Anno XVII - nº 1 - FEBBRAIO 2015 - copia omaggio · Passeggio con la penna su questo foglio bianco...

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L’Astronave NEWS! Il giornale delle scuole primarie e dell’infanzia del 41º Distretto Ardea-Pomezia Anno XVII - nº 1 - FEBBRAIO 2015 - copia omaggio PROSA E VERSI ARTE BABY SCIENZA ESPERIENZE “Scrivo per non perdere il vizio di dire le cose. Scrivo nel tentativo di lasciare una traccia. Scrivo per paura che i pensieri mi passino di mente. Passeggio con la penna su questo foglio bianco e lo lordo di idee. Ci gioco, lo uso, mio faccio sedurre, usare, tentare. Con la penna dico tutto, non mento, non ho pudore. Dove la lingua esita e si ferma, la mano scorre fluida e leggera. Scrivo per guardarmi dentro. Scrivo per fermare il tempo. Scrivo per suscitare sen- timenti e per esprimere i miei. Scrivo per dare un senso al silenzio. Il cielo blu, il mare blu, l’inchiostro blu”. Dacia Maraini “Amata Scrittura” Amata scrittura Si ringrazia la Biblioteca Comunale di Pomezia e la casa Editrice Giunti per aver donato all’I.C.S. “Santa Procula” 150 libri

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L’AstronaveNEWS!

Il giornale delle scuole primarie e dell’infanzia del 41º Distretto Ardea-PomeziaAnno XVII - nº 1 - FEBBRAIO 2015 - copia omaggio

PROSA E VERSI ARTE BABYSCIENZA ESPERIENZE

“Scrivo per non perdere il vizio di dire le cose. Scrivo nel tentativo di lasciare una traccia. Scrivo per paura che ipensieri mi passino di mente. Passeggio con la penna su questo foglio bianco e lo lordo di idee. Ci gioco, lo uso, miofaccio sedurre, usare, tentare. Con la penna dico tutto, non mento, non ho pudore. Dove la lingua esita e si ferma,la mano scorre fluida e leggera. Scrivo per guardarmi dentro. Scrivo per fermare il tempo. Scrivo per suscitare sen-timenti e per esprimere i miei. Scrivo per dare un senso al silenzio. Il cielo blu, il mare blu, l’inchiostro blu”.

Dacia Maraini “Amata Scrittura”

Amata

scrittura

Si ringraziala Biblioteca Comunale di Pomezia ela casa EditriceGiunti per aver donato all’I.C.S. “Santa Procula”150 libri

L’ANGOLO DELLA SCIENZA� 2 Febbraio 2015NEWS!

Alla scoperta del pianetaAlla scoperta del pianeta

I ragazzi della IB della scuola media han-no iniziato a studiare i vari ecosistemipresenti sul nostro pianeta e lo hannofatto egregiamente proprio a partireda quelli acquatici dove un po' titubantisi sono trovati a confrontare gli oceanicon.....le pozzanghere, i laghi con le ac-que sotterranee.Hanno scoperto la varietà delle formedi vita che popolano questi ambienti ed hanno arricchito i loro cartellonicon disegni e immagini di luoghi dal fascino particolare. Volete sapere lastoria di come è nata la prima pozzanghera...fate un salto in 1B!

A cura della sez B della scuola media di via Verona

Più grandi ….più macroscopico

La classe 3 B della scuola mediasi è cimentata nella scoperta dialcune delle tante caratteristi-che dello spazio che circonda ilpianeta Terra, e partendo da unagrande curiosità, ha parlato at-traverso i cartelloni delle teoriedell'universo così come delle sco-perte dell'uomo.Una curiosità? Il complotto luna-re: un'analisi dettagliata di quelloche fu divulgato dalla stampa du-rante e dopo il famoso viaggiodell'Apollo 11 del 20 luglio del1969.Un gran salto da quel giorno ad oggi con le missioni spaziali, ormai sem-pre più seguite, di astronauti orgoglio dell'Italia come l'attuale Saman-tha Cristoforetti.

A cura delle Classi V A - V B di Santa Procula I.C.S.

EXPO 2015: UN EVENTO MONDIALEL’EXPO è un’Esposizione Universale non commercia-le coordinata ogni anno da una Nazione diversa sele-zionata in base a una gara di candidature. Quest’anno lanazione organizzatrice è l’Italia e la città scelta per ospi-tare l’Esposizione è Milano. All’evento parteciperannopiù di centotrenta Paesi e sono attesi 21 milioni di visi-tatori di cui circa il 30% stranieri. Per l’EXPO 2015 l’I-talia ha scelto il tema:

NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA.I visitatori, coinvolti in prima persona in percorsi tema-tici ed approfondimenti sul mondo dell’ alimentazione,hanno l’opportunità di compiere un vero e proprio viag-gio intorno al mondo sui sapori e le tradizioni dei PO-POLI della Terra. Saranno poste tante domande: È pos-sibile garantire CIBO e ACQUA alla popolazionemondiale? È possibile aumentare la sicurezza alimenta-re e cercare nuove risorse per tutti noi? È possibile pro-porre nuove soluzioni e prospettive in grado di tutelarele BIODIVERSITÀ del pianeta?

L’obiettivo non è fornire risposte definitive ma spunti diriflessione e offrire ai visitatori strumenti per cercare leproprie risposte. Il dibattito coinvolge visitatori e parte-cipanti e si costruisce giorno dopo giorno attraversoeventi, mostre, convegni ed incontri. L’EXPO sarà an-che una grande occasione per promuovere le eccellenzedel MADE IN ITALY nel campo alimentare, tra le qua-li si ricordano la pasta, l’olio, il parmigiano e la pizza.

Made in ItalyITALIA-MONDO � 3Febbraio 2015

NEWS!

“ECCO PIZZA E PASTA” Lo stand “Ecco Pizza e Pasta” che avràuno spazio di ristorazione ad altissi-ma visibilità all’interno degli spazidi Padiglione Italia, offrirà ai visi-tatori un’esperienza unica e coin-volgente. Oltre alla degustazionedi prodotti tipici, sarà possibileacquistare prodotti “DOP” e“IGP” e venire a contatto con lericchezze dell’enogastronomiacampana, un patrimonio di knowhow e creatività. L’ area ristorativa af-faccerà direttamente su Piazza Italia, ilpunto d’incontro tra cardo e decumano, i dueassi perpendicolari che strutturano la griglia del ma-ster plan di Expo 2015. Piazza Italia, centro dell’interosito espositivo, ha un grande valore simbolico: è il luo-go dove il nostro Paese incontra il Mondo.

classe V B

STORIA DELLA PIZZALa pizza è nata a Napoli nel 1500. il nome deriva dalverbo “pinsere”, che significa pigiare. Il pizzaiolo Raf-faele Esposito, nel giugno del 1889, in onore della re-gina Margherita di Savoia, inventò la pizza margherita,che aveva come ingredienti pomodoro, mozzarella ebasilico, i colori della bandiera italiana. Nel 1800 la pizza fu esportata in America dagli immi-grati italiani nelle città di San Francisco, Chicago, NewYork City e Philadelphia. Inizialmente, essa venivavenduta solo dagli ambulanti, che per essere ricono-sciuti come venditori di pizza, camminavano con unmastello sulla testa, che era un recipiente di legno a for-ma di mezza botte. Quella napoletana è oggi l’unico ti-po di pizza italiano riconosciuto in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmentericonosciuta come specialità tradizionale garantita del-la Comunità Europea. Di questo siamo orgogliosi per-ché, almeno per una volta, noi Italiani siamo famosi nelmondo per una cosa positiva!! Giorgia G.

Oggi la pizza è famosissima in tutto ilmondo e non ci sono differenze di pro-nuncia: la pizza è sempre la pizza! ABrooklyn, New York, è stata inventata lapizza “alta”, con molti strati, tutti congusti diversi. Angelo R.

NOI E LA PIZZA Mangio spesso la pizza, sia a casa che inpizzeria con la mia famiglia. A me piac-ciono tutti i tipi di pizza, ma la mia pre-ferita è la “puccia”, la tipica pizza pu-gliese, dall’impasto alto e morbido. In-fatti, io sono nata a Roma, ma ho origini

pugliesi da parte di mio padre. Dapiccola, però, non conoscendo an-cora questa specialità, non crede-vo fosse una pizza, perché era“alta” e a me sembrava strana.Ora, invece, ne vado matta enon vedo l’ora di andare dallanonna per mangiarne una fetta!Greta M.

La mia pizza preferita è la marghe-rita. La preferisco “bassa” e con un

buon impasto. Quest’estate sono andatoin vacanza ad Ischia e, a dir la verità, anche

se è un’isola di Napoli, la pizza lì non mi è piaciutamolto, perché secondo me non aveva un buon impasto.Spesso, mentre i miei nonni preparano la pizza in casa,io passo per la cucina e prendo un pezzetto di mozza-rella al volo. Perché mi piace molto! Federico O.

A me la pizza piace con il pomodoro, la mozzarella edanche con le patate. Di solito, la pizza la mangio da mianonna e spesso l’aiuto a fare l’impasto. Ne prepariamodi vari gusti… ma quando la nonna prepara quella allacipolla e mi chiede di tagliarne un po’, dovrei propriodirle di no, perché ogni volta mi fa piangere!! Lorenzo N. classe V A

Eccellenza nel mondo: pasta, parmigiano, prosciutto...e naturalmente la pizza!

A cura delle classi IV A e V Adel plesso di P.D.F. I.C. Ardea 3

ARDEAArdea è un paese che ha origini antichissime, i pri-mi abitanti erano una tribù latina chiamata RUTU-LI. La mia città è piena di monumenti: L’arco me-dioevale, la chiesa di San Pietro del 1200, le muracostruite dai Rutuli e il castello.Proprio davanti alla mia casa ci sono i resti di unanecropoli e di una villa. La necropoli era in cerchioe la villa era a due piani. Ora le stanno ristruttu-rando e si vede che sono curate, perché l’erba èsempre tagliata. Ogni volta che vedo quei resti misento di vivere con loro.

Christian

NUOVA FLORIDANuova Florida è bellissima, è immersa dal verdeed ha molti bar in cui incontrarsi. Peccato che, vi-cino ad un bar c’è una mini discarica formata datre secchioni dell’immondizia dove i sacchi dellaspazzatura non sono dentro di loro, ma sul cigliodella strada. Questa discarica è popolata da alcunipersonaggi sgradevoli: topi di fogna!Un giorno li abbiamo visti rosicchiare le buste incerca di cibo. E’ molto pericoloso, per le personeche passano in bicicletta, avvicinarsi ai secchioni,perché è tutto sporco e i topi portano un sacco dimalattie.

Giorgia, Chiara P., Elisa

Il mio è un quartiere molto bello, non tanto tran-quillo, però per me è fantastico, perché mi ci trovobene. Ma ha qualche imperfezione: i giardinetti vi-cino casa mia.Erano bellissimi, pieni di giochi per bambini, sfor-tunatamente ora sono ridotti proprio male, i giochisono quasi tutti smontati e inutilizzabili, tutto percolpa di ragazzi vandali che hanno distrutto tutto.Quando avevo quattro anni, mi ricordo che li hovisti smontare uno scivolo e appoggiarlo sul tettodi una casa per salirci sopra. Comunque c’è di peg-gio: nessuno pensa alla manutenzione dei giardi-netti, perché l’erba è altissima. Io non sono perniente felice, perché Nuova Florida è il nostroquartiere e quindi lo dovremmo rispettare di più,soprattutto il Comune che non ci aiuta.

Leonardo

VIA DELL’INCASTRINONella nostra via ci sono molti problemi, ma quello

principale sono i cani randagi, essendo affamati,formano branchi numerosi in modo che riesconoad attaccare più facilmente la loro preda.Un altro problema lo crea l’immondizia che èsparsa qua e là per la via. Spesso c’è gente volen-terosa di migliorare l’ambiente che aiuta il comu-ne a pulire, purtroppo, però, il problema non si ri-solve, perché c’è altra gente che pensa a sporcare,rendendo la nostra via maleodorante e puzzolente.La cosa migliore della nostra via sono i prati gran-di e verdi. Per noi è piacevole giocare nei prati,perché ci trasmettono tranquillità, serenità, libertàe sicurezza.Pur avendo tanti problemi, noi siamo contente diabitare a via dell’Incastrino.

Valentina, Bianca, Sofia Akemi, Alexandrina

L’unica cosa bella sono i campi da tennis e da cal-cio in cui gli abitanti possono andare quando vo-gliono. Nonostante tutto, a noi il nostro quartierepiace molto.

Martina Magrin, Lavinia, Greta, Elena

DALLA CITTA’� 4 Febbraio 2015NEWS!

Nel Comune di Ardea...I bambini raccontano ombre e luci della città

BANDITELLAAll’entrata della via Banditella bassa, c’è un pontecon vicino una rotatoria, lì vicino c’erano dei sec-chioni dell’immondizia, ma ora li hanno tolti. Beh,la gente comunque ci butta ancora la spazzatura, co-me se i secchioni ci fossero ancora, e i cani sono co-stretti ad andarci in mezzo per mangiare! Addirittu-ra, alcune persone buttano la spazzatura senza i sac-chi. Immaginate quello che può succedere. Ma nonè finita qui: le strade sono senza illuminazione,quando torni la serra tardi, se vivi lì,devi per forzaaccendere gli abbaglianti, altrimenti non vedi nien-te. C’è paura ogni volta che si portano i cani fuori ed’estate non puoi neanche farti una passeggiataquando fa più fresco. Noi speriamo che il comunemetta l’illuminazione e ci faccia tutti più felici. An-che perché le strade non hanno marciapiedi e do-vresti camminare in mezzo alla strada, ma in mez-zo alla strada ci sono le buche e chi guida deve an-dare piano. O guidi un 4 x 4 oppure sono guai!

VIA NAZZARENO STRAMPELLIIn via Nazzareno Strampelli ci sono delle stradepiene di buche che ormai sono vere e proprie vora-gini. E non è finita qui! Non ci sono neanche i mar-ciapiedi, le macchine parcheggiano a destra e a si-nistra e non ci sono le illuminazioni per strada.Noi vorremmo che il comune tappasse le buche,mettesse le illuminazioni e costruisse i marciapiedi,così non rischiamo di farci mettere sotto dalle auto-mobili.

Flavio, Giacomo, Veronica.

LA ROCCAIn piazza ad Ardea c’è un bar che ha una stanzettadove gli anziani ci vanno a giocare a carte e, quan-do è Natale, pure a tombola. Fuori la stanza, sullaporta, c’è scritto VIETATO AI MINORI DI DI-CIOTTO ANNI e i bambini non possono entrare.Mio nonno ci va sempre a giocare, e infatti ognivolta che gli dobbiamo dire una cosa, non c’è mai acasa e dobbiamo fare il giro di tutta la piazza percercarlo. Inoltre dentro la stanza il telefonino nonprende, così mio padre o mia madre devono entra-re anche lì per chiedergli qualcosa.Anche se non posso entrare, a me piacciono co-munque quel bar e quella stanza per gli anziani. So-prattutto, mi piace tanto il mio paese.

Alessia

A cura delle classi III A di S. Procula e V di Santa Palomba, I.C.S. Santa Procula

E’ bello dare una seconda vita alle cose... creare il nuovo dal vecchio!

A Santa Procula abbiamo cominciato da poco la raccol-ta differenziata. Prima in classe avevamo un unico ce-stino dove buttavamo tutti i rifiuti; ora invece abbiamodue scatoloni, uno per la plastica e un altro per la carta;inoltre abbiamo un piccolo contenitore per gli avanzidella merenda. Per risparmiare la carta utilizziamo fogligià scritti da un lato se dobbiamo fare un disegno liberooppure una brutta copia. Non siamo ancora bravi a dif-ferenziare tutto e alcune volte non sappiamo dove met-tere i rifiuti e allora andiamo a chiedere alla maestra.Anche in mensa le cose sono cambiate: infatti quandoveniamo via dalla mensa ci portiamo via le bottiglie diplastica e, dopo aver tolto i tappi, dei quali facciamo laraccolta, le buttiamo nel contenitore della plastica.Svuotiamo i piatti dai residui di cibo nel contenitore del-l’umido; i piatti e i bicchieri sporchi vengono buttatinell’indifferenziato. Per aiutarci in questa raccolta diffe-renziata, il Comune ha dato dei secchioni che sono sta-ti messi nel vialetto d’ingresso della scuola. Dalla piaz-zetta sono stati tolti tutti i secchioni rotti e sporchi in cuisi buttavano tutti i rifiuti e così c’è più spazio per lemacchine e la piazzetta è più bella e più pulita e noibambini siamo più contenti di giocarci. Anche nelle no-stre case abbiamo cominciato la raccolta differenziata;alcuni genitori l’ hanno cominciata bene e altri no; qual-cuno si è lamentato del Comune che non ha fornito tut-ti i secchi. classe III A

R … COME RIFIUTII rifiuti sono un prodotto della nostra società deiconsumi e del nostro stile di vita, sempre più orien-

tato all’«usa e getta». Il problema della raccolta deirifiuti è così diventato uno dei problemi più scot-tanti della nostra società.

DOVE FINISCONO I RIFIUTI?I rifiuti possono essere riciclati. Le materie primedella carta, della plastica e delle lattine sono tra-sformate e riutilizzate, salvando così molte risorsenaturali.I rifiuti possono finire nelle discariche onegli inceneritori.Provocano: inquinamento dell’aria, dell’acqua, delterreno e richiedono alti costi di manutenzione.I rifiuti sono materiali diversi. Solo separando i ri-fiuti è possibile ottenere la trasformazione, in cen-tri specializzati, delle materie prime originarie, in

dalla bauxite. È indispensabile in tanti settori, manon è inesauribile. Recuperando le lattine, si ri-sparmia bauxite e si produce alluminio nuovo.

COME SONO RICICLATI I RIFIUTIIl vetro, la carta, la plastica e l’alluminio, recupera-ti nelle campane, arrivano ad apposite ditte, che lilavorano, fino a farli tornare ad essere materie pri-me, pronte per essere lavorate e utilizzate.Il decreto Ronchi è la legge emanata dallo Stato Ita-liano che regola la gestione dei rifiuti (1997) ed èbasata sul principio delle 4 R: Ridurre, Recupera-re, Riciclare, Riutilizzare. Classe V

FILASTROCCA DEL RICICLOIo riciclo, tu ricicli, egli riciclaNon stiamo solo coniugandoMa stiamo la Terra salvando.Ogni cosa nel suo contenitoreE facciamo tutto con amore.Abbiamo da poco cominciatoMa già qualcosa è stato riciclato.Raccogliendo la carta gli alberi salviamoE tanto ossigeno noi respiriamo.La plastica tutti separiamoe la terra non inquiniamo.Consigliamo a tutti di riciclareE il nostro Mondo potremo aiutare.

classe III A

Diversamente...raccolti

modo che possano essere riutilizzate in nuovi cicliproduttivi. È bene quindi non buttare tutti i rifiutinello stesso cassonetto, ma abituarci a fare la rac-colta differenziata dei rifiuti.

QUALI RIFIUTI RICICLARE?LA CARTA: riviste, giornali, cartoncini , ecc…La carta si ottiene da fibre vegetali, e per produrlaoccorre molta energia e molta acqua. Riciclandola,tanti alberi non sarebbero abbattuti, risparmiandocosì risorse naturali ed energetiche.LA PLASTICA: bottiglie, bicchieri, piatti, ecc…La plastica è un derivato del petrolio ed è moltodifficile eliminarla; nelle discariche occupa moltospazio e, se bruciata negli inceneritori, può produr-re sostanze pericolose e quindi inquinamento. Conla plastica riciclata si “ri-fabbrica” di tutto: dallepellicole alle piastrelle, alle panchine, ai tubi, aisacchetti.IL VETRO: bottiglie, bicchieri, vasi, ecc…Il vetro si frantuma con facilità, ma non si distrug-ge. Ripulito e ri-lavorato, produce nuove bottiglie enuovi oggetti.L’ALLUMINIO: lattine di birra, di bibite, lamie-re, pentole, ecc…L’alluminio è un materiale metallico, che si ottiene

Giacomo S.

Emilian

Giuloia

Marina

Diego M.

DALLA CITTA’ � 5Febbraio 2015NEWS!

A cura della classe di I.C. Ardea I “Manzù” IV A - I A

Cuccioli esploratoriAbbiamo, poi, assaggiato le castagne: quelle eranomille volte più buone del castagnaccio!

EMANUELE

IL FUOCOSiamo andati a Rocca Priora per andare a visitare ilbosco.Quando siamo andati in un piccolo boschetto c’erail fuoco acceso e intorno aveva tutti i mattoni incerchio e aveva la membra. Abbiamo riscaldato lecastagne e dopo abbiamo preso dei ramoscelli chestavano sull’erba per metterli sul fuoco. Il fuocoera così tanto caldo che ti fa sudare. Mi piaceva ilfuoco perchè con i mattoni intorno sembrava chestavamo in campeggio.

MAYLA

IL GIGANTEIl giorno della gita abbiamo fatto un gioco: la ri-cerca delle foglie. Mentre eravamo intenti nel no-stro lavoro abbiamo visto un albero caduto: non eraenorme, ma di più; era una quercia gigantesca.Michele ci ha chiesto:” Chi di voi é andato a vede-re l’ albero gigante?” Pochissime manine si alzaro-no al cielo. Allora ci ha portati a vederlo: erastraordinario: secondo me il tronco aveva un dia-metro di un metro circa, con una corteccia resi-stente ed era duro come una roccia. Le radici, in-vece, erano tre volte più alte di me: sembravano deipolpi giganti che stavano per saltare su di noi! Maivisto un albero così grande!

EMANUELE

LA CORONA DI FOGLIEIn gita abbiamo fatto una corona di foglie con La-vinia. Per procurarci le foglie siamo dovuti andarenel bosco. C’erano tanto bambini che entravano eduscivano dal bosco. Alla fine Lavinia ci ha dato uncartoncino blu e la colla, abbiamo attaccato le fo-glie sul cartoncino. E’ venuta fuori una corona bel-lissima a me è piaciuta molto.

LUNA

LA STREGA EVAIn gita, quando siamo andati al bagno, c’era una si-gnora che diceva di chiamarsi Eva.La signora Eva alla maestra Floriana ha detto: ”Ioodio i bambini!”.E ha anche detto:-”ha pulito i bagni dopo che ibambini ci sono andati?”La maestra Floraiana gli ha risposto:- “Sì, sì, ci hopassato anche il cif. Per me quella era una strega!”

LUNA

IL CASTAGNACCIOUsciti dal bar, siamo andati nel bosco di RoccaPriora: non era cambiata per niente, a distanza diun anno era identico a come lo ricordo.Nell’area pick-nick abbiamo pranzato: io ho man-giato un panino con il prosciutto.Michele, Lavinia e Giuseppe, ad un tratto, ci han-no chiamato per farci assaggiare un dolce chiama-to “castagnaccio”, fatto con la farina di castagne.Pensavo che il castagnaccio fosse un dolce come ilpanettone, invece era sottile, poco morbido.Aveva un gusto non tanto piacevole perché eramolto dolce e castagnoso.

LE FOGLIEOggi, 25/11/2014 siamo andati in gita ai CastelliRomani. Dopo aver fatto uno spuntino, siamo en-trati nel bosco. Michele, la nostra guida, ci ha con-dotti in uno spazio ampio e pieno di foglie. Dopo,col suo vocione, ha detto: - Bambini dovete cerca-te tutte queste foglie qui sopra. Avete capito tutti?Via ! -. Tutti noi abbiamo cominciato a cercare neiposti in cui la maestra ci ha detto. Quando Miche-le ci ha detto “STOP” tutti siamo corsi ai propri po-sti di prima. Poi Michele ci ha fatto vedere: tutte lefoglie del foglio e funghi del legno. Anche se nonc’era sul foglio la maestra ha detto di raccogliere ilmuschio. La foglia più difficile da trovare era quel-la dell’ippocastano. La sua forma era come quelladella mano di un uomo, il margine è seghettato e lenervature sono marcate.

STEFANIA

LA STREGAFinito di visitare il bosco dei Castelli Romani, sia-mo ripartiti con l’autobus per andare a Rocca Prio-ra, ma ci siamo fermati in un bar per andare in ba-gno: quel bar lo ricordo come se ci fossi andato ungiorno fa. Lì dentro, vicino la cassa, c’era una si-gnora di nome Eva: era grassottella con i capellimarroncini, aveva una faccia simpatica e pensavoche fosse una buona donna, ma quando ho saputoche cosa disse, rimasi pietrificato: ripeteva in con-tinuazione di stare zitti, e alla maestra le ha dettoche lei odia i bambini e che sono puzzolenti : erasicuramente una strega! Solo le streghe odiano i bambini.

EMANUELE

ESPERIENZE� 6 Febbraio 2015NEWS!

ESPERIENZE � 7Febbraio 2015NEWS!

Voglio un mondo diritto per tutti i bambini!

A cura delle classi IE-IIIB-IVC-VA-VB della scuola primaria S.G. Bosco Pomezia

UNA GIORNATA INDIMENTICABILEIl 28 Novembre 2014 siamo andati alla Scuola Me-dia Statale Marone per festeggiare l’ anniversariodella ”CONVENZIONE ONU sui DIRITTI del-l’INFANZIA e dell’ ADOLESCENZA“ (20 NO-VEMBRE). Quando siamo arrivati, c’erano tre spe-cialiste: una sociologa e due psicologhe. Abbiamoiniziato l’incontro cantando la canzone “ Voglio unmondo diritto”. Dopo abbiamo visto un cartone in-titolato: “Clementina e Arturo”. Questo cartoneparlava di due tartarughe sposate, Arturo e Cle-mentina. Lei cercava di poter esprimersi, ma Ar-turo le diceva che era sciocca ed incapace. Alloraun giorno Clementina si stufò di tutte queste la-mentele e se ne andò via per sempre, senza ritor-nare mai più: OGNUNO DEVE ESSERE LIBERO DIREALIZZARE I PROPRI DESIDERI !

Poi è arrivato il turno dei più piccoli, i bambini del-la prima, che hanno fatto una danza bellissima:era così bella che l’ abbiamo ballata anche noi.Successivamente i bambini della terza ci hannofatto vedere un video in cui rappresentavano del-le scenette di vita quotidiana in famiglia: ABBIA-MO CAPITO CHE SI VIVE MEGLIO SE SI COL-LABORA! Per concludere l’incontro abbiamo fat-to dei giochi sulle emozioni ,ad esempio il giocodel telefono senza fili e quello sulle smorfie, ab-biamo cantato la canzone “UN PAESE BELLISSI-MO “ e danzato una danza indiana, “Sacraet Spi-rit“, e un´altra rumena molto allegra.

È stata una giornata meravigliosa!

Abbiamo letto la “Con-venzione Onu sui dirit-ti dell’Infanzia e del-l’Adolescenza” e ab-biamo espresso la no-stra opinione.

“Due occhi ,un nasoe una bocca ..” Sia-mo tutti uguali eper questo dobbia-mo rispettarci a vi-cenda e volerci be-ne. (Felicita)

Se sei femmina non sei néinferiore ai maschi , né su-periore. (ChiaraA.)

Bisogna rispettare la

personalità di ognuno.

(Federico).

I bambini non si trat-tano come se fosserodelle cose. (Caterina)

Noi bambini abbiamodiritto ad avere una fa-miglia che si prendecura di noi, che ci vuo-le bene e ci protegge.(I bambini della classeIE)

Secondo me è giustoche ogni bambino deb-ba essere informatosui DIRITTI scritti suquesta Convenzione.ALESSANDRO)

20 Novembre 2014: Buon compleanno “CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA”Il 20 Novembre 1989 sono stati emanati i “diritti dei bambini” per garantire un’infanzia serena a tutti i bambini del mondo.

A cura delle classi IV A di S. Procula e IV diCastagnetta, I.C.S. Santa Procula

INVITO ALLA LETTURA� 8 Febbraio 2015NEWS!

PIÙ LIBRI, PIÙ LIBERIleggere, Per diventare uomini e donne migliori, liberi nella mente e nel cuore

POLLYANNAAutore: la scrittricestatunitense EleanorH. Porter.Trama: La protago-nista è PollyannaWhittier, una bambi-na di undici anni che,rimasta orfana dei ge-nitori, è cresciuta perun po’ dalle damedella beneficenza epoi viene affidata al-l’unica zia che le è ri-masta, zia Polly, nu-bile e molto severa,

che abita a Beldingsville, in una grande villa, e che ac-cetta di mantenerla solo per senso del dovere. La ziatratta con freddezza la piccola, che tuttavia non si sco-raggia, grazie al gioco della felicità insegnatole dal pa-dre. Classe IV A

conosce. Lo va a chiamare e gli propone di andare adabitare a casa del signor Pendleton. Jimmy non rifiuta,così il signor Pendleton lo adotta e da allora in poi vi-vono insieme felici. Mattia F.

Dei personaggi del romanzo mi ha colpito JimmyBean, un bambino orfano proprio come Pollyanna.Jimmy all’inizio vive in un orfanotrofio da dove scap-pa per andare alla ricerca di un lavoro e di una casa.Pollyanna lo vede accanto ad un albero e fanno amici-zia. Questo personaggio mi ha colpito per il suo ca-rattere perché all’inizio è scontroso ma, quando qual-cuno come il signor Pendleton lo accoglie, diventa piùsocievole. In verità mi piacciono tutti i personaggi delromanzo, ma ognuno ha un carattere diverso, un desi-derio diverso, una vita diversa ed un futuro diverso.Forse è per questo che il libro mi è piaciuto e lo consi-glierei a tutti i bambini. Federica S.

Mi è piaciuto il personaggio di zia Polly che all’inizioha un carattere molto austero ed intransigente comequello di una zitella. Con il tempo zia Polly cominciaad addolcirsi permettendo a Pollyanna di trasferirsidalla misera stanza in soffitta alla camera più bella delpiano terra, inoltre le permette di andare a fare lunghepasseggiate e di portare alcuni animali in casa. Il cam-biamento della zia si nota anche dall’espressione delvolto, che diventa più dolce. Chiara N.

DIARIO DI UNA SCHIAPPAAutore: Jeff Kinney

“Diario di unaschiappa” è il titolodi una serie di librinei quali si parla del-la vita di Greg, unbambino, quasi ado-lescente, che scrivele sue avventure suun giornale di bordo(il diario è una “ro-ba” da femminucce).Glielo ha regalato lasua mamma quandoha iniziato la scuolamedia. Greg è un ra-gazzo molto sfortu-nato, una veraschiappa: gli succede di tutto e niente gli va per il ver-so giusto. Ha due fratelli: Manny, il piccolo di casa,viziatissimo e dispettoso, e Rodrick, il maggiore, pre-potente e arrogante. Ha un amico, Rowley, un po’ in-fantile e ingenuo, che però fa tutto quello che Greg glichiede e lo aiuta sempre quando è nei guai.I libri di questa serie somigliano a quaderni a righescritti a mano con una penna. In mezzo ai testi ci sonotante vignette in bianco e nero, a volte con i fumetti.Questi libri sono veramente divertenti, lo dico per

esperienza perché li conosco tutti e vi consiglio di leg-gerli: fanno ridere a crepapelle e ci sono anche le vi-gnette che ti fanno capire un po’ meglio la storia rac-contata. A me danno delle idee su come passare le me-die e su come essere il primo della classe: basta NONfare quel che fa Greg perché lui è una schiappa ed iono davvero! I “Diari” sono anche un buon passatempoe se non avete niente da fare o vi sentite tristi, quelloche vi ci vuole è proprio leggere un romanzo della sa-ga “Diario di una schiappa!”. Luca P.

A me succedono molte cose strane come a Greg: mifaccio male da solo, mi danno le gomitate, cado…non me ne succede mai una giusta! Sono pure un po’fuori di testa perché combino un sacco di guai comelui che fa tante stupidaggini. Lui è una schiappa in tut-te le materie scolastiche e anch’io sono un po’ schiap-pa ma solo in alcune attività sportive come tennis, nuo-to, basket… Perciò le esperienze di Greg sono similialle mie. Emanuele

Greg ha un amico, Rowley, che lo tira sempre fuori daiguai, invece io ho Federico come migliore amico e luicerte volte mi leva dai guai ma altre volte, mi ci met-te! Matteo

Sono curiosa di leggerei “Diari” perché tutta lamia classe ne parla edicono che sono belli.Ce n’è uno con dellepagine vuote in cuipuoi scrivere le tue ideee alla fine il libro te lofai da solo! … Io inve-ce sono tanto curiosache vorrei leggerlo alpiù presto perché in al-cune situazioni il prota-gonista è simile a me,infatti quando non ri-esco a fare le divisioni,mi sento una schiappa! Beatrice e Licia

Pollyanna è una bambina esile, gentile, altruista ed in-segna agli altri il gioco del “Meglio così” che rendetutti molto felici. È per questo che riesce a farsi volerbene da tutti gli abitanti del paese e ad avere tanti ami-ci. Il gioco consiste nel trovare il lato positivo nellecose brutte, riuscendo così a regalare la felicità a chi loprova, come succede ai personaggi della signora Snowe del signor Pendleton. Anche la zia Polly, che è unapersona dura, anche con se stessa, si lascia trasportaredal gioco diventando più dolce e gentile. Come Poll-yanna anche noi possiamo trovare in ogni cosa il latopositivo. La felicità che regala questo racconto è forte.A me questo libro è piaciuto perché è appassionante emolto piacevole da leggere. Consiglierei molto la sualettura. Daniele

Il signor Pendleton è una persona molto severa e so-litaria. Pollyanna fa amicizia con lui e lo va a trovaremolte volte e pian piano scopre che il signor Pendletonè triste perché è molto solo. Proprio perché si sente so-lo, le chiede se vuole restare a vivere con lui. La bam-bina gli dice che non può lasciare la zia ma le viene inmente Jimmy Bean, un bambino solo al mondo che lei

Gioia

Sofia

Irene

PROSE E VERSIFebbraio 2015 � 9NEWS!

A cura dell’I.C.S. Santa Procula

Grazie nonni!Per la gioia di sentirvi sempre amici e vicini

LA SCUOLA DEI NONNII nonni di Davide ci hanno raccontato che le loro scuo-le erano in edifici antichi, con mura molto larghe dovenon passava né troppo freddo né troppo caldo. Perciònon avevano bisogno di stufe. Le bambine avevano ilgrembiule bianco col fiocco azzurro e i maschietti loavevano blu col fiocco bianco. Il maestro era molto se-vero: se il fiocco era sciolto, ti sgridava ; se i bambiniavevano le unghie lunghe e sporche li sgridava. Se fa-cevano i cattivi, li metteva in punizione dietro la lava-gna per farli vergognare. Controllava le unghie, se era-no sporche ti dava le bacchettate sulle mani. I banchierano incollati alle sedie. Al centro del tavolo c’era unbuco con il calamaio pieno di inchiostro, dove i bambi-ni immergevano il pennino. Dovevano fare attenzione anon sporcare il quaderno. Gli astucci erano di legno edentro c’erano pochi colori. Invece dello zaino aveva-no una cartella di cartone. Non avevano tutto quello cheabbiamo noi, ma non si sentivano poveri, quello cheavevano bastava! È stato bello esplorare la scuola dei nonni, perché c’e-ra l’essenziale. Però i maestri erano molto severi. Ed èpiù bella la nostra scuola! Classe II, S. Palomba

Io da nonna ci vado ogni tanto perché abita a Roma. Sichiama Maddalena ed è vecchia perché ha 89 anni. È unpo’ rigida ma poi è buona. È magra ed ha i capelli bian-chi. Quando vado da lei mi prepara i rigatoni al sugo edopo mangiato mi porta alle giostre del Gianicolo. La ca-sa di mia nonna è grande e un po’ vecchia e la cosa piùbella è che mi ci muovo molto bene. Romeo, IIA

DAI NONNI…Mia nonna si chiama Silvana e abita a Pomezia. Ognitanto vado da lei a pranzo e mi prepara sempre la pastaal sugo, il tiramisù e le torte al cioccolato. Per meren-da invece mi prepara pane e cioccolata. Lei è vegeta-riana, ha i capelli castani, porta gli occhiali e ogni tan-to prende le pasticche. Indossa sempre la gonna. La suacasa è grande. Quando vado da lei gioco a pallone o aracchettoni con il nonno. Alcune volte vado a fare laspesa con loro. Nicolò, II A S. Procula

NONNI, VI DICIAMO…Grazie nonno Romano e nonna Clelia per aver reso fe-lici questi anni che siete stati con me. Siete i nonni mi-gliori. AlessioCari nonni, grazie che ogni giorno rimanete con mesenza stancarvi mai. MirkoGrazie nonni per essermi stati vicino. Insieme abbiamogiocato, raccontato la storia del vostro paese. Mi è pia-ciuto tanto stare con voi. DavideGrazie nonni per avermi raccontato le storie di mio pa-dre e di mia zia quando erano piccoli come me. Ora soquasi tutto di loro e questo mi rende felice. JacopoGrazie nonni per esservi presi cura di me quando sonostata male, per esservi preoccupati, per avermi semprecoccolata. SofiaGrazie nonni per avermi ospitato e avermi fatto pas-seggiare nelle zone più calde e più belle del nostro pae-se. Ho imparato tante cose. LorenzoGrazie nonna Caterina per avermi raccontato storie diquando eri piccola, mi sono divertito a sentirle. Ruggiero, Classe II, Castagnetta

Mia nonna si chiama Concetta e vive con me. Ha i ca-pelli ricci castano chiaro. Cucina benissimo le frittellee le carote. Insieme facciamo molte cose: andiamo almare, giochiamo a “indovina chi”, giochiamo a calcioe puliamo il bagno. A mia nonna piace ballare la taran-tella. Martina L. II A S. Procula

AMICI SPECIALII nonni sono amici speciali,giocherelloni eccezionali,

con pazienza e con amore,sono con me a tutte le ore!

I nonni son dei grandi sognatori,in poltrona dormiglionie seppure brontoloni,

son sempre simpaticoni!Nonni saggi, nonni bianchi,

divertenti e mai stanchi.Se qualcosa mi diletta,

lor son pronti a farla in fretta!I miei nonni sono saggi,

dolci e teneri aiutanti,fiabe, canti e dolci suoni,son dei veri cantautori!

I miei nonni dolci e buoni,son dei veri coccoloni,

con amore e tenerezza,mi fan vivere senza tristezza!

Con i nonni c’è allegria,scherzo, gioia e simpatia.

E noi tutti, a volte tristi,diventiam sereni e vispi!

Nonni e nonne, tutti sannoson dei cuochi e pasticcieri!

E, quando a letto ci troviamo,son dei teneri infermieri!Classe II B, Santa Procula

Marco

Giorgia

Elisabeta

Greta

Sara

PRIMO PIANO� 10 Febbraio 2015NEWS!

Con la penna dico tutto

Com’è stata la sua infanzia? Ci racconta qualcheesperienza?Sono stata una bambina molto timida e impacciata, mafelice di vivere. Leggevo moltissimo, in qualsiasi situa-zione. Una volta ho preso una insolazione perché sonorimasta ore al sole chinata su un libro. Da piccola le piaceva scrivere? Era già una lettrice?Ho cominciato a scrivere sul giornale della scuola. Rac-conti e poesie. Ma considero la scrittura legata alla let-tura, sono le due facce della stessa medaglia.Come immaginava il suo futuro, qual era il suo so-gno?Volevo fare la scrittrice. Mi sarebbe anche piaciuto suo-nare il pianoforte. Ancora oggi è il mio strumento pre-ferito. Ma poi la lettura e la scrittura hanno assorbitotutto il mio tempo e ho dovuto lasciare il pianoforte.Ancora oggi mi commuovo a sentire suonare Schuberto Mozart che cominciavo timidamente a frequentaresulla tastiera. Come e quando è nata la sua passione per la scrittu-ra?Vengo da una famiglia di scrittori. Mia nonna Yoi scri-veva romanzi, mio padre scriveva. Credo di avere ere-ditato da loro la passione per la scrittura.A cosa si ispira quando scrive i suoi libri? I suoi so-gni diventano storie? Quali emozioni prova duranteil lavoro?Ho raccontato alcune volte che i personaggi vengono abussare alla mia porta. Io li faccio entrare, ascolto lestorie che mi raccontano offrendo loro un tè con dei bi-scotti. Poi di solito se ne vanno e non li vedo più. Maquando un personaggio, dopo avere bevuto il tè e rac-

contato la sua storia, michiede anche la cena e poiun letto per dormire, capi-sco che è entrato stabil-mente nella casa della miaimmaginazione e questovuol dire che è venuto ilmomento di scrivere unromanzo.In quale ambiente prefe-risce scrivere e cosa usaper farlo? Intanto ascol-ta la musica?Preferisco una camera si-lenziosa, di fronte a unafinestra che guardi versoil cielo. Uso il computer.La musica (classica) lametto solo quando devo coprire un altro rumore, peresempio i lavori che stanno facendo al piano di sotto.Ha mai dedicato un libro alla sua famiglia?Certo. Ho parlato a lungo di mio padre in BAGHERIA.Ho parlato di mia madre in LA NAVE PER KOBE. Hoparlato di mia sorella Yuki che è morta precocemente in

LA GRANDE FESTA.Ha mai scritto un’autobiografia?Pezzi di autobiografia si trovano in BAGHERIA, in LANAVE PER KOBE.Come giudica i suoi libri? Tra loro quale preferisce?Lascio che li giudichino gli altri. Qual è il suo scrittore preferito?Troppi ne dovrei indicare, sono stati i grandi amori del-la mia vita. Ne cito solo uno, il primo che è entrato nelmio cuore quando mi è stato raccontato da mia madrenel campo di concentramento giapponese dove non c’e-rano libri. Parlo di PINOCCHIO .Ha mai preso spunto da altri libri o da altri scritto-ri?Ho scritto delle poesie giocando con le parole di Leo-pardi (ma dichiarandolo). Quando prendo le parole daun libro non mio, lo cito con nome e cognome. Cosa succede a un suo libro quando l’ ha terminato?Lo mando all’editore. Come fa a pubblicizzare un suo libro?Non posso fare niente. La distribuzione e la pubblicitàtoccano all’editore. Io posso solo andare in giro con i

miei libri cercando di spiegarli, di raccontarli.Cosa ha provato quando ha vinto il suo primo pre-mio letterario?In un paese che ignora i libri, i premi hanno la grandefunzione di renderli visibili.Quali sono gli aspetti belli del suo lavoro e quelli piùdifficili?Il bello dello scrivere è entrare dentro una storia, viver-la, identificarsi coi personaggi, perdersi dentro una nar-razione. La parte più difficile è il rapporto col linguag-gio che cambia sempre e che tende a imbruttirsi intro-ducendo tante, troppe parole in inglese - le macchineparlano inglese e quindi io mi mostro moderno etecnologico se introduco tante parole inglesi nel mioparlato italiano- . Fino a quando pensa di continuare a scrivere?Fino a quando ce la farò.La scrittura è la sua unica passione?Leggere è la mia grande passione. Leggo moltissimo,soprattutto di notte poiché soffro di insonnia. Poi amo la musica, amo la pittura - in ogni città in cuivado, cerco subito il museo da visitare- amo il teatro. Quando noi scriviamo, abbiamo difficoltà a svilup-pare le idee. Qual è il segreto per scrivere bene?Prima di tutto leggere molto, tanto, tantissimo. Bisognastare a mollo dentro la letteratura. E poi bisogna se-guire le proprie passioni, la propria immaginazio-ne, i propri sogni. Ma anche guardare la realtà conocchio attento e rispettoso.

La scrittrice Dacia Maraini risponde alle domande dei nostri bambini

Fosco Maraini con la moglie Topazia e la figlia Dacia nel1938

PRIMO PIANOFebbraio 2015 � 11NEWS!

CHI È DACIA MARAINIÈ nata a Fiesole nel1936 da Fosco Marai-ni, un famoso etnolo-go, e da Topazia, pit-trice e appartenente adun’antica famiglia sici-liana, gli Alliata di Sa-laparuta. Per lasciarel’Italia fascista, FoscoMaraini tra il 1938 e il1947 si trasferì in Giap-pone con la famiglia.Dal 1943 al 1946 i Ma-raini, furono internatinel campo di concentra-mento di Nagoyo. Saranno liberati dagli americani, a guerrafinita. Nella sua collezione di poesie “Mangiami pure” (1978)la scrittrice racconterà delle atroci privazioni e sofferenze diquegli anni e nel romanzo “La nave per Kobe” (2001), attra-verso i diari di sua madre, rievocherà l’esperienza della pri-gionia:

“Avevo un anno, quando ci siamo imbarcati da Brindisi: mio pa-dre studiava gli Hainu, una popolazione del Nord che ormai si èintegrata coi giapponesi. Allora però avevano una loro lingua evivevano cacciando orsi. Siamo rimasti lì fino a quando, nel

’43,ci hanno rinchiuso in un campo di concentramento. Miopadre e mia madre avevano rifiutato di firmare l’adesio-ne alla Repubblica di Salò: ci consideravano traditori del-la patria.La vita nel campo era fame, parassiti, freddo, malattie, tut-te le malattie della denutrizione. Soprattutto ricordo la sen-sazione di fame, la fame era un’ossessione perché non cidavano quasi niente da mangiare. Io avevo sette anni, diquel periodo mi è rimasta dentro l’idea di allerta continua,di pericolo, l’arrivo dei bombardamenti. E ancora: il filospinato, le guardie, gli orari. Ma il problema principale eranon mangiare. Giocavo con le pietre e facevo finta che fos-sero cibo. Immaginavo, almeno. Mio padre m’insegnava lamatematica, mia madre mi raccontava le favole in mezzo al-le bombe che scoppiavano vicino al campo.”

Rientrata in Italia, la famiglia si trasferì in Sicilia. QuandoDacia diventò maggiorenne, andò a vivere a Roma, dove finì illiceo. Molti dei suoi racconti, scritti durante l’adolescenza, fu-rono pubblicati nei giornali della scuola. Nel 1962 pubblicò ilsuo primo romanzo, “La vacanza”, cui successero una raccol-ta di racconti e altri romanzi, di cui alcuni sono diventati deifilm e molti hanno vinto importanti premi letterari. Dacia Ma-raini si è anche dedicata al teatro che, secondo lei, è il migliorluogo per informare il pubblico riguardo a specifici problemi so-ciali e politici. Ora risiede a Roma e spesso viaggia attraverso ilmondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli.

A cura della Redazione

La notte dei giocattoliÈ un testo teatrale per bambini portato in scenaper la prima volta nel 2001. Oggi la celebre au-trice toscana lo trasforma con la collaborazionedi Daniele Gud Bonomo, in una favola per im-magini veramente adorabile che affronta in mo-do suggestivo la classica paura del buio e dellasolitudine dei bambini e soprattutto, conferma ilvalore supremo della democrazia, della collabo-razione e dell’amicizia: una bella lezione diequità sociale e altruismo da imparare. È un belprogetto questo libro, firmato da una grande stel-la della scrittura e illustrato dai disegni di Gud,che hanno il calore degli schizzi a matita e dellesfumature dei pastelli a cera.

La pecora Dolly e altre storieper bambini, (2001)La clonazione che scatena ilcaos nel gregge, una piccolavolpe alla ricerca della suamamma cucita dentro una pel-liccia, un coperchio trasparentee delicato sposato a una brutta evecchia pentola, un cavolo chesogna di volare e ci riesce, unafaida tra uomini e cinghiali: i te-mi più cari a Dacia Maraini - lacaccia, le ingiustizie, gli abusidella scienza - in una serie distorie per bambini.

Storie di cani per una bambina(1996)Un cane che adora i gelati, un caneabbandonato in un cassonetto. Canicontegnosi e cani arresi all’amoreper l’uomo. Ma anche un dolce vec-chio cavallo da circo, una coppia dilontre braccate da un cacciatore, ungrande uccello misterioso che unanotte bussa alla finestra di un alber-go. Storie di cani, storie di altri ani-mali. Per una bambina, per tutti ibambini che cercano amici.

Daniele Gud Bonomo è nato aRoma nel 1976, è laureato inScienze politiche e diplomatoalla Scuola Internazionale diComics di Roma, dove dal2001 insegna Fumetto, Sceno-grafia per l’animazione e Sto-ria del fumetto. È curatore del-la rivista “Mono” e responsabi-le dell’agenzia ComicsProvi-der.com.

Dacia Maraini ha scritto anche racconti per bambini

ED ORA… LO SCRITTORE SEI TU! PROVA A CONTINUARE A MODO TUO LA STORIA DI DACIA MARAINI

È notte nella cameretta della piccola Giulia, bambina della fervida immaginazione che tarda spesso ad anda-re a letto…Tutto sembra filare liscio fino a quando dal baule dei giochi non esce…

ESPERIENZE� 12 Febbraio 2015NEWS!

A Cura della scuola media Marone

Marone multinazionale:meglio dell’Expo

Noi giochiamo per l’EuropaSin dall’anno scorso la nostra scuola partecipa al pro-getto Comenius con lo Spring Project, nel quale sonocoinvolti 7 paesi: Spagna, Germania, Irlanda, Croa-zia, Cipro, Turchia, Italia

Nel progetto sono coinvolte tre classi 3D, 3B e 2F. Ilprogetto Spring (Schools Promoting Intercultural com-petence through Games) consiste nello sviluppare esperimentare giochi per i ragazzi di età che va dai 6 ai16 anni su vari temi già stabiliti.

I temi sui quali abbiamo lavorato sono: Giustizia, So-lidarietà, Uguaglianza, Libertà, Cittadinanza, e Di-gnità.

Ogni scuola ha il compito di realizzare questi giochiche poi vengono discussi e illustrati dai Docenti refe-renti che si recano in viaggio nelle scuole dei paesi par-tecipanti. Per la nostra scuola il referente fino all’annoscorso era la Prof.ssa Claudia Ceccarelli, invece perl’anno scolastico corrente è la Prof.ssa Di Bella. Le me-te programmate e già effettuate sono in Baviera (Ger-mania), a Rijeka (Croazia), a Limassol (Cipro) ai qua-li hanno partecipato i docenti della scuola coinvolti nelprogetto. L’ultimo viaggio, al quale si sono recate il Di-rigente Scolastico Prof.ssa Maria Fusco e la Prof.ssa DiBella è stato in Turchia a Izmir. Il prossimo appunta-mento sarà in Irlanda a Gennaio. Per poi continuarecon la Spagna a Los Barrios, Cádiz a Marzo e con lachiusura del progetto a Maggio proprio nella nostrascuola.Lo scopo finale di tutto ciò è realizzare un volume coni giochi proposti dai vari paesi e decretare i primi tremigliori.

Naturalmente le istruzioni dei giochi sono realizzatinello stesso format e in lingua inglese proprio per ren-dere il gioco accessibile a tutti i ragazzi dei vari paesiLa nostra scuola ha realizzato due giochi per ogni tema:per la solidarietà ARIADNE’S THREAD e TOGE-THER BEYOND THE RIVER, per la dignità DAN-CING GAME e THE ODE TO JOYGAME, per lacittadinanza : BUILDING THE EUROPEAN CITI-ZEN e PHILEAS FOGGS’ TRAVELS per la giusti-zia, RIGHT AND WRONG GAME e COPS ANDROBBERS, per l’uguaglianza THE EQUALITYTREE, WITNESSES OF EQUALITY, per la libertàTHE BELL e PRISONER BALL.

paesi, in quanto possiamo comunicare con molta facili-tà attraverso un blog con gli alunni degli altre scuolecoinvolte e confrontarci con esperienze che soltantopochi anni fa parevano irrealizzabili.

Il compito che abbiamo adesso è quello di sperimen-tare i giochi degli altri paesi e in questa fase anche leclassi 2B, 1D e 2D giocheranno con noi . Alla fine da-remo loro un punteggio e lo stesso faranno gli alunnidegli altri paesi con i nostri.Inoltre è stato creato un sito nel quale è possibile ve-dere tutti i giochi realizzati dai paesi e i team compo-sti dai professori. Il sito è www.comeniuspring.comNoi alunni siamo entusiasti di partecipare a questoprogetto, perché oltre a divertirci ci consente di cono-scere le abitudini e le usanze delle scuole e degli altri

La classe 3B con la prof.ssa Gallinaro Nicolina e Laprof.ssa Scipioni Anna Maria

La prof.ssa Ceccarelli Claudia mentre mostra il giocoBuilding the European Citizien realizzato dalla 3B nelviaggio a Cipro

La Preside Prof.ssa Maria Fusco con la prof.ssa Ele-na Di Bella e il Preside della Scuola Turca SerhanÇekiç

Gioco Dancing game realizzato dalla 3D

La classe 2F con la Prof.ssa Cocca Maria e laProf.ssa Colangelo Donata Maria

Gioco equality threerealizzato dalla 2FLa classe 3D con la prof.ssa Di Bella Elena, referen-te del Progetto

Gioco the ode to the joy game realizzato dalla 3D

Questo progetto è molto formativo anche perché ci in-coraggia a praticare le lingue straniere per comunicarecon gli altri ragazzi.Tutti noi dobbiamo capire che questa mondialità è unapartita impegnativa e che non possiamo sottrarci, poi-ché rimanere chiusi all’interno della nostra sola realtà cirenderebbe sterili agli stimoli del mondo esterno chenon aspetta chi rimane indietro.

Noi speriamo che questo progetto possa essere realizza-to anche nei prossimi anni all’interno della nostra scuo-la con un solo aggiustamento: partire anche noi alunni,ma forse per questo bisognerà aspettare.

A cura della Scuola Primaria S.G.BoscoClassi IIIA-IIIE I.C.Via della Tecnica

RITORNO A SCUOLA

La vacanza è terminatae la scuola è cominciata.Siamo tutti molto felicidi rivedere gli amici.

Fa ancora molto caldoe noi stiamo sudando.Allora le maestreaprono le finestre.

Un nuovo anno ci aspettama passerà in fretta.Tante cose nuove impareremoed insieme cresceremo.

GLI ALBERI

Alberi grandialberi piccinicon tante foglieverdi, rosse e giallebelle come le farfalle.

Alberi grandialberi piccinicon tanti fioridi mille colori.

Alberi grandialberi piccinie sui ramitanti uccelliniche cinguettano felici.

LA FILASTROCCADELLE RIME CAPRICCIOSEC’era una volta un topolinoche non trovava il suo formaggino.Allora si arrabbiòe al supermercato andò.Il formaggino trovòe i soldi sganciò.A casa tornòe il formaggino mangiò.

FIOCCHI DI NEVE

InfinitiNumerosiVolteggianoERoteanoNaturalmenteOvunque LE STAGIONI

Arriva l’autunnoe l’albero si spogliadi ogni foglia .

Arriva l’invernoe l’albero dormee si riposamentre la nevescende senza posa.

Arriva la primaverae l’albero fiorisce mentre il freddo finisce.

Arriva l’estatee l’albero dà i fruttialcuni belli e altri brutti.

AUGURI NONNI!

Cari nonnivi voglio direche siete buonida morire.

Voi nonni siete tutti ugualibaci e sorrisi ci regalatesiete davvero specialiperché sempre ci coccolate.

Avete nel vostro cuoreper noiun grande amore.Che mondo sarebbe senza di voi!

AUTUNNO

In autunnoi rami spogli degli alberisembrano radiciche toccano il cielo.Le foglie coloratevolteggiano,danzano nell’arialeggere come farfallepoistanchesi sdraiano silenziosestendendosull’erba bagnataun tappeto morbidoe variopinto.Il vento freddo gioca con loro creando un allegrogirotondo colorato.

L’ALBERELLO

Albero alberelloverde e belloche prende il solesotto l’ombrello.Albero alberelloogni giorno che passasei sempre più bello.Albero alberellosui tuoi ramicanta un uccello.Albero alberelloper me sei come un fratello.Albero alberellocon le radici bevi l’acqua del ruscello.Albero alberelloti dipingo col pennelloe ti coloro con l’acquerello.Albero alberellodi notte con tedorme un pipistrello.Albero alberellonessuno ti farà del male col martello.Albero alberelloi tuoi frutti raccogliamo col cestello.Albero alberelloti saluta un vermicelloe ti canta la ninna nannaun asinello.

PROSA E VERSI � 13Febbraio 2015NEWS!

A cura della classe IV F Scuola Primaria plesso via Verona I.C. Ardea 3

Ardea... il nostro futuroArdea... il nostro futuro

Basta poco per veder rinascere un paese e rimuovere la sensibilità del-le persone: occorre collaborare con la raccolta differenziata ; infatti daqualche anno il nostro paese è impegnato in questo progetto proprioperché in ciascuna coscienza si avverta la necessità di tutelare la bel-lezza del Creato (Daniele-Giada-Simone-Asia-Giorgia-Irene F-Michael-Giulia-Paola M)

La produzione di rifiuti è in continuo aumento e deve essere gestita in modo da ri-spettare l’ambiente, ridurre i costi di smaltimento e riciclare i materiali preziosi. Èquindi importante che i materiali riciclabili, che rappresentano una grande percen-tuale di rifiuti, siano raccolti correttamente in modo differenziato per essere avvia-ti a recupero, così come prevede la legge. (Nicola-Sara-Beatrice-Damiano-Alessan-dra-Matthias).

In appositi raccoglitori infatti è stato avviato il servizio di raccolta porta a porta deirifiuti, così come prevede la legge:Raccolta scarti alimentariRaccolta vetroRaccolta carta e cartoncinoRaccolta plastica e metalloRaccolta materiali non riciclabili (Andrea-Ivan-Irene A-Jostin-Gabriel-Monica)

(I cartelloni sonostati eseguiti datutta la classe e idisegni realizzatida Paola P-Samuel-Leonardo)

VARIE� 14 Febbraio 2015NEWS!

ESPERIENZE � 15Febbraio 2015NEWS!

A cura della classe V E plesso via Varese I.C. Ardea 3

Oggi abbiamo osservato una parte del suolonel boschetto della nostra scuola.Osservando da vicino un terreno argilloso…abbiamo notato una grande pozzanghera diacqua piovana. in quel punto il terreno è im-permeabile. Successivamente abbiamo os-servato lo strato della lettiera formata da:funghi, ghiande, pezzi di legno, foglie.inoltre abbiamo notato lo strato dell’humus

di colore marrone scuro, formato da materiale organi-co in decomposizione. Infine, scavando, abbiamo trovato uno strato di terre-

no piu’ duro che rappresenta la parte superficiale delsottosuolo…

NOI ALUNNI DELLA IV D OSSERVIAMO IL … SUOLO

Prova questo esperimento con noiProcurati una torcia e due cartoncini e divertiti a bucarli al centro … entra in unastanza buia e sistema i cartoncini in modo da allineare i fori. Punta la torcia nei fori. Fai tutto questo davanti a un muro … poi prova a spostareuno dei cartoncini.

Che cosa vedi sul muro? Che cosa vedi ora sul muro?

CONCLUSINE: la LUCE viaggia sempre in LINEA RETTA.ORA GIOCHIAMO!

Mettendo in ordine dalla prima all’ultima casella con il contorno più scuroscoprirai la parola nascosta 1. Quando la luce incontra un ostacolo si forma l’ ……..2. La luce si propaga in tutte le ……3. La luce si propaga in linea ……4. Quanti sono i colori dell’arcobaleno?5. Qual è il sesto colore dell’arcobaleno?6. Quando la luce colpisce uno specchio avviene un fenomeno, quale?7. Quando la luce colpisce un oggetto opaco avviene la …….…..8. Quando la luce passa da un mezzo trasparente ad un altro avviene la …….

GIOCHI� 16 Febbraio 2015NEWS!

A cura di tutti i Circoli

Caporedattore: Paola PoggioliIn redazione:

Accorsi Floriana - Bianchi CarlaBologna Giuseppina - Danza Maria Rachele

De Rosa Gelsomina - Macrì Donatella Nigro Patrizia - Siani Olmina

Santi Maddalena - Vozzo Teresa

L’Astronave News ringraziaClaudia Coppini

che ha curato la videoimpaginazione e tutti coloro che rendono possibile

la realizzazione del giornale.

StampaANGELO CAPRIOTTI EDITORE s.r.l.

V. Pordenone, 17 - PomeziaTel. 06.9107107 - 069122667 [email protected]

Periodico delle scuole del 41 Distretto scolastico Ardea-Pomezia

NEWS!

Strizzatilcervello!Per bambini che non si arrendono facilmente!

A cura della scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Ardea III plesso S. Antonio sez. A/B/D plesso Pratica di Mare e sez E/F plesso S.Antonio

ESPERIENZEFebbraio 2015 � 17NEWS! Baby

IL GIOCO DEGLI SCACCHI

PROGETTO NATURA E TERRITORIO

LA MIA ESPERIENZA A LEZIONE DI SCACCHI!

LA PESCA DEI CONTRASSEGNI

ESPERIENZE EMOZIONANTI “LA RAGNATELA DELL’AMICIZIA

Ho fatto il gioco del cioccolato e del latte.Dovevo salire sul colore nero se il maestro midiceva “cioccolato”, sul bianco se mi diceva“latte” e ho riso tanto. (Erica)

Quando il maestro mi ha chiamato per fare latorre non la volevo fare, però dopo è statodivertente. (Andres)

Mi è piaciuto tanto, mi sono divertita, mi è piaciutofare la regina. (Samuela)

Abbiamo visto delle foglie e dei cespugli che siarrampicano sopra il museo. (Stefania)

Il momento più bello è quando Ales-sandro (il maestro) ci fa spostare dadestra verso sinistra con i piedi.(Francesca)

Mi piace perché vado sotto la scac-chiera a fare pesciolini. (Giulia)

Non so perché mi piace, mi piace per-ché salto con il cavallo sulla scacchie-ra. (Federica)

Mi piace perché è bello fare il mare.(Yasika)

Sono felice perché gioco insieme aimiei amici. Davide QMi piace tanto. Davide M

Gioco insieme ai miei compagni… èbello… Mattia C

Mi diverto con i miei compagni. AlessiaE’ il gioco dell’amicizia. Nicole

E’ bello giocare tutti insieme. Sofia CE’ bello e divertente perché passiamosotto la ragnatela. MichelleMi diverto passare sotto… far fintadi essere ragni. Kiara

Il mio contrassegno è l’albero. Il mio contrassegno è il pesce.Il mio contrassegno è il gela-to.

Il mio contrassegno è lo xilo-fono.

Il mio contrassegno è latartaruga.

Nel giardino c’erano delle pigne e noi ci siamo messiin fila. (Simone.S)

Al museo c’era Giosuè che ci mostrava le fogliedegli alberi. C’erano gli alberi delle pigne e unoaveva la corteccia. (Chiara)

Il parco Manzù

Le ranocchiette

A cura della scuola dell’infanzia D. Alighieri,I.C. Via della Tecnica sezioni B,C,D,H.

Liberi di essere bambiniPROSE E VERSI� 18 Febbraio 2015

NEWS!

Baby

I diritti sono bisogni a cui non è possibile rinunciare, essi sono fondamentali, vanno difesi ma nonconfusi con i capricci.

Il diritto di andare a scuolaSono felice di andare a scuola così

Imparo, gioco, canto….

E me ne vanto!

Massimo , Beatrice.

Il diritto di avere una casaMi piace stare con i miei genitori

E stare sempre con loro

e questo è meglio dell’oro!

Vorrei una casa con il giardino

ed anche se si può

un fratellino!

Sara

Il diritto dei bambini Dai grandicelli ai più piccini

E tutti hanno lo stesso valore!!!

Giorgia

Il diritto ad avere amici Siam contenti

perché abbiamo gli amici

giochiam con loro

e così siam felici.

Francesca, Daniele, Francesco

RimeSolo se oggi tutti questi diritti avremo, domani bravicittadini saremo.

PensieriI bambini poveri non hanno acqua o da mangiare e per-ciò tristi. Gaia

Io vorrei regalare ad un bambino povero una mia mac-chinina. Riccardo

Quando nasce una bambina si accende in cielo unastellina, la sua luce brillerà e compagnia per sempre glifarà.

Tutti i bambini hanno diritto ad avere un nome ed uncognome per distinguersi dalle altre persone.

Il nome è importante, prezioso come un diamante.

Hanno diritto ad essere curati quando sono ammala-ti.

Se hai male al pancino devi bere la medicina che ildottore ti darà così presto passerà.

Hanno il diritto di giocare ma anche il dovere di rior-dinare, hanno il diritto ad essere istruiti, amati e coc-colati.

Ogni bambino ha diritto ad avere una famiglia percrescere ed essere educato a meraviglia.

Tutti devono avere una casa dove poter vivere felicie giocare con i propri amici.

Ogni bimbo piccolino ha bisogno di mammina, di unacasa qua e là e l’amore di papà.

Un due tre gioca tu insieme a me! Giocare in compa-gnia è la cosa più bella che ci sia.

A scuola giochiamo e facciamo tante cose, tutti i bam-bini devono andarci. Giacomo

Vorrei giocare insieme ad un bambino con la mia bar-chetta. Gabriel

Quando sto male il dottore mi dà la medicina e la buami passa. Nicola

Ogni bambino deve avere una casa e una famiglia doveessere felice. Irene

A cura della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo di Santa Procula plesso Castagnetta e plesso S. Procula Sez. A-B-C

Artisticando all’infanzia

“I girasoli” di Van Gogh“Il seminatore al tramonto” di Van Gogh

“L’autunno” di Van GoghAnimali: terra, acqua e aria

“Papaveri” di Monet

“Paesaggio invernale”

ARTEFebbraio 2015 � 19NEWS! Baby

Arteggiando…Copie d’autore in mostra per la nostra giornata della solidarietà.

Noi bambini della Scuola Primaria S. G. Bosco di Pomezia abbiamo il “vizio” di dedicare una giornata agli altri nel periodo natalizio. Ogni anno, da sedici

anni, con l’aiuto di insegnanti e genitori, raccogliamo dei soldi per donarli ai bambini che ne hanno bisogno. La scuola eccezionalmente rimane aperta

il sabato mattina ed è una gran festa! Anche quest’anno lo abbiamo fatto in modo artistico, provando a riprodurre quadri di pittori veri.

Divertitevi a scoprire chi sono gli autori dei quadri che abbiamo scelto: Keith Haring…Frida Kahlo…Paul Klee…Franz Marc…e non solo!!!

A cura dei bambini della Scuola Primaria S. G. Bosco di Pomezia

ARTE� 20 Febbraio 2015NEWS!