Anno n. 5 del 2018 “ Acqua e ghiaccio · 2018. 2. 1. · “ Acqua e ghiaccio “ ... Abbiamo...

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A cura dei bambini e delle maestre della Casa dei Bambini Montessori Il giornalino di Forte Antenne Anno I n. 5 del 2018 “ Acqua e ghiaccio “

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    A cura dei bambini e delle maestre della Casa dei Bambini Montessori

    Il giornalino di Forte Antenne

    Anno I n. 5 del 2018

    “ Acqua e ghiaccio “

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    Gennaio Il mese di Gennaio è arrivato, dopo lunghe e ristoratrici vacanze per tutti quanti noi, grandi e piccini. Abbiamo saputo che molti nostri compagni sono stati ammalati durante queste vacanze … la varicella ha fatto una piccola strage! Ma per fortuna, pian pianino siamo rientrati tutti in forma a scuola.

    L’anno nuovo ha portato con sé una piccola amica, Rebecca, alla quale diamo un caloroso benvenuto! Ed inoltre, nella sezione C è finalmente arrivata la parte di regalo che Babbo Natale non aveva fatto in tempo a portarci, così ha chiesto l’aiuto alla Befana e al nostro rientro abbiamo trovato in sezione un grosso pacco contenente cinque bellissimi e morbidissimi nuovi tappeti per lavorare comodamente.  

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    Con il passare dei giorni abbiamo festeggiato moltissimi compleanni. Lunedì 15 gennaio Tommaso ha compiuto 5 anni!

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    Mentre martedì 16 è stata la volta di Mattia, che ne ha compiuti 4! Stiamo diventando proprio tutti grandi! Sempre attraverso le foto abbiamo ripercorso insieme al festeggiato tutti i suoi anni di vita!

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    Durante le vacanze di Natale, nei giorni di chiusura, è stato anche il compleanno di Giada, che ha compiuto 5 anni. Così insieme alla mamma ci siamo messi d’accordo per poter festeggiare anche lei, con un mese di ritardo, il 23 di gennaio. Ma per noi l’importante è stare insieme in allegria, quindi questo “leggero” ritardo ci ha solamente dato un’altra occasione per conoscerci meglio attraverso i bellissimi racconti che le foto ci permettono di fare!

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    Ed un altro compleanno ancora: mercoledì 24 Lorenzo M. ha compiuto 4 anni ed ha portato le sue foto su un bellissimo cartellone che ha preparato a casa insieme alla sua mamma!

  • Nonostante le vacanze di Natale sembrino ancora dietro l’angolo, in realtà anche il carnevale si avvicina!!! Insieme alle maestre e con l’aiuto di alcuni nuovi bellissimi libri, stiamo iniziando a conoscere un’antica civiltà che viveva molto vicino a dove abitiamo noi adesso: gli Etruschi! Abbiamo scoperto che erano amanti delle arti: erano musicisti, danzatori e anche pittori. Gli uomini erano dei veri e propri atleti, facevano le gare con i carri, e praticavano sport veramente faticosi, come il lancio del disco e del giavellotto. Inoltre alcuni uomini andavano in battaglia con elmo, spade e scudi …. Mentre le ragazze tessevano e cucivano gli abiti, che erano completamente diversi dai nostri vestiti! Insomma erano proprio buffi questi nostri antenati!  

  • Abbiamo però pensato che sarebbe molto divertente mascherarci tutti da etruschi per carnevale! Così ci siamo messi al lavoro e piano piano stiamo costruendo dei vestiti di carnevale unici! Le femminucce hanno punteggiato delle foglioline per farne una corona d’alloro, come le ragazze etrusche.

  • Mentre i maschi hanno dipinto e decorato degli scudi, come i guerrieri

    etruschi.

  • Poi un giorno abbiamo fatto un’attività scientifica: un esperimento!!! Ma che cos’è un esperimento? “È una prova per vedere cosa succede” abbiamo detto! Benissimo! Il nostro esperimento scientifico riguarda il ghiaccio e come fa a sciogliersi…. Ma partiamo dall’inizio. Cos’è il ghiaccio? “Il ghiaccio è freddo!” “Il ghiaccio è dove pattino!” “Il ghiaccio è l’acqua!” Benissimo! Il ghiaccio è formato da acqua … ma allora come mai il ghiaccio è freddo e duro mentre l’acqua è liquida e scorre nel mare, nei fiumi e dal rubinetto! “Il ghiaccio è diventato freddo perché fa freddo!” Proprio così … l’acqua si trasforma in ghiaccio quando fa molto freddo, come ad esempio in montagna, al Polo Nord, oppure se mettiamo l’acqua nel congelatore. Ed è proprio quello che hanno fatto le maestre: hanno portato alcuni cubetti di ghiaccio presi dal congelatore. Abbiamo provato a toccarlo ed era veramente freddissimo e gelido!

  • A questo punto la maestra ha preparato cinque ciotoline. In ognuna abbiamo messo un cubetto di ghiaccio insieme ad una sostanza liquida:

    - acqua fredda - acqua calda - acqua e sale - aceto - acqua e sapone

     

    Abbiamo subito osservato che nella ciotolina con l’acqua calda, il ghiaccio si è sciolto in pochissimo tempo … è diventato

    minuscolo! Ed alla fine è proprio sparito!

  • Poi abbiamo ripreso le nostre attività, ed abbiamo aspettato che succedesse qualcosa. Ogni tanto siamo andati a controllare ma i cubetti erano quasi tutti uguali. Finché ad un certo punto era rimasto solamente il cubetto di ghiaccio nella ciotolina con acqua e sale … come mai?

    Abbiamo provato a mettere le dita dentro la ciotoline, per sentire le diverse temperature, e

    l’acqua con il sale era la più fredda di tutte! Il sale ha reso l’acqua ancora più fredda

    dell’acqua fredda, così il ghiaccio al suo interno

    si è sciolto più lentamente.

    Soddisfatti del nostro esperimento siamo andati a raccontarlo ai bimbi delle altre classi, spiegando loro, come dei veri scienziati, tutte le cose nuove che avevamo imparato

  • A questo punto abbiamo preparato il tavolo per l’esperimento e spiegato

    quindi ai nostri compagni quello che

    avremmo fatto.

    Per prima cosa abbiamo presentato a tutti quanti il ghiaccio, facendo sentire loro

    quanto fosse veramente freddo!!!

    Preparando il tavolo, abbiamo incontrato un elemento particolare, che assomigliava all’acqua ma aveva un odore

    veramente forte: l’aceto. Lo stesso aceto che le mamme a volte usano per cucinare o per

    condire l’insalata con i pomodori!

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    Abbiamo poi aspettato con pazienza ed

    osservato lo scioglimento del ghiaccio …

    … ed infine abbiamo verificato con mano le diverse temperature

    dell’acqua!

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    Venerdì 26 gennaio, infine, sono arrivate in tutto il nostro istituto, le arance dell’AIRC, l’associazione per la lotta contro il tumore. Tutte le nostre generose famiglie hanno contribuito per acquistarne una retina in ogni sezione. Abbiamo così potuto osservare questo frutto, berci un’ottima spremuta d’arancia ed annusare il profumo della sua buccia!  

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    Successivamente ognuno di noi ha potuto fare un lavoro sull’arancia: la pittura con le spugne, la pittura con l’acquerello, la punteggiatura dell’arancia e dei suoi spicchi…  

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    Vi aspettiamo a febbraio!

    … mentre i compagni più grandi hanno disegnato il frutto scrivendone la nomenclatura delle varie parti.  

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    Lo sapevate che … “L’approccio alle scienze nel metodo Montessori”

    “Invece di usare scatole di parole di tutti i generi scelte a caso, usiamo complessi di nomi che si riferiscono ad un particolare gruppo di cose, come le cinque classi dei vertebrati, gli animali divisi in gruppi, le

    foglie i fiori, le radici, ecc. In tal caso occorrono figure illustrative che danno significato alle nuove parole. Non si utilizzano solo figure, ma anche cose vive, lo spirito di ricerca dei bambini nella natura, e così

    via” M. Montessori, “La scoperta del bambino”

    Nella Casa dei Bambini si realizzano attività scientifiche attraverso

    esperienze concrete. Il contatto diretto con la natura e con il regno

    vegetale, con ciò che è reale, è sempre il primo passo, ed è reso

    ampiamente disponibile sia all’interno che all’esterno dell’aula.

    Questa è la prima risposta al bisogno di conoscenza del bambino.

    Gli adulti devono fornire risposte ai bisogni naturali del bambino,

    consentendogli di fare esperienza nell’ambiente naturale o predisposto,

    rispettando i suoi tempi di sviluppo e offrendo stimoli adatti ai periodi

    sensitivi che attraversa.

    Fin da piccolissimo, il bambino, se gli è stato concesso, ha nutrito la

    sua curiosità accumulando moltissime informazioni sensoriali: giocando

    con la sabbia, la terra, l’acqua, i fiori. L’insegnante continuerà a

    risvegliare il suo interesse e nel seguirlo, favorendo le esperienze dirette

    sull’ambiente e mettendo a disposizione materiali che facilitino la

    chiarezza e l’ordine di ciò che si è conosciuto.

    “Diamo dunque il mondo al bambino”, aiutandolo ad intuire e a

    scoprire pian piano i meravigliosi meccanismi che lo fanno esistere,

    utilizzando ogni più piccola ed umile particella vivente e non vivente,

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    al servizio del tutto. In questo periodo il bambino apprende senza

    sforzo e con immenso interesse molte conoscenze, attraverso l’esperienza

    diretta.

    Un principio da tenere ben presente è che nel bambino: tanto più

    saranno ricche le esperienze sensoriali e della vita pratica tanto più la

    sua mente risulterà nutrita ed ordinata; tanto più sarà risvegliata la

    sua sete di sapere tanto più diverrà forte in lui la capacità di

    immaginare e di astrarre dalla realtà.