ANDIS: JESOLO, 10 dicembre 2009 Damiano Previtali Le competenze la valutazione e il ruolo del...
-
Upload
angioletta-innocenti -
Category
Documents
-
view
217 -
download
0
Transcript of ANDIS: JESOLO, 10 dicembre 2009 Damiano Previtali Le competenze la valutazione e il ruolo del...
ANDIS: JESOLO, 10 dicembre 2009
Damiano Previtali
Le competenzela valutazione
eil ruolo del
dirigente scolastico
La questione della certificazionedelle competenze
DM 139/07Art. 4, c.1“La certificazione relativa all’obbligo di istruzione
… è rilasciata a domanda”.
Art. 4, c. 3“Con decreto del MIUR … sono adottati modelli
di certificazione dei saperi e delle competenze …”.
Obbligo di istruzione
• Articolazione didattica del “diritto-dovere” di istruzione e formazione, riguardante i primi due anni dei percorsi secondari. Esso indica le competenze, articolate in conoscenze ed abilità, che assicurano l’equivalenza formativa tra tutti i percorsi
• Si concretizza in traguardi comuni che i curricoli dei diversi ordini, tipi ed indirizzi di studio debbono perseguire nel rispetto della loro identità e degli obiettivi che li caratterizzano
(L. 296/06)
EQF - European Qualification Framework • Dispositivo di lettura e conversione che consente di
mettere in relazione, entro una struttura i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati) rilasciati nei Paesi membri, confrontando gli esiti dell’apprendimento.
• Si tratta di una meta-struttura rispetto alla quale gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi educativi, in modo da garantire un collegamento tra di essi.
• L’EQF illustra in modo univoco i risultati dell’apprendimento; pone al centro dell’apprendimento le competenze; propone una relazione attiva tra competenze, abilità e conoscenze; valorizza i risultati di apprendimento formali, non formali ed informali.
“La competenza è la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociale e/o metodologiche in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.
Nel EQF le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia”.
(Raccomandazione del Parlamento del Consiglio Europeo 5 settembre 2006)
Competenze UE
European Qualification Framework (EQF)
Conoscenze EQF
“Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche”.
Abilità EQF
“Indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
e pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti )”.
Schema EQFLIVELLI conoscenze abilità competenza
1 conoscenze generali di base
abilità di base necessarie per svolgere compiti semplici
lavorare o studiare sotto supervisione diretta in un contesto strutturato
2 conoscenze pratiche di base in un ambito di lavoro o di studio
abilità cognitive e pratiche di base necessarie per utilizzare le informazioni rilevanti al fine di svolgere compiti e risolvere problemi di routine utilizzando regole e strumenti semplici
lavorare o studiare sotto supervisione diretta con una certa autonomia
3 conoscenze di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio
una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per svolgere compiti e risolvere problemi selezionando e applicando metodi, strumenti, materiali e informazioni di base
assumersi la responsabilità dello svolgimento di compiti sul lavoro e nello studioadattare il proprio comportamento alle circostanze per risolvere problemi
4 conoscenze pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio
una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per creare soluzioni a problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio
autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamentosupervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o di studio
Competenza 1
Lavoro o studio, sotto la diretta
supervisione, in un contesto strutturato.
2Lavoro o studio
sotto la supervisione con
una certo grado di autonomia.
3Assumere la
responsabilità di portare a termine
compiti nell’ambito del lavoro o dello
studio;adeguare il proprio
comportamento alle circostanze
nella soluzione dei problemi.
qualifica
4Sapersi gestire
autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito
prevedibili, ma soggetti a
cambiamenti;sorvegliare il lavoro di
routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la
valutazione e il miglioramento di
attività lavorative o di studio.
diploma
Livelli relativi all’acquisizione delle competenze
1. Livello base
Lo studente svolge compiti semplici … possiede conoscenze ed abilità essenziali (aut: Livello non raggiunto)
2. Livello intermedio
Lo studente svolge compiti di una certa complessità … mostrando una certa padronanza nell’uso delle conoscenze ed abilità
3. Livello avanzato
Lo studente svolge compiti complessi …. mostra padronanza nell’uso delle conoscenze ed abilità
Il modello consolidato
ASSE COMPETENZE LIVELLI
Linguaggi - …….. 1
- …….. 2
Matematico -…….. 3
- ……..
Scientifico tecnologico
-……..
- ……..
Storico
sociale
-……..
- ……..
Gli approcci e la valutazione
Insegnare ad apprendere
discipline contenuti Valutazione in decimi
“INDICAZIONI”
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
3 AREE
Insegnare ad acquisire competenze
assi inter - discipline
competenze personali
Livelli di competenza
Le competenze:I fondamenti e le prospettive
Un progetto educativo per la scuola del ventunesimo secolo è fatto di
“quattro pilastri: imparare a essere,
imparare a conoscere, imparare a fare,
imparare a vivere insieme”
(Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)
Imparare a esserel'educazione non si risolve in «un processo continuo di miglioramento delle conoscenze e delle abilità». Lo scopo dell'educazione scolastica è lo sviluppo integrale, della persona. Le finalità della scuola non sono limitate a obiettivi strumentali relativi all'acquisizione di competenze da parte degli alunni.
Imparare a conoscere.Un'educazione «di base» approfondita … e una competenza disciplinare relativa a un numero limitato di materie, per evitare uno sterile enciclopedismo … acquisizione degli «strumenti stessi della conoscenza».Il ruolo del docente è determinante per l'apprendimento degli alunni, perché «niente può sostituire il rapporto insegnante-alunno, un rapporto che è rafforzato dall'autorità e si sviluppa attraverso il dialogo».
Imparare a fareQuesto pilastro dell'educazione, più che l’apprendimento di un mestiere, «dovrebbe comportare, più in generale, l'acquisizione di una competenza che possa consentire all'individuo di affrontare una varietà di situazioni, spesso imprevedibili ...».
Imparare a vivere insieme«Compito dell'educazione è insegnare, nello stesso tempo, la diversità della razza umana e una consapevolezza delle somiglianze e dell'interdipendenza tra tutti gli esseri umani». La scuola, insieme alla famiglia e alla comunità, deve aiutare ogni giovane a scoprire la propria identità personale … «se si debbono capire gli altri, è necessario innanzitutto capire se stessi».
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
il pieno sviluppo della persona
IMPARARE
AD IMPARARE
PROGETTARE COMUNICARE CO
LLAB
OR
AR
E
E PAR
TECIPA
RE
AGIR
E IN M
ODO
AUTONO
MO
E
RESPONSABIL
E
RISOLVEREPROBLEMI
INDIVIDUARECOLLEGAMENTI
E RELAZIONI
AC
QU
ISIRE E
INTER
PRETA
RE
L’INFO
RM
AZIO
NE
2 3
4
5
67
8
1
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
1IMPARARE AD IMPARARE:
organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, on formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprio strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
2PROGETTARE:
elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese
per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di
azione e verificando i risultati raggiunti.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
3COMUNICARE:
- comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
4COLLABORARE E PARTECIPARE:
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le
proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali
degli altri.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
5AGIRE IN MODO AUTONOMO E
RESPONSABILE:
sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al
suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
6RISOLVERE PROBLEMI:
affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodo delle
diverse discipline.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
7INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
E RELAZIONI:
individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni
tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani
nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
“COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA”
8ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE:
acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
ASSI CULTURALI
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICO
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
ASSE STORICO-SOCIALE
“…La competenza digitale contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenziali espressive individuali”
IL RAPPORTO TRA COMPETENZE CHIAVE E ASSI CULTURALI
LE COMETENZE CHIAVEDI CITTADINANZA:
risultato che si può conseguire (al’interno di un unico processo di
insegnamento-apprendimento) attraverso la reciproca
integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti degli assi culturali
ASSE
DEI LIN
GUAG
GI
ASSE
MATEM
ATICO
ASSE
SCIENTIFICO-
TECNOLOGICO
ASS
E ST
OR
ICO
-
SOC
IALE
VISIONE INTERDISCIPLINARE DEI SAPERI
PRESUPPONE UN RIPENSAMENTO RADICALE DELL’ORGANIZZAZIONE
Parte ripresa da: M. Tiriticco
Obiettivi di apprendimento e Competenze
obiettivi
programmano
insegnanti
competenze
sviluppano
alunniAd. Ferraboschi, 2005
DUE LOGICHE DI INSEGNAMENTO A CONFRONTO
L’insegnamento tradizionale L’insegnamento per competenze
La conoscenza come prodotto
predefinito, materia inerte
La conoscenza come processo
elaborativo, materia viva
La conoscenza viene frammentata in
parti per facilitare l’assimilazione
La conoscenza viene vista nelle sue
reciproche relazioni
Lo studente riproduce la conoscenza Lo studente produce la conoscenza
Organizzato intorno a contenuti Organizzato intorno a problemi
Strutturato e uniforme Differenziato e regolato sulla persona
Prevede un percorso lineare
insegnante-conoscenza-studente
Prevede un percorso ricorsivo
insegnante-conoscenza-studente
Usa il libro come strumento principe Usa fonti e materiali diversi
Procede in modo individualistico Procede in modo cooperativo
INSEGNARE E APPRENDERE PER COMPETENZE
Ad. Castoldi, 2006
“… una mente può essere modellata alla disciplina,
ma, ahimè, una mente educatain senso disciplinare,
oggi da sola non basta più …”
H. Gardner, Cinque chiavi per il futuro, Feltrinelli, Milano, 2006
La valutazione
Livelli storici1. La valutazione del docente (periodica)2. La valutazione istituzionale (quadrimestrale e
finale)3. La valutazione di Stato (fine ciclo di istruzione)
Metalivello
4. La valutazione esterna internazionale (IEA, OCSE)
5. La valutazione esterna nazionale (INVALSI)
Livelli della valutazione
INDICATORI DIFFUSI
OCSE INES
ProdottoProcessoInputContesto
EUROSTAT EURYDICE
RisultatiProcessiRisorsePartecip.Organiz.Contesto
CAFRisultatiFattori abilitanti
INVALSIOutcomeProcessoInput
I DATILa varianza dei risultati tra le scuole
(SNV scuola primaria 2009)
ITALIANO MATEMATICA
ITA NORD C.TRO SUD ITA NORD C.TRO SUD
Cl. II
%
13,2 4,7 8,9 17,5 18,1 7,2 8,4 28,3
Cl. V
%
18,0 7,5 8,7 25,2 26,0 9,3 18,3 37,1
Verificato che la frequenza di un certo tipo di scuola ha un effetto sugli apprendimenti degli studenti indipendentemente da tutte le condizioni di contesto (altro), è possibile notare una modifica dell’effetto di una particolare tipologia di scuola dovuta alle condizioni di contesto (altro)? … l’algoritmo
Apprendimenti = scuola + ALTRO
(altro = insegnante + abilità + famiglia + pari + esperienza)
Apprendimenti = scuola+insegnante+abilità+famiglia+pari+esperienza
Apprendimenti = scuola + altro + INTERAZIONE (= combinazione degli effetti di interazione tra ogni variabile e tutte le altre)
Apprendimenti = scuola + altro + interazione …
+ IMMATERIALE + ERRORE + IMPONDERABILE
Questi studenti sanno sistematicamente identificare, spiegare e applicare le conoscenze scientifiche; collegano informazioni provenienti da differenti fonti e usano questi dati per giustificare le loro decisioni; dimostrano di saper utilizzare un approccio scientifico nell’analisi di situazioni nuove e non familiari…
Molti studenti con risultati elevati Molti studenti con risultati insufficienti
Questi studenti confondono spesso gli elementi chiave di un’investigazione scientifica, usano informazioni sbagliate, mescolano fatti e opinioni personali per supportare la loro posizione…
Voti e competenze. Percentuale quindicenni in base ai voti in matematica nell’ultima pagella e il punteggio medio in PISA-2003
Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, A. Adige, Emilia Romagna
Toscana, Lazio, Umbria, Marche
Campania, Molise, Abruzzo e Puglia
Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia
Voti: blu = meno di 4; rosso = 4 e 5; giallo = 6 e 7; azzurro = 8 e oltre
Indice medio di percezione e punteggio medio in matematica
510 511
472
428 423
-0,15
-0,1
-0,05
0
0,05
0,1
0,15
0,2
Piemonte, Lombardia,Liguria, Valle d'Aosta
Veneto, Friuli VeneziaGiulia, Trentino, Alto
Adige, EmiliaRomagna
Toscana, Lazio,Umbria, Marche
Campania, Molise,Abruzzo e Puglia
Basilicata, Calabria,Sardegna e Sicilia
ind
ice
di
per
cezi
on
e
0
100
200
300
400
500
600
pu
nte
gg
io
Il ruolo del dirigente scolastico
la responsabilità dei risultati
Il ciclo delle performance nella P.A.
1. Definizione e assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi e dei rispettivi indicatori
2. Collegamento fra obiettivi e allocazione delle risorse
3. Monitoraggio in corso di esercizio e correttivi4. Misurazione delle performance, organizzativa e
individuale5. Utilizzo dei sistemi premianti e valorizzazione del
merito6. Rendicontazione dei risultati
(D.Lgs 150/2009 art. 4 c. 2)
UN ASSIOMA e DUE COROLLARI
Un assioma: gli apprendimenti degli studenti sono un indicatore
ineludibile per leggere la qualità delle scuole.
Primo corollario: nei risultati di apprendimento determinanti sono le
dimensioni di contesto; le condizioni economico-sociali-culturali delle famiglie; le condizioni della
comunità sociale di appartenenza.
Secondo corollario: nei risultati determinanti sono le risorse professionali-
economiche-strutturali della scuola. Dall’all’attivazione delle risorse dipende la differenza e il valore aggiunto
della scuola.
L’orientamento del dibattito internazionale, 4 punti di riferimento:
1. Il capitale umano è determinante nello sviluppo di un sistema fondato sulla conoscenza …
2. La qualità di un sistema educativo sta nello sviluppo dei livelli di apprendimento, nella costruzione di competenze …
3. Allo Stato spetta un quadro chiaro di orientamento e di riferimento: missione, traguardi …
4. Potente strumento è una politica intelligente sulla responsabilità e sulla valutazione … per promuovere il cambiamento.
Veniamo da:“ … la frequenza di scuole comuni non implica il raggiungimento di mete
culturali minime comuni. Lo stesso criterio di valutazione dell’esito scolastico deve, perciò, fare riferimento al grado di maturazione dell’alunno, sia globalmente sia a livello degli apprendimenti realizzati, superando la rigidità del voto …”.
Relazione Falcucci 1975Documento di indirizzo della legge 517/1977. “Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico”
Andiamo verso:
“Occorre dare piena e adeguata funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche, …) e alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi) per accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno …
fissare le tappe e i traguardi da superare …
responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati”.
Atto di indirizzo 08/09/09
“Gli obiettivi: rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della
collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell’amministrazione;
specifici e misurabili in termini concreti e chiari; tali da determinare un significativo miglioramento
della qualità dei servizi;
commisurati a valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale …”.
(D. Lgs 150/2009 art. 5 c.2 )
1. Ridurre il tasso di abbandono scolastico/formativo (<10%)
2. Aumentare le competenza in lettura e in matematica (insuf. <15,5%)
3. Incrementare laureati in matematica, scienza e tecnologia (>15%)
4. Raggiungere un diploma di istruzione secondaria superiore (>85%)
5. Favorire la partecipazione alle opportunità di apprendimento permanente(>12,5%)
6. Aumentare in maniera sostanziale gli investimenti pro-capite in risorse umane
100 50 0 50 100
NorvegiaEstonia
SlovacchiaBulgaria
UngheriaPolonia
DanimarcaSlovenia
IslandaLituania
Belgio (FL)Media TALIS
AustraliaIrlanda
PortogalloMessico
BrasileTurchia
MaltaCorea
SpagnaAustria
ItaliaMalesia
Fattori di autonomia scolastica (2007-08)Determinare aumenti salariali Stabilire il salario iniziale Scegliere i docenti da assumere Licenziare i docenti
Fonte: OECD. TALIS, Tabella 2.7.% %
“ Non ci sono venti favorevoli per coloro che non sanno dove andare”
(Seneca)