Anno Scolastico 2015-2016 · nell'applicazione e miglioramento, all'interno dell‟IPSSAR Giuseppe...
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA ALBERGHIERA “GIUSEPPE CIPRIANI”
P.O.F.
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2015-2016
Via A. Moro - 45011 ADRIA (RO) - Tel. 0426 900220/1- Fax 0426 900866
www.alberghieroadria.it - E-mail:[email protected] -PEC:[email protected]
Codice fiscale 90003280295
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INDICE
Significato del POF e sua origine pag.3
Contesto socio economico 4
Finalità e obiettivi principali 5
Politica per la Qualità 6
Descrizione della Scuola 9
Organigramma d‟Istituto 10
CTS (Comitato Tecnico Scientifico) 11
Funzioni strumentali al POF 12
Capo –dipartimento 13
Coordinatori 14
Compiti del coordinatore di classe 15
Documenti programmatici dell‟Istituto 17
Orario di ricevimento degli uffici 18
Uffici e servizi 19
Collaboratori scolastici e tecnici di laboratorio 21
Breve glossario 22
La programmazione didattica 24
La valutazione 27
Attribuzione voto di condotta 30
Criteri di attribuzione dei crediti formativi 32
Attività integrative 34
Caratteristiche dell‟offerta formativa: gli indirizzi di studio 34
Percorso triennale - corso IeFP 34
Classi prime e seconde 37
Classi terze quarte e quinte 40 ASL (Alternanza scuola lavoro)…………………………………………………………………………..42
Orario delle lezioni 48
Opportunità educative e percorsi didattici scelti per migliorare l‟offerta formativa 43
Piano Annuale per l‟Inclusione (P.A.I.) 48
Funzioni strumentali: descrizione dettagliata delle attività 67
Attività e progetti per il miglioramento dell‟offerta formativa 89
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Origine e significato del POF
decreto del Presidente Della Repubblica 8 marzo 1999, n° 275
(pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 10 agosto 1999, n° 186)
regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai
sensi dell‟art. 21 della legge 15 marzo 1997, n°59
omissis….
Art. 3
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
1) Il Piano dell'Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale della Scuola; ne illustra la
strategia complessiva ed individua le attività formative e le iniziative di
supporto idonee al soddisfacimento delle esigenze della specifica utenza
coerenti con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle
realtà locali, nazionali ed europee. Esso esplicita inoltre la progettazione
curriculare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata nell'ambito
dell'autonomia e ribadisce, quindi, il principio dell‟omogeneità di intenti
nell‟evidenziare prima di tutto le finalità educative, didattiche e culturali in
armonia con il sistema scolastico nazionale.
2) Il piano dell‟offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base
degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione
e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto
delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e delle associazioni anche di
fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. il piano è
adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
3) Ai fini di cui al comma 2 il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con
enti locali e con le diverse realtà istituzionali , culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio.
4) Il piano dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e
alle famiglie all’atto dell’iscrizione.
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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE DELLA SCUOLA
La Provincia di Rovigo è una provincia del Veneto di oltre 240 mila abitanti.
Confina a nord con la provincia di Verona, la provincia di Padova e la provincia di
Venezia, a ovest con la Lombardia (Provincia di Mantova), e a sud con l'Emilia - Romagna
(Provincia di Ferrara). Il territorio provinciale corrisponde in grande misura al Polesine
e vi è compreso il delta del fiume Po. Oltre al capoluogo, le città storicamente più
importanti sono Adria, capoluogo di quello che comunemente viene definito il
basso Polesine, Porto Viro, unione dei due vecchi comuni di Donada e Contarina, Porto
Tolle, Lendinara e Badia Polesine.
L‟Istituto alberghiero si trova nella città di Adria nel Parco Regionale del Delta del
Po che, nato nel 1997, possiede la più vasta estensione di zone umide protette
d'Italia; il Parco si estende per poco più di 12.000 ettari, su di un territorio che
interessa i comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto
Viro, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po.
L'ISTITUTO
L'istituto Alberghiero di Adria può vantare quasi 50 anni di esperienza nella
formazione di personale qualificato nel settore turistico - alberghiero. Sorto come
sezione annessa dell'Istituto Professionale per il Commercio nel lontano 1966 è
costantemente cresciuto negli anni, fino a diventare autonomo alla fine degli anni
Ottanta.
Il bacino di utenza è molto vasto, comprendendo una parte del retroterra veneziano
(riviera del Brenta), la parte sud-orientale della provincia di Padova, le zone
orientali limitrofe del ferrarese ed ovviamente, il Polesine, la cui estensione in
lunghezza sfiora i 140 chilometri. Attualmente conta circa, 1200 studenti ai quali
sono impartiti insegnamenti teorico - culturali e pratico – professionali, integrati da
attività di stage negli ultimi anni di corso.
L'inserimento diretto di tutti gli studenti del terzo e quarto anno in aziende
alberghiere e turistiche di qualità, situate sia dentro sia fuori regione, per svolgervi
attività di tirocinio, costituisce uno dei punti di forza dell'istituto.
Nell'attuale situazione economico-sociale di evidente difficoltà occupazionale,
l‟Istituto offre una immediata possibilità di occupazione e permette l‟accesso ai
gradi di studi più elevati e il raggiungimento dei traguardi professionali più ambiti.
Nell‟anno scolastico 2007-2008 la scuola è stata intitolata a G. Cipriani fondatore
del Harry‟s Bar, nell‟occasione sono state istituite tre borse di studio una per
ciascun settore del comparto alberghiero. I migliori studenti hanno l‟opportunità di
poter seguire un‟esperienza di due mesi presso gli hotel Cipriani di New York.
FINALITA’ E OBIETTIVI PRINCIPALI
L‟IPSSAR G. Cipriani si propone di far acquisire agli studenti "una solida base di
istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di
sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per
rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento,
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considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo
del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica
superiore" (art. 2, comma 1 del d.P.R. 15/03/2010).
CERTIFICAZIONE
L‟Istituto nel marzo 2005 ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di
Gestione della Qualità.
L‟IPSSAR ADRIA ha realizzato il proprio Sistema di Gestione per la Qualità in
conformità alla norma UNI EN ISO 9001 ed. 2000, con lo scopo di:
dimostrare la capacità di fornire servizi conformi alle richieste dell‟utente e ai
requisiti cogenti applicabili,
migliorare la soddisfazione dell‟utente attraverso l‟efficace applicazione del
sistema, incluso il miglioramento continuo.
Il Sistema di Gestione per la Qualità dell‟IPSSAR ADRIA si applica all‟attività di
formazione e istruzione secondaria superiore.
Sono stati individuati i seguenti processi:
responsabilità della Direzione,
processi relativi agli utenti,
progettazione,
pianificazione e realizzazione del servizio,
approvvigionamento,
misurazioni, analisi e miglioramento.
Il Sistema di Gestione della Qualità è stato aggiornato in funzione delle norme ISO
9001:2008
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POLITICA PER LA QUALITA’
La finalità generale che caratterizza l'offerta formativa dell‟Istituto Giuseppe
Cipriani si caratterizza nell‟impegno di dare allo studente una solida base di
istruzione generale e tecnico professionale, che gli consenta di sviluppare, in una
dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze
formative del settore turistico–alberghiero, considerato nella su dimensione
sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l‟accesso
all‟università e all‟istruzione e formazione tecnica
superiore.
Nel progettare annualmente la propria attività di formazione e istruzione il
Collegio Docenti dell‟Istituto Alberghiero Giuseppe Cipriani, ha come riferimento
regolamenti relativi al Riordino degli Istituti Professionali- Linee Guida per il
passaggio al nuovo ordinamento DPR 15 MARZO 2010, tiene inoltre in
considerazione il contesto sociale in cui opera le sue trasformazioni che richiedono
una scuola che non può essere auto centrata ma che opera secondo i seguenti
criteri:
una ricollocazione dei processi formativi sul territorio, dove si giocano
concretamente le sfide del glocale;
una stretta sinergia con i diversi soggetti (enti locali, terzo settore, mondo culturale
ed economico) che operano sul territorio.
L‟Istituto Alberghiero Giuseppe Cipriani è chiamato a definirsi in relazione ed in
interazione con il territorio vivo nel quale opera e del/dal quale coglie i bisogni
formativi rispondendovi con una rinnovata azione educativa. In particolare
l‟identità dell‟indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di
ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e
l‟organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali,
artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti
enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all‟utilizzo e
all‟ottimizzazione delle nuove tecnologie nell‟ambito della produzione,
dell‟erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e
del marketing di settore.
Tutto il personale della scuola mira al successo formativo degli studenti.
Valori di riferimento:
La scuola come comunità di formazione globale della persona;
La scuola come esperienza di formazione alla cittadinanza democratica
mediante lo sviluppo alla rappresentanza e la partecipazione agli Organi Collegiali
ed alle Assemblee;
La scuola come esperienza di crescita in funzione dello “star bene” con se
stessi e con gli altri e di sviluppo di senso di responsabilità;
La scuola che elabora progetti formativi per lo sviluppo delle conoscenze,
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competenze e capacità;
La scuola che favorisce un adeguato orientamento alle scelte future;
La scuola aperta alla mondialità, sotto forma di progetti relativi a tematiche
sulla pace e sul rapporto di conoscenze e di rispetto tra popoli e culture;
La scuola attenta al recupero delle situazioni di svantaggio ed alla promozione
del successo formativo;
La scuola criticamente aperta alle sfide di innovazione richieste dalla
evoluzione culturale, dalla ricerca in campo disciplinare ed educativo ed ai
cambiamenti in atto nella scuola.
La Dirigenza dell‟IPSSAR di Adria ha fatto proprio il concetto che la qualità
rappresenta un processo sistematico che coinvolge tutta la struttura scolastica per
l'ottenimento della massima soddisfazione dell‟utente. Tale obiettivo può essere
conseguito solo con la condivisione delle responsabilità da parte di tutto il
personale e il coinvolgimento di fornitori e clienti, nell'ambito dello sviluppo del
Sistema Qualità.
In tal senso la Dirigenza dichiara la ferma intenzione di procedere
nell'applicazione e miglioramento, all'interno dell‟IPSSAR Giuseppe Cipriani di
Adria, del Sistema Qualità implementato secondo i requisiti delle normativa UNI-
EN ISO 9001/2008, curandone anche l'aggiornamento in funzione delle strategie
istituzionali. Tutti i dipendenti dell‟IPSSAR di Adria sono informati degli obiettivi
di qualità e di miglioramento continuo e partecipano attivamente per raggiungerli.
La Presidenza adotta le opportune misure preventive affinché il Sistema Qualità
sia efficacemente e costantemente applicato e garantisce gli interventi necessari
per il rispetto di tale politica.
Con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il regolamento sul Sistema nazionale di
valutazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell'SNV e all'articolo 6
sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di
valutazione delle scuole: a) autovalutazione; b) valutazione
esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.
L‟IPSEOA G. Cipriani dall‟anno scolastico 2015-16 ha avviato il Piano di
Miglioramento individuando tra le priorità strategiche della fase C quello del
miglioramento dei risultati. Il percorso , che si concluderà nell‟a.s. 2016-17,
prevede interventi di formazione sui docenti e interventi sugli alunni di classe
prima per il miglioramento della competenza di comprensione del testo ma
soprattutto per il perfezionamento del metodo di studio.
Come si auto valuta la scuola
RAV (Rapporto di Autovalutazione- Sistema Nazionale di Valutazione) DPR
n. 80/2013; Circolare n. 47, prot. n. 6257 del 21 ottobre 2014. - Monitoraggio dell‟attività svolta dai dipartimenti, della programmazione
modulare, attraverso verifiche e individuazione di punti di criticità.
- Questionari per l‟individuazione di priorità all‟interno del Collegio docenti
- Monitoraggio dei risultati delle verifiche comuni per ordine di classe e per
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materia, finalizzato all‟individuazione di livelli standard di apprendimento.
- E' attivo un monitoraggio in uscita per conoscere la qualità dell‟offerta
formativa dell'Istituto, in termini di inserimento, da parte dei nostri i studenti ,
nel mondo del lavoro o nell'ambito universitario.
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DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
Attività didattica
1 Dirigente Scolastico
1 Direttore dei Servizi Generali e Amm.vi
145 insegnanti
10 assistenti amministrativi
6 assistenti tecnici laboratorio di cucina
5 assistenti tecnici laboratorio di sala - bar
1 assistente tecnico laboratorio di segreteria e portineria (ricevimento)
1 assistente tecnico laboratorio di informatica (ricevimento)
16 collaboratori scolastici + 2 unità a 18 ore settimanali
1114 studenti (n° 58 classi: 11 classi I; 12 classi II; 12 classi III; 12 classi IV; 11
classi V)
Strutture logistiche
37 aule in sede (37 informatizzate LAN con proiettori), più 22 ( dotate di
computer e collegamento a internet) presso la succursale (stesso complesso di
edifici)
4 laboratori di cucina
4 laboratori di sala
3 laboratori di bar
3 laboratori di informatica per 90 elaboratori (collegati in rete LAN)
2 laboratorio di ricevimento
1 laboratorio di accoglienza turistica Back Office
1 laboratorio scientifico
1 palestra
1 aula magna multimediale con collegamento internet
1 biblioteca/aula studio con 8 PC (LAN)
1 magazzino
1 aula insegnanti
1 archivio
1 giardino delle erbe aromatiche
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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. ROMANO VERONESE
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. MAURO BONFA‟ (Collaboratore Vicario del Dirigente)
Prof.ssa ANNALISA MIOTTO (Fiduciario sede staccata)
Prof.ssa BARBARA GIUNTA (Fiduciario sede staccata)
Ci si può rivolgere ai COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
per informazioni e problematiche relative a:
1. Organizzazione generale dell‟Istituto.
2. Organizzazione didattica.
3. Problemi legati al servizio.
4. Utilizzo degli spazi comuni.
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Team di miglioramento
Riunisce al suo interno il Dirigente scolastico e i suoi Collaboratori, il Direttore
dei servizi amministrativi, i docenti responsabili delle funzioni strumentali al POF
e altri docenti responsabili dei dipartimenti .
Dirigente Veronese Romano
Docente vicario Bonfà Mauro
Docente collaboratore Miotto Annalisa
DSGA Zucconelli Lidia
Dispersione classi prime
Supporto allo studio classi quarte
Inserimento alunni stranieri Previato Monica
Alternanza Suola Lavoro - Stage
Collaborazioni con Enti e Istituzioni Doni Tiziana, Manca Giampiero
Referente per l’inserimento degli alunni BES Giunta Barbara
Aggiornamento del personale Organizzazione
dei viaggi di istruzione Tassin Paolo
Orientamento Novo Lia
Accoglienza alunni Panin Annamaria
CTS ALLARGATO
Capo dipartimento Asse Tecnologico Manca Gian Piero
Capo dipartimento Asse Linguistico Bagatin Michela
Capo dipartimento Asse Scientifico/Matematico Munerati Maddalena
Capo dipartimento Asse Storico/sociale Crepaldi Maria Chiara
Il team di miglioramento in alcuni momenti dell‟anno viene allargato ad altri
docenti responsabili di progetto o a figure esterne provenienti dagli enti del
territorio.
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FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
Dispersione classi prime Supporto allo studio classi
quarte
Inserimento alunni stranieri Previato Monica
Alternanza Suola Lavoro Stage
Collaborazioni con Enti e Istituzioni Doni Tiziana – Manca Gian Piero
Referente per l’inserimento degli alunni con
handicap e DSA Giunta Barbara
Aggiornamento del personale Organizzazione dei
viaggi di istruzione Tassin Paolo
Orientamento Novo Lia
Orientamento in uscita Vettorato Valeria
Accoglienza alunni Panin Annamaria
Educazione alla salute Martinolli Federica – Tosato
Annapaola
Supporto agli alunni Martinolli Federica – Tosato
Annapaola
Ci si può rivolgere alle FUNZIONI STRUMENTALI AL POF per
informazioni e problematiche relative a:
1. Questioni metodologico – didattiche generali.
2. Attività curricolari ed extra-curricolari.
3. Utilizzo dei sussidi.
Le Funzioni strumentali hanno lo scopo di supporto ai colleghi nel potenziare
l'offerta formativa sia sul piano degli insegnamenti curricolari che educativi in
generale. L'individuazione delle funzione strumentali da parte del Collegio dei
Docenti ha seguito una logica precisa, basata sulla scelta di curare quelli che sono
gli obiettivi didattici e educativi primari dell'istituto.
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CAPO-DIPARTIMENTO
Dipartimento per asse culturale Coordinantore
Capo dipartimento Asse Tecnologico Manca Gian Piero
Capo dipartimento Asse Linguistico Fontana Patrizia
Capo dipartimento Asse
Scientifico/Matematico
Munerati Maddalena
Capo dipartimento Asse
Storico/sociale
Crepaldi Maria Chiara
Dipartimento disciplinare Coordinantore
Alimenti ed alimentazione Visintin Nicoletta
Discipline giuridiche ed economiche Cavallaro Giuseppe
Insegnamento Religione Cattolica
(IRC)
Crepaldi Marta
Laboratorio accoglienza turistica -
Tec. comunicazione
Novo Lia
Laboratorio enogastronomia Fantinato Maurizio
Laboratorio ristorazione Bonfà Mauro
Laboratorio sala e vendita Favaro leone
Lettere – storia - geografia Previato Natalia - Miotto Annalisa
Lingua inglese Fontana Patrizia
2^ lingua straniera Beltrame Anita
Matematica Bellio Daniele
Scienze della terra e biologia Munerati Maddalena
Scienze motorie Anna Maria Panin
Sostegno Giunta Barbara
Ci si può rivolgere al CAPO-DIPARTIMENTO per informazioni e
problematiche relative a:
1. Programmazione Didattica della disciplina e sua scansione temporale nei
vari ordini di classi.
2. Calendario trimestrale e del pentamestre delle prove comuni
pluridisciplinari e per asse.
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COORDINATORI E SEGRETARI
Classi Coordinatori Segretari
1A Tromboni Emanuela Petternella Laura
1B Crepaldi Marta Freguglia Laura
1C Bagatin Michela Florit Andrea
1D Furegato Erika Duò Andrea
1E Martinolli Federica Tecchiati Vittorino
1F Munerati Maddalena Vavassori Adriano
1G Busatto Cinzia Marchetti Manuele
1H Tocchio Lisa Siviero Anna
1I Ferrarese Antonella De Nanni Emanuela
1L Novo Lia De Nanni Emanuela
1IEFP Boscolo Fabrizio Tromboni Emanuela
2A Usino Roberta Milan Alessandro
2B Polichetti Marco Costanza Maria Karin
2C Bagatin Michela Conforti Rosamaria
2D Furegato Erika Tecchiati Vittorino
2E Beltrame Anita Trimarchi Luca
2F Munerati Maddalena Cecchetto Cristina
2G Bellio Daniele Busatto Cinzia
2H Tosato Anna Paola Tocchio Lisa
2I Mazzon Guglielmina Rusca Andrea
2L Andreotti Maria Cristina Lionello Maria Angela
2M Santacatterina Adele Nardo Andrea
2IeFP Crepaldi Maria Chiara Mingolelli Giovanna
3A Acc.Tur. Ferrarese Lucia Linea Debora
3B Acc.Tur. Mainardi Monica Marzolla Paolo
3A Eno Di Fazi Donatella Battocchio Mauro
3B Eno Tosato Anna Paola Bondanelli Lorella
3C Eno Previato Monica Crepaldi Giovanni
3D Eno Cavallaro Giuseppe Mileo Margherita
3E Eno Bellan Gabriella Novo Irene
3F Eno Cazzola Carla Volta Francesca
3G Eno Visintin Nicoletta Casarotti Alessandro
3A Sala Berti Maria Fabbian Cristina
3B Sala Semenzato Fiammetta Paolino Fulvia
3C Sala Marchetti Manuele Mazzetto Alessandra
4A Acc.Tur. Linea Debora Cordella Paola
4B Acc.Tur. Panin Annamaria Cremonesi Erica
4A Eno Previato Natalia Cacciatori Valeria
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4BEno Coin Elena Fantinato Maurizio
4C Eno Previato Monica Zanforlin Germana
4D Eno Cavallaro Giuseppe Verde Vincenza
4E Eno Bellan Gabriella Mileo Margherita
4F Eno Martinolli Federica Cavallaro Giuseppe
4G Eno Bondanelli Lorella Cremonesi Erica
4A Sala Favaro Leone Fabbian Cristina
4B Sala Semenzato Fiammetta Fontolan Paolo
4C Sala Manca Gian Piero Amore Francesca
5A Acc.Tur. Linea Debora Crepaldi Marta
5B Acc.Tur. Miotto Annalisa Salvan Federica
5A Eno Previato Natalia Faggion Laura
5B Eno Fantinato Maurizio Coin Elena
5C Eno Borgato Maria Luisa Martinolli Federica
5D Eno Vettorato Valeria Ferrarese Antonella
5E Eno Novo Irene Ziggiotto Paola
5F Eno Greggio Lorenzo Rizzoli Marina
5A Sala Berti Maria Conforti Rosamaria
5B Sala Panin Annamaria Fontolan Paolo
5C Sala Manca Gian Piero Amore Francesca
Ci si può rivolgere al COORDINATORI DI CLASSE per problemi relativi a:
l . Comportamento degli alunni nella classe
2. Questioni di didattica all‟interno della classe
Compiti del DOCENTE COORDINATORE di classe
E‟ il docente di riferimento per gli studenti, anche per rilevare eventuali disagi
e per i colleghi, non solo per evidenziare aspetti negativi nel comportamento
degli allievi, ma anche per valorizzare i punti di forza della programmazione
comune.
Raccoglie i dati preliminari per preparare i Consigli di classe.
Presiede le riunioni del c. d. c. su delega del Preside.
Controlla il registro di classe (assenze, ritardi ecc.) e, se necessario, contatta le
famiglie.
Ritira, controlla e consegna in segreteria didattica le pagelle.
Assegna il voto di condotta che dovrà poi essere discusso dal c. d. c..
Coordina la programmazione collegiale stimolando i colleghi a mettere in atto
le strategie concordate.
E‟ responsabile con il c. d. c. della redazione e applicazione del Progetto
Educativo Didattico ( PED ).
Controlla la formalizzazione degli atti dovuti ( verbali, attività extracurricolari,
adozione dei libri di testo, non ammissione degli studenti alla classe
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successiva).
E‟ responsabile della corretta stesura dei verbali da parte dei segretari e cura la
tenuta del registro dei verbali soprattutto nel foglio di registrazione degli
allegati.
In quanto garante della tempestività della comunicazione alle famiglie in caso
di eccessive assenze – ritardi e/o diffuso profitto insufficiente, chiede la
convocazione, a nome del Consiglio, dei genitori per un colloquio individuale.
Favorisce un clima di positive relazioni fra C.d.C., gli alunni e le loro famiglie.
Agisce per la costruzione di un clima di relazioni tra i docenti, condizione per
l‟effettiva realizzazione di uno stile di lavoro collaborativo, impegnandosi a
mantenere la continuità del progetto formativo del Consiglio.
Tiene periodicamente informato il Preside sull‟andamento didattico della
classe, soprattutto se particolarmente negativo e tempestivamente gli comunica
i casi di assegnazione di note disciplinari.
Il coordinatore di classe prima, nel mese di gennaio, consegnano ai genitori le
schede di valutazione.
I coordinatori di classe quinta curano la progettazione e la stesura insieme ai
colleghi del c.d.c. del documento di classe.
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I DOCUMENTI PROGRAMMATICI DELL’ISTITUTO,
1. Piano dell‟Offerta Formativa: POF
2. Programmazione Didattica Modulare: PDM e Griglie di misurazione e
valutazione
3. Piano della sicurezza.
4. Regolamento d‟Istituto.
5. Regolamento di disciplina degli alunni.
6. Progettazione Educativa – Didattica: Ped
7. Patto di corresponsabilità
8. Piano Educativo Individualizzato
9. Piano Annuale per l‟Inclusione (P.A.I.)
10. Piano annuale degli impegni: PAI
Tutti questi documenti sono depositati in Istituto a disposizione per la
consultazione, all‟albo o, richiedendoli, in segreteria didattica.
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ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI
ORARIO SEGRETERIA DIDATTICA
MATTINO
DOCENTI: 7.45 -8.15
DOCENTI SOSTEGNO (CONTROLLO DOCUMENTAZIONE STUDENTI): DALLE 8.00
ALLE 9.00 – DALLE 13.00 ALLE 14.00
GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: 10.30 – 13.30 (SERVIZIO ALLO
SPORTELLO)
STUDENTI: 10.00 – 11.30 (SERVIZIO ALLO SPORTELLO)
PER GLI ALLIEVI DELLA SUCCURSALE È PREVISTO IL SERVIZIO
RICHIESTA/CONSEGNA DEI DOCUMENTI CURATO DAI COLLABORATORI
SCOLASTICI
POMERIGGIO
GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ 14.30 –
16.00 (SERVIZIO ALLO SPORTELLO)
ORARIO SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
MATTINO
SERVIZIO TELEFONICO ASSENZE DEL PERSONALE 7.30 – 8.30
DOCENTI: 7.45 -8.15
GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: 10.30 – 13.30
STUDENTI: 10.00 – 11.30 POMERIGGIO
GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: MARTEDIE MERCOLEDÌ 14.30 – 16.00.
RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
IL DIRIGENTE RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO
ORARIO DI APERTURA DELL’ISTITUTO
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ: DALLE 7.30 ALLE 17,30 DURANTE IL PERIODO DI ATTIVITÀ
DIDATTICA
IL SABATO: DALLE 7.30 ALLE 14.00.
DALLE 7.30 ALLE 14.00 NEI PERIODI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ
DIDATTICA
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Ciascun docente riceve la mattina, secondo un calendario consegnato agli studenti all‟inizio dell‟anno scolastico;
sono previsti inoltre incontri pomeridiani, durante i quali tutti i docenti riceveranno i genitori.
Gli incontri si terranno nel mese di novembre per il primo trimestre e ad aprile per il pentamestre, saranno articolati
in due pomeriggi.
I genitori verranno inoltre informati o convocati dal coordinatore di classe o tramite segreteria, in ordine:
alle assenze, se ritenute eccessive o sospette,
al comportamento scolastico in generale, se motivo di preoccupazione o di provvedimenti disciplinari,
al processo di apprendimento, quando si sia in presenza di situazioni carenti o particolarmente lacunose.
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UFFICI E SERVIZI
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
LIDIA ZUCCONELLI
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
UFFICIO DIDATTICO
FRANCA FERRARI
Sostituzione DSGA, gestione buoni bar, gestione registro elettronico Classe Viva,
gestione fascicoli alunni, rapporti con responsabili di progetti e collaboratori del
DS, circolari e gestione Pai, gestione repertorio albo pretorio on line, albo on line
per gli atti di sua competenza, sportello
ROBERTA LAZZARINI
Organi collegiali, gestione registro elettronico Classe Viva, esami di stato
commissioni, esami idoneità e integrativi, comunicazioni alle famiglie, adozione
libri di testo, borse di studio, statistiche relative agli alunni, tasse scolastiche,
gestione alunni SIDI, certificati vari, collabora con la dirigenza nella gestione
pratiche inerenti l‟organico e la formazione delle classi, albo on line per gli atti di
sua competenza;
EMANUELA GIOLO
Obbligo formativo, gestione alunni SIDI, gestione buoni bar, statistiche, gestione
registro elettronico Classe Viva, infortuni, tasse scolastiche, gite e visite aziendali.
Gestione fascicoli allievi con handicap, collabora con la funzione strumentale
agg.to e viaggi di istruzione, albo on line per gli atti di sua competenza;
MARISA TOSIN
Rapporti con la presidenza, responsabile archivio, protocollo e smistamento della
corrispondenza compresa la posta elettronica e intranet, controllo quotidiano delle
caselle di posta elettronica istituzionale e quella delle PEC, gestione registro
elettronico Classe Viva, formattazione testi, albo on line per gli atti di sua
competenza;
UFFICIO AMMINISTRATIVO
ORNELLA PAIO
Sostituzione DSGA ( in caso assenza primo sostituto ), retribuzione emolumenti e
accessori a tutto il personale, contratti del personale, ricostruzione carriere,
indennità di missione, adempimenti fiscali (Dichiarazione IRAP, CUD, Mod. 770,
Anagrafe delle Prestazioni, TFR, Versamento ritenute e IVA ), dichiarazioni
20
servizio prestato, comunicazioni alla DPT, pratiche riscatti, Pa04, dichiarazioni dei
servizi, albo on line per gli atti di sua competenza;
STEFANIA BELLETTATO
Ricerche di mercato per acquisti, gestione preventivi con relative richieste alle
ditte per prospetto comparativo, ordinativi di materiale e attrezzature didattiche,
adempimenti relativi alla tracciabilità dei flussi ( CIG, DURC, CUP) tenuta
registro conto corrente postale, registro fatture, tenuta registri dell‟inventario,
collabora con il dsga negli adempimenti relativi alla gestione finanziaria e del
patrimonio, albo on line per gli atti di sua competenza
PATRIZIA PIOLA
Amministrazione del personale, chiamata supplenti e istituzione dei rispettivi
fascicoli personali, gestione trasferimenti, part-time, 150 ore, graduatorie, assenze
e ferie, , visite medico-fiscali, gestione commissioni esami di stato mod. ES1,
statistiche e comunicazioni assenze a SIDI, sostituzione commissari interni ed
esterni, collabora con la dirigenza nella gestione pratiche inerenti l‟organico e la
formazione delle cattedre, albo on line per gli atti di sua competenza;
ISABELLA BRUSON giovedì e venerdì 8/14, sabato 10/14 assegnazione
provvisoria completamento part time ore 16.
Comunicazione telematica obbligatoria CoVeneto, sistemazione fascicoli personali
e archiviazione atti, assenze e ferie, certificati di servizio, corrispondenza,
collabora con leSig.re Piola Patrizia e Paio Ornella nella gestione del personale.
UFFICIO MAGAZZINO
ANNA MARIA ZANELLATO
Istruzione procedura acquisti per quanto attiene le materie prime per le
esercitazioni pratiche, ordinazioni, rapporti con ditte ed enti esterni, supporto alle
attività allargate, collaborazione con docente vicario per la pianificazione delle
attività di banqueting.
Carichi e scarichi, giacenze, tenuta registri di magazzino e circolari varie, albo on
line per gli atti di sua competenza;
GLORIA LAZZARIN8,15 /12,15 dal lunedì al venerdì part time ore 20 settimanali
Ordinazioni, rapporti con ditte ed enti esterni, supporto alle attività allargate.
Carichi e scarichi, giacenze, tenuta registri di magazzino e circolari varie.
21
TECNICI DI LABORATORIO
SALA-BAR CUCINA RICEVIMENTO
SIMONE BERGO PLACIDO BOSCOLO IVAN
BUZZONI
MONICA BERTAGLIA GIOVANNI BUX (laboratorio informatica)
FRANCO CRIVELLARI ROBERTO MANCINI SERENA
TROMBINI
BOVOLENTA ILARIO LORIS SARTO (laboratorio ricevimento)
ROLDI MARTA FABRIZIO TOSO
FEDERICO TIENGO
COLLABORATORI SCOLASTICI
CENTRALINO
ANGELA TURRI
PAOLA MANTOVANI
PIANO TERRA compresa ALA NUOVA
ARCADIA DALLE RIVE
MARIA LICIA BERGANTON
MILENA SEGA
PRIMO PIANO compresa ALA NUOVA
ADA SONIA BERLINI
MARIA VICENTINI
NICOLETTA RUBIERO
CRISTINA BRAGHIN Martedì e mercoledì ( Lunedì succursale )
SERENA SABATIN il sabato ( giovedì e venerdì succursale )
PALESTRA E PALAZZETTO
PAOLO CHIEREGHIN
LABORATORI CUCINA E SALA GABRIELE MANTOAN
MARIA CRISTINA BELTRAME
MARIA ANTONIETTA ROCCATO
VITTORINA BAGATIN
SUCCURSALE
BRAGGION GIANCARLO
BRAGHIN CRISTINA il lunedì
DANIELE INGEGNERI
MARZIA LONGATO
SERENA SABATIN giovedì e venerdì
22
BREVE GLOSSARIO
C.D. Collegio Docenti
C.d.C. Consiglio di classe
O.T.F. Obiettivi trasversali finali.
P.O.F. Piano Offerta Formativa, cioè il piano delle attività curricolari e formative
che l‟Istituto offre all‟utenza.
PED progettazione educativa didattica elaborata da c.d.c., contiene le scelte
educative e didattiche del consiglio in relazione alla singola classe, sempre
nell‟ambito del Pof.
P.E.P.Piano Educativo Personalizzato
D.S.A.Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento
P.D.P. Piano Didattico Personalizzato
P.E.I.Piano Educativo Individualizzato
BES indica gli studenti con bisogni educativi speciali
P.A.I.Piano Annuale Inclusione
Modulo percorso autonomo a valenza sia disciplinare che pluridisciplinare,
fortemente omogeneo, riferito ad una parte del curricolo, è in grado di far
perseguire precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili ed esportabili.
Curricolo è l‟offerta delle opportunità predisposte dalla scuola per favorire la
crescita e lo sviluppo personale e sociale degli alunni.
P.D.M. (Programmazione Didattica Modulare) è il documento che esplicita i
modi concreti di realizzazione, nelle classi per i singoli alunni, dei percorsi
formativi relativi alle singole discipline.
Programmazione educativa è il documento elaborato dal C.D. che contiene le
scelte riguardanti i percorsi formativi attraverso cui si perseguono i fini e gli
obiettivi indicati nei programmi scolastici nazionali.
Valutazione è l‟espressione del giudizio relativo al livello di raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento e dell‟efficacia di strategie e metodi di insegnamento.
Verifica è l‟insieme delle operazioni volte ad accertare la distanza tra i risultati
attesi ed i risultati effettivamente conseguiti.
Dipartimento è costituito dai docenti della stessa materia o di materie
appartenenti allo stesso ambito disciplinare.
Dipartimento per asse è costituito da docenti di discipline affini afferenti ad uno
degli assi disciplinari (Asse tecnologico, Asse linguistico, Asse scientifico-
matematico, Asse storico - socile)
F.S. Funzione strumentale; docente che ricopre l‟incarico di operare, in un
determinato ambito, allo scopo di soddisfare ciò che è stato individuato come
bisogno.
I.D.E.I. : Tutti quegli interventi didattici-educativi (corsi di recupero-
insegnamento individualizzato- attività mirate ecc..) posti in essere dall'insegnante
per sostenere e integrare la preparazione dell'alunno.
Didattica breve: Modalità di insegnamento finalizzate ad un apprendimento
mirato ed essenziale (es.: programmazione modulare ).
23
SGQ: Sistema di Gestione per la Qualità
MQ: Manuale della Qualità
AC: Azione correttiva
AP: Azione preventiva
NC: Non conformità
Mod.: Modulo-Modulistica
IO: Istruzione operativa
VI: Visite Ispettive Esterne
VII: Visite Ispettive Interne
DS: Dirigente Scolastico
RGQ: Responsabile Garanzia Qualità
VIC: Collaboratore vicario
COL: Collaboratore del DS
ALLO: Responsabile dell‟inserimento degli alunni alloglotti
DSGA: Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
GPOF: Responsabile gestione del POF
ORI: Responsabile dell‟orientamento scolastico
SER: Responsabile dei servizi agli alunni
DISP: Responsabile della Dispersione scolastica
SICU: Responsabile della sicurezza
SOST: Responsabile del coordinamento dell‟attività di sostegno
FS: Funzione strumentale
MAG: Responsabile del magazzino
ITP: Insegnante Tecnico Pratico
AT: Assistente Tecnico
PRG: Responsabile del progetto
LAB/LAB1: Responsabile controllo taratura strumenti
CDSR: Capo dipartimento servizi della ristorazione
CDST: Capo dipartimento servizi turisti
STA: responsabile ASL
UDA: Unità Didattica di Apprendimento
24
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Il Collegio dei docenti individua le linee essenziali della programmazione annuale,
suddivisa per fasce di classi parallele e del medesimo indirizzo, tenendo conto
degli obiettivi educativi e degli obiettivi trasversali finali: cognitivi, formativi e
professionali legati all'indirizzo alberghiero - ristorativo e turistico della scuola.
Le classi prime e seconde dall‟ a. s. 2010-2011 seguono le linee guida (art. 8
comma 6 d. p. r.15/3/2010) per questo i dipartimenti hanno elaborato nuove
programmazioni temporizzate per favorire le attività pluridisciplinari utilizzate per
sviluppare le competenze trasversali. Dall‟ a. s. 2012-2013 anche le classi terze
seguono le linee guida (art. 8 comma 6 d.p.r.15/3/2010); per favorire le attività
pluridisciplinari per le classi terze e quarte sono stati individuati prodotti e territori
di riferimento per lo studio enogastronomico del territorio polesano, italiano ed
europeo. Le attività per la classe terza sono state temporizzate cercando di avviare
attività pluridisciplinari e di sviluppo delle competenze trasversali. Dall‟a. s. 2013-
2014 anche le classi quarte seguono programmazioni riviste secondo le indicazioni
delle linee guida (art. 8 comma 6 d. p. r.15/3/2010). Per facilitare lo sviluppo di
competenze trasversali ciascuna classe parteciperà al progetto “Polesine cultura da
gustare” che prevede la realizzazione di serate-evento per approfondire la cultura
enogastronomica del Polesine. Dall‟a.s. 2014-2015anche le classi quinte
seguiranno programmazioni in linea con le indicazioni nazionali della Riforma.
Per sviluppare le competenze indicate dai profili di ciascun indirizzo, si lavora, in
tutte le classi, utilizzando le UDA (Unità Didattiche di Apprendimento). Le UDA
sono state elaborate in appositi gruppi di lavoro dove erano presenti i
capidipartimento insieme ai docenti titolari di funzioni strumentali facenti parte
dello staff.
Le UDA sviluppate in ciascuna classe sono le seguenti:
a) Classi 1^ UDA "Orientarsi nel territorio" + UDA di Asse;
b) Classi 2^ UDA "Integrazione e multicultura"+UDA di Asse;
Secondo biennio:
a) Classi 3^: preparazione per ASL (equivalenza formativa);
b) Classi 3^ lab. Sala e Vendita e cucina :"La cultura enogastronomica del
territorio";
c) Classi 3^ accoglienza: "Ti faccio da guida";
d) Classi 3^ Organizzazione del viaggio di istruzione in funzione dell'indirizzo
(itinerari e prodotti per accoglienza e ristorazione);
e) Classi 4^ preparazione per ASL (equivalenza formativa);
f) Classi 4^ "Polesine Cultura da gustare" (date e prodotti);
g) Classi 4^ turistico: Visita all'orto delle erbe aromatiche; Visita guidata alla città
di Adria.
5° anno:
a) Definizione UDA "Future Day".
A partire dall‟A.S. 2015-2016 i dipartimenti per Asse hanno elaborato una
25
programmazione comune sui temi della Sicurezza e dell‟HACCP. Al termine dei
percorsi pluridisciplinari gli studenti sostengono una prova che certifica secondo
quanto previsto dalla norma, l‟acquisizione delle competenze necessarie ad
affrontare le attività nei laboratori, nonché l‟ASL.
La programmazione educativa e didattica (Ped) a livello di Consigli di Classe
(C. d. C.) individua:
a. livelli di partenza: attraverso prove di ingresso (in particolare nelle classi prime)
e osservazioni sistematiche degli alunni, per calibrare i piani individuali e la
programmazione stessa del Consiglio di Classe.
b. attività didattico - educative: finalizzate ad assicurare adeguate condizioni
iniziali sotto il profilo delle conoscenze - competenze a tutti gli allievi, con
particolare riferimento ad eventuali interventi educativi integrativi da attivare sin
dai primi giorni di lezione.
c. competenze trasversali finali del primo biennio: finalizzate alla certificazione
d. contenuti disciplinari temporizzati individuati dai dipartimenti . Tutti i docenti
garantiscono l‟acquisizione dei contenuti minimi previsti.
e. obiettivi pluridisciplinari: raggiungibili attraverso argomenti comuni a più
discipline (vedi UDA), in modo che ciascuna di esse possa dare il proprio
contributo al raggiungimento di una conoscenza più organica ed esaustiva..
g. metodologie di insegnamento: fatta salva l'autonomia metodologica di ogni
docente, saranno usate anche le tecniche della "didattica breve", per rendere più
frequenti le misurazioni e i monitoraggi. Peer education e interventi sul metodo di
studio. Anche nei periodi di ripasso al termine del trimestre vengono attivate
strategie didattiche diverse dalla lezione frontale atte a favorire l‟apprendimento.
h. strumenti di lavoro: riferiti alla dotazione strumentale dell‟Istituto, con
particolare riferimento ai sussidi informatici, multimediali, audiovisivi e all'uso dei
laboratori e della biblioteca.
Metodologie didattiche
Come si formano gli insegnanti
2. Partecipazione a corsi promossi dal M.P.I.
3. Partecipazione a corsi promossi da Enti e Istituzioni
4. Partecipazione a corsi autogestiti
Formazione a distanza RAI-SAT
Come gli insegnanti progettano
Oltre alla regolare attività didattica, gli insegnanti si riuniscono nei: Collegi dei
docenti, Consigli di classe, Consigli di classe allargati, Dipartimenti per materie,
Coordinamenti di Dipartimento e dei Consigli di Classe, nel Gruppo H, nello Staff.
Come lavorano:
i docenti oltre alle tradizionali lezioni frontali applicano attività di:
• lezioni laboratoriali e-learning
• cooperative learning
• peer to peer
26
• brainstorming
• problem solving
27
La Valutazione
Tre sono i tipi di valutazione indispensabili nella scansione temporale di un anno
scolastico:
1. La valutazione iniziale
2. La valutazione intermedia o formativa
3. La valutazione finale e sommativa
La valutazione di ogni alunno verrà effettuata al termine di ogni modulo o di
porzione di modulo, mediante prove di tipo strutturato o semistrutturato, per
consentire la certificazione delle conoscenze, competenze, capacità acquisite da
ciascuno, anche separatamente per i vari argomenti trattati.
Saranno effettuate prove scritte strutturate o semistrutturate anche per le discipline
orali, quando sia necessario valutare competenze o capacità di tipo logico-
operativo o conoscenza di contenuti specifici.
Qualsiasi tipologia di prove venga adottata, i dati raccolti saranno attentamente
studiati dal Consiglio di Classe al fine di raccogliere tutti gli elementi atti a
orientare l'azione didattica e a rimuovere le cause di un insuccesso, mediante
idonei interventi di recupero.
Le verifiche formative o sommative (orale, scritta, grafica o pratica) devono
comunque essere sempre coerenti con gli obiettivi che intendono verificare e
calibrate nei tempi e nella complessità. Le prove di verifica rappresentano
l'obiettiva documentazione del processo di valutazione dell'apprendimento degli
studenti. Saranno, pertanto, di varia natura, organizzate nelle forme ritenute
didatticamente più efficaci (quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta breve,
questionari, relazioni, produzioni scritte controlli orali ecc.) per misurare la
distanza tra obiettivi prefissati dal docente e quelli raggiunti dal discente
(valutazione di criterio).
Il numero minimo di verifiche: due scritte e due orali per il trimestre e tre
scritte e due orali per il pentamestre.
L’attività di alternanza scuola lavoro, condotta per quattro settimane durante
l’anno scolastico dagli studenti di classe terza e quarta e dalla classe seconda
del corso IeFP, viene valutata dalla scuola e dall’azienda con un punteggio
massimo di 0,50 punti da aggiungere alla media totale dei voti delle.
Per la valutazione interna e il monitoraggio del POF vengono somministrate , al
termine del trimestre e del pentamestre, prove pluridisciplinari a scelta multipla o a
risposta chiusa per le discipline che hanno evidenziato maggior insuccesso
scolastico. Dall‟a.s. 2012-2013 i dipartimenti di matematica, diritto, scienze degli
alimenti, inglese predispongono percorsi e prove di verifica comuni, valutano i
risultati delle prove che vengono poi via via esaminati in corso d‟anno in appositi
incontri con la dirigenza. Dall‟anno scolastico 2013-2014 anche l‟italiano è
oggetto di monitoraggio. I dipartimenti individuano strategie di recupero e attività
didattiche volte a far diminuire l‟insuccesso scolastico. I risultati delle prove
vengono tabulati per essere valutati dallo staff al fine di migliorare la
28
programmazione curricolare nei dipartimenti.
Per la valutazione delle competenze al termine del primo biennio, il consiglio di
classe predispone un certificato delle competenze che viene consegnato su
richiesta agli interessati.
La valutazione delle competenze prevede tre livelli relativi all'acquisizione delle
competenze di ciascun asse (asse dei linguaggi, asse matematico- scientifico, asse
tecnologico, asse storico sociale):
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione
"livello base non raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione.
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in
situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le
conoscenze e le abilità acquisite.
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni
anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa
proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni
consapevoli.
Per l‟ammissione alla classe successiva il Consiglio di classe tiene conto dei
seguenti punti:
1. Situazione di partenza: carente, lacunosa , frammentaria, adeguatamente
impostata, ben organizzata, completa.
2. Frequenza alle lezioni: decisamente saltuaria (solo il 40%), saltuaria
(fino al 60%), non del tutto regolare (fino al 70%), abbastanza regolare(
fino al 80%), regolare (fino al 90%), assidua (100%).
3. Impegno rispetto ai doveri scolastici: nullo, limitato, debole, presente lo
stretto necessario, incostante, dispersivo, adeguato, accettabile,
regolare, sistematico, costante, buono, notevole.
4. Interesse dell‟alunno verso le discipline: assente, poco presente, non
rilevabile, doveroso, da sollecitare, spontaneo, presente, vivo.
5. Partecipazione al dialogo educativo: nulla, opportunistica, occasionale,
distratta, distraente o di disturbo, da sollecitare, passiva, attenta,
propositiva, attiva, costruttiva.
6. Metodo di studio: improduttivo, disorganizzato, dispersivo, poco
autonomo, mnemonico, manualistico, non sempre o non del tutto
organizzato, autonomo, abbastanza organizzato, organizzato, efficace,
proficuo, produttivo.
7. Livello di apprendimento raggiunto, inteso come conoscenze,
competenze, capacità acquisite in ordine agli obiettivi programmati :
Scarso da N.C. a 3;
Gravemente insufficiente: 4;
Insufficiente: 5
29
Sufficiente: 6
Discreto: 7
Buono: 8
Ottimo: 9
Eccellente: 10.
Il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe hanno individuato, nell'ambito della
valutazione sommativa, delle griglie di valutazione (vedere Appendice) che
descrivono le misurazioni delle prove di tipo formativo. Per gli alunni con DSA
(Disturbi specifici di apprendimento) sono state predisposte apposite griglie di
valutazione.
30
ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del Decreto
Legge 1 Settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazione dalla Legge 30
ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti priorità:
accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con
specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della
convivenza civile;
verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che
disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;
diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all‟interno
della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il
corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri
doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà
degli altri.
La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento
per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente
manifestata e non lesiva dell‟altrui personalità, da parte degli studenti.
La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale , si riferisce a tutto
il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e
le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione
in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della
normativa vigente e , a partire dall‟a.s. 2008/2009, concorre, unitamente alla
valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente e
pertanto concorre alla determinazione della media dei voti ai fini dell‟ammissione
all‟Esame di Stato e alla definizione del credito scolastico ( C.M. 46/2009).
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non può riferirsi ad
un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione
e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all‟intero anno scolastico. In
particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve
corrispondere l‟attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe
tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati
dallo studente nel corso dell‟anno in relazione alle finalità di cui al punto 1 della
presente delibera.
La valutazione del comportamento è espressa in decimi.
Il voto di condotta insufficiente ( inferiore a sei decimi ) determina la non
ammissione alla classe successiva o all‟esame conclusivo del ciclo di studi.
31
Per attribuire il voto di condotta al singolo studente ogni Consiglio di Classe dovrà
prendere in considerazione i seguenti elementi:
Impegno scolastico non saltuario rispetto alle varie discipline
Rispetto degli impegni assunti
Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisciplinare e come
fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un‟etica della
responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio
della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione, che verranno
utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l‟assegnazione del voto di condotta:
L‟assegnazione della valutazione insufficiente avviene nel rispetto del D.M. 5 del
16 gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del
comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento
e meditato giudizio del Consiglio di Classe, esclusivamente in presenza di
comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali lo
Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal
D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – nonché i
regolamenti d‟istituto prevedano l‟irrogazione di sanzioni disciplinari che
comportino l‟allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per periodi superiori a 15 giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “.
Il Consiglio di Classe, in tal caso, accerterà che lo studente , essendo stato
destinatario nel corso dell‟anno di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui
sopra, successivamente all‟ irrogazione delle sanzioni di natura educativa e
riparatoria previste dal sistema disciplinare,non abbia dimostrato apprezzabili e
concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello
di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.
La valutazione del comportamento è strettamente collegata a mancanze
disciplinari che l‟Istituto Alberghiero Cipriani ha disciplinato nel proprio
regolamento di Istituto Sez, II.
Per la griglia di valutazione vedere Appendice al POF Griglie a.s.2015-16
Per il regolamento d’Istituto consultare il link sul sito della scuola
32
CRITERI ATTRIBUZIONE CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
Ad ogni studente ammesso alla classe successiva e all‟Esame di Stato viene
attribuito un punteggio derivante dalla media dei voti (M), all‟interno di una banda
di oscillazione, secondo la seguente tabella allegata al DM 99/2009:
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9
Il credito scolastico è assegnato tenendo in considerazione, oltre la media dei voti,
quattro parametri :
- l‟assiduità della frequenza scolastica
- l‟interesse e l‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo
- la partecipazione ad attività complementari ed integrative
Per l‟attribuzione del Credito Formativo agli studenti delle classi III - IV - V ,da
parte del Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, si è stabilito che gli alunni
dovranno presentare documentazione relativa a :
Attività sportiva agonistica individuale o di squadra presso Società sportive
o enti di promozione affiliati al CONI a livello provinciale, regionale e
nazionale con piazzamenti o risultati decisamente significativi 1° - 2° - 3°
(per il singolo o la squadra) e debitamente documentati.
Attività di tipo artistico e culturale svolte con assiduità e merito, certificate
da scuole riconosciute in ambito, regionale o nazionale.
Attività di volontariato presso enti o istituzioni riconosciute a livello
nazionale – regionale per almeno tre mesi (AGESCI).
Attività lavorativa extrascolastica, coerente con il corso di studi, dichiarata
dal datore di lavoro per almeno 100 ore con documentazione degli
adempimenti contributivi.
Certificazioni nel settore linguistico indicanti livello di competenza
rilasciate da enti legittimati e riconosciuti.
Aver sostenuto almeno un esame all‟anno per il conseguimento della
Patente europea del Computer (ECDL).
Risultare vincitori (con piazzamenti al 1° 2° o 3° posto) di concorsi di
33
settore relativi alle tre articolazioni, sia interni che esterni.
Essere stati eletti membri della Consulta provinciale ed aver partecipato ad
almeno due sedute con profitto positivo in tutte le discipline.
Aver partecipato ad almeno due attività per un singolo progetto o più
progetti scolastici (attività di orientamento, banqueting, convegni, scuola
aperta, ecc) in orario extrascolastico per almeno 10 h.
Aver svolto attività di tutor, durante il periodo di ripasso e recupero, a
favore degli alunni delle classi I
ATTIVITÀ INTEGRATIVE
L'Istituto offre attività di supporto all'azione didattico - educativa programmate in
coerenza con i piani di lavoro e con gli obiettivi educativi e trasversali finali.
Visite guidate giornaliere e viaggi d'istruzione, fino ad un massimo di sei
giorni.
Partecipazione ad eventuali rappresentazioni teatrali.
Presenza di esperti nei vari settori formativi e disciplinari su richiesta dei
docenti, quale approfondimento - specialistico di temi curricolari di ampia
portata o di temi pluridisciplinari.
Corsi di recupero per gli alunni che presentano deficit formativo con
carenze di base
Sportello didattico per chiarimenti di natura concettuale.
Corsi professionalizzanti pomeridiani per i settori di sala e vendita,
enogastronomia e accoglienza turistica
34
GLI INDIRIZZI DI STUDIO
Corso di Istruzione Professionale
Il percorso dell‟istituto professionale “Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità
alberghiera” ha una durata quinquennale e si conclude con il conseguimento del
diploma di istruzione secondaria superiore in:
Tecnico dei Servizi di Enogastronomia (per chi proviene dal 3° anno settore
enogastronomia)
Tecnico dei Servizi di Sala e di Vendita (per chi proviene dal 3° anno sala e
vendita)
Tecnico dei Servizi di Accoglienza Turistica (per chi proviene dal 3° anno
accoglienza turistica)
Corso IeFP
Con il riordino degli Istituti professionali attuato con Decreto n. 87 del 15.10.2010
e la successiva Intesa tra Stato e Regioni del 16.12.2010, recepita con Decreto del
Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca n. 4 del 18 gennaio 2011
è possibile, sulla base di specifico avviso regionale, che gli Istituti Professionali
accreditati possano presentare la propria candidatura presso la Regione Veneto
per attivare percorsi di istruzione e formazione professionale configurati secondo
la tipologia dell‟offerta sussidiaria complementare che prevede l‟attivazione di
percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) in classi autonome, non
integrate negli ordinari percorsi quinquennali degli Istituti professionali.
La scelta dell‟Istituto “G. Cipriani” di accreditarsi presso la Regione Veneto per
ottenere questo percorso nasce dall‟attenzione che da sempre l‟Istituto rivolge alla
propria utenza che in molti casi manifesta un‟intelligenza pratica capace di
utilizzare strumenti, applicare procedure e porre in atto progetti e un‟inclinazione
verso un apprendimento di tipo operativo e concreto immediatamente spendibile in
termini di abilità e competenze nel mondo del lavoro.
Per questo per il triennio 2014-17 e 2015-18 l‟Istituto propone, in alternativa al
percorso quinquennale, la possibilità di iscriversi a un corso triennale per il
conseguimento di una qualifica regionale.
Un percorso operativo, completo e personalizzato che garantisce ottima
professionalità per l‟inserimento nel mondo del lavoro senza escludere l‟accesso
alla formazione superiore.
Si rivolge in modo particolare ai giovani che mirano ad abbreviare la loro
carriera scolastica per un veloce inserimento nel mondo del lavoro, prevede un
adeguato monte ore di attività d‟aula e un cospicuo numero di ore di esercitazioni
pratiche in laboratorio.
Dopo il biennio comune di Operatore della Ristorazione sarà possibile scegliere
tra due specializzazioni: Preparazione pasti o Servizi di Sala e Bar..
Il percorso si chiude al Terzo anno con il conseguimento della qualifica e la
possibilità di proseguire, passando all‟Istruzione, con un Quarto e Quinto anno di
35
ulteriore specializzazione professionale ottenendo il titolo di Tecnico dei servizi
ristorativi.
PREPARAZIONE PASTI e SERVIZI DI SALA E BAR.
Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche,
economiche e normative nelle filiere dell‟enogastronomia e dell‟ospitalità
alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione
dei servizi.
È in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e
l‟organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di
ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle
attrezzature e alle risorse umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell‟esercizio, le certificazioni di
qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale
orientate al cliente e finalizzate all‟ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei
servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi
enogastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il
patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del
territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
Nell‟articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti
enogastronomici; sa operare nel sistema produttivo, promovendo le tradizioni
locali, nazionali ed internazionali e individuando le nuove tendenze
enogastronomiche.
Nell‟articolazione Servizi di sala e di vendita, il Diplomato è in grado di svolgere
attività operative e gestionali funzionali all‟amministrazione, produzione,
erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative
articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche.
36
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei
mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Nell‟articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire
nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in
relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i
servizi di accoglienza turistico alberghiera anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione
“Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito
specificati in termini di competenze.
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in
relazione alle richieste dei mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche
attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali,
storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all‟organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità,
applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-
alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle tre articolazioni:
Accoglienza Turistica, Enogastronomia, Servizi di sala e vendita conseguono i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di
servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,
utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del
servizio e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per
ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
37
QUADRO ORARIO PRIMO BIENNIO
INSEGNAMENTI GENERALI Ore settimanali
1°anno
Ore settimanali
2°anno
Lingua e letteratura italiana 3 4
Storia 2 2
Lingua inglese 3 3
Matematica 4 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (sc. della terra e biologia) 2 2
Scinze motorie e sportive 2 2
RC o attività integrative 1 1
INSEGNAMENTI AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (fisica) 1 0
Scienze integrate (chimica) 0 1
Scienze degli alimenti 2 2
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore
cucina
3 3
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore
sala e vendita
3 3
Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica 2 2
Seconda lingua straniera (Tedesco, francese o
spagnolo)
2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32
L’assolvimento dell’obbligo al termine del primo biennio
I saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione sono riferiti
ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico-scientifico, asse tecnologico,
asse storico-sociale)
Essi costituiscono "il tessuto" per la costruzione di percorsi di apprendimento
orientati all'acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita
adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze
in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita
lavorativa.
I saperi sono articolati in abilita/capacita' e conoscenze, con riferimento al sistema
di descrizione previsto per l'adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle
Qualifiche (EQF) .
La competenza digitale, contenuta nell'asse dei linguaggi, e' comune a tutti gli assi,
sia per favorire l'accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialita' espressive
individuali.
Si fa riferimento alla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del
38
Consiglio del sette settembre2006.
Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:
"Conoscenze": indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche,
relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche;
"Abilita": indicano le capacita' di applicare conoscenze e di usare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilita' sono descritte come
cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l'abilita' manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);
"Competenze": indicano la comprovata capacita' di usare conoscenze, abilita' e
capacita' personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine
di responsabilita' e autonomia.
Nel Primo Biennio lo studente dell’I.P.S.S.A.R. deve raggiungere le seguenti
competenze trasversali finali:
Obiettivi formativi trasversali (Competenze di cittadinanza) D.M. 22 agosto
2007 n.139
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di
informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in
funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di
studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano,
letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando
linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante
diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) rappresentare eventi,
fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
39
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e
verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e
valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,
contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti
diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
40
QUADRO ORARIO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
In linea con quanto indicato dalla riforma, da quest‟anno anche le programmazione
delle classi terze sono state ridefinite in riferimento alle linee guida e alla mission
dell‟istituto. Sono stati individuati prodotti enogastronomici e territori da
approfondire in attività pluridisciplinari. INSEGNAMENTI GENERALI Ore settimanali
3°anno
Ore settimanali
4°anno
Ore settimanali
5°anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
RC o attività integrative 1 1 1
INSEGNAMENTI AREA DI
INDIRIZZO
Seconda lingua straniera
(Tedesco, francese o spagnolo)
3 3 3
Scienze e cultura degli
alimenti(articolazione enogastronomia e
servizi di sala e vendita)
4 3 3
Scienze e cultura degli
alimenti(articolazione accoglienza turistica)
4 2 2
Laboratorio dei servizi enogastronomici
settore cucina (articolazione
enogastronomia)
6 4 4
Laboratorio dei servizi enogastronomici
settore sala e vendita(articolazione servizi di
sala e vendita)
6 4 4
Laboratorio dei servizi di accoglienza
turistica(articolazione accoglienza turistica)
6 4 4
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva(articolazione
enogastronomia e servizi di sala e vendita)
4 5 5
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva(articolazione accoglienza
turistica)
4 6 6
Tecniche di comunicazione (articolazione
accoglienza turistica)
0 2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
41
ORARIO DELLE LEZIONI
1. Almeno 200 giorni di lezione
2. Viaggi d‟istruzione e visite aziendali (i giorni variano in base alla classe)
3. Orario lezioni: antimeridiane 8.20 - 13.20
4. Pomeridiane 13.25 – 16.20
5. Classi I : 33 ore settimanali
6. Classi II : 32 ore settimanali
7. Classi III: 32 ore settimanali e periodo di ASL (Alternanza Scuola Lavoro) e
una settimana di attività di banqueting. 20 ore
8. Classi IV: 32 ore settimanali e periodo ASL (Alternanza Scuola Lavoro) e
una settimana di attività di banqueting. 20 ore
9. Classi V: 32 ore settimanali e un‟attività di Ristorante Didattico e di attività
di banqueting per un totale di 40 ore.
42
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO-ASL
Da molti anni i tirocini in azienda costituiscono uno dei punti di forza degli
indirizzi di studi professionali. Gli alunni, infatti, sono portatori di una grande
domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che troppo spesso la
scuola tradizionale non riesce a soddisfare. Il rapporto con la realtà aziendale
permette loro di acquisire questo aspetto attraverso “l‟imparare a fare”. Grazie
alle simulazioni in laboratorio ed anche all‟inserimento nella vera realtà lavorativa
del tirocinio previsto dall‟alternanza scuola-lavorolo studente può combinare
diversi saperi.
La recente Legge 107 del 13 luglio 2015 ha incrementato a 400 le ore dedicate al
tirocinio in azienda. Questo permette allo studente di effettuare un confronto col
tessuto economico del territorio e superare l‟autoreferenzialità tipica della scuola,
per un maggior numero di ore lavorative.
L‟attività di alternanza d‟istituto viene inserita nel curriculum degli allievi ed è
finalizzata a motivare e rimotivare gli studenti, a creare un nesso più stretto fra
quanto gli studenti apprendono in classe e quanto possono apprendere nel mondo
del lavoro.Gli studenti che si iscrivono agli istituti professionali, sono portatori di
una grande domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che
troppo spesso la scuola, da sola, non è in grado di soddisfare.
In questa prospettiva di apprendimento l‟ alternanza costituisce una vera e propria
combinazione tra la formazione d‟aula e le esperienze professionali, assistite, sul
posto di lavoro. Questo percorso “unitario” progettato fra scuola ed azienda ha
come suo fine mettere nella condizione gli studenti di acquisire attitudini,
conoscenze e competenze per lo sviluppo della loro formazione professionale e
culturale.
L‟Alternanza Scuola-Lavoro è prevista per tutte le classi durante il terzo ed quarto
anno e completata nell‟ultimo anno di studi. Il tirocinio in azienda si svolge in
quattro settimane;per il corso IeFP sono previste due settimane in azienda, sin dal
secondo anno di studi, l‟alternanza è completata durante il terzo e ultimo anno di
studi.
Durante le settimane di tirocinio gli studenti sono inseriti in aziende del comparto
ristorativo ed alberghiero in modo continuativo e parte dei moduli curricolari
vengono svolti in azienda; la valutazione di tale attività e delle competenze
acquisite in azienda viene svolta in parte dai docenti del consiglio di classe e in
parte dai tutor aziendali che hanno seguito gli studenti nel loro percorso lavorativo.
e-mail: [email protected]
Referenti:Prof. Gian Piero Manca – Prof.ssa Tiziana Doni
43
OPPORTUNITÀ EDUCATIVE E PERCORSI DIDATTICI SCELTI PER
MIGLIORARE L'OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA
La scuola predispone attività di recupero per tutte le classi al termine del primo
trimestre nel mese di gennaio: si tratta di un‟attività di ripasso che viene attività
solo nelle classi e nelle discipline dove sono presenti studenti con insufficienze. Al
termine del ripasso viene somministrata una verifica per accertare il superamento
del debito.
BANCA DEL TEMPO
Nell‟ottica del miglioramento continuo dell‟offerta formativa ed in linea con
quanto previsto dall‟autonomia, il Collegio dei docenti dell‟IPSSAR G. Cipriani
con delibera n 15 del 9 settembre 2013 ha formalizzato l‟istituzione della “Banca
del tempo” .
La legge Bassanini sull‟autonomia delle istituzioni scolastiche (art.21
l.59/1997c.8) sottolinea che “l'autonomia organizzativa è finalizzata alla
realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia
del servizio scolastico, …OMISSIS… Essa si esplica liberamente, anche mediante
superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell'unitarietà del
gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo
finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e
temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello
nazionale, la distribuzione dell'attività didattica in non meno di cinque giorni
settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti
previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti invece che in cinque
giorni settimanali anche sulla base di un'apposita programmazione
plurisettimanale.”
Sulla base della norma è nata l‟idea della “Banca del tempo” dove i docenti
depositano le ore a disposizione che si vengono a creare nei periodi di inizio anno
scolastico quando ancora non si attivano i pomeriggi e i docenti spostano l‟orario
al mattino rimangono a disposizione oppure nel mese di maggio quando le classi
3^ e 4^ sono in Alternanza Scuola Lavoro. Le unità orarie di 60 minuti previste
disponibili vengono depositate nella Banca fin dalla seconda settimana di lezione
nel mese di settembre (Delibera N°16). I docenti che hanno depositato le ore si
rendono disponibili a supplire i colleghi assenti, o per attività di recupero,
potenziamento e per la realizzazione di progetti .
L‟istituzione della “Banca del tempo” risolve così la forte criticità della riduzione
dei finanziamenti statali assegnati alle scuole di ogni ordine e grado provvedendo
a mettere in pratica i criteri di efficienza ed efficacia nell‟ottica dell‟ottimizzazione
delle risorse umane e finanziarie. La scuola pur con la riduzione delle risorse
continua a funzionare garantendo la normale attività ed arricchendo l‟offerta
formativa.
Lo sforzo dei docenti di contribuire in modo volontario alla soluzione di bisogni
44
organizzativi, formativi e finanziari viene ricompensata assegnando momenti di
riposo (ore o giornate libere) senza danno per l‟amministrazione e l‟attività
didattica in quanto sono usufruite quanto i docenti non hanno le classi. La
restituzione del tempo avverrà, infatti, preferibilmente nel mese di maggio quando
le classi terze e quarte non sono presenti a scuola, o nelle giornate dedicate ai
viaggi di istruzione o alle visite aziendali.
PROGETTO PER L’INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA
LABORATORIALE DI ACCOGLIENZA TURISTICA,
ENOGASTRONOMIA, SALA E VENDITA
Il progetto è strutturato per testare la capacità della scuola di rinnovare l‟attività
didattica, in particolar modo l‟attività laboratoriale finalizzata allo sviluppo
nell‟alunno di competenze professionali ad un livello più elevato, in un ambito il
più possibile vicino alla realtà lavorativa.
Il progetto parte da alcuni principi, ormai consolidati, relativi all‟attuale
organizzazione delle attività pratiche:
La diminuzione delle ore di lezione per le attività pratiche (rischio di
perdere l‟identità di istituto Prof.le Alberghiero);
I limiti delle esercitazioni pratiche simulate;
La disponibilità di studenti con età ed esperienza lavorativa significativa
(3°-4°anno, anno 5°);
La disponibilità di laboratori (front office, bar centrale) con presenza di veri
clienti;
La disponibilità di laboratori di produzione (lab. panificazione – lab. cucina
4) per vendita a clienti interni (bar centrale e sala ristorante 4 (vedasi
precedenti esperienze di vendita di prodotti e di ristorante didattico aperto al
personale interno).
Le esperienze degli Istituti alberghieri europei che gestiscono con i propri
studenti la ristorazione e l‟accoglienza;
La possibilità di valutare le competenze degli allievi in situazioni operative
reali.
PROGETTO DISPERSIONE – SOSTEGNO ALLO STUDIO
Il nostro Istituto porta avanti importanti iniziative nell'ambito della lotta alla
dispersione scolastica e al fenomeno degli abbandoni; interventi mirati
all'ampliamento dell'offerta formativa.
45
Per arginare il fenomeno della dispersione scolastica, viene monitorato il disagio
scolastico con l‟aiuto dei Docenti dei Consigli di Classe. Soprattutto durante il
primo anno di studio, i ragazzi incontrano difficoltà di vario tipo legate
all‟inserimento o alle lacune che impediscono loro di applicarsi con profitto allo
studio. Una volta individuati gli alunni che necessitano di un sostegno allo studio,
vengono avviati colloqui con le famiglie e attivati corsi di varie discipline in cui,
docenti dell‟Istituto lavorano principalmente sulla motivazione ed il metodo di
studio.
Finalità del progetto dispersione:
La prevenzione, intesa come attività educativa volta a sollecitare l'esprimersi e
l'attuarsi di tutte
le potenzialità dell'alunno.
Facilitare il processo formativo di studenti già provati da esperienze scolastiche
negative
Creare uno spazio dove siano facilitati i momenti d‟ascolto reciproco rispetto a
problemi tanto a livello individuale quanto a livello di gruppo.
Tale attività rivolta agli alunni di classe prima viene seguita da un gruppo di
docenti in incontri con piccoli gruppi di ragazzi per la rimotivazione allo studio
Sempre con lo scopo di favorire l‟inserimento degli alunni in difficoltà e prevenire
l‟abbandono precoce , da anni il nostro Istituto per instaurare concretamente e da
subito un rapporto costruttivo e di sintonia tra scuola, alunni e famiglie si propone
l‟attività di accoglienza.
PROGETTO ACCOGLIENZA All‟inizio di ogni anno scolastico, per le classi prime, viene attuato un periodo di
“accoglienza” affinché gli allievi abbiano modo di conoscere le persone, i
regolamenti e gli ambienti nuovi, e gli insegnanti i nuovi alunni, per un miglior
inserimento nelle scuola superiore. Tutti gli insegnanti che compongono i Consigli
di classe prima sono chiamati a partecipare attivamente alle varie attività proposte
nella prima settimana di scuola. Nei mesi di ottobre e novembre sono inoltre
previste due uscite degli alunni di classe prima, accompagnati da alunni delle
classi del settore Accoglienza Tustica che faranno da guide alla scoperta della
città di Adria e del Museo Archeologico.
Il Progetto prevede anche un incontro, prima dell‟inizio delle lezioni, con tutti i
genitori degli alunni di classe prima in cui il Dirigente, i suoi collaboratori e i
docenti referenti di progetti, illustrano le finalità dell‟istituto, il POF, i regolamenti
di Istituto e i progetti di supporto agli alunni che saranno attivati nell‟anno
scolastico ed i genitori hanno la possibilità di rapportarsi con i coordinatori delle
classi.
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOLOGICA
L‟attività del C.I.C. presso l‟Istituto IPSSAR “ G. Cipriani” di Adria impiega 3 psicologi clinici.
46
Tale servizio garantisce agli studenti tre ore settimanali di sportello suddivise in tre giorni
diversi. Gli adolescenti che vogliono accedere individualmente al servizio devono presentare il
previsto modulo di consenso informato debitamente compilato e firmato da un
genitore/affidatario.
La scuola, insieme alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione
dell‟individuo, uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico,
psicologico, relazionale) dei nostri ragazzi.
La scuola, infatti, non è e non può essere il luogo dove avviene la pura e semplice trasmissione
delle nozioni, dove ci si limiti a fornire informazioni rispetto a questa o quella materia.
Al contrario, la scuola è un luogo di vita, dove si sperimentano molteplici incontri tra coetanei,
dove si impara la convivenza civile e a relazionarsi con gli adulti. Alcune di queste esperienze si
tramutano in importanti occasioni di crescita che verranno ricordate negli anni, altre si
risolveranno con il ciclo di studi, altre, infine, potrebbero produrre contrasti, disagi, sofferenza.
Il servizio di consulenza e informazione psicologica è stato predisposto principalmente per
sostenere studenti in difficoltà, ma dà anche spazio di ascolto sia agli insegnanti che ai genitori.
Tale sportello, in genere attivo nell‟orario scolastico e gratuito per gli studenti e rappresenta
un‟occasione di avvicinamento ad una preziosa figura di aiuto offrendo nel corso dell‟anno
scolastico ad ogni studente la possibilità di sperimentare il valore della riflessione guidata.
Il servizio offre una consultazione psicologica breve finalizzata a ri-orientare l‟adolescente in
difficoltà. La riflessione con l‟esperto permette di ridurre la confusione, ristabilire ordini di
priorità sulla base dei valori del ragazzo, focalizzare le proprie esigenze tenendole separate dalle
pressioni di tipo sociale cui l‟adolescente è sensibile.
La tutela offerta dalla segretezza professionale e il clima di non giudizio contraddistinguono la
professione dello psicologo. La rielaborazione nella relazione attraverso un ascolto attento,
empatico e non giudicante, e l‟attenzione agli aspetti meno manifesti del parlare e dell‟agire,
permettono una reale comprensione delle vicende del proprio mondo interiore, delle risonanze
emotive che esse hanno per l‟adolescente, promuovendo l‟instaurarsi di una relazione
privilegiata e significativa, sede di reale ascolto ed apprendimento.
Le principali funzioni dello sportello di ascolto all‟interno della scuola può essere individuata
nelle seguenti attività :
- costituire un‟opportunità per favorire delle riflessioni
- promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi
- costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di aiuto
- costituire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo
Lo sportello d‟Ascolto non si delinea, come un percorso psicoterapico e prevede in genere un
massimo di 3-4 incontri per studente, in genere sufficienti per consentirgli di focalizzare le
soluzioni attuabili, a riscoprire le proprie potenzialità inespresse, ad uscire dall‟impasse che in
alcuni momenti della vita causa passività e sofferenza. Le attività di ascolto rivolte agli alunni
sono effettuate seguendo il metodo del colloquio psicologico, accogliendo il richiedente in
47
spirito di non-giudizio, indirizzandolo nell‟analisi del problema e nella comprensione del suo
vissuto.
In sintesi, l‟attivazione di questo Servizio sarà un‟occasione per i ragazzi:
di ascolto
di accoglienza e accettazione
di sostegno alla crescita
di orientamento
di informazione
di gestione e risoluzione di problemi/conflitti.
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Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.) IPSSAR G. Cipriani Adria A.S. 2015-2016
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08.09.2015
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 08.09.2015
Direttiva M. 27/12/2012, C.M. n.8 6/03/2013, nota prot. 1551 27/6/2013 e nota prot. 2563
22/11/2013
Finalità
Il Piano per l‟inclusività si propone di raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi
dall‟Istituto “G. Cipriani” per affrontare le problematiche relative all‟inclusività degli alunni con
BES.
Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che
presentano situazioni che richiedono interventi individualizzati non necessariamente supportati
da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da
rendere indispensabile un intervento didattico personalizzato con l‟obiettivo di sostenere
l‟allievo nel suo percorso di studi e permettergli di completare con successo la sua carriera
scolastica.
Il panorama dei Bisogni Educativi Speciali è molto ampio, non si riferisce solo a cause
specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati
con la naturale maturazione del ragazzo o con percorsi didattici individualizzati. Si può trattare
di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi,
di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché alunni di
recente immigrazione appartenenti a culture diverse.
Le linee di intervento, che l‟istituto “G. Cipriani” propone vengono declinate in ordine alle
diverse tipologie.
L‟anno scolastico 2013-2014, nell‟Istituto, è stato utilizzato per sperimentare e monitorare
procedure, metodologie e pratiche educative a carattere didattico e organizzativo.
Il punto di riferimento, dei docenti che hanno elaborato il Piano, è stata la Direttiva Ministeriale
27 dicembre 2012 “Strumenti d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica” che delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all‟apprendimento per tutti
gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L‟Inclusione scolastica vuole essere il
processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo
possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie
potenzialità. Pertanto sulla base dell‟analisi del tessuto sociale nel quale il nostro Istituto è
inserito si è cercato di realizzare un progetto mirato, atto a sostenere in modo adeguato alunni
con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione.
La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con
nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall‟altra si trova ad operare
anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale.
Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto che, non sempre, è in
grado di fornire le strategie e gli interventi necessari per il successo formativo di questi studenti.
A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur
essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto hanno evidenziato
in corso d‟anno cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione,
ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari
casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale
49
I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:
• alunni con disabilità
• alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
• alunni con deficit del linguaggio
• alunni con disturbo oppositivo provocatorio
• alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• alunni con disagio socio-culturale
• alunni stranieri di recente immigrazione
• alunni stranieri di non recente immigrazione ma con difficoltà di apprendimento linguistico
Il presente Protocollo intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le
azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.
Soggetti coinvolti Dirigente Scolastico, personale docente, personale ATA, docente referente per la disabilità,
docente referente per alunni stranieri, GLH d‟Istituto, Ulss, famiglie ed altri enti presenti sul
territorio.
- Dirigente Scolastico
E‟ garante del processo di integrazione ed inclusione degli alunni con BES,gestisce e
coordina tutto il sistema;
E‟ corresponsabile delle decisioni relative all‟individuazione degli alunni BES;
Convoca e presiede il GLI e il GLHI;
Organizza la formazione dei docenti;
Supervisiona l‟operato delle F.S. e dei Docenti Referenti.
- Consiglio di classe
Hanno il compito dirilevare tutte le certificazionidi alunni BES (disabilità, DSA, altre
certificazioni), verbalizzarle e redigere i PEI (alunni disabili), i PDP(alunni DSA)o i PEP
(alunni di recente immigrazione).
- GLH d’Istituto e GLI
Il GLHIsi occupa prevalentemente di formulare progetti per la continuità fra ordini di scuola;
elaborare progetti specifici per i soggetti disabili in relazione alle tipologie, assegnare i docenti
di sostegno e gli educatori/assistenti alle classi.
Al GLHI competono anche le problematiche relative a tutti i BES, tale gruppo di lavoro viene
denominato GLI (Gruppo di lavoro per l'inclusione).
A tale scopo i suoi componenti sono composti da tutte le risorse specifiche e di coordinamento
presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti, assistente alla comunicazione, docenti
“disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle
classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola), in modo
da assicurare all‟interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di
50
miglioramento intraprese e un‟efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità
all‟interno delle classi (CM n. 8 del 6 marzo 2013).
- Assistente alla comunicazione e Assistente specialistico
L‟intervento è attivato in presenza di alunni con minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne
riducano o impediscano l'autonomia e la comunicazione.
L‟assistente alla comunicazione opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi
Speciali, soprattutto nell‟area dell‟autonomia personale, dell‟autosufficienza di base, della
generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora
alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Inclusione Scolastica con
ilConsiglio di Classe.
L‟assistente specializzato ha come obiettivo il raggiungimento dell‟autonomia e della
comunicazione personale del minore diversamente abile. Facilita l‟integrazione scolastica, il
diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell‟apprendimento, nella comunicazione, nelle
relazioni, nella socializzazione.
- Personale non docente
I compiti del personale non docente sono relativi all‟ambito dell‟assistenza fisica al disabile
nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne
alla scuola in collaborazione con i docenti.
- Il territorio
Il territorio, dove sono presenti agenzie educative extrascolastiche, è una risorsa importante per
il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso e continuità alle
attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell‟alunno.
- Docenti referenti:
il Docente referente per ALUNNI DISABILI collabora con il Dirigente e con il personale
della scuola per svolgere:
azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti ed educatori nell’area del sostegno;
azione di coordinamento con l’equipe medica (G.O.) e il GLH provinciale;
coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica e dei PEI;
azioni di coordinamento del GLH d’Istituto e GLI;
ricerca di materiali didattici adatti a sostenere l’attività del docente di sostegno;
individuazione di strategie educative adeguate ai singoli casi;
aggiornamento costante sul profitto scolastico degli alunni certificati;
operazioni di monitoraggio;
il Docente referente per ALUNNI DSA e BES collabora con il Dirigente e con il personale
della scuola per svolgere:
pianificazione degli incontri famiglia-docenti;
coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato;
individuazione di adeguate strategie educative;
ricerca e produzione di materiali per la didattica;
collaborazione nelle attività di formazione per i docenti;
coordinazione dei laboratori e attività di studio assistito pomeridiano predisposti
all’interno dell’istituto;
operazioni di monitoraggio.
Inoltre collabora con il referente per l’integrazione degli alunni stranieriper:
coordinamento incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale;
51
coordinamento stesura PEP;
ricerca di materiale per la didatticaspecifica per alunni di recente immigrazione;
individuazione di adeguatestrategie educative per una personalizzazione della didattica.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) Gruppo integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola. I compiti
propri del GLH d‟Istituto si estendono alle problematiche relative agli alunni con Bisogni
Educativi Speciali.
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola che lavora per l‟inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle
esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d‟inclusione nella
scuola,inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto .
In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza
preventiva delle varie tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare.
E‟ indispensabile, quindi, formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al
raggiungimento del successo formativo.
Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:
Individuazione alunno con B.E.S.
• Consiglio di Classe
• Riconoscimento del bisogno specifico
• P.D.P.
• Azioni che si intendono intraprendere
• Verifiche
• Riprogettazione in base ai risultati delle verifiche
• Risorse
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione chiara e motivata) da parte del Consiglio di
classe è il primo momento della “storia inclusiva” dell‟alunnocon BES diverso dalla disabilità o
da un DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a
disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva
Ministeriale del27/12/2012).
Piano annuale inclusività
Alunni con Disturbo Specifico d’ApprendimentoIndicazioni normative Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha
stabilito quanto segue:
L'obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti;
L'indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l'équipe di
lavoro e l'esperienza nel campo);
L'indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il
31 marzo;
La proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l'altro, indicazioni
operative chiare per la prassi didattica.
Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe: - La diagnosi non deve risalire a più di 3 anni (controllo del coordinatore di classe in
segreteria didattica) e deve essere rinnovata nei passaggi di gradi scolastici;
- Entro 3 mesi dall'inizio dell'anno bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della
documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. Nel PDP sono
elencate tutte le misure compensative e dispensative che il consiglio di classe decide di
52
adottare per l‟alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che
si ritengano opportuni.
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte
le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine biennio. - Nei consigli di classe di ottobre verrà redatta una bozza di PDP che il coordinatore
successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori e, se disponibili, agli specialisti
sanitari. Il Consiglio di classe, nella seduta di novembre, apporterà le eventuali
modifiche prendendo atto delle indicazioni della famiglia e degli operatori sanitari, e
predisporrà il PDP.
- Il PDP dovrà essere firmato dal Dirigente Scolastico, dal Consiglio di classe, dalla
famiglia.
- Si prevedono incontri periodici con la famiglia.
- Tutte le misure adottate dalla scuola vanno scritte nel POF.
- Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola
deve darne comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti.
Piano annuale inclusività Alunni con Bisogni Educativi Speciali Presentazione dell'alunno (incontro Dirigente, docenti referenti, insegnanti, GLI, personale
non docente) (settembre/ottobre).
Il GLId‟istituto si riunisce all‟inizio e alla fine dell‟anno scolastico.
Rilevazione delle difficoltà Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a
rischio” attraverso incontri con i Consigli di classe. I docenti saranno invitati a dare tutte le
notizie, le eventuali certificazioni e altri materiali che riterranno necessari.
Le segnalazioni potranno avvenire, in corso d‟anno, qualora se ne presenti la necessità. La
scheda alunno elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata al Dirigente Scolastico.
Il D.S. e il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al
consiglio di classe coinvolto valuteranno un primo approccio di intervento.
Pianificazione dell'intervento Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l‟intervento e, se necessario,
predispone il piano personalizzato o le modalità di intervento adeguate.
Attivazione di esperti (senecessario).
Raccordo scuola/famiglia.
Intervento Attuazione del piano concordato.
Verifica e valutazione dell’intervento Al fine di verificare l‟andamento dell‟intervento e la necessità di eventuali cambiamenti, si
terranno incontri periodici nell‟ambito dei Consigli di classe.
Documentazione PDP, interventi, percorsi, verifiche, incontri con esperti ed operatori saranno tutti documentati e
raccolti nel fascicolo personale riservato dell‟alunno.
Elaborazione del Piano di Inclusione Scolastica: incontri insegnanti, equipe medica, famiglia,
assistente alla comunicazione, personale non docente.
Gli incontri sono pianificati e condotti dal docente di sostegno con i docenti di classe, in ottobre.
Tra le funzioni descritte nella circolare operativa del MIUR rientra l‟elaborazione di una
proposta di Piano Annuale per l’Inclusivitàriferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al
termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). A tale scopo, il Gruppo procederà ad
un‟analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati
nell‟anno appena trascorso e formulerà un‟ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse
specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale dellascuola
53
nell‟anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato
ai competenti Uffici dell‟USR per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni
territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli
Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte
con gli Enti Locali. A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole
globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall‟ art 19 comma 11 della Legge n.
111/2011.
Valutazione in itinere dell'andamento didattico(marzo e/o maggio).
- Per quanto riguarda i criteri di valutazione si terrà conto:
- della situazione di partenza, evidenziando le potenzialità dell‟alunno;
- delle finalità e degli obiettivi da raggiungere;
- degli esiti degli interventi realizzati;
- del livello globale di crescita e preparazione raggiunto.
Piano annuale inclusivitàProtocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri
Obiettivi
Il Protocollo d‟accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti.
Contiene le indicazioni riguardanti l‟inserimento degli alunni immigrati e, quando possibile, la
loro storia, traccia in linea di massima le fasi dell‟accoglienza e delle attività di facilitazione per
l‟apprendimento/consolidamento della lingua italiana, stabilisce i criteri di massima per la
valutazione degli apprendimenti e delle competenze.
E‟ uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto annualmente sulla base delle esperienze
realizzate da tutti i docenti.
Il Protocollo d‟accoglienza si propone di:
definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni
stranieri;
facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione.
In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai
docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare:
- la formazione temporanea di piccoli gruppi omogenei per conoscenza della lingua per
specifiche esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2);
- l‟inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio (CTP,
Fondazione Agnese Baggio)
La Progettazione del curricolo Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell‟apprendimento linguistico e
“disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili:
ore a disposizione/sportello/altro…
risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal
Ministero
risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio
risorse economiche dell’Istituto
I docenti di classe potranno concordarecon le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione
linguistica per l‟apprendimento della lingua italiana.
Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente
dall‟estero e “non alfabetizzati”.
Obiettivi prioritari saranno l‟acquisizione di una buona competenza nell‟Italiano scritto e
54
parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per
l‟integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di
Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata.
La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell‟alunno ed in
risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L‟attività
dei docenti coinvolti nell‟inserimento potrebbe avere lo scopo di:
- facilitare l‟apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-
classe per tutto il tempo scuola;
- rilevare i bisogni specifici di apprendimento;
- semplificare, se necessario,il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di
un‟altra lingua straniera oltre all‟Italiano;
- individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.
La Valutazione Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:
- prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
- valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
- tenere conto che l‟alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa
al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e
ai contenuti del curricolo comune;
- predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguata
Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità
A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: n°
1. Disabilità con D.F. (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 60
Minorati vista 1
Minorati udito 1
Psicofisici 51
2. Disturbi evolutivi specifici (con relazione clinica)
Disturbi del linguaggio
DSA 46
ADHD/DOP 2
Altro
3. Borderline cognitivo (con relazione clinica)
4. Svantaggio (segnalazione CdC) - indicare il disagio prevalente
19
Socio-economico
Linguistico-culturale 15
Disagio comportamentale/relazionale 20
Altro
Totali
N° PEI redatti dai GLHO 53
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 42
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
N° di PEP redatti dai consigli di classe per studenti di recente immigrazione
SI NO NOTE
55
Nella MISSION d‟istituto espressa nel POF compare
riferimento ad alunni con BES x
B. RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE
Sono previste FS per alunni con BES x
E‟ già stato costituito il GLI x
Da chi è composto il GLI
Referente di plesso
Referente DSA x
Referente alunni certificati
L.104 x
Referente Intercultura x
Rappresentante sos x
FS x
Docente curricolare x
Genitore x
Rappresentante Azienda
ULSS x
Operatori Provincia x
Altro
C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI
Attraverso… SÌ NO NOTE
Coordinatori di classe/sezione Partecipazione a GLI x
Rapporti con famiglie x
Tutoraggio alunni x
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
x
Altro:
Docenti con specifica
formazione/docenti con
specializzazione
Partecipazione a GLI x
Rapporti con famiglie x
Tutoraggio alunni x
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
x
Altro:
Altri docenti Partecipazione a GLI x
Rapporti con famiglie x
Tutoraggio alunni x
Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica
inclusiva
x
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA SI NO NOTE
Assistenza alunni disabili x
56
Progetti di inclusione /
laboratori integrati x
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie SI NO NOTE
Informazione /formazione su
genitorialità e
psicopedagogia dell‟età
evolutiva
x
Coinvolgimento in progetti
di inclusione x
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
x
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla sicurezza
SI NO NOTE
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
sulla disabilità
x
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
su disagio e simili
x
Procedure condivise di
intervento sulla disabilità x
Procedure condivise di
intervento su disagio e simili x
Progetti territoriali integrati x
Progetti integrati a livello di
singola scuola x
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
(cooperative)
Progetti territoriali integrati X Amici di Elena,
Corte
Carezzabella
Progetti integrati a livello di
singola scuola
X Adria uno
H. Formazione docenti interna
Strategie e metodologie
educativo-didattiche a
prevalente tematica inclusiva
x
Didattica interculturale /
italiano L2 x
57
Psicologia e psicopatologia
dell‟età evolutiva x
H. Formazione docenti in rete/esterna
Strategie e metodologie
educativo-didattiche a
prevalente tematica inclusiva
x
Didattica interculturale /
italiano L2 x
Psicologia e psicopatologia
dell‟età evolutiva x
I. AZIONI
L‟Istituto prevede progetti
rivolti agli alunni con BES x
Esiste un protocollo di
identificazione precoce di
possibili difficoltà
x
Se NO l‟identificazione è
delegata al singolo insegnante x cdc
Esiste un protocollo di
potenziamento x
Se NO il potenziamento è
delegato al singolo insegnante
Esiste un protocollo di
valutazione post-potenziamento x
Se NO la valutazione è delegata
al singolo insegnante
Viene utilizzato un modello di
segnalazione x
Se SI è condiviso tra
Istituti x
CTI x
AULSS x
Il modello segue le linee ICF x
Nel sito d‟Istituto esiste un‟area
relativa ai BES x
Nel sito sono elencati i contatti
per lo sportello BES
provinciale
x
Esiste nell‟Istituto uno
sportello che riguarda i
Bisogni educativi speciali
Per insegnanti x
Per genitori x
Per alunni x
58
L. MATERIALI DIDATTICI/LABORATORI
Riviste specializzate x
Prove per identificazione
precoce delle difficoltà x
Software x
Libri/Manuali per
l‟intervento di recupero x
Audiolibri x
Notebook in classe per gli
alunni con BES x
LIM x
Laboratori x
% di LIM per n. di classi …….
M. VALUTAZIONE
È previsto un sistema di valutazione dell‟Inclusività dell‟istituto
Se SI la valutazione viene
effettuata da
Insegnanti x
Genitori x
Alunni x
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel
cambiamento inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟interno della
scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l‟organizzazione delle
attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l‟ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
59
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno
scolastico 2015/16
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo
Collegio dei Docenti – Dirigente Scolastico – Collaboratori del dirigente Scolastico
Le nostre Risorse
Nella scuola opera da anni il Gruppo di Lavoro per l‟Handicap, nominato dal Dirigente
scolastico e costituito da tutte le componenti che contribuiscono all'integrazione dei
ragazzi (Dirigente scolastico, alcuni insegnanti curricolari e di sostegno, rappresentante
dei genitori, rappresentante del personale ATA, operatori ASL).
A seguito dell‟emanazione della Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti
d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l‟inclusione scolastica” e della Circolare ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561,
è stata attuata l‟estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio d‟istituto (Glhi)
alle problematiche relative a tutti i Bisogni educativi speciali (Bes), con la conseguente
integrazione dei componenti del Glhi e trasformazione dello stesso in Gruppo di lavoro
per l‟inclusione (Gli) al fine di svolgere le “seguenti funzioni”:
• promuovere una cultura dell‟integrazione per venire incontro ai bisogni di tutti gli
studenti del “Cipriani”;
• elaborare, tenere aggiornato e verificare il progetto di Istituto sull‟integrazione dei
portatori di disabilità;
• proporre e formulare criteri di ripartizione delle risorse per l‟integrazione (docenti di
sostegno, P.E.I., e P.D.P, tutor) in base alle indicazioni degli insegnanti di sostegno, dei
docenti esperti e della Dirigenza che conoscono i singoli casi;
• promuovere azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori, del territorio nei
confronti degli alunni diversamente abili e degli alunni Bes;
• collaborare alla pianificazione di specifici progetti anche in riferimento all‟analisi e al
reperimento delle risorse finanziarie ad essi necessarie;
• proporre al Dirigente Scolastico e al Consiglio d‟Istituto l‟acquisto di attrezzature,
sussidi e materiale didattico destinati ad una didattica individualizzata che tenga conto di
tutte le necessità dei nostri alunni.
GLI:
Rilevazioni
BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del
livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate
dalla
Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per
l‟Inclusività)
riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il
mese di giugno)con supporto/apporto delle Figure Strumentali e cdc.
.
Commissione BES:
Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida
PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativeai BES.
Il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione si riunirà in seduta plenaria (con la partecipazione di
tutti i membri) due volte l'anno approssimativamente all‟inizio dell‟anno scolastico
(assegnazione delle risorse), e prima del temine dell‟anno scolastico (pianificazione delle
60
attività d‟inclusione dell‟anno scolastico successivo e richiesta delle risorse)
Le sole componenti docente ed educativa (tutti gli insegnanti di e, nella misura prevista
dai rispettivi orari di servizio, tutti gli educatori) si riuniranno invece più volte l‟anno in
incontri di dipartimento per la concreta organizzazione delle attività scolastiche che
coinvolgono gli alunni in situazione di disabilità e bisogni d‟inclusione: definizione di
linee educative e didattiche condivise, organizzazione dell'orario, pianificazione dei
laboratori, verifica in itinere e conclusiva del lavoro svolto, formulazione dei progetti di
accoglienza per gli alunni nuovi iscritti, redazione di bozza di documentazione per UST
ed Enti locali..
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
A tale scopo il docente referente per l‟inclusione avrà anche i compiti:
stabilire contatti con Enti che operano sul territorio per organizzare attività integrative;
curare i contatti con l‟ULSS per l‟organizzazione di incontri di informazione e
formazione:
partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟inclusione e segnalare
eventuali iniziative di
formazione ai colleghi;
monitorare il coretto utilizzo e funzionamento delle risorse e delle attrezzature a
disposizione
dell‟inclusione, segnalando alla Dirigenza eventuali problemi ma soprattutto coinvolgere
e promuoverne
l‟utilizzo a tutti i livelli;
raccogliere ed archiviare la documentazione e la modulistica elaborata dal GLI e
promuoverne un
concreto utilizzo e favorire così una mentalità d‟inclusione.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il GLI avrà il compito di elaborare una Strategia operativa e di valutazione, da monitorare
costantemente in modo da apportare interventi migliorativi, articolata nelle seguenti fasi :
1. Attivare una Procedura per l‟orientamento degli studenti in fase di preiscrizione e per la
predisposizione
dell‟accoglienza.
2. Costruzione di Protocolli d‟Inclusione e costruzione del progetto individualizzato,
3.Rilevazioni documentate e raccolte nel fascicolo personale riservato dell‟alunno inerenti alle
programmazioni individuate
4. Predisposizione di schede di rilevazione, piani didattici e attestati di competenze in uscita.
Gli incontri saranno fissati dal Dirigente o dal docente referente. I docenti daranno indicazioni in
tal senso alla famiglia. L‟incontro si svolgerà alla presenza di almeno due docenti che
redigeranno opportuno verbale. I docenti di classe, coadiuvati dal docente referente o da un
Tutor nominato dal Dirigente (per i D.S.), dal docente di sostegno per gli alunni disabili,
redigeranno il PDP o il PEI che sarà consegnato in Presidenza entro il mese di novembre dai
docenti di classe.
Valutazione in itinere dell’andamento didattico
Gli incontritra insegnanti di classe, Dirigente e docente REFERENTE saranno effettuati in
gennaio e maggio. Le rilevazioni documentate raccolte nel fascicolo personale riservato
dell‟alunno inerenti al PDP o al PEI, agli incontri con l‟equipe medica e con la famiglia.
Consapevole che al progetto di vita di ogni ragazzo devono partecipare tutte le risorse del
61
territorio, l‟Istituto si giova della collaborazione con diversi soggetti esterni alla scuola
relativamente a:
• incontri periodici con l‟equipe medica per gli alunni disabili;
• attività educativo-riabilitative individuali o a piccolo gruppo condotte dagli OSS dell‟Azienda
Sanitaria Locale o dai Servizi territoriali in orario scolastico ed extra-scolastico;
• attività di laboratorio;
• attività sportive;
• altre forme di valorizzazione delle risorse territoriali attualmente in essere sono rappresentate
dalla forme di collaborazione da individuare con i CTS.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
DOCENTI DI SOSTEGNO
Supportano i docenti della classe in attività inclusive quali: lavori in piccoli gruppi di livello,
apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali per rinforzare abilità e
conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni.
REFERENTE GLHI
Tiene i contatti con l‟ASL e con gli altri Enti esterni all‟Istituto; propone al Dirigente Scolastico
l‟orario degli Insegnanti di sostegno, sulla base dei progetti formativi degli alunni, delle richieste
dei consigli di classe e dei desideri espressi dagli insegnanti stessi; cura la documentazione
relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la sicurezza ai sensi della tutela dei
dati personali e sensibili dell'Istituto; partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari,
personalmente o delegando il Coordinatore di classe; cura l‟espletamento da parte dei consigli di
classe o dei singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti; convoca i consigli di
classe, d‟intesa con il Dirigente Scolastico e i Coordinatori, per discutere questioni attinenti ad
alunni con handicap; partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟handicap.
REFERENTE DSA
Fornisce informazioni e ricerca materiali didattici sulle difficoltà di apprendimento; mette a
disposizione della scuola la normativa di riferimento; organizza una mappatura degli allievi con
disturbo specifico d‟apprendimento; si pone a disposizione dei consigli di classe per impostare il
percorso specifico; organizza corsi di formazione sui disturbi di apprendimento, sullo screening
e sulla didattica specifica; organizza, nell‟ambito degli incontri di continuità, il passaggio
delle informazioni degli allievi che si iscrivono ad altra scuola; partecipa agli incontri con le
famiglie e/o Servizi Sanitari; si occupa delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/USR/CTS.
REFERENTE BES
Favorisce la relazione con la famiglia e con gli eventuali operatori sociosanitari e assistenziali;
predispone interventi specifici per gli alunni in difficoltà; promuove l'integrazione socio-
affettiva
-culturale in un clima di accoglienza e integrazione; cura le relazioni e il coordinamento del
C.d.C. con la famiglia, per quanto riguarda la predisposizione del PDP, dei risultati e della
valutazione, promuovendo coinvolgimento e collaborazione; partecipa agli incontri con le
famiglie e/o Servizi Sanitari; si occupa delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/USR/CTS.
PSICOLOGI SPORTELLO DI ASCOLTO-CIC
Lo sportello di ascolto si pone diversi obiettivi:
fornire un sostegno agli alunni per prevenire e gestire eventuali difficoltà personali o scolastiche;
fornire supporto agli insegnanti con situazioni classe problematiche.
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GRUPPO DEI PARI
Sostengono i compagni in difficoltà consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze abilità e
competenze) che è necessario raggiungere.
PERSONALE ATA
Collabora con il docenti al buon andamento del PAI.
Nel nostro Istituto le attività di supporto e sostegno ai B.E.S. saranno organizzate, al fine di
raggiungere un concreto livello di integrazione ed inclusione scolastica, anche attraverso una più
attenta e articolata progettualità dei percorsi e delle azioni educative che sappiano valorizzare le
professionalità esistenti all‟interno dell‟istituto. Le azioni messe in essere mireranno
all‟osservazione ed analisi delle condizioni individuali e del contesto socio-culturale di
provenienza, con redazione di P.D.P ( anche in via temporanea), che prevedano l‟ eventuale
adozione di strumenti compensativi e misure dispensative in analogia ai D.S.A.. Pur
confermando l‟attuale modello di organizzazione con mantenimento dell'orario funzionale sui
progetti (indicati nei singoli P.E.P.) e dell'orario flessibile sulle attività modulari (tirocini
formativi), si intende aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno
all'interno della classe,
lavorando a classi aperte con lo scopo di: garantire il diritto all‟istruzione e i necessari supporti
agli alunni con DSA e BES; favorire il successo scolastico e prevenire blocchi
nell‟apprendimento dei suddetti alunni; agevolare la piena integrazione sociale e culturale;
ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la formazione umana e
professionale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE
L‟Istituto Cipriani, da diversi anni, è impegnato in attività di sperimentazione per ottenere il
successo formativo di tutti gli alunni attraverso:
- maggiore flessibilità nell'orario dei docenti di sostegno che, sulla base delle loro competenze
specifiche (titolo di studio, formazione ed esperienza pregressa) e dei bisogni degli alunni,
intervengono per alcune ore in classi diverse da quelle di titolarità dove sono richiesti interventi
di compresenza mirati a favore di tutti gli alunni;
- docenti specializzati di aree diverse nella stessa classe per ampliare le risorse a disposizione
degli alunni;
- collaborazione tra docenti specializzati e docenti curricolari per un supporto diffuso all‟interno
delle classi grazie alla condivisione di metodologie didattiche inclusive;
- coinvolgimento dei collaboratori scolastici non solo per l‟assistenza di base, ma anche per la
condivisione di strategie di comunicazione funzionali alla relazione con gli alunni che
manifestano comportamenti problematici e per la collaborazione nei percorsi mirati
all‟autonomia e allo sviluppo di abilità integranti;
- progetti in rete con altre scuole e con EE.LL, Servizi Sanitari, Associazioni al fine di
promuovere processi innovativi e formativi tramite i quali garantire l‟acquisizione delle
competenze necessarie per muoversi in modo nuovo e autonomo nel mondo dell‟inclusione;
- rilevazione e lettura dei bisogni educativi speciali tramite l'utilizzo di diverse metodologie;
- attività di tutoraggio, mediazione culturale, recupero e potenziamento;
- ricerca-azione e didattica laboratoriale per la realizzazione di buone pratiche educative.
Si riportano di seguito le diverse azioni messe in atto dall'Istituto a sostegno degli alunni con
BES.
Fase di accoglienza:
- Funzioni strumentali, Intercultura, Dislessia per l'analisi dei fascicoli personali degli alunni
neoiscritti e della documentazione acquisita: diagnosi pregresse, DF, PDF, PEI, PDP;
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- Riunioni del GLI d‟Istituto per definizione bisogni e individuazione risorse umane e materiali
della scuola e dell‟extrascuola;
- Contatti con la scuola secondaria di primo grado di provenienza dei nuovi iscritti per
informazioni;
- Individuazione di un referente di segreteria per accoglienza e supporto nella compilazione della
modulistica tradotta nelle principali lingue straniere;
- Se necessario distribuzione, alle famiglie degli alunni stranieri, di materiale informativo in
lingua inglese.
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Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Valorizzare il ruolo delle famiglie nella progettazione. La famiglia rappresenta un punto di
riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica di ogni alunno, sia in come fonte di
informazioni preziose, sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed
educazione informale.
Pertanto le famiglie del ragazzo con BES verranno coinvolte direttamente nel processo
educativo
affinché, in accordo con le figure scolastiche preposte, vengano predisposte ed usate le
strumentazioni necessarie per consentire ai ragazzi di seguire con profitto le attività scolastiche
in relazione alle specifiche necessità. La famiglia partecipa alla formulazione del PEI e del PDP,
nonché alle loro verifiche in itinere.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Nei percorsi personalizzati per alunni con BES, (PEI e PDP), vengono individuate modalità di
verifica, che permettono all'alunno di esprimere l'acquisizione dei livelli essenziali
dellecompetenze, e i criteri di valutazione che dovranno essere adottati anche in sede di esame
finale.
In merito agli alunni con disabilità, si sottolinea che:
• le verifiche possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la
classe, sulla base di quanto definito nel PEI;
• un PEI semplificato/facilitato dà diritto al conseguimento del titolo di studio con valore legale;
• un PEI differenziato dà diritto alla sola attestazione delle competenze;
• gli alunni disabili che hanno seguito un percorso didattico individualizzato-differenziato sono
ammessi a sostenere esami di Stato con prove differenziate coerenti con il percorso svolto e
finalizzate unicamente al rilascio dell‟attestazione delle competenze;
• per gli alunni disabili che sostengono gli esami di Stato e conseguono il diploma la
Commissione può predisporre prove equipollenti che prevedano l‟uso di mezzi tecnici o in
modalità differenti di sviluppo dei contenuti culturali e professionali che comprovano che il
candidato ha raggiunto una preparazione per il rilascio del titolo studio con valore legale.
Per gli alunni con DSA
• le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP (tempi più lunghi, verifiche graduate,
uso di strumenti compensativi, svolgimento di un numero minore di esercizi ecc…);
• la valutazione è svolta sulla base di quanto dichiarato nel PDP prestando attenzione alla
padronanza dei contenuti e prescindendo dagli errori connessi al disturbo;
• per favorire l‟apprendimento delle lingue straniere si utilizza la massima flessibilità didattica,
privilegiando l‟espressione orale e non escludendo, se necessari, strumenti compensativi e
misure dispensative, secondo quanto dettato dalla norma vigente.
• Per la dispensa dalle lingue straniere scritte devono ricorrere le seguenti condizioni:
1. certificazione di DSA, attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa
dalle prove scritte di lingua straniera;
2. richiesta di dispensa dalle prove scritte presentata dalla famiglia o dallo studente, se
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maggiorenne;
3. approvazione da parte del Cdc confermante la dispensa, in forma temporanea o permanente,
tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base degli interventi di natura pedagogico-
didattica.
• L‟esonero è previsto nei casi di particolare gravità anche in comorbilità con altri disturbi e altre
patologie.
• approvazione dell‟esonero dall‟insegnamento della lingua straniera da parte del CdC con la
conseguente previsione di seguire un percorso didattico personalizzato;
In questo caso, il percorso di apprendimento è differenziato e dà diritto soltanto all‟attestato
certificante le competenze raggiunte (art.13 DPR n.323/1998). È quindi precluso l‟ottenimento
di un titolo di studio con valore legale;
Nell‟esame di Stato dei candidati con DSA la Commissione terrà in debita considerazione le
modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei percorsi didattici
individualizzate e elaborato dal Cdc.
In particolare tali studenti: possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi indicati nel PDP
già utilizzati per le verifiche in corso e hanno diritto a tempi aggiuntivi per l‟espletamento delle
prove. In generale, i tempi aggiuntivi sono quantificabili nel 30% in più del tempo previsto per il
gruppo classe; hanno diritto all‟adozione di criteri valutativi più attenti al contenuto che alla
forma.
Per alunni con altri bisogni educativi speciali:
• le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP e la valutazione tiene conto:
• della situazione di partenza;
• dei risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento;
• dei risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe
frequentata e
per il grado di scuola di riferimento;
• delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento.
A tal fine i Dipartimenti disciplinari stabiliscono i livelli essenziali di competenza disciplinare
per valutare la congruenza con il percorso della classe.
Per gli alunni stranieri, i Consigli di Classe dispongono il PEP tenendo conto della situazione in
ingresso, specificando metodologie per l‟apprendimento e la verifica.
Nel caso che gli alunni stranieri in ingresso non abbiano acquisito la padronanza della lingua
italiana e, quindi, non possono essere valutati nella prima parte dell‟anno scolastico,
usufruiscono, come stabilito dalla legge della sospensione del giudizio;
Esami di Stato
Per gli esami di Stato, sulla base dell'(O.M. n. 11 del 29 maggio 2015) , per gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali, formalmente individuati dal Consiglio di classe, devono essere
fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di
sostenere adeguatamente l‟esame di Stato. La Commissione d‟esame, sulla base di quanto
previsto dalla normativa vigente, esaminati gli elementi forniti dal Consiglio di classe, tiene in
debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni
Educativi Speciali (BES), per i quali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato, in
particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe trasmette alla
Commissione d‟esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per siffatte tipologie, non
è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti
compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA.
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CRITICITA' RILEVATE
I limiti riscontrati nell'applicazione delle misure sopraesposte sono rappresentati da:
• conoscenza delle difficoltà legate ai BES e competenza di modulare le verifiche sulla base
delle diversità
degli alunni non acquisite da tutti i docenti. Non tutti i docenti utilizzano le griglie di valutazioni
approntate dai vari dipartimenti.
• resistenza da parte di alunni e di famiglie all'utilizzo di strumenti compensativi e misure
dispensative in
sede di verifica, per il timore di essere esclusi dal gruppo dei pari.
OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO
• Attività di formazione specifica per docenti per divulgare la cultura della valutazione inclusiva,
una
valutazione progettata per promuovere l'apprendimento e sostenere i processi di inclusione di
tutti gli
alunni, e in particolare di coloro che sono più vulnerabili. Maggiore collaborazione tra docenti a
livello dipartimantale.
Per una corretta e completa valutazione è necessario che il CdC:
• definisca chiaramente che cosa, come e perché si sta valutando;
• separi i contenuti della valutazione dalle capacità strumentali necessarie acondividerli e ad
esplicitarli;
• dedichi attenzione al processo più che al solo prodotto elaborato;
• predisponga lo svolgimento delle verifiche secondo le condizioni abituali individuate per lo
studente;
• confronto diretto con le famiglie tramite l'attivazione di focus-group sulla valutazione
ecomunicazione
costante tramite il registro elettronico e il sito web della scuola;
• laboratorio teatrale – laboratorio musicale IPSSAR Rock;
• corsi di L1 e L2 – mediazione e facilitazione linguistica e culturale.
Le risorse esistenti saranno messe a disposizione di tutti per un concreto cambiamento inclusivo.
Risorse e beni materiali: condivisione del materiale, didattico ed informatico, in uso al
sostegno ed alla disabilità, utilizzo dei laboratori di informatica per produrre “elaborati” di
didattica personalizzata (schede, mappe, powerpoint) da utilizzare per le verifiche orali o per le
presentazioni in classe; utilizzo di laboratori delle discipline di indirizzo (cucina, sala-
bar,pasticceria e ricevimento), con progetti a classi aperte, per un rinforzo delle motivazioni ed il
potenziamento delle capacità/abilità individuali; utilizzo della palestra e degli spazi esterni,
anche in contesti extrascolastici, per attività motorie ed utilizzo di altri spazi atti a favorire la
socializzazione. La valorizzazione delle risorse umane e professionali esistenti saranno le
seguenti: valorizzazione delle conoscenze e competenze sul tema delle difficoltà scolastiche con
B.E.S, acquisite dai docenti in virtù di partecipazione a corsi/master di specializzazione o di
comprovata esperienza sul campo; valorizzazione delle competenze dei docenti in materia di
counseling, mediazione scolastica, condivisione dell‟esperienza professionale acquisita dai
docenti curricolari e specializzati nel sostegno
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione:
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operatori per l‟assistenza specialistica alunni disabili, laboratori di varie attività con più
ragazzi, progetti
classi aperte;
attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso nel sistema
scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo;
progetti per l‟orientamento in entrata e in uscita, stage incontri scuola-famiglia.
Punti di criticità
Ad oggi si ritiene di dover segnalare, per ovviare, laddove sia nella possibilità, i seguenti punti
di criticità:
ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;
difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,
informazioni
sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l‟anno scolastico successivo;
difficoltà a ricostruire la storia scolastica degli alunni stranieri, a causa delle domande di
preiscrizione incomplete e per mancanza di informazioni dalle scuola medie;
mancanza di risorse finanziarie per corsi di L2 di primo livello e mancanza di facilitatori
linguistici perfar fronte alla presenza di studenti non italofoni di prima immigrazione.
Punti di forza
presenza di funzioni strumentali Bese l‟Intercultura
presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti Bes
Presenza gruppo psicologi
collaborazioni con associazioni di genitori di ragazzi diversamente abili
collaborazione con reti di scuole per l‟integrazione e per la dispersione scolastica.
Data 08-09-2015 Il Dirigente Scolastico
Prof. Romano Veronese
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FUNZIONI STRUMENTALI
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Professoressa Annamaria Panin
Funzione strumentale: Interventi e Servizi per gli Studenti -
Accoglienza (SER)
All‟inizio di ogni anno scolastico, per le classi prime, viene attuato un periodo di
“accoglienza” affinché gli allievi abbiano modo di conoscere le persone, i
regolamenti e gli ambienti nuovi, e gli insegnanti i nuovi alunni, per un miglior
inserimento nelle scuola superiore. Tutti gli insegnanti che compongono i Consigli di
classe prima sono chiamati a partecipare attivamente alle varie attività proposte nella
prima settimana di scuola. Nei mesi di ottobre e novembre sono inoltre previste due
uscite degli alunni di classe prima, accompagnati da alunni delle classi del settore
Accoglienza Turistica che faranno da guide alla scoperta della città di Adria e del
Museo Archeologico.
Il Progetto prevede anche un incontro, prima dell‟inizio delle lezioni, della Dirigenza
con tutti i genitori degli alunni di classe prima.
(vedere Manuale dell‟accoglienza PRG 7.2-02 del PQ).
Destinatari:
Docenti e alunni di classe prima e studenti settore Accoglienza Turistica
Genitori dei nuovi iscritti
Obiettivi:
Favorire l‟inserimento dei nuovi alunni.
Prevenire l‟insuccesso scolastico.
Diminuire il disagio scolastico.
Metodologia e risorse umane:
Incontro prima dell‟inizio delle lezioni con i coordinatori di classe prima per
istruirli per la corretta applicazione delle procedure dell‟accoglienza; durante il
Collegio Docenti che precede immediatamente il primo giorno di scuola SER
illustra il Manuale dell‟Accoglienza. Il Progetto prevede anche un incontro,
prima dell‟inizio delle lezioni, con tutti i genitori degli alunni di classe prima in
cui il Dirigente, i suoi collaboratori e i docenti referenti di progetti, illustrano le
finalità dell‟istituto, il POF, i regolamenti di Istituto e i progetti di supporto agli
alunni che saranno attivati nell‟anno scolastico ed i genitori hanno la possibilità
di rapportarsi con i coordinatori delle classi, ritirare i libretti delle assenze e la
password per accedere al registro elettronico ed essere così informati
costantemente sulla situazione scolastica dei propri figli.
Tempi di effettivo svolgimento:
Un incontro di due ore con i genitori degli alunni il sabato precedente l‟inizio delle
lezioni. Un incontro di un‟ora con i coordinatori delle classi prime; due ore per il
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Collegio Docenti. Primi quattro giorni di scuola per attività Accoglienza; due uscite
di circa tre ore, per ogni classe prima, per visitare la città di Adria e il museo
Archeologico.
Risorse logistiche e materiali:
Aula magna per riunioni, fotocopie del manuale dell‟accoglienza per ogni classe
prima e dei documenti previsti per ogni alunno.
La procedura prevede inoltre incontri settimanali genitori-docenti secondo il
calendario di ricevimento che viene consegnato ai ragazzi, un incontro
quadrimestrale scuola-famiglia, contatti con la famiglia qualora si presentino
problemi comportamentali, frequenza irregolare o scarso rendimento nel profitto
scolastico.
In casi particolari le famiglie possono contattare telefonicamente il coordinatore di
classe o la Presidenza.
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Professoressa Lia Novo
Funzione strumentale: Organizzazione e Gestione Orientamento Scolastico
(ORI)
NOME DEL PROGETTO:
ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROSPETTIVE PER IL FUTURO
FINALITA’:
1- ORIENTAMENTO IN ENTRATA rivolto agli alunni delle classi 3^ medie;
2- ORIENTAMENTO INTERNO VERSO LA SCELTA DI INDIRIZZO, rivolto
agli alunni delle classi seconde;
3- ORIENTAMENTO IN USCITA: LE SCELTE UNIVERSITARIE E LE
PROSPETTIVE MONDO DEL LAVORO, rivolto agli alunni delle classi quinte.
VERSO LA SCUOLA MEDIA
OBIETTIVI
Fornire tutte le informazioni utili ai docenti della scuola media per orientare
tempestivamente e correttamente i loro alunni,
fornire tutte le informazioni utili agli alunni delle classi terze medie sulle
caratteristiche e finalità dell‟Istituto, nonché sugli sbocchi occupazionali nel
settore turistico e ristorativo;
Aiutare gli alunni, già dalla classe prima, a cogliere le loro attitudini tecnico-
pratiche e proseguire poi nei primi mesi di classe seconda per evitare scelte
superficiali e casuali.
Modalità di effettuazione:
Accoglienza presso l‟Istituto degli alunni e docenti delle scuole medie.
Attività di informazione alle famiglie sull‟offerta formativa dell‟Istituto.
Week end di scuola aperta nei mesi di dicembre 2015 e gennaio
2016;
Visite presso le scuole Medie del territorio e province limitrofe.
Realizzazione di mini-stage, esperienze laboratoriali all‟interno dell‟istituto,
per gli studenti della 3^ media;
Utilizzo di DVD, , CD-R, dépliants, poster, video e laboratori didattici per
l‟illustrazione della scuola.
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Insegnanti coinvolti: Novo L. - Ferrarese L.- Doni T. –. Mandruzzato L. - Manca
G. – Ziggiotto P. – Furegato E. – Tocchio L. (eventuali altri insegnanti di
laboratorio, in concomitanza delle attività didattiche).
Novo L. per la:
- coordinazione con i docenti disponibili e i contatti con i referenti delle
singole scuole Medie;
- programmazione delle attività di accoglienza;
- Organizzazione attività di informazione;
- Creazione e aggiornamento del materiale di orientamento.
VERSO GLI INDIRIZZI
OBIETTIVI:
scegliere in modo consapevole l'articolazione;
conoscere i percorsi formativi all'interno dell'istituto e le esigenze del
mondo del lavoro.
ATTIVITÀ:
1. Presentazione dei tre corsi di indirizzo e dei rispettivi sbocchi
occupazionali.
Incontri con studenti diplomati presso il nostro Istituto, che già operano nei tre
settori, e/o con esperti che possono fornire ulteriori delucidazioni sulle possibilità
di impieghi nel loro ambito specifico.
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PROFESSORESSA VALERIA VETTORATO
Sottoprogetto:
ORIENTAMENTO IN USCITA: LE SCELTE UNIVERSITARIE E LE
PROSPETTIVE MONDO DEL LAVORO, rivolto agli alunni delle classi
quinte
FINALITA’:
VERSO L’UNIVERSITÀ Nell'Istituto si prevede l'organizzazione di un supporto orientativo al fine di offrire
una risposta ai bisogni degli studenti che intendono proseguire gli studi a livello
universitario.
Il servizio viene indirizzato alle classi terze , quarte e quinte, allo scopo di fornire
chiarimenti per una scelta universitaria più consapevole.
A tale scopo si prevedono incontri con gli studenti, in relazione alle disponibilità
dei medesimi, da effettuare in classe o in orario extrascolastico, durante i quali
verrà distribuito anche il materiale inviato dalle università.
Verranno fornite agli studenti anche tutte le comunicazioni pervenute dalle diverse
università riguardanti gli incontri di orientamento.
OBIETTIVI:
Contribuire a creare negli studenti chiarezza e consapevolezza, in relazione alla
possibilità dei percorsi da intraprendere al termine del corso degli studi
superiori.
Dare informazioni sui corsi di laurea o di studio post-diploma.
ATTIVITÀ:
1. Uscite per visite finalizzate a Università o Fiere dell‟Orientamento.
2. Incontro con gli alunni diplomati, vincitori delle borse di studio;
3. Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che
europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.
4. Aggiornamento: sui siti web, sulle date degli “open day”, sulle date relative
a fiere sul lavoro e/o sull‟orientamento, incentivando gli studenti a
parteciparvi ( disponibilità di tre giornate, a scelta, per ogni studente).
5. Apertura di uno sportello “Università” rivolto agli allievi del biennio finale,
per informazioni personalizzate e mirate a richieste specifiche.
6. Collaborazione con gli insegnanti delle classi quinte interessati a
sensibilizzare gli studenti all‟importanza di una scelta consapevole.
7. Realizzazione di una giornata, denominata “Future Day” in cui gli studenti
delle classi quinte dovranno realizzare un evento sull‟Orientamento, ovvero
proporre e gestire l'organizzazione di un workshop per gli orientatori
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universitari, da realizzarsi nei locali dell'istituto.
VERSO IL MONDO DEL LAVORO
Sempre all‟interno del progetto “Future Day” giornata di orientamento con
l‟organizzazione di workshop, si prevedono di una serie di incontri con esperti del
mondo del lavoro, al fine di offrire una risposta ai bisogni degli studenti sulle
prospettive dopo il diploma.
Il servizio viene indirizzato alle classi quinte, allo scopo di fornire chiarimenti per
l‟inserimento nel mondo del lavoro.
A tale scopo si prevedono anche incontri con gli studenti diplomati, in relazione
alle disponibilità dei medesimi, da effettuare sempre nel workshop, durante i quali
verrà distribuito anche il materiale inviato dai centri per l‟impiego.
OBIETTIVI:
Contribuire a creare negli studenti chiarezza e consapevolezza, in relazione alla
possibilità dei percorsi da intraprendere al termine del corso degli studi
superiori.
Dare informazioni sul settore turistico-alberghiero nel mondo del lavoro.
Fornire indicazioni sull'ingresso nel mondo del lavoro con informazioni su
come accedere alle opportunità di impiego del territorio o nazionali.
ATTIVITÀ:
1) Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che
europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.
2) Aggiornamento: sui siti web, sulle date relative a fiere sul lavoro;
3) Incontri con esperti del mondo del lavoro e dei referenti per i centri
dell‟impiego locali.
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Professori Doni Tiziana e Manca Gian Piero
Funzione Strumentale: Realizzazione di Attività Formative d’Intesa con
Enti e Istituzioni Esterne
Obiettivo
L‟obiettivo principale consiste nella realizzazione di esercitazioni pratiche in
collaborazione con Enti e Istituzioni Pubbliche esterne all‟Istituto “G.Cipriani”,
tramite le quali gli allievi possono fare esperienze professionali di elevato livello
tecnico, superando i limiti imposti dalla simulazione utilizzata durante le normali
attività pratiche.
Agire in situazione operative reali, sarà per gli allievi e per i docenti molto
stimolante, considerando anche il fatto che l‟attività pratica viene immediatamente
giudicata e valorizzata da utenti qualificati. Le attività pratiche selezionate
dall‟Istituto, manterranno il carattere della massima qualità operativa,
salvaguardandone in primo luogo l‟immagine e il ruolo formativo. La ricaduta
positiva di tale attività per il territorio polesano è quantificabile in termini di
benefici per il miglioramento della preparazione professionale arrecata ad allievi e
docenti, sia per gli Enti Pubblici territoriali che potranno usufruire per le loro
attività istituzionali, dell‟alta professionalità di chi opera nell‟Istituto alberghiero.
Rimanere a contatto con la realtà operativa, obbliga tutti i soggetti coinvolti, ad un
aggiornamento continuo, sia per quanto riguarda le risorse umane, che per quelle
strumentali. Da ciò ne deriva, per l‟utenza scolastica, un elevamento qualitativo
dell‟apprendimento formativo ricevuto.
Le attività si identificano in vere e proprie esercitazioni pratiche nell‟ambito della
ristorazione (cene di gala, buffet, coffee-break, colazioni di lavoro ecc.) o in
situazione di accoglienza e di assistenza al cliente (partecipazione a fiere,
convegni, work-shop), utilizzando l‟orario delle esercitazioni pratiche ed operando
eventualmente sulla flessibilità dell‟orario scolastico. Le ore di lezione del mattino
si spostano la sera o nei giorni festivi, a seconda delle esigenze del committente.
Destinatari:
Allievi delle classi terze, quarte e quinte dei settori accoglienza turistica, sala e
vendita ed enogastronomia;
allievi di classe seconda, in quegli eventi in cui non sia richiesto un elevato grado
di autonomia professionale.
Durata
L‟attività verrà svolta in corrispondenza della normale attività didattica annuale.
In particolare a partire da novembre fino al 31 maggio.
Essendo un‟attività proposta da enti esterni non è facilmente programmabile, si
può comunque prevedere l‟effettuazione di:
due eventi mensili per classe (terze e quarte); ipotizzando un‟ esercitazione interna
all‟Istituto ed una esterna, per ogni classe terza e quarta di enogastronomia, sala e
vendita ed accoglienza turistica.
Considerando cinque mesi di attività, potranno essere effettuate circa quaranta
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esercitazioni allargate, per un totale di circa quaranta eventi.
Risorse umane
Le attività progettate, per la particolare organizzazione, richiedono un impegno
orario di servizio che supera quello della normale attività didattica.
Docenti interni:
per l‟accoglienza Ferrarese, Novo e Tecchiati;
Per sala e vendita Favaro, Melina, Guarnieri, Manca G.;
Per enogastronomia Fantinato, Mandruzzato, Battocchio, G. Crepaldi ,
Costantini, Duò, Ziggiotto;
Personale A.T.A. e tecnico amministrativo
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Professoressa Monica Previato
Funzione strumentale: Accoglienza ed Integrazione alunni stranieri
(ALLO) Gli studenti alloglotti sono ormai una realtà consolidata all‟interno dell‟Istituto “G. Cipriani”,
molti con discreta scolarizzazione in Italia altri neo arrivati nel nostro Paese.
Volendo garantire a tutti i suoi studenti il pieno successo formativo l‟istituto propone un
percorso didattico e di crescita personale volto a facilitare l‟inserimento nel gruppo classe e
l‟apprendimento delle varie discipline di studio.
Con questo obiettivo lo studente di recente immigrazione sarà affiancato da un docente
tutor,facente parte del consiglio di classe nel quale è inserito, che avrà il compito di seguirlo e
facilitarlo nel nuovo contesto scolastico e, sempre con questo obiettivo, si cercherà di trovare
all‟interno della classe un compagno tutor che lo affianchi e lo sostenga in tutte le attività.
Inoltre sarà dedicata attenzione ai rapporti con le famiglie degli alunni attraverso incontri
volti a spiegare la nuova realtà scolastica e facilitare la comunicazione scuola-famiglia; si
cercherà una relazione proficua con i docenti delle classi in cui sono inseriti per programmare
attività curricolari personalizzate alle potenzialità degli studenti, si stabiliranno contatti con enti
e Associazioni esterne che operano nel territorio in favore degli alunni stranieri e soprattutto
saranno organizzati all‟interno dell‟Istituto corsi di Italiano L2.
Finalità: - accoglienza e integrazione alunni stranieri in entrata
L‟attività educativo – didattica sarà finalizzata a:
favorire una positiva integrazione
migliorare l‟autonomia comunicativa
arricchire la competenza lessicale
acquisire la certificazione di competenza in italiano come L2
Obiettivi
Definire pratiche condivise all‟interno dell‟Istituto in tema di Accoglienza eIntegrazione
degli alunni stranieri.
Facilitare l‟ingresso nel nostro Istituto scolastico degli allievi appartenenti ad altreculture
e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente.
Favorire un clima d‟accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione.
Entrare in relazione con la famiglia immigrata.
Destinatari
Tutti gli alunni stranieri giunti in Italia nell‟arco degli ultimi due anni.
Risorse umane
Il docente responsabile del progetto
Un docente tutor per ogni classe dove siano inseriti alunni stranieri che affiancherà il
responsabile del progetto
Docenti dell‟Istituto disponibili a svolgere attività di supporto allo studio
Azioni
Realizzazione di un‟indagine conoscitiva sugli alunni stranieri iscritti nell‟Istituto tramite
somministrazione di un test per valutare il livello di competenza in lingua italiana L2
secondo il Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue utile al fine della
programmazione delle attività didattiche.
Monitoraggio, in corso anno scolastico, dell‟andamento didattico e dell‟inserimento
degli alunni stranieri.
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Raccordi con Comune, Associazioni incaricate del servizio di mediazione culturale,
Enti Locali, CTP e Comunità per la diffusione di informazioni su attività/iniziative
inerenti gli alunni stranieri.
Verifica del materiale didattico presente in biblioteca per l‟insegnamento dell‟italiano
L2 ed eventuale proposta acquisto di una bibliografia specifica.
Proposta modalità di intervento per l‟apprendimento della lingua italiana L2 e
sostegno allo studio per alunni stranieri anche attraverso le seguenti azioni:
attivazione di corsi di italiano L2 e sostegno allo studio all‟interno dell‟Istituto.
organizzazione di corsi di italiano L2 anche in collaborazione conEnti/Associazioni
operanti nel territorio.
diffusione, fra gli studenti e le famiglie degli alunni stranieri, di informazioni in merito
ad attività/iniziative organizzate nel territorio locale rivolte agli stranieri
ed in particolare dai CTP, su Corsi di italiano L2, corsi ed esami per ilconseguimento
della Certificazione di Competenza linguistica in Italiano L2valida a livello Europeo.
Strumenti
Gli strumenti didattici che verranno utilizzati saranno testi per l‟apprendimento
dell‟italiano L2, fotocopie di argomenti specifici raccolti per lo svolgimento delle varie
discipline, appunti appositamente predisposti dai docenti disciplinari, per semplificare gli
argomenti, tabelle riassuntive, rappresentazioni grafiche di vari argomenti per un
riscontro più concreto e semplificato di contenuti specifici.
Verifiche
Le verifiche verranno svolte periodicamente per valutare gli effetti dei diversi interventi
disposti, saranno preparate tenendo conto delle effettive potenzialità che gli alunni
dimostrano di possedere nei vari livelli d‟apprendimento.
Verifiche formative individuali (strutturate, semi-strutturate) per consentire la valutazione
del grado di apprendimento “in itinere”.
Verifiche sommative individuali (strutturate, orali, rappresentazioni grafiche, produzioni
scritte, …) alla fine di singole UD o del modulo per una valutazione dei processi
d‟apprendimento e dei risultati ottenuti.
Valutazioni
Relativamente alle singole prove i criteri sono:
- l‟impegno inteso come disponibilità a fare e portare a termine un compito assegnato
- la conoscenza e la padronanza delle tecniche e dei contenuti proposti
- il raggiungimento degli obiettivi prefissati
Per quanto riguarda il voto si farà riferimento ad una normale scala di valutazione da
1 a 10, ma si valuteranno gli esiti in rapporto al tipo di programmazione, tenendo in
considerazione oltre agli obiettivi didattici anche quelli educativi.
Tempi
Gli alunni saranno seguiti, dal docente tutor e dal responsabile del progetto per l‟intero anno
scolastico
Risultati attesi
Avere un quadro informativo, di partenza, chiaro sugli alunni stranieri (n°,nazionalità,
scolarizzazione, …), sul loro livello di competenza in lingua italiana L2 esul loro
inserimento scolastico.
Numero di azioni positive attivate per l‟inserimento dell‟alunno straniero e perfavorire
l‟apprendimento della lingua italiana e scolastico (sostegno linguistico,nello studio, …).
Numero di alunni stranieri che hanno affrontato e conseguito la Certificazione di
Competenza Linguistica in Italiano L2.
Numero significativo di alunni che dichiarano una positiva auto-valutazione sulproprio
inserimento scolastico, sull‟apprendimento dell‟italiano L2.
78
Incremento dei sussidi didattici per l‟inserimento degli alunni stranieri.
Valutazione e monitoraggio
Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura della referente del
progetto coadiuvato da tutti i docenti che hanno svolto funzione di tutor.
79
Professoressa Monica Previato
Funzione strumentale: Attività di tutoraggio e supporto formativo per gli
alunni a rischio dispersione classi prime (DISP)
Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado risulta complesso e difficile.
Tale processo coincide con l‟età adolescenziale degli alunni, già impegnativa in quanto fase di
transizione e di sfide. I cambiamenti - di ambiente, di compagni, di nuovi insegnanti -
determinati da questo passaggio sono spesso fonte di disagio e difficoltà peri ragazzi.
Una larga maggioranza dei ragazzi che arriva alla scuola secondaria di II grado non ha ancora
raggiunto una sufficiente padronanza nelle strumentalità di base e un efficace metodo di studio.
Questi elementi portano molto spesso a vivere l‟esperienza scolastica come frustrante,poco
motivante perché vista come lontana dall‟esperienza e dalle capacità maturate.
Pertanto questi ragazzi si avviano precocemente a sperimentare l‟insuccesso del loro progetto di
studio.
Il progetto Tutoraggio e supporto formativo, che l‟Istituto Cipriani propone per il corrente anno
scolastico, per tutti gli studenti delle classi prime e seconde, è quello di individuare,fin dalle
prime settimane di attività didattica, quegli studenti che già mostrano i primi sintomi di
disaffezione verso lo studio. Tali studenti verranno subito coinvolti in attività di supporto
finalizzate ad avviare un percorso di miglioramento e potenziamento delle proprie capacità,
inserito in un programma di monitoraggio che li impegnerà per l‟intero anno scolastico con
l‟obiettivo di affrontare il nuovo percorso di studi della scuola Secondaria con gli strumenti
essenziali per raggiungere il successo scolastico.
Finalità del progetto
Favorire il benessere dello studente
Promuovere il successo del proprio progetto di studio
Aumentare la frequenza scolastica
Ridurre la dispersione scolastica
Facilitare la comunicazione e la relazione tra studenti - docenti-genitori
Obiettivi formativi specifici
Accompagnare lo studente nel primo anno di scuola superiore
Prevenire e ridurre la dispersione scolastica attraverso il recupero delle abilità
strumentali
Aiutare lo studente ad acquisire un autonomo e adeguato metodo di studio
Promuovere un‟attività didattica ed educativa individualizzata
Favorire le relazioni e l‟efficacia del gruppo classe come gruppo di lavoro e non solo di
amici
Destinatari: Gli alunni delle classi prime e seconde dell‟Istituto.
Risorse umane
Il docente responsabile del progetto
Il docente coordinatore-tutor per ogni classe prima che affiancherà il docente
responsabile del progetto
Docenti per Inglese, Matematica, Diritto, Principi di Alimentazione, Italiano
Metodologia
80
Dopo l‟individuazione, da parte dei consigli di classe, degli alunni che necessitano di sostegno
motivazionale allo studio, si prevedono due tipologie di intervento. Gli alunni divisi in piccoli
gruppi, anche di classi diverse, saranno seguiti da un insegnante durante le ore curricolari, in
spazi diversi dall‟aula, in un percorso di sostegno allo studio durante il Trimestre nelle due
materie nelle quali presentano maggiori difficoltà. Si prevedono interventi di 5 ore per
disciplina, con cadenza di 1 ora a settimana per materia. Per non aggravare le lacune degli alunni
che seguono queste attività, il docente tutor avrà cura di informarli delle attività didattiche svolte
in classe durante la loro assenza perché impegnati nelle attività di supporto allo studio.
L‟attività di supporto allo studio continuerà anche nel Pentamestre seguendo gli alunni in altre
due diverse materie per un pacchetto di 5 ore per materia sempre supportati anche
dall‟insegnante coordinatore.
Poiché il numero degli studenti segnalati al progetto, negli ultimi anni è aumentato
notevolmente, per il corrente anno scolastico si prevedono anche interventi pomeridiani,
in particolar modo per gli studenti che abitano ad Adria o zone limitrofe e frequentanti la classe
seconda. In questo modo si pensa di attuare interventi mirati per piccoli gruppi personalizzando
maggiormente la didattica e offrendo a tutti gli allievi la possibilità di affrontare con serenità il
loro primo anno di scuola superiore.
Tempi di svolgimento
Il progetto prenderà avvio con l‟inizio delle attività didattiche con un periodo di osservazione
delle classi di circa un mese.
Le attività di tutoraggio e sostegno allo studio, si attueranno nel mese di novembre dicembre per
aiutare gli alunni ad apprendere il giusto metodo di studio e nel periodo
aprile-maggio per sostenerli in vista dell‟ultimo periodo scolastico particolarmente
impegnativo per carico di lavoro.
Risorse logistiche e materiali
Schede di lavoro, test, questionari per supportare e motivare nello studio
Aula magna, biblioteca, aule libere per il lavoro a piccoli gruppi
Risultati attesi
Aumento della frequenza scolastica
Diminuzione degli studenti ritirati in corso d‟anno
Diminuzione degli studenti con giudizio sospeso
Aumento degli studenti promossi
Valutazione e monitoraggio
Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura della referente del
progetto.
81
Professoressa Monica Previato
Progetto: “Passerelle – Esami Integrativi-idoneità” Legge 20/01/99 n.9
Premessa La normativa sull‟innalzamento dell‟obbligo scolastico ( Legge 20/01/99 n.9) prevede per gli
alunni la possibilità di cambiare indirizzo di studi nel corso del primo e/o del secondo anno della
scuola secondaria superiore.
Scopo di questo progetto è quello di sostenere, sul piano didattico motivazionale, gli allievi che
presentano richiesta di passaggio all‟Istituto Cipriani a corso di studi già avviato presso altro
istituto in modo da permettere loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per un
proficuo inserimento nel nuovo percorso scelto e contenere il fenomeno della dispersione
scolastica. (Progetto Passerelle DM 323/99).
La stessa normativa sull‟innalzamento dell‟obbligo scolastico prevede per gli alunni anche la
possibilità di sostenere esami integrativi per iscriversi ad una classe successiva alla prima, per la
quale non abbiano già la promozione.
Possono sostenere gli esami integrativi i candidati interni ed esterni, in possesso di licenza di
scuola media, che sostengono le prove d‟esame sui programmi integrali delle classi precedenti a
quella cui aspirano.
Anche i candidati già in possesso di un diploma di maturità, o di qualifica professionale,
possono sostenere esami idoneità sui programmi delle classi precedenti a quella cui aspirano,
limitatamente alle materie o parti di materie non comprese nei programmi della scuola di
provenienza per accedere all‟esame di Stato e conseguire il diploma di Tecnico dei Servizi
Turistici o della Ristorazione.
Gli esami integrativi/ idoneità si svolgono in un‟unica sessione e le prove d‟esame devono essere
sostenute dal candidato prima dell‟inizio delle lezioni, per gli esami integrativi e prima degli
esami di Stato per gli esami di idoneità.
Supera gli esami chi consegue in ciascuna delle prove scritte e orali un voto non inferiore a sei
decimi.
Finalità del progetto
Favorire il benessere dello studente
Promuovere il successo del proprio progetto di studio
Aumentare la frequenza scolastica
Ridurre la dispersione scolastica
Facilitare la comunicazione e la relazione tra studenti-docenti-genitori
Obiettivi formativi specifici
Accompagnare lo studente nel nuovo corso di studi
Prevenire e ridurre la dispersione scolastica e l‟insuccesso formativo attraverso corsi di
recupero per l‟apprendimento dei nuclei fondanti delle materie non svolte nel precedente
percorso scolastico
Aiutare lo studente ad acquisire un autonomo e adeguato metodo di studio
Promuovere un‟attività didattica ed educativa individualizzata
Favorire le relazioni e l‟efficacia del gruppo classe come gruppo di lavoro e non solo di amici
Destinatari:
Tutti gli allievi che presentano richiesta di iscrizione presso l‟Istituto durante l‟estate, in corso
d‟anno o provenienti dalla formazione
Risorse umane
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Il dirigente scolastico
Il personale di segreteria
Il docente responsabile del progetto
I docenti dei singoli consigli di classe
Metodologia progetto
Il progetto prende avvio con l‟inizio dell‟anno scolastico, per gli alunni che presentano domanda
di passaggio durante l‟estate, con un colloquio per verificare la loro preparazione nelle materie
specifiche dell‟Istituto e in quelle non affrontate nel precedente corso di studi. L‟esito del
colloquio fornirà elementi ai docenti per intervenire con piani individualizzati di integrazione
delle nuove materie da svolgere o in corsi di recupero in orario antimeridiano o come attività di
studio domestico che poi verranno verificate dall‟insegnante di classe. L‟attività di monitoraggio
degli allievi sarà seguita per tutto l‟anno scolastico dal docente referente del progetto.
Nel caso in cui l‟allievo presenti domanda di passaggio in corso d‟anno o provenga dalla
formazione si attuerà l‟inserimento e sarà cura del docente responsabile del progetto informare i
docenti di classe delle attività necessarie per il recupero delle discipline non svolte nel
precedente corso di studi.
Risultati attesi
Aumento della frequenza scolastica
Diminuzione degli studenti ritirati in corso d‟anno
Diminuzione degli studenti con giudizio sospeso
Aumento degli studenti promossi
Valutazione e monitoraggio
Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura dei docenti del Consiglio
di classe e del docente referente del progetto attraverso i risultati conseguiti dagli allievi negli
scrutini di gennaio e giugno.
83
Professoressa Barbara Giunta
Funzione Strumentale: BES
L‟Istituto “IPSEOA” si propone di potenziare la cultura dell‟inclusione per
rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti Bisogni
Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
- creare un ambiente accogliente e di supporto ;
- sostenere l‟apprendimento attraverso una revisione del curricolo,
sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;
- promuovere l‟attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di
apprendimento;
- centrare l‟intervento sulla classe in funzione dell‟alunno;
- favorire l‟acquisizione di competenze;
- promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti.
Il Piano per l‟inclusione definisce principi, criteri, strategie utili per l‟inclusione di
questi studenti che manifestano un bisogno educativo speciale (BES), chiarisce
compiti e ruoli delle figure operanti all‟interno dell‟Istituto e azioni e metodologie
didattiche per facilitare il loro apprendimento, a partire dai bisogni e dalle
specificità degli studenti con BES iscritti presso la scuola, giungendo
all‟elaborazione condivisa del PAI (piano annuale inclusività).
Premesso che l'Istituto, in tutte le sue componenti, porrà in essere tutti gli
strumenti a disposizione per attuare un percorso didattico al fine di dare all'alunno
con bisogni educativi speciali pari opportunità di realizzazione personale e di
crescita globale all'interno dell'offerta didattica.
Il compito della mia funzione sarà quello di il coordinare le attività interne ed
esterne per l‟integrazione di questi alunni, curando in particolare
Rapporti scuola – famiglia – ASL
Rapporti docenti
Rapporti personale ATA (segreteria)
Organizzazione e partecipazione agli incontri (calendario, verbali, ecc.) di
programmazione e di verifica
Rapporti con enti esterni alla scuola
Rapporti con Ufficio integrazione CSA e GLIP
Consulenza interna
Nuove iscrizioni a.s. 2016-17
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L’AZIONE EDUCATIVA DIDATTICA SARÀ’ FINALIZZATA A:
Sviluppare integralmente la personalità
Sviluppare la capacità di interagire con i compagni
Sviluppare la capacità di affrontare gli insuccessi
Sviluppare la capacità di eseguire le consegne
Aumentare della capacità attentiva
Migliorare l‟ autonomia comunicativa
Arricchire il bagaglio lessicale
Potenziare l‟autonomia nell‟uso di strumenti e sussidi
Acquisire contenuti e abilità specifiche delle varie discipline
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Prof. Paolo Tassin
Funzione Strumentale: Risorse Umane
Gli obiettivi di questa funzione strumentale riguardano:
1. Aggiornamento dei Docenti: per garantire un‟adeguata professionalità sempre
al passo con le innovazioni didattiche, le riforme della scuola, le esigenze delle
famiglie e del territorio. Per l‟a.s. in corso proseguirà la formazione di base
obbligatoria in merito alla Sicurezza negli ambienti scolastici per i docenti ITP.
Inoltre si intende continuare a formare i docenti sul tema della gestione
dell‟aula e delle competenze emotive a scuola con un incontro di
aggiornamento della durata di tre ore rivolto al Collegio dei Docenti (prof. Ezio
Aceti). Compatibilmente alle risorse disponibili verranno presi in
considerazione formatori, in ambito scolastico, attenti alle nuove strategie
didattiche di recupero e potenziamento in merito della comprensione del testo
(prof. Scorzoni Paolo per i docenti di italiano)
2. Inserimento Nuovi Docenti: prevede l‟accoglienza dei nuovi docenti per
fornire indicazioni essenziali relative: al funzionamento della scuola, ai
documenti programmatici (es. POF) alla funzione dei laboratori, alla
compilazione dei documenti e agli insegnanti di riferimento per supporto
metodologico didattico e organizzativo (es. Capi Dipartimento). Sono previsti
due incontri durante l‟anno: prima accoglienza e verifica dell‟inserimento; al
termine dell‟a.s i nuovi docenti compileranno un questionario valutativo nel
sito internet dell‟istituto.
3. Visite aziendali e Viaggi di istruzione: costituiscono parte integrante del POF
al fine di favorire la formazione culturale, civile e sociale degli alunni,
richiedono la redazione di programmi di massima da inviare alle Agenzie di
Viaggio e il rispetto di una istruzione operativa approvata dal Collegio dei
docenti. Già dagli a.s. precedenti è stata attivata un‟esperienza innovativa con il
progetto “Ti faccio da guida”: gli studenti delle classi 3^ Accoglienza Turistica,
mettono le loro conoscenze e competenze in materia di Geografia del territorio,
a disposizione dei compagni delle classi prime proponendosi come guide alla
visita delle città d‟arte limitrofe quali Padova e Monselice. Il viaggio ad Expo
verrà predisposto e rivolto alle classi 4^. Soltanto per le classi 5^è previsto un
viaggio di istruzione all‟estero.
4. Progettazione di Istituto: nel nostro Istituto sono attivi molti progetti volti a
migliorare la professionalità di chi opera nella scuola valorizzando altresì il
percorso formativo degli allievi. Al fine di agevolare l‟organizzazione e
l‟esecuzione degli stessi i docenti-referenti vengono seguiti nelle varie fasi di
progettazione del Progetto Qualità. E‟ prevista una riunione organizzativa per i
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responsabili di Progetto alla fine del mese di settembre; inoltre attraverso la
presentazione di una scheda di pianificazione delle varie fasi di svolgimento dei
progetti, ne viene permesso il monitoraggio durante tutto l‟a.s.
87
Professoresse Tosato Anna Paola e Martinolli Federica
Funzione Strumentale: Interventi e Servizi per gli Studenti (SER)
Obiettivi: L‟obiettivo principale che questo progetto si prefigge è di dare la
possibilità agli alunni di poter usufruire di figure adulte di riferimento per
progettare e coordinare assemblee di istituto, di classe. Gli alunni saranno formati
sulle norme e ordinanze ministeriali che regolano le assemblee di istituto e di
classe, il consiglio di istituto e la consulta provinciale.
In particolare, le docenti coinvolte nel progetto dovranno coadiuvare gli studenti
nelle seguenti attività:
Formazione degli alunni sulle norme e ordinanze che regolano le
assemblee di classe, di istituto, il consiglio di istituto e la consulta
provinciale;
Supporto agli alunni nell‟individuazione degli argomenti per le assemblee
di istituto;
Supporto agli alunni nella organizzazione e gestione delle assemblee di
istituto e di classe.
Modalita‟ di realizzazione/Attivita‟: Sara‟ necessario un costante contatto con i
Rappresentanti di Istituto, di Classe, la Consulta Studentesca, ma soprattutto con
ogni studente che possa manifestare esigenze legate ad eventi culturali.
Destinatari del progetto: i destinatari del progetto sono tutti gli alunni dell‟Istituto.
Prerequisiti: Disponibilità al dialogo e al confronto da parte degli alunni nei
confronti delle figure di riferimento. Propensione al “rischio” educativo che
comporta la messa in gioco delle proprie abilità.
Risultati attesi: La realizzazione di assemblee con un‟alta partecipazione degli
studenti e una ricaduta educativa delle tematiche affrontate. Risultati positivi nel
superamento di eventuali concorsi e partecipazione ad eventi culturali.
Tempi di realizzazione del progetto: Il progetto si svilupperà e rinnoverà nel corso
di ogni anno scolastico, sentite le esigenze degli studenti. Per quanto riguarda le
assemblee di istituto, si prevedono una assemblea nel primo trimestre ed una nel
secondo pentamestre.
88
Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna Paola
Funzione strumentale: Educazione alla salute
IL PROGETTO E‟ ARTICOLATO IN TRE DIVERSE AREE:
1) AREA DELLA SALUTE PSICOLOGICA
Le attività saranno finalizzate a:
migliorare la conoscenza di sé;
prendere coscienza delle dinamiche che portano all‟affermazione della
propria identità;
gestire la propria emotività;
migliorare il proprio senso di autostima;
promuovere l‟autonomia personale e critica, come obiettivo di crescita.
2) AREA DELLA SALUTE SOCIALE
Le attività saranno finalizzate a:
saper gestire le relazioni con coetanei ed adulti;
promuovere l‟uguaglianza e prevenire la discriminazione;
comprendere l‟importanza di norme e leggi che regolano la convivenza
civile;
acquisire il senso della legalità identificando i comportamenti devianti;
riconoscere l‟ambiente come un patrimonio comune da preservare e
migliorare.
3) AREA DELLA SALUTE FISIOLOGICA
Le attività saranno finalizzate a:
Comprendere i rischi derivanti dalle dipendenze di fumo, alcol,droghe e
farmaci;
Educare ad una affettività sociale responsabile.
DESTINATARI:
Tutti gli alunni.
-
OBIETTIVI EDUCATIVI:
□ Conoscere e acquisire le abilità necessarie per mettersi in relazione con gli altri;
□ Partecipare in modo ordinato e pertinente alle discussioni;
□ Comprendere ed imparare a gestire la propria emotività;
□ Acquisire consapevolezza che il rispetto delle regole e‟ presupposto del vivere
civile;
□ Acquisire consapevolezza relativamente al cambiamento verso abitudini
alimentari corrette.
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Durante l‟anno scolastico da novembre ad aprile
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ATTIVITA’
E
PROGETTI
PER
IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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Orientamento in Entrata
Responsabile prof.ssa Novo Lia
Orientamento in Uscita
Responsabile prof.ssa Vettorato V.
Gastronomia e “Polesine Cultura da Gustare”
Responsabile prof. Manca Gianpiero
Orto Erbe Aromatiche
Responsabile prof.ssa Giunta B.
Progetto: IPSEOA Rock e Musica nel sangue
Responsabile prof. Melina Fabrizio
“Ti faccio da guida”
Responsabile prof.ssa Cordella P.
“Dal globale al solidale” la Realtà del Commercio Equo e Solidale
Responsabile prof.ssa Ferrarese A.
Realizzazione Attività didattiche con Enti Pubblici e Istituzioni
Progetto ASL classi 3
Progetto ASL classi 4
Responsabili prof. Doni T. e Manca G.
Progetto “Attori si diventa”
Responsabile Di Fazi Donatella
Certificazione Europea Lingua Inglese
Responsabile prof.ssa Tosato A.P.
Certificazione Europea Lingua Tedesca
Responsabile prof.ssa Beltrame A.
Servizio Consulenza Psicologica
Responsabile prof. Boscolo F.
Biblioteca 2015-2016
Responsabile prof.ssa Bellan G.
Progetto: Pane Polesano
Responsabile prof. Crepaldi G.
Progetto: “Noi per gli altri”
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Responsabili Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna Paola
Attività Sportiva Scolastica
Responsabile prof.ssa Panin A.
Attività di progettazione e sviluppo rete locale LAN
Responsabile prof. Boccato A.
Attività Collaborazione D.S. Gestione Coordinamento POF
Responsabile prof.ssa Miotto A.
Attività Collaborazione D.S. Coordinamento Progetti Europei e azioni in
ambito europeo
Responsabile prof.ssa Beltrame A..
Progetto: Unternehmen deutsch piazza affari tedesco
Responsabile prof. ssa Beltrame Anita
Progetto: La Pasta della Corte
Responsabile prof. ssa Giunta Barbara
Progetto: La zupperia
Responsabile prof. ssa Giunta Barbara
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Attività: Orientamento scolastico e prospettive per il futuro-
Responsabile professoressa Novo Lia
ORIENTAMENTO IN ENTRATA:CLASSI PRIME
fasi per raggiungere gli obiettivi
1) Partecipazione all‟attività di “incontri c/o scuole medie”, “visite in istituto”,
“mini stage”.
2) Partecipazione ai saloni di ”OrientaMedie” organizzati dagli Istituti
Comprensivi del Basso e Alto Polesine.
3) Visite presso le scuole medie del territorio e province limitrofe da parte di
alcuni docenti disponibili.
4) Scuola aperta in due week end tra DICEMBRE 2015 e GENNAIO 2016.
5) Produzione e distribuzione di materiale informativo, opuscoli e procedure
operative utili agli alunni delle scuole medie per l‟iscrizione presso l‟Istituto.
6) Raccolta iscrizioni e primi dati di previsione per le nuove classi prime A.S.
2016-2017.
7) Invio alle scuole di provenienza dei nuovi iscritti di schede per la raccolta di
“dati informativi” utili per la formazione delle nuove classi prime secondo i
criteri stabiliti dal progetto “ Accoglienza classi prime”
8) Invio alle scuole medie di provenienza dei nuovi iscritti, di una scheda di
“gradimento di attività orientativa” per verificare le criticità e intraprendere
attività di miglioramento.
RISORSE :
UMANE: Docenti dell‟equipe: Novo, Ferrarese, Giunta, Costantini,
Mandruzzato, Tecchiati, Vettorato, Doni, Manca.
Docenti della scuola coinvolti nell‟attività.
Personale non docente: ATA, Segreteria Didattica e Amministrativa.
MATERIALI: buffet per accoglienza; autobus per i trasferimenti;
Videocassette, CD, DVD, materiale cartaceo, pannelli pubblicitari/informativi
della scuola.
LOGISTICHE: Aula Magna; laboratori di cucina, sala, ricevimento, aule
informatica.
93
ORIENTAMENTO VERSO L’ARTICOLAZIONE: TRIENNIO DI INDIRIZZIO.
fasi per raggiungere gli obiettivi
Contatti con i docenti tecnico-pratici, per consultare i dati di un primo
orientamento degli alunni delle classi seconde raccolti al termine dello scorso
anno scolastico, per verificarli e pianificare un lavoro di corretto orientamento,
in particolare con gli alunni incerti.
Visita aziendale con gli alunni delle classi prime per dare loro una prima
importante idea di come possa essere il lavoro presso una struttura alberghiera
e dare ai docenti tecnico-pratici l‟opportunità di fare riferimento durante le
lezioni a qualcosa di più concreto.
Incontro per le classi seconde con operatori dei tre settori (e/o anche studenti
diplomati) che possono delucidare ulteriormente sulle opportunità di impieghi
nel loro ambito specifico, a seconda dell‟indirizzo intrapreso.
Raccolta iscrizioni e rilevamento dati relativi alle possibili classi terza a.s.
2016/2017.
RISORSE :
UMANE:
o Docenti coinvolti nelle attività: I.T.P. dei consigli di classe
o Esperti esterni; operatori dei settori turistici e ristorativi
o Alunni diplomati dell‟istituto.
MATERIALI:, videocassette; DVD; materiale cartaceo, attrezzatura;
LOGISTICHE: Aula Magna; laboratori di cucina, sala, ricevimento,
informatico
TEMPI: ore necessarie per la pianificazione, la preparazione e la
realizzazione del progetto
ORIENTAMENTO IN USCITA:
(sottoprogetto prof.ssa Vettorato)
VERSO L’UNIVERSITA’ E IL MONDO DEL LAVORO
fasi per raggiungere gli obiettivi
Uscite per visite finalizzate a Università o Fiere dell‟Orientamento.
Incontro con gli alunni diplomati iscritti alle facoltà universitarie e/o laureati
Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che
europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.
Aggiornamento: sui siti web, sulle date degli “open day”, sulle date relative a
fiere sul lavoro e/o sull‟orientamento.
Apertura di uno sportello “Università” rivolto agli allievi del biennio finale,
per informazioni personalizzate e mirate a richieste specifiche.
Collaborazione con gli insegnanti delle classi quinte interessati a sensibilizzare
gli studenti all‟importanza di una scelta consapevole.
94
Realizzazione di una giornata, denominata “Future Day” in cui gli studenti
delle classi quinte dovranno realizzare un evento sull‟Orientamento, ovvero
proporre e gestire l'organizzazione di un workshop per gli orientatori
universitari, ed esperti del mondo del lavoro, da realizzarsi nei locali
dell'istituto.
RISORSE :
UMANE:
o Docenti c.d.c. classi 5^
o Responsabili dell‟orientamento delle facoltà coinvolti nelle attività;
o Esperti esterni e responsabili del mondo del lavoro
o Alunni diplomati dell‟istituto.
MATERIALI: laboratorio collegato ad internet, materiale cartaceo,
attrezzatura, video
LOGISTICHE: Aula Magna; aula informatica
TEMPI: ore necessarie per la pianificazione, la preparazione e la
realizzazione del progetto
95
“Progetto Gastronomia e Polesine cultura da gustare” 2015-16
Responsabile Prof. Manca Gian Piero
2. La necessità da parte della scuola di continuare a confrontarsi e di interagire
con le realtà produttive e sociali del territorio, rafforza la consapevolezza che l‟Istituto
Alberghiero “G. Cipriani” assuma un ruolo fondamentale nel formare le nuove “leve” che si
occuperanno professionalmente di ristorazione. Ciò rende essenziale continuare a migliorare le
qualità professionali dei docenti, nella loro funzione primaria di educare gli allievi al rispetto dei
valori, che aiutino a tutelare la salute umana, l‟ambiente e salvaguardia delle biodiversità. Ciò lo
si potrà ottenere anche attraverso una rivalutazione delle tradizioni gastronomiche del territorio.
Perciò si ridefinisce annualmente la programmazione didattica del dipartimento di sala e cucina.
Attraverso il progetto Gastronomia si coglie l‟opportunità di perfezionare e attuare ulteriori
modalità di apprendimento culturale delle competenze degli alunni con un approccio didattico,
basato sulla ricerca e studio dei prodotti locali. Come ad esempio: reperire e impiegare in cucina
e in sala alcuni dei prodotti tradizionali più significativi. Utilizzare materie prime provenienti da
contatti mirati con i produttori locali o gli intermediari diretti (mercati) per accorciare la filiera e
possibilmente anche ridurre i costi. Tali proposte forniscono un‟occasione concreta che darà, ai
futuri operatori del settore enogastronomico, strumenti e metodi di lavoro come consapevolezza
della forza insita nelle testimonianze storiche, contestualizzazione delle tradizioni radicate sul
territorio, l‟importanza della filiera produttiva e della commercializzazione delle materie prime,
fino alla valorizzazione gastronomica del prodotto.
Per potenziare le esperienze di docenti e allievi nelle attività lavorative accrescendo così le
competenze sul territorio, il progetto gastronomia è stato implementato col progetto “Polesine
cultura da gustare”. Tale progetto si sviluppa attraverso le seguenti azioni: l‟attivazione di quattro
percorsi didattici multidisciplinari che favoriscano lo studio e la divulgazione dell‟identità
polesana dal punto di vista storico culturale, folcloristico ed enogastronomico; organizzare eventi
culturali ed enogastronomici con la presenza di utenti esterni che permettano di superare i limiti
delle esercitazioni pratiche interne. Gli eventi proposti all‟interno del “ristorante didattico”
saranno progettati attraverso quattro eventi – unità didattiche di apprendimento del progetto
“Polesine cultura da gustare”, inserite nell‟area curricolare delle classi quarte. Nell‟attività
didattica verranno coinvolti i docenti curricolari dei consigli di classe.
Da quest‟anno scolastico in sintonia con la recente legge di riforma (Legge 13 luglio 2015, n.
107), le attività pratiche svolte in forma di impresa simulata come ad esempio il banqueting, gli
eventi, il ristorante didattico e la giornata lavorativa sono considerate attività di alternanza scuola
lavoro.
All‟interno del progetto vengono proposti due momenti di confronto professionale degli alunni
con il Concorso interno Drink analcolico e il Concorso interno dolce della tradizione, ciò
permetterà di migliorare le doti creative e le abilità professionali dei candidati, che proporranno
ricette con prodotti del territorio.
Un ruolo cruciale per sviluppare le attività e le professionalità dell‟Istituto, mettendole in risalto
con azioni di marketing, sarà svolto dalla progettazione, da parte dei docenti ITP dell‟Ipseoa “G.
Cipriani”, di alcuni corsi professionali rivolti all‟esterno, su temi caratterizzanti come: la cucina
del territorio, la pasticceria, la sala, il galateo, il bar e le bevande alcoliche, la lampada, la cucina
vegetariana e dietetica ecc.
Il dipartimento di sala e vendita ed enogastronomia col progetto gastronomia ha dato avvio ad
una sostanziale revisione delle attività didattiche ponendosi come obiettivi l‟implementazione
delle seguenti azioni:
Dare competenza ai docenti di sala e cucina sulle caratteristiche
organolettiche dei prodotti tipici della provincia di Rovigo del Veneto e dei territori studiati
secondo le PDM.
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Perfezionare le competenze dei docenti sulle nuove tecniche di cottura,
conservazione e trasformazione che valorizzino le materie prime trattate nelle PDM.
Migliorare le tecniche di comunicazione didattica dei docenti.
Individuare nuovi produttori ed i loro prodotti del territorio polesano e
Veneto.
Cambiare la modalità degli acquisti delle materie prime osservando le
seguenti priorità: prodotti stagionali; prodotti del territorio; prodotti freschi; prodotti biologici –
no o.g.m.
Migliorare i contatti con i mercati locali e i produttori agro-alimentari con la realizzazione degli
eventi programmati nel “Polesine cultura da gustare”.
Aggiornare tutti i menu delle es. pratiche in funzione delle seguenti priorità:
prodotto; tradizione; stagionalità; provenienza (provincia Rovigo, regione Veneto, nazione Italia,
Europa, Mondo). Inserire l‟uso delle erbe aromatiche (cucina e sala bar);
Sviluppare le conoscenze su cereali: riso, farine (grano, mais per la
panificazione).
Implementare la programmazione didattica modulare in modo trasversale
nelle classi del 1° biennio e del secondo biennio, programmando le lezioni in sinergia tra servizi
enogastronomici, sala e vendita e accoglienza, e trasversalmente con tutti gli ambiti disciplinari,
temporizzando le Programmazioni didattiche modulari, con raccordo delle competenze,
considerando fondante il territorio ed i suoi prodotti.
Sviluppare l‟inserimento dati sul sito della scuola, in modo utenti interni e esterni
possono accedere, per trarre informazioni sui prodotti del territorio elaborati dagli alunni;
(Eventi di Polesine cultura da gustare)
Fare durante l‟anno 4 attività di marketing sui prodotti del territorio e sull‟offerta
formativa della scuola, (Polesine cultura da gustare).
Organizzare corsi di degustazione interni e/o esterni su prodotti tipici, interagendo
con i ristoratori i produttori e gli sponsor per degustazioni negli eventi programmati nel
ristorante didattico.
Destinatari: Docenti tecnico pratici e studenti di tutte le classi
Struttura:
Aggiornamento docenti
Revisione dei parametri utilizzati per gli acquisti
Revisione delle programmazione didattiche di sala e cucina
Predisposizione di moduli pluridisciplinari
Ricerca e sperimentazione
Apertura del ristorante didattico con le classi quinte; realizzazione di quattro eventi gastronomici
predisposti come U.D.A. Realizzare un‟offerta gastronomica giornaliera (Progetto giornata
lavorativa) presso il bar centrale; proporre eventi su altri prodotti come tartufo del Delta del Po e
asparagi, riso e pesce.
97
Laboratorio teatrale “Attori si diventa”
1) Responsabile professoressa Donatella Di Fazi
Il teatro è parte integrante dell‟attività educativa e didattica , è la naturale
prosecuzione di un progetto di educazione alla salute pluriennale , atto a creare le
condizioni più favorevoli per un pieno sviluppo delle potenzialità degli alunni .
FINALITA‟ - Aiutare l‟alunno a “star bene con sé e con gli altri” ; creare
motivazione ; fornire modalità meno usuali e più piacevoli di stare a scuola ;
imparare facendo.
OBIETTIVI - a) formativi : scoprire le proprie potenzialità creative di intenzione
ed espressione ; creare spirito di collaborazione e condivisione ; innalzare il tasso
di successo scolastico.
b) di conoscenza e creatività : conoscenza di una particolare / diversa forma di
comunicazione e linguaggio ; conoscenza di sé e del proprio corpo ; espressione
con il corpo , la voce , le mani ; conoscenza di alcuni elementi e aspetti costitutivi
dello spazio e della rappresentazione teatrale ; conoscenza di alcune tecniche
teatrali e loro utilizzo ( presentazione dei personaggi , interpretazione ).
c) linguistici : leggere un testo ; elaborare un copione con la guida dell‟ insegnante
; interpretarlo per metterlo in scena ; conoscere ed applicare le principali regole di
dizione.
METODOLOGIA – Lezione frontale e di gruppo , momenti di discussione e
confronto , esercitazioni pratiche , spettacolo finale . Si cercherà sempre di creare
un clima operoso di collaborazione costruttiva e di coinvolgimento personale e di
gruppo . A tal proposito si cercherà di coinvolgere nella realizzazione del progetto
non solo gli alunni “attori” ma anche altri studenti , per ricoprire ruoli comunque
fondamentali nella “costruzione” di un lavoro teatrale( buttafuori , tecnici del
suono e della luce , suggeritori , costumisti , scenografi , trovarobe ) .
DESTINATARI : tutti gli studenti dell‟Istituto che ne faranno richiesta. Si
procederà successivamente ad una selezione degli stessi per l‟attribuzione dei vari
ruoli all‟interno del lavoro teatrale . Coloro che ne saranno esclusi potranno
ricoprire gli altri ruoli citati in precedenza ( buttafuori ecc. ) .
98
Orto erbe aromatiche
Responsabile professoressa Giunta Barbara
L‟orto botanico è un laboratorio per lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità
degli allievi.
Le piante sono selezionate tenendo presente due criteri fondamentali:
o Essere di facile coltivazione
o Consentire risultati a medio e breve termine
Tali scelte, in funzione del principio che il ragazzo deve seguire il ciclo vegetativo
di crescita in un tempo relativamente breve al fine evitare una perdita di interesse
per il lavoro. Da sottolineare che gli allievi potranno toccare con mano l‟utilizzo
dei prodotti, che verranno introdotti nella produzione alimentare dell‟istituto
(esercitazioni di cucina/sala). La coltivazione di piante aromatiche o con proprietà
terapeutiche, inoltre, ben si connette con gli scopi dell‟Istituto alberghiero, volti al
perfezionamento dello studio di molteplici aspetti culturali, sociali ed economici,
propri del contesto ambientale entro il quale è inserito.
Obiettivi:
Offrire alle classi dove sono inseriti allievi diversamente abili conoscenze
relative all‟utilizzo delle piante aromatiche in cucina
Consentire il recupero o l‟acquisizione di abilità, conoscenze di base,
nozioni relative alle diverse materie curriculari. L‟attività dell‟ orto
implicando abilità, conoscenze di base (calcolo di pesi, volumi,
misurazione) e nozioni relative alle specifiche materie (es. conoscenza delle
piante e loro utilizzo) può favorire l‟eventuale il recupero l‟acquisizione di
competenze minime difficilmente applicabili nelle lezioni teoriche.
Favorire i processi di socializzazione e integrazione degli allievi con H. I
lavori della serra sebbene programmati tenendo conto dei percorsi
individualizzati degli allievi con H, saranno svolti con gruppi di alunni della
loro classe. Ciò consentirà lo stabilirsi di rapporti di cooperazione, di
scambio di esperienze e competenze, d‟arricchimento di conoscenze, così da
favorire i processi di socializzazione e integrazione.
Responsabilizzare gli allievi rispetto al loro lavoro Ci sembra importante
per gli allievi che si abbia un riscontro concreto del proprio lavoro, quale
può essere quello risultante dall‟utilizzo delle piante coltivate per
l‟elaborazione delle ricette nei laboratori di cucina.
Approfondire attraverso l‟osservazione diretta la conoscenza del mondo
vegetale.
Far acquisire la consapevolezza, attraverso semplici esperienze
Saper osservare un piccolo ambiente, i vari elementi che lo compongono e
le loro interazioni.
Rendere consapevoli gli alunni dell‟influenza dell‟intervento umano sugli
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equilibri ambientali.
Accrescere il senso di responsabilità nel rapporto con la natura.
Comprendere il significato del tempo come fattore fondamentale dei cicli
biologici.
Descrivere le piante che saranno coltivate.
Sviluppare le capacità manuali relative all‟uso degli attrezzi specifici.
Contribuire con il proprio lavoro a sviluppare un ambiente vivo ed
accogliente.
Recuperare la conoscenza sull‟origine dei cibi consumati.
Imparare a riconoscere gusti e profumi che arricchiscono i nostri pasti.
Destinatari:
L'accesso all‟orto è possibile per tutti gli alunni della scuola, la loro partecipazione
alle attività è regolamentata con prioritaria attenzione alle esigenze dei ragazzi in
situazione di H e ai piccoli gruppi-classe appositamente costituiti sotto la guida di
docenti tutor.
Gli interventi nell‟ orto e i momenti di distribuzione dei prodotti avvengono
durante le ore curriculari; tenendo ovviamente conto dei ritmi stagionali. Grazie
alla disponibilità del personale ATA della scuola, sebbene a ritmo ridotto l‟attività
di orto proseguirà anche durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
100
Progetto: IPSEOA Rock Nellavita …”Con la musica tutti ce la possono fare”
Responsabili professor Melina Fabrizio – Bagattin Michela
“ SENZA LA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE “ Aforisma di
Friederich Nietzsche
Il progetto nasce dall‟esigenza di alcuni studenti di costruire un gruppo musicale d‟istituto. Per
questo si propone di:
1) Rifondare il gruppo strumentisti e vocalisti.
A)OBIETTIVI FORMATIVI: Sviluppo dell‟autocontrollo, della capacità di concentrazione e dello spirito di collaborazione con il
gruppo.
Coinvolgimento emotivo del gruppo nell‟attività del cantare e del suonare insieme.
Sviluppo del gusto e dell‟interesse per il fenomeno musicale.
Sviluppo delle capacità di esternare emozioni attraverso la musica e l‟espressione
Corporea.
B)OBIETTIVI MUSICALI:
Riconoscere il testo ( Linguaggio, poesia, contesto storico e significato ).
Le tipologie di stili Musicali ( Country, Soul, Blues, Folk, Rock, Jazz, Funk ecc. ).
2)ATTIVITA’ POSSIBILI:
Eventuale esecuzione di brani musicali utili alla realizzazione di Eventi interni ed Esterni all‟Istituto. Assemblee di Istituto o eventuali CONTEST Musicali.
3)METODOLOGIA : Il Progetto si pone come occasione per portare gli alunni a vivere esperienze significative in
campo musicale attraverso un coinvolgimento creativo ed un approccio ludico – motorio ed
espressivo. Gli incontri programmati mirano all‟apprendimento del linguaggio musicale e sono
attuati con un approccio metodologico basato sulle conoscenze di base , l‟operatività con lo
strumento/ Voce/ Ballo e l‟apertura ad una rielaborazione autonoma personale ed originale
dell‟evento Individuato.
Tempi: Tutto l‟anno. Destinatari: Tutti gli studenti che volontariamente vogliono partecipare
come musicisti e/o cantanti. Strumenti: Auditorium “ Saccenti “ - per le prove N° 2 ore durante i
pomeriggi in cui la scuola è aperta.
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Progetto: “Ti faccio da guida” visita alle città d’arte: Padova e Monselice
Responsabile prof.ssa Cordella Paola
a.s.2015-2016
Finalità:
Attivare negli alunni l‟interesse per il patrimonio artistico e culturale
italiano
Formare negli alunni competenze di carattere professionale
Obiettivi cognitivi ed educativi:
Conoscere gli aspetti essenziali di carattere geografico, storico, artistico,
culturale e professionale relativi alle località oggetto della visita
Applicare competenze linguistiche,comunicative ed espressive in situazioni
di tipo professionale
Sviluppare capacità relazionali in situazioni di tipo professionale
Materie coinvolte
Lettere, Lingue Straniere, Laboratorio di Accoglienza, Alimentazione,
DTA, Religione
Destinatari: Classi 3 e 4 Acc. Turistica e tutte le classi 1° dell‟Istituto
Tempi di sviluppo:
Il progetto avrà inizio nel mese di ottobre e si concluderà con le uscite nel
mese di febbraio- marzo-
La preparazione degli alunni avverrà nel corso dell‟anno scolastico, durante
le ore curricolari delle materie sopracitate
Si prevede una visita alla città di Padova nel mese di dicembre con guida
professionista
Risultati attesi
Preparazione dell‟itinerario artistico e culturale della città da visitare,
effettuato da tutti gli alunni delle classi terze, divisi in gruppi
Assunzione del ruolo di guida turistica da parte dei ragazzi delle classi terze
accoglienza, durante le visite guidate rivolte agli alunni di tutte le classi 1°
coinvolte nel progetto
Preparazione di schede sintetiche, illustrazione dell‟itinerario in power-
point (anche in lingua straniera) per ciascuna uscita e di materiale utile per
la consultazione.
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Progetto: “Dal globale al solidale: la realtà del commercio equo e solidale”-
“Mercatino di beneficenza”
Responsabile: Prof.ssa Antonella Ferrarese
Finalità:
Riconoscere gli aspetti e le ricadute nella quotidianità della globalizzazione.
Riconoscere il valore del rispetto dei Diritti Umani per la realizzazione della
libertà e della giustizia in ogni ordinamento umano.
Conoscere la Dottrina sociale della Chiesa in difesa della giustizia, della
solidarietà e della pace tra le persone e i popoli.
Comprendere che l‟importanza dei problemi sociali del nostro tempo
richiede la conoscenza e la responsabilità di tutti per il bene comune e per
una pace stabile.
Obiettivi cognitivi ed educativi:
Comprendere il significato del termine globalizzazione nei suoi aspetti
positivi e negativi.
Avere una visione completa dell‟economia (multinazionali, free trade, fair
trade).
Comprendere la necessità della riflessione e della ricerca morale per l‟agire
individuale e comunitario dell‟uomo.
Ripercorrere le tappe fondamentali dei Diritti Umani riconoscendoli come
fondamento di ogni ordinamento umano autenticamente libero.
Materie coinvolte:
Religione, Italiano, Storia, Economia, Diritto, Lingue Straniere, Alimentazione,
Laboratorio Ristorazione.
Destinatari:
Le classi quinte dell‟Istituto, ma la ricaduta del progetto, grazie all‟allestimento
del mercatino equosolidale e del mercatino di beneficenza è estesa a tutte le classi
dell‟Istituto.
Metodologie:
Brainstorming, lezioni frontali interattive, relazioni da parte di esperti nel settore
equo e solidale con successivo dibattito, testimonianze di volontari impegnati nel
settore, allestimento di un mercatino con prodotti equosolidali forniti dalla Bottega
“La fionda di Davide” di Rovigo. Allestimento di un mercatino di beneficenza, i
cui proventi andranno a sostenere quelle iniziative missionarie che saranno
illustrate dai relatori che interverranno negli incontri con gli allievi, previsti dal
Progetto “Dal globale al solidale: la realtà del commercio equo e solidale”.
Tempi di sviluppo:
Il progetto avrà inizio nel mese di novembre 2015 e si concluderà a febbraio 2016.
103
La preparazione degli alunni avverrà nel corso dell‟anno scolastico, durante le ore
curricolari delle materie sopra elencate.
104
Attività: “Alternanza scuola-lavoro”
Responsabili prof. Doni Tiziana e Manca Gian Piero
Nel nostro Istituto da diversi anni i tirocini aziendali sono inseriti nel percorso
scolastico dei nostri studenti e sono una caratteristica degli indirizzi di studio
professionali.
L‟alternanza scuola-lavoro,viene ora inserita nel normale curriculum, non
solo perché effettuata durante l‟anno scolastico, ma perché preparata in modo
adeguato e continuamente monitorata dal Comitato tecnico-scientifico.
In questo modo si verifica in itinere quanto l‟alternanza scuola-lavoro possa
motivare e rimotivare gli studenti, quanto essa stabilisca un collegamento stretto
fra quanto gli alunni apprendono in classe e quanto possono apprendere nel mondo
del lavoro.
L‟alternanza non è in alcun modo equiparabile allo stage, ma costituisce una vera e
propria combinazione di formazione d‟aula e di esperienze assistite sul posto di
lavoro, percorso “unitario” progettato fra scuola ed azienda che agli studenti di
acquisire attitudini, conoscenze e competenze utili al loro sviluppo formativo.
Gli alunni che si iscrivono agli Istituti Professionali, infatti, sono portatori di
una grande domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che
troppo spesso la scuola, da sola, non è in grado di soddisfare.
Il rapporto con la realtà aziendale permette di acquisire questo aspetto
dell‟”imparare a fare”, non attraverso simulazioni ma nella vera realtà lavorativa.
E‟ un confronto col tessuto economico del territorio che si contrappone
all‟autoreferenzialità tipica della scuola.
Il progetto alternanza scuola – lavoro è stato realizzato nel nostro istituto a
partire dall‟anno scolastico 2005-06 in forma di sperimentazione, dall‟anno
scolastico 2006-2007 l‟attività è proseguita in parallelo con l‟attività di stage
svolto dalle classi quarte, e a partire dal 2010-11 l‟attività viene attivata per le
classi coinvolte all‟interno dell‟anno scolastico.
Le classi coinvolte.
Coinvolgimento degli alunni delle classi terze, quarte e quinte dei settori
accoglienza turistica, sala e vendita ed enogastronomia; il secondo anno del corso
IeFP.
Il periodo individuato è il secondo pentamestre con l‟inserimento nelle aziende del
territorio Veneto e regioni limitrofe.
La formazione dei docenti.
La realizzazione concreta dell‟attività di as-l, vede impegnati diversi docenti del
consiglio di classe con incontri mirati alla sensibilizzazione dell‟importanza
formativa per lo studente nel saper applicare in azienda le competenze acquisite a
scuola.
In alcune circostanze si potranno verificare incontri a livello provinciale e
105
regionale, con formatori incaricati dall‟Ufficio Scolastico Regionale e con la Rete
degli Istituti Alberghieri del Veneto.
La preparazione degli studenti all’attività di as-l .
L‟attività di coordinamento è svolta dai referenti as-l e si svolge durante l‟intero
anno scolastico. Tale azione è realizzata in collaborazione con i consigli di classe
(condivisione dei tempi di svolgimento, della modulistica, degli esiti delle
rilevazioni, del tutoraggio dei docenti); con gli studenti (essi sono formati ai vari
livelli, per fasi sull‟attività as-l); con le famiglie (condivisione degli obiettivi e
delle responsabilità) e con le aziende (selezione delle aziende, inserimento degli
studenti in azienda, attivazione di procedure amministrative, tutoraggio in azienda
e gestione dell‟alunno).
Gli studenti in Alternanza Scuola-Lavoro vengono assistiti dal tutor scolastico
designato dalla scuola e dal tutor aziendale individuato dall‟azienda, in modo tale
che l‟alunno durante il percorso formativo sia costantemente assistito e
monitorato.
Alla fine del periodo di tirocinio lo studente viene valutato dall‟azienda e dai
docenti del consiglio di classe.
Per la classe quinta viene attivato un percorso relativo all‟esperienza di Ristorante
didattico, svolto in orario curricolare.
106
“ Certificazione esterna di lingua inglese”
Responsabile prof.ssa Tosato A.P.
La certificazione di una lingua straniera ha assunto, al giorno d‟oggi, un valore
basilare in termini di riconoscimento delle competenze. Il rilascio, da parte di un
ente riconosciuto, di un documento ufficiale che attesti il livello di competenza
linguistica raggiunto si rivela fondamentale su più fronti. La possibilità di
dimostrare il proprio livello di conoscenza linguistica permette, infatti, di facilitare
il processo di autopromozione dell‟individuo: questo titolo offre l‟opportunità di
promuoversi in campo sociale, lavorativo, educativo, sia per questioni di
inserimento, che di creazione di relazioni, nonché di motivazione personale. Tali
azioni riflettono la politica linguistica europea degli ultimi decenni, orientata agli
scambi e alla partecipazione attiva che faciliti l‟istaurarsi di relazioni. È chiaro
come, in questo contesto, la certificazione linguistica si proponga come strumento
che supporta in maniera importante suddetta filosofia, considerato il suo ruolo di
garante delle abilità linguistiche possedute dall‟utente.
Nel nostro Istituto vengono proposti due tipologie diverse di Esame: PET e FCE.
Il Cambridge Preliminary English Test (PET) rappresentail secondo
livellodegliesami di Cambridge in ESOL (English for Speakers of Other
Langages). L‟esame e‟ inserito al livello B1 dal Quadro Comune Europeo del
Consiglio d‟Europa. Lo studente che evidenzia un livello B1 nella conoscenza
della lingua inglesee‟ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari
su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo
libero. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una
regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su
argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse, è in grado di descrivere
esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente
ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.
IL FCE permette di confermare ufficialmente un livello d‟inglese intermedio
superiore (B2 nella scala europea di riferimento per le lingue) che riguarda in
particolare la comprensione di testi che trattano temi concreti ed astratti, la
gestione di una discussione tecnica nel campo di specialità del parlante,
l‟espressione spontanea in modo da permettere al parlantedi sostenere una
conversazione normale con interlocutori di madrelingua inglese rispettando le
convenzioni e le principali regole di cortesia utilizzate.
Ai candidati che superano sia il PET che l‟FCE viene rilasciato un certificato
riconosciuto non solo da ESOL Examinationdell‟Universita‟ di Cambridge, ma
anche negli ambienti universitari e professionali di tutto il mondo, che vedono nel
PET una qualifica iniziale di conoscenza della lingua inglese. Ai candidati, inoltre,
viene consegnato un rapporto sugli esiti di tutte e tre le prove, molto utile per la
preparazione degli esami successivi.Il PET e l‟FCE fanno parte dei principali
esami Cambridge English, strettamente collegati al Council of Europe's Common
European Framework for modernlanguages (CEF) e accreditati da QCA -
l'organismo governativo britannico di vigilanza sugli esami.
107
Obiettivi:
Migliorare le competenze linguistiche a livello di reading,writing,listening and
speaking;
fornire le competenze utili al conseguimento del P.E.T. e del F.C.E.
sviluppare le competenze riguardanti l'uso della lingua parlata in vari contesti della
vita quotidiana
Prerequisiti: E‟ richiesta una conoscenza base della lingua inglese per il PET,
mentre per l‟FCE e‟ necessario possedere competenze intermedie, soprattutto a
livello grammaticale. Da non sottovalutare la necessita‟ di una espressione
sufficientemente fluente nella lingua parlata.
Destinatari del progetto: In particolare gli alunni del triennio, ma anche quelli che
frequentano la seconda ed hanno una buona base linguistica possono sostenere
l‟esame. A partire dall‟anno scolastico 2013/2014 è stata offerta la possibilità di
sostenere l‟esame anche ai docenti dell‟Istituto.
Contenuti del progetto:Sia il PET che l‟FCE comprendono tre prove:
Lettura e scrittura
Ascolto
Lingua parlata
Risultati previsti:
conseguimento della certificazione europea PET o FCE.
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“ Certificazione esterna di lingua tedesca”
Responsabile prof.ssa Beltrame A.
Finalità:
Dare la possibilità agli alunni di ottenere una certificazione che valorizzi e
distingua il curriculum ed apra le porte ad importanti sbocchi professionali.
Per quest‟anno scolastico verrà riproposto il Fit in Deutsch 2 che corrisponde ad
un
livello A2 del Quadro di riferimento europeo per l‟accertamento del livello
linguistico
(Waystage) del "Common European Framework of Reference" del Consiglio
d‟Europa.
Si intende proporre però per alcuni alunni anche il Goethe Zertifikt B1 di un
livello
superiore.
L‟esame Fit in Deutsch 2 è volto ad accertare le conoscenze basilari della lingua
tedesca dei giovani studenti e può essere sostenuto a conclusione di 200-250 ore di
lezioni di tedesco (generalmente dal terzo anno di studio), indipendentemente dai
testi
didattici adottati.
L‟esame è suddiviso in 4 parti:
Prova scritta di gruppo (90 minuti)
1. Ascolto di brevi conversazioni quotidiane, messaggi telefonici privati,
informazioni contenute in trasmissioni radiofoniche o similari e relativi esercizi.
2. Lettura ad esempio brevi appunti, piccoli annunci, descrizioni di persone,
semplici
lettere o brevi articoli di giornale e relativi esercizi.
3. Scrittura di una risposta personale ad una e-mail, una lettera, un annuncio o
testi.
Prova orale a coppie (15 minuti)
4. Presentarsi, fare domande e risponderai ad esse inerenti temi quotidiani. Inoltre
formulare richieste e reagire all‟ interlocutore in un contesto familiare
Superando l’esame Goethe Zertifikat B1 si dimostra invece di capire rilevanti
informazioni, se espresse in un linguaggio standard e inerenti cose note del
lavoro,
della scuola, del tempo libero o simili, di superare la maggior parte delle
situazioni
che s’incontrano viaggiando in Paesi di lingua tedesca, di esprimersi in
maniera
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semplice e congruente su tematiche o ambiti d’interesse personale, di
raccontare
esperienze o eventi, descrivere sogni, speranze e obiettivi e dare brevi
spiegazioni o
motivazioni.
L‟esame è cosi strutturato:
1. Prova scritta
Modulo di lettura
Lettura di contributi a blog, e-mail, articoli di giornale, annunci e istruzioni scritte.
Viene
richiesto di essere in grado di cogliere rilevanti informazioni, importanti dettagli,
punti di
vista e opinioni.
Modulo di comprensione orale
Ascolto di comunicati, brevi relazioni, conversazioni informali e dibattiti
radiofonici per
essere in grado di cogliere fondamentali affermazioni e importanti dettagli.
Modulo di espressione scritta
Scrittura di e-mail personali e formali al fine di essere in grado di esprimere la
propria
opinione per iscritto in un contributo a un forum.
Durata dell‟esame: 165 minuti
2.Prova orale in coppia
Modulo di espressione orale
E‟ richiesto di parlare con un partner di una tematica di vita quotidiana, p.es.
viaggiare,
rispondendo alle sue domande, esprimendo la vostra opinione e facendo delle
proposte. Bisognerà inoltre esporre a braccio una relazione su una tematica di vita
quotidiana e rispondere a domande inerenti quella stessa tematica.
Durata dell‟esame: 15 minuti
Valutazione
Il Fit in Deutsch 2 e il Goethe-Zertifikat B1 vengono effettuati e valutati in
tutto il
mondo alle stesse condizioni. Le prove scritte e quelle orali vengono valutate
nella
relativa sede d’esame da due esaminatori in base agli stessi criteri.
L’ente certificatore sarà quindi il Goethe Institut ma l’esame si svolgerà presso
il
Centro diCultura Italo-Tedesca di Padova (sede autorizzata dal Goethe).
ll Goethe-Institut è ente certificatore accreditato– tramite protocollo d'intesa con il
Ministero dell'Istruzione. Gli esami di certificazione esterna sono conformi ai
110
livelli di
competenza stabiliti dal Quadro Comune di riferimento del Consiglio d'Europa
(A1 –
C2); tali esami sono validi per l'ottenimento dei crediti formativi; il Goethe-Institut
è
membro dell'A.L.T.E. (Association of Language Testers in Europe).
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) promuove la
certificazione esterna dell'apprendimento delle lingue comunitarie facendo seguito
al
"Progetto Lingue 2000".
Destinatari
Alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte .
Tempi di sviluppo e risorse.
Nel pentamestre si svolgerà un corso preparatorio di circa 20 ore, tenuto da
un‟insegnante madrelingua esperta e/o dagli insegnanti curricolari della scuola. Il
corso proseguirà per 10 settimane circa con cadenza settimanale e si concluderà
con un test a sostegno dell‟autostima.
Le date per sostenere l‟esame sono 4 sia per Fit in Deutsch 2 che per Goethe
Zertifikat a partire da marzo e sono indicate dal Goethe Institut. L‟iscrizione va
fatta on-line un mese prima della data prescelta ed è vincolante. Il costo del Fit in
Deutsch 2 è di 60 euro, il Goethe Zertifikat costa 70 euro.
111
“Servizio di consulenza psicologica”
Responsabile prof. Boscolo Fabrizio
L‟ Istituto ha previsto la disposizione di un servizio di consulenza psicologica per
gli studenti (C.I.C.), in convenzione con uno Studio di Psicologia di Adria.
Responsabili del servizio: Psicologi clinici ( dottori: Paola Beltrame, Fabrizio
Boscolo, Elga Gianella )
Il prof. Boscolo è anche docente interno all‟Istituto
Tale servizio è volto a sostenere studenti in difficoltà (evolutive, affettive,
scolastiche, sociali); fornisce uno spazio di ascolto anche ad insegnanti e genitori
al fine di porre in atto una mediazione tra scuola e famiglia, affinché tra queste
due istituzioni non vi sia competizione ma collaborazione nella condivisione di un
obiettivo comune. Questo servizio collabora con gli insegnanti affinché l‟allievo
impari a reagire bene agli insuccessi, sviluppi la motivazione necessaria allo studio
e un atteggiamento di fiducia in sé stesso per sfruttare al meglio le sue potenzialità
e risorse.
Fasi di intervento:
Erogazione di un set ampio ed articolato di attività di natura psicologica
attraverso l‟attivazione di un servizio di consulenza e informazione
psicologica infrasettimanale (tre o quattro ore la settimana) volto a prevenire
il disagio ed a sostenere studenti in difficoltà (evolutive, affettive,
scolastiche, sociali); gli interventi di consulenza individuale agli alunni ,
sono effettuati di norma con il consenso dei genitori e sempre nel rispetto
della privacy.
Spazio di ascolto anche ad insegnanti e genitori al fine di porre in atto una
mediazione tra scuola e famiglia in un clima di collaborazione.
Collaborazione con gli insegnanti affinché l‟allievo impari a reagire bene
agli insuccessi, sviluppi la motivazione necessaria allo studio e un
atteggiamento di fiducia in sé stesso per sfruttare al meglio le sue
potenzialità e risorse.
Collaborazione con l‟Istituzione scolastica nella predisposizione di progetti
di intervento basandoli sulla valutazione complessiva dei problemi rilevati.
Attività di collegamento con altri servizi territoriali fatte salve le rispettive
competenze.
112
Attività: “ Biblioteca 2015-2016”
Responsabile:Professoressa Gabriella Bellan
PREMESSA
L‟obiettivo principale del progetto è rendere la biblioteca scolastica centro di
aggregazione culturale, oltre che degli insegnanti, soprattutto degli studenti.
Per tale motivo sarà svolta un‟attività di consulenza e di assistenza agli alunni da parte
degli insegnanti coinvolti nel progetto, al fine di rendere più fruibile questo luogo.
Il servizio di prestito, già attivato da alcuni anni con regolarità, è reso possibile grazie
alla presenza da parte degli insegnanti anche oltre l‟orario “canonico”.
OBIETTIVI
1. Valorizzare la biblioteca scolastica:
- quale ambiente per la gestione dei documenti posseduti (ordine dei documenti, nella loro
locazione e in catalogo, aggiornamento del patrimonio librario, prestito);
- con il reperimento di informazioni per sviluppare autonomia nell‟acquisizione del sapere e di
competenze nell‟utilizzo degli strumenti telematici attraverso una consulenza didattica guidata;
- quale centro di documentazione e risorse per il reperimento e la catalogazione del materiale
grigio prodotto dalla scuola e tutte le altre attività ed iniziative dell‟anno scolastico in corso;
- attraverso la creazione di nuovi spazi di lettura e consultazione;
- con l‟arricchimento della dotazione tecnologica per consentire non solo la consultazione e la
lettura, ma anche la riproduzione di testi e documenti;
- con la catalogazione e aggiornamento del materiale filmico (cd, dvd…);
- progettando manifestazioni culturali di rilievo con interventi di autori o personalità del
mondo della Letteratura, della Storia, dell‟Arte, dell‟Enogastronomia e delle Scienze;
- progettando ricorrenze o anniversari significativi (Anniversario Prima Guerra Mondiale,
Giornata della Memoria, Giorno del Ricordo, 21 marzo con Libera);
- realizzando una cooperazione organica e sistematica tra scuole condividendo iniziative
promozionali e culturali;
- interagendo con le istituzioni presenti sul territorio: intrattenendo scambi con le biblioteche
pubbliche per lo sviluppo di servizi bibliotecari e le eventuali iniziative correlate;
- progettando con gli Enti Locali e con altre agenzie del territorio iniziative comuni.
DESTINATARI Allievi , docenti, personale A.t.A
113
ATTIVITA’
Attività didattiche interne alla biblioteca :
1. assistenza, consulenza, prestito libri, predisposizione attività culturali e proposta acquisti
materiale librario:
Prof.ssa Gabriella Bellan, lunedì, dalle ore 10.20 alle ore 10.15
Prof.ssa Debora Linea, giovedì, dalle ore 10.20 alle ore 11.15
Prof. Luigi Mandruzzato, venerdì, dalle ore 9.20 alle ore 10.20
2 per prestito libri;
lunedì, mercoledì, giovedì e sabato, dalle ore 8.30 alle ore 10.30, Sig.ra Milena Sega
3 apertura della biblioteca, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.20 alle ore 13.00, per lettura e uso
informatico.
4 realizzazione di cataloghi di libri consultabili via telematica, eventualmente arricchiti di
recensioni prodotte dagli alunni;
5 scelta di testi per incrementare la biblioteca e la fruizione della stessa con testi di letteratura
in lingua italiana, inglese, francese e spagnola e di altre materie scolastiche inerenti al corso di
studi, quali testi di enogastronomia e del settore turistico.
6 ricorrenze o anniversari significativi (Anniversario Prima Guerra Mondiale, Giornata della
Memoria, Giorno del Ricordo, 21 marzo con Libera), con il coinvolgimento del Prof. Marco
Belli;
Attività di gestione della biblioteca: Catalogazione, collocazione e amministrazione dei patrimonio librario, gestione dell‟apertura
della biblioteca, gestione di incontri e di contatti con altri enti, predisposizione manifestazioni
culturali (al Saccenti)
Collaborazione con altre Biblioteche: 1. iniziative rivolte alla promozione della lettura
2. percorsi di conoscenza della biblioteca comunale e di altre del territorio oltre a quello di
provenienza degli alunni
Collaborazione con Enti locali per: 1. collaborazione tra le scuole per le iniziative culturali che verranno organizzate sul territorio.
RISORSE UMANE IMPEGNATE
Interne alla scuola:
N° 4 Insegnanti: Bellan Gabriella, Prof. Mandruzzato Luigi e Prof.ssa Linea Debora per 22 ore
ciascuno; Prof. Marco Belli (per il coinvolgimento in attività di ricorrenza), 3 ore;
N° 1 personale ATA - Sig. ra Milena Sega -, per 8 ore settimanali;
N° 1 tecnico informatico per Aula Magna “Saccenti”
114
Attività: “ PANE POLESANO“
Responsabile:Prof. Giovanni Crepaldi
Nei secoli la panificazione ha ricoperto un ruolo importante per tutti i popoli, il
pane è da sempre il primo elemento della crescita per l‟uomo.
L‟Istruzione superiore cambia ed in particolar modo cambia quella degli istituti
professionali di stampo alberghiero. L‟istituto professionale di stato per i servizi
alberghieri e della ristorazione “G. Cipriani” si è posto un obbiettivo molto
importante, conoscere e far conoscere le tradizioni della panificazione polesana
volgendo lo sguardo a quello che da tutti è riconosciuto come il miglior pane al
mondo, “ La Ciabatta polesana”.
L‟obbiettivo è far conoscere le farine che vengono usate per la creazione di questo
pane , farine naturali senza additivi chimici che danno fragranza e profumo unico
a questo meraviglioso pane.
Da quest‟anno all‟interno dell‟istituto Cipriani viene proposto un corso sulla
preparazione della ciabatta partendo dalla preparazione della “biga” fino al
rinfresco, alle lievitazioni e alla cottura.
Tale corso verrà rivolto agli allievi delle classi prime per dare alle giovani leve
dell‟istituto “Cipriani” un primo assaggio di una delle professioni del futuro
115
Progetto: “Noi per gli altri”
Responsabili Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna
Paola
Obiettivi: Il progetto si prefigge lo scopo di sensibilizzare non solo gli alunni ma
anche tutta la comunità su tematiche legate alla solidarietà sociale.
Modalita‟ di realizzazione/Attivita‟:
All'inzio di ogni anno scolastico viene individuata una associazione o un ente a
cui devolvere il ricavato di una cena di beneficenza, chiamata “Chef per una
Notte”, dove saranno protagonisti i ragazzi disabili dell'Istituto, coadiuvati da
alcuni ragazzi dell'Associazione “Amici di Elena” .
Nel mese di novembre viene attivata una raccolta alimentare da donare al Banco
di Solidarietà locale che poi provvede a distribuire i viveri alle famiglie bisognose
del territorio in prossimità delle festività natalizie.
Nei mesi di aprile/maggio viene attivata una raccolta di occhiali usati da donare
al Lyons Club di Porto Viro che li consegnerà ad un gruppo di medici oculisti che
prestano servizio nei paesi del Terzo Mondo.
Destinatari del progetto: Tutti gli studenti e il personale docente e non docente
dell'Istituto.
Prerequisiti: Disponibilità alla collaborazione e alla condivisione di atti di
solidarietà.
Risultati attesi: Sviluppo di un alto senso di solidarietà che si concretizzi in atti
concreti di donazione.
Tempi di realizzazione del progetto: Il progetto si sviluppera‟ e rinnovera‟ nel
corso di ogni anno scolastico.
.
116
Attività: Attività Sportiva Scolastica
Responsabile Professoressa Anna Maria Panin
L‟obiettivo è permettere ad un elevato numero di alunni, e maggiormente a quelli che non
usufruiscono di altre opportunità sportive extra-scolastiche, di svolgere ed approfondire le
attività ludico-motorie e sportive, creando così importanti momenti di crescita umana e
riscoperta di quei valori che spesso lo sport evidenzia. Visto il gran numero di allievi pendolari e il congruo numero di ore di lezione settimanale l‟attività
preparatoria alle varie specialità farà parte integrante della didattica curricolare e sarà completata in
orario extra scolastico con attività presso la palestra dell‟Istituto e il Campo Sportivo “Bettinazzi” in
giorni e orari da stabilire.
Le varie attività saranno attuate in conformità a quanto previsto annualmente dal MIUR e potranno
subire variazioni.
La partecipazione alle varie attività è gratuita.
ATTIVITA‟ PREVISTE
TORNEI INTERNI - Calcetto e Pallavolo con suddivisione tra biennio e triennio.
ATLETICA - Organizzazione fase d‟istituto ed attività pomeridiana presso il
campo
sportivo “Bettinazzi” in orario scolastico ed extra scolastico
proposto
a tutte le classi
- Partecipazione alla fase provinciale con preparazione atleti in
orario extra curricolare.
NUOTO - Organizzazione fase d‟istituto presso la piscina comunale di Adria
proposta a tutte le classi
- partecipazione alla fase provinciale con rappresentanza con
eventuale preparazione curricolare (adesione a corsi nuoto per
classi in orario scolastico).
Al termine dell‟anno scolastico, alla presenza del Dirigente o di un suo collaboratore, si
premieranno le squadre vincitrici dei tornei e tutti gli allievi distintisi nelle varie specialità.
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Progettazione e sviluppo rete locale LAN
Responsabile:Professore Alessandro Boccato
Nel Progetto della Gestione dell‟Istituto Professionale Alberghiero “Cipriani” sarà
installata e resa operativa una rete LAN è l'acronimo per il termine inglese Local
Area Network, in italiano rete locale. Identifica una rete costituita da computer
collegati tra loro tramite un sistema di cablaggio (comprese le interconnessioni e le
periferiche condivise) all'interno di un ambito fisico delimitato nell‟edificio sito in
via A. Moro n°1, che non superi la distanza di qualche chilometro. Le LAN hanno
dimensioni contenute, il che favorisce il tempo di trasmissione, che è noto. Le
LAN tradizionali lavorano tra 10 Mbps e 100 Mbps, hanno bassi ritardi e
pochissimi errori. Le LAN recenti operano fino a 1 Gbps. I vantaggi tipici di una
LAN sono:
Condivisione di dati e programmi;
Condivisione di un collegamento a Internet unico per più PC;
Condivisione di accesso a risorse hardware (stampanti, periferiche fax, modem,
etc.);
Riduzione dei costi grazie alla condivisione;
Standardizzazione delle applicazioni;
Gestione più efficiente di dati, comunicazione e pianificazioni.
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I vantaggi tipici di una LAN sono:
Condivisione di dati e programmi;
Condivisione di un collegamento a Internet unico per più PC;
Condivisione di accesso a risorse hardware (stampanti, periferiche fax, modem,
etc.);
Riduzione dei costi grazie alla condivisione;
Standardizzazione delle applicazioni;
Gestione più efficiente di dati, comunicazione e pianificazioni.
Esistono diversi tipi di reti di computer in grado di soddisfare le esigenze
dell‟istituto. Una rete è caratterizzata da tre elementi fondamentali:
sicurezza
Assicurare la destinazione corretta del flusso di dati ed evitarne l'intercettazione.
Garantire un rischio di guasto bassissimo.
prestazione
Velocità di trasmissione dei dati nella rete.
fattibilità
Facile costruzione della rete in base al luogo e ai materiali.
Interconnessione
Gli apparati della rete si interconnettono tra di loro attraverso apparati attivi che
funzionano a livelli diversi del modello ISO/OSI:
livello 1 - hub o repeater;
livello 2 - switch o bridge;
livello 3 – router.
Tra le tecnologie utilizzate per realizzare reti locali, si possono citare:
Ethernet
TokenRing
Wireless
Nel nostro caso si utilizzeranno dei dispositivi switch che sono composti da un
numero elevato di schede ethernet che consente ad ogni host di essere connesso
direttamente. Allo switch vengono poi collegati uno o più cavi Ethernet ad alta
velocità che collegano altri segmenti di LAN. In questo modo lo switch intercetta i
pacchetti e li ridireziona ad un host oppure sui segmenti Ethernet. La gestione dei
pacchetti, quindi, è ottimizzata perché questi sono subito reindirizzati alla
destinazione evitando, per quanto possibile, collisioni. In questo modo ogni scheda
ha un suo dominio di collisione(vedi Figura).
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Architettura client-server
Il server riceve dai client delle richieste di servizio, e restituisce loro i risultati
dopo averne effettuato l'elaborazione relativa. Questo permette di concentrare su
una macchina centrale le risorse di elaborazione, il software, la manutenzione, le
informazioni critiche o sensibili, gli accorgimenti atti a garantire affidabilità (come
i backup). I clients, al contrario, possono in generale essere anche macchine con
risorse e affidabilità inferiori, che hanno l'unico compito di interagire con l'utente,
e che non contengono informazioni critiche o sensibili. Si noti che dal punto di
vista software un computer non è mai puramente un server, in quanto oltre ad
erogare servizi ad altri si appoggia solitamente a servizi forniti da terzi, e quindi è
contemporaneamente server e client. Il server è un elemento fondamentale
dell'infrastruttura IT di cui fa parte, in quanto i suoi malfunzionamenti si
ripercuotono su tutti i client che lo usano. Pertanto, per i server si adottano
accorgimenti volti a garantire affidabilità e sicurezza:
utilizzo di hardware di classe superiore, con prestazioni elevate ed elementi
ridondanti (dischi RAID, alimentatori ridondanti) protezione dell'alimentazione
elettrica mediante gruppo di continuità protezione fisica mediante localizzazione
in un locale apposito ad accesso ristretto ("sala server") o in housing presso una
server farm connessione di rete preferenziale, di capacità superiore, ridondante
climatizzazione configurazioni del sistema operativo volte a garantire maggiore
affidabilità e sicurezza (hardening) gestione da parte di sistemisti esperti. Tra i
servizi che vengono tipicamente erogati da un server, si possono citare:
File server, che permettono agli utenti di accedere ai file situati sul server come se
fossero sul proprio calcolatore, agevolando la condivisione di informazioni
Database server
Web server
Application server, dove il server viene usato per far funzionare un programma
applicativo e condividerne le funzionalità tra gli utenti
Print server, che permettono di mettere in comune una o più stampanti tra gli
utenti di una rete con la eventuale gestione dei diritti di accesso,
Mail server, per la gestione della posta elettronica;
Game server, che ospitano risorse per rendere possibili i giochi multiutente in
linea;
gestione di una rete informatica, locale o geografica;
DHCP, per l'assegnazione automatica di indirizzi IP ai computer;
DNS server, che forniscono la risoluzione dei nomi dei siti (per esempio
it.wikipedia.org) nei loro indirizzi IP
Server grafico o display server - vedere X Window System;
Server di autenticazione, che permette di autenticare l'accesso ad altre risorse;
FTP server, fornisce alla rete accesso a cartelle pubbliche o con autenticazione;
VNC server, fornisce, attraverso un client VNC un controllo remoto; accesso con
la società Serenissima fornitore del pacchetto PROTEL
Proxy server, fornisce una cache di accesso al WEB e la possibilità di controlli di
autenticazione (ACL) e di filtro. Nel nostro caso si utlizzerà l‟assegnazione
120
automatica degli indirizzi IP – DHCP: acronimo dall'inglese Dynamic Host
Configuration Protocol (protocollo di configurazione dinamica degli indirizzi) è
un protocollo usato per assegnare gli indirizzi IP ai calcolatori di una rete. DHCP
sostituisce - ed è compatibile verso il basso con - l'ormai quasi obsoleto BOOTP.
In una rete basata sul protocollo IP, ogni calcolatore ha bisogno di un indirizzo IP,
scelto in modo tale che appartenga alla sottorete a cui è collegato e che sia unico,
ovvero che non ci siano altri calcolatori che stiano già usando quell'indirizzo. Il
compito di assegnare manualmente gli indirizzi IP ai calcolatori comporta un
rilevante onere per gli amministratori di rete, soprattutto in reti di grandi
dimensioni o in caso di numerosi computer che si connettono a rotazione solo a
ore o giorni determinati. Inoltre gli indirizzi IPv4 (attualmente usati nella quasi
totalità delle reti al mondo) con l'aumentare dei computer connessi a Internet
hanno cominciato a scarseggiare, diminuendo la disponibilità di IP fissi, DHCP
viene utilizzato soprattutto in reti locali, in particolare su Ethernet.
Traguardi da raggiungere
I computers client e il server della rete LAN dovrnno navigare su Internet con un
solo indirizzo IP pubblico ed in maniera protetta; bloccando la navigazione su
alcuni siti Web non autorizzati attraverso un Firewall; si dovrà configurare un
dominio Active Directory del tipo “professionale.it”, e prevedre un File Server
con Backup di tutti i dati dell‟istituto;
Realizzazione del Cablaggio
La posa dei cavi e l‟installazione delle prese da muro (o colonnine da pavimento)
RJ45 deve essere effettuata da elettricisti specializzati in cablaggio strutturato che
con opportuni strumenti possano “certificare” il corretto funzionamento di ogni
singolo tratto di rete (attenuazione, rumore, interferenze, ecc..). In questo modo,
alla presa al muro RJ45 potrete attaccare sia un computer sia il telefono. A
seconda della struttura fisica dell‟istituto dovremmo impostare i collegamenti delle
postazioni e degli switch in maniera diversa. Predisponiamo il collegamento dei
client verso uno (o più di uno) switch centrale collegando la scheda di rete di un
PC alla presa al muro utilizzando un cavo cat.5 e segniamoci il numero
identificativo della presa, davanti al patch panel e alla presa con il numero
corrispondente metteremo un altro cavo che collegherà quella porta del patch
panel allo switch più vicino (di solito presente sullo stesso rack). Questo tipo di
cablaggio che è "strutturato" ossia possiamo dinamicamente utilizzare la tratta di
ogni cavo per far trasportare dati o fonia. L‟istituto è si estende su più piani, i cavi
delle prese nelle stanze arriveranno al "path panel di piano" dove, nello stesso rack
ci sarà anche uno "switch di piano". Ogni "switch di piano" avrà poi una
connessione con uno switch centrale (il centro stella) posizionato in una posizione
strategica (solitamente nella sala Server) attraverso collegamenti in fibra ottica o
se la distanza e il budget non lo permettesse, con cavi cat. 5, magari accoppiati per
formare una backbone a 200, 300, 400... Mbit (tecnica Cisco FastEtherChannel).
121
Preparazione sala server
Inizieremo scegliendo il Rack più adatto alle nostre esigenze in termini di spazio,
compatibilità dei server ed espansibilità futura. I parametri da tener conto quando
si deve acquistare un rack sono i seguenti:
profondità del server da installare;
larghezza del server;
“unità” disponibile.
La Sala Server dovrà avere un sistema di raffreddamento adeguato che deve
garantire una temperatura costante..
Preparazione del Dominio Active Directory e DNS
Il primo passo da compiere sarà la preparazione del Controller Primario di
Dominio (in passato chiamato PDC) e quindi di Active Directory. Il nome del
server, per questo esempio sarà SRVPROTEL. Una volta installato Windows 2003
Server eseguiamo il comando DCPROMO da Start/Esegui per far partire la
procedura guidata che permetterà al server di diventare un controller di dominio. I
parametri essenziali che dobbiamo configurare in questo passaggio sono: il nome
del dominio PROFESSIONALE. A questo punto dovremmo configurare il servizio
DNS Server sullo stesso server, creeremo quindi una nuova zona primaria (diretta)
integrata in AD con nome professionale.it e successivamente una zona di ricerca
inversa con gli IP della nostra Rete. La zona diretta permette ai client di risolvere i
nomi degli host in indirizzo ip corrispondente mentre la zona inversa, dato un IP
restituisce il nome host. Nel nostro caso dobbiamo creare il sistema DHCP
menzionato precedentemente.
Creazione degli utenti
Per creare gli utenti apriremo “Utenti e Computer di Active Directory” nel menù
“Strumenti di Amministrazione” sul server Domani Controller (SRVPROTEL). A
questo punto dovremmo decidere uno standard per la creazione delle login ed una
politica delle password rigida.Le login (o UserName) le creeremo con l‟iniziale del
cognome ed il nome per esteso, ad esempio la login del Prof. Mario Rossi sarà
rossimario e la password sarà formata da almeno 3 caratteri e composta da numeri
e lettere. Dopo l‟avvio del sistema operativo per accedere alla sessione è
necessario premere contemporaneamente i tasti CTRL-ALT-CANC., comparirà il
nome dell’utente e il campo per la password, nel campo “nome utente” digitare
il proprio cognome e nome tutto di seguito e tutto minuscolo, nel campo
“password” digitare come primo accesso la parola “docente”, successivamente il
sistema richiederà di cambiare la password iniziale con a libera scelta non inferiore
a 3 caratteri alfanumerici; per cambiare la password occorre:
• digitare la Password esistente“Password in uso:”
• digitare la Password scelta nel campo denominato “Nuova password:”
• digitare una seconda volta la Password scelta nel campo denominato “Conferma
nuova
password:”
122
• premere il pulsante “OK”.
Dal secondo accesso i codici richiesti saranno i seguenti:
nome utente: cognomenome
Password: il codice di caratteri alfanumerici creato
Per accedere alla navigazione in internet è opportuno utilizzare il Browser
Mozilla Firefox (ove installato) in modo da limitare l‟ingesso di spyware e pop-up
nelle rete scolastica.
Per quanto concerne gli studenti si userà la stessa modalità di connessione
digitando la password al primo accesso “studente”. Si ricorda che all‟interno delle
“Risorse del Computer” il Server creerà in automatico una cartella di lavoro
(unità “Z”), la quale sarà nominata con il “cognomenome” dell‟utente connesso,
sia per i docenti e sia per gli studenti. Pertanto si prega di salvare i propri file
all‟interno di essa onde evitare rallentamenti nel sistema LAN dell‟istituto, si
precisa inoltre che qualsiasi file salvato sul Desktop degli studenti sarà cancellato
alla connessione successiva. Occorre anche ricordare che per la navigazione in
Internet è stato installato un FIREWALL che limita l‟accesso a siti per Adulti,
Blog, YouTube, e blocca l‟uso dei programmi P2P.
Collegamento dei Client
A questo punto inizieremo a connettere i client in rete. Dopo averli posizionati
nelle stanze, attaccheremo un cavo “dritto” dalla scheda di rete del singolo PC al
punto rete sul muro, poi andiamo sul rack dove si trova lo switch ed attacchiamo
un altro cavo dalla porta del patch panel (che corrisponde alla presa a muro di
quella stanza) ad una porta libera dello switch.
Aggiunta (Join) dei client al dominio
Un dominio Windows è un “contesto di sicurezza” dove girano i client (e i server).
Tutti gli host che appartengono ad un dominio possono essere controllati
centralmente attraverso le impostazioni gestite sul domain controller attraverso le
Group Policy, gruppi di utenti, permessi NTFS ecc..Dal domain controller
possiamo impostare qualsiasi limite o configurazione sui client che ne fanno parte
(e che hanno fatto quindi „Joint al Dominio‟). Per Join al dominio si intende
quando inseriamo un client a far parte al dominio (nel nostro caso professionale.it).
Per fare in modo che un client si aggiunga nel dominio dobbiamo entrare come
“Administrator Locale” della macchina e cliccare con il tastro destro su Risorse
del Computer >> Nome Computer >> Cambia e cambiare la configurazione da
“Gruppo di lavoro” a “Dominio” e specificare il nome (ad esempio
professionale.it)…..a questo punto bisogna inserire una login e password
dell‟amministratore del dominio (che è l‟utente Administrator creato sul server
Domain Controller) che ha il permesso di “Aggiungere client nel
dominio”.Riavviare il Client ed entrare in rete con il nome dell‟utente (ad esempio
docente), la sua password e selezionare dalla lista il dominio prescelto
(professionale). Seguire questa procedura per inserire tutti i client nel dominio. Al
123
termine sarà possibile configurare sul server tutte le impostazioni di restrizione e
configurazioni che vorrete ed applicarle a tutti i computer che fanno parte di quel
dominio senza agire sul singolo client.
Esempio di cablatura :
124
Attività: Collaborazione con il Dirigente Scolastico per la realizzazione del
POF
Responsabile professoressa Annalisa Miotto (GPOF)
Destinatari:
o Docenti e Alunni
Obiettivi:
o Gestire il piano dell‟offerta formativa
o Coordinare e gestire la programmazione didattica – modulare a livello
dipartimentale
o Coordinare e gestire la progettazione educativa - didattica dei C.d.C.
o Monitorare le attività del piano dell‟offerta formativa
Metodologia e Risorse umane
1. Revisione del Pof nelle sue tre componenti essenziali
Pof programmazione pluriennale
Programmazione Disciplinare Modulare
Appendice al POF: griglie di valutazione
2. Coordinamento dei dipartimenti per il monitoraggio del Pof
Riunioni di dipartimento disciplinare e per asse
3. Coordinamento delle aree dipartimentali per la Programmazione
Didattica Modulare
(PDM)
Riunioni con i Capo-dipartimento disciplinari e per asse
Riunioni Dipartimentali
4. Coordinamento dell’area dei C.d.C. Per il Progetto Educativo Didattico
(Ped)
Riunioni con i Coordinatori dei Consigli di Classe
Tempi effettivi di svolgimento
Punto 1. Revisione del Pof A casa il tempo necessario per l'effettiva revisione e sistemazione del
Pof, con uso del computer personale
A scuola i tempi relativi ai necessari contatti con i docenti per accordarsi
sulle variazioni da apportare alla programmazione modulare del Pof.
125
Punto 2 - Riunioni capo-dipartimento
Riunioni di organizzazione con i docenti capi dipartimento
In linea con quanto previsto nel Piano di Miglioramento
2014-2017
Verranno attivate esperienze di ricerca azione sul metodo di
studio e nuove strategie didattiche per il ripasso recupero in
itinere. Alcuni consigli di classe monitoreranno le azioni
intraprese soprattutto in italiano(competenza: comprensione
del testo), matematica, inglese, diritto alimentazione.
Punto 3 – Riunioni con i coordinatori dei C.d.C.
Nel mese di settembre tutti icoordinatori partecipano ad una
riunione dove vengono esaminati i compiti del coordinatore e
tutte le attività pluridisciplinari o di progetto da
implementare nei c.d.c.
126
Attività: Coordinamento Progetti Europei e azioni in ambito europeo
Responsabile Professoressa Anita Beltrame
Obiettivi:
Rafforzare la dimensione europea dell'istruzione promuovendo iniziative
legate ai
programmi comunitari;
Coordinare e seguire le fasi di realizzazione di progetti di partenariato
transnazionale finalizzati alla conoscenza di differenti culture e a rafforzare il
senso di appartenenza alla comunità europea;
Promuovere e organizzare l'aggiornamento dei docenti in ambito
interculturale
collegato con le nuove metodologie CLILL
Promuovere nei docenti l‟interesse per l‟apprendimento delle lingue
comunitarie
grazie anche alle nuove possibilità di progettazione interdisciplinare CLILL
(l'apprendimento delle lingue straniere attraverso l‟assimilazione di contenuti
disciplinari di materie del curricolo);
Realizzare una banca dati a disposizione dei docenti.
Attività:
Informazione sulle diverse possibilità offerte alla scuola dai progetti
comunitari e
divulgazione materiale nell'ambito delle nuove azioni dell‟ERASMUS PLUS
azioni Socrates, Leonardo e Grudvig della Comunità Europea cercando di
coinvolgere soprattutto i docenti di discipline non legate alle lingue straniere;
Presentazione di nuove candidature;
Proseguimento attività progetto ex Leonardo in collaborazione con
l‟istituto alberghiero Carnicina di Bardolino: invio in stage all‟ estero di 4 studenti
neo diplomati del settore ristorativo.
Programmazione di lezioni CLIL e organizzazione materiali, predisposizione
di
schede per la valutazione sia dell‟ esperienza, sia dell‟ indice di gradimento da
parte
degli alunni.
Tempi effettivi di svolgimento:
Nel corso del mese di settembre 2015 si sono organizzate lezioni integrative
d‟inglese per i quattro studenti che si sono recati in stage all‟estero con il progetto
ex Leonardo, ora Erasmus plus. Le lezioni sono state tenute da una docente
madrelingua. Gli studenti saranno poi seguiti nella loro attività di stage all‟estero
da un insegnante tutor della scuola straniera e dalla sottoscritta prof. Beltrame
referente di progetto. Durante l‟anno in corso verranno svolte le selezioni e la
preparazione per gli studenti che si recheranno in stage a settembre 2016.
Durante l‟anno la scuola parteciperà, in quanto membri, alle attività della rete
127
EURADIPONET.
Entro dicembre sarà possibile individuare il numero e la tipologia di eventuali
partecipazioni a progetti europei la cui candidatura deve essere presentata entro la
fine di gennaio.
In ambito interculturale e CLILL si valuteranno nel corso dell‟anno scolastico
le
differenti offerte di aggiornamento proposte dall‟USP o altri enti esterni. Si
valuterà inoltre la possibilità di incontri con i docenti interessati per la
programmazione di moduli a carattere CLILL da inserire nel curricolo.
128
Progetto: Unternehmen deutsch piazza affari tedesco
Responsabile prof. ssa Beltrame Anita
Format: concorso per 15 scuole in Italia gemellate ad altrettante imprese, con blog dedicato al
progetto.
Durata del progetto: novembre 2015- maggio 2016
Destinatari: scuole superiori con il tedesco come lingua straniera, insegnanti di tedesco e di
economia (in cooperazione, se possibile), imprese tedesche in Italia o imprese italiane con
rapporti commerciali con la Germania
Descrizione Il progetto Piazza Affari Tedesco abbina argomenti di economia all‟insegnamento del tedesco.
Si tratta di un concorso di idee per scuole che, gemellate a imprese presenti sul proprio territorio,
simulano lo sviluppo e il lancio promozionale di un prodotto o di un servizio che rappresentino
un valido ampliamento dell‟offerta della propria azienda partner. L‟obiettivo è motivare gli
alunni nell‟apprendimento del tedesco e concretizzarne il plusvalore per la loro carriera
professionale.
I compiti degli alunni si articolano in diverse fasi con tre consegne (v. pag. 2 tempistica). Ogni
elaborato sarà presentato sul blog dedicato al progetto secondo la tempistica del progetto. Nelle
diverse fasi del concorso gli alunni dovranno mostrare motivazione, spirito d‟innovazione e
creatività. Una giuria composta da rappresentanti del mondo dell‟imprenditoria e dell‟istruzione
seleziona i risultati migliori. I vincitori saranno premiati nell‟ambito di una cerimonia ad alta
visibilità pubblica e mediatica.
Al termine del progetto il blog verrà reso pubblico, al fine di rendere visibili gli elaborati degli
studenti e delle imprese previo accordo con le parti. I materiali dovranno essere sviluppati in
autonomia, non dovranno essere utilizzati materiali protetti da diritti d‟autore.
Il progetto verrà riproposto per la terza volta nell‟anno scolastico 2015/2016. Durante le prime
due edizioni hanno preso parte rinomate aziende, tra cui Bosch, Bruno Manetti Cashmere,
Faber-Castell, illycaffè, TOD‟S, Lavazza, Osram e SAP, Volkswagen.
Obiettivi Il concorso mira ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, instaurando rapporti di
cooperazione e partenariati reciproci tra scuole e imprese, al fine di:
- dare una dimensione pratica e concreta alla lezione di tedesco, con effetto positivo sulla
motivazione degli alunni
- migliorare l‟orientamento alla professione dei giovani e supportare il passaggio dalla scuola
alla formazione
- consentire uno sguardo sul mondo del lavoro e sulle connessioni professionali, economiche e
sociali
- migliorare le opportunità professionali e le prospettive future degli alunni
- incentivare e formare nuove leve qualificate per le imprese
- promuovere partenariati didattici tra scuole e imprese
- concretizzare e rendere tangibile il plusvalore del tedesco per la carriera professionale, oltre a
migliorare le conoscenze stesse di tedesco degli alunni
- richiamare alla metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), integrando
l‟insegnamento del tedesco con argomenti di economia aziendale e marketing, con l‟eventuale
collaborazione di un docente di economia
- acquisire maggiore dimestichezza con i nuovi media attraverso l‟utilizzo di un blog, della
piattaforma moodle e di diversi format mediatici
- rafforzare l‟immagine pubblica della scuola e dell‟azienda
129
Requisiti
- conoscenza del tedesco da parte degli alunni a livello A2 completato, meglio se B1
130
Tempistica.
Novembre 2015: consegna 1 – presentazione del panorama imprenditoriale del proprio
territorio e ricerca azienda partner Gli alunni svolgono una ricerca sulla presenza nella propria regione di imprese tedesche o di
imprese italiane con rapporti commerciali con la Germania. Sarebbe auspicabile che i profili di
queste imprese fossero in linea con l‟indirizzo della scuola. Presentano sul blog il panorama
imprenditoriale del proprio territorio. Per la presentazione i ragazzi possono scegliere tra i
diversi format, quali testi, foto, video, ecc. Infine selezionano tre aziende e le comunicano al
Goethe-Institut di riferimento. Un referente quindi prende ufficialmente contatto con esse. Le
imprese interessate a partecipare comunicano al Goethe-Institut il nominativo di una persona di
riferimento.
Novembre- Dicembre 2015: fase di orientamento professionale e redazione di una
candidatura Mentre viene stabilita l‟azienda partner, gli alunni, attraverso la ricerca internet e con l‟ausilio di
materiali di lavoro, gettano uno sguardo sulla struttura e la composizione di un impresa e si
confrontano con i rispettivi settori lavorativi di un‟azienda. Imparano poi a redigere una
candidatura in tedesco per un‟azienda in Germania a loro scelta. Attraverso tale simulazione non
solo acquisiscono il lessico necessario per il lavoro successivo durante il concorso in oggetto,
ma si preparano anche a future situazioni reali. Se poi alunni avessero interesse a intraprendere
lo stage, avrebbero l‟ulteriore possibilità di inviare realmente la loro candidatura.
Dicembre - Gennaio 2016: consegna 2 – visita dell’azienda partner e presentazione
dell’azienda e della visita stessa L‟insegnante si mette in contatto con la persona di riferimento dell‟impresa e insieme
stabiliscono le modalità di una visita in azienda. Prima di visitare la propria impresa partner, gli
alunni svolgono una ricerca sull‟impresa e preparano una lista di domande da fare ai loro
interlocutori. Le informazioni raccolte servono alla classe per presentare in lingua tedesca sul
blog l‟azienda partner e riferire sulla visita svolta. Anche in questo caso i ragazzi possono
scegliere tra i diversi format elencati sopra.
Gennaio 2016 – workshop per studenti Il tutor del Goethe-Institut tiene un workshop presso ciascuna scuola. Insieme discutono i
risultati ottenuti fino a quel momento e si preparano al lavoro finale.
Febbraio – Aprile 2016: consegna 3 – presentazione tramite lancio pubblicitario del
prodotto o servizio elaborato dagli studenti Questa fase permette agli alunni un approccio più creativo. Il compito è ideare un prodotto o un
servizio adatto al profilo dell‟azienda e alla sua offerta produttiva, tenendo conto dell‟indirizzo
formativo della propria scuola. Tuttavia, il prodotto o servizio ideato deve essere realistico,
ovvero fattibile per l‟impresa partner e utile ai i suoi clienti. Successivamente, gli alunni si
occupano del marketing e della promozione del loro prodotto o servizio. Devono assegnare un
nome originale alla loro idea e pensare a uno slogan accattivante in lingua tedesca. Per il lancio
simulato del prodotto o del servizio, gli alunni possono utilizzare diversi format (video, spot
radio, manifesto pubblicitario, depliant, ecc.). Gli studenti possono trarre grandi benefici da
un‟eventuale collaborazione, ove possibile, con la sezione di marketing aziendale. 3
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Maggio 2016: selezione dei vincitori e cerimonia di premiazione Una giuria composta da rappresentanti del mondo dell‟imprenditoria e dell‟istruzione seleziona
gli elaborati più convincenti. I vincitori del primo premio ricevono 500 Euro, i secondi 300 Euro
e al terzo posto spettano 100 Euro. I vincitori saranno premiati nell‟ambito di una cerimonia ad
alta visibilità pubblica e mediatica.
I Partner
- BIBB (Bundesinstitut für Berufsbildung- Istituto federale per la formazione professionale)
- BMBF (Bundesministerium für Forschung und Bildung –Ministero federale per la ricerca e
l„istruzione)
- Confapi (Associazione italiana per la piccola e media impresa)
- Camera di Commercio italo-tedesca, Milano
- Italia Lavoro S.p.A. (Agenzia del Ministero italiano per il Lavoro e le Politiche Sociali)
- Ministero Italiano per il Lavoro e le Politiche Sociali
- Ministero italiano per l‟Istruzione, l„Università e la Ricerca
Con il patrocinio dell‟Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia
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Progetto: “La pasta della Corte” Responsabile: Prof.ssa Giunta Barbara
Tipologia del progetto: X Orientamento, continuità, Alternanza scuola-lavoro X Innovazione metodologico-didattica X Innovazione organizzativa □ Innovazione tecnologica
Descrizione del progetto (abstract):
Il progetto nasce dal desiderio di promuovere pratiche di cooperazione fra soggetti diversi nel comune intento di realizzare esperienze educative e di lavoro caratterizzate da obiettivi di promozione umana. Le pratiche concrete che andranno a delinearsi sono orientate ai principi della dignità della persona e della valorizzazione del lavoro come opportunità di inclusione e di crescita umana. L‟idea fondante del progetto, nasce dall‟esigenza di creare un “cammino” per i ragazzi diversamente abili, che si affianchi al percorso scolastico istituzionale, e che garantisca loro un progressivo e coordinato ingresso nel mondo del lavoro. Nell‟ambito di un percorso didattico di tipo professionale l‟esperienza pratica nel mondo lavorativo, riveste un ruolo importante ai fini della realizzazione dell‟integrazione scolastica e sociale del soggetto in situazione di handicap. Lo scopo del progetto è quello di permettere agli alunni di acquisire la consapevolezza che le abilità apprese possano essere impiegate in situazioni operative in contesti diversi da quello scolastico. Il progetto proposto intende quindi accompagnare gradualmente gli allievi e le loro famiglie nella costruzione di un percorso, attraverso il consolidamento e l'acquisizione di competenze mirate alla professione, ma soprattutto utilizzando l‟alternanza scuola-lavoro per effettuare un'efficace transizione verso il mondo lavorativo, realizzando in tal modo una parte rilevante del processo di integrazione sociale. Il progetto inoltre nasce dalla necessità dell‟Istituto di soddisfare due delle maggiori esigenze che riguardano i ragazzi diversamente abili che frequentano la nostra scuola, mi riferisco alla difficoltà di trovare esercizi commerciali che ospitino i nostri ragazzi nelle attività di stage professionale e l‟inserimento nel mondo del lavoro alla fine del percorso scolastico.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Per tutto l‟anno scolastico, con frequenza settimanale, indicativamente il giovedì
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mattina, presso i locali dell‟azienda agricola “il Frutteto” di San Martino
SOGGETTI COINVOLTI E RELATIVI RUOLI:
I soggetti coinvolti sono i seguenti.
•soggetto proponente Istituto IPSSAR Cipriani di Adria.
L'istituto Alberghiero di Adria può vantare una quarantennale esperienza nella formazione di personale qualificato nel settore turistico alberghiero. Sorto come sezione annessa dell'Istituto Professionale per il Commercio nel lontano 1966 è costantemente cresciuto negli anni, fino a diventare autonomo alla fine degli anni ottanta. Il 1 dicembre 2008 è stato intitolato a G.Cipriani. Attualmente conta più di 1200 alunni, ai quali sono impartiti insegnamenti teorico -culturali e pratico –professionali, integrati da attività di stage negli ultimi anni di corso. L'inserimento diretto di tutti gli alunni del terzo e quarto anno in aziende alberghiere e turistiche di qualità, situate sia dentro sia fuori regione, per svolgervi attività di tirocinio, costituisce uno dei punti di forza dell' Istituto. Le attività di progetto innovative della didattica quali l'Impresa Formativa Simulata e l‟Alternanza Scuola Lavoro portano ai più alti livelli la qualità dell‟offerta formativa della scuola.
•partner di progetto Azienda agricola Il Frutteto di San Martino s.s.
L‟azienda agricola si trova a San Martino di Venezze dove conduce un fondo di circa 20 ettari di vigneto, frutteti, orticole e cereali operando in regime biologico. L‟azienda svolge attività agrituristica di ospitalità e di ristorazione negli annessi rustici di inizio „900 recentemente restaurati con il nome di Agriturismo Corte Carezzabella. Nel 2015 viene avviata l‟attività di Fattoria Didattica. Come da normativa relativa, l‟azienda agricola può trasformare le materie prime di propria produzione immettendo sul mercato i prodotti così lavorati cedendoli direttamente al consumatore e/o ad esercizi terzi. Inoltre, l‟azienda Il Frutteto vende direttamente i suoi prodotti freschi e trasformati in due spacci aziendali, presso l‟azienda e a Rovigo.
L’Istituto G Cipriani si impegna a costituire un gruppo di lavoro formato da propri studenti e ad accompagnarlo con propri operatori durante l‟esperienza, curando in primis la dimensione didattica, educativa e professionale. Si impegna a fornire una formazione iniziale di carattere tecnico attraverso i propri docenti/tecnici di cucina. Si impegna a collaborare nella fase di commercializzazione (autofinanziamento) secondo le proprie possibilità. Si impegna, inoltre, a seguire il progetto nelle sue varie fasi cooperando con gli altri soggetti coinvolti nelle azioni di valutazione, implementazione e sviluppo, secondo gli obiettivi prefissati.
Il Frutteto mette a disposizione i propri locali all‟interno dei quali si svolgerà il progetto che prevede la trasformazione alimentare, conforme alla normativa vigente; si impegna a procurare le materie prime necessarie, in base alle proprie produzioni ed integrandole con prodotto di terzi, secondo la proporzione consentita a norma di legge; si impegna a seguire il gruppo di lavoro nei tempi stabiliti; si impegna a commercializzare il prodotto realizzato secondo le proprie capacità, in agriturismo, presso gli spacci aziendali e on-line. Il Frutteto si impegna inoltre a seguire il progetto nelle sue varie fasi, cooperando con gli altri soggetti coinvolti nelle fasi di valutazione, implementazione e di sviluppo, secondo gli obiettivi prefissati.
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Argomenti didattici: Lo scopo è imparare sul campo come realizzare da soli tagliatelle, lasagne, ravioli, tortellini, gnocchi. Si useranno la farina e le uova per far emergere la propria capacità personale di sfruttare il magico strumento delle mani per dar forma al gusto. Il progetto:
Avrà lo scopo di insegnare ai ragazzi a modificare la materia prima ovvero come fare l'impasto base. Verranno impartiti anche consigli e suggerimenti per distinguere le uova fresche, per scegliere il tipo di farina maggiormente indicata, per usare le mani in modo da "sentire" la pasta e modellarla correttamente
Permetterà ai ragazzi di imparare a creare la sfoglia e i ripieni per tortellini, ravioli, panzerotti e cappelletti.
Consentirà di realizzare gnocchi bianchi, verdi e di tutti i colori, imparando ad amalgamare la farina con le patate, capire quando l'impasto è pronto e quanto va fatto "riposare", per avere la massima resa,
DESTINATARI DEL PROGETTO
Il progetto intende coinvolgere alunni diversamente abili con P.E.I. differenziato.
Alunni coinvolti Numero docenti
alunni diversamente abili con P.E.I. differenziato.
2 tutor docenti di sostegno , 1 docente tecnico/pratico formatore
Durata del progetto: a.s 2015/2016, con la prospettiva di implementarlo come attività definitiva
anche negli anni successivi.
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Descrizione
Ipotesi di lavoro. Si delineano le seguenti fasi, ognuna caratterizzata da esigenze operative, progettuali ed economiche specifiche. FASE DI PROGETTAZIONE Estate 2015 3 incontri tra il personale della scuola e il responsabile del Frutteto durante i quali sono state delineate le fasi generali del progetto: 1) fase di sperimentazione Anno scolastico 2015-2016. Durante questa prima fase gli obiettivi prioritari sono di carattere educativo e didattico. Per questo motivo quantità e qualità dei prodotti realizzati dipenderanno dai tempi e dalle dinamiche del processo d‟apprendimento e di socializzazione degli studenti. il laboratorio sarà attivo un giorno a settimana per alcuni mesi l‟anno (da ottobre a maggio). 2 ) fase di realizzazione. Anno scolastico 2016-2107. (primi mesi dell’anno scolastico) Se la valutazione della prima fase del percorso risulterà positiva si darà continuità al progetto di alternanza scuola-lavoro, apportando le modifiche necessarie e confermando i dinamismi virtuosi. Condizione essenziale sarà il raggiungimento di standard produttivi adeguati. La vendita dei prodotti realizzati dovrà contribuire in modo sensibile alla sostenibilità economica dell‟opera, seppur integrata da eventuali finanziamenti. 3.) fase di stabilizzazione. Anno scolastico 2016-2017. (secondo parte dell’anno scolastico) Elemento essenziale di questa fase finale sarà il continuo processo di cooperazione fra i soggetti promotori, ognuno per la propria competenza ed insieme nella valutazione e nello sviluppo della pratica.
Analisi delle criticità
Problemi di rispetto dei tempi risolvibili mediante la predisposizione di un calendario
flessibile.
Tensione relazionale all’interno del gruppo di lavoro, risolvibile modificando il gruppo degli
allievi.