Alchemia Astrologica - Cap. 6

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Sergio Molinari: L’Astrologia dei Nuovi Tempi 6. L'Alchemia del macro- e micro-cosmo L'uomo nella sua attività vitale, nella sua fisiologia spirituale, è un essere tripartito. Nella organizzazione della testa e dei nervi si svolge l'attività animica della rappresentazione e del pensiero, in quella mediana del tronco, ove hanno sede i ritmi vitali del respiro e della circolazione del sangue, si svolge l'attività del sentimento, in quella delle membra e del ricambio si attiva la volontà. La coscienza comune, quella desta in cui solitamente viviamo la nostra vita di veglia, è espressione della organizzazione della testa. Tuttavia, solo l'uomo della testa vive sulla Terra; l'uomo del torace e del cuore vive nell'ambiente circostante la Terra, l'uomo delle membra e del ricambio vive molto più lontano, nel cosmo stellare 1 . Il corpo fisico, quello studiato dall'attuale anatomia, è privo di attività proprie ma è il teatro ove si svolgono le attività di altri tre corpi sovrasensibili: il corpo eterico, il corpo astrale ed il corpo dell'io. Privato di questi tre corpi con la morte, il corpo fisico rivela la sua intima natura nel cadavere, che è soggetto alla forze di distruzione proprie della Terra. L'io umano, così come l'uomo è fra nascita e morte, è corporalmente legato a quello che chiamiamo addome, cioè alla bassa corporeità umana soggetta al sonno anche in stato di veglia. Ciò che dell'io ci giunge a coscienza è un'immagine riflessa, una rappresentazione speculare proiettata nella testa, in quanto l'io dorme di continuo 2 . Il corpo astrale lo troviamo legato al petto umano, per quanto 1 Rudolf Steiner. La Storia alla Luce dell'Antroposofia. Ed. Antroposofica, Milano 1982. p. 15. 2 l'incoscienza dell'io, prevalentemente legato all'organizzazione del metabolismo connesso alle membra motrici, è dovuta al fatto che in questo distretto fisiologico il corpo eterico è tutto immerso nella materia organica e, nella vita di veglia, porta con sé il corpo astrale. L'anima, quindi, si fonde integralmente col corpo in maniera da consentire il movimento. L'io si isola da questa fusione nei muscoli scheletrici, riflettendosi nella rappresentazione conscia solo preventivamente alla piccola quota dei movimenti espressamente volontari, immaginandoli nell'eterico della testa, ma deve cadere nel sonno all'atto del movimento, in quanto opera esso stesso nella sua pura natura spirituale non potendosi riflettere nell'astrale né nell’eterico. Alla fine può percepire il movimento come memoria del movimento. Mancando tale riflessione, tutti i movimenti involontari dell'apparato muscolo-scheletrico passano inconsci. La volontarietà del movimento è legata al coinvolgimento del pensiero che è l’unica sede dove si esprime la libertà dell’uomo. La postura, che in genere è completamente inconsapevole, richiede il lavoro di decine di muscoli scheletrici mossi dall’io in totale autonomia dal pensiero, da quell’io che come entità spirituale ha vissuto le vite terrene precedenti e le fasi nel mondo super-sensibile, che è per la maggior parte ancora diretta emanazione delle Gerarchie e che sa a gradi variabili come organizzare un meccanismo complesso quale il corpo fisico umano. Un io normalmente inconoscibile in quanto noi dormiamo nell’io ma che affiora a sprazzi nella coscienza desta come spettatore del fluire delle rappresentazioni del mondo esterno nella testa eterica. Nella vita della volontà cosciente, proprio perché ci sradichiamo dalla vita macrocosmica, possiamo sperimentare l'io che agisce. Nella organizzazione mediana, che comprende anche l'attività cardiaca e circolatoria, il sistema ghiandolare e la muscolatura liscia, l'astrale è più lassamente legato all'organico e l'io può rispecchiarvisi, vivendo come in uno stato sognante che è poi la vita di sentimento. In genere, si pensa di sentire col cuore, ma si sente in realtà anche coi polmoni e con la pancia. In questo distretto, l’io non opera direttamente ma attraverso il corpo astrale con cui siamo strettamente aderenti alla vita macrocosmica ed ai suoi ritmi, alle influenze planetarie nel loro rapporto con lo zodiaco. E' qui che la potenza delle Intelligenze cosmiche trova il suo presidio a difesa

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  • Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi

    6. L'Alchemia del macro- e micro-cosmo

    L'uomo nella sua attivit vitale, nella sua fisiologia spirituale, un essere tripartito. Nella organizzazione della testa e dei nervi si svolge l'attivit animica della rappresentazione e del pensiero, in quella mediana del tronco, ove hanno sede i ritmi vitali del respiro e della circolazione del sangue, si svolge l'attivit del sentimento, in quella delle membra e del ricambio si attiva la volont. La coscienza comune, quella desta in cui solitamente viviamo la nostra vita di veglia, espressione della organizzazione della testa. Tuttavia, solo l'uomo della testa vive sulla Terra; l'uomo del torace e del cuore vive nell'ambiente circostante la Terra, l'uomo delle membra e del ricambio vive molto pi lontano, nel cosmo stellare1. Il corpo fisico, quello studiato dall'attuale anatomia, privo di attivit proprie ma il teatro ove si svolgono le attivit di altri tre corpi sovrasensibili: il corpo eterico, il corpo astrale ed il corpo dell'io. Privato di questi tre corpi con la morte, il corpo fisico rivela la sua intima natura nel cadavere, che soggetto alla forze di distruzione proprie della Terra. L'io umano, cos come l'uomo fra nascita e morte, corporalmente legato a quello che chiamiamo addome, cio alla bassa corporeit umana soggetta al sonno anche in stato di veglia. Ci che dell'io ci giunge a coscienza un'immagine riflessa, una rappresentazione speculare proiettata nella testa, in quanto l'io dorme di continuo2. Il corpo astrale lo troviamo legato al petto umano, per quanto

    1 Rudolf Steiner. La Storia alla Luce dell'Antroposofia. Ed. Antroposofica, Milano 1982. p.

    15. 2 l'incoscienza dell'io, prevalentemente legato all'organizzazione del metabolismo connesso

    alle membra motrici, dovuta al fatto che in questo distretto fisiologico il corpo eterico tutto immerso nella materia organica e, nella vita di veglia, porta con s il corpo astrale. L'anima, quindi, si fonde integralmente col corpo in maniera da consentire il movimento. L'io si isola da questa fusione nei muscoli scheletrici, riflettendosi nella rappresentazione conscia solo preventivamente alla piccola quota dei movimenti espressamente volontari, immaginandoli nell'eterico della testa, ma deve cadere nel sonno all'atto del movimento, in quanto opera esso stesso nella sua pura natura spirituale non potendosi riflettere n nell'astrale n nelleterico. Alla fine pu percepire il movimento come memoria del movimento. Mancando tale riflessione, tutti i movimenti involontari dell'apparato muscolo-scheletrico passano inconsci. La volontariet del movimento legata al coinvolgimento del pensiero che lunica sede dove si esprime la libert delluomo. La postura, che in genere completamente inconsapevole, richiede il lavoro di decine di muscoli scheletrici mossi dallio in totale autonomia dal pensiero, da quellio che come entit spirituale ha vissuto le vite terrene precedenti e le fasi nel mondo super-sensibile, che per la maggior parte ancora diretta emanazione delle Gerarchie e che sa a gradi variabili come organizzare un meccanismo complesso quale il corpo fisico umano. Un io normalmente inconoscibile in quanto noi dormiamo nellio ma che affiora a sprazzi nella coscienza desta come spettatore del fluire delle rappresentazioni del mondo esterno nella testa eterica. Nella vita della volont cosciente, proprio perch ci sradichiamo dalla vita macrocosmica, possiamo sperimentare l'io che agisce. Nella organizzazione mediana, che comprende anche l'attivit cardiaca e circolatoria, il sistema ghiandolare e la muscolatura liscia, l'astrale pi lassamente legato all'organico e l'io pu rispecchiarvisi, vivendo come in uno stato sognante che poi la vita di sentimento. In genere, si pensa di sentire col cuore, ma si sente in realt anche coi polmoni e con la pancia. In questo distretto, lio non opera direttamente ma attraverso il corpo astrale con cui siamo strettamente aderenti alla vita macrocosmica ed ai suoi ritmi, alle influenze planetarie nel loro rapporto con lo zodiaco. E' qui che la potenza delle Intelligenze cosmiche trova il suo presidio a difesa

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    riguarda gli strumenti attraverso i quali opera. Il corpo eterico legato con il capo, con la testa3. Il mondo spirituale, negato dagli scientisti moderni e relegato in un lontano mondo di fantasia da chi vi si oppone, in realt gi presente in noi con le attivit del corpo astrale e dell'io; con entrambi, sia da svegli sia che si dorma, siamo sempre nel mondo spirituale, davvero sempre nel mondo spirituale4. Nelle varie attivit umane operano i corpi sottili: ad esempio, nella rappresentazione operano il corpo eterico, quello astrale e l'io, nell'essere del sentimento il corpo astrale e l'io, nella vita di volont opera l'io5. I Segni zodiacali hanno un rapporto con le attivit animiche proprie delle tre organizzazioni umane che varia nel tempo in relazione alla Precessione. Nei tempi nuovi dobbiamo assegnare alla testa Pesci, Ariete, Toro e Gemelli, all'uomo ritmico Cancro, Leone, Capricorno e Acquario, alle membra Vergine, Bilancia, Scorpione e Sagittario6. Sotto l'influsso dei primi quattro Segni, che si trovano nel firmamento direttamente al di sopra della testa, e dei pianeti esterni Saturno e Giove, a cui sono legate la vita dei sensi e dei nervi, rispettivamente, la testa viene dotata di una vita morente, cos da avere come elemento animico un'esperienza d'immagine, di rappresentazione7. Nel momento in cui la materia muore polverizzandosi sotto il diretto influsso cosmico dato dai Segni superiori, si formano immagini dello spirito. La testa quella parte dell'uomo interamente sottoposta all'azione del macrocosmo e che risente della sua attivit di polverizzazione e di disseccamento della materia che porta alla sua morte: nella sua consistenza fisica, la testa si dissecca, si ossifica, si corneizza al massimo grado di modo che il corpo eterico possa fino ad un certo punto estraniarsene ed avere, nelle immagini, una libera vita eterica non congiunta al corpo fisico; nella sua attivit, la polverizzazione della materia porta all'insorgenza dello spirito, non nella sua essenza, ma come immagine e come immagine pu arrivare a coscienza. Tutto ci specchio dell'attivit cosmica di Saturno, che la sfera pi vicina alle stelle fisse e ai principi cosmici. Il macrocosmo spezza la materia per estrarne continuamente lo spirito. Le rappresentazioni, quindi, sono un'esperienza spirituale ma in immagini; le immaginazioni che sono frammiste alle rappresentazioni sono conservate dall'attivit di Giove e convogliate nella vitalit generale, arricchendola. I Segni opposti a quelli della testa, quelli a cui dobbiamo

    della Vita contro gli eccessi dell'individualit ancora immatura. E qui che interviene la mediazione tra leccesso di vita del polo delle membra e leccesso di morte del polo della testa. Nella testa, infatti, si muore continuamente, neutralizzando la materia, in maniera tale che anche l'eterico si pu in parte emancipare in essa e servire quale specchio del libero tessere dei pensieri, sperimentabili dall'io, con l'aiuto del corpo astrale. In questo la testa brucia nella sostanza del pensiero riflesso il cadavere dell'essere di pensiero che fummo nel periodo pre-natale. Per questo, nella testa bruciamo continuamente il nostro passato e ci strappiamo dal macrocosmo come attivit individuale.

    3 Rudolf Steiner. Metamorfosi Cosmiche e Umane. Ed. Antroposofica, Milano 2000. p. 75.

    4 ibidem

    5 Rudolf Steiner. Cosmosofia II. Ed. Antroposofica, Milano 2000. p. 105.

    6 ibidem, p. 103. In verit, questa una semplificazione dovuta alle ristrettezze degli ambiti

    di una conferenza. I Segni di confine operano attualmente in due distretti diversi. Quest'approssimazione pu essere riferita complessivamente all'Et dei Pesci in cui gli antichi Sentieri Sumeri di Enlil, Anu ed Ea corrispondono a quanto specificato da Steiner

    7 ibidem

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    attribuire l'uomo delle membra e del metabolismo, sono coperti dalla Terra e quindi sviluppano attivit che si sottraggono all'influsso macrocosmico, che non gli permettono di avvicinarsi8. Attraverso di essi giungiamo alla volont, al libero esplicarsi delle nostre attivit. Nelle membra siamo coperti dall'influsso diretto del macrocosmo e quindi ci sottraiamo all'indurimento, alla maturazione, per cui in questo distretto della nostra organizzazione che manteniamo il nostro germe, per le future incarnazioni. Nelle membra e nel ricambio lo spirito e l'anima si immergono integralmente nel corpo fisico in modo da operare attivamente, in questa parte dell'uomo abbiamo lo spirito nella sua essenza solo che la coscienza di questa attivit avvolta nel sonno profondo. In questo caso, il corpo, per equilibrare le forze sviluppate nella volont, respinge l'anima nell'inconsapevolezza del sonno, al fine di poter sempre trasmettere appieno la coscienza dell'io, comunque presente a livello inconscio9.

    In questo distretto notturno della nostra organizzazione operano i pianeti notturni di Venere, Mercurio e Luna. La vita di movimento dipendente dalla vita di Mercurio tanto quanto la vita del metabolismo lo dalla vita di Venere10. In termini moderni, a Venere affidato il catabolismo, cio la distruzione della sostanza organica nel ricambio, che oggi si dice produca energia, in termini occulti si direbbe luce. Il sacrificio delle carni, della sostanza, la sua combustione promossa da Venere serve a produrre luce ed amorevolmente conservarla, salvandola dalla dissipazione sotto forma di calore. Sono le forze di Mercurio a portare la luce dove si accumulano le tenebre e a permettere il movimento a qualsiasi livello. Ancora, troviamo, nella sapienza antica e nel suo sviluppo da parte dei veri alchimisti, ribadita la natura di Mercurio, quale lucifero. Dopo vari secoli l'alchemia sar considerata alla stregua di sciocca superstizione dalla scienza attuale che parler, dopo vaste ricerche della pi fine biochimica umana, di un circuito energetico della fisiologia umana, che si risolve a livello cellulare nella sintesi di ATP, la cui riconversione in energia permetter il movimento di ogni fibra muscolare. Ovviamente, non si fa menzione dell'intelligenza che muove un tale complicatissimo circuito, e si presume che delle molecole organiche riescano a trovare il modo di regolarsi da sole ed interagire da sole con la volont umana. Gli iniziati dei Misteri sapevano di tale circuito in quanto lo vivevano da dentro, ne avevano l'intuizione vivente e vivendolo trovavano le entit di Mercurio a regolarlo e dirigerlo collaborando con un'altra entit spirituale, che l'io umano. In questo senso,

    8 ibidem, p. 100

    9 ibidem, p. 113

    10 ibidem, p. 89. In queste conferenze di Steiner, i due pianeti sono chiamati in accordo al sistema copernicano, che la scienza attuale segue e che mette Mercurio come pianeta pi vicino al Sole. La tradizione e la sapienza esoterica millenaria sa che Venere ad essere pi vicino al Sole. In altre conferenze, proprio Steiner a chiarire senza dubbio questa realt spirituale. Del perch talvolta anche Steiner segua la denominazione moderna di Venere e Mercurio si tratter pi diffusamente nella sezione dedicata ai due pianeti interni del nostro sistema solare. Qui si ristabilisce la realt spirituale delle funzioni vitali dei due pianeti, assegnando a Mercurio la vita di movimento, come molto chiaramente assegnatagli dallo stesso Steiner in molte conferenze (vedi ad es. Rudolf Steiner. Sedi di Misteri nel Medioevo. La Festa di Pasqua. Ed. Antroposofica, Milano 1984. p. 136).

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    Mercurio il pianeta che strettamente collega l'uomo di mezzo con quello tenebroso, sotterraneo. Uomo di mezzo, la cui attivit animica retta in questi tempi da Cancro, Leone, Acquario e Capricorno, in cui esplicano le loro attivit vitali Marte ed il Sole: la vita del sangue e della respirazione. Marte il sollecitatore della vita di respirazione, in cui, per mezzo del suo ferro, afferriamo l'ossigeno vivificante e lo distribuiamo in tutto il nostro organismo delle membra, insieme alle immaginazioni cosmiche. Sono le immaginazioni degli organi interni, fluenti nel respiro dal cosmo, che guidano la circolazione sanguigna per prima a conformare e riconformare i nostri organi interni. La vita estrema data da Marte, attraverso l'ossigeno, si converte, legandosi con l'azione di Venere, produttore di luce, nella morte estrema del carbonio a cui l'ossigeno si lega. La saga di amore e morte, presente nei grandiosi miti derivati dalle conoscenze misteriche, si trova persino a livello delle biomolecole, perch sempre valido il detto come in basso cos in alto. Cos si conosceva quando lo spirituale, cio la realt, cio la vita, aveva accesso nel cuore degli uomini. Da quando il circuito spirituale cuore-testa si interruppe definitivamente agli albori dell'era dell'intellettualismo dei Pesci, la conoscenza affidata alla sola testa divenne in effetti necrologia ed i resti cadaverici della vita furono dotati di un'anima che non potevano avere: si inventarono le molecole zombi, gli astri zombi, etc., cio cose morte che scimmiottavano attivit vitali. La vera alchemia, su cui gi al tempo in cui si svilupp, loschi figuri o semplici idioti gettarono tonnellate di fango, parlava di una chimica vivente, considerando gli elementi, le piante, gli animali, e su fino all'uomo nella loro componente animica e spirituale. Alcuni capirono profondamente, mentre altri giravano intorno, che l'inversione dell'attivit di Mercurio, che identificavano come propriet del mercurio filosofico, e che sapevano operare nell'organismo come il Sole, si doveva sposare all'inversione della natura del carbonio, la pietra filosofale, la pietra lunare, e tale sposalizio chimico era il centro dell'Opus Magnum. E' dalla fisiologia spirituale dei nuovi alchimisti che si capir che la circolazione venosa, in particolare quella che si muove in modo antigravitazionale11, attivata indirettamente dall'attivit dell'io, che opera dal basso verso l'alto, contro ogni legge terrena, e che si nutre di luce. Quella stessa luce che il Sole suscita dall'esterno. All'interno il Sole si pone tra la vita della respirazione e quella della circolazione, ove agisce il cuore. Il Sole/cuore poi suscitatore di vita in rapporto al mondo esterno, nella circolazione polmonare ed in quella aortica arteriosa cogravitazionale; in altre parole, il Sole pu suscitare la vita eterica umana solo in maniera indiretta, tramite il suo riflesso lunare, che attira il sangue alla testa, o attraverso il mondo vegetale, su cui pu agire direttamente. Il Sole/cuore , quindi, precipuamente suscitatore d'amore: questa l'attivit precipua del

    11 mentre il moto antigravitazionale del sangue arterioso che va verso la testa causato dallinflusso lunare. Il sangue sale alla testa solo perch c linfluenza lunare, altrimenti fluirebbe sempre verso il basso; leccesso di tale influenza spinge con troppa forza il sangue alla testa provocando emorragie (Rudolf Steiner. Ritmi nel Cosmo e nellEssere Umano. Ed. Antroposofica, Milano 1993. p. 108)

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    Sole nella sola interiorit dell'uomo, che prescinde da ogni collegamento esterno e, soprattutto, prescinde dalle funzioni vitali, dagli incarichi che il Sole ha nell'uomo per permettergli di vivere organicamente. Per amare, l'io deve agire sul cuore consciamente; l'io che deve far battere il suo cuore spirituale e farne radiare amore, in quanto lo zodiaco, la sfera planetaria, il cosmo intero, non sono abilitati a farlo12. Una volta che il cuore umano inizia a battere per amore, tutto il cosmo poi si mette al suo servizio, perch l'Amore dirige il cosmo, move il Sole e l'altre stelle, ed il cosmo crea la vita, sollecitato dall'Amore: l'Amore, quindi, viene prima della vita, la prescinde e la trascende. Nell'uomo, dunque, sono presenti attivit che con la vita terrena, legata all'etericit, non hanno niente a che fare; come l'amore, che non proviene punto dalla vita, ma che suo suscitatore. Il Sole nella sua essenza, il Sole in S, non altro che Amore allo stato puro, da cui promanano forze di libert, di liberazione dalla necessit lunare.

    Gli elementi della saggezza antica hanno una relazione con i quattro corpi dell'uomo: la Terra col corpo fisico, l'Acqua con quello eterico, l'Aria con quello astrale ed il Fuoco con l'io. E' ben conosciuta dall'astrologia exoterica la divisione dei Segni in Segni di Terra, d'Acqua, d'Aria e di Fuoco. In una visione rinnovata del sentire spirituale, i Segni di Fuoco sono quelli del calore e del freddo, i Segni d'Aria della luce e della sua ombra, i Segni d'Acqua quelli dei colori e della loro assenza, i Segni di Terra quelli della vita e della morte. Il vero significato di tali elementi, la loro essenza, per, legata al divenire spirituale del sistema cosmico nel quale viviamo: gli elementi nella loro realt non sono altro che attivit spirituali delle Gerarchie Cosmiche13. I Segni di Fuoco, Ariete, Leone e Sagittario, portano nel cosmo e nell'uomo la realt del sacrificio, della forza, del coraggio, della volont rivolta all'esterno, della multilateralit, dell'essere volto all'esterno che irraggia calore in virt di una sua consumazione14. Il Fuoco contiene in

    12 per questo che quanto pi l'io afferrer il corpo fisico-eterico dell'uomo di mezzo tanto pi il cuore si trasformer in un muscolo volontario. Si intuisce che, sebbene la natura dell'io sia luce, la sua azione amore. Ed per questo che l'Io-sono si proclam Luce del mondo, dalla cui condensazione si forma la materia e per suo tramite ogni cosa pot essere fatta. Ma l'Opera Sua ad essere Amore, dalla cui condensazione si forma l'Anima del Mondo e da questa le anime umane: in esse si scorge l'azione, l'attivit del Christo e non gi la Sua Natura statica. Come l'anima umana l'Amore del Christo, il Christo l'Amore di Dio, generato dalla Bont del Padre, unico a poter essere detto Buono. Dio che opera, il Christo, opera attraverso il Suo Spirito, che si manifesta nell'Opera Sua, lo Spirito Santo. L'azione del Christo rende manifesto lo Spirito Santo. Nell'incorporazione dell'Entit Solare in Ges al Battesimo di Giovanni, opera Dio-Padre: "Questo il Figlio Mio, Io, oggi, e l' eternamente e continuamente l'Oggi di Dio, L'ho generato nella Mia Opera", e a questa Opera Suprema apparve lo Spirito di Dio in veste di colomba. Il Dio inconoscibile ed ineffabile, l'En-Soph degli gnostici, raggiungibile solo attraverso l'Opera Sua, il Christo: "solo attraverso di Me conoscerete il Padre". In questo sfiorabile il Mistero della Trinit.

    13 Rudolf Steiner. L'evoluzione secondo verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004.

    14 Il calore una parvenza, dietro vi la manifestazione di un sacrificio cosmico, ed connesso al tempo, che alla sua nascita era una somma di entit spirituali, gli Spiriti della Personalit o Archai. Questi Principati presero vita dal sacrificio dei Troni ai Cherubini: sono Calore spirituale ma anche il reale Tempo Antico, frutto della somma dedizione del sacrificio di tutto ci che si (Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004, p. 22)

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    s le qualit primarie del caldo (sud) e del secco (est) e si pone a sud-est. I Segni d'Aria, Gemelli, Acquario e Bilancia recano in s la virt donatrice, la dedizione attiva, la creazione dell'ordine, la produttivit, la creativit, l'accrescimento, in definitiva la luce, intesa come saggezza irraggiata e restituita a s stessa15. L'Aria integra le qualit del caldo e dell'umido (ovest) e si pone a sud-ovest. I Segni d'Acqua, Pesci, Cancro e Scorpione, portano su di s il peso della rinuncia del sacrificio, l'iniziale principio di separazione ed autonomia da cui la possibilit del male e l'aurora del cammino per ricondurre il male al bene, la nostalgia cosmica e la sua soluzione, portano il movimento e l'immaginazione. L'Acqua integra le qualit del freddo (nord) e dell'umido e si pone a nord-ovest. I Segni di Terra, Toro, Capricorno e Vergine portano una volont trattenuta in s, egoistica, un essere volto all'interno, trattenuto ed incluso in s stesso, il germe della coscienza dell'io; incarnano l'unilateralit ed il pregiudizio, il vero senso della separazione dal senso cosmico e quindi la morte e l'alienazione. Proprio in virt delle sue propriet, la Terra porta nell'uomo l'aspirazione alla redenzione ed il senso di verit, in quanto portatrice di morte: soltanto la morte ha la verit nel mondo fisico-sensibile della maya, perch dalla verit qualcosa si staccato ed entrato nella maya; perci la morte la sola verit nel mondo della maya inteso come esistenza terrestre dell'uomo, che solo pu sperimentare in effetti la morte16. La Terra integra le qualit del freddo e del secco e si pone a nord-est. Anche nel documento alchimistico pi antico Physika kai Mystica (Cose naturali e segrete) l'Opus Magnum suddiviso in quattro fasi, a seconda delle colorazioni che corrispondono ai principi degli Elementi: Terra, nero (nigredo), Acqua, bianco (albedo), Aria, giallo (citrinas), Fuoco, rosso (rubedo)17.

    L'Ariete porta l'elemento del Fuoco nella Testa e quindi la volont orientata all'esterno, positiva, che tende a trasformarsi in azione. Il rosso dell'Ariete quello di un Marte diurno che imprime e fa viaggiare le immaginazioni nel sangue arterioso: tali immagini sono assunte nella testa con carattere volitivo e di conseguenza colorano il mondo con s stesse. L'Ariete imprime all'anima umana un moto di protrusione verso l'esterno, per cui il mondo visto con i colori e le sfumature tipiche di un'anima estrusa: la visione del mondo tipica portata dal Segno l'idealismo18. Se non equilibrato dagli altri elementi, il Fuoco dell'Ariete nell'ambiente acquoso della Testa pu fare molto vapore e determinare una confusione del pensiero non facile da conciliare con un contatto certo con la realt. Il sano idealista riconosce la vita reale ma, al contempo, sente che essa debba essere impregnata dall'ideale, e che soltanto allora essa acquisti un significato. Uno slancio di tale disposizione d'animo fa dire a Fichte che tutto il mondo che si estende attorno a noi il materiale oggettivato per l'adempimento del

    15 laria nacque nello stadio planetario dellantico Sole, in cui lardore del sacrificio dei Troni si trasmuta nella dedizione degli Spiriti della Saggezza e quellardore, quel calore si rese sensibile come laria che si innalza dal sacrificio come fumo sacrificale (Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004, p. 32)

    16 ibidem, p. 78.

    17 Roob A. Alchimia & Mistica. Ed. Taschen, Kln 1997.

    18 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004.

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    dovere19. In tale disposizione d'animo, Marte trova la sua dimora diurna in quanto dona una visione volontaristica del mondo, per cui tutto ci che realt volont ed il mondo contemplato come impulso volitivo: tale facolt deriva dall'attivazione del fiore di loto a 16 petali o chakra della laringe. Tale fiore di loto percepisce figure: la maniera di pensare di un'anima, le leggi in ordine delle quali si effettua un fenomeno naturale si percepiscono in forme di figure attive, piene di vita; tale fiore di loto viene sviluppato per mezzo di pensieri veri, significativi20. Marte interviene nell'Opera alchemica di trasformazione quando la materia stata sublimata tre volte e si trova allo stato gassoso: la sua spada e le lance del guerriero sono simboli del fuoco che ora viene innalzato per addensare la materia e per separare il puro dall'impuro cos da rinnovare l'elisir21. Il Fuoco arietino il maestoso fuoco luciferico, che scalda ma non rischiara, quello guardato da troppo vicino che abbaglia e che restringe il campo visivo trasformando tutto il resto in ombre vaghe. E' un Fuoco che opera nell'eterico, che profonde volont e voglia di vita e che accende la vita in maniera proporzionale allo smorzarsi della coscienza: lo spirito puro del fuoco arietino prorompe come vita primigenia, la nascita ed il bambino, in cui la Testa tutto e la materia plasmata da uno spirito che non si riconosce ancora.

    Il Leone porta il suo Fuoco nell'organizzazione ritmica dell'uomo ed accende e secca l'aria astrale che ivi ha dimora. L'espansione del corpo astrale incentrata nel cuore e nel ritmo respiratorio conduce ad un estremo sentire, che si espande all'esterno profuso di volont. Il Fuoco leonino quello del Sole, che percezione calda e percepibile calore. La visione del mondo che propria del Leone il sensismo22. Il sensismo si pone davanti al mondo come la visione dei fenomeni da cui viene separato ci che provenga dall'intelletto e dalla ragione e ritiene valido ci che i sensi gli danno in fatto di impressioni. Il Leone proiettato nella realt esteriore secondo il suo precipuo sentire, la percezione non subisce l'elemento raffreddante del pensiero, e senza mediazione raggiunge il mondo immaginativo presente nella circolazione sanguigna che la rappresenta colorandola di sentimento. Il Leone, quindi, non pu non rappresentare la dimora del Sole che imprime quella particolare disposizione psichica che non affatto incline a pensare o riflettere su cosa vi sia dietro le apparenze, ma lascia che le cose ci vengano incontro cos come appaiono: questo atteggiamento dell'animo si pu chiamare empirismo ed accoglie semplicemente l'esperienza, quale essa si offre23. Non a caso, il termine empirismo deriva dal greco pr, che significa fuoco e si ricollega al Sole e al

    19 ibidem

    20 Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 104-105.

    21 Trismosin S. Splendor solis. Londra, XVI secolo. Il rosso e indistruttibile corpo spirituale, che il fine dell'Opera, chiamato atman dalla sapienza vedica o fantma da Steiner, era chiamato elisir dagli alchimisti, ovvero l'oro potabile dell'eterna giovinezza, che nasce in Dicembre, sotto il Segno del Sagittario, l'ultimo dei Segni di Fuoco.

    22 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004.

    23 ibidem

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    calore del cuore umano che si esprime nell'amore24. L'amore esperienza solare e quindi empirica, il cui organo di senso il cuore, posto sotto il patrocinio del Leone. Nell'alchimia il Sole interno era il lapis, ed il lapis il leone rosso alato: il lapis era il prodotto indistruttibile dell'unione sessuale tra il principio maschile e quello femminile nel matrimonio tra Cielo e Terra (conjunctio), tra spirito del fuoco e materia acquosa (materia, dal latino mater, madre)25. Il Sole esterno invece il Sole nero, il cui oscuro fuoco distruttore porta alla putrefazione tutte le cose materiali26; al Leone, di cui il Sole re, deve essere gettata in pasto la materia, ma questo Leone il leone verde, detto anche vetriolo dei savi o vetriolo di ferro, solvente universale che divora i sette metalli e l'oro. Basilius Valentinus afferma che il sangue coagulato del leone rosso (lapis, Sole interno) deriva dal sangue volatile del leone verde, da cui nasce Adamo, macchiato dal peccato originale: al Sole e al Leone associata la fase della digestio27, la riunione di spirito e anima. Il Fuoco leonino, quindi, ha inizialmente una funzione distruttiva, disgregativa del corpo astrale legato all'organizzazione mediana per favorire la futura spiritualizzazione del sentimento. Anche l'empirismo portato da un freddo Sole interiore, da un Sole dissonante, pu sviluppare un atteggiamento antitetico all'amore, ad un'indifferenza in cui le esperienze scivolano sui vetri della propria esteriorit. Il fiore a dodici petali, legato alla regione cardiaca, quando sviluppato, dona una percezione paragonabile a calore e a freddo dell'anima; per mezzo della formazione di tale fiore si sviluppa una profonda comprensione dei processi della natura, per cui tutto ci che cresce, si sviluppa, emana calore animico, ci che in via di appassire, di deperire, di morire, si presenta col carattere di freddo animico28. La chiaroveggenza del cuore dona anche la capacit di penetrare nell'anima dell'altro e sentirne il dolore o la gioia.

    Specialmente al Leone e all'Ariete, tra i Segni di Fuoco, va accostato il principio del solfo, che principio di combustione di una sostanza che si consuma nelle fiamme. I teosofi rosicruciani vedevano in tale principio la fervida dedizione alla divinit e nelle fiamme accese nel macrocosmo i pensieri, l'amore e il sentimento sacrificale degli di29. A questi Segni solforici connaturata la capacit di dedizione totale ad una causa, la capacit di accendersi d'ardore per una divinit dedicandovisi intieramente. In genere, le anime semplici da cui scaturisce il fuoco vivo di Dio sono soggette a tale principio, che principio interamente sacrificale, che un primo approccio all'Opera, accessibile a tutte le anime capaci d'amore, prive di Conoscenza, ma in cui la Saggezza Divina arde inconsapevole.

    24 Powell R.A. Appendice a Steiner op. cit.

    25 Roob A. op. cit.

    26 a questa differenza si devono riferire tutti gli aspetti delle deit solari dell'antica sapienza. Nell'antico Egitto il Sole interiore era Horus, immanente nell'uomo, ma che doveva nascergli dentro dalla conjunctio tra Osiris, il Sole invisibile vivente nel mondo dei morti, ed Iside, la matrice lunare. Il Sole che percorreva l'orbita diurna era Ra, che nel suo aspetto maestoso, fecondo e regale, quando sostava nel Segno d'Ariete, diveniva Ammon-Ra.

    27 ibidem

    28 Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 104-105.

    29 Rudolf Steiner. Il Cristianesimo rosicruciano. Ed. Antroposofica, Milano 1988. p. 22

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    Il Sagittario d il suo Fuoco alle Membra ed opera all'interno accendendo l'organicit in cui vive la volont profonda. Questo Segno igneo in campo oscuro indica il fuoco che arde sotto la cenere sotto forma di eros, che nell'uomo si individualizza per finalizzarsi nella sua parte superiore a dare vita. E' il Fuoco che alimenta la volont egoica che deve umilmente predisporsi alla Grazia per essere sublimata. E' il Fuoco che trasforma interiormente con tepore costante e consente la fermentazione dell'essere: il forno alchemico, l'athanor, dispensatore di calore, l'elemento maschile delle nozze chimiche che hanno luogo all'interno dell'uomo. E' un Fuoco che alimenta la fornace posta alla base della vita organica e che dona il rinnovamento delle forze vitali ma che portata all'esterno si presenta come male. Il Sagittario promuove la calcinazione dei metalli nel profondo per la loro sublimazione che serve a far vivere l'uomo superiore, il cui compito quello di dare vita: la funzione del Re, che dopo la Grande Opera risorge in puro spirito ed ha la capacit di trasformare in re tutti i suoi sottoposti30. Il Fuoco del Sagittario non spirito cosmico immediato come nell'Ariete o mediato dall'anima come nel Leone, esso nasce dalla Terra, viene elaborato sulla Terra e deve essere spiritualizzato. E' l'ultima fase dell'Opera: sotto il Segno del Sagittario nasce il rosso ed indistruttibile corpo spirituale, l'elisir, ovvero "l'oro potabile dell'eterna giovinezza". Il Sagittario promuove la visione del mondo del monadismo31. Una visione simile non arriva a rappresentarsi la concretezza delle singole entit spirituali ma riflette sul mondo dello spirito, che lascia comunque indeterminato. Si rappresenta il mondo spirituale come un insieme di monadi individuali che sviluppano rappresentazioni di vario genere, traendo da essi una qualit astratta: il monadismo uno spiritualismo astratto32. A questo spiritualismo astratto corrisponde la casa notturna di Giove che, d'altra parte, alimenta la disposizione d'animo che pu essere definita logicismo: in questo caso, l'anima contiene in s pensieri ed idee in modo tale da passare da un pensiero all'altro e considerando tutto ci come parte di un unico insieme33. E' dalla sfera gioviana che si attinge la capacit di ordinare i pensieri, di coordinarli coerentemente, di mettere i pensieri in movimento e di elaborarli come sintesi: la disposizione, in ultima analisi, a far vivere il pensiero. Tuttavia, Giove in Sagittario nella sua casa notturna e quindi espleta tutta la sua potenza nel suo aspetto cerebrale, promovendo il sottile pensiero astratto e la fine dialettica. Giove in aspetto dissonante pu persino spingere alla logica come cristallizzazione del pensiero, al logicismo nel senso deteriore, alla propensione alla sterile dialettica, al pensiero come potenza ammaliatrice o come fattore che lega invece di liberare. L'attivit di Giove, comunque, ha un aspetto occulto, spirituale che quello di nutrire la vitalit attraverso le immaginazioni che passano nel corpo eterico e lo arricchiscono, per cui stato sempre simbolo di accrescimento, di pienezza di vita, di moltiplicazione e di abbondanza. Giove alchemicamente promette gioia e benessere nell'Opera ed a lui viene associata la fase della

    30 Roob A. op. cit.

    31 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

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    33 ibidem

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    multiplicatio: la liberazione del pensiero favorita nel suo aspetto di luce ed sempre foriera di moltiplicazione, di fertilit, garantendo una numerosa e regale progenie spirituale. A Giove collegato il fiore di loto a due petali, posto alla radice del naso, tra gli occhi al centro della testa. Se esso viene attivato, l'uomo acquista la possibilit di mettere il suo io superiore in relazione con entit spirituali superiori: a questo punto dello sviluppo occulto si manifesta cosa sia il sano criterio e l'educazione chiara e logica; nasce il s spirituale che si sviluppa secondo le sane leggi della ragione e della morale del mondo fisico34.

    La Bilancia il Segno d'Aria che porta luce ove regnano le tenebre dell'inconscio: un Segno ordinatore che ispira al discrimine delle pulsioni profonde e, filtrandole, porta alla luce quelle che armonizzano l'ambiente e l'interiorit. Porta nel mondo la propensione al pensare concreto, ad una concezione che possiamo definire realismo35. Il realismo si oppone all'idealismo dell'Ariete e il tutto giudicato non in base alla colorazioni delle intenzioni o aspirazioni o idealit con cui ci si confronta, ma a ci che ogni cosa o persona produca fattivamente, nel mondo del reale. La concezione del mondo portata dalla Bilancia non ama le gradualit ma la nettezza delle posizioni, proprio come, nel processo di filtrazione, una particella trattenuta o lasciata passare, non esistendo una terza possibilit. Quello che la Bilancia trattiene nel suo mondo interiore accettato, il resto abbandonato, non seguito ed ignorato nel suo percorso, sebbene non aprioristicamente rifiutato. Pertanto il relativismo viene respinto e gli assolutismi vengono promossi dalle forze della Bilancia che spinge ad una visione di luce od ombra, in cui i chiaroscuri non trovano legittimit. Ecco, dunque, il Segno costituire la casa notturna di Venere che determina sempre un atteggiamento mistico36, portando a scelte nette e giudizi trancianti su ci che va fatto e ci che non va fatto. Il misticismo del reale , in effetti, un misticismo cerebrale, in cui la categoria del pensare si irrigidisce nel mito della determinazione logica dei fatti. Il misticismo dato da Venere ha sempre una valenza passiva in cui l'anima attende acquietata e priva di volont Dio accendersi interiormente37. La Bilancia d una coloritura pi attiva al misticismo portato da Venere, in quanto l'estasi non la si attende chiudendosi, ma la si cerca fuori, nel mondo, ove si pensa vibri il reale. Il realismo pu degenerare nell'assolutizzazione del mondo esteriore o di quello interiore, quando i piatti della Bilancia non sono nell'equilibrio dovuto; a questo equilibrio perfetto provvede solo Saturno, portatore della gnosi38, che si esalta in Bilancia, perch la gnosi si immerge nel reale dall'interno, scoprendo l'unicit del mondo esteriore ed interiore, del soggetto con l'oggetto. I sapienti antichi si spinsero a dire che la Bilancia Saturno; oggi, in termini moderni, possiamo interpretare questa identit nel senso che la gnosi il realismo perfetto

    L'Acquario porta lalternanza di luci ed ombre nel mondo del

    34 Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 126-127.

    35 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

    36 ibidem

    37 ibidem

    38 ibidem

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    sentimento. In questa era cosmica il Segno versa i suoi fiotti di astralit proprio in quella parte dell'organizzazione umana che la sede del corpo astrale; esso, cio, si armonizza nella fase dei tempi nuovi. Nell'organizzazione mediana si fa promotore delle simpatie ed antipatie con cui l'essere umano si approccia alle cose ed ai suoi simili. In questo caso per, a seconda della relazione dei ritmi circolatori e respiratori dei singoli, si forma una gradualit fitta di chiaroscuri che porta ad una certa confusione e contraddizione dei rapporti con gli altri e con il mondo. L'armonia e la disarmonia con l'esteriorit dipende dalla chiarificazione di questa componente che influenza i nostri sentimenti. Si determina una visione globalizzante, includente, collettiva, del mondo degli altri, e di quello esterno, in generale, che, finanche fosse armonica, risiedendo sognante nel distretto del sentimento, di certo non pu promuovere la capacit di discernimento del pensiero in senso analitico e focalizzare appieno unanima nella sua realt individuale. L'Acquario un Segno che comunque conduce allo Spirito, ma ad una visione di Esso che possiamo definire pneumatismo o panteismo. Per mezzo di tale concezione si giunge a vedere solo lo Spirito universale unitario, ma ci dipende solo da una scarsa precisione di visione39. Scarsa precisione dovuta al fatto di avvicinarsi al mondo spirituale sotto il solo impulso del sentimento; per mezzo degli efflussi sulfurei dell'animico possibile liberarsi delle catene corporali ed effondersi nell'altezze, ma con occhi da quel fumo velati, mancando quell'elemento secco che dona nitidezza alla visione. La visione spirituale donata dall'Acquario non pu non essere filtrata attraverso quella vita che una espressione dello spirito e non lo Spirito in s e, quindi, non pu non essere parziale. Solo l'estinguersi totale della vita lascia inalterato lo spirito nella sua realt e dunque l'opportunit della sua gnosi. L'Acquario per sua natura portatore dello spirito e, di contro, non favorisce quell'alterit necessaria a distinguere, nello Spirito, le singole individualit. Effettivamente, se Saturno il signore dell'Acquario, non lo nell'aspetto che predispone alla gnosi, giacch essa richiede carattere di secchezza dell'essere, assente nel caldo-umido che emana dall'Acquario. Il Saturno dell'Acquario il produttore di destino che trova la sua dimora in quel settore del cosmo da cui l'animico riceve il suo carattere operativo. E' la volont che sale e si fa azione mossa dal sentimento, in completo stato sognante, a fare il destino dei non risvegliati. Saturno, la cui propria natura fredda e secca promuove l'autocoscienza, che la vera gnosi, pu in Segni particolarmente contrari, sulfurei al grado massimo, promuovere l'esatto contrario, cio l'incoscienza. Il panteismo, in effetti, uno spiritualismo privo di gnosi, confuso; afflato allo Spirito senza in verit possederlo.

    I Gemelli portano l'Aria nella testa e quindi ad una salutare ariosit intellettuale. Questa spaziosit porta generalmente a mettere ordine nel pensiero, a dargli carattere di rigorosit, precisione, accuratezza. Sono i Gemelli che promuovono il carattere scientifico del pensiero moderno, quella capacit di discernere, selezionare i fenomeni, tradurli in leggi generali astratte, organizzare la conoscenza del mondo esterno in modo da

    39 ibidem

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    estrinsecarla in pratiche utili all'uomo per conformare il suo ambiente a sua immagine. Quando l'uomo, in un passato remotissimo, si accinse a riconoscere il mondo esterno come habitat della sua vita terrena e integrare il suo sviluppo con la trasformazione di esso, furono i Gemelli, appena emersi dall'abisso cosmico, a supportarlo. Da allora i Gemelli sono il Segno diurno per eccellenza, proiettato nella vita umana esteriore, ove l'uomo svolge le sue attivit mentali generalmente intese. Contestualmente all'emissione di luce all'esterno si crea un riflesso di oscurit interiore, che ha da essere illuminato da forze che esulano dal compito cosmico dei Gemelli. Quando imperano le sole forze dei Gemelli allora si perde la luminosit interiore e la possibilit della visione spirituale, e la si perde proprio a livello del pensiero, in quanto un pensiero non sorgivamente illuminato solo ombra di pensiero, riflesso morto di pensiero, in sintesi, pensiero cerebrale. Fino a che l'uomo mantenne un contatto vivente con gli di, era il pensiero degli di ad illuminare il suo pensiero intrinsecamente oscuro. Con l'et oscura, che inizi proprio con il tramontare dell'era dei Gemelli, il morto pensiero umano fu abbandonato dagli di a s stesso. I Gemelli, allora, pi illuminavano nell'uomo il suo mondo esteriore, percorrendo verso il culmine del Cielo la loro orbita, pi aumentavano l'oscurit della visione interiore, dando luogo alla possibilit del cosiddetto materialismo, in cui alla massima nitidezza del pensiero dell'oggetto che si pensa fuori di s corrisponde la massima oscurit della realt del soggetto che pensa e della natura del mezzo di indagine, cio il pensiero. Nei tempi nuovi, giacch i Gemelli operano nella testa, affinano il materialismo grossolano e sostengono una visione del mondo che pu definirsi matematismo40. In quanto materialisti, si pu diventare dei calcolatori dell'universo, poich si d valore soltanto al mondo di atomi materiali, cio l'universo come apparecchio meccanico che pu essere calcolato; la mente assume un carattere matematico e d valore di realt solo a ci che si pu ridurre a formule aritmetiche41. Portando aria nella testa, questo Segno inflaziona lastrale particolarmente in quella organizzazione e la sua filtrazione, nella percezione dellio, del fluire eterico dei pensieri. Pertanto, tale percezione pu essere molto pi influenzata che in altri Segni dallambiente ed assorbirne gli orientamenti. In un ambiente materialista probabile che la struttura dei pensieri influenzata dai Gemelli si adegui facilmente, cos come il pensiero pu assumere valenze ondulanti perch pi filtrato dallastrale. Mercurio trova la sua dimora diurna in Gemelli in quanto la visione del mondo che sostiene il trascendentalismo42. In base a tale disposizione animica si percepisce che qualcosa vi dietro le cose, ma questo oscurato alla visione interiore e lo si cerca fuori nelle cose. Con questo atteggiamento si presume che l'essenza delle cose sia al di fuori della nostra anima, e di quanto essa pu sperimentare43. Si sente che la percezione non basta a disvelare la realt delle cose ma non si considera il soggetto indagatore come mezzo di conoscenza in s e quindi ci si affida allo studio,

    40 ibidem

    41 ibidem

    42 ibidem

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    alla sperimentazione, alla misurazione come unico mezzo di conoscenza. Il Mercurio in Gemelli fa l'erudito, lo scienziato inteso in senso moderno, kantiano, l'analista a cui sfugge totalmente il senso delle cose e soprattutto la visione dello spirito delle cose come fonte unica da cui ogni sperimentazione deve attingere per servire alla conoscenza.

    Con i Pesci cominciamo a descrivere i Segni d'Acqua che portano sempre un elemento di separazione, di rottura, di contraddizione, di malessere. I Pesci portano, nella loro porzione terminale attualmente, questo elemento nella Testa, a livello del pensiero. Le loro forze spingono per la reintegrazione del pensiero, per la sua resurrezione dalla morte dello stato puramente cerebrale. Si sovrappongono per rompere e creare un varco nelle forze arietine dell'idealismo astratto e fornire un contenuto vivente alle idee, che non possono sussistere senza un essere che le pensi. Tutto pulsa nel mondo dei Pesci, costituito da una selva di respiri, che rimandano ad anime viventi. Pertanto, i Pesci promuovono una concezione del mondo che si pu definire psichismo44. In effetti, il mondo dei Pesci tutto un baluginare di colori in campo oscuro, un pulsare di colori che appaiono e scompaiono, di sprazzi di vita su uno sfondo di morte, che produce nostalgia ed una sensazione atroce di impotenza a non poter fissare quei colori. Questa nostalgia, piena di un tormentoso nostalgico vuoto, comune nei Segni dAcqua, che placano la nostalgia, ne armonizzano lazione, con lincessante incalzare di immagini, che svaniscono e riappaiono per appagare il vuoto45. Da cui il legame delle geniture con il pianeta precedente la Terra vera e propria, il pianeta dacqua, la Luna, pianeta della nostalgia. Le forze coscienti di dissoluzione del s, portate dal pensiero fin nell'intimo del proprio corpo vitale, a cui la personale volont si arrende, anelando tuttavia che per Grazia arrivi la soluzione della nostalgia, sono la strada maestra che conduce al Cristo. Questa l'occulta, vera associazione tra il Cristo ed il simbolo dei Pesci, travisata, come tutto, come sempre, dai soloni imbrattatori di carta, per i quali la nascita di Ges di Nazareth avrebbe visto l'alba dell'Et dei Pesci. Il Cristo ha in S l'intero Zodiaco, che tutto il progetto umano, e gener le forze dei Pesci modellandole per essere la strada che conduce l'anima cosciente umana di nuovo a S. Lo psichista dei Pesci non arriva mai alla visione chiara dello Spirito, in quanto quel settore del Cielo smuove fin nell'intimo le acque del corpo vitale, sollevando la mota, comunemente presente. L'umidit che ne risulta presuppone la vita, con i mezzi della quale possibile intuire l'amore attraverso il dolore, il bene attraverso il male, ma che si oppone violentemente all'atarassia, unico mezzo, che al pari della morte, ci consente di percepire lo Spirito dalla parte dello Spirito. Il corpo eterico ancora madre al presente e lega alla Terra, ed per questo che solo quando l'anima se ne libera, dopo tre giorni, risorge nello Spirito.

    Il Cancro porta elementi disgregativi, solutivi, a livello dell'organizzazione mediana e del corpo astrale. Il corpo astrale disgregato cade nella passivit pi totale e non pu concentrarsi per percepire attivamente all'esterno. Anzi, ogni forza astrale esteriore entra nel corpo

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    45 Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004

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    astrale dissolto, sfibrato e lo modella a sua immagine. E' l'effetto che l'umidit calda dell'acqua del Cancro fa sull'aria, la intorbidisce e ne sfuma la luce. Il materialismo promosso dal Cancro46 questo: la malattia dell'anima che anela alla sua luce, offuscata dagli effluvi provenienti dalla vita che si muove all'esterno, i soli attorno a cui un corpo astrale sfibrato in grado di organizzarsi. La rottura del Cancro opera nel sentimento, perch per conoscere lo spirito, bisogna prima amarlo. L'odore della carne e del sangue che emana dal Cancro, attraverso le forze del quale si fa possibile che un soffio di spirito si faccia carne e sangue prima nell'embrione e poi nel feto, il primo odore di vita con cui ci ricordiamo di essere e che nel tempo scambiamo con l'essere. Quell'odore cos pregnante e inebriante che non possiamo concepire uno stato vitale che lo preceda: siamo costretti ad immaginare un possibile stato che lo segua, ma di quello che lo precede ci fermiamo solo agli istanti finali ed al ricordo di una indefinita volutt di vivere. Ecco il legame del Cancro alla Madre, che per prima ci anim; sentiamo che con la Madre abbiamo condiviso questo incredibile sentimento e che, in effetti, la volutt scatur dall'amore per la Madre, che fu Luna e fu Lei che invent la vita in noi, dotandoci di un meraviglioso corpo eterico tessuto con i colori delle sette sfere. E' Lei la grande Madre di tutte le culture ed quello che rimasto di Lei nella Terra a dare vita a profusione: ad Efeso si venerava Lei dalle molte mammelle e attraverso il suo amore i discepoli sapevano molto della vita prenatale. La Luna acqua e calore, amore di Madre. La Terra, propriamente detta, come corpo cosmico fredda e secca, e porta la morte liberandoci dai legami lunari, le cui forze sarebbero capaci di mantenerci sempre bambini, vivendo eternamente beati ed incoscienti. Alla Terra si legato il Cristo perch il Sole foriero di un amore che era inafferabile nella sfera lunare, un amore cos potente che anche la Madre non pu concepire, perch amore che libera da tutto, persino dalla vita, e questo la Madre, qualsiasi madre, non pu comprendere. Tranne Una. Solo la Madre che per il Figlio prova un amore immensamente pi lucente dell'amore filiale e brucia liberandosi in quell'amore dell'odore di carne e sangue che lei stessa ha generato, mette ai suoi piedi la Luna e diventa la coppa in cui il Sole si pu nascondere, il petto su cui anche il Sole pu appoggiare il Suo capo: il massimo raggiungibile umanamente della purificazione del corpo astrale, ed la venerabile Sophia47, l'eterna vera Sposa del Sole, il Graal, Maria, che nel riconoscimento supremo del divino, che Figlio nel corpo, Amante nellanima e Padre nello Spirito, annienta la propria natura lunare ed il castigo sessuale, generando magicamente il Figlio di Dio, il Dioniso, il dio nelluomo. E la cosmica reintegrazione che solo la Donna pu mettere in atto, in quanto parte lunare dellUomo Archetipico. La Donna, il Cancro, la Luna, il Mistero e l'Occulto. Tutto ci che emana dalla Luna vive nell'occulto, anche la germinazione del pi piccolo seme. La disposizione

    46 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

    47 quando la Madre in noi (corpo astrale ed eterico) si purifica al punto di diventare Sophia riconosce il Cristo e al contempo lo genera in noi, come bambino: era il santo dei santi dei Misteri eleusini ed l'ispirazione alla base di tutte le Madonne con Bambino dei grandi artisti del Rinascimento, a cominciare da Raffaello

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    animica promossa dalla Luna l'occultismo48. E, se ci si ferma a pensare, l'occultismo fa da padrone soprattutto nel materialismo: tutto l'atomismo non altro che occultismo nel campo materialista; l'atomo rimane inconoscibile come la Luna Nuova, eppure la conoscenza segreta di ogni materialista che si rispetti. La Luna predispone anche alla tipica intuizione poetica, per cui, in pochi versi ispirati baluginano verit che a fatica si sfiorano in interi trattati. Di tali intuizioni, pi propriamente nel campo del pensiero, si fa mallevadore Giove in Cancro, Segno in cui il pianeta trova la sua esaltazione.

    Se ci si vuole accostare allo Scorpione, allora si deve poter entrare in un mondo di forze in movimento, di dynameis. Attraverso tale Segno si vive non gi nelle cose ma nelle forze che ne sono alla base e la concezione del mondo relativa pu essere chiamata dinamismo49. L'agire di questo Segno determinato dalla risultante di una pluralit di forze, sempre in contrasto tra loro. Esso porta scompiglio, discrasia, dissonanza nel campo della volont. L'elemento freddo-umido portatore di un carattere di passivit dell'io non ancora destato che stride in un ambiente dove lo spirito individuale deve essere protagonista. Tale atteggiamento comporta, per, una ipersensibilit verso quelle forze che operano nella fornace della volont profonda ma che sono meno controllate dall'esprimersi verso l'esterno come sentimento e pensiero negativo. Le potenze che si agitano all'interno e che arrivano ad esprimersi attraverso la personalit solitamente traggono in inganno le individualit che si sentono portatrici di forze travolgenti che scambiano per proprie ma di cui, in effetti, sono solamente vittime. Le forze primigenie che lo Scorpione libera e con cui esercita la sua sensazione di potenza sono quelle sessuali, in grado di garantire una apparente conquista del mondo circostante ma, al contempo, di occultare ed annichilire la libert interiore e la signoria dell'io sul magma istintuale. L'aggressivit e la minaccia ostentata dallo Scorpione al suo ambiente in realt uno stillicidio delle sue forze vitali ed uno specchio della sua povera anima martoriata: i colpi del suo aculeo non fanno altro che ferirlo di continuo. L'approccio sessuale, vissuto come prevalenza sull'altro, appagamento dell'essere e della sua impressione di potenza, in realt la manifestazione della sua passivit e del bisogno di getti di calore su un nucleo profondo che trema costantemente per il freddo. L'organizzazione delle membra e del ricambio l'ambiente dove l'elemento acquoso fa i danni maggiori. Tuttavia, l'obiettivo cosmico di quella parte di Cielo quello che appare dietro lo Scorpione, l'Aquila, simbolo di quella regalit interiore che porta alla capacit di volare pi in alto di tutti, non abbassando mai lo sguardo alla luce pi accecante, quella del Sole-Cristo. La saga dello Scorpione narra della deformazione dell'anima umana costretta in un corpo di carne, in cui le forze pi potenti si concentrano nelle zone genitali che l'assoggettano dandole una forma astrale minacciosa e foriera di morte. E' la vittoria su tali forze che restituisce all'anima la sua comunione con lo spirito e la sua capacit di volare alto e ritornare, nella sua purezza, alla capacit di vedere la sua scaturigine faccia a faccia, senza esserne accecata. L'acqua melmosa dello Scorpione deve

    48 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

    49 ibidem

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    essere bonificata con un estremo atto di volont, che non pu non partire da un io desto. La forza per questa impresa sussiste sempre in questo Segno, che rimanda alla priorit della lotta interiore, ove la volont si forgia e ove dinamicamente possibile che il lottare strenuo contro un vasto male interiore possa trasformarsi in amore verso l'esterno. La lotta dello Scorpione, costretto a vivere in luoghi umidi, sudici e melmosi, il suo sacrificio, pu donare occhi di Aquila, attraverso i quali l'uomo superiore vede nella realt intima delle cose. Lo Scorpione Segno estremo che induce una forte polarizzazione dell'essere e rivela la necessit dell'iniziazione: chi nasce su questa Terra sotto il suo dominio non ha l'opportunit di essere normale: o intraprende la via del Calvario sulle orme del Cristo, che la vera iniziazione, o il Calvario lo vivr per esserne dannato.

    Il Toro porta gli attributi dell'elemento Terra nella Testa in cui promuove processi di calcinazione e precipitazione salina. Aggiunge passivit in un ambiente gi strutturalmente conformato alla automatica elaborazione dei dati portati dai sensi dall'esterno all'interno. Una personalit fortemente influenzata dal Toro d valore soltanto alle idee che acquisisce automaticamente e non a quelle ispirative o intuitive che potrebbe attingere in s stesso; tale attitudine porta al razionalismo50, che rielaborazione delle idee alla cui base ci sono le cose esteriori, reali solo per i sensi. In verit, al di l delle tradizioni astrologiche millenarie, il Toro la casa del nostro pianeta, la Terra, che la vera Signora occulta del Segno. Sotto l'influsso di questo Segno fu inculcato nell'uomo che andava solidificandosi, il germe dell'organizzazione dell'io, che inaugur la chiusura della coscienza umana al cosmo ed il suo esilio nell'incarnazione, dall'ambiente spirituale dove aveva sempre vissuto in precedenza. Questa prematura infusione di un germe spirituale individuale, agli albori della sua coscienza, in un corpo di carne si realizz nella sua sottomissione ad un'anima potente ma gi corrotta dall'influsso di entit luciferiche ritardatarie. Anzi, fu proprio quella corruzione a richiamare anzitempo per precise leggi cosmiche il germe dalla sua sede empirea in un ambito corporeo. Allora l'approccio dell'uomo col reale esteriore, di cui solo per quel germe, barlume di luce, iniziava a rendersi conto, fu mediato unicamente da brama e passioni. L'immenso potere organizzativo di quel quid spirituale, presente unicamente in quella creatura fra tutte quelle del suo ambiente, e che nel frattempo germinava, port ad organizzare, affinare, sublimare quella brama e quelle passioni sotto la guida di Entit superumane per costruire lentamente la meravigliosa civilt umana. Questo lento processo fu possibile fino a che l'io, attraverso la nascita dell'anima cosciente dell'Era attuale, iniziata nel 1413, non cominci a prendere coscienza, appunto, tramite l'introiezione in s, della sua peculiare natura spirituale ed immortale, in altre parole l'auto-coscienza, e attraverso di essa, della natura opposta del suo transitorio corpo minerale, che appartenendo alla Terra soggetto alle forze della Terra: la decomposizione e la putrefazione. Gli iniziati hanno presente che tali processi coinvolgono anche il corpo astrale umano se lo spirito si ritira interamente da esso e l'anima

    50 ibidem

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    viene lasciata innaturalmente alle sole forze disgreganti della Terra. Il rosicruciano medioevale pensava che la nostra vita sarebbe una continua decomposizione, un processo di putrefazione se ci abbandonassimo solo alle brame e alle passioni: chiamava salificazione microcosmica il processo di superamento mediante la spiritualit delle forze conducenti alla putrefazione51. L'Opera alchemica iniziava col Toro con i suoi processi di calcinazione e salificazione, che l'affinamento dei pensieri, la loro evoluzione nella purezza dell'elevazione allo Spirito. Lo stesso processo promosso dal Toro per i pensieri costruiti sul sensibile porta bens alla loro mummificazione, che, se anche opposta alla putrefazione, sempre conservazione dei loro cadaveri: il razionalismo non altro che la conservazione e ordinazione di pensieri morti.

    "Nessuna cosa pu essere convertita a un'altra natura, se non stata prima trasformata in cenere, calce o terra"52. Questo il compito alchemico del Capricorno, le cui possenti forze spingono alla Terra ma solo al fine della trasformazione, con l'obiettivo della vera spiritualizzazione. Non vi identit pi stretta tra Segno e suo Signore come tra Capricorno e Saturno. Per gli alchimisti l'anello pi esterno di Saturno rappresenta la sudicia veste dell'anima, ossia il piombo, il metallo pi rozzo. Il corpo l'ultimo limite del cammino che necessario superare con la morte fisica e la putrefazione della materia, premessa indispensabile a ogni trasmutazione essenziale53. Il Capricorno, Segno di Terra e quindi di morte, si pone ancora l dove pi forte la vita, nel distretto dell'organico e della volont, ed quindi il distacco supremo dalla materia, dalla madre, per immergersi totalmente nella realt spirituale che non ammette alcuna ingerenza dell'elemento umido, foriero di vita organica. Ed a causa di questa essenza totalmente secca e fredda che il Capricorno promuove una visione del mondo spiritualista, in cui si aprono i mondi dello Spirito nella sua realt ultima, fatta di Entit individuali e Gerarchie celesti54. Saturno-gnosi offrir i maggiori servizi per la salute delle anime quando la disposizione gnostica dell'anima si volger allo spiritualismo, ove la gnosi si trova veramente a casa propria; tuttavia, l'atteggiamento gnostico pu albergare in altre visioni del mondo anche se si trova fuori casa55. Capricorno-Saturno negazione della vita e negazione della volont ad uscire dal proprio essere e farsi atto visibile. Il secco e freddo si rivela in un raccogliersi in s e per s, chiuso nella necessit del proprio esistere, quando l'essere ancora vestito di carne e sangue, vesti dategli con amore dalla Luna, sua vera Madre. E' la Terra ad essere diventata maya, inganno, che si rivela nel suo vero essere quando non gi costruisce il corpo umano ma decompone, distrugge il cadavere. E' la morte ad essere l'unica verit della maya e la Terra ad essere l'unica portatrice della morte nell'universo; in nessuno dei luoghi che percorre l'uomo nella vita fisica o in quella spirituale troviamo la morte, solo sulla

    51 Rudolf Steiner. Il Cristianesimo rosicruciano. Ed. Antroposofica, Milano 1988. p. 22

    52 Anonimo, Nodo Sophico Enodato, 1639.

    53 Roob A. Alchimia & Mistica. Taschen 1997.

    54 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

    55 ibidem

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    Terra56. L'ancora imponente vita organica che vediamo sul nostro pianeta non appartiene alla sua essenza ma a quella della Luna trasmessa sulla Terra dall'alto o lasciata in eredit dai tempi in cui noi eravamo ancora nel grembo della Madre. Da quando la Madre ci lasci abbiamo iniziato a morire e la vita terrena, che pensiamo essere la cosa pi nostra ed intangibile, solo la sua eredit, lasciataci come atto estremo d'amore da una Madre che non pot ammettere la morte dei suoi figli. E' l'amore che fa sgorgare la devozione, quella devozione, quel legame intimo che si trovava nei Misteri per la Madre, nei Misteri di Iside, Cibele, Artemide: solo in quelle sedi si intuiva cosa poteva essere la Madre nei pensieri di Dio. Se il Cancro la Madre, il Capricorno la sua negazione, l'emancipazione da Essa, la Sua stessa restituzione allo Spirito, che il futuro. Il Capricorno il lacerarsi e vivere chiusi nel dolore della ferita, che sempre mortale e che libera sempre proprio perch mortale. Non si pu vivere nella carne e sangue senza riconoscere e giovarsi n della carne n del sangue ed nell'abisso dell'impotenza, sul freddo del marmo su cui riposa il cadavere, che nasce lo Spirito, caldo come il Sole, che non vita ma l'unico che pu donarla. Saturno-Capricorno ci indica la necessit di morire nel Cristo (in Christo morimur) per poter vivere in Lui, perch la morte nel cuore quella che conduce ad ogni male in quanto sensazione della putrefazione, del nulla della condizione umana, quando siamo ancora in vita, qualora l'infinita Misericordia del Cristo non ci sostenga: la morte, in effetti, una reale condizione dell'anima privata del suo Sposo.

    "Dedicati allo studio, alla meditazione, al sudore, al lavoro, alla cottura e non lasciarti spazientire da questa, perch dal cuore del Figlio del macrocosmo sgorgher un flusso che guarir tutti i malanni delle cose materiali"57: l'estratto della funzione alchemica della Vergine. Il frutto della Vergine la spiga, grano maturo, secco, privato di tutti i succhi vitali, pronto per nutrire. L'operazione che tale Segno promuove il disseccamento, la distillazione dei liquidi pi corrosivi da un corpo solido che il primo processo di purificazione. Quell'estratto dovr essere ripreso nell'acqua mercuriale e di nuovo purificato: solo allora dalla conoscenza sorger la saggezza di Dio, la Sophia Santa. La conoscenza, per essere vivente, deve far s che si secchino le passioni e quindi portare la Terra nell'astrale, che quello che ancora fa la Vergine, occultamente. La Vergine la madre degli alchimisti, di quelli che per comprendere la Natura devono tornare a Lei, spogliandosi, purificandosi e aprendo la loro vista all'eterico, che amore di Madre. "Non appena le nubi furono svanite, vidi scorgere dalla terra una bellissima vergine bianca, che comprimeva il proprio seno, facendo del proprio latte virginale un burro salutare con cui ridar la vita ai morti"58. Il nome del latte virginale mercurio, perch mercurio l'amore che dissolve, penetra e permea tutte le membra dei metalli, come la madre con il latte pervade e nutre i propri figli. Le chiavi della conoscenza sono in mano alla Vergine, che deve dissolvere le passioni con cui essa si

    56 Rudolf Steiner. Considerazioni esoteriche sui nessi karmici V . Ed. Antroposofica, Milano 1990. p. 69.

    57 Khunrath H. Vom hylealischen Chaos. Francoforte, 1708.

    58 Monte-Snyders de J. Metamorphosis planetarum, Vienna, 1774.

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    corrompe, col suo amore di vergine-madre. La sua saggezza altro non che il riconoscimento del Cristo, quale essere cosmico solare. Solo allora Ella diventa la coppa che raccoglie il seme dello Spirito Santo e che fa nascere nel suo grembo il Cristo vivente e lo porta dentro di s per sempre. Ella la ricezione dello Spirito59, la dedizione, la venerazione per il Figlio suo, che sono i soli mezzi per conoscere la realt nella sua completezza. Senza lo Spirito, suo compagno, il processo di dissoluzione della Vergine si ferma ad un disseccamento sterile, ad un languire animico, che esalta la potenza cerebrale e la sua capacit analitica, che attivit di pensiero in assoluta assenza di sentimento. Il processo conoscitivo si ferma alla superficialit del fenomeno, alla sua analisi, al suo svisceramento e la concezione del mondo conseguente promossa dal Segno diventa il fenomenismo60. Allora la Vergine diventa la casa oscura di Mercurio, in cui quella potenza spirituale fa perdere l'ardore del conoscere che diventa rincorsa della mente alla mente, precisa, attenta, potente ma sterile in quanto non fecondata dalla Vita della Luce, che avvolge l'animico presente e giunge fino agli spiriti, per la sensibilit dei quali la Luce della mente ci viene elargita dagli di. La conoscenza delle cose improduttiva perch, racchiusa nell'ego, non si effonde nel cosmo. La conoscenza dello spirito incontra la sua pietra di fondamento proprio nell'atto della Vergine-madre, che non gi riconosce suo Figlio quale sua creatura, ma Ella quale creatura del Figlio, che la massima espansivit, il massimo amore, che un atto animico pu conoscere. La possibilit di effonderci negli altri sta nella fiducia estrema, nel donarsi totale, che il vero amore, che il vivere negli altri come Luce, che la vita del Cristo; non nel suo arzigogolare cerebrale che lascia intatto il dolore del distacco, ma nel suo afflato vitale che in ultimo scioglie il male di vivere. Ma questo afflato non pu non passare per un amore di Madre purificato al suo massimo grado, ed questo, al limite, il senso della Donna nel cosmo61. Il disseccarsi delle passioni, che l'estinguersi dell'ego, fa di noi la Spiga, il cui fine ultimo quello di farsi mangiare per dare vita: ed l'Eucarestia. La Terra della Vergine quella che nutre ma con delicato cibo spirituale.

    A questo punto opportuno ricordare che le concezioni del mondo che sono state messe in relazione con i Segni non corrispondono al tema di nascita dell'oroscopo esteriore, in quanto le costellazioni ed i pianeti il cui rapporto d la disposizione animica di una certa concezione del mondo si muovono nell'ambito dello zodiaco spirituale62. Rudolf Steiner, descrivendo

    59 "La sapienza la sostanzialit dello spirito. Lo spirito la indossa come ornamento, e diviene rivelato mediante di essa. In sua assenza, la forma dello spirito non sarebbe conoscibile; la corporeit dello spirito." (Jacob Bhme, Triplice Vita, V 50)

    60 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004

    61 la possibilit di tale amore che ha fatto s che la donna non fosse impressa nel mondo fisico nella stessa misura del maschio; questa sua missione ontologica l'ha sottratta dalla durezza del fisico fin nel suo corpo sensibile. L'angelicit del suo corpo posta quale simbolo dell'amore angelico attraverso cui tutti gli uomini sono chiamati a passare.

    62 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004. p. 59. Difficile avere una visione dello Zodiaco spirituale, in quanto appunto il cosmo visto dalla dimensione spirituale in cui linterno diventa esterno e lesterno interno. Ci sono arrivato attraverso unimagine dopo sette anni di inutili sforzi e che

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    il percorso animico di Nietzsche, in base alle opere giovanili, afferma che egli part con la posizione del misticismo nel segno dell'idealismo: cio Venere in Ariete. Poi, nel corso mediano della sua vita, egli sarebbe passato agli stadi successivi di empirismo nel razionalismo, cio Sole in Toro. Nella fase finale della vita di Nietzsche, quella che devast poi la sua mente, si cre una costellazione negativa (il sestile, che negativo nello zodiaco spirituale) in quanto il volontarismo di Marte non pot soggiornare nel matematismo dei Gemelli, a causa della forte avversione della personalit dell'artista verso quella concezione, e quindi si dispose in opposizione nello Scorpione, cio nel dinamismo. Da qui gli scritti fondati sulla volont di potenza ispirati dal volontarismo nel dinamismo, Marte in Scorpione, che in genere dannoso per la genitura, e da ci deriv la sorte tragica di Nietzsche. In effetti, Rudolf Steiner ribadisce che l'ordinario tema astrologico non entra qui in considerazione63. Approfondendo, per, il rapporto dello zodiaco spirituale con quello astrale si scopre che da questo si possono avere conoscenze di quello. Se tracciamo l'arco celeste del sole scopriamo che quando il Sole fisico si abbassa la sua controimmagine spirituale si innalza64. Quando il Sole tramonta, allora si rendono disponibili le forze spirituali presenti nel Sole, quasi che sullo sfondo della volta celeste buia sorgesse l'immagine del Sole tramontato spiritualizzato. Quando nel Vangelo di Marco si dice che il Sole tramontato, non significa soltanto che il sole non splende pi ma che tutti gli esseri spirituali della gerarchia solare si sono spostati in un mondo di pi intensa spiritualit, poich la loro azione deve passare attraverso la sostanza fisica della Terra. Il Cristo Ges che era la summa delle gerarchie solari port tale forza col suo corpo in giro per la Palestina; ma se egli voleva sviluppare le sue forze in tutta la loro intensit doveva cercarne l'impulso quando il Sole non era presente sul piano fisico65.

    cercher di mettere in parole. Nella vita fisica luomo vede da un punto sulla Terra il cosmo che lo sovrasta: bisogna quindi immaginare un cono ottico che parte da un piano giacente sullo Zodiaco e da un punto sopra la Terra che si ingrandisce allinfinito. In questa dimensione i Segni scorrono sulla volta celeste in modo che, partendo da est, ad es., lAriete richiami alla luce il Toro, il Toro i Gemelli e cos via, in senso orario che lesatta proiezione sulla volta del moto antiorario di rotazione della Terra. Tutti gli altri astri, Sole compreso, procedono come la Terra nel senso antiorario della rivoluzione sulleclittica, di modo che, stando, ad es., in Ariete, procedono verso il Toro, Gemelli, etc. Dal punto di vista spirituale, cio quello tra morte e nuova nascita, lanima forma la base del cono, cio il cosmo, che diventa il nostro mondo interiore, che guarda al suo vertice, che la Terra, avvolta dalle nostre emozioni e pensieri della vita terrena trascorsa (rappresentazioni vissute e non pensieri cerebrali o intellettuali). In questa dimensione lo Zodiaco in noi, tuttavia se si potesse guardarlo apparirebbe come se il punto di osservazione fosse posto al di sotto del piano dello Zodiaco astrale e guardasse verso la Terra. Si potr intuire che nella visione che se ne ricava i Segni a scorrere in senso orario sarebbero adesso nella sequenza Ariete, Toro, Gemelli, etc. con i pianeti che procedono in accordo, cio in senso orario. Nella coscienza che li vede in questa dimensione essi apparirebbero nella loro pienezza spirituale, di cui lapparizione fisica non che la proiezione fisico-sensibile del contrapposto piano spirituale. Per cui, ad es., un Saturno in Capricorno sul piano astrale vuol dire Saturno in Cancro sul piano spirituale

    63 ibidem, p. 60.

    64 Rudolf Steiner. Digressioni sul Vangelo di Marco. Ed. Antroposofica, Milano 2001. p. 216

    65 ibidem, p. 218.

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    Da cui deriva che se presenti sopra la Terra i pianeti, compreso il Sole, possono agire solo sul piano astrale ed eterico; quando sono coperti dalla Terra le entit relative si spostano in un intenso mondo spirituale alle cui forze non ci si pu collegare se non liberamente, tramite un contatto tutto spirituale, mediato dall'io. Le nascite nelle notti profonde che disegnano in cielo questa direzione, se karmicamente sono pervenute alla necessit di trovare le forze solari tramite una altrettanto profonda scienza dello spirito, o fanno s che il loro Sole risplenda dal di dentro mediante una ricerca interiore costante o saranno condannate ad un vuoto immenso ed inspiegabile. I pianeti diurni Giove e Saturno, se sovrastano la genitura nel cielo notturno sono profondamente inibiti ad esercitare alcuna forza di rilievo, a meno che non siano in opposizione al Sole (retrogradi) e agli altri pianeti: in questo caso, la controimmagine spirituale di questi li vivifica e gli dona una carica spirituale che agisce nel profondo; sempre a patto che la genitura volga il suo io a quelle forze che agiscono dagli abissi, i doni spirituali di Giove e Saturno notturni interverranno contestualmente, concedendosi come grazia66.

    Se si vuole avere un'idea dei rapporti tra zodiaco astrale, quello noto, e zodiaco spirituale, bisogna ribaltare le immagini che si hanno dello zodiaco descritto su di un tema natale, non solo le immagini, ma anche le leggi a cui sono sottoposti i moti degli astri. E' lo stesso Rudolf Steiner a dire che "mentre il Sole fisico avanza dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia, il Sole spirituale avanza dall'Acquario ai Pesci"67. Questo vuol dire ribaltare sia lo zodiaco sull'asse perpendicolare al meridiano corrispondente al movimento iniziale sul piano fisico sia il movimento stesso da A a B (il senso antiorario rispetto alla nostra visione con cui si muovono i pianeti fisici) in B ad A (in senso orario con cui si muovono le loro controparti spirituali). Se applichiamo queste leggi all'oroscopo di Nietzsche, fatto seguendo l'Astrologia dei Tempi Nuovi, troviamo a tema fermo Venere in Bilancia e cio la sua controparte spirituale in Ariete (misticismo in idealismo). Appena si mette in movimento il tema, il Sole spirituale che si trova in Ariete si muove nel Toro (empirismo nel razionalismo). Marte effettivamente si trova in Toro e non potendo passare nei Gemelli si sposta all'opposizione entrando in Scorpione (volontarismo nel dinamismo). Abbiamo cos evidenziato che mettendo in moto il pensiero e disincrostandolo dalla rigida cerebralit, quello che Steiner propone per la crescita animica di un'anima grande come quella di Nietzsche si pu evincere dal suo tema natale. Ma bisogna ribaltare il fisico nello spirituale per riuscirvi e, giustamente, il tema natale elaborato con la logica cerebrale non porterebbe ad alcun risultato. Questo per dire che il tema natale una serie di scrigni inseriti uno nell'altro che per aprire occorrono chiavi multiple, quali scampoli di divina conoscenza, un'immensa pazienza, molto

    66 il caso del tema oroscopico di Rudolf Steiner organizzato dall'autore in base all'anno, giorno e luogo di nascita che sono ben conosciuti. Non si sa da quale fonte si sia ricavata l'ora della nascita (11:15 pm), ma abbastanza probabile che anche in presenza di imprecisioni, la nascita fosse notturna.

    67 Rudolf Steiner. Digressioni sul Vangelo di Marco. Ed. Antroposofica, Milano 2001. p. 80.

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    tempo, una profonda venerazione per qualsiasi cielo e la grazia di Dio, senza la quale anche secoli di studio sono vani68. Questo anche la Sacra Astrologia che Gnosi divina: provate ad immaginare la distanza siderale che c' tra tale Gnosi e le diaboliche mascherate di idiozia abissale dei giochi dell'oroscopo; bene, un'idea della distanza che c' tra Dio e i suoi sedicenti rappresentati in Terra.

    Un'ultima cosa deve guidare la ricerca ed l'autocoscienza e l'abolizione della volutt della personalit. Se l'ego entra nella ricerca, tutto si perde e si volge in menzogna. A questo punto, per chiarezza, devo permettermi, mio malgrado, di descrivere un caso personale come esempio. Avendo l'autore Saturno in Capricorno, sarebbe stato splendido inneggiare, nell'intimo dell'orgasmo egoico, ad una gnosi nello spiritualismo, che sarebbe il massimo auto-riconoscimento di superiorit da poter spendere negli ambienti esoterici (dandone una unilaterale spiegazione), fatto trapelare con discrezione, motteggiando ad un'intimit con le Gerarchie, che l'autore non ha e non avr nella forma presente. Oppormi alle verit di Steiner, o almeno non approfondirla abbastanza, sarebbe stato molto vantaggioso per la mia piccola personalit, senza tema di confutazione: l'illusione che il tema natale, quale a tutta prima si presenta, mi eleggesse gnostico spirituale mi avrebbe isolato dalla realt. Ma l'essere e la Verit coincidono ed il mio essere di questo tempo non ha ancora afferrato la gnosi spirituale ed ha compiti diversi. Piuttosto la mia gnosi si esplica nel campo del materialismo, in quanto le leggi sopra annunciate fanno s che il mio Saturno spirituale si trovi in Cancro: ed questa la verit. Da cui i miei studi di chimica di una vita, quella materiale, ma che la gnosi ha gradualmente tramutato nella sua colorazione alchemica: tutti gli alchimisti perseguivano la gnosi di quella materia saturnina iniziale69, definita come il pi grande veleno e la migliore medicina. Steiner dice: "Gli gnostici del materialismo hanno percezioni, sentimenti e sensazioni per tutto ci che materiale, che cercano di conoscere le varie sostanze attraverso il contatto immediato, come il cane che annusa gli oggetti e impara in tal modo a conoscerli intimamente, e che riguardo alle cose materiali invero un eccellente gnostico"70. Se la verit non si impone, o meglio, se non la si ama molto pi di s stessi, un cane pu arrivare a credersi un iniziato. Tuttavia, un cane che si mette tutto al servizio di Cristo benefica l'umanit molto pi di un sedicente iniziato che si inizia da s e per s. Inoltre, la verit di sapersi cane, in perfetta umilt, ha la capacit di sciogliere le carni corrotte, per scoprire magicamente il saturnino antimonio, su cui, per mezzo del mercurio nostro, iniziava, sotto l'egida di Saturno, la nigredo, la putrefazione, la prima parte dell'Opera. Quando si opera spiritualmente, che si ha solo col tentativo di amare il Christo partendo dalle infime soglie fino

    68 A Steiner, a causa del suo Amore, i cieli si aprivano perch erano Casa sua; all'autore invece, il reietto, a volte consentito di guardare dal buco della serratura della Casa, a causa di un Amore negato che esige compenso prima del ritorno.

    69 detta caos nostro o massa oscura, la materia vile del piombo che ha permesso lautocoscienza, il corpo fisico umano da cui deriva ogni fisicit, che lalpha e lomega della Grande Opera

    70 Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004. p. 44.

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    alle sublimi vette, Saturno in Cancro porta alla gnosi di cosa sia la carne e la personalit che ne la veste, e che cerchiamo in tutti i modi di abbellire per nascondere il tanfo ammorbante che nasconde. Un cane che si riconosca tale in perfetta autocoscienza e per amore del Christo ha gi iniziato l'Opera, per mezzo del dolore del suo stato e putrefazione del suo ego, non pi sostenuto dal fuoco di vita egoico, il suo sal-nitro71. Che la Grazia di Dio accompagni chi si accinge in umilt ad iniziare l'Opera Santa e svegli quegli iniziati che sentono di aver gi percorso tutte le tappe ma non possiedono s stessi e non conoscono ci che far loro compagnia per quel tempo che ancora chiamiamo eternit.

    71 il salnitro celeste invece il fulmine della Volont divina che squarcia le tenebre della volont tenebrosa umana