Animali Informa luglio 2011

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Un caro Grazie a tutti coloro che con articoli e foto hanno contribuito a questa edizionedella nostra Rivista.Ciò gratifica il costante impegno nel redigere i testi, nell’ampliare la distribuzione sulterritorio, e nella fiducia che gli inserzionisti hanno riposto in Animali Informa.E’ stata anche distribuita nelle manifestazioni canine della nostra zona, e di alcunelocalità montane a breve distanza dalla provincia di Varese.

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Ed eccoci nel 2011…. La nostra Rivista ha aggiunto una nuova edizione, quindi da quest’anno usciremo con un numero a Marzo, uno a Luglio ed infine uno a Novembre. La distribuzione raggiungerà anche la provincia di Milano Nord, oltre a Varese e Como.

É stata introdotta una sezione per gli allevatori ed uno speciale sul mondo dell’ip-pica, dal quale potremo aumentare le nostre conoscenze sui cavalli, animali che affascinano…Chi di noi non ha provato un’emozione di gioia e libertà, vedendo le immagini di un cavallo che, libero, corre in una prateria?

Con questa bellissima immagine, un saluto a tutti i lettori!

Marzo 2011

Il direttore Cinzia Crespi

EDITORIALE

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DIRETTORE RESPONSABILECrespi Cinzia

REDAZIONEPremoli Gianluigi

PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONEJakeline Garrone

Francesca Cariglino

[email protected]. 0331 48 21 80 via Roma, 10

21053 Castellanza

HANNO COLLABORATO:AIDAA Associazione Italiana Difesa

Animali e AmbienteCasarini AlbertoDagnino Barbara

dott. Cristiano Colombodott. Mauro Vasconi

dott.ssa Chiara Zoccatellidott.ssa Donata Bianchidott.ssa Paola Bolognadott.ssa Patrizia Arrighidott.ssa Simona Rivolta

Cristian SimonePaola Viero

STAMPAALFAPRINT SNCvia Bellini, 24

21052 Busto Arsizio (VA)

DISTRIBUZIONEgratuita presso studi veterinari

e negozi di settorein abbonamentopresso privati

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ANIMALI INFORMA N. 07/09 DEL 03/04/2009

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L’ALANO

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14CUCCIOLI:COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO?

16HORSE AMBULANCE

22DEL NONNO MI FIDOOPERAZIONE SVUOTA CANILI, UN NONNO UN CANE

34I PIPISTRELLI

36LE PIANTE IN ACQUARIO

40IL PROGETTO PRO-ITTIO

44CENNI DI FLORITERAPIA

48I CACATUA

56TRATTA DI CUCCIOLI

57ELENCO VETERINARI VARESE

58-59ELENCO VETERINARI GALLARATEE BUSTO ARSIZIO

60-61-62ELENCO VETERINARI MILANO E COMO

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Roma (16 Marzo 2011) È senza ombra di dubbio

il cavallo, l’animale simbolo dell’unità d’Italia. E per

questo AIDAA lo ha nominato come animale che possa

rappresentare ufficialmente l’Unità d’Italia. Molti sono

gli animali che possono ambire per il loro ruolo

e per la loro natura ad assurgere al ruolo di

“animale simbolo” dei 150 anni della nostra

Italia, ma il cavallo è quello che maggiormente ha partecipato

direttamente alle diverse azioni a partire dalle campagne belliche per l’unità

d’Italia. Del resto non è un caso che tutti gli affreschi che riproducono l’incontro

di Teano (che in realtà si è svolto a Caianiello) tra il nuovo re d’Italia Vittorio

Emanuele II e Giuseppe Garibaldi riproducano i due padri della patria in groppa ai loro

cavalli. I cavalli erano i mezzi di trazione dei pezzi di artiglieria e di trasporto di uomini e

vettovaglie dell’esercito di Cialdini che attraversò gli Stati Pontifici per ricongiungersi con

i garibaldini che avevano conquistato il regno delle due Sicilie. I cavalli furono gli animali

che accompagnarono i garibaldini nella loro avanzata dalla Sicilia fino a Napoli e che

accompagnarono sull’altro fronte la ritirata dell’esercito Borbonico. E il cavallo è stato

considerato il primo e più importante animale assoluto nelle operazioni belliche fino ad

almeno la seconda guerra mondiale quando migliaia di cavalli morirono insieme ai loro

cavalieri nella campagna di Russia. “Oggi per fortuna i cavalli non servono più per fare la

guerra” ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma non possiamo dimenticare

il ruolo che hanno avuto nelle vicende dell’Unità d’Italia e per questo abbiamo voluto

nominare il Cavallo come animale simbolo dei 150 anni d’Italia. Proprio perché il cavallo

è un animale simbolo serve oggi un importante passo in avanti

nella sua tutela, da qui il nostro appello alle au to r i tà

in quanto in questo centocinquantesimo

anniversario della nascita dell’Italia si arrivi

a dichiarare il cavallo quale animale di

affezione paragonandolo nei diritti agli altri

animali di affezione quali i cani ed i gatti”.

COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente

IL CAVALLO NOMINATO ANIMALE SIMBOLO DELL’UNITA’D’ITALIA.

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COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente

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L’alano è una razza canina co-

nosciuta per la sua taglia gi-

gante e il carattere gentile. Il

suo muso è simile a quello del

molosso, con testa stretta, oc-

chio sceso, labbro abbondan-

te e pendente, stop marcato

e orecchie tradizionalmente

amputate in modo che venis-

sero portate dritte e appuntite,

anche se ora sono molto più

diffusi gli alani con le orecchie

integre a seguito delle varie

ordinanze degli ultimi anni con-

tro la conchectomia; i membri

di questa razza sono in genere

apprezzati come efficienti cani

da guardia e da caccia ma

sono principalmente cani da

compagnia per la loro innata

sensibilità e mancanza di ag-

gressività. Gli Alani sono, insie-

me agli Irish Wolfhound, tra le

razze canine più alte; nel 2007

un cane di questa razza venne

proclamato il cane più alto del

mondo con ben 107 cm di al-

tezza al garrese.

In molti paesi viene chiamato Great Dane o

Gran Danese, nulla di più sbagliato al momento

che l’alano è di nazionalità tedesca. L’equivoco

nasce da una tavola disegnata dal naturalista

francese George Buffon, che denominò appunto

questo cane come Grand Danois (alcuni ritengo-

no che l’errore fu causato dalla grande diffusio-

ne che la razza ebbe in Danimarca).

La nazionalità tedesca della razza venne codi-

ficata in un primo momento nel 1878 a Berlino,

quando un gruppo di allevatori decise di catalo-

gare sotto il nome di Deutsche Dogge (Mastino

Tedesco) diversi gruppi di cani dalle caratteri-

stiche molto simili provenienti dalla regione sud

occidentale della Germania, e successivamente

nel 1880, quando fu redatto il primo standard,

e nel 1888 quando venne fondato il Deutsche

Doggen Club.

Il nome alano usato in Italia venne adotta-

to ufficialmente nel 1920: si ritiene infatti che i

Deutsche Dogge discendano dai cani giunti in

Europa probabilmente nel IV secolo al seguito

dei guerrieri sciiti Alani, o Alaunt. I cani Alaunt non

persero questa loro vocazione belligerante fino

al tardo Medio Evo, quando ne fu evidenziata la

grande attitudine alla caccia.

Divennero così cani da caccia agli animali sel-

vatici, specialmente al cinghiale (per questo era-

no chiamati saupacker, cacciatori di cinghiali),

ma anche al cervo e all’orso. Cacciavano quasi

sempre in muta, con le orecchie tagliate per evi-

tare di venire feriti dalla preda afferrata con le

potenti mascelle, non per ucciderla ma per trat-

tenerla in attesa dei cacciatori. Poiché la tecni-

ca di caccia consisteva nell’inseguimento al fine

di stancare la preda, alcuni studiosi sostengono

che, per associare alla resistenza una maggiore

velocità, l’alano sia stato incrociato con il le-

Brevi cenni storici

Allevamento degli

Allisonblu

di Casarini Alberto e

Dagnino Barbara

L’ALANO

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vriero. Il suo essere stato cane da guerra, lo

faceva eccellere, oltre che nel combattimento e

nella lotta, anche come difensore del padrone,

attento custode degli interni dei castelli e delle

case dei nobili. Le sue qualità di guardiano, pro-

trattesi fino ai giorni nostri, presero rapidamente

il sopravvento sia perché, anche per il suo pelo

corto, preferiva il calore del focolare al freddo

inverno mitteleuropeo, sia per il suo aspetto par-

ticolarmente bello ed elegante che, dal rinasci-

mento in poi, lo fece diventare il cane di moda

della nobiltà europea, che lo voleva accanto a

sé nelle proprie case.

Il nuovo standard è in vigore dal 2001 e man-

tiene sostanzialmente le stesse indicazioni del-

lo standard precedente tranne che che per la

nuova disposizione in merito alle orecchie che

dovranno essere “naturalmente ricadenti” e dun-

que non potranno più essere tagliate Il secon-

do inserimento nello standard ufficiale riguarda il

mantello Platten Larghe pezzature nere su man-

tello bianco, che verranno giudicati insieme ai

neri e ai tigrati.

Standard F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale)

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Classificazione F.C.I.

Gruppo:II (cani di tipo pinscher e schnauzer,

molossoidi, e bovari svizzeri)

Sezione: 2.1 (molossoidi tipo mastino)

Standard: n. 235 del 13/03/2001 (en / fr)

Nome: Deutsche Dogge

Tipo: Molossoide

Origine: Germania

Altezza al garrese: almeno 80 / 85 cm. i

maschi e 72/75cm. le femmine

Altezza e peso

L’altezza al garrese di questi magnifici ani-

mali deve partire da un minimo di 80 cm

per i maschi e da un minimo di 72 cm per

le femmine. Il peso forma dovrebbe man-

tenersi tra i 70/90 kg nei maschi e tra i

60/70 kg nelle femmine, ovviamente è fon-

damentale che il suo rapporto con la statu-

ra sia proporzionalmente corretto.

ELFO DEGLI ALLISONBLU (18 MESI)

Accoppiamenti consentiti tra le varietà di

mantello:

Questi sono gli accoppiamenti consentiti:

fulvo X fulvo

fulvo X tigrato

tigrato X tigrato

tigrato X fulvo

arlecchino X arlecchino

arlecchino X nero da arlecchino

arlecchino X nero da nero

nero da arlecchino X nero da arlecchino

nero da arlecchino X nero da nero

nero da arlecchino X arlecchino

blu X blu

blu X nero da blu

nero da blu X nero da blu

nero da blu X blu

nero da nero X nero da nero

nero da nero X nero da arlecchino

nero da nero X arlecchino

nero da nero X blu

HALLOWEEN DEGLI ALLSIONBLU (9 MESI)

Nero: Nero lacca, sono ammesse macchie

bianche. Fanno parte di questa varietà gli

Alani Mantel Tiger, nei quali il nero copre il

tronco come un mantello, mentre il muso,

il collo, il petto, il ventre e l’estremità della

coda devono essere bianchi, così come gli

Alani Platten nei quali il mantello è bianco

con solo la testa nera e pochissime macchie

grandi sul corpo.

HEIRANI DEGLI ALLISONBLU (9 MESI)

Blu: Blu, acciaio puro, sono ammesse mac-

chie bianche al petto e ai piedi, meglio co-

munque blu integrale

L ’ A L A N O

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Colori del mantello

L’Alano è allevato in cinque varietà di colori:

Fulvo , Tigrato, Arlecchino, Nero e Blu (grigio

topo) , nella varieta’ nero esiste anche il

platten (completamente bianco con testa

nera o mantel tiger , completamente nero ,

con riga bianca che attraversa tutto il cra-

nio fino al collo , zampe anteriori e poste-

riori bianche , come se avesse delle calze

ai piedi .L’effetto del colore mantel tiger , e’

come sembrare di vedere un cane bianco

con addosso un mantello nero)

SOGGETTI NELLE 5 VARIETA’ DI COLORE

DELL’ALLEVAMENTO “ DEGLI ALLISONBLU ”

Fulvo: Mantello dal giallo-oro chiaro al

giallo-oro intenso. È ricercata la maschera

nera. Piccole macchie al petto sono indesi-

derate , ma ammesse dallo standard.

ANTIB DES TERRES DE LA RAIRIE PROPRIE-

TARIO ALLEVAMENTO DEGLI ALLISONBLU

Tigrato: Colore del fondo dal giallo-oro

chiaro al giallo-oro intenso con striature

nere più regolari possibile e nettamente

disegnate, che seguono la direzione delle

costole; è ricercata la maschera nera. Pic-

cole macchie al petto sono indesiderate,

ma ammesse dallo standard

GILDA SOFIA DEGLI ALLISONBLU (18 MESI)

Arlecchino: Fondo del mantello bianco

puro, quanto più possibile privo di moschet-

tature, con macchie nero lacca dal con-

torno strappato di dimensioni varie e ben

distribuite su tutta la superficie del corpo.

Macchie parzialmente grigie sono indeside-

rate, ma ammesse dallo standard

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Colori di mantello non ammessi dallo standard:

grigi arlecchinati o merle: sono alani con il fondo

grigio e macchie nere

albini: alani tutti bianchi

Alani con questi mantelli hanno diritto al pedi-

gree ma sono esclusi dalla riproduzione.

I merle, così come anche gli altri colori non con-

sentiti dallo standard di razza, si differenziano

dai “pregiati” fratelli arlecchini esclusivamen-

te per il colore del mantello. Morfologicamente

sono identici.Per quanto riguarda i merle è stato

fatto un passo avanti nelle leggi italiane e ora

possiamo leggere dal sito dell’ENCI:

“Per quanto riguarda il rilascio di certificati ge-

nealogici a soggetti nati da genitori iscritti al

Libro genealogico, che presentano un mantello

non previsto dallo standard di razza, è stata re-

cepita la normativa F.C.I. in vigore che prevede

l’iscrizione di tali soggetti al Libro genealogico

con la dicitura “soggetto non ammesso alla

riproduzione” qualora il colore del mantello è

incluso tra i difetti da eliminazione, da squalifica,

o non è previsto dallo standard stesso”

L’alano è un cane tranquillo, equilibrato, docile

e molto socievole. Ama la compagnia e si intri-

stisce se tenuto isolato. Per via delle sua mole

ha bisogno di un buon addestramento durante

la giovinezza che gli permetta di non diventare

troppo invadente e creare problemi alla famiglia

che lo adotta.

È molto intelligente ed apprende facilmente sia

i divieti che ciò che “ci si aspetta” da lui, ma se

non addestrato, tende ad essere molto espan-

sivo e ciò può costituire un problema specie

nei giochi con i bambini, che adora. Le tecniche

di addestramento sono basate soprattutto sul

comportamentismo sia tramite il condizionamen-

to che tramite il condizionamento operante ba-

sate soprattutto sul rinforzo delle azioni positive

messe in atto dall’animale.

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L’Alano è soggetto, come altri cani di grossa

mole, alla displasia dell’anca, cardiopatie, malat-

tie dell’occhio e torsione dello stomaco.

Displasia all’anca:

La displasia dell’anca è un’anomalia dello svi-

luppo dell’articolazione che porta a conseguen-

ze più o meno gravi fino a provocare la totale

immobilità dell’animale. Il termine displasia deri-

va dal greco e significa “formazione anormale”:

è un’anomalia dello sviluppo della articolazione

coxo-femorale le cui conseguenze si manifesta-

no durante il periodo post-natale. La patologia

è caratterizzata da incongruenza delle superfici

articolari aggravata dalla lassità dei legamen-

ti di sostegno. I conseguenti movimenti anomali

dell’articolazione provocano rimodellamento del-

la testa del femore e dei margini dell’acetabolo

accompagnati da erosione della cartilagine e

neoformazioni ossee.

Cardiopatite:

L’alano, come tutte le razze di grossa mole è

soggetto a cardiopatie.

Molte delle malattie cardiache del cane sono

dovute a difetti congeniti. Anche alcune malat-

tie parassitarie (filariosi, leishmaniosi) e infettive

(piodermiti, metriti, broncopolmoniti, cimurro, par-

vovirosi) possono provocare danni al muscolo

cardiaco, alterandone le funzionalità. Le pato-

logie cardiache passano spesso del tutto inos-

servate e non è raro

che si manifesti-

no con la

morte

improvvisa del cane.

Tra le più frequenti ricordiamo:

Le cardiopatie congenite: sono cardiopatie

conseguenti a malformazioni delle valvole o di

altre strutture cardiache (persistenze del dotto

arterioso di Botallo, stenosi polmonare e aortica,

comunicazione interatriale o interventricolare, te-

tralogia di Fallot)

La cardiomiopatia dilatativa: è caratterizzata

da dilatazione cardiaca, riduzione dello spesso-

re delle pareti del cuore e presenza di aritmie

(extrasistoli e fibrillazioni). Anche in questa pato-

logia non sono rare le morti improvvise del cane

senza alcuna sintomatologia apparente che

avrebbe potuto mettere in allarme il proprieta-

rio. Quando compare una sintomatologia, questa

può essere caratterizzata da una maggiore fa-

cilità all’affaticamento e da dispnea moderata.

Durante l’attività fisica si può manifestare anche

perdita di coscienza (sincope). Progressivamen-

te il cane dimagrisce e le sue condizioni fisiche

peggiorano; compare anche la tosse prima sot-

tosforzo, poi a riposo. La terapia è complessa e

deve tenere sotto controllo l’insufficienza cardia-

ca. I farmaci devono essere dosati e personaliz-

zati in base allo stadio evolutivo della patologia.

Malattie all’occhio:

Le principali patologie dell’occhio che colpiscono

l’alano sono:

L’Entropion. L’entropion è il ripiegamento del

margine della palpebra verso la cornea; solita-

mente è una patologia congenita ed ereditaria,

soprattutto se compare nel cucciolo entro i sei

mesi di età, ma può essere anche conseguenza

di traumi, congiuntiviti, corpi estranei o lesioni,

che provocano dolore e spasmo nei muscoli pal-

pebrali. La terapia è chirurgica.

Page 14: Animali Informa luglio 2011

L’Ectropion. Al contrario del precedente, l’ectro-

pion è il rovesciamento verso l’esterno della pal-

pebra inferiore, con esposizione della congiunti-

va palpebrale all’azione irritante dell’aria e degli

agenti esterni. Oltre all’alano l’ectropion colpisce

molte altre razze con le guance pendenti e cute

lassa come il mastino napoletano, il Sanbernar-

do, il Basset-Hound e Cocker Spaniel inglese. La

terapia è chirurgica.

Torsione allo stomaco:

La torsione dello stomaco è una situazione di

estrema emergenza che colpisce maggiormen-

te i cani di grossa mole: è una sindrome acuta

caratterizzata da un esagerato accumulo di gas

all’interno dello stomaco, provocato dalla torsio-

ne dello stomaco sul proprio asse. Predispongo-

no alla torsione dello stomaco anche i pasti ab-

bondanti somministrati una sola volta la giorno e

ingeriti velocemente, lo strapazzo e l’eccitazione

dopo aver mangiato, le bevute abbondanti.

A causa della torsione dello stomaco, il cardias

e il piloro si chiudono e i gas, che derivano dalle

fermentazioni dell’alimento, si accumulano all’in-

terno della cavità gastrica. la conseguenza di

ciò è un notevole e progressivo rigonfiamento

dell’addome. Il cane manifesta agitazione, ansi-

ma e presenta conati di vomito che non sono se-

guiti da espulsione di materiale alimentare. Con il

passare del tempo la sintomatologia si aggrava,

la difficoltà respiratoria si accentua, il polso di-

venta debole. La morte può sopraggiungere in

un paio d’ore dopo un’estrema sofferenza.

La terapia è chirurgica e si deve agire nel minor

tempo possibile in quanto più il tempo passa è

minori sono le possibilità di un esito operatorio

positivo.

Molto importante per questa razza è l’alimen-

tazione, soprattutto nei cuccioli. I primi mesi di

vita sono importanti perché sono cani che hanno

uno svulippo di crescita imperioso e che quindi

hanno bisogno, più di altre razze, di essere se-

guiti con attenzione, per permettere una cresci-

ta armoniosa e corretta; molto spesso se mal

alimentati rischiano di deviare gli appiombi, sia

posteriori che anteriori. Quindi è consigliabile ri-

volgersi spesso al proprio allevatore o al proprio

veterinario, per verificare una eventuale crescita

anomala della struttura ossea.

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CONSIGLI

Page 15: Animali Informa luglio 2011

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Page 16: Animali Informa luglio 2011

Se a un cucciolo viene data la possibilità di

fare un leggero ma quotidiano esercizio fisico

avrà un atteggiamento sereno e tranquillo,

mentre se sarà costretto a passare le sue

giornate ad annoiarsi in un ambiente ristretto

e privo di stimoli diventerà sicuramente

irrequieto, nervoso e difficile da gestire.

E’ importante ricordare che i cuccioli molto

piccoli devono muoversi con moderazione a

causa delle strutture ossee ed articolari in

via di sviluppo e quindi più delicate, saranno

però più facili da educare se avranno la

possibilità di sfogare le energie in eccesso

con qualche divertente gioco e corsetta

all’aperto.

La quantità di tempo da dedicare all’esercizio

fisico dipende dall’età del cane e dalla razza.

In caso di dubbi non esitate a rivolgervi al

vostro veterinario di fiducia, ricordatevi

comunque di non esagerare almeno fino

all’anno di età.

Se avete poco tempo da dedicare al vostro

amico sfruttatelo al meglio, provate ad

organizzare l’esercizio fisico quotidiano in

questo modo.

Iniziate con una breve PASSEGGIATA A

GUINZAGLIO. Camminare insieme al vostro

cucciolo è un’attività estremamente

importante che porterà benefici e vantaggi

ad entrambi.

Spesso,

il tempo che riusciamo

a dedicare ai nostri

cani è quasi sempre

insufficiente a soddisfare

le loro reali necessità e

di conseguenza i problemi

comportamentali sono molto

frequenti.

Se le energie sono tante e la

possibilità di fare esercizio fisico

è piuttosto bassa, con il tempo

il cucciolo potrebbe manifestare

diversi comportamenti indesiderati

come abbaiare insistentemente per

attirare la vostra attenzione, rubare

e poi masticare qualunque oggetto

gli capiti sotto il naso, reagire in modo

esagerato al minimo rumore improvviso,

diventare addirittura ossessionato dal cibo

o scavare grosse buche in giardino e la lista

potrebbe continuare...

CUCCIOLI: COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO?A cura di Paola Viero, Istruttore Cinofiloe Responsabile di ”WELCOME”,Scuola Educazione Cuccioli di Varese

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Page 17: Animali Informa luglio 2011

Proseguite consentendogli un bella

CORSA IN LIBERTA’. Correre fa stare

bene il vostro amico, ricordate

però di insegnargli il “richiamo”

premiandolo ogni volta che torna

da voi, allenandovi un po’ sarete in

grado di recuperarlo senza problemi

in ogni circostanza. Se non vi sentite

abbastanza sicuri nel liberare il

cucciolo, all’inizio potrete utilizzare

un guinzaglio allungabile, in questo

modo potrà correre e divertirsi pur

rimanendo sotto controllo.

Successivamente GIOCATE insieme.

Non bisogna mai dimenticare che il

vostro cane per essere tranquillo ha

bisogno si di movimento ma anche

di stimoli mentali, cercate allora di

coinvolgerlo con qualche divertente

giocattolo che avrete portato da

casa piuttosto che lanciargli il solito

bastoncino che tra l’altro può risultare

molto pericoloso.

Infine terminate con un breve momento

dedicato all’APPRENDIMENTO.

Insegnategli qualche piccolo esercizio

di obbedienza, il movimento lo avrà

stancato abbastanza da consentirgli

di concentrarsi un po’ ed imparare

alcuni semplici esercizi come il seduto,

il terra o il resta.

Quindi, se il problema è tenere sotto

controllo l’esuberante energia del

vostro cane, l’esercizio fisico è la

soluzione! Sfogare la sua incredibile

energia lo renderà tranquillo,

rilassato perché felice e soddisfatto

ed una volta rientrati a casa potrete

finalmente godere della sua piacevole

compagnia.

Page 18: Animali Informa luglio 2011

SEZIONE “CAVALLI”

HORSEAMBULANCEUn aiuto concreto per le emergenze dei cavalli

A cura della Dott.ssa Chiara Zoccatelli

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Page 19: Animali Informa luglio 2011

SEZIONE “CAVALLI”

Con l’espansione e l’evoluzione dell’equita-

zione e con le nuove normative vigenti, sia

per quanto riguarda le discipline olimpiche

che per tutte le altre manifestazioni equestri,

si è avuta una maggiore necessità di mezzi,

attrezzature, uomini e organizzazioni volte

alla tutela del benessere del cavallo proprio

durante le competizioni.

L’horse Ambulance, così chiamata, ne è un

esempio.

Fondata nel 1998 dal Dott. Alessandro Cen-

tinaio nasce da un’organizzazione no profit;

inizialmente non riconosciuta, ma in seguito

regolamentata da una legge europea del

2005, Regolamento CE 1/2005, il quale rife-

risce che in caso di infortunio di un cavallo

durante una competizione od ad una mani-

festazione equestre tale mezzo è autoriz-

zato al trasferimento dell’ animale ferito alla

clinica più vicina.

È facile vedere incidenti anche gravi durante

le gare, molto spesso il cavallo può essere

impossibilitato ad uscire da solo dal campo

di gara ed è qui che interviene proprio que-

sto tipo di servizio in soccorso dell’ animale

ferito.

L’Horse Ambulance oltre ai mezzi attrezzati,

si avvale di personale preparato da dei cor-

si teorici e pratici con tanto di simulazioni,

organizzati dall’associazione stessa.

Le autovetture utilizzate sono solitamente

fuoristrada munite di un gancio di traino a

cui viene agganciato un trailer predisposto

per questo tipo di interventi.

Le caratteristiche di quest’ultimo sono una

rampa bassa, che facilita la salita di un ca-

17

Page 20: Animali Informa luglio 2011

SEZIONE “CAVALLI”

18

vallo infortunato e molto spesso sottoshock,

dei fascioni laterali con cinghie, in modo

da sostenere un cavallo che ha difficoltà

a mantenere la stazione quadrupedale, un

verricello per I casi più gravi, in questo caso

quando l’animale non riesce più da solo a

mantenere la stazione quadrupedale e

deve purtroppo essere soppresso.

Tutti I trailer adibiti ad Horse Ambulance de-

vono avere inoltre dei tendalini, che servono

e vengono utilizzati per isolare l’area dell’

incidente in campo, cercando così di allon-

tanare curiosi o persone non addette ai la-

vori, che possano disturbare il veterinario e

gli ambulanzieri all’opera.

Ambulanzieri e veterinari dispongono su

ogni mezzo di un kit gessi e di stecche per

effettuare direttamente sul posto un primo

intervento di ingessatura od immobilizzazio-

ne dell’arto nel caso di fratture o lussazioni.

Questo tipo di attrezzature e mezzi sono

in realtà le più semplici disposizioni per le

emergenze in campo durante le manife-

stazioni equestri, esistono infatti delle vere

e proprie cliniche mobili, più ingombranti e

meno adatte al soccorso diretto in pista,

ma sulle quali è possibile trovare molti dei

mezzi diagnostici più utilizzati; quali, eco-

grafi, apparecchi per effettuare radiografie,

endoscopie ed analisi del sangue con ri-

sultati in “diretta”, utili ad ottenere in breve

tempo una corretta diagnosi e per decidere

Page 21: Animali Informa luglio 2011

SEZIONE “CAVALLI”

19

immediatamente sul futuro della com-

petizione del cavallo.

Le cliniche mobili possono disporre inol-

tre di attrezzature per la fisioterapia dei

cavalli: quali, stivali per idromassaggio,

tecarterapia, ultrasuoni, magnetotera-

pia, maschere per inalazioni etc etc.

Tutti I dispositivi sopraelencati vengono

messi a disposizione proprio per il be-

nessere del cavallo atleta, il quale non

potendo sfruttare I classici trattamenti

farmacologici, poichè doping, si serve

di questi strumenti utilissimi per miglio-

rare le performances e comunque per

mantenere la condizione più ottimale

per affrontare la gara.

È chiaro come un’Horse Ambulance

operi, come la sua presenza sia di fon-

damentale importanza e necessità du-

rante una gara così come lo è l’ambu-

lanza per gli esseri umani; ma insieme

a questo tipo di mezzi, al fine di avere

sempre meno incidenti, sono state ne-

cessarie e ancora lo saranno, le modifi-

che e le migliorie di tanti campi di gara.

Tali cambiamenti interessano soprattut-

to i terreni su cui corrono i cavalli, le

larghezze delle piste, il contesto in cui

viene organizzata la manifestazione, gli

ostacoli e molti ancora altri accorgi-

menti per la tutela dei nostri animali.

Bisogna ricordare inoltre che il servi-

zio di Horse Ambulance non si svolge

solo all’interno di manifstazioni; infatti,

soprattutto in questi ultimi anni, si è

cercato di rendere disponibile questi

mezzi per interventi d’urgenza anche

durante incidenti stradali in cui vengano

ovviamente coinvolti cavalli, in stati di

calamità, ed in casi in cui ci sia stato

segnalato una situzione di maltratta-

Page 22: Animali Informa luglio 2011

SEZIONE “CAVALLI”

20

mento di animali.

Ci auguriamo quindi che nel corso dei

prossimi anni si possano avere sempre

più manifestazioni equestri che operi-

no nel rispetto e nel benessere dell’

animale e che proprio per questo mo-

tivo, si servano di mezzi ed attrezza-

ture idonee all’ emergenza del cavallo,

appoggiandosi a strutture come l’Horse

Ambulance e ad un personale organiz-

zato e preparato ad ogni evenienza.

Page 23: Animali Informa luglio 2011

21

Page 24: Animali Informa luglio 2011

22

Roma (5 giugno 2011) – Parte oggi la nuova

operazione svuota canili di AIDAA.

In questa estate 2011 i soggetti a cui è rivolta

sono prevalentemente i nonni e più in generale

gli anziani e le strutture che li ospitano. La

campagna si intitola DEL NONNO MI “FIDO” e si

pone come obbiettivo di riuscire a tirare fuori

dai canili italiani almeno dieci cani al giorno

da affidare a nonni, anziani soli e strutture che

ospitano gli anziani dove spesso la presenza

degli animali non è contemplata o mal tollerata,

nonostante sia oramai patrimonio comune il fatto

che la presenza di un animale domestico (sia

cane o gatto) sia di giovamento non solo all’umore

ma anche alla salute delle persone anziane e

sole. L’operazione durerà fino al prossimo 30

settembre 2011 e punta ad incentivare l’uscita

dei cani ai canili da affidare a nonni o persone

anziane, ovviamente dopo i classici controlli pre

e post affido per valutare l’idoneità del singolo,

della famiglia o della struttura adottante, in

quanto il benessere di fido è prioritario rispetto

a qualunque azione di affido o di adozione.

COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente

DEL NONNO MI “FIDO”

La scelta di puntare ai nonni, agli anziani ed alle

case di riposo come obbiettivo primario della

campagna adozioni AIDAA dell’estate 2011 nasce

anche dal dato del sondaggio di AIDAA che nei

mesi scorsi ha rilevato che le persone anziane e

sole sono quelle che più facilmente adotterebbero

un cane ma che spesso sono impedite proprio

da questioni di ordine pratico, come quello di

andare in canile per trovare il proprio fido del

cuore. Come funziona l’operazione DEL NONNO

MI FIDO? Semplicemente con una telefonata al

3926552051 oppure con una e-mail all’indirizzo

di posta elettronica (qui entrano in gioco i nipoti

esperti di computer ed internet) presidenza.

[email protected] la persona che desidera

adottare un cane lascia i suoi dati e AIDAA li

trasmetterà al canile o al rifugio canile più vicino in

modo che le parti possano sentirsi ed incontrarsi

in modo da valutare insieme se e quale cane

ospitato in rifugio può essere il miglior candidato

a diventare l’amico per tutta la vita del nonno,

della persona sola o della intera comunità di

anziani ospitati nella casa di riposo.

“UN NONNO, UN CANE”OPERAZIONE SVUOTA CANILI

Page 25: Animali Informa luglio 2011

23

DEL NONNO MI “FIDO”“UN NONNO, UN CANE”OPERAZIONE SVUOTA CANILI

“L’obiettivo è quello di tirare fuori una media

di dieci cani al giorno, il che vorrebbe dire nei

circa 120 giorni della durata dell’operazione

troverebbero una nuova casa 1200-1500 cani

– ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale

di AIDAA- non si tratta di grandi cifre, ma sono

quelle dei riscontri delle passate edizioni delle

campagne estive svuota i canili di AIDAA, se poi

verranno risultati migliori, allora ne saremo

veramente felici, ovviamente per poter meglio

diffondere questa iniziativa abbiamo bisogno

del supporto di tutti ed in particolare dei mezzi

di comunicazione che facciano conoscere al

grande pubblico, specialmente agli anziani

questa iniziativa e permettano ai nostri amici

pelosi di uscire dai canili per trovare la loro

nuova casa e diventare amici inseparabili delle

persone sole che a volte hanno solo bisogno di

affetto, quell’affetto che i nostri amici a quattro

zampe presenti nei canili sono ben disposti a

dare in cambio di una carezza e di una manciata

di crocchette”.

Page 26: Animali Informa luglio 2011

IL CRICETOA cura del Dr Cristiano Colombo,Ambulatorio Veterinariodi Tizio e Colombo - Lonate Pozzolo

Il criceto è un animaletto con caratteristiche

che lo rendono particolarmente adatto alla

vita in appartamento: costa poco acquistarlo,

richiede spazi ridotti, cure poco impegnative,

alimentazione semplice e poco costosa, non

emana cattivi odori se la gabbia è ben gesti-

ta e, pur non essendo semplice maneggiarlo

date le dimensioni spesso minuscole ed il ca-

rattere non sempre docilissimo, la sua compa-

gnia è apprezzata dagli adulti e non solo dai

bambini.

E’ simpatico e vivace e la sua natura di “ani-

male notturno” lo rende ancor più adatto a

famiglie che lavorano di giorno e possono con

esso intrattenersi nelle ore serali quando il cri-

ceto si “attiva”.

Mentre il criceto europeo selvatico è una spe-

cie in pericolo e non diffusa in commercio, le

varietà che troviamo nei negozi specializzati

non sono autoctone, ma provengono da altri

paesi: tra queste varietà troviamo il criceto

dorato (Mesocricetus Auratus) dalle regioni

desertiche dei Balcani dell’Asia Minore, il cri-

ceto russo (Phodopus Campbelli) dalle step-

pe russe, dal nord della Cina e dalle regioni

dell’Asia centrale, il criceto siberiano ( Phodo-

pus Sungorus) originario del Kazakistan e della

Siberia, ed infine il criceto di Roborovsky (Pho-

dopus Roborovskii) detto anche criceto del

deserto originario della Russia, della Mongolia

e nord della Cina.

Il criceto dorato ha dimensioni maggiori rispet-

to ad altri criceti: è quindi più facile maneg-

giarlo per cui risulta una delle varietà più dif-

fuse.

Benchè sembri mansueto è, anche in natura,

il più territoriale ragion per cui può frequen-

temente reagire in maniera anche estrema-

mente aggressiva se si sente minacciato, ed

ancor di più in un ambiente ristretto come

quello della gabbia.

Il criceto russo ed il Roborovsky sono le altre

24

Page 27: Animali Informa luglio 2011

due varietà ampiamente presenti sul nostro

mercato: sono di dimensioni minori e quindi

meno maneggiabili dal proprietario, anche per-

chè sono estremamente vivaci e spesso non

addomesticabili, ciò nonostante sono meno

aggressivi nei confronti dei propri simili quindi

secondo alcuni autori sono specie che vivono

meglio in coppia, ma non secondo il parere di

chi scrive, in quanto nella maggior parte dei

casi nella crescita degli individui fenomeni di

aggressività sono sempre più frequenti fino ad

arrivare all’impossibilità della convivenza dei

due soggetti.

Il criceto selvatico è un animale pressoché on-

nivoro che si nutre prevalentemente di vege-

tali di cui consuma foglie, frutti, radici e semi,

ed anche di piccoli invertebrati quali insetti o

molluschi.

Anche il criceto domestico è un animale pre-

valentemente erbivoro, tuttavia è in grado an-

che di cibarsi di frutta, semi o altro. Per que-

sto motivo, sebbene in maniera impropria, può

essere considerato onnivoro.

Gli alimenti di solito utilizzati per l’alimentazio-

ne del criceto sono i pellets o le miscele di

vegetali che si trovano comunemente in com-

mercio e contengono semi di avena, frumen-

to, girasole, mais e talvolta anche riso. Inoltre

possono essere somministrate noci e nocciole

e frutta secca, non sgusciate, pane e biscotti.

Gli alimenti secchi non sono sufficienti nella

dieta del criceto, ma devono essere accom-

pagnati anche da alimenti freschi rappresen-

tati principalmente dalla frutta (mele, pere,

albicocche, banane, prugne, ciliegie, fragole)

e dalla verdura in genere (lattuga, carote, po-

modori, piselli, ecc.).

E’ indispensabile somministrare questi alimenti

a temperatura ambiente e non freddi, oltre

che asciutti.

Bisogna quindi porre estrema attenzione a non

usare alimenti appena estratti dal frigorifero.

25

Page 28: Animali Informa luglio 2011

L’alimentazione a base di cibi secchi e cibi

freschi, può essere ulteriormente integrata

con alimenti proteici: fra i più comuni ricor-

diamo il formaggio, fresco o stagionato e

prosciutto cotto.

Per quanto riguarda le quantità, è buona

norma proporre solo il cibo che il criceto è

in grado di consumare durante la giornata.

Per un criceto russo sono più che adeguati

dieci grammi di cibo al giorno.

Assolutamente sconsigliati sono i dolci di

qualsiasi genere: cioccolato, caramelle e

gelato contengono una quota di zuccheri

troppo elevata che può causare intossica-

zioni anche rapidamente mortali.

La gabbia deve rispondere a pochi, ma de-

terminanti requisiti: deve essere assoluta-

mente sicura, a prova di fuga del criceto

che se evadesse sarebbe alquanto difficile

da ritrovare ed in pericolo di vita.

Indispensabile quindi porre particolare at-

tenzione alla linguetta di chiusura dello spor-

tello in quanto di norma è presente uno spa-

zio sufficientemente ampio per la fuga dei

soggetti più piccoli.

Deve essere spaziosa (con base non minore

di 30x40 cm.), se alta meglio che sia a più

piani, che oltretutto rappresentano una buo-

na attività fisica per il criceto.

Deve essere facile da aprire, da smontare e

da pulire perchè l’igiene è davvero di impor-

tanza rilevante per il criceto.

Il fondo della gabbia dovrebbe essere pieno

e non con sbarre, sulle quali fanno fatica

a camminare soprattutto i criceti di taglia

nana o i cuccioli.

Davvero molto apprezzata in genere la pre-

senza di una ruota che può essere fissata

alle pareti della gabbietta o avere un piedi-

stallo senza quindi necessità di essere ag-

ganciata. Le dimensioni della ruota devono

essere adeguate alle dimensioni del criceto,

26

Page 29: Animali Informa luglio 2011

infatti le ruote normalmente in commercio

possono rivelarsi insufficienti per un criceto

dorato.

Di particolare rilevanza il fatto che non deve

presentare pioli, ma una superficie continua

per evitare traumi o fratture.

All’interno della gabbietta sistemeremo un

contenitore per il cibo che deve essere

mantenuto pulito, una casetta piena di ovat-

ta (meglio in cotone classico e non sintetico

che frequentemente causa legature delle

zampe dalle quali il criceto non riesce a

liberarsi) che funga da nascondiglio e luogo

di riposo, provvista di tetto staccabile per

facilitarne la pulizia; un abbeveratoio a goc-

cia (definito a sifone) è preferibile rispetto

alle ciotole perché più igienico e pratico;

una cassetta per le deiezioni che se il cri-

ceto imparasse ad utilizzare ci faciliterebbe

la pulizia e la manutenzione.

Sul fondo della gabbietta deve essere po-

sta una lettiera assorbente non tossica, irri-

tante o polverosa: meglio evitare la lettiera

per i gatti (che può lesionare le zampe),

assolutamente non profumata (il criceto è

estremamente irritato da odori estranei).

Adatti sono la segatura non fine, i trucioli di

legno ed il tutolo di mais.

Possono essere aggiunti fieno, carta a pezzi

(senza inchiostro) o foglie secche che l’ani-

male possa lavorare ed utilizzare per farsi

il nido.

Mai come per i criceti il noto detto “preve-

nire è meglio di curare” si rivela veritiero:

infatti i criceti sono soggetti a poche malat-

tie e se accuditi appropriatamente evitando

errori di gestione, di alimentazione o traumi

per gabbie mal costruite, arrivano frequen-

temente sani alla vecchiaia.

I criceti hanno in genere un’aspettativa di

vita piuttosto breve, compresa tra i due e i

tre anni, ma comunque variabile da specie a

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Page 30: Animali Informa luglio 2011

specie. Nella nostra esperienza i criceti russi

da noi posseduti hanno superato ampiamente

i tre anni.

È controindicato fargli il bagnetto, non van-

no applicate sostanze profumate, non servo-

no vaccinazioni, ma una visita dal veterinario

dopo l’acquisto con un esame delle feci ne

garantirà lo stato di salute buono e l’assenza

di parassiti intestinali.

La gabbia verrà posta in una stanza con

temperatura costante senza correnti d’aria o

sbalzi termici importanti.

Se il criceto viene per qualche motivo lasciato

libero fuori dalla gabbia deve essere guarda-

to a vista, ed è meglio anche non permette-

re a bambini molto piccoli di maneggiarlo in

quanto è facile che venga fatto cadere o che

si ferisca.Se conosceremo il nostro criceto sa-

remo anche in grado di capire precocemente

se c’è qualcosa che non va, perché spesso

il criceto ammalato non mostra alcun sintomo

fino alla morte, soprattutto se nascosto nella

casetta e lontano dalla vista del proprietario.

I segnali che possiamo percepire sono dav-

vero tanti: citiamo per esempio una minore

attività fisica, zoppie, posizione curva, minor

appetito, maggiore sete, alterazioni delle de-

iezioni (o mancata emissione), pelo bagnato

in talune zone del corpo, tumefazioni o lesioni

varie, scoli oculari/nasali, starnuti, respiro dif-

ficoltoso, occhi chiusi, zone alopeciche localiz-

zate o diffuse, forfora, aggressività improvvisa

in un criceto normalmente mansueto.

In ogni caso una visita dal veterinario si rende

necessaria il prima possibile in quanto il rapi-

do metabolismo dei piccoli mammiferi porta le

malattie a progredire alquanto velocemente:

occorre informarsi in anticipo se il veterinario

che contatterete si occupa di questi animali e

portatelo alla visita nella sua gabbietta pronti

a rispondere alle numerose domande che vi

verranno poste dal veterinario stesso.

Molti specialisti di animali esotici ricoverano

volentieri questi piccoli pazienti per procedere

alle terapie in modo corretto e per seguire il

decorso della patologia ed il criceto nella sua

gabbietta non soffrirà molto del fatto di tro-

varsi in ambiente a lui estraneo.

E’ davvero sconsigliato ai proprietari sommi-

nistrare di loro iniziativa alcun farmaco che

può addirittura rivelarsi tossico o addirittura

mortale.

Facilmente i proprietari di criceti non ritengo-

no possibile curare un criceto e raramente si

rivolgono ad un veterinario o addirittura si stu-

piscono delle possibilità terapeutiche, ma nella

nostra esperienza clinica sono quotidiane le

visite di questi animali ai quali non è infrequen-

te somministrare farmaci, effettuare iniezioni o

procedere a chirurgie anche impegnative.

28

Page 31: Animali Informa luglio 2011

29

Page 32: Animali Informa luglio 2011

A cura della Dott.ssa Donata Bianchi

Il cane, come tutti gli esseri viventi, necessita di

un adeguato apporto energetico per condurre

tutti i processi metabolici legati alla vita: mante-

nimento, crescita, lavoro muscolare, gravidanza

e lattazione. e uno sbilanciamento negativo tra

energia consumata e quella ricavata dagli ali-

menti conduce a performance sub ottimali ed in

extremis a dimagramento e cachessia quindi la

determinazione dei fabbisogni energetici e la

stima dell energia contenuta negli alimenti rap-

presenta un importante punto di partenza per

un corretto razionamento. Per ciascuna di que-

ste esigenze l industria mangimistica ha prodotto

diete mirate a soddisfarle e per ogni mangime è

presente sulla confezione la quantità totale gior-

naliera necessaria per soggetti di un certo range

di peso e di età.. Ma come si ottengono questi

valori ?

La vita degli esseri viventi è consentita dalla tra-

sformazione dell energia chimica dei nutrienti or-

ganici ( proteine, lipidi e glucidi ) in varie forme

di energia : termica(calore), meccanica (lavoro

muscolare), energia chimica delle produzioni ani-

mali, (latte,carne, grasso).

Il contenuto energetico potenziale di un alimento

è chiamato energia grezza ma i processi dige-

stivi dell animale non riescono a trattenere tutta

l energia potenziale contenuta nell alimento per-

ché parte dell energia viene infatti persa con i

residui alimentari indigeriti eliminati con le feci

lasciando quella che viene definita energia dige-

ribile. ED

Tuttavia anche parte di questa energia viene ul-

teriormente persa all esterno con la produzione

di urine e i gas prodotti a livello di apparato

digerente lasciando la quota di energia che vie-

ne detta “ metabolizzabile” EM che rappresenta

quindi la parte di energia grezza dell alimento

che l animale effettivamente utilizza per i pro-

pri processi metabolici ed è quella che viene

30

Page 33: Animali Informa luglio 2011

31

utilizzata per la stima dei bisogni del cane e

del contenuto energetico degli alimenti ad esso

destinato.

La stima dell energia metabolizzabile dei vari

alimenti viene valutata seguendo protocolli ed

equazioni che portano a valori medi standard ;

i fabbisogni enegertici del cane si possono de-

finire tenendo conto di quattro componenti: me-

tabolismo a riposo, attività muscolare volontaria,

termogenesi indotta dal processo digestivoe ter-

mogenesi attiva per mantenere temperatura.

Il fabbisogno energetico basale è il valore minimo

compatibile con la vita;il fabbisogno energeti-

co di mantenimento esprime la quantità di

energia consumata da un animale adulto

con attività fisica moderata in condi-

zioni di termoneutralità: è questo il

valore di riferimento correntemente

utilizzato in alimentazione.

Bisogna comunque considerare

delle variabili come la tempera-

tura ambientale: gli animali han-

no maggior difficoltà ad adat-

tarsi al caldo e vivono meglio a

temperature leggermente inferiori

alla zona di neutralità termica che

per gli animali a pelo raso è situa-

ta intorno ai 25 °C quello dei cani a

pelo folto a 14°C; un altro dato varia-

bile è il lavoro digestivo che comporta

un dispendio energetico sia per l assimilazione

del cibo sia per la sua metabolizzazione; incide

anche il temperamento con l entità del movimen-

to spontaneo di ciascun individuo e non ultimo

anche la razza.

Quindi sono state proposte equazioni per il cal-

colo del fabbisogno di mantenimento tenendo

conto come dato importante il peso dell animale.

Durante la gravidanza il peso della cagna au-

menta del 20-25 %; prima dei 40 gg. aumentano

Page 34: Animali Informa luglio 2011

32

soprattutto i tessuti extrauterini e successiva-

mente si verifica l aumento considerevole del

peso dei cuccioli quindi il fabbisogno energetico

della madre aumenta dopo i 40gg. Ma in questo

periodo la cagna tende a mangiare meno quindi

si consiglia di aumentare l’apporto energetico a

partire dalla quarta settimana successiva all ac-

coppiamento.

Per valutare la quantità di energia necessa-

ria per l’allattamento occorre tenere conto dell

energia contenuta nel latte e la quantità di

latte prodotta. Una considerazione importante

da fare è la valutazione della densità

energetica dell alimento fornito

alla cagna e sapere che ca-

gne con molti cuccioli o di

razza gigante hanno ri-

dotta capacità di inge-

stione dell alimento per

cui è importante cerca-

re di fornire ai cuccioli

il più presto possibile ali-

mento supplementare.

Per i cuccioli in crescita i fabbisogni energetici

sono circa il doppio per unità di peso di un cane

adulto della stessa razza , avendo comunque

senso pratico nel considerare che soggetti che

non hanno stimoli o possibilità di svolgere atti-

vità fisica possono avere fabbisogni energetici

anche inferiori del 20% dei soggetti molto attivi.

Alimentare in modo corretto il proprio cane sotto

il profilo delle necessità nutrizionali e del rispet-

to della sua fisiologia è certamente la risposta

più efficace per promuovere la sua salute nell

immediato e nel lungo termi-

ne. Preoccuparsi dell ali-

mentazione significa

perciò rinnovare

quell’antico pat-

to tra uomo ed

animale che è

alla base del

processo di ad-

domesticazione.

32

Page 35: Animali Informa luglio 2011

33

Page 36: Animali Informa luglio 2011

34

I Chirotteri ....ossia i pipistrelli, sono mammiferi

da sempre temuti per via del loro aspet-

to e di alcuni luoghi comuni che di seguito

cercheremo di chiarire e quindi sfatare in-

sieme.

Il nome pipistrello deriva dal latino vespertilio,

da vesper che significa sera, come in greco

notte.

La terminologia nasce per le abitudini not-

turne di questi animali.

In Africa viene considerato come simbolo del-

le tenebre e dell’oscurita mentre per i cristiani

rappresentava l’uccello del diavolo per via

della sua natura ibrida di meta’ topo e metà

uccello: tutto ciò ovviamente non ha contribu-

ito a far scomparire le ataviche superstizioni

che riguardano questo animale.

Al contrario per i Cinesi il pipistrello è un sim-

bolo di felicita’ e un portafortuna, auspicio di

longevita’ e pace.

I pipistrelli sono mammiferi specializzati nel

volo, proprio come gli uccelli: la loro ala al-

tro non è che il risultato della trasformazione

dell’arto anteriore, in particolare della mano,

da cui il nome “chirottero mano alata”.

Gli arti anteriori sono per l’appunto modificati

in ali grazie allo sviluppo di una membrana, il

patagio, tenuta tesa dalle ossa delle dita e

delle braccia lunghe e sottili; vi sono poi gli arti

posteriori con 5 artigli robusti che i pipistrelli

utilizzano per appendersi a testa in giù al sof-

fitto delle grotte e ai rami degli alberi.

L’ordine dei Chirotteri comprende all’incirca

1.000 specie e nel sottordine Microchirop-

tera sono contemplate le specie che volano

di notte e utilizzano un sistema radar sonoro

per la cattura di di piccoli insetti; al sottordine

Megachiroptera appartengono le volpi volanti,

pipistrelli frugivori ossia che si nutrono di frutta

e altro materiale vegetale.

Alcune specie sud americane inoltre suggono il

nettare dei fiori, risultando quindi importantis-

simi per l’impollinazione e la disseminazione di

piante tropicali.

La fauna italiana comprende oltre 30 specie

sempre più minacciate dal rischio di estinzione:

l’urbanizzazione, il disboscamento e la man-

canza di rifugi contribuiscono a diminuire sig-

I PIPISTRELLIA cura delle Dott.sse Paola Bologna e Simona Rivolta

Page 37: Animali Informa luglio 2011

35

nificativamente il numero di questi animali.

Questa problematica ha favorito la nas-

cita di enti protezionistici, come ad es-

empio l’Ente Parchi e Riserve Naturali del

Lago Maggiore (www.parchilagomaggiore.

it), allo scopo di tutelare i chirotteri ital-

iani, informare e fare chiarezza sui RE-

ALI RISCHI che l’incontro con uno di questi

animali può comportare.

In generale i pipistrelli da sempre godono

di cattiva reputazione come portatori di

malattie: in America Centrale esiste una

specie, il Desmodus rotundus che morde

strappando il pelo e le piume di mammiferi

e uccelli per poi berne il sangue. Questa

è una delle rare specie veramente peri-

colosa in quanto può trasmettere il virus

della rabbia.

I pipistrelli europei invece sono insettivori

quindi importanti alleati contro insetti no-

civi come le zanzare.

Ricordiamo inoltre che i pipistrelli vanno

in letargo nel mese di Novembre per poi

risvegliarsi in primavera.

Page 38: Animali Informa luglio 2011

36

le piante in acquario

36

Il secondo gruppo di elementi fondamentali per

la crescita delle piante è formato dai fertilizzanti.

I fertilizzanti sono delle miscele di microelementi

che la pianta assorbe e che le servono per la

crescita e per la fotosintesi. I fertilizzanti che

vengono usati in acquario sono diversi da quelli

che si usano per le piante terrestri, quindi un

buon prodotto fertilizzante per i fiori che abbia-

mo in casa non è adatto a fertilizzare l’acquario.

Questa differenza dipende dal fatto che nelle

piante terrestri la fertilizzazione si basa su for-

mulazioni che contengono in larga misura com-

posti dell’azoto e del fosforo. Nitrati e fosfati

sono però già presenti in maniera più che suffi-

ciente in acquario, in quanto derivano dal meta-

bolismo dei pesci contenuti in vasca, quindi non

è assolutamente necessario aggiungerne altre

fonti. Un loro aumento produrrebbe soltanto un

pericoloso inquinamento dell’acqua. Gli elementi

che servono alle piante dei nostri acquari sono

principalmente ferro, potassio, manganese, rame

cobalto, e tracce di altre sostanze. Questi ele-

menti non possono però essere aggiunti in una

grande quantità iniziale e lasciati in vasca come

riserva in quanto ogni volta che noi andiamo a

cambiare parte dell’acqua ne perderemmo una

quota. Inoltre l’ambiente dell’acquario e del filtro

è particolare, in quanto tende tramite reazioni di

ossidoriduzione a trasformare lo stato chimico

degli elementi in una forma che non li rende as-

sorbibili e quindi utilizzabili dalle piante. Il ferro è

l’elemento che più subisce queste trasformazioni,

cambiando la sua valenza in acquario. È più uti-

le quindi una fertilizzazione periodica usando la

giusta quantità di fertilizzante necessario. Esisto-

no due forma di fertilizzazione che sono comple-

mentari tra di loro e che si integrano e comple-

tano a vicenda. Una prevede l’utilizzo di un fondo

fertile, mentre la seconda si basa su fertilizzanti

liquidi da mettere direttamente in acqua. Il fondo

fertile deve essere programmato nella fase di

allestimento. Esso viene venduto nei negozi e va

posto al di sotto della sabbia che poi costituirà il

fondo visibile dell’acquario. In questo strato met-

teremo a dimora le radici delle piante che abi-

seconda partea cura del Dr. MAURO VASCONI

Page 39: Animali Informa luglio 2011

le piante in acquario

37

teranno la nostra vasca. Il materiale fertilizzante

usato per il fondo costituisce una buona riserva

di nutrienti stabili per le piante, ma ovviamen-

te non è eterno, quindi dopo un anno dal suo

utilizzo deve essere periodicamente ricaricato

con integratori per fondo, venduti nei vari negozi

di acquariofilia. È importante utilizzare prodotti

fertilizzanti della stessa marca, sia per la parte

liquida che per il fondo, in quanto i due siste-

mi si completano. Usare prodotti di case diver-

se potrebbe causare una mancanza di qualche

elemento oppure una sovrabbondanza di altri,

contenuti in entrambe le vie di somministrazione.

Occorre sempre ricordare che tutto ciò che non

viene utilizzato dalle piante va a fertilizzare le

alghe, abili a cavarsela in qualsiasi situazione.

L’ultimo elemento necessario alle piante acqua-

tiche è un buon apporto di CO2. Questo com-

posto viene infatti utilizzato per sintetizzare gli

zuccheri che la pianta utilizza sia per costruire

la propria struttura che per alimentare il proprio

metabolismo. L’anidride carbonica viene prodot-

ta dai pesci presenti in acquario e si diffonde

dall’acqua all’aria. Questa quota non è però suf-

ficiente a creare un ambiente in cui le piante

possono crescere in maniera rigogliosa, quindi

per avere delle piante sane e forti con crescita

rapida, fattore molto utile per pulire l’acqua della

vasca, è necessario somministrare altra CO2. Ci

sono tre sistemi per poter aggiungere anidride

carbonica all’acqua. Il più economico si basa su

bottiglie in cui viene messo dello zucchero e del

Page 40: Animali Informa luglio 2011

38

lievito. In assenza di ossigeno il lievito fermente-

rà lo zucchero in alcol producendo come scar-

to proprio anidride carbonica. Il gas verrà quin-

di indirizzato tramite tubi in acqua dove potrà

diffondere. Questo sistema ha lo svantaggio di

non poter essere gestito in maniera ottimale, in

quanto la produzione di anidride carbonica non

sarà costante, visto che sarà massima e tumul-

tuosa all’inizio della fermentazione, per poi ridur-

si progressivamente. La fermentazione è inoltre

influenzata dalla temperatura ambientale e può

non partire se ci sono state contaminazioni della

cultura di lievito.

Il metodo di somministrazione più diffuso di CO2

si basa su bombole di questo gas vendute ap-

positamente nei negozi di acquariofilia. Esistono

sia bombole usa e getta che bombole ricaricabi-

li. Alla bombola è attaccato un riduttore di pres-

sione che consente di regolare il flusso di gas

che si inietta in acqua. Esistono poi vari sistemi

per diffondere ottimamente l’anidride carbonica

in acqua. È importante quindi creare delle bolle

di gas della minore dimensione possibile ed è

inoltre importante che queste bolle compiano il

percorso più lungo possibile prima di raggiunge-

re la superficie. Infatti quando queste bollicine

scoppiano in superficie la CO2 diffonde in aria

e non in acqua, andando persa. La dimensione

delle bolle è importante in quanto la diffusione

di gas tra la bolla e l’acqua avviene attraverso

la superficie di contatto; numerose bolle piccole

ottimizzano il rapporto creando la più vasta su-

perficie possibile. L’ultimo sistema utilizzato per

arricchire di CO2 l’acqua è attraverso l’elettrolisi.

Questo processo chimico genera anidride car-

bonica attraverso due piastre, una di grafite e

l’altra di metallo, attraversate da corrente elet-

trica. L’energia stacca il carbonio dalla graffite e

usa l’ossigeno contenuto nella molecola di acqua

per creare CO2.e idrogeno. Questo sistema ha il

vantaggio di non avere nessuna bombola, men-

tre comporta un consumo della piastra di grafite

che però si sostituisce con una spesa contenuta.

Per concludere il discorso dell’anidride carbo-

Page 41: Animali Informa luglio 2011

39

nica bisogna ricordare che la sua aggiunta in

acqua fa variare anche dei parametri chimico

fisici dell’acqua stessa, come pH e durezza car-

bonatica.

Per questo motivo è meglio interrompere l’ero-

gazione di CO2 quando le piante non sono in

grado di utilizzarla, ovvero nel periodo in cui

non vi è illuminazione. Sempre per questa ra-

gione è meglio tenere monitorati con particolare

attenzione i valori di pH e KH in vasche in cui

si somministra anidride carbonica. Sono in com-

mercio dei test permanenti da lasciare in vasca

che indicano attraverso un viraggio di colore se

stiamo somministrando la giusta quantità di CO2,

in alternativa su internet si trovano delle tabel-

le che consigliano la giusta quantità di gas da

somministrare in base ai due parametri chimici

che abbiamo citato prima.

Dopo tutto questo discorso come può un ap-

passionato capire se le piante del suo acquario

godono di buona salute oppure sono in soffe-

renza? In realtà sono le stesse piante che lo

comunicano. Una pianta con carenze di micro-

elementi presenta solitamente delle foglie di un

colore più sbiadito rispetto al naturale, in alcu-

ni casi parti di foglia diventano trasparenti. Le

piante con carenze hanno una crescita stentata

e le loro foglie appassiscono (nel caso dell’ac-

quario sarebbe più corretto dire marciscono)

prematuramente.

Un sintomo di carenza di luce è l’allungamento

delle piante, ovvero la loro tendenza a crescere

velocemente e in maniera non armonica verso

la superficie, dove trovano effettivamente una

maggiore illuminazione.

Generalmente una volta che la pianta ha rag-

giunto la superficie le parti rimaste immerse si

staccano o perdono le foglie e la pianta si svi-

luppa solamente nella sua parte emersa. Anche

una carenza di CO2 può portare a un compor-

tamento simile. Per quello che riguarda le piante

con foglie pigmentate di rosso, esse si sviluppa-

no in tonalità verdi se la luce non è abbastanza

intensa, perdendo il loro particolare fascino.

Page 42: Animali Informa luglio 2011

a cura del Dr. MAURO VASCONI

In questo numero interromperemo la consueta

descrizione degli ambienti acquatici della no-

stra regione per parlare dei risultati presentati

in Regione Lombardia durante un convegno a

favore degli interventi ittiocompatibili, ovvero

che non danneggiano la fauna ittica. Questi in-

terventi sono stati progettati e realizzati dalla

società GRAIA, che è attiva in vari ambiti della

salvaguardia degli ambienti naturali.

Molto spesso durante la descrizione dei nostri

laghi è stato detto come le modifiche appor-

tate dall’uomo all’ambiente naturale abbiano

danneggiato le popolazioni ittiche. L’uomo non

danneggia i laghi e i fiumi solamente inquinan-

do le acque, ma anche modificando l’ambiente

stesso. Vengono create delle barriere lungo i

fiumi che isolano interi compartimenti, impeden-

do ai pesci di spostarsi da un capo all’altro

della barriera creata. Altre volte le sponde dei

fiumi sono rese rettilinee e prive di vegetazio-

ne lungo le sponde, andando a eliminare tutte

quelle zone di rifugio e possibilità di alimenta-

zione che una sponda variegata fornisce ai pe-

sci. Un fiume dalle sponde monotone non con-

sente ai pesci di trovare un rifugio dagli uccelli

predatori, non offre nessuna zona ombreggiata

IL PROGETTO PRO-ITTIOIL PROGETTO PRO-ITTIO

Page 43: Animali Informa luglio 2011

che li protegga dal sole nei mesi più caldi e non

consente l’esistenza della popolazione di inset-

ti terrestri che cadendo in acqua forniscono un

alimento per i pesci. Anche nel letto stesso del

fiume sono necessarie delle interruzioni in modo

da creare delle turbolenze nel flusso delle ac-

que. In queste turbolenze si crea infatti una va-

riazione ambientale, che promuove la creazione

di ambienti particolari dove i pesci si possono

rifugiare. Un fiume con le sponde rettilinee e con

un letto omogeneo possono sembrare più ordi-

nati dal punto di vista estetico, ma sono in re-

altà “banali” dal punto di vista ambientale. Pur-

troppo nel passato la tendenza è stata quella

di organizzare e razionalizzare i fiumi, andando

ad intervenire anche pesantemente sul naturale

corso dei corpi idrici. Ciò non ha portato i benefi-

ci attesi dal punto di vista idrogeologico, ovvero

una salvaguardia delle sponde in presenza delle

piene, e ha anche danneggiato l’ambiente dal

punto di vista ecologico. La sensibilità odierna

è tornata a tenere conto anche degli abitanti

dei fiumi stessi, e si sta quindi tentando di re-

stituire ai corsi d’acqua un aspetto più naturale.

Questi interventi devono però essere pianifica-

ti e studiati da persone formate sull’argomento,

non si può improvvisare una rinaturalizzazione

di un corso fluviale, in quanto bisogna tenere

conto della dinamica del fiume stesso, bisogna

fare degli interventi che siano in grado di re-

sistere anche alle piene che sono in grado di

rimuovere e spostare elementi mal posizionati

ed ancorati. Elemento necessario all’esecuzione

di buoni interventi di rinaturalizzazione è anche

la conoscenza approfondita delle specie ittiche

che popolano il corso d’acqua e di quelle che

potrebbero potenzialmente popolarlo una volta

rinaturalizzato. Ogni pesce ha infatti una capa-

cità di nuotare a una determinata velocità di

corrente e di superare, grazie alle sue abilità

natatorie, alcuni ostacoli. Una rampa potrà es-

sere utilizzata da trote ma potrebbe essere un

ostacolo invalicabile, esattamente come la bar-

riera che si sarebbe voluto rendere valicabile,

per altre specie ittiche con meno abilità.

Durante la conferenza sono state presentate

come esempi alcune opere realizzate in questi

anni in Lombardia. Per quello che riguarda la

salvaguardia delle sponde è stato mostrato un

intervento realizzato lungo il fiume labro, dove

sono state poste delle ramaglie ancorate alla

riva in modo da fornire una protezione ai pesci

IL PROGETTO PRO-ITTIOIL PROGETTO PRO-ITTIO

Page 44: Animali Informa luglio 2011

che in una zona di fiume erano eccessivamen-

te esposti alla predazione da parte dei cormo-

rani. Altri interventi molto importanti sono stati

realizzati lungo il Ticino e il fiume Tresa, dove

sono stati realizzati tre importanti passaggi

per pesci che permettono quindi di rendere

percorribili ampi tratti di fiumi precedentemente

isolati. L’importanza delle opere appena citate

risiede anche nel fatto che durante la loro re-

alizzazione è stata allestita anche una cabina

di monitoraggio. Una parete del passaggio per

pesci è stato infatti realizzato utilizzando una

lastra di vetro, in modo da poter osservare

cosa accade sott’acqua. In questo modo si è

potuta verificare la funzionalità del passaggio

stesso e si sono potuti svolgere studi scientifici

sulla tendenza del pesce allo spostamento tra

un ambiente lacustre a uno fluviale in entrambe

le direzioni nei vari periodi dell’anno. Grazie a

queste osservazioni si sono osservati sposta-

menti di pesci ritenuti sostanzialmente stanziali

e si sono potute censire le specie più abbon-

danti in determinati ambienti.

Durante la presentazione del progetto è emer-

so che non solo gli ambienti fluviali molto spes-

so richiedano interventi di rinaturalizzazione,

ma anche le sponde e i fondali dei laghi ne-

cessitano di variazioni. Spesso ci si preoccupa

solamente di migliorare la qualità delle acque

dei nostri bacini, ma questi importanti interventi

se non accompagnati da una visione più ampia

dei problemi ambientali. I fondali dei nostri laghi

molto spesso sono piatti e melmosi, senza al-

cuna variazione. Interventi con la posa di osta-

coli sommersi, quali alberi abbattuti, legnaie

e ceppi possono fornire rifugi a varie specie

ittiche e anche luoghi, come avviene per il pre-

giato pesce persico, di riproduzione. In alcuni

casi si è provveduto anche alla piantumazione

di piante acquatiche che hanno creato prate-

rie sommerse dove precedentemente non vi

era nulla, ottenendo il ritorno di varie specie

ittiche. Anche tutti questi risultati sono stati mo-

nitorati, in questo caso grazie all’osservazione

diretta tramite esperti subacquei.

Un altro intervento esposto durante la confe-

renza ha riguardato la costruzione di un’isola

artificiale all’interno del lago di Iseo.

42

Page 45: Animali Informa luglio 2011

4343

Questo è stato possibile sfruttando l’opera di

pulizia del fondale del porto, con il sollevamento

di una notevole quantità di fango, che ancorato

tramite palificazioni, è stato posizionato in una

baia posta a sud del lago. Questa isola è sta-

ta quindi piantumata con canneto, creando un

ambiente subito colonizzato sia da fauna ittica

che da varie specie di uccelli lacustri. Da que-

sto esempio si può notare che sfruttando un

intervento che nulla aveva a che vedere con

la riqualificazione ambientale, ovvero la manu-

tenzione dell’attracco dei battelli che navigano

sul lago, si è potuto intervenire con una spesa

minima anche a favore dell’ambiente.

Page 46: Animali Informa luglio 2011

44

La Floriterapia , come la medicina omeopatica,

è una terapia che si basa su principi di funziona-

mento “energetico”. Sia nei fiori di Bach che nei

rimedi ad alta diluizione (30 ch-200ch) la quan-

tita’ di principio attivo è minore del numero di

Avogrado il che significa, per la nostra biochimi-

ca ufficiale, che non è possibile rilevare nessun

principio attivo e pertanto non ci si dovrebbe

aspettare nessun effetto terapeutico.

In realtà non è

così. Ogni rimedio e

ogni fiore ha una sua azio-

ne specifica che si manifesta in ogni

soggetto sensibile a quel livello ener-

getico. Gran parte della medicina di oggi

agisce rivolgendosi elusivamente al sintomo sen-

za considerare che la malattia è l’epressione

di uno squilibrio profondo che coinvolge non un

solo organo ma tutta la persona sia sul piano

fisico che psichico. Lo scopo della floriterapia è

questo: curare le persone non la malattia.

Il Dott. Edward Bach ebbe questa grande intu-

izione: del malato va guarito soprattutto la psi-

che perchè tutte le patologie hanno origine da

Page 47: Animali Informa luglio 2011

45

uno stato d’animo negativo, chre logora il corpo

alterandonel’equilibrio.

Edward Bach nacque il 24 Settembre 1986 a

Moseley, un villaggio del Galles. Fin da bambino

si dimostrò attento, curioso e innamorato della

campagna che lo circondava. Qualunque cosa

per lui aveva un’anima; le piante, gli uccelli, i fili

d’erba e tutto sembrava parlargli un linguaggio

misterioso che solo lui riusciva a capire.

All’età di vent’anni si iscrisse alla facoltà di

medicina di Birmingham, poi si trasferì aLondra

dove si laureò nel 1912 all’University College

Hospital.

Ilsuo interesse verso un nuovo metodo di cura lo

portò a lasciare il reparto di Chirurgia dell’Ospe-

dale dell’University College per passare a quello

di Immunologia.

In questi anni Bach scoprì che nello stomaco di

pazienti cronici si trovavano batteri strettamente

correlati alla malattia. Con questi batteri preparò

dei vaccini che inoculatati in alcuni ammalati die-

dero dei risultati eccezionali .Inoltre si accorse

che era possibile iniettare la seconda dosa solo

quando la prima aveva cessato il suo effetto

e che anzi cosi’ facendo si ottenevano risultati

migliori rispetto alla somministrazione in periodi

standard.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, nono-

stante fosse stato riformato per la sua salute

precaria, divenne responsabile di un reparto per

reduci di 400 letti.

Nel Luglio del 1917 ebbe un malore, fu’ traspor-

tato d’urgenza in ospedale dove gli venne dia-

gnosticato un tumore con metastasi. I medici gli

diedero tre mesi di vita.

La consapevolezza di aver poco tempo lo por-

tò a lavorare con piu’ fervore e passione e i tre

mesi passarono e la malattia regredi’ lasciando

i medici increduli .

La strada dei vaccini stava dando ottimi risultati

ma una grossa svolta l’ebbe quando lesse l’Or-

ganon di Hahnemann (padre dell’omeopatia) e

iniziò preparare i vaccini diluiti in modo tale da

poter essere somministrati per via orale e non

iniettati, evitanto cosi’ le reazioni nel punto d’ino-

culo in verita’ dolorose.

Questi vaccini chiamati “ i sette nosodi di Bach “

risolsero con successo centinaia di casi cronici e

furono utilizzati anche in America e in Germania

non solo dalla medicina omeopatica ma anche

da quella allopatica.

Bach si spinse oltre e suddivise i sette batte-

ri responsabili delle malattie croniche in sette

gruppi e inizio’ ad analizzare le personalita’

dei pazienti che avevano bisogno dello stesso

vaccino,perche’ alla base di ogni malattia ,se-

condo il Dott. Bach, c’e’ uno stato d’animo nega-

tivo ed e’ proprio da questo che bisogna iniziare

a curare il paziente. Inizio’ cosi’ a studiare ed

annotare ogni reazione alla malattia, le abitu-

dini, i cambiamenti, gli stati d’animo associati e

contemporaneamente si dedico’ alla ricerca di

nuovi rimedi.

Ritorno’ nella campagna Gallese e riprese lo stu-

dio e l’osservazione della natura.

Trovo’ i primi due fiori Mimulus e Impatiens con i

quali preparo’ dei nosodi secondo lo stesso me-

todo che aveva usato quando utilizzava i batteri.

Bach somministro’ i rimedi in base alla somiglian-

za tra la pianta e il paziente.

In sintesi i fiori agiscono ciascuno su un partico-

lare stato d’animo (paura, disperazione, solitudi-

ne, sfiducia in se stessi ecc.) e somministrati per

via orale o percutanea lo riequilibrano o raffor-

zano secondo le necessita’.

Mimulus cresce presso i corsi d’acqua e gli sta-

gni, è un fiore dall’apparenza timido e spaventa-

to ma le sue radici sono ben radicate nel terreno

Page 48: Animali Informa luglio 2011

e non ha paura di essere trascinato via perché

ben aggrappato al suolo.

Impatiens è un fiore il cui ba-

cello quando è maturo

si apre improvvisa-

mente ed espel-

le bruscamente

lontano i suoi

semi che di-

venta-

no come dei piccoli proiettili. I risultati furono

soddisfacenti e spinsero il Dott. Bach alla ricerca

di nuovi fiori, il suo lavoro sulle piante e sulle

personalità diventa un tutt’uno e alla fine del

1932 arrivò alla stesura dei dodici stati d’nimo

negativi fondamentali a cui associò dodici fiori

che chiamò “i dodici guaritori “.

Questi erano:

Paura: Mimulus

Terrore: Rock Rose

Tortura mentale: Agrimony

Indecisione: Sclaranthus

Indifferenza o noia: Clematis

Dubbio o scoramento: Gentian

Invadenza: Chicory

Debolezza: Centaury

Scarsa fiducia di sé: Cerato

Impazienza: Impatiens

Eccessivo entusiasmo:

Vervain

Solitudine: Water Violet

In questi anni oltre a

curare iniziò a divul-

gare i risultati della

sua ricerca, scris-

se: Healt Thyself

(Guarisci te stes-

so) e The Twelve

Healers and Other

Remedies (I dodici

guaritori e altri ri-

medi) e Free Thyself

(Libera te stesso).

Ma le emozioni han-

no mille colori e mille

sfumture e Back si mise

alla ricerca di altri fiori ca-

paci di curare tutte le varia-

zioni degli stati d’animo e così

Page 49: Animali Informa luglio 2011

47

arrivò nel 1935 a catalo-

gare e studiare 38 rime-

di.

Il 27/ 11/ 1936 morì

nel sonno diciannove

anni dopo la previsio-

ne fatta dai medici a

dimostrazione della

sua tesi e cioè che

un grande interesse,

un grande entusia-

smo, una passione,

un grande amore, uno

scopo nella vita pos-

sono dare forza allo

spirito e al corpo e man-

tenerlo in salute.

Diceva Bach: “La malattia

come noi la conosciamo è un

risultato, un prodotto terminale,

uno stadio finale di qualche cosa

di più profondo. La malattia inizia ol-

tre il piano fisico, più vicino al mentale.

E’ interamente il risultato di un conflitto fra

il nostro sé spirituale e il nostro sé mortale. Fino

a che questi sono in armonia siamo in perfetta

salute. Ma quando c’è discordia allora deriva

quello che noi conosciamo come malattia”.

Page 50: Animali Informa luglio 2011

48

Tra tutti i pappagalli che hanno

fatto parte della mia vita, quello

che sicuramente mi ha affascina-

to di più per la sua ineguagliabi-

le bellezza è stato un CACATUA

Galerita Eleonora.

Questo splendido pappagallo

appartiene alla enorme fami-

glia dei CACATUA, e vive nel

grande Continente Australia-

no (Australia, Nuova Zelan-

da, Polinesia ecc.)

Vi sarà capitato di vedere

in qualche spettacolo cir-

cense o in televisione un

grosso pappagallo

bianco con un grande

ciuffo giallo sulla testa:

ecco quello è un caca-

tua!!

Esistono molte specie

di Cacatua, alcune

molto costose e al-

tre, addirittura nem-

meno reperibili

perché molto rare.

Anche i CACATUA

rientrano nella

convenzione di

a cura di Cristian Simone Tropical World

Page 51: Animali Informa luglio 2011

49

Washington, quindi ogni soggetto necessi-

ta del suo documento CITES (Convention on

International Trade of Endangered Species)

che significa Convenzione sul commercio in-

ternazionale delle specie in pericolo di estin-

zione.

In particolare, i cacatua, si differenziano dagli

altri pappagalli per l’estrema capacità alla so-

cializzazione con l’uomo e la meravigliosa attitu-

dine alla comunicazione vocale e gestuale.

Infatti possiedono una mimica notevole legata per

lo più a movimenti del collo e del ciuffo.

Di tutti i pappagalli IMPRINTATI che ho posseduto,

questo si è differenziato per l’estremo affetto che

mi ha dato.

Cosa significa IMPRINTATO:

L’imprinting è un modello di comportamento che un

animale assimila nei primi momenti di vita, osservando

e imitando i genitori o , nel caso in cui se ne sia preso

cura l’uomo, noi. Questi effetti sono duraturi nel tempo

e i risultati sono eccellenti per preparare questi animali

a vivere nelle nostre case.

Fino al raggiungimento della maturità sessuale, sono in

grado di apprendere e conoscere, ma dopo questo pe-

riodo ( che dura circa sei anni) il nostro amico pappa-

gallo potrebbe avere dei seri problemi comportamentali.

In effetti, questo pappagallo non ha solo pregi, ma anche

qualche difetto.

Il mio cacatua, ad esempio, richiedeva continuamente at-

tenzione, tanto che se si accorgeva di essere trascurato,

emetteva dei fastidiosissimi schiamazza, solo per attirare

l’attenzione.

Il problema era che oltre infastidire,me e la mia famiglia,

riusciva a disturbare anche i miei vicini di

casa.

Page 52: Animali Informa luglio 2011

50

Con l’arrivo del mio primo genito,

purtroppo il suo atteggiamento è

diventato ancor più assillante, per-

ché non gli si poteva più dedicare

lo stesso tempo.

Pur essendo animali dotati di una

straordinaria intelligenza, per

quello che è la mia esperienza,

posso dire che i Cacatua, si

sentono un po’ oppressi tra le

nostre mura domestiche per-

ché, a differenza degli altri

pappagalli, amano volare e

urlare a squarciagola.

Per accogliere questo ani-

male in casa, è necessa-

rio essere preparati ed

esperti.

Il momento ideale per

l’acquisto, è subito dopo

lo svezzamento, quindi

un soggetto di 3-4 mesi

di vita. Le attenzioni e il

gioco, sono fondamen-

tali per lo stato psichi-

co del nostro amico

pennuto.

L’importante an-

che durante il gio-

co è di rispettare

alcune regole di

base e chiamare

ogni cosa con il

proprio nome in

modo che pos-

Page 53: Animali Informa luglio 2011

51

sa, piano piano, associare cose a nomi e

chiamarli in modo appropriato.

Da ricordare che come tutti gli esseri viventi si

possono ammalare, e alcuni virus possono es-

sere incubati per molto tempo senza provocare

danni , ma scoppiare all’improvviso causando

gravie e seri problemi.

Per questo motivo consiglio sempre una buona

visita da un veterinario specializzato che attra-

verso un piccolo esame del sangue potrà stabilire

lo stato di salute del vostro animale e consigliarvi

su alimentazione e detenzione in cattività.

Page 54: Animali Informa luglio 2011

52

Page 55: Animali Informa luglio 2011

53

Page 56: Animali Informa luglio 2011

54

SPECIALE ALLEVAMENTIAllevamento di Schnauzer e Sealyham Terrier

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Page 57: Animali Informa luglio 2011
Page 58: Animali Informa luglio 2011

56

rende deboli, non solo il cucciolo può essere

portatore sano di malattie virali che si mani-

festano conseguentemente a stress, e si può

ben capire come un simile trasporto senza il

rispetto di minime condizioni igeniche sanitarie

possa essere la causa scatenante.

COME DIFENDERCI E DIFENDERE QUESTI CUCCIOLI?

In genere il cucciolo introdotto in italia in ma-

niera illegale ha un costo che può essere 20

volte inferiore al prezzo di mercato!!!!

Chiaramente una proposta allettante ma da

cui dobbiamo dubitare.

Verificare sempre le documentazioni allegate

e consultare il medico veterinario di fiducia.

L’unico modo per debellare questo sistema

è fermare la richiesta, è il cliente dhe deve

essere attento anche perché al dolore della

perdita del cucciolo si somma anche il danno

per aver investito soldi per un cucciolo che

non si ha più o per le spese mediche a cui si

va inevitabilmente incontro.

TRATTA DICUCCIOLI

Ogni anno arrivano illegalmente in italia miglia-

ia di cuccioli provenienti dall’europa dell’est, il

viaggio per loro è un’odissea, vengono sot-

tratti alle madri precocemente, stipati in spazi

angusti e nascosti, sottoposti a stress fisico

e psichico.

Questa situazione espone buona parte di loro

a morte atroce durante il tragitto, i più for-

tunati arrivano a destinazione che in genere

corrispone a negozianti compiacenti o a pri-

vati spesso, ma non sempre, ignari della pro-

venienza del cucciolo.

Capita spesso e volentieri che un privato ac-

quisti un cucciolo che sembra bello e paffuto,

col suo libretto sanitario in regola, dopo 24-

48 ore il cucciolo manifesta sintomi clinici di

malattia in genere gastroenterite, abbattimen-

to, inappetenza o altro.

CI VIENE CHIESTO COME È POSSIBILE?

Pultroppo questi cuccioli non ricevono per

il giusto tempo le cure materne e questo li

DI Dott. Ceriani AlessioCLINICA VETERINARIA SAN VITTORE

56

Page 59: Animali Informa luglio 2011

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AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PIERO SESSA21026 Gavirate (VA) - Via Al Lido, 5 tel: 0332 74 41 35

AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR. CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA21056 Induno Olona (VA) - Via Spagnoletto, 10 tel: 0332 20 26 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO PUSTERLI21056 Induno Olona (VA) - Via Porro, 84 tel: 0332 20 60 31

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO BAGGIANI21056 Induno Olona (VA) - Via Crespi, 4 tel: 0332 20 32 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO BOLTRI 21037 Lavena Ponte Tresa (VA) - Via Valle, 3 tel: 0332 55 22 99

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO BELLORINI21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9 tel: 0332 62 63 96

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO FANTONI21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23 tel: 0332 66 66 97

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIUSEPPINA GIAVAZZI21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A tel: 0332 53 51 37

AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DELLA DR.SSA PAOLA LONGHI E DEL DR. MASSIMILIANO BOGNI 21016 Luino (VA) - Via Luini Bernardino, 37 tel: 0332 53 56 96

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI LUINO DEI DOTTORI DEDE’ E HOFMANN 21016 Luino (VA) - Via Voldomino, 11 tel: 0332 51 10 00

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALENTINA CASTELLOTTI21016 Luino (VA) - Via Vittorio Veneto, 30/A tel: 328 0976074

CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO 21020 Luvinate (VA) - Via Vittorio Veneto, 56 tel: 0332 22 00 92

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CADONA’21046 Malnate (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0332 19 500 11

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO BROLPITOE DELLA DR.SSA BARBARA DONAGGIO21020 Malnate (VA) - Via Leopardi, 1 tel: 0332 42 83 56

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PATRIZIA REBELLATO21030 Marchirolo (VA) - Via S. Camillo, 32 tel: 0332 72 20 59

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ILARIA TIMPERANZA21020 Monvalle (VA) - Via Della Cappella, 20 tel: 0332 79 93 88

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MICHELE BAGGI21010 Porto Valtravaglia (VA) - Via Roma, 15 tel: 0332 54 72 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ANTONIO MOTTA21039 Valganna (VA) - Via Isella, 2 tel: 0332 71 63 66

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIUSEPPE LOREFICE21100 Varese - Via Monte Santo, 29 tel: 0332 23 91 82

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. KETTY PERU 21100 Varese - Via Giuseppe Giusti, 12/A tel: 0332 26 46 96

AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO 21100 Varese - v. G. Macchi, 99 tel: 328 91 23 233

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI VARESE21100 Varese - Via Gianni Rodari, 22 tel: 0332 26 44 46

CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA 21100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax 0332 82 00 64 tel: 0332 82 00 02

CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA - DR. AMEDEO PINI 21100 Varese (VA) - Viale Belforte, 168 tel: 0332 33 02 44

CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C. 21100 Varese - 3, v. Corridoni tel: 0332 31 14 66

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SALVATORE DI BENEDETTO21100 Varese - Via Colleverde,32 tel: 338 83 91 100

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI21100 Varese - Via Crispi, 68 tel: 0332 24 23 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO CARLO MARCHIORATO21100 Varese - Via Sanvito Silvestro, 103 tel: 0332 22 28 04

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CLAUDIO PECCATI 21100 Varese - v. Ravasi, 23 tel: 0332 28 77 24

OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E DR. SOMMARUGA 21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 tel: 0332 26 54 96

Veterinari - area Nord - Varese

57

PINO LAGO M.

TRONZANO L. M.

VEDDASCA

CURIGLIA CONMONTEVIASCO

MACCAGNO

LAGO MAGGIO

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LAGO DI VARESE

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Via Provinciale, 65 - 21033 CITTIGLIO (VA) - Tel. 0332 60 22 22 urgenze cell. 335 67 70 716 - e-mail: [email protected]

orario: da LUNEDÍ a VENERDÍ: ore 10-12 / 15-19 SABATO: ore 9-12

CLINICA VETERINARIA

Dir. San. Dott. GIORGIO ZAPPELLINI"SASSO DEL FERRO"

CHIRURGIA, LABORATORIO ANALISI, ECOGRAFIA, RADIOLOGIA, DAY HOSPITAL

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE E LAVENO MONBELLOVia B.Luini, 19 - 21100 VareseTel. 0332 33 36 81 - Tel. 0332 17 69 809Fax 0332 333293E-mail [email protected]

UFFICIO DI ARCISATEVia Matteotti, 18Tel. 0332 47 63 41

UFFICIO DI LAVENO MONBELLOVia Ceretti, 8Tel. 0332 62 53 50-349

UFFICIO DI LUINOVia Don Folli, 4Tel. 0332 51 12 16

Page 60: Animali Informa luglio 2011

CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO 21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24

CENTRO VET. DEL DR. M. HETTINGER E DELLA DR.SSA P. NEDALINI STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA DESTITO 21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO GANGI21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 tel: 0331 27 50 43

STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7 tel: 0331 27 55 32

STUDIO ASSOCIATO DR. POZZI - DR. MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25 tel: 0331 95 38 54

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 tel: 0331 73 11 44

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08

STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA TERNI21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65

AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONEStud. Ass. DR. Martinoli - DR. Strappo - DR. De Toni - DR. poretti21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO RAIMONDI21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17 tel: 0331 28 05 44

AMBULATORIO VETERINARIO SAN GIULIO DELLA DR.SSA MICHELA ROSSI21012 Cassano Magnago (VA) - Via Marconi, 15 tel: 0331 20 92 04

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54 tel: 0331 20 32 82

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO MOTTERLE21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43 tel: 0332 89 21 68

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28 tel: 0331 24 19 41

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANTONIO BOSCARO21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27 tel: 0331 78 44 33

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROSELLA CASTIGLIONI 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCA BURAGLIO21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO FERRE21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10 tel: 0331 78 48 76

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA PORRINI21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO MAZZUCCHELLI21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO REVEL21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A tel: 0331 79 30 71

CLINICA VETERINARIA I RONCHI CVR DELLA DR.SSA CHIARA LUCATINI21013 Gallarate (VA) - Via Sciesa, 40/b tel: 0331 83 02 10

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DR. GOBBI A. E DR. MARTEGANI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03

AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13 tel: 0332 78 01 80

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA S. DI TIZIO E DEL DR. C. COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74

LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR. ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18

CLINICA VETERINARIA MALPENSA SRL DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55

NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 tel: 0331 22 30 27

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR. ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A tel: 0331 92 10 85

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13 tel: 0331 92 45 38

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20 tel: 0331 98 50 04

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI DR. BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA BOTTINI21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DR. VISENTIN G. PIETRO E DR. AIMINI R. “PARCO DEL TICINO”21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101 tel: 0331 25 90 47

AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO GIULIANI21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18 tel: 0332 97 81 95

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO POZZI21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2 tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA BASSANI21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28

Veterinari - area Sud - GallarateMORAZZONE

GAZZADAS.

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CARONNOVARESINO

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATECorso Leonardo Da Vinci, 1Tel. 0331 70 99 47 - Fax 0331 70 99 65E-mail [email protected]

UFFICIO DI GAZZADAVia Roma, 18Tel. 0332 87 70 35-036

UFFICIO DI ANGERAPiazza Garibaldi, 1Tel. 0331 96 01 61

58

Page 61: Animali Informa luglio 2011

AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR. CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23 tel: 0331 67 91 75

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2 tel: 0331 62 12 31

AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32 tel: 0331 62 45 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO BARTOCCINI21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 tel: 0331 62 60 93

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51 tel: 0331 68 55 55

CLINICA VETERINARIA S. MICHELEDEI DR. TOVAGLIERI - DR. PAIELLA - DR. SIOLI21052 Busto Arsizio (VA) - Via Lepanto, 7 tel: 0331 62 73 76

CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52

STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 tel: 0331 35 10 91

ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 tel: 0331 50 49 21

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1 tel: 0331 82 49 77

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ISABELLA ARIANNA FRANCO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535

AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA DEL DR. MATTIA BASILICO21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAGANI E DEL DR. VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98

CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDAE BALLARATI DR. MARCO21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21 tel: 0331 61 15 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VIRGILIO ROVANI21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42 tel: 0331 61 13 05

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA ROMANI 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50 tel: 0331 61 07 67

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE’ - TRAVAINI21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03

AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA DEL DR. UMBERTO CARLO21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROLANDO PAGANI 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60 tel: 02 96 73 24 04

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BUSNELLI21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120 tel: 02 96 00 526

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - Via Novara, 18 tel: 02 96702062, 02 9606402

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DELLA DR. SSA PAOLA PAOLA E DELLA DR.SSA SIMONA RIVOLTA21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DELLA DR.SSA ANGELA BANFI 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINI 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12 tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI MENGOTTO21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINO21049 Tradate (VA) - Via Monte Grappa, 22 tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINAIO DELLA DR.SSA SARA BELLIATO 21040 Uboldo (VA) - Via IV Novembre, 19 tel: 02 97 38 89 07

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA RAFFAELLA MONTICELLI21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANTONELLA PEJA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24 tel: 02 40 01 84

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. BARBATTI E DEL DR. LEVY21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4 tel: 0331 86 49 90

AMBULATORIO VETERINARIO “DAY HOSPITAL” DEL DR. STEFANO POZZI21020 Trnate (va) - Via Milano, 3 tel: 0332 96 18 61

Veterinari - area Sud - Busto Arsizio

VEDANOOLONACASTIGLIONE

OLONA

GORNATE OLONA

CASTEL

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VENEGONOSUP.

VENEGONOINF.

TRADATE

FAGNANOOLONA

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SOLBIATEOLONA

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CISLAGO.

GERENZANO

SARONNO

UBOLDO

ORIGGIOCARONNO

PORTUSELLA

OLGIATEOLONA

CASTELLANZA

BUSTOARSIZIO MARNATEAREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIOPiazzzale Plebiscito, 1Tel. 0331 62 12 98 - Fax 0331 62 36 58E-mail [email protected]

UFFICIO DI SARONNOVia Gorizia, 28Tel. 02 96 02 248

UFFICIO DI TRADATEVia Gradisca, 16Tel. 0331 84 07 52

59

Page 62: Animali Informa luglio 2011

CLINICA VETERINARIA LEONARDO DA VINCI DELLA DR.SSA PAOLA BILOTTA20081 Abbiategrasso (MI) - Via Luigi Cagnola, 11 tel: 02 94 96 74 13

AMBULATORIO VETERENARIO DELLA DR.SSA LAURA CIGNA20081 Abbiategrasso (MI) - Via Galli Emilio, 2 tel: 02 94 21 610

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARZIO STABILE20020 Arese (MI) - Viale Platani, 6 tel: 02 93 58 13 62

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR. SSA RENATA LOVAGNINI20020 Arese (MI) - Via degli Orti, 11 tel: 02 93 58 10 21

CENTRO VETERINARIO ARESINO DEL DR. CHIUCCHINI20020 Arese (MI) - Via Mattei Giannetto, 70 tel: 02 93 82 046

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELISEO AVIGNI20090 Assago (MI) - Via Roma, 13 tel: 02 48 82 464

AMB. VETERINARIO ASSOCIATO BAREGGIO DEL DR. MAGI E DEL DR. BONTEMPI20010 Bareggio (MI) - Via Roma, 78 tel: 02 90 36 32 00

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO MAZZERI20021 Bollate (MI) - Via Nazario Sauro, 148 tel: 02 38 20 00 12

AMBULATORIO CLINICA DEL DR. GUIDO PLAGA20021 Bollate (MI) - Via Garibaldi, 52 tel: 02 35 03 821

STUDIO MEDICO VETERINARIO SAN FRANCESCO DELLA DR.SSA STEFANIA MELZI20021 Bollate (MI) - Via Degli Alpini, 4 tel: 02 35 01 204

AMB. VETERINARIO SILVIO PELLICO DELLA DR.SSA ENRICA CHIARA RIPANTI20021 Bollate (MI) - Via Silvio Pellico, 46 tel: 02 35 12 934

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. CRUGNOLA E DEL DR. BONATI20090 Buccinasco (MI) - Piazza Vittorio Veneto, 5 tel: 02 48 84 23 09

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. PAVESI E DEL DR. LORUSSO20090 Buccinasco (MI) - Via E. Duse, 16 tel: 02 48 83 922

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TENCONI20022 Castano Primo (MI) - Via Kennedy, 7 tel: 0331 88 00 07

CENTRO MEDICO VETERINARIO DEL DR. ANSELMI E DEL DR. MAININI20022 Castano Primo (MI) - Vicolo Tortuoso tel: 0331 88 31 10

AMB. VETERINARIO DI CASTANO PRIMO DEL DR. COCCO E DEL DR. SIRONI20022 Castano Primo (MI) - Via Magenta, 35 tel: 0331 87 79 71

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CAPITELLI20090 Cesano Boscone (MI) - Via Roma, 100 tel: 02 45 83 930

AMBULATORIO VETERINARIO QUARTIERE OLMI DEL DR. VALENTE20090 Cesano Boscone (MI) - Via Pasubio, 51 tel: 02 45 84 939

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CRISTINA MIGLIO20020 Cesate (MI) - Via Tagliamento, 10 tel: 02 99 41 991

AMBULATORIO VETERINARI ASSOCIATI DELLA DR.SSA ELENA BERETTA E DEL DR. MARCO LOMBARDI20011 Corbetta (MI) - Via Villoresi Eugenio tel: 02 97 71 500

CLINICA VETERINARIA ASSOCIATA DEL DR. A. MUGNAI E DEL DR. A.POZZI20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 136/138 tel: 02 93 56 67 13

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIOVANNA RIZZI20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 26 tel: 02 93 56 57 84

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO CAPRIOGLIO20094 Corsico (MI) - Piazza Carabelli, 7 tel: 02 44 05 437

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15 tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLA VARINI20094 Corsico (MI) - Via XX Settembre, 31 tel: 02 44 02 811

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15 tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCESCA SACCHI20094 Corsico (MI) - Via Montello, 6/c tel: 02 44 04 888

AMBULATORIO VETERINARIO CUSAGO DEL DR. CASTOLDI E DEL DR CONTARDI20090 Cusago (MI) - Via Libertà, 13 tel: 02 90 39 41 86

AMB. VETERINARIO GAGGIANO DEL DR. FERLINI, DR. MILLEFANTI E DEL DR.GRANATA20083 Gaggiano (MI) - Via Galvani, 42 tel: 02 90 81 636

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ADELIO CHIESI20024 Garbagnate (MI) - Via Kennedy, 15 tel: 02 99 02 75 50

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA LATTUADA20024 Garbagnate Milanese (MI) - Via Matteotti, 2 tel: 02 99 52 010

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BALLARATI E DEL DR. TESTORI20010 Inveruno (MI) - Via Marconi, 17 tel: 02 97 28 91 25

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICO TAVIAN20020 Lainate (MI) - Via Re Umberto, 22 tel: 02 93 57 01 20

CLINICA VETERINARIA DEL DR. BARBUIO E DEL DR. BERNABEI20020 Lainate (MI) - Via Nerviano, 2 tel: 02 93 57 26 89

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NEUROVET DEL DR. CAUDURO E DEL DR. FAVOLE20025 Legnano (MI) - Via Maestri del Lavoro, 29 tel: 0331 57 89 51

CLINICA VETERINARIA SAN MAGNO DELLA DR.SSA DONATELLA COZZI E DEL DR. MARZIO STABILE E DELLA DR.SSA BARBARA VILLA20025 Legnano (MI) - Via XX Settembre, 18 tel: 0331 45 43 43

CLINICA VETERINARIA DELLA DR.SSA ROBERTA CRISTANI20025 Legnano (MI) - Via Dante, 12/14 tel: 0331 54 67 79

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO VALENTINI20051 Limbiate (MI) - Via Trieste, 90 tel: 02 99 48 13 74

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA STEFANIA FRANCHETTI20051 Limbiate (MI) - Via Massimo Gorky, 37 tel: 02 43 11 21 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA MARTINOLI20013 Magenta (MI) - Via Don Beretta, 26 tel: 02 97 29 11 637

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALERIA MARIA COLOMBO20013 Magenta (MI) - Via Novara, 71 tel: 02 97 29 95 41

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA DANIELA PAVONE20013 Magenta (MI) - Via Dante, 10 tel: 02 97 96 33 53

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA GRASSI20013 Magenta (MI) - Via Tommaseo, 4 tel: 02 97 95 01 27

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA DE CARLI E DEL DR. CAPUTO20013 Magenta (MI) - Via Mazenta, 24 tel: 02 97 02 02 00

AMBULATORIO VETERINARIO DI MAGNAGO DEL DR. SIRONI E DEL DR. COCCO20013 Magnago (MI) -Piazza Italia, 26 tel: 0331 30 66 78

CENTRO VETERINARIO SEMPIONE DEL DR. FABIO BUCCHI20014 Nerviano (MI) - Via Milano, 23 tel: 0331 58 72 27

Veterinari - area MilanoDISTRETTO VETERINARIO DIABBIATEGRASSOVia San Francesco D’Assisi, 4Tel. 02 94 86 334

DISTRETTO VETERINARIO DI CASTANO PRIMOPiazza Mazzini, 43Tel. 0331 88 69 31

DISTRETTO VETERINARIO DILIMBIATEVia Monte Grappa, 40Tel. 02 99 45 67 19

DISTRETTO VETERINARIO DIMAGENTAVia Valle, 9 Loc. Ponte VecchioTel. 02 97 00 791

E-mail [email protected]

60

Page 63: Animali Informa luglio 2011

CLINICA VETERINARIA NERVIANO DEL DR. PAOLO SOMMARRUGA20014 Nerviano (MI) - Via Lampugnani, 3 tel: 0331 41 52 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CANNATA E DEL DR. SAGREDINI20014 Nerviano (MI) - Piazza Brunelleschi, 7/c tel: 0331 58 53 42

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO MAZZA20026 Novate Milanese (MI) - Via Cavour, 32 tel: 02 35 43 720

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA MAURA COTTI20026 Novate Milanese (MI) - Via Monte Grappa, 6 tel: 02 35 48 210

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA PATRIZIA SIMONETTA ALLOCCA20026 Novate Milanese (MI) - Via Leopardi, 7 tel: 02 39 10 03 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO AIRAGHI20010 Ossona (MI) - Via Baracca, 63 tel: 02 90 26 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO TAGLIABUE20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Roma, 165 tel: 02 99 04 26 61

CLINICA VETERINARIA NORD MILANO DEL DR. BIANCHINI E DEL DR. PIROLA20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Cascina Sant’Angelo, 1 tel: 02 91 04 016

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PLAGA E DEL DR. D’ASDIA20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Riboldi, 88 tel: 02 91 89 026

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ORESTE CUSINI20015 Parabiago (MI) - Via G. Bertacchi, 30 tel: 0331 55 28 65

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA MUGGIANI20016 Pero (MI) - Via Sempione, 84 tel: 02 33 91 13 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. COMERIO E DEL DR. ANGIOLETTI20010 Pogliano Milanese (MI) - Via Pascoli, 20 tel: 02 93 54 86 65

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUIGI DI MASO20010 Pregnana Milanese (MI) - Via Varese, 10 tel: 02 93 29 07 12

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI20017 Rho (MI) - Corso Europa, 132 tel: 02 93 13 852

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CARLO MARTIGNONI20017 Rho (MI) - Via Madonna, 45 tel: 02 93 03 017

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA MARINELLI20017 Rho (MI) - Via Ghandi, 29 tel: 02 93 90 08 89

CENTRO VETERINARIO DARWIN DELLA DR.SSA LUCIANA TREVISAN20017 Rho (MI) - Via Santorre di Santarosa tel: 02 93 78 06 70

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO ARDAGNA20088 Rosate (MI) - Via Cavour, 60 tel: 02 94 96 37 71

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLINA LATTUADA20088 Rosate (MI) - Viale Rimembranze, 28 tel: 02 90 83 44 06

AMBULATORIO VETERINARIO LE GROANE STUDIO ASSOCIATO20030 Senago (MI) - Viale Risorgimento, 13 tel: 02 99 48 14 58

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROBERTA POZZI20030 Senago (MI) - Vicolo Nazario Sauro, 15 tel: 02 99 48 97 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DANIELE MACCAGNI20019 Settimo Milanese (MI) - Via Panzeri, 19 tel: 02 33 50 03 92

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO PELLEGATTA20020 Soaro (MI) - Via Vespucci, 53 tel: 02 96 90 116

CLINICA VETERINARIA DEL PARCO DELLA DR.SSA LUISELLA CATTANEO20020 Solaro (MI) - Via Varese, 6 tel: 02 96 79 94 07

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALFREDO SACCHI20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Croce, 15 tel: 02 44 55 888

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MANUELA MORTARI20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Morona, 40 tel: 02 44 53 913

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TERZAGHI E DEL DR. BANNÒ20010 Vanzago (MI) - Via Umberto I°, 18 tel: 02 93 54 18 49

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO COCCHETTI20081 Vermezzo (MI) - Via Piave, 16 tel: 338 99 97 842

DISTRETTO VETERINARIO DIPARABIAGOVia Spagliarsi, 19Tel. 0331 49 85 29

DISTRETTO VETERINARIO DIRHOVia Beatrice d’Este, 28Tel. 02 93 92 33 35

DISTRETTO VETERINARIO DITREZZANO SUL NAVIGLIOVia Darwin, 31Tel. 02 44 59 752

E-mail [email protected]

61

Page 64: Animali Informa luglio 2011

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BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14 tel: 031 62 61 65

RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario tel: 031 61 94 45

CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.FABIO TESTA22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1 tel: 031 82 16 45

CLINICA DR. LONGONI22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11 tel: 031 76 23 40

SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140 tel: 031 95 03 41

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA SIMONA LONGONI22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71

CLINICA VETERINARIA “CITTA’ DI CANTU’” DEL DR. CATTANEO E DELLA DR.SSA CAMPANELLA22063 Cantù (CO) - Via Ppa Giovanni XXIII, 4 tel. 031 68 70 183

CLINICA VETERINARIA LA TORRE22063 Cantu’ (CO) - Via Fossano, 17 tel. 031 35 10 020

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CAMPANELLA 22063 Cantu’ (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03

TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO22063 Cantu’ (CO) - Viale Madonna, 19 tel: 031 71 46 40

CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78 tel: 031 68 44 44

CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23 tel: 031 76 43 25

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LUCIANA BERETTA 22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84

AMBULATORIO DI MODONESI DEL DR. M. E VINTANI DR. M.22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33 tel: 031 77 35 87

AMBULATORIO ASS. DEL DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI22072 Cermenate (CO) - Via Carlo Moreschi, 38 tel: 031 72 40 092

GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO22012 Cernobbio (CO) - Via Cinque Giornate, 4 tel: 031 34 03 69

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MATTEO COLOMBO 22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c tel: 031 24 24 93

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ROSSI22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26 tel: 031 26 99 56

ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO22100 Como (CO) - VIa Pio XI - - pronto soccorso 24 H tel: 031 54 32 31

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BOLOGNA22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12 tel: 031 30 09 63

CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO 22100 Como (CO) - Via Piave, 25 tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DOMENICO MOSCATELLI 22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI SENECA22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74 tel: 031 30 02 30

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43 tel: 031 26 14 33

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO PETRUZZELLI22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1 tel: 0344 82 165

DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53 tel: 031 64 06 25

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO FALLETTI22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19 tel: 031 61 15 37

TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6 tel: 031 64 08 77

AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24 tel: 031 98 70 40

DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23 tel: 031 92 04 71

AMBULATORIO DELLA DR.SSA SANCHEZ22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30 tel: 031 98 65 91

CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62 tel: 031 28 36 88

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b tel: 031 74 49 02

VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR.22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e tel: 031 74 47 82

MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25 tel: 031 51 19 08

AMBULATORIO ASSOCIATO DEL DR. CERATI PISONI ROTA22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70 tel: 0344 32 99 0

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA RICEPUTI 22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BARBATTI E DR. LEVY22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27 tel: 031 99 07 37

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELIO BIANCO22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139 tel: 031 94 43 77

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUCA MOLTENI 22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16 tel: 031 83 01 17

ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9 tel: 0344 72 532

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3 tel: 02 96 75 13 70

AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2 tel: 031 21 06 46

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. IPPOLITA SEMEGHINI22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1 tel: 031 56 04 24

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45

CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3 tel: 02 96 88 446

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO RASTRELLI 22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosio tel. 031 98 70 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICOLA GABRIELE22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29 tel: 031 90 11 64

GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29 tel: 031 73 14 25

AMBULATORIO MAMBRETTI DR. TONELLI22044 Villa Romano’ (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9 tel: 031 60 54 44

Veterinari - area Como

DISTRETTO VETERINARIO DI COMOVia P. Stazzi, 3Tel. 031 37 03 00 - [email protected]

DISTRETTO VETERINARIO BRIANZACantù - Viale Ospedale, 18Tel. 031 71 34 [email protected]

DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIOPorlezza - Via Garibaldi, 64Tel. 0344 62 [email protected]

DISTRETTO VETERINARIOSUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMOOlgiate Comasco - Via Roma, 61Tel. 031 99 93 20 62 [email protected]

Page 65: Animali Informa luglio 2011

63

DISTRETTO VETERINARIOSUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMOOlgiate Comasco - Via Roma, 61Tel. 031 99 93 20 62 [email protected]

Page 66: Animali Informa luglio 2011

64

per la Provincia di VARESE

per la Provincia di COMO

Page 67: Animali Informa luglio 2011
Page 68: Animali Informa luglio 2011

Valori massimi della gamma Polo: consumo di carburante ciclo comb. 6,1 l/100 km – CO2 143 g/km.

Via Raffaello, 30 - GORLA MINORE (VA) - Tel. 0331.601127

Strada per Robecco, 72 - MAGENTA (MI) - Tel. 02.97280242

SS Sempione, 68 - PARABIAGO (MI) - Tel. 0331.552157

V.le Toselli, 25 - LEGNANO (MI) - Tel. 0331.57351

R.O.A.R. S.p.A.Società di

www.roarauto.it

Polo 2011Inconfondibilmente Volkswagen

Das Auto

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Nota