Amici del Meyer - Aprile/Maggio 2011
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Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in
L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB - Firenze”
in questo numeroFirenze-Philadelphia un accordo mondiale Il Meyer ha celebrato 120 anni Italia Rugby e Fio-rentina per i bambini ricoverati Neuroscienze, si apre una nuova strada per la cura delle gravi forme di epilessia al Meyer Sbocciano i Semi per la Sids Impresa Amica Consorzio Olio DOP
Accordo tra il Meyer e l’Ospedale Pediatrico di Philadelphia nel segno del miglioramento delle cure dei bambini
Cari Amiche e Amici della Fondazione,
da tanto tempo l’Ospedale Meyer è ben noto per
l’attenzione e l’amorevolezza particolari con cui assiste
i bambini malati e le loro famiglie, così come per la
professionalità dei suoi medici, dei suoi infermieri e di tutti
gli operatori. Da tre anni il Meyer è molto noto in tutta
Italia anche per la sua nuova sede, non soltanto bella, ma
soprattutto accogliente, funzionale ed anche costruita in
modo da rispettare l’ambiente circostante.
La notorietà del Meyer si sta affermando sempre di più
anche in campo scientifi co, perché sempre più qualifi cate
e numerose sono le ricerche scientifi che realizzate nel
nostro Ospedale. I professionisti sanitari impegnati anche
nelle attività di ricerca sono in genere più aggiornati,
maggiormente disposti ed abituati a seguire nell’attività
clinica le indicazioni più valide scientifi camente e sono
anche, in genere, maggiormente propensi alla collaborazione
multi-disciplinare. Per queste ragioni, è ben noto che gli
ospedali maggiormente impegnati nella ricerca biomedica
sono anche gli ospedali che assicurano le cure migliori. Per
questo siamo molto contenti per i notevoli progressi che il
Meyer sta compiendo anche nella ricerca scientifi ca e, su
questo giornale, troverete sempre più notizie relative anche
all’attività scientifi ca dell’Ospedale.
Per darvi una idea, pur soltanto quantitativa, nel 2009 i
professionisti del nostro ospedale hanno prodotto ben 159
pubblicazioni scientifi che. E’ grazie anche alla qualità dei
nostri ricercatori che i due più importanti ospedali pediatrici
del mondo, l’ospedale pediatrico di Philadelphia e l’ospedale
pediatrico di Boston, hanno voluto fi rmare un accordo di
collaborazione clinica e scientifi ca con l’Ospedale Meyer.
La Fondazione sostiene ed aiuta in modo determinante lo
sviluppo della ricerca del Meyer. Basterebbe ricordare che
tutti i costi necessari per fi nanziare il programma “Giovani
ricercatori” del Meyer sono integralmente sostenuti dalla
Fondazione: quel programma non soltanto arricchisce molto
la ricerca scientifi ca attuale del Meyer, ma soprattutto
rappresenta il principale investimento per lo sviluppo futuro
della ricerca scientifi ca nel nostro ospedale.
Vogliamo condividere con Voi questi signifi cativi successi, e
vogliamo farvi conoscere quali risultati riusciamo ad ottenere
grazie al Vostro affetto e al Vostro aiuto.
Tommaso Langiano
Presidente Fondazione Meyer
Ed i t o r i a l e
Èun Centro pedia-
trici leader mon-
diale nella cura
del bambini. Parliamo
di The Children’s Ho-
spital of Philadelphia,
comunemente chiamato
“CHOP”, che recen-
temente ha stretto un
patto nel segno del mi-
glioramento continuo
dell’assistenza clinica e
della ricerca con l’Azienda Ospedaliero Universitaria
Meyer di Firenze. I due Centri hanno sottoscritto un
accordo di collaborazione negli ambiti dell’assistenza
clinica e della ricerca scientifi ca. L’intesa, siglata da
Tommaso Langiano, Direttore Generale del Meyer
e da Steven Altschuler, Direttore Generale (CEO) di
The Children’s Hospital
of Philadelphia, instaura
un rapporto di collabora-
zione a sostegno dell’ec-
cellenza e dello sviluppo
dei servizi sanitari pedia-
trici, della formazione e
della ricerca scientifi ca.
In questa fase inizia-
le della collaborazione
particolare attenzione
verrà posta alle aree della
Chirurgia pediatrica e della Chirurgia endoscopica.
Nello specifi co è previsto un confronto anche critico
tra i due Centri pediatrici, il cui obiettivo principale
è il miglioramento delle pratiche assistenziali erogate
dal Meyer. Alla fi rma dell’importante accordo, avve-
nuta il 21 gennaio scorso, hanno partecipato Daniela
Scaramuccia, Assessore per il Diritto alla Salute di Re-
gione Toscana, Alberto Tesi, Rettore dell’Università
degli Studi di Firenze e Gian Franco Gensini, Preside
della Facoltà di Medicina dell’Ateneo fi orentino.
Nei giorni precedenti la fi rma dell’intesa, tra le due
realtà pediatriche sono avvenuti momenti di con-
fronto tra i professionisti delle varie discipline e i ri-
cercatori su argomenti specifi ci di interesse reciproco
legati all’accordo, quali la Chirurgia mini-invasiva e
le malformazioni tracheo-bronchiali.
Questa collaborazione è particolarmente importan-
te - dice Tommaso Langiano, Direttore Generale
del Meyer - non solo perché rafforza e intensifi ca
lo scambio internazionale di conoscenze cliniche e
scientifi che a vantaggio dei piccoli pazienti, ma punta
a sviluppare ulteriormente le discipline chirurgiche
e quelle endoscopiche in ambito respiratorio con
l’obiettivo di proiettarle nel panorama mondiale della
Pediatria. Con soddisfazione e orgoglio annuncio che
The Children’s Hospital of Philadelphia in qualità
di partner paritario di riferimento si aggiunge alla
nostra rete di eccellenze internazionali di cui fanno
parte, tra l’altro, il Boston Children’s Hospital e la
rete mondiale NACHRI (National Association of
Children’s Hospitals and Related Institutions)”.
anno 7 numero 1 aprile-maggio 2011anno 7 numero 1 aprile-maggio 2011
Il concreto sviluppo della ricerca in tutti i campi delle scienze, attraverso l’impegno di tanti studiosi animati da grande passione, rappresenta una priorità assoluta sulla quale le istituzioni devono investire con coraggio, nella consapevolezza che su questo terreno si gioca una larga parte del futuro del nostro Paese.
Giorgio Napolitano
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Il Meyer ha celebrato 120 anni lunghi un giorno
I l V o s t r o d o n o
Centoventi anni lunghi una giornata inte-
ra. Così l’Ospedale Pediatrico Meyer di
Firenze il 19 febbraio scorso ha aperto
la festa facendosi allegramente invadere dalle
bambine, dai bambini e dalle famiglie. Una
giornata con cui il Meyer ha voluto ringraziare
il sostegno che quotidianamente riceve dalla
città di Firenze, dalla Toscana e dall’Italia. Un
ringraziamento che il Direttore Generale nonché
Presidente della Fondazione Meyer Tommaso
Langiano ha esteso anche a tutti gli operatori
che con sensibilità e intelligenza hanno fatto
del Meyer un centro di eccellenza nazionale,
coniugando l’assistenza clinica con la migliore
ricerca scientifi ca. “Già in quel lontano 1891
l’ospedale voluto da Giovanni Meyer che apriva
la sua attività accogliendo il primo bambino – ha
detto – era una relativa eccezione nel panorama
sanitario, perché era il primo ospedale pediatrico
costruito a misura di bambino. Noi oggi colti-
viamo il suo sogno e continuiamo a realizzarlo”.
Una festa a cui hanno partecipato tutte le autorità
civili e religiose, svelando un po’ di sé alla folla di
bambini e genitori. Così il prefetto Paolo Padoin
ha raccontato di come lui, appena nato, dopo tre
mesi di incubatrice sia stato salvato al Meyer dal
professor Cesare Cocchi (“questo è il bambino
che voleva vivere”, dirà poi di lui), mentre l’ar-
civescovo monsignor Giuseppe Betori ha svelato
di come, al suo insediamento a Firenze, abbia scelto come
prima tappa del suo ingresso “il cuore di Firenze”. Quel cuore
era l’Ospedale dei bambini. E ancora il rettore Alberto Tesi
che ha ricordato il forte legame con l’Università e le sinergie
scientifi che e il bisnipote di Giovanni Meyer, Francesco
Cappelli, che ha ringraziato l’Ospedale per aver onorato
e continuare ad onorare le tre condizioni del discendente
fi lantropo: ovvero l’essere dedicato sempre ad Anna Meyer,
Sport come stile di vita: accordo con il Coni
La Fondazione Meyer e il Coni, Comitato
Regionale Toscana, si stringono la mano
nel segno della salute e dello sport a
favore delle bambine e dei bambini. Le
due Istituzioni uniscono le forze per
promuovere lo sport tra i più piccoli come
stile di vita e ampliare il supporto che gli
specialisti di varie discipline del Meyer
possono offrire alla Scuola Regionale dello
Sport del Coni. Inizia così un cammino
comune che si tradurrà in progetti concreti
nella formazione delle fi gure professionali
dedicate ai bambini, nella promozione
della cultura dello sport come indirizzo
a una vita sana con eventi mirati e nella
solidarietà con iniziative congiunte e
iniziative sul territorio organizzati anche
insieme alle singole federazioni. Tra i
progetti già realizzati il Meyer ha ospitato
la manifestazione fi nale di premiazione del
concorso grafi co
“Il bambino sceglie lo sport” che ha
coinvolto 55 mila tra bambini e ragazzi
toscani. Ospite speciale e testimonial
di questo evento il CT della nazionale
Italiana calcio, Cesare Prandelli. (a.b.)
Il mondo dello sport agonistico scende in campo per il
Meyer. Terreno di gioco la solidarietà. Protagonisti sono
l’ACF Fiorentina e gli Azzurri di Rugby. La squadra gigliata,
accompagnata dall’Amministratore Delegato Sandro Mencucci
e dal Team Manager Roberto Ripa, ha fatto visita ai bambini
ricoverati al Meyer. I giocatori Alberto Gilardino, Alessandro
Gamberini, Adem Ljajic, Mario Santana e Manuel Pasqual
hanno incontrato i bambini della Ludoteca e i piccoli pazienti
della degenza, distribuendo doni, autografi e sorrisi. Dalla palla
tonda a quella ovale. Il 17 novembre 2010 la Nazionale Italiana
Rugby ha fatto visita al Meyer. Accompagnati dal vice-Sindaco
ed assessore allo sport del Comune, Dario Nardella, alcuni degli
dedicarsi alla cura dei bambini e delle bambine e mantenere
gli ambienti puliti, condizione quest’ultima che ci può ap-
parire stravagante ma che nell’800 era un’esigenza igienica
primaria. E ancora il sindaco Matteo Renzi, che ha associato
al Meyer al “segno di una Firenze bella. Siamo orgogliosi
dei nostri capolavori artistici, ma siamo orgogliosi anche
di capolavori di eccellenza straordinaria quale è il Meyer e
tutti i suoi operatori”. Ma la festa ha avuto il sapore bello
Fiorentina e gli Azzurri di Rugby a supporto del Meyer
Azzurri che hanno gareggiato nel Test Match contro l’Australia,
hanno incontrato i piccoli ospiti nella Ludoteca, donando
gadget e alcuni biglietti per la sfi da ai Wallabies australiani.
Gli Azzurri sono stati ricevuti e accompagnati da Tommaso Lan-
giano, Direttore Generale dell’Ospedale e Presidente della Fon-
dazione Meyer. Nella Ludoteca è avvenuta anche la consegna
dell’assegno di donazione di Cariparma, destinato all’acquisto di
un’isola neonatale per la T.I.N. - Terapia Intensiva Neonatale. A
rappresentare la Nazionale nella visita al Meyer il pilone Martin
Castrogiovanni ed il compagno di reparto Andrea Lo Cicero, la
coppia di centri formata da Gonzalo Canale ed Andrea Masi ed
il giovane mediano d’apertura Riccardo Bocchino.
dello sport con la squadra di rugby di Firenze (Consiel) la
Fiorentina con i suoi giocatori (Alberto Gilardino, Riccardo
Montolivo, Marco Donadel). L’Assessore al Diritto alla Salute
Daniela Scaramuccia insieme allo show man Carlo Conti,
ha rivolto un saluto “a tutti i bambini curati dal Meyer, sia
quelli italiani, sia i tanti che trovano la salute con i medici
fi orentini della cooperazione sanitaria internazionale che li
assistono in tutti i Paesi del mondo”.
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I l N o s t r o i m p e g n o
Epilessia grave, primo impianto stereotassico di elettrodi in profondità mai realizzato in un ospedale pediatrico italiano
Firenze - Ha sfi orato la morte. A soli cinque anni sof-
friva di crisi epilettiche così violente da dover essere
continuamente tenuta sedata in terapia intensiva.
Per salvarle la vita, strappandola da una forma gravissima
di epilessia resistente ai farmaci, il Dipartimento di Neu-
roscienze del Meyer di Firenze, ha effettuato un intervento
di impianto stereotassico di elettrodi di profondità (Stereo-
EEG). E’ la prima volta che in un Ospedale Pediatrico
italiano si utilizza con successo questa metodica per studiare
le attività elettriche anomale del cervello come preparazione
dell’operazione neurochirurgica, con la quale sono state
rimosse le parti che causavano le crisi.
La storia della bambina inizia più di due mesi fa, quando
arriva alla Clinica di Neurologia Pediatrica, La bambina
soffre di un vero e proprio stato di male epilettico che
induce gli specialisti a ricoverarla nella Rianimazione dove
viene mantenuta in sedazione.
Dagli esami diagnostici gli specialisti sospettano si tratti di una epilessia secondaria legata ad
una malformazione dello sviluppo della corteccia cerebrale. “Le indagini neurofi siologiche
(EEG) - spiegano Renzo Guerrini, professore della Clinica di Neurologia Pediatrica e Lorenzo
Genitori, neurochirugo del Dipartimento di Neuroscienze - indicavano una origine delle crisi
Vent’anni di prevenzione contro la morte in culla grazie a Semi per la Sids
epilettiche continue in una zona ristretta del cervello,
ma non esattamente corrispondente alle aree che
apparivano malformate alla risonanza magnetica. Oc-
correva assolutamente risalire alle origini esatte delle
scariche”. Per farlo si è deciso di innestare 13 elettrodi
direttamente nella corteccia cerebrale. “Per questo -
spiega il neurochirurgo Flavio Giordano – abbiamo
utilizzato un casco sterotassico, che ci ha permesso di
determinare esattamente la zona di origine delle crisi e
le vie di propagazione”. L’intervento è andato a buon
fi ne e, come spiegano i neurochirurghi “ha consentito
di eseguire una registrazione delle crisi direttamente
dalla corteccia cerebrale per 24 ore, individuando con
grande esattezza le aree di origine delle crisi”.
Pochi giorni dopo, un secondo intervento ha così
permesso di rimuovere gli elettrodi e di effettuare la
resezione della zona epilettogena ormai circoscritta.
“Non si sono verifi cate complicazioni – dice Lorenzo Genitori – e la bambina non ha più
mostrato crisi epilettiche dopo l’intervento. Sebbene sia ancora possibile una recidiva delle
crisi, il risultato è molto soddisfacentei. Con questa metodica è ora possibile, anche in ospedale
pediatrico, guarire un numero maggiore di piccoli pazienti”.
Sulla neve, con il diabete
Nella settimana compresa
fra il 27 febbraio e il 5
marzo il Centro Regionale di
Diabetologia Pediatrica ha
organizzato a Sestola il 34°
campo scuola sulla neve per
adolescenti con diabete. E’
stato il primo degli eventi
programmati per il 2011
e ha visto coinvolti 24
ragazzi con diabete provenienti da tutta la Toscana e non solo. In
questa esperienza, per la prima volta è stata coinvolta la Facoltà di
Scienze Motorie dell’Università di Firenze, che con i suoi operatori
ha seguito il gruppo dal punto di vista motorio. Sono stati effettuati
test di alutazione delle performance motorie prima della partenza
e alla fi ne del campo, sono stati consigliati esercizi personalizzati
di preparazione allo sci e durante tutta la settimana sono state
effettuate sessioni di attività motoria guidate da un preparatore
atletico. Nonostante le avverse condizioni climatiche i commenti che
sono scaturiti dai ragazzi e successivamente dai genitori sostengono
e incoraggiano il Centro del Meyer nel proporre questa speciale
attività di educazione terapeutica, in una sorta di proiezione
dell’Ospedale verso il territorio. “Il clima che si viene a creare nel
gruppo – dice Sonia Toni, responsabile del Centro - consente a
tutti di poter esprimere e condividere il vissuto sia dell’esordio del
diabete, sia del quotidiano, in modo tranquillo e davanti a persone
che possono capire e che mentre ascoltano riescono a loro volta
a superare i momenti più critici del vissuto con il diabete. Tutti i
ragazzi, i genitori e anche gli operatori sanitari escono rafforzati da
questa esperienza, indubbiamente impegnativa ma ricca di spunti
ed emozioni”. Un grazie speciale alla Regione Toscana che rende
possibile la realizzazione di queste iniziative.
Precisazione della Noi per VoiIn merito all’ultimo articolo sulla nostra Associazione, a causa di un
refuso, va precisato che l’acquisto del citofl uorimetro è stato fatto
grazie a Girotondo per il Meyer e Noi per Voi con il contributo dello
sponsor Findomestic.
Noi per Voi
In ogni camera di degenza è arrivata la tv
Grazie al contributo della Fondazione Meyer tutte le camere di degenza dell’Ospedale Pediatrico sono state dotate di tv LCD con decoder per il Digitale Terrestre e Sky. Tutti i bambini e le famiglie potranno continuare a seguire i loro programmi preferiti in camera di Ospedale come se fossero a casa loro. (e.b.)
Ha compiuto vent’anni Semi per la SIDS, l’associazione che riunisce i genitori dei bam-
bini vittime della Sudden Infant Death Syndrome, ovvero la Sindrome della Morte
Improvvisa del Lattante, comunemente conosciuta come morte in culla. L’anniversario
è stato celebrato il 26 febbraio non casualmente a Firenze vista la collaborazione di vecchia data
tra l’Associazione, l’Ospedale pediatrico Meyer e la Regione Toscana, nonché i precedenti del
primo appuntamento internazionale italiano sulla SIDS (1994) e della Settima Conferenza In-
ternazionale (2002). Un evento che ha permesso di fare un bilancio positivo delle azioni messe
in campo contro la SIDS, grazie all’attività di sensibilizzazione compiuta dall’Associazione. A
tracciarlo è stata l’Assessore regionale, Daniela Scaramuccia: “‘’Se in Toscana la mortalità per
SIDS si è ridotta - ha detto - , non superando negli ultimi due anni lo 0,3 per mille, cioè i livelli
minimi internazionali, questo lo si deve all’impegno congiunto di tutte le componenti che ruotano
intorno al percorso nascita: oltre all’assessorato al diritto alla salute, il Centro regionale SIDS
del Meyer, l’Associazione Semi per la SIDS, i pediatri di famiglia e quelli che lavorano nei punti
nascita, le ostetriche, gli infermieri. All’associazione delle famiglie va il mio ringraziamento per il
suo ruolo nel sostenere i genitori, promuovere la ricerca scientifi ca, sostenere le campagne per la
riduzione del rischio”. La SIDS è ancora la prima causa di morte, tra l’età di un mese e un anno,
si stima con un’incidenza di un caso ogni 3.000 nati. L’anno scorso in Toscana - dove è in corso
di realizzazione un progetto che garantisce la presa in carico delle famiglie, l’effettuazione di un
riscontro diagnostico e un registro epidemiologico - si sono registrati nove decessi. Un dato che
è per tutti uno sprone a fare ancora di più. Grazie Semi per la Sids.
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C i p r e s e n t i a m o
Consorzio Chianti Classico - Olio D.O.P.: anche l’olio è solidarietà
Due istituzioni che lavorano sul territorio e che hanno a
cuore la qualità e l’eccellenza. E’ questo il “succo” della
recente collaborazione fra il settore Olio D.O.P. del
Consorzio Chianti Classico e la Fondazione Meyer. Lo slogan
della partnership, “il gusto di essere buono”, evoca il sapore
dell’olio ma anche il “fare del bene” ed è proprio questo il senso
di un impegno nel sostenere gli importanti progetti attivati
dalla Fondazione Meyer per l’Ospedale Pediatrico fi orentino.
L’accordo infatti prevede una contribuzione annuale da parte
del Consorzio per tre anni, cioè l’adesione al Club Impresa
Amica del Meyer, il gruppo di imprese che sostengono il Meyer
ogni anno e che possono comunicare uffi cialmente il loro im-
pegno sociale attraverso comunicazioni mirate ed effi caci. Un
Privacy e trasparenzaAi sensi della normativa in materia di
protezione di dati personali, decreto
legislativo 196/2003, ti informiamo
che i tuoi dati verranno utilizzati per le
attività istituzionali della Fondazione
dell’Ospedale Anna Meyer e non saranno
comunicati a terzi salvo per scopi
comunque connessi all’attività della
Fondazione.
In relazione ai dati forniti, potrai
chiederne l’aggiornamento, l’integrazione
o la cancellazione e potrai opporti
all’invio di materiale promozionale
esercitando i diritti di cui all’art.7
del D. Lgs. 196/2003 rivolgendoti
alla Fondazione dell’Ospedale Anna
Meyer, Titolare del trattamento, viale
Pieraccini 24, 50139 - Firenze o via mail:
Periodico di informazione della Fondazione
dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze
Autorizzazione del Tribunale di Firenze
n. 5428 del 10/6/2005
Editore: Fondazione Meyer
Direttore Responsabile: Roberta Rezoalli
Gruppo redazionale: Andrea Fiori, Maria Baiada,
Alessandro Benedetti, Emmanuele Bittarelli,
Duccio Boldrini, Patrizia Gianassi, Caterina Castellani
Direzione e redazione: viale Pieraccini 24 - 50139 Firenze
Tel. 055 5662316 – Fax 055 5662300
Grafi ca e impaginazione:
sicrea srl, via Maragliano 31a, 50144 Firenze
tel. 055 321841 - Fax 055 3215216
Questo giornale è stampato su carta riciclata e sbiancata senza cloro. L’involucro è in PE LD Polietilene Bassa Densità riciclato. Il Meyer rispetta l’ambiente e lo fa rispettare.
ha ottenuto, primo in Italia, la
certifi cazione Bio Habitat. Un
fi lo comune quindi anche nel rispetto dell’ambiente e di “col-
legamento” nella tradizione toscana. L’ulivo non solo è simbolo
di pace, ma anche un frutto che fa bene alla salute.
Comunicazione, marketing sociale, responsabilità sociale: tutti
valori condivisi da entrambe le realtà e che costituiscono la base
per future iniziative, come ad esempio un laboratorio sull’olio
all’interno della ludoteca dell’Ospedale Meyer, una presentazio-
ne di studi scientifi ci del team nutrizionale del Meyer sull’im-
portanza dell’olio D.O.P. e anche un appuntamento aperto al
pubblico che prevede la degustazione dell’olio, spiegata e guidata
dagli esperti del Consorzio del Gallo Nero. (d.b.)
VUOI AIUTARE I BAMBINI DELL’OSPEDALE MEYER?Puoi sostenerci con diverse modalità, a tua scelta:- POSTA: c/c 17256512 intestato Fondazione dell’Ospedale Meyer Viale Pieraccini 24 - 50139 Firenze
Banche:- MONTE DEI PASCHI DI SIENAAg. 25 - Firenze IBAN: IT 20 G 01030 02834 000001763248 Intestato a: Fondazione Ospedale Meyer (specifi cando i vostri dati anagrafi ci)- UNICREDIT Ag. di Sesto Fiorentino (Fi)IBAN: IT 55 V 02008 38103 000400814226 Intestato a: Fondazione Ospedale Meyer(specifi cando i vostri dati anagrafi ci)
- DIRETTAMENTE presso la nostra sede, Viale Pieraccini 24 (accettiamo contante, bancomat e assegno)
- Online su www.fondazione.meyer.it
DONAZIONI SPECIALILasciti testamentari: puoi aiutare i bambini del Meyer anche ricordandotene nel tuo testamento. Per avere tutte le informazioni su come fare un lascito e avere risposta in forma riservata puoi contattare Alessandro Benedetti, segretario della Fondazione Meyer, allo 055 5662316.
5 PER MILLE: nella dichiarazione dei redditi 2010 destina il 5 per 1000 alla Fondazione Meyer. Basta apporre la fi rma e indicare il codice fi scale della Fondazione Meyer (94080470480) nel primo riquadro a sinistra, quello dedicato al sostegno del volontariato e delle ONLUS.
In memoria di una persona cara scomparsa la tua donazione avrà ancora più valore Una lettera di ringraziamaento sarà inviata alla famiglia della persona scomparsa.
Feste, cene, eventi... possono diventare occasioni importanti per raccogliere fondi e aiutare i bambini del Meyer. Ti aiuteremo a comunicare il tuo evento.
Per informazioni:Fondazione dell’Ospedale Meyerviale Pieraccini 24 - 50139 Firenzetel. 055/5662316 - fax 055/5662300 [email protected]
impegno importante che sostiene i progetti di ricerca scientifi ca
e le eccellenze sanitarie del Meyer. Ma questa amicizia non
consiste soltanto in una mera - seppure importante – liberalità.
Il Consorzio Chianti Classico e la Fondazione Meyer infatti
faranno insieme un percorso che prevede già un’azione con-
creta: l’adozione dell’oliveta interna al parco del Meyer che