ANNO XVIII - N°2 LUGLIO 2019 · 16 Cittadini del garda, una vacanza a portata di mano, 365 giorni...

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Spedizione in A.P. 70% - Legge 662/96 - Autorizzazione Filiale di Brescia - Contiene I.R. Novita’ in banca InvestiPer Fondi Un investimento perfetto per tutti ANNO XVIII - N°2 LUGLIO 2019 L’Occhio del Fisco Risparmi fiscali con auto e trasferte Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

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Spedizione in A.P. 70% - Legge 662/96 - Autorizzazione Filiale di Brescia - Contiene I.R.

Novita’ in bancaInvestiPer FondiUn investimento perfetto per tutti

ANNO XVIII - N°2LUGLIO 2019

L’Occhio del FiscoRisparmi fiscali

con auto e trasferte

Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

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ForWeil conto dedicatoalle nuove clienti>>> 09

4 Il saluto del Presidente Alessandro Azzi5 L’editoriale del Presidente Franco Tamburini7 Un futuro di grandi novità8 Partito il 5 luglio il Giro Rosa Iccrea 2019 9 ForWe il conto dedicato alle nuove clienti 10 Metti un “mi piace” alla nostra pagina Facebook11 My CartaBCC accesso e shopping online ancora più sicuri

12 InvestiPer Fondi: un investimento perfetto per tutti14 Bottega del ferro. Una storia lunga 35 anni

Direzione, Redazione e AmministrazioneBanca di Credito Cooperativo Colli Morenici del GardaVia Trieste, 62 - 25018 Montichiari Tel.030 96541 - [email protected] ResponsabileAlberto AllegriRedazione Ufficio Comunicazione BCC del Garda con la collaborazione di Alessandra MazziniComitato di redazioneLuca Apollonio, Enrico Cotelli, Alessandra Elisetti, Domenico Fascilla, Carlo Maccabruni, Michela Mangano, Manuele Martani, Stefano Mondoni, Francesco Pa-squalini, Nicola Piccinelli, Graziella Plebani, Ezio SoldiniProgetto Gra fico: MVA - Brescia - Sarezzo (Bs)Stampa: Intese Grafiche srl, via Dritta 21/B - Loc. Fascia D'Oro - Montichiari (BS)Autorizzazione Tribunale di Brescia N.17 del 04/04/2000“Per le fotografie di cui, nonostante le ricerche eseguite, non è stato possibile rintrac-ciare gli aventi diritto, l’editore si dichiara pienamente disponibile ad adempiere aipropri doveri.”

Partito ilGiro RosaIccrea 2019

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InvestiperFondi

Un investi-mento

perfettoper tutti

>>>

12SOMMARIO

Metti un “mi piace”

alla nostra pagina Facebook >>>

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©Foto di copertina Basilio Rodella - BAMSphoto - Montichiari (Bs)

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16 Cittadini del garda, una vacanza a portata di mano, 365 giorni all’anno!

18 L’occhio del fisco. Risparmi fiscali con auto e trasferte19 Qui non si tocca, tra pedofilia, prostituzione minorile, bullismo e cyberbullismo

20 Salpiamo a bordo del veliero Siora Veronica21 L’avvenire del Credito Cooperativo22 Giorgio Morandi24 Librando: intrighi sul grande lago25 Italiando: Ex Libris, piccole testimonianze dalla storia lunga26 Appuntamenti in Gardaforum

La carta utilizzata per realizzare questa pubblicazione è stata ricavata da piantagioni ecologicamente orientate, ed è:- ECF (Elemental Chlorine Free)- 100% Riciclabile- Certificats ISO 9001 et ISO 14001

ECO-MANAGEMENTAND AUDIT SCHEME VM-08/019

14Bottega del FerroUna storia lunga35 anni>>>

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Giorgio Morandi>>> 25

Cittadini delGarda

Una vacanza365 giorni

all’anno>>>

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L’occhio del Fisco

L’angolo dell’arte

Risparmi fiscalicon auto e trasferte>>>

Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

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opo trentaquattro anni di presidenza alla BCC delGarda, durante l’Assemblea dei Soci dello scorso19 maggio, il Presidente Alessandro Azzi ha an-

nunciato le sue dimissioni e pronunciato il suo discorsodi saluto ai numerosi soci presenti.Alla fine del suo discorso, durante il quale il Presidentesi è commosso, c’è stata una lunga e coinvolta standingovation. Molti gli attestati di profonda stima da partedegli esponenti del Credito Cooperativo che sono giuntida tutta Italia per salutarlo. Fra i tanti ricordiamo: Augustodell’Erba – Presidente di Federcasse, Sergio Gatti – Diret-tore di Federcasse, Giovanni Pontiggia - Vice PresidenteVicario della Federazione Lombarda, Cesare Cordani – Di-rettore di Federazione Lombarda delle BCC, Pietro Gal-biati - Resp. Coordinamento presidi territoriali Iccrea,Amedeo Manzo – Presidente di BCC di Napoli.Nella successiva seduta del 29 maggio, il Consiglio di Am-ministrazione della Banca, accogliendo le dimissioni diAzzi, ha nominato il nuovo Presidente Franco Tamburinicon decorrenza 1° giugno. Alessandro Azzi resta nel Con-siglio di Amministrazione di BCC del Garda.Azzi ha voluto indirizzare un pensiero ed un saluto perso-nale ai quasi novemila Soci della Banca, con una letterainviata in data 31 maggio.Di seguito riportiamo alcuni significativi passaggi.

***Dal 1985, allorché ricevetti l’incarico, è stato compiuto unlungo percorso, che è impossibile sintetizzare oggi. Non èil momento della storia, né degli aneddoti (che pure sareb-bero tanti e curiosi, e per lo più divertenti), né delle cele-brazioni, tanto meno dell’autocelebrazione.Non sta a me tracciare un bilancio della mia presidenza.Ho cercato di intenderla come responsabilità e non privile-gio.Sono consapevole di aver beneficiato della fiducia di tanti,cooperatori e cooperatrici nel settore del credito, ammini-

stratori, dirigenti, collaboratori e dipendenti, soci, clienti,risparmiatori, anche oltre i miei meriti.Penso che mi sia stato riconosciuto l’impegno per il raffor-zamento del ruolo della nostra banca, senza condiziona-menti (né dagli affari né dalla politica) e condeterminazione, nei nostri territori e negli incarichi in senoal Movimento del Credito Cooperativo; cercando di metterein pratica ciò che anch’io ho appreso e ho voluto trasmetterea mia volta: ovvero, che è bello e meritorio ciò che si fa, aqualsiasi livello, quando si ha la responsabilità di gestire etutelare il risparmio anche delle persone più modeste, darecredito a chi merita fiducia anche se non sempre disponedi mezzi, accrescere la coesione sociale, creare lavoro e op-portunità per i più giovani, valorizzare l’imprenditorialitàsenza dimenticare la sostenibilità, anche ambientale.I risultati che abbiamo ottenuto non sono stati merito diuna sola persona, ma frutto del buon lavoro di squadrache periodicamente veniva verificato e sostenuto in assem-blea.Sono certo che la fiducia dei soci, dei clienti e delle comu-nità, che sempre ho riscontrato verso la nostra banca coo-perativa, permarrà e si incrementerà: come è giusto, e comemeritano i consiglieri d’amministrazione (dal cui seno èstato nominato il nuovo Presidente), i sindaci, la direzionee i collaboratori, tutti pieni di qualità umane e tecniche,ricchi di buon senso e animati da spirito di servizio.Ho commesso anche errori, e me ne scuso, certo che mi siariconosciuta la buona fede.Ora è giusto lasciare spazio a nuovi stimoli, visioni piùmoderne e capacità più spiccate.D’altro canto, quale miglior soddisfazione di quella consi-stente nel vedere proseguita e incrementata, dagli amiciveri e più giovani, l’opera che è divenuta parte della propriavita?Ho corso con tutto il fiato che avevo.Passo il testimone e seguo la prosecuzione della gara, tre-pidante ma fiducioso.Sono grato a chi prima di me preparò la squadra che hoguidato.C’è in me commozione, ma Voi certamente mi giustifiche-rete.Sono stato fortunato per aver trovato, nel percorso di vita,la Cassa Rurale, che tante opportunità mi ha dato.E’ stato un privilegio potersi impegnare per una buonacausa, e, al termine, aver conservato la fede.Per tutto ciò, dal profondo del cuore, Vi ringrazio.

Alessandro Azzi

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Il saluto del Presidente

Alessandro Azzi

04La standing ovation dopo il discorso di Alessandro Azzi alla recente Assemblea Ordinaria

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L’EDITORIALE

Di Franco TamburiniPresidente BCC del Garda

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anno 2019 si prospetta per la BCC del Garda in-tenso e ricco di sfide stimolanti. Due, su tutte, leparole chiave che tracciano le linee strategiche

prossime della Banca: valori e futuro.I valori fondanti e fondamentali della Banca si ricolleganoad una storia lunga 124 anni, da sempre ispirata alla mu-tualità e alla solidarietà, mentre il futuro è affidato algrande lavoro che hanno svolto e svolgono tutti coloro chelavorano per BCC del Garda.Nella seduto del 29 maggio scorso, il Consiglio di Ammi-nistrazione della Banca ha nominato il nuovo presidenteFranco Tamburini, che prende le redini dopo le dimissionidi Alessandro Azzi. Un avvicendamento annunciato, datempo preparato e reso possibile grazie ai buoni risultatiraggiunti e alla stabilità, rafforzata anche dall’ingresso nelGruppo Iccrea.Franco Tamburini, 61 anni, già vice presidente vicario dellaBanca, è stato nominato nell'incarico di Presidente a de-correre dal 1° giugno scorso. Industriale bresciano nel set-tore della meccanica di precisione, fra i vari incarichirivestiti, dal 2005 al 2009 è stato Presidente di Confindu-stria Brescia - l’Associazione degli Industriali Bresciani.«BCC del Garda è chiamata sempre più a svolgere un ruoloimpegnativo di stimolo economico, sociale e culturalenella “comunità”, forte del Gruppo di cui fa parte. La rea-lizzazione di tutto quanto sin ora compiuto è stata unaprova che abbiamo saputo vincere grazie ad un atteggia-mento perseverante e dinamico, ponendoci sempre obiet-tivi realistici e misurabili». Queste le prime parole delpresidente, al quale abbiamo anche posto alcune do-mande per una sua personale interpretazione e visione delfuturo.Assumere questo incarico in un momento così delicato ein coincidenza con il varo della capogruppo Iccrea Bancaè stata una decisione difficile?L’ingresso nella capogruppo è una ineluttabile realtà, chetocca altre 139 banche oltre la nostra.

Arriva dopo un percorso lungo, difficile, ma adesso pos-siamo dire, proficuo.Nonostante i tanti aspetti positivi, non posso nascondereche iniziare il mio lavoro dovendo raccogliere, tra le altresfide, anche quella di “coesistere” in un modo “nuovo”, disentirsi azienda di un grande gruppo, qualche riflessionein più ha suscitato in me.Non facile dunque, ma alla fine è prevalso, insieme ai mieicolleghi del Consiglio, il senso di responsabilità ed anchel’ambizione di affrontare questa innovativa realtà, anchefortificati dai risultati economici positivi della nostraBanca e dalla proattività dei piani futuri.Questo passaggio di consegne si è concretizzato in modosereno e secondo un progetto a lungo meditato e annun-ciato.Che cosa succederà con l’ingresso nel Gruppo BancarioCooperativo Iccrea?Inutile negare che le aspettative sono alte e sfidanti, daparte nostra, appunto, siamo entrati nel Gruppo BancarioCooperativo Iccrea a pieno titolo, con l’autonomia indi-spensabile per svolgere il ruolo di protagonisti nei nostriterritori. Intendiamo lavorare per risultare sempre più vir-tuosi, condizione indispensabile per consolidare e accre-scere questa autonomia. La solidità garantita dal primoGruppo Bancario Cooperativo italiano ci permette di con-centrarci su fronti nuovi come servizi più innovativi ed ef-ficienti.In particolare?Dovremo continuare a mantenere alta l’attenzione agliaspetti dei servizi e delle prestazioni offerte ai nostri socie clienti, con un particolare impegno verso i problemi dellepiccole e medie industrie, degli artigiani e dei commer-cianti che operano nel nostro contesto economico, che, èutile ricordare, ancora non ha definitivamente assorbito irisvolti peggiori della crisi dell’ultimo decennio appenatrascorso. Il nostro tessuto economico, soprattutto quellolegato al settore manifatturiero, è rimasto efficiente grazie

Vi presentiamoil nostro nuovo Presidente Franco Tamburini

L’

L’EDITORIALE

(continua alla pagina successiva)

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al forte impegno delle donne e degliuomini (titolari e maestranze) che nonhanno mollato, forti dell’entusiasmo edei valori a cui si ispirano, ma anchegrazie ad un contesto territoriale cheha visto una serie di istituzioni, asso-ciazioni ed aziende nel settore finanzia-rio, come la nostra, che anch’esse nonhanno smesso di credere nel futuro ehanno continuato a finanziare nuoviprogetti e investimenti, sostenendo difatto l’economia del territorio e dellefamiglie.Altrettanta attenzione dovremo rivol-gere al coinvolgimento della base so-ciale e alla valorizzazioni dei giovani.Questi temi mi stano molto a cuore.Abbiamo già iniziato a lavorare su que-sti fronti: consiglio ai nostri lettori gliarticoli di approfondimento a pagina 9e 11 su nuovi prodotti e servizi, l’arti-colo a pagina 10 sul nostro nuovo ca-nale Facebook e l’articolo a pagina 20preparato dai nostri giovani Soci. Una lettura molto interessante e riccadi informazioni.Come cambia il ruolo di BCC del Gardanel suo territorio d’azione?Come ho spiegato prima, procedendoa piccoli passi, nel segno della conti-nuità, ma con grande determinazione.Contiamo sulla fiducia dei nostri socie clienti e ci impegneremo per diven-tare la Banca di riferimento anche inaltre aree del nostro territorio. Siamoconsapevoli di avere intrapreso un sen-tiero su cui non camminiamo da soli.Una sfida importante quella che la at-tende...Stiamo certamente vivendo un mo-mento storico, ne sentiamo la respon-sabilità e il senso del dovere. Siamoaltrettanto consapevoli di avere tutti ifondamentali positivi e i conti in or-dine. Questo ci dà fiducia nel futuro.Da ultimo, vorrei fare anche una rifles-sione, che è mia personale, ma esprimeil pensiero di tutto il Consiglio di Am-ministrazione. Un profondo sentimentodi gratitudine verso l’avvocato Alessan-dro Azzi, per una vita tenacemente eproficuamente spesa a favore di un pro-getto “La Bcc del Garda” che oggi è unarealtà solida e in buona salute.Per quanto mi riguarda sono convintoche se, con i miei colleghi Amministra-tori e con tutti i collaboratori dellaBanca, continueremo a lavorare in-sieme e a sviluppare percorsi condivisi,il domani sarà più facile.

(continua dalla pagina precedente)

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Un futurodi grandi novità

o scorso 29 maggio gli assetti di governance dellanostra Banca sono cambiati. L’opera del neopre-sidente Franco Tamburini, che ha preso le redini

dopo le dimissioni di Alessandro Azzi, si pone in una idealelinea di continuità umana e professionale con quanto èstato fatto negli ultimi trent’anni. Ma come questo avvicen-damento dei vertici, che coincide con molte grandi nuovesfide e opportunità, si rifletterà sulle linee operative dellanostra BCC? Lo abbiamo chiesto al Direttore generale Mas-similiano Bolis. A lui, più che a ogni altro, spetta il compitodi mantenere viva, presso tutti i Soci, i clienti e il pubblicodi riferimento, l’idea che, anche in questo momento di pas-saggio, i valori di BCC del Garda resteranno immutati, eanzi, si nutriranno di nuova linfa vitale.

Dott. Bolis, come si manifesterà tutto ciò nelle direttivepiù operative della Banca? Quello che si prospetta è un periodo denso di novità. IlConsiglio di Amministrazione ha avviato nel secondo se-mestre del 2018 il processo di elaborazione del Piano Stra-tegico 2019-2021, che sarà concluso nelle prossimesettimane. Il Piano individua una serie di linee strategiche, che inparte costituiscono lo sviluppo di quelle intraprese nelprecedente triennio e in parte sono di nuova previsione,volte a conseguire obiettivi economici e patrimoniali e arafforzare la capacità della Banca di rispondere alle esi-genze di Soci e clienti e di sostenere l’economia dei terri-tori di riferimento.

Che cosa si prevede in particolare?Senz’altro intendiamo proseguire tenacemente nel soste-gno al nostro territorio, con una progressiva crescita degliimpieghi ossia dei prestiti e dei finanziamenti e una ulte-riore contrazione dell’aggregato del credito anomalo, giàfortemente diminuito nel corso dell’ultimo triennio. D’al-

L

NOT

IZIE DAL

LA BAN

CAMassimiliano BolisDirettore Generale BCC del Garda

Intervista

di Alessandra M

azzini

tra parte, la Banca già nel 2018 ha ottenuto ottimi risul-tati con il «credito buono» erogato, con un tasso di de-cadimento del credito netto negli ultimi 8 anni inferioreall’1,5%.

Verranno potenziati progetti che nel corso di questoultimo anno sono stati avviati?Certamente. Possiamo immaginare sicuramente lo svi-luppo del progetto di consulenza avanzata, con la duplicefinalità di riqualificare servizi finanziari alla clientela e diaumentare masse e ricavi mediante servizi qualificati e in-novativi, ma anche la realizzazione e il potenziamento diinterventi di innovazione tecnologica a supporto dellarete distributiva.

Quali, in particolare? Guardando a quanto realizzato recentemente, sul frontedei servizi, certamente l’introduzione della firma grafome-trica che ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza dei pro-cessi e la qualità del servizio alla clientela. Nel corso del2018 se ne è portata a termine l’adozione in tutte le po-stazioni di front-end. A fronte di un notevole impegno siaorganizzativo che economico, si è posto un ulteriore tas-sello nel processo che vuol portare alla dematerializza-zione della documentazione cartacea e alla progressivaautomazione dei servizi di cassa. Nei primi mesi del 2019 si sono concluse le attività di at-tribuzione della clientela a gestori specializzati, in gradodi cogliere le necessità di finanziamento e investimentograzie a una relazione diretta e specifica. Continueremo alavorare su questi e altri fronti per fornire servizi semprepiù qualificati e migliorare il rapporto e il dialogo con lanostra clientela.A ciò si abbina, per esempio, lo sviluppo sempre più cre-scente della comunicazione anche attraverso i canali so-cial come Facebook.

E dopo il cambio al vertice?

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a cura di Iccrea Banca

stop e partirà il 5 luglio da Cassano Spinola (in provincia diAlessandria) per concludersi il 14 luglio a Udine. Grande riso-nanza avrà la prima tappa che arriverà a Castellania Coppi, cit-tadina di origine del “Campionissimo” di cui ricorronoquest’anno i cento anni dalla nascita. Diverse le iniziative promosse per dare maggior visibilità alGiro: “Sorelle d’Italia”, il progetto web realizzato dal Gruppo incollaborazione con La Repubblica, “L’Energia del Rosa”, la mi-niserie crossmediale co-prodotta insieme a Sky, e la mostra iti-nerante fotografica “L’Energia delle donne”. Chi seguirà il Giro Rosa Iccrea potrà inoltre partecipare al con-corso “Gira E Vinci”. Dal 13 giugno al 17 luglio iscrivendosi tra-mite il form presente sul sito del Giro Rosa Iccrea(www.girorosaiccrea.it) sarà possibile concorrere all’estrazionedi una bicicletta da corsa BRIXIA. In più, dal 5 al 14 luglio, equindi durante il Giro, chi si troverà nelle aree di partenza e diarrivo delle tappe potrà aggiudicarsi uno dei 10 orologi Garminin palio ritirando una delle cartoline di “Gira E Vinci” disponi-bili presso i camper del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.

Partito il 5 luglio il Giro Rosa Iccrea 2019

o sport femminile sta conoscendo un momentomagico. In questo contesto si colloca la sponso-rizzazione triennale del Giro Rosa Iccrea, il giro

ciclistico internazionale femminile che dall’edizione 2019(la numero 30) vede il prezioso sostegno del Gruppo Ban-cario Cooperativo Iccrea nelle vesti di main sponsor del-l’evento. Si tratta di una partnership di assoluto prestigioche lega il nome del Gruppo Bancario Cooperativo Iccreaalla più importante corsa a tappe del panorama ciclisticofemminile internazionale. La corsa, che per questa occa-sione ha assunto la denominazione ufficiale di Giro RosaIccrea, è infatti inserita nell’UCI Women’s World Tour, lacompetizione mondiale in prove multiple organizzatadall’Unione Ciclistica Internazionale che ha sostituito laCoppa del Mondo. A cambiare immagine è anche la storica“Maglia Rosa” che porterà il logo del neocostituito GruppoIccrea in tutte le dieci tappe del percorso di gara e lungole strade di quattro regioni italiane: Piemonte, Lombardia,Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il Giro si svolgerà senza

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NOTIZIE DALLA BANCA/2

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tutto il territorio nazionale ma può prevedere diversecondizioni a seconda della BCC che lo propone. I van-taggi di conto #ForWe sono i seguenti: Internet Bankinggratuito, operazioni online illimitate, prelievi gratuitinegli ATM delle BCC del Gruppo Iccrea, Mobile Paymente una carta di debito gratuita con i vantaggi e la sicurezzadi una CartaBCC. Per le prime mille clienti che aderiranno a #ForWe è inol-tre riservato un buono del valore di 200 euro (*) da spen-dere su Ventis, il portale di e-commerce del GruppoIccrea con un’ampia selezione di marchi di eccellenza.Soluzioni per la casa, brand di moda, servizi per la per-sona e per il tempo libero. La tua filiale BCC del Garda è a disposizione per illu-strarti i dettagli del conto #ForWe.

Per tutto quanto qui non previsto si faccia riferimento al foglio informativo disponibile su www.bccgarda.it o presso le filiali BCC del Garda.(*) ForWe concorso a premi promosso da Iccrea Banca SPA valido dal 04/06/2019 al 04/10/2019 per i destinatari aventi le caratteristiche previste dal regolamento disponibile su contoforwe.it.

Montepremi € 200.020

il conto dedicato alle nuove clienti

i chiama #ForWe – ForWomenEnergy ed è ilconto corrente dedicato alle nuove clienti.#ForWe, disponibile anche presso BCC del

Garda, racchiude nel nome le caratteristiche del tar-get al quale è rivolto e, insieme a questo, l’obiettivodi valorizzare l’energia delle donne attraverso unalinea di prodotti che unisca i vantaggi e la comoditàdell’online all’affidabilità dell’assistenza di un con-sulente in filiale. Nello specifico è quindi rivolto atutte le donne che conducono uno stile di vita attivoe dinamico, che vogliono risparmiare tempo e ge-stire l’operatività delle operazioni bancarie senzadoversi recare necessariamente in filiale. #ForWe è un prodotto realizzato dal Gruppo Banca-rio Cooperativo Iccrea con caratteristiche comuni su

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NOTIZIE DALLA BANCA/3

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NOTIZIE DALLA BANCA/4

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alla nostra pagina

A cura del Team Facebook di BCC del Garda

Metti unacebook è il canale in cui le banche si focaliz-zano sull’ascolto della rete e sull’analisi delleconversazioni e dello stato d’animo, parteci-

pando al dialogo attraverso la pubblicazione di conte-nuti rilevanti, sia rispetto agli interessi del propriopubblico e sia rispetto a quanto si vuole comunicare. Ineffetti, il 92% delle banche è su questo canale e l’attivitàprincipale sia l’ascolto, ma non solo.Nel mese di maggio scorso abbiamo aperto la nostra pa-gina Facebook per raccontare la nostra identità sui sociale per iniziare a costruire, parlando con le persone, la no-stra community online.Sulla nostra pagina, condividiamo le attività e gli eventidel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e della nostraBanca per creare partecipazione e ampliare la cono-scenza di BCC del Garda. Ma non solo. Illustriamo le storie locali per valorizzare il territorio e farconoscere il nostro impegno e la vicinanza alla comunitàlocale.Parliamo delle persone e dei valori di BCC, con l’orgogliodi appartenere ad una Banca del territorio, una “commu-nity bank”: banca al servizio della comunità.Utilizziamo la nostra pagina per promuovere progetti dieducazione finanziaria a 360° anche attraverso tutorial etestimonianze interattive.Diamo maggiore visibilità alle nostre offerte, ai servizi eai prodotti. Nel primo periodo di attività la nostra pagina ha messoin luce già molti aspetti positivi. La nostra communitycontinua a crescere. A livello di contenuti, la campagnadi comunicazione istituzionale ha riscosso un ottimo suc-cesso, ma anche altri contenuti sono stati apprezzati: leattività in Gardaforum, le citazioni del Presidente Tam-burini e il suo post, la presentazione dell’iniziativa Io-Merito relativa alle borse di studio per i giovani studenticon brillanti risultati scolastici.Il piano editoriale del mese di luglio è ricco di contenutie notizie interessanti, ma non vogliamo rovinarvi la sor-presa della lettura.Vi segnaliamo però le date in cui parleremo di giornatemondiali a tema:

• 2 luglio: Word UFO Day• 18 luglio Insurance Nerd Day• 30 luglio: Giornata mondiale dell’Amicizia.

Seguiteci con un like!

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Accesso e shopping online ancora più sicuri

le operazioni inquadrando semplicemente il QR Codedalla app. Per attivare il nuovo sistema è sufficiente seguire laprocedura guidata presente sul portale: una volta con-fermati i dati, il cliente riceve via SMS il codice di atti-vazione e imposta il PIN di accesso. Questi importanti aggiornamenti introdotti con lanuova normativa PSD2 si aggiungono alle funzionalitàgià presenti nella app. MyCartaBCC permette di con-sultare il saldo disponibile sulla carta prepagata e ladisponibilità di plafond della carta di credito. Con-sente di monitorare i movimenti delle carte, accedereall’estratto conto elettronico e visualizzare tutte lenews del mondo CartaBCC presenti nella NewsBox. Laapp permette inoltre di trovare la BCC più vicina e diattivare le notifiche ogni volta che la carta viene utiliz-zata. MyCartaBCC può essere utilizzata anche dai tito-lari di carte di debito, ma solo per la gestione dellaricezione delle notifiche push al posto degli SMS.

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NOTIZIE DALLA BANCA/5

yCartaBCC è la app ufficiale di CartaBCC chepermette ai clienti titolari di carte BCC di ac-cedere in mobilità all’area riservata e tenere

sotto controllo, direttamente sullo smartphone, tutti imovimenti effettuati. Disponibile sugli store Apple eAndroid, ora è ancora più sicura grazie all’ultimo ag-giornamento che permette l’identificazione dell’utenteper autorizzare i pagamenti online e accedere all’areariservata tramite la Strong Customer Authentication,ovvero l’Autenticazione Forte del Cliente. Il nuovomeccanismo associa diversi fattori di identificazioneper tutelare la sicurezza dell’utente attraverso la richie-sta di un PIN o, in alternativa, sui telefoni che lo con-sentono tramite l’utilizzo dei dati biometrici:l’impronta digitale o il riconoscimento facciale. MyCar-taBCC è facile da usare anche in assenza di connetti-vità. Nel caso il telefono non prenda, il cliente puòottenere lo stesso il codice OTP (One Time Password)necessario ad accedere al portale Titolari e autorizzare

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INVESTIPER AZIONARIO FUTURO- È un Fondo Flessibile- Persegue un obiettivo di crescita del capitale nel lungo periodo (6-10 anni)- È classificato nella categoria 6 su 7 di rischio-rendimento- Diversifica principalmente su OICR azionari con focalizzazione su società

che appaiono beneficiare di tendenze demografiche, ambientali, di stile divita e globali di lungo termine

- Regime dei proventi: accumulazione

INVESTIPER AZIONARIO PAESI EMERGENTI- È un Fondo Flessibile- Persegue un obiettivo di crescita del capitale nel lungo periodo (6-10 anni)- È classificato nella categoria 6 su 7 di rischio-rendimento- Diversifica principalmente su OICR azionari.

Le aree geografiche d’investimento sono principalmente i paesi emergenti- Regime dei proventi: accumulazione

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Investiper Fondi

el corso degli ultimi mesi BCC Risparmio&Pre-videnza la Società di Gestione del Risparmiodel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha av-

viato un progetto di rivisitazione della gamma dei fondicomuni di investimento al fine di rendere la stessamaggiormente corrispondente alle esigenze espressedalle Banche di Credito Cooperativo e che si è conclusocon l’ampliamento dell’offerta e con alcune importantimodifiche a quelli attualmente in collocamento.Il restyling è iniziato dalla modifica della denomina-zione dei Fondi in gamma, prevedendo in taluni casidei cambi di denominazione meramente formali e, inaltri, dei mutamenti correlati alle modifiche introdottealle politiche di investimento dei fondi medesimi; ele-mento comune: maggiore chiarezza nell’individuare latipologia di fondo e dove investe.Per altri Fondi in gamma, sono state apportate alcunemodifiche, di carattere più sostanziale, volte a renderela politica di investimento degli stessi maggiormentecoerenti, alla luce delle condizioni di mercato attuali,rispetto alle caratteristiche degli attuali clienti, nonchédi nuovi potenziali investitori.I clienti che, alla data del 13/05/2019, avevano in esserei fondi BCC R&P, sono stati informati delle variazioni ef-

fettuate con apposita comunicazione.

PANORAMICA DELLA GAMMA D’OFFERTALa gamma d’offerta dei Fondi Comuni di BCC R&P è com-posta da fondi differenziati per asset class, area geografica,strategia d’investimento e livello di rischio/rendimento, peroffrire al cliente delle BCC un ampio spettro di possibili so-luzioni di investimento. Investire nei Fondi Comuni di BCCR&P consente di cogliere le migliori opportunità offerte daimercati globali, selezionate direttamente da BCC R&P edalle più prestigiose case di gestione internazionali.BCC Risparmio & Previdenza garantisce una gestione at-tenta ed oculata degli investimenti, avendo sempre comeobiettivi primari la crescita e la protezione del capitale me-diante un monitoraggio continuo del portafoglio, sia construmenti quantitativi che qualitativi.

NUOVI NATIBCC R&P ha inoltre istituito due nuovi Fondi che possanointercettare aree di bisogno ed esigenze della clientela delCredito Cooperativo, che i Fondi in gamma attualmentenon coprono: Investiper Azionario Futuro e Investiper Azio-nario Paesi Emergenti. Si riportano alcune caratteristichedegli stessi:

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Risparmio & Previdenza

di Enrico Cotelli Responsabile Ufficio Consulenza Finanziaria Assicurativa Previdenziale

Un investimento perfetto per tutti

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PIANO DI ACCUMULO DI CAPITALEL’investimento nei fondi gestiti da BCC R&P può essere ef-fettuato anche tramite Piano di Accumulo di Capitale (PAC),che consiste in un investimento rateizzato prolungato neltempo.Il PAC consente all’investitore una maggiore serenità nellagestione del proprio patrimonio, in quanto permette di en-trare nei mercati finanziari in modo progressivo, minimiz-zando quindi i rischi correlati al timing dell’investimento,ovvero il rischio di entrare nel mercato nel momento sba-gliato, e proteggendo l’investitore dalla cosiddetta «trap-pola dell’emotività», che porta gli individui ad investire suimassimi del mercato e a disinvestire sui minimi.Il PAC è la soluzione ideale per chi non dispone di ungrande capitale iniziale, ma non vuole rinunciare alla pos-sibilità di far fruttare in maniera continuativa i propri ri-sparmi.Nelle nostre filiali sono presenti i consulenti in grado di ac-compagnare nelle scelte di investimento ogni socio ecliente rispettando gli obiettivi di ognuno.

***Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’adesione leggereil prospetto informativo e il documento contenente le informazioni chiave pergli investitori (KIID), disponibili gratuitamente presso la BCC del Garda esul sito internet www.bccrisparmioeprevidenza.it.

Risparmio & Previdenza

AD OGNI CLIENTE LA GIUSTA SOLUZIONE

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SOCI IN PRIMO PIANO

Una storia lunga 35 anni

ra il 1984 quando in una piccola stanza ricavatain casa nasceva, dal sogno di un diciottenne,Bottega del ferro. Frutto dell’esperienza, della

dedizione e soprattutto della passione di Pier FilippoBianchetti, quello spazio divenne dapprima un’officinae, dopo circa vent’anni, quell’azienda che è sita ancoraoggi a Castenedolo e che ha impostato i suoi principisulla qualità e sulla ricerca tecnologica. «Sono questi idue caratteri che contraddistinguono Bottega delferro» spiega Davide, figlio di Pier Filippo, che, con idue fratelli Nicholas e Daniele, oggi porta avanti il la-voro iniziato dal padre. «Ciò che garantisce la nostraunicità sul mercato è stata e continua ad essere la crea-tività, unita a una capacità di stare al passo con i tempi– continua –; negli anni abbiamo investito sempre dipiù per affinare le nostre competenze tecniche, rami-ficando così la nostra presenza in tutto il mondo». Va-lori che i tre giovanissimi fratelli hanno imparato dalpadre, il quale per primo è stato un inventore di mac-chinari ingegnosi. Vere e proprie opere avveniristicheper gli anni Ottanta e Novanta, come sistemi di can-

celli scorrevoli anti deragliamento, che uniscono l’in-ventiva e la competenza tecnica ad alti livelli di qualitàe ricerca. Tutto per soddisfare le esigenze di chi desi-dera il meglio per la propria casa o per la propriaazienda.Nel 1996 Bottega del Ferro ha dato vita a Omnia spa-tial structures, vero e proprio leader nella progetta-zione, produzione e realizzazione di strutture reticolariin acciaio. L’azienda, ora gestita da Daniele, si è spe-cializzata nella realizzazione di opere di architetturaindustriale e nella valorizzazione di edifici destinati ascopi produttivi o istituzionali. Coperture di capannoniindustriali e di vari edifici, realizzate con il cosiddetto“sistema Omnia”, che si basa su un reticolato alla cuibase vi è l’assemblaggio di nodi senza alcuna atten-zione di squadratura o livellatura, in quanto l’incastrodei vari elementi serrati dalla bulloneria consente l’au-toregolazione ed il perfetto allineamento della stessa. Nel 2011 Omnia Spatial Structures ha brevettato Om-niablok, un nuovo sistema di montaggio e fissaggio dipannelli fotovoltaici senza bisogno di forare il tetto. La

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SOCI IN PRIMO PIANO

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struttura permette di montare e fissare i pannelli foto-voltaici su qualsiasi tipologia di tetto, piano e incli-nato, a botte e con travi a Y, senza forare la copertura,tutelando così l’installatore dei pannelli solari da ogniresponsabilità in caso di perdite di acqua dal tetto.Una soluzione versatile che recentemente è stata uti-lizzata per reggere anche i pannelli solari dell’aero-porto di Ginevra.«Efficienza, resistenza e gusto estetico. Sono questi icapisaldi di tutte le nostre opere» racconta ancora Da-vide. Ultima arrivata in casa Bianchetti è il lucernario ae-rante per cavedi e bocche di lupo. Una soluzione perdare aria e luce agli interrati e non avere problemi dipulizia. La struttura è composta da un vetro antisfon-damento resistente al calpestio e per la sicurezza con-tro le intrusioni. Non solo. Il lucernario porta luce earia ai locali interrati, eliminando il problema dellosporco, che rimane intrappolato all’interno di un ca-nale ispezionabile coperto da eleganti griglie rimovi-bili, per una pulizia estremamente facile. Praticità,

eleganza, sicurezza e comfort, disponibili sia su misurasia su prodotti in una linea catalogo, di cui si occupaNicholas. «La nostra esperienza ci ha consentito digiungere alla realizzazione di prodotti come questo,che, con precisione e gusto per il design, sono oggi ilnostro fiore all’occhiello» afferma Davide.Un occhio attento al presente e alle esigenze semprein evoluzione dei clienti, quindi, ma senza mai dimen-ticare che anche i materiali più tecnologici non hannonessun valore senza la passione e l’attenzione ai mi-nimi particolari. È l’eccellenza dei valori artigianali, delsaper fare, che confluisce in ogni prodotto di Bottegadel ferro e lo rende unico. «Ciò è evidente nelle piccole cose – spiega infine Da-vide –: nelle meticolose lavorazioni durante il pro-cesso di produzione, nella cura che ogni nostrodipendente mette nel suo lavoro e nel nostro sforzoaffinché l’azienda sappia valorizzare le competenze ditutti. Sono convinto che la trasparenza, l’onestà e ilsaper fare opere “ben pensate” saranno i valori che cicondurranno verso il futuro».

Bottega del Ferrovia del Boscone, 8 25014 Castenedolo (BS), Italy tel. +39(0)30 2731985 fax +39(0)30 2130930https://www.bottegadelferro.net

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GARDA LOMBARDIA RACCONTA

Cittadini del garda,una vacanza a portata di mano, 365 giorni all’anno!

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a questo numero di BCC Notizie prende il via una nuova rubrica, intitolata “Garda Lombardia rac-conta”. Sarà un appuntamento fisso, frutto dell’ormai consolidata collaborazione tra la BCC del Garda e il

consorzio istituzionale Lago di Garda Lombardia, l’ente a cui è demandata l’attività di promozione territorialedella sponda bresciana del Benaco e del suo entroterra.Di volta in volta in queste pagine presenteremo argomenti legati al paesaggio, alla storia, agli eventi e ai saporitipici dell’enogastronomia locale. Toccheremo dunque tutti gli elementi della “narrazione dell’esperienza di vacanzasul Garda”: le infinite attrattive che il lago più bello del mondo può offrire ai turisti provenienti da ogni angolo delpianeta. Sarà una rilettura originale delle principali tematiche locali, con l’aggiunta di spunti d’interesse poco noti,da offrire all’attenzione dei gardesani, ovvero di tutti coloro che vivono i paesi del nostro comprensorio nella loroquotidianità, tra lavoro, famiglia e passioni personali.L’auspicio è di saper regalare al lettore qualche idea per vivere il Garda con occhi nuovi, come meta di villeg-giatura a portata di mano, ogni volta che ci è possibile dedicare qualche momento alle straordinarie proposteche il lago sa offrire.

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ivere da cittadino residente in una loca-lità di villeggiatura non è cosa da poco!Lo sanno bene tutti i gardesani, abituati

da decenni a convivere con le ricadute, non solopositive, di una lunga ed intensa stagione turi-stica.I vantaggi di questa situazione sono straordi-nariamente importanti, per l’economia e ilmondo del lavoro in primis. Tuttavia, sul fronteopposto, non mancano sacrifici di un certopeso, basti pensare al traffico automobilisticoe alla necessità di configurare i servizi pubblicisecondo le esigenze di un’utenza che si molti-plica nel corso dei mesi estivi.Vi invitiamo però a considerare con particolareattenzione alcuni aspetti che dovrebbero esserepiù che sufficienti per preferire l’«essere citta-dino del Garda» al non esserlo. Il primo puntoa favore di questa condizione, molto banal-mente, è la fortuna di vivere in località straor-dinariamente belle; il panorama del lago, ipaesaggi che contornano il bacino benacense -tra montagna e pianura - i borghi tradizionali ele città d’arte fanno parte di un compendio dinatura, arte e cultura senza eguali.In questo contesto le opportunità di svagosono infinite, basta aver voglia di uscire di casae di guardarsi attorno… e qualche buona ideala trovate anche sul sito internet:www.gardalombardia.it!

Quanto tempo è passato dalla vostra ultima crociera sul Garda?Il primo suggerimento che vi diamo prende spunto da uno slogan che ci è par-ticolarmente caro: “vedi il lago dal lago”.Era il titolo di una storica rubrica televisiva, curata dallo scrittore gardesanod’adozione Tullio Ferro. Il programma proponeva quotidianamente un di-verso itinerario in battello, invitando i telespettatori a conoscere e visitarei tanti gioielli della riviera. Oggi questo invito è quanto mai attuale, ancheperché una gita in navigazione consente di bypassare le strade più traf-ficate e di raggiungere la meta desiderata godendo di panorami dacartolina indimenticabili.Volete un motivo in più per raccogliere il nostro consiglio? Losconto per i residenti è un buon punto di partenza. Il servizio ditrasporto pubblico di Navigarda riserva infatti agevolazioni ta-riffarie promozionali a tutti i residenti dei comuni della rivieradel Garda Lombardo! Per ottenere la riduzione sarà suffi-ciente presentare in una qualsiasi delle biglietterie un do-cumento di identità che certifichi la residenza in uno deicomuni che aderiscono all’iniziativa. Più passeggeri innavigazione e meno auto in circolazione è anche unodegli obiettivi della Garda Promotion Card, la cartache offre molteplici facilitazioni e sconti agli ospitidelle strutture ricettive associate al ConsorzioLago di Garda Lombardia. Siete già in partenzaverso l’imbarco più vicino?Noi vi aspettiamo numerosi sul Garda e at-tendiamo i commenti e suggerimenti chepotete mandare a questa rubrica alla [email protected].

Alla prossima!

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GARDA LOMBARDIA RACCONTA

COS’È IL CONSORZIO LAGO DI GARDA LOMBARDIA

Il Consorzio è la Destination Management Organi-zation (DMO) di cui sono soci tutti i Comuni delGarda bresciano e le associazioni degli operatorituristici locali. Si tratta di un ente misto pubblico-privato, al servizio delle istituzioni e delle impresedel territorio.I Comuni Soci sono: Sirmione, Pozzolengo, Lonatodel Garda, Desenzano del Garda, Padenghe sulGarda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Polpe-nazze del Garda, Manerba del Garda, Puegnago delGarda, San Felice del Benaco, Salò, Gardone Ri-viera, Toscolano Maderno, Gargnano, Valvestino,Magasa, Tignale, Tremosine sul Garda, Limone sulGarda, Brescia, Mantova e Montichiari.Tra gli altri Soci figurano i principali stakeholder delsistema turistico gardesano, a cominciare dalle as-sociazioni e dai consorzi degli operatori della ricet-tività di ciascuna località.La funzione primaria del Consorzio è la promozionedell’intera offerta turistica del proprio ambito attra-verso il brand Garda Lombardia, declinazione localedel brand unitario Lago di Garda - Italia.L’azione svolta costituisce un format innovativo e fles-sibile di promozione, con una forte caratterizzazionedigitale. L’obiettivo principale consiste nella valoriz-zazione delle destinazioni e della loro immagine turi-stica con azioni b2c e b2b. A queste attività svolte siaggiungono le partnership con soggetti istituzionali,tour operator, agenzie di viaggio, hotel, ristoranti, for-nitori di servizi turistici e complementari, produttori etrasformatori agroalimentari dell’area gardesana, as-sociazioni di categoria, imprese e mondo della scuola,con cui Garda Lombardia attua progetti di sviluppo e co-marketing con approccio WIN-WIN.Dal maggio scorso al vertice del Consorzio sono statieletti il presidente Luigi Alberti e i vicepresidenti MariaSole Broglia e Luigi Bertoldi.

IL CONTESTO

Nell’ambito del sistema turistico italiano, il turismo delLago di Garda registra numeri decisamente significativi:nel 2017 il nostro sistema ricettivo ha attratto infatti circa25 milioni di turisti (di cui 19,5 stranieri). Questo valore èancora più significativo se si considera che, secondo i datidell’Agenzia Nazionale del Turismo ENIT, il Garda raccoglieuna percentuale vicina al 10% del totale delle presenze turi-stiche straniere registrate a livello nazionale.

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LA CONSU

LENZA

Di Eugenio VitelloMembro Collegio dei ProbiviriBCC del Garda

a qualche mese a questa parte i massmedia mettono in risalto la figura diun imprenditore che consiglia diversi

accorgimenti per ottenere risparmi fiscali. Ana-lizzando oggettivamente i trucchi ed i segreticonsigliati si può convenire che alcuni di essisono praticabili ma spesso il confine tra il le-cito e l’illecito non è sempre agevole e, soprat-tutto, non possono essere adottatiacriticamente da tutte le aziende.Esaminiamo alcuni di questi accorgimenti con-sigliati.

AUTO PERSONALE O AUTO AZIENDALE Le alternative possono essere così riassunte 1) Intestazione alla persona fisica (dipendente,

o amministratore) e relativa presen-tazione di una nota spese men-sile per l’ottenimento delrimborso chilometrico se-condo le tabelle Aci; 2) Intestazione all’im-presa (auto aziendale). Icosti sono deducibili al20%; l’IVA è detraibile al40%. La percentuale dideducibilità si alza al70% nel caso di auto con-cesse in uso ai dipendenti. Per l’imprenditore la primasoluzione operativa è più con-

veniente rispetto alla seconda.Vediamo: le disposizioni fiscali con-sentono una deducibilità parzialedei mezzi di trasporto (salvo per

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Risparmifiscali con auto e trasferte

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CONSULENZA

quelli che sono esclusivamente utilizzati come benistrumentali) ovvero:• per gli Agenti e rappresentanti di commercio la dedu-zione fiscale ammessa è pari all’80%, • per i professionisti e le imprese è pari al 20% delcosto con un tetto al costo deducibile da ammortizzare(nei limiti prima indicati) pari ad € 18.075,99 euro perle autovetture• per agenti e rappresentanti di commercio ed altre diminore importanza € 25.822,84 euro, mentre la detra-zione dell’Iva è ammessa nella misura massima del 40%e del 100% per gli Agenti di Commercio in caso di uti-lizzo esclusivo aziendale.Al contrario i rimborsi kilometrici sono detraibili total-mente ma la deducibilità, intanto, è ammessa solo peri veicoli con potenza non superiore a 17 hp per i veicolia benzina, che diventano 20 per i diesel ed inoltre, nellaNota Spese, bisogna indicare dettagliatamente desti-nazione e motivi della trasferta. In assenza, pertanto,di percorrenze congrue e giustificabili il rimborso speseè poca cosa.In conclusione non è possibile generalizzare, con su-perficialità, una soluzione valida per tutte le Aziende.

I COSTI PER LE TRASFERTE I rimborsi spese erogati dall’azienda ai dipendenti o aicollaboratori che abbiano effettuato una trasferta sonocomponenti negativi di reddito fiscalmente deducibilise inerenti l’attività aziendale, ma la normativa fiscaleintroduce alcune limitazioni alla deducibilità dellespese di vitto e alloggio a seconda della tipologia dirimborso che viene erogato, che può essere riconosciutosecondo tre diversi sistemi (vedasi al riguardo l’art. 95comma 3 del Tuir):• Il rimborso a piè di lista (o analitico);• il rimborso forfettario;• il rimborso misto (in parte analitico e in parte forfe-

tario).Ciò che in questa sede preme evidenziare è che le spesedevono essere analiticamente documentate, per vitto ealloggio (con limiti diversi se la trasferta è all’internodel territorio comunale, nazionale od estero) e che irimborsi spesa devono essere riferibili a trasferte ine-renti all’attività d’impresa, di competenza dell’esercizio,certe nell’esistenza e determinabili nell’ammontare adesempio le visite ai Clienti, Fornitori, la partecipazionead esposizioni/fiere e simili. E’ evidente che le Aziendedi piccola dimensione, con clientela locale, artigianimono committenti o esercizi pubblici (trattorie/bar/ri-storanti ) non necessitano di spostamenti e, quindi,non potranno lecitamente usufruire di tali costi. Anche in questo caso, in conclusione, non è possibilegeneralizzare, con superficialità, una soluzione va-lida per tutte le Aziende.

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INCONTRI IN GARDAFORUM

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ui non si tocca” è il titolo dell’incontro svoltosi il 5giugno scorso presso l’auditorium Gardaforum diMontichiari. I relatori sono stati Mons. Don Cesare

Cancarini Abate di Montichiari, il Sostituto Procuratore dellaRepubblica Dott. Ambrogio Cassiani, il Comandante dellaPolizia Locale di Montichiari Cristian Leali e il consulenteinformatico per le Forze di Polizia e per le Procure della Re-pubblica Cesare Marini. Gli esperti intervenuti durante il di-battito, pur con argomentazioni diverse, concordano nel nondemonizzare l’utilizzo di Internet e dei luoghi di incontrovirtuali Social Network. Come si sa Internet è una rete di col-legamenti a livello planetario che permette la comunica-zione in tempo reale tra persone situate in ogni dove e laconoscenza in tempo reale di ciò che accade intorno a noi,quindi: “Una Finestra sul Mondo!”. Essendo uno strumentodivulgativo dirompente i fruitori devono, o dovrebbero, se-guire istruzioni d’uso chiare e precise e acquisire consape-volezza degli eventuali rischi che può comportarne unutilizzo non corretto. Istruzioni per l’uso in modo da trarnei maggiori benefici e Consapevolezza che le agenzie educa-tive devono infondere nelle generazioni più giovani. Ai presenti è stata posta la seguente domanda: “Lasceresteandare da solo vostro figlio nel bosco o lo accompagnere-ste?” Un uso smodato dei social network potrebbe compor-tare fenomeni come:➢ depressione, frustrazione, aggressività;➢ l’isolamento dalla società: “eremita sociale”: i giovani de-vono creare relazioni reali tra di loro per sperimentarsivicendevolmente e crescere emotivamente;

➢ l’omologazione sociale: la “diversità” è una ricchezza;➢ la mancanza di empatia: incapacità di comprendere ap-pieno lo stato d’animo altrui;

➢ la perdita di pudore e di riservatezza. A tal proposito, riportiamo un bell’esempio proposto dairagazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto

Comprensivo di Calcinato “Dante Alighieri”, che hanno vo-luto illustrare quali dovrebbero essere secondo loro le re-gole da rispettare sui selfie; e quindi proteggere la propriaimmagine. Mantenere la riservatezza sui social network deipropri stati d’animo e delle proprie fragilità emotive è unadelle difese contro il “male” che si annida all’interno dellarealtà virtuale. I relatori hanno definito il Cyberbullismo unfenomeno molto grave quasi più del bullismo. Il cyber puòessere un adolescente ma anche un adulto: il famoso “leoneda tastiera”. Il “leone da tastiera” usa una falsa identità edè una persona convinta che, trovandosi dietro ad unoschermo, possa esprimere tutto ciò che le passa per lamente senza ragionare e tenere conto delle conseguenzeche le sue azioni potrebbero avere sugli altri. L’anonimatogli consente una libertà espressiva che, probabilmente,nella vita reale non potrebbe permettersi. Infatti, è pervasodal senso di impunità e dalla mancanza di valori. I relatorihanno insistito e consigliato di adottare questi comporta-menti nei confronti di minori: dialogare con loro; control-lare spesso qualsiasi strumento connesso alla rete essiutilizzino; aiutarli a coltivare relazioni sociali con coetanei;instaurare, sviluppare e nutrire un legame affettivo con que-ste adorabili creature in modo tale che questo legame di-ventando forte e stabile possa aiutarle ad avere fiducia negliadulti di riferimento e quindi confidarsi con loro nel casoincontrino il “MALE” (il pedofilo è un predatore in grado dicreare con ogni vittima un legame di esclusività perché rie-sce ad entrare in contatto emotivamente con essa); di in-formare i ragazzi che le aziende quando assumonorecuperano in rete tutto ciò che è stato pubblicato in riferi-mento a quel nominativo per valutare la personalità delpossibile dipendente (web reputation); di essere un puntodi riferimento. Questa è una delle tante nuove sfide cheogni giorno chi si occupa di educare gli adolescenti si trovaad affrontare.

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QUI NON SI TOCCAtra pedofilia, prostituzioneminorile, bullismo e cyberbullismo

di ELEONORA TONNIUfficio Comunicazione e Relazione con i Soci

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Salpiamo a bordo del veliero Siora Veronicadi Angelo Mosca - Consulta Soci giovani

La Banca e il territorio

Il nostro territorio è tra i più ricchi di bellezze e una delle pietrepreziose tra le più suggestive è incastonata nel cuore del Lagodi Garda.E a quanti di noi è capitato di fantasticare leggendo Salgari ol’Isola del Tesoro da piccoli?Su un’idea nata durante gli incontri della Consulta Giovani Socie condivisa con Garda Vita è stato proposto un viaggio coast tocoast del Lago di Garda alla scoperta di questi tesori sull’incon-fondibile veliero Siora Veronica.Questa vera e propria Signora del Lago è una delle ultime su-perstiti di una flotta di 100 imbarcazioni varate ad inizio del se-colo scorso per i trasporti di persone e merci attraverso tuttal’altezza del Benaco. Con la realizzazione di infrastrutture diterra più rapide e a causa degli sfaceli portati dalla SecondaGuerra Mondiale, la flotta venne progressivamente dismessa,tanto che ad inizio anni 2000 erano rimasti solo due esemplari,tra cui la nostra Veronica, piuttosto malconci.Grazie ad un poderoso restauro, il veliero ha riassaporato l’eb-brezza delle onde sullo scafo e del vento tra le vele, fino aigiorni nostri e alla nostra traversata.Partiti dal porto di Salò, siamo giunti nella meravigliosa Isoladel Garda. È stato come immergersi per certi tratti in foresteesotiche, in giardini all’inglese dalle infinite sfumature e in giar-dini all’italiana rigorosi e simmetrici.Ogni scorcio dell’isola è una fotografia di quanto possa essereincantevole la natura e quanto, in simbiosi armoniosa conl’uomo, si possano creare e preservare delle vere e proprieforme d’arte viventi.Sculture di siepi e affreschi di fiori incoronano la splendida di-mora che ospita lady Charlotte e i suoi figli. Dal piccolo porto, che riporta davvero alla mente alcune descri-zioni di attracchi nascosti salgariani, siamo ripartiti alla volta diGarda per il pranzo.La storia della nostra ospite regala una punta di emozione cheha sicuramente toccato i cuori di numerosi avventori, tanto dafar diventare la struttura anche un piccolo museo di… rane. Pro-prio così, perché in questo viaggio che sa di antico c’è spazioper la più classica delle storie d’amore: il principe ranocchio.E da quella storia vissuta dalla padrona di casa, raccontata a chisi ferma a ristorarsi al “museo”, chi ritorna porta in dono un ri-cordo, una rana appunto.La giornata s’è chiusa con una passeggiata sulla riva tra Garda eBardolino per i più intrepidi esploratori o con una pausa rinfre-scante nel centro della città che dà il nome al nostro lago.Le emozioni non sono ancora finite per i soci Garda Vita, però!Nei prossimi mesi, ad esempio, ci sarà la possibilità di viverela suggestiva passeggiata di Limone, visitare la centrale elettricadi Riva d/G. o la splendida regata storica di Venezia.Le iscrizioni sono già aperte presso il vostro sportello BCC delGarda.

Garda Vita in viaggio alla scoperta delle bellezzenascoste del nostro lago

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NOTIZIE DALLA BANCA/2

L’avvenire del CreditoCooperativo

hanno anche condiviso il timore concreto di un percorsoevolutivo che porti ad un cliché di banca omologato allaconcorrenza. Tra i “mostri” dell’oggi, che vedono una com-pagine sociale sempre meno giovane, ed i “fantasmi” del-l’avvenire che delineano una logica del profittocommerciale che non valorizza la vitalità del respiro terri-toriale, le riflessioni emerse sono state l’espressione diSoci che a tutti gli effetti tengono alla filosofia del Cre-dito Cooperativo e che avvertono la necessità di stabilirefin da subito percorsi virtuosi atti a preservare un bagagliodi valori originale che può dare beneficio anche a tutto ilsistema bancario. L’Innovazione Tecnologica è uno stru-mento necessario che non deve esaurire il tema dei rap-porti con la clientela e la Responsabilità di quanto fattofino ad ora è un tratto caratteristico di “banche differenti”. È insomma una delicata questione culturale da affrontare.Ma i giovani ci sono e non chiedono che di essere partecipia questa evoluzione continua, che è quella del Credito Coo-perativo. In tale ottica è rilevante sottolineare la recentescelta da parte di Federazione Lombarda di ammetterela presenza di un rappresentante dei Giovani Soci alleassemblee del Consiglio di Amministrazione. Anche que-sta è una buona notizia.

a “Casa” regionale del Credito Cooperativo ha or-ganizzato negli scorsi 7 e 8 giugno presso il “VillaFenaroli Palace Hotel” di Rezzato un incontro con

alcuni Giovani Soci con età tra i 18 ed i 35 anni provenientidalla pressoché totalità delle province lombarde per inter-rogarsi insieme su una questione fondamentale: quale puòessere il futuro del nostro modo di essere Banca del ter-ritorio?La domanda non è banale e lo scenario sviluppato negliultimi anni lo dimostra: l’ultimo decennio ha registratoevoluzioni del mondo bancario che hanno fortemente mo-dificato assetti duraturi e consolidati sia nel contesto na-zionale sia che internazionale. Come universalmentericonosciuto, viviamo nell’epoca dei cambiamenti continuie dell’avvento di competitors esteri particolarmente intra-prendenti ed intenzionati a sostituirsi ai modelli bancaritradizionali a cui il mercato italiano finora si è affidato.Date tali premesse è quindi positivo constatare che il mo-dello delle BCC sia arrivato ad oggi sapendo reagire a que-ste circostanze e proponendo una visione originale diinterlocutore con il territorio. Tuttavia è anche evidente cheper mantenere tale sistema di valori non si possono igno-rare le sollecitazioni del presente e le direttive che possonocaratterizzare il futuro. Da ciò sorge la questione cardineale emersa nell’incontro con i giovani presenti: come puòla necessità di innovazione conciliarsi con la capacitàdi ascoltare il territorio? Possono le strade della digita-lizzazione ed il bisogno di fronteggiare una concorrenzasempre più pressante convivere con la richiesta di unascolto “sensibile” e virtuoso nei confronti della collettivitàsocio-economica? Federazione Lombarda per questo si èrivolta con tale evento, che può essere replicato in au-tunno, ai Giovani Soci in un periodo come questo, in cui laRiforma del Credito Cooperativo ha iniziato ad essere ope-rativa. La richiesta è stata pertinente e le risposte sonoemerse unanimi nonostante le diverse provenienze. I giovani delle banche rappresentate – inclusa BCC delGarda con cinque partecipanti – non solo hanno, infatti,offerto l’identikit generale di “portatori sani” di valori fon-damentali tramandati di generazione in generazione, ma

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Federazione Lombarda incontra i Giovani Soci

Come conservare nel tempo il ruolo di Banca del Territorio da parte delle BCC? La parola ai sostenitori di domani.

di Michele Piacenza - Consulta Soci giovani

GIOVANI SOCI

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iorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna,18 giugno 1964) non doveva diventare pittore. Suopadre, procuratore di una ditta francese esporta-

trice di canapa, avrebbe desiderato per il figlio un sicuroimpiego commerciale. Fu per le pressioni della moglie cheaccettò la sua iscrizione all’Accademia di Bologna, la stessache lo avrà, dal 1930, insegnante di tecnica dell’incisione.La sua biografia può essere riassunta e compendiata in duebattute: nato e vissuto a Bologna. Gli altri pittori della suagenerazione sono andati a Parigi; hanno iniziato una car-riera e la loro speciale professione si è svolta tra la gente,coi consensi ed i dissensi e polemiche. Una vita esercitataallo scoperto su parecchie frontiere, con idee da difenderee idee da imporre. Gli altri pittori della sua generazionehanno cercato di allargare i confini del proprio paese, dellaloro regione e patria: hanno partecipato ai conflitti idealiper essere più addentro alla coscienza universale. L’univer-sale di Morandi cominciava e si concludeva a Bologna. Mo-randi ha sempre dimorato nella città felsinea. Ha abitatoper circa mezzo secolo la stessa casa, assieme alla madree tre sorelle nubili. Era alto, dinoccolato, coi capelli tagliatia corona che lo facevano sembrare un frate caduto da unaffresco di Giotto. Era uomo riservato, silenzioso, talvoltascontroso, che amava soprattutto la tranquillità, la fami-glia, anche se non si volle mai sposare. La vita privata diMorandi fluiva tranquilla, punteggiata da piccole abitudini.Vestiva sempre di grigio. Fermava i colletti delle camiciecon una spilla di balia. Era metodico, preciso, paziente, maera anche un insegnante rigoroso, intransigente, severo,che pretendeva dai suoi allievi la massima applicazione. Aciò si aggiunga la sua decisa ritrosia per le interviste, per iltelefono (fu solo dopo la sua morte che le sorelle lo instal-larono), per i viaggi (andò all’estero, a Winterthur, una solavolta, per vedere il suo amato Cézanne). Nello studio dovelavorava, al primo piano della casa che abitava, bottiglie,caffettiere, bricchi, vasetti, lumi a petrolio erano presenzecostanti, come le suppellettili di una città morta. Questisoggetti lo accompagneranno tutta la vita: sono stati glistrumenti della sua orchestra e della sua musica. In estateMorandi, per la villeggiatura, si spostava a Grizzana, unpaese dell’Appennino bolognese appostato sul crinale diun colle. A Grizzana, alle sue contrade, ai suoi cascinali, aisuoi assolati campi Morandi fu molto legato e gran partedella sua opera di paesaggio ne è indelebile testimonianza.Morandi, nell’opinione generale, è il pittore “che per tuttala vita ha dipinto solo bottiglie, bricchi, vasetti”, oltre aqualche paesaggio. Un’opinione altamente riduttiva del la-voro estremamente variegato del grande artista bolognese,la cui opera è sempre di grande qualità. Il primo paesaggio

di Morandi che conosciamo è del 1911: un paese a trian-golo con casupole e alberi a spigoli. Quando Morandi lo di-pinse era studente all’Accademia di Bologna. Lacostruzione laconica proviene da un’idea che si era fatta diCézanne, attraverso le riproduzioni delle sue opere. Un al-lievo in fase di formazione, certo, ma molto attento, conl’animo già fatto. Tutto quello che dipingerà dopo, in qual-siasi direzione e approfondimento, dipenderà da que-st’animo sensibile e solitario. Si avvertono, nelle tele chedipinge dal 1912 al 1916, gli influssi polemici del tempo:futurismo e cubismo, ma l’uno e l’altro ancora dipendentidall’influsso di Cézanne. Morandi si orienta sempre piùverso una pittura lineare-tonale. Il paesaggio si schematizzain angoli e piani, ma il contatto con la natura continua aessere diretto: muri, alberi, case, colline partecipano ad unordine compositivo come elementi essenziali di una emo-zione che di volta in volta si rinnova. Le forme assorbono,attraverso colori smorzati, magri di pigmento, quella parti-colare qualità di luce necessaria a determinarle. Avviene lostesso per le nature morte che dipinge dal 1916 al 1918.Sono bottiglie i cui profili si elevano in nebbie rosa, so-spese nel tempo. Sono profili di oggetti frastagliati che sva-niscono in un’impalpabile muffa. Il colore è lavorato etirato fino all’estremo limite della luce. La luce diventa pol-vere. Sono barattoli poggiati all’orizzonte di un muro grigio,ricoperti di una polvere antica. Bottiglie che nella loro di-sposizione frontale, pare che attendano la fine del mondo.E’ la doppia, triplice vita delle forme di Morandi in untempo senza tempo. Le sue bottiglie, le sue caffettiere, isuoi lumi bolognesi rappresentano dei veicoli plastici e lu-ministici. Il soggetto non conta. Una bottiglia è uguale adun’altra bottiglia. Ma Morandi è uno anche se le bottigliesono tante. Le sue prime esperienze tendono alla geome-trizzazione della forma. Il cubismo non è stato estraneo allasua formazione, ma non fu cubista. Sebbene espose nel1914 con i futuristi a Roma, Morandi non fu nemmeno fu-turista, ma metafisico sì; diremmo anzi che nel suo succes-sivo realismo magico di bottiglie, fruttiere, barattoli insezioni auree e in colorazioni perlacee sussiste preciso ilricordo di quella esperienza. Senza la serie di nature mortedel 1916-19, in cui armadietti e sfere, cilindri e prismi eteste di manichini si dispongono in atmosfere surreali ac-canto alle prime caffettiere e alle prime bottiglie, non glisarebbe stato possibile giungere e mantenersi ai supremiequilibri armonici di quelle forme filtrate, di quei colorimentali, di quei ritmi e spazi che permangono magici e me-tafisici. Per due anni il repertorio compositivo di Morandisubisce una specie di congelamento ermetico. Subito dopol’esperienza metafisica i suoi soggetti respirano in uno spa-

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L’ANGOLO DELL’ARTE

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Giorgio MorandiIn alto da sinistra:- Paesaggio, 1911- Paesaggio, 1916Qui a fianco, da sinistra- Natura morta, 1918- Natura morta con manichino, 1919

zio meno calcolato. Gli oggetti sono sempre gli stessi:portafiori, conchiglie, fruttiere, lumi, bottiglie, caffettiere.Gli stessi sono i piani su cui questi oggetti sono pog-giati. Le stesse forme negli stessi spazi. Un piccolomondo di apparenze fisse, una ripetizione di oggetti, main una emozione crescente e sempre nuova. Per accedereal mistero della pittura di Morandi la nostra visione nondeve essere offuscata dal diaframma delle immagini con-venzionali. Di fronte alle bottiglie o alle teiere di Mo-randi non siamo di fronte ad oggetti già conosciuti, il cuiuso ci è comune e la cui esistenza ci risulta scontata, maalla loro “apparizione” misteriosa, ad immagini che ele-vano quegli stessi oggetti alla dignità di vere e proprieicone. Morandi resta assolutamente fedele all’oggetto,mantenendo al centro del suo lavoro la figurazione, mala sua pittura non è riproduzione di cose che abbiamogià visto. Non si limita a restituirci una copia di ciò cheesiste, ma ci offre un volto mai visto delle cose. E’ la cifrapiù propria della poetica di Morandi. La sua pittura èuno dei fatti più straordinari nella storia dell’arte con-temporanea in Italia; e come esempio di probità e di as-soluta autonomia uno dei più alti esempi di tutta lapittura europea dell’ultimo mezzo secolo del Novecento.Morandi fu anche un grande incisore. La sua opera gra-fica, composta in particolare da acqueforti, si svolge eprocede anno dopo anno con lo stesso ritmo dei suoi di-pinti. Lo stesso affanno, la stessa ricerca di tono-luce:gli stessi motivi. Le prime bottiglie appaiono in un’ac-quaforte del 1915: Natura morta con bottiglia e caffettiera.Poi vengono i lumi, le caffettiere e tutte le fitte squadredi scatole di bocce e portafiori che hanno reso celebreMorandi pittore e acquafortista. L’opera grafica di Mo-randi basterebbe da sola a testimoniare la sua originalitàe grandezza. Molti dei suoi dipinti e dei suoi fogli, piccolie gloriosi trofei della polvere, hanno compiuto diversigiri del mondo. Si può diventare celebri con una piccolarosa un po’ appassita e una caffettiera napoletana incisao dipinta. A Morandi importava assai poco la celebrità.

Quanto più circolavano le sue cose e il suo nome si diffondeva,tanto più se ne stava da parte. Aveva avversione per un mucchiodi cose che gli altri apprezzavano in sommo grado. Per Morandi,uomo all’antica, la misantropia era una vocazione come la pit-tura. Una vocazione irresistibile e severa che giustifica la sua ti-midezza e scontrosità. Alcuni mesi dopo la morte dell’ultimasorella di Morandi, Maria Teresa, che fu amorevole memoria delfratello, uomo e artista, e custode zelante di tutto ciò che in vitacostituì il mondo magico del pittore, ebbi l’inaspettata oppor-tunità di visitare la casa di via Fondazza, a Bologna, dove Mo-randi aveva sempre vissuto ed operato. Tutto era rimasto comeil fratello l’aveva lasciato. L’arredamento era semplice, discreto.Le stanze erano piuttosto piccole ed in una di esse campeggiavauna vecchia stufa a legna. Nude le pareti (le opere del Maestroerano già state frutto di una cospicua donazione, da parte dellasorella, al Comune di Bologna e oggi costituiscono il nucleoprincipale del visitatissimo Museo Morandi). Gli scaffali e i ta-voli dello studio erano ancora gremiti di bottiglie, bottigliette,zuccheriere, tazze, bricchi, fiori secchi. Qua e là libri ingialliti.Nell’aria si sentiva un odore di vecchi e dimenticati solai. Unimmemorabile strato di polvere copriva ogni vetro e porcellana,con veli densi e sovrapposti. Un telaio, con una tela bianca, leg-germente grezza, era applicato ad una finestra interna per smor-zare l’intensità della luce che filtrava e creare così quelleatmosfere morbide che Morandi tanto amava. Da questa fine-stra, fra alti muri scrostati di vecchi palazzi, si scorgeva un pic-colo, abbandonato giardino: è stato il soggetto che Morandi hadipinto, disegnato e inciso tante volte, creando capolavori.Come le bottiglie e le caffettiere anche quest’angolo di casa pa-reva un modello quasi immobile, coperto del medesimo stratodi polvere. Una polvere rappresa e tenace che nessun soffioavrebbe potuto disperdere. Tutto, in quella casa, parlava di Mo-randi e del suo mondo e pensare che lì, fra quelle mura, erastata scritta una pagina fondamentale della storia della pitturacontemporanea, destava stupore ed anche un po’ di commo-zione. Immagini indelebili che mi sono rimaste dentro l’anima.Immagini senza tempo, come la polvere, che ora riaffioranostruggenti.

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Intrighi sul grande lagoMassimo Tedeschi ci racconta il protagonista dei suoi ultimi tre romanzi polizieschi, ambientati negli anni trenta del novecento su un lago di Garda tutto glamour e ardore.

e hanno scritto Catullo e Carducci, Kafkae Heyse, Bacchelli e Busi. Eppure oggi illago di Garda sembra essersi eclissato

dalle pagine della letteratura. Specialmente daquella popolare, che avvince e accompagna i let-tori intrecciando storie e atmosfere, trame e rela-zioni, geografie e colpi di scena.C’è un personaggio (letterario) che s’è messo in testadi sovvertire questo destino immeritatamente toc-cato al lago. Il personaggio si chiama Italico (dettoItalo) Sartori ed è un commissario di Polizia. Sartoriè un abruzzese di montagna (è nativo a Pizzoferrato)conterraneo di D’Annunzio e si trova a reggere lesorti del Commissariato di Salò proprio negli anni incui il Vate esercita dal Vittoriale un regno ormaiesangue sul mondo del gusto, della moda e del vizio.Sartori è un sbirro, abbastanza carogna negli inter-rogatori, con un bagaglio di letture insolito per chifa il suo mestiere e una vita privata assai movimen-tata: incline all’avventura occasionale, da qualchetempo ha una storia – clandestina ma stabile - conla vedova Anna Arquati che dal marito anziano dapoco scomparso ha ereditato vaste proprietà, una bi-blioteca e una cantina ben fornite a Moniga e soprat-tutto una villa a Portese del Garda in cui si celal’alcova, culla e testimone dei loro ardori. Sartori può anche annoverare diversi fan: in cima atutti c’è la signora Assunta Dubini, l’affittacameredi cui Sartori è pensionante sulla Fossa a Salò, poivengono Alfio, barista del bar Impero, e gli agentidel commissariato che riconoscono in lui un leaderdal fiuto quasi infallibile.Sartori si muove sul lago di Garda in un’epoca – glianni Trenta del Novecento – che ha rappresentatouna vera e propria belle époque, fra grandi alberghie visitatori coronati, intrighi internazionali e recordda guinnes. Nell’epoca della guerra d’Abissinia, delle sanzionie dell’autarchia Sartori mantiene un pronunciato di-stacco rispetto al regime e si dedica anima e corpoai misfatti che accadono attorno al lago: in un caso

CHI È MASSIMO TEDESCHIPer questo numero della nostra Rivista abbiamo il piacere di ospitare una delle firme più prestigiosedel giornalismo bresciano, che si presta a scrivere per la nostra rubrica Librando. Massimo Tedeschi giàcaporedattore responsabile della sede di Brescia del Corriere della Sera. Tuttora è editorialista per Bre-scia e collaboratore del Corriere della Sera. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche locali (fracui il settimanale diocesano La voce del popolo e il mensile Madre) e nazionali della carta stampata,radio e tv. Ha realizzato numerose inchieste per il periodico Atlante bresciano, edito da Grafo Edizioni.Al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere storico e giornalistico dedicate ad aspetti sociali, eco-nomici, artistici e culturali della realtà bresciana. Nel 2013 il Presidente della Repubblica gli ha conferitol’onorificenza di Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana.

N(raccontato in “Carta rossa”) deve indagare sull’uc-cisione di una giovane operaia delle cartiere di To-scolano sul cui corpo viene trovato un indizio cheporta al Vittoriale, alla casa del poeta ufficial-mente venerato – in realtà temuto e detestato –da Mussolini. In un altro caso il commissario capo di Salò devesvolgere un’indagine “coperta” per far luce sui mi-steriosi incidenti che mettono alla corda gli sforzidel Reparto alta velocità di Desenzano e le ambi-zioni del Duce che a quegli ardimentosi del volo,ai “Diavoli rossi” che guidano potentissimi idro-volanti, chiede un record che lasci senza parole gliodiati inglesi: se ne parla nell’episodio “L’ultimorecord”. In un terzo e per ora definitivo caso Italo Sartorideve far luce sull’uccisione di un celebre archeo-logo avvenuta alle Grotte di Catullo, ma anche ri-solvere il caso di misteriose sparizioni di cani egatti: è questo il plot che caratterizza il libro “Villaromana con delitto”.Dimenticavo: Italo Sartori è il personaggio che hocreato tre anni fa e che sta al centro di vicende chesono un pretesto per raccontare qualcosa delleinimitabili atmosfere del lago di Garda e dei fastiche lo caratterizzarono ottant’anni fa. Sartori è unpoco un “testimonial” del Garda ed il Garda deglianni Trenta è un ingrediente – succoso e indispen-sabile – per capire i casi del commissario Sartori.Pubblicati dalla Casa editrice De Ferrari di Ge-nova, i casi del commissario Sartori hanno otte-nuto finora lusinghieri giudizi di pubblico e dicritica. Fors’anche per questo il quarto episodio,che uscirà in autunno e avrà come ingredienti laMille Miglia e una misteriosa veggente, sarà pub-blicato da una casa editrice nazionale. L’eco dellegesta di Sartori dunque si allargherà, così comequella del lago di Garda. Che non ne avrebbe par-ticolare bisogno, ma è sempre accogliente versochi lo ama. Anche se è solo un personaggio dicarta e di fantasia.

di MASSIMO TEDESCHI

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quanti è capitato di non vedertornare indietro un libro pre-stato? Forse non tutti sanno che

questo è un problema antico quanto illibro stesso e per il quale, fin da molti se-coli fa, sono state ideate possibili solu-zioni. Una di queste è l’ex libris. Per chinon ha chiaro di che cosa stiamo parlando,si può brevemente dire che si tratta di unpiccolo contrassegno personalizzato che sipone sulla copertina o sul foglio di guardiadi un libro per provarne la proprietà.Niente termini inglesi. Ex libris è una lo-cuzione latina che significa letteralmente“dai libri”.La necessità di apporre un sigillo o un“marchio di proprietà” sopra dei testinasce prima ancora dell’invenzione dellastampa, poiché l’estrema rarità dei codicemanoscritti dagli amanuensi e dei primirudimentali libri dell’inizio del Quattro-cento, ne rendeva quasi impossibile la so-stituzione nel caso andassero smarriti oqualcuno se ne appropriasse indebita-mente. Per tale ragione si iniziò ad apporreil nome del proprietario sul frontespizio osul risvolto della copertina, mediante unascrittura a mano, spesso aggiungendo unammonimento come «Hic liber est meus,quem mihi dedit Deus».Il perfezionamento dell’arte tipografica,messa a punto da Gutenberg tra il 1439 eil 1450 in Germania, permise una piùampia ed intensa diffusione del libro e lacaratteristica seriale del nuovo tipo di pro-duzione spinse il bibliofilo alla personaliz-zazione del libro posseduto e a distinguerela propria copia da quella altrui. Si comin-ciò così a sostituire la firma autografa ocalligrafica con l’introduzione di fogliettiapposti sulla sguardia incollata al versodella copertina anteriore, stampati contecnica xilografica in più esemplari seriali.Con la nascita del libro stampato e delleprime illustrazioni che lo corredano, nac-que quindi anche il primo ex libris xilogra-fico. Si trattava di foglietti su cui venivanoincisi il nome del proprietario e lo stemmanobiliare, spesso con l’aggiunta dell’im-presa della casata, cioè il motto del ca-stello o del monastero. Gli studiosiritengono che l’utilizzo di questi cartellinida incollare alla sguardia del libro costi-

tuisca un’evoluzione di quelle che sonodenominate “marche editoriali” deglistampatori, cioè il marchio di bottega cheogni tipografo era tenuto a depositarepresso il registro del notaio della corpora-zione.I più antichi ex libris xilografici che si co-noscano provengono, non a caso, dallaGermania e sono di autore anonimo e da-tati approssimativamente intorno al 1470:uno è dedicato al monaco cistercense Hil-debrand Brandenburg e raffigura un an-gelo che regge lo stemma su cui sonovisibili le insegne della famiglia Branden-burg, cioè un toro con l’anello infilatonelle narici; l’altro fu inciso per l’ecclesia-stico Johannes (Hans) Knabensperg, aliasIgler, cappellano della famiglia bavaresevon Schoenstett, e raffigura un istrice conun fiore in bocca e l’iscrizione: «HannsIgler das dich ein Igel kuss (Hanns Igler tidà un bacio da porcospino)». Come si puòintuire i tratta di un esempio di quelle for-mule deterrenti e di quegli ammonimentinei confronti di chi voglia impossessarsiindebitamente del libro.Alla tecnica xilografica, negli ultimi annidel XV secolo andò gradualmente affian-candosi la calcografia, o incisione su rame;una ingegnosa applicazione dell’anticaarte orafa per cesellare i metalli.Dalla fine del Cinquecento al Seicento l’exlibris si presentava quasi sempre con ilsolo stemma, privo di annotazioni, oppurecon il semplice motto della famiglia.Nel Settecento si allargò l’interesse perl’ex libris anche a fasce sociali che lo uti-lizzarono per motivi di lavoro o di pas-sione. Le biblioteche, da monopolio diconventi e castelli, divennero una possibi-lità effettiva anche per una borghesia distudiosi, avvocati, notai, medici, architetti,letterati, scienziati, mercanti con velleitàintellettuali. Dal canto suo l’ex libris, daemblema dello status sociale, si trasformòquindi nel simbolo della personalità com-mittente: la varietà dei soggetti iconogra-fici aumentò vertiginosamente e cosìanche il motto personalizzato, attraversocui il professionista rifletteva la sua attivitào sintetizzava il suo pensiero filosofico.È quindi nel secolo dei lumi che l’ex libriscominciò ad assumere una fisionomia mo-

derna. Verso la fine del secolo si diffuseropiccole etichette tipografiche con il sem-plice nome e cognome del titolare o dellabiblioteca, a volte preceduto dal titolo no-biliare. A cavallo tra Ottocento e Novecento, ilmovimento artistico-filosofico Art Nou-veau influenzò potentemente le arti figu-rative e portò una rivoluzione anchenell’ambito degli ex libris, che subironoun’evoluzione sia qualitativa che quantita-tiva.Se inizialmente i piccoli segni di proprietàerano legati al libro e alle biblioteche, apartire da quel momento questa connota-zione mutò. Alla fine dell'Ottocento gli exlibris iniziarono ad essere commissionatisempre più come opera d’arte autonoma,indipendente dal suo utilizzo primario. Gli anni a cavallo fra il 1885 al 1930 furonoanni d’oro per l’ex libris, che iniziarono aessere considerati vere e proprie opered’arte riscuotendo interesse di critica e dipubblico. Si pubblicarono splendide rac-colte di ex libris con commenti introduttividei maggiori studiosi d’arte di quel mo-mento. Il coinvolgimento di artisti di altospessore trasformò presto l’ex libris in unoggetto da collezione, con la nascita di as-sociazioni finalizzate a intensificare gliscambi e a incentivare la produzione di exlibris.Dopo il 1930 gli ex libris caddero in un si-lenzio quasi totale, ad eccezione di quelliper una committenza illuminata e coltis-sima. Solo alla fine del Novecento sorseun rinnovato interesse e una nuova viva-cità: oggi sono sempre più numerose lemostre ed i concorsi che si organizzano de-dicati a questa forma di arte grafica.In qualche modo si è compreso quanto l’exlibris, più di tante altre testimonianze, rac-conti la storia di alcuni che ci ha prece-duto, e che hanno tentato di lasciare unloro segno nel tempo. Un messaggio im-portante, anche per i lettori più giovani,che potrebbero imparare a conoscere que-sto strumento e la sua storia, per poterlomagari utilizzare. Perché non pensare chela creazione del proprio ex libris personalepossa innescare nello studente un nuovointeresse verso la lettura e una maggioreconsiderazione verso il valore dei libri?

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Ex librispiccole testimonianze dalla storia lunga

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APPUNTAMENTI IN GARDAFORUM

APPUNTAMENTI IN GARDAFORUM a cura dell’Ufficio comunicazione e relazione con i soci

In data 15 giugno scorso il GardaFo-rum ha ospitato l’evento: X Anniversa-rio Associazione Bui Quoc Chau ItaliaMulti Riflessologia Facciale Metodo“Dien Chan”.Questo evento ha connotato il nostroAuditorium Gardaforum come unluogo di ritrovo internazionale. ll rela-tore principale, prof. Bui Quoc Chau,vietnamita, è fondatore del metodofacciale “Dien Chan”. Tra gli ospitidell’incontro spiccavano una delega-zione belga e gli invitati della rete te-levisiva Discovery Channel.

26/09/2019 ore 20:30 Serata dedicata alla salute organizzata dall’associazione Garda Vita.

27/09/2019 ore 20:30 Rappresentazione teatrale “I Novagliesi”. L’evento ha finalità benefica.

10/12/2019 ore 09:00Spettacolo teatrale per le scuole organizzato da “Il Teatro Telaio”.

31/12/2019 ore 21:30 “Capodanno con la Pro Loco Città di Montichiari” .

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