Albero Carlon Fassiner

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Le nostre radici I Carlon Fassinèr oglio raccontarvi la storia della mia famiglia. Sono Lucio Fassinèr. Mio nonno un tempo mi diceva, poiché io dormivo con lui nella stessa camera, che suo padre a sua volta gli raccontava che la famiglia dei Fassinèr prendeva tale soprannome da un fatto che ora vi racconto. Quando suo nonno si sposò, la prima notte di nozze la moglie non volle andare a letto con lui. Ella si nascose, si diceva, nel cascinale e non venne fuori che la mattina dopo. Il rapporto poi andò molto bene, ma la gente lo venne a sapere e da quel giorno lo chiamarono Pietro Fassinèr. La mia famiglia —— TREDICESIMO INSERTO a cura di Vittorina Carlon Dall’album di famiglia... Mio nonno Piero ebbe sei figli, tre maschi e tre femmine: Adolfo, Rug- gero. Giovanni, Adalgisa, Ida ed El- vira. Il nonno andò a lavorare presso una facoltosa famiglia di Motta di Li- venza e ne divenne il direttore della ditta dove si raccoglievano uova dai privati e si distillava grappa. Lì mio padre Adolfo, andandolo a trovare, conobbe un’operaia di nome Bona. Si sposarono ed ebbero a loro volta sei figli: Ester, Piero, Oscar, Giovannina, Lucio e Ugo. Dall’album di famiglia... Alcune etichette della nutrita produzione di liquori, ben 30, della ditta Carlon Fassinèr V Bona Rimiola con il marito Adolfo Carlon Fas- sinèr. Carlon, il più diffuso tra i cognomi budoiesi, è attestato fin dall’inizio del secolo XV nel territorio del capoluogo comunale. È un alterato del cognome Carli. L’origine va individuata – secondo il De Felice – nel personale formato dal germanico Karla- «uomo di condizione libera», documentato in Italia dalla metà del secolo VIII ed affermatosi tra il X e XI secolo per il prestigio di Carlo Magno. Foto in alto a sinistra. Fine anni ’30. Tutti i fratelli Carlon nel cortile della loro abitazione sotto lo sguardo divertito della madre Bona. Foto in alto a destra. Lucio con il cugino Arsenio. Foto sopra. 1938. Davanti al camioncino, attrezzato per la consegna dei liquori, Dolfo e la moglie con i figli Lucio ed Emilio Burigana. Foto a destra. La mamma Bona. Foto in alto. I fratelli Lucio ed Ugo nel giardino di quest’ultimo nel settembre 2001. Foto in alto a destra. Lucio ed Augusta nel giorno del 50° di matrimonio. Foto a lato. Il piccolo Rocco, figlio di Tiziana. INSERTO DE l’Artugna n. 104 · MARZO 2005

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Page 1: Albero Carlon Fassiner

Le nostre radici

I Carlon Fassinèr

oglio raccontarvi la storia della miafamiglia. Sono Lucio Fassinèr.Mio nonno un tempo mi diceva,poiché io dormivo con lui nella stessacamera, che suo padre a sua voltagli raccontava che la famiglia deiFassinèr prendeva tale soprannomeda un fatto che ora vi racconto.Quando suo nonno si sposò, laprima notte di nozze la moglie nonvolle andare a letto con lui.Ella si nascose, si diceva, nelcascinale e non venne fuori che lamattina dopo. Il rapporto poi andòmolto bene, ma la gente lo venne asapere e da quel giorno lo chiamaronoPietro Fassinèr.

La mia famiglia

——TREDICESIMO INSERTO

a cura di Vittorina Carlon

Dall’album di famiglia...

Mio nonno Piero ebbe sei figli, tremaschi e tre femmine: Adolfo, Rug-gero. Gio vanni, Adalgisa, Ida ed El-vira. Il nonno andò a lavorare pressouna facoltosa famiglia di Motta di Li-venza e ne divenne il direttore delladitta dove si raccoglievano uova daiprivati e si distillava grappa.Lì mio padre Adolfo, andandolo atrovare, conobbe un’operaia di nomeBona. Si sposarono ed ebbero a lorovolta sei figli: Ester, Piero, Oscar,Giovannina, Lucio e Ugo.

Dall’album di famiglia...

Alcune etichette della nutrita produzione di liquori, ben 30, della ditta Carlon Fassinèr

V

Bona Rimiola con il marito Adolfo Carlon Fas-sinèr.

Carlon, il più diffuso tra i cognomi budoiesi, è attestato fin dall’iniziodel secolo XV nel territorio del capoluogo comunale.

È un alterato del cognome Carli. L’origine va individuata – secondo il De Felice –nel personale formato dal germanico Karla- «uomo di condizione libera»,

documentato in Italia dalla metà del secolo VIIIed affermatosi tra il X e XI secolo per il prestigio di Carlo Magno.

Foto in alto a sinistra. Fine anni ’30.Tutti i fratelli Carlon nel cortile della loro abitazione sottolo sguardo divertito della madre Bona.

Foto in alto a destra. Lucio con il cugino Arsenio.

Foto sopra. 1938. Davanti al camioncino, attrezzato per la consegnadei liquori, Dolfo e la moglie con i figli Lucio ed Emilio Burigana.

Foto a destra. La mamma Bona.

Foto in alto. I fratelli Lucio ed Ugo nel giardinodi quest’ultimo nel settembre 2001.

Foto in alto a destra. Lucio ed Augusta nel giornodel 50° di matrimonio.

Foto a lato. Il piccolo Rocco, figlio di Tiziana.

INSERTO DE l’Artugna n. 104 · MARZO 2005

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Roccon. 2001

Tizianan. 1959SPOSA

Oscar Targa

Rodolfon. 19.02.1887 · 27.09.1969

SPOSABona Rimiola

n. 12.01.1890 · m. 01.09.1976

Elviran. ?

Guglielmon. 19.02.1887 · m. 01.03.1887

Guglielmo Rodolfon. 22.05.1882

Pietron. 09.03.1860 · m. 05.09.1945

SPOSAOsvalda Soldà

Iseppon. 1625/30 circa

SPOSAMenega Zambon

Giomarian. 1655 circa

SPOSAMadalena De Forte

Marcon. 1685/90 circa

SPOSAMenega De Dor

Iseppon. 21.02.1714

SPOSAMaria Della Janna

Zuannen. 07.02.1758

SPOSADomenica Carlon

Osvaldon. 28.01.1785

SPOSAMaria Panizzut

Orlandon. 1600 circa

Lorenzon. 07.04.1819 · m. 05.01.1893

SPOSATeresa Zambon

Vincenzon. 09.08.1809

Vincenzo Antonion. 10.03.1850

Maria Maddalenan. 02.04.1856

Giobattan. 24.06.1853 · m. 26.05.1889

SPOSAAnna Puppin

N Nn. · m. 25.06.1879

Angelo Osvaldon. 10.10.1880

Osvaldon. 12.05.1885 · m. 02.08.1946

Antonio Guglielmon. 26.05.1887

Maria Angelan. 27.03.1889

Angelon. 26.08.1847

Vincenzon. 26.08.1847 · m. 1847

Caterina Teresan. 09.10.1884

Giovanni Guglielmon. 16.07.1890

SPOSAEmma Zaia

Ida Amelian. 28.03.1893

Celeste Arcadian. 07.06.1895

Ruggero Siston. 01.12.1897

SPOSAVirginia Stefinlongo

Adalgisan. 07.06.1895 · m. 13.03.1964

Sergion. 17.03.1916 · m.13.10.1991

SPOSABrigida Del Maschio

Estern. 13.10.1912 · m. 1985

SPOSAGiovanni Coassin

Pieron. 02.01.1914 · m. ?

SPOSALibera Scussat

Oscarn. 03.04.1916 · m. ?

SPOSAEutimia Pajalich

Lucion. 18.12.1922

SPOSAAgata Piccinato

Giovanninan. ?

Ugon. 06.12.1924

SPOSAValentina Zorzi

Danielen. 1951

Arsenion. 16.08.1922 · m. 10.05.1942

Biancan. 12.11.1925 · m. 13.07.1964

SPOSAAntonio Carlon

Laura Nadan. 1933 · m. 1969

La famiglia Carlon Fassinèr

Il papà a diciotto anni aprì unapiccola merceria di «ago, filo ecordella», era il 1905.Poi cambiò attività e andò anche luia raccogliere uova, comprò uncavallo per andare anche negli altripaesi vicini. Fece conoscenza con uncommerciante di Sacile, tale LuigiMicheletto, che gli propose divendere anche vino e liquori. Ot-tenne la licenza e iniziò questa nuovaattività. Il lavoro proseguì bene e conprofitto ma i tempi erano duri, e sem-pre alle intemperie.Fece una stalla e comprò dellemucche e così il tenore di vita mi-gliorò. Piero aiutava il padre, Oscarstudiava a Belluno, Ugo edio a Sacile, la Ester si sposò conil casaro del paese Coassin Giovanni,e si trasferì a Dardago.Venne la guerra e tutto si fermò.Al ritorno si riprese il lavoro ma siabbandonò la merceria.Il commercio di liquori andava moltobene. A questo punto vennero a tro-varlo i vecchi padroni e glichiesero un prestito per sostenerela loro attività che invece non andavabene. Chiesero 40.000 lire, poi altrimille, e poi ancora e quindifallirono. Fu un duro colpo per le fi-

nanze famigliari ma si continuòa lavorare sodo e a migliorareil lavoro. Si acquistò una vecchiacorriera e la si adattò a camion.Si fece in seguito lo stesso lavoro suuna corriera più piccola. L’artefice ditale trasformazione fu Bepi Varnierdetto «Bepi Coca».Con papà lavorava anche lo zio Rug-gero ma ad un certo punto si separa-rono e la nostra famigliacontinuò da sola. Nuovamente loscompiglio con l’ultima guerra: Piero

richiamato dai bersaglieri quindifatto prigioniero, io in Grecia e a Ce-falonia, Oscar in Albania,mentre Ugo il più giovane rimase acasa ad aiutare i vecchi.La guerra finì e bisognava riprendereil lavoro, la famiglia rimase unitanella vecchia casa e si ripresela crescita della nostra attività.Il nonno Piero morì, il papà stava in-vecchiando, cedette l’attività a me ePiero e sorse la necessità di costruireun capannone e munirsi di un nuovoautomezzo. Le famigliedi Piero e mia sentirono la necessitàdi costruirsi ciascuno la propria casa,pur continuando a lavorare insieme.Gli anni passarono e nel 1982 la dittadei fratelli Piero e Lucio Fassinèr sichiuse.

Lucio Carlon Fassinèr

Foto sopra. Oscar Ufficiale nella SecondaGuerra Mondiale.

Foto a sinistra. La mamma Bona, originariadi Motta di Livenza (Tv).

Foto a destra. Il padre Adolfo Fassinèr nel1921 e, sotto, nell’immediato dopoguerra.