Annarosa Racca, Presidente Federfarma · Perché un’Assemblea pubblica • Per aprire una...

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La farmacia, un patrimonio della società italiana Annarosa Racca, Presidente Federfarma

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La farmacia, un patrimonio della società italianaAnnarosa Racca, Presidente Federfarma

Perché un’Assemblea pubblica

• Per aprire una discussione pubblica sul futuro della farmacia italiana in vista di passaggi fondamentali per dare concretezza a un nuovo ruolo della farmacia all’interno del SSN, tra i quali:Il rinnovo della convenzione farmaceutica nazionaleLa definizione di una nuova governance della spesa farmaceutica

Gli obiettivi dell’incontro di oggi

• Presentare le valutazioni e le proposte delle farmacie sui temi di maggiore attualità

• Far conoscere meglio la realtà della farmacia italiana, le sue specificità, le iniziative promosse per migliorare costantemente il servizio offerto alla collettività

Una realtà conosciuta in modo parziale

• Non sono adeguatamente conosciuti il vero ruolo della farmacia nella dispensazione del farmaco e il suo impegno sul fronte sociale

• È un mondo complesso, articolato, basato su una normativa molto dettagliata

• Ci sono interventi di disinformazione da parte di chi punta a screditare la farmacia per far crescere i propri profitti

La farmacia vera …

• … non è quella che vogliono far credere i suoi avversari

• … è quella che conoscono e apprezzano i 4 milioni di cittadini che ogni giorno entrano in farmacia per avere: farmaci servizi consigli informazioni 

La farmacia è…

• … un patrimonio del nostro Paese• ... una rete di presidi territoriali e di professionisti che ogni giorno svolge in silenzio e con spirito di sacrificio il proprio servizio alla collettività, dalla grande città al piccolo centro rurale

Il giorno dell’orgoglio professionale

• Per i Colleghi oggi deve essere anche il giorno dell’orgoglio professionale, il Pharmacy Day

• Dobbiamo tutti sentirci fieri dell’impegno che quotidianamente mettiamo a disposizione della collettività

• Dobbiamo essere orgogliosi del valore aggiunto che garantiamo al nostro Paese

Abbiamo commesso un errore

• Abbiamo comunicato troppo poco• Non abbiamo fatto conoscere il nostro lavoro, quello che la farmacia significa per i malati cronici, gli anziani, le persone sole:LA FARMACIA È UN PUNTO DI RIFERIMENTO SEMPRE ACCESSIBILE, ANCHE SOLO PER  UN 

CONSIGLIO, SENZA DOVER NECESSARIAMENTE COMPRARE QUALCOSA

I numeri della farmacia

• 18.200 piccole imprese professionali che presto diventeranno oltre 20.000

• 70.000 addetti, di cui 50.000 laureati, professionisti della salute che dispensano farmaci, prodotti e servizi, ma anche una consulenza gratuita sulla salute

• Il settore dà lavoro complessivamente, con l’indotto, a oltre 100.000 persone

L’informatizzazione come strumento di trasparenza e efficienza del sistema

• La farmacia ha puntato sull’informatizzazione per rendere più trasparente ed efficiente il servizio: ricetta elettronica trasmissione dati ricette SSN trasmissione dati scontrini per 730 precompilato

La forza della rete

• Le farmacie costituiscono una rete articolata e efficiente che produce salute, sviluppo, cultura, innovazione

• Una rete che si è messa in gioco e ha ampliato gli orari, i servizi, aiuta le persone a risparmiare, praticando sconti e diffondendo i farmaci equivalenti (campagna #ioequivalgo)

Un settore da valorizzare per far crescere il Paese

• Siamo una rete di piccole imprese, apparteniamo a quella classe media di professionisti che non va distrutta, ma valorizzata se si vuole far crescere il Paese e aumentare il benessere delle persone

• Abbiamo investito nella nostra attività per dare un servizio sempre più efficiente (piattaforme digitali, Carta dellaqualità)

Un impegno da tradurre in un processo strutturato

• Il nostro impegno a favore del benessere e dello sviluppo del Paese è evidente e convinto

• Perché questo impegno si traduca in un processo strutturato e organico di potenziamento del servizio farmaceutico non chiediamo vantaggi, né privilegi

• Chiediamo che si dia attuazione a norme di legge già vigenti

Le nostre richieste

La prima richiesta è: rinnovare la convenzione con il SSN, scaduta nel 1998• La convenzione è scaduta nel 1998, il mondo da allora è cambiato profondamente

• Com’è possibile che il rapporto con il SSN sia definito da regole così vecchie?

Presa in carico del malato cronico• Sin dall’inizio degli anni ’90 si cercano nuove forme organizzative

per la presa in carico dei pazienti cronici, tuttavia ad oggi nonesiste un modello unico e integrato su tutto il territorionazionale

• L’esigenza è generata dalla sempre maggiore incidenza dellemalattie croniche, dovuta principalmente all’invecchiamentodella popolazione e alla cronicizzazione delle malattie

• A livello programmatorio si assiste infatti all’adozione di modellieterogenei, con strutture e processi differenziati, anche se tutticon l’obiettivo di creare un sistema integrato di diagnosi, cura eassistenza, che si adatti ai bisogni della popolazione paziente.

• Per rispondere a tale esigenza è necessario che si evolva da unaprogrammazione a SILOS verso una programmazione integratache abbia come obiettivo:ilMIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’DELL’ASSISTENZA

L’innovazione farmaceutica• L’innovazione farmaceutica sta portando il sistema sanitario ad 

affrontare sfide sempre più difficili nel garantire:ACCESSO ALLE CURE  + SOSTENIBILITA’ ECONOMICA + EFFICIENZA ORGANIZZATIVA

• L’aspetto rilevante fa riferimento alla necessità di creare un modello di coordinamento e sinergia tra i differenti stakeholder del SSN a tal punto da permettere, attraverso tale sinergia, di promuovere un miglioramento continuo nell’assistenza sanitaria

• Se negli scorsi 2 decenni molte posizioni ideologiche miravano a smantellare l’assetto della distribuzione del farmaco in Italia per quanto riguarda il canale convenzionato, oggi tutti gli stakeholder del SSN si rendono conto che questo non è più pensabile. 

• Infatti, con il suo operato, la Farmacia è riuscita a divenire uno stakeholder fondamentale del SSN, facendosi carico, sempre di più, di servizi rivolti al paziente e al sistema

Spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera

Governo della spesa

• La spesa farmaceutica territoriale è stata governata inmaniera efficiente in termini di spesa, nell’ottica del SSN.

• Il governo della spesa farmaceutica territoriale è statopossibile anche grazie alla capacità delle farmacieterritoriali di poter fornire dati puntuali sulle vendite

• In sanità il dato diventa il benchmark di primariaimportanza nel momento in cui si determina una misuradi razionalizzazione della spesa al fine di abbattere l’usoinappropriato di risorse valutandoal meglio l’innovazione

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Il sistema dei tetti di spesa si è evoluto nel tempo, come pure i meccanismi di ripiano

FONTE LEGISLATIVA

TETTO SPESA TERRITORIALE

TETTO SPESA OSPEDALIERA

TOTALE SPESA FARMACEUTICA

L. 405/2001 (art.5)

13,0% ‐ 13,0%

L. 326/2003 (art.48)

‐ ‐ 16,0%

L. 222/2007 (art.5)

14,0% 2,4% 16,4%

L. 77/2009 (art.13)

13,6% 2,4% 16,0%

L. 102/2009 (art.22)

13,3% 2,4% 15,7%

L. 135/2012 (art.15)

13,1% 2,4% 15,5%

L. 135/2012 (art.15)

per 2013 e tutt’ora in vigore

11,35% 3,5% 14,85%

L’evoluzione dei tetti di spesa L’evoluzione del pay‐back

Legge 27 dicembre 2006, n.96 (Legge

Finanziaria 2007)

Introduce il pay back sulla spesa farmaceuticadei farmaci classificati in fascia A e H e permettealle aziende farmaceutiche di chiedere all’AIFA lasospensione della riduzione dei prezzi del 5% afronte del contestuale versamento in contantidel relativo valore su appositi conti correntiindividuati dalle Regioni

Decreto Legge 159/2007, art. 

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Introduce meccanismi di ripiano a carico delleaziende, per lo sforamento della spesaterritoriale e meccanismi di ripiano a carico delleRegioni, per lo sforamento della spesaospedaliera.

L. 135/2012, art. 15

Introduce per la prima volta il meccanismo delpay back della spesa farmaceutica ospedaliera acarico delle aziende farmaceutiche. È posta acarico delle aziende farmaceutiche una quotapari al 50% dell'eventuale superamento del tettodi spesa a livello nazionale.

Evoluzione dei tetti di spesa

La spesa ospedaliera• La governance della spesa farmaceutica ospedaliera è statatravagliata sin dal 2007 (anno del primo tetto di spesa ad hoc)

• La spesa farmaceutica ospedaliera non ha purtroppo riferimentichiari in termini di volumi di vendita, dal momento che la raccoltaregionale di questi dati si poggia su criteri e sistemi nonomogenei, e questo comporta una variabilità di dati su baseaggregata che non permettono al Governo Centrale di ottenere lastessa efficacia nelle misure di razionalizzazione delle risorse

• I calcoli dei ripiani sono spesso di difficile imputazione e questoporta necessariamente a una penalizzazione della ricerca ininnovazione, come pure a un ritardo nell’accesso all’innovazione daparte di tutti i cittadini italiani,in maniera uniforme

Evoluzione dei canali distributivi• Le Farmacie convenzionate hanno già dato prova, negli anni, di evolversi

e fornire al SSN soluzioni che permettono all’intero sistema di diventarepiù efficiente e fornire migliori servizi al cittadino paziente

• A fronte della necessità delle strutture sanitarie di un maggioremonitoraggio del percorso terapeutico del paziente, le Farmacie hannocostituito un canale ad hoc: la distribuzione in nome e per conto

• La DPC determina benefici per il SSN e i pazienti, in quanto permette: alle strutture sanitarie di monitorare in maniera efficace il paziente nel suo

ciclo terapeutico alla dimissione ospedaliera al cittadino di poter ottenere il farmaco agevolmente, attraverso la rete

capillare delle farmacie convenzionate al SSN di risparmiare risorse perché limita gli aggravi organizzativi e di

gestione del personale derivanti dall’ampliamento del servizio offerto dalleproprie farmacie interne

Farmaci ospedalieri(H+C)

Distribuiti dagli ospedali

(distribuzione diretta)

Distribuiti dalle farmacie del territorio (distribuzione per nome e per conto)

PHT

I costi di acquisto, distribuzione, amministrazione, gestione magazzino, ecc.risultano pari a circa il 30 per cento della spesa sostenuta dalla Asl perl'acquisto dei farmaci

La DPC: un passo in più verso l’assistenza al paziente

Farmacie da sempre orientate all’efficienza nella distribuzione del farmaco

• I costi sostenuti dalle ASL per la distribuzione diretta vanno adaggiungersi al costo di acquisto del farmaco e potrebbero vanificare ilvantaggio che la ASL ha di pagare i farmaci a un prezzo minore

• La distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie del territorio nascecon l’obiettivo di: garantire la continuità assistenziale;monitorare l’appropriatezza di utilizzo di determinati medicinali agevolare l’accesso ai medicinali da parte di specifiche categorie

di pazienti salvaguardare la gestione finanziaria del sistema sanitario

nazionale, mediante il contenimento dellaspesa farmaceutica.

Distribuzione e monitoraggio della spesa

• Il ruolo della farmacia è centrale per il monitoraggio dellaspesa farmaceutica.

• La trasparenza dei dati è supportata dal protocollo sottoscrittotra le farmacie pubbliche e private e AIFA per cui le farmacieforniscono mensilmente ad AIFA dati relativi:

• ai consumi• agli importi dei ticket e delle quote di compartecipazione• alle trattenute in favore del SSN• altri dati relativi a farmacie succursali

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Approvato in Commissione Bilancio del Senato, per il 2015 e il 2016, l’emendamento che esclude dal tetto nazionaledella spesa farmaceutica territoriale le risorse per finanziare l’erogazione dei farmaci innovativi, ad eccezionedell’ammontare eccedente annualmente il fondo per gli innovativi

«Con l’approvazione in Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento sulFondo farmaci innovativi si fa un decisivo passo avanti per garantire le cure amigliaia di pazienti di epatite C e di altre gravissime patologie. […] In virtù di talenorma si conferma l’indirizzo di Governo e Parlamento, nel senso che la spesa per ifarmaci innovativi, spesso salva vita, deve essere garantita, a prescindere dalrispetto del tetto nazionale della spesa farmaceutica»

Beatrice LorenzinMinistero della Salute, 18 novembre 2015

«Valutiamo positivamentel'inserimento nella legge distabilità della norma chesvincola il Fondo per ifarmaci innovativi dal tettodella spesa farmaceuticaterritoriale, nel quale rientrasolo l’eventuale eccedenza dispesa rispetto ai 500 milioniannui del Fondo per gliinnovativi. È una misura presanell’interesse dei malati»

Annarosa RoccaPresidente di Federfarma

20 novembre 2015

«L’approvazione dell’emendamento che istituisce il fondo per i farmaci innovativipremia gli sforzi fin qui fatti dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e dalGoverno per trovare le risorse e garantire ai cittadini l’accesso all’innovazionefarmaceutica. E questo è fonte di soddisfazione e segno di grande responsabilitàsociale, che un Paese come l’Italia deve sempre avere. […] Resta comunque acarico delle imprese il possibile sforamento del fondo, imprese che sono giàgravate da ingenti misure di payback sullo sfondamento di tetti di spesapalesemente sottostimati»

Massimo ScaccabarozziPresidente di Farmindustria

(Aboutpharma, 19 novembre 2015)

Fondo farmaci innovativi

Il ruolo della farmacia nella distribuzione di tutti i farmaci SSN

• L’apporto della farmacia del territorio in termini di servizi (sempre più ampi) e di capacità di raccolta e distribuzione di dati, ha arrecato innumerevoli benefici al SSN

• L’innovazione dei farmaci che oggi sperimentiamo ha un impatto importante anche sulle modalità di somministrazione, tale da rendere la distribuzione di farmaci per patologie importanti non più con stretta necessità di somministrazione in ambiente ospedaliero. 

• Considerando ciò, e a fronte di una capacità della farmacia del territorio di poter tracciare e fornire dati chiari al SSN in riferimento alla movimentazione dei farmaci, oltre che di fornire un servizio efficiente nella distribuzione, è venuto il momento di riconoscere e valorizzare il ruolo della farmacia del territorio nella distribuzione di tutti i farmaci a carico del SSN che non richiedono particolari cautele in fase di somministrazione 

Il ruolo della farmacia nella nuova governance

• In questo modo si darebbe concreta realizzazione a un modellodi farmacia perfettamente integrata nel SSN

• La farmacia, infatti, si rivolge non più al solo paziente ma anchealle strutture di erogazione dei servizi sanitari e sociali pubbliche,garantendo la PRESA IN CARICO DI UN TRATTO SEMPRE PIU’AMPIO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL FARMACO

• Offre al cittadino e alle strutture pubbliche l’efficienza di unastruttura privata e la massima funzionalità nella distribuzione,con regole chiare e uniformi su base nazionale

• Garantisce la presa in carico del paziente attraverso la fornituradi servizi ad hoc come la distribuzione dei farmaci a domicilio peri pazienti più bisognosi, l’intermediazione culturale per lapopolazione paziente immigrata,il servizio H24, servizi di monitoraggiodi parametri vitali e consulenza medica

Il ruolo della farmacia nell’erogazione dei presidi di assistenza integrativa

• Anche in questo caso è necessario superare le prese di posizione ideologiche e il mantra delle gare al massimo ribasso

• Bisogna considerare non solo i prezzi, ma anche la qualità dei prodotti e le modalità di consegna ai cittadini

• La farmacia, grazie ai sistemi di monitoraggio digitali (WebCare) garantisce trasparenza, qualità e costi contenuti

L’erogazione di nuovi servizi

• La convenzione farmaceutica nazionale è lo strumento individuato dal Legislatore per definire le modalità di erogazione dei nuovi servizi in farmacia in regime di SSN e la relativa remunerazione

• L’obiettivo è mettere a disposizione delle Regioni un pacchetto di prestazioni cui attingere per migliorare il servizio, riducendo i costi

La governance della spesa farmaceutica

• Dalle Regioni sono venute proposte che non tengono conto dell’impatto positivo che un maggiore, ma corretto, ricorso al farmaco può avere sulla spesa e sulla crescita del Paese

• La stessa proposta di un tetto solo per la farmaceutica convenzionata appare unicamente volta a comprimere tale voce di spesa

• Nella stessa direzione vanno le gare pubblicheper l’acquisto di farmaci di fascia A

È necessario cambiare registro

• Bisogna realmente puntare sul territorio• In quest’ottica Federfarma ha siglato un protocollo di intesa e collaborazione con FIMMG

• Intorno al nucleo forte costituito dai presìdi dell’assistenza territoriale, mmg e farmacie, bisogna costruire la sanità del futuro, investendo sul farmaco e sullaprevenzione

Le proposte   1

• Ripristinare uno standard quanto più possibile omogeneo su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda le modalità di erogazione di farmaci, prodotti e servizi sanitari, in linea con quanto previsto dalla riforma costituzionale

• Fare chiarezza nelle competenze di Stato e Regioni consentirebbe di superare una diversificazione che penalizza i cittadini e gli operatori sanitari

Le proposte   2

• Valorizzare la farmacia come presidio integrato nel SSN e deputato alla distribuzione di tutti i farmaci a carico del SSN, con l’esclusione di quelli che richiedono cautele in fase di somministrazione

• È venuto il momento di riconoscere e valorizzare il ruolo della farmacia come HUB di riferimento per la distribuzione dei farmaci SSN

Le proposte   2

Considerare la farmacia come un hub dei servizi distributivi consentirà di:• ridurre le barriere all’accesso dei farmaci, migliorando l’aderenza alle terapie

• rendere omogenei i dati su tutti i farmaci distribuiti

• migliorare il governo della spesa farmaceutica complessiva

• ridurre la frammentazione regionale nell’accesso al farmaco

Le proposte    3

• Investire della farmaceutica convenzionata proprio per garantire l’erogazione di medicinali innovativi

• È necessario superare il sistema dei tetti rigidi a favore di un sistema di vasi comunicanti, le cui voci possono essere modulate entro il limite complessivo del finanziamento del SSN

Le proposte   4

• Reinvestire nel servizio farmaceutico almeno parte dei risparmi generati dalla farmacia

• Una parte di tali risorse potrebbe essere destinata a progetti volti a potenziare l’assistenza ai pazienti cronici nell’ottica di migliorare l’aderenza alle terapie e ampliare la gamma dei servizi offerti, con l’obiettivo di ridurre i costi complessivamente sostenuti dal SSN

Le proposte   5• Procedere alla definizione dei requisiti e della remunerazione per l’erogazione di servizi aggiuntivi rispetto alla dispensazione del farmaco

• È necessario superare il rigido criterio della certificazione preventiva dei risparmi che, se applicata alla lettera, impedirebbe l’affidamento alle farmacie di servizi innovativi 

Le proposte   6

• Far sì che le norme contenute nel DDL Concorrenza tengano conto della specificità delle farmacie, la cui finalità è tutelare la salute delle persone in attuazione dell’art. 32 della Costituzione

• Per questo motivo ci siamo opposti alla vendita di farmaci con ricetta al di fuori della farmacia: questo significherebbe ridurre le garanzie a favore dei cittadini e mettere a rischio l’efficienza e la capillarità delle farmacie

Le proposte   6

• Nell’ansia di liberalizzare, in questi anni, si sono cancellate norme essenziali per garantire il buon funzionamento del servizio farmaceutico e si sono introdotte norme dannose

• Chiediamo l’intervento del Governo per consentire alle farmacie di svolgere al meglio il proprio lavoro al servizio della collettività

Dalle farmacie un duplice segnale

1. Vogliamo esprimere la disponibilità e l’impegno delle farmacie a fornire un servizio sempre più rispondente ai bisogni della popolazione e aderente alle linee guida di politica sanitaria ed economica di Stato e Regioni

2. Chiediamo alla Parte pubblica di sfruttare la nostra disponibilità e di guardare al mondo della farmacia non come a una voce di costo da comprimere, ma come uno strumento di salute e di risparmio

Necessario un cambiamento culturale

• Si tratta di un grande cambiamento culturale fondamentale per costruire una sanità nuova, adeguata a un Paese che sta crescendo e vuole guardare la futuro, puntando su innovazione, prevenzione, professionalità

• Le farmacie sono pronte ad accogliere questa sfida

• Aspettano risposte concrete

Grazie per l’attenzione

Annarosa RaccaPresidente Federfarma