Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica · sia uno dei brani migliori di tutto il repertorio...

24
Ministero dell’Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica CONSERVATORIO DI MUSICA "FRANCESCO ANTONIO BONPORTI " – TRENTO (sezione distaccata Riva del Garda) Tesi di laurea Corso di diploma accademico di secondo livello Biennio superiore sperimentale Chitarra percorso cameristico Tema: La chitarra nella musica da camera dei compositori viennesi Alfred Uhl e Ferdinand Rebay Laureando: Luigi Larinto Relatore: Prof. Corrado Ruzza Riva del Garda, 10 marzo 2014

Transcript of Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica · sia uno dei brani migliori di tutto il repertorio...

Ministero dell’Università e della Ricerca

Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica

CONSERVATORIO DI MUSICA

"FRANCESCO ANTONIO BONPORTI " – TRENTO

(sezione distaccata Riva del Garda)

Tesi di laurea

Corso di diploma accademico di secondo livello

Biennio superiore sperimentale

Chitarra percorso cameristico

Tema:

La chitarra nella musica da camera dei compositori viennesi

Alfred Uhl e Ferdinand Rebay

Laureando: Luigi Larinto

Relatore: Prof. Corrado Ruzza

Riva del Garda, 10 marzo 2014

Die  Leut`die  nit  lieb  hab`n  den  Klang  der  Gitarren,    

das  sind  wohl  die  armseligsten  Narren.  

Ferdinand  Rebay  

 

 

INDICE:    

I. PREFAZIONE................................................................................................. 4  

II. LA MUSICA CONTEMPORANEA PER CHITARRA NEL 900 A

VIENNA............................................................................................................... 5  

III. LA CHITARRA CLASSICA A VIENNA NEL 900 ................................. 7  

IV. CENNI BIOGRAFICI SU ALFRED UHL E FERDINAND REBAY..... 9  

1.  ALFRED  UHL .......................................................................................................................................................9  

2.  FERDINAND  REBAY .............................................................................................................................................10  

3.  CONFRONTO  FRA  I  DUE  COMPOSITORI: ...................................................................................................................10  

V. LA CASA EDITRICE VIENNESE DOBLINGER ................................... 13  

VI. RIFERIMENTI ALL’AUSTRIA NELLO SCHERZO CAPRICCIOSO

N.° 1 TRATTO DAI DREI STÜCKE FÜR FLÖTE UND GITARRE DI

ALFRED UHL .................................................................................................. 15  

VII. RIFERIMENTI ALL’AUSTRIA NELLA SONATA II. PER FLAUTO

E CHITARRA IN RE MAGG. DI FERDINAND REBAY........................... 16

VIII. LA CHITARRA NELLA ZWEITE WIENER SCHULE……………...18  IX. ASPETTI GENERICI SULL’ACCOSTAMENTO DEL FLAUTO ALLA CHITARRA …………………………………………………………………...19

X. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO...................................................... 21  

XI. RISORSE DIGITALI................................................................................. 22  

XII. CONCLUSIONE....................................................................................... 23  

 

I.  PREFAZIONE  

Un po’ per scelta e un po’ per destino ho passato e passo tuttora grande parte della mia vita in Austria. Questo fatto mi ha indotto a intraprendere gli studi universitari (lettere antiche e germanistica) a Innsbruck e a frequentare nella medesima cittá la classe di chitarra al Tiroler Landeskonservatorium sotto la guida del maestro Peter Heiss.

Essendo l’Austria uno stato che ha dato molto alla musica classica grazie a compositori come Wolfgang Amadeus Mozart o Joseph Haydn conosciuti in tutto il mondo e che – non per caso - fanno parte di un periodo che nell’ambito della storia della musica viene definito “classico”, ho pensato bene di proporre anche per la chitarra come strumento di musica da camera e in coerenza con il percorso di studi da me prescelto, due compositori austriaci che hanno composto sia per chitarra da concerto che per musica d’insieme per chitarra ed altri strumenti. Trattasi dei compositori viennesi Alfred Uhl e Ferdinand Rebay vissuti nello stesso secolo e che hanno composto pezzi per chitarra di tutto rispetto.

Alfred Uhl nell`ambito chitarristico è conosciuto per aver composto i Zehn kleine Stücke für Solo-Gitarre e una Sonate für Gitarre solo (Sonata classica) dedicata a Andrés Segovia, brani che fanno parte del repertorio di qualsiasi chitarrista degno di questo nome, mentre la Sonata II. in Re Magg. di Rebay fu in assoluto definita uno dei pezzi più belli composti per flauto e chitarra: Credo che questo sia uno dei brani migliori di tutto il repertorio per flauto e chitarra1.

Se inoltre andiamo ad analizzare la musica nella Vienna del 900 in generale, Alfred Uhl è stato uno dei compositori che è riuscito a rispecchiare la musica viennese in ogni suo aspetto: […] unter allen lebenden österreichischen Komponisten ist Uhl einer der wienerischsten …im Geist und im Geblüt 2, cosí come Ferdinand Rebay è stato colui che ha esaltato l`amore verso la sua patria riportando il folklore austriaco nelle sue composizioni: Il continuo utilizzo del folklore austriaco non fa altro che sottolineare un atteggiamento votato all`esaltazione dei caratteri nazionali, spinto da un innegabile amore per la patria (inno nazionale per voce e chitarra).3

Lo scopo di questa tesi sarà di individuare elementi di musica e tradizioni austriache che caratterizzano questi due pezzi quale specchio di una cultura e un modo di fare e concepire la musica che trova origine soprattutto nei decenni precedenti a quelli in cui sono stati composti.

In fine vorrei – partendo dalla mia esperienza durante il mio biennio cameristico a Riva del Garda - presentare le possibilità e i limiti che comprende l’accostamento del flauto alla chitarra.

                                                                                                                         1Brenda    Dykes,  loc.  cit.  Gaitzsch  46.  2  Witeschnik  9.    3  Galesso  6.  

II.  LA  MUSICA  CONTEMPORANEA  PER  CHITARRA  NEL  900  A  VIENNA    

Se andiamo ad analizzare lo stile della musica per chitarra del 900 ci accorgiamo che messa a confronto con il periodo precedente non subisce cambiamenti notevoli e non si adatta allo stile delle nuove correnti. Questo non vale solo per Vienna, ma per la musica per chitarra in generale. Passano decenni prima che si denotino alcuni cambiamenti di stile nel repertorio chitarristico.

Constatiamo inoltre che nel 900 il compositore non é anche esecutore. Josef Zuth, Jakob Ortner e Karl Scheit per esempio erano esecutori, mentre Heinrich Bohr, Erwin Schaller, Emil Winkler, Emil Witt, Walter Endstorfer, Wilhelm Nisters, Karl Frießnegg e Robert Brojer (conosciuto come Alfonso Morena) erano compositori che composero nello stile della musica tardo-romantica.

In generale si cercava di spronare compositori famosi a comporre per chitarra, un po’ come lo faceva Andrés Segovia in Spagna, mentre in Austria furono incaricati soprattutto Jakob Ortner e Karl Scheit a comporre per chitarra. Lo stesso successe con Luise Walker e Carl Dobrauz. Assieme ad Armin Kaufmann, Norbert Sprongl, Johann Nepomuk David, Thomas Christian David, Josef Lechthaler, Franz Hasenöhrl, Franz Burkhart e Augustin Kubizek erano i compositori che andavano per la maggiore.

Fra questi furono proprio Carl Dobrauz a suonare la musica di Ferdinand Rebay e Alfred Uhl nelle sale da concerto, mentre Luise Walker suonó solamente quelle di Ferdinand Rebay.4

                                                                                                                         4  Cfr.  Hackl  118-­‐122.  

Im.  1:  Luise  Walker

Im.  3:  Karl  Scheit

Im.  2:  Carl  Dobrauz

III.  LA  CHITARRA  CLASSICA  A  VIENNA  NEL  900  

Per capire meglio la vita, le opere e l’importanza di Alfred Uhl e Ferdinand Rebay si ritiene opportuno presentare l’intero secolo durante il quale hanno vissuto per capire bene quali potevano essere gli influssi sul loro modo di comporre e quali chitarristi di fama internazionale essi hanno conosciuto o sentito suonare a Vienna nei decenni del 900 in cui hanno vissuto.

Una personalitá di spicco e molto nota ai chitarristi per le innumerevoli edizioni di musica diteggiate e arrangiate da lui fu Karl Scheit (*1909 a Schönbrunn¸ +1993 a Vienna). Egli nacque lo stesso anno in cui nacque Alfred Uhl con la differenza che Scheit nacque ad aprile e Uhl a giugno.

Karl Scheit diede un apporto notevole alla storia della chitarra austriaca non solo come interprete, ma anche come insegnante, membro delle giurie nei concorsi per chitarra, editore e fondatore di associazioni per chitarristi nel 900.

Nel 1934 per esempio fondó il Bund der Gitarristen Österreichs e nel 1936 pubblica assieme a Erwin Schaller un Lehrwerk für die Gitarre, mentre nel 1953 il Lehr- und Spielbuch für Gitarre.

Come interprete nel 1937 suonó per esempio la Sonate für Gitarre in 4 tempi di Alfred Uhl che venne composta su richiesta di Andrés Segovia e nel 1939 i 10 Stücke für Gitarre sempre di Uhl. Nel 1959 dovette addirittura sostituire Andrés Segovia a Passau che si assentó per malattia.

Non si esibí solo come solista, ma anche assieme ad altri chitarristi come nel 1947 assieme a Else Gerstel nello Schubert-Saal.

Nel 1952 formó un ensemble per promuovere la musica di epoche precedenti chiamato Schola antiqua Wien, del quale fece parte anche sua moglie e nel 1961 suonó assieme a Robert Brojer con i Wiener Philharmoniker sotto la guida di Herbert von Karajan.

Nel 1970 andó in tourneé in Scandinavia e suonó pezzi degli austriaci Uhl, Apostel e Burkhart.

Nel 1975 fu membro di giuria nel primo concorso per chitarra a Kopenhagen.

Dal 1933 al 1985 insegnó chitarra alla Wiener Musikhochschule. Karl Ragossnig ne diverrá il successore.

Nel 1982 tenne la sua prima master-class per chitarra.

Molto conosciuta divenne la sua casa editrice chiamata Karl Scheit Universal-Edition che pubblicó fra i tanti pezzi anche i 10 Stücke für Gitarre di Uhl.

Un’altra personalitá di spicco fu Luise Walker (*1910 a Vienna, +1998 a Vienna) che diede innumervoli concerti sia suonando la chitarra che il liuto. Nel 1931 per esempio tenne un concerto al XII. Internationale Musikfest di Berlino, mentre nel 1949 diede un concerto suonando il liuto nella sala Brahms di Vienna. Dal 1940 in poi ottenne la cattedra di chitarra presso la Wiener Hochschule.

Docente alla Wiener Musikakademie fu dal 1910 in poi Jakob Ortner (*1879 a Innsbruck, +1959 a Payerbach). E‘ passato alla storia della chitarra per le sue qualitá di insegnante. I sopra nominati Karl Scheit e Luise Walker erano suoi allievi. Lui fonda la Österreichische Gitarrenzeitschrift e il Bund der Gitarristen Österreichs.

Non di minor importanza fu un allievo di Alfred Uhl, Robert Brojer (*1919 Reichwaldau, +1987 a Klosterneuburg). A lui dobbiamo innumerevoli pubblicazioni di pezzi per chitarra editi da varie case editrici. La casa editrice viennese Hermann Schneider per esempio pubblicó dal 1972 in poi tantissimi pezzi per musica da camera da lui composti, cosí come trascrizioni da intavolatura, arrangiamenti e metodi. Di notevole rilievo é il metodo per chitarra pubblicato nel 1973 Der Weg zur Gitarre – Technik und Methode che racchiude le sue esperienze decennali come insegnante di chitarra.

E’ al musicologo Josef Zuth (*1879 a Fischern vicino a Karlsbad, +1932 a Vienna) che dobbiamo innumerevoli scritti e studi sulla chitarra, come per esempio:

Meine Gitarre (1914); Das künstlerische Gitarrespiel. (1915); Die Gitarre. Spezialstudien auf theoretischer Grundlage. (1920–25); Volkstümliche Gitarrenschule (1921-22) e Handbuch der Laute und Gitarre (1926-1928).

Infine si ritiene opportuno elencare i concertisti che hanno suonato nelle sale da concerto a Vienna nel 900: Andrés Segovia, Maria Luisa Anido, Siegfried Behrend, Julian Bream, Alirio Diaz, Martin Rennert e Robert Wolff (Wiener Gitarrenduo), Richard Schmid e Manuel Llobet e Melitta Heinzmann con Gertrude Melounek. 5

                                                                                                                         5  Cfr.  Libbert  30-­‐66.  

IV.  CENNI  BIOGRAFICI  SU  ALFRED  UHL  E  FERDINAND  REBAY  

1.  Alfred  Uhl  

Alfred Uhl nacque il 5 giugno 1909 in una casa di campagna alle porte di Vienna. Cresce in una famiglia di musicisti che da subito lo avviano alla musica, tanto è vero che sono i suoi familiari a insegnarli a suonare il violino, il violoncello, la viola, il contrabbasso, il pianoforte e l`armonio. Suona nell`orchestra del padre ed è quindi a contatto con tutti gli strumentisti e strumenti di un`orchestra.

A tredici anni inizia a comporre pezzi per pianoforte, a studiare musica, a conoscere rappresentazioni teatrali, a comporre canzoni per la sorella e per coro, mentre a diciassette anni compone in occasione delle nozze d`argento dei genitori una messa in si minore per quartetto vocale, coro, organo e orchestra che fu esibita il 15 aprile 1928 nella Augustinerkirche di Vienna ed ebbe un successo strepitoso.

Dal 1927 al 1929 studia alla Wiener Akademie con Franz Schmidt. Era talmente bravo che fu ammesso direttamente all`ultimo anno di studi.

Nel 1932 ottenne un diploma in composizione alla Hochschule di Vienna.

Alfred Uhl ha composto tantissimi pezzi per vari strumenti, come per esempio per clarinetto, per viola, per pianoforte, per oboe, per corno, per fagotto, per flauto, per orchestra e per coro. Ha composto anche melodrammi, opere liriche e colonne sonore per film.

Dal 1928 al 1939 ha una fase durante la quale compone – su richiesta di uno studente di chitarra che studiava con lui e abitava dallo zio Fritz – diversi pezzi per chitarra che diverranno famosi in tutto il mondo.

Nel 1928, infatti, compone un trio per violino, viola e chitarra e nel 1930 un altro trio per gli stessi strumenti.

Nel 1930 compone la Kleine Suite für Geige, Bratsche und Gitarre, nel 1937 la Sonata per Segovia (ed. Schott) e nel 1939 Zehn kleine Stücke für Solo-Gitarre (Bagatelle, Aria, Marsch, Dudelsack, Capriccio, Präludium, Nocturno, Trepak, Malinconia e Tanz) editi da Karl Scheit.6

Altri pezzi da lui composti per chitarra furono Französicher Walzer (sia per chitarra solistica che per orchestra di mandolini che per flauto, violino, viola e chitarra), Donauland, Scherzo, Wiener Weisen, Kleine Suite, Volks- und Kinderlieder für Violine, Viola und Gitarre e Drei Stücke für Flöte und Gitarre.

I Drei Stücke für Flöte und Gitarre li ha composti nel 1984 e furono gli ultimi pezzi per chitarra da lui composti.

Uhl morí a Vienna l`8 giugno del 1992.7

                                                                                                                         6  Cfr.  Witeschnik  9-­‐43.  7  Cfr.  Hackl  123.  

2.  Ferdinand  Rebay  

Ferdinand Rebay nacque a Vienna l´11 giugno 1880 e si approcciò alla musica presso il monastero cistercense di Heiligenkreuz come corista. Studió pianoforte e composizione presso il Conservatorio di Vienna. Si diplomó nel 1904.

Diresse un coro presso la Wiener Chorvereinigung e presso il Wiener Schubert-Bund e insegnó pianoforte presso l`Akademie für darstellende Kunst a Vienna.

Morí a Vienna il 6 novembre 1953.8

Nonostante non fosse un chitarrista, compose ca. 600 opere per chitarra.

Il catalogo delle opere per chitarra situate nell`abbazia cistercense di Heiligenkreuz si articola come segue:

I. Strumento solo

a. Chitarra

II. Due strumenti

a. Due chitarre

b. Clarinetto e chitarra

c. Flauto e chitarra

d. Voce e chitarra

III. Tre strumenti

a. Flauto, fagotto e chitarra

IV. Sei strumenti

a. Clarinetto, corno, fagotto, flauto, oboe e chitarra

b. Flauto, quartetto e chitarra9

3.  Confronto  fra  i  due  compositori:  

I due compositori Uhl e Rebay hanno molte cose in comune.

                                                                                                                         8  Cfr.  Hackl  122.  9  Galesso  7.  

Oltre al fatto che sono viennesi e che con la loro musica rappresentino la musica austriaca del XX. secolo in maniera eccelsa, compongono ambedue opere per chitarra di fama mondiale, nonostante nessuno dei due abbia suonato la chitarra. Uhl riesce a entrare nel repertorio classico di ogni chitarrista con la sua Sonata classica e i Zehn Stücke für Gitarre-Solo, mentre Rebay – apprezzato giá ai suoi tempi per le sue composizioni – sta avendo una rinascita notevole non solo grazie alla casa editrice svizzera Editions Philomele, alla quale dobbiamo la pubblicazione delle opere di Rebay, ma anche grazie ai chitarristi Micheli e Mela, i quali hanno suonato e diffuso musica di Rebay pochi anni fa.

Se paragoniamo la quantità delle opere composte per chitarra Rebay con le sue 600 opere ne esce fuori vincitore in assoluto. Uhl ebbe una fase intensa in cui compose opere per chitarra, ma limitata nel tempo, nonostante sia stata molto importante nella storia della musica austriaca.

Anche il contesto familiare in cui vivono è facilmente paragonabile. Ambedue nascono e crescono in famiglie di musicisti che hanno un influsso notevole sulla loro formazione musicale.

Per quel che concerne il periodo storico nel quale hanno vissuto ci sono altresì paragoni. Uhl nasce negli anni fra le due guerre mondiali. Il 13 settembre 1941 dovette andare in guerra sul fronte russo. Dovette marciare giorno e notte a meno 53 gradi di freddo. Di questo periodo Uhl parla poco, ma abbiamo lettere che scrisse alla sua famiglia: Unsere Division ist dezimiert, kampfmüde und verbraucht. […] Mein Gott – Wien! Ich kann es nicht mehr erwarten, bis ich in meine geliebte Heimat und zu meiner Arbeit zurückkehren kann…10

Il 5 dicembre dello stesso anno rimarrá gravemente ferito dall`espolosione di una bomba situata sotto la neve. Perderá la parte anteriore del piede destro. Nel 1942 seguiranno 22 mesi di ricovero in un ospedale a Vienna.11

Anche Ferdinand Rebay dovrá subire le conseguenze delle guerre mondiali, soprattutto della seconda, anche se non di carattere fisico. Il regime nazista lo perseguita e Rebay perde il suo posto di lavoro che riotterrà appena nel 1945.12

I motivi per la sua persecuzione non sono molto chiari. In parte gli si imputa una avversione contro il regime nazista, in parte il fatto di essersi arricchito in maniera illecita, mentre ricopriva l`incarico di commissario agli esami di diploma di pianoforte.13

Un elemento di confronto alquanto banale, ma pur sempre simpatico, è che ambedue nascono a giugno sotto il segno dei gemelli.

                                                                                                                         10  Witeschnik  28.  11  Cfr.  Witeschnik  28-­‐29.  12  Cfr.  Hackl  122.  13  Cfr.  Galesso  4.  

Im.5:  Ferdinand  Rebay

Im.  4:  Alfred  Uhl

V.  LA  CASA  EDITRICE  VIENNESE  DOBLINGER  

Il 26 novembre 1956 la casa editrice Doblinger di Vienna stipula un contratto di collaborazione con Karl Scheit con l’intento di pubblicare musica da camera per chitarra.

Fino a quella data non esisteva una casa editrice che si occupasse di musica da camera per chitarra. La casa editrice pubblicava solamente due pezzi di Alfred Uhl per chitarra, violino e viola (Trio e Kleine Suite für Geige, Bratsche und Gitarre).

Fu appunto Karl Scheit che prese contatto con il responsabile della casa editrice Christian Wolff e gli spiegò che voleva dare più importanza alla chitarra come strumento di musica da camera.

Karl Scheit possedeva tanti pezzi per chitarra e altri strumenti che erano dedicati a lui, ma non erano stati pubblicati. Infatti, i primissimi pezzi pubblicati in questa catena, erano pezzi di compositori contemporanei come Otto Siegl, Franz Burkhart, Albert Reiter, Josef Lechthaler, Waldemar Bloch, Ernst Ludwig Uray e Joseph Kronsteiner.

Per il resto furono pubblicati tantissimi pezzi di musica barocca per chitarra e altri strumenti. Erwin Schaller e Robert Brojer accostarono Karl Scheit nello trascrivere il basso continuo che di solito era suonato dal clavicembalo o dal pianoforte per chitarra.

A oggi la casa editrice pubblica ca. 180 pezzi per chitarra e altri strumenti nella collana contrassegnata dalla sigla GKM (=Gitarre-Kammermusik).14

I pezzi sono suddivisi per strumenti come segue:

a) Flauto e chitarra

b) Oboe e chitarra

c) Fagotto e chitarra

d) Chitarra e pianoforte/clavicembalo

e) Trii con chitarra

f) Quartetti con chitarra

g) Gruppi di strumenti

h) Canto e chitarra

i) Canto e chitarra e altri strumenti

                                                                                                                         14  Cfr.  Vogg  42-­‐46.  

Per farsi un’idea più dettagliata di suddetta suddivisione dei pezzi e relativi compositori che vengono pubblicati da questa casa editrice segue la scansione dell’ultima pagina dello spartito Uhl, 3 Stücke für Flöte und Gitarre.

VI.   RIFERIMENTI   ALL’AUSTRIA   NELLO   SCHERZO   CAPRICCIOSO   N.°   1  

TRATTO  DAI  DREI  STÜCKE  FÜR  FLÖTE  UND  GITARRE  DI  ALFRED  UHL  

1. Il compositore

2. La casa editrice Doblinger (GKM)

3. La dedica al chitarrista austriaco Leo Witoszynskyi

Il pezzo di Uhl è stato dedicato a Gottfried Hechtl e Leo Witoszynskyi. Di solito i pezzi venivano dedicati a coloro che li avrebbero suonati per la prima volta. Hechtl era un flautista, Witoszynskyi un chitarrista.

Leo Witoszynskyi (1941 – 2008) fu allievo di Luise Walker e dal 1964 in poi insegnante di chitarra alla Musikhochschule di Graz, dove divenne vice-rettore. Diede concerti in tutto il mondo, spesso anche a Vienna. Pubblica musica grazie alla casa editrice Hermann Schneider e un libro sulla storia della vihuela. Nel suo libro autobiografico ritroviamo tantissimi riferimenti sulla chitarra a Vienna nel XX. secolo.15

                                                                                                                         15  Cfr.  Libbert  188.  

VII.   RIFERIMENTI   ALL’AUSTRIA   NELLA   SONATA   II.     PER   FLAUTO   E  

CHITARRA  IN  RE  MAGG.  DI  FERDINAND  REBAY  

1. Il compositore

2. Il fatto che le indicazioni sul carattere dei pezzi e sui tempi nelle singole parti dei quattro movimenti della sonata siano soprattutto in tedesco (cosa alquanto inusuale)

Allegro molto moderato (Lebhaft, aber keineswegs schnell)

Indicazioni in tedesco Traduzione in italiano

Allegro molto moderato (lebhaft, aber keineswegs schnell)

Vivace, ma in nessun modo veloce

A tempo, fliessend Scorrevole

Ganz langsam beginnend Iniziando molto lentamente

Und wieder allmählich in das Hauptzeitmass zurückkehrend

e di nuovo pia pianino torndando nel tempo di base

Etwas frei Un po’ liberamente

A tempo, fliessend A tempo, scorrevole

Sehr ruhig, mit zartem Ausdruck (aber nicht schleppen)

Indicazioni in tedesco Traduzione in italiano

Sehr ruhig, mit zartem Ausdruck (aber nicht schleppen)

Molto calmo, con espressione delicata (ma non stentare)

Langsam arpeggierend Arpeggiando lentamente

Etwas bewegter, aber nicht schnell (rhythmisch gut accentuiert)

Un po’ piú movimentato, ma non veloce (ritmicamente ben accentuato)

Scharfes marcato Fortemente marcato

Wieder etwas bewegter Di nuovo un po’ più movimentato

Scherzo: Lebhaft und launig (allegro giocoso)

Indicazioni in tedesco Traduzione in italiano

Lebhaft und launig Vivace e lunatico

Wiederholung nach dem Trio Ripetizione dopo il Trio

Wiederholung obligat Ripetizione obbligatoria

Zierlich Con grazia

A tempo (Hauptzeitmass) A tempo (tempo di impostazione)

Breit Largo

Trio (mässiges Walzertempo) Trio (tempo di valzer lento)

Etwas zarter Un po’ più grazioso

Thema mit Variationen

Indicazioni in tedesco Traduzione in italiano

Thema mit Variationen Tema e variazioni

Etwas bewegter (aber nicht schnell) Un po’ più veloce ( ma non veloce)

Plötzlich sehr lebhaft, aber nicht schnell All’ improvviso molto vivace, ma non veloce

Wieder sehr mässiges Zeitmass (molto moderato, so leise als möglich)

Di nuovo tempo molto moderato (molto moderato, cosí silenziosamente quanto possibile)

Wieder lebhaft bewegt (doch nicht zu sehr) Di nuovo vivace (peró non troppo)

Andante (ruhig und leise) Andante (calmo e silenzioso)

Ziemlich lebhaftes Marschtempo (sog. Geschwind-Marsch)

Tempo di marcia abbastanza vivace (cosiddetta marcia veloce)

Etwas breiter Un po’ più largo

Trio ein wenig mässigeres Tempo Trio un tempo un po’ più lento

Marsch da capo al fine Marcia da capo al fine

3. Il Valzer viennese

Le origini del valzer viennese come evoluzione del Ländler16 risalgono a Josef Lanner e Johann Strauss senior. Sia il Ländler che il valzer sono danze in ritmo ternario nate alla fine del XVIII. secolo. Dal XIX. secolo in poi il valzer si distacca dall’andamento statico del Ländler e acquisisce un andamento più veloce e brioso. Con Johann Strauss figlio il valzer raggiunge l’apice e diviene famoso                                                                                                                          16  Ländler:  vecchia  danza  contadina.  

in tutto il mondo soprattutto grazie al valzer An der schönen blauen Donau (1867), ora elevato ad ulteriore inno nazionale austriaco e suonato e ballato sempre per capodanno. Nei valzer di Johann Strauss si rispecchia l’ambiente spensierato e gaudente della città di Vienna nel tardo 800.17

Rebay riprende elementi del valzer nello Scherzo della Sonata in Re Maggiore e li elabora nel Trio di suddetto movimento (Mässiges Walzertempo).

4. Lo Scherzo

Con Beethoven (rappresentante di spicco della Wiener Klassik) il Minuetto è sostituito dallo Scherzo a battuta veloce. La forma in quanto a struttura però non cambia, ad eccezione del fatto che nello Scherzo le battute si triplicano poiché le proporzioni di durata fra Minuetto e Scherzo rimangono invariate.18

                                                                                                                         17  Cfr.  Baroni,  Fubini,  Petazzi,  Santi,  Vinay  353.  18  Cfr.  Dionisi  32.  

VIII. LA CHITARRA NELLA ZWEITE WIENER SCHULE

Pochi sanno che anche Alban Berg, Arnold Schönberg e Anton Webern, colonne portanti della Zweite Wiener Schule, introdussero la chitarra nelle loro opere.

Alban Berg la introdusse nell’opera lirica Wozzeck (1917-1921), Arnold Schönberg (1874-1951) nella Serenade op. 24 (1921-1924) assieme al mandolino e Anton Webern (1883-1945) negli Orchesterstücke op. 10, nei Drei Lieder op. 18 e nei Zwei Lieder op. 19.

Anche Gustav Mahler, celeberrimo compositore e direttore d’orchestra austriaco, introduce la chitarra nella sinfonia nr. 7.19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                         19  Cfr.  Dreo  29-­‐30.  

 

 

IX. ASPETTI GENERICI SULL’ACCOSTAMENTO DEL FLAUTO ALLA CHITARRA

A oggi la chitarra è considerata un partner d’accompagnamento ideale. Questo vale sia per la combinazione vincente quale chitarra-flauto, chitarra-voce e chitarra-violino che per altre combinazioni come chitarra-oboe, chitarra-violoncello, chitarra-viola, chitarra-fagotto e – forse – chitarra-sassofono.

Il problema maggiore che incontra un chitarrista quando suona con un flautista è indubbiamente la ricerca di un’intesa perfetta. Il chitarrista deve seguire il flautista come se dovesse seguire i respiri di un cantante e creare una base nel basso sulla quale il flautista possa appoggiarsi. Nei brani concertanti il chitarrista deve saper scindere bene fra la parti legate e staccate e saper suonare proprio suddette parti quasi a specchio con il flautista.

Il chitarrista-camerista deve avere seguenti caratteristiche se vuole intraprendere questa strada: una buona lettura a prima vista, una tecnica solida e una mano destra agile, la facoltà di saper ascoltare bene ciò che suonano gli altri per poterli accompagnare bene e una consapevolezza di ciò che si sta facendo sul proprio strumento. Inoltre non può che far bene una preparazione culturale e stilistica dei pezzi che si stanno suonando.20

Bene sarebbe inoltre che anche il compositore di pezzi per musica da camera con chitarra tenga sempre presente che la chitarra ha un suono diverso e generalmente più quieto dello strumento al quale è accostata.

Anche le difficoltà tecniche alle quali si potrebbe incombere nel comporre pezzi per chitarra quale strumento cameristico vanno sempre tenute presenti. Uhl per esempio dovette ricomporre il trio per violino, viola e chitarra dopo essersi accorto che la parte per chitarra riportava accordi troppo difficili ai fini di un’esecuzione, tanto è vero che spiega di aver dovuto estrapolare diverse note degli accordi come se fosse un giardiniere che deve eliminare radici selvagge: Ich habe […] den Gitarrenpart viel zu vollgriffig geschrieben, dadurch war das Spielen erschwert. Jahrzehnte später habe ich dieses Trio noch einmal geschrieben, und da habe ich ausgeschnitten wie ein Gärtner die wilden Triebe.21

La pratica altresì insegna che per raggiungere un’accordatura corretta fra chitarra e flauto sia opportuno accordare la chitarra a 442 e non a 440 come si fa di solito.

                                                                                                                         20  Biraghi  37-­‐39.  21  Dreo  63.  

X.  BIBLIOGRAFIA  DI  RIFERIMENTO  

Baroni, Mario, Fubini, Enrico, Petazzi, Paolo, Santi, Piero, Vinay, Gianfranco: Storia della musica. Torino: Giulio Einaudi editore 1988.

Biraghi, Francesco: Chitarra e musica da camera: Una riflessione e qualche aggiornamento. In: Il Fronimo, rivista per chitarra, fondata da Ruggero Chiesa, 94 (1996), 36-40.

Dionisi, Roberto: Appunti di analisi formale per l’esame di cultura musicale generale in conservatorio. Milano: Edizioni Curci 1951.

Gaitzsch, Johann: Ferdinand Rebay (1880-1953): epigono dimenticato di Brahms o compositore di prima grandezza? In: Il Fronimo, rivista per chitarra, fondata da Ruggero Chiesa, 139 (2007), 36-47.

Dreo, Nikolaus, Die Gitarre in der Kammermusik österreichischer Komponisten seit 1945, tesi di laurea in etnologia musicale, Università degli studi di Graz, a.a. 1991.

Galesso, Lorenzo: Ferdinand Rebay: catalogo tematico delle opere per chitarra presenti nell'abbazia cistercense di Heiligenkreuz, tesi di laurea in Musicologia e Beni Musicali, Università degli studi di Milano, a.a. 2009-2010.

Hackl, Stefan: Die Gitarre in Österreich. Von Abate Costa bis Zykan. Innsbruck: Studienverlag 2011.

Libbert, Jürgen (a cura di): Die Wiener Gitarristik im 20. Jahrhundert. Erinnerungen an Robert Brojer und seine Zeit. Regensburg: Sallern 2012, vol. 3/4.

Vogg, Herbert: Doblingers Gitarre-Kammermusik. In: Partsch, Erich, Wolfgang: Karl Scheit, Ein Porträt von Erich Wolfgang Partsch. Vienna – Monaco: Doblinger 1994, 42-46.

Witeschnik¸ Alexander: Alfred Uhl. Eine biographische Studie von Alexander Witeschnik. Vienna: Österreichischer Bundesverlag für Unterricht, Wissenschaft und Kunst 1966, vol. 8

(Österreichische Komponisten des XX. Jahrhunderts).

Elenco immagini:

Im. 1: Luise Walker, google. it, immagini/29.12.2013.

Im. 2: Carl Dobrauz, google. .it, immagini/29.12.2013.

Im. 3: Karl Scheit, google. it, immagini/29.12.2013.

Im. 4: Alfred Uhl, google. it, immagini/29.12.2013.

Im. 5: Ferdinand Rebay, google. it, immagini/29.12.2013.

Siti internet:

Per ulteriori approfondimenti sul tema si fa riferimento a seguente archivio online:

www. gitarre-archiv.at

XI.  RISORSE  DIGITALI  

Ferdinand Rebay, Sonatas for flute and guitar, interpretato da María José Belotto (flute) e Gonzalo Noqué (guitar), Brillant classics, CD, 2012.

XII.  CONCLUSIONE  

Con questa tesi spero di essere riuscito a far conoscere un pochino meglio la musica austriaca per chitarra e ad aver dato un apporto significativo nel aver fatto capire che esistono compositori austriaci di altissimo livello, la quale musica purtroppo viene eseguita troppo poco. Inoltre ho cercato di estrapolare dai pezzi da me proposti gli innumerevoli elementi di muscia e cultura austriaca, la cui conoscenza è indispensabile per l’interpreatazione e la percezione corretta dei pezzi.

Se con questa tesi sono riuscito a far si che nessuno debba più parlare di compositori austriaci “ignoratissimi”22 nell’ambito del mondo della chitarra e che nessuno si senta obbligato ad inventarsi soprannomi spagnoleggianti spinto da complessi di inferioritá (esempio: Robert Brojer alias Alfonso Morena), penso di aver raggiunto in pieno gli obiettivi da me preposti.

                                                                                                                         22  Biraghi  38:  […]  per  non  parlare  delle  ignoratissime  pagine  del  Novecento  quali  Uhl,  Apostel,  David…  

In 31 anni di studio della chitarra (con una lunga pausa di 12 anni fra il 1994 e il 2006) ho conosciuto moltissime persone simpatiche e competenti senza le quali non sarei arrivato la dove sono arrivato. Non sto pensando solamente ai miei insegnanti al Conservatorio di Bolzano, al Landeskonservatorium di Innsbruck e al Conservatorio di Trento e Riva del Garda, ma anche a tantissimi amici con i quali ho diviso gioie e dolori…Tutti hanno avuto un ruolo importante nel mio percorso, ma solo tre fra questi sono stati veramente fondamentali.

In quanto ad insegnanti mi riferisco al Prof. Mariano Andreolli che mi ha insegnato una corretta postura e una tecnica talmente solida che niente più mi ha potuto far retrocedere dallo studiare qualsiasi pezzo avessi voluto e al Prof. Stefan Hackl, il quale, grazie alla sua illimitata competenza e pacatezza, mi ha saputo indirizzare ed aiutare durante il mio percorso cameristico a Riva del Garda e al quale devo la fermezza e la convinzione nel aver voluto percorrere questa strada e la consapevolezza che non c`è niente di più bello che fare musica.

Riferendomi invece al mio esame finale non posso che esprimere la mia più profonda e sincera gratitudine al mio amico Giuseppe che – come unica persona – mi ha sostenuto concretamente in questa mia ultima avventura senza esitare un minuto. Si è rilevata una persona molto competente, professionale e disponibile, ma soprattutto un flautista di alto livello. Senza di lui avrei dovuto cantare…

In ultima non posso non ringraziare la mia famiglia che mi ha sostenuto e sopportato per anni e anni senza batter ciglio, ma soprattutto il mio povero papá che quando si trattò di comprarmi una chitarra da concerto non esitò un attimo e mi disse: “Studia…papá”. A lui dedico questa tesi in segno di immensa riconoscenza e come sigillo del nostro patto…