Anno Scolastico 2010/2011 SCHOOL NEWS · una data simbolo di Unità Nazionale. Pro-prio così, il...

32
SCHOOL NEWS Giugno 2011 Anno 4 - Numero 3 Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it [email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~ Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta Anno Scolastico 2010/2011 ALUNNI tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Vergadi Fiumefreddo di Sicilia INSEGNANTI La Spina Venera Nicosia Giovanna Pennisi Roberta Strazzeri Sabrina CELEBRAZIONI DEI 150˚ ANNI DELL’ UNITA D’ ITALIA NATURA E SALUTE FARE SCUOLA SCOPRENDO IL TERRITORIO UNA SCUOLA CHE RACCOGLIE SUCCESSI FORMATIVI S C U O L A E PROGETTUALITA’ SPORT A SCUOLA PREMIO A. D’ARRIGO LA VOCE DELTERRITORIO PROGETTO DI MERITO TRAGEDIA GRECA” e principi di civiltà e cittadi- nanza 17 MARZO 2011 … 150 anni dell’Unità d’Italia Il 17 marzo per il nostro Paese rappresenta una data simbolo di Unità Nazionale. Pro- prio così, il 17 marzo 1861 nasce a Torino “l’Italia” e 150 anni dopo noi cittadini ita- liani festeggiamo questo giorno che sarà ricordato come un giorno in cui l’inno di Mameli è risuonato incessantemente dalle strade al Parlamento, dai teatri alle piazze Sono state organizzate manifestazioni in tutti i comuni, compreso il nostro picco- lo paese, per celebrare il 150° anniversario dell’ Unità d’ Italia. Noi alunni dell’Istituto Comprensivo “ G. Verga” di Fiumefreddo di Sicilia insieme ai nostri docenti e al Dirigente abbiamo organizzato una giornata di festeggiamenti a cui hanno partecipato anche le autorità del nostro paese e i rappresentanti dei vari Enti e Associazioni. La cerimonia si è a- perta sulle note del Nabucco di Giuseppe Verdi e noi ragazzi abbiamo fatto risuonare il nostro entusiasmo sventolando anche le bandierine dell’Italia che c’erano state con- segnate all’ingresso della Chiesa Madre del Continua a pag. 4 LA REDAZIONE RECITAL “150 anni dell’Unità d’Italia” LA BELLEZZA DELLA COSTITUZIONE RECITAL “150 anni dell’Unità d’Italia” Il Recital “150 anni dell’Unità d’Italiaè andato in scena il 1° giugno 2011 per concludere, come ogni anno, le attività del laboratorio linguistico - espressivo e musicale ed in particolar modo quest’anno le celebrazioni del 150° anni- versario dell’Unità d’Italia, che già con varie iniziative il nostro Istituto aveva festeggiato durante l’anno. Attingendo a forme linguistico - espres- sive e musicali, con canti e balli risorgi- mentali, indossando costumi d’epoca e dando voce ai momenti salienti del no- stro Risorgimento, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” di Fiumefreddo, a classi aperte, hanno espresso quello che hanno appreso grazie alla formazione ricevuta e cioè Continua a pag. 6 17 MARZO 2011 a Fiumefreddo di Sicilia

Transcript of Anno Scolastico 2010/2011 SCHOOL NEWS · una data simbolo di Unità Nazionale. Pro-prio così, il...

SCHOOL NEWS

Giugno 2011 Anno 4 - Numero 3

Ist i tuto Comprensivo

“Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it

[email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~

Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta

Anno Scolast ico 2010/2011

ALUNNI

tutti gli alunni

dell’Istituto Comprensivo

“G. Verga”

di Fiumefreddo di Sicilia

INSEGNANTI

La Spina Venera

Nicosia Giovanna

Pennisi Roberta

Strazzeri Sabrina

CELEBRAZIONI DEI 150˚ ANNI

DELL’ UNITA D’ ITALIA

NATURA E SALUTE

FARE SCUOLA SCOPRENDO

IL TERRITORIO

UNA SCUOLA CHE RACCOGLIE

SUCCESSI FORMATIVI

S C U O L A E

PROGETTUALITA’

SPORT A SCUOLA

PREMIO A. D’ARRIGO

LA VOCE DELTERRITORIO

PROGETTO DI MERITO

“T R A G E D I A G R E C A ”

e principi di civiltà e cittadi-

nanza

17 MARZO 2011 …

150 anni dell’Unità

d’Italia

Il 17 marzo per il nostro Paese rappresenta

una data simbolo di Unità Nazionale. Pro-

prio così, il 17 marzo 1861 nasce a Torino

“l’Italia” e 150 anni dopo noi cittadini ita-

liani festeggiamo questo giorno che sarà

ricordato come un giorno in cui l’inno di

Mameli è risuonato incessantemente dalle

strade al Parlamento, dai teatri alle piazze

… Sono state organizzate manifestazioni

in tutti i comuni, compreso il nostro picco-

lo paese, per celebrare il 150° anniversario

dell’ Unità d’ Italia.

Noi alunni dell’Istituto Comprensivo “ G.

Verga” di Fiumefreddo di Sicilia insieme

ai nostri docenti e al Dirigente abbiamo

organizzato una giornata di festeggiamenti

a cui hanno partecipato anche le autorità

del nostro paese e i rappresentanti dei vari

Enti e Associazioni. La cerimonia si è a-

perta sulle note del Nabucco di Giuseppe

Verdi e noi ragazzi abbiamo fatto risuonare

il nostro entusiasmo sventolando anche le

bandierine dell’Italia che c’erano state con-

segnate all’ingresso della Chiesa Madre del

Continua a pag. 4

LA REDAZIONE

RECITAL “150 anni dell’Unità d’Italia”

LA BELLEZZA DELLA COSTITUZIONE

RECITAL

“150 anni dell’Unità

d’Italia”

Il Recital “150 anni dell’Unità d’Italia”

è andato in scena il 1° giugno 2011 per

concludere, come ogni anno, le attività

del laboratorio linguistico - espressivo e

musicale ed in particolar modo

quest’anno le celebrazioni del 150° anni-

versario dell’Unità d’Italia, che già con

varie iniziative il nostro Istituto aveva

festeggiato durante l’anno.

Attingendo a forme linguistico - espres-

sive e musicali, con canti e balli risorgi-

mentali, indossando costumi d’epoca e

dando voce ai momenti salienti del no-

stro Risorgimento, gli alunni dell’Istituto

Comprensivo “Giovanni Verga” di

Fiumefreddo, a classi aperte, hanno

espresso quello che hanno appreso

grazie alla formazione ricevuta e cioè

Continua a pag. 6

17 MARZO 2011 a Fiumefreddo di Sicilia

PAGINA 2 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

TI VOGLIO BENE,

ITALIA

Era il 17 Marzo del 1861 quando Vit-torio Emanuele II fu eletto primo re d'Italia. Da allora l'Italia si unificò, fino a di-ventare quello che è oggi, una grande nazione. Beh...è già passato molto tempo. Italia quanti anni hai? Ops… scusami. Ho dimenticato che non si chiede mai l'età ad una signora, ma in questo caso devi essere fiera di avere quest'età, perchè dimostri che da 150 anni sei Unita con tutte le tue regioni. Certo per te non è stato facile mante-nere tutto il tuo splendore, perchè tra vari eventi- come terremoti, allaga-menti- devo dire che un po’ ti sei sciu-pata; ma stai tranquilla,che non per questo sarai sottovalutata! Ma parliamo anche dei tuoi aspetti positivi. Ne hai tantissimi, come per esempio i tuoi monumenti storici,

TANTE DIVERSITÀ’,

UNA SOLA NAZIONE

Facciamo un passo indietro. È il 17

marzo 1861 e Vittorio Emanuele II

diviene re d’Italia. Torniamo al giorno

d’oggi. È il 17 marzo 2011.

Mi trovo in piazza, dinanzi la chiesa

Maria SS. Immacolata, insieme alla

mia famiglia e a tante altre persone.

A un certo punto parte la musica

dell’Inno di Mameli e tutti, grandi e

piccoli, cantiamo con orgoglio svento-

lando il tricolore. È stato un momento

emozionante, perché, anche se solo per

qualche minuto, ci siamo sentiti uniti a

quei grandi personaggi che insieme a

Vittorio Emanuele quello stesso gior-

no di centocinquant’anni fa hanno

fatto nascere un nuovo Stato. Fortuna-

tamente quest’anno sono in terza me-

dia e quindi ho avuto la possibilità di

studiare questo argomento che fa parte

del programma di storia e sono riuscita

a capire meglio il motivo di questa

celebrazione. Questo giorno è stato

molto importante per me perché mi ha

aiutata a farmi sentire ancora di più

parte dell’Italia. Nonostante tutto ci

sono alcune persone, soprattutto politi-

ci, che non credono in questa Unità,

perché ritengono che l’Italia sia solo

quella compresa fra le Alpi e la Tosca-

na e che il Sud possa ostacolare la

crescita economica del Nord. Ma io

non sono d’accordo perché, nonostante

tutte le diversità, noi non siamo solo

uno Stato, ma una Nazione,

IL 150° ANNIVERSARIO

DELL’UNITA’ D’ITALIA

A LIBERTO

Da qualche settimana nella nostra scuola

c’è fermento, le insegnanti parlano di

organizzare una festa, ma ancora noi non

sappiamo di che si tratta. Poi finalmente

il mistero viene svelato: la nostra mae-

stra ci informa che il prossimo giovedì

17 marzo tutti faremo vacanza e ci spie-

ga il motivo.

Centocinquant’anni fa l’Italia era divisa

in modo diverso e governata da stranieri,

ma ci sono stati quattro personaggi che

hanno lavorato affinché la nostra patria

fosse unita sotto la stessa bandiera e

governata dagli italiani, questi erano:

Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini e

Garibaldi; fino ad ora non avevamo mai

sentito parlare di questi uomini, ma ades-

so abbiamo scoperto che sono stati im-

portantissimi per la nostra nazione, per

fare l’Italia com’è adesso.

Così, tutti abbiamo iniziato a colorare le

bandiere, abbiamo fatto dei cartelloni

illustrando l’Italia preunitaria, i quattro

personaggi importanti e l’Italia unita, poi

abbiamo fatto anche tante coccarde trico-

lori e con questi abbiamo abbellito tutta

la scuola per il 16 marzo, giorno in cui

c’è stata la festa nella palestra scolasti-

ca. Alla nostra manifestazione sono in-

tervenuti gli alunni di tutte le classi della

scuola primaria e il coro d’Istituto, la

nostra Preside e i rappresentanti delle

Associazioni del territorio di Fiumefred-

do. Ognuno ha recitato una poesia o ha

letto delle riflessioni. Noi delle classi

seconde abbiamo letto la poesia: “I colo-

ri della mia bandiera”. Il coro ha cantato

delle canzoni molto belle: “Tricolore”,

“Addio del volontario” e il nostro inno

“Fratelli d’Italia”.

È stata una festa molto bella e importan-

te che ci ha aiutato a capire il significato

di questo anniversario.

F. De Salvo, R. Cerra, M. Paesano,

M. Murabito, S. Mosca, F. Di Bella

Classe 2ª G Scuola Primaria

i parchi, il cibo, la cultura, l'arte e mol-

te altre cose ancora! Il 17 marzo 2011

hai festeggiato il tuo compleanno, anzi

lo stai festeggiando tutto l'anno, in

quanto è una cosa tanto importante,

perchè dal 1861 al 2011 hai dimostrato

di essere grande. Ci sono state molte

feste in tuo onore, in ogni paese e città,

che ci hanno fatto capire la tua impor-

tanza e io ne sono stata partecipe, per-

chè anche io sono un'italiana e ne sono

fiera. Quindi,volevo dirti..

Buon Compleanno Italia!

Agata Musumeci

2ªF

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 3

“LA PORTA DELLA

BELLEZZA”

Noi alunni delle terze classi

quest’anno abbiamo aderito al progetto

“LA BELLEZZA DELLA COSTITU-

ZIONE“ creato dalla fondazione FIU-

MARA D’ARTE di ANTONIO PRE-

STI che ha precedentemente realizzato

un museo a cielo aperto nel quartiere

di LIBRINO “LA PORTA DELLA

BELLEZZA”.

Giorno 5 maggio, noi alunni scelti di

tutte le terze classi ,alle ore 9.30 siamo

partiti dalla piazza di Giarre per andare

a visitare a LIBRINO questa immensa

opera d’arte. Appena arrivati ci ha

accolti ANTONIO PRESTI dicendoci

che lui ha certamente inserito un ele-

mento nuovo chiamato “bellezza” che

prima d’allora non si conosceva a LI-

BRINO.

Nel costruire quest’opera si è pensato

a dei rischi: il primo rischio è quello

della dimenticanza istituzionale.

Non è un rischio nuovo per LIBRINO

ma la Porta della Bellezza è un evento

che deve dare uno scatto di orgoglio

morale verso il quartiere. Il secondo

rischio è quello della rimozione da

parte del resto della città.

unita dalla stessa storia, dalla stessa

cultura, dalla stessa lingua e siamo

inoltre tutti discendenti dal grande

Impero romano.

Proprio perché mi sento Italiana ho

cercato di prepararmi adeguatamente a

questa giornata.

Ad esempio ho esposto la bandiera

tricolore al balcone, cosa che pochi

hanno fatto qui a Fiumefreddo.

Ho cercato notizie su Internet per ap-

profondire l’argomento e ho guardato

in televisione molti programmi per

vedere come hanno trascorso questa

ricorrenza i politici e le personalità

importanti. In particolare mi hanno

colpita i discorsi che ha fatto il presi-

dente Napolitano.

Mi ha colpita in particolar modo uno

dei suoi discorsi in cui ha detto che

prima dell’Unità eravamo tanti piccoli

Stati poveri, mentre ora, grazie al fatto

di esserci uniti, siamo uno degli Stati

più ricchi del Mondo.

E io sono d’accordo con questo:

l’Unione fa la forza!!!

VIVA L’ITALIA!

Alessio Margherita 3ªD

Una buona parte dei catanesi infatti

conosce il quartiere non per esperienza

diretta ma per le notizie giornalistiche

che tendono a rappresentarlo come

“quartiere ghetto”.

Il terzo rischio, probabilmente quello

più pericoloso, è l’indifferenza dei

suoi abitanti.

Gli abitanti di LIBRINO sono capaci

di grande generosità se lo voglio-

no ,ma gli stessi abitanti sono spesso

anche disillusi di fronte a qualsiasi

prospettiva di cambiamento del quar-

tiere.

Il quartiere catanese è stato scelto dalla

fondazione come spazio creativo per

fare di LIBRINO un museo internazio-

nale a cielo aperto dove inizialmente

un muro cementizio, che come una

ferita deturpa e taglia in due il territo-

rio ,viene trasformato in una porta di

bellezza.

L’inaugurazione Della Porta della Bel-

lezza ,simbolo del dono che diventa

creazione ,vuole offrire agli studenti

un’altra visione: la trasformazione di

quel muro in bellezza ,grazie anche a

tutti i bambini che assemblando su

quel muro migliaia di pezzi di terracot-

ta hanno creato l’opera.

Le migliaia di studenti delle scuole

coinvolte hanno realizzato un manufat-

to in terracotta ,su cui hanno potuto

esprimere il proprio personale linguag-

gio artistico.

Chiudo il discorso dicendo che grazie

a questa fondazione si sta cominciando

a vedere il vero valore di LIBRINO

che prima d’allora non si vedeva.

Fresta Jury 3ªE

PAGINA 4 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

LA MODA DURANTE

L’UNITA’ D’ ITALIA

Un famoso proverbio popolare dice così:“Se belli si vuole apparire un po’ si deve soffrire”, ma un secolo e mezzo fa vestire alla moda per le donne era una vera e propria tortura. Sotto il vestito erano solite indossare un corpetto rigido realizzato con stecche di balena che doveva comprimere il busto al fine di ottenere il famoso “vitino di vespa”. In alcuni casi estremi questa circonfe-renza si riduceva fino a quaranta centi-metri e non erano rari i casi di donne che perdevano anche i sensi poiché non riuscivano più a respirare. Per contrasto, il vestito si doveva allargare a dismisura sui fianchi e per questo si usavano im-bottiture laterali e sottogonne rigide e voluminose, le crinoline. Anche la bian-cheria intima era difficile da indossare,a causa di un intrigo di lacci, laccetti e bottoni. Le signore dell’alta società avevano l’obbligo di cambiare l’abito almeno quattro volte al giorno e negli armadi si potevano trovare indumenti adatti ad ogni occasione: l’abito da ca-sa, il più semplice, da viaggio, da pas-seggio, da te, da visita, da carrozza, da sera. Solo quest’ultimo poteva avere la scollatura, mentre gli altri abiti da gior-no avevano un rigido colletto e le mani-che rigorosamente lunghe. A quel tem-po la donna più elegante era Eugenia, la bella moglie dell’imperatore di Francia

17 MARZO 2011 …

150 anni dell’Unità

d’Italia

. . . nostro paese, dove si è svolta la manifestazione.

Durante la cerimonia i partecipanti sono stati coinvolti

sia attraverso vari canti risorgimentali intonati dal no-

stro Coro d’Istituto sia attraverso la lettura di brani

tratti da opere letterarie scritte da coloro che hanno

vissuto in prima persona l’Unità d’Italia.

Sempre durante la manifestazione sono stati proiettati

anche spezzoni di film che parlavano del Risorgimento.

Infine a conclusione di questa importantissima giorna-

ta, il nostro Dirigente Scolastico ha ringraziato tutti

coloro che avevano collaborato alla realizzazione

dell’evento e noi alunni ci siamo alzati in piedi svento-

lando nuovamente le bandierine tricolori e cantando

l’Inno d’Italia. Per noi ragazzi che abbiamo sempre

studiato sui libri l’Unità d’Italia, questa manifestazione

ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto capire cosa significa

realmente “essere italiani”.

Il 17 marzo ci siamo ritrovati veramente parte di una

grande famiglia, insieme a tutti coloro che hanno com-

battuto per un’ Italia libera e unita.

Giulia Curcuruto e Giorgia Viali

3ª E

Napoleone III e le nobildonne, oltre ad imitarne i vestiti più eleganti, volevano essere bionde come lei e cominciarono quindi a schiarirsi e tingersi i capelli, che venivano divisi da una riga nel mezzo e acconciati con boccoli e ricci raccolti lateralmente. Sulle spalle si poggiavano scialli di lana o di pizzo, immancabili erano anche capellini di ogni forma e il più usato era quello detto alla “garibaldi”, con nastri e piume. Completavano il guardaroba guanti, fazzolettini, ventagli, ombrellini parasole e gioielli: ciondoli in corallo, camei legati con nastrini, spille e colla-ne di perle. Anche gli uomini erano più attenti all’apparenza, indossavano pantaloni attillati, camicia bianca, gilet con botto-ni di madreperla, cravatta e la redingote, una giacca lunga e stretta in vita, mentre per le occasioni importanti sfoggiavano il frac dalla lunga coda a rondine; le scarpe erano a punta, molti uscivano a passeggio con un bastone e un alto cap-pello a cilindro, la tuba. E’ in questo periodo che nasce anche la moda per i bambini, i piccoli maschietti indossavano una tunica con cintura e colletto, le bambine dei vestitini da cui spuntavano i mutandoni ornati di pizzo. Quando diventeranno più grandi i ragaz-zi vestiranno alla marinara, mentre le ragazze con ampi vestiti coperti da un grembiule.

Classe 1ª F

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 5

ESSERE ITALIANI OGGI

Per noi essere italiani oggi è un onore,

perchè il popolo italiano è conosciuto in

tutto il mondo sia per le bellezze culturali,

architettoniche e paesaggistiche presenti in

Italia sia perché siamo un popolo laborioso

e pacifico e siamo disponibili ad aiutare i

popoli in difficoltà come stiamo facendo

con tutti i clandestini e profughi che giorno

dopo giorno sbarcano a Lampedusa.

Noi non abbiamo dimenticato il nostro

passato di emigranti.

Fino al 1861 l'Italia era divisa e dominata

dallo straniero, e solo dopo varie lotte da

parte anche di molti giovani valorosi, pro-

venienti sia dal nord sia dal sud della peni-

sola, l'Italia è divenuta un'unica nazione.

Tante persone hanno sacrificato la loro

vita per offrirci un’Italia libera e indipen-

dente.

Il 17 marzo 2011 si festeggiano i 150 anni

dell'Unità nazionale e noi, nonostante alcu-

ne persone spesso parlino di dividere la

nazione, non riusciamo ad immaginare

l'Italia divisa, perchè per noi la nostra Pa-

tria è bella così; noi del meridione siamo

ricchi di cultura e iniziativa tanto quanto

gli italiani del settentrione e solo rimanen-

do uniti saremo davvero forti e ci faremo

conoscere per le cose belle che ci caratte-

rizzano.

Certo, economicamente le regioni del Nord

continuano ad essere ancora un po’ più

ricche di industrie, di lavoro e commercio

rispetto alle regioni del Sud più arretrate,

inoltre, le persone che abitano nel nord

dell’Italia hanno spesso una brutta opinione

dei cittadini del Sud a causa della mafia e

della camorra. Tuttavia, anche noi che

viviamo nell’Italia meridionale, spesso

pensiamo che gli italiani del nord siano un

po’ snob ed egoisti. Non dobbiamo dimen-

ticare, però, di essere tutti figli di un’unica

nazione libera e indipendente e che le per-

sone possono essere oneste o malviventi

ovunque. Oggi più che mai quindi siamo

orgogliose di essere italiane e di poter

partecipare a questo evento unico: i 150

anni della nostra Italia unita.

Diana D’Agostino e Sofia Rita Sciacca

1ªD

RECITAL

“150 anni dell’Unità

d’Italia”

… che l’Italia è un Paese unito,

nonostante le diversità regionali,

ed è un Paese libero grazie ai no-

stri “Padri della Patria”, che hanno

lottato e sacrificato la loro vita per

liberare e riunificare la nostra na-

zione, garantendo un futuro mi-

gliore alle generazioni a venire.

Attraverso il Recital ”150 anni

dell’Unità d’Italia” gli alunni del

Verga hanno celebrato il loro far

parte di un’unica grande famiglia,

unita nella diversità, e hanno fe-

steggiato i 150 anni dell’Unità

nazionale come un secondo com-

pleanno dell’amata Patria, un

compleanno di tutti, nord e sud,

senza discriminazioni e rivalità,

perché si sono resi conto che sol-

tanto rimanendo uniti si può mi-

gliorare davvero la qualità della

vita sociale, economica e culturale

italiana nel quadro europeo e mon-

diale con cui ormai da diversi anni

siamo chiamati a confrontarci.

PAGINA 6 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

ALLA SCOPERTA

DELL’APICOLTURA

Giorno 14 Marzo 2011 siamo andati

presso l’apicoltura Costa a Zafferana

Etnea. Il proprietario dell’azienda, du-

rante la visita al laboratorio di produ-

zione, ha descritto la vita e

l’organizzazione delle api. Le api for-

mano una società di piccoli insetti per-

fettamente organizzati, regolata da

leggi ferree di ordine e di economia.

Una famiglia di api è composta da tre

ordini di individui: ape regina, api ope-

raie e fuco. Le api operaie costituisco-

no oltre il 90% dell’intera popolazione.

Sono individui sterili, con una vita

media che raramente supera i 45 gior-

ni. L’addome è provvisto di un pungi-

glione velenifero che usano come orga-

no di difesa.

Quando, dopo aver punto, l’ape si al-

lontana, il pungiglione resta infisso nel

corpo della vittima trattenendo anche

gli ultimi segmenti addominali e parte

delle viscere situati all’estremità

dell’addome, così l’ape mutilata spes-

so muore.

Le operaie sono le più numerose e de-

vono assolvere molteplici compiti..

La loro vita è un continuo lavoro; in-

fatti non si concedono un attimo di

riposo. I fuchi si distinguono facilmen-

te perché sono più grossi delle operaie,

ma più corti della regina, hanno il cor-

po quasi rotondo e le antenne più lun-

ghe delle operaie. Non hanno un com-

pito specifico nell’alveare in quanto

non riescono a succhiare il nettare e

non hanno il pungiglione, ma sono

indispensabili per la continuazione

della specie.

La regina si riconosce dalle operaie per

le maggiori dimensioni del corpo, in

particolare dell’addome ben sviluppa-

to. Anche se la sua vita è lunga (4-5

anni), esce dall’alveare soltanto per

scegliere il fuco durante il volo nuzia-

le, o per cambiare casa e fondare una

nuova famiglia.

Finito il volo nuziale, rientra

nell’alveare ed inizia a deporre le uova,

uno per ogni cella.

Se la cella è piccola, l’uovo viene fe-

condato e nascerà una femmina, se la

cella è grande l’uovo non viene fecon-

dato e nascerà un maschio.

PAGINA 7 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

Le api vivono nell’arnia costruita in

legno ben stagionato. L’arnia è divisa

in due parti: una inferiore, il nido e una

superiore, il melario. Nel melario le api

depositano il miele che l’apicoltore

raccoglie senza danneggiare o distur-

bare la colonia. Le arnie devono essere

sistemate in una località appartata,

riparata dai venti e non umida, dove le

fioriture siano abbondanti.

L’interno dell’arnia è arredato dalle

stesse api con i favi di cera vergine che

trasuda dalle ghiandole del loro addo-

me. Ogni favo è formato da migliaia di

piccole celle di forma esagonale che

servono in parte da camere per la gio-

vane covata, in parte per la dispensa

per le provviste alimentari. Il miele è il

più conosciuto tra i prodotti delle api,

viene preparato a partire dal nettare

che le api raccolgono sui fiori oppure

dalla melata, una sostanza zuccherina

presente sulle gemme o sulle foglie. Il

nettare viene rielaborato dalle api tra-

mite l'azione di sostanze chimiche det-

te enzimi.

La trasformazione si completa nelle

cellette del favo con la perdita dell'ac-

qua. Quando il miele è maturo le api

chiudono ermeticamente le cellette con

un tappo di cera per conservarlo per

molto tempo.

Il nettare di cui è composto il miele

può essere prevalentemente di un tipo

di fiore, in questo caso si dice che il

miele è monoflorale e prende il nome

dalla pianta relativa, quindi abbiamo il

miele di Acacia, di Castagno, e così

via.

Se invece le api visitano più fiori e

nessuno prevale il miele è detto Mille-

fiori. Anche il colore del miele dipende

dal nettare, e può andare dal giallo

chiarissimo al marrone scuro.

Il miele è conosciuto e usato dall’uomo

fin dall’antichità. Per diversi secoli è

stato l’unico alimento usato per dolcifi-

care i cibi. Presso il popolo egizio i

prodotti dell’alveare erano presenti

nell’alimentazione e nella medicina:

numerosi, infatti, erano i preparati cu-

rativi a base di miele e numerosi erano

anche i prodotti di bellezza per le don-

ne: crema, paste dentifricie e saponi a

base di miele; la cera, inoltre, era uti-

lizzata in molte occasioni ed anche in

cerimonie religiose. Molti vasi di miele

ermeticamente chiusi sono stati ritro-

vati nelle tombe dei faraoni con il loro

contenuto perfettamente conservato.

L'importanza del miele non ci deve far

dimenticare gli altri prodotti dell'alvea-

re. La pappa reale che è una sostanza

gelatinosa di colore bianco che viene

utilizzata per alimentare l'ape regina

durante tutto l'arco della sua vita e le

api operaie nei primi tre giorni di vita,

la propoli che è composta per la mag-

gior parte da resine e oli essenziali, il

polline che per il suo contenuto protei-

co e vitaminico è un alimento estrema-

mente utile per l'uomo, in particolare

per i bambini, per gli anziani e in gene-

rale come ricostituente.

Potrà sembrare incredibile ma anche il

veleno che le api usano per difendersi

può venire raccolto ed utilizzato

dall'uomo.Infatti al veleno vengono

attribuite proprietà curative special-

mente per le malattie reumatiche. Du-

rante la nostra visita d’istruzione ab-

biamo compreso che allevare le api è

un mestiere che viene svolto con pas-

sione. L'ape attrae l'apicoltore per due

motivi fondamentali: la complessità

della sua vita sociale e biologica e per

l'attitudine a produrre le molteplici

risorse naturali. Inoltre l’apicoltura

contribuisce a mantenere la biodiversi-

tà negli ambienti naturali e aiuta a sta-

bilire un rapporto più cosciente e con-

vinto con l’ambiente che ci circonda.

Classe 2ªC

PAGINA 8 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

L’ ARANCIA

L’ arancia ci riempie la pancia, con la sua vitamina C ci fa stare bene tutto il dì! Il suo succo nutriente, ci libera la mente. Ci fa essere felici, ci fa essere amici. È molto gustosa ed è anche ben succosa, è arancione, come la criniera di un leone! Un frutto molto ricercato, perché delizia il palato. Questo frutto è tondo, e fa star bene tutto il mondo! Dagli Arabi fu portata, dagli altri fu amata!

Classe 4ª G

Scuola Primaria

UNA GIORNATA DA

CUOCHI:

“A CUDDURA CU L’OVU” Quest’anno noi alunni del plesso di Liberto

e del plesso di via Badalà, poco prima del-

le vacanze di Pasqua, abbiamo portato a

scuola tutto l’occorrente per realizzare con

le nostre mani “a cuddura cu l’ovu”, dolce

tipico della tradizione pasquale del nostro

paese. Anche noi della classe 5ª G abbia-

mo realizzato questo tipico dolce pasquale.

Le nostra insegnanti ci ha dato una lista di

ingredienti da portare: una base di biscotto,

le uova sode, le decorazioni di frutta e fiori

di zucchero e un vassoio; loro hanno inve-

ce provveduto a portare la glassa

pasticcera.

Prima abbiamo messo le uova sulla base,

incollandole con questo miscuglio di albu-

me, succo di limone e zucchero, poi abbia-

mo disposto a nostro piacere le decorazioni

e abbiamo incollato pure queste e infine

abbiamo sistemato la nostra “cuddura” su

un vassoio e l’abbiamo messa dentro una

busta trasparente, legandola con un bel

nastro e una campana pasquale di colore

arancione. Finito tutto, il risultato è stato

soddisfacente e ne sono rimasta molto sor-

presa. Le nostre cuddure sono giunte anche

alla nostra Preside, che è stata molto con-

tenta di questa iniziativa che rivaluta e

riconosce le tradizioni. Questa è stata un'

esperienza che ricorderò a lungo.

Alessia Curcuruto Classe 5ª G

Scuola Primaria

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 9

PAPYRUS

FIUMEFREDDESE Giorno 18 Aprile, noi alunni della clas-

se 4ª G abbiamo visitato il laboratorio

della lavorazione del papiro del mae-

stro Michele Patanè, presso l'Associa-

zione culturale "Sikania".

Arrivati al laboratorio ci siam seduti su

delle panche di legno e il Sign. Patanè

ci ha dato molte informazioni sulla

lavorazione del papiro,usato antica-

mente dagli Egizi per fare la carta.

Interessante è stata la spiegazione del

procedimento per creare la carta: prima

di tutto si taglia il tronco del papiro e si

toglie la corteccia, il tronco si taglia in

piccole strisce che si posizionano una

sopra l'altra e dopo si mette una tova-

glia di lino e si posa in una pressa, si

cambia il lino per eliminare l'umidità,

ed infine si ottiene il foglio di papiro.

Il maestro Michele Patanè dal 1990 è

un realizzatore della carta papiro, e

riesce a fare delle vere e proprie opere

d'arte; infatti i suoi manufatti vengono

esposti anche al pubblico.

Lui ha dato anche un nome al papiro:

"PAPYRUS FIUMEFREDDO", che

coltiva personalmente oppure viene

ricavato da piccoli giardini coltivati dai

proprietari. Inoltre ci ha fatto ascoltare

una canzone sul fiume Fiumefreddo,

che ha suonato con la chitarra, e che

noi abbiamo ascoltato con piacere.

È stata un'esperienza magnifica per noi

alunni perché abbiamo incontrato un

vero artista, ma anche perché abbiamo

conosciuto delle tecniche interessanti

sulla lavorazione del papiro, che ormai

è quasi del tutto scomparso.

Roberta Di Mauro

4ª G

Scuola Primaria

INDIETRO NEL TEMPO

Il 28 Aprile 2011 noi alunni delle classi

3ªC e 3ªG siamo andati a Viagrande al

Mu. La. Arrivati al Mu. La., che signi-

fica Museo della Lava, ci hanno fatto

vedere un film in 3D. Poi Gisella, che

era una istruttrice, ci ha portati in una

stanza chiamata laboratorio Art Attack,

dove ci ha fatto realizzare un vulcano

molto carino costruito con un pezzo di

cartone e carta crespa; i nostri vulcani

erano molto sgorbi, ma divertenti. Usci-

ti dalla stanza abbiamo mangiato. Sia-

mo rientrati e ci hanno fatto vedere un

film che un po’ riguardava l’Etna e un

po’ la lava e il motivo per cui si forma-

rono i vulcani. Usciti, il signor Luca ci

ha spiegato gli strati della Terra ma

soprattutto che la lava non viene dal

centro della terra ma dal cosiddetto

Mantello: uno strato paragonato al bu-

dino. Dopo ci ha spiegato la differenza

fra ”lava” e “magma”, cioè che il mag-

ma è un miscuglio di gas e lava che si

trova all’interno del vulcano, quindi è

sbagliato dire che lava è la stessa cosa

di magma. Poi siamo andati in una

“cava” dove mettevano il ghiaccio che

usavano per granite e altro quando non

c’erano né i frigoriferi né i congelatori.

In seguito abbiamo visitato uno spazio

dedicato ai vari, terrificanti, maestosi,

mitici dinosauri. Quando siamo entrati

c’era una scultura di Tirannosauro, era

sembrava vero, faceva paura e per un istan-

te abbiamo pensato di trovarci indietro nel

tempo, nell’era Giurassica. Questo viaggio

nel tempo ci ha meravigliati e anche un po’

emozionati. Il signor Luca ci ha detto che

una delle ipotesi sull’estinzione dei dino-

sauri si basa proprio sull’attività dei vulca-

ni. Successivamente abbiamo assistito alla

fuoriuscita di gas da un geyser riprodotto

artificialmente; noi guardavamo a bocca

aperta il mistero del fumo che saliva a getti,

anche se ci ha riempiti tutti quanti di puzza

di zolfo! Dopo pranzo ci hanno fatti entrare

in una casetta gonfiabile a forma di cupola:

il planetario. Lì dentro il prof. Giovanni ci

ha spiegato prima le caratteristiche delle

stelle, quelle bianche sono più giovani e

quelle arancioni più vecchie, e poi ci ha

parlato del sole e dei pianeti del nostro si-

stema Solare. Per concludere la visita del

planetario abbiamo visto un cartone anima-

to intitolato “La pattuglia di Zula” che spie-

gava perché solo sulla Terra c’è vita.

L’ultimo momento piacevole della gita è

stato quando, in compagnia del signor Gio-

vanni di Prima, che ci ha portati al Bar

“Donna Peppina” di Zafferana, abbiamo

mangiato un dolce davvero buono chiamato

“foglia di mandorla” o di pistacchio. Infine

siamo tornati a Fiumefreddo stanchi ma

soddisfatti di aver viaggiato indietro nel

tempo quasi come i protagonisti del docu-

mentario “Prehistoric park” visto a puntate

a scuola.

PAGINA 10 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

ALLA SCOPERTA DEL

PARCO FLUVIALE

DELL’ALCANTARA

Giorno 28 -4-2011, le classi IIB, IIC e IIF si sono recate in visita d’istruzione presso le Gurne dell’Alcantara e presso il lago Gurrida, accompagnate dagli in-segnanti e da due guide. Il Fiume Al-cantara, dopo il Simeto, è il fiume più lungo della Sicilia. Esso parte dal Lago Gurrida, nei pressi dei Monti Nebrodi, situati nella zona di Floresta e sfocia nel Mar Ionio dividendo la provincia di Ca-tania da quella di Messina. Si estende per circa 54 Km con un bacino di circa 620 Km. Il nome "Alcantara" deriva dalla parola Alquantar, in arabo, ma in tempi antichi veniva anche chiamato con diversi nomi, per esempio dai Greci veniva chiamato Akesines. Le colate laviche dell' Etna interrompono il fiu-me provocando delle pianure occupate da laghetti e stagni. Il territorio che at-traversa il Fiume Alcantara è protetto da una riserva chiamata "PARCO FLU-VIALE DELL' ALCANTARA", parco nato nel maggio del 2001. I paesi che sono attraversati dal Fiume Alcantara hanno terreni molto fertili dove si colti-vano piante di diversi tipi, come peschi, aranci, limoni e ortaggi di ogni genere. Il suo percorso negli anni ha creato luoghi unici nel loro genere come appunto le Gurne, ovvero dei laghetti creati dall’azione erosiva del fiume sulle colate laviche, dell'Alcantara e le Gole, luoghi molto apprezzati dai turisti che visitano la Sicilia. Queste ultime derivano da un vulcano spento, il Moio,che abbiamo potuto vedere da vicino. Lungo il Fiume Alcantara si riconosce la presenza di molte forme vegetali. Nella parte bassa. ci sono dei residui di querce, invece nel-la parte alta troviamo platini, olmi, aceri

GLI SCOUT

Il gruppo degli scout è stato fondato da

Robert Baden-Powell in Gran Bretagna

nel 1908 ed era inizialmente destinato ai

ragazzi, mentre dal 1910 e’ stato aperto

anche alle ragazze.

Oggi nel mondo ci sono circa venticin-

que milioni di scout.

Essi sono divisi in: “lupetti” compren-

denti una fascia di età tra gli 8 e gli 11

anni, il “reparto” che include ragazzi

compresi tra i 12 e i 16 anni e infine il

“clan” che comprende i coordinatori di

tutte le attività. Per i lupetti, che sono

organizzati in branchi, l’attività’ princi-

pale è il gioco che insegna a vivere leal-

mente già da piccoli. Nel reparto che è

diviso in esploratori e guide, si svolgono

attività in gruppi chiamati squadriglie,

se nel corso del fiume i licheni sono gialli, questo indica che il posto non è inquinato. Se invece il posto è inquinato il lichene sarà grigio. L' Alcantara è spesso frequentato da un uccello chia-mato "Uccello Rapace" che vive in pros-simità del parco dei Nebrodi. Tra gli uccelli presenti ci sono il Gufo, il Barba-gianni, il Falco Pellegrino, la Poiana e il Gheppio. Vivono anche animali di terra, essi sono: il gatto selvatico, la marmotta, il ghiro, lepri, conigli, volpi, ricci e istri-ci. Nella foce si possono vedere uccelli migratori, l'airone cenerino, la garzetta e il corriere piccolo. Infine vi è un vasto universo di insetti lì dentro. Ci vivono farfalle, grilli, cavallette, cicale, api, maggiolini... che hanno un grande e im-portante ruolo nella catena alimentare. Dopo la pausa pranzo ci siamo recati a Randazzo, presso il lago Gurrida, che si trova in una proprietà privata. L’area è caratterizzata da un vigneto che per buo-na parte dell’anno è sommerso dalle acque del fiume Flascio, che alimentano il lago Gurrida. In questo suggestivo posto è possibile osservare vari tipi di uccelli tra i quali anatre, folaghe, aironi, ecc.. La guida ci ha suggerito di fare silenzio per non spaventare gli uccelli e, nella nostra escursione, abbiamo visto alcuni simpatici falchi, ranocchi, ecc.. Abbiamo anche potuto ammirare la splendida vegetazione presente, rigo-gliosa e variopinta. Prima del rientro a casa, ci siamo fermati a Linguaglossa per un gelato. Come abbiamo avuto già modo di provare , stare all’aria aperta è stato fantastico! Abbiamo imparato tante notizie e ci siamo divertiti tanto a stare con i compagni e con gli insegnanti, vedendo posti di grande bellezza natu-rale!

Piazza Alessandro e Gullotto Valentina

2ªB

mentre nel clan si svolgono numerose

iniziative anche di beneficenza.

Tutti questi gruppi hanno in comune

un campo, che dura all’incirca 1 o 2

settimane, dove tutti i bambini, ragazzi

e adulti si possono divertire con giochi

e attività che li fanno riflettere in modo

allegro. Tutti gli scout indossano

un’uniforme e un fazzolettone che in-

dica l’appartenenza a questo movimen-

to, con esso ci si distingue tra i vari

gruppi perché ognuno ha il proprio

colore, inoltre l’uniforme e’ dotata di

vari distintivi che indicano la Nazione,

il gruppo e le “specialità” ricevute du-

rante il percorso scout.

La cosa più importante è la promessa

che viene pronunciata dagli scout in

tappe ben precise della loro formazio-

ne, che attraverso dei punti ti insegna

non solo le regole da seguire negli scout

ma anche nella vita.

Sono contenta di essere scout perché mi

piace la natura, mi rende felice stare con

gli altri e condividere con loro un percor-

so di vita. E’ bello imparare, aiutare,

migliorare le proprie capacità, crescere

divertendosi e con animo spensierato.

Borzì Elisa 2ªB

e salici. Sul fianco di Graniti ci sono delle pinete di Pino e prati con un vasto territorio dove domina l'Asfodelo. A Castiglione ci sono querce, aceri e qualche Faggio. Troviamo anche delle piante di licheni e del muschio. I liche-ni sono dei bioindicatori, cioè essi indi-cano lo stato del fiume, per esempio

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 11

VISITA ALL’ACQUARIO

DI GIARRE

Strani pesci dai colori smaglianti, picco-

le colonie di esserini sfuggenti che im-

pauriti si nascondevano tra le alghe,

spaventose murene e tenerissime stelle

marine. Questo lo spettacolo che si è

presentato agli occhi dei bambini.

La visita del 13 aprile all’acquario di

Giarre ha entusiasmato tutti, i bambini

di cinque anni della scuola dell’infanzia

assieme agli alunni della classe 2ª G.

Per molti di loro era la prima volta che

si trovavano davanti allo spettacolo me-

raviglioso di un fondale marino. Tante

le domande poste alla guida e alle inse-

gnanti. Il pesciolino Nemo ha riscosso

un consenso particolare, ma anche la

vista di un piccolo squalo, di tanti polpi

e tartarughe marine, così come le tante

conchiglie di varie forme e dai colori

trasparenti, argentate e colorate.

L’esperienza è stata coinvolgente, ma

soprattutto ha fatto riflettere i bambini

l’osservazione di un fondale inquinato,

creato apposta per far comprendere co-

me la bellezza della natura può subire

forti cambiamenti in negativo per mano

dell’uomo.

Scuola dell’Infanzia

A CACCIA D’ EMOZIONI

TRA LE SPONDE

DEI DUE FIUMI

Lo scorso 20 maggio 2011, noi alunni

delle classi terze C e G della scuola

primaria, siamo andati a visitare le foci

del fiume Alkantara e del Fiumefreddo.

Scesi dal pullman,ci siamo subito tro-

vati immersi in un boschetto costiero di

Pini marittimi, Eucalipti ed Acacie che

si affollavano lungo la strada sterrata,

retrostante l’ampia spiaggia di San

Marco, nel comune di Calatabiano.

Man mano che ci incamminavamo lun-

go il sentiero natura, ai margini e vicino

al boschetto, una accogliente vegetazio-

ne di fiorellini viola e gialli, come un

fantasioso tappeto, ornava il sottobo-

sco, andandosi a diradare via via che

il terreno diveniva sabbioso verso la

spiaggia. Avanzando verso il fiume,

abbiamo incontrato alcune farfalle e dei

calabroni. Al contempo ci accompagna-

va lo stridio delle rondini che a stormi

sorvolavano il cielo, anche a bassa quo-

ta. Ora volteggiavano anche radenti a

pelo d’acqua, ora saltellavano sulla

fanghiglia beccando qua e là alla ricer-

ca di vermicelli ed insetti lungo le rive.

LA NATURA

La natura è la casa di noi tutti ci regala i suoi frutti e i suoi fiori

ora tocca a noi lottare per riaverla pulita.

Ora tocca a noi lavorare per difenderla e salvaguardarla

da tutto quello che gli uomini ingrati abbandonano senza pensare

ai danni che ne possono derivare. Tutti noi dobbiamo faticare per lasciare un mondo pulito

e sicuramente migliore.

Valeria Torrisi

1ªB

In prossimità della foce, a forma di estu-

ario, le acque scorrevano veloci e piatte,

un po’ limacciose e scure per le copiose

piogge cadute di recente lungo i versanti

dei monti Nebrodi e dell’Etna che si

affacciano nella vallata del fiume Alkan-

tara. Immersi in questo magnifico pae-

saggio naturale, accoccolati vicino la

riva, abbiamo fatto colazione. Nel frat-

tempo, fra un boccone e l’altro, gironzo-

lando intorno, siamo andati in cerca di

sassolini levigati dalla furia delle acque

e trascinati sin qui da esse, provenienti

dalla progressiva erosione delle monta-

gne. Alcuni di questi ciottoli erano di

color mattone ed altri variopinti da un

lato. In tal caso si trattava di materiali

inerti, frammenti di maiolica o cocci di

mattoni, gettati illegalmente a monte nel

fiume da qualche buontempone tempo

prima, che l’acqua e lo sbattere delle

onde marine in qualche modo aveva così

trascinato a valle e riciclato. Rinfrancati

dalla pausa e dai souvenir raccolti, ab-

biamo fatto ritorno all’autobus e siamo

partiti alla volta del fiume Fiumefreddo.

Qui, prima di raggiungere la foce, ci

siamo affacciati dall’antico ponticello

sotto cui scorrono le limpide acque.

Da lì sopra vi era una bella veduta di un

ampio tratto del fiume ed abbiamo no-

tato le gallinelle dal piumaggio nero

solcare i chiari d’acqua, ed alcune di

loro, i maschi, avevano il caratteristico

becco rosso. Attraversato un canneto,

successivamente ci siamo spostati in

spiaggia ad osservare la foce che, in tal

caso, si presentava a delta. La maestra

ci ha dato alcune spiegazioni. Per prima

cosa ci ha fatto notare nell’acqua la

presenza di varie piante acquatiche.

Di queste, una in particolare: il Ranun-

colo Penicillato, così chiamato perché

dotato di foglie filiformi ed a ciuffo che

fanno pensare alle setole del pennello,

da cui fioriscono, in primavera inoltra-

ta, tanti fiorellini bianchi galleggianti

che fanno capolino fra i riflessi verdi ed

argentati del letto del fiume.

BENTORNATE

FARFALLINE

Le farfalline tornano fuori con le ali dipinte di tanti splendidi colori: rosa, rosso, arancione, giallo e blu. Chiede un bambino: - Dove eravate nel grigio inverno? Che facevate? Le farfalle rispondono: -Dormivamo dentro gli ovini, piccoli piccoli come semini. Aspettavamo la primavera, bella bella come una stella, per volare ed incontrare altre far-falle di mille colori.

Davide Arrigo, Davide Beccaria,

Flavio Zinno Classe 2ª C

Scuola Primaria

PAGINA 12 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

Poi ci ha spiegato che la caratteristica

trasparenza e freddezza delle sue acque

dipendono dal fatto che esse provengo-

no, in buona parte, dallo scioglimento

delle nevi dell’Etna. La nostra insaziabi-

le curiosità ci ha spinti ad immergere un

dito nell’acqua. Ne siamo stati sì capaci.

Ma solo per un secondo! A tenerlo di più

rischiavamo il congelamento. Abbiamo

così fatto ritorno a scuola soddisfatti e,

soprattutto “freschi”, dopo questa bella

esperienza.

Classe 3ª C

Scuola primaria

IN GIRO PER

VIAGRANDE,

MONTE SERRA E

ZAFFERANA La “Casa delle farfalle” di Viagrande

Monte Serra è stata la meta della gita

d’istruzione che abbiamo fatto il 29

Aprile 2011 noi bambini delle classi

prime e seconde del plesso di Liberto.

A Viagrande ci aspettava una guida che

ci ha accompagnati nel “Bosco delle

fiabe”.

Nel bosco c’erano tanti animaletti che

una fatina dispettosa aveva trasformato

in sagome di legno.

Noi siamo andati a trovare “l’albero

magico” e abbiamo fatto una pozione

con legnetti, foglie e con un po’ d’acqua

e l’abbiamo data all’albero che ci ha

svelato come fare perché gli animaletti

ritornassero veri: il segreto è rispettare

l’ambiente e gli animali che ci vivono.

Con il trenino-trattore abbiamo fatto un

breve giro nel bosco dove abbiamo visto

altri animaletti di legno: conigli, topoli-

ni, tartarughe, gufi, volpi e cervi.

Dopo la colazione abbiamo visitato la

“Casa delle farfalle”, dove le farfalle

variopinte volavano libere e si appog-

giavano anche sulle nostre mani; una

signora ci ha spiegato la nascita di una

farfalla: prima la mamma depone l’uovo

su una foglia, poi nasce il bruco, il quale

mangiando di continuo diventa un

brucone e forma un bozzolo, infine di-

venta crisalide, esce dal bozzolo già

farfalla e quando le ali sono asciutte può

volare.

Ci hanno spiegato che le farfalle che

abbiamo visto sono della foresta pluvia-

le e che da noi esiste una farfalla di no-

me “Aurora dell’Etna” che è di colore

giallo e rosso, ma con dispiacere abbia-

mo saputo che rischia l’estinzione a

causa degli incendi e dell’inquinamento.

Abbiamo visto delle bacheche con le fale-

ne e tanti altri tipi di farfalle, alcune vele-

nose per i predatori, che, se le mangiano,

gli viene il mal di pancia.

Alle 13,00 abbiamo pranzato, abbiamo

giocato un po’ e abbiamo comprato dei

souvenir. Dopo siamo andati al laborato-

rio Art Attack e abbiamo costruito le far-

falle usando mollette, acquerelli, cartonci-

no e pennarelli.

Nel pomeriggio siamo partiti per Zaffera-

na e quando siamo arrivati da “Donna

Peppina” abbiamo degustato dei biscotti-

ni chiamati “Foglie di tè” e il gelato.

Infine siamo ritornati a Fiumefreddo dove

ci aspettavano i nostri genitori.

È stata una bella giornata entusiasmante

perché ci siamo divertiti e abbiamo impa-

rato tante cose nuove.

Rosario Cerra e Federica De Salvo Classe 2ªG

Scuola Primaria

RISPETTIAMO

L’AMBIENTE FACENDO

LA RACCOLTA

DIFFERENZIATA

Giovedì 14 Aprile 2011 la nostra

scuola ha voluto sensibilizzarci anco-

ra di più nei confronti dell'ambiente e

dell’utilizzo di fonti di energia alter-

native, proponendoci una conferenza

sul riciclaggio con l’esperto dottor

Germanà. Egli ci ha spiegato che

non bisogna gettare in modo indiscri-

minato i rifiuti che produciamo quoti-

dianamente, perché ciò danneggia

l’ambiente e impedisce di sfruttare

fonti di energia alternativa che potreb-

bero salvaguradare di più il mondo in

cui viviamo. Attraverso varie slide il

dottor Germanà ci ha fatto riflettere

sul fatto che esistono diverse tipologie

di rifiuti: carta, plastica, vetro, lattine,

umido biodegradabile, verde, ingom-

branti, R.U.P (rifiuti urbani pericolo-

si) e il non secco riciclabile. Se si

uniscono il verde e l'umido, si può

ricavare il composto, un fertilizzante

per le piante, inoltre, riciclando i vari

rifiuti, possiamo creare altri oggetti

utili per la nostra vita e contribuire a

non inquinare l'ambiente. La produ-

zione dei rifiuti con il passare degli

anni è aumentata notevolmente, infat-

ti, l’esperto ci ha detto che mentre nel

1890 se ne producevano circa 600

\800 gr al giorno, oggi se ne produco-

no quasi 2 kg. Tutti i rifiuti che non

vengono riciclati vanno a finire in

apposite discariche e questo provoca

dei disagi tanto al territorio, per la non

gradevole presenza delle numerose

discariche, quanto olfattivi per chi

abita nelle vicinanze di una discarica,.

Inoltre, i rifiuti producono una sostan-

za altamente tossica che si chiama

percolato, la quale attraversando il

terreno può causare l’inquinamento

delle falde acquifere.

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 13

Il dottor Germanà ci ha spiegato che

continuando a gettare i rifiuti nelle

discariche senza riciclare, non si tiene

conto del fatto che molti oggetti che

noi usiamo quotidianamente sono

difficili da smaltire: la bottiglia di

vetro per decomporsi impiega circa

4.000 anni, la lattina dai 20 ai 200

anni, il giornale da 4 o 12 mesi.

Successivamente l’esperto ci ha fatto

“giocare al riciclaggio”, e dobbiamo

dire che questo ci ha colpito molto,

infatti ha dato ad alcuni nostri compa-

gni dei sacchi di vario colore, come

fossero contenitori per la raccolta

differenziata, e ci ha dimostrato che

separando alcuni oggetti-rifiuti che lui

aveva portato, in plastica, vetro, carta

e alluminio, i rifiuti non riciclabili

rimasti erano davvero pochi; pertanto

facendo la raccolta differenziata ab-

biamo capito che non solo si possono

riciclare tantissime cose ma rimane

davvero poco da mandare in discarica

e il rischio di inquinamento per

l’ambiente diminuisce fortemente.

Abbiamo capito, inoltre, che i rifiuti

raccolti in modo differenziato e rici-

clati possono rivelarsi una risorsa

importante perché possiamo ricavare:

coperte, guanti, cappelli, panchine ed

alluminio, che spesso importiamo da

altri continenti. Infine il dottor Ger-

manà ci ha parlato di un nuovo accor-

do nato tra alcuni Comuni della pro-

vincia di Catania al fine di separare

alcuni rifiuti in categorie più detta-

gliate. Giocare al riciclaggio è stata

davvero un’esperienza formativa per-

ché abbiamo capito che fare la raccol-

ta differenziata non solo è segno di

rispetto per l'ambiente ma è segno di

civiltà per le generazioni future.

Mariele Arcidiacono, Sergio Corica,

Martina Caratozzolo, Diana

D'Agostino, Giulia Di Bartolo

e Alfio Russo

1ªD

ESPLOSIONE ALLA

CENTRALE ATOMICA

DI CHERNOBYL

Data: 26 aprile 1986; ore 1:23 del mat-

tino (ora locale). Nella centrale atomi-

ca di Chernobyl, in Ucraina,

all’interno del reattore numero 4 si

verifica un’esplosione che innesca una

trentina di incendi. Il reattore e la

massa di grafite che lo circondano

cominciano a bruciare rilasciando

I governi occidentali cominciano a

prendere misure di sicurezza per pro-

teggere la popolazione dai rischi lega-

ti all’esposizione. Dopo circa un me-

se, l’allarme in occidente cessa anche

se le conseguenze dureranno a lungo e

l’area intorno alla centrale rimarrà

contaminata in modo perenne. I morti

per l’esplosione e per i tentativi di

domare il fuoco sono ufficialmente

32, mentre quelli che si ammaleranno

e moriranno negli anni successivi

sono migliaia.

scorie radioattive. Gli incendi dureranno

circa 12 giorni nonostante le 5000 tonnella-

te di boro e di piombo che le squadre di

emergenza buttano sopra. La centrale sor-

ge a 140 km da Kiev e a soli 16 km dalla

piccola cittadina di Pripjat.

Il governo sovietico cerca di tenere segreto

l’incidente, ma senza successo. Infatti il

giorno dopo una nube grigia aggiunge la

Polonia, due giorni dopo arriva in Svezia e

solo l’1 maggio raggiunge l’Italia e la Fran-

cia, quindi l’URSS deve rivelare la verità

sul disastro.

PAGINA 14 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

UN GIORNO SIAMO STATI

IMMERSI NELLA

NATURA …

Lunedì 9 maggio abbiamo partecipato ad

una gita di istruzione sul Monte Etna.

Quando siamo arrivati all’imbocco del

sentiero abbiamo incontrato Elvira, la

nostra guida.

Abbiamo cominciato ad incamminarci e

in lontananza si vedevano già i Monti Sar-

torius, che rientrano nella zona B del par-

co dell'Etna, in quest’ambiente crescono le

Betulle, che nonostante siano arrivate da

noi durante l'ultima Glaciazione, si sono

ben adattate al nostro clima; la loro cortec-

cia bianca un tempo veniva utilizzata per

fare le pergamene.

Sulle pendici dei Monti Sartorius sono

evidenti i pulvini, dei cuscinetti spinosi al

cui interno crescono alcune piante più

piccole endemiche dell'Etna, come la vio-

la, la margherita e la camomilla.

Speravamo di poter ammirare anche qual-

che volpe , ma purtroppo non ne abbiamo

visto, abbiamo però notato una pigna che

sicuramente era stata rosicchiata da un

uccello che torna sull'Etna ogni due anni,

il Crociere, facilmente identificabile pro-

prio dalla forma del becco a croce.

Camminando un po’ abbiamo notato una

vecchia casa vicino alla quale c'era un

punto di osservazione dove abbiamo potu-

to osservare una Betulla che continuava a

vivere all'interno di una antica colata lavi-

ca. Lì accanto stava crescendo anche un

bel Pino Laricio.

Attorno alla casa non dimenticheremo un

odore strano che secondo alcuni di noi era

un odore gradevole mentre per altri lo era

di meno, proveniente da un cespuglio par-

ticolare, il tanaceto dai fiori gialli di for-

ma rotonda. Dopo, insieme alla guida sia-

mo saliti su un punto altissimo dal quale si

poteva osservare il cratere: un paesaggio

incantevole.

Ci sentivamo dei giganti che domi-

navano il mondo, guardando in

basso abbiamo visto delle persone

che rispetto a noi sembravano delle

formiche!

Alla fine di questa lunga passeg-

giata abbiamo fatto un gioco origi-

nale e molto bello, la guida ci ha

chiesto di chiudere gli occhi per

sentire tutti i rumori intorno a noi:

abbiamo sentito i boati del cratere,

il cinguettio degli uccellini, il vocio

di alcune persone, il soffio del ven-

to e soprattutto abbiamo avvertito

una grande sensazione di pace.

Durante il pomeriggio, visitando il

museo Mula, abbiamo visto alcuni

materiali piroclastici prodotti

dall'Etna durante l'eruzione del

2002. Prima di andarcene abbiamo

assistito ad una breve proiezione

sulle più grandi eruzioni dell'Etna.

Questa escursione è stata molto

interessante perchè per un giorno

siamo stati immersi nella natura e

abbiamo potuto visitare la più

grande meraviglia della nostra Sici-

lia: l'Etna!!...

Leotta Rosa Gloria,

Fiamingo Serena

e Gusmano Ylenia

3ªB

imprevisto che può provocare dan-

ni irreversibili alle persone ed

all’ambiente. Nel mese di giugno

2011 ci sarà un referendum in Ita-

lia che stabilirà la scelta o meno

del nucleare. Personalmente sono

contrario all’ utilizzo dell’energia

atomica e dico che per ora ci sono

tante alternative come l’energia

eolica, l’energia solare e l’energia

idroelettrica e che occorre investire

su queste fonti alternative piuttosto

che scegliere il nucleare.

Alexandru Stefanescu

2ª B

Dopo l’accaduto alcuni Paesi, fra cui l’Italia, hanno rivisto i

propri programmi nucleari e sono arrivati al punto di rinuncia-

re all’utilizzo di questa fonte, invece altri non hanno modifi-

cato la propria politica energetica. Marzo 2011: in Giappone,

a seguito di un violento terremoto, seguito da uno tsunami, il

reattore della centrale nucleare di Fukushima subisce seri

danni, provocando la fuoriuscita di sostanze radioattive. La

tragedia in Giappone non è stata, come quella di Chernobyl,

provocata da un errore di manutenzione, ma è stata causata

dagli effetti del terremoto che hanno impedito che l’acqua

raggiungesse il reattore per raffreddarlo. A seguito di que-

sto evento sismico, nel nostro Paese si è riaperto il dibattito.

Alcuni sono a favore del nucleare perché i combustibili fossi-

li non dureranno per sempre. I contrari al nucleare dicono che,

anche se una centrale è molto sofisticata, ci può essere un

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 15

“MEDITATE CHE

QUESTO È STATO:

Vi comando queste parole, Scolpitele nel vostro cuore.”

Così esorta lo scrittore Primo Levi nella

poesia “Se questo è un uomo”.

Raccogliendo questo messaggio il Parla-

mento Italiano ha istituito il “Giorno

della memoria”.

La legge è stata approvata in Parlamento

ed è entrata in vigore il 20 luglio 2000.

Ogni anno a partire dal 2001 si celebra il

giorno della memoria. Un’altra iniziativa

a livello europeo è quella delle “pietre

d’inciampo”, un progetto voluto

dall’artista tedesco Gunter Demnig, che

ha iniziato questo lavoro sulla memoria

nel 1993, mentre le prime pietre

d’inciampo compaiono nel 1995 a Colo-

nia. Oggi se ne contano più di 22 mila:

in Germania, Austria, Ungheria, Ucrai-

na, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi

Le prime 30, in Italia, sono state colloca-

te in 28 giugno 2010, in sei municipi di

Roma. Sulla superficie d’ottone si legge

il nome e il cognome, l’anno di nascita,

la data e il luogo di deportazione.

La pietra è posta davanti alla casa del

deportato.

Queste pietre non costituiscono un in-

ciampo fisico, ma visivo e mentale, per

far fermare a riflettere chi passa lungo le

strade di Roma.

Le esortazioni di Primo Levi vengono

ancora ascoltate:

“Per non dimenticare”.

....”Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.”

CONOSCERE

SPERIMENTANDO

Giorno 2 Aprile, noi ragazzi della scuola

media abbiamo vissuto un’esperienza fan-

tastica: abbiamo avuto l’occasione di parte-

cipare, da protagonisti e anche spettatori,

alla II edizione della mostra interattiva di

scienze “Sperimentare giocando, conoscere

sperimentando”, organizzata dal Liceo

Scientifico “Leonardo” di Giarre. Appena

arrivati all’interno del grande edificio sco-

lastico, eravamo un po’ spaesati, emoziona-

ti, insicuri ma felici. L’ambiente messo a

disposizione del liceo era la palestra.

C’erano tantissimi stand, compreso il no-

stro, con altrettanti esperimenti, tutti molto

interessanti. Noi alunni di prima e seconda

media abbiamo presentato due esperimenti:

“facciamo il vuoto” e “ossigeno e combu-

stione”. L’esperienza vissuta è stata estre-

mamente positiva in quanto ci ha permesso

di confrontarci con altri studenti, anche

molto più grandi di noi e ci ha fatto scopri-

re le scienze da un altro punto di vista, cioè

che con materiali di facile reperibilità è

possibile eseguire semplici esperimenti che

ci permettono di capire meglio la realtà che

ci circonda.

Sebastiano Caltabiano e Ramona Sergi

1ªA

Francesco Barbagallo e Giuliano Ciancio

1ªB

Giulia Segreto

2ªA

WRESTLING SI’ O NO?

Chi non conosce il WWE, il World Wre-

stling Entairment? È il cosiddetto mondo

del Wrestling, un mondo sempre più cono-

sciuto tra i ragazzi, dai videogiochi ai per-

sonaggi-giocattolo alle trasmissioni televi-

sive. Lo sport del wrestling consiste in una

vera e propria lotta fisica tra uomini o an-

che tra donne (il cosiddetto WWE Divas)

e può essere leale o sleale. Quella leale è

quella normale, mentre quella sleale è

quella che viene effettuata grazie anche

all’aiuto di oggetti esterni come sedie,

tavolo, martello… Non esiste un’autorità

internazionale che regolamenta il wre-

stling, ma esistono regole più o meno stan-

dard che si sono sviluppate col tempo.

Ogni federazione applica le proprie va-

rianti delle regole, ma tutti i regolamenti

sono molto simili per evitare confusione.

Vi sono poi decine di tipologie diverse di

match che condividono spesso quelle

regole, ma spesso le regole vengono

infrante. Ogni match così si riduce ad

un vero e proprio spettacolo di lotta

fatta di pugni, calci e colpi di vario

tipo che purtroppo sempre più ragaz-

zi provano ad imitare finendo per

farsi e fare male.

Per questo molti adulti pensano che

sia quasi da eliminare questo sport; in

realtà basterebbe solo tenere presente

quello che viene raccomandato du-

rante le trasmissioni televisive di

Wrestling: Don’t try this at home,

school or anywhere (“Non lo fate né

a casa, né a scuola né in un altro luo-

go”).

Caltabiano Sebastiano,

Guarrera Giovanni, Sillaro Michele

e Turrisi Antonino

1ª A

PAGINA 16 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

NOI E UN PREMIO

NOBEL

Giorno 7 Maggio 2011 grazie alla profes-

soressa Patanè, per i pochi alunni che

hanno partecipato o parteciperanno ad

una delle opere della stagione 2011 del

Teatro Massimo “Bellini”, è stata data

l’opportunità di andare a Catania in treno

per assistere alla conferenza stampa di

presentazione per l’opera di Rossini –

il Barbiere di Siviglia -, con la regia del

premio Nobel per la letteratura Dario Fo.

Arrivati a Catania, abbiamo avuto la stra-

ordinaria opportunità di visitare una chie-

sa catanese raramente aperta, la chiesa di

San Placido, dall’interno barocco partico-

larmente suggestivo.

La conferenza,considerata un evento per

la città di Catania, si è tenuta all’interno

del foyer del Bellini ed è diventata

un’affollata occasione per spaziare a tutto

campo: “Il teatro è nato in Sicilia, prima

ancora dei greci, tocca a voi di questa

città dimostrare generosità e passione”;

“In Italia la cultura è sacrificata, bisogna

ribellarsi”, “Il Ministro dell’economia

l’ha affermato: con la cultura, non si

mangia. Io dico: è un cretino!”.

Come la nostra professoressa, Dario Fo

afferma sull’opera di Rossini : «E’ ricca

di spezie e di aromi.

È una musica nella quale si scoprono

olive e pomodorini, piccoli pesci fritti,

turgidi chicchi d'uva dolce, profumo di

rose e di rosmarino, lenzuola e tovaglie,

vino secco e risate di giovani fanciulle.

Desidero mettere in scena un Barbiere

ricco di ognuno di questi ingredienti, e

metterlo in situazione in uno spazio am-

pio e pieno di luce».

Successivamente si è soffermato sul ta-

glio che ha voluto imprimere al “suo”

Barbiere di Siviglia.

Il direttore artistico dell’opera Will Hum-

burg ha voluto sottolineare la grande qua-

lità artistica riscontrata nella produzione

LE FIABE TRADIZIONALI

E IL CINEMA

Negli ultimi anni spesso è capitato di ve-

dere al cinema, in chiave moderna,

“rivedute e corrette “, alcune delle più

famose fiabe tradizionali che continuano

ad appassionare tanti bambini.

E così Biancaneve e i sette nani è diventa-

ta Biancaneve... e gli 007 nani dove la

protagonista non è più la fanciulla brava e

bella, ma una Biancaneve scortese che

solo grazie alla missione degli 007 nani

diventa una ragazza dolce e gentile.

Cenerentola è stata trasformata nella mo-

derna Cinderella Story, la storia di una

ragazza costretta dalla matrigna e dalle

sorellastre a lavorare nel suo lussuoso bar

e, mentre nella fiaba la protagonista per-

de la scarpetta durante il ballo, nel film

perde il cellulare durante una festa di Hal-

loween nella sua scuola. E ancora la

“Principessa e il ranocchio” che nel film

racconta l’avventura di una ragazza-

cameriera la quale, durante una festa in

maschera si traveste da principessa, in-

contra un ranocchio che le chiede di ba-

ciarlo, ma anziché trasformarsi lui in un

bel principe, si trasforma la protagonista

in ranocchia.

E infine ricordiamo l’ultimo arrivato,

“Cappuccetto Rosso Sangue” liberamente

ispirato alla fiaba tradizionale, ma è stata

talmente modificata la trama e i personag-

gi da diventare un film drammatico, quasi

horror: la protagonista è Valerie, una bel-

lissima ragazza che non riesce a scappare

con il ragazzo di cui era innamorata per-

chè muore la sorella per mano di un lupo

mannaro che fino ad allora era stato tenu-

to buono con un sacrificio mensile anima-

le, ma ora vuole un sacrificio umano. Al-

lora gli abitanti del villaggio chiamano il

cacciatore di lupi mannari, padre Salo-

mon che rivela che il lupo durante il gior-

no prende le sembianze umane e quindi la

bestia potrebbe essere ogni cittadino del

villaggio.

Alla fine, dopo tante ricerche si scopre

che il lupo mannaro è addirittura il padre

della protagonista Valerie ! Confrontando

le fiabe tradizionali e i film moderni pos-

siamo dire che adesso, alla nostra età,

sicuramente ci piacciono di più i film,

perché rendono più attuali le fiabe, ma

nonostante ciò per ognuno di noi la vera

“ B i a n c a n e v e ” , C e n e r e n t o l a ” ,

“Cappuccetto Rosso” rimarranno sempre

quelli delle fiabe tradizionali …

Di Bartolo Sofia, Famà Serena,

Gambino Simona, Sergi Ramona,

Vadalà Antonino

1ªA

catanese, affermando che si tratta

della migliore cui abbia mai parte-

cipato.

Le sue parole ci hanno meravigliati,

affascinati.

Ci aspettavamo un incontro noioso,

per gente adulta, invece è stato par-

ticolarmente interessante e vivace.

Dopo la conferenza, su nostra e-

splicita richiesta, ci siamo recati

alla particolare libreria “Tertulia”

per fare qualche acquisto, in cui si

può leggere un libro e mangiare

una fetta di torta all’interno della

libreria stessa.

Abbiamo fatto una passeggiata per

la via Etnea e poi, noi alunni, ab-

biamo domandato alla nostra pro-

fessoressa Patanè di portarci a

pranzare al McDonald, e lei ci ha

accontentati.

Dopodiché, abbiamo raggiunto la

stazione per prendere il treno e

tornare a casa, dopo una splendida

giornata di cultura e divertimento.

D’Urso Santina e Forzisi Martina

3ª A

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 17

TI AMO MAMMA

Ti amo mamma. Ogni volta che mi pensi sento un calore che mi

infiamma.

Sei come un fiore sboccia-to

nel bel mezzo del prato.

Sei come un gabbiano che vola tra le onde, sei come i coralli nelle acque più profonde.

Sei come una rosa che è sempre meravigliosa.

Alessio Zorobbio Classe 3ª C Scuola primaria

E ADESSO SI RIDE:

Cosa fanno due tartarughe che si scontrano? Due “lenti a contatto”!

Qual è l'insetto del sonno? L'ape...nnichella!

“Qui c'è qualcosa che non qua-dra!” Disse il cerchio al triangolo!

“Qual è il tuo piatto preferito?” “Quello fondo, ci va più roba den-

tro”!

Qual è il colmo per un miliona-rio? Esprimersi in parole povere!

Qual'é il colmo per una disoccu-pata? Chiamarsi Assunta!

Qual è il colmo per un dispetto-so? Non te lo dico!!!

LA MENTE E IL CUORE

Quest’anno alcuni ragazzi del nostro Istituto

Comprensivo hanno partecipato alle riprese

di un cortometraggio in memoria di Giovanni

Falcone. La proiezione ha avuto luogo prima

nell’aula Bunker a Palermo e giorno 31 Mag-

gio 2011 presso la Chiesa di Castello di Fiu-

mefreddo.

Naturalmente noi siamo stati invitati a Ca-

stello dove, appena arrivati, abbiamo trovato

ad aspettarci il nostro Dirigente Scolastico in

compagnia della professoressa Marinella

Fiume, del Capitano dai carabinieri, del Capi-

tano della guardia di finanza di Riposto e dei

membri dell’A.F.A. (Associazione Fiume-

freddese Antiracket).

Dopo un breve discorso introduttivo per pre-

sentare il cortometraggio intitolato “ La Men-

te e il Cuore”, è cominciata la proiezione ed

è stato molto emozionante rivedersi dopo

aver partecipato a questo evento unico, an-

che se speriamo di viverne altri un giorno.

Successivamente ci siamo posizionati sulle

scale dell’altare della chiesa per fare una foto

di gruppo che verrà pubblicata sul giornale.

Infine ci siamo riuniti per classe e siamo ri-

tornati nella nostra scuola. Insomma questa è

stata un’esperienza più unica che rara.

Morena Scoglio

2ªD

25 ANNI DI AVIS

Giorno 28 maggio 2011 presso la multisala

del cinema Macherione di Fiumefreddo di

Sicilia, si è tenuta la conferenza indetta

dall’AVIS (Associazione Volontari Italiani

Sangue) per celebrare i 25 anni di questa

associazione a Fiumefreddo.

L’Avis, come sicuramente tutti ben sanno,

si occupa di sensibilizzare le persone nei

confronti della donazione del sangue affin-

chè, in un momento di emergenza, delle

vite possano essere salvate grazie al gesto

di solidarietà preventivamente fatto da altri.

Durante la conferenza sono stati ascoltati

diversi dirigenti di questa grande società,

che hanno spiegato a noi ragazzi delle

scuole medie perché è importante donare il

sangue, evidenziando il valore della dona-

zione, dato che il sangue non può essere

“fabbricato” in laboratorio.

Sono state premiate, inoltre, diverse perso-

ne che hanno donato 24 o più volte il loro

sangue.

Dopo questo interessante momento di

riflessione, l’incontro si è concluso

nell’androne principale del cinema, dove

sono stati offerti dolci e torte ai ragazzi

delle scuole medie lì presenti.

Cristian Ipsale

1ªC

PAGINA 18 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

“DALLA FESTA DELLA

CREATIVITÀ ... ALLA GUERRA DI VERNICE”

Quest’anno la nostra scuola per la prima volta ha aderito alla festa della “Creatività”, una giornata in cui tutti i ragazzi partecipanti dovrebbero esprimere la propria fantasia e, appunto, la propria creatività attraverso disegni e colori. Il nostro Comune ha messo a disposizione un telo bianco, lunghissimo da dipingere e la vernice di vario colore distribuita dei collaboratori, mentre ciascuno di noi do-veva portare un pennello. Era previsto che partecipassero tutte le classi della scuola media dalle ore 10:30 alle 12:30. Tanto era il nostro entusiasmo e la nostra voglia di colorare e disegnare, ma subito tanta è stata anche la nostra sorpresa la festa della Creatività si è subito trasforma-ta in una “Guerra di Vernice!” Alcuni ragazzi infatti hanno iniziato a lanciare le ciotole di colore addosso ai compagni rovinando anche i lavori esposti negli stand . Il loro esempio è stato seguito da altri ragazzi e così alla fine eravamo tutti, pro-fessori compresi, pieni di vernice: dalla testa ai piedi. Forse sarebbe meglio, l’anno prossimo, non andare tutte le classi assieme e soprat-tutto sarebbe opportuno che chi è interes-sato solo a disturbare rimanga a casa e non impedisca agli altri ragazzi di diver-tirsi in allegria e dare spazio alla propria creatività !

Classe 1ªA

già citate, è stato allestito un angolo

gastronomico. La serata si è conclusa

con la musica della fisarmonica suo-

nata da De Luca Salvatore e con le

belle canzoni della cantautrice fiume-

freddese Sara Sauta. Tutta la manife-

stazione è stata organizzata

dall’assessorato alla P.I. e ai BB.CC:

insieme all’Associazione “Squadra

per la solidarietà” di Liberto.

Assessore prof.ssa Mariella Spoto

Il 04 giugno a Fiumefreddo si è realiz-

zata la manifestazione “Un fiume di

colore” che ha visto nella prima mattina-

ta impegnati i ragazzi delle scuole del

territorio. Circa 800 ragazzi si sono ri-

versati nella via Di Vittorio, nelle Piaz-

ze di Chiesa Madre e di Feudogrante,

muniti di pennello e colori per dare vita

alla giornata della creatività. L’ iniziati-

va è stata accolta con entusiasmo dai

ragazzi, che hanno colorato dei teli siste-

mati lungo la via Di Vittorio e nelle

Piazze, dando spazio ad una creatività

estemporanea. Penso che meno contenti

saranno stati i genitori nel vedere tornare

a casa i propri figli imbrattati di colore.

In ogni caso credo che sia stato un mo-

mento di svago e di libertà per i ragazzi

controllati a distanza dai docenti. A tal

proposito, sicuramente un ringraziamen-

to va alle presidi e agli insegnanti delle

scuole Verga e Livatino per l’impegno

profuso nella gestione dei ragazzi e per

la collaborazione data nella realizzazio-

ne dell’ attività. L’iniziativa è stata an-

che realizzata con il supporto delle asso-

ciazioni culturali. A tal proposito hanno

collaborato le associazioni: Misericor-

dia; Croce Rossa, Arcobaleno; ABA;

Scout; L’Arca delle Nazioni; Mille Bol-

le Blu; Confratenita S. Giuseppe; Rici…

creando. In Piazza D’Arrigo e nella via

Di Vittorio è proseguita la manifestazio-

ne con esposizioni di oggettistica, qua-

dri, ricami, bijoux, ect. La giornata è

stata animata dai ragazzi della Croce

Rossa, da una Band che ha accompagna-

to con la sua musica i percorsi del colo-

re . In serata, a cura delle associazioni

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 19

IN VISITA ALLA SEDE

ETIS 2000 DEL QUOTIDIANO LA SICILIA

Giorno 4 Aprile 2011 la nostra classe,

insieme alla 1aE,1ªA e alcuni alunni di

2ªD, siamo andati a visitare la sede

E.T.I.S. 2000 del quotidiano “LA SICI-

LIA”. Siamo partiti alle ore 8:15 da

piazza XXV Aprile e sull’autobus, ri-

trovandoci a classi aperte, abbiamo

colto l’occasione per divertirci con i

nostri amici. Appena arrivati, siamo

entrati all’interno della sede e lì ci ha

accolti la guida. Valentina, la nostra

guida, ci ha spiegato che la nuova sede

del quotidiano si estende su 18.000 m2

ed è la più grande azienda editoriale del

Mezzogiorno d’Italia, inoltre, il quoti-

diano viene spedito, durante la notte, in

tutta la Sicilia, a Roma e a Milano. Poi

siamo entrati nella camera in cui viene

conservato l’inchiostro, sembrava di

essere dentro la cartuccia di una stam-

pante. C’erano quattro colori: Yellow,

Magenta, Cyan e Keyblack. La nostra

guida ci ha spiegato che Yellow è il

nome inglese del Giallo; Magenta è un

tipo di rosso il cui nome deriva dal

sangue sparso durante la battaglia di

Magenta; Cyan deriva dal greco Cya-

nus che è un particolare tipo di blu, da

cui deriva anche il termine cianotico.

Keyblack significa letteralmente chiave

nera, perché il nero è il colore chiave

nella stampa dei giornali. Valentina,

inoltre, ci ha detto che la tecnica di

stampa con quattro colori, viene detta

quadricromia. Nella sede E.T.I.S. 2000

oltre a “LA SICILIA” vengono stam-

pati diversi quotidiani: “LA REPUB-

BLICA”, “IL SOLE 24 ORE”,

“TUTTOSPORT”, “IL MESSAGGE-

RO”, “IL CORRIERE DELLO

SPORT” e altri. Poi siamo usciti dalla

stanza dell’inchiostro e, dopo aver am-

mirato antiche macchine da scrivere

che componevano le pagine sul piom-

bo, come la linotype, la guida ci ha

fatto salire al piano superiore dove ab-

biamo potuto osservare computer fissi

e portatili e macchine da scrivere

d’epoca, tutto molto diverso dai com-

puter a cui noi oggi siamo abituati !

Attraverso delle immagini proiettate in

una grande sala, inoltre, abbiamo visto

i vari procedimenti per stampare un

giornale. La guida ci ha spiegato che la

pagina intera con i testi, i titoli e le foto, viene in-

viata dalla redazione giornalistica al centro stampa,

in forma digitale, poi qui viene trasformata in la-

stra d’alluminio grazie a dei laser e ad un procedi-

mento chimico, i prodotti chimici si trovavano

nella camera bianca, in cui non siamo potuti entra-

re perché le attrezzature contenute in essa sono

molto delicate. Poi Valentina ci ha spiegato che la

lastra d’alluminio viene posizionata su un cilindro

che girando la fa riempire d’inchiostro e infine

passa attraverso un altro cilindro fatto di cauciù

che consente la stampa del foglio di alluminio

sulla carta. Questo tipo di stampa viene detta indi-

retta perché tra l’inchiostro e la carta c’è il cauciù.

Dopo tutte queste interessanti spiegazioni, tutte le

classi, insieme alle insegnanti, abbiamo fatto una

foto di gruppo che poi è stata pubblicata sul gior-

nale La Sicilia nei giorni successivi. Infine il no-

stro giro si è concluso nella stanza in cui vengono

conservate le bobine di carta. Con nostra grande

meraviglia abbiamo potuto osservare che sono

enormi e dentro la stanza c’è una temperatura più

bassa per non far deteriorare la carta, inoltre, le

bobine sono lunghe chilometri e pesano moltissi-

mo. Questa visita guidata alla sede del quotidiano

La Sicilia è stata davvero fantastica, eravamo tutti

molto entusiasti, anche perché abbiamo capito me-

glio i modi e i tempi di lavorazione di un giornale

nonché i costi di cui volta per volta la guida ci par-

lava. Alla fine ci siamo ritrovati nuovamente nella

stanza delle proiezioni e abbiamo visto un filmato

riguardante la centrale in funzione. Dopo il filmato

la guida ha risposto a diverse nostre domande e ci

ha fatto i complimenti per l’interesse dimostrato e

la partecipazione, infatti ha prolungato le sue spie-

gazioni oltre l’orario previsto, quindi dopo una

rapida merenda siamo rientrati a Fiumefreddo por-

tando con noi una copia del quotidiano “LA SICI-

LIA”, in omaggio, un libro e una lastra di allumi-

nio in cui si vede come viene fatto un giornale. Per

noi ragazzi, che nella nostra scuola collaborariamo

alla realizzazione del giornalino scolastico, è stata

davvero una gran bella esperienza, abbiamo capito

sempre più il valore dell’informazione e della co-

municazione che, come ci ha detto la guida, deve

essere sempre accolta con spirito critico.

Bucolo Mirko, Cuppone Ennio, Girgenti

Francesco, Sabatino Davide e Sciacca Sofia

1ªD

PERCORSO

VERGHIANO

Giorno 7 aprile 2011 noi alunni

delle classi terze, accompagnati dai

nostri docenti di Lettere, ci siamo

recati prima a Catania e poi ad Aci-

castello ed Acitrezza per visitare i “

luoghi di memoria verghiana”.

Partiti da Fiumefreddo alle ore

8.00, ci siamo diretti al Duomo di

Catania dove ci attendeva la nostra

guida. Prima tappa del percorso è

stata la casa di Verga.

La sua biblioteca comprendeva

circa 2400 volumi che il poeta ave-

va fatto rilegare e contrassegnare

con le sue iniziali “G. V.” Su un

tavolo c’erano degli oggetti che gli

erano appartenuti: un tagliacarte,

un tampone, il calco delle mani di

“Dinuzza”, una delle donne di Ver-

ga. Al centro della stanza si trovava

l’unico lampadario autentico della

casa. Nella camera da letto, sul

comodino, c’era una candela con-

sumata a metà che ha accompagna-

to Verga nei suoi ultimi tre giorni

di vita e che è stata spenta da Fede-

rico De Roberto, nel momento in

cui il poeta è morto. Ha colpito la

nostra attenzione un mobile scendi

vivande che permetteva a Verga di

consumare caldi i pasti, in quanto

collegava direttamente la cucina

con la sala da pranzo. Lasciata la

casa di Verga, ci siamo recati ad

Acicastello. Abbiamo assistito ad

una rappresentazione teatrale tratta

da una novella di Verga, “Storia del

Castello di Trezza”.

PAGINA 20 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

IN GIRO PER SAVOCA

E ROCCALUMERA

Giorno 28 aprile, la scuola ha

organizzato per noi alunni di prima

media una gita in alcuni interessanti

paesi della provincia di Messina:

Casalvecchio, Savoca e Roccalume-

ra.

La prima tappa del nostro itinerario

è stata la chiesa di Casalvecchio,

una chiesa normanna-bizantina co-

struita sul pendio di una collina e

infatti per raggiungerla abbiamo

dovuto fare una lunga e faticosa

scarpinata.

La chiesa non è mai stata consacra-

ta perciò essa si considera come un

sito storico e non religioso.

La drammatizzazione è stata fanta-

stica, le tre attrici con la loro abilità

ci hanno molto coinvolti.

Dopo una rapida visita al Castello

siamo partiti diretti ad Acitrezza,

ultima tappa del “percorso verghia-

no”. Dopo avere pranzato, la guida

ci ha intrattenuti parlando di Verga,

della sua vita, delle sue idee e di

alcune curiosità.

Alla “casa del nespolo” ci aspettava

una sorpresa, la rappresentazione di

un brano tratto dai “Malavoglia”.

Ancora una volta gli attori ci hanno

stupito per la loro bravura. La visita

alla “Casa del nespolo” è stata mol-

to interessante.

C’erano attrezzi per la pesca, og-

getti di uso quotidiano presenti

nelle case ai tempi dei Malavoglia.

Alle pareti erano attaccati cartelloni

con scene tratte dal film “La terra

trema” di Luchino Visconti, girato

proprio ad Acitrezza, in cui hanno

recitato attori non professionisti,

pescatori e abitanti del luogo. Dopo

uno sguardo ai famosi faraglioni e

al lungomare abbiamo preso in un

vicino chiosco una fresca bevanda

al limone.

Alle ore 18,00 siamo rientrati a

Fiumefreddo. Questa gita si è rive-

lata molto interessante.

Abbiamo ampliato le nostre cono-

scenze sullo scrittore a cui è dedi-

cata la nostra scuola, abbiamo visi-

tato luoghi che non conoscevamo,

ma quello che ha reso particolare

questa uscita sono state le due

drammatizzazioni.

Classe 3ª A

La parte straordinaria della costruzione è la cupo-

la, ci sono molte finestre dette bifore perché divi-

se in due parti da una sottile ed elegante colonni-

na.

All’interno della chiesa ci siamo soffermati ad

ammirare alcuni particolare e a scattare numerose

fotografie.

Il nostro viaggio è proseguito verso il piccolo

paese di Savoca, in cui sono presenti numerose

chiese, come quella di San Nicola conosciuta an-

che col nome di chiesa di Santa Lucia perché con-

tiene molte statue prima presenti nella chiesa di

Santa Lucia distrutta da un terribile terremoto.

Abbiamo trovato molto interessante anche il

Museo comunale dove sono conservati documenti

del passato di vario genere, dai primi quadernetti

con la copertina colorata alle macchine da scrive-

re, dalle riviste di moda agli strumenti agricoli e

per la manifattura della lana.

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 21

La tappa successiva è stata la visita alla

chiesa dove sono conservati i corpi mum-

mificati di persone esistite più di un seco-

lo fa.

La città di Savoca è una meta turistica

molto apprezzata e i visitatori sono soliti

sostare presso il bar Vitelli in cui furono

girate alcune scene del film “Il padrino”

con Al Pacino.

Da Savoca ci siamo diretti a Roccalumera

e durante il viaggio abbiamo avuto modo

di apprezzare le bellezze paesaggistiche di

questo tratto della costa ionica.

Roccalumera, cittadina sul mare, ospita

un’originale galleria d’arte allestita

all’interno di alcuni vagoni nei quali sono

esposti documenti e poesie di Salvatore

Quasimodo.

ALLA SCOPERTA DI

SIRACUSA

Giorno 2 maggio 2011 noi alunni delle

classi terze dell’istituto comprensivo ab-

biamo partecipato ad una visita guidata

nella città di Siracusa. La prima tappa

della nostra gita sono state le Catacombe

di San Giovanni che, ci ha spiegato la gui-

da, sono aree cimiteriali sotterranee risa-

lenti all’età antica. Esse si trovano sotto la

Chiesa di San Giovanni Evangelista.

L’esteso labirinto risale risale al IV-V

secolo e pare sia stato costruito prima dai

romani poi dai pagani, dai saraceni e suc-

cessivamente dai greci. Il complesso si

snoda intorno ad un rettilineo principale

ricavato seguendo il tracciato di un vec-

chio acquedotto greco. I sepolcri si trova-

no lungo le pareti e a intervalli si aprono

di forma circolare o quadrata. Le aperture

venivano utilizzate come camere sepolcra-

li di martiri e santi e tra queste la più fa-

mosa è la Rotonda di Adelfia. Lungo la

visita ci si può imbattere in preziosi monu-

menti, iscrizioni, stucchi e affreschi. Finita

la visita alle catacombe ci siamo recati

presso il santuario della Madonna delle

lacrime dove è conservato il quadro che

nel 1953, in un’abitazione in via degli

Orti, versò lacrime umane. All’interno il

santuario è diviso in due zone: la parte

superiore, cioè il santuario vero e proprio,

e la parte inferiore, chiamata anche cripta,

dove sopra un altare viene esposto il qua-

dro sacro. La seconda parte della visita

guidata si è svolta ad Ortigia, un isolotto

su cui sorge la parte più antica della città

di Siracusa. Ortigia ha una lunga storia e

ovunque si possono cogliere le testimo-

nianze del suo passato, i greci, i bizantini,

gli arabi, i normanni, gli svevi, gli arago-

A Roccalumera, infatti, è divenuto

molto famoso il parco culturale e

letterario dedicato a Salvatore

Quasimodo, poeta contemporaneo

e nostro conterraneo. E’ stata mol-

to interessante anche la visione di

un filmato che testimonia la pre-

miazione di Quasimodo con il

premio Nobel per la letteratura.

Lo stile architettonico di una chie-

setta della fine del 1600 e

l’imponente torre saracena, che

consentiva il controllo delle navi

nemiche, ci hanno permesso di

dare un ultimo sguardo al passato

di Roccalumera prima di fare rien-

tro a casa

Giovanni Selgi

lasciato la propria impronta. Nell’isola

sono presenti molti monumenti, come la

fontana di Diana al centro della piazza Ar-

chimede che narra la leggenda di Aretusa.

La ninfa è raffigurata nell’atto di fuggire da

Alfeo che, con le braccia protese cerca di

afferrarla e Diana, posta al centro, con il

suo corpo fa da scudo alla giovane.

Sempre ad Ortigia si trovano la fonte Are-

tusa e la Chiesa di Santa Lucia Badia, dove

è esposto il famoso quadro di Caravaggio

dal titolo “Il seppellimento di Santa Lucia”.

La storia ci racconta che Lucia era una bel-

lissima ragazza vissuta nel III secolo, un

giorno un uomo molto ricco le chiese di

sposarlo ma lei rifiutò perché egli era un

pagano.

Allora quest’uomo decise di punirla cavan-

dole gli occhi ma neanche questo servì a

farle cambiare idea e alla fine la fanciulla

fu uccisa da colui che diceva di amarla.

Abbiamo anche visitato il Duomo che si

trova nel cuore di Ortigia ed è stato costrui-

to inglobando il tempio greco di Athena;

nella navata destra si aprono diverse cap-

pelle. Prima di fare rientro a casa abbiamo

avuto il modo di andare in un laboratorio

dove abbiamo potuto osservare la trasfor-

mazione del papiro in carta.

Carmen Bonaventura e Martina Gambino

3ªA

Valentina Luca e Federica Musumeci

3ªF

poi siamo andati a vedere gli “Alberi

parlanti” che raccontavano la storia

della nascita di Roma, la “Bocca della

Verità”, la “Fontana di Venere” e il

“Pozzo di Saturno”.

Abbiamo anche giocato al tiro con

l’arco.

Successivamente ci hanno fatto vedere

gli abiti romani e abbiamo guardato

dei filmati sull’antica Roma, che sono

stati davvero molto interessanti, anche

perché molte delle cose che abbiamo

visto le avevamo studiate.

In seguito siamo andati a visitare la

“Villa del Casale”, dove abbiamo os-

servato magnifici mosaici; infine ab-

biamo pranzato e nel pomeriggio ab-

biamo fatto degli acquisti su alcune

bancarelle.

Tanti erano gli oggettini realizzati con

i mosaici, tipici di queste zone, e le

cartoline del luogo.

Alla fine siamo ritornati a casa felici

della bellissima esperienza vissuta.

Tatiana Cannizzo

Classe 5ªG

Scuola primaria

PAGINA 22 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

UNA GITA A

“ROMALAND”:

ALLA SCOPERTA

DELL’ANTICA ROMA

Nel mese di Aprile ci è stato comuni-

cato che presto avremmo fatto una

gita a Piazza Armerina per andare a

visitare “Romaland”, un parco cultura-

le dedicato all’antica Roma, e la “Villa

del Casale”.

La scelta del luogo da visitare è stata

pensata dalla maestra Grazianella,

perché in questo periodo stiamo stu-

diando i Romani.

E così, la mattina del dieci Maggio

siamo partiti da piazza XXV Aprile

insieme alle maestre, ai bambini di 4ª

G e alcuni compagni di 5ª C.

Appena arrivati al parco “Romaland”,

ci hanno subito raccolti nell’area pic-

nic dove abbiamo fatto colazione.

Dopo abbiamo iniziato il percorso

all’interno del parco.

Per prima cosa abbiamo visto e foto-

grafato tutti i busti degli imperatori,

NOTO CITTA’

BAROCCA

Giorno 12 Maggio tutte le classi se-

conde hanno partecipato alla gita d'i-

struzione a Noto, una delle più belle

città barocche nel mondo.

Alle ore 8:30 siamo partiti da piazza

XXV Aprile e alle 10:30 siamo arri-

vati nella villa comunale. Ad aspettar-

ci c'era Santa, la nostra guida, che ci

ha fatto visitare la città.

In mattinata ci siamo documentati

sulla Porta Reale, situata all'inizio di

via Vittorio Emanuele II, chiamata

anche "Via dei Nobili".

Sopra di essa vi sono tre importanti

simboli: il cane, simbolo di fedeltà; la

torre, simbolo di fortezza e il pellica-

no, simbolo di abnegazione nei con-

fronti del re Ferdinando. Successiva-

mente siamo andati a visitare la Chie-

sa di S. Chiara, adiacente l'ex mona-

stero benedettino del Santissimo Cro-

cifisso.

Fu progettata nel 1730 e completata

dopo 28 anni di lavoro.

L'esterno è caratterizzato da un cam-

panile con agli angoli due capitelli.

Lo stile barocco si riconosce all'inter-

no, grazie alle decorazioni con stucchi

e putti.

Sulle dodici colonne laterali sono presenti

le statue dei dodici apostoli.

Dopo siamo andati alla Cattedrale dedica-

ta a S.Nicolò.

Essa è stata costruita nei primi anni del

Settecento. Nel 1990 fu vittima di una

scossa di terremoto che la lesionò.

Nel 1996 un'altra scossa che fece crolare

la cupola e provocò danni a tutto l'edifi-

cio.

Ci sono voluti 11 anni prima di riaprirla

al pubblico.

Subito dopo abbiamo fatto pausa pranzo

presso la villetta comunale.

Nel pomeriggio abbiamo visto i balconi

di palazzo Nicolaci, passando per la via

dove ogni anno si svolge l'Infiorata.

Subito dopo siamo tornati nella piazzetta

dove precedentemente avevamo mangiato

e a turno siamo andati per i negozi a com-

prare i ricordini. Successivamente siamo

tornati alla villa comunale in attesa del

pullman.

Ci siamo divertiti e abbiamo imparato

molte cose e sicuramente è durata di più

ma è meglio delle solite 5 pesanti ore

mattutine.

Claudia Alessio, Simone Maugeri,

Marta Lupo e Silvia Sterrantino

2ªF

3° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 23

PREMIO DELL’ORDINE

NAZIONALE DEI GIORNALISTI

A BENEVENTO

Ormai da diversi anni tutte le classi del nostro

istituto si impegnano a realizzare degli articoli

che formano il nostro giornalino d’istituto,

chiamato “School News”.

Lo scorso anno la nostra scuola ha partecipato

al concorso-progetto “Fare il giornale nelle

scuole” promosso dall’Ordine Nazionale dei

Giornalisti e il nostro giornalino scolastico si è

qualificato al terzo posto nella graduatoria na-

zionale dei migliori giornalini nell’ambito della

scuola secondaria di primo grado, su un totale

di circa 700 scuole partecipanti !

Questo progetto ha lo scopo di sostenere le

iniziative delle scuole italiane per la valorizza-

zione dell’attività giornalistica quale strumento

di arricchimento comunicativo e modernizza-

zione del linguaggio.

Siamo partiti giorno 2 Maggio 2011 alle ore

8,30 circa per recarci presso la città di Bene-

vento e partecipare alla conferenza del “Forum

Studenti” e alla premiazione.

Dopo dieci ore di viaggio siamo finalmente

arrivati alla tanto lontana meta.

Eravamo stanchissimi ma non ci è mai mancata

la voglia di divertirci, di sorridere e di organiz-

zare piani folli per goderci nel migliore dei

modi la nostra esperienza fuori casa.

La sera del 2 Maggio, anche se previsto dal

programma, non abbiamo avuto tempo per

poter visitare la città di Benevento.

Dopo aver cenato, hanno avuto inizio i nostri

“party”. L’organizzazione delle serate era per

noi un’ idea fissa. Le nostre stanze erano situa-

te in modo sparso all’interno dell’albergo.

Eravamo 39 ragazzi, ed eravamo divisi tra il

primo, il secondo e il terzo piano.

Ovviamente ogni piano era sorvegliato da uno

o due professori.

Ogni sera potevamo riunirci nelle camere fino

alle ore 23.15. Scattata l’ora del “coprifuoco”,

ognuno di noi ritornava al proprio alloggio.

Il silenzio regnava nei corridoi per circa

mezz’ora, non si sentiva volare una mosca, ma

ogni tanto qualche testa fuoriusciva dall’uscio

delle camere per controllare la situazione.

I professori si fidavano di noi, e per le 24.00

tornavano nelle loro camere (per quello che noi

sappiamo!).

A quel punto le linee dei telefoni delle stanze,

occupate da noi ragazzi, si intasavano.

Ognuno cercava di organizzarsi con i propri

amici come concordato precedentemente, per

andare a letto il più tardi possibile. Si usciva

dalle camere in punta di piedi, cercando di fare

il minor rumore possibile. Ovvia-

mente c’era sempre qualcuno che

rideva o parlava, quindi si iniziava a

correre. Ogni sera si rimaneva insie-

me al massimo per mezz’ora, dopo-

diché ognuno di noi crollava e si

ritornava nelle camere (o, molto

spesso, le organizzazioni fallivano

del tutto!). Il giorno dopo abbiamo

iniziato al meglio la nostra giornata

con una ricchissima colazione a base

di latte, cereali, yogurt, cornetti (ne

abbiamo mangiati a bizzeffe!),

omelette, torte di tutti i tipi e tanto

altro ancora. Sfiniti dalla notte pre-

cedente, la mattina seguente del 3

Maggio fu più stancante del previ-

sto. Abbiamo passato un’intera mat-

tinata in giro per la città. Bastava

guardarci in faccia per capire che

eravamo stanchissimi e che non riu-

scivamo nemmeno a camminare.

Q u e l l e p i c c o l e p a u s e

sull’autobus o per le panchine del

paese per noi erano già un miracolo.

Ci sarebbero molte cose da dire

sulla città di Benevento. E’ stupen-

da, molto caratteristica, una città

immersa nell’arte e nella cultura.

Tornammo in albergo giusto in

tempo per il pranzo.

Il pomeriggio, come da program-

ma, partecipammo alla conferenza

del “Forum Studenti”. Fu molto

interessante, e come rappresentante

principale vi era il Presidente

dell’Ordine Nazionale dei Giornali-

sti: Enzo Iacopino.

Fu lui a rispondere alle molteplici e

interessanti domande fatte da noi

ragazzi, alle quali venivano date

risposte davvero esaustive.

La conferenza durò più o meno due

ore, e alla fine riuscimmo ad acqui-

stare alcuni prodotti tipici del luo-

go. Eravamo più stanchi del giorno

precedente, completamente distrut-

ti, ma allo stesso tempo elettrizzati

dalla premiazione a cui avremmo

partecipato l’indomani.

PAGINA 24 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

Arrivata la sera, alcuni si lavavano e si asciugavano i

capelli, altri sceglievano i vestiti e altri ancora erano

tranquillissimi con la situazione completamente “sotto

controllo”.

Il giorno seguente, alle 7.00 del mattino eravamo già

alzati. Nei corridoi vi era un terribile “via vai”. Tutti si

scambiavano consigli circa vestiti, capelli, scarpe. La

premiazione si tenne durante la mattinata. Ancora una

volta a parlare fu il Presidente Enzo Iacopino, che in

seguito consegnò ad ogni scuola l’attestato di premia-

zione e una medaglia. Ci regalarono anche dei capelli-

ni, dei giornalini, delle penne e dei note book. All’una

non tornammo in hotel, perché il pranzo fu offerto a

tutte le scuole vincitrici dall’Ordine Nazionale Dei

Giornalisti presso il chiostro del convento di San Fran-

cesco. In questo contesto avemmo anche l’opportunità

di conoscere ragazzi di altre scuole e dialogare con

loro. Il pomeriggio completammo definitivamente il

“tour” di Benevento, acquistando anche degli oggettini

da tenere come ricordo di questa bellissima esperienza.

Subito dopo cena e dopo alcuni avvisi, a malincuore,

sistemammo le nostre valigie.

Ognuno di noi sarebbe voluto rimanere in quelle stanze

ancora qualche giorno, o forse più di qualche giorno.

Naturalmente quella fu la sera migliore, era l’ultima e

andava passata nel migliore dei modi. Nonostante aves-

simo cercato in tutti i modi di prolungare il più possibi-

le l’orario del “coprifuoco”, i professori non ci conces-

sero ancora più di mezz’ora. Il giorno dopo partimmo

con il cuore in gola. Guardammo per un’ultima volta le

nostre camere e, dopo l’ultima e ricchissima colazione,

salimmo sul pullman per tornare verso la nostra Fiu-

mefreddo.

Lorena Intelisano, Santina D’Urso, Martina Forzisi,

Julia Petterson e Serena Stira

3 A

UN' AVVENTURA

STRAORDINARIA A BENEVENTO Siamo due alunne della scuola primaria dell'Istituto “G.

Verga” e precisamente frequentiamo la classe IV del

plesso di Liberto. I nostri nomi sono Alice e Denise e

vi vogliamo raccontare la meravigliosa avventura che

abbiamo vissuto quando siamo andate a Benevento a

ritirare il premio che l'Ordine Nazionale dei giornalisti

ha assegnato al nostro giornalino di Istituto. Il viaggio

è stato molto lungo ma le soste ci hanno consentito di

riposarci un po'. Appena arrivati, dopo la sistemazione

in albergo, c'è stata la cena, ma il momento più difficile

è stato quando dovevamo andare a letto. Era la prima

volta che dormivamo lontano da casa e la nostalgia ci

stringeva forte il cuore, tanto che la nostra maestra per

tranquillizzarci ha dormito insieme a noi nella stessa

stanza. L'indomani mattina, nonostante le rassicurazio-

ni della nostra insegnante, facevamo fatica a trattenere

le lacrime, ma ben presto, grazie alla presenza affettuo-

sa di tutti i docenti ed anche della Preside, che ci coc-

colavano in tutti i modi, ci siamo calmate. Dopo è sta-

to bellissimo perché, essendo le più piccole di tutto il

gruppo, le nostre compagne più grandi, "quelle delle

scuole medie” , facevano a gara per prender-

si cura di noi. In albergo si mangiava benis-

simo e la città di Benevento era molto inte-

ressante; abbiamo visitato il Museo di arte

moderna, chiese, palazzi antichi ed il nego-

zio del liquore "STREGA" di produzione

locale, ma di fama internazionale. Abbiamo

visto l'arco di Traiano ed un filmato che

spiegava tutte le figure che vi erano scolpite. Abbiamo fatto tante fotografie ma le cose

che ci hanno fatto sentire importanti è stato il

forum degli studenti che si è tenuto nel teatro

De Simone, alla fine del quale il presidente

dell'ordine dei giornalisti, il Dott. Giacomo

Iacopino in persona, è venuto a farsi le foto

proprio con noi due, le più piccole di tutte!!

Ma l'emozione più forte è stata quando sia-

mo saliti sul palco del cinema teatro San

Marco per la premiazione. Vi potremmo

raccontare tante altre cose ma diciamo sol-

tanto che questa esperienza è stata interes-

santissima e ci ha fatto crescere un po’.

Alice Costa e Denise Bonferraro

Classe 4ª C Scuola Primaria

PAGINA 25 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

RETETNA NEWS

GIORNATA ARCOBALENO Fantasie di sapori e di incontri

Il 3 maggio scorso, in occasione della

giornata dell’amicizia tra le scuole in rete,

siamo stati ospiti della scuola

dell’infanzia di Piedimonte Etneo ed è

stata davvero un’esperienza fantastica. I

nostri “colleghi” ci hanno fatto una splen-

dida accoglienza intonando canti di ben-

venuto e sventolando bandierine di tutti i

colori. Abbiamo giocato, ballato e…dulcis

in fundo, ci siamo divertiti un mondo

( comprese le nostre maestre) a far scop-

piare una marea di palloncini colorati!

Naturalmente, alla fine dei giochi erava-

mo “stremati” e così siamo corsi a rifocil-

larci con leccornie di ogni genere, prepa-

rate dalle “manine” delle nostre mamme

in segno di ringraziamento verso la scuola

che ci ha ospitato. Alle ore 12.00 poi, tutti

sul pulmino di ritorno verso casa…

peccato però, si poteva restare ancora un

pochino!!!

Scuola dell’Infanzia

PROGETTO

“CRESCERE…

DENTRO LA SCUOLA”

L’Istituto comprensivo “G.Verga” di Fiu-

mefreddo di Sicilia per il terzo anno con-

secutivo ha promosso ed attuato il Proget-

to “Crescere dentro la scuola”. La prero-

gativa principale del progetto stava nel

proporre delle attività di recupero delle

situazioni di svantaggio, con interventi

diversificati e specifici riguardanti l’area

linguistica, scientifica e tecnologica, at-

traverso una didattica laboratoriale.

Il Progetto ha avuto inizio nel mese di

novembre e si è concluso nel mese di

maggio. Gli alunni individuati a parteci-

parvi sono stati complessivamente 27.

Di questi 22 frequentanti le classi terze e

5 frequentanti le classi prima e seconda

della scuola media.

Essi hanno frequentato con maggiore

assiduità ed interesse; si sono integrati

maggiormente nel contesto classe; hanno

avuto la possibilità e l’opportunità di po-

ter recuperare in parte e migliorare le

proprie conoscenze disciplinari; hanno

avuto la possibilità di scoprire capacità ed

PROBLEM SOLVING ...

UNA BELLA ESPERIENZA

In questo anno scolastico 2010/2011, 16

alunni della scuola primaria delle classi

quarte e quinte della scuola primaria sia-

mo stati invitati a partecipare al progetto

“Problem Solving“. Ci siamo suddivisi in

quattro squadre: Le Coccinelle, Le Tarta-

rughine, Gli Invincibili, I Sapientoni. La

nostra avventura è iniziata a novembre.

Quando ci siamo presentati al primo alle-

namento, non avevamo idea di quello che

avremmo potuto imparare. Ci aspettava-

mo le solite e tradizionali esercitazioni, in

cui dimostrare le nostre conoscenze e

abilità. Tutto diverso!! Abbiamo svolto

attività completamente differenti da quel-

le che si svolgono in classe e pertanto

assolutamente nuove. Intanto tutto si ef-

fettua on-line. Quindi abbiamo imparato

ad accedere sia agli allenamenti, sia alle

gare tramite password ed ogni squadra ne

aveva una. Quando si è aperta la scher-

mata e abbiamo iniziato a leggere i quesi-

ti, alcuni ci sono sembrati facili, ma stra-

ni, altri difficili, altri del tutto incompren-

sibili. In questa nuova avventura le nostre

insegnanti, Leda e Maria Rita, ci hanno

accompagnati con tanta pazienza, inse-

gnandoci le tante strategie per arrivare

alla risoluzione. È stata un’esperienza

interessante, abbiamo imparato a ricerca-

re nei giusti siti le informazioni e i dati

utili per giungere alla soluzione dei que-

siti. Ricercavamo date di eventi storici e

personaggi fino ad allora da noi scono-

sciuti, per poi ordinarli cronologicamen-

te; latitudini e longitudini di città per or-

dinarli secondo criteri dati dal quesito.

Abbiamo imparato ad usare il Cifrario di

Cesare, a costruire diagrammi ad albero

secondo la descrizione di relazioni di

parentela o relativamente ad una rete di

sorgenti; a rappresentare reti stradali.

Queste sono solo alcune delle attività.

Con le nostre squadre abbiamo partecipa-

to a quattro gare ed alla quinta, l’ultima,

solamente in sei alunni. Abbiamo ottenu-

to sempre buoni punteggi, nell’ultima

siamo arrivati noni. Nonostante la man-

cata classificazione alle finali, siamo con-

tenti del risultato e ci riproveremo l’anno

prossimo perché è stata un’esperienza

fantastica.

C. Pennisi, R. Sicali, M. Liberatore,

G. Trimarchi, G. Pafumi

Classi quinte

abilità a loro stessi sconosciute: il

tutto, naturalmente, facendo regi-

strare ricadute positive anche sulla

didattica quotidiana. Sono stati pro-

posti, organizzati e realizzati alcuni

stage laboratoriali con l’Istituto Pro-

fessionale di Stato IPSAA

“A.M.Mazzei” di Giarre.

Nelle attività si è puntato maggior-

mente alle attività di recupero disci-

plinare di cui abbisognavano molto

gli alunni (italiano, storia, matemati-

ca, lingua).

Con l’altra attività laboratoriale at-

tuata e proposta, si è voluto dare

particolare risalto alla conoscenza e

allo studio del territorio (la Riserva

naturale di Fiumefreddo) ed in parti-

colare all’attività della lavorazione

del papiro.

Questo laboratorio ha particolar-

mente incuriosito ed attirato

l’attenzione degli alunni: l’attività

svolta ha favorito sia la ricerca stori-

ca con l’allestimento di cartelloni,

sia il lavoro prettamente pratico con

la lavorazione della carta papiro,

dalla pianta al foglio da utilizzare,

attraverso il taglio dei listelli, il loro

ammorbidimento nell’acqua, la

pressatura e l’utilizzo finale del fo-

glio. Tutte le attività laboratoriali

realizzate dai ragazzi sono state

presentate durante la manifestazione

finale dei Progetti scolastici.

PAGINA 26 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

INGLESE … ALLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

Si è concluso positivamente il progetto di lingua

inglese che per il terzo anno consecutivo ha visto

impegnati gli alunni di cinque anni frequentanti

la scuola dell’infanzia del plesso di Liberto. Un’

ora a settimana i “leoncini” della sezione aran-

cione e della sezione azzurra si sono riuniti per

tutto l’anno scolastico per familiarizzare con una

lingua e una cultura differente dalla propria, at-

traverso il gioco, i canti, il mimo, l’espressione

corporea e le attività sul quaderno. Tutto ciò con-

sentirà loro di ritrovarsi il prossimo anno nelle

prime classi della scuola primaria predisposti a

riprendere e approfondire quanto già imparato,

avendo ormai superato l’impatto con una lingua

diversa dalla propria, così come è successo da

due anni a questa parte ai loro predecessori.

PROGETTO QUALITÀ’

E MERITO

Il Ministero della Pubblica Istruzione,

quest’anno, ha sperimentato un proget-

to denominato PQM (Progetto nazio-

nale Qualità e Merito), allo scopo di

migliorare i livelli di competenza lin-

guistica, a cui hanno partecipato due

classi prime del nostro istituto; sono

state sorteggiate la 1ªA e la 1ªC.

Questa iniziativa è stata ben accolta

dagli alunni di entrambe le classi, che

l’hanno definita un’ opportunità di

studio e di crescita molto importante.

Tale attività, nella nostra scuola, e’

stata seguita dalle professoresse di

lettere Giovanna Nicosia della classe

1ªA e Rosa Cantarella della classe

1ªC. Gli alunni delle due classi sono

stati divisi in due gruppi.

Uno era composto dai ragazzi che in

italiano avevano un livello di rendi-

mento superiore alla sufficienza, e

l’altro era composto dagli alunni che

presentavano carenze in campo lingui-

stico, inseriti rispettivamente nel corso

di potenziamento e nel corso di recupe-

ro. Per ognuno di questi gruppi sono

state proposte 15 ore nel primo modulo

e 15 nel secondo, per un totale di 30

ore di lavoro.

Il gruppo del potenziamento, nel pri-

mo modulo, ha trattato il linguaggio

scritto e parlato e il relazionarsi con gli

altri; nel secondo ha invece lavorato

sulla comprensione di testi narrativi.

I compagni degli altri due moduli han-

no trattato l’utilizzo del dizionario nel

modulo iniziale, e i testi misti di parole

e immagini nel secondo.

Quest’attività extrascolastica ha invo-

gliato la maggior parte degli alunni a

studiare mettendo in atto soprattutto il

metodo del coopertive learning e del

lavoro di gruppo. Abbiamo avuto mo-

do di socializzare anche con gli alunni

dell’altra classe prima ed è stata an-

che un’ottima occasione per confronta-

re le nostre conoscenze scolastiche

nella materia in questione.

La novità del PQM consiste nel meto-

do di studio innovativo e stimolante

che ci accompagnerà anche per i pros-

simi due anni di scuola secondaria. In

conclusione, che dire…..

Sì alle attività extrascolastiche!

Classi 1ª A e 1ª C

PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO ARIANNA

Per non perdersi nei labirinti della vita” è l’inciso che il Comune di Fiumefreddo –

assessorato alla P. Istruzione e Cultura- e la scuola G Verga, hanno scelto per avviare

un progetto che mettesse a sistema una opportunità di aggregazione, per il buon uso

del tempo libero, per i ragazzi dai 12 ai 14 anni. La scuola “contenitore” ricco di pre-

senze giovanili era il luogo privilegiato da cui partire per creare una sana attività di

aggregazione -ricreativa per il tempo libero. L’inizio del percorso con gli alunni del-

le terze medie era mirato a renderli consapevoli dei rischi, direttamente e indiretta-

mente, connessi alle diverse dipendenze. Per potenziare e ampliare l’informazione,

nel primo incontro è stato dato ai ragazzi uno spazio-tempo per rendere “parlabile” il

contenuto dell’incontro informativo sulle dipendenze, avuto con il dott. Ciancio è

stato chiesto loro di scrivere, in forma anonima utilizzando parole –chiave, cosa ri-

cordavano dell’incontro informativo avuto col medico, e ancora, quali argomenti

avrebbero voluto approfondire. Da queste domande è scaturita una ricca riflessione

su alcune tematiche connesse alla dipendenza e agli stili di vita degli adolescenti.

Nel secondo incontro è stato chiesto di disegnare la mappa del loro quartiere specifi-

cando quali fossero i luoghi di incontro scelti dai ragazzi tra quelli eventualmente

esistenti. Successivamente è stato proposto un questionario per conoscere quali attivi-

tà prediligono, tra quelle proposte, per essere attivate all’interno di uno spazio comu-

ne dove “sostare” e condividere tempo libero e attività ludico-educative.

I risultati del questionario di seguito li possiamo leggere nella tabella sottostante.

Come si evince dalla tabella il

maggior numero di adesioni

sono state manifestate per: il

calcio, la pallavolo, il go-kart,

la cucina, il teatro e fare me-

renda insieme oltre i compiti,

ballo e pittura. Pertanto, si sta

procedendo, in prima istanza,

alle iscrizioni dei ragazzi di 3°

media. In ogni caso sarà data

la possibilità di frequentare le

attività, nei limiti degli spazi

disponibili, a tutti i ragazzi,

cosi come richiesto da più

genitori che ritengono utile

includere anche le altre fasce

di età. Giorno 20 giugno alle ore 16.00 ci sarà un incontro presso la scuola con i ge-

nitori per presentare i laboratori da avviare; a seguire si incontreranno i ragazzi per

organizzare i gruppi e le relative attività .

Dott.ssa Carmela Cosentino e Assessore prof.ssa Mariella Spoto

TI PIACEREBBE SE

A FIUMEFREDDO CI FOSSE

UN “LUOGO” DOVE

INCONTRARE I COMPAGNI?

RISULTATI SU UN

N. DI 120 RAGAZZI

RISPONDENTI

Per fare i compiti 22

Per fare merenda insieme 23

Per fare una partita a calcio o a 66

Per suonare uno strumento e 18

Per dipingere 19 Per fare teatro 22

Per fare un corso di cucina 27

Per fare un laboratorio di mecca- 29

Per andare al mare 13 Per costruire marionette 1

Per fare palestra 10

Per fare ricamo 1

GIOCHI SPORTIVI STU-

DENTESCHI

TORNEO DI PALLAVOLO

Quest’anno abbiamo partecipato ai

giochi sportivi studenteschi, tra le di-

verse discipline abbiamo scelto il tor-

neo di pallavolo. Siamo stati inseriti in

due squadre una femminile e una ma-

schile. Dopo un periodo di faticosi

allenamenti abbiamo partecipato alle

gare della fase distrettuale. Abbiamo

incontrato diverse squadre, tra cui la

squadra del Linguaglossa e quella del

Zafferana. Nella prima partita con il

Linguaglossa abbiamo vinto sia la

partita di andata che quella di ritorno

con il risultato di 3 a 0, pertanto abbia-

mo superato il primo turno. Ci siamo

allenate ancora con maggior impegno

per la partita successiva che si è gioca-

ta a Zafferana, dove purtroppo abbia-

mo perso. Ci è dispiaciuto molto uscire

dal girone perché eravamo entusiaste

di partecipare e poter ancora incontrar-

ci con altre scuole. E’ stata una bella

esperienza, anche perché abbiamo

conosciuto molti ragazzi. Speriamo di

poter rifare questa esperienza anche il

prossimo anno anche se saremo in

un’altra scuola.

Casella Alessia e Di Mauro Isabella

3ªC

PAGINA 27 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

TENNIS TAVOLO

Per il terzo anno consecutivo la

mia scuola ha organizzato un

corso di tennistavolo in occasio-

ne dei giochi sportivi studente-

schi. Gli allenamenti si sono

svolti nella scuola elementare di

Liberto da Febbraio fino ai primi di Maggio. Il corso

era tenuto una volta alla settimana, il venerdì dalle ore

14,30 alle 17,30 dal tecnico FITET Federico Puglisi ed

era coordinato dalla Prof.ssa Correnti. Alla fine del

corso siamo andati ad Acireale presso la scuola “ Gio-

vanni XXIII “ per le gare provinciali. La mia squadra

era formata da 6 membri venuti fuori da una selezione

degli iscritti, ed era suddivisa in 3 gruppi da 2 ragazzi.

Il torneo era costituito da 2 singoli e un doppio per

ogni scuola e per ogni sottosquadra. Le scuole parteci-

panti a questa gara erano molte e alla fine dei diversi

incontri, ci siamo classificati quinti. Questa esperienza

mi è piaciuta molto perché mi ha dato l’occasione di

conoscere un nuovo sport, nuove persone e mi ha inse-

gnato cos’è lo spirito di squadra.

Pierosara Daniele 3ªA

EDUCAZIONE MOTORIA

… IN CONTINUITÀ

Quest’anno, noi alunni delle classi

quinte della scuola primaria, ci siamo

recati, ogni lunedì e martedì, nella pa-

lestra della Scuola Media per il Proget-

to di continuità motoria che abbiamo

svolto insieme alla I A e alla I E.

L’obiettivo del progetto era quello di

sviluppare le nostre abilità motorie

attraverso esercizi di coordinamento,

come saltare, correre, arrampicarsi,

camminare, seguendo percorsi presta-

biliti. Abbiamo, inoltre, organizzato

dei giochi di squadra, quali staffetta e

pallavolo. A guidare i nostri esercizi

sono stati il professore Leonardi e la

professoressa Correnti che ringraziamo

per la pazienza dimostrata nei nostri

confronti. Grazie a questo progetto

abbiamo, dunque, avuto modo di

familiarizzare con un nuovo ambiente

che dal prossimo anno frequentere-

mo, conoscere e lavorare con i possi-

bili futuri insegnanti, lavorare e socia-

lizzare con i futuri compagni e ripren-

dere a lavorare con quelli che fino

allo scorso anno erano alla scuola

primaria. Chissà che il prossimo anno

non saremo noi ad accogliere i futuri

alunni delle classi quinte!

Alfio Scandurra e Raffaele Sicali

Classe 5ª C Scuola primaria

TENNIS TAVOLO:

LEZIONE CON

METIN

Quest’anno ci hanno propo-

sto un progetto davvero di-

vertente: quello del “Tennis

da tavolo”, tenuto dal nostro

assistente Comenius Metin

Kartal. Nei pochi incontri

della durata di un’ora e mez-

za ciascuno, Metin ci ha

insegnato le basi del tennis

da tavolo, spiegandoci in-

nanzitutto come tenere la

racchetta in mano, come

lanciare e colpire la pallina e

quelle che sono le regole del

gioco. All’inizio, per molti

di noi, non è stato per niente

facile colpire la pallina.

Per questo gio-

co bisogna es-

sere rapidi nei

movimenti e

avere ottimi

riflessi, bisogna

essere concen-

trati e preparati anche fisicamente. Ma Me-

tin ha avuto molta pazienza con noi, dimo-

strando di essere un bravo istruttore oltre

che un campione di ping pong! Poi, pian

piano, ognuno di noi ha cominciato a rilas-

sarsi e a colpire sempre più e sempre meglio

quella piccola pallina bianca che tanto ci

aveva fatto faticare, ricevendo i complimen-

ti dei grandi e tornando a casa sorridenti.

Questo progetto è stato molto divertente, ma

purtroppo di breve durata. Ma è stato anche

istruttivo perché ci ha dato la possibilità di

giocare insieme e di confrontarci, rispettan-

do le regole.

A. Curcuruto, T. Nicotra, E. Paternicò

e S. Riolo

PAGINA 28 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

PROGETTO

GIOCO - SPORT

Nel mese di Aprile e Maggio, noi alunni

delle classi quinte, insieme alle classi

quarte, abbiamo realizzato un progetto

motorio chiamato “Gioco Sport”, organiz-

zato dal C.O.N.I. e diretto dal prof. Santo

Leva, il quale, una volta a settimana, veni-

va nella nostra scuola ad allenarci e a mi-

gliorare le nostre abilità motorie. Il proget-

to ha avuto la sua conclusione con un

saggio finale svoltosi il 31 Maggio ai

Campetti da tennis di Fiumefreddo di Sici-

lia, dove abbiamo eseguito dei percorsi

che prevedevano diversi esercizi: capriole,

slalom, salti a piedi uniti, ecc.

PASSEGGIATA IN

BICICLETTA

Giorno 5 giugno,si è svolta la 2°

edizione della “passeggiata in bici-

cletta”, organizzata dall’Istituto “G.

Verga” di Fiumefreddo di Sicilia.

I partecipanti (circa sessanta) si

sono radunati in Piazza xxv Aprile

in sella alle loro bici .

LIBERTIADI

2ª edizione

Giorno 25 maggio il plesso scolastico di

Liberto pullulava di bambini: era la data

stabilita per la 2ª edizione delle

“Libertiadi”. I grandi, ma specialmente i

bambini, erano in grande trepidazione so-

prattutto per la presenza degli alunni di

altre scuole.

La 1ª edizione delle “Libertiadi” aveva

visto coinvolti solo i bambini della scuola

dell’infanzia del plesso, ma considerato il

successo avuto, la preside e le insegnanti

hanno stabilito di invitare anche altre scuo-

le. L’invito è stato accettato con entusia-

smo dai Dirigenti del C.D. di Mascali, del

C.D. “Livatino” di Fiumefreddo e dalla

Presidente della Scuola Privata Betty’s

Garden. L’ingresso dei quasi centotrenta

atleti a passo di marcia, con indosso le

proprie divise scolastiche, è stato accolto

dal pubblico con ovazioni e grida di incita-

mento.

L’accensione della fiaccola olimpica ha

dato il via alle esibizioni dei piccoli atleti. I

tre percorsi di psicomotricità, sistemati

all’interno del campetto annesso al plesso

scolastico, hanno previsto gradi di difficol-

tà in base all’età dei bambini. I salti nei

cerchi colorati, i palleggi, gli esercizi di

equilibrio, le capriole, il tiro a canestro,

hanno divertito i bambini e i genitori pre-

senti.

Al termine delle performance, i piccoli

ginnasti si sono schierati in campo per

intonare le note dell’Inno nazionale, segui-

ti con fervore dal pubblico.

Subito dopo, la Preside ha donato agli a-

lunni e alle scuole presenti gli attestati di

partecipazione, rinnovando l’invito per la

prossima edizione, invito che è stato accol-

to al volo dal Dirigente Scolastico,

Nell’occasione sono state organizzate an-

che quattro staffette (una per ogni classe

che a sua volta si divideva in due gruppi

che percorrevano e ripercorrevano lo stes-

so tragitto avanti indietro nel tentativo di

impiegare il minor tempo possibile). Pri-

ma di iniziare i giochi sportivi ci siamo

esibiti al pubblico facendo una sfilata e

cantando il nostro Inno Nazionale che poi

abbiamo ripetuto alla fine della manifesta-

zione. Ci è stato pure consegnato un atte-

stato di partecipazione a questo splendido

progetto. È stata un’esperienza sportiva e

competitiva veramente interessante che

speriamo di poter ripetere il prossimo an-

no.

Classe 5ªC Scuola primaria

dott.ssa Rossana Maletta, e dalle

referenti delle scuole ospiti.

L’iniziativa delle “Libertiadi”, che

ha visto coinvolti bambini, inse-

gnanti, dirigenti, genitori, ci porta

ad una riflessione: cooperare, essere

disponibili, collaborare riempie non

solo la mente all’acquisizione di

innovazioni, ma soprattutto colma

il cuore di grande gioia.

Scuola dell’Infanzia

La partenza è avvenuta alle ore 10:00 e i

ragazzi si sono diretti verso Piazza

D’Arrigo dove è stata fatta una breve pau-

sa-rinfresco.

Continuando la passeggiata, percorrendo

la via Salvatore Calandruccio si è giunti al

bivio di Liberto,per poi proseguire lungo la

via Papa Wojtyla. Il ritorno,ovvero la di-

scesa è stata molto più semplice e diver-

tente.

La premiazione, con il patrocinio del co-

mune di Fiumefreddo di Sic. si è svolta

presso la villa comunale. La prima coppa è

stata data a Carmelo Grioli,il bambino più

piccolo (soli 5anni) accompagnato dalla

mamma; Mongioi Cristina è stata premia-

ta come partecipante meno giovane; Af-

fronzio Yoshua, premiato per la bici più

spiritosa; Giovanni Sterrantino e Antonino

Vadalà come i partecipanti più rispettosi

del codice della strada. Contenti della bella

mattinata trascorsa insieme, gli alunni del-

la scuola media Verga augurano di ritro-

varsi insieme il prossimo anno.

PAGINA 29 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

CONCORSO

ANGELO D’ARRIGO

Anche quest’anno noi alunni della scuola se-

condaria e gli alunni della classe quinta della

scuola primaria abbiamo partecipato al concor-

so indetto dalla nostra scuola “Sulle ali della

libertà” in memoria di Angelo D’Arrigo.

Quest’anno il tema trattato è stato suggerito da

una famosa canzone di Eros Ramazzotti intito-

lata “Le cose che ho visto” ed ispirata alle

tematiche ambientali; la traccia del tema che

abbiamo svolto ci chiedeva infatti di parlare

della salvaguardia dell’ambiente e di proporre

un nostro modello di mondo ideale. Il 26 mag-

gio, ricorrenza della tragica scomparsa di

D’Arrigo, si è tenuta nella villa comunale di

Fiumefreddo la premiazione del concorso pre-

sentata dalla professoressa Giusy Pugliatti. Gli

alunni della nostra scuola si sono così classifi-

cati: al terzo posto Sergio Mangano a cui è

andato in premio una macchina fotografica

digitale, al secondo posto Margherita Alessio

che ha vinto una videocamera e al primo posto

Carmelo Di Bella che si è aggiudicato un

notebook. Oltre ai nostri alunni sono stati pre-

miati i partecipanti della sezione esterna e altri

lavori segnalati dalla giuria. Durante la pre-

miazione abbiamo avuto modo di assistere

all’intervento della mamma di D’arrigo che,

visibilmente commossa, ha ringraziato la no-

stra Preside e ha lasciato il palco ai volontari

di Greenpeace che ci hanno ricordato

l’importanza di andare a votare al referendum

contro l’energia nucleare. La premiazione è

stata arricchita da momenti di canto eseguiti

dal coro del nostro istituto e da coreografie di

ragazze della scuola primaria. La cerimonia è

stata chiusa dai ringraziamenti e saluti della

nostra preside Maria Luisa Leotta che ha dato

a tutti l’appuntamento per la quarta edizione.

Gaia Ruggeri 3ª F

PAGINA 30 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

On 24th and 25th May we took our"usual " but

always exciting Trinity examination. he adventu-

re started in the last January when our English

Teachers Mrs Favosi,Mrs Nicita and Mrs Scan-

durra selected the best students at English that is

the ones "who love English and want to improve

their ability in speaking this foreign language".

After that we were divided into two groups of

about 27 students and started working with Miss

Ar cidiacono and Mr Giuffrida and our tutors.On

Tuesdays and Wednesdays,according to the

group we belonged to, we stayed at school and

after a quick lunch,we started the lessons.At the

beginning we have reinforced vocabulary, gram-

mar nd functions already studied, then we have

been forced to speak only English to communica-

te among us.Sometimes it happened that Metin

Kartal, a young Turkish teacher who has been

operating in our school since the last October,

partecipated in the classroom activities; so we

could practise English. It was very amusing!!!!!.

On 24th May we welcomed Mrs Rachel Osbor-

ne,the Trinity examiner.At first she looked very

severe! She came from Manchester and spoke in

a quick way.That's made us frightened and wor-

ried Waiting for our turn in fact, we went up and

down the corridor trying to remind words, fun-

ctions,verbs etc. Each examination lasted seven

minutes during which the examiner asked us

about daily routine, directions, school subjects,

friends,weather, jobs, family and hobbies. At the

end of the session,Mrs Osborne met our teachers

for the " final feedback" expressing her satisfac-

tion for the result of the examinations. Today we

are enthusiastic of this experience which has

given us the opportunity of improving our ability

in speaking English. See you next year for grade

4 !!!

Gli alunni TRINITY del Verga di Fiumefreddo

Trinity Examinations

SERATA FINALE

PROGETTI OPERATIVI

NAZIONALI

Lunedì 30 Maggio nel Plesso centrale

dell’Istituto Comprensivo “G.Verga” di

Fiumefreddo di Sicilia si è tenuta

l’annuale manifestazione, a cura della

prof.ssa Rita Zito, per la conclusione

dei progetti “Pon e Pof”. Alla manife-

stazione hanno collaborato alcuni alun-

ni come presentatori e hostess. Durante

la manifestazione, c’è stata la presenta-

zione dei diversi progetti svolti a scuo-

la durante l’anno scolastico, intercalata

da alcuni canti del Coro d’Istituto e da

alcuni balletti preparati nell’ambito del

Laboratorio linguistico - espressivo e

musicale, inoltre, è stato salutato e rin-

graziato il nostro assistente Comenius

Metin Kartal, la cui partenza sarà a

giorni. Infine è stata consegnata a San-

tina D’Urso della 3ªA, una borsa di

studio, istituita da quest’anno, in onore

della giovane Ambra Giannetto. Infine

la consegna di attestati di partecipazio-

ne ai ragazzi che si sono distinti

nell’ambito di alcuni progetti.

Saluto a Metin

PAGINA 31 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

Borsa di studio “Ambra Giannetto” al talento

Spossato il core nell’aspra guerra,

No, la mia patria non cerco in terra.

Io nacqui ai sogni dell’armonia

Io chiedo al cielo la patria mia(M. Coffa)

I genitori

Marinella Fiume - Carlo Giannetto

Fiumefreddo di Sic. 30.05.2011 a.s. 2010-2011

All’alunna della classe III Sez. A

della ScuolaMedia “Verga”

di Fiumefreddo di Sic.

Santina Maria D’Urso

Per il talento dimostrato nella partecipazione alle gare

matematiche relative al “problem solving”

BORSA DI STUDIO

“AMBRA GIANNETTO”

Quest’anno la nostra annuale Festa dei

Progetti Operativi Nazionali si è arric-

chita di un ulteriore momento di gran-

de emozionalità grazie alla prof.ssa

Marinella Fiume e a suo marito dott.

Carlo Giannetto: l’alunna Santina Ma-

ria D’Urso di 3ªA ha ricevuto la Borsa

di Studio “Ambra Giannetto” donata

al Talento della nostra scuola. La Bor-

sa di Studio viene donata al nostro

Istituto a partire da quest’anno per

premiare il Talento di un alunno/a

indicata dai rispettivi consigli di Clas-

se per essersi distinto/a in una discipli-

na o in un’attività o in un ambito di-

sciplinare. Marinella e Carlo hanno

dichiarato che “ … l’intento di istitui-

re una Borsa di Studio dedicata alla

loro figlia Ambra è stato loro, ma

quello di conferirla al “talento” è

stata della prof.ssa di Lettere della

Scuola Media di Ambra, Sandra De-

dola, che qualche giorno dopo la

scomparsa della loro figliuola ha det-

to loro:” … Forse Ambra non era

bravissima in tutte le materie, ma si

impegnava caparbiamente in tutte le

discipline e spiccava in talune, insom-

ma, era "talentuosa". Marinella Fiu-

me e Carlo Giannetto, inoltre, ci han-

no raccontato che “ … Ambra sapeva

fare tante cose, era bravissima nel

nuoto, come sanno i frequentatori di

Marina di Cottone che lei non tradiva

per nessun’altra spiaggia

dell’hinterland e sfidava le onde an-

dando al largo anche quando c’erano

i cavalloni, con grande batticuore dei

bagnini e dei vicini d’ombrellone.

Aveva studiato il sax suonandolo per

qualche tempo, ma poi aveva scoper-

to la passione per il pianoforte che

non aveva più abbandonato, adorava

la sua maestra di piano, Lilli Correnti.

Ma era soprattutto un genio nel calco-

lo, di una velocità e precisione strabi-

liante, come sanno bene tutte le cas-

siere dei supermercati e dei negozi di

Fiumefreddo che lei anticipava nel

calcolo… senza calcolatrice…. Inol-

tre, nessuno la batteva nei giochi di

carte come il ramino, la scala quaran-

ta, burraco (che aveva imparato in un

pomeriggio), briscola e scopa e nei

giochi da tavolo di gruppo, come mo-

risiko. Si era diplomata con buoni

risultati presso l’Istituto Magistrale

Sacro Cuore di Giarre e per un breve

periodo aveva prestato la sua opera

presso un asilo privato, anche perché

adorava i bambini, infatti si era adot-

tata a distanza una bambina di Haiti.

Rischiare era la sua passione e ado-

rava giocare a Bingo dove era anche

molto fortunata, mai una volta che

non vincesse! La vita per lei era una

sfida nella quale si impegnava fino a

superare ogni ostacolo anche dei più

insormontabili. Adorava gli animali,

aveva imparato a cavalcare e amava i

cavalli anche se una volta era caduta

rovinosamente, rischiando grosso.

Aveva sempre avuto un cagnolino

tutto per sé che trattava e accudiva

come un figlio: la più amata era stata

una yorkshire di nome Kelly che lei

vestiva con gli abitini Kikko apposita-

mente acquistati e che aveva alimen-

tato pazientemente anche quando la

cagnetta si era gravemente ammalata,

perdendo giornate intere per farle

mangiare un formaggino. Socializza-

va come pochi e aveva più amici di

noi anche perché in famiglia si rende-

va utilissima facendo interminabili

file dal medico, alla posta e facendo

ogni giorno la spesa nei supermercati

e alla fiera il martedì. Leggeva molto,

specialmente riviste, e amava giocare

a bigliardino e stare al computer e

alla televisione. Era molto autonoma

e amava uscire con i suoi amici piut-

tosto che con noi. Era generosa e non

badava a spese quando doveva fare

dei regali accompagnandoli con bi-

gliettini molto originali!”. La Borsa di

Studio “Ambra Giannetto”, quindi,

vuole essere un augurio che ogni anno

Ambra e i suoi genitori faranno ai

giovani alunni del nostro Istituto,

affinché spendano bene i loro

“talenti”, alimentino le loro passioni e

si mettano in gioco cercando di supe-

rare i propri limiti e le difficoltà della

vita quotidiana. La Borsa di Studio

“Ambra Giannetto” sarà per i nostri

alunni talentuosi uno stimolo

all’impegno e un modo per sentirsi

vicini ad Ambra e non stancarsi mai di

dire “GRAZIE ALLA VITA CHE MI

HA DATO TANTO…”.

Intervista della prof.ssa Sabrina Strazzeri

a Marinella Fiume e Carlo Giannetto

PAGINA 32 SCHOOL NEWS 3° NUMERO

LE NOSTRE EMOZIONI

Giorno 10 Giugno 2011, nella sala di informatica

del plesso di via Badalà, si è svolta la verifica fina-

le del progetto di integrazione “Multimedialità”.

Noi alunni di 5ªC abbiamo imparato ad utilizzare

linguaggi alternativi (multimediale, iconico, musi-

cale, mimico-gestuale), facendo uso delle tecnolo-

gie informatiche per sviluppare capacità logiche,

creative e linguistiche. Inoltre, visto che la temati-

ca scelta nel progetto erano le “emozioni”, abbia-

mo imparato a conoscere meglio la nostra emotivi-

tà. Grazie alle nostre maestre abbiamo fatto molte

attività al PC come: “Mi presento”, dove ognuno

di noi ha parlato di se stesso, mettendo in risalto il

proprio carattere, per passare poi al secondo punto

del progetto “Io e gli altri”, in cui abbiamo affron-

tato tematiche sociali, riflettendo sul valore

dell’amicizia, sulla diversità, parlando delle nostre

esperienze personali e inventando delle storie. Ab-

biamo anche analizzato vari tipi di personalità,

attraverso la visione del film “Pinocchio” di Ro-

berto Benigni. Inoltre abbiamo strutturato un TG

Scuola ragazzi in cui ognuno di noi si è visto pro-

tagonista, assumendo il ruolo di giornalista, croni-

sta, inviato speciale o semplice intervistato. Questo

TG, attraverso un video, ci ha permesso di racco-

gliere tutte le esperienze vissute durante questo

anno scolastico ed essere motivati ad apprendere

meglio il testo di cronaca, quello pubblicitario e a

controllare la nostra emotività. A questa manifesta-

zione, oltre ai nostri genitori, era presente la nostra

preside che è rimasta soddisfatta del progetto. A

chiusura del TG scuola è stato molto emozionante

ascoltare la voce registrata della maestra Grazia,

che a nome di tutte le maestre, prendendo spunto

dal ritornello della canzone di Gigi D’Alessio “In

un mondo dove l’emozione non è più un valore”,

cantata nel TG dal nostro compagno Cristian, ci ha

salutato con una dedica molto toccante, auguran-

doci un futuro radioso e ricco di atti d’amore. La

commozione è stata grande, quasi tutti abbiamo

pianto di gioia. Infine abbiamo ringraziato le mae-

stre consegnando loro un nostro ricordo. Siamo

rimasti contenti di questo progetto, che ci ha per-

messo di imparare divertendoci.

Marta Mazzeo e Raffaele Sicali

Classe 5ªC Scuola primaria

ALLA SCOPERTA DEI

VERI VALORI:

BAMBINI E ADULTI A

CONFRONTO

A conclusione del Progetto “Teatro

e psicomotricità“, coordinato dalla

nostra insegnante Giovanna Urzì,

giorno 7 Giugno 2011, noi alunni di

5ªG abbiamo drammatizzato “Il

Piccolo Principe” scritto da Antoine

De Saint Exupery. Il protagonista di

questo racconto, lasciato il suo pic-

colo asteroide e il fiore che custodi-

sce, intraprende un lungo viaggio

attraverso diversi pianeti, alla ricer-

ca di cose nuove e veri amici; incon-

tra un re, una vanitosa, un ubriaco-

ne, una donna d’affari, un vecchio,

un serpente, delle rose e una volpe.

Da ciascuno di questi personaggi, il

Piccolo Principe riceve messaggi

diversi che gli fanno comprendere

quali sono le cose che veramente

contano nella vita. Questo testo tea-

trale ci ha fatto molto riflettere, ab-

biamo capito che a volte gli adulti

dimenticano di essere stati bambini

e non riescono a fare uscire il bam-

bino che c’è ancora dentro di

loro e quindi non si sforzano di

capirci, non si soffermano sulle

nostre esigenze e sul nostro modo

di essere. La frase più significati-

va del racconto “Non si vede bene

che col cuore, l’essenziale è invi-

sibile agli occhi”, per noi bambini

esprime una verità che gli adulti

spesso dimenticano. Da questo

progetto abbiamo appreso molto,

abbiamo imparato il vero valore

dell’amicizia e degli affetti since-

ri. Ci ha fatto scoprire il piacere

di stare insieme per un fine comu-

ne e ci ha permesso di migliorare i

nostri rapporti sociali. Ci siamo

emozionati e divertiti, tutti con la

convinzione che da adulti saremo

in grado di custodire gelosamente

questa esperienza perché: “ NON

SI VEDE BENE CHE COL CUO-

RE, L’ESSENZIALE È INVISI-

BILE AGLI OCCHI “.

Classe 5ªG

Scuola primaria

ANDROMACA AL

TEATRO GRECO DI

SIRACUSA

Giorno 9 giugno 2011, come ogni

anno, 18 alunni del nostro Istituto,

individuati dai Consigli di Classe

nel mese di maggio quali eccellen-

ze delle classi prime di scuola se-

condaria, sono andati a Siracusa per

assistere alla rappresentazione della

tragedia greca ANDROMACA.