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RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 24 DEL 04 LUGLIO 2014 EDITORIALE Cari colleghi, già nello scorso editoriale abbiamo evidenziato come a seguito dell’esito dell’indagine condotta da Antitrust non vi fossero né vincitori, né vinti. Ma dopo aver ascoltato la relazione del presidente dell’ANIA durante l’assemblea annuale che si è svolta a Roma lo scorso 1 luglio, posso affermare che, ahinoi, forse l’unico vero vincitore è la “disintermediazione”. Mi rendo conto che non tutti la pensano come me, infatti, per alcuni sarà il plurimandato l’elemento vincente del futuro. Peccato però che siano in pochi a riconoscerlo. Ne è prova la stessa relazione annuale (2014) dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che con riferimento all’indagine conoscitiva sugli assetti concorrenziali nella RC auto perora la diffusione sul mercato dei comparatori web “consentendo, altresì, all’assicurando la conclusione del contratto direttamente all’esito della comparazione, oppure inserendo un link nel sito internet di ciascuna compagnia dove l’acquisto possa essere perfezionato”. L’avevamo detto e scritto da tempo: questo è l’inizio della fine dell’intermediazione professionale nella RC auto. L’innovazione tecnologica avanza e noi agenti rischiamo di non riuscire più a competere con i nuovi canali che impongono una concorrenza spietata e perderemo sempre di più il portafoglio auto per attestarci sulle quote di mercato detenute dai colleghi degli altri paesi europei. Ecco l’effetto tangibile e misurabile, anno dopo anno, delle leggi perverse sostenute da una parte della rappresentanza agenziale: arrivare a detenere un giorno il 40%, forse il 50%, del mercato auto in Italia, invece di quel 95% che abbiamo intermediato dal 1969 e che ha creato lavoro e reddito a tanti agenti, ai loro familiari e tante impiegate, soprattutto donne, e loro famiglie. Ma siamo sicuri che il prezzo delle presunte liberalizzazioni sia sostenibile da parte della categoria? Siamo sicuri che questi anni siano valsi a migliorare nel complesso la nostra attività oltre che la nostra redditività e la sostenibilità delle nostre agenzie? E infine che benefici abbiamo ottenuti noi agenti da quest’indagine? A parte le dichiarazioni di principi, che certamente hanno un valore ideologico, ma non servono per pagare i nostri costi di impresa. Non ne vedo i vantaggi. Anzi, abbiamo dovuto subire una nuova sospensione delle trattative con Ania, proprio a causa di tale indagine, e chi oggi richiede formalmente una ripresa della stessa, dimentica forse il passato e si trova non solo di fronte a quella che al momento pare configurarsi come una “porta chiusa”, ma anche alla stessa dichiarazione del

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RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 24 DEL 04 LUGLIO 2014 

EDITORIALE  Cari colleghi,  già nello scorso editoriale abbiamo evidenziato come a seguito dell’esito dell’indagine condotta da  Antitrust  non  vi  fossero  né  vincitori,  né  vinti.  Ma  dopo  aver  ascoltato  la  relazione  del presidente  dell’ANIA  durante  l’assemblea  annuale  che  si  è  svolta  a  Roma  lo  scorso  1  luglio, posso affermare che, ahinoi, forse l’unico vero vincitore è la “disintermediazione”.   Mi  rendo  conto  che  non  tutti  la  pensano  come  me,  infatti,  per  alcuni  sarà  il  plurimandato l’elemento vincente del futuro. Peccato però che siano in pochi a riconoscerlo.   Ne  è  prova  la  stessa  relazione  annuale  (2014)  dell’Autorità  Garante  della  Concorrenza  e  del Mercato che con riferimento all’indagine conoscitiva sugli assetti concorrenziali nella RC auto perora  la diffusione sul mercato dei comparatori web “consentendo, altresì, all’assicurando  la conclusione del contratto direttamente all’esito della comparazione, oppure  inserendo un  link nel sito internet di ciascuna compagnia dove l’acquisto possa essere perfezionato”.  L’avevamo  detto  e  scritto  da  tempo:  questo  è  l’inizio  della  fine  dell’intermediazione professionale nella RC auto.  L’innovazione tecnologica avanza e noi agenti rischiamo di non riuscire più a competere con i nuovi canali che impongono una concorrenza spietata e perderemo sempre di più il portafoglio auto per attestarci sulle quote di mercato detenute dai colleghi degli altri paesi europei.  Ecco  l’effetto  tangibile  e  misurabile,  anno  dopo  anno,  delle  leggi  perverse  sostenute  da  una parte della rappresentanza agenziale: arrivare a detenere un giorno  il 40%,  forse  il 50%, del mercato auto in Italia, invece di quel 95% che abbiamo intermediato dal 1969 e che ha creato lavoro  e  reddito  a  tanti  agenti,  ai  loro  familiari  e  tante  impiegate,  soprattutto  donne,  e  loro famiglie.   Ma  siamo  sicuri  che  il  prezzo  delle  presunte  liberalizzazioni  sia  sostenibile  da  parte  della categoria? Siamo sicuri che questi anni siano valsi a migliorare nel complesso la nostra attività oltre che la nostra redditività e la sostenibilità delle nostre agenzie? E infine che benefici abbiamo ottenuti noi agenti da quest’indagine? A parte le dichiarazioni di principi, che certamente hanno un valore ideologico, ma non servono per pagare i nostri costi di impresa.  Non  ne  vedo  i  vantaggi.  Anzi,  abbiamo  dovuto  subire  una  nuova  sospensione  delle trattative  con  Ania,  proprio  a  causa  di  tale  indagine,  e  chi  oggi  richiede  formalmente  una ripresa  della  stessa,  dimentica  forse  il  passato  e  si  trova  non  solo  di  fronte  a  quella  che  al momento  pare  configurarsi  come  una  “porta  chiusa”, ma  anche  alla  stessa  dichiarazione  del 

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Presidente  dell’Ania  (resa  pubblicamente  in  assemblea  annuale)  che  non  sembra più  lasciare margini  alla  contrattazione  collettiva  di  livello  nazionale.  Di  tutto  questo  chi  dovrebbe ringraziare la categoria?  In ogni modo, ANAPA, non si darà per vinta e non rimarrà  silente, perché  siamo convinti  che esistono gli spazi giuridici e politici, per riscrivere insieme all’ANIA e alle altre organizzazioni sindacali  un  nuovo  accordo  collettivo,  più  moderno  con  il  mercato  attuale,  che  non  faccia riferimento  all’ANA  2003,  ma  abbia  come  riferimento  giuridico  l’accordo  del  1951,  che  ha effetto erga­omnes.      Ci  sforziamo  di  avere  una  visione  possibilmente  di  medio­lungo  periodo  senza  lasciarci dominare dalle frustrazioni ideologiche di chi probabilmente tenta di scaricare sulla collettività i propri insuccessi professionali.  Buona lettura.   Il presidente Vincenzo Cirasola    

NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO  

L’ANIA CHIUDE LA PORTA ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE DI CATEGORIA?    FONTE: INTERMEDIA CHANNEL  (01/07/2014)   

Durante il suo lungo intervento di questa mattina a Roma nel corso dei lavori dell’assemblea  annuale  dell’ANIA,  il  Presidente  dell’associazione  delle imprese  assicurative  Aldo  Minucci  ha  toccato  anche  l’argomento  sulla distribuzione  affermando  che  “alla  luce  degli  esiti  del  procedimento (dell’Antitrust  –  ndIMC)  –  conclusosi  peraltro  senza  applicazione  di  alcuna sanzione  –  e  dei  conseguenti  impegni  assunti  dalle  imprese,  appare  difficile che  rimangano  spazi  per  la  contrattazione  collettiva  di  categoria  a  livello nazionale“.  Detta  così  esplicitamente  sembrerebbe  che,  per  quanto  riguarda  l’ANIA,  il tavolo di confronto con le rappresentanze degli agenti per il rinnovo dell’ANA –  iniziato  un  anno  fa  –  sia  da  ritenersi  del  tutto  saltato;  sarebbe  infatti profondamente  riduttiva  anche  l’ipotesi  che  lo  stesso Minucci  individua  per definire altre possibili aree di confronto con le stesse rappresentanze laddove afferma  –  sempre  nel  corso  della  sua  relazione  –  che  “siamo  comunque convinti  che,  nel  rispetto  dei  sopra  citati  impegni,  vi  siano  ancora  possibili aree  di  confronto  tra  Associazione  e  Sindacati  agenti,  quale  ad  esempio  la tematica  della  previdenza  complementare,  al  fine  di  trovare  soluzioni  che consentano un’evoluzione verso un più efficiente modello gestionale“.  “Ritengo che la posizione dell’ANIA sia del tutto infondata e di retroguardia – dichiara a caldo in una nota il presidente di UNAPASS, Massimo Congiu – e che 

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vada  quindi  fermamente  rigettata;  questo  ci  convince  come  UNAPASS  a proseguire  nella  valutazione  del  ricorso  al  Tar  per  i  due  impegni  delle compagnie  accettati  dall’Antitrust  in  merito  a  rivalse  e  liquidazioni  ed  alla proprietà dei dati“. 

ANIA, RC AUTO IN CONTINUO CALO      FONTE: ITALIA OGGI  (02/07/2014)    

Secondo  l'Ania  continua  il  calo  delle  polizze  Rc  auto.  Sulla  base  di  una rilevazione  trimestrale,  nei  primi  tre mesi  del  2014,  la  flessione  è  stata  del 6,3% rispetto a marzo 2013. Il calo fa seguito a quello del 4,6% registrato lo scorso anno.  «Dal  massimo,  toccato  sul  finire  dell'estate  del  2012»,  ha  sottolineato  il presidente  dell'Ania,  Aldo  Minucci,  nel  corso  dell'assemblea  annuale,  in risposta  alle  recenti  critiche  dell'Antitrust,  «il  prezzo medio  è  diminuito  del 10%.  Il  calo  dei  sinistri  è  stato  però  bilanciato  dall'aumento  del  2,3%  del relativo costo medio. «La riduzione dei prezzi sta proseguendo nel 2014 ed è ragionevole ritenere che il consuntivo di quest'anno evidenzierà un ulteriore calo  della  raccolta  premi,  mentre  sembra  invece  arrestarsi  la  diminuzione della  frequenza  dei  sinistri.  Tuttavia,  quando,  con  l'auspicata  ripresa dell'economia, i cittadini torneranno a utilizzare di più le auto, ciò comporterà un inevitabile aumento dei sinistri, con una pressione al rialzo dei prezzi», ha avvertito Minucci.  L'Ania  chiede  al  governo  «di  approvare  subito  le  tabelle  di  valutazione  del danno biologico derivante da  lesioni gravi», perché «l'entrata  in vigore delle tabelle avrebbe un effetto  immediato: una diminuzione stimabile nel 3% del prezzo dell'assicurazione Rc auto in Italia». Minucci ha sottolineato anche «la difficile situazione che caratterizza alcune zone del paese» e ha proposto sia di  installare  la  scatola  nera  sui  veicoli,  sia  «la  dematerializzazione  del contrassegno  e  la  messa  a  regime  dei  controlli  a  distanza».  Intanto,  è continuata nel 2013 la riduzione del numero dei veicoli assicurati, passati da 39,2 a 38,2 milioni (‐2,5%). Guardando più in generale al settore, Minucci ha ricordato  che  l'anno  scorso,  «il  settore  assicurativo,  nonostante  la «congiuntura economica sfavorevole», ha chiuso con una raccolta premi «pari a 122 miliardi di euro, +22% nei rami vita», ma ‐4% nel ramo danni. A pesare su questo ramo è stato soprattutto l'andamento dell'Rc auto con una raccolta premi a ‐7,3% «a causa della  forte diminuzione dei prezzi». L'utile è stato di 5,2 mld, in calo rispetto ai 5,8 mld del 2012.  Ania prevede per l'anno in corso una crescita della raccolta del 20,3% per un totale  premi  oltre  i  140  miliardi  di  euro.  A  trainare  la  crescita,  ancora  il settore  vita  per  il  quale  Ania  prevede  un  aumento  della  raccolta  del  30% mentre per il settore danni è prevista una flessione dell'1,7%.  Le argomentazioni dell'Ania continuano però a non convincere, tra gli altri, il governo:  il  ministro  dello  sviluppo  economico,  Federica  Guidi,  nel  corso dell'assemblea,  ha  detto  che  «i  costi  dei  premi  sono  ormai  insostenibili  per molte  categorie  di  assicurati,  soprattutto  in  molte  aree  del  paese:  95 assicurati  su  100  pagano  un  premio  superiore  a  quello  medio  europeo.  In province come Napoli, Bari, Reggio Calabria e anche Roma, un diciottenne che sottoscrive  la  sua  prima  polizza  per  guidare  un'utilitaria  deve  pagare  un 

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premio ben superiore a 3 mila euro. Questo non è accettabile».  

RIUNIONE ANAPA: Sì ALL’OPERATO DELLA GIUNTA ESECUTIVA     FONTE: IO MI ASSICURO  (27/06/2014)   

Promossa  la gestione Anapa  (Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione). Nel corso del meeting svoltosi lo scorso 25 giugno a Bologna, i massimi  organi  direttivi  dell’associazione  presieduta  da  Vincenzo  Cirasola (Giunta  esecutiva  nazionale,  coordinamento  dei  gruppi  agenti  e  consiglio direttivo, composto dai venti presidenti regionali) hanno approvato e accolto con  soddisfazione  le  notizie  provenienti  dal  collegio  dei  revisori,  la  cui relazione ha illustrato una situazione solida, dal punto di vista finanziario, per l’associazione.  Altro  risultato  di  rilievo  è  stato  l’incremento  delle  iscrizioni, che consente di chiudere il primo semestre 2014 con un saldo attivo rispetto al numero degli iscritti 2013. Il dibattito scaturito dalla relazione della giunta esecutiva nazionale – a cui, oltre ai dirigenti di Anapa, hanno assistito diversi presidenti  provinciali  ‐  si  è  focalizzato  sui  diversi  temi  di  attualità: dall’istituendo  Oria  (il  nuovo  organismo  di  vigilanza  degli  intermediari assicurativi)  agli  esiti  dell’indagine Antitrust,  dalla necessità di  ripresa della trattativa con l’Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici) per il rinnovo dell’accordo impresa/agenti ai problemi di disavanzo che investono il Fondo pensione agenti con l’impellenza di un piano per il suo risanamento. Nel dibattito, inoltre, è stato ampiamente approfondito il tema del rinnovo del contratto  collettivo  dei  dipendenti  di  agenzia.  Il  consiglio  direttivo dell’associazione,  l’organo  statutario  competente  in  tema  di  approvazione degli  accordi  collettivi,  ha  apprezzato  l’operato  svolto  dalla  commissione tecnica  Anapa,  presieduta  dal  vicepresidente  vicario  Alessandro  Lazzaro, insieme  ai  colleghi  dell’Unapass  (Unione  nazionale  agenti  professionisti  di assicurazione). Tale risultato è stato considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo, ed è stato consegnato alle organizzazioni sindacali dei dipendenti il  12  giugno  scorso.  Gli  organi  direttivi  di  Anapa  hanno  ribadito  che  i dipendenti  rappresentano  una  fondamentale  risorsa  per  le  agenzie,  senza  i quali  queste ultime non  sarebbero  in  grado di  operare, meritevoli  quindi  di rispetto,  analogamente  a  quello  che  gli  agenti  pretendono dalle  loro  società mandanti. Infine, per ciò che riguarda la ripresa della negoziazione con l’Ania per  il  rinnovo dell’accordo  collettivo  impresa/agenti,  nonché per  il  piano di salvataggio  del  Fondo  pensione  agenti,  il  consiglio  direttivo  stigmatizza l’attuale  stato  di  immobilismo  delle  parti  e  richiede,  con  urgenza,  la convocazione di entrambi i tavoli di confronto. 

ANAPA, BENE LA LINEA POLITICA DEI VERTICI     FONTE: INSURANCE TRADE  (27/06/2014)   

Gli organi direttivi di Anapa (Giunta esecutiva nazionale, Coordinamento dei gruppi  agenti  e  Consiglio  direttivo  dei  20  presidenti  regionali)  hanno approvato  la  relazione del  Collegio  dei  revisori  che parla  di  un'associazione finanziariamente solida. A questo si somma il numero di iscritti che, secondo quanto comunicato da una nota di Anapa, cresce a ritmi sostenuti: "il risultato ‐ si legge ‐ inciderà positivamente sui risultati contabili dell'anno corrente".   Ma al centro della riunione che si è svolta mercoledì 25 giugno, a Bologna, ci sono  stati  soprattutto  i  temi  più  caldi  per  l'intermediazione  agenziale  in questo momento: dall'istituzione di Oria, il nuovo organismo che vigilerà sugli intermediari assicurativi, passando per gli esiti dell'indagine Antitrust, che ha visto l'accettazione degli impegni delle compagnie, fino alla necessaria ripresa della trattativa con l'Ania per il rinnovo dell'accordo nazionale impresa‐agenti e il progetto di risanamento del Fondo pensione agenti. 

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  Per  quel  che  riguarda  quest'ultimo punto,  "il  Consiglio  direttivo  stigmatizza fortemente l'attuale stato di immobilismo delle parti e richiede, con fermezza e con urgenza, la convocazione di entrambi i tavoli di confronto". Al dibattito seguito alla presentazione della  relazione della Giunta esecutiva nazionale è stato posto  l'accento  in particolare  sull'argomento del  rinnovo del  contratto nazionale  dei  dipendenti  di  agenzia.  In  questo  caso  il  Consiglio  direttivo dell'associazione  presieduta  da  Vincenzo  Cirasola  ha  approvato  il  lavoro svolto  dalla  Commissione  tecnica  sull'argomento,  presieduta  dal  vice presidente vicario, Alessandro Lazzaro, insieme a intermediari rappresentanti di Unapass.   Il documento, "considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo", era stato già consegnato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dipendenti nello scorso incontro del 12 giugno. "Gli organi direttivi di Anapa ‐ conclude la nota  ‐  hanno  ribadito  che  i  dipendenti  rappresentano  una  fondamentale risorsa per le agenzie" e quindi sono "meritevoli di rispetto analogamente al rispetto che gli agenti pretendono dalle loro mandanti". 

FONDO PENSIONE AGENTI, ANAPA DENUNCIA IN UNA LETTERA LO STATO  DI IMMOBILISMO SUL SALVATAGGIO      FONTE: INTERMEDIA CHANNEL  (01/07/2014)   

“Denunciare  lo  stato  d’immobilismo  che  regna  sul  salvataggio  del  Fondo Pensione Agenti“. E’ questo l’intento della lettera (allegata in calce all’articolo) che ANAPA – Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) – ha  inviato  al  Consiglio  di  Amministrazione  del  Fondo  Pensione  Agenti  e  al Presidente della COVIP, Rino Tarelli.  Nella  lettera  l’Associazione  sottolinea  “come  siano  ormai  trascorsi infruttuosamente  sei  mesi  da  quando  gli  organi  amministrativi  del  Fondo hanno reso palese  il profondo e gravissimo stato di disavanzo  in cui versa  il Fondo Pensione,  senza che ancora  le parti  sociali abbiano preso una benché minima decisione sulle varie ipotesi di salvataggio“.  Come  ricorda  ANAPA,  “la  legge  tollera,  soltanto  per  un  periodo  di  tempo molto  limitato,  lo  squilibrio  tra  riserve  ed  impieghi“.  Di  qui  la  decisione dell’associazione  guidata  da  Vincenzo  Cirasola  di  informare  l’Autorità  di Vigilanza circa “la paralisi che sembra caratterizzare alcune delle parti sociali chiamate al salvataggio dell’ente pensionistico“.  Dopo  la  riunione  della  commissione  tecnica  del  27  maggio  2014,  segnala ancora  ANAPA,  le  parti  si  sarebbero  dovute  incontrare  nei  primi  giorni  di giugno  per mettere  a  punto,  l’apporto  economico  da  parte  delle  imprese  di assicurazione. Invece la riunione di giugno non è mai stata convocata seppure la  data  per  la  presentazione del  piano di  salvataggio  agli  organi  della  Covip fosse stata  fissata per  il 30 giugno 2014 (scadenza già posticipata rispetto a quella iniziale del 14 febbraio 2014).  L’associazione di categoria sollecita quindi “a tutte le parti in causa un atto di responsabilità  per  poter  procedere  a  un  forse  ancora possibile  risanamento credibile  e  sostenibile”  del  Fondo  Pensione.  Diversamente,  “ciascuna  delle parti  coinvolte,  non  certo  ANAPA,  si  assumerà  la  responsabilità”  di  aver causato il commissariamento del Fondo da parte della Covip. 

ANAPA: GLI  Nel corso del meeting che si è svolto  il 25 giugno 2014, a Bologna i massimi 

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ORGANI DIRETTIVI APPROVANO L’OPERATO DELLA GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE    FONTE: ASSINEWS  (30/06/2014)   

organi  dirigenti  di  ANAPA  (Giunta  Esecutiva  Nazionale,  Coordinamento  dei Gruppi Agenti e Consiglio Direttivo composto dai venti Presidenti Regionali) hanno  approvato  e  accolto  con  soddisfazione  le  notizie  provenienti  dal Collegio  dei  Revisori,  la  cui  relazione  ha  illustrato  una  situazione finanziariamente solida per l’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola.   Altro  risultato  di  rilievo,  che  inciderà  positivamente  sui  risultati  contabili dell’anno  corrente,  è  stato  l’incremento  delle  iscrizioni  che  consente,  già  al primo  semestre,  di  chiudere  con un  saldo  in  attivo  rispetto  al  numero degli iscritti dello scorso anno.  La  relazione  della  Giunta  Esecutiva  Nazionale  ed  il  successivo  dibattito scaturito,  dove  erano  presenti  oltre  ai  dirigenti  di  Anapa  diversi  Presidenti Provinciali,  si  è  poi  focalizzato  sui  tanti  temi  di  attualità  sindacale, dall’istituendo  ORIA,  il  nuovo  organismo  di  vigilanza  degli  intermediari assicurativi,  agli  esiti  dell’indagine  dell’Antitrust,  dalla  necessità  di  ripresa della  trattativa  con  l’ANIA  per  il  rinnovo  dell’accordo  Impresa/Agenti  ai problemi  di  disavanzo  che  investono  il  Fondo  Pensione  Agenti  con l’impellenza di un piano per il suo risanamento.  Il culmine della discussione si è avuto quando è stato affrontato l’argomento del rinnovo del CCNL dipendenti di agenzia.  Il Consiglio Direttivo, l’organo statutario competente in tema di approvazione degli  accordi  collettivi,  ha  apprezzato  l’operato  svolto  dalla  Commissione tecnica  ANAPA  presieduta  dal  Vice  Presidente  Vicario,  Alessandro  Lazzaro, insieme ai colleghi dell’Unapass.  Tale risultato è stato considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo ed è stato  consegnato  e  rappresentato  alle  OO.SS.  dei  dipendenti  nel  corso dell’incontro del 12 giugno scorso.  Gli organi direttivi di ANAPA hanno ribadito che  i dipendenti rappresentano una fondamentale risorsa per le agenzie, senza le quali  le stesse agenzie non sarebbero in grado di operare, meritevoli quindi di rispetto analogamente al rispetto che gli agenti pretendono dalle loro mandanti.  Per  quel  che  riguarda,  infine,  la  ripresa della  negoziazione  con  l’ANIA per  il rinnovo  dell’accordo  collettivo  Impresa/Agenti,  nonché  per  il  piano  di salvataggio  del  Fondo  Pensione  Agenti,  il  Consiglio  Direttivo  stigmatizza fortemente l’attuale stato di immobilismo delle parti e richiede, con fermezza e con urgenza, la convocazione di entrambi i tavoli di confronto. 

ANAPA SOLLECITA GLI ORGANI AMMINISTRATIVI DEL FONDO PENSIONE AGENTI E LA COVIP    FONTE: ASSINEWS 

Denunciare  lo  stato  d’immobilismo  che  regna  sul  salvataggio  del  Fondo Pensione  Agenti.  E’  questo  l’intento  della  lettera  che  ANAPA  (Associazione Nazionale  Agenti  Professionisti  di  Assicurazione),  ha  inviato  al  Consiglio  di Amministrazione del Fondo Pensione Agenti e al Presidente della COVIP (che alleghiamo).  L’Associazione  ha  posto  in  evidenza  come  siano  ormai  trascorsi infruttuosamente  sei  mesi  da  quando  gli  organi  amministrativi  del  Fondo 

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 (02/07/2014)   

hanno reso palese  il profondo e gravissimo stato di disavanzo  in cui versa  il Fondo Pensione,  senza che ancora  le parti  sociali abbiano preso una benché minima decisione sulle varie ipotesi di salvataggio.  Eppure  la  legge  tollera,  soltanto  per  un  periodo  di  tempo molto  limitato,  lo squilibrio  tra  riserve  ed  impieghi.  Di  qui  la  decisione  di  rendere  edotta l’Autorità di Vigilanza circa la paralisi che sembra caratterizzare alcune delle parti sociali chiamate al salvataggio dell’ente pensionistico.  Dopo  la  riunione  della  commissione  tecnica  del  27 maggio  2014,  le  parti  si sarebbero dovute  incontrare nei primi giorni di giugno per mettere a punto, l’apporto economico da parte delle imprese di assicurazione.  Invece la riunione di giugno non è mai stata convocata seppure la data per la presentazione del piano di salvataggio agli organi della Covip era stata fissata per  il 30 giugno 2014 (scadenza già posticipata rispetto a quella  iniziale del 14 febbraio 2014).  ANAPA  sollecita  a  tutte  le  parti  in  causa un  atto di  responsabilità  per poter procedere a un forse ancora possibile risanamento credibile e sostenibile del Fondo  Pensione.  Diversamente,  ciascuna  delle  parti  coinvolte,  non  certo ANAPA, si assumerà la responsabilità di aver causato il commissariamento del Fondo da parte della Covip. 

ROBERTO CONFORTI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELL’UNIONE EUROPEA ASSICURATORI    FONTE: ASSINEWS  (03/07/2014)   

Martedì    pomeriggio,  a  Milano,  si  è  svolto  il  primo  Consiglio  Direttivo  Uea, successivo all'Assemblea elettiva del 7 giugno scorso. Gli undici consiglieri, eletti per il nuovo triennio 2014‐2017, hanno nominato per acclamazione: Presidente: Roberto Conforti Vicepresidente: Francesco Barbieri Segretario Tesoriere: Roberto Sanna "Questo  incarico  è  insieme  un  onere  e  un  grande  onore  ‐  ha  dichiarato Roberto Conforti ‐ in questi anni l'Associazione ha portato avanti campagne di grande rilevanza per la difesa della legalità, della concorrenza e dei diritti del consumatore,  concetti  molto  spesso  da  più  parti  sbandierati,  ma  sempre meno realmente compresi e vissuti nel loro portato etico e sociale. Su  questi  grandi  temi,  Uea  intende  mantenere  alta  l'attenzione  anche  nei prossimi tre anni, per continuare ad onorare la mission dei padri fondatori e promuovere  la cultura assicurativa di cui questo Paese ha, oggi più che mai, bisogno" Il presidente ha poi conferito ad ogni consigliere specifiche deleghe operative, riservando  per  sé  la  Rappresentanza  legale;  e  i  Rapporti  istituzionali  con Authority, Ania, Associazioni degli Intermediari e di Categoria, Assoetica. 

NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO  PER IL VITA ANCORA  Il  2013  è  stato  indiscutibilmente  un  anno  caratterizzato  da  una 

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CRESCITA NEL 2014 MA IL DANNI REGISTRERÀ UN NUOVO CALO     FONTE: IL SOLE 24 ORE (02/07/2014)  

congiuntura  economica  sfavorevole.  In  questo  contesto  il  comparto assicurativo  ha  comunque  registrato  risultati  che  lo  stesso  presidente dell'Ania,  Aldo  Minucci,  ha  definito  «nel  complesso  positivi»:  circa  125 miliardi  di  premi  e  5  miliardi  di  utile  per  le  compagnie.  Ora  la  sfida  è rivolta al 2014. Ma ancora una volta la strada parte in salita. Sul  piano  economico  «i  primi  mesi  del  2014  evidenziano  segnali contrastanti», ha precisato Minucci. C'è, tuttavia, una leva che le compagnie possono  sfruttare:  ossia  la  ritrovata  propensione  al  risparmio  delle famiglie.  «Gli  investimenti  in  polizze  vita  rappresentano  ormai  quasi  il 12% della  ricchezza  finanziaria degli  italiani,  segno dell'apprezzamento  ‐ ha commentato il presidente Ania ‐ in un periodo di crisi economica e forte calo dei tassi di interesse, per prodotti che offrono sicurezza e redditività». Ecco  perché  le  previsioni  per  il  2014  dipingono  un  settore complessivamente in ascesa grazie al contributo fondamentale del vita. In particolare,  Ania  si  aspetta  che  nel  2014  vengano  registrati  premi  totali superiori ai 140 miliardi (+20,3%) con un'incidenza sul Pil che passerebbe dal 7,7% del 2013 al 9% dell'anno in corso.  Tutto  ciò,  come detto,  sarebbe  frutto della  forte  spinta del  ramo vita  che nel 2014 potrebbe arrivare a 110 miliardi di premi contabilizzati (+29%). Questo dopo  la  forte crescita già segnata nel 2013: +22,1%. D'altra parte, alla  fine  dell'aprile  scorso  la  nuova  produzione  vita  aveva  già  raggiunto quota 30,8 miliardi contro i 20,4 miliardi dei primi quattro mesi del 2013. Tanto che l'incidenza sul Pil dei premi vita potrebbe arrivare sfiorare a fine anno il 7% dal 5,5% del passato esercizio.  Diversamente  nel  settore  danni  Ania  immagina  un'ulteriore  contrazione dei  volumi  che  dovrebbero  attestarsi  attorno  a  2,3 miliardi.  Il  comparto, guardando soprattutto all'rc auto e marittimi, che pure ha beneficiato di un forte recupero di redditività, chiuderà il 2014 con un calo del 6% dei premi dopo  il  ‐7%  del  2013.  L'unica  tendenza  positiva  è  quella  del  calo  delle tariffe: dal picco dell'estate 2012,  l'rc  auto ha  fatto  registrare un  calo del prezzo medio della polizza del 10%. «A dimostrazione che ‐ ha sottolineato il  numero  uno  dell'Ania  ‐  i  prezzi  elevati  non  devono  considerarsi  un destino ineluttabile per il nostro paese». Anche se a questa contrazione ha certamente  contribuito  in  maniera  sensibile  il  calo  dei  costi  dei  sinistri, generato, a sua volta, da effetti congiunturali. 

L’AVANZATA DELLE BANCHE: DOPO IL VITA ATTACCO AI DANNI    FONTE: CORRIERE ECONOMIA (30/06/2014) 

 

Sempre  più  danni  in  banca:  dopo  le  polizze  vita,  in  cui  detengono  ormai una solida leadership, ora gli istituti di credito puntano a ritagliarsi anche una  fetta  nella  distribuzione  di  altri  prodotti  assicurativi,  a  cominciare dall’Rc auto.  «Intesa  Sanpaolo  assicura»  ha  programmi  ambiziosi:  in  base  al  piano industriale della capogruppo, nel giro di cinque anni  la raccolta dovrebbe aumentare di circa quattro volte, dai 228 milioni del 2013 agli 847 previsti per  il  2017.  Si  punta  molto  sulla  polizza  auto  ViaggiaConMe,  venduta esclusivamente  in  abbinamento  con  la  scatola nera; dagli  attuali  150mila circa  si  punta  a  oltre  un  milione  di  contratti  in  portafoglio  nel  2017, rispetto ai circa dieci milioni di clienti del gruppo. «Nell’auto l’obiettivo è di passare dall’attuale 0,4% al 3‐4% del mercato — spiega Alessandro Scarfò, amministratore  delegato  di  Intesa  Sanpaolo  assicura —.  Per  raggiungere l’obiettivo  contiamo  in primo  luogo  sulla potenza di  fuoco della  rete,  con circa 23mila addetti  autorizzati  alla vendita,  in media  cinque per ognuno 

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dei circa 4.700 sportelli. E poi vi sono la conoscenza e  lo stretto rapporto con  i  clienti,  che  interagiscono  con  la  banca  in media  cento  volte  l’anno, rispetto  alle  appena  2,5  che  caratterizzano  la  relazione  con  il  proprio assicuratore». Un’altra leva riguarda il prodotto. «ViaggiaConMe è facile da spiegare al cliente — sostiene Scarfò — e, grazie alla scatola nera, punta a offrire un servizio anche  in casi di emergenza;  le  tariffe sono competitive per  i  clienti che consideriamo  interessanti. La stessa  filosofia caratterizza anche  aCasaConMe,  la  polizza  abitazione  che  si  basa  su  un  sistema  di monitoraggio  di  eventuali  emergenze  e  sarà  lanciata  nella  seconda metà dell’anno. Per il 2015, invece, è in cantiere la copertura salute».  Punta  in  alto  anche  Unicredit  che,  in  partnership  con  Allianz,  partirà  a ottobre  con  la  vendita di  polizze Rc  auto  e  conta di  raggiungere 500mila assicurati  nel  più  breve  tempo  possibile.  Con  la  sola  targa  sarà  possibile ottenere  un  preventivo,  il  premio  potrà  essere  rateizzato  ogni  mese  a interessi zero e il cliente potrà rinnovare il contratto con tutti i canali della banca.  Un  gruppo  attivo  da  anni  nella  bancassicurazione  danni  è  il  Monte  dei Paschi  di  Siena,  in  partnership  con  Axa  Italia.  «E’  un  momento  molto positivo,  con  volumi  in  crescita  e  un’accelerazione  nell’innovazione  di prodotto  e  servizio  —  sottolinea  Gianluca  Zanini,  responsabile  danni  di Axa Mps —. Nell’auto,  in  cui  è possibile  scegliere  fra polizze  con o  senza scatola  nera,  il  2013  ha  chiuso  con  una  raccolta  di  47,7  milioni  di  euro contro  i 31,2 del 2012, e  la crescita prosegue con più di duecento polizze vendute  al  giorno».  Un  altro  segmento  considerato  prioritario  è  quello delle  polizze  per  le  Pmi  (vedi  articolo  nella  pagina  precedente).  «Il segmento Business è per noi fondamentale — spiega Zanini —. L’elemento chiave  della  nostra  offerta  è  una  soluzione  multigaranzia  contro  i  rischi delle  diverse  fasi  della  vita  aziendale,  che  copre  in maniera modulare  le necessità dei diversi  settori di  appartenenza.  Stiamo  registrando  risultati molto positivi in questo settore, con poco meno di 16mila polizze vendute da inizio anno».