ALESSANDRO BOLOGNINI

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OPERE DI ALESSANDRO BOLOGNINI

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“Esiste un luogo ed esiste un tempo in cui insorga

l’Eroe Distruzionista che è chiunque e, al tempo stesso,

colui che spazzi via il marcio di questo mondo

riconducendo l’uomo alla sua natura animale

al fine di migliorare lo spazio che siamo”

AlessAndro BologniniAlessAndro Bolognini oPereoPere

CopertinaCat.Bolognini_2013_CORRETTA.indd 1 27/03/13 17.38

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Alessandro Bolognini

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Per contattare Alessandro [email protected]

Fotografie: Agenzia Fotocinematografica UNITRE, Prof. Luigi BalestrieriRedazione, grafica e stampa: Le Roy s.r.l.

EDIZIONI GALLERIA PACE - MILANO

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Il Movimento del DISTRUZIONISMO PURIFICATORIO ha l’obiettivo di annientare tutto ciò che c’è di superfluo e falso a questo mondo e che vincola l’uomo ad uno stato di decadenza di fronte alla realtà, così da creare – a caro prezzo per chi ha peccato di troppa indulgenza verso se stes-so – un mondo nuovo e più puro. Il Distruzionismo preserva quegli aspetti della realtà che non danneggiano l’individuo illudendo il suo pensiero e convincendolo della verità d’una menzogna. Gli uomini hanno sbagliato con determinate scelte in alcuni momenti perché non in grado di prevedere le conseguenze delle proprie azioni poiché troppo volevano non avendo nulla. Saremo noi – abitanti del nostro tempo – in grado di farlo? È quindi compito dell’uomo del III millennio eliminare i frutti marci di queste scelte che non si ripercuotono solo su di esso ma anche sulla realtà sociale a cui tutti apparteniamo e che finchè non reagirà rimarrà solo vittima di se stessa, inebetita ed autolesionista perchè passiva di fronte a questo scempio: la corruzione che dege-nera in crisi, lo sfruttamento e il degrado degli spazi che abitiamo, i Credi di falsità spacciati per verità assolute, lo stato di Paura regnante anestetizzato da sedativi che ormai prendiamo per abitudine senza neanche accorgercene, un bombardamento ed un indottrinamento mediatico dall’infanzia sono solo alcune delle scintille che hanno fatto ardere il focus irae dell’uomo che all’alba del terzo millennio deve compiere una scelta: essere uomo o essere animale. Essere uomini significa vivere il proprio Tempo agendo in linea con la morale comune e cercando quindi un accomodamento forzato; per un uomo essere animale, pur preservando la nobiltà di specie che lo identifica come in grado di sottomettere l’elemento naturale senza venirne plagiato e reso succube, significa abbandonarsi alla consapevolezza delle proprie origini, cedendo agli istinti na-turali e primordiali che spingono irrimediabilmente quest’ultimo a combattere per ciò che vuole ed in cui crede al fine di migliorare il mondo che è. Ciò che si deve distruggere è solo ciò che nuoce all’uomo poiché gli impedisce di progredire verso tale mondo migliore, più puro.

In questa prospettiva l’uomo del III millennio deve:

• Abbattere i falsi Credi riconvertendo le dimore dell’Illusione Massima a spazi per il bene e l’interesse di tutti;

• Distruggere l’illusoria speranza di una qualsiasi forma di vita ultraterrena;

MANIFESTO del

DISTRUZIONISMO PURIFICATORIOa cura di Alessandro Bolognini

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• Considerare la realtà concreta come frutto dell’incidenza tra Tempo e Spazio, consapevole che è quest’ultima a stimolare il Caos primordiale da cui siamo generati, come gli altri nostri simili animali, la Natura e l’Universo che abita un Tempo infinito. L’uguaglianza spaziotempo (tempo = spazio) è possibile grazie ad una metamorfosi continua dello spazio secondo un rit-mo inarrestabile di nascita e morte; questa metamorfosi è dunque generata da una continua sovrapposizione di uno Spazio Nuovo su uno Vecchio e osservabile nel deterioramento, nella crescita e nello spostamento materiale che vanno a modificare lo spazio concreto che siamo e abitiamo in un certo Tempo creando la realtà che è una coincidenza come i momenti che costituiscono la vita;

• Non cedere persistentemente alle Illusioni in quanto anestetici della mente che uccidono e non sottoporre il proprio corpo ad abusi psicofisici autolesionisti indotti dalla società ma-nifestando attivamente il degrado di un’epoca che vive schiava di illusioni concrete quali tabacco,alcol, droghe, sesso, musica, voglia smodata di cibo e di Illusioni come sono: la divi-nità perchè siamo fondamentalmente soli nell’universo, l’amore allorchè inappagante perchè chi ama non può essere non amato, la fatica perchè credere è potere nell’immediato , la me-dicina e lo sport perchè siamo mortali e irrimediabilmente s’invecchierà e morirà, i figli come continuità o sostituzione del nostro essere o non essere perchè gli influssi sociali – i Media, il Cinema, l’ambiente che si abita – determinano una metamorfosi continua dell’essere umano;

• Saper peccare di curiositas quale attitudine assai feconda di ampliamento della propria cono-scenza, capendo come ciò che si sa sia di reale vantaggio a se stesso;

• Non cedere alla vana illusione che le abitudini della vita siano ciò che la vita stessa ha di meglio da offrire perchè essa è in realtà continua ricerca di piaceri e situazioni nuove e diverse tutte finalizzate a migliorarsi;

• Accettare la natura distruttiva dell’evoluzione che prevede l’annientamento delle realtà fuor-vianti dalla vera natura delle cose, memori che venire a conoscenza della realtà, per quello che è, vale più del benessere nella vita d’ogni uomo;

• Agire a discapito della morale comune che è corrotta da una società che ingabbia il pensiero umano e che indottrina con anestetici fin dalla giovane età, consapevoli che le persone si drogano e credono in un dio per Paura della propria e comune realtà, manifestando attivamen-

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te la debolezza che è, in quest’epoca, ogni giorno più forte e che va combattuta allo stremo per evolvere realmente fino ad essere animali illuminati perchè, provvisti di raziocinio, siamo tornati ad essere ciò che eravamo;

• Sviscerare il cancro del profitto al fine di annientare le lobbies nell’era della crisi che altri-menti andrà irrimediabilmente avanti alternandosi alla guerra che è l’unica cura dei popoli affamati e ingordi;

• Capire che la grande verità (cioè l’idea falsa che esista un dio) è, in realtà, la più grande menzogna in questo mondo di corruzione in cui siamo abituati a credere a ciò a cui l’ordine costituito, che deve essere combattuto, vuol farci credere;

• Sfruttare il terror mortis legittimamente ed inconsciamente proprio d’ogni uomo come uno stimolo ad agire nell’immediato senza lasciar fuggire via il proprio tempo, senza cedere alla vana illusione che lavoro, sesso e divertimento siano le uniche tre ambizioni che ogni uomo o donna debba avere ed in cui ogni donna o uomo debba investire;

• Abbattere – con forza dove e quando necessario – tutto ciò che ci danneggia nel corpo e nel pensiero privando quest’ultimo delle capacità cognitive razionali di cui tutti, all’alba del nuovo millenio, siamo portatori sani così come lo siamo di sofferenza, di insoddisfazione, ricordando di sfruttare questi stati emotivi dell’essere come energizzante della mente al fine di stimolare i ragionamenti e senza dover cedere alle illusioni concrete;

• Schierarsi a favore del disarmo atomico perchè nessuno può prevedere le conseguenze auto-distruttive ed inevitabili del Progresso;

• Ragionare senza lasciarsi distrarre dai pensieri che corrompono la mente umana e privano l’uomo stesso della sua capacità ad agire, rendendolo passivo nei confronti del reale;

• Credere che esista la realtà concreta oggettiva che contiene anche il nostro corpo e – oltre la sottile linea vitale su cui l’uomo stesso è in equilibrio dalla nascita (realtà soggettiva di lega-me) – esclusivamente l’universo della mente costituito da ricordo, pensiero e ragionamento che messi in rapporto creano una maggioranza 2 a 1 che assume connotazioni costruttive o distruttive nell’individuo spingendolo o meno ad agire sul piano della realtà concreta;

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• Essere capace di trasformare i propri difetti in pregi, sfruttando la disabilità reale o emotiva come un incentivo ad agire diversamente da prima, donatoci dalla Fortuna;

• Accettare gli attimi di presa di coscienza nei confronti della realtà come opportunità e non come un fantasma da fuggire, consapevoli di dover ampliare il proprio focus (la propria vi-sione) al fine di sbloccare il proprio potenziale e, attraverso l’esperienza pratica, scoprire il proprio potere (capacità);

• Accettare che la perfezione non sia raggiungibile ma allo stesso tempo considerare il perfe-zionamento di sè e dello spazio che si abita come una realtà auspicabilmente perseguibile al fine di migliorare l’Insieme;

• Considerare come unica cosa sacra a questo mondo i ricordi: dimora dei morti e di ciò che siamo stati;

• Vivere lo “spaccamento vitale”, che consiste nel vivere ai limiti della propria condizione e cioè da signori nella putredine e da poveri ricercando il perfezionamento di sé, al fine di conoscere globalmente la realtà che ci circonda per meglio comprenderla e, di conseguenza, in un se-condo momento, reagire ad essa riappropriandosi del proprio essere animale;

• Aver coscienza di non essere null’altro più che polvere nell’universo e, consapevoli di ciò, agire a discapito delle conseguenze per il proprio interesse e a seconda dello stato d’animo in quel momento, senza vivere nell’ansia del futuro o in paranoia per il passato memori del quam minimum credula postero, perché esiste solo ed unicamente il presente;

• Capire che la conoscenza pura deriva dalla negazione della conoscenza e che si può manife-stare solo attraverso la sperimentazione pratica di ogni singolo individuo attraverso il rapporto dello stesso con il mondo che abita al fine di migliorare se stessi e quindi l’Insieme;

• Aver coscienza che ogni individuo è nulla, è generato dalla crasi tra Spazio e Tempo ed è ciò a cui si rapporta;

• Pensare in funzione delle conseguenze e restare sempre attenti alle caratteristiche dell’ogget-to pensato;

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• Tenere costantemente presente i propri obiettivi, senza lasciarsi travolgere dalle difficoltà quotidiane, perseguendo a seconda delle proprie capacità e possibilità la ricerca del perfezio-namento di sè, adattandola al proprio spaziotempo al fine di plasmarlo e di creare il migliore dei mondi d’abitare, rincorrendo quello che è il sogno collettivo dell’Utopia e che rifugge dal mondo che abitiamo poichè troppo corrotto, degradato e schiavo delle Illusioni;

• Capire che ogni essere umano in quanto tale riconosce solo a livello inconscio la propria natu-ra creativa mentre l’artista compie un passo in più perchè riconosce consciamente e manife-sta la propria natura creativa superando il limite che pone l’uomo nella condizione necessaria di dover proiettare se stesso al di fuori di sè creando un dio falsificatore della realtà;

• Accettare il caso o Fortuna come una variabile determinata dalla varietà spaziotemporale (ge-nerata dalla metamorfosi continua e inarrestabile dell’universo) di fronte a cui siamo posti in quanto esseri viventi;

• Vivere stoicamente sopportando il dolore, fruendo “epicureamente” dei piaceri che la Fortuna ci offre al tavolo da gioco che è la vita;

• Sapere valutare obiettivamente personaggi e rivoluzioni della Storia prendendo da esse ciò che hanno di meglio da offrire per andare a creare un Ordine Nuovo per i posteri che potran-no finalmente godersi un tempo di benessere reale grazie a chi mosse una rivoluzione di pensiero agli inizi del millennio smettendo di fuggire l’Utopia e plasmando la realtà secondo l’interesse di tutti;

• Sacrificarsi per il movimento.

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Alessandro Bolognini è un vero innovatore dell’arte contemporanea del terzo millennio, nono-

stante la sua giovane età stupisce per la sua sconfinata immaginazione. Le sue opere, prevalen-

temente sculture, realizzate con materiali poveri e di semplice recupero: fili di ferro, chiodi, tappi,

legni, manichini, lanciano precisi messaggi ideologici, che protestano e denunciano una realtà

ostile all’ artista. Come nell’Art Brut e nell’Informale Bolognini esalta le profondità primordiali

dell’uomo considerandole l’unica via per purificarsi da questa società illusa e corrotta, è un desi-

derio di ritorno all’origine. Attinge da fonti della cultura classica mitologica, pop, cinematografica

(le sue sculture sembrano prototipi ideati per una sceneggiatura di Tim Burton) per arrivare ad

un linguaggio ideologico di protesta verso una degenerazione sociale rappresentata dal vizio,

dall’uso di droghe e alcool; è altresì un’ accusa all’istituzione ecclesiastica i cui Credo di falsità

vengono spacciati per verità assolute. Bolognini riesce a materializzare i propri sentimenti, che

scrive nero su bianco nel “Manifesto del distruzionismo purificatorio” e a spingersi oltre l’acca-

demico dell’arte trovando una dimensione tutta sua. Le fantasiose sculture di Alessandro mi

hanno rimandato al “Il sonno della ragione genera mostri”, titolo di un’acquaforte di Goya, il qua-

le andava a criticare la morale dell’epoca in chiave allegorica, umoristica e satirica. Oggi come

ieri l’arte si fa portavoce di denuncia sociale.

Presentazionea cura di Giorgio Grasso

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La produzione artistica di Alessandro Bolognini si lega indissolubilmente al Manifesto del Distru-

zionismo Purificatorio da lui stesso redatto nel giugno 2012 e progressivamente integrato con

nuove indicazioni. Questo, programmatico e rigoroso, parte dalla considerazione di un’umanità

decadente, inebetita e autolesionista, per la quale è tuttavia possibile ottenere un riscatto.

L’arte, per Bolognini, è la personale via per un ordine nuovo: individuate pulsioni e mete di illu-

sorie ricerche, l’artista assume un ruolo che vuol essere purificatorio: la messa in scena delle

sue narrazioni non comunica il dramma o la commedia della vita umana, bensì la proiezione di

stati mentali e fisici: oggetto di analisi sono infatti gli stereotipi umani, le illusioni e le ideologie.

L’approccio sociologico è evidente nel filone di ricerca delle Teste di Legno: qui lo stereotipo,

quale meccanismo di conoscenza, interpretazione e difesa dall’altro, è indagato con fare gioco-

so partendo dal dato personale per poi abbracciare un’umanità composta da tipi fisiognomici,

attraverso un figurativismo contemporaneo caratterizzato da immagini parzialmente toonizzate,

accostabili ai memes ed emoticon dei social network e della comunicazione digitale.

Altre figure si ergono solitarie, ben strette in giri di fil di ferro e chiodi; il materiale che le com-

pone è l’essenza stessa, antropomorfizzata, delle succitate; altre volte i personaggi di Bolognini

sono attori di una narrazione che si svolge entro scenari memori del cinema d’animazione di

Tim Burton. Molte opere, infatti, si sviluppano a partire da un sostegno di base in composizioni

miste con altezze e volumi dislocati entro la piattaforma: nascono piccole scenografie di urbana

familiarità, abituale degrado. Lacerti di oggetti di consumo, per sineddoche, divengono da parte

a tutto, come il pezzo di lattina che diventa un cestino per rifiuti in una tavola scenica che de-

scrive un interno. Composta da oggetti residuali, personali, contestuali, questa poetica del quo-

tidiano, unita al linguaggio antropomorfo ed essenziale, è la chiave di comprensione di un’arte

incentrata sulla disillusione e sulla constatazione della condizione umana.

La ricerca artistica di Alessandro Bolognini, iniziata con la stesura del Manifesto, si arricchisce,

nell’ultimo periodo di produzione, del rapporto tra arte e psicologia: ambito di interesse dell’arti-

Alessandro Bolognini

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sta per la comprensione dei meccanismi sociali e psicologici, diventa l’occasione per formulare

un vocabolario di stati fisici e mentali, di situazioni narrative legate a temi quali la paura e il disa-

gio, la morte, lo stato liberatorio che deriva dalla presa di coscienza, e la verità, scardinata e an-

nullata dalla feroce critica alle ideologie sociali, politiche e religiose. L’aspetto purificatorio delle

sue opere, lontane dal provocare il solo godimento estetico, si collega ad una funzione sociale

dell’arte: Alessandro Bolognini, consapevole della forza taumaturgica di quest’ultima e dell’im-

portanza del periodo di formazione dell’individuo, approfondisce lo studio delle tavole proiettive

utilizzate in psicologia e nella psicometria per individuare elementi di disagio particolarmente

(ma non esclusivamente) in età scolare. Il risultato di tale ricerca colpisce per la pregnanza di

simboli nascosti in ermetiche narrazioni dettagliate di particolari che veicolano stati personali

ma anche la volontà dell’artista di raccontare a volo d’aquila il panorama di segnali di degrada-

zione, disagio e paura. Forte il desiderio di comunicare così come l’intenzione maieutica insita

in molti lavori; lodevole l’ironia disincantata che, come occhio sicuro, sa cogliere lo storto, l’as-

surdo e il vano dell’esistenza; chiara l’intenzione di Alessandro Bolognini di non promettere agli

osservatori effimere isole felici di godimento estetico ma un onesto, nuovo punto di partenza.

Sara Alessandrello

Critica d’arte indipendente

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Le opere

Pittura

Alessandro Bolognini

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AD DEUM 70 X 80 acrilico, tecnica mista su tela

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CAMPAGNA 120 X 60 legno, metallo, bomboletta

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LA CITTà 150 X 40 legno, acrilico

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DIVIETO DI CACCIA 160 X 70 legno, metallo, gomma, bomboletta

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DIABOLO ASTAROTH 70 X 80 smalto ad acqua, acrilico, bomboletta

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DONNA DI FANTE 150 X 250 acrilico, plastica,tecnica mista su tela

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ECCITAZIONE 50 X 70 acrilico, polistirolo, plastica

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EXURGI ANTICRISTHUM 195 X 70 legno, acrilico, metallo, carta

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IL TERZO OCCHIO 60 X 80 acrilico, bomboletta, foglie d’oro

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INCONTRO NOTTURNO 110 X 80 acrilico, bomboletta, tecnica mista su foglio di cartone

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INCUBUS 80 X 60 smalto ad acqua, bomboletta

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LA BALLERINA 50 X 60 smalto ad acqua, bomboletta, tecnica mista su tela

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LA CRISI 65X 85 acrilico, tecnica mista su tela

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LA CITTà OLTRE LA SOGLIA 70 X 80 acrilico, tecnica mista su tela

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LA DISATTESA 140 X 130 X 25 acrlico, plastica, metallo, legno, tecnica mista su cartone

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LA LETTERA 95 X 70 acrilico, polistirolo

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LA PESCA FORTUNATA 70 X 80 acrilico

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LA SALITA 50 X 60 acrilico, inchiostro

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LA TAVOLA 85 X 100 smalto ad acqua, tecnica mista su tela

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L’AMORE NEL TEMPO 150 X 100 acrilico con bomboletta

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L’AMORE 100 X 80 acrilico con bomboletta

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L’HYDRA A CINQUE TESTE 100 X 70 acrilico, bomboletta

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L’INCONTRO D’AMORE 130 X 80 acrilico su cartone

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L’INCONTRO 90 X 80 acrilico, legno, metallo

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LUNATIKS 60 X 50 acrilico, smalto ad acqua

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LO SCONTRO CON HYDRA 150 X 100 acrilico

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NDS 60 X 80 tecnica mista su tela

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NUDISTI 110 X 90 colore ad olio, acrilico

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SETTIMO INCONTRO 100 X 150 acrilico, smalto ad acqua,bomboletta

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THE ROCKER 70 X 100 acrilico

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DIABOLO AND AMERICA V.S. ALIENS 100 X 150 acrilico

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VISIONE AMOROSA 2 80 X 90 acrilico

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VISIONE D’AMORE 70 X 80 acrilico

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SENZA VIA D’USCITA 50 x 60 polistirolo, acrilico, metallo

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LA CADUTA 170 X 130 acrilico,bomboletta, indelebile, tessuto

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IDENTITà 55 X 65 smalto ad acqua, acrilico, bomboletta

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Le opere

Scultura

Alessandro Bolognini

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ABUSO DI BIBITE 130 X 55 metallo, polistirolo, vetro, fil di ferro

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ABUSO DI REDBULL 55 X 100 metallo, polistirolo, fil di ferro

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BABBO NATALE 125 X 70 metallo, filo zincato, plastica, tessuto

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BASEBALL PLAYER 125 X 70 metallo, plastica , filo zincato

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CAFFè DI LONDRA 55 X 90 metallo, fil di ferro

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CAMBIA FACCIA ALCOLICO 40 legno, metallo

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AVARIZIA 55 X 40 X 70 legno, sughero, metallo, indelebile, acrilico

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CASE ACIDO 70 X 55 X 40 legno, acrilico, plastica

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LA BAND 70 X 40 X 55 legno, acrilico, metallo

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LA ROSA ROSSA 70 x 50 X 40 legno, acrilico, plastica

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COGITATIO 55 X 70 X 40 legno, acrilico

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HYDRA 125 X 70 legno, acrilico, metallo, polistirolo

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IL GENIO 55 X 70 X 40 legno, acrilico, metallo, plastica

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AMOR NASCENTE 55 X 70 X 40 legno, acrilico, indelebile

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IL TEATRINO FANTASTICO 70 X 45 legno, indelebile, plastica

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PALESTRA PROFESSIONALE IN RISPOSTA ALLA CRISI 55x 80 X 40 legno, plastica, acrilico

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CATTIVE INTENZIONI MASCHERATE 80 legno, metallo

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CINEFILO 55 legno, metallo, plastica

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DOC 70 legno, metallo, plastica

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EROI NO MEN 185 X 60 metallo, tessuto, materiale di recupero, vetro

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ENERGIA CANALIZZATA 30 X 25 legno, metallo, marmo smalto ad acqua

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ESAME DI COSCIENZA 55 X 75 metallo, plastica, fil di ferro, argento

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LA SERPE DELL’EDEN 150 X 175 legno, plastica, acrilico, fil di ferro

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LA TRIADE 150 X 100 tessuto, legno, plastica

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L’EROE DISTRUZIONISTA 70 X 115 legno, plastica, filo zincato

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MACRODIPENDENZA 85 X 55 plastica, metallo, filo zincato

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MARTE 55 x 80 legno, polistirolo, plastica, metallo

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MARTE 2 55 X 85 polistirolo, metallo, filo zincato

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FAMIGLIA 60 X 85 legno, metallo

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FROG JUICE 35 X 30 legno, vetro

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CLOCHARD 160 X 50 metallo, tessuto, materiale di recupero

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COLOSSO 80 legno, metallo, plastica

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CORREZIONE ESISTENZIALE 50 X 65 legno, metallo, plastica, acrilico

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CRONO 80 X 80 sasso, polistirolo, metallo

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DIABOLO SEPHIROT 125 X 70 metallo, plastica, filo zincato

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DIABOLO 70 X 80 metallo, fil di ferro, polistirolo

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DIPENDENZA ALCOLICA 130 X 45 metallo, tessuto, vetro, materiale di recupero

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IDEA IMPRIGIONATA DALLA GABBIA SOCIALE 37 X 25 legno, metallo, fil di ferro, stoffa, vetro

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IL CORVO 130 X 70 legno, metallo, filo zincato, plastica

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IL POMPIERE 130 X 70 legno, metallo, plastica, filo zincato

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IL RABDOMANTE 130X 70 legno, metallo, plastica, filo zincato

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LA CRISI UNIVERSITARIA 55 X 80 plastica, carta

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LA COSTRIZIONE DEL FUMO 60 X 110 legno, polistirolo, fil di ferro, materiale di recupero

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MASCHERAPRETE II 130 X 70 legno, metallo, plastica, polistirolo, vetro, filo zincato

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MORTIMER SIGNORE MALAVITOSO DELLA STRADA 85 X 70 legno, metallo, plastica, materiale di recupero, filo zincato

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MR. EXPO 125 X 70 legno, metallo, plastica, filo zincato

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NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO 50 X 30 polistirolo, legno , metallo

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PIACERE CANCEROGENO 60 X 110 plastica, foglie d’oro, cartone

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PRODOTTO COCA COLA 45 vetro

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RACCOGLICOTONE AL PATIBOLO 55 X 90 legno metallo, polistirolo, fil di ferro, materiale di recupero

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SALTO NEL MONDO 75 X 65 legno, metallo, acrilico

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SALVADOR DALì 55 legno, metallo

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SUONATORE DI TROMBA 70 X 125 legno, plastica, filo zincato, metallo

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THE PING PONG PLAYER 70 X 120 legno, plastica, fil di ferro

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UOMO DI PANGEA 20 X 15 legno, fil di ferro

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Indice delle opere

AD DEUM pagina 14CAMPAGNA 15LA CITTà 16DIVIETO DI CACCIA 17DIABOLO ASTAROTH 18DONNA DI FANTE 19ECCITAZIONE 20EXURGI ANTICRISTHUM 21IL TERZO OCCHIO 22INCONTRO NOTTURNO 23INCUBUS 24LA BALLERINA 25LA CRISI 26LA CITTà OLTRE LA SOGLIA 27LA DISATTESA 28LA LETTERA 29LA PESCA FORTUNATA 30 LA SALITA 31LA TAVOLA 32L’AMORE NEL TEMPO 33L’AMORE 34L’HYDRA A CINQUE TESTE 35L’INCONTRO D’AMORE 36L’INCONTRO 37LUNATIKS 38LO SCONTRO CON HYDRA 39NDS 40NUDISTI 41SETTIMO INCONTRO 42THE ROCKER 43DIABOLO AND AMERICA V.S. ALIENS 44

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VISIONE AMOROSA 2 45VISIONE D’AMORE 46 SENZA VIA D’USCITA 47LA CADUTA 48IDENTITà 49ABUSO DI BIBITE 52ABUSO DI REDBULL 53ABBO NATALE 54BASEBALL PLAYER 55CAFFè DI LONDRA 56CAMBIA FACCIA ALCOLICO 57AVARIZIA 58BCASE ACIDO 59LA BAND 60LA ROSA ROSSA 61COGITATIO 62HYDRA 63IL GENIO 64AMOR NASCENTE 65IL TEATRINO FANTASTICO 66PALESTRA PROFESSIONALE IN RISPOSTA ALLA CRISI 67CATTIVE INTENZIONI MASCHERATE 68CINEFILO 69DOC 70EROI NO MEN 71ENERGIA CANALIZZATA 72ESAME DI COSCIENZA 73LA SERPE DELL’EDEN 74LA TRIADE 75L’EROE DISTRUZIONISTA 76

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MACRODIPENDENZA 77MARTE 78MARTE 2 79FAMIGLIA 80FROG JUICE 81CLOCHARD 82COLOSSO 83CORREZIONE ESISTENZIALE 84CRONO 85DIABOLO SEPHIROT 86DIABOLO 87DIPENDENZA ALCOLICA 88IDEA IMPRIGIONATA DALLA GABBIA SOCIALE 89IL CORVO 90IL POMPIERE 91IL RABDOMANTE 92LA CRISI UNIVERSITARIA 93LA COSTRIZIONE DEL FUMO 94MASCHERAPRETE II 95MORTIMER SIGNORE MALAVITOSO DELLA STRADA 96MR. EXPO 97NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO 98PIACERE CANCEROGENO 99PRODOTTO COCA COLA 100RACCOGLICOTONE AL PATIBOLO 101SALTO NEL MONDO 102SALVADOR DALì 103SUONATORE DI TROMBA 104THE PING PONG PLAYER 105UOMO DI PANGEA 106

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“Si abbattano i ponti del progresso e su quel cumulo di macerie germinerà l’ordine nuovo”

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“Noi siamo spazio e tempo”

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Alessandro BologniniBiografia

Alessandro Bolognini nasce a Novara il 13 luglio 1991. Frequenta il liceo Classico e si diploma all’età di diciassette anni. Contestualmente fonda l’associazione culturale NDS che si occupa di promuove-re eventi sul territorio e collabora con l’Unitre Teatro Attivo occupandosi della promozione e del mar-keting di manifestazioni culturali. All’età di sedici anni inizia la sua attività introspettiva che lo orienta prima alla scrittura ed in seguito anche alla produzione artistica basata sulla realizzazione di quadri e sculture caratterizzati dalla rilevante componente innovativa e da una spiccata sensibilità artistica.Le sue opere sono state ospitate in importanti gallerie d’arte tra le quali si segnalano:- Galleria “Il Salotto” di Bergamo (2009);- Galleria “Il Torrazzo” di Cremona (2010);- Galleria “Città di Reggio” di Reggio Calabria (2011);- Galleria “Arte e Cultura” di Milano (2012);- Galleria “Museo di Asiago” di Vicenza (2012);- Galleria “Pace” di Milano (2012).