Analisi di una campagna sociale

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Analisi di un testo di comunicazione sociale. /00

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Lavoro eseguito con Andrea Virzì

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Analisi di un testo di comunicazione sociale.

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Emittente: Associazione Amici del “Centro Dino Ferrari”.Testo:_canale: presumibilmente rivista._contesto: rivista d’attualità o particolarmente incentrata su tematiche sociali e scientifiche.Oggetto della comunicazione: la distrofia muscolare di Duchenne immobilizza centinaia di bambini, uno ogni 3500. Donando due euro è possibile aiutare la ricerca, che grazie alla genero-sità delle persone stà raggiungendo risultati significativi ed incoraggianti.Ricevente: adulto con figli, persona sensibile a tematiche sociali, persona che ha esperienza della malattia (magari perchè conosce persone affette).Oggetto del ricevente: la distrofia è comunemente conosciuta come una malattia degenarativa che atrofizza progressivamente i muscoli del corpo. Non è da tutti, invece, sapere che esiste un tipo di distrofia muscolare chiamata “Duchenne” che colpisce i bambini.

ELEMENTI SINGOLI DEL TESTO COMUNICATIVO:head, visual, subhead, body, logo.

DIMENSIONE FIGURATIVA:Elementi visivi ritrovati:_una mano destra: aperta, tesa, visibile fino al polso, giovane, di bambino bianco._catena: arriva ed esce fuori campo, è nera, sottile (una catenella), appare fragile e leggera._sfondo: neutro, grigio/blu. Non ambientato, quasi da set fotografico._pannello: sotto il visual, è bianco._logo: dentro il pannello, centrato.

DIMENSIONE PLASTICA:Livello cromatico: si riscontra la presenza di colori freddi. Anche la mano, influenzata dallo sfondo, assume ombre fredde.Livello eidetico: troviamo forme grandi, morbide (anche nella catena, da qui un contrasto concettuale) e arrotondate.Livello topologico: troviamo simmetria, una composizione centrata, con rispettivo equilibrio e sta-bilità. Il senso di lettuta è verticale, dall’alto verso il basso. Tale ordine, razionalità ed equilibrio, sono così accentuatuati da rendere la comunicazione “noiosa” all’occhio, senza dunque suscitare interesse e desiderio di soffermarsi._prossemica: siamo molto vicini alla mano, quindi dovremmo essere partecipanti e non solo osser-vatori della scena. Ma qui la freddezza e l’asetticità della comunicazione rende poco coinvolgente il messaggio; pur nell’intento di farlo, chiedendo al ricevente di inviare un sms a sostegno della ricerca.

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DIMENSIONE SCRITTA:Tono colloquiale (dare del tu), propositivo con il verbo all’imperativo.Non invita all’informazione.

Nella head compare un “NON” inserito nella frase “Invia un sms a favore di chi non può farlo”. Esso, però, fa parte dell’identità di chi ha la distrofia, e non è invece utilizzato come un “non fare qualcosa” rivolto al ricevente; quindi, non genera una trappola comunicativa.

METAFORE VISIVE E VERBALI:_la catena: ricorda la schiavitù, la prigionia, la costrizione, la limitazione dei movimenti._mano: componente importante del corpo umano perchè permette di conoscere le cose toccandole, di afferrare, di scrivere, di gesticolare.Dato che la distrofia è una malattia che può colpire qualsiasi muscolo, la scelta di prendere come protagonista la mano in relazione con una catena, in un visual così impattante, ha il sapore di impossibilità di espressione, anche verbale.Quest’immagine, in relazione all’impossibilità, espressa nel titolo, di inviare un sms, sembra denunciare l’esistenza di una forma di dittatura, di censura, di alienazione.D’altra parte però, conoscendo il vero oggetto della comunicazione, ben restituisce l’imposibilità del bambino di chiudere la mano, di governarne i movimenti.

RELAZIONE TRA LE PARTI:_C’è un buon peso compositivo tra la metà superiore e quella inferiore._La parte superiore è composta da head e visual. Questi due sono tra loro coerenti, non complementari perchè testo e immagine dicono la stessa cosa e possono vivere autonomamente._Tra la parte soft (superiore) e la parte hard (inferiore) c’è un contrasto di percezione di significato. Come già anticipato sopra, nella prima parte sembra si parli di costrizione all’incomunicabilità. Sotto, invece, è reso in modo semplice e chiaro l’argomento di cui si stà trattando.

VALORI CHE STANNO DIETRO AL SENSO COMUNICATO:La generosità disinteressata di aiutare i più deboli, l’importanza di potersi muovere, di essere liberi, di avere le stes-se possibilità che hanno gli altri.

L’EMITTENTE È CREDIBILE?Sì è credibile perchè sono degli associati a un centro universitario di ricerca, diagnosi e terapia delle malattie neu-romuscolari e neurogenerative. Anche il logo è corente con la campagna perchè, con un gioco di positivo e negati-vo, mostra un dottore adulto in camice bianco porsi davanti a un bambino.

Anche le informazione riportate nella body sono credibili.

IL PRODOTTO FUNZIONA?Sì, il prodotto funziona. La razionalità della parte hard e la curiosità (benchè fuorviante ad un primo sguardo), su-scitata dal grande visual, rendono facilmente fruibile il testo. Si è pensato che un tipo di comunicazione del genere, povera a livello informativo ma chiara nella sua essenzialità, porti alla partecipazione attiva anche le persone che non vogliono saperne niente di più, ma alle quali basta sapere che potrebbero fare qualcosa di buono e di utile in-viando un sms da due euro. La cifra richiesta è bassa, i fondi stanno producendo risultati incoraggianti e il riceven-te si sentirà bene con sè stesso, con un gesto veloce e semplice.

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