Anno I - Numero 1 DICEMBRE 2013 PROGETTO FUSIONE VP...
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PROGETTO FUSIONE
PoveglianoVillorba
Anno I - Numero 1 DICEMBRE 2013
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SOMMARIO
PRESENTAZIONE dei Sindaci di Povegliano e Villorba .......................................................................pag. 6
IL PROGETTOPerché si propone la fusione ...............................................................................................................pag. 8 Che differenza c’è tra unione e fusione dei comuni ............................................................................pag. 10Quali sono i vantaggi economici, ci saranno risparmi? ........................................................................pag. 12 I finanziamenti derivanti saranno ripartiti in base alle dimensioni geografiche? ..................................pag. 12 Ci sono altre esperienze di fusione in Italia? ........................................................................................pag. 14 Com’è la situazione in Europa rispetto all’Italia? ..................................................................................pag. 14Dove sarà la sede legale del nuovo Comune? .....................................................................................pag. 16 La fusione abolisce il comune di Povegliano facendolo diventare una frazione? .................................pag. 16 Quali saranno i numeri del nuovo comune? ........................................................................................pag. 16 Quanto pagano ora i cittadini dei due comuni per le tasse locali? .......................................................pag. 18 Con il nuovo comune si pagherà di più? ..............................................................................................pag. 18 Come saranno le tariffe dei servizi, si pagherà di più? .........................................................................pag. 18La fusione è conveniente solo per i cittadini dove le tariffe sui servizi sono più alte? .........................pag. 18 Ci sono vincoli di utilizzo sui finanziamenti in arrivo da Regione e Stato? ...........................................pag. 20I servizi ai cittadini saranno ridotti rispetto ad oggi? ............................................................................pag. 20Si assumeranno nuovi dipendenti? ......................................................................................................pag. 20Si licenzieranno nuovi dipendenti? .......................................................................................................pag. 20Aumenterà l’indennità dei nuovi amministratori comunali? .................................................................pag. 22Se i municipi rimangono due e i dipendenti restano invariati, dov’è il risparmio? ...............................pag. 22Ci sarà perdita di identità? ...................................................................................................................pag. 22Le frazioni diventeranno sempre più periferiche? ................................................................................pag. 22
GLI EFFETTIIl nuovo comune quali enti comunicherà in automatico la variazione del nome? ................................pag. 24Distretto socio-sanitario, poste e comando carabinieri saranno chiusi o trasferiti? .............................pag. 24Dovranno essere comunicate le variazioni su patenti e libretti circolazione? ......................................pag. 24Devo cambiare il codice fiscale? ..........................................................................................................pag. 26Devo rifare la carta d’identità? .............................................................................................................pag. 26Ci saranno problemi con l’Agenzia delle Entrate, relativamente all’Anagrafe Tributaria? .....................pag. 26Quali saranno gli adempimenti a carico delle Imprese? ......................................................................pag. 26Bisognerà segnalare la variazione al PRA? ..........................................................................................pag. 28Dove potrò incontrare il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri? .........................................................pag. 28Cambierà la mia tessera elettorale e dove andrò a votare? .................................................................pag. 28Ci saranno problemi col Catasto terreni? .............................................................................................pag. 28Le strade che hanno lo stesso nome in comuni diversi dovranno essere rinominate? .......................pag. 30Avremo ancora due biblioteche? .........................................................................................................pag. 32Col nuovo comune come saranno gestiti i servizi educativi e le scuole? ............................................pag. 32Le associazioni di volontariato presenti dovranno obbligatoriamente fondersi? ..................................pag. 32Ci sarà un nuovo stemma comunale? .................................................................................................pag. 34Se la maggioranza dei cittadini di un comune vota SI’ e quella dell’altro vota NO, che succede? ......pag. 34Si può votare dall’estero? ....................................................................................................................pag. 36
Cronoprogramma .................................................................................................................................pag. 36Cosa dicono le organizzazioni ..............................................................................................................pag. 36Tabella degli adempimenti a carico dei cittadini o imprese ..................................................................pag. 42L’esperienza dei nostri vicini friulani ....................................................................................................pag. 46
AI CITTADINI DEI COMUNI DI POVEGLIANO E VILLORBA I MIGLIORI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
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I mass media ci hanno abituato a ricevere messag-gi brevi e concetti sintetizzati. Quando si affronta un tema o si mette per iscritto un pensiero, si è
quindi condizionati da questo modo di comunicare.Tuttavia, ci sono occasioni in cui è necessario pren-dersi tutto il tempo e lo spazio che serve per spiega-re, fino in fondo, perché si è assunta una decisione, perché si è scelta una strada. Soprattutto quando questa decisione coinvolge, oltre alla propria, la quo-tidianità di molti.Con pazienza, allora, paragrafo dopo paragrafo, pagina dopo pagina, addentriamoci in questa pubblicazione, perché nelle pagine che seguono sono condensate le ragioni che hanno portato due Amministrazioni Co-munali, i rappresentanti di due Comunità, a proporre un’organizzazione amministrativa diversa rispetto a quella scelta per Villorba e Povegliano durante il re-gno Lombardo-Veneto, meno di duecento anni fa. Nelle pagine che seguono, troverete risposte sem-plici alle domande che negli ultimi mesi sono state poste più frequentemente.Rotto, quindi, un primo dogma: i confini territoriali non sono intangibili ed immodificabili.Così come il nome del comune di in cui si vive. Vil-lorba e Povegliano, infatti, nei secoli hanno subito diverse modifiche, in ragione del territorio che ne inglobava o del tiranno che ne conquistava i luoghi. Entrambe le comunità, fino alla Repubblica Serenis-sima, sono state oggetto di frequenti invasioni ed oggetto di numerose devastazioni. Vediamo allora perché, secondo le attuali ammini-strazioni, i tempi sono maturi per mettere nuova-mente mano alla riorganizzazione territoriale.Rispetto a duecento anni or sono, il sistema della mobilità è decisamente mutato: allora le persone si
spostavano per lo più a piedi, oggi con automobili. Evidentemente, nove o dieci chilometri, la distanza tra le frazioni di Villorba e Povegliano, non può più considerarsi un ostacolo. Analogo ragionamento può svolgersi riguardo le comunicazioni e la trasmissione dei documenti: nell’era dei telefoni portatili e di inter-net, non c’è barriera alcuna. Non paiono più sussi-stere, quindi, quelle ragioni storico-economiche che fino a pochi anni fa avrebbero veramente ostacolato qualsiasi processo di aggregazione territoriale.Consideriamo ora i rapporti che legano amministra-zioni ed enti che uniscono i due Comuni.Da dieci anni, grazie a convenzioni attivate con Casa Marani, gli anziani residenti possono ricevere ospi-talità presso le case di riposo dei due Comuni, così come il servizio di assistenza domiciliare.Da almeno un quinquennio le amministrazioni colla-borano in attività e progetti: il finanziamento pubblico per il restauro dell’Auditorium Mario Del Monaco di Catena, è stato erogato grazie alla richiesta congiun-ta di sussidio da parte dei due sindaci; da molti anni le comunità sono seguite dal medesimo distretto so-cio- sanitario; da due anni alcuni uffici comunali, (uf-ficio tecnico e lavori pubblici), condividono personale e responsabili; gli uffici della Polizia Locale sono, nei fatti, già un corpo unico; le scuole dell’obbligo sono già, sotto la medesima Direzione didattica, un unico Istituto comprensivo.Perché, allora, non cercare di ottimizzare ulterior-mente i servizi che già eroghiamo ai nostri residenti, razionalizzando le strutture comunali, mettendo in comune il personale di cui dispongono i municipi ed eliminando ogni possibile ostacolo al formarsi della scelta politica? In altre parole, perché non tagliare un sindaco, una giunta e un consiglio comunale, se così facendo si può erogare più velocemente ed ef-ficientemente un servizio? Ancora, perché non ope-rare questa scelta, se dalla riorganizzazione e dallo snellimento della Pubblica amministrazione possono emergere risparmi di spesa, da destinare proprio ai servizi che vengono erogati dai Comuni?Queste sono le domande cui abbiamo cercato di dare risposta sottoscrivendo un documento d’intenti nel novembre del 2011, data in cui è stato posto il primo punto fermo al lungo procedimento ammini-strativo in corso.
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Sergio ZappalortoSindaco di Povegliano
Marco SerenaSindaco di Villorba
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PRESENTAZIONE
Il primo tra gli obiettivi che ci siamo posti, allora, è proprio quello della riduzione della spesa per gli or-gani rappresentativi, cioè per i cosiddetti “politici”. Questi costi, nel caso della fusione tra i Comuni di Villorba e Povegliano, sono determinabili con preci-sione: la soppressione di uno dei due consigli comu-nali, di una giunta e di un sindaco, il venir meno di un organo di revisione dei conti e di un segretario comunale, consentono un risparmio di circa 120.000 euro all’anno. E per sempre!.Somme, queste, che possono immediatamente es-sere destinate alle necessità dei cittadini.Dalla riorganizzazione della macchina amministrativa e del personale, possono essere generate molte al-tre prassi virtuose: si possono razionalizzare gli sta-bili a servizio delle attività degli enti (un esempio è il doppione rappresentato dai due magazzini comunali, tra i quali uno in locazione); possono essere gestiti diversamente gli orari di apertura degli uffici di front-office; possono essere erogati in house (facendose-li!) servizi che oggi i comuni acquistano all’esterno, con immediata ulteriore riduzione del dato aggregato di spesa; possono essere gestiti più razionalmente alcuni dipendenti, in quanto molti servizi identici non necessitano di raddoppiare il personale dedicato (ad esempio, gli uffici della segreteria, quelli del persona-le e degli stipendi, quelli della ragioneria). Anche queste economie, per sempre!A questi si aggiungono, poi, dei benefici che oggi non possiamo che definire “irrinunciabili”: se la fusione avrà seguito, i nostri comuni - dal 2014 al 2016 – po-tranno non rispettare le regole connesse al “patto di stabilità interno”; la Regione del Veneto ci erogherà le somme necessarie alla fase di start up del nuovo Ente; lo Stato ha previsto un “premio” per i dieci anni a venire.L’alternativa alla necessità di riorganizzare le mac-chine comunali è solo una: quanto ci costa arresta-re questo processo? e che politica fiscale saranno costretti a perseguire gli amministratori di turno per continuare a mantenere i servizi, conservando i co-muni nelle loro attuali dimensioni e dotazioni?In un’epoca segnata dalle sempre minori disponibilità finanziarie, l’ipotesi di riorganizzazione deve assolu-tamente essere perseguita dalle nostre Amministra-zioni, che – seppur virtuose – hanno negli ultimi anni
subito pesanti tagli lineari, nonchè dovuto rispettare pesanti vincoli imposti dalle assurde ed inique regole imposte dal “patto di stabilità interno”.In un’epoca segnata dal crescente disagio per molti residenti, l’Amministrazione pubblica ha il dovere di abbandonare schemi e consuetudini del passato, per cercare di dare risposte in grado di risolvere problemi contingenti dei cittadini.Che la strada intrapresa sia quella giusta e doverosa, ci viene confermato pure da importanti e scientifici studi redatti recentemente da Enti terzi: l’Associazio-ne Nazionale dei Comuni, l’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, le Università italiane, la Re-gione del Veneto, le Associazioni sindacali e di Cate-goria hanno indicato che per rendere più moderna, efficiente ed economica la Pubblica Amministrazione comunale non c’è altra strada che quella delle aggre-gazioni.Coloro i quali si occupano della vita delle Amministra-zioni locali sanno che lo status quo non è ulteriormen-te sostenibile. Se “piccolo è bello”, è anche vero che “piccolo è costoso”, nel senso che solo sopra una certa dimensione demografica si possono realizzare delle economie di scala tali da consentire l’ottimizza-zione dei servizi erogati ed i risparmi di spesa sperati.La stessa stampa locale, ormai quotidianamente, ci riferisce di iniziative comunali (anche contermini) volte alla gestione associata dei servizi o all’accorpa-mento dei Comuni.La strada, quindi, è certamente tracciata. Senza pos-sibilità di ritorno, se l’obbiettivo è quello della moder-nizzazione del Paese.Abbiamo, quindi, l’opportunità – per primi nella no-stra area geografica – di mettere mano alla vita dei nostri Comuni, consentendo di dare avvio a quella rivoluzione che da anni si richiede alla Pubblica Am-ministrazione.Una volta dato avvio a questo processo, l’iter dovrà necessariamente continuare per consentire all’area contermine alla città capoluogo di svilupparsi e cre-scere con una diversa regia, che dovrà prevedere – oltre al comune di Treviso – altri quattro o cinque realtà comunali capaci di interfacciarsi tra loro, per veramente pianificare e progettare il futuro di noi cit-tadini, secondo le odierne esigenze.
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La scelta di dare corso ad un progetto di fusione tra i Comuni di Villorba e Poveglia-no è la conseguenza , di scelte di collabo-razione tra i comuni attivate già da alcuni anni. I Sindaci di Povegliano e Villorba, uni-tamente a quello di Ponzano Veneto, han-no sottoscritto in data 12 novembre 2011 una dichiarazione di intenti che ha espres-so la volontà di dare avvio ad un processo volto a realizzare forme di collaborazione e di cooperazione intercomunale per attività di interesse comune, secondo i principi di economicità, efficienza ed efficacia dell’a-zione amministrativa. Questa dichiarazio-ne è stata portata all’attenzione dei Con-sigli comunali ed approvata con specifica deliberazione. Poi con deliberazione delle Giunte Comunali è stata definita la proget-tazione del percorso di innovazione orga-nizzativa e si è provveduto ad affidare l’in-carico alla società KPMG Advisory S.p.A. relativamente alla definizione progettuale stessa. Il lavoro prodotto dalla ditta KPMG, sia pure relativamente alla sola prima fase progettuale, ha posto in evidenza benefi-ci e criticità di ciascuna forma associativa prevista dalla legge, giungendo alla conclu-sione che la fusione rappresenta senza dubbio lo strumento migliore per con-sentire maggiore capacità e celerità opera-tiva nell’analizzare i bisogni del territorio e dare risposte adeguate ai cittadini, perché svincolata dalle sovrastrutture che forme associative quali l’Unione o la Convenzione necessariamente comportano: duplicazio-ne di organi, apparati, luoghi di confronto e concertazione. A seguito di questa fase di studio e approfondimento, il comune di Ponzano Veneto ha informato gli altri due comuni sulla necessità interna al suo Consiglio di un confronto. Villorba e Pove-
gliano a metà del 2013, a fronte degli ulte-riori provvedimenti legislativi e normativi nazionali e regionali che impongono uno sforzo non ordinario nelle direzioni del rior-dino istituzionale e del contenimento della finanza pubblica, hanno deciso di procede-re con lo studio di fattibilità del progetto di fusione tra Villorba e Povegliano. Una seria riflessione sulle strategie aggre-gative dei Comuni, deve prendere in consi-derazione la possibilità che, con il riordino delle Province, molte altre funzioni potran-no essere trasferite all’ente comunale. Inoltre, va tenuto presente che le ipotesi di riordino delle Amministrazioni provinciali riserveranno un ruolo strategico solamente ai comuni più demograficamente rappre-sentativi. Va anche considerata la dimensione politi-ca, ovvero il grado di accordo tra gli am-ministratori nel raggiungere l’obiettivo. In questo caso la forte coesione politica e di intenti dei sindaci non può che costituire un presupposto positivo. Come sempre è accaduto nella storia delle istituzioni è più giusto cercare di governare i processi di trasformazione piuttosto che subirli, magari solo perché si è costretti a questo dalla mancanza di risorse e dall’im-possibilità “di fare altrimenti” perché istan-ze superiori impongono scelte obbligate. Per un Comune - soprattutto dopo l’intro-duzione dell’elezione diretta del Sindaco, che gli ha conferito nuove e più ampie competenze - è sempre più urgente addi-venire alla individuazione di forme di orga-nizzazione che gli consentano:• di mantenere e possibilmente sviluppa-
re adeguati livelli di risposta alla doman-da locale di intervento pubblico, pur in presenza di una riduzione continua e co-
Perché si propone la fusione ?
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stante delle risorse disponibili;• di disporre delle migliori e più appropriate
professionalità e competenze, contraria-mente a quanto, giocoforza, avviene nei Comuni di piccole dimensioni dove po-che persone fanno quasi tutte le stesse cose con inevitabili e costosi oneri diretti e, spesso, senza di adeguata specializza-zione ed aggiornamento professionale;
• di far valere maggiormente le comunità amministrate dando loro più ampia voce, potenziandone la capacità di rappresen-tanza e promozione del territorio e dei cittadini che lo abitano.
Oggi, infatti, le comunità locali per affermar-
si nei confronti di analoghe realtà, devono mostrare maggiore capacità di coesione, maggiore affidabilità nell’azione, maggiore autorevolezza e maggiore competenza.È partendo da questi presupposti, assunti quali linee guida, che è stato dato l’incarico di realizzare lo studio di fattibilità e avviato l’iter normativo per richiedere alla Regione Veneto la valutazione del progetto al fine di indire il referendum tra la popolazione per la scelta che dovrà comunque essere tutta politica, e che si concretizzerà nella formula: “fusione si, fusione no”.Maggiori informazioni:www.fusionevillorbapovegliano.it/
Che differenza c’è tra unione e fusione dei comuni?L’unione dei comuni origina ad un nuovo ente, l’Unione, amministrata dalla con-ferenza dei Sindaci. Questo ente dovrà essere dotato di un Presidente, individua-to fra i Sindaci; una Giunta e un Consiglio. L’Unione si dovrà dotare di tutte le struttu-re e del personale per gestire le funzioni che i comuni le affideranno. Con l’Unione, i Comuni aderenti rimarranno in attività con Sindaci, Assessori, Consigli Comunali e tutte le strutture necessarie al loro funzio-namento.Con l’Unione quindi rimarranno i 2 co-muni di Villorba e Povegliano, più ci sarà un nuovo ente. Una specie di condominio dei Sindaci, con tutte le problematiche dei condomini. La fusione dei comuni genera la trasfor-mazione di un certo numero di comuni, in un nuovo unico comune, chiamato ad am-
ministrare il territorio ed i residenti dei co-muni di origine.Con la fusione cesseranno dalla carica gli organi dei precedenti comuni: Sindaci, Giunte e Consigli comunali. Gli organi del nuovo comune saranno un Sindaco, una Giunta ed un Consiglio Comunale, da de-signare con nuove elezioni. La fusione è disposta con legge regionale e prevede, prima della sua approvazione definitiva, un referendum fra tutti i cittadini residenti nei comuni interessati al progetto.
dal campanile al bene comune
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Quali sono i vantaggi economici ? Ci saranno risparmi?SÌ, di due ordini: uno, legato a contributi pubblici statali e regionali, l’altro, a ri-sparmi di spesa strutturali e perpetui.Lo Stato, al fine di favorire la fusione dei Comuni, eroga per i dieci anni successi-vi alla fusione stessa, appositi contribu-ti straordinari, commisurati al 20 % dei trasferimenti erogati loro nell’anno 2010. Nel caso di Villorba e Povegliano, dunque, in caso di fusione saranno disponibili nel prossimo decennio € 7.690.000. Risorse economiche che, in caso contrario, man-cherebbero e non potrebbero essere de-stinate a nuovi servizi e/o alla riduzione del carico fiscale.La Regione, invece, eroga un contributo per sostenere i costi necessari alla siste-mazione logistica (attualmente a bilancio regionale sono disponibili per il 2014 euro 1.300.00), nonché un ulteriore contribu-to speciale che viene quantificato con la delibera di approvazione della legge istitu-tiva del nuovo comune.Un solo comune significa da subito (e per sempre) avere minori costi :• UN sindaco , una giunta, un consiglio
comunale risparmio € 85.000 annuo• UN solo segretario comunale, risparmio
€ 40.000 annuo• UN solo magazzino comunale, rispar-
mio € 18.000 annuo
• UN sola polizza assicurativa rischi patri-moniali, risparmio € 10.0000 annuo
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La fusione, a regime, permetterà ulterio-ri risparmi: • economie di scala si realizzeranno per
gli appalti dei servizi, che saranno di im-porto più rilevante e consentiranno di spuntare prezzi migliori,
• importanti risparmi ci saranno sul pia-no della organizzazione amministrativa, perché scompariranno i doppioni e si semplificherà l’organizzazione,
• diversi servizi che oggi si acquistano all’esterno, potranno essere erogati di-rettamente,
• il turn over dei dipendenti potrà essere gestito meglio.
Inoltre il caso di fusione il nuovo comune sarà svincolato dal patto di stabilità per tre anni. Questo è particolarmente posi-tivo per poter programmare nuove infra-strutture o fare delle importanti manuten-zioni straordinarie sul patrimonio esistente.
Il nuovo Comune sarà un unico soggetto e gli investimenti avverranno dove c’è neces-sità, a prescindere dai vecchi confini.
I finanziamenti derivanti saranno ripartiti in base alle precedenti dimensioni geografiche?
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Finora le fusioni di comuni effettuate in Ita-lia negli ultimi 20 anni sono una decina.Dal 1.1.2014 diventeranno operativi altri 6 nuovi comuni.Ci sono diversi progetti di fusione in cor-so: la regione Lombardia ha deliberato di andare a referendum su 18 progetti che coinvolgono 120.000 cittadini. La regione
Toscana ha effettuato un referendum su 19 comuni per costituire 9 nuovi comuni. In Emilia Romagna in ottobre si sono svol-ti i referendum in 12 comuni per costituire 4 nuovi comuni. In Veneto i progetti sono 14 (coinvolgenti 39 amministrazioni), ed altri sei gruppi di comuni stanno avviando l’iter.
Ci sono altre esperienze di fusione di comuni in Italia o siamo i primi?
L’evoluzione in Italia:
Nel 1861 Nel 2013
7.720 Comuni 8.093 Comuni
Uno sguardo all’estero:
Paese Comuni prima della razionalizzazione
Comuni dopo larazionalizzazione
Germania 24.000 (1970) 11.292 (2013)
Belgio 2.739 (1831) 589 (2013)
Svizzera 3.021 (1990) 2.408 (2013)
Com’è la situazione in Europa rispetto all’Italia?
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Quali saranno i numeri del nuovo comune ?Comuni Superficie
totale (ha) Nuclei familiari
Popolazione Frazioni
Povegliano 1.295 1.997 5.101 3
Villorba 3.059 7.342 18.109 4
Nuovo Comune 4.354 9.339 23.120 7
In sintesi nell’anno 2012 i due Comuni presentano la seguente situazione:POVEGLIANO
Popolazione Famiglie Età media Reddito Medio Tasso di Natalità
5.135 2.000 40,3 anni € 12.113 12,7
VILLORBA
Popolazione Famiglie Età media Reddito Medio Tasso di Natalità
18.004 7.380 43,9 anni € 13.989 7,7
Trend di crescita demografica dell’ultimo decennio Povegliano + 20 %Villorba + 5,8 %
Cittadini stranieri
Povegliano 6,8 %Villorba 8,7 %
NO, entrambi i Comuni verranno sciolti e nascerà un nuovo Comune. Le due comunità di Povegliano e Villorba, così come le 7 frazioni rimarranno intat-te nelle loro specificità e nelle loro tra-dizioni.I Comuni sono solo erogatori di servizi, le
comunità invece sono la storia, le tradizioni, la cultura del territorio. I primi vanno orga-nizzati al meglio, le seconde vanno vissute. Il nuovo Comune avrà due centri ammini-strativi principali (a Carità ed a Povegliano) dove resteranno attive le sedi comunali, con gli stessi servizi.
La fusione abolisce il Comune di Povegliano facendolo diventare una frazione del nuovo comune?
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La sede legale del nuovo Comune sarà nel municipio in località Carità, dove ufficial-mente avranno sede il sindaco, la giunta, il consiglio e il segretario comunale. Rimarrà certamente aperto anche l’attuale muni-cipio di Povegliano, per fornire i servizi di
prossimità ai cittadini, per ospitare alcuni uffici centralizzati e permettere all’ammini-strazione comunale di continuare a svolge-re, anche in questo edificio comunale, par-te della sua attività istituzionale, comprese sedute di giunta ed attività di ricevimento.
Dove sarà la sede legale del nuovo Comune?
FIERA-SELVANA: - Vicolo Zanella, 68 - Treviso - Tel. 0422.422803
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NO, nei comuni di Villorba e Povegliano le tariffe in questo momento sono diverse. Con l’armonizzazione dei costi di esercizio ed erogazione dei servizi, verso il basso, tutti i cittadini nel loro complesso ne bene-ficeranno. Per esempio: a Villorba sono più alte le ta-riffe per l’utilizzo degli impianti sportivi e per il Comune è più onerosa la gestione
dei pasti nelle mense scolastiche, mentre a Povegliano si paga di più per il trasporto scolastico. Proprio l’analisi della tariffa del trasporto scolastico, può fare capire i benefici econo-mici della fusione: a Villorba il trasporto scolastico costa alle fa-miglie 189 euro all’anno, a Povegliano 284. Il costo del servizio a carico del comune di
La fusione è conveniente solo per i cittadini dove le tariffe sui servizi sono piu’ alte?
Quanto pagano ora i cittadini dei due comuni per le principali fonti di tassazione locale?Analisi delle Entrate Tributarie – IMU 2012
Comuni 1a casa Detrazioni Terreni Altri fabbricati
Povegliano 0,44% e 200,00 + e 50,00 per ogni figlio + e 100,00 se i prop. dichiaranosolo redditi da pensione;+ e 100,00 se sono presenti infamiglia invalidi al 100%;
0,20% 0,80%
Villorba 0,40% e 250,00 + e 50,00 per ogni figlio 0,20% 0,76%
Analisi delle Entrate Tributarie – Add. Irpef 2012
Povegliano 0,60% su tutti i redditi
Villorba esente fino a € 10.000, oltre 0,40 %
NO, le aliquote verranno armonizzate, verso le piu’ basse, tanto per le tasse che per i servizi a domanda individuale.
Con il nuovo comune si pagherà di piu’ ?
Il comune unico potrà impiegare risparmi di spesa, finanziamenti erariali e finanziamenti regionali, per allineare le tariffe verso il basso.
Come saranno le tariffe dei servizi, pagheremo di più?
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NO, anzi il progetto di fusione prevede di istituire 2 centri di erogazione (Carità e Povegliano) con maggiori servizi a tutti i cittadini. L’accorpamento degli uffici e il risparmio di personale, permetteranno di aumentare gli orari di apertura al pubblico. In alcuni casi, come per la carta di identità o i certificati, il Comune Unico offre l’oppor-
tunità di fruire del servizio indifferentemen-te nelle varie sedi oltre che via Internet.
NO, si procederà esclusivamente alla riorganizzazione del personale esistente e, tramite la necessaria formazione, ad una sua maggiore qualificazione e specializzazione rispetto ai compiti che gli verranno assegnati.
NO, si ritiene utile precisare anche che, per i primi anni di vita del nuovo Comune, grazie alla riorganizzazione e ottimizzazio-ne del personale, potrebbero generarsi ul-
teriori linee di risparmio anche su questo fronte, ricoprendo i pensionamenti o le mobilità ove effettivamente necessario.
I servizi ai cittadini saranno ridotti rispetto ad oggi?
Si assumeranno nuovi dipendenti?
Si licenzieranno dei dipendenti?
NO, le risorse potranno essere utilizzate per alleggerire la pressione fiscale, per realizza-re nuove opere e istituire nuovi servizi.
Ci sono vincoli di utilizzo sui finanziamenti che verranno da regione e stato?
Villorba nel 2012 è stato di 304.000 euro per 713 utenti, a Povegliano, nello stes-so periodo, al Comune il servizio è costato 105.000 euro per 186 iscritti. Questo si-gnifica che a Villorba il trasporto per alun-no costa 426 euro, mentre a Povegliano costa 564. Unificando il servizio, si otterrà un risparmio pari a 138 euro per 186 utenti, quindi 25.000 euro all’anno, somma mag-
giore rispetto alle minori entrate derivanti all’unificazione della tariffa a carico delle fa-miglie che ammonterebbero a 17760 euro. È poi lecito attendersi che l’appalto del ser-vizio per un numero maggiore di utenti e per un maggior numero di kilometri, abbas-serà ancora il costo unitario per il comune, che potrà spalmare il risparmio diminuendo ulteriormente le tariffe.
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NO, la classe di riferimento è quella dei comuni come Villorba. Anzi, con la fusione si genera anche un risparmio, in ragione del minor numero di incarichi pubblici: un sindaco anziché due (-1), una giunta anziché due (-5), un consiglio comunale anziché due (-16).
Il comune unico potra prevedere nel nuovo statuto la creazione dei municipi o dei comi-tati di frazione. Fermo restando che in un comune che funziona bene, tutti i luoghi sono centrali.
L’identità è viva nella misura in cui i cittadini partecipano alla vita pubblica e sociale e si sentono parte attiva di una comunità, indipendentemente dall’assetto istituzionale. L’i-dentità non è una dote che viene conferita dall’amministrazione.
Aumenterà l’indennità dei nuovi amministratori comunali?
Le frazioni diventeranno sempre più periferiche?
Ci sarà perdita di identità?
quanto costa non fare niente?
Come per la riduzione degli amministratori comunali, vale la regola del “1” per gene-rare risparmi: 1 solo segretario, 1 solo re-visore, 1 solo magazzino comunale, 1 solo software, ecc.
Inoltre la riorganizzazione del personale porterà alla realizzazione di 1 solo ufficio, laddove oggi ne esistono due, con le me-desime funzioni e con relativa dotazione organica: segreteria, personale, ecc.
Se i municipi rimangono due e il numero dei dipendenti resta invariato, dov’è il risparmio?
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Per gli aggiornamenti sulla patente, dal mo-mento che la variazione non dipende da un volontario ed effettivo trasferimento di residenza, non è necessario procedere ad una variazione dell’indirizzo sulla patente di guida. A tale proposito infatti la Circolare Ministero dei Trasporti e della Navigazione 16-09-1994, n. 6916, (richiamata da nume-rosi siti istituzionali in relazione alle conse-guenze della modifica della toponomastica) afferma che “Il Codice della Strada fa obbli-go al proprietario di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ed al titolare di patente di guida, di comunicare, rispettivamente al P.R.A. e alla Prefettura il trasferimento di residenza
perché venga annotato sul documento”. Inve-ce nel caso di variazio-ne dei toponimi in un Comune non si veri-fica, nessun trasferimento di abitazione. È evidente, pertanto, che al cittadino non può essere imposto un obbligo non previsto dalla legge, quale quello di far annotare la variazione di denominazione di una strada, deliberata dall’Autorità Amministrativa. È presumibile d’altra parte, che ogni qualsiasi comunicazione inviata all’interessato con l’annotazione della vecchia denominazione stradale, sarà ugualmente recapitata per un ragionevole numero di anni.
Il Comune nato dalla fusione compie una se-rie di comunicazioni attraverso sistemi infor-matici automatizzati (ad esempio INA-SAIA), il portale dei comuni o via posta elettronica cer-tificata (pec) ai seguenti enti per l’aggiorna-mento delle anagrafiche di loro competenza:Agenzia delle Entrate;Camera di Commercio;INAIL;INPS;ISTAT;
ULSS;Consorzio rifiuti;Catasto;Motorizzazione civile provinciale/Pubblico Re-gistro Automobilistico (P.R.A).;Acquedotto;Azienda del Gas;Enel;Telecom;Poste italiane;Coldiretti;
I titolari di patente di guida e libretti di circolazione dovranno comunicare personalmente le variazioni agli uffici competenti?
Il nuovo comune a quali Enti comunicherà in automatico la variazione del nome del Comune?
EFFETTI
NO, sono uffici periferici di altri enti che nulla hanno a che vedere con il nuovo comune.
Il distretto socio-sanitario, le poste, il comando dei carabinieri della polizia saranno chiusi, trasferiti?
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NO, dal momento che l’aggiornamen-to dell’anagrafe tributaria è automatico, le persone fisiche non devono fare nulla, comprese le comunicazioni ufficiali di va-riazione residenza.Per le persone non fisiche (società, impre-se, ecc.) il procedimento è un po’ più com-
plicato, perché dovrebbero essere i sog-getti ad effettuare una variazione (per via telematica) dei dati. È possibile tuttavia, e verrà attuata, una procedura automatica da concordare fra il Comune e l’ufficio com-petente dell’Agenzia delle Entrate (archivio anagrafico).
Ci saranno problemi con l’Agenzia delle Entrate , relativamente all’anagrafe tributaria?
NO, le carte di identità rimangono valide fino alla loro naturale scadenza.
Le carte di identità devono essere subito rifatte?
Registro delle impreseLa variazione di indirizzo avviene d’ufficio, come confermato dal parere del Ministe-ro dell’Economia e dello Sviluppo prot. n. 0107992 dell’ 8.5.2012 il quale dispone che sarà cura dell’ufficio del registro delle imprese, su indicazione del comune, mod-ificare le relative iscrizioni, a seguito delle variazioni toponomastiche.Se detta variazione viene comunicata dall’impresa interessata, la quale ravvisi un proprio specifico interesse a rendere pubblica con sollecitudine la modifica della toponomastica, la stessa dovrà soggiacere agli ordinari importi previsti per le modi-fiche presentate al Registro delle Imprese.
Registri relativi al settore pro-duttivoI registri per la te-nuta della dello scarico e carico merci, dell’imbottigliamento, bollettari per l’ac-compagnamento dei prodotti vinicoli etc. una volta vidimati non necessitano di vari-azione e sono validi fino al loro completo utilizzo.
Registri IVASono validi fino ad esaurimento.
Partita IVANon deve essere sostituita.
Quali saranno gli adempimenti a carico delle imprese?
NO, Il codice fiscale non subisce alcuna variazione.
Devo cambiare il codice fiscale?
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fusionevillorbapoveglianoCarta di circolazione La circolare del Ministero dei trasporti n. 6916 – 6917/4600 del 16.04.1994 dispone per le carte di circolazione degli autoveicoli (2), motoveicoli e rimorchi intestati ad im-prese il comune rilascerà apposita comuni-cazione da allegare alla stessa. Le certifica-zioni rilasciate non sono soggette a bollo e consentono di evitare i costi di rinnovo dei documenti.
Ricevute fiscali, carte intestateLe imprese cambieranno l’intestazione
delle ricevute e le carte intestate. La solu-zione potrebbe essere quella di applicare un’ etichetta adesiva sull’indirizzo vecchio.
Banche, assicurazioni, società di servizi di telefonia mobile, o società fornitrici di energia elettrica sul mercato libero.Le comunicazioni di variazione dell’indirizzo sono a carico del cittadino. L’adempimento non può essere fatto dal comune perché non è a conoscenza dei singoli contratti in essere.
Per i veicoli intestati ai cittadini dei Comuni oggetto di fusione, non c’è alcun onere spe-cifico di comunicazione (eventuali formalità o interventi sull’archivio PRA saranno gestiti direttamente da ACI).
Bisognerà segnalare le variazioni al PRA?
In entrambi le sedi comunali, perché nessuna delle due scomparirà.
Dove potrò incontrare il Sindaco e gli assessori e i consiglieri?
La modifica della toponomastica non incide in modo pre-ponderante sul catasto, per due motivi:• L’identificazione degli immobili avviene in base all’identifi-
cativo catastale e non in base alla via/civico
Ci saranno problemi con il Catasto terreni?
Per aggiornare la tessera elettorale, il comune invierà una tessera adesiva al domicilio di tutti gli elettori. I cittadini voteranno nelle stesse sedi elettorali.
Cambierà la mia tessera elettorale e dove andrò a votare?
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NO, l’indirizzo riporterà il nome della stra-da, la località, il CAP, il comune e la provin-cia. I Codici di Avviamento Postale (CAP) degli ex territori comunali di origine rimar-ranno gli stessi.In ogni caso per Villorba e Povegliano su un totale di 168, sono circa 10 le vie che han-no la stessa denominazione; CAP diverso e nome della frazione, consentiranno di iden-tificare con esattezza l’indirizzo. A seguito della modifica della toponoma-stica, per mitigare i momentanei disagi che questo comporta, intervengono sia proce-dure d’ufficio da parte del Comune, sia co-municazioni a carico dei cittadini e impre-se, ma molto limitate. Di seguito si indicano gli adempimenti e a chi competono:• Anagrafe, Tributi Comunali ecc.: il Co-
mune registra direttamente la variazione dell’indirizzo in relazione alle attività di propria competenza.
• Patente di guida e Carta di Circolazione: il Comune invia a ciascun residente ul-trasedicenne apposita dichiarazione che va conservata insieme alla patente di guida e alla carta di circolazione, senza necessità di altri adempimenti, come previsto dalla circolare del Ministero dei trasporti 16.09.94 n. 6919 6917/4600. Analogamente, le aziende proprietarie di autoveicoli allegano a ciascuna carta di circolazione copia della comunicazione di variazione inviata dal Comune, conser-
vando a parte l’originale. In tutti i casi, il nuovo indirizzo deve essere obbligatoria-mente dichiarato alla prima occasione di rinnovo o di rifacimento della patente o della carta di circolazione.
• Utenze per acquedotto gas, rifiuti, ener-gia elettrica: il Comune invia comuni-cazione ai rispettivi gestori i quali regi-strano la variazione dell’indirizzo ad ogni effetto, anche nell’emissione delle bol-lette di pagamento. Può esserci disgui-do nel caso l’intestatario dell’utenza non corrisponda ai nominativi dei cittadini re-sidenti o dell’azienda segnalata.
• Utenza telefonica: la variazione dell’indi-rizzo deve essere comunicata dall’abbo-nato al gestore del servizio telefonico.
• Servizio postale: il Comune segnala le variazioni alla sede locale di Poste Italia-ne. Tuttavia, si suggerisce al cittadino e all’azienda che per i primi mesi dalla va-riazione, la comunicazione del nuovo in-dirizzo nell’ambito delle relazioni private o aziendali comprenda, a fianco del nuo-vo indirizzo, quello vecchio tra parentesi nella forma “(ex via)”.
• Servizio sanitario: il Comune trasmette mensilmente all’Azienda Sanitaria i dati aggiornati relativi ai cittadini residenti.
• Camera di commercio e albo delle Im-prese Artigiane: il Comune invia all’Ente camerale copia della medesima comuni-cazione indirizzata alla ditta. L’Ente anno-ta la variazione dell’indirizzo per l’attività
Le strade che hanno lo stesso nome in comuni diversi devono essere rinominate?
• Il catasto è interconnesso con sistemi nazionali di Agenzia delle entrate e Istat, uni-tamente al Portale dei comuni, dai quali è possibile acquisire le informazioni ed i dati, nonché – per alcune informazioni – procedere ad un aggiornamento automatico dei dati.
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fusionevillorbapoveglianodi sua competenza, compreso l’Albo del-le Imprese artigiane, senza alcuna spesa a carico dell’azienda anche se riguarda la sede legale.
• Archivio Provinciale delle Imprese Agri-cole: il Comune invia all’Archivio copia
della medesima comunicazione indiriz-zata al coltivatore diretto o all’azienda agricola.
• Albi Professionali: i liberi professionisti devono provvedere direttamente a co-municare la variazione ai rispettivi Albi.
Innanzitutto va ricordato che le scuole sul territorio di Villorba e Povegliano sono già gestite dalla medesima Direzione scolasti-ca, essendo ricomprese in un unico Istituto comprensivo. Dai sei ai tredici anni, i ragazzi vivono già come un tutt’uno l’amministrazio-ne cui si riferiscono quotidianamente: in que-sto campo, la fusione è già avvenuta.Da qualche anno, vista la bassa natalità e l’innalzamento da parte dello Stato dei para-metri minimi necessari per la composizione degli organici delle classi nelle scuole ele-mentari e medie, in qualche plesso, si fatica a mantenere gli attuali livelli di scolarità. Il
nuovo Comune potrà gestire più agilmen-te questa problematica e governare meglio i servizi scolastici ed educativi che, nel bre-ve periodo, saranno mantenuti e garantiti. In seguito, l’amministrazione che verrà inse-diata dalle prossime elezioni, con le risorse che saranno disponibili, dovrà sviluppare una gestione equilibrata e accurata degli edifici presenti, tenendo conto della natalità, dello stato degli immobili scolastici (anche rispet-to al tema della vulnerabilità sismica) e della volontà di incrementare la qualità dell’offerta formativa e dei servizi educativi, senza esclu-dere l’ipotesi di realizzare strutture ex novo.
Con il nuovo Comune come saranno gestiti i servizi educativi e le scuole?
NO assolutamente, potranno continuare a lavorare nella piena autonomia decisionale e organizzativa. Sicuramente, il percorso di fusione promuoverà una maggiore collaborazi-one e condivisione d’intenti tra le associazioni e, solo se autonomamente lo vorranno, si potrà in futuro arrivare a una loro unificazione.
Con la fusione, anche le associazioni di volontariato presenti dovranno obbligatoriamente fondersi?
funzionare meglio e contare di piu'
Sicuramente il servizio bibliotecario sarà strutturato in maniera da mantenere in ciascun municipio l’attività oggi in essere.
Avremo ancora due biblioteche?
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Il voto referendario sarà espresso sia come dato complessivo, che per ogni singolo Comune. Il risultato sarà valutato dalla Re-gione, che dovrà decidere o meno se pro-mulgare la fusione con una legge regiona-le specifica. Per questo motivo i Comuni, attraverso una delibera dei due Consigli Comunali, hanno posto un vincolo alla Re-
gione nell’interpretazione del risultato re-ferendario chiedendo che la fusione possa avvenire solo se la maggioranza dei citta-dini votanti sul territorio del nuovo futuro Comune (comprendente quindi tutti e due i territori comunali) si esprimerà favorevol-mente.
Se la maggioranza dei cittadini di uno dei due Comuni votasse “No” e quella dell’ altro Comune si esprimesse per il “Sì” che succederebbe?
Il nuovo stemma Comunale è autorizzato dal Servizio di Araldica Pubblica (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio onorificenze e araldica), dopo l’approvazione e la sua definizione deliberata dal Consiglio Comunale ed indicato nello Statuto.
Ci sarà un nuovo stemma comunale ?
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Cosa dicono le organizzazioni
da Confagricoltura Treviso“Nel corso degli ultimi anni le nostre Or-ganizzazioni hanno più volte evidenziato la necessità che le Amministrazioni comunali del nostro territorio attivino una razionaliz-zazione dei loro costi e quindi di esplorare le diverse forme di integrazione dei servizi e, se del caso, di guardare anche alla fusio-ne. Per questo sosteniamo il confronto in corso tra le Amministrazioni di Povegliano e Villorba per la fusione dei due Comuni perché è coerente con il recupero di risor-se per migliorare l’offerta e la qualità dei servizi a famiglie e imprese ad esito del-la razionalizzazione della spesa pubblica.
Oggi, a fronte di un impegno serio e deter-minato delle Amministrazioni di Povegliano e Villorba, il nostro impegno, per il quale chiediamo il sostegno di tutti i cittadini, è di sostenere i due Sindaci, Marco Serena e Sergio Zappalorto, che coraggiosamen-te hanno posto all’ordine del giorno il pro-getto di dare vita a un unico Comune più snello, efficace e vicino alle comunità di riferimento”.
da CNA TrevisoGiuliano Rosolen, direttore della CNA pro-vinciale di Treviso: L’esperienza di Pove-gliano e Villorba è positiva perché concorre alla riorganizzazione territoriale, ottimizza i costi della macchina amministrativa, rende più efficienti i servizi comunali per i cittadi-ni. Occorre sostituire la logica dei confini
È stata effettuata una verifica con la Regione, responsabile del referendum consultivo. Le operazioni di voto si possono effettuare solo presso i seggi del Comune di residenza, pertanto non è previsto il voto espresso all’estero.
Si può votare dall’estero?
CronoprogrammaOTTOBRE 2013• Avvio formale dell’iter di fusione con de-
libere dei due Consigli comunali.
NOVEMBRE 2013• Pubblicazione deliberazioni per 15 giorni:
elettori hanno depositato osservazioni ed opposizioni.
DICEMBRE 2013• Giudizio meritevolezza regionale e deli-
berazione referendum consultivo della popolazione.
GENNAIO - FEBBRAIO 2014• Svolgimento del referendum.
FEBBRAIO - MARZO 2014• Pubblicazione della legge istitutiva del
nuovo Comune.
MAGGIO - GIUGNO 2014• Scioglimento Consigli Comunali di Villor-
ba e Povegliano ed elezione organi del nuovo Comune.
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fusionevillorbapoveglianocomunali con la logica delle funzioni, più adatta a governare la complessità odierna. Bisogna costruire ambiti territoriali ottima-li dove si possa gestire in modo efficiente le funzioni amministrative e i servizi. L’at-tuale giungla istituzionale, con 14 livelli di governo e sovrapposizioni di competen-ze, va drasticamente disboscata. È un’ur-genza di ordine economico che ci spinge nella direzione del riordino della gover-nance territoriale: rendere competitive le istituzioni e la pubblica amministrazione significa incrementare la competitività del sistema-Paese, con benefici immediati su chi produce nel nostro territorio e con un aumento dell’attrattività per gli investitori oggi spaventati dalla farraginosità di leggi e dalla mole di adempimenti.
Da Confcommercio TrevisoAurelio Munari, vicepresidente Ascom-Confcommercio Treviso: Come Confcom-mercio Imprese per l’Italia ribadiamo il nostro appoggio al percorso intrapreso dai sindaci di Villorba e Povegliano, finalizzato alla fusione dei due comuni, nella convinzio-ne che la riorganizzazione territoriale sia un percorso obbligato rivolto al contenimento dei costi, alla salvaguardia e miglioramento dei servizi, al recupero di efficienza; con-sapevoli che la latitanza di un auspicabile intervento di indirizzo e programmazione Regionale non può essere un freno alla na-scita di progetti che nascono direttamente dal territorio; coscienti e nell’auspicio che una dimensione ottimale del progetto in questione richiederebbe la presenza di altri comuni limitrofi.
Da UnindustriaFlavio Sgambaro, Vicepresidente di Unin-dustria Treviso: Abbiamo sostenuto fin dall’inizio il progetto dei Sindaci di Villorba
e Povegliano, Marco Serena e Sergio Zap-palorto, di rafforzare la collaborazione tra i due Comuni fino ad arrivare alla proposta di fusione. Ormai da molti anni la nostra Associazione promuove la cultura delle alleanze, nelle imprese come nell’Ammini-strazione pubblica con l’obiettivo di una mi-gliore e più razionale organizzazione delle risorse per recuperare efficienza e qualità dei servizi ed essere maggiormente com-petitivi e attrattivi di opportunità e investi-menti. Si tratta di un impegno serio e co-raggioso di queste due Amministrazioni e siamo parte attiva presso gli imprenditori e tutti i cittadini affinché vi sia condivisione e sostegno al progetto di dare vita a un unico Comune che sarà ancora più vicino alle co-munità di riferimento.
da ANCIANCI Veneto, Paolo Fortin: Il contributo che ANCI Veneto può dare alla proposta di fusione dei comuni di Povegliano e Villorba parte dall’analisi delle motivazioni che han-no indotto i queste Amministrazioni ad una scelta così coraggiosa. Le principali consi-derazioni sono:• le crescenti difficoltà di amministrare
dovute ai tagli sempre maggiori dei tra-sferimenti Statali e Regionali a fronte di una richiesta di servizi che si fa sempre più pressante;
• la necessità di diventare interlocutori più ascoltati nei confronti di istituzioni (Provincia, Regione e Stato) o organi-smi di gestione di servizi (acqua, rifiuti, etc.) per essere maggiormente in grado di corrispondere i servizi anche quando questi sono gestiti da entità sovra co-munali;
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associata dei servizi, il livello di maggior efficienza ed efficacia lo si raggiunge con una fusione di Comuni.
Queste considerazioni hanno giustamente portato le Amministrazioni Comunali a pro-porre una fusione di Comuni; ANCI Veneto sostiene questo progetto e invita i cittadini ad approvarlo votando SI in occasione del referendum consultivo.
dalle Organizzazioni Sindacali CGIL – Giacomo Vendrame, Segretario Generale Treviso: Subito la fusione tra i due comuni! Le aggregazioni e le fusioni tra Comuni hanno anche le scopo di cre-are delle omogeneità tra macroaree della Marca, eliminare differenze a livello fiscale e di gestione del territorio che ostacola-no la crescita. Il Comune di Villorba ha 18 mila abitanti con una superficie di 30 Kmq, mentre quello di Povegliano ha 5 mila abi-tanti con una superficie 12 Kmq. Il ridimen-sionamento dei livelli istituzionali, in primis attraverso le fusioni dei Comuni, è la strada necessaria per mettere in sicurezza la qua-lità dei servizi, ottimizzare il funzionamento della pubblica amministrazione e rimettere al centro della vita degli enti locali l’efficien-za rispetto alle attese della popolazione, semplificando peraltro tutti i meccanismi decisionali a partire da quelli relativi alle ge-stione del territorio e alla programmazione delle scelte.CISL – Lorenzon, Segretario Generale Bel-luno-Treviso: Nella proposta di fusione tra i Comuni di Villorba e Povegliano abbiamo di fronte due Amministrazioni che di fronte ai problemi concreti sanno guardare lonta-
no e assumersi delle responsabilità. E che hanno il coraggio di chiamare poi – con un referendum – i cittadini a decidere del loro futuro. Il Sindacato Confederale ha preso atto che per i Comuni la crisi si è mani-festata da una parte con una consistente riduzione delle risorse e dall’altra con l’au-mento dei bisogni e delle domande dei cittadini. Questa situazione è strutturale e irreversibile e senza scelte coraggiose ed innovative non può che comportare un au-mento della tassazione o una riduzione del-le prestazioni. Per questo si può ben dire che “Chi si ferma è perduto, chi non cam-bia muore”. E’ una pericolosa illusione cre-dere che basti attendere che “passi la not-tata”, perché il risveglio potrebbe essere molto traumatico. Occorre invece costruire oggi nuove soluzioni, perché “a domande nuove servono nuove risposte”. La dimen-sione comunale deve essere adeguata alle nuove necessità, in ambito nazionale ed internazionale. C’è infatti da tener presen-te che Comuni troppo piccoli non sono più in grado di assicurare ai propri cittadini un futuro di sviluppo e di benessere, ma solo “amministrare il declino”. Questo atteg-giamento lungimirante è quello che hanno adottato le Amministrazioni di Povegliano e di Villorba, avendo il coraggio di sfidare anche qualche impopolarità. Ma l’identità di ciascuno di noi non viene meno quan-do si confronta con quella degli altri, anzi. Solo chi ha un’identità debole ha paura di confrontarsi, perché l’identità è fatta per relazionarsi con gli altri e non per chiudersi in se stessa.
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Patente di guida/ Carta di circolazione autoveicoli(2), motoveicoli, rimorchi
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Passaporto Nessuno(Aggiornamento solo su richiesta
del possessore)
COMUNICAZIONI AD ENTI ADEMPIMENTO/ONERE
Agenzia delle entrate, INPS Nessuno(comunicazione inviata dal Comune tramite la procedura INA SAIA)
ULSS Nessuno(comunicazione inviata dal Comune)
Consorzio rifiuti Nessuno(comunicazione inviata dal Comune)
Gestori pubblici serviziAcquedotto, Enel, Ascotrade, Telecom
Nessuno(comunicazione inviata dal Comune)
Altri gestori (Wind, Vodafone, Enel energia, Edison)
Comunicazione di variazione indirizzo secondo le modalità contrattuali previste
Banche Comunicazione di variazione indirizzo secondo le modalità contrattuali previste
Altre società di servizi (ad esempio: assicurazioni)
Comunicazione di variazione indirizzo secondo le modalità contrattuali previste
insieme si vince
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Registro Imprese Nessuno
Registri di settore Nessuno (validità fino a scadenza)
Registri IVA Nessuno(validità fino a scadenza)
Partita IVA Nessuno
Carta intestata, ricevute fiscali, modifica delle matrici per le etichette dei prodotti
Ogni impresa adegua la propira documentazione alla variazione di indirizzo
Carta di circolazione degli autoveicoli (2),motoveicoli, rimorchi
Nessuno
COMUNICAZIONI AD ENTI ADEMPIMENTO/ONERE
Camera di Commercio, Agenzia delle entrate, INAIL, INPS
Nessuno (variazioni tramite ComUnica)(3)
ULSS Nessuno (comunicazione inviata dal Comune)
Consorzio rifiuti Nessuno (comunicazione inviata dal Comune)
Gestori pubblici serviziAcquedotto, Enel, Ascotrade , Telecom
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Comunicazione di variazione indirizzo secondo le modalità contrattuali previste
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Aut. Tribunale di Ve N. 29 del 29.11.2011
Speciale Fusione Povegliano - VillorbaAnno I - n. 1 - Dicembre 2013Tiratura 10.000 copie
SAN MARTINO. Referendum il giorno dopo: fal-lito il progetto di fusione a tre, i municipi di Val-vasone, San Martino e Arzene si trovano a far fronte, seperatamente, a casse comunali sempre più vuote per il taglio dei trasferimenti degli enti superiori e a opere pubbliche bloccate dal patto di stabilità. Inoltre per i primi due Comuni lo stop alla fusione ha di fatto aperto la campagna elettorale in vista delle elezioni della prossima primavera. Di sicuro nella contesa non ci sarà il sindaco sanmar-tinese Gianpaolo D’Agnolo.I conti. Sono stati gli stessi uffici comunali, nel-lo studio pro fusione realizzato negli scorsi mesi, a fornire i dati del futuro dei tre enti separati. A partire dal 2015, primo anno in cui si sarebbero dovuti trovare uniti, secondo lo studio, somman-do i loro bilanci, Valvasone, Arzene e San Martino al Tagliamento saranno impegnati a ripianare una perdita totale di 390 mila euro, i quali saliranno a 425 mila nel 2016.Il patto. Il no alla fusione impedirà ai tre Comuni di accedere all’esenzione dal patto di stabilità sino al 2017, con lo sblocco di 8 milioni di euro per le opere pubbliche da realizzare sul territorio.Trasferimenti. Sempre secondo lo studio, prose-guirà il calo dei trasferimenti da parte della Regio-ne: sommando i tre Comuni, da un milione 476 mila euro erogati nel 2009 quest’anno si è passa-ti a un milione 138 mila. Regione che, tra l’altro, aveva messo sul piatto 2 milioni e mezzo di euro (tra piano di valorizzazione, contributi straordinari e di accompagnamento) da qui al 2017 in caso di vittoria del sì. Con il no sono sfumati: ai tre Co-muni rimangono soltanto i 30 mila euro utilizzati
per la comunicazione durante la campagna refe-rendaria.I mutui. Lo studio inoltre “fotografa” quale sia l’indebitamento pro capite per i cittadini dei vari Comuni, ovvero quanto incidono i mutui accesi per le opere pubbliche rispetto al numero di abi-tanti: 327 euro a Valvasone, 583 a San Martino e mille 31 euro ad Arzene. Dati al centro di un vivace dibattito durante la campagna referendaria.Le promesse. Con i vantaggi economici derivanti dalla fusione le tre amministrazioni si proponeva-no di eliminare l’addizionale comunale Irpef, ridur-re le aliquote Imu, contenere le tariffe comunali ed estendere la rete di servizi. Servizi che conti-nueranno a gestire come hanno fatto sinora, attra-verso l’associazione intercomunale, a questo pun-to il “piano B” dal quale ripartire. Arzene, secondo quanto dichiarato dal sindaco Lucia Maria Raffin, è pronto addirittura ad avviare nuove convenzioni.Le elezioni. Però prima dovrà attendere l’esito del voto di primavera e scoprire con quali ammi-nistratori dialogherà. Ieri D’Agnolo ha dato il suo addio. «Ringrazio tutti i cittadini di San Martino – ha scritto su Facebook – che si sono recati a vo-tare esprimendo cosi in maniera chiara il proprio pensiero attraverso un impegno diretto. Rivendi-co con orgoglio il fatto di avere dato loro la pos-sibilità di esprimersi su una proposta nella quale, assieme ai sindaci di Arzene e Valvasone, credevo fortemente. La mia stagione di sindaco e ammi-nistratore è (giustamente dopo tanti anni) giunta al termine, ma nessuno potrà mai impedirmi di continuare a lottare per un futuro migliore della nostra comunità».
L’esperienza dei nostri vicini - dal MESSAGGERO VENETO del 3 dicembre 2013
La mancata fusione costa cara ai ComuniSalteranno i 2 milioni e mezzo promessi dalla Regione.
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