“LA CONSOLAZIONE E LA TENEREZZA” Il Flauto magico Il Flauto … · 2011. 10. 5. ·...

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Informazioni e immagini sono disponibili sul sito www.aclivalli.it Forlì, 5 ottobre 2011 COMUNICATO STAMPA Festival L’Occidente nel labirinto - XI edizione “LA CONSOLAZIONE E LA TENEREZZA” Il Flauto magico di Mozart Forlì, 8 ottobre - 1 dicembre 2011 Alla memoria di coloro che, in questo tempo del disprezzo, sono annegati nel Mediterraneo, inseguendo un sogno E’ dedicata al Flauto magico di Mozart l’undicesima edizione del festival L’Occidente nel labirinto, il ciclo di incontri - spettacoli teatrali, concerti, letture e film - che si svolgerà a Forlì dall’8 ottobre all'1 dicembre toccando i luoghi della cultura e dell’arte della città. "La consolazione e la tenerezza. Il Flauto magico di Mozart": questo il titolo del festival organizzato dal Circolo Acli ‘Lamberto Valli’ che quest’anno riunirà intellettuali, artisti, musicisti e protagonisti del dibattito culturale sotto il segno di Mozart. “Il flauto magico è l’opera in cui la consolazione e la tenerezza mozartiane raggiungono il fastigio: sono autentiche, perché nascono dal dolore e da una riflessione lucidissima, di una lucidità quasi insostenibile, sulla condizione umana – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa Andrea Panzavolta, direttore artistico del festival -. Eppure, nonostante tutto, ci dicono che l’uomo è un essere infinitamente prezioso e che la creazione deve essere il nostro primo e ultimo amore. La musica di Mozart si fa, così, speranza nella disperazione, ricchezza nella miseria, pace nel conflitto, unione nella separazione”. Alla presentazione sono intervenuti Alessandra Righini, presidente del Circolo Acli ‘L. Valli’, Monica Fantini, direttore di Legacoop Forlì-Cesena, John Patrick Leech, assessore alla Cultura del Comune di Forlì, Valentina Ravaioli, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Forli e Filippo Pantieri, direttore musicale del festival. “Il festival si delinea come un viaggio dal caos al cosmos, proponendo spunti culturali e stimoli per una profonda riflessione a partire dalle radici del pensiero illuminista fino ai giorni nostri, alla luce della crisi che investe il nostro secolo”, ha detto Alessandra Righini.

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    Forlì, 5 ottobre 2011

    COMUNICATO STAMPA

    Festival L’Occidente nel labirinto - XI edizione

    “LA CONSOLAZIONE E LA TENEREZZA”

    Il Flauto magico di Mozart

    Forlì, 8 ottobre - 1 dicembre 2011

    Alla memoria di coloro che, in questo tempo del disprezzo,

    sono annegati nel Mediterraneo, inseguendo un sogno

    E’ dedicata al Flauto magico di Mozart l’undicesima edizione del festival L’Occidente nel labirinto, il ciclo di incontri - spettacoli teatrali, concerti, letture e film - che si svolgerà a Forlì dall’8 ottobre all'1 dicembre toccando i luoghi della cultura e dell’arte della città. "La consolazione e la tenerezza. Il Flauto magico di Mozart": questo il titolo del festival organizzato dal Circolo Acli ‘Lamberto Valli’ che quest’anno riunirà intellettuali, artisti, musicisti e protagonisti del dibattito culturale sotto il segno di Mozart.

    “Il flauto magico è l’opera in cui la consolazione e la tenerezza mozartiane raggiungono il fastigio: sono autentiche, perché nascono dal dolore e da una riflessione lucidissima, di una lucidità quasi insostenibile, sulla condizione umana – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa Andrea Panzavolta, direttore artistico del festival -. Eppure, nonostante tutto, ci dicono che l’uomo è un essere infinitamente prezioso e che la creazione deve essere il nostro primo e ultimo amore. La musica di Mozart si fa, così, speranza nella disperazione, ricchezza nella miseria, pace nel conflitto, unione nella separazione”. Alla presentazione sono intervenuti Alessandra Righini, presidente del Circolo Acli ‘L. Valli’, Monica Fantini, direttore di Legacoop Forlì-Cesena, John Patrick Leech, assessore alla Cultura del Comune di Forlì, Valentina Ravaioli, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Forli e Filippo Pantieri, direttore musicale del festival.

    “Il festival si delinea come un viaggio dal caos al cosmos, proponendo spunti culturali e stimoli per una profonda riflessione a partire dalle radici del pensiero illuminista fino ai giorni nostri, alla luce della crisi che investe il nostro secolo”, ha detto Alessandra Righini.

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    Più che mai, questa undicesima edizione, si caratterizza per la collaborazione e il dialogo con altre realtà culturali e con iniziative di ampio respiro del tessuto forlivese. Prima tra tutte, la Settimana del Buon Vivere, di cui il festival è partner. “L’ottima riuscita della Settimana è dovuta in gran parte alla risposta entusiastica dei giovani – ha sottolineato Monica Fantini – e alla collaborazione con iniziative come l’Occidente nel labirinto. Se questa Settimana è riuscita, è perché siamo insieme”. L’importanza della collaborazione tra realtà locali è stata rimarcata anche dall’assessore Ravaioli. “C’è fame di cultura e il festival risponde appieno a questa esigenza – ha detto l’assessore alle Politiche giovanili -. Nonostante le risorse limitate, continuiamo a sostenere con entusiasmo e convinzione un appuntamento così importante per i giovani e per la città”.

    “Da anni il festival ci invita ad una attenta riflessione sulle criticità del nostro tempo”, ha concluso l’assessore Leech, mettendo in risalto l’aspetto originale di un festivail in cui “la cultura non è solo ricezione – ha chiosato - ma prima di tutto creazione”.

    Una dedica come ouverture “Ma come! Mozart in mezzo alla storia più folle e pressante?”, si domandava nel 1956 Albert Camus nell’ultimo editoriale scritto per L’Express. Il quarto giubileo della nascita del Salisburghese cadeva, infatti, in un tempo travagliato per l’Europa e in particolare per la Francia: da due anni era in corso la Guerra d’Algeria, destinata a radicalizzarsi in uno scontro senza esclusioni di colpi da una parte come dall’altra. Se vi è un’accusa che proprio non può essere mossa a Camus, è quella di lenocinio intellettuale o di melensa posa estetizzante. Per cui, se il grande scrittore algerino sentì il bisogno di richiamarsi a Mozart, ciò fu solo per intima convinzione. Camus dimostrò di aver colto la cifra dell’arte mozartiana, vale a dire la consolazione e la tenerezza, la cui urgenza si fa tanto più acuta quanto più funesto è il tempo che si sta vivendo. Non suoni edificante, allora, questa dedica, in epigrafe al festival: “Alla memoria di coloro che, in questo tempo del disprezzo, sono annegati nel Mediterraneo, inseguendo un sogno”.

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    PROGRAMMA Sabato 8 ottobre ore 21 La visita L’evento inaugurale – inserito nella Settimana del buon vivere - si terrà sabato 8 ottobre alle 21 nella Biblioteca comunale ‘A. Saffi’ di Forlì. Massimo Foschi, uno dei maggiori attori italiani, e Mariolina Coppola, rispettivamente nelle parti di Mozart e Papageno, interpretano La visita, su testo scritto da Andrea Panzavolta e costruito attorno a un episodio avvenuto nel corso del primo viaggio in Italia di Mozart. Nel 1770, il Salisburghese giunse a Firenze, dove conobbe il coetaneo Thomas Linley, allievo prodigio del celebre violinista Pietro Nardini. I due giovani divennero subito amici inseparabili: che cosa intuirono l’uno dell’altro? Il soffio fecondo del genio? Una nostalgia senza nome per un altrove che entrambi intuivano oscuramente? La morte prematura che li avrebbe rapiti? (Linley morì annegato, durante una gita in barca, poco più che ventenne). Sulla scorta di due lettere dell’epistolario mozartiano, La visita ricostruisce una giornata di quell’indimenticabile soggiorno fiorentino, una giornata perfetta nella quale accaddero episodi che impressero una svolta decisiva all’arte di Mozart e di cui questi si ricorderà durante la stesura del Flauto magico. Costruita come un flusso di coscienza – che ha quale immaginario deuteragonista Papageno, forse la figura mozartiana per eccellenza – La visita è una riflessione sulle proustiane ‘intermittenze del cuore’ e soprattutto sulla dialettica irriducibile tra forma e caos, tra vita e morte. La partitura originale di Mino Marani è eseguita da Filippo Pantieri (pianoforte e clavicembalo) e da Margherita Pieri (soprano). Giovedì 13 ottobre ore 21 Dalla parte della Regina della Notte. Il fondo oscuro della ragione illuminista Alle 21, al Centro Culturale S. Francesco (via Marcolini, 4), il filosofo Rocco Ronchi proporrà una riflessione dal titolo Dalla parte della Regina della Notte. Il fondo oscuro della ragione illuminista. Molto meno solare di quanto si possa credere, Il flauto magico contiene in nuce anche una radicale critica alla raison settecentesca, di cui è emblema la trasformazione, nel secondo atto dell’opera, di Sarastro e della regina Astrifiammente esattamente nel loro opposto: in forza del bene lui, in quella del male lei.

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    Martedì 25 ottobre ore 21 Pamina incontra Tamino. L’Europa è anche Islam Una riflessione sul tempo presente affidata a un testo classico della poetica europea, Il divano occidentale-orientale di Goethe, è l’evento Pamina incontra Tamino. L’Europa è anche Islam, che si terrà il 25 ottobre alle ore 21 nella Fabbrica delle candele. Uno dei grandi miti sottesi al Flauto magico è anche quello del ratto d’Europa: Tamino, un principe orientale (come si legge nelle indicazioni di scena del libretto dell’opera), incontra Pamina, emblema dell’Europa, dando origine a una sorprendente contaminazione culturale. Goethe, ammiratore entusiasta del Flauto magico (ne scrisse addirittura un seguito), sentì forte l’influsso della cultura orientale, collocandosi nel solco di una tradizione millenaria. Il suo Divano occidentale-orientale, uno dei massimi canzonieri dell’800, è costruito quale contrappunto alle liriche di Hafez, il più grande poeta persiano di sempre. L’attrice Sabina Spazzoli, accompagnata dal violinista Paolo Chiavacci e dal pianista Filippo Pantieri, che interpreteranno partiture di musicisti occidentali che subirono a loro volta la fascinazione delle melodie orientali, leggerà liriche tratte dal Divan di Goethe e di Hafez. Introdurrà la serata il teologo don Sergio Sala. Mercoledì 9 novembre ore 21 Variazioni sul mito. Orfeo ed Euridice Sempre sotto il segno del mito sarà l’appuntamento del 9 novembre, nella chiesa di S’Antonio Abate in Ravaldino. Il filosofo Umberto Curi proporrà una personale lettura della storia di Orfeo ed Euridice, uno dei grandi miti che percorrono in filigrana Il flauto magico. A seguire il soprano Margherita Pieri, il mezzosoprano Sara Piciucchi e il tenore Paolo Gabellini interpreteranno arie tratte dall’Orfeo di C. Monteverdi e dall’Orfeo ed Euridice di C.W. Gluck, eseguite dall’Ensemble Accademia Malatestiana.

    Sabato 26 novembre ore 21 Un’opera degna di un re. Variazioni dal Flauto magico di Mozart Dedicato alle variazioni al Flauto magico che nel corso dei secoli si sono succedute con inesausta intensità, è la serata del 26 novembre, alla Fabbrica delle Candele. Le ultime lettere dell’epistolario mozartiane, lette da Sabina Spazzoli, saranno accompagnate da partiture mozartiane, interpretate dal flautista Sergio Zampetti e dal pianista Claudio Zampetti.

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    CINEMA La tradizionale rassegna cinematografica, in collaborazione con la Multisala Saffi Cinema d’essai, prevede quest’anno ben quattro film. Si inizia lunedì 17 ottobre con un capolavoro assoluto, Il flauto magico di Ingmar Bergman (Svezia, 1974), la più riuscita trasposizione per grande schermo di un’opera lirica (anche se parlare di trasposizione è affatto riduttivo, giacché il grande cineasta svedese ha offerto una versione del tutto personale del capolavoro mozartiano). Sempre di Bergman è il secondo film (lunedì 31 ottobre), L’ora del lupo, un labirinto di tenebra che proprio in un passo del Flauto magico trova, forse, la sua via d’uscita. Seguiranno lunedì 14 novembre Gli amanti perduti di Marcel Carné (Francia, 1945), considerato dalla critica il più grande film francese di tutti i tempi e sorta di Flauto magico in nero, e infine, il 28 novembre, Il flauto magico di E. Luzzati e G.Giannini, un sublime film di animazione che nel 1975 ottenne la candidatura al premio Oscar. Tutti i film avranno inizio alle 20,30 – Ingresso: Euro 5,00

    Ingresso Tutti gli eventi sono a ingresso libero, tranne quello del 9 novembre, che è ad offerta libera.

    Informazioni L’Occidente nel labirinto - cell. 348 3983701

    [email protected] www.aclivalli.it

    Direttore artistico Andrea Panzavolta

    Presidente

    Alessandra Righini

    Direttore musicale Filippo Pantieri

    Ufficio Stampa – L’Occidente nel labirinto

    Paola Francia - Mob: +39 3477201752 [email protected] - www.redpaper.it