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II Floris

Celebriamo questo anniversario con il concorso di cortometraggi “The Beauty of a Second”, presentato da Wim Wenders. Entra in montblanc-onesecond.com. Ogni secondo è importante.

Nel 1821, durante una corsa di cavalli a Parigi, Nicolas Rieussec collaudò con successo la sua rivoluzionaria invenzione, misurandoneil tempo con la precisione di un quinto di secondo. Era nato il cronografo. Omaggio alla straordinaria intuizione di un uomo, il Montblanc Nicolas Rieussec Chronograph Automatic è incentrato sull’essenza della sua invenzione: la tecnica del disco rotante. Cronografo Monopulsante, movimento di manifattura a caricaautomatica calibro , secondo fuso orario, contatori a disco rotante30 minuti e 60 secondi. Realizzato presso la Manifattura Montblancdi Le Locle, in Svizzera.

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Nelle Boutique e nei Concessionari Autorizzati • Servizio Clienti: 800 397182 - servizio.clienti@montblancitalia.it

190 anni fa un uomo cambiò per sempre l’orologeria,

puntando su una corsa di cavalli.

Floris 1

La gentilezza a parole crea confidenza.La gentilezza nei pensieri crea profondità.

La gentilezza nel dare crea amore.Mao Tse-Tung

Tutti, più o meno, siamo in grado di offrire atti di gentilezza occasionali.

Donare ci procura una sottile ed intensa gratificazione. Tuttavia ne siamo al contempo estre-

mamente disturbati. Non riusciamo ad essere mai così generosi come vorremmo, ma niente ci

ferisce più di una gentilezza non ricevuta.

I gesti gentili ci avvicinano agli altri, ci fanno sentire accettati ma ci dimostrano anche che siamo

esseri vulnerabili e dipendenti e che per stare bene abbiamo bisogno del sostegno e dell’ap-

provazione altrui.

Natale è il momento dell’anno dove istituzionalmente si dona qualcosa a parenti e amici, dove

dovremmo essere tutti più buoni e generosi. Negli anni però si è trasformata nella festa dei

“commercianti” dove sono loro ad essere gentili con noi per farci spendere il più possibile e

quindi la gentilezza d’animo pare quasi una forzatura.

So che molti di voi condividono questo mio pensiero, veniamo “martellati” da pubblicità, offerte

speciali, promozioni di ogni genere che quasi il pensiero gentile che sta a monte della scelta

passa in ultimissimo piano. Io però vi invito a superare questa sensazione, concentriamoci sulla

gentilezza di donare per ottenere amore dalle persone che veramente contano, concentriamoci

sullo scambio di parole e attenzione nei confronti di chi conosciamo e ci è amico e almeno

in questo periodo dell’anno proviamo a non credere che la generosità ci impedirà di avere

successo nella vita o che vi siano piaceri più grandi della generosità, e che in definitiva siamo

tutti pazzi, cattivi e pericolosi, in competizione per qualsiasi cosa valga la pena di possedere.

Auguro a tutti di ricevere gentilezza in abbondanza.

Anna Marinello

Floriseditoriale

Celebriamo questo anniversario con il concorso di cortometraggi “The Beauty of a Second”, presentato da Wim Wenders. Entra in montblanc-onesecond.com. Ogni secondo è importante.

Nel 1821, durante una corsa di cavalli a Parigi, Nicolas Rieussec collaudò con successo la sua rivoluzionaria invenzione, misurandoneil tempo con la precisione di un quinto di secondo. Era nato il cronografo. Omaggio alla straordinaria intuizione di un uomo, il Montblanc Nicolas Rieussec Chronograph Automatic è incentrato sull’essenza della sua invenzione: la tecnica del disco rotante. Cronografo Monopulsante, movimento di manifattura a caricaautomatica calibro , secondo fuso orario, contatori a disco rotante30 minuti e 60 secondi. Realizzato presso la Manifattura Montblancdi Le Locle, in Svizzera.

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190 anni fa un uomo cambiò per sempre l’orologeria,

puntando su una corsa di cavalli.

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DireTTore responsabile

Andrea Perniceandrea.pernice@perniceeditori.it

DireTTore eDiToriale

Anna Marinelloanna.marinello@matrimonidautore.it

reDazione

Chiara BrugheraClara SinoValeria BrunelliFrancesca Valenti

ufficio Di reDazione

Pernice Editori SrlVia G. Verdi, 1 - 24121 BergamoTel. +39.035.24.12.27Fax +39.035.42.20.153info@perniceeditori.itwww.perniceeditori.it

foTografia

Michele Dell’UtriAntonio Righetti

progeTTo grafico

Emanuela Seregni

sTaMpa

Giovanzana industrie graficheVia delle Industrie, 4Cisano Bergamasco

servizio abbonaMenTi

Tel. +39.035.24.12.27 r.a.Fax +39.035.42.20.153abbonamenti@perniceeditori.it

Floris è anche online in versione digitale interattiva:www.perniceeditori.it/archivio-floris.html

pubbliciTà

Via G. Verdi, 1 - 24121 Bergamowww.connectingwords.itMarco Cavallierm.cavallier@perniceeditori.itMatteo Meregallim.meregalli@perniceeditori.itClara Sinoc.sino@perniceeditori.it

un ringraziaMenTo speciale a:Alyro International Floral Events

Floris periodico trimestraleprezzo di copertina euro 5,00 abbonamento annuale euro 18,00Testata in corso di registrazionepresso il Tribunale di Bergamo

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Un gioiel lo tra le residenze piu esclusive nel cuore di Roma‘

L’hotel completamente rinnovato nel 2008 è situato in una delle zone più prestigiose della città di Roma e si configura quale raffinato luogo dei desideri, non lontano da Piazza di Spagna e Via Veneto. Bellissimi spazi comuni arredati con mobili antichi, grandi saloni e camere ampie, curate e silenziose. Nell ’ampio parco privato un’elegante oasi di relax con piscina esterna e una fitness room adeguata-mente attrezzata, luogo dove gli ospiti possono godere i vantaggi di un resort pur rimanendo a pochi passi dal cuore della città.Servizio gratuito di macchina di cortesia per raggiungere Piazza di Spagna in soli cinque minuti attraversando il parco di Villa Borghese.Sul giardino dell ’Aldrovandi Villa Borghese, si affaccia il ristorante 'Oliver Glowig', dell' omonimo celebre chef che ha conquistato le due stelle Michelin ed i 17/20 dell' Espresso al ristorante 'L'Olivo' del Capri Palace. Aperto recentemente si è già posizionato ai vertici della ristorazione di Roma e non solo: un nuovo polo gourmand in Italia per chi sa apprezzare la fusione di tante esperienze e una tecnica ineccepibile che emerge in ogni piatto.

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Aldrovandi Villa Borghese 5 Stelle LussoVia Ulisse Aldrovandi, 15 . 00197 Roma (Roma)

Tel +39 06 3223993 . Fax +39 06 3221435www.aldrovandi.com aldrovandi@abitarelastoria.it

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Florissommario

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non è bello avere solo qualche numero,

è bello averli tuttiscopri Floris su www.perniceeditori.it/archivio-floris.html

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numero 1 gennaio 2011

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numero 2 | luglio 2011

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anno II numero 3 | ottobre 2011

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anno II numero 4 | dicembre 2011

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numero 1 ottobre 2010

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3,50

abbonamenti@perniceeditori.it

Floriseditoriale

PROFUMID’ANTICO BENESSERE

Emozioniin fiore

abiticoppiereali4

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58 f ior ifoglie e Bacche

passo dopo passo... lescarpe

AMICIa QUATTRO ZAMPE

S c e lt i p e r V o i

angoli fioriti

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PROFUMID’ANTICO

BENESSERE

Una storica cascinaideale per trasmettervi

il calore di composizionid’atmosferaComposizioni floreali di

Bottega dei Fiori, LeccoHanami, Bergamo

Gaetano Lupica, MilanoTeak Arte e Natura, Milano

Fiori di frutta, Lodi

Corredi di Ingrid Papini, Home & Yacht decoration - Milano

Servizio Fotografico di Antonio Righetti

LocationAntico Benessere, via Treviglio 2058

24045 Fara Gera d’Adda - BGFara Gera d’Adda

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PROFUMID’ANTICO

BENESSERE

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Centro tavola classico composto da rose bianche e rami di pino, pensato per valorizzare occasioni dove la classica eleganza è un must. Fotografato nelle due versioni per decorare un angolo della casa e più importante per il centro della tavola. (vedi pag. 9 in basso)Lupica Gaetano, p.Le niGra, 6, MiLano.

a destra: una composizione di rose e varie qualità di verdi inserita in una piccola voliera per abbellire ed addobbare una tavola apparec-chiata in stile shabby chic. Adeguato anche per un esterno, per un patio o per una veranda.Fiori di Frutta di carMine Maci, Via LaGo d’iseo, Lodi

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Piccoli cesti romantici realizzati con rose e lisianthus lilla per una tavola country op-pure per una tavola sontuosa a cui si vuole dare un tocco di semplice originalità. Fiori di Frutta

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Centro tavola natalizio creato con rose, ger-bere, ortensie e bacche hipericum ideale per tavole intime e romantiche, oppure per valorizzare zone buffet con un tocco di ele-ganza e colore.Bottega di Fiori, Via Milano, 3, Lomagna (Lc)

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Un piccolo bouquet realizzato con rose avalance, peo-nie e bacche di conifera. (vedi anche pagina seguente)

A sinistra: piatto quadrato con un intreccio di rami e rose avalanche avorio e pesca con l’inserimento di peonie bianche: un centro tavola originale per eventi non convenzionali.teak arte e natura di Fabio berGo, Via LarGa, 6, MiLano.

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Centro tavola bianco fotografato nella zona salottino: una nu-vola bianca ideata con rose e anthurium midori per contesti eleganti e raffinati; perfetto anche per creare la giusta atmo-sfera romantica ma frizzante durante un matrimonio invernale. botteGa dei Fiori

Corona composta da un’alternanza principale tra rose, garofa-ni e bacche con candela al centro per accogliere gli ospiti con luce calda e soffusa; ideale come centro tavola per la notte della vigilia di Natale.HanaMi di cLaudia tinor centi, Via M. di ceFaLonia, 6, berGaMo.

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L’aia dell’Antico Benessere, accogliente e curato giardino su cui affacciano tutte le stan-ze e gli ambienti della location.

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Cesto creato con rami di abete interamente riempito di mele rosse. Composizione importante per sottolineare ingressi o per dare un tocco di originalità ad un locale interamente addobbato per il Natale. HanaMi

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Emozioniin fiore

TanTe coppie Di sposi,

sTanD coloraTi, esposiTori inDaffaraTi,

TanTe DoManDe e alTreTTanTe risposTe:

ecco ciò che accaDe in una fiera

DeDicaTa agli sposi.

Servizio fotografico di Leonardo Fiorini

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Le realizzazioni di pagina 24 e 25sono di Colombo Della Volta

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For Wedding, svoltasi alla fine dello scorso mese di ottobre a Milano, presso

Fiera Milano City, a tutto ciò ha aggiunto una novità: un’area in-teramente dedicata ai fiori, il cui scopo era sottolineare la bel-lezza e l’importanza del lavoro svolto dai fioristi.

romanticismo

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Passione

Scesi dalla scala mobile che dal piano di ingresso portava all’area espositiva, percorso un primo tratto tra stand di bomboniere, fotografi, location e wedding planner si raggiun-geva un’area avvolta di ma-gia, con luci soffuse e con un chiacchiericcio più soffocato, ma con tanto colore e tanta allegria, il tutto sottolineato da un piacevole miscuglio di profumazioni: il profumo delle numerose qualità di fiori freschi.

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“Emozioni in fiore” è nata dall’i-dea di due professionisti (Anna Marinello e Alberto Zaverio) che conoscono l’importanza dei fiori e che, da anni, nel loro lavoro quotidiano porta-no avanti il sapere che un bel allestimento floreale e la cura del particolare danno un tocco chic e raffinato ad ogni evento. Con questa iniziativa, totalmen-te nuova per le fiere dedicate agli sposi, hanno voluto portare all’attenzione dei visitatori le diverse possibilità che un fiore

Le realizzazioni di pagina 27, 28 e 29sono di Verde For Green Lovers

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attesa

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attesa

può dare, dagli accostamenti di colori, agli abbinamenti di tipologie, qualità e strutture differenti, nei centro tavola, così come nei bouquet e in tutto ciò che questo magico e pro-fumato mondo può fare in un evento. La convinzione è che un fiore può regalare emozioni. A sottolineare ancora di più la centralità dei fiori, l’area “Emozioni in Fiore” prevedeva una zona ristorazione dove venivano serviti solo piatti de-

Le realizzazioni di pagina 30 e 32sono di Il fiore di frutta

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corati con fiori, tisane calde e altre bevande a tema “floreale”. Un’ulteriore particolarità era il servizio: solo materiale biode-gradabile, nel totale rispetto della natura. La regia era cura-ta magistralmente da “La pic-cola Officina dei Grandi eventi”.Ospiti di questa zona romantica e delicata erano quattro fioristi con stili tra di loro diversi, ma tutti accomunati dalla passio-ne per questo lavoro, creativo, molto impegnativo e fatto di

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allegria

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allegria

tanta pazienza e passione.Colombo della Volta (Milano), Verde For Green Lovers (Osio Sotto - BG), Fiori di Frutta (Lodi) e I Giardini di Giava (Bergamo) hanno proposto i loro lavori per tre giorni, mostrando al pub-blico creazioni innovative che mescolavano ai fiori materiali innovativi ed anche frutta. Inol-tre, per la curiosità dei visita-tori, hanno lavorato sul posto alcune loro creazioni; avevano, infatti, la possibilità di alternar-si al tavolo delle dimostrazioni: qualcuno ha creato un centro-tavola, qualcuno un bouquet, chi una bottoniera e chi ancora un allestimento per il tavolo de-gli aperitivi.

Le realizzazioni di pagina 34, 35 e 36sono di Giardini di Giava

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Soddisfazione tra i presenti e tra gli operatori per l’attenzione che i due ideatori della flower zone hanno dato a questi capolavori della natura. Da dire che il pub-blico è rimasto decisamente stupito da quest’area soprat-tutto per il forte impatto scenico e qualcuno si è pure sentito in soggezione, ma tutto sommato l’apprezzamento è stato eleva-to.In ogni evento, piccolo o grande che sia, il fiore sa dare quel quid in più e sa regalare grandi emo-zioni: Emozioni in Fiore.

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abiti

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sogno e magia…TRA

Le creazioni di carLo PignateLLi sfiLano a MiLano

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lo scorso 6 novembre, presso la presti-giosa dimora milanese “Palazzo viscon-ti Socrea”, un folto e caloroso pubblico

ha assistito alla sfilata di abiti da cerimonia firmati della nota griffe torinese “Carlo Pi-GNatelli”.è andato in scena uno spettacolo magico al-lietato prima da un sottofondo di musica clas-sica e poi, ad accompagnare le uscite degli abiti della nuova collezione Carlo Pignatelli, da musica lounge.Quattro splendide modelle e quattro mera-vigliosi modelli hanno indossato capi unici, nati dall’estro del fondatore della maison che mischia magistralmente tradizione e innova-zione. Hanno sfilato abiti da sposa raffinati, eleganti e romantici, nei classici colori chiari oppure in tonalità più accese e grintose, con linee scivolate o voluminose, creati per esal-tare la figura femminile; assieme alla tradi-zione rivisitata dall’istrionico Pignatelli hanno emozionato i presenti anche alcuni capi della prestigiosa linea “opere”: veri e propri abiti scultura realizzati con stoffe pregiate e pen-sati per far sognare chi li indossa ma anche chi li ammira.l’uomo Pignatelli presentato in questa occa-sione ha voluto rappresentare un uomo ele-gante e prezioso, che indossa completi rea-lizzati con colori e tessuti straordinari, dalle linee classiche ma con dettagli insoliti che lo rendono degno protagonista del matrimonio insieme alla sposa.la griffe Carlo Pignatelli è presente a Milano con un solo negozio, unica boutique mono-marca della lombardia. la direzione del ne-gozio è affidata alle capacità, alla simpatia e alla grinta della spumeggiante Gilda Gullo.e’ con lei che vogliamo commentare l’evento di Palazzo visconti Socrea (realizzato in colla-borazione con Matrimoni d’autore che ne ha curato la regia).Gilda, quando è nata l’idea di una sfilata rivol-ta alle future coppie di sposi?l’idea è nata circa tre anni fa durante una fiera del settore ed è stata sviluppata con entusia-smo insieme a due mie carissime collabora-trici, nonché esperte del settore, anna Mari-nello e emanuela Campagnoli. Dopo il grande riscontro e i consensi della prima edizione, abbiamo cercato di migliorarci arricchendo la

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proposta e coinvolgendo i migliori fornitori nel campo dei matrimoni con l’intento di fornire ai futuri sposi spunti importanti per l’organizzazione del loro grande giorno.Come nasce una sfilata e come avviene la scelta degli abiti?la sfilata è importante per dare ai futuri sposi un’esperienza solitamente riservata agli addetti del settore. Nessuna sfilata Carlo Pignatelli nasce senza la preziosa supervisione dello stilista che tiene a curare ogni dettaglio, dalla scelta dei modelli alla musica che deve essere in sintonia con le sue collezioni, con le suggestioni che desidera trasmettere. in merito alla scelta dei capi che hanno sfilato, circa 70 capi sele-zionati dalle linee Cerimonia e Classico uomo, Fiorinda Couture e opere per le spose, Cerimonia donna per i grandi eventi, si mira ad abbracciare diversi stili per proporre i capi che possano accontentare il gu-sto più classico così come quello più estroso e stravagante, di futuri spose, sposi e l’accompagnamento.

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Quando progettate una sfilata, quale emozione volete trasmettere ai vostri ospiti?l’unica: il proiettarsi nel giorno più importante pregustando sensazioni uniche e irripetibili. in una società ormai sempre più di corsa e in una situa-zione economica altalenante credo nell’attaccamento ai valori, la famiglia al primo posto.Il ricordo più vivo della sfilata qual è? l’apparizione improvvisa dello stilista, a circa cinque minuti dall’inizio del-la sfilata, che ci ha allietato e gratificato con la sua presenza. Devo essere sincera, oltre alla felicità nel vederlo non posso nascondere di aver avuto una certa ansia positiva e la forte speranza che avrebbe apprezzato l’or-

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ganizzazione nella sua completezza… anche se alla fine qualche critica costruttiva chi meglio di lui può dispensarla?Qual è stato il momento più difficile?la sostituzione improvvisa di una modella, la quale non aveva potuto par-tecipare al fitting degli abiti. un abito, in particolare, non si chiudeva e abbiamo sopperito all’imprevisto usando un velo appuntato nella parte posteriore con gli spilli così da formare una coda particolare e frizzante, nascondendo la parte di zip che non saliva lasciando una v scoperta sulla schiena.Con l’inventiva e la maestria delle sarte a volte una situazione allarmante può trasformarsi in una risposta fashion.

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Da quanto tempo dirigi la boutique di Milano?tre anni. Dopo un lungo percorso nella moda è nata in me l’esigenza di dedicarmi a qualcosa di speciale e unico. l’abito da sposa così come quello da sposo, non sono solo tessuti confezionati e trasformati in opere d’arte dalla capacità creativa del genio stilistico ma devono rappresentare personalità, esigenze e emozioni di chi li indosserà. il successo non si raggiunge mai da soli, quindi vorrei ringraziare i consulenti che collabora-no con me in boutique: emanuela responsabile della sartoria, Monica per l’immagine uomo, Carmine responsabile sposa e la new entry Margherita .Quali competenze sono necessarie per ottenere gli ottimi risultati che la tua boutique sta ottenendo?Costanza e determinazione insieme ad un’alta competenza sartoriale sono qualità imprescindibili, finalizzate a rispondere alle esigenze di una

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clientela sempre più accorta e informata. tutto questo unito ad una buone dose di empatia creano il giusto mix per entrare in sinergia con i futuri sposi, ai quali fa sempre piacere sentirsi coccolati, sicuri e compresiSono più difficili gli sposi o le future spose?Non esistono clienti “facili” o “difficili”. un’elevata predisposizione all’a-scolto e l’esperienza occorrono per tramutare un’esigenza e un bisogno specifico in una risposta personalizzata, che possa essere l’idea originale o un’alternativa più interessante e mirata.Prima di salutarci, puoi dare un piccolo consiglio ai futuri sposi?lasciarsi trasportare dall’istinto e dalle emozioni per vivere un sogno.

un ringraziamento a Gilda per la disponibilità e arrivederci alla prossima sfilata!

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Attraverso il network GOLD DIRECTORY, protagonisti tra i più importanti del settore turistico e alber-ghiero, nel panorama italiano e internazionale, hanno scelto di sostenere con l’editore e con i diversi inserzionisti l’attività del Rotary Internatio-nal. In distribuzione esclusiva ai membri di GOLD

DIRECTORY | THE CLUB e ai soci rotariani, la pubblica-zione rappresenta il risultato del coinvolgimento di partner d’eccellenza in una qualificata iniziativa di responsabilità sociale d’impresa: ogni edizione semestrale di GOLD DIRECTORY sostiene una diversa attività del Rotary International in campo educativo e umanitario.

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A voler essere proprio pignoli, Zara

anne elizabeth Phillips la nipote

della regina Elisabetta II, come

da programma, ha sposato ad

Edimburgo l’uomo che le è accanto

dal 2003, il rugbyman Mike tindall.

Lei sportiva e di sangue blu lui solo

sportivo.

Georg Friedrich von Preussen Prince of Prussia e Sophie di Isembourg si sono

sposati con rito ecumenico - poiché lui è luterano e lei cattolica - nella chiesa di

Potsdam. Presenti molti principi dell’ex Impero tedesco e quache royal a caso,

tipo Laurent del Belgio, il principe Hassan di Giordania, lord Nicholas Windsor. La

sposa porta una tiara floreale di proprietà della famiglia Isembourg ed è la stessa

indossata dalla sorella maggiore Catharina in occasione delle nozze con l’arcidu-

ca Martin d’Asburgo. L’unico vero matrimonio di una coppia di sangue blu che

ormai potremmo definire una rarità.

coppiereali4

il 2011 è sTaTo l’anno Dei MaTriMoni regali. QuesT’anno gli appassionaTi

Dei royal weDDing non si possono proprio laMenTare: Dopo williaM e

KaTe aD aprile, alberTo e charlene ai priMi Di luglio e aspeTTanDo gli

hohenzollern a fine agosTo, sabaTo 30 luglio è sTaTa la volTa Di zara

e MiKe.

Floris 55

Due matrimoni reali ma che nulla

hanno da invidiare ai due veri eventi

mediadici cui abbiamo assistito a

Londra e a Monaco.

Il matrimonio del secolo, una sto-

ria d’amore che si corona, William

e Kate, probabili futuri regnanti

d’Inghilterra. Lui nipote della re-

gina Elisabetta II d’inghilterra e lei

una giovane e bella ragazza della

borghesia londinese. Il fidanza-

mento era stato annunciato a fine

novembre 2010 e ha tenuto col

fiato sospeso milioni di persone

al mondo: inglesi del popolo, fan

della monarchia britannica da tutto

il mondo o semplici romantici che

ancora vogliono sognare con que-

ste storie d’amore principesche. Tanti erano i punti di domanda, da come avreb-

bero festeggiato a chi avrebbe invitato la coppia, che tradizioni avrebbero seguito

e quali abbandonato, come sarebbero stati i vestiti per la cerimonia. Anche giornali

e trasmissioni tv ci hanno imbottito di servizi dedicati, speciali sull’evento, sondaggi

ed inchieste, fino anche a risultare un po’ troppo noiosi ed assurdi. L’abito scelto

dalla sposa davvero molto bello, ricorda quello di un’altra stupenda principessa del

popolo, l’indimenticata Grace Kelly. Kate ha scelto la stilista Sarah Burton dell’atelier

di Alexander McQueen per un abito lungo color avorio, piccolo scollo a V e braccia

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e decollété coperti da maniche di pizzo; ha uno strascico lungo 2,70 metri e un velo

corto, che arriva alla vita e copre con delicatezza la tiara che la ragazza porta tra i

capelli, lasciati sciolti. Niente fiori in testa quindi, ma per il bustino sono stati scelti

decori fatti a mano che riprendono la forma della rosa, del cardo, del narciso e del

quadrifoglio, i quattro fiori simboli delle province britanniche.

Lui è alberto alessandro louis Pierre Grimaldi. Lei è Charlene lynette

Wittstock. Lui è Sua Altezza Serenissima Principe di Monaco. Lei è una ex cam-

pionessa di nuoto (ha dovuto rinunciare alla sua carriera in seguito ad un problema

20 novembre 1947: Eli-zabeth Windsor, 21 anni, figlia del re d’Inghilterra Giorgio VI, sposa nell’ab-bazia di Westminister il principe di Grecia e Dani-marca Philip Mountbatten.

18 aprile 1956: il princi-pe Ranieri III di Monaco sposa a 32 anni la famo-sissima attrice americana Grace Kelly, 26 anni.

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alla spalla alle Olimpiadi di Pechino 2008). Lui è monegasco. Lei è sudafricana, ma

originaria di Bulawayo (Zimbabwe). A lui scorre sangue blu nelle vene, a lei rosso. A

distanza di 55 anni - era il 19 aprile 1956 - dall’affascinante matrimonio tra la bellissi-

ma attrice hollywoodiana Grace Kally ed il principe Ranieri III Grimaldi di Montecarlo,

il piccolo Principato di Monaco torna a rivivere uno degli eventi più importanti della

sua storia. Un altro principe che sposa un’altra cenerentola. Ma questa non è una

favola e lei non è una vera e propria cenerentola. Charlene Wittstock è nata in una

bianca famiglia agiata; il padre era titolare di un’industria tessile, in seguito si mise

a lavorare con i computer; la madre è stata una campionessa di tuffi, e da lei Char-

lene deve aver ereditato la sua passione per gli sport acquatici. E’ brava in acqua

Charlene, tanto da meritarsi più medaglie in Sudafrica. Una vita, quella della bella

nuotatrice, fatta di estenuanti allenamenti e di gare sportive. Ben diversa da quella

del suo futuro consorte.Il principe Alberto II di Monaco è uno scapolo d’oro, un

impenitente dongiovanni, convinto assertore della vita non di coppia, noto al gossip

per le sue relazioni con attrici, fotomodelle, cameriere ed hostess.

Analizzando le scelte in fatto di look di queste 4 speciali spose possiamo dire che

l’abito da sposa color avorio è d’obbligo come del resto l’uso del velo. Aboliti i fiori

tra i capelli a favore della tiara (ma non dimentichiamoci che stiamo guardando delle

spose reali!). Bouquet di forme diverse ma rigorosamente con fiori bianchi. Credo

di poter dire che la classe e l’eleganza che tutti si aspettavano da questi matrimoni

è ben rappresentata dalla semplicità delle forme, dalla ricchezza dei materiali dal

classico colore bianco e dalla sobrietà degli accessori scelti dalle spose. Se eventi

così importanti a livello mondiale influenzano le mode, possiamo stare tranquilli che

per alcuni anni vedremo spose in bianco con fiori bianchi ma anche quel tocco di

classe che ogni tanto le case di moda si dimenticano di inserire nelle loro collezioni.

4 maggio 1962: il principe spagnolo Juan Carlos, 24 anni, sposa ad Atene la principessa Sofia di Grecia.

29 luglio 1981: Carlo d’In-ghilterra, eterno preten-dente al trono, sposa lady Diana Spencer.

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AgrifoglioL’Agrifoglio è un sempreverde con bellissime bacche rosse o variamente colorate che maturano d’inverno.Si tratta di una pianta ornamentale e fin dai popoli antichi era associata a poteri magici positivi. I Romani, ad esempio, ne decoravano la casa nel periodo dei Saturnali, festeggiamenti dedicati al dio Saturno caratterizzato da grandi banchetti e scambio di doni.Durante le feste natalizie e a capodanno i rami con le bacche vengono impiegati per realizzare decorazioni bene auguranti. Spesso accompagnato dal vischio sono usati per l’addobbo delle case, nelle ghirlande e sulle tavole.

il VischioNelle antiche popolazioni nordiche il vischio era la manifestazione del divino in terra, nato dallo schianto di un fulmine. Si tratta di una pianta che non ha radici ma che vive traendo nutrimento da altre piante, come un parassita che cresce sulla cima degli alberi.Questo suo essere senza radici ha sempre molto suggestionato gli antichi. Per questo la usa-vano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione o come auspicio di buoni raccolti e protezioni per il bestiame.Nel 1800 poi i britannici hanno iniziato ad appendere il vischio come celebrazione del Natale (appare tra l’altro in un racconto del 1820 di Washington Irving e nel 1836 ne Il circolo Pickwick di Charles Dickens).Anche in tradizioni più vicine a noi è ritenuto di buon augurio e si regala nel periodo natalizio a parenti e amici e viene messo sopra l’uscio di casa per scacciare disgrazie.Un’altra usanza molto diffusa, che si dice porti fortuna alle coppie, partita sempre dai paesi scan-dinavi, è quella di salutare l’arrivo del nuovo anno baciandosi sotto uno dei suoi rami.Forse questa “tradizione” deriva dal fatto che la pania del vischio è appiccicosa.Il succo delle bacche di vischio infatti veniva usato per preparare colle adesive nella caccia degli uccelli e infatti nel linguaggio corrente usiamo dire vischiosa una sostanza attaccaticcia o una persona particolarmente tediosa, mentre non è gradevole rimanere invischiati in certe situazioni.

lA stellA di NAtAlela Stella di Natale è una delle piante spesso oggetto di dono durante le feste del periodo nata-lizio grazie al suo colore vivace che rallegra la casa.Proveniente dal Messico si tratta di un arbusto sempreverde che può addirittura raggiungere anche i due metri. Le parti di colore rosso vivo sono le foglie, mentre i fiori sono quelli gialli all’in-terno. Una leggenda vuole che una bimba povera portò in dono a Gesù bambino un ramo di stella di natale e tutti quelli che la videro rimasero commossi dalla bellezza del gesto. La morale di questa leggenda è che per ricordare la nascita di Gesù basta un dono bello e non necessariamente sfarzoso.

L e tradizioni legate al natale Sono daVVero tante, Sia per gli adulti che per i bam-bini Sia per le SVariate qualità di cibo Sia per le modalità di donare oggetti alle perSone care. il natale è caratterizzato anche da alcune piante, che per i loro colori, per la tradizione e per i periodo in cui Vengono prodotte, più di altre rappreSentano queSta feStiVità unica, eccoVi allora le deScrizione di alcune:

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f ior ifoglie

e Bacchee Bacched’inverno

Cosa dice una scarpa di noi? Secondo alcuni molto e se-condo altri poco o nulla.Vero o no, comunque la pensiate, la scarpa è un accesso-

rio di grande importanza e ce lo dimostra anche la storia di una esile e dolce ragazza tenuta segregata e costretta ai lavori

domestici dalla matrigna e dalle sorellastre. Dopo una fuga rocambolesca, con una zucca e alcuni topolini, Cene-

rentola trova il suo principe azzurro proprio grazie ad una scarpa! Certo era stata sbadata e l’aveva persa

al ballo (a noi sarebbe mai successo?), ma è solo per merito di questo oggetto (e dell’intrapren-

denza del principe, diciamocelo) che abbiamo il tanto amato “…e vissero felici e contenti”!

Dedichiamo quindi cinque minuti del no-stro tempo ad questo accessorio affa-

scinante, importante e glamour che completa un abito, sia esso da tutti

i giorni o acquistato per un gior-no speciale come quello

del matrimo-

passo dopo passo...

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nio. Non sto parlando solo delle scarpe della sposa, ma anche di quelle dello sposo. Per entrambi i protagonisti delle nozze sono elementi fondamentali e non vanno mai sottovalutati perché donano quel tocco di eleganza e di ricercatezza fondamentale in momenti speciali e da ricor-dare; inoltre il modello sbagliato può cambiare la faccia agli sposi: se son scomode, infatti, son guai! Ma andiamo con ordine: cosa dice il bon ton del matrimo-nio sulle scarpe?Per la sposa la tradizione vuole che le scarpe siano chiuse e scollate in qualsiasi stagione ci si sposi, dello stesso tessuto e dello stesso colore del vestito, tacco basso e con le punte non troppo lunghe. Per lo sposo scure e stringate, possibilmente nere o blu, se l’abito è sui toni di questo colore.Lo sposo ha mantenuto negli anni un certo allineamento con il bon ton (raramente si vede qualcuno con scarpe esageratamente estrose, ma effettivamente qualche intra-prendente c’è), mentre la sposa ha seguito un percorso più indipendente e oggigiorno può permettersi di non ri-spettare alla lettera il bon ton: sono stati sdoganati i tac-chi alti, i sandali (rigorosamente senza calze), gli strass ed anche il colore.La domanda fondamentale e che dà il via a tutto è: che sposa voglio essere? Romantica o come una Principes-sa? Sbarazzina? In lungo o in corto?

La risposta a queste domande è fondamentale in pri-mis per la scelta dell’abito e poi per la scelta delle

nostre preziose compagne di questa giornata unica ed emozionante che ci farà sentire

come una star sul red carpet! È così che vogliamo sentirci ed è così che saremo: protagoniste indiscusse ed ammirate per una giornata intera (ci ricapiterà mai

passo dopo passo... lescarpe

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di essere le regine di una giornata?!? A me credo proprio di no…).Poniamo, quindi, la massima attenzione e cura nella scelta del giusto paio di scarpe. Vediamo insieme qualche modello e proviamo ad abbinarlo ad alcuni abiti. La décolleté spuntata nel classico color bianco o avorio è indicata con abiti classici e voluminosi, i sandali in estate con abiti freschi, di pizzo o veli e leggermente scollati, mentre per le più temerarie anche in inverno con abiti classici e scivolati.La scarpa gioiello è preferibile con un abito corto, sbarazzino e frizzante, così da bilanciare l’importan-za della calzatura con il vestito più scanzonato.Le scarpe colorate sono una tendenza sempre più in voga, ma, tuttavia, destano ancora molta sor-presa negli invitati quando, scendendo dall’auto o durante la camminata lungo la navata o la pas-satoia della cerimonia simbolica, spunta la scar-pa da sotto l’abito. Inoltre, questo tipo di scar-

pa è sfruttabile anche dopo la fatidica giornata! Per le più glamour, per le fashion addicted mi sento di consigliare gli stiletti con i brillantini swarosky: me-raviglioso scintillio.Detto tutto ciò, resta il fatto che la scarpa è una scelta prettamente personale e che ci caratteriz-za, possiamo portala con disinvoltura solo se la sentiamo veramente nostra. Cercate quella più adatta a voi e al vostro abito, provatela, cammi-nateci per un po’ e solo quando percepite che è quella giusta, procedete con l’acquisto. Mam-me, sorelle, cugine e amiche possono solo con-sigliare, ma l’ultima parola spetta alla sposa! Un ultimo consiglio: l’eleganza deve essere la no-stra stella cometa, la sposa deve mantenere quel fascino particolare che nasce da un calibrato mix tra freschezza, tradizione e un pizzico di innovazione.

Valeria Brunelli

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Il giorno del matrimonio è un giorno speciale, vogliamo condividere la gioia e l’emozione con tutte le persone a cui vogliamo bene, i nostri parenti e tanti amici. E il nostro cane? Non viene forse definito come il migliore amico dell’uomo? Il cane è un fedele amico di giochi e di vita, con cui si crea un rapporto esclusivo e spe-ciale, un legame affettivo ed un forte attaccamento. E’ un rapporto basato su reciproca fiducia ed un amo-re incondizionato, almeno da parte del cane. Da una ricerca effettuata da Confesercenti apprendiamo che una famiglia italiana su tre possiede uno o più cani, mentre l’ISTAT (dati 2009) ci informa che ogni anno si celebrano circa 240.000 matrimoni. Con queste ci-fre la probabilità che ci sia un amico a quattro zampe coinvolto nei preparativi o il giorno stesso del matri-monio è molto alta. Il matrimonio del padrone o della padrona è un momento importante anche per il cane e state certi che, grazie alla sua sensibilità, se ne rende conto benissimo. Il cane avverte gli stati d’animo dei suoi padroni, ne subisce l’ansia e lo stress, capisce che tanta frenesia anticipa un evento importante, vi osserva, nota andirivieni di persone, preparativi conci-tati e vorrà sicuramente partecipare alla festa. Diciamo allora che è proprio il caso di coinvolgerlo, di dedicare a lui (o a lei) delle attenzioni speciali: una toelettatura per renderlo ancora più bello, un accessorio speciale per donargli quel tocco di eleganza che merita… e qui ci possiamo davvero sbizzarrire. Per i cani di picco-la taglia abbiamo dei papillon per i maschietti o degli assai chic collarini con swarosky per le femminucce; per dei cani più grandi anche dei collari di fiori o dei fiocchi… potete scegliere solo voi, conoscendo il tem-peramento e l’attitudine del vostro amico. Una foto con il vostro cane il giorno del matrimonio sarà una di quelle foto che entreranno a far parte del vostro al-bum, della vostra vita: una foto indimenticabile. In ogni caso per evitare qualsiasi inconveniente e problema durante la giornata del matrimonio bisogna neces-sariamente pensare a chi si prenderà cura del nostro

amico. Il padrone o la padrona e le rispettive famiglie saranno già mol-to impegnati, ci saranno sposta-menti da fare in macchina, si starà fuori casa tutta la giornata, ci sa-ranno tante persone, confusione e situazioni nuove che ecciteranno il nostro amico a quattro zampe. Chiediamo allora ad un parente volenteroso o ad un invitato di fiducia (e che conosce bene il nostro cane) di prendersi cura di lui, di occuparsi del cibo, di fargli fare qualche passeggiata o di sottrarlo alle attenzioni troppo insistenti di qualche bimbo. In questo modo il nostro fedele quadrupede vivrà con noi uno dei giorni più importanti della nostra vita, si perderà solo il momento della cerimonia (non pensiamoci proprio di farlo entrare in chiesa o di farci portare le fedi…) ma per il resto della giornata diven-terà sicuramente il fulcro della festa, riceverà coccole, carezze ed attenzione da parte di tutti gli invitati. E se il nostro amico peloso fosse un gatto? I padroni dei gatti sanno quanto siano curiosi e attenti a cosa succede in casa, tutto deve essere minuziosamente ispezionato e ogni sacchetto che entra in casa diventa occasione per un agguato. I nostri amici gatti sono abitudinari, amano sonnecchiare per gran parte della giornata e troppo trambusto può dar fastidioso. State sicuri che l’amico con i baffi non si farà coinvolgere dalla frene-sia dei preparativi e parteciperà con il suo impeccabile stile felino: troneggiando sulla poltrona di casa e mo-strando indifferenza registrerà ogni minimo movimen-to e suono… pregustando il momento in cui uscirete di casa e lo lascerete solo per un meritato pisolino. Il giorno del matrimonio è un giorno speciale per tut-ti… ricordiamoci dei nostri amici animali, ma nel totale rispetto dei loro ritmi, tempi, temperamento e abitu-dini: niente deve essere forzato, nemmeno per loro. Tante coccole e tanto affetto da noi a loro e da loro a noi.

Francesca Valenti

AMICIa QUATTRO ZAMPE

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