Andrea Baioni's Blog - 6 - Il Marketing Mix - … 6 Tutto è bello…. La pubblicità è ottimista...
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Cosa significa
Attività volta ad ottenere una modifica del comportamento degli altri attraverso l’informazione. La causa del comportamento di altri con la comunicazione è la relazione, per merito dell’ informazione, tra il comportamento dell’emittente e del destinatario.• attività d’informazione di importanza uguale
all’informazione
• processo a 2 vie
chi comunica
chi è destinatario della comunicazione
Comunicazione Pubblicitaria 1
Funzione dell’impresa (ente od istituzione) volta ad influenzare la domanda dei consumatori a favore dei beni e servizi che essa produce o esercita.
Promuove l’affermazione dell’impresa sul mercato unitamente ad altre forme di comunicazione ad altre attività dell’impresa stessa utili a tali scopi.
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Comunicazione Pubblicitaria 2
Forma di comunicazione impersonale diffusa attraverso mezzi differenti, da soggetti economici per influenzare, a proprio favore, sia gli atteggiamenti e le scelte riguardanti il consumo di beni e l’utilizzazione di servizi, sia la costruzione dell’immagine dei soggetti stessi.
Qualsiasi forma di presentazione e promozione impersonale di idee, beni o servizi da parte di un promotore ben identificato, effettuata dietro compenso
Comunicazione di parte
Non è informazione
E’ pagata dall’utente e non dal destinatario• scopi commerciali ma sempre di più sociali e politici
Non si limita a trasmettere fatti ma cerca di influenzare atteggiamenti e comportamenti.
Si differenzia dall’informazione anche per la forma.• Attraente e seduttiva
• Combina razionalità ed emotività
• Procede per flash, allusioni, stoccate e sintesi
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Sistema di competizione
Ha una provenienza esplicita• l’utente firma con il proprio marchio.
Esplicita e non subdola• dichiara chiaramente al destinatario il suo obiettivo.
La natura della pubblicità è la seduzione• il campo di azione prioritario sono gli oggetti
Nasce dalla concorrenza e la fa vivere
Pubblicità non solo mercantile
Pubblicità come tecnica• La usano le aziende, le istituzioni, le associazioni ed i servizi
pubblici.
Funzione non esclusivamente commerciale• Aiuta a far acquistare ma anche a far risparmiare
• appartiene sia alla società della comunicazione ma anche a quella dei consumi.
• E’ rivolta al consumatore, ma anche al cittadino, all’utente, all’elettore, all’aderente.
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La pubblicità: NON è una scienza
Ambito umano e sociale (campo dell’imponderabile).
Tecnica empirica che utilizza economia, sociologia e psicologia ma non si confonde con esse.
Si concretizza in modalità sperimentale, e si nutre di ricerche e test
Cerca di misurare gli effetti
La pubblicità: NON è un’arte
Anche se è un attività creativa non è soggettività.
Ha degli obiettivi precisi
Ha regole precise
La sua vocazione non è di piacere e distrarre ma di influenzare in una determinata direzione ed in tempi rapidi.
E’ destinata al presente
E’ una comunicazione istantanea ed effimera
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Tutto è bello….
La pubblicità è ottimista• In un mondo sovraccarico di comunicazione porta solo
buone notizie, vede solo il lato buono delle cose.
• Il suo tono è quello della commedia e dell’operetta mai quello del dramma.
• Non fa del sarcasmo e la sua ironia non è cattiva
• Il suo scopo è di di attirare la simpatia o l’empatia
Relatività
Non è l’arma assoluta del successo• Deve integrarsi in una strategia generale
• Il successo dipende dal mix degli strumenti di marketing impiegati
• Può solo parzialmente correggere alcuni errori o debolezze degli altri strumenti
• La pubblicità influenza le decisioni dei consumatori i quali non perdono la capacità di giudizio.
• Il consumatore è sempre più attento di fronte agli argomenti più tangibili del marketing.
• Il contenuto della pubblicità è più importante del suo livello quantitativo
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Tutto cambia
La pubblicità segue i momenti di vendita dei prodotti, la loro stagionalità
La pubblicità è sensibile al clima economico.• I rischi congiunturali
• il pessimismo e l’ottimismo ne influenzano il volume e l’evoluzione anche se non sono sempre interdipendenti.
La pubblicità varia in base ai settori dell’economia• Le differenze derivano da scelte strategiche diverse, tengono
conto delle diverse tipologie dei prodotti, dai loro cicli di vita, dalla loro immagine e dal mix di marketing di ogni singola azienda
Comunicazione Pubblicitaria
Presentazione pubblica (Diretta alla massa)• Conferisce al prodotto una sorta di legittimazione, e nello
stesso tempo suggerisce un tipo di offerta standardizzato
• Chi acquista sa che le motivazioni che determinano la sua scelta saranno note a tutti.
Persuasività• Mezzo penetrante che rende possibile la ripetizione del
messaggio e permette all’acquirente di confrontarlo con i comunicati dei concorrenti.
Espressività amplificata• Talvolta il successo del messaggio dal punto di vista
espressivo indebolisce la forza della comunicazione e distoglie l’attenzione
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Obiettivi della Pubblicità 1
Obiettivi disinteressati vs Obiettivi di guadagno• risparmio di energia
• migliori pratiche igieniche
• alimentazione più equilibrata
• guida sicura
• promozione della condizione femminile
• etc.
Obiettivi della Pubblicità 2
3 principali categorie di obiettivi• Far conoscere l’esistenza di un prodotto, una caratteristica,
un modo d’uso ecc. puntando soprattutto sull’informazione
• Far apprezzare un prodotto, una marca, un azienda, un uomo, una causa sociale, un idea politica ecc. Questa è una pubblicità di immagine che gioca sull’emozione e mira a modificare gli atteggiamenti e opinioni ed a creare a rafforzare atteggiamenti positivi
• Far agire spingere il consumatore a entrare in un grande magazzino, assaggiare un prodotto, chiedere una brochure d’informazione. Lo scopo di questo tipo di pubblicità è dunque di modificare il comportamento dei consumatori.
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Il principio della chiarezza
Una buona comunicazione deve essere chiara basata su idee semplici e forti.
Si deve agire su punti essenziali precisi.
La genericità e la confusione creano strategie inutilizzabili.
Una strategia complicata rischia di dare risultati scadenti.
Le strategie devono essere dirette, seguire le vie più facili e non cercare accostamenti troppo sottili.
Il cammino più corto è il più efficace.
Il principio di coerenza
Obiettivi, target group, tema portante dei messaggi, la scelta dei media ed il budget devono essere armonizzati e coerenti tra di loro.
Le principali incoerenze :• Obiettivi e mezzi a disposizione
• Creazione e scelta dei media
• Media e target group
• Intenzione e realizzazione(copy strategy ed esecuzione del messaggio)
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Pubblicità e promozione
Consiste nello sviluppo e nell’invio di messaggi diretti ad un destinatario specifico
E’ efficace quando il messaggio che si vuole inviare arriva a destinazione, viene compreso e provoca la reazione nel target prescelto.
Nel processo di comunicazione può verificarsi del “rumore” che distorce il messaggio e lo rende poco comprensibile.
Attraverso il feed back, l’emittente può rendersene conto tempestivamente.
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Le attività della promozione
Il modello di comunicazione può essere impiegato per pianificare numerose attività di marketing.• Pubblicità
• Vendite dirette
• Promozioni
• Pubblicity (comunicazione relativa all’azienda in sé, non ad uno specifico prodotto)
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Promozione
Compito della promozione è convincere il target della validità di un certo prodotto e di conseguenza indurlo all’acquisto.
In senso più ampio il termine promozione si applica a tutte le attività comunicative dell’azienda.
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Mix Promozionale
Il mix promozionale è insieme di strumenti che si utilizzano per promuovere sul mercato un prodotto:• La pubblicità classica
• Le vendite dirette
• Le promozioni delle vendite in senso stretto
• ( attività spesso svolte sul punto vendita, che mirano a favorire l’acquisto)
• Le attività di pubblicity e le pubbliche relazioni
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Il mix promozionale adatto ad un prodotto puòessere completamente diverso da quello più
opportuno per un altro
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La Promozione delle vendite
E’ il mezzo utilizzato per spingere le vendite:• Incentivi progettati per stimolare una risposta in termini di
vendita diretta
• Promozione organizzata su basi temporanee e/o locale per supportare venditori e distributori
• Creare un certo traffico/novità/variazione nei distributori (es.: la settimana del bianco)
• Una promozione è sempre una riduzione di prezzo (es.: sconto, dilazioni, …)
• È uno strumento auto distruttivo se utilizzato con frequenza alta
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La promozione vendite
Rientrano nella promozione vendite tutte le attività finalizzate a incrementare le vendite nel breve periodo
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Obiettivi Di medio- lungo termine Di breve termine
Scopo Migliorare l’immagine
aziendale e creare fedeltà alla
marca
Massimizzare le vendite
nell’immediato
Informazione su…. Qualità distintive di un
prodotto
Particolare convenienza
nell’acquisto di un bene
Pubblicità Promozione vendite
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Effetti delle Promozioni - 1
Effetto di trasferimento interno• Clienti abituali comprano lo stesso prodotto che avrebbero
comprato comunque, ad un prezzo inferiore
Effetto di anticipazione• Calo delle vendite subito prima della promozione
Effetto di depressione• Calo delle vendite subito dopo la promozione
Effetto di cannibalizzazione• Spingere su un prodotto può portarne alla morte un altro
Effetto di sostituzione della marca. • Spinge il consumatore a preferire il proprio prodotto
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Effetti delle Promozioni - 2
Effetto di prova• importante per nuovi prodotti
Effetto di permanenza• La marca rimane nella mente del consumatore
Spirale promozionale• Asimmetria all’interno della catena distributiva
La banalizzazione della marca • Svalutazione della marca agli occhi del consumatore
Sviluppo di comportamenti speculativi • Cambiamento delle abitudini dei clienti
Difficoltà di confronto tra prezzi26
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Tecniche di promozione
Riduzione di prezzo• Vendere lo stesso prodotto ad un prezzo inferiore
Vendita con premi e omaggi. • Piccoli oggetti sono offerti gratuitamente
Prove e campioni• Distribuzione gratuita, prove, degustazioni
Giochi e concorsi. • Dare la possibilità di vincere un premio importante
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Fedeltà alla marca
Si ritiene che alcune tecniche promozionali, inducendo il cliente ad acquisti ripetuti, creino fedeltà alla marca;
In realtà la fedeltà alla marca è legata all’affezione e alla fiducia ingenerata ai clienti attraverso la vendita di beni di qualità e grazie ad adeguate campagne pubblicitarie.
La promozione è indirizzata:• Ai clienti
• Agli intermediari di vendita
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Promozioni dirette ai clienti
Sono distinte in:• Offerte speciali
• Buoni sconto
• Distribuzione di omaggi e di campioni
• Vendite a premio
• Concorsi a premio
• Dimostrazioni
• Dilazioni di pagamento
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Offerte speciali
Consistono nel vendere un prodotto a un prezzo particolarmente ridotto oppure nel vendere due o più prodotti insieme ad un prezzo complessivamente inferiore.
Liquidazioni o saldi di fine stagione sono diventate uno strumento strategico per supermercati ed ipermercati che ogni settimana offrono nuovi prodotti a prezzi sensibilmente ridotti, con lo scopo di attirare un sempre maggior numero di clienti.
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Buoni sconto
Sono tagliandi che danno diritto ad uno sconto sul prezzo di vendita di un prodotto o di un servizio.
I buoni vengono solitamente distribuiti porta a porta oppure inseriti all’interno di riviste. Oltre a rendere l’acquisto più conveniente, svolgono la funzione di stimolare la curiosità verso prodotti, punti vendita o locali nuovi.
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Distribuzione omaggi/campioni
Attraverso la distribuzione di omaggi e di campioni si cerca di suscitare l’interesse e l’attenzione dei clienti, mettendoli in condizione di provare i beni offerti.
È un sistema efficace soprattutto per prodotti nuovi, ma ovviamente è utilizzabile solo per articoli di valore unitario contenuto.
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Vendite a premio
Consentono al cliente che ha raccolto un certo numero di tagliandi o di bollini di ricevere un regalo precedentemente identificato tramite cataloghi o inserzioni pubblicitarie.
I bollini vengono consegnati al cliente nel momento in cui procede all’acquisto di uno o più prodotti e sono spesso rilasciati in numero proporzionale all’entità della spesa effettuata.
Di solito queste forme promozionali durano diversi mesi e hanno l’obiettivo specifico di legare il più possibile l’acquirente al prodotto o al punto vendita.
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Concorsi a premio
Con questa formula il cliente, acquistando un determinato prodotto, ottiene il diritto di partecipare all’estrazione per la vincita di un premio.
L’operazione è di solito costosa perché il premio deve risultare allettante e inoltre il concorso deve essere adeguatamente pubblicizzato.
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Dimostrazioni
Hanno l’obiettivo di dimostrare la qualità e l’utilità di un prodotto attraverso la visione diretta di un suo funzionamento. Vengono effettuate con frequenza nei punti vendita, ma possono anche svolgersi a domicilio e necessitano di personale preparato e specializzato.
Riguardano perlopiù elettrodomestici e prodotti per la casa.
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Le dilazioni di pagamento
La prassi del pagamento agevolato è praticata non solo nel settore dei beni di consumo, ma anche in quello dei servizi ( per esempio per viaggi di nozze o spese dentistiche).
Consentono al cliente di procedere subito all’acquisto di un bene, offrendogli la possibilità di un pagamento dilazionato nel tempo
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La Pubblicità – 1
La pubblicità ha un obiettivo di lungo termine: aumentare le vendite aziendali creando una immagine positiva e convincendo i clienti della superiorità dei prodotti offerti.
I prodotti alimentari ed i prodotti di largo consumo (con in testa le automobili e i prodotti legati all’informatica) sono ai primi posti della classifica degli investimenti pubblicitari.
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La Pubblicità - 2
Diffusione mediante qualsiasi mezzo di comunicazione che riguarda i prodotti o i servizi offerti dall’azienda.
Il contenuto del messaggio pubblicitario è sotto il pieno controllo dell’azienda, il proprietario del mezzo di comunicazione mette semplicemente in vendita lo spazio pubblicitario:• Quotidiani/Periodici
• Televisione/Radio
• Posta (Direct Mail)
• Affissione
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Tipi di pubblicità
Pubblicità di prodotto
Pubblicità istituzionale
La pubblicità di stimolo alla domanda primaria
La pubblicità di stimolo selettivo
La pubblicità consorziata
Pubblicità nazionale; Pubblicità locale
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Gli obiettivi
Alle singole azioni pubblicitarie possono essere assegnati obiettivi particolari quali:• Informare i clienti dell’esistenza di un nuovo prodotto
• Evidenziare i servizi collaterali di un prodotto
• Evidenziare nuovi usi per un prodotto esistente
• Sottolineare i vantaggi rispetto alle offerte concorrenti
• Ricordare ai clienti l’esistenza di un prodotto
• Creare un’immagine coerente con la missione aziendale
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Pubblicità e Marketing Mix
Gli obiettivi della pubblicità devono essere compatibili e coerenti con le altre variabili del marketing mix (prezzo, qualità, distribuzione).
E’ difficile valutare esattamente l’impatto delle campagne pubblicitarie sui risultati aziendali, poiché le vendite di un bene sono in larga misura condizionate dal prezzo, dal livello qualitativo dell’offerta e dal grado di soddisfazione raggiunto dal cliente.
E’ problematico, quindi, isolare gli effetti dell’azione pubblicitaria
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I veicoli pubblicitari
Caratteristiche dei canali di pubblicità
I veicoli (o canali) pubblicitari sono gli strumenti di comunicazione attraverso i quali il messaggio viene fatto conoscere ai destinatari
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ProdottiMaggiormentepubblicizzati
Costi
SelettivitàDel
messaggio
Geografica con
Reti locali.
Molto elevati( inferiori con le
Tv locali).
Geografica con Radio locali
Elevati sulle Emittenti Nazionali,
Contenuti suReti locali.
Beni diLargo consumo
E benialimentari
Beni di largo consumo. Prodotti e servizi legatiAl tempo libero.
Geografica conTestate locali
Molto elevatiSu quotidiani a
Tiratura nazionaleMedi per
Quotidiani locali
Beni di largoConsumo;editoria,
informatica
In base alle allecaratteristiche
Del target
Elevati o mediA seconda della
tiratura
Prodotti Differenziati in
BaseAll’utenza
Televisione Radio Quotidiani Periodici
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La televisione
Raccoglie circa il 50% delle somme investite dalle nostre imprese
E’ particolarmente efficace perché grazie all’uso simultaneo di immagini e audio consente di riprodurre situazioni a elevato coinvolgimento emotivo.
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Svantaggi TV
Due svantaggi:• Il costo elevato
• L’alta dispersione dei messaggi
Risoluzione dei problemi:• Per quanto riguarda i costi, il problema è stato in parte
superato grazie all’avvento delle reti televisive private a diffusione locale, che consentono notevoli risparmi rispetto ai canali tradizionali.
• Per il fenomeno dell’eccessiva dispersione, le imprese cercano di selezionare i messaggi concentrando gli spot in determinati orari o all’interno di particolari programmi.
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La radio
La pubblicità via radio ha beneficiato del proliferare delle emittenti private.
Il costo è limitato soprattutto per le radio locali e rende lo strumento particolarmente adatto per negozi o imprese con mercati geograficamente limitati.
La mancanza delle immagini rende peraltro arduo il compito di “catturare l’attenzione” degli ascoltatori.
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I quotidiani
Rappresentano, dopo la televisione, il secondo veicolo maggiormente utilizzato dalle imprese italiane.
Anche per i quotidiani si può scegliere fra le testate a tiratura nazionale e quelle a tiratura regionale o provinciale (più convenienti da un punto di vista economico).
Il punto di debolezza è nel “lettore indifferenziato” che comporta un’elevata dispersione dei messaggi.
E’ possibile ottenere selettività esclusivamente in termini geografici, limitandosi a giornali regionali o provinciali.
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Periodici
Sono indirizzati per loro natura a categorie di lettori con caratteristiche definite e quindi si adattano meglio ad una politica di segmentazione della domanda, consentendo una più elevata selettività dei messaggi.
I prodotti di bellezza trovano nei periodici destinati al pubblico femminile il veicolo ideale, come i periodici Sportivi pubblicizzano prevalentemente articoli sportivi.
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Pubblicità esterna
E’ svolta tramite:• Affissioni
• Cartelloni
• Distribuzione di volantini
Comporta bassi costi di gestione e per questo può essere ripetuta molte volte.
Viene utilizzata normalmente da imprese locali o come pubblicità istituzionale da grandi aziende a livello nazionale.
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I testimonial
Dato che il consumatore comincia a dimostrarsi insofferente nei confronti della pressione pubblicitaria a cui è sottoposto, le imprese ritengono che il modo migliore per attirare la loro attenzione sia proporgli divi del cinema, che a loro volta sono attratti dagli elevati compensi promessi loro dalle imprese.
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Non è ancora chiaro se questi personaggi contribuiscano realmente ad aumentare le vendite, ma è doveroso sottolineare che la popolarità dei testimonial porta
sicuramente dei benefici
Classificazione delle azioni pubblicitarie Le azioni pubblicitarie possono essere distinte in base
a numerose variabili. Una possibile classificazione è la seguente:• Pubblicità istituzionale
• Pubblicità di prodotto ( o di marca)
• Pubblicità di lancio
• Pubblicità di sostegno
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Pubblicità istituzionale
Ha lo scopo di aumentare presso il pubblico la conoscenza dell’impresa, apportando un miglioramento o un consolidamento dell’immagine aziendale.
Si tratta di messaggi solitamente ad alto contenuto emotivo, che hanno l’obbiettivo di creare un legame affettivo tra l’azienda e il consumatore: si ha la convinzione che grazie a tali forme pubblicitarie il cliente sarà inevitabilmente convinto ad acquistare i prodotti dell’impresa.
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La pubblicità di prodotto
Si limita a pubblicizzare un prodotto o una linea di prodotti, enfatizzandone le caratteristiche, le modalità di utilizzo, gli specifici vantaggi.
Messaggi orientati al prodotto sono utilizzati dalle imprese che ritengono di fondamentale importanza convogliare l’attenzione dei consumatori sulle caratteristiche di una particolare offerta, piuttosto che sull’immagine aziendale.
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La pubblicità di lancio
È utilizzata nella fase dell’introduzione di nuovi prodotti sul mercato.
In questi casi le imprese desiderano informare i clienti dell’esistenza del bene e dei suoi presunti vantaggi, cercando di destare curiosità e attenzione verso la novità.
Comporta sforzi pubblicitari rilevanti, soprattutto nel settore dei beni di consumo.
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La pubblicità a sostegno
È promossa a favore di prodotti in fase di maturità, quindi già conosciuti dagli utenti. L’obiettivo è ricordare al pubblico l’esistenza dei prodotti stessi e conservare allo stesso tempo la propria quota di mercato.
L’entità degli investimenti pubblicitari di sostegno è legata agli stanziamenti delle imprese concorrenti, ma di solito le risorse impiegate in questa fase sono inferiori rispetto a quelle della fase di lancio.
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Una comunicazione efficace
Obiettivo della comunicazione:• emittente deve conoscere l’audience che vuole raggiungere e
quale risposta vuole ottenere e deve sapere cosa comunicare.
Esecuzione del messaggio: • emittente deve essere abile nel codificare messaggi che
tengano conto di come l’audience target tende a decodificarli
Pianificazione dei media: • emittente deve trasmettere il messaggio attraverso media
efficaci per raggiungere l’audience target con timing
Efficacia della comunicazione• emittente deve sviluppare canali di feedback per conoscere la
risposta dell’audience al messaggio.
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Comunicare con la pubblicità
A chi
} COERENZALe bugie hanno le gambe corte
Perchè
Chi
Come
Cosa
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Obiettivi della comunicazione pubblicitaria Il modello comportamentale del consumatore
(Percezione, atteggiamento e comportamento -Learn-Feel-Do) possiamo definire 3 corrispondenti livelli di risposta alla pubblicità:• Risposta cognitiva (apprendimento, Learn). Si forma la
consapevolezza, conoscenza, familiarità, ricordo, richiamo
• Risposta affettiva (sensazione, valorizzazione e seduzione , Feel). Il consumatore si costruisce le sue preferenze, l’importanza, convinzione e intenzione
• Risposta comportamentale (azione, acquisto e riacquisto o rifiuto, Do). Informazione, prova, acquisto (primo e ripetuto), fedeltà, esclusività, soddisfazione
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Creazione del messaggioCopy Strategy (Unique Selling Proposition ) comunicazione scritta
razionalmente, basata su valutazioni oggettivo del prodotto.
Si adatta a quei prodotti di cui si possono descrivere tecnologie e funzionalità in modo razionale, i vantaggi le motivazioni d’acquisto.
Adatto per prodotti di una certa importanza (es. bici con pedalata assistita).
La creatività, anche se presente, è meno rilevante.
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Elementi base della Copy Strategy
Target• a quale gruppo di acquirenti ci si rivolge
Promessa fatta al target• Quali sono i vantaggi distintivi
Giustificazione• Le caratteristiche oggettive che producono i vantaggi
promessi. È necessario essere sinceri
Tono della comunicazione• DEVE essere rassicurante
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Creazione del messaggioStar Strategy Non contiene delle motivazioni razionali (es.: un auto
che viene filmata mentre va più veloce di un aereo).
Caratteristica di marche con una certa personalità, che possiedono un certo look.
NON c’è alcuna promessa in quanto solitamente il messaggio è esagerato per far esplodere la fase del Feel.
È preferita dai pubblicitari perchè la creatività è fondamentale ed è necessario lavorare anche sulla codifica del messaggio(ciò che il potenziale acquirente percepisce).
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Tipologie di leve creative
Argomenti razionali• Messaggi razionali (valori), argomentazione (logica),
dimostrazione (proof)
Richiamo a sensazioni ed emozioni• Riferimento a persone simboliche (testimonial, transfer
affettivo, situazione emozionale, Life Style, richiamo alla libido)
Stimolazione e prova • Riduzione del rischio percepito (facilitazione),
ambientazione sociale-collettiva (group effect), guadagni economici.
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Criteri di scelta dei MediaQuantitativo Media abituale del target audience (copertura)
Stabilità di copertura nel tempo
Possibilità di ripetizioni frequenti
Selettività dei media in termini di Life Style Profiles
Costo per mille persone raggiunte
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Criteri di scelta dei MediaQualitativo Probabilità di attenzione del target (es. dentro al
cinema è superiore che per strada)
Durata di vita del messaggio
Qualità editoriale del mezzo
Qualità tecnica del media
Ambiente e contesto del media
Grado di saturazione pubblicitario del media
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Affievolirsi del ricordo pubblicitario
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Numero settimane trascorse dal ricevimento del messaggio
Tasso dimemorizzazione
in %
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Evoluzione dinamica della memorizzazione
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Tempo (in settimane)
Tasso dimemorizzazione
in %
1 esposizione al mese per 13 mesi
1 esposizione alla settimana per 13 settimane
13^ sett.
Tasso di persistenza in memoria
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Quantità(q)
Tempo (t)
λ: tasso di persistenza in memoria
t1t0 t3t2
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Indice di risposta del cliente
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Consapevole0,63
Non consapevole0,37
Comprensione0,54
Interesse0,77
Intenzione0,68
Azione0,90
Non comprensione0,46
Non interesse0,23
Non intenzione0,32
Non azione0,10
Media dellemedie16%
L’84% del budget viene buttato via
Domande e Risposte
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Grazie per l’attenzione
Andrea Baioni
E-mail: [email protected]
Web site: www.abstudio.it