

delle responsabilità e delle competenze.

Tipologia dei principali macchinari/attrezzature nella proprietà o disponibilità del Concorrente che

verranno utilizzati per lo svolgimento delle attività dell’appalto.

66.3– PRESTAZIONI MIGLIORATIVE RISPETTO ALLE RICHIESTE DEL DISCIPLINARE

TECNICO

Descrizione delle eventuali proposte migliorative degli standard qualitativi e/o quantitativi, coerenti con le

richieste del C.S.A. (Disciplinare Tecnico), per l’esecuzione di interventi a canone (da riportare anche in una

tabella riepilogativa sintetica).

66.4 – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE NON PREVISTE DAL DISCIPLINARE TECNICO

Descrizione delle eventuali prestazioni aggiuntive, non richieste dal Capitolato Speciale d’Appalto e dal

Disciplinare Tecnico, offerte dal Concorrente senza costi per l’Amministrazione (da riportare anche in una

tabella riepilogativa sintetica), quali, a titolo di esempio:

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

prestazioni rivolte al miglioramento delle condizioni di sicurezza, di efficienza, di funzionalità e di

fruibilità del patrimonio verde pubblico;

incremento degli interventi manutentivi minimali previsti su aree verdi e alberature stradali.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

TITOLO 3 PRESCRIZIONI GENERALI - MATERIALI

ART. 67 – SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI

Prima di presentare l'offerta per l'esecuzione del servizio oggetto del presente Capitolato, l'Impresa dovrà

ispezionare il luogo per prendere visione delle condizioni di lavoro ivi comprese le condizioni vegetative

generali dell’area e dovrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alle opere da realizzare (con

particolare riguardo alle dimensioni, alle caratteristiche specifiche e alle eventuali connessioni con altri

lavori di costruzione, movimenti di terra e sistemazione ambientale in genere), alla quantità, alla

utilizzabilità e alla effettiva disponibilità di acqua per l'irrigazione e la manutenzione.

Di questi accertamenti e ricognizioni l'Impresa è tenuta a dare, in sede di offerta, esplicita dichiarazione

scritta: non saranno pertanto presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura

del lavoro da eseguire sia sul tipo di eventuali materiali da fornire.

La presentazione dell'offerta implica l'accettazione da parte dell'Impresa di ogni condizione riportata nel

presente Capitolato e relative specifiche o risultante dagli eventuali elaborati di progetto.

ART.68 – CONSERVAZIONE E RECUPERO DELLE PIANTE ESISTENTI

Tutta la vegetazione esistente indicata negli elaborati tecnici per restare in loco e quella eventualmente

individuata dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto in corso d'opera dovrà essere protetta

adeguatamente da ogni danneggiamento.

Pertanto l'Impresa dovrà usare la massima cautela nell'eseguire le prescrizioni della Direzione

dell’Esecuzione del Contratto ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti.

Nell'eventualità di dover trapiantare piante esistenti nel cantiere o sul luogo della sistemazione, la

Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di fare eseguire, secondo tempi e modi da

concordare, la preparazione delle piante stesse.

ART. 69 – APPROVIVVIGIONAMENTO DI ACQUA

L'Amministrazione fornirà gratuitamente all'Impresa l'acqua mediante l’utilizzo di pozzi freatici e prese

idrante presenti in dotazione all’Amministrazione Comunale che dovranno essere utilizzate dall’Impresa per

le esclusive necessità di irrigazione di alberi, arbusti ed aiuole in genere, secondo le necessità agronomiche

e le disposizioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto. Qualora non fossero disponibili prese irrigue

o idranti in loco, l'Impresa si approvvigionerà dell’acqua con propri mezzi (autobotti), per l’irrigazione di

alberature stradali di nuovo impianto e fioriere, senza aggravio di spese.

ART. 70 – PULIZIA AREA DI CANTIERE MOBILE

A mano a mano che procedono i lavori di manutenzione del verde (aiuole, alberature stradali ecc.),

l'Impresa, per mantenere il cantiere mobile più in ordine possibile, è tenuta a rimuovere tempestivamente

tutti i residui di lavorazione (es. tronchi, rami, foglie, erba, ecc.).

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

I materiali di risulta di cui sopra dovranno essere allontanati e portati dal cantiere alla discarica pubblica o

su altre aree autorizzate.

Alla fine dei lavori tutte le aree dovranno essere accuratamente ripulite.

ART. 71 – RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA NEL CORSO DEI LAVORI

L'Impresa è responsabile di ogni danno causato a terzi ed è tenuta, senza alcun rimborso, a ripristinare i

manufatti, le aree, le attrezzature, gli impianti, le piantagioni e i tappeti erbosi danneggiati nel corso del

servizio di manutenzione, salvo casi di vandalismo riconosciuti dalle parti.

QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI

ART. 72 – MATERIALI: NORME GENERALI

Tutto il materiale edile, impiantistico e di arredo (es. pietre, mattoni, legname da costruzione, irrigatori,

apparecchi di illuminazione, ecc.), il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e il

materiale vegetale (es. alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per la sistemazione

ambientale, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o

superiori a quanto è prescritto dal presente Capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente. S'intende

che la provenienza sarà liberamente scelta dall'Impresa purché, a giudizio insindacabile della Direzione

dell’Esecuzione del Contratto, i materiali siano riconosciuti accettabili. L'Impresa è obbligata a notificare, in

tempo utile, alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto la provenienza dei materiali per il regolare

prelevamento dei relativi campioni.

L'Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali

partite non ritenute conformi dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

L'approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione

definitiva: la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi

momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l'introduzione sul

cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell'Impresa, per accertare la loro

corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso

l'Impresa, pur avendo ottenuto l'approvazione dei materiali dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto,

resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere.

L'Impresa fornirà tutto il materiale (impiantistico, agrario e vegetale), nelle quantità necessarie alla

realizzazione della sistemazione.

I materiali da impiegare nei lavori dovranno avere le seguenti caratteristiche:

a) materiale agrario

b) materiale vegetale

c) materiale per arredo

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

ART. 73 – MATERIALE AGRARIO

Per materiale agrario si intende tutto il materiale usato negli specifici lavori agrari e forestali di, vivaismo e

giardinaggio (es. terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.), necessario alla messa

a dimora, alla cura e alla manutenzione delle piante occorrenti per la sistemazione.

a) Terra di coltivo riportata

L'Impresa prima di effettuare il riporto della terra di coltivo dovrà accertarne la qualità per sottoporla

all'approvazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

L'Impresa dovrà disporre a proprie spese l'esecuzione delle analisi di laboratorio, per ogni tipo di suolo. Le

analisi dovranno essere eseguite, salvo quanto diversamente disposto dal presente Capitolato, secondo i

metodi ed i parametri normalizzati di analisi del suolo, pubblicati dalla Società Italiana della Scienza del

Suolo - S.l.S.S.

La terra di coltivo (buon terreno agrario) riportata dovrà essere priva di pietre, tronchi, rami, radici e loro

parti, che possano ostacolare le lavorazioni agronomiche del terreno dopo la posa in opera.

Per buon terreno agrario devesi intendere quello a:

scheletro (particelle > 2mm.) < 5% // rapporto limo/argilla - limo < 40%

argilla < 20% // PH compreso fra 5.5/7 // sostanza organica (peso secco) > 1.5% rapporto

C/N compreso fra 8/15.

La terra di coltivo dovrà essere priva di agenti patogeni e di sostanze tossiche per le piante, a giudizio della

Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

b) Substrati di coltivazione

Con substrati di coltivazione si intendono materiali di origine minerale e/o vegetale utilizzati singolarmente

o miscelati in proporzioni note per impieghi particolari e per ottenere un ambiente di crescita adatto alle

diverse specie che si vogliono mettere a dimora.

Per i substrati imballati le confezioni dovranno riportare quantità, tipo e caratteristiche del contenuto.

In mancanza delle suddette indicazioni sulle confezioni, o nel caso di substrati non confezionati, l'Impresa

dovrà fornire, oltre ai dati sopra indicati, i risultati di analisi realizzate a proprie spese, secondo i metodi

normalizzati dalla Società Italiana della Scienza del Suolo - S.l.S.S. per i parametri indicati dalla Direzione

dell’Esecuzione del Contratto da sottoporre all'approvazione della stessa.

I substrati, una volta pronti per l'impiego, dovranno essere omogenei e i componenti distribuiti in

proporzioni costanti all'interno della loro massa.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

I substrati non confezionati o privi delle indicazioni sopra citate sulla confezione, potranno contenere anche

altri componenti, in proporzioni note, tutti chiaramente specificati, da sottoporre all'approvazione della

Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

c) Concimi minerali ed organici

I concimi minerali, organici, misti e complessi da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le

vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell'involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i

letami, per i quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza.

La Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva il diritto di indicare con maggior precisione, scegliendoli

di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante

durante la messa a dimora e il periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato.

d) Ammendanti e correttivi

Con ammendanti si intendono quelle sostanze sotto forma di composti naturali o di sintesi in grado di

modificare le caratteristiche fisiche del terreno.

Con correttivi si intendono quei prodotti chimici, minerali, organici o biologici capaci di modificare le

caratteristiche chimiche del terreno.

In accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si potranno impiegare prodotti con funzioni miste

purché ne siano dichiarati la provenienza, la composizione e il campo di azione e siano forniti

preferibilmente negli involucri originali secondo la normativa vigente.

e) Pacciamatura

Con pacciamatura si intende una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo infestanti, limitazione

dell'evapotraspirazione, sbalzi termici, ecc.).

I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di sintesi e dovranno essere forniti

(quando si tratti di prodotti confezionabili) in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto, nei

contenitori originali con dichiarazione della quantità, del contenuto e dei componenti.

Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di

valutare di volta in volta qualità e provenienza.

f) Fitofarmaci

I fitofarmaci da usare (es. anticrittogamici, insetticidi, antitraspiranti, mastici per dendrochirurgia, ecc.)

dovranno essere forniti nei contenitori originali e sigillati dalla fabbrica, con l'indicazione della composizione

e della classe di tossicità, secondo la normativa vigente.

g) Pali di sostegno, ancoraggi e legature

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

L'Impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori) adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni

degli alberi e degli arbusti da ancorare.

I tutori dovranno essere di legno, diritti, scortecciati, appuntiti dalla parte della estremità di maggiore

diametro. La parte appuntita dovrà essere resa imputrescibile per un'altezza di 100 cm circa, in alternativa,

su autorizzazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, si potrà fare uso di pali di legno

industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili.

Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l'eventuale

bloccaggio a terra dei tutori.

Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche,

ecc.) i pali di sostegno, su autorizzazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, potranno essere

sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo.

Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone

l'eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per

mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) mai filo

di ferro o altro materiale inestensibile. Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre,

fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materiale.

h) Drenaggi e materiali antierosione

I materiali da impiegare per la realizzazione di drenaggi e opere antierosione dovranno corrispondere a

quanto indicato in progetto e, per quelli forniti in confezione, essere consegnati nei loro imballi originali,

attestanti quantità e caratteristiche del contenuto (es. resistenza, composizione chimica, requisiti idraulici e

fisici, durata, ecc.) per essere approvati dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto prima del loro

impiego. Per i prodotti non confezionati la Direzione dell’Esecuzione del Contratto ne verificherà di volta in

volta qualità e provenienza.

Art. 74 – MATERIALE VEGETALE

Per materiale vegetale si intende tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.)

occorrente per l'esecuzione del lavoro.

Questo materiale dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18.6.1931 n. 987

e 22.5.1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni. L'Impresa dovrà dichiararne la provenienza

alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Le caratteristiche richieste per tale materiale vegetale e di seguito riportate tengono conto anche di quanto

definito dallo standard qualitativo adottato dalle normative Europee in materia.

La Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente

all'Impresa appaltatrice, visite ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la

facoltà di scartare quelle non rispondenti alle caratteristiche indicate nel presente Capitolato, nell'Elenco

prezzi e negli elaborati di progetto in quanto non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

garantiscano la buona riuscita dell'impianto, o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da

realizzare.

Le piante dovranno essere esenti da residui di fitofarmaci attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus,

altri patogeni, deformazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare

sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie.

L'Impresa sotto la sua piena responsabilità potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di

particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dalla Direzione dell’Esecuzione

del Contratto.

Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di

materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la

denominazione botanica (genere, specie, varietà, cultivar) del gruppo a cui si riferiscono.

Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e

numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell'apparato radicale, ecc.) sono precisate nelle specifiche

allegate al progetto o indicate nell'Elenco prezzi e nelle successive voci particolari.

L'Impresa dovrà far pervenire alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto, con almeno 48 ore di anticipo,

comunicazione scritta della data in cui le piante verranno consegnate sul cantiere.

Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l'Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie

affinché queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il

trasferimento venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione

perché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a causa

dei sobbalzi o per il peso del carico del materiale soprastante.

Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni

danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in

vivaio provvisorio) dovrà essere il più breve possibile.

In particolare l'Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente

messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona

conservazione.

Non è consentita la sostituzione di piante che l'Impresa non riuscisse a reperire; ove tuttavia dimostrato

che una o più specie non siano reperibili, l'Impresa potrà proporre la sostituzione con piante simili.

L'Impresa dovrà sottoporre per iscritto tali proposte alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto con un

congruo anticipo sull'inizio dei lavori stessi ed almeno un mese prima della piantagione cui si riferiscono. La

Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di accettare le sostituzioni indicate, o di

proporne di alternative.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

a) Alberi

Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal

progetto e tipici della specie, della varietà e della età al momento della loro messa a dimora.

Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate

stradali, filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.).

In particolare il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da cicatrici di potatura di diametro

superiore a 2 cm., deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni

conseguenti ad urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere.

La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per

simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all'interno della stessa.

Non dovranno essere presenti “ rami verticillati “ cioè più rami che si dipartono dal tronco al medesimo

livello.

La chioma dovrà sempre presentare la cosiddetta “ freccia “ di accrescimento con gemma apicale sana e

vitale e quindi assenza di doppie cime o rami codominanti.

L'apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche

e sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro.

Gli alberi dovranno essere normalmente forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze tecniche

o della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua,

purché di giovane età e di limitate dimensioni.

Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle

dimensioni delle piante come di seguito riportato:

40 cm. di diametro per alberi di circonferenza cm. 12/14 50 cm.

di diametro per alberi di circonferenza cm. 16/18 60 cm. di

diametro per alberi di circonferenza cm. 18/20

Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici,

senza crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia.

Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un

apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.

Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile (juta, paglia, teli, reti di ferro

non zincato, ecc.),per piante trapiantate due volte è sufficiente l’utilizzo della sola juta o paglia o telo,

mentre per piante che abbiano subito tre o più trapianti è necessario aggiungere apposita rete di ferro non

zincato.

Gli alberi dovranno corrispondere alle richieste del progetto e dell'Elenco prezzi secondo quanto segue:

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

- altezza dell'albero: distanza che intercorre fra il colletto e il punto più alto della chioma;

- altezza di impalcatura: distanza intercorrente fra il colletto e il punto di inserzione al fusto della

branca principale più vicina;

- circonferenza del fusto: misurata a un metro dal colletto (non saranno ammesse sottomisure salvo

accettazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto);

- diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima impalcatura per le

conifere, a due terzi dell'altezza totale per tutti gli altri alberi;

- per le altre alberature stradali i primi rami dovranno essere implacati sul fusto ad una altezza

minima di : 220 cm. per piante fino a cm. 25 di circonferenza, 250 cm. per piante oltre cm. 25 di

circonferenza;

Per gli alberi innestati dovranno essere specificati il tipo di porta innesto e l'altezza del punto d'innesto, che

non dovrà presentare sintomi di disaffinità.

b) Piante a portamento piramidale

Le piante a portamento piramidale dovranno essere ramificate fino dalla base, preferibilmente in numero

dispari, con asse principale unico e rettilineo.

Anche per tali piante l’altezza totale è determinata analogamente a quella degli alberi considerando cioè la

distanza fra il colletto e il punto più alto della chioma.

c) Arbusti e cespugli

Arbusti e cespugli, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi),

anche se riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento "filato", dovranno possedere un

minimo di tre ramificazioni alla base e presentarsi dell'altezza prescritta in progetto o in Elenco prezzi,

proporzionata al diametro della chioma e a quello del fusto.

Anche per arbusti e cespugli l'altezza totale, verrà rilevata analogamente a quella degli alberi. Il diametro

della chioma sarà rilevato alla sua massima ampiezza.

Tutti gli arbusti e i cespugli dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze

tecniche e della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia

decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni.

Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari. Per le indicazioni

riguardanti l'apparato radicale, l'imballo delle zolle, la terra delle zolle e dei contenitori vale quanto esposto

nel precedente comma a proposito degli alberi.

e) Piante esemplari

Per piante esemplari si intendono alberi, arbusti e cespugli di grandi dimensioni nell'ambito della propria

specie con particolare valore ornamentale per forma e portamento.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Queste piante dovranno essere state preparate in vivaio con un numero maggiore di trapianti rispetto allo

standard.

f) Piante tappezzanti

Le piante tappezzanti dovranno avere portamento basso e/o strisciante (portamento proprio della specie) e

buona capacità di copertura, garantita da ramificazioni uniformi.

Dovranno essere sempre fornite in contenitore con le radici pienamente compenetrate nel substrato di

coltura, senza fuoriuscire dal contenitore stesso.

g) Piante rampicanti, sarmentose e ricadenti

Le piante appartenenti a queste specie dovranno avere almeno due forti getti, essere dell'altezza richiesta

(dal colletto all'apice vegetativo più lungo) ed essere sempre fornite in zolla o in contenitore.

h) Piante erbacee annuali, biennali e perenni

Le piante erbacee, annuali, biennali e perenni, dovranno essere sempre fornite nel contenitore in cui sono

state coltivate.

Le misure riportate nelle specifiche di progetto si riferiscono all'altezza della pianta non comprensiva del

contenitore, e/o al diametro o al volume dello stesso.

i) Piante bulbose, tuberose e rizomatose

Le piante che saranno consegnate sotto forma di bulbi o di tuberi dovranno essere sempre della

dimensione richiesta (diametro o circonferenza), mentre quelle sotto forma di rizoma dovranno presentare

almeno tre gemme. I bulbi, i tuberi e i rizomi dovranno essere sani, turgidi, ben conservati ed in stasi

vegetativa.

l) Piante acquatiche e palustri

Le piante acquatiche e palustri dovranno essere fornite imballate in contenitore o in cassette predisposte

alle esigenze specifiche delle singole piante, che ne consentano il trasporto e ne garantiscano la

conservazione fino al momento della messa a dimora.

m) Sementi

L'Impresa dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richieste,

sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l'indicazione del

grado di purezza e di germinabilità e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle leggi

vigenti.

L'eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie (in particolare per i tappeti erbosi) dovrà rispettare

le percentuali richieste negli elaborati di progetto.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

In assenza di tali indicazioni potranno accettarsi miscugli di graminacee costituiti da Poe, Festuche,

Agrostidi e Loietti ( presenti per non oltre il 15% ) di ditte primarie produttrici di sementi e di specifico

impiego per campi sportivi e terreni di gioco in zone fitoclimatiche e a substrato pedologico analoghe al

territorio locale.

In zone ad elevato ombreggiamento tali miscugli dovranno contenere sempre elevate percentuali di Poa

nemoralis ( 20/25% ).

Tutto il materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sigillati e muniti della certificazione

E.N.S.E. (Ente Nazionale Sementi Elette).

Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi le sementi dovranno essere immagazzinate in locali freschi

e privi di umidità.

n) Tappeti erbosi in piote e zolle

Nel caso che per le esigenze della sistemazione fosse richiesto il rapido inerbimento delle superfici a prato

(pronto effetto) oppure si intendesse procedere alla costituzione del tappeto erboso per propagazione di

essenze prative stolonifere, l'Impresa dovrà fornire zolle e/o piote erbose precoltivate costituite con le

specie prative richieste nelle specifiche di progetto (es. cotica naturale, miscuglio di graminacee e

leguminose, prato monospecie, ecc.).

Prima di procedere alla fornitura, l'Impresa dovrà sottoporre all'approvazione della Direzione

dell’Esecuzione del Contratto campioni del materiale che intende fornire; analogamente, nel caso fosse

richiesta la cotica naturale, l'Impresa dovrà prelevare le zolle soltanto da luoghi approvati dalla Direzione

dell’Esecuzione del Contratto.

Le zolle erbose, a seconda delle esigenze, delle richieste e delle specie che costituiscono il prato, verranno

di norma fornite in forme regolari di dimensioni medie cm. 25x25.

Al fine di non spezzarne la compattezza, le piote precoltivate dovranno essere consegnate arrotolate,

mentre le zolle dovranno essere fornite su "pallet".

Tutto il materiale, di qualunque tipo sia, al fine di evitare danni irreparabili dovuti alla fermentazione e alla

mancata esposizione alla luce, non dovrà essere lasciato accatastato o arrotolato.

ART.75 – MATERIALE PER ARREDO

Per materiale di arredo si intende tutto il materiale necessario ad agevolare la più completa fruizione delle

aree verdi pubbliche (panchine, cestini portarifiuti, giochi e attrezzature ludico sportive in genere,

fontanelle, portabiciclette, pannelli esplicativi tabelle monitorie).

In particolare, per quanto concerne i componenti in legno, l‘Appaltatore, nei casi in cui ciò è previsto, deve

fornire la certificazione FSC.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Il FSC (Forest Stewardship Council) è un sistema di certificazione che consente di riconoscere i prodotti

fabbricati con materie prime che vengono da foreste gestite in modo corretto dal punto di vista ambientale

e sociale. Questa certificazione avviene secondo procedure e standards ben definiti, basati su dieci principi

fondamentali relativi al mantenimento dell'integrità delle foreste, al rispetto dei diritti dei lavoratori,

all'osservanza di tutte le norme vigenti anche in tema di obblighi fiscali.

In caso di prodotti per cui l'elenco prezzi prevede la certificazione di cui sopra, l'Appaltatore deve fornire

alla DL la certificazione FSC.

Per ulteriori indicazioni sull'FSC si veda il sito internet www.fsc-italia.it

I prodotti dovranno provenire da ditte in possesso di apposita certificazione di garanzia in merito alla

sicurezza.

Ogni gioco dovrà essere conforme alle norme per la sicurezza dei bambini con certificati di omologazione

TUV per ogni singolo riferimento secondo la norma DIN 7926 marchio GS di sicurezza testata,

omologazione ISO 9001.

a) panchine, giochi, cestini

Parti in legno: dovranno avere subito preventivamente un trattamento impregnante con sali minerali

atossici atto a garantire la durata nel tempo.

Parti metalliche: tutte le parti metalliche necessarie per l’assemblaggio dei vari componenti dovranno

essere in acciaio protette da apposita zincatura a caldo e verniciate su richiesta della D.L., le bullonerie

pure zincate e fissate da dadi autobloccanti a loro volta protetti da appositi copridado in P V.C.,le molle dei

giochi dovranno essere in acciaio e rispondere alle norme DIN 17223.

Pannellature: dovranno essere ignifughe, avere bordi arrotondati, verniciate con vernici atossiche e

realizzate con materiale resistente agli agenti atmosferici.

Reti e corde: dovranno essere realizzate in nylon o polipropilene e rinforzate da un’anima in fili di acciaio e

fissate alla struttura mediante appositi bulloni.

Le reti per l’arrampicata dovranno essere dotate di appositi giunti nei punti di incrocio.

b) Cartelli segnaletici

Forma cartelli: dovranno essere di forma ellittica salvo diverse indicazioni progettuali e delle D.L. di

dimensioni mm.690 in altezza e mm.552 in larghezza.

Supporto metallico: dovrà essere in lamiera di alluminio tipo UNI 9001/2 .

ART.76 MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI

76.1 - Pulizia generale del terreno - quote superficiali

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Qualora il terreno all'atto della consegna non fosse idoneo alla realizzazione dell'opera per la presenza di

materiale di risulta o di discarica abusiva, i preliminari lavori di pulitura del terreno saranno eseguiti in base

all'Elenco prezzi e in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Per quanto attiene le quote relative all’andamento superficiale del terreno, l’impresa è tenuta, visti gli

elaborati progettuali a provvedere alle necessarie movimentazioni al fine di ottenere gli andamenti

superficiali previsti dal progetto stesso, ciò minimizzando le asportazioni dello strato di coltivo esistente.

76.2 - Lavorazioni preliminari

L'Impresa, prima di procedere alla lavorazione del terreno, deve provvedere come da progetto

all'abbattimento delle piante da non conservare, al decespugliamento, alla eliminazione delle specie

infestanti e ritenute a giudizio della Direzione dell’Esecuzione del Contratto non conformi alle esigenze della

sistemazione, all'estirpazione delle ceppaie e allo spietramento superficiale.

Queste operazioni saranno da computarsi in base all'Elenco

76.3 - Lavorazione del terreno

Su indicazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, l'Impresa dovrà procedere alla lavorazione del

terreno fino alla profondità necessaria preferibilmente eseguita con l'impiego di mezzi meccanici ed attrezzi

specifici a seconda della lavorazione prevista dagli elaborati di progetto.

ARATURA :

La lavorazione del terreno dovrà avere il carattere di una vera e propria aratura, sarà perciò eseguita fino

alla profondità di cm. 10 ( salvo differenti specifiche in merito da parte della D.L. )

L’aratura dovrà farsi con il mezzo trainante più leggero possibile in relazione alle caratteristiche del terreno

stesso per minimizzare la compressione del medesimo.

Le “fette” di lavorazione dovranno essere rovesciate con successione regolare senza lasciare fasce

intervallate di terreno sodo.

Ove necessario il lavoro dovrà completarsi a mano: le arature dovranno effettuarsi sempre previa

autorizzazione della D.L. e saranno finalizzate a garantire l’esecuzione degli interventi solo a terreno “in

tempera”.

FRESATURA e SARCHIATURA:

La lavorazione potrà avere profondità di lavoro da cm. 5/8 a cm. 15/20. L’intervento dovrà sminuzzare

accuratamente il terreno in superficie, anche per assicurare una buona penetrazione delle acque

meteoriche.

Potrà essere necessario procedere a una o più passate fino ad ottenere un omogeneo sminuzzamento delle

zolle e completa estirpazione delle infestanti. Intorno agli alberi, arbusti, manufatti recinzioni, siepi,

impianti irrigui, il lavoro dovrà ovviamente completarsi a mano

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

VANGATURA:

Avrà profondità di lavoro di almeno cm. 30; durante il lavoro si curerà di far pervenire in superficie sassi ed

erbe infestanti che dovranno sempre asportarsi comprendendo anche e totalmente le parti ipogee ( rizomi

ecc.).

Qualora a causa della limitata superficie delle aree di intervento, non possano venire impiegati mezzi

meccanici, la vangatura dovrà sostituirsi alla aratura.

Le lavorazioni saranno eseguite nei periodi idonei, con il terreno in tempera, evitando di danneggiarne la

struttura e di formare suole di lavorazione.

Nel corso di questa operazione l'Impresa dovrà rimuovere tutti i sassi, le pietre e gli eventuali ostacoli

sotterranei che potrebbero impedire la corretta esecuzione dei lavori provvedendo anche, su indicazioni

della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, ad accantonare e conservare le preesistenze naturali di

particolare valore estetico (es. rocce, massi, ecc.) o gli altri materiali che possano essere vantaggiosamente

riutilizzati nella sistemazione.

Eseguito il lavoro di aratura o vangatura, l’appaltatore dovrà effettuare un successivo lavoro

complementare di preparazione, consistente in una erpicatura o zappatura di tutte le aree destinate

all’impianto; con questa operazione, da eseguirsi a terreno asciutto, il terreno medesimo dovrà risultare

uniformemente sminuzzato.

Naturalmente, qualora con una sola lavorazione di erpice o zappa il terreno non risultasse uniformemente

sminuzzato, l’aggiudicatario sarà tenuto ad effettuare successive lavorazioni con gli strumenti adatti, fino a

raggiungere l’uniforme sminuzzamento del terreno.

Qualora fra l’impianto degli alberi e la formazione del prato trascorresse tempo sufficiente alla

proliferazione di vegetazione infestante, sarà cura dell’appaltatore dare corso a sollecite fresature ed

erpicature al fine di eliminare tale vegetazione e ciò prima che questa giunga a maturità ( produzione del

seme )

Nel caso ci si dovesse imbattere in ostacoli naturali di rilevanti dimensioni che presentino difficoltà ad

essere rimossi, oppure manufatti sotterranei di qualsiasi natura di cui si ignori l'esistenza (es. cavi,

fognature, tubazioni, reperti archeologici, ecc.), l'Impresa dovrà interrompere i lavori e chiedere istruzioni

specifiche alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Ogni danno conseguente alla mancata osservanza di questa norma dovrà essere riparato o risarcito a cura

e spese dell'Impresa.

76.5 - Drenaggi localizzati e impianti tecnici

Successivamente alle lavorazioni del terreno e prima delle operazioni, l'Impresa dovrà preparare, sulla

scorta degli elaborati e delle indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, gli scavi necessari alla

installazione degli eventuali sistemi di drenaggio e le trincee per alloggiare le tubazioni e i cavi degli

impianti tecnici (es. irrigazione, illuminazione ecc.) le cui linee debbano seguire percorsi sotterranei.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Le canalizzazioni degli impianti tecnici, al fine di consentire la regolare manutenzione della sistemazione,

dovranno essere installate ad una profondità che garantisca uno spessore minimo di 40 cm. di terreno e,

per agevolare gli eventuali futuri interventi di riparazione, essere convenientemente protette e segnalate.

L'Impresa dovrà completare la distribuzione degli impianti tecnici, realizzando le eventuali canalizzazioni

secondarie e le opere accessorie.

Dopo la verifica e l'approvazione degli impianti a scavo aperto da parte della Direzione dell’Esecuzione del

Contratto, l'Impresa dovrà colmare le trincee e ultimare le operazioni di cui agli articoli precedenti.

Sono invece da rimandare a livellazione del terreno avvenuta, la posa in opera degli irrigatori e, a

piantagione ultimata, la collocazione e l'orientamento degli apparecchi di illuminazione.

Ultimati gli impianti, l'Impresa dovrà consegnare alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto nelle scale e

con le sezioni e i particolari richiesti, gli elaborati di progetto aggiornati secondo le varianti effettuate;

oppure, in difetto di questi, produrre una planimetria che riporti l'esatto tracciato e la natura delle diverse

linee e la posizione dei drenaggi e relativi pozzetti realizzati.

76.6 - Correzione, ammendamento e concimazione di fondo del terreno - Impiego di

fitofarmaci e diserbanti

Dopo avere effettuato le lavorazioni, l'Impresa, su istruzione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,

dovrà incorporare nel terreno tutte le sostanze eventualmente necessarie ad ottenere la correzione,

l'ammendamento e la concimazione di fondo nonché somministrare gli eventuali fitofarmaci e/o diserbanti.

CONCIMAZIONE MECCANICA

In occasione del lavoro di aratura o di vangatura, l’appaltatore effettuerà la concimazione di fondo

somministrando letame bovino od equino ben maturo, uniformemente distribuito sul terreno.

Dovranno prevedersi q.li 350 per ettaro, salvo diverse indicazioni in merito della D.L..

Il letame potrà essere sostituito con un equivalente quantitativo di concime organico .

CONCIMAZIONE CHIMICA

Oltre alla concimazione organica l’appaltatore è tenuto ad effettuare anche una concimazione minerale

mediante la somministrazione dei seguenti quantitativi di

fertilizzanti:

- azotati: titolo medio 16% - q.li 2 per ettaro

- potassici: titolo medio 40% - q.li 1,5 per ettaro

- fosfatici: titolo medio 18% - q.li 5 per ettaro

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AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 114

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

La somministrazione dei concimi minerali sarà effettuata in occasione della lavorazione complementare di

erpicatura o zappatura successiva al lavoro di preparazione del terreno.

La D.L. ha facoltà di variare tali proporzioni in relazione al risultato delle analisi dei terreni ed alle particolari

necessità delle singole specie di piante da mettere a dimora.

Ogni eventuale sostituzione dovrà essere autorizzata dalla D.L.

L’uso dei concimi fisiologicamente alcalini o fisiologicamente acidi sarà consentito in terreni a reazione

anomala e ciò in relazione alle risultanze delle analisi chimiche.

Oltre alla concimazione di fondo l’aggiudicatario dovrà effettuare anche le opportune concimazioni in

copertura, impiegando concimi idonei per quanto attiene solubilità e pronta assimilazione degli elementi,

tenendo comunque presente che lo sviluppo della vegetazione deve risultare, ad ultimazione dei lavori, a

densità uniforme, senza vuoti o radure.

I trattamenti con fitofarmaci, infine, dovranno essere tempestivi ed eseguiti da personale abilitato secondo

le norme vigenti che dovrà attenersi per il loro uso alle istruzioni specificate dalla casa produttrice e alle

leggi vigenti in materia, ed usare ogni possibile misura preventiva atta ad evitare danni alle persone e alle

cose.

76.7 - Tracciamenti e picchettature

Prima della messa a dimora delle piante e dopo le operazioni di preparazione agraria del terreno, l'Impresa,

sulla scorta degli elaborati di progetto e delle indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,

predisporrà la picchettatura delle aree di impianto, segnando la posizione nella quale dovranno essere

eseguite le piantagioni singole (alberi, arbusti, altre piante segnalate in progetto) e tracciando sul terreno il

perimetro delle piantagioni omogenee (tappezzanti, macchie arbustive, boschetti, ecc.).

Prima di procedere alle operazioni successive, l'Impresa deve ottenere l'approvazione della Direzione

dell’Esecuzione del Contratto.

A piantagione eseguita, l'Impresa, nel caso siano state apportate varianti al progetto esecutivo, dovrà

consegnare una copia degli elaborati relativi con l'indicazione esatta della posizione definitiva delle piante e

dei gruppi omogenei messi a dimora.

76.8 - Preparazione delle buche e dei fossi

Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più ampie possibili

in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora.

In linea di massima le buche devono risultare larghe e profonde almeno una volta e mezzo rispetto alle

dimensioni dell'apparato radicale o della zolla.

Indicativamente si forniscono le seguenti dimensioni minime:

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AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 115

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

buca Tipo A (piante arboree) cm. 100x100x80

buca Tipo B (per grandi arbusti e cespugli) cm. 70x70x70

buca Tipo C (per piccoli arbusti,cespugli e piante tappezzanti) cm. 40x40x40

buca Tipo D (per piante erbacee perenni) cm. 30x30x30

buca Tipo E (alberature stradali ed esemplari) cm. 150x150x100

Nell'apertura di buche, soprattutto se vengono impiegate trivelle, è opportuno smuovere il terreno lungo le

pareti e sul fondo per evitare l'effetto vaso.

Per le piante a radice nuda l'accorciamento delle radici deve limitarsi solo all'asporto delle parti danneggiate

e non deve essere effettuato per adattare l'apparato radicale al volume di buche troppo piccole.

Per le buche e i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, l'Impresa

è tenuta ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante,

recuperando lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse, in accordo con la

Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Il materiale proveniente dagli scavi, se non riutilizzato o non ritenuto idoneo, a insindacabile giudizio della

Direzione dell’Esecuzione del Contratto, dovrà essere allontanato dall'Impresa dalla sede del cantiere e

portato alla pubblica discarica o su aree autorizzate.

Nella preparazione delle buche e dei fossi, l'Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante

svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali

avvenga in modo corretto.

Nel caso, invece, fossero riscontrati gravi problemi di ristagno l'Impresa provvederà, su autorizzazione della

Direzione dell’Esecuzione del Contratto, a predisporre idonei drenaggi secondari.

76.9 - Apporto di terra di coltivo

Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina, l'Impresa in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del

Contratto, dovrà verificare che il terreno in sito sia adatto alla

piantagione in caso contrario dovrà apportare terra di coltivo in quantità sufficiente a formare uno strato di

almeno cm. 20 per i prati, e a riempire totalmente le buche e i fossi per gli alberi e gli arbusti, curando che

vengano frantumate tutte le zolle e gli ammassi di terra.

La terra di coltivo rimossa e accantonata nelle fasi iniziali degli scavi sarà utilizzata, secondo le istruzioni

della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, insieme a quella apportata.

Le quote definitive del terreno dovranno essere quelle indicate negli elaborati di progetto e dovranno

comunque essere approvate dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

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76.10 - Preparazione del terreno per i prati

Per preparare il terreno destinato a tappeto erboso, l'Impresa, dovrà eseguire, se necessario, una ulteriore

pulizia del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra di

coltivo fine ed uniforme. Dopo aver eseguito le operazioni indicate, l'Impresa dovrà livellare e rastrellare il

terreno secondo le indicazioni di progetto per eliminare ogni ondulazione, buca o avvallamento.

Gli eventuali residui della rastrellatura dovranno essere allontanati dall'area del cantiere.

76.11 - Opere antierosione

L'Impresa provvederà alla lavorazione e al modellamento delle scarpate e dei terreni in pendio, secondo

quanto previsto dal progetto successivamente agli interventi di difesa idrogeologica, al fine di procedere

alle semine e piantagioni.

76.12 - Messa a dimora di alberi, arbusti e cespugli

Alcuni giorni prima della piantagione, l'Impresa dovrà procedere al riempimento parziale delle buche già

predisposte, lasciando libero soltanto lo spazio per la zolla e le radici, in modo che le piante possano essere

collocate su uno strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse

specie vegetali.

Nel riempimento della buca l’Impresa avrà cura di interrare con la terra smossa Kg. 0,500 di concime

minerale complesso nel rapporto azoto, fosforo e potassio definito in corso d’opera dalla D.L.; verrà

interrato anche il concime organico o letame in modo tale che il medesimo sia ricoperto da uno strato di

terra e non a contatto diretto con gli apparati radicali.

Prima della messa a dimora di piante a radice nuda, l’Impresa dovrà potare accuratamente a mezzo di

forbici a doppio taglio, ben affilate, l’apparato radicale delle medesime, rinnovando il taglio sulle

ramificazioni che si presenteranno appassite, spezzate, non più vegete o successivamente sviluppate.

La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite,

avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto né risultino, una volta assestatosi il terreno,

interrate oltre il livello del colletto.

L'imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc.,), dovrà essere

tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature

metalliche e il materiale di imballo in eccesso ciò previa autorizzazione specifica da parte della D.L. che

potrà a suo insindacabile giudizio, anche alternativamente richiederne la rimozione.

La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta

dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l'imballo.

Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Nell’eventualità che per avverse condizioni climatiche le piante approvvigionate a piè d’opera non possano

essere messe a dimora in breve, si dovrà provvedere a collocare il materiale in “ tagliola “ curando in

seguito le necessarie annaffiature ed evitando “ pregerminazioni “.

Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico

in relazione agli scopi della sistemazione o il rispetto dell’orientamento di sviluppo dell’esemplare nel vivaio

di provenienza.

Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni

dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature. Prima di provvedere

all’ancoraggio definitivo delle piante sarà necessario accertarsi che il terreno di riempimento delle buche

risulti debitamente assestato per evitare che le piante risultino sospese alle armature in legno e si formino

cavità al di sotto degli apparati radicali.

Il palo tutore dovrà essere infisso saldamente nel terreno a buca aperta e prima dell’esemplare da

sostenere che verrà ad esso ancorato

Qualora previsto dal progetto l'Impresa è tenuta a collocare attorno al pane di terra, a livello della massima

circonferenza, un tubo drenante in PVC di diametro cm. 10 corrugato e forato lateralmente.

Una estremità del tubo dovrà fuoriuscire dal terreno per consentire le operazioni di irrigazione periodica.

Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere

effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba.

Nel caso la Direzione dell’Esecuzione del Contratto decida che all'atto dell'impianto venga effettuata una

concimazione secondaria localizzata, l'Impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle

radici o alle zolle, in modo da evitare danni per disidratazione.

A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione

dell'acqua da addurre subito dopo in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il

costipamento e l'assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla.

a) Alberi, arbusti e cespugli a foglia caduca

Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle

varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo.

L'eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla Direzione dell’Esecuzione del

Contratto e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le

caratteristiche specifiche delle singole specie.

Nel caso fosse necessario agevolare l’attecchimento, l'Impresa, su indicazione della Direzione

dell’Esecuzione del Contratto, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti.

b) Alberi, arbusti e cespugli sempreverdi

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in

contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie.

Le piante sempreverdi e le conifere non devono essere potate; saranno perciò eliminati, salvo diverse

specifiche indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, soltanto i rami secchi, spezzati o

danneggiati.

Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità è possibile fare ricorso all'uso di

antitraspiranti, secondo le indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

c) Pacciamatura

Per pacciamatura si intende la copertura del terreno compreso dalle proiezioni delle chiome con materiale

inerte atto a contenere l’evapotraspirazione del terreno e il ripullulo di specie erbacee.

Tale intervento, se previsto dal progetto, dovrà effettuarsi mediante lo spargimento di uno strato non

inferiore a cm. 7 di spessore di corteccia di specie arboree resinose appositamente prodotte e

commercializzate.

Ogni altro prodotto dovrà sempre ottenere la preliminare autorizzazione della D.L.

76.13 - Messa a dimora delle piante tappezzanti, delle erbacee perenni, biennali e annuali

La messa a dimora di queste piante è identica per ognuna delle diverse tipologie sopraindicate e deve

essere effettuata in buche preparate al momento, in rapporto al diametro dei contenitori delle singole

piante, previa lavorazione del terreno.

Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti

metallici, ecc.) questi dovranno essere rimossi; se invece in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta

di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso (previa

autorizzazione della D.L..

In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a fertilizzanti (concordato con

la D.L.) e ben pressata intorno alle piante.

L'Impresa è tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti,

legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per

ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi della sistemazione eseguendo pure la copertura del

terreno con idonea pacciamatura al fine di evitare la crescita di erbe spontanee.

76.14 - Messa a dimora delle piante acquatiche e palustri

La messa a dimora di queste piante rispetterà le caratteristiche esigenze della specie e varietà secondo

quanto stabilito negli elaborati di progetto ed eventuali indicazioni fornite dalla Direzione dell’Esecuzione

del Contratto.

76.15 - Formazione dei prati

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Nella formazione dei vari tipi di prati sono compresi tutti gli oneri relativi alla preparazione del terreno, alle

concimazioni alla semina o alla piantagione e alle irrigazioni.

La formazione dei prati dovrà aver luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante (in particolar modo di

quelle arboree e arbustive) previste in progetto e dopo la esecuzione degli impianti tecnici delle eventuali

opere murarie, delle attrezzature e degli arredi.

I vari tipi di prato dovranno presentarsi perfettamente inerbiti con le specie previste, con presenza di erbe

infestanti e sassi non superiore ai limiti di tolleranza consentiti dal progetto, esenti da malattie,

avvallamenti dovuti all'assestamento del terreno o ad altre cause.

a) Semina dei tappeti erbosi

La semina da effettuarsi sempre in giornata senza vento a spaglio, dovrà prevedere più “ distribuzioni “ per

gruppi di semi di volume e peso similari, mescolati fra loro.

La copertura del seme dovrà essere fatta mediante rastrelli a mano e con erpice a sacco o tramite

specifiche attrezzature meccaniche.

Qualora la morfologia del terreno lo consenta, è preferibile che le operazioni di semina vengano effettuate

mediante speciale seminatrice munita di rullo a griglia, al fine di ottenere l’uniforme spargimento del seme

e dei concimi minerali complessi.

Dopo la preparazione del terreno, l'area sarà, su indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,

seminata con uniformità e rullata convenientemente.

Il miscuglio, dovrà essere stato composto secondo le percentuali precisate in progetto e dovrà essere stato

accettato dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Terminate le operazioni di semina o piantagione, il terreno deve essere immediatamente irrigato e

opportunamente delimitato per evitarne il calpestio nelle fasi iniziali di sviluppo delle specie.

Analoga operazione sarà effettuata a germinazione avvenuta.

b) Messa a dimora delle zolle erbose

Le zolle erbose per la formazione dei prati a pronto effetto, dovranno essere messe a dimora stendendole

sul terreno in file a giunti sfalsati tra fila e fila, dovranno risultare assestate a perfetta regola d’arte, in

modo tale che non si presenti soluzione di continuità tra zolla e zolla.

Il piano di appoggio delle zolle dovrà risultare debitamente livellato ed il terreno precedentemente lavorato.

Per favorirne l'attecchimento, le zolle dovranno essere, compattate per mezzo di battitura o di rullatura e,

infine, abbondantemente irrigate. Nel caso debbano essere collocate su terreni in pendio o su scarpate, le

zolle erbose dovranno essere anche fissate al suolo per mezzo di picchetti di legno, costipandone i vuoti

con terriccio.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Le zolle di specie prative stolonifere destinate alla formazione di tappeti erbosi con il metodo della

propagazione dovranno essere accuratamente diradate o tagliate in porzioni minori e successivamente

messe a dimora nella densità precisata negli elaborati di progetto o stabilita dalla Direzione dell’Esecuzione

del Contratto. Le cure colturali saranno analoghe a quelle precedentemente riportate.

76.15 - Protezione delle piante messe a dimora

Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di

persone o automezzi, l'Impresa dovrà proteggere, singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con

opportuni ripari (es. reti metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti

precedentemente concordati ed approvati dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

Se previsto dal progetto, alcuni tipi di piante (tappezzanti, piccoli arbusti, ecc.) dovranno essere protette

dai danni della pioggia battente, dalla essiccazione e dallo sviluppo di erbe infestanti per mezzo di

pacciame (paglia, foglie secche, segatura, cippatura di ramaglia e di corteccia di conifere, ecc.) od altro

analogo materiale precedentemente approvato dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.

76.16 – MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE POTATURE DEGLI ALBERI

Premessa:

In ambito urbano generalmente sono richiesti interventi di potatura per eliminare le interferenze degli

alberi con edifici, elettrodotti, fari della pubblica illuminazione, per ripristinare la visibilità stradale, rendere

possibile il traffico veicolare, ecc.

Solo una minima parte delle alberate cittadine possiede infatti uno spazio sufficiente per una normale

crescita fino alla grandezza standard della propria specie senza incontrare ostacoli.

Gli alberi che possiedono spazio sufficiente per la propria libera crescita non necessitano di interventi di

potatura frequenti, ma principalmente in fase di allevamento e di senescenza.

Si ricorre alla potatura anche per ripristinare una sufficiente stabilità delle piante con problemi agli apparati

radicali.

Quando si effettuano potature di piante con problemi di stabilità, occorre verificare la quantità di chioma

da asportare valutando le singole situazioni, distinguendo la pianta malata che necessita di interventi, da

quella sana che invece non ne richiede.

L’eccesso di potature impedisce agli alberi di sviluppare un’adeguata biomassa, di crescere adeguatamente

e di manifestare le caratteristiche estetiche proprie della specie.

Casi che richiedono interventi di potatura:

MANCANZA DI SPAZIO

Interferenze delle piante con:

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edifici, proprietà in genere, viabilità veicolare e pedonale, segnaletica stradale, pubblica illuminazione,

elettrodotti, altre piante, ecc.

ESIGENZE CONNESSE CON LO STADIO FENOLOGICO DELLA PIANTA: allevamento, riforma,

ringiovanimento, risanamento.

ESIGENZE ARCHITETTONICHE: conservazione di forme architettoniche impresse particolari

(ars topiaria)

SICUREZZA: stabilità della pianta o di parti della stessa

Per tutti i casi elencati vale sempre la regola di limitare la potatura a quanto strettamente necessario alla

soluzione del problema, infatti è facile incorrere negli effetti deleteri dell’iperpotatura, che danneggia

l’albero e ne rende difficile il governo.

Ad esempio, non si deve contenere l’intera corona di un albero se, per scoprire un lampione è sufficiente

eliminare completamente un ramo all’inserzione col fusto , lasciando integro il resto della pianta.

Casi specifici di esecuzione

a) interferenze con edifici

Alberi piantati troppo vicini alle case. I rami urtano grondaie, tegole, tapparelle, pareti degli edifici.

In genere si procede ad una potatura di contenimento dell’intera pianta, Infatti spesso non si tratta

soltanto di allontanare i rami dall’edificio, ma anche di abbassare l’altezza delle piante per evitare

danneggiamento dei coperti e di limitare pure le interferenze con viabilità, illuminazione, ecc.

I problemi di interferenza maggiori si hanno quando le piante sono state messe a definitiva dimora in

prossimità dei fabbricati (a volte anche meno di 3 metri), in tali condizioni gli alberi non riescono a

conservare un portamento verticale, ma crescono inclinati verso la strada per sfuggire al cono d’ombra

dell’edificio.

Nel caso in cui la vicinanza di alberi e alti palazzi sia eccessiva, ogni tentativo di riequilibrare la chioma

dell’albero inclinato verso la strada, si traduce in un riscoppio di rami che interferiranno con l’edificio,

mentre il fusto resterà comunque inclinato e sbilanciato in quanto col baricentro assai fuori asse.

Si riporta un esempio di potatura di contenimento di alberate in filari paralleli ad edifici. Nelle strade strette

ove la luce fatica a raggiungere le parti basse dell'albero, bisogna contrastare la tendenza della pianta a

sviluppare rami soprattutto nelle parti alte della chioma.

Quando gli edifici sono molto vicini al filare di alberi conviene adottare alcuni accorgimenti per dare alle

piante una forma tale da consentire il massimo distacco dei rami dalle pareti dei fabbricati senza diminuire

eccessivamente la superficie esterna del solido immaginario costituito dall’albero.

La forma parallelepipeda è quella che a parità di volume, (quindi a parità di spazio disponibile) possiede la

maggior superficie esterna e quindi la massima capacità fotosintetica).

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Si tratta di una forma mutuata dal siepone in campo frutticolo, forma che notoriamente consente di

massimizzare l’utilizzo dello spazio a disposizione.

Come si può vedere dall’illustrazione, la figura geometrica col massimo rapporto Superficie\Volume (S \V) è

il parallelepipedo.

Per fare un esempio, un albero del volume di m3 10 con forma globosa possiede un diametro di m

2,66 che corrisponde ad un raggio di m 1,33.

Ponendo una distanza dal centro del fusto alla parete dell’edificio di m 3, rimarrà fra superficie esterna

della chioma e parete edificio uno stacco di m 1,67, ossia 3 – 1,33

Se mantenendo il medesimo volume diamo all’albero una forma parallelepipeda stretta, in direzione del

filare, lo spessore della chioma in direzione dell’edificio, sempre misurato dal centro del fusto sarebbe di m

0,70, ossia 10/2,66/2,66/2 = 0,70

Quindi senza diminuzione del volume della chioma, senza cambiare i sesti di impianto, senza cambiare

l’altezza della pianta, riusciamo a distanziarci dall’edificio di m. 2,30 invece che di m 1,67, semplicemente

schiacciando un poco la forma della pianta.

Il vantaggio per l’albero è evidente in termini di illuminazione, ma anche per i proprietari dell’edificio

adiacente, che si così si trovano con i rami ad una distanza maggiore dalle pareti di casa.

Naturalmente si tratta di un modello a cui tendere per ottenere il massimo vantaggio in termini di utilizzo

del poco spazio disponibile, infatti in pochi hanno la forma appiattita impressa con la potatura, tende a

perdersi, per cui occorre ripetere la potatura abbastanza di frequente.

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Dopo la potatura Prima della potatura

b) interferenze con proprietà (giardini, cortili, coltivazioni)

il Codice Civile, (artt. 892-899), impone al proprietario dell’albero l’obbligo di recidere i rami che si

protendono nel fondo vicino su richiesta proprietario del fondo invaso.

Per conservare rapporti di buon vicinato comunque conviene sempre evitare situazioni che siano causa di

forti costi indotti o pericolo.

Conviene recidere i rami abbondantemente entro la nostra proprietà, infatti il ramo deve poter crescere per

un po’ di tempo un poco senza tornare a sconfinare.

Naturalmente l’intensità del raccorciamento, da eseguirsi sempre con appropriata tecnica di taglio di

ritorno.

c) interferenze con viabilità veicolare e pedonale

“Nuovo Codice della Strada Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n° 285 ( Art. 29)

I proprietari confinanti hanno l'obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la

strada o l'autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che

nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla

angolazione necessarie.”

Si tratta di una norma che vincola i proprietari confinanti con la strada (nel caso specifico in cui il

proprietario confinante sia Comune stesso, ci si limita in pratica alla potatura dei rami che occupano il

volume di scorrimento dei veicoli al di sopra della carreggiata. Fino ad un’altezza minima di m 4,20, ma in

pratica fino ad altezze assai maggiori tenendo conto della flessibilità dei rami.

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Una buona spalcatura di rami o branche basse è in genere sufficiente ad evitare interferenze con la

circolazione di veicoli e pedoni.

La spalcatura è una particolare forma di potatura direzionale che dirige lo sviluppo della chioma verso

l’alto. Consiste nel taglio di rami interi o branche all’inserzione col fusto principale.

E’ sempre da evitare una spalcatura troppo severa che manderebbe in crisi energetica l’albero e lo

squilibrerebbe spostando il baricentro verso l’alto. Una corretta spalcatura non asporta oltre il 10-15% di

gemme pronte alla pianta.

Se possibile, conviene spalcare a più riprese, anche per evitare un numero elevato di grossi tagli troppo

vicini l’uno con l’altro.

Spesso, nel timore di eseguire tagli di diametro eccessivo all’inserzione col fusto, si raccorciano le branche

asportando solo la parte di ramo più invadente. Così facendo però il residuo di branca rimane in ombra e

resta dominata dai rami sovrastanti, andando in crisi energetica e seccandosi. A questo punto iniziano ad

innescarsi fenomeni cariogeni anche gravi nel fusto portante.

Conviene quindi non temere di eseguire tagli di spalcatura di diametro notevole, purché sempre

proporzionati alla grandezza dell’albero ed alla sua capacità di compartimentare le lesioni.

Non sempre è necessario effettuare una spalcatura su 360 gradi, Altro dubbio frequente è se si debba

spalcare il fusto a 360° , ma può essere sufficiente spalcare la parte di fusto ove si protendono le branche

che sono causa di interferenza.

Occorre limitarsi all’intervento minimo indispensabile. Spalcare ove i rami ricadendo verso il basso, non

danno alcun problema, è inutile.

Ad esempio, se in direzione della carreggiata stradale occorrono 4,5 m di spalcatura, sul lato marciapiede,

per il passaggi dei pedoni, potrebbero essere sufficienti 3 metri.

Le piante allevate in vivaio a vaso mediante capitozzo all’altezza del futuro unico palco non consentono

l’esecuzione di spalcature ad un’altezza superiore a quella dell’iniziale capitozzo fatto in vivaio.

Quindi le piante allevate in vivaio a vaso non sono molto adatte all’impiego in alberata stradale.

La forma di allevamento in vivaio più adatta all’impiego delle piante per la costruzione di alberate stradali è

quella a fusto, con freccia centrale integra.

Tale forma consente sempre di spalcare all’altezza necessaria (ma sempre un poco per volta, per non

creare squilibri.

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Prima dell’intervento Spalcatura errata Spalcatura corretta

d) Interferenze con segnaletica stradale, pubblica illuminazione ed elettrodotti

In genere una corretta potatura laterale o direzionale è sufficiente ad eliminare questo tipo di disturbi.

La potatura direzionale è quella che dà i migliori risultati in quanto i rami che non interferiscono vengono

lasciati interi, quindi vi è un forte controllo dei fenomeno di riscoppio delle gemme latenti e dormienti.

Esempio di scopertura lampione (ma il principio vale anche per la segnaletica stradale ed altre situazioni

analoghe)

Prima della potatura Dopo la potatura direzionale

Semplice contenimento Potatura laterale Potatura direzione a V Prima dell’intervento

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Potature direzionali in presenza di elettrodotti

Quando una pianta interferisce con un elettrodotto, non conviene eseguire il contenimento di tutta la

corona perché in poco tempo i rami ricrescono proprio nello spazio che dovrebbe rimanere libero.

Una severa potatura direzionale, risolve i problemi di interferenze con elettrodotti per un tempo molto più

lungo, anche se applicato su alberi adulti li può deturpare e creare squilibri anche dal punto di vista della

stabilità sia dell’albero che delle branche principali.

La potatura direzionale consente però di risolvere moltissime situazioni, in quanto l’applicazione della

tecnica è assai intuitiva.

Solo quando l’albero deve comunque essere sottoposto a contenimento per altri motivi (come la vicinanza

ad edifici), si eseguirà, oltre al contenimento usuale, l’asportazione completa dei rami che si dirigono verso

la linea elettrica.

Indicazioni per taluni casi particolari: alberi dominati

Evitare di eseguire potature di contenimento su piante dominate da altre che le sovrastano.

Questo principio vale anche nel caso di alberi di proprietà comunale dominati da alberi privati.

Contenere alberi dominati può creare gravi problemi di stress che possono portare anche alla morte della

pianta.

alberi in filare fiancheggianti edifici o proprietà:

Se i rami non sconfinano, nelle proprietà private o non interferiscono con gli edifici, eseguire solo la

spalcatura necessaria ad evitare interferenze con traffico stradale, l’eventuale potatura direzionale

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

necessaria a scoprire i fari dell’illuminazione pubblica, l’eventuale rimonda e risanamento, quando

necessari.

In caso di interferenza con edifici o proprietà effettuare il massimo del contenimento in direzione di edifici

e proprietà.

Lasciare un po’ più lunghi i rami che si protendono verso la strada (da qualche parte l’albero deve pur

crescere!).

alberi isolati o filari isolati:

limitarsi ad effettuare un leggero diradamento dei rami nati in corrispondenza di vecchi capitozzi o a causa

di traumi, per ripristinare la forma naturale.

Eliminare le cime coodominanti, lasciando integra quella col miglior portamento.

Per il resto, rimonda dal secco, eventuali potature direzionali e spalcature, quando necessario.

rami dominati:

non eseguire il raccorciamento di rami dominati, potrebbero andare in crisi energetica e seccarsi col rischio

di avere in futuro intere branche secche che alimentano la carie in profondità in fusto e colletto.

I rami dominati quando creano interferenze, vanno eliminati completamente tagliandoli all’inserzione col

fusto o con le branche.

Altre indicazioni generali

Spalcature:

Devono limitarsi al minimo indispensabile a risolvere i problemi di passaggio di pedoni o veicoli.

Si ritiene sufficiente una spalcatura che allontani i rami interferenti ad un’altezza di metri 5 dalle

carreggiate stradali.

Potature di contenimento:

Si tratta di potatura assai utilizzata in ambito urbano per risolvere problemi di interferenze di vario tipo.

In linea di massima si procede al raccorciamento dei i rami mediante tecnica del taglio di ritorno, cercando

di scegliere una cima di sostituzione di diametro adeguato e proporzionato alla cima viene asportata.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Ramo prima del Tagli di ritorno Taglio di ritorno

Contenimento corretto errato

Un taglio di ritorno proporzionato, non sottrae al ramo originario più del 20% di gemme pronte.

Non eseguire tagli ulteriori al di sotto punto in cui viene praticato il taglio di ritorno.

La cima di sostituzione non deve essere nuovamente sottoposta a raccorciamento.

Non asportare senza motivo branchette e rami sani al di sotto del punto in cui viene effettuato il taglio di

ritorno.

Eliminare tutti i rami e rametti dalle branche destruttura l’albero.

Una corretta esecuzione del taglio di ritorno produce naturalmente un certo diradamento, non effettuare

quindi diradamenti ulteriori dei rami all’interno della chioma per evitare di dover poi risolvere i problemi

causati da un’iperpotatura.

Potature architettoniche

Servono a mantenere una forma prestabilita mediante potatura frequente.Trattandosi di potature che

vengono in genere ripetute ogni anno, (come in Quercus ilex), i fenomeni di interferenza con edifici,

illuminazione pubblica, elettrodotti, segnaletica, sono limitati, ma non da sottovalutare.

Bisogna conservare la forma prestabilita, ma occorre contrastare, ogni volta che si interviene, la tendenza

alle disuniformità di volume fra le piante del medesimo filare, causata da reimpianti di giovani alberi fra

piante già adulte o da differenze di vigore.

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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

Occorre, quindi potare poco gli alberi piccoli e di più quelli grandi per arrivare nel tempo ad una maggiore

uniformità.

Particolare attenzione deve essere prestata al taglio nella parte del bottone che guarda terra.

La linea dovrà essere tendenzialmente orizzontale, ma inclinata verso l’alto allontanandosi dal fusto per

compensare la tendenza dei rami terminali ad abbassarsi nel tempo.

La spalcatura non dovrà interessare le branche principali, ma solo i rami secondari (vedi albero a destra

nella figura qui sotto).

In pratica le branche principali non devono essere eliminate.(vedi figura).

In caso di presenza di segnali stradali e lanterne semaforiche, i rami più vicini dovranno essere ad una

distanza di almeno cm 100 dal segnale o dalla lanterna..

Nel caso in cui la spalcatura necessaria a scoprire la segnaletica diventi deturpante per l’albero, si dovrà

scolpire una nicchia nel bottone, in modo che la segnaletica sia visibile. Nelle piante in allevamento, la

spalcatura dovrà essere graduale e proporzionato al diametro della chioma ed all’altezza dell’albero.

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Glossario potatura:

taglio di ritorno: taglio del ramo principale in corrispondenza di un ramo secondario che resta a

mantenere la funzione di cima, eseguita rispettando il collare del ramo;

potatura di risanamento (prevede l’asportazione di rami interi o branche quando lo richiede la stabilità dell’albero o di parte dello stesso o semplicemente per allontanare dall’albero rami ancora vegeti, ma non recuperabili operazioni colturali, eseguita rispettando il collare del ramo;

potatura di rimonda: asportazione dei soli rami secchi;

spalcatura: asportazione del ramo in corrispondenza dell’inserzione con fusto principale; potatura direzionale: prevede l’asportazione del ramo in corrispondenza dell’inserzione con fusto

principale, ma lasciando completamente interi i rami che non creano interferenze;

potatura architettonica: si tratta di un tipo di potatura avente lo scopo di mantenere una forma geometrica prestabilita;

collare del ramo: struttura anatomica sede di difese anatomiche e chimiche che limitano l’ingresso ai

patogeni;

gemme pronte: gemme che si vedono sul ramo dopo la caduta delle foglie e che conservano protetti gli abbozzi fogliari per la primavera;

gemme latenti : si tratta delle gemme che si trovano normalmente al di sotto della corteccia e che si

svegliano solo quando un ramo resta con un numero di gemme pronte insufficiente a nutrire il ramo dopo la potatura;

spalcatura (taglio a livello del fusto di rami o branche): In genere ha lo scopo di rendere possibile il

passaggio sotto le chiome di pedoni o veicoli, a volte è necessaria per asportare branche secche o deperienti a causa della loro crescita in posizione dominata.

Palco: punto di inserzione delle branche principali nel fusto (i palchi possono essere più di uno).