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note di un anno alla scuola waldorf di palermo anno scolastico 2012/2013

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note di un annoalla scuola waldorfdi palermo

anno scolastico 2012/2013

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È sempre stato nei nostri desideri poter ricordarequello che succede a scuola, poter testimoniare ilpercorso negli anni, attraverso i bambini e i ragazzi, letradizionali feste e i bazar, le note dei concerti e glispettacoli di euritmia, il segno lasciato nei nostri cuoridelle mostre pedagogiche e dalle feste del mese, ildivertimento delle gite, l’impegno nelle recite.Insomma, conservare la memoria dell’esperienza chenella scuola i bambini e ragazzi, i maestri, i genitori egli amici vivono cadenzati dai ritmi dell’anno, dellefeste, della pedagogia.A inizio 2013 nasce tra genitori e maestri il “GruppoComunicazione”, definito poi nei compiti e negliobiettivi nel gruppo di lavoro “Comunicazione econsapevolezza”. È grazie a queste persone che si puòiniziare questa nuova raccolta di appunti, ricordi,memorie, esperienze, testimonianze, raccolte nelleNote di un anno alla scuola Waldorf di Palermo.

Libera scuola WaldorfPalermo. Via Filippo Parlatore 20tel. 091 226208www.scuolawaldorfpalermo.it

Note di un annoalla scuola Waldorfdi Palermo

Hanno collaborato a questo numero:Rita Ammirata, Gaia Biondo, Luciana Cacioli, Aisa Calvo, Innocenzo Cancemi,Rosanna Lombardo,Guido Mapelli,Rosaria Moavero,Anna Pintus.

Noteviene distribuito gratuitamente

Stampa Offset Studio,PalermoFinito di stampare maggio 2013

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notemusicali, annotazioni, appunti, segni, promemoria di un anno vissuto alla waldorf

ottobre musica alla Waldorf 4

la vendemmia con la III classe 5

fa’ la cosa giusta Sicilia 6

dicembre la recita di Natale del Corso di formazione 7

gennaio inglese in movimento 8

febbraio le porte aperte e la mostra pedagogica 9

marzo i bazar della nostra scuola 10

aprile giovani euritmisti a Palermo 12

maggio il gruppo 0-3 15

la recita di fine anno dell’VIII classe: La favola dei saltimbanchi 16

È arrivato il tempo d’estate! 17

Il mistero del Gral nel duomo di Monreale 18

anno scolastico 2012/2013

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musica alla Waldorf

Le attività musicali sono semprestate delle occasioni importanti perla nostra scuola, momenti perconfrontarsi, conoscersi e crescereinsieme.Quest’anno è stato particolarmentededicato alle attività musicali,prevedendo anche per il futurodiversi progetti che coinvolgerannointimamente la nostra scuola. A questo proposito c’è unaindimenticabile data sul nostrocalendario: 1 ottobre 2012, giornoin cui la scuola ha ospitatol’orchestra della scuola RudolfSteiner di Aesch (Basilea) che perl’occasione accoglieva anche alcunialunni della scuola tedesca diSchopfheum.

L’orchestra ci ha regalato unmagnifico concerto sulle musiche diA. Vivaldi, L. van Beethoven, alcunedanze balcaniche e una danzagitana.In questa grande orchestra vi eranoanche solisti che provenivanodal Kosovo. Cinquanta il numero deicomponenti dell’orchestra direttadal maestro Lukas Greiner. L’emozione di tutti noi si èmescolata con la gioia dei nostribambini che hanno avuto lapossibilità di suonare insieme,anche come solisti, a questastraordinaria orchestra.

Una delle impressioni condivise damolti è stata quella di vedere ilcortile della nostra scuola gremito diragazzi, perché l’orchestra loriempiva completamente e queipochissimi spazi liberi rimasti,insieme alle classi che si affaccianosul cortile, erano i posti per ilpubblico.La cosa magica di quella serata èstata sicuramente il cielo, chelimpido ci accoglieva in unaatmosfera sognante.

La musica ancora una volta comeelemento di condivisione e direciproco scambio tra popolidiversi… la musica che sola puòannullare le diversità, poiché èl’unico linguaggio ad esserecompreso immediatamente e senza sforzi.

Per i nostri bambini che ascoltavano, e per quelli che hanno suonato, è stato unmomento molto intenso, vissuto con gioia e con vera soddisfazione. Tutti motivi che ci spingono sempredi più a credere che di questeoccasioni non vorremmo e nonpotremmo mai farne a meno.

Gaia Biondo

insegnante di musica

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la vendemmia con la terza classe

In terza classe i bambini sperimentano,attraverso esperienze dirette, imestieri dell’uomo che conservanoqualcosa di arcaico: come il contadino,il muratore, il falegname, il fabbro o ilpastore. Queste esperienze, oltre a riempire ibambini di gioia, li prepara acomprendere in avvenire lavori piùcomplessi; crea l’opportunità diinstillare loro un sentimento digratitudine per la terra e di sviluppareun sano senso sociale nellosperimentare che, sia il cibo che imanufatti, sono i prodotti del lavoro dialtri uomini.

Quest’anno la raccolta dell’uva è statoun momento di lavoro che ha subitounito i bambini nella gioia del fare. Ci siamo trovati di buon mattino incontrada Sant’Agata, vicino Piana degliAlbanesi, presso l’azienda Colomba, inpoco tempo i secchi erano pieni diodorosi grappoli, le mani cercavanoinstancabili gli ultimi frutti nascosti.Era difficile non cedere alla tentazionedi assaggiare i sugosi acini, ma allafine siamo riusciti a riempire duegrandi cassette e il succo che neabbiamo ricavato ha allietato tutte leclassi nel giorno della festa di San Michele.

Rita Ammirata

Maestra di terza Classe

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‘fa la cosa giusta! Sicilia

La nostra scuola è stata invitataall’organizzazione di Fa’ la cosa giusta! Siciliasin dall’inizio, e anche in altre manifestazionicittadine, ad esempio ‘a fera bio, è statasempre presente.La scelta di queste partecipazioni nasce dal desiderio di apertura verso il territorio,attraverso quegli ambiti che sentiamo piùvicini. Tra queste sicuramente Fa’ la cosagiusta! è stato uno dei momenti piùpartecipati ed entusiasmanti, sia per noi, con i genitori e maestri coinvolti presso lostand e nell’organizzazione dei laboratori, che per il pubblico di bambini e genitori,insegnanti, nonni...Ecco il programma della mattinata del 21 ottobre, dove abbiamo propostolaboratori di ginnastica Bothmer e il teatrinodelle marionette.

Palermo. Cantieri culturali alla Zisa19-20-21 ottobre 2012

Fiera del consumo criticoe degli stili di vita sostenibili mostra-mercato dell’economia solidaleda un’idea di Terre di mezzo

ore 10.30-11laboratorio bimbi e genitori

Movimento nello spazio: Spacial DynamicsDurata 30 minuti (8/10 anni)

Laboratorio di educazione almovimento nello spazio; attività nelcerchio per lo sviluppo della socialità edell’educazione alla percezione dellospazio circostante. Cura dellacoordinazione motoria, dell’equilibrio,del movimento individuale e nelgruppo. La Spacial Dynamics insieme allaginnastica Bothmer, vengono praticatenelle scuole Waldorf di tutto il mondo.

11-11.30laboratorio bimbi e genitori

Gli gnomi Fiaba dei fratelli GrimmDurata 30 minuti (4/8 anni)

Laboratorio di educazione all’ascolto,mediante la narrazione e larappresentazione di una fiaba. Essa viene rappresentata con unteatrino delle marionette a filo.L’ambientazione, le marionette e glioggetti di scena sono realizzati dallemaestre d’asilo con materiali naturali. La fiaba viene narrata a viva voce, lemarionette vengono mosse senzal’ausilio di macchine sceniche conparticolare cura all’immagine e alcolore.

la scuola Waldorfa Fa’ la cosa giusta!Domenica 21 ottobrePalermo, Cantieri Culturali alla Zisa

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la recita di Natale del Corso di formazione

Il 15 dicembre 2012, nel salonedella nostra scuola, è statarappresentata la recita del nostroGruppo di formazione che, in questoanno accademico 2012/2013, volgeal termine del suo percorso di treanni. La recita era tratta da unalauda medioevale umbra, il“Nunzio”, sul tema della natività.Il lavoro che il Gruppo di formazioneha presentato rappresenta un puntodi arrivo che segna profondamenteil suo percorso, vissuto con gioia,con molto impegno e con sacrificio.Questa recita è il coronamento dellavoro svolto insieme a Maria LuciaCarones, uno dei formatori delcorso, che ci ha portato l’arte dellaparola.L’esperienza artistica in tutte le sueforme è stata, fin dal primo anno,un’esperienza forte che hapermesso al gruppo di raggiungererisultati spesso inaspettati.Preparare una recita però, adifferenza delle altre esperienzeartistiche che abbiamo vissuto,significava dimostrare e dimostrarciche cosa eravamo diventati insieme,come gruppo.La recita è stato esercizio, lavorofisico e animico, ed ha coinvoltoanche la maestra Lena Zipperle checi ha guidato coi canti e ci haaccompagnato in questi anni con lostudio del canto e della musica.I giorni dell’allestimento delle scene

sono stati intensissimi; abbiamolavorato con molto entusiasmo,portando al lavoro le nostre idee ecollaborando attivamente. Non sonomancati i momenti di incertezza,momenti in cui è stato necessarioconfrontarci e ricaricare le forze. Ci siamo resi conto del fatto che,una volta partiti, si corre insieme,diventando pian piano un unicoorgano vivente. Ci siamo resi conto, inoltre, diquanto la parola vivente sia in gradodi svelare all’uomo le ricchezzedell’anima del mondo, diriconciliarlo col cosmo facendolosentire sua parte integrante.L’incontro col pubblico è statocommovente poiché si è rivelata laconferma per un gruppo come ilnostro di essere veramente coeso eunito da forti sentimenti. Il momento più bello, credo per tuttinoi, è stato quello finale:

paragonabile alla gioia delcontadino che, dopo averfaticosamente e a lungo seminato,tornando al campo trovameravigliosi e succosi frutti.

Un sentito grazie va a Maria LuciaCarones, ad Eva Genova e a LenaZipperle, che hanno seguitol’allestimento della recita; un graziedi cuore anche a Simone Mannino,un genitore della nostra scuola cheha curato la scenografia. Un grazie alla scuola e al collegioper l’aiuto e l’ospitalità donateci.Non finiremo mai di ringraziare laMaestra Camilla Maggi, che oltre asupportarci e a guidarci nelcammino, tiene sempre vivo in noi ildesiderio di arrivare al traguardo,malgrado tutti gli ostacoli che ilsentiero ci riserva.

Gaia Biondo

a nome di tutti i corsisti

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inglese in movimento

Mi presento: sono il MaestroInnocenzo Cancemi, equest’anno, per quella chesembrerebbe un’occasionecasuale, sono arrivato allaLibera Scuola Waldorf diPalermo in qualità di insegnanted’Inglese. Mi sono trovato ad affrontare, eancora oggi a studiare, unanuova pedagogia a me del tuttoestranea ma che per certi versisperavo inconsapevolmente diincontrare e della qualesconoscevo l’esistenza. Trovarmi in un contesto dove sidà assoluta priorità alleesigenze, ai ritmi e ai tempid’apprendimento dello studente– e non alle fredde regole delraggiungimento degli obiettiviminimi richiesti e previsti daiprogrammi ministeriali – mi hafatto riscoprire il piaceredell’insegnamento e mi stafacendo raggiungere obiettiviben superiori a quelli previstidalle normative vigenti.

Lo scorso ottobre abbiamoavuto ospite il MaestroLaurence Sheen, madrelinguainglese che vive in Norvegia,esperto di Ginnastica Bothmere Spatial Dynamics. Laurenceha trascorso una settimanaintensiva con me e i nostristudenti dalla classe IV all’VIII,offrendo ai nostri ragazzi eragazze una serie di attivitàdivertenti che noi abbiamochiamato “Inglese inMovimento”. È stata davvero una splendidaesperienza sia per loro che perme! Abbiamo cantato, giocato,e fatto attività fisica nellasplendida cornice di VillaMalfitano grazie alle splendidecondizioni climatiche che ci haregalato lo scorso ottobre –tutto in un contesto di totalefull-immersion nella linguainglese! Questo ha prodottograndi frutti che ancora oggi misono di grande supportonell’insegnamento durante lenostre lezioni in classe.

Dopo questa splendida epositiva esperienza, come scuolaWaldorf di Palermo abbiamodeterminato di rafforzaresempre di più l’insegnamentodella lingua Inglese per i nostriragazzi e quindi abbiamostabilito una collaborazione conle scuole Waldorf dellaNorvegia, creando unprogramma di scambio chevedrà coinvolti sia gli studenti, imaestri e spero anche moltigenitori!

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le porte aperte e la mostra pedagogica

Palermo, via Filippo Parlatore 20 tel. 091226208

www.scuolawaldorfpalermo.it

Libera Scuola Waldorf

sabato 16 febbraio 2013

le porte aperteÈ tempo d’iscrizioni: venite a scoprire la nostrascuola e la nostra pedagogia La vita nella scuola dalla Materna alla Primaria

ore 9 Visita della scuola materna: “Il gioco, istruzioni per la vita”, a seguireun’esperienza di pittura con le Maestre d’asilo

ore 10,30 “Dall’imitazione all’apprendimento: la maturità scolastica”, conferenza del dott. StephanHeinzmann, medico scolastico

ore 11,30 “L’insegnamento nelle prime classi“,incontro e attività con i Maestri della scuola primaria

ore 15 “I primi passi nell'insegnamento delle scienze: la Zoologia in IV classe”, con esercitazione di pittura

ore 16,30 “Ritmi e matematica in VI e VII classe”, a cura della VII classe

ore 17,30 Concerto del coro della Scuola Waldorf diPalermo con i musicisti danesi Helge e Anette Slaatto:brani di Bach, Mozart, Wieniawski e Paganini

Il sedici febbraio scorso la scuolaWaldorf di Palermo ha aperto lesue porte e, molto altro ancora... Con emozione provo a raccontareil mio piccolo viaggio: sono ungenitore della scuola al terzo annodi asilo, sto sperimentandoinsieme alla mia famiglia unmomento significativo di realeesperienza vivente. È stato come vedere gli scenarifuturi, allora vagamenteimmaginati, ho sperimentato ilpiacere di “... pensare con il cuoree sentire con la mente...”.

“I miei bambini”, è così che lamaestra si rivolge e chiama i suoialunni, così ne parla: è il possessoche allude alla premessa, direiessenziale, perché istruzione ededucazione coincidano. Si sperimenta che il “condurre”quando coincide con l’educare,prevede ciò che più ha valore,ovvero la cura dell’emotività dellostudente, condizioneindispensabile per accedere a unapprendimento accompagnato damotivazione e interesse. La sferaemotiva coinvolta arriva al cuore edischiude la mente: emozione-vivaed esperienza-vivente.

In questo percorso ci si prendecura della crescita dei bambini,

cercando di riconoscere,coltivare e portare amanifestazione lepotenzialità di ciascuno diloro, rispettando i tempidella crescita fisica einteriore di ognuno,contrariamente a ciò cheaccade in altre realtà, dovele anticipazioni ol’attenzione unilateralesono finalizzate solamenteallo sviluppo intellettuale ecognitivo, e trascurano cosìla formazione della volontàe del sentimento.

I maestri hanno accompagnato ilvisitatore in un itinerario scanditoda diversi momenti, recitazione emovimento su canzoni efilastrocche, pittura e introduzionealla scrittura, tutti legati tra di lorodalla esperienza artistica cheaccompagna ogni insegnamento,rendendo vivo sia l’apprendimentolegato allo studio, sia quello legatoalla vita. L’obiettivo è quello diaccompagnare la crescita dellecapacità percettive ed espressive edella sensibilità dell’anima. Imparare a vivere insieme, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a essere: è la serenità del progetto che senti esistere, che dà la speranza che

tutto ciò che il maestro presenta risulti profondamente vivo everitiero, che sentimento e volontàcooperino in armonia, a partire daquel gesto ripetuto: la mano di unmaestro pronta ogni mattino astringere quella del bambino esentire... se fredda riscaldarla, seincerta renderla sicura.

Il viaggio è terminato col concertodel nostro coro insieme aimusicisti danesi ospiti della scuola,e ancora una volta si èsperimentato il beneficiodell’armonia che la musicamanifesta.

Rosanna Lombardo, mamma d’asilo

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Appena giunta in questa scuola miguardavo intorno un po’ smarrita... Il lavoro certo non mancava e lerelazioni da creare erano tante.Continuavo a domandarmi comeavrei potuto interagire meglio nellascuola. Conoscere i genitori delle altreclassi, le dinamiche sociali, i maestristessi... così con grande gioia esplendida compagnia ho deciso diavventurarmi nell’organizzazionedel bazar. L’impresa non semplice, apparivacome un lago immerso nella nebbiache lentamente si dissolveva, sinoall’arrivo del bazar di Natale,durante il quale la luce trionfò. Il grande lavoro che richiede il bazarè di riuscire a organizzare gli spazi,collocare sedie e tavoli, incastraregli orari. Il giorno dei preparativi tiguardi intorno e ti chiedi se riusciraia fare tutto. Poi per incanto e tantoimpegno tutto va a posto.

La giornata si è svolta l’1 dicembre2012, con una buona partecipazionedi persone interne ed esterne allascuola. L’atmosfera è stata di gioia eritrovata unione. I bambinipassavano da un banchetto all’altro,creavano candele di cera d’api,stelle di carta velina, palline difeltro… e i genitori cercavano didistoglierli dal mangiare l’ennesimacrêpes. All’ora di pranzo tutti eranopronti a gustar le prelibatezze delbuffet salato gestito con grandecura.Così nel veloce scorrere del tempo,attraversando tre lunghi mesi dipioggia, siamo arrivati al bazar diPasqua. Questa volta eravamo (io eil resto della “Commissione bazar”)maggiormente preparati adaffrontare l’evento. O così credevamo!Il bazar di Pasqua si è svolto il 23marzo, con l’aiuto del sole che hascaldato la giornata... Questa volta ibambini si affrettavano a dipingereborse, ascoltare storie, impararel’uncinetto, “inscatolare” fiabe,creare pecorelle di martorana... e i genitori sempre pronti a fermarlinel loro tentativo di gustarel’ennesima crêpes… Guidati dalla musica jazz, sigiungeva al bar dolce, dovedeliziose torte fatte in casaarricchivano il pomeriggio. Alla conclusione della giornata si èsvolto uno strabiliante spettacolo digiocoleria, dove grandi e piccini, trafiamme e giravolte, hanno creato trail pubblico un coro di risate.

Certo le difficoltà e i punti criticinon sono mancati. Il nostro intento èdi crescere e come si sa… sbagliandosi diventa grandi. L’occasione delbazar non va sottovalutata, questo èil momento nel quale la comunitàscolastica si guarda tutta negli occhie si rispecchia in quelli di chi viene avisitarci come ospite. Una festa per ricordarci che il nostrointento è di creare una realtà sana,fatta di persone che voglionocostruire una comunità, nella qualetutti partecipano con ciò chepossono dare. Bisogna anchericordarsi che è un momentod’incanto e di magia per i bambiniche attendono la data con intrepidacuriosità. Termino ringraziando tutti. Tutti imaestri che si sono impegnatinell’aiuto, tutti genitori che si sonotirati su le maniche a lavorare edanche quelli che alla giornata hannopartecipato come visitatori, tutti gliamici esterni che hanno contribuitocon la loro arte e infine, ma nonultimi, i colleghi della Commissionebazar, che ce l’hanno messa tutta.Vi aspettiamo ad alimentare questofuoco che richiede legna perscaldarci ed è occasione d’incontrotra anime.

Aisa Calvo, Maestra di I Classe

i bazar della nostra scuola

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giovani euritmisti a Palermo

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Articolo tratto da Lettera ai soci - Pasqua 2013, pubblicazioneperiodica inviata ai soci della Società antroposofica in Italia

Giovani euritmisti a Palermo

Nel 2011 si forma un gruppo di ex-allievi della ScuolaWaldorf di Palermo per continuare un camminolasciato alcuni anni prima: l’euritmia, praticata quandofrequentavano la Scuola Waldorf. A loro mancavaproprio qualcosa! Il gruppo, formato dapprima dacinque ragazzi e poi da nove, di età compresa fra i 15 ei 20 anni, si incontra ogni settimana per lavorare congrande entusiasmo. Per una parte della lezionesettimanale si aggiunge la pianista lrina Grigorieva, cheha scritto anche tutte le musiche per la fiaba Dognipelodei fratelli Grimm, scelta per essere rappresentata per ibambini della nostra scuola. Il gruppo ha preparatoanche, sin dall’inizio due brani musicali, l’Impromptuop.90, no.4 di Franz Schubert e l’Andante Maestosoop.62 no.3 di Felix Mendelssohn.Nella primavera 2012, finalmente, il lavoro potevaessere presentato in un piccolo teatro di Palermo: almattino per la scuola e la sera aperto al pubblico. Il 21marzo 2012, tutto il gruppo è partito per Dornach inSvizzera. Per alcuni giorni i ragazzi hanno vissutopresso il Goetheanum, ed è stato rappresentato lospettacolo nell’Accademia di Euritmia per gli studenti.Anche gli studenti hanno mostrato il loro lavoroeuritmico e un maestro dell’accademia ha tenuto unalezione con loro. È stato un bellissimo scambio. A Dornach è nata l’idea di portare il gruppo anche alConvegno della Società antroposofica a Milano,perché... qualcuno ci diceva che ci saremmo dovutiessere in ogni caso... E così è stato! Il convegno diquest’anno era dedicato al centesimo compleannodell’euritmia e i ragazzi hanno avuto l’occasione di

partecipare a questo evento così importante, non solo per l’Italia. La seconda parte dello spettacolo serale è stata dedicata al nostro gruppo: la sala era piena, il pubblico riempiva l’atmosfera conun calore amorevole particolare. Un grandissimoapplauso ha concluso la serata. I partecipanti delconvegno hanno espresso non soltanto con l’applausoil loro entusiasmo e la gratitudine verso il nostrolavoro, ma anche con bellissime parole, auguri eabbracci, e con un grandissimo regalo: grazie a unaraccolta di denaro dopo lo spettacolo abbiamoricevuto 800 euro! I ragazzi sono stati molto contentidel loro successo e nello stesso momento anche moltotoccati della reazione così calorosa e simpatica.Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno datoquesta occasione di partecipare e di vivere questabellissima esperienza.E adesso continueremo a viaggiare e a fare vedere lospettacolo grazie all’aiuto di tutti voi!

Christiane Mochner

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Grazie all’euritmia ho modo di cogliere altri aspetti dellavita. Vi ringrazio per il vostro contributo che ci dàentusiasmo e ci permette di portare ad altri il nostrolavoro. Chiara

L’opportunità che ci è stata offerta credo sia qualcosa disemplicemente unico; poiché grazie al sostegno e allagenerosità di persone come voi è stato possibile e saràpossibile mostrare e far conoscere la bellezzadell’euritmia, grazie! Lavinia

Vi ringrazio per avermi fatto provare un’emozione cosìgrande, e per avermi spinto a continuare questo percorsograzie al vostro immenso calore. Marta

Vi ringrazio di cuore per aver condiviso con noi un lavororeso ancora più ricco con il vostro entusiasmo. Grazie alvostro contributo potremo irradiare l’euritmia in moltiluoghi. Spero di rivivere di nuovo con voi questasplendida esperienza. Andrea

Grazie di averci accolto al convegno così calorosamentee averci permesso di festeggiare con voi i 100 annidell’euritmia. Per il nostro spettacolo la sala era piena eho vinto l’emozione solo grazie all’atmosfera calda efamiliare che mi ha incoraggiato. È stata un’esperienzanon solo formativa e bella, ma anche, grazie alla vostradonazione, di impulso a continuare e grazie anche diaverci dato così la possibilità di andare a Roma aproporre il nostro spettacolo. Clara

È stata un’esperienza molto bella, vi ringrazio per tuttol’appoggio e l’aiuto che ci avete dato; è stato soprattuttomolto interessante e bello vedere anche tutti gli altrispettacoli che hanno fatto gli altri euritmisti, grazie per lagrande occasione che ci avete dato. Maya

Grazie alla vostra donazione potremo portare in Italia lanostra espressione artistica mediante le leggi interioridel linguaggio e dei suoni musicali. Giuditta

Non c’è niente di più bello che fare ciò che si ama.Sapere che ci sono persone che colgono il nostroentusiasmo e apprezzano il nostro impegno è una gioia.Spero di poter continuare a trasmettere la nostra vogliadi fare, a mostrare il nostro lavoro, sempre facendo ciòche amo: l’euritmia. Grazie di investire nella gioia enell’arte. Matilde

L’euritmia è l’arte del movimentocreata da Rudolf Steiner nel 1912,dall’esigenza di sviluppare un’arte delmovimento che esprimesse l’uomonella sua totalità. Nella prima scuolaWaldorf che fu fondata a Stoccarda nel1919 fu introdotta come materiafondamentale e il piano di studiprevede il suo insegnamento dallaprima alla dodicesima classe.

L’Euritmia viene definita da Rudolf Steiner “arte espressionista” perché in grado di esprimere,attraverso il movimento, l’animico e lo spiritualevivente in ogni lingua e suono, in ogni tempo o epocae in quanto “parola e canto visibile” adatta ad esserecompresa da chiunque, a prescindere dall’idioma.I movimenti compiuti dalla laringe nel pronunciare laparola vengono resi visibili attraverso i movimentidell’intera figura dell’uomo e il contenuto dellinguaggio o della musica, percepito interiormente, sitrasformano in espressione vocalica o sonora in gestoeuritmico.Nell’euritmia musicale osserviamo le leggi musicalirispecchiarsi nella figura umana e nei suoi movimenti.Nello spazio vengono create forme che corrispondonoa leggi musicali come altezza del suono, ritmo,armonia e tonalità.Le coreografie e i gesti eseguiti dagli euritmistirispecchiano nel mondo visibile le leggi e i rapporti deidiversi toni tra loro, tra le diverse parti di un branomusicale, così come i rapporti tra i diversi strumenti.

La maestra Christiane Mochner, oltre all’insegnamentonelle classi, tiene dei corsi serali per adulti, tra i qualiquello dei “Giovani euritmisti di Palermo”, che hannoportato il loro spettacolo anche a Roma il 28 eil 29marzo 2013, ospiti della scuola Waldorf “Il giardinodei cedri” e a Capena, presso la “Casa Loïc”, centro dipedagogia curativa, dove gli ospiti, ragazzi e adultiaffetti da disagi sociali e mentali, hanno apprezzato inmodo speciale la visita dei nostri ragazzi.

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il gruppo zero-tre

Da diversi anni le maestre d’asilo,in collaborazione con altri maestri,medici e pedagogisti, ma anchegenitori stessi della scuola,dedicano una mattinata di sabatodi ogni mese, da ottobre a maggio,agli incontri per genitori di bimbiche non hanno ancora compiuto itre anni e che hanno approccio allascuola per la prima volta.

Sembra proprio di andare a casa diamici: le mamme ed i papàvengono accolti in una classed’asilo, ci si siede a cerchio e lemaestre siedono insieme a loro. Alprimo incontro ci si presenta,ciascun genitore parla un po’ di sée dei propri bambini, dei motiviper cui giunge alla scuola, anche lemaestre si presentano e parlano unpo’ del proprio percorso formativo,mentre i bambini, nella stessaaula, giocano liberi nell’area deigiocattoli, un vero e proprioambiente arredato e corredatocome quello domestico. Avvienecosì la loro prima conoscenza conle bambole di pezza, le culle e ipasseggini di legno, le pentoline, imestoli, le tazzine e i piattini, ilferro da stiro, le stoffe ed altrigiocattoli in materiale naturale, perlo più di fattura artigianale, chesono gli strumenti , insieme ad altrinon meno importanti, come ildisegno con i colori a cera,

l’acquarello, la produzione delpane e dei biscottini, dell’attivitàquotidiana tipica dell’asilo.Inizia così un percorso per igenitori, finalizzato ad una sceltaconsapevole della formazioneprescolastica e scolastica deipropri bambini.

Gli incontri affrontano di volta involta varie tematiche: si parla dellasalute del bambino, della suaalimentazione, si parla di unagiornata tipo d’asilo e del percorsoformativo dopo l’asilo, si incontraanche un genitore della scuola cheracconta la sua esperienza erisponde alle molteplici domandeche i potenziali neogenitori dellascuola gli pongono. Si arriva a maggio con una piccolafesta, come coronamento di questomeraviglioso viaggio che più dellevolte non si vuole piùabbandonare.

Credo che non avvenga innessun’altra scuola , forse la scuolaWaldorf è proprio unica nel volereconoscere e accogliere, ancorprima dell’iscrizione, i piccoli futuriallievi e i loro genitori. La scuolada infatti molta importanza aldialogo con i genitori e tiene moltoa che essi inizino un percorsopropedeutico alla vita della scuolae alla sua pedagogia.

Durante questi incontri peròavviene anche un’aggraziata eattenta osservazione dei bimbiche non hanno ancora compiuto itre anni, e con tanta tenerezza li siaccompagna all’ingresso nelmondo sociale, attraverso lagraduale familiarizzazione conl’ambiente dove trascorrerannodiverse ore delle loro futuregiornate.

Rosaria Moavero

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È trascorso un anno e i “miei”ragazzi, che, durante un interociclo, ho accompagnato allascoperta del mondo, sono ora nelmondo: frequentano i licei dellacittà, ci passano a trovare ognitanto colmi di affetto e di coraggio.Solo un anno fa eravamo impegnatinelle ultime sfide e tra tutte la piùgrande: il lavoro teatrale.Affrontare la recita di VIII significainfatti mettersi completamente ingioco, richiamando tutte le proprieforze, superando tutte le propriedebolezze proprio in un’età dovel’insicurezza regna sovrana. E allora tutti in scena!

Vi presento gli attori: Anita la più fantasiosa delleragazze, Tao bello e tenebroso,Alberto il nostro super intelligente,Greta timida ma con grinta, Jacopoacqua cheta…, Francesco il ribelle,

la recita di fine anno dell’VIII classeLa favola dei saltimbanchi

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È arrivato il tempo d’estate…L’albero delle maestre, l’oleandro, ècarico di fiori e allarga le sue bracciaper regalarci un po’ d’ombra.Aria, cielo, sole, uccelli che cinguettanosugli alberi e tra i fiori, altalene esabbiera accolgono i bambini lamattina presto. Dopo una semplice colazione all’ombra,si va a giocare con cappelli di paglia,borse, zaini, bambole di pezza, tantestoffe, pentole e mestoli. Poca roba…ma guarda cosa succede! Sullamontagna con stoffe appese agli alberi,altre in terra, nascono campeggi moltoorganizzati. Si fa la doccia asciugandosiin eleganti accappatoi, si cucina ilpranzo con pietanze invidiabili, offertesu una tavola apparecchiata come unpicnic, per poi improvvisare dei comodilettini aspettando il gallo che ci svegliacol suo chicchirichì. Altri preferisconoavventurarsi in mare… barche a vela enon manca mai il venticello che lemuove. Il mare può essere mosso equando lo è, quante difficoltà bisognaaffrontare! Poche in confronto a quelleche ci saranno se arrivassero i pirati,con i quali alla fine si può fare ancheamicizia! Chi preferisce una vitatranquilla va a fare la spesa,normalmente queste famiglie hannopiccoli bebè, e abitano in case morbidecon lumini e tendine. Dove vai a fare laspesa? C’è chi ha preparato botteghe emercati dove si può scegliere frabacche, mazzetti di fiori, frittelle,polpette e lana intrecciata.Un’attività? Sì per chi vuole... Ventagli colorati, pompon, scaccia guai,aquiloni, bracciali, collane e ciondoli…Se il caldo è troppo, apriamo l’acqua ecol tubo ci rinfreschiamo, facendo ladoccia e perché no… anche il bucato!Quando è tempo di pranzare dobbiamoessere tutti puliti, ordinati e la tavola si deve ben apparecchiare. Bei foglidisegnati, pieni di colore a volteconcludono la nostra bella giornata.

Anna Pintus, Maestra d’asilo

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Lara seria e studiosa, Lorenzoallegro e pasticcione, Matthiasmente fina, Allegra pratica edisponibile, Davide il piùsimpatico, Dario il più serio, Petrariflessiva e coraggiosa e Marcello ilnostro musicista.

Siamo arrivati a quella giornatadopo mesi anzi anni di preparazione. Il lavoro che avevo proposto era:“La favola dei saltimbanchi” diMicael Ende, un lavoro complesso,articolato in sette scene, che simuove tra realtà e fantasia,costruito sulle affascinanti figure diuna compagnia di giocolieri,acrobati, clowns, dal cuore puro inun mondo che rischia di veniredominato dall’avidità e dall’egoismo.La storia è bella e li ha subitocoinvolti, sin dalla VI classeavevano inoltre avuto l’esperienzadi imparare le arti circensi conl’aiuto di Daniele, un nostro exalunno, allievo della Scuola diTeatro Dimitri di Verscio inSvizzera. E allora perché non chiedere unamano di nuovo a lui?Ed eccoli tutti a pendere dalle suelabbra, ad apprendere come ci simuove in scena, come si lavoraall’interpretazione dei personaggi,l’altezza della voce, la direzionedegli sguardi, e ancora ad allenarsinella giocoleria e nei movimentiacrobatici.C’è poi anche da imparare amemoria testi e battute, da cucire ivestiti, da costruire e dipingere lescenografie... felicità escoraggiamento…Finalmente giunge la grandenotizia: il Teatro Montevergini ciaccoglie. Allora anche chi nonsembrava ancora pronto tira fuoritutta la sua grinta: c’è un grandepalcoscenico dove montare lescenografie e recitare, mentreancora le luci si accendono e sispengono per le prove, ci sono lesedie ancora vuote della platea, chedomani saranno piene di genteseduta, venuta per ascoltare evedere.

E tutto quello che era confuso escomposto si unisce in un armonia:le battute con la musica, i gesti congli sguardi, le capriole e le risate.Ognuno si muove con sicurezzasulla scena e dietro, si superano gliimprevisti con presenza di spirito,si entra nel proprio personaggiocon tutto il cuore. Quello che ieri sembravaimpossibile, oggi si compie nelmodo migliore.Il pubblico ride, applaude,partecipa, siamo riusciti arealizzare quel che ci eravamoproposti: un lavoro teatrale cheavesse una qualità, checoinvolgesse veramente glispettatori.Il silenzio della sala, le risate, gliapplausi, erano il riconoscimentodel successo di tutti gli sforzisostenuti. Quale migliore provache, quando ci si impegna contutta la propria volontà insiemeagli altri per uno scopo comune,ogni ostacolo può essere superato,ogni paura vinta e ogni metaraggiunta e conquistata.

Luciana Cacioli, maestra di VIII classe

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Articolo tratto da Lettera ai soci - Pasqua 2013, pubblicazione periodica inviata ai socidella Società antroposofica in Italia

Il mistero del Gral nel duomo di MonrealeCon questo titolo è recentemente stato pubblicato in edizione italianaun ricco studio di Gertrud Müller sui mosaici di Monreale. I soci che parecchi anni fa ebber modo di frequentare il convegnoantroposofico svoltosi a Palermo, ricorderanno la visita fatta insieme alduomo di Monreale guidati in modo mirabile e appassionato da unadonna minuta, apparentemente fragile, dalla voce delicata, con l'occhioattento ai più minuti particolari edalla profonda cultura antroposofica,appunto Gertrud Müller. Il percorso allora fatto insieme attraversol’antico e il nuovo Testamento seguendo immagine dopo immagine iricchi mosaici dei duomo, è ora ripercorribile studiandoil libro appenapubblicato in cui, oltre al ricco testo, sono riprodotte in formato unpo’ ridotto anche tutte le immagini degli episodi presentati. Alla lucedegli studi cristologici e antroposofici di R. Steiner si viene introdottiin un linguaggio iconografico che porta nei sostrati più profondi degliepisodi biblici e dell'attività di San Pietro e di San Paolo. L'autricescrive in apertura al suostudio: “... già 35 volte mi sono recata in quellagrandiosa roccaforte di Dio, sul monte Caputo, sopra Palermo. Leraffigurazioni musive dei cicli narrativi mi si rivelavano sempre piùchiaramente come un lascito dei XII sec. a noi uomini dei XXI sec.Con stupore scoprii che vi era una corrispondenza fra molti deiparticolari dei cicli narrativi nei mosaici di Monreale e varieaffermazioni di R. Steiner che si trovano nelle sue opere fondamentalie nelle sue conferenze sulla storia biblica, sulla Genesi e sui Vangeli.”In un mondo digitale che va distruggendo sempre maggiormente lanostra capacità immaginativa, l’immergersi nella spiritualità cheirraggia dalle immagini di Monreale può rappresentare non solo unsalutare contrappeso, ma una vera e propria scuola capace di attivarein noi un nuovo occhio interiore.Il libro può essere ordinato all’editore svizzero: “Edizioni IL-Verlag”CH- 4059 BASILEA, Hauensteinstrasse 118, il costo è di 25 Euro,registrato con nr. ISBN-978-3-905955-79-8.

Stefano Pederiva

Il mistero del Gral nel duono di MonrealeLa nostra scuola ha grandi amici, tra questi spicca certamente Gertrud. Sin dagli inizi del nostro percorso ci ha accompagnato con le sue frequentivisite, durante le quali ha condotto la sua personale ricerca nel duomo diMonreale, che è sfociata, due anni fa, con la pubblicazione di un bel libro, in lingua tedesca, che illustra i suoi studi.Quest’anno Gertrud ha voluto donare alla scuola la pubblicazione di questa opera, in italiano. È disponibile, oltre che presso l’editore svizzero IL.Verlag, anche presso la nostra biblioteca.

dalla quarta di copertina:

Unico nel suo genere, il Duomo di Monreale stadinanzi a noi nello spazio mediterraneo. Come in uno specchio ustorio, esso unisce ciò cheproprio in Sicilia confluì verso la seconda metà delXII secolo: il sapere bizantino-normanno-cristiano,cui l’onnipresente influsso arabo fa da retroscena. A Gertrud Müller tale sguardo d’insieme è riuscito.Decenni della sua esistenza sono lo specchio delsuo intimo rapporto con questo monumento delXII secolo. Ne crebbe una interiorizzazione che lacondusse verso una particolare familiarità e versoun amorevole riconoscimento della saggezza ditale linguaggio iconografico. Il presente volume è quindi un documento di vita,cresciuto sull’arco di decenni, individualizzato almassimo e proprio per questo di importanza pertutti. Se infatti l’uguale viene riconosciuto soltantodall’uguale, qui ciò è accaduto. Ella ha accolto inamore la saggezza di quelle immagini, l’hainteriorizzata e approfondita, e perciò ha saputoriconoscere che per mezzo loro parlano libertà,amore e saggezza.Cos’altro è il Gral, se non appunto questo:saggezza ritrovata, muovendo dalla libertàattraverso l’amore.È pertanto del tutto conforme allo spirito delpresente libro ritrovare, con il suo aiuto, il misterodel Gral nella costruzione di Monreale.Oggi impariamo a comprendere Monreale qualeultimo documento di una tradizione orientale-occidentale del Tempio. Anche qui vale la parola schietta di Goethe sullaSicilia: «Qui è la chiave per tutto».

Marcus Schneider

Gertrud Müller, nata il 19 gennaio 1932, vive nel Canton Ticino a Locarno (Svizzera), Lago Maggiore. È stata per lungo tempo insegnante alla ScuolaRudolf Steiner di Ittigen, Berna (Svizzera).

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Nel 1986 nasce la Libera Scuola Waldorf di Palermo,nella forma di una associazione tra genitori einsegnanti con un piccolo asilo, da cui si è sviluppatala scuola con le sue otto classi. La scuola fa parte di un movimento internazionalecon più di 1000 Scuole Waldorf, ispirate ai principidella pedagogia steineriana.

Secondo questa pedagogia l’essere umano vieneconsiderato non solo come portatore di idee epensieri, ma soprattutto di sentimenti e di spiritualità.L’educazione per essere completa deve dunqueinteressare il corpo, l’anima e lo spirito, attraverso lacura del pensare, del sentire e del volere. La pedagogia Waldorf pone al centro lo sviluppoarmonioso del bambino, nel rispetto delle sue fasi dicrescita. L’insegnamento delle materie intellettuali ècostantemente affiancato a quello delle materieartistiche e manuali, alternandosi con un ritmo benpreciso. Il ritmo, legato al respiro, è un elementofondamentale già in asilo, dove si alternano giocolibero e attività strutturate, come i girotondi, ildisegno, fare il pane, ecc.È importante per i piccoli bambini l’assenza di stimoliintellettualmente precoci, fulcro dell’attivitàeducativa piuttosto è il rivolgersi alle sue forzeimitative.

Per dare al bambino in età scolare un ambiente sicuroin cui possa sviluppare armoniosamente le suefacoltà, l’insegnante di classe lo accompagnerà per gliotto anni del ciclo della scuola primaria, avvalendosidi insegnanti specializzati per le materie manuali, dimovimento e per le lingue straniere.L’insegnamento delle materie principali (scrittura,calcolo, storia, scienze e altro) si svolge in epoche: per3 o 4 settimane, nelle prime ore, si studia la stessamateria con lo scopo di concentrare su di essa forze eattenzione, con continuità, per poi lasciare “riposare”ciò che si è appreso. Nelle due, tre ore dopo la pausa,seguono le materie che hanno bisogno di un esercizioregolare, come le lingue straniere, il lavoro manuale,la musica, l’euritmia, la ginnastica.

Crescendo insieme, i bambini vivono la loro classecome entità sociale, in cui ognuno può svilupparedelle capacità, superare le difficoltà e crescere nellapropria individualità.

La storia del movimentodella pedagogia di RudolfSteinerinizia con la fondazionedella prima scuolaWaldorf, nell’autunno del1919, a Stoccarda periniziativa dell’industrialeEmil Molt, proprietariodella fabbrica di sigaretteWaldorf Astoria,desideroso di iniziare unnuovo tipo di scuola,capace di trovare soluzioniadeguate alle nuoveesigenze sociali.Egli si rivolse a RudolfSteiner che curò la

preparazione degli insegnanti, attraverso untriplo ciclo di conferenze volto a spiegare lasua pedagogia, e l’organizzazione dellascuola stessa. Da allora questo nuovo impulso pedagogicoè cresciuto, e oggi le scuole steinerianesono distribuite in tutti i continenti e se necontano un migliaio; a queste si aggiungonoi circa 1700 giardini d’infanzia.Questa diffusione in tutto il mondotestimonia la validità di un metodo che sifonda sulle leggi evolutive dell’essereumano, che sono universali a prescinderedai differenti contesti etnici, socio-culturali e religiosi. In molti Paesi dell’Europa settentrionale ecentrale, le scuole Waldorf sono oggi moltodiffuse; spesso trovano sovvenzioni dalloStato o ricevono consistenti contributi. Èinteressante notare come nei paesieconomicamente più deboli continua ilrafforzamento e l’espansione delle scuolesteineriane grazie alla consistentedimensione di fratellanza economica che faconvogliare aiuti dai paesi più ricchi.Anche in Italia la diffusione delle scuoleWaldorf è in continua crescita su tutto ilterritorio nazionale, da Torino a Trieste, daTrento a Palermo, sono distribuite circa 25scuole e un numero più che doppio digiardini d’infanzia.

L’dea steineriana trova spazio ancheattraverso i nuovi media: i siti internet sonosempre più ricchi di informazioni econtenuti, e anche nel mondo dei socialnetwork crea nuovi ambiti di dibattito escambio tra le scuole, le realtàantroposofiche e le persone.

Nel 2011 si è festeggiato il150esimo anniversario dinascita di Rudolf Steiner,attraverso convegni e dibattitiin tutto il mondo.Al MART, Museo di arte moderna econtemporanea di Rovereto, tra il 9febbraio e il 2 giugno 2013, si svolge lamostra Rudolf Steiner, l’alchimia del

quotidiano con esposizione di disegni, foto,oggetti, in collaborazione con la SocietàAntroposofica in Italia vengono proposticonvegni e incontri.

www

rudolfsteiner.it

educazionewaldorf.it

ecswe.net

waldorfworld.net

it.anthromedia.net

www.facebook.com/waldorfnetwork

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