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SOIA 2016 INDICE
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
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INTRODUZIONE
Perché coltivare la soia
Scegliere SIPCAM ITALIA come partner
STRUMENTI E APPROFONDIMENTI 42
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4
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Dove si coltiva la soia in Italia
Scelta del seme
Scelta della varietà
Conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina
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10
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Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXI
Diserbo di pre-emergenza: BISMARK
Diserbo di post-emergenza: SIRTAKI
Superamento degli stress: PHOMAG
Gestione dell’irrigazione
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28
30
32
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Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FL
Raccolta e mappatura delle produzioni
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Tabella degli investimenti
Cenni di agronomia
Le avversità della soia
Schede dei prodotti
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44
46
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CONTATTI 50
SOIA 2016
Organizzazione Tecnico Commerciale
Come contattarci
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SCEGLIERE SIPCAM ITALIA COME PARTNERSIPCAM ITALIA è in grado di mettere a disposizione del mercato una squadra di veri specialisti della soia, affinati da anni di esperienza specifica sulla coltura, della quale conoscono le molteplici necessità agronomiche e fitoiatriche.
LA FILIER
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GLI SPEC
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Anche grazie a ciò, SIPCAM ITALIA è stata in gra-do di realizzare e curare gli aspetti tecnici di SoiA itAliA, un’associazione interamente dedicata alla valorizzazione della coltura attraverso la collabora-zione con differenti stakeholder, dal campo alle filiere di trasformazione.
SIPCAM ITALIA è infine in grado di fornire tutte le soluzioni tecniche necessarie all’ot-tenimento di produzioni eccellenti, ovvero genetica, mezzi di difesa e nutrizione.
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PERCHé COLTIVARE LA SOIALa soia, leguminosa azotofissatrice, a basso input ed estremamente flessibile, si inserisce perfettamente nelle rotazioni e nelle diversificazioni colturali e può rivestire un ruolo chiave per il risultato economico delle aziende agricole soddisfacendo le necessità di sostenibilità agronomica ed ambientale. Per questi motivi e per contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni di proteine vegetali, l’Unione Europea sta favorendo questa coltura anche attraverso le misure nella nuova PAC come il “greening” ed i “pagamenti accoppiati”.
L’utilizzo integrato di tecnologie sempre più all’avanguardia permette di produrre soia migliorando in maniera significativa l’efficienza di utilizzo di tutti i fattori di produzione.
Genetica, nutrizione e mezzi di difesa efficaci e sostenibili si sposano infatti con le più moderne tecnologie di georeferenziazione e di analisi della produttività dei suoli, al fine di assicurare sempre raccolti di massima soddisfazione per gli agricoltori.
INTRODUZIONE
ColtURA DA REDDito
VAloRiZZA lE
RotAZioNi AZiE
NDAli
SoSt
ENiBilE
SOIA 2016
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PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
Dove si coltiva la soia in ItaliaScelta del semeScelta della varietàConoscenza del terreno e preparazione del letto di semina
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DOvE SI COLTIvA LA SOIA IN ITALIALa soia è una coltura con una grande adattabilità ed è in grado di produrre in condi-zioni ambientali molto diverse, ma temperature elevate e stress idrici prolungati posso-no incidere notevolmente sulle produzioni, come indicato nel grafico seguente.
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
ZONE DI MAGGIOR PRESENZA
DELLA SOIA
SOIA 2016
Fasi del ciclo TeMPeRaTURa oTTiMale
Sviluppo vegetativo 30oC 37oC
Da inizio fioritura a primo seme 26oC 30oC
Da primo seme a maturità dei semi 26oC 35oC
La fase compresa tra l’inizio della fioritura e la formazione del primo seme è la più sen-sibile allo stress termico: oltre i 37oC si dimezza il tasso di sviluppo relativo. Durante la formazione dei semi analogo effetto hanno le temperature superiori ai 40oC.
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TEMPERATURA (oC)
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PRIMA DI INVESTIRE,
ASSICURATI DI AVER SCELTO
IL SEME GIUSTO!
Il seme certificato di SIPCAM ITALIA è la garanzia di un investimento sicuro grazie al lavoro accurato svolto nella riproduzione, raccolta, pulizia e selezione.
SEGUIAMO IL SEME DALLA NASCITALa riproduzione del seme avviene nelle aziende italiane scelte e seguite dagli uomini di SIPCAM ITALIA.
ALTA EFFICIENZA E CONTROLLO COMPLETO DELLA LAVORAZIONECon il sistema avanzato di “mi-cro-sizing”, simuliamo diverse lavorazioni del seme per sceglie-re il processo di lavorazione più adatto per ciascun lotto prodotto.
SCELTA DEL SEmE
PIù STRESS PIù SICUREZZAOltre ai normali test di germi-nabilità, effettuiamo lo “stress test” in cui si valuta l’energia germinativa della soia in condi-zioni di stress che corrispondono alle peggiori condizioni di campo.Questo ci permette di seleziona-re i lotti di prodotto che hanno maggiore forza germinativa.
STOCCAGGIO E CONFEZIONAMENTOUna volta superati tutti i controlli stocchiamo il seme in magazzini climatizzati in attesa della lavora-zione e del confezionamento.
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
“Avere il pieno controllo di tutte la fasi di lavorazione del seme ci permette di dare una maggiore garanzia di qualità del prodotto” Mariarosa Cazzulani
“La scelta dei terreni e del processo colturale è la base per produrre un seme di elevata qualità” Emilio Ferrari
SOIA 2016
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IL SEME CERTIFICATO DI SIPCAM ITALIA SI RICONOSCE DA:
La vendita, l’acquisto e lo scambio di sementi non certificate è illegale. Sono escluse da tale obbligo solo le sementi di alcune specie agrarie minori e quelle delle specie ortive
La compravendita, la coltivazione e l’utilizzo non autorizzato di varietà tutelate è passibile di azioni legali
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RiSPEtto E MANtENiMENto
DEllE CARAttERiStiChE
UNifoRMità Di iNVEStiMENti
E Di SVilUPPo
VAloRE AGGiUNto
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PiANtE SANE, MASSiMA
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PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
L’USO DI SEME CERTIFICATO CONSENTE DI OPERARE NELLA LEGALITà
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CoN lE VARiEtA’ oPtiMAX
RAGGiUNGi il MASSiMo!
SCELTA DELLA vARIETà
Semine anticipate,
anche in terreni difficili o con
possibili ristagni
In tutte le condizioni
MITSUKOEM235T
In caso di semine ritardate o
per raccolte anticipate
EIKO
In successione a orzo e frumento
(anche semina su sodo e minima lavorazione)
NIKKO
PRiMA SEMiNA(da fine aprile)
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
l’ESClUSiVA tECNoloGiA oPtiMAXI l seme conciato con tecnologia OPTIMAX, garantisce alti livelli produt-tivi. Il pool di microrganismi e molecole attive lavorano in sinergia per ottimizza-re il processo di nodulazione e permet-te un’efficiente fissazione biologica dell’azoto da parte della pianta, con il conseguente aumento del potenziale produttivo.
tutte le nostre varietà sono anche oPtiMAX.
HIROKO
COMPOSIZIONE DELLA CONCIA CONTECNOLOGIA OPTIMAX
RiZoBi
Batteri della specie Bradyrhizobium japonicum che entrando in simbiosi con la radice producono i noduli responsabili della fissazione biologica dell’azoto.
lCo
Lipo-chito-oligosaccaridi, sostanze che inducono il processo di nodulazione
PENiCilli
Funghi simbionti della specie Penicillium bilaii. Rendono disponibile il fosforo presente nel terreno, fonte energetica fondamentale per l’azotofissazione
Con terrenimolto fertili tendenzialmenteargillosi
SECoNDA SEMiNA(dopo coltura autunno vernina)
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DEKABIG
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EM235T
coNsiGliaGRoNoMici
Consigliata per semine anticipate
Consigliata anche in ambienti difficili, in terreni argillosi e compatti ed in rotazione con il riso
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
coNsiGliaGRoNoMici
Idonea alla semina in tutti gli ambienti, in 1ª epoca
Indicata anche per la coltivazione ad interfila larga (60 - 75 cm)
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
Elevata potenzialità produttiva
Ottimo vigore di partenza
Ottima stabilità e sanità di pianta
Buona resistenza agli allettamenti
Utilizzo di tutta la stagione utile per sviluppare e completare il suo ciclo
MiTsuko
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
Ottima stabilità della pianta
Ottimo potenziale produttivo
La grande sanità della pianta fino a maturazione permette di raccogliere una granella di ottima qualità anche in stagioni avverse
CARATTERISTICHEPianta di taglia media con pubescenza chiara. Stelo robusto e sano fino alla ma-turazione, internodi corti con alto nu-mero di baccelli per nodo. Defogliazione rapida. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora.
CARATTERISTICHEPianta di taglia medio alta con pube-scenza bronzea. Stelo robusto con ele-vato numero di baccelli nei nodi apicali. Ampia superficie fogliare (elevato LAI). Rapida defogliazione. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora.
EPOCA DI SEMINA: 1a semina
GRUPPO DI MATURITà: 1+
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
EPOCA DI SEMINA: 1a semina
GRUPPO DI MATURITà: 1+
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
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PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
dEkABiG
coNsiGliaGRoNoMici
Idonea alla semina in tutti gli ambienti in 1a epoca
Consigliata per tutti i tipi di terreno e le diverse gestioni agronomiche
Indicata anche per coltivazioni ad interfila larga (60 - 75 cm)
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
HiRoko
coNsiGliaGRoNoMici
Consigliata in tutte le aree di coltivazione della soia
Indicata anche per coltivazioni ad interfila larga (60 - 75 cm)
Eccezionale stabilità di pianta
Ampia adattabilità pedo-climatica ed agronomica
Elevata potenzialità produttiva
CARATTERISTICHEPianta di taglia medio alta con pube-scenza bronzea. Ottimo vigore di emer-genza, stelo robusto e sano con buona fertilità per nodo. Buona dimensione del seme. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. Ottima tolleranza alla Dia-porthe caulivora (cancro dello stelo).
EPOCA DI SEMINA: 1a semina
GRUPPO DI MATURITà: 1+
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
Alta potenzialità produttiva
Sanità della pianta
Ottima correlazione tra ciclo di maturità e potenzialità produttiva
CARATTERISTICHEPianta di taglia medio alta con pubescen-za bronzea. Apparato radicale espanso. Elevato numero di baccelli per nodo. Seme di medie dimensioni. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora.
EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 1a ritardata
GRUPPO DI MATURITà: 1
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
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PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
Eiko
coNsiGliaGRoNoMici
Consigliata in tutte le aree di coltivazione della soia sia in 1a semina che in 2o raccolto
Indicata per aziende che intendono raccogliere precocemente o nel caso di semine ritardate
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
Nikko
coNsiGliaGRoNoMici
Ideale per migliorare la produttività del secondo raccolto
Ottima per raccolte precoci o per chi effettua semine ritardate
Indicata per la coltivazione ad interfila ristretta (28 - 30 cm)
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
Ottima stabilità della pianta
Ottima defogliazione
Grande potenzialità produttiva
Ampia adattabilità pedo-climatica ed agronomica
CARATTERISTICHEPianta di taglia media con pubescenza marrone/marrone chiaro. Stelo robusto. Defogliazione rapida. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora.
EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 2a semina
GRUPPO DI MATURITà: 1-
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
Inallettabile
Ottima defogliazione
Ottima potenzialità produttiva correlata alla classe di maturità
Seme di medie dimensioni con alto tenore proteico
CARATTERISTICHEPianta di taglia media con pubescenza marrone/marrone chiaro. Stelo robusto e sano. Alto contenuto di proteine nel seme. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora.
EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 2a semina
GRUPPO DI MATURITà: 1-
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
SOIA 2016
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CONOSCENZA DEL TERRENOE PREPARAZIONE DEL LETTO DI SEmINAQUAL è IL TERRENO IDEALE PER COLTIVARE LA SOIA?A parità di altre condizioni, il potenziale produttivo della soia è determinato dalle carat-teristiche del suolo in cui essa viene coltivata. In particolare, all’interno di uno stesso ap-pezzamento, la struttura fisica (tessitura) del terreno costituisce una fonte determinante della variabilità della resa.
Sono disponibili strumenti per la rilevazione in continuo della tessitura tramite misura della conducibilità elettrica (vedi foto sotto), che restituiscono mappe grafiche da cui si possono operare scelte di gestione agronomica specifiche anche per la soia.
Scelta degli appezzamenti (o parte di essi) più idonei alla coltivazione
Approfondimenti analitici chimico-fisici con campionamenti del terreno in aree a diversa tessitura
Adozione di tecniche di mitigazione di eventuali parametri limitanti la produzione (es. utilizzo di tecniche conservative, apporto differenziato di ammendanti, colture di copertura per migliorare il contenuto di sostanza organica)
Valutazione del fabbisogno irriguo “tarato” su aree con minor riserva idrica
COME PREPARARE IL LETTO DI SEMINA?La soia si adatta a varie intensità di preparazione del letto di semina, purchè sia garantita una buona circolazione di aria nel terreno, determinante per una corretta attività azoto-fissatrice.
Tenendo in considerazione le caratteristiche pedologiche e l’andamento meteorologico, la scelta del più appropriato metodo di semina è legato a:
SU tERRENo lAVoRAtoLa semina avviene su terreno lavora-to a profondità variabile. Si effettua nei casi in cui è necessario ricreare la struttura porosa del suolo e per una gestione mirata delle malerbe.
SU StRiP tillLa semina avviene su strisce lavo-rate con apposita attrezzatura che smuove il terreno a media profon-dità (20-25 cm) per una larghezza di 15-25 cm lasciando indisturbato l’interfila. Permette di ridurre i co-sti di lavorazione e contribuisce ad aumentare il contenuto di sostanza organica del terreno.
SEMiNA DiREttA (su sodo o minima lavorazione)La semina si effettua con semina-trici dedicate su terreno sodo o dopo una minima preparazione su-perficiale. Permette di ridurre i co-sti di lavorazione e contribuisce ad aumentare il contenuto di sostanza organica del terreno.
CREAZioNE E/oMANtENiMENto
DEllA StRUttURA PoRoSA
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GEStioNE DEllE MAlERBE
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PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
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PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXIDiserbo di pre-emergenza: BISMARKDiserbo di post-emergenza: SIRTAKISuperamento degli stress: PHOMAGGestione dell’irrigazione
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EMERGENZA RAPiDA ED UNifoRME
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CONCImAZIONE E NODULAZIONE UmOSTART G mAXI
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UMOSTART G MAXI è l’inoculo di rizobi formulato su base fertilizzante starter che fornisce alla soia l’energia per insediarsi rapidamente e avere un’abbondante no-dulazione. La base fertilizzante organo minerale favorisce un rapido e vigoroso sviluppo delle radici, i rizobi specifici per la soia infettano le radici aumentando il potenziale di azotofissazione e altri rizobi presenti nel formulato si sviluppano in prossimità delle radici promuovendo lo sviluppo della piantina.
VANtAGGi DEll’UtiliZZo Di UMoStARt G MAXi
Permette un rapido e vigoroso sviluppo delle radici
Aumenta l’attività di azotofissazione della pianta
Promuove un rapido affrancamento e sviluppo della coltura
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
MODALITà D’IMPIEGO15-20 Kg/haApplicato con microgranulatori al momento della semina
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VANtAGGi DEllA StRAtEGiA BiSMARK + SoNG 70 WDG
Spettro d’azione completo
Controlla la flora di sostituzione compreso Abutilon, Bidens e Acalifa
Controlla anche Amaranto resistente
Non causa stress alla soia
Previene l’insorgenza di resistenze grazie a tre diversi meccanismi d’azione
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DISERbO DI PRE-EmERGENZA bISmARK
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BISMARK è il nuovo erbicida a base di clomazone e pendimetalin in formulazione di so-spensione di microcapsule con tecnologia MiCRoPlUS® ideale per il controllo delle infestanti della soia in pre-emergenza.
BISMARK in strategia con SONG 70 WDG controlla tutte le infestanti compresa la flora di sostituzione e non causa stress alla soia.
MODALITà D’IMPIEGOBISMARK - 2 - 2,5 l/haSONG 70 WDG - 0,15 - 0,25 kg/ha
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
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CoNtRollA tUttE lE
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SIRTAKI è il nuovo erbicida a base di clomazone in formulazione di sospensione di mi-crocapsule con tecnologia MiCRoPlUS® autorizzato e selettivo anche in post-emer-genza della soia.
CoNtRollA lE NASCitE SCAlARi
Di ABUtiloN E GRAMiNACEE
DISERbO DI POST-EmERGENZA SIRTAKI
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VANtAGGi DEll’iMPiEGo Di SiRtAKi iN PoSt-EMERGENZA
Controlla le nascite scalari di Abutilon e graminacee
Nuovo meccanismo d’azione disponibile nel post-emergenza gruppo HRAC F3
Non causa alcun stress alla soia
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MODALITà D’IMPIEGO0,3 l/ha
In miscela con erbicidi di post-emergenzaad azione fogliare.
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
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ACCElERA lo SVilUPPo DEllA
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SUPERAmENTO DEGLI STRESSPHOmAG
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VANtAGGi DEll’iMPiEGo Di PhoMAG
Rapido superamento dello stress dadiserbi poco selettivi
Stimola la fotosintesi e l’azotofissazione
Aiuta il recupero della pianta dopo stress abiotici
Rapido assorbimento ed azione immediata
MODALITà D’IMPIEGO3-3,5 l/ha
Applicato con erbicidi ad azione fogliare
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
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PHOMAG è un concime fogliare a base di fosforo e magnesio che, aggiunto alla miscela di erbicidi ad azione fogliare di post-emergenza accelera il recupero delle piante, agendo sul ripristino dell’attività fotosintetica e dell’azotofissazione.
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lA SoiA iRRiGAtA PRoDUCE
Di PiU’
GESTIONE DELL’IRRIGAZIONE
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i VANtAGGi Di iRRiGARE lA SoiA
Evitare stress idrici nella fasi di formazione e sviluppo dei baccelli
Ridurre al minimo le perdite di produttività potenziale
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La fissazione biologica dell’azoto dipende da una buona dotazione idrica del terreno e cala in situazioni di stress radicale che precedono quello valutabile sulla chioma. Scegliere il giusto momento irriguo ed il volume di adacquamento risulta determinante per pro-durre con efficienza evitando inutili sprechi.
I sistemi di monitoraggio dell’umidità del suolo (vedi foto sotto) permettono di valutare il contenuto idrico del terreno in relazione alle soglie di stress per l’apparato radicale della pianta e di intervenire prima che lo stress sia visibile nella parte aerea.
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PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
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DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FLRaccolta e mappatura delle produzioni
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PRotEZioNE CoMPlEtA DA
ACARi E iNSEtti
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INSETTI ED ACARI SPARvIERO E mATACAR FL
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VANtAGGi DEll’UtiliZZo Di SPARViERo
Elevata efficacia contro nottue defogliatrici e cimici
Ampio spettro d’azione su insetti dannosi per la soia
Rapido effetto abbattente
Perfetta copertura della superficie trattata grazie alla tecnologia MICROPLUS
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MATACAR FL è l’acaricida che previene i danni del ragnetto rosso sulla soia. In presenza di nottue e cimici SPARVIERO costituisce la soluzione ideale.
MODALITà D’IMPIEGO SPARVIERO - 15-25 ml/hl - 150 ml/haAll’inizio dell’infestazione di larve defogliatrici e/o cimici
MATACAR FL - 20 ml/hlAlla comparsa delle prime forme mobili di acari
VANtAGGi DEll’UtiliZZo Di MAtACAR fl
Elevata efficacia contro uova e larve di acari
Rapido effetto abbattente che interrompe l’infestazione
Raggiunge facilmente gli acari grazie alla sua attività translaminare sulle foglie
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
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MiSURA lA PRoDUZioNE
DEllA tUA SoiA iN oGNi tERRENo
RACCOLTA E mAPPATURADELLE PRODUZIONI
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La raccolta si effettua quando la coltura si presenta quasi completamente defogliata.E’ consigliabile che l’ umidità dei semi non scenda al di sotto del 13%, un’umidità inferiore potrebbe provocare perdite di produzione dovute all’apertura dei baccelli per effetto della barra falciante. Nell’arco della giornata la trebbiatura dovrebbe essere eseguita evi-tando le prime ore del mattino che presentano maggiore umidità.
La raccolta può essere monitorata in continuo attraverso dispositivi installati sulla mietitrebbia in grado di rilevare la produzione istantanea di granella e la relativa umidità e possono fornire mappe di produzione utili nella pianificazione agronomica.
VANtAGGi DEllA MAPPAtURA DEllE PRoDUZioNi
Valutare le rese produttive di ogni singolo appezzamento
Scegliere le zone più adatte alla coltivazione
Adottare tecniche di gestione agronomica idonee anche per le aree meno vocate
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
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EPOCA DI RACCOLTAa coltura defogliata
con umidità dei baccelli tra 20 e 13 %
SOIA 2016
42 43
SOIA 2016 STRUmENTI E APPROFONDImENTI
TABELLA DEGLI INVESTIMENTI
disTaNza iN cM sUlla Fila
NUMeRo di seMi PeR MqdisTaNza iN cM TRa le File
No
PiaNTe sU10 MeTRi
di Fila
45 50 70 75
2 - - 71,4 66,6 500,0
3 - - 47,5 44,4 333,2
4 55,5 50,0 35,7 33,3 250,0
5 44,4 40,0 28,5 26,6 200,0
6 37,0 33,3 23,8 22,2 166,5
7 31,7 28,6 - - 142,8
8 27,7 25,0 - - 125,0
9 24,7 22,2 - - 111,0
10 22,2 20,0 - - 100,0
11 20,2 18,2 - - 91,0
12 18,5 16,7 - - 83,4
13 17,7 15,4 - - 77,0
14 15,9 14,3 - - 71,4
15 14,8 13,3 - - 66,5
16 13,9 12,5 - - 62,5
17 13,1 14,7 - 58,8
18 12,3 - - 55,5
19 - - - 52,5
20 - - - 50,0
iMPiaNTodi seMiNa s
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seMiNa a 45 cM
DISTANZA SULLA FILA CM 4PIANTE/ MQ 56
4000 6,17
4500 5,49
5000 4,94
5500 4,49
6000 4,12
6500 3,8
DISTANZA SULLA FILA CM 5PIANTE/ MQ 44
4000 4,85
4500 4,31
5000 3,88
5500 3,53
6000 3,23
6500 2,98
DISTANZA SULLA FILA CM 6PIANTE/ MQ 37
4000 4,08
4500 3,63
5000 3,26
5500 2,97
6000 2,72
6500 2,51
seMiNa a 75 cM
DISTANZA SULLA FILA CM 2,5PIANTE/ MQ 53
4000 5,84
4500 5,19
5000 4,67
5500 4,25
6000 3,89
6500 3,6
DISTANZA SULLA FILA CM 3PIANTE/ MQ 44
4000 4,85
4500 4,31
5000 3,88
5500 3,53
6000 3,23
6500 2,98
DISTANZA SULLA FILA CM 3,5PIANTE/ MQ 38
4000 4,19
4500 3,72
5000 3,35
5500 3,05
6000 2,79
6500 2,58
SOIA 2016
44 45
CENNI DI AGRONOmIAFASI FENOLOGICHE E PRATICHE COLTURALI
SEMiNALa soia ben si adatta alle lavora-zioni ridotte, alle minime lavora-zioni fino alla semina diretta. La profondità di semina deve essere compresa tra i 2,5-4 cm. Non bisogna superare questo livello perché con profondità eccessive diminuisce la capacità del seme di portare in superficie i due coti-ledoni e di rompere l’eventuale crosta. Inoltre il terreno si scal-da più rapidamente in superficie, favorendo la germinazione del seme. L’utilizzo di UMoStARt G MAXi in questa fase permet-te uno sviluppo radicale ed una pronta emergenza quando nor-malmente le temperature sono ancora basse (vedi pag. 26). Gli investimenti debbono essere quelli consigliati per la varietà o le varietà scelte (vedi pag. 14).In questa fase è importante esegui-re il diserbo di pre-emergenza con BiSMARK e SoNG 70 WDG che permette il controllo completo della flora infestante e consente fin da subito di ridurne la competizione con la soia man-tenendo la perfetta selettività sul-la coltura (vedi pag. 28).
EMERGENZAIl seme germogliato spinge i co-tiledoni fuori dal terreno. Una volta raggiunta la luce i cotiledoni si aprono, espongono la gemma apicale all’azione stimolante del-la luce e, con le loro sostanze di riserva, soddisfano i fabbisogni nutritivi delle giovani piante per i primi 7-10 giorni. La perdita o il danneggiamento di uno dei due cotiledoni non influisce sullo svi-luppo della piantina. La perdita di entrambi i cotiledoni, pur non compromettendo la validità della pianta, riduce fino al 20% la capa-cità produttiva.
CotilEDoNi E PRiME foGliE VERECon l’espansione delle prime foglie vere unifogliate, comin-cia l’autonomia di assimilazione. Qualora in particolari situazioni, terreni limosi, piogge battenti avessero determinato la for-mazione di crosta, passaggi con arieggiatori o rompi crosta ridu-cono l’eccesso di umidità e favo-riscono la circolazione dell’aria nel terreno promuovendo una pronta crescita e successiva-mente un miglior funzionamen-to del rizobio. In questa fase UMoStARt G MAXi conti-nua a rilasciare fosforo e microe-lementi nella soluzione circolante favorendo la rapida espansione dell’apparato radicale prima che si instauri la competizione con l’apparato fogliare; si ottiene così la migliore conformazione della pianta che sarà in grado di espri-mere la massima potenzialità produttiva. Nel caso in cui non sia stato effettuato il controllo delle infestanti in pre-emergenza, in queste fasi può essere utilizzato SiRtAKi in aggiunta ad erbicidi fogliari. SiRtAKi oltre ad essere perfettamente selettivo sulla col-tura permette di prolungare l’ef-ficacia del diserbo (vedi pag. 30)
CRESCitA DEllA PiANtALa pianta sviluppa una nuova fo-glia ogni 4-5 giorni fino alla fase V5, e successivamente una ogni 3 giorni. Si registra un rapido accre-scimento della pianta e un rapido sviluppo dell’apparato radicale, in particolare nei primi 15 cm di terreno. Allo stadio V2 comincia-no ad essere visibili i primi noduli del Bradyrhizobium japonicum, ma la loro capacità azotofissatrice comincia ad esplicarsi più tardi, nelle fasi V4 e V5. In queste fasi è importante verificare l’azione azotofissatrice dei noduli (inci-dendo gli stessi dovremmo veri-ficarne un colore rosso intenso). Intervenire con fertilizzanti azo-tati qualora la nodulazione fosse assente o insufficiente. In questo periodo all’ascella di ogni foglia sono presenti gemme dormienti, ognuna delle quali è in grado di sostituirsi alla gemma apicale se per un qualsiasi motivo ester-no questa venisse a mancare. è questa una caratteristica molto importante nel caso di danni da grandine, da animali (lepri) o da interventi errati. Nel caso in cui non sia stato effettuato il control-lo delle infestanti in pre-emer-genza, entro la fase V4 può essere utilizzato SiRtAKi in aggiunta ad erbicidi fogliari. SiRtAKi oltre ad essere perfettamente selettivo sulla coltura permette di prolungare l’efficacia del di-serbo (vedi pag. 30). In aggiunta ai diserbanti utilizzati miscelare PhoMAG che garantisce la fun-zione anti-stress (vedi pag. 32).
fioRitURAInizio della fioritura in uno dei 6-7 nodi basali, che prosegue poi sia verso l’alto che verso il basso. In questa fase la pianta possiede circa il 50% del numero delle fo-glie finali ed è circa la metà del suo sviluppo in altezza. Dal pe-riodo R2 ha inizio un rapido ac-cumulo di sostanze nutritive e di riserva. Anche l’attività di azoto fissazione dei noduli raggiunge ilmassimo. Fenomeni di stress (ec-cesso di umidità, grandine, caren-ze nutrizionali, temperature ele-vate, sbalzi termici, allettamenti) possono provocare elevati aborti floreali che la pianta è in grado di compensare con l’emissione di nuovi fiori. Evitare, se possibile, tutte le condizioni di stress alla coltura, tenendo presente che un aborto del 50% dei fiori è norma-le. In questo caso un intervento irriguo favorirebbe l’eventuale emissione di nuovi fiori.
foRMAZioNE DEl SEMEIn questo periodo la pianta accu-mula nei baccelli molta sostanza secca, inizia il riempimento dei semi nella parte basale e raggiun-ge il suo sviluppo massimo. L’azo-tofissazione dei noduli comincia a decrescere. Le foglie cominciano ad ingiallire perché trasferiscono nei semi gran parte delle loro sostanze. L’assorbimento degli elementi nutritivi e tutti i movi-menti delle sostanze di riserva nei vari organi della pianta ri-chiedono una grande quantità di acqua. Evitare perciò qualsiasi stress, in particolare la mancanza d’acqua, praticando se possibile, interventi irrigui. In questo perio-do perdite traumatiche di parte delle foglie provocano riduzio-ni fino al 60% della potenzialità produttiva. Stress idrico, insetti, eventi atmosferici che riducano il numero delle foglie o la poten-zialità delle stesse portano una diminuzione del numero di bac-celli per pianta o del numero di semi nei baccelli e del loro peso specifico. In queste fasi è impor-tantissima l’attività di “scouting” per verificare l’eventuale presen-za di parassiti e patogeni e piani-ficare interventi, qualora le soglie di danno lo consiglino. Utilizzare SPARViERo per il controllo delle nottue defogliatrici e MA-tACAR fl per il controllo degli acari (vedi pag. 38).
MAtURAZioNEDEl SEMELa pianta raggiunge la maturazio-ne fisiologica: ha quasi completa-to l’accumulo di sostanza secca nei semi e comincia a perdere umidità e foglie. In questa fase continuando la nostra attività di “scouting” potremmo verificare eventuali presenze di parassiti: cimice verde Nezara viridula (vedi pag. 46) insetto probabilmente riscontrato o riscontrabile an-che nelle fasi precedenti (R4…R6). In questa fase, la seconda generazione non provoca gravi danni sulla produzione ma incide o può incidere sulla qualità del prodotto. La cimice con l’appa-rato pungente-succhiante, inietta liquidi tossici che trasmettono un sapore sgradevole ai semi. L’in-setto è presente da fine maggio fino a novembre (due generazio-ni) e può essere controllata con SPARViERo (vedi pag. 38). In particolari situazioni di stress potremmo verificare eccezional-mente la presenza di sindrome del fusto verde (vedi pag. 47).
RACColtASi consiglia di iniziare la raccolta quando la coltura è quasi com-pletamente defogliata, tenendo d’occhio la perdita di umidità pertrebbiare a tempo debito: non aspettare troppo perché un’umi-dità al di sotto del 13% potrebbe provocare elevate perdite dovute all’apertura dei baccelli per effet-to della barra falciante, rottura dei semi negli organi battitori (impurità). Per ridurre al minimo le perdite alla raccolta, regola-re la velocità di avanzamento e dei suoi organi in movimento. Nell’arco della giornata la treb-biatura dovrebbe essere eseguita durante le ore centrali, quando la coltura è asciutta
STRUmENTI E APPROFONDImENTISOIA 2016
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2fioritura
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RAGNEtto RoSSo (Tetranychus urticae) E GiAllo (Panonychus spp., Eotetranychus spp.) Sono tra i più pericolosi fitofagi della soia. Questi acari polifagi attaccano generalmente la soia, ai margini degli appezzamenti, in prossimità di capezzagne e fossi aziendali. Gli attacchi sono frequenti in estate (già a partire da giugno), favoriti infatti da elevate temperature e da scarsa piovosità. I danni più evidenti si no-tano sulle foglie che mostrano dapprima piccole macchie decolorate che confluiscono, col protrarsi dell’ attacco, fino a necrotizzare. I ragnetti infestano la pagina inferiore della foglia e, certe volte, anche i bac-celli. I danni si manifestano con intense depigmentazioni delle pagine fogliari, che causano disseccamenti con cadute precoci. In pieno campo questo fitofago è in grado di compiere 8-12 generazioni ogni anno.
CiMiCE VERDE (Nezara viridula)è una cimice polifaga in cui gli adulti sono tipiche cimici con forma pentagonale di colore verde chia-ro; le neanidi sono nere punteggiate di bianco mentre le ninfe sono verdastre ma con una maculatura arancio-giallognola con la zona dorsale bianca e nerastra. La cimice è dotata di apparato pungente-suc-chiante, con cui inietta, nei vegetali di cui intende nutrirsi, liquidi tossici. Il danno si manifesta sulle foglie, sui baccelli e sui semi. Le punture si evidenziano con necrosi localizzate e disseccamenti. Le cimici svernano come adulti e le neanidi compaiono a fine maggio e resistono poi fino a novembre. Compie 2 generazioni l’anno.
PiRAliDE DEfoGliAtRiCE (Udea ferrugalis)Lepidottero polifago, infesta piante spontanee, piante orticole (insalate, radicchi, sedano, cardo, ecc..) e piante industriali quali soia e barbabietola. L’adulto è una piccola farfalla di colore giallo - bruno. Le larve sono di colore verdognolo, con capo giallastro. Il danno si manifesta sulle foglie ed è determinato dall’azione trofica delle larve che rodono la pagina inferiore scheletrizzandola. L’adulto compie più gene-razioni all’anno (quattro). In caso di presenza di una massiccia quantità di larve si eseguono trattamenti impiegando formulati commerciali a base di piretroidi, esteri fosforici, purché registrati su soia.
VANESSA DEl CARDo (Cynthia cardui)Lepidottero diffuso globalmente. Le larve vivono abitualmente a spese delle carduacee coltivate e spontanee, ma occasionalmente possono attaccare la soia. Le larve divorano gran parte del lembo foglia-re rispettando solo le nervature più grosse. Solitamente si trovano nelle parti perimetrali degli appezza-menti, in prossimità degli incolti. Nei casi più gravi le piante vengono scheletrizzate.
SiNDRoME DEl fUSto VERDEI sintomi, espressione di una causa ancora da determinare, sono rilevabili nelle fasi prossime alla maturazione; tuttavia possono essere notati già all’inizio dello sviluppo dei semi (stadio R5). Nelle fasi finali del ciclo le foglie delle piante colpite, anziché andare in senescenza, ingiallire e cadere, permangono verdi sul fusto. Le piante con sintomi sono distribuite tipicamente a chiazze, più spesso nelle fasce periferiche e nelle colture molto infestate da malerbe, condizioni queste compatibili con patogeni trasmessi dainsetti. Le modificazioni morfo-fi-siologiche osservate sulle piante, oltre alla persistenza di foglie verdi alla maturazione, sono: fusto verde sino alla maturazione ed ingrossato, aspetto bolloso delle lamine fogliari con ispessimento dei tessuti, incremento del numero dei baccelli spesso contenenti un solo seme, disforme distribuzione dei baccelli lungo il fusto con maggiore fertilità dei nodi apicali, semi piccoli spesso di cattiva qualità e marcescenti.
CANCRo DEllo StElo (Diaporthe phaseolarum var. caulivora) L’agente del cancro dello stelo è il fungo Diaporthe phaseolarum var. caulivora, la cui forma im-perfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è ben identificabile per le lesioni cancerose, di colore rossastro, localizzate in corrispondenza delle cicatrici del picciolo fogliare. Le lesioni si localizzano normalmente alla base della pianta e non superano mai i primi 6-8 nodi. Il periodo di maggiore suscettibilità: da V3 a R6. Le condizioni per lo sviluppo del fungo sono: la presenza del fungo in coltivazioni precedenti, temperature di 20°-22°C, umidità elevata. Tra le profilassi da adottare: seme sano certificato; avvicendamenti colturali ampi, varietà tolleranti ed epoche di semina.
AVViZZiMENto DEllo StElo E DEi BACCElli (Diaporthe phaseolarum var. sojae)è questa una sindrome che si trova frequentemente su soia, soprattutto in una fase avanzata del ciclo colturale (da R5 a R8), quando le piante iniziano la maturazione. L’agente del cancro dell’avvizzimento dello stelo e dei baccelli è il fungo Diaporthe phaseolarum var. sojae, la cui forma imperfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è spesso confusa con il cancro dello stelo. In realtà, esistono elementi distintivi. Per prima cosa gli organi colpiti: mentre il cancro dello stelo dà alterazioni solo sul fusto, qui vengono colpiti anche semi e baccelli. Le condizioni per lo sviluppo e la profilassi sono del tutto simili a quella del cancro dello stelo, ma in particolari situazioni di stress di carenze nutrizionali (soprattutto potassio) o carenze idriche i danni sulla produzione possono essere consistenti.
MARCiUME (Phytophthora megasperma var. sojae)è una delle più gravi e distruttive malattie della soia ed è legata a condizioni di elevata e persi-stente umidità del terreno. Agente della malattia è la Phytophthora megasperma var. sojae, il fungo richiede per crescere, riprodursi e diffondersi grandi volumi di acqua e temperature tra i 25° e i 28°C. Se l’attacco è precoce, le piante avvizziscono e muoiono rapidamente; più lento e non sempre letale è invece l’attacco su piante adulte. Le zoospore, raggiunte le radici, penetrano nei tessuti radicali e successivamente sullo stelo, formando lesioni bruna-stre. Alla gravità della malattia concorrono spesso altri funghi, quelli del marciume radicale (Pythium, Fusarium, Rhizoctonia). Per il controllo ci si affida alle varietà resistenti, la resistenza però, non è carattere assoluto.
RiZottoNioSi (Rhizoctonia solani) La forma più comune di rizottoniosi è quella che si manifesta come cancro bruno-violaceo della radice e dello stelo. Il patogeno responsabile della malattia è un microrganismo co-mune nel terreno, Rhizoctonia solani, il cui sviluppo è favorito da condizioni climatiche caldo-umide. Sono più frequenti gli attacchi nel primo periodo vegetativo (da VE a V4), e normalmente sono colpite chiazze di piante dove c’è ristagno idrico. Le misure di controllo sono essenzialmente agronomiche: terreni ben drenati, apporti nutrizionali adeguati e seme sano certificato.
SClERotiNiA (Sclerotinia sclerotiorum)La sclerotinia è provocata dal fungo Sclerotinia sclerotiorum, un microrganismo polifago, in grado di attaccare oltre la soia, girasole, colza e numerose piante orticole. Il fungo vive nel terreno, ove può conservarsi allo stato latente anche per diversi anni. I sintomi compaiono di norma nello stadio compreso tra la piena fioritura e l’inizio della formazione dei baccelli. Il sintomo più tipico di questa malattia è la presenza sulle parti di pianta colpite dal fungo di sclerozi scuri, duri, ricoperti da un micelio bianco. Le lesioni marcescenti impediscono il trasporto dell’acqua e delle sostanze nutritive alle foglie, con conseguente dissecamento. La sclero-tinia colpisce con maggiore frequenza la soia coltivata in zone umide ed è favorita da ab-bassamenti termici. Le misure di difesa sono di tipo agronomico: ampie rotazioni, riduzione degli stress, scelta di seme sano certificato, investimenti adeguati e controllo delle infestanti, ricordando che Chenopodium spp. e Amaranthus spp. possono essere pianta ospite del fungo.
AltRE MAlAttiE fUNGiNE PEronosPora (foto a fianco) - L’agente responsabile è Peronospora manshurica, il periodo di maggiore sensibilità delle piante è in fase da V3 a R1. Pur essendo la malattia oramai largamente diffusa, i danni che arreca non sono mai stati tali da giustificare una lotta diretta; valgono le buone pratiche agronomiche sopracitate.
altErnariosi - Gli agenti patogeni sono miceti presenti ovunque in natura apparte-nenti al genere Alternaria. Le fasi di maggiore pericolo sono quelle che vanno da R5 a R8. Trattandosi di una malattia a comparsa tardiva e poco dannosa alla produzione non sono previsti specifici interventi di lotta.
LE AvvERSITà DELLA SOIAACARI, INSETTI E MALATTIE FUNGINE
NottUE DEfoGliAtRiCi (Helicoverpa armigera)Le infestazioni delle coltivazioni di soia accertate nelle ultime annate sono riconducibili sostanzialmente ai lepidotteri nottuidi Helicoverpa (=Heliothis) armigera e, in minore misura, a Pyrrhia umbra. Helicoverpa armigera è un nottuide ampiamente diffuso in quasi tutto il mondo. è polifago ed è noto per arrecare consistenti danni alle coltivazioni di mais e di cotone e, soprattutto nelle aree mediterranee, di pomodo-ro, carciofo, cucurbitacee. In Italia l’insetto è stato segnalato nelle regioni del nord solo negli ultimi anni.è polifago, potendosi sviluppare a carico di diverse specie coltivate e spontanee. I danni sono causati dalle larve che compiono erosioni su vari organi verdi delle piante. Si osservano ampie erosioni delle lamine fogliari, ma anche corte e irregolari gallerie in fusti erbacei e baccelli. Su soia in particolare è in grado di arrecare danni sui baccelli in fase di sviluppo. Alle nostre latitudini, l’insetto è in grado di compie-re una o due generazioni all’anno, con svernamento nel terreno allo stadio di crisalide. I voli si registrano in media tra maggio e luglio ed eventualmente anche a fine agosto-settembre.
STRUmENTI E APPROFONDImENTISOIA 2016
48 49
MAtACAR flComposizione
EXITIAZOX 257 g/L
Formulazione
PASTA LIQUIDA
N° registrazione
7700 del 02-02-1989
Meccanismo d’azione
Codice IRAC 10A
Confezioni
0,2 L (x10)
SiRtAKiComposizione
CLOMAZONE 360 g/L
Formulazione
SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE
N° registrazione
16363 del 26-03-2015
Meccanismo d’azione
Codice HRAC F3
Confezioni
1 L (x10)
SoNG 70 WDGComposizione
METRIBUZIN 70%
Formulazione
MICROGRANULI IDRODISPERSIBILI
N° registrazione
15499 del 31-07-2012
Meccanismo d’azione
Codice HRAC C1
Confezioni
0,250 Kg (x18); 0,500 Kg (x20)
SPARViERoComposizione
LAMBDA-CIALOTRINA 100 g/L
Formulazione
SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE
N° registrazione
13451 del 15-07-2011
Meccanismo d’azione
Codice IRAC 3A
Confezioni
1 L (x10)
UMoStARt G MAXiComposizione
NP 7-35 su matrice organica contenente i rizobi Bradyrhizobium japonicum,
Rhizobium meliloti e Rhizobium leguminosarum bv. viciae
Formulazione
MICROGRANULARE (ø 0,6 mm)
Densità
0,8 Kg/L
Ph
5
Confezioni
10 Kg
BiSMARKComposizione
CLOMAZONE 55 g/L+ PENDIMETALIN 275 g/L
Formulazione
SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE
N° registrazione
16364 del 1-04-2015
Meccanismo d’azione
Codice HRAC F3 K1
Confezioni
1 L (x10); 5 L (x4); 10 L (x2)
PhoMAGComposizione
ANIDRIDE FOSFORICA (P2 O5) totale 30,3% + OSSIDO DI MAGNESIO (Mg O) 7%
Formulazione
LIQUIDA
Densità
1,42 Kg/L
Ph
2 ± 0,5
Confezioni
5 L (x 4)
SCHEDE DEI PRODOTTI
STRUmENTI E APPROFONDImENTISOIA 2016
50 51
SOIA 2016
ORGANIZZAZIONE TECNICO COmmERCIALE
CAPo AREA GIORGIO BIANCHI 349.13.08.833
PV - Al - VC - No - VB DARIO DAVITE 346.33.04.236
lC - VA - Co - Mi - MB AGRIFLOWERS SAS DI MATTEO LOCATELLI 346.98.14.004
CR - lo - BS GIANPIETRO PONZONI 335.58.51.553
At - CN - to - Bi - Ao AGRISTORE S.R.L. 011.97.22.413
PC DAVIDE VITALI 347.12.67.681
CAPo AREA CARLO BOICELLI 335.64.17.995MN MARCO RONCONI 335.74.57.690
SAMUELE TIRELLI 335.74.55.119GIORGIO GUERNIERI 335.74.87.726
Bl – tV – VE ESt ADRIANO DALL’EST 333.12.56.584
PN ALBERTO BRAGHIN 348.44.21.617
PD - VE oVESt GIOVANNI PIEROBON 335.56.49.008
Ro SERGIO PIZZO 335.78.31.700
UD - Go LORENZO PIVA 348.44.06.355
VR - Vi ALBERTO MARANGONDAVIDE DANIELI
348.37.13.012393.95.22.378
CAPo AREA CLAUDIO BERNARDONI 342.37.42.863
Mo - Bo - RE - PR ALESSIO CORAZZA 347.31.67.222
fE - RA AGRI-LEADER SAS DI STEFANO MANFRIN 335.76.27.491
li - Pi - Pt - MS - lU - GR MASSIMILIANO FARNESI 346.50.19.996
52 53
SOIA 2016
COmECONTATTARCI
CONTATTI SEDEVia Sempione, 195 - 20016 Pero (Milano)Tel. 02 353 [email protected]
CUSTOMER [email protected]
SEDE OPERATIVA E STABILIMENTO DI PRODUZIONE SEMENTIVia San Colombano, 81/A - 26900 Lodi Tel. 03715971Fax 0371438684
NoTe
Il Gruppo SIPCAM OXON è titolare di tutti i marchi indicati nel presente catalogo esclusi i seguenti:
ASGROW® ed i loghi ASGROW® sono marchi registrati di proprietà della Monsanto Technology LLC ed utilizzati su licenza Monsanto
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