Alfabetizzazione alluso delle Tecnologie Informatiche Mod. 1 ecdl1 Corso base di.

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Alfabetizzazione Alfabetizzazione all’uso all’uso delle delle Tecnologie Tecnologie Informatiche Informatiche Mod. 1 ecdl Mod. 1 ecdl 1 Corso base di

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Alfabetizzazione Alfabetizzazione all’usoall’usodelle delle

TecnologieTecnologieInformaticheInformatiche

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl 11

Corso base di

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La formazione continuaLa formazione continua

Quando i risultati del progresso Quando i risultati del progresso scientifico e tecnologico si accumulano scientifico e tecnologico si accumulano con una velocità senza precedenti, la con una velocità senza precedenti, la capacità competitiva di un paese capacità competitiva di un paese dipende dal fatto che, coloro che sono dipende dal fatto che, coloro che sono coinvolti nel processo produttivo, coinvolti nel processo produttivo, possano acquisire con continuità e possano acquisire con continuità e tempestività le nuove conoscenze che tempestività le nuove conoscenze che li riguardano.li riguardano.Diventa vitale la cosiddetta formazione Diventa vitale la cosiddetta formazione continua.continua.

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Premessa

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Crisi del modello Crisi del modello formativo tradizionaleformativo tradizionale

Il modello tradizionale di sviluppo delle Il modello tradizionale di sviluppo delle risorse umane fondato nella distinzione tra risorse umane fondato nella distinzione tra momento formativo (scuola) e momento momento formativo (scuola) e momento delle applicazioni delle conoscenze delle applicazioni delle conoscenze (lavoro) entra in crisi profonda.(lavoro) entra in crisi profonda.

La formazione continua è la logica La formazione continua è la logica conseguenza della transizione da una conseguenza della transizione da una società e da un’economia delle risorse società e da un’economia delle risorse fisiche a una basata sull’informazione.fisiche a una basata sull’informazione.

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Premessa

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L’esigenza di una certificazioneL’esigenza di una certificazione In questo scenario, nasce nei paesi a più In questo scenario, nasce nei paesi a più

alto livello di industrializzazione la alto livello di industrializzazione la diffusione di sistemi di certificazione delle diffusione di sistemi di certificazione delle competenze secondo standard riconosciuti competenze secondo standard riconosciuti a livello internazionale.a livello internazionale.

Titolo scolastico e certificazione delle Titolo scolastico e certificazione delle capacità professionali sono due aspetti capacità professionali sono due aspetti complementari del nuovo panorama che si complementari del nuovo panorama che si va configurando nel mondo della va configurando nel mondo della formazione.formazione.

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Premessa

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Sapere e saper fare all’origine degli skillSapere e saper fare all’origine degli skill

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La capacità di svolgere un compito nella attività lavorativa è fortemente condizionata, oltre che dalla conoscenza disciplinare, dalla capacità di utilizzazione degli strumenti (hardware e software), nonché dall’esperienza acquisita.In questo contesto gli enti di certificazione assumono un ruolo di fondamentale importanza nel costruire un ponte tra il mondo della formazione istituzionale e quello dell’impresa.

Premessa

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COMPETENZE NELLE COMPETENZE NELLE ICTICT

Si dividono in:Si dividono in: Quelle che riguardano gli utenti per svolgere Quelle che riguardano gli utenti per svolgere

la propria attività lavorativa (impiegati, la propria attività lavorativa (impiegati, funzionari, dipendenti di aziende, enti, liberi funzionari, dipendenti di aziende, enti, liberi professionisti, …)professionisti, …)

Quelle che riguardano gli esperti, cioè tutti Quelle che riguardano gli esperti, cioè tutti coloro che si occupano per mestiere delle coloro che si occupano per mestiere delle tecnologie ICT (tecnologie ICT (Information and Comunication Information and Comunication TechnologyTechnology).).

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Premessa

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IntroduzioneIntroduzione

Elevare il livello di competenza Elevare il livello di competenza nell’uso dell’informaticanell’uso dell’informatica

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Obiettivi del corso:

Comprendere come il computer possa essere utilizzato in maniera efficace

Conoscere le problematiche connesse con l‘uso di strumenti informatici

Fornire una qualificazione che consenta a tutti, indipendentemente dalla formazione di base, di non essere escluso dall’uso delle tecnologie informatiche

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IntroduzioneIntroduzione

VantaggiVantaggi::

Una qualificazione informatica alla portata di Una qualificazione informatica alla portata di tuttitutti

Un metodo pratico per misurare le abilità Un metodo pratico per misurare le abilità informaticheinformatiche

Un insieme di conoscenze che conferisce Un insieme di conoscenze che conferisce possibilità e mobilità nella vita praticapossibilità e mobilità nella vita pratica

Un fattore per partecipare in modo più Un fattore per partecipare in modo più consapevole ed attivo al mondo in cui si viveconsapevole ed attivo al mondo in cui si vive

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IntroduzioneIntroduzione

Moduli del corsoModuli del corso

1.1. Concetti di base della Tecnologia dell’InformazioneConcetti di base della Tecnologia dell’Informazione

2.2. Uso del computer e gestione dei filesUso del computer e gestione dei files

3.3. Elaborazione testiElaborazione testi

4.4. Foglio elettronicoFoglio elettronico

5.5. Basi di datiBasi di dati

6.6. Strumenti di presentazioneStrumenti di presentazione

7.7. Reti informaticheReti informatiche

Durata: biennioDurata: biennio

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Lezione Lezione

1.11.1

Informatica e computerInformatica e computer

Computer e societàComputer e società

Computer e comunicazioneComputer e comunicazione

1010

Concetti di base

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Informatica e computerInformatica e computer

1111

L’informatica si avvale dei computer come strumento. Un computer ha la capacità di memorizzare una sequenza di istruzioni in modo da riprodurla automaticamente.

I diversi contesti lavorativi e personali hanno portato a sviluppare un vasta tipologia di computer: Essi si differenziano per velocità di elaborazione, per capacità di archiviazione delle informazioni, per numero di stazioni di lavoro, per dispositivi addizionali, per sicurezza e protezione dei dati, per ingombro, ecc.

Informatica =Informazione + Automatica

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Cos’è un computerCos’è un computer

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Dati iningresso

Dati inuscita

INPUT

COMPUTER

OUTPUT

Elaborazione

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Algoritmi e programmiAlgoritmi e programmi

1313

Un algoritmo è un insieme finito di istruzioni che consente di far evolvere il sistema da una situazione iniziale a una finale senza ambiguità.

Un programma è la traduzione di un algoritmo eseguita utilizzando un opportuno linguaggio di programmazione.

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Hardware e SoftwareHardware e Software

1414

Abbiamo descritto il computer come una “scatola nera” in grado di svolgere, attraverso programmi, svariate attività. Entrano in gioco componenti materiali (hardware) appartenenti alla macchina e componenti logici (software) costituiti dai programmi.

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Input e OutputInput e Output

1515

Input è sinonimo di ingresso e quindi dire dati in input sottolinea informazioni che sono acquisite dal computer per svolgere una certa attività.

Output è sinonimo di uscita e quindi un’espressione del tipo dati in output sottolinea informazioni fornite dal computer.

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Computer e societàComputer e società

1616

Oggi i computer governanovasti settori della società.

Sovrintendono alla gestione delle risorse finanziarie, regolano i flussi di denaro. Senza di loro tutte le borse del nostro pianeta cesserebbero di funzionare.

Le applicazioni software offrono soluzioni non solo per l’ufficio o la casa, ma anche per strutture di uso quotidiano come un supermercato, un edificio intelligente, una macchina o una banca.

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Modulo Modulo

1.11.1 Computer e societàComputer e società

1717

Servizio Azione

Trasporti Controllo automatico

dell’ Instradamento

Comunicazione Telefonia – Internet

Teleconferenze

Aziende Statali Archiviazione elettronica

Analisi finanziarie

Banche Gestione automatica dei conti e delle transazioni

Operazioni di deposito, prelievo, saldo, ecc..

Bancomat e Carte di credito

Sanità Prenotazioni, analisi e diagnosi computerizzate

Turismo Prenotazioni

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Computer e casaComputer e casa

1818

Quando si pensa all’informatica a casa si pensa all’utilizzo del Pc per lo studio, per fare il bilancio familiare, per lo svago o per i nostri figli. Oggi è possibile anche acquistare direttamente qualunque prodotto in qualsiasi parte del mondo, consultare il proprio conto in banca. Le nuove frontiere consentiranno a un numero sempre maggiore di persone di acquistare elettrodomestici intelligenti controllati da un computer che ci consentirà di programmare le nostre esigenze, di migliorare il confort e magari di farci risparmiare sui consumi.

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Computer e comunicazioneComputer e comunicazione

1919

La società di oggi si fonda sull’informazione e sulla capacità di raggiungere elevate velocità di trasmissione delle conoscenze.Mentre prima il sistema di costruzione (architettura) era prevalentemente concentrato, oggi si è passati a sistemi ad architettura distribuita.

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Lezione Lezione

1.21.2 L’hardwareL’hardware

2020

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Lezione 1.2Lezione 1.2 La CPULa CPU

2121

La CPU (Central Processing Unit) è l'elemento che determina le caratteristiche e le prestazioni del computer. Tutta la capacità di calcolo e di elaborazione sono condensati in questi pochi centimetri quadrati.

La velocità di elaborazione viene misurata in MIPS, cioè in milioni di istruzioni per secondo.

Il clock è un orologio interno (la sua frequenza varia da alcune centinaia di MHz a qualche GHz.)

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Lezione Lezione

1.21.2 La memoriaLa memoria

2222

In ogni personal computer vi sono due tipi di memoria:una memoria di archiviazione, che serve a registrare il sistema operativo, i programmi ed i documenti. Questo tipo di memoria conserva permanentemente le informazioni registrate. Sono memorie di archiviazione il disco rigido, i dischetti, i CD-ROMuna memoria di lavoro, che serve per accendere il computer, per caricare il sistema operativo e per lavorare con i programmi ed i documenti. Mod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 La memoria di lavoroLa memoria di lavoro

2323

La memoria di lavoro si divide in due parti: memoria ROM, che serve ad accendere il personal; memoria RAM, che serve a lavorare. Quando si accende un personal, si attiva la memoria ROM, che da vita al computer e che provvede a caricare il sistema operativo dal disco rigido (memoria di archiviazione) alla memoria RAM. Qui il sistema operativo si installa e “prende possesso” del computer.

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Lezione Lezione

1.21.2 La memoria ROMLa memoria ROM

2424

La memoria ROM, dall’inglese Read Only Memory, è un tipo di memoria permanente, non “volatile”, e che non può essere modificata dall’utente del computer. Quando il computer ci viene venduto possiede già una piccola dotazione di software installato nella memoria ROM. Software, ripetiamo, che è registrato permanentemente e non può essere né cancellato, né modificato.

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Lezione Lezione

1.21.2 La memoria RAMLa memoria RAM

2525

Quando vogliamo lavorare con un programma, il sistema operativo legge dal disco rigido il programma lo carica nella memoria RAM (Random Acces Memory). Qui possiamo lavorare con il programma, modificare un documento, crearne uno nuovo. Tutto il lavoro sui documenti si svolge nella memoria RAM e deve essere considerato provvisorio finché non venga “salvato”, cioè non si chieda al sistema operativo di registrare il lavoro effettuato su un disco rigido o su un’altra memoria di archiviazione.Mod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 La memoria RAMLa memoria RAM

2626

Dimensione della RAM La dimensione della memoria RAM è un elemento molto importante nella configurazione di un computer, seconda solo alle caratteristiche del microprocessore. Più RAM abbiamo nel computer, più questo potrà lavorare con programmi complessi ed elaborare un maggior numero di dati.

La memoria RAM richiesta oggi nei Pc è almeno pari a 750MB.

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Lezione Lezione

1.21.2 Le unità di grandezzaLe unità di grandezza

2727

B it

1 8 1000

B yte

G b yte

8 1.000.000 1.000.000.000

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TERABYTE

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il byteIl byte

2828

Sui Pc per codificare un carattere viene utilizzato un byte (8 bit). Con un byte è possibile codificare 256 caratteri diversi (numeri, lettere, caratteri speciali, ecc). L’insieme di questi caratteri costituisce il codice ASCII

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il campoIl campo

2929

Un campo serve per memorizzare un dato elementare e può essere:- numerico- alfabetico- alfanumericoNel primo caso la dimensione dipende dal tipo di dato numerico, negli altri due casi la dimensione è uguale al numero massimi di caratteri che può contenere un campo.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il record e il fileIl record e il file

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Il record è un insieme di campi contenenti dati organizzati e legati tra loro da un nesso logico. La sua dimensione è pari alla somma dei singoli campi.

Per file si intende un insieme di dati costituiti da caratteri, immagini, suoni, ecc. Può essere un programma o un insieme di record.

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Le prestazioni di un computerLe prestazioni di un computer

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I dispositivi che influenzano maggiormente le prestazioni di un computer sono:

Maggiore è la velocità del CPU maggiori sono le prestazioni. Più ampia è la RAM maggiori dati in essa contenuti che possono essere trasferiti alla CPU in tempi brevissimi.L’hard disk deve avere dimensioni tali da poter contenere il sistema operativo, programmi applicativi, archivi di dati, immagini,ecc e deve avere tempi di accesso molto brevi. Nella memoria cache vengono parcheggiati i dati utilizzati per ultimo diminuendo i tempi di accesso alle unità più lente.

La CPULa RAML’Hard disk

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Lezione 1.2Lezione 1.2

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I dispositivi di input

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 La tastieraLa tastiera

3333

Lo scopo della tastiera è duplice. Da una parte serve per introdurre dati nel computer, dall'altro per impartire i comandi per l'esecuzione delle elaborazioni.

La parte principale della tastiera è dedicata ai tasti alfanumerici come quelli della macchina da scrivere, anche se ordinati in maniera diversa. Ciò consente di introdurre qualsiasi tipo di dati: lettere, cifre, segni di punteggiatura, segni matematici, caratteri come lettere accentate o parentesi.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 La tastieraLa tastiera

3434

Insieme ai tasti ordinari, sono presenti due tasti modificatori che, premuti insieme ad altri tasti, assumono funzioni particolari. Questi tasti sono contrassegnati come: - Ctrl o Control - Alt

Le diverse combinazioni di tasti, ed il loro eventuale significato, sono determinate dal software che è in esecuzione in quel momento. Alcuni tasti di lettere, se premuti insieme al tasto Alt, producono segni grafici particolari. In ogni caso, il tasto modificatore e la lettera abbinata vanno premuti contemporaneamente.

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Lezione 1.2Lezione 1.2 La tastieraLa tastiera

3535

La particolare combinazione di tasti Ctrl Alt Canc

premuti contemporaneamente, provoca il riavvio del computer, con la stessa conseguenza di spengerlo e riaccenderlo. Qualunque programma o lavoro sia in quel momento in esecuzione o presente in memoria, viene cancellato.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 I tasti alfanumericiI tasti alfanumerici

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Nella parte alfanumerica della tastiera troviamo:- Backspace, per cancellare il carattere che si trova alla sinistra del cursore; - Return, per terminare il paragrafo in scrittura e mandare il cursore all'inizio della riga nuova. - Tab, che sposta il cursore di un tabulatore. Nei programmi di gestione delle basi di dati questo tasto fa passare il cursore al campo successivo; - Shift, se premuto insieme ad un tasto alfanumerico, provoca la scrittura della lettera maiuscola, del numero e del carattere speciale rappresentato nella parte superiore del tasto; - Caps Lock, rende fissa la, funzione di Shift. Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il tastierino numericoIl tastierino numerico

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La parte destra della tastiera è invece dedicata ai tasti numerici, in similitudine delle calcolatrici da tavolo. I tasti numerici sono raggruppati per consentire l'introduzione rapida delle cifre. Accanto si trovano i tasti degli operatori di divisione, moltiplicazione, somma, sottrazione ed uguale. Sia i tasti numerici che quelli degli operatori sono ripetuti, in quanto si trovano sia nel tastierino che nell'insieme dei tasti ordinari.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il tastierino numericoIl tastierino numerico

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Spesso il tastierino numerico ha un doppio uso. Il tasto in alto a sinistra, contrassegnato "Num Lock" fa alternare le due funzioni. Se "Num Lock" è attivo, e ciò è segnalato da una spia luminosa che si accende, il tastierino ha la sua funzione numerica. Se "Num Lock" è sbloccato, e la spia spenta, i tasti assumono funzioni speciali come:

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.2Lezione 1.2 Il tastierino numericoIl tastierino numerico

3939

- PgUp, che torna indietro nella visualizzazione di una schermata; - PgDown, che avanza nella visualizzazione di una schermata; - Home, che pone il cursore all'angolo in alto a sinistra dello schermo; - End, che pone il cursore all'angolo in basso a destra dello schermo;

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il tastierino numericoIl tastierino numerico

4040

- Ins, per inserire uno spazio vuoto fra due caratteri nei programmi di videoscrittura; - Canc, per cancellare il carattere su cui si trova il cursore nei programmi di videoscrittura; - Quattro tasti cursore, contrassegnati da una freccia. Premendoli, il cursore si sposta sullo schermo di una posizione con la direzione corrispondente alla freccia.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Tasti specialiTasti speciali

4141

Fra la tastiera alfanumerica ed il tastierino numerico, si trovano altri tasti speciali: - PgUp; - PgDown; - Home; - End; - Quattro tasti cursore; - Del o CancCon le stesse funzioni descritte prima. 

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Tasti specialiTasti speciali

11/04/2311/04/23 4242

Nella parte superiore della tastiera troviamo: - Esc, che permette di rinunciare ad un comando impartito; - 12 tasti funzione, contrassegnati da "F1" a "F12". Questi tasti assumono diversi significati a seconda del programma che è in esecuzione; - PrtSc, che invia alla stampante una copia dell'immagine attuale dello schermo; - Scroll Lock, per bloccare lo scorrimento di informazioni sullo schermo; - Pause, interrompere l'esecuzione di un comando.

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

4343

Il mouse (puntatore) è uno strumento essenziale di lavoro con il personal computer. Il suo uso è stato introdotto solamente negli ultimi anni, con l’avvento dei sistemi operativi di tipo grafico nei quali i comandi, che prima venivano impartiti al computer tramite la digitazione sulla tastiera, possono essere inviati tramite il movimento del mouse e la pressione di un suo tasto.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

4444

Il mouse ha nella parte superiore due pulsanti: il pulsante sinistro e quello destro. Alcuni modelli hanno tre pulsanti, nel qual caso il mouse viene fornito con un programma (installato nel “pannello di controllo” del sistema operativo) che consente di attribuire al pulsante centrale particolari operazioni o insiemi di comandi.

Nella parte inferiore del mouse è presente un foro dal quale sporge lievemente una sfera di plastica che trasmette al computer gli spostamenti effettuati trascinando il mouse sulla nostra scrivania.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

4545

Spostamento: si sposta il puntatore da una zona all’altra dello schermo (il mouse deve “strisciare” sul tavolo, senza sollevarsi; qualora si incontri un ostacolo, si può sollevare il mouse, portarlo in una zona del tavolo non ingombra e riprendere lo spostamento del puntatore) senza premere alcun pulsante. Se ci si sposta in una zona “attiva” dello schermo, il puntatore cambia forma (da freccia a croce, a doppia freccia, a mano, a dito...) per indicare la possibilità di effettuare un’operazione tramite il trascinamento o il click;

Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi:

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

4646

Trascinamento: si sposta il puntatore da una zona all’altra dello schermo tenendo premuto uno dei pulsanti. Il trascinamento termina quando rilasciamo il pulsante premuto, anche se continua lo spostamento del puntatore. Se iniziamo questa operazione su un “oggetto”, come l’icona di un file, trasciniamo con il puntatore anche quell’oggetto, andandolo a depositare lì dove terminiamo il trascinamento;

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

11/04/2311/04/23 4747

click: tenendo fermo il mouse, premiamo e subito rilasciamo uno dei pulsanti del mouse. Clickare con il tasto sinistro o con quello destro su un oggetto (ad esempio l’icona di un file) ha un diverso significato: con il tasto sinistro si effettua la selezione di quell’oggetto (cioè, su di esso si applicherà il prossimo comando), clickando con il destro (con i programmi che ne accettano l’uso) oltre a selezionare l’oggetto si provoca la comparsa sullo schermo di un menu con i comandi applicabili in quel momento a quell’oggetto.

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Lezione Lezione

1.21.2 Il mouseIl mouse

11/04/2311/04/23 4848

doppio click: tenendo fermo il mouse, premiamo due volte, in rapida successione, il pulsante sinistro del mouse. E’ necessario che il mouse non si sposti fra il primo e il secondo click e che i due click siano molto rapidi, altrimenti il computer li interpreterà come due click singoli.

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Lezione Lezione

1.21.2 Il Trackball e il TouchpadIl Trackball e il Touchpad

4949

Il Trackball: possiede una sfera posta sulla parte superiore che, fatta ruotare con una dito, provoca lo spostamento del puntatore sul video e due tasti che hanno le stesse funzioni del mouse.

Il Touchpad: possiede una superficie rettangolare sensibile al tatto sulla quale lo scorrimento di un dito provoca lo spostamento del puntatore sul video.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 La penna ottica e il JoystickLa penna ottica e il Joystick

5050

La penna ottica: serve per leggere il codice a barre formato da segmenti verticali. Viene spesso utilizzata in farmacia per leggere il prezzo dei medicinali.

Il joystick: consente di controllare oggetti in movimento e viene usato nei videogiochi.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Gli scannerGli scanner

5151

Il più diffuso è quello piano. Esso è costituito, in pratica, dalla parte superiore di una fotocopiatrice. I fogli vengono poggiati su un ripiano in vetro, al di sotto del quale scorre una forte luce, uno specchio ed un obiettivo. All’inizio della ripresa il gruppo ottico, formato da luce, specchio ed obiettivo, si sposta effettuando una ripresa di tutto il foglio. Il ripiano, con il foglio, rimane fermo.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Gli scannerGli scanner

5252

A differenza della fotocopiatrice, le immagini non vengono inviate ad un rullo di stampa, ma al computer attraverso la porta seriale. Un programma trasforma i segnali in immagini digitalizzate, che vengono registrate sul disco. Molti scanner a ripresa in piano hanno la possibilità di montare uno speciale coperchio per la ripresa dei film fotografici, diapositive o negativi, che contiene una forte fonte di luce. La qualità della ripresa è comunque discreta anche se inferiore a quella ottenuta con gli scanner per pellicola.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2

5353

I dispositivi di output

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il monitorIl monitor

5454

Il monitor è la principale periferica di output del computer. Tramite il monitor noi possiamo lavorare con il sistema operativo e con i singoli programmi.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il monitorIl monitor

5555

I monitor CRT vengono utilizzati da tutti i computer desktop. Hanno una affidabilità e fedeltà imbattibile con altre tecnologie, ma occupano lo stesso spazio di un televisore e, per motivi di visibilità, non è possibile ridurre le dimensioni dello schermo, e quindi del tubo catodico. Gli schermi LCD occupano pochi centimetri di spessore, sono quindi installati sui computer portatili.Il vantaggio è la notevole riduzione di spazio che occupano sulla scrivania, lo svantaggio è il costo.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il monitorIl monitor

11/04/2311/04/23 5656

La risoluzione di un monitor si misura in dpi, cioè nella dimensione del pixel (puntino) che forma l’immagine. Più piccolo è il pixel migliore è la visione da parte dell’utente.

Il numero dei colori visualizzabile consente di vedere un numero grandissimo di sfumature di colori. Normalmente è possibile visualizzare 64 milioni di colori.

Maggiore è la frequenza (velocità di rigenerazione dell’immagine) più risulta fermo ciò che viene visualizzato. Diminuisce lo sfarfallio.

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1.21.2 La scheda graficaLa scheda grafica

5757

E’ una scheda contenente i componenti elettronici che servono per creare le immagini o i caratteri alfanumerici da inviare al monitor.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le stampantiLe stampanti

5858

Le prime stampanti sono state quelle ad aghi. Dalla testina fuoriuscivano nove aghi messi in colonna e la matrice veniva composta da quattro colonne. Ciascun carattere poteva essere disegnato, quindi un massimo di 36 punti, con una scarsa leggibilità soprattutto di lettere più complesse, come la “g” minuscola. Con l’introduzione di testine a 24 aghi, la qualità di stampa crebbe fino ad arrivare alla stessa qualità delle macchine da scrivere.

Un po’ di storia

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le stampantiLe stampanti

5959

La seconda evoluzione, ancora più importante, avvenne quando vennero introdotte le stampanti laser. Questo tipo di stampante, che ereditava il meccanismo di stampa da quello delle fotocopiatici, ha reso possibile produrre alla qualità della stampa tipografica ed ha risolto il problema di stampare piccole quantità di circolari, depliant e notiziari.

Un po’ di storia

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le stampantiLe stampanti

6060

Oggi si è arrivati alla terza evoluzione con le stampanti a getto d’inchiostro. Queste hanno unito l’economicità alla qualità. Utilizzando un inchiostro liquido che viene “sparato” in piccolissime gocce sul foglio di carta, riescono a raggiungere la qualità delle stampanti laser con dimensioni e costi molto inferiore. Hanno anche consentito di produrre stampe a colori, negli ultimi modelli, di qualità paragonabile alle tradizionali stampe fotografiche.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le stampantiLe stampanti

6161

Sono molte le caratteristiche tecniche che differenziano le stampanti, anche all’interno dello stesso metodo di stampa, e che vanno analizzate per identificare la stampante più adatta ai nostri bisogni:  

Caratteristiche tecniche

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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1.21.2 Le stampantiLe stampanti

6262

A foglio singolo o a modulo continuo. La stampa a foglio singolo permette di cambiare rapidamente tipo di carta, di stampare a volte anche su cartoncino e buste, carta intestata e prestampata, lucidi per proiezioni. La stampa a modulo continuo (presente quasi solamente sulle stampanti a matrice di punti) è più indicata, invece, per la produzione di copie supplementari, stampate contemporaneamente grazie a moduli sovrapposti di carta chimica;

Alimentazione della carta

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le stampantiLe stampanti

6363

Viene calcolata in caratteri per secondo (sigla: cps) oppure in pagine per minuto (sigla: ppm). Può variare, nella stessa stampante, a seconda del formato della carta o della risoluzione scelta;

Velocità di stampa

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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1.21.2 Le stampantiLe stampanti

11/04/2311/04/23 6464

Le stampanti di oggi formano i caratteri e le immagini sulla carta imprimendovi dei punti. Maggiore è il numero dei punti e maggiore la loro vicinanza, più leggibile è lo stampato. La risoluzione viene espressa nella quantità di punti per pollice, espressa anche dalla sigla dpi, dot per inch. Nella stessa stampante è possibile spesso scegliere di stampare a risoluzioni diverse;

Risoluzione

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1.21.2 Altre periferiche di outputAltre periferiche di output

6565

IL PLOTTER: E’ una stampante molto grande che serve per la stampa di fogli di grandi dimensioni

IL MICROFILM: E’ un dispositivo che consente di memorizzare su pellicola le immagini di documenti.

IL SINTETIZZATORE VOCALE: E’ possibile riprodurre suoni attraverso la scheda audio che trasforma un segnale digitale in uno analogico. Quest’ultimo viene quindi inviato alla casse acustiche.Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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1.21.2

6666

I dispositivi di memoria

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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1.21.2 Le memorie di massaLe memorie di massa

6767

Durante l’esecuzione di un programma, il programma stesso e tutti i documenti elaborati risiedono nella memoria RAM. Ma la memoria RAM è temporanea: al cessare dell’alimentazione elettrica non è in grado di conservare la magnetizzazione. Per poter conservare i programmi ed i documenti è necessario ricorre ad un tipo di registrazione magnetica permanente ed in grado di incamerare una grossa quantità di dati.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massaLe memorie di massa

6868

- magnetica; - ottica; - magneto-ottica.

Le tecnologie di registrazione

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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1.21.2 Le memorie di massaLe memorie di massa

6969

- dischi flessibili rimovibili; - dischi rigidi fissi interni od esterni; - dischi rigidi rimovibili; - cartucce a nastro; - compact disk; - dischi ottici scrivibili;- dvd

All'interno di questi tipi troviamo diverse categorie di unità di memoria di massa:

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: FDLe memorie di massa: FD

7070

Di vari formati e capacità, sono formati da un sottile disco di plastica sul quale, da entrambi i lati, si trova una sostanza magnetizzabile formata da particelle di un ossido metallico. Poiché il supporto di plastica è molto leggero e flessibile, questo tipo di dischi vengono anche chiamati floppy disk. I formati utilizzati nei personal sono quelli da 3,5 pollici.

Dischi flessibili rimovibili (floppy)

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: FDLe memorie di massa: FD

7171

I dischetti da 3,5 pollici hanno una finestrella che, dal lato inferiore, è possibile aprire tramite un piccolo pannello in plastica per proteggerli. Quando è stata attivata la protezione di un disco è possibile inserirlo nel drive per leggerne i dati contenuti, ma non è possibile registrarne di nuovi né modificare quelli esistenti. Per farlo è necessario estrarre il disco dal drive e togliere materialmente la protezione.

La protezione dei dischetti

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: FDLe memorie di massa: FD

7272

I dischetti da 3,5 pollici hanno una capacitàdi 1.44 Mb.

Capacità

E’ possibile trovare delle unità non molto diffuseLa cui capacità può essere 100-200 Mb.Esse servono prevalentemente per archiviare dati. (zip disk)

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: FDLe memorie di massa: FD

7373

I dischi sono rimovibili, cioè il supporto di registrazione magnetica è separato dalla unità di lettura e registrazione. Questa è formata da un motore, che fa girare ad alta velocità il dischetto, e due testine che, da sopra e da sotto, sfiorano la superficie del dischetto in movimento. Le testine sono in grado di modificare la polarizzazione delle particelle magnetizzabili, oppure di percepirne lo stato. In fase di scrittura, l'impulso elettrico che viene inviato alla testina crea un campo magnetico che altera la polarizzazione delle particelle di ossido ottenendo la registrazione dei dati. In fase di lettura, è la testina che viene influenzata dal campo magnetico esistente nelle particelle, trasformando i dati in forma di impulsi elettrici.Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: HDLe memorie di massa: HD

7474

Il principio di funzionamento è identico a quello dei floppy disk e la tecnologia è magnetica. Il disco rigido comprende in un unico dispositivo sia il supporto di registrazione magnetica che la parte meccanica di motore e testine. Il supporto di registrazione è formato da un disco di acciaio sul quale è presente uno strato di ossido metallico. La capacità di un disco rigido è nettamente superiore a quella di un dischetto su supporto flessibile. Oggi è comune trovare dischi diverse decine di Gb.

Principio di funzionamento

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: CDLe memorie di massa: CD

7575

Con la stessa tecnologia ottica utilizzata per i compact disk musicali, è possibile incidere un dischetto contenente un archivio di dati. Il formato dei compact disk è unico, ed unico è il formato del lettore di CD, che a sua volta è del tutto diverso da quelli utilizzati per i CD musicali. La struttura dei dati segue, però, alcuni standard diversi, ma la gran parte dei software per la gestione del lettore di compact disk è in grado di interpretarli tutti. I disk drive per compact disk possono quindi leggere tutti i dischetti in commercio.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Le memorie di massa: CDLe memorie di massa: CD

7676

Un CD permette solo la lettura e mai la registrazione. La sua fabbricazione prevede, infatti, non una registrazione diretta sul dischetto, ma la pressofusione in plastica di ciascun esemplare a partire da un originale. Per questa limitazione, i compact disk vengono anche chiamati CD-ROM, assimilandoli alla memoria ROM, di sola lettura. La superficie del dischetto è composta da minuscole scanalature (pit) che rappresentano i singoli bit. Un raggio laser, all'interno del disk drive, colpisce la singola scanalatura e il disk drive è in grado di tramutare la rifrazione del raggio in segnali elettrici da inviare al computer. Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 I Masterizzatori tipo CD-RI Masterizzatori tipo CD-R

7777

La diffusione e la praticità dei CD-ROM ha avuto un notevole incremento con la nascita e la diffusione dei masterizzatori per registrare dati su CD-ROM vergini.

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

I masterizzatori di tipo CD-RW, invece, possono essere utilizzati come un vero e proprio hard disk, poiché consentono di registrare, cancellare e di nuovo registrare dati sul CD-ROM anche parzialmente ed in tempi diversi.

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Lezione Lezione

1.21.2 Tipi di softwareTipi di software

7878

Il software di sistema si occupa del corretto funzionamento del computer, mentre l’insieme dei programmi finalizzati alla realizzazione di un lavoro (un testo, un disegno, ecc) prende il nome di software applicativo.

Il software di sistema è costituito dal sistema operativo che è responsabile del controllo e dell’utilizzo delle risorse del computer e dai programmi di utilità che facilitano l’utente nello svolgimento di lavori di uso comune, quali copiare file, formattare un floppy, ecc).

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Il sistema operativoIl sistema operativo

7979

Le principali funzioni del sistema operativo sono: La gestione dell’unità centraleLa gestione della memoria centrale fra più programmiLa gestione delle unità di input/outputLa gestione delle operazioni di lettura/scrittura

Alcuni nomi di sistemi operativi:• MS-DOS (ormai in disuso)• Windows• Linux• Macintosh

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Lezione Lezione

1.21.2 Il software applicativoIl software applicativo

8080

Esistono programmi di elaborazione testi, programmi per gestire fogli elettronici, databases, presentazioni, grafica, ecc…

Oltre a questi di base ne esistono altri per svolgere lavori più specifici in campo ingegneristico, medico, aziendale, finanziario, ecc…

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione Lezione

1.21.2 Sviluppo del softwareSviluppo del software

8181

Analisi: Questa fase serve per studiare il problema che si vuole informatizzare in modo da individuare le varie attività da svolgere e le risorse necessarie per il raggiungimento dei risultati richiesti da chi utilizzerà o farà utilizzare il software prodotto.

Programmazione: Spetta ai programmatori, attraverso un opportuno linguaggio di programmazione tradurre, in una sequenza di istruzioni, quanto definito dall’analista.

Implementazione: Successivamente il software prodotto va installato e messo in esercizio.

Testing: Ne viene verificato il corretto funzionamento in tutti quei casi che si possono presentare durante il suo uso.Manutenzione: Equivale ad un aggiornamento periodico per correggere eventuali errori e per migliorarne le prestazioni

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Cos’è InternetCos’è Internet

Internet è l'unione di migliaia di reti collegate da un insieme comune di protocolli tecnici che consentono agli utenti di ciascuna rete di comunicare o di utilizzare i servizi situati su una qualsiasi delle reti componenti. I protocolli sono chiamati TCP/IP.

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Cos’è InternetCos’è Internet

Gli scenari

• IN AMBITO SOCIALE

• IN AMBITO COMMERCIALE

• IN AMBITO POLITICO AMMINISTRATIVO

- semplificazione dei rapporti interpersonali- divulgazione di articoli e lavori in genere- altre operazioni in modalità interattiva- settore occupazione

- new economy- commercio in rete

- documento elettronico- espletamento di adempimenti burocratici- certificazione

• IN AMBITO GIURIDICO- grande quantità di materiale informativo- il documento elettronico e la firma digitale

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Cos’è InternetCos’è Internet

• I LATI NEGATIVI

- l’uso distorto della rete- mancanza di regole ben definite- problemi di democrazia

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Lezione 1.1Lezione 1.1 Alcune definizioniAlcune definizioni

Rete localeIl termine Rete locale (Local Area Network) Identifica un collegamento tra sistemi dislocati in un’area territoriale contenuta e privata, quale un Ufficio o un edificio.

Rete GeograficaEssa identifica un collegamento tra sistemidislocati in vaste aree territoriali separate daaree pubbliche, come nazioni diverse.

Rete MetropolitanaEssa identifica un collegamento tra sistemi dislocati in vaste aree territoriali separate da aree pubbliche, come nazioni diverse.

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Rete locale (LAN)Rete locale (LAN)

Risorsa condivisa

Mod. 1 ecdlMod. 1 ecdl

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Rete Metropolitana (MAN)Rete Metropolitana (MAN)

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Rete Geografica Rete Geografica (WAN)(WAN)

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