Ambientazioni Nettuno

11
ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ Opera a cura di Orion81 Pagina 97 AMBIENTAZIONI DELLA SAGA DI NETTUNO: ATLANTIDE: Atlantide è una leggendaria isola (o continente) che si trovava, secondo la maggior parte delle teorie al riguardo, nel mezzo dell'oceano Atlantico e che sarebbe stata distrutta da un terremoto o da un maremoto tra i diecimila e i quindicimila anni fa.Il primo a parlarne fu Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia. Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, il leggendario governatore dell'Oceano Atlantico, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola, anche se, nella leggenda raccontata da Platone, Atlante non è rappresentato come il mitologico Titano, figlio di Giapeto e di Climene, che regge sulle sue spalle il mondo intero, bensì come un semidio, figlio di Poseidone e di Clito. I Dialoghi di Platone: Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia: « Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »

description

Ambientazioni Nettuno, marine

Transcript of Ambientazioni Nettuno

Page 1: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  97  

AMBIENTAZIONI DELLA SAGA DI NETTUNO:

ATLANTIDE:

Atlantide è una leggendaria isola (o continente) che si trovava, secondo la maggior parte delle teorie al riguardo, nel mezzo dell'oceano Atlantico e che sarebbe stata distrutta da un terremoto o da un maremoto tra i diecimila e i quindicimila anni fa.Il primo a parlarne fu Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia. Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, il leggendario governatore dell'Oceano Atlantico, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola, anche se, nella leggenda raccontata da Platone, Atlante non è rappresentato come il mitologico Titano, figlio di Giapeto e di Climene, che regge sulle sue spalle il mondo intero, bensì come un semidio, figlio di Poseidone e di Clito.

I Dialoghi di Platone: Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia:

« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E

quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva

passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori

(...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno

e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide

similmente ingoiata dal mare scomparve. »

Page 2: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  98  

Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sacerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi, che ormai vedeva vincenti i secondi. Secondo i sacerdoti, Atlantide era una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche. Situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all'Italia. Proprio nel periodo della guerra con gli Ateniesi, un immenso cataclisma fece sprofondare l'isola sotto l'Oceano, distruggendo per sempre la civiltà di Atlantide. Nel dialogo successivo, il Crizia, Platone descrive più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima. Secondo Platone il dio Poseidone si sarebbe innamorato di Clito, una fanciulla di Atlantide, e "recinse la collina dove ella viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre d'acqua. Al centro della città vi era il tempio di Poseidone e Clito, lungo 250 metri ed alto in proporzione, rivestito di argento al di fuori e di oricalco all'interno, con al centro una statua d'oro di Poseidone sul suo cocchio di destrieri alati, che arrivava a toccare la volta del tempio. Poseidone e Clito ebbero 10 figli, il primo dei quali, Atlante, sarebbe divenuto in seguito il governatore dell'Impero. Questa divenne una monarchia ricca e potente e l'isola fu divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio di Poseidone e dai relativi discendenti. Inizialmente il loro era stato un governo saggio e giusto ma la convivenza con i mortali li corruppe a tal punto che Zeus fu costretto ad intervenire, inabissando l'isola. Platone riferisce nel Timeo che l'isola era più grande della Libia (Nord Africa) e dell'Asia (Anatolia) messe insieme. Per quanto molti nell'antichità avessero ritenuto un fatto storico il racconto riportato da Platone, già il suo allievo Aristotele non diede molta importanza alla cosa, liquidandola come un'invenzione del maestro. Ad Aristotele è infatti attribuita la frase L'uomo che l'ha sognata, l'ha anche fatta scomparire. Rispetto alla collocazione cronologica, alcuni[citazione necessaria] hanno ipotizzato che il sacerdote di Sais, in Egitto, da cui venne tramandato il racconto, avesse parlato di "mesi" e solo la traduzione greca avrebbe accennato a 9000 "anni". Se così fosse l'intera vicenda dell'assalto atlantideo non verrebbe collocato nel 9399 a.C. (data preistorica improbabile) bensì intorno al 1149 a.C.; ossia quando in Egitto regnò Ramses III, riconosciuto oppositore di invasioni provenienti dal mare.

Ipotesi sulla collocazione: Sulla scorta di Aristotele e per la mancanza di fonti prima di Platone, si ritiene in genere che il mito di Atlantide sia solo una finzione letteraria, interamente elaborata dal filosofo greco a partire da riferimenti mitologici e dalle proprie idee politico-filosofiche. Seppure Atlantide in quanto tale appaia solo raramente nei testi greci o latini (e solo come rielaborazione a partire dal racconto di Platone), miti e leggende di continenti o città sommersi sono ricorrenti e, come quello del Diluvio, appartengono a numerose antiche civiltà e culture. Ad esempio, gli Aztechi parlano di Aztlán, una terra da cui fuggirono via mare perché il dio Tezcatlipoca (Huracan presso i Maya) la fece sprofondare. Alcuni tuttavia hanno cercato di immaginare Atlantide come un luogo realmente esistito. Le ipotesi sull'effettiva collocazione di Atlantide sono svariate. Se è vero che Platone nei suoi due dialoghi parla

Page 3: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  99  

esplicitamente di "un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme" oltre le Colonne d'Ercole (ovvero lo Stretto di Gibilterra)", alcuni studiosi, vista l'effettiva difficoltà nell'immaginarsi un'isola-continente nell'Oceano Atlantico scomparsa in breve tempo senza lasciare pressoché nessuna traccia, hanno scelto collocazioni alternative. Dapprima si è pensato all'America, che in effetti è un continente in mezzo all'Oceano (Atlantico) che però ai tempi di Platone non era per nulla conosciuto e che, per quanto se ne sappia, non ha conosciuto cataclismi recenti. Altri hanno pensato al deserto del Sahara, che in un periodo passato potrebbe essere stato fertile e ospitare molte persone, ma la descrizione di Platone non trova molte corrispondenze. Alcuni hanno voluto vedere in alcune mappe risalenti al Medioevo (mappa di Piri Reìs) la rappresentazione di Atlantide nell'estremo sud, proprio dopo la Terra del Fuoco, fra l'America meridionale e l'Antartide. Secondo costoro infatti è probabile che l'Antartide, un tempo terra fertile e rigogliosa (cosa risalente secondo resti di vegetazione scoperti nello scorso secolo che fanno pensare grazie all'analisi al carbonio 14, che l'Antartide fosse sgombro dai ghiacci già 50.000 anni fa) sia stata la sede di Atlantide. Altri tuttavia vedono nelle stesse mappe solo delle grossolane rappresentazioni dell'America. Infine altri ancora la identificherebbero con un altro leggendario continente perduto, Lemuria, situato fra l'Africa e l'India. Altra possibile collocazione è nel Mar dei Sargassi fenici conoscevano le Azzorre e lungo la faglia atlantica non sono sconosciuti casi di emersione e affondamento di isole, anche in tempi storici recenti. Altri collocano la mitica isola non nell'Oceano ma più vicino, nel Mediterraneo. Una tra le teorie più singolari, studiata e approfondita nella prima metà del Novecento, sostiene che il mito di Atlantide non sarebbe altro che la memoria, deformata e ingigantita, della Civiltà minoica (civiltà cretese dell'età del bronzo), che ebbe fine intorno al 1450 a.C., in circostanze non ancora ben chiarite. La causa potrebbe essere l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, attualmente Santorino, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti: l'esplosione di Thera avrebbe propagato nel Mediterraneo una terrificante onda anomala in grado di spazzare via gli insediamenti lungo le coste (le onde si sarebbero diffuse in tutto il bacino dell'Egeo in sole due ore, raggiungendo un'altezza di circa trenta metri), a cui sarebbero seguite entro due-tre giorni le ceneri riversate dall'esplosione vulcanica. Una teoria analoga è stata avanzata più recentemente dal giornalista italiano Sergio Frau nel suo libro Le colonne d'Ercole (2002): le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà identificate con il canale di Sicilia, dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna; il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Shardana o Šerden, citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Alcuni Šhardana sarebbero quindi emigrati nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca. In effetti la Sardegna possiede ancora oggi zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare e ciò fa pensare che, essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali di dimensioni troppo elevate, possa invece esser stata soggetta in passato a cataclismi legati al mare, il cui territorio probabilmente non avrebbe potuto respinger a causa appunto dell'altezza della sua superficie rispetto a quella

Page 4: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  100  

marina. Oltretutto la mancanza di terremoti avrebbe permesso una grande espansione edilizia all'interno dell'isola, che probabilmente all'epoca sarebbe potuta apparire in maniera notevolmente diversa. Alcuni identificano con l'isola di Cipro i resti del continente di Atlantide. Una tra le molte teorie recenti collocherebbe Atlantide in Spagna, precisamente in Andalusia, vicino Cadice. È l'opinione dello studioso tedesco Rainer Kuehne che si avvale di rilevazioni satellitari, attribuite però a Georgeos Dìaz-Montexano. Qualcosa combacia, come la forma delle strutture rilevate e l'ambientazione vicino a montagne come da descrizioni di Platone, in cui sono anche presenti ricche miniere di rame. Tuttavia, se avesse ragione Kuehne, non si tratterebbe di un'isola, come vuole tradizione, e le dimensioni dal satellite non combaciano con quelle di Platone. Comunque sia, ovunque la si voglia situare, Atlantide affascina soprattutto per i miti che avvolgono il suo popolo e la sua fine.

Page 5: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  101  

SOLO MANSION - VILLA KEDIVES:

E' la grande villa sul mare dei Kedives, una ricca famiglia greca dedita al commercio marittimo. Saori viene invitata per la festa del sedicesimo compleanno di Julian, erede dei Kedives e futura reincarnazione di Nettuno. Il dio, infatti, è solito a scegliere un discendente dei Kedives. Dalla villa si gode una stupenda vista sul mare. Lì vicino c'è un porticciolo di barche e la scogliera presso cui Julian incontra Tetis e scopre la sua identità.

PRIGIONE CAPO SUNION:

A livello del mare, scavata nella roccia, è situata la prigione del Grande Tempio, destinata ai criminali più gravi, i traditori. Questi vengono rinchiusi e lasciati morire di fame o affogati; infatti, ogni notte, la marea si alza fino a sommergere quasi completamente la prigione. Non tutti sanno, però, che dietro la parete della prigione è nascosto il tridente di Nettuno e l'accesso per il suo regno sottomarino. Sarà Kanon a scoprirlo accidentalmente, dopo essere stato imprigionato dal fratello Gemini. Un tempo a Capo Sunion c'era il tempio terreste di Nettuno, che poi è andato distrutto nel corso delle guerre sacre. Ora rimangono solo delle rovine. Nota storico-culturale: E' un luogo che esiste veramente. E' il promontorio meridionale dell'Attica (Grecia), a settanta chilometri da Atene. Lo sperone di roccia che penetra nelle acque azzurre dell'Egeo è alto sessanta metri. Il tempio che splende a picco sul mare è quello di Poseidone. Risale al quinto secolo avanti Cristo e ne sono rimaste quindici colonne doriche.

Page 6: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  102  

REGNO DEGLI ABISSI – MARINA:

E' un paesaggio idilliaco, fatto di bellissimi fondali, coralli, cascate, scalinate. E' possibile respirare in quanto l'acqua è sollevata a formare un'enorme bolla d'aria, che ricopre tutti i fondali. La cupola oceanica è stupenda e sembra un cielo pieno di sfumature, che vanno dal turchese, al verde acqua, all'azzurrino E' sostenuta dalle sette colonne di Nettuno, una per ogni oceano. Le colonne sono protette dai Generali degli Abissi e possono essere distrutte soltanto con le armi di Libra. Una volta distrutte le sette colonne e quella portante, che si trova nel Mediterraneo, la cupola marina crolla e il regno degli abissi viene di nuovo allagato. Esistono vari accessi per il regno degli abissi: uno è situato ad Asgard, un altro a Capo Sunion.

Page 7: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  103  

TEMPIO DI NETTUNO:

Edificato da Nettuno nei tempi antichi, in classico stile greco, è caduto in rovina dopo aver perso l'ultima guerra sacra. Dopo che Kanon ha liberato di nuovo lo spirito del dio, il tempio viene ristrutturato e portato agli antichi splendori. All'ingresso ci sono quattro statue di sfingi marine. Il tempio è molto esteso, soprattutto in larghezza. Al suo interno ci sono appartamenti privati, piacevoli percorsi con cascate, una parete sollevabile da cui si può vedere la Colonna Portante, la sala del trono (al secondo piano), il deposito delle armature e porte finemente decorate. Il tempio si trova sui fondali del mar Mediterraneo ed è collegato alla Colonna Portante da un breve porticato. Con la caduta della volta oceanica, viene completamente sommerso dall'acqua. Secondo una leggenda (Saint Seiya Encyclopedia), esistono altri due templi sottomarini, speduti da qualche parte negli oceani, che non sono andati distrutti.

COLONNA PORTANTE - MAIN BREADWINNER:

E’ la colonna più grossa del Regno degli Abissi, che regge la cupola oceanica con l'aiuto delle altre sette. Si trova nel man Mediterraneo, subito dietro al Tempio di Nettuno, cui è connessa tramite un breve porticato. All'interno c'è una stanza vuota, che può essere riempita d'acqua se si vuole far affogare Atena; si tratta dell'acqua destinata a sommergere la Terra. La colonna portante è considerata il luogo più sicuro e protetto degli abissi; per questo, al suo interno, è custodita l'anfora di Nettuno. Può essere abbattuta solo quando anche le altre colonne minori saranno cadute. Non sono sufficienti le armi di Libra per distruggerla, ma occorre un attacco estremamente potente. Viene infatti distrutta dall'attacco combinato di Seiya Sagitter, Shiryu Libra e Hyoga Aquarius. Una volta venuto meno il sostegno principale, il regno degli abissi viene sommerso dall'acqua.

Page 8: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  104  

COLONNA DELL’OCEANO PACIFICO DEL NORD:

La colonna è presieduta dal generale Sea Horse Baian (Cavallo del Mare). A livello architettonico, è simile alla colonna del Pacifico del Sud: è a sezione circolare senza scanalature, il basamento è a forma di parallelepipedo con piccole sculture di animali (un gabbiano e due mammiferi). Intorno ci sono delle colonne ornamentali unite da architrave. La colonna viene abbattuta da Seiya con lo scudo rotante di Libra.

COLONNA DELL’OCEANO PACIFICO DEL SUD:

La colonna è presieduta dal generale Scylla Io (Kira). A livello architettonico, è simile alla colonna del Pacifico del Nord: è a sezione circolare senza scanalature, il basamento è a forma di parallelepipedo con delle piccole sculture di animali (in questo caso un gabbiano). Intorno ci sono delle singole colonne ornamentali senza architrave. La colonna viene abbattuta da Shun con la barra gemellare di Libra.

COLONNA DELL'OCEANO INDIANO:

La colonna è presieduta dal generale Crisaore Krishna.

Page 9: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  105  

A livello architettonico, presenta delle scanalature e ha un basamento cilindrico liscio. Intorno ci sono grossi e tozzi pilastri, ornamenti orientali ed aiuole di corallo. La colonna viene abbattuta da Shiryu con la spada di Libra.

COLONNA DEL MAR GLACIALE ANTARTICO:

L'oceano Antartico è caratterizzato da fondali ghiacciati e dalla cupola marina è si possono intravedere degli iceberg. Il paesaggio è nebbioso grazie al cosmo di Lemuri, in modo da disorientare gli invasori. La colonna è presieduta dal generale Lymnades Kaysa (Lemuri). A livello architettonico, è simile alla colonna dell'Artico: è formata da due semicolonne fuse insieme, con scanalature e con il basamento a parallelepipedo. La scalinata per raggiungerla è abbastanza elaborata. La colonna viene abbattuta da Ikki con il tridente di Libra.

COLONNA DEL MAR GLACIALE ARTICO:

L'oceano Artico è caratterizzato da fondali ghiacciati e dalla cupola marina è si possono intravedere degli iceberg. La colonna è presieduta dal generale Kraken Isaac (Abadir). A livello architettonico, è simile alla colonna dell'Antartico: è formata da due semicolonne fuse insieme, con scanalature e con il basamento a

Page 10: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  106  

parallelepipedo. Per raggiungerla c'è una larga scalinata in pietra bianca, sotto cui si intravede l'ingresso per un piccolo tempio. La colonna viene abbattuta da Hyoga con la lancia bracciale di Libra.

COLONNA DELL’OCEANO ATLANTICO DEL SUD:

L'oceano Atlantico del Sud è caratterizzato da fondali con coralli rosa. La colonna è presieduta dal generale Siren Sorento (Sirya). A livello architettonico, è simile alla colonna dell'Atlantico del Nord: di forma circolare, con scanalature e basamento cilindrico con scolpito qualche ghirigoro. Intorno ci sono delle singole colonne ornamentali senza architrave. La colonna viene abbattuta da Shun con la barra tripunte di Libra (triple rod).

COLONNA DELL’OCEANO ATLANTICO DEL NORD:

La colonna è presieduta dal generale SeaDragon Kanon(Dragone del Mare). In realtà, il generale è Kanon, che però ha ottenuto l'armatura grazie a un imbroglio. Probabilmente, il vero predestinato a essere generale si trova da qualche parte sulla terra, ignaro di tutto. A livello architettonico, è simile alla colonna dell'Atlantico del Sud: di forma circolare, con scanalature e basamento cilindrico con scolpito qualche ghirigoro. Intorno ci sono delle colonne ornamentali unite da architrave.

Page 11: Ambientazioni Nettuno

ΤΑΙΖΕΝ ΧΗΑΡΑΧΤΕΡ ΣΤΟΡΨ ΒΟΟΚ − ΠΟΣΕΙΔΟΝ ΜΑΡΙΝΕ

Opera  a  cura  di  Orion81   Pagina  107  

La colonna viene abbattuta da Ikki con lo scudo rotante di Libra.