AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per...

35
Comuni di Asigliano Veneto, Orgiano, Pojana Maggiore, Sossano Via Roma, 9 – 36040 ORGIANO (VI) – C.F. / P.I. 03439100243 tel. 0444/874038 int. 4 – fax. 0444/888640 [email protected] - www.unionecomunibassovicentino.it AREA TECNICA – SETTORE EDILIZIA PRIVATA Sede: Comune di Orgiano – tel. 0444/775161 – fax 0444/888640 – [email protected] ALLO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA UNIONE DEI COMUNI BASSO VICENTINO Protocollo Unione Asigliano Orgiano Pojana Maggiore Sossano Sportello Unico Attività Produttive Sportello Unico Edilizia DOMANDA PER IL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE (Art. 10 e 20 del D.P.R. 380/2001) (art. 7 del D.P.R. 160/2010) N.B. La domanda deve essere compilata in ogni sua parte OGGETTO DELLA RICHIESTA Oggetto della richiesta: (descrizione sintetica degli interventi con riferimento al DPR 380/2001 e DPR 160/2010) A DICHIARAZIONI DEL RICHIEDENTE 1 Il/la sottoscritto/a altri richiedenti SI NO (Cognome e Nome) (indicare se sono presenti altri richiedenti e in caso affermativo compilare i quadri Q e R) nato a ( ) il / / codice catastale (luogo ) (Provinci a) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni- italiani.it/alfa/ residente a ( ) in Via/Piazza n . codice catastale (luogo ) (Provinci a) (indiriz zo) (comune di residenza) http://www.comuni- italiani.it/alfa/ C.F . Telefon o Fa x e- mail @ p.e. c. @ avente titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento, in quanto titolare del seguente diritto 1 : proprie usufrut to rappresentanza 2 : altro diritto reale (compilare la Tabella A) (specificare) non avente titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento, ma disponendo comunque della dichiarazione di assenso dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori Allegare assenso ovvero sottoscrivere gli elaborati da parte di tutti i terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori, corredata da copia di documento d’identità sull'area/immobile gravano atti trascritti e/o registrati di qualsiasi natura (servitù attiva o passiva, atti unilaterali d'obbligo, convenzioni ecc..) sull'area/immobile non gravano atti trascritti e/o registrati di qualsiasi natura (servitù attiva o passiva, atti unilaterali d'obbligo, convenzioni ecc..) Versione giugno 2016 Marca da bollo € 16,00

Transcript of AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per...

Page 1: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

Comuni di Asigliano Veneto, Orgiano, Pojana Maggiore, SossanoVia Roma, 9 – 36040 ORGIANO (VI) – C.F. / P.I. 03439100243

tel. 0444/874038 int. 4 – fax. 0444/888640

[email protected] - www.unionecomunibassovicentino.it

A R E A T E C N I C A – S E T T O R E E D I L I Z I A P R I V A T A Sede: Comune di Orgiano – tel. 0444/775161 – fax 0444/888640 – [email protected]

A L L O S P O R T E L L O U N I C O P E R L ’ E D I L I Z I A U N I O N E D E I C O M U N I B A S S O V I C E N T I N O

Protocollo Unione

Asigliano Orgiano Pojana Maggiore Sossano

Sportello Unico Attività Produttive

Sportello Unico Edilizia

DOMANDA PER IL RILASCIO DELPERMESSO DI COSTRUIRE

(Art. 10 e 20 del D.P.R. 380/2001)(art. 7 del D.P.R. 160/2010)

N.B. La domanda deve essere compilata in ogni sua parte

O G G E T T O D E L L A R I C H I E S T A Oggetto della richiesta:      

(descrizione sintetica degli interventi con riferimento al DPR 380/2001 e DPR 160/2010)

A D I C H I A R A Z I O N I D E L R I C H I E D E N T E1 Il/la sottoscritto/a       altri richiedenti SI NO

(Cognome e Nome) (indicare se sono presenti altri richiedenti e in caso affermativo compilare i quadri Q e R)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

avente titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento, in quanto titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)non avente titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento, ma disponendo comunque della dichiarazione di assenso dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori

Allegare assenso ovvero sottoscrivere gli elaborati da parte di tutti i terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori, corredata da copia di documento d’identitàsull'area/immobile gravano atti trascritti e/o registrati di qualsiasi natura (servitù attiva o passiva, atti unilaterali d'obbligo, convenzioni ecc..)sull'area/immobile non gravano atti trascritti e/o registrati di qualsiasi natura (servitù attiva o passiva, atti unilaterali d'obbligo, convenzioni ecc..)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

Che le opere comprese nell’intervento:non riguardano parti comuniriguardano le parti comuni di un fabbricato condominialeriguardano parti comuni di un fabbricato con più proprietà, non costituito in condominio, e dichiara che l’intervento è stato approvato dai comproprietari delle parti comuni, come risulta da atto consegnato al progettista ovvero dalla sottoscrizione degli elaborati da parte di tutti i comproprietari corredata da

Versione giugno 2016

Marca da bollo€ 16,00

Page 2: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

copia di documento d’identitàriguardano parti dell’edificio di proprietà comune ma non necessitano di assenso perché, secondo l’art. 1102 c.c., apportano, a spese del titolare, le modificazioni necessarie per il miglior godimento delle parti comuni non alterandone la destinazione e senza impedire agli altri partecipanti di usufruirne secondo il loro diritto

1 In caso di proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione e servitù allegare atto o contratto.2 In caso di rappresentanza allegare uno dei seguenti documenti: atto, procura, mandato, contratto o delibera di consiglio di amministrazione.

Versione giugno 2016

Page 3: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

B INDIVIDUAZIONE DELL’IMMOBILE OGGETTO DELL’INTERVENTOimmobile sito in       (VI) in Via/Piazza       n.    

(luogo) (Provincia) (indirizzo)

Con destinazione d’uso:Agricol

aResidenzial

eIndustriale Artigianal

eCommercial

eDirezional

eTuristico/Ricettiva Ospedali/Case di Cura Altro      

Censito in catasto al Fogli

o    Mappale

n.      Sub.    

Censito in catasto al Foglio

   Mappale n.

      Sub.    

Censito in catasto al Foglio

   Mappale n.

      Sub.    

C H I E D EC R I L A S C I O D E L P E R M E S S O D I C O S T R U I R E 3

1 Interventi di nuova costruzione.art. 3 comma 1 lettera e) art. 10 comma 1 lettera a)

del D.P.R. n. 380/2001Sono da considerarsi interventi di nuova costruzione quelli di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio quali:

1. la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto alla lettera e.6);2. gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune;3. la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato;4. l’installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione;(punto da ritenersi abrogato implicitamente dagli artt. 87 e segg. del d.lgs. n. 259 del 2003)5. l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee e salvo che siano installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all'interno di strutture ricettive all'aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno dei turisti;(punto modificato prima dall'art. 41, comma 4, legge n. 98 del 2013 poi così modificato dall'art. 10-ter della legge n. 80 del 2014; si precisa che l'art. 41, comma 4, legge n. 98 del 2013 è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo da Corte Costituzionale, con sentenza n. 189 del 2015)6. gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale;7. la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato;

2 Interventi di ristrutturazione urbanistica.art. 3 comma 1 lettera f)

art. 10 comma 1 lettera b) del D.P.R. n. 380/2001

Sono da considerarsi interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

3

Interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni.

art. 3 comma 1 lettera d) - art. 10 comma 1 lettera c)

del D.P.R. n. 380/2001

Sono da considerarsi interventi di ristrutturazione edilizia quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l’eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza. Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove sia rispettata la medesima sagoma dell'edificio preesistente.

4

Opere ancora da ultimare, successive all’efficacia temporale del permesso di costruire, di completamento al PC      /      del   /  /    , salvo che le stesse non rientrino tra quelle realizzabili mediante SCIA, ai sensi dell’ex art. 22 del DPR 380/2001, per cui l’interessato si avvalga della facoltà di richiedere il Permesso di Costruire

art. 15 comma 3 del D.P.R. n. 380/2001

5 In deroga agli strumenti urbanistici Art. 14 D.P.R. n. 380/2001Art. 80 L.R. 61/1985

La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, può riguardare esclusivamente i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati di cui alle norme di attuazione degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi nonché, nei casi di cui al comma 1-bis, le destinazioni d'uso, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.

Per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del Consiglio Comunale.

Art. 14 comma 1del D.P.R. n. 380/2001

Nel rispetto comunque delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 42/2004 e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia.

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, attuati anche in aree industriali dismesse, anche in deroga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Consiglio Comunale

Art. 14 comma 1bisdel D.P.R. n. 380/2001

Art. 3 della L.R. 55/2012 con le procedure di cui all’art. 7

del D.P.R. 160/2010A condizione che il mutamento di destinazione d'uso non comporti un aumento della superficie coperta prima dell'intervento di ristrutturazione, fermo restando, nel caso di insediamenti commerciali, quanto disposto dall'articolo 31, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni. (art. 14 comma 1 bis DPR 380/2001)Nel caso in cui l’ampliamento sia realizzato mediante il mutamento di destinazione d’uso di fabbricati esistenti, gli stessi devono essere situati all’interno del medesimo lotto sul quale insiste l’attività da ampliare o, comunque, costituire con questa un unico aggregato produttivo. (art. 3 LR 55/2012)

6 Convenzionato Art. 28 bisdel D.P.R. n. 380/2001

Qualora le esigenze di urbanizzazione possano essere soddisfatte con una modalità semplificata, è possibile il rilascio di un permesso di costruire convenzionato.La convenzione, approvata con delibera del consiglio comunale, salva diversa previsione regionale, specifica gli obblighi, funzionali al soddisfacimento di un interesse pubblico, che il soggetto attuatore si assume ai fini di poter conseguire il rilascio del titolo edilizio, il quale resta la fonte di regolamento degli interessi.Sono, in particolare, soggetti alla stipula di convenzione:

a) la cessione di aree anche al fine dell'utilizzo di diritti edificatori;b) la realizzazione di opere di urbanizzazione fermo restando quanto previsto dall'articolo 32, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;c) le caratteristiche morfologiche degli interventi;d) la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale.

La convenzione può prevedere modalità di attuazione per stralci funzionali, cui si collegano gli oneri e le opere di urbanizzazione da eseguire e le relative garanzie.Il termine di validità del permesso di costruire convenzionato può essere modulato in relazione agli stralci funzionali previsti dalla convenzione.Il procedimento di formazione del permesso di costruire convenzionato è quello previsto dal Capo II del Titolo II della presente parte. Alla convenzione si applica altresì la disciplina dell'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Versione giugno 2016

Page 4: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

3 Il richiedente e Il tecnico incaricato dovranno comunicare la fine dei lavori e l’interessato provvede, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale nel termine di cui all’articolo 34-quinquies, comma 2, lettera b), del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80; nel caso fosse necessaria la presentazione degli atti di aggiornamento catastale, dovrà essere richiesta l’agibilità dell’unità immobiliare.

Versione giugno 2016

Page 5: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

7 Titolo unico Art. 7 del D.P.R. 160/2010

C 1 In accertamento di conformità:8

In sanatoria con accertamento di conformità per interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di DIA/SCIA nelle ipotesi di cui all'ex art.22, comma 3, o in difformità da essa.

art. 36del D.P.R. n. 380/2001

9 In sanatoria con accertamento di conformità per interventi edilizi di cui all'ex art.22, commi 1 e 2, in assenza della o in difformità dalla DIA/SCIA.

art. 37del D.P.R. n. 380/2001

10 Con accertamento di compatibilità paesaggistica, nei seguenti casi:

art. 167 e secondo le procedure di cui al comma 5 e art. 181 del D.Lgs. 42/2004

a) per i lavori, realizzati in assenza o difformità all'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; b) per l'impiego di materiali in difformità dall'autorizzazione paesaggistica;c) per i lavori comunque configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ai sensi dell'articolo 3 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.

C 2Casi in cui è facoltà dell’interessato di chiedere il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione degli interventi di cui ai commi 1, 2, 2 bis dell’ex art. 22 del D.P.R. n. 380/2001, per i quali sarebbe sufficiente la presentazione di una SCIA e precisamente:

11Interventi non riconducibili all’elenco di cui all’art. 10 del D.P.R. n. 380/2001 (permesso di costruire) e all’art. 6 del D.P.R. n. 380/2001 (attività edilizia libera), che siano conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, del regolamento edilizio e della disciplina urbanistico – edilizia vigente.

art. 22 comma 1 del D.P.R. n. 380/2001

12

Variante al PC      /      del   /  /     con inizio lavori in data   /  /    , che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio qualora sottoposto a vincolo ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire.

art. 22 comma 2 del D.P.R. n. 380/2001

Ai fini dell'attività di vigilanza urbanistica ed edilizia, nonché ai fini del rilascio del certificato di agibilità, tali segnalazioni certificate di inizio attività costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruzione dell'intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

13

Variante al PC      /      del   /  /     con inizio lavori in data   /  /    , che non configura una variazione essenziale, a condizione che sia conforme alle prescrizioni urbanistico-edilizie e sia attuate dopo l'acquisizione degli eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore.

art. 22 comma 2 bisdel D.P.R. n. 380/2001art. 92 della L.R. 61/85

Le varianti di cui al punto precedente sono comunicate a fine lavori con attestazione del professionista

C 3Casi in cui è possibile richiedere il rilascio del permesso di costruire, o in alternativa la presentazione di una DIA (super DIA), per la realizzazione degli interventi di cui al comma 3 dell’ex art. 22 del D.P.R. n. 380/2001 e precisamente:

14 Interventi di ristrutturazione come previsti al punto 3;

art. 3 comma1 lettera d) art. 10 comma 1 lettera c) art. 22 comma 3 lettera a)

del D.P.R. n. 380/2001

15

Interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti;

art. 3 comma1 lettera e) art. 10 comma 1 lettera b) art. 22 comma 3 lettera b)

del D.P.R. n. 380/2001

16

Interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.

art. 3 comma1 lettera e) art. 10 comma 1 lettera a) art. 22 comma 3 lettera c)

del D.P.R. n. 380/2001

C 4Interventi disciplinati dalla L.R. 14/2009 e ss.mm.ii. – PIANO CASA –

(edifici esistenti al 31 ottobre 2013)In alternativa alla DIA è comunque salva la facoltà dell’interessato di chiedere il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione degli interventi di cui ai commi 4 e 5 dell’ex art. 22 del D.P.R. n. 380/2001.

Ai sensi dell’art. 9 gli interventi previsti dagli articoli 2, 3, 3 ter, 3 quater e 4 non trovano applicazione per gli edifici: a) ricadenti all’interno dei centri storici ai sensi dell’articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 “Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell’articolo 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765”, salvo che per gli edifici che risultino privi di grado di protezione, ovvero con grado di protezione di demolizione e ricostruzione, di ristrutturazione o sostituzione edilizia, di ricomposizione volumetrica o urbanistica, anche se soggetti a piano urbanistico attuativo. Restano fermi i limiti massimi previsti dall’articolo 8, primo comma, n. 1), del decreto ministeriale n. 1444 del 1968 e successive modificazioni; b) vincolati ai sensi della parte seconda del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” e successive modificazioni;c) oggetto di specifiche norme di tutela da parte degli strumenti urbanistici e territoriali che non consentono gli interventi edilizi previsti dai medesimi articoli 2, 3,3 ter, 3 quater e 4;d) ricadenti nelle aree di inedificabilità assoluta di cui all’articolo 33 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 “Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie”, o di quelle dichiarate inedificabili per sentenza o provvedimento amministrativo; e) anche parzialmente abusivi; f) aventi destinazione commerciale qualora siano volti ad eludere o derogare le disposizioni regionali in materia di commercio;g) ricadenti in aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica e nelle quali non è consentita l’edificazione ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 3 quater.

Gli interventi di cui agli articoli 2, 3, 3 ter, 3 quater e 4 sono subordinati all'esistenza delle opere di urbanizzazione primaria ovvero al loro adeguamento in ragione del maggiore carico urbanistico connesso al previsto aumento di volume o di superficie degli edifici esistenti, ad esclusione degli interventi realizzati sulla prima casa di abitazione. Sono fatte salve le disposizioni in materia di distanze previste dalla normativa statale vigente.Al fine di consentire il riordino e la rigenerazione del tessuto edilizio urbano già consolidato ed in coerenza con l’obiettivo prioritario di ridurre o annullare il consumo di suolo, anche mediante la creazione di nuovi spazi liberi, in attuazione dell’articolo 2 bis del DPR n. 380/2001 gli ampliamenti e le ricostruzioni di edifici esistenti situati nelle zone territoriali omogenee di tipo B e C, realizzati ai sensi della presente legge, sono consentiti anche in deroga alle disposizioni in materia di altezze previste dal decreto ministeriale n. 1444 del 1968 e successive modificazioni, sino ad un massimo del 40 per cento dell’altezza dell’edificio esistente.È comunque ammesso, anche negli edifici ricadenti nei centri storici di cui all’articolo 2 del decreto ministeriale n. 1444 del 1968 non sottoposti al vincolo di cui al comma 1, lettera b), l’aumento della superficie utile di pavimento all’interno del volume autorizzato, nel rispetto dei parametri igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente. 

4a Art. 2 - Interventi edilizi di ampliamento.Limiti generali per l’ampliamento

Versione giugno 2016

Page 6: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

1a ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20 per cento del volume e del 20 per cento della superficie (così come definiti dallo strumento urbanistico).

art. 2 comma 1

1b ampliamento fino a 150 metri cubi per gli edifici residenziali unifamiliari da destinarsi a prima casa di abitazione.

2ampliamento degli edifici esistenti di un ulteriore 10 per cento, rispetto al punto 1a, nel caso di utilizzo di tecnologie che prevedano l’uso di qualsiasi fonte di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3 kW, ancorché già installati.

art. 2 comma 5

3

ampliamento degli edifici residenziali di un ulteriore 15 per cento, rispetto al punto 1a, purché vi sia un contestuale intervento di riqualificazione dell’intero edificio che ne porti la prestazione energetica, come definita dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia” e dal decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59 “Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia” e successive modificazioni, alla corrispondente classe B.

art. 2 comma 5 bis

4ampliamento di un ulteriore 5 per cento per gli edifici residenziali e 10 per cento per gli edifici ad uso diverso, rispetto al punto 1a, qualora l’intervento preveda la messa in sicurezza sismica dell’intero edificio, purché la stessa non sia già obbligatoria per legge.

art. 2 comma 5 ter

Condizioni particolari da rispettare obbligatoriamente per l’ampliamento sia l’edificio che l’ampliamento devono insistere in zona territoriale omogenea propria. art. 2 comma 1

l’ampliamento può essere realizzato in aderenza.

art. 2 comma 2

l’ampliamento può essere realizzato utilizzando un corpo edilizio già esistente.l’ampliamento può essere realizzato con la costruzione di un corpo edilizio separato.Il corpo edilizio separato, esistente o di nuova costruzione, deve trovarsi:

sullo stesso lotto di pertinenza dell’edificio che genera l’ampliamento;su un lotto confinante;realizzato su un altro lotto;

purché lo stesso si trovi a non più di 200 metri, misurabili in linea d’aria, rispetto al lotto di pertinenza dell’edificio che genera l’ampliamento e appartenga, già alla data del 31 ottobre 2013, al medesimo proprietario o al di lui coniuge o figlio.

Nei limiti dell’ampliamento del 20 % sono da computare l’eventuale recupero dei sottotetti esistenti al 31 ottobre 2013 aventi le caratteristiche di cui all’ articolo 2, comma 1, lettere a) e b) della legge regionale 6 aprile 1999, n. 12 “Recupero dei sottotetti esistenti a fini abitativi” (altezza utile media m. 2.40 per i locali adibiti ad abitazione, m. 2.20 per i locali adibiti a servizi, quali corridoi, disimpegni, ripostigli e bagni. L’altezza utile media sarà calcolata dividendo il volume utile della parte di sottotetto la cui altezza superi m. 1.80 per la relativa superficie utile; il rapporto illuminante, se in falda, deve essere pari o superiore a 1/16 –) con esclusione dei sottotetti esistenti oggetto di contenzioso in qualsiasi stato e grado del procedimento. Altre condizioni particolari da rispettare obbligatoriamente per l’ampliamento a seconda del caso

edifici composti da più unità immobiliari

art. 2 comma 4l'ampliamento può essere realizzato anche separatamente per ciascuna di esse, compatibilmente con le leggi che disciplinano il condominio negli edifici (vedi artt. 1120, 1122, e 1127 e anche il 1102 del codice civile) , fermo restando il limite complessivo stabilito pari al 20 %.

ipotesi di case a schieral’ampliamento è ammesso qualora venga realizzato in maniera uniforme con le stesse modalità su tutte le case appartenenti alla schiera, ad eccezione delle unità di testa che possono avere forma diversa.

Ai sensi dell’art. 9, con gli interventi previsti dall’articolo 2, può essere modificata la destinazione d’uso degli edifici, purché la nuova destinazione sia consentita dalla disciplina edilizia di zona; per gli edifici dismessi o in via di dismissione, situati in zone territoriali omogenee diverse dalla zona agricola, è consentito il mutamento della destinazione d’uso con il recupero dell’intera volumetria esistente, qualora l’intervento sia finalizzato alla rigenerazione o riqualificazione dell’edificio, fermo restando che la nuova destinazione deve essere consentita dalla disciplina edilizia di zona. Sono fatti salvi eventuali accordi o convenzioni precedentemente sottoscritti. Per gli edifici dismessi o in via di dismissione, situati in zone territoriali omogenee diverse dalla zona agricola, gli interventi previsti sono assentiti, mediante rilascio del permesso di costruire.

4b Art. 3 - Interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente.Limiti generali per l’ampliamentoInterventi di demolizione e ricostruzione degli edifici legittimati da titoli abilitativi che necessitano di essere adeguati agli attuali standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici e di sicurezza, in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali, comunali, provinciali e regionali, ivi compresi i piani ambientali dei parchi regionali. La demolizione e ricostruzione, purché gli edifici siano situati in zona territoriale omogenea propria, può avvenire anche parzialmente e può prevedere incrementi del volume o della superficie:

4b1

A) fino al 70 per cento, qualora per la ricostruzione vengano utilizzate tecniche costruttive che portino la prestazione energetica dell’edificio, come definita dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia” e dal decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59 “Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia” e successive modificazioni, alla corrispondente classe A; 

art. 3 comma 1 e 2

4b2

b) fino all’80 per cento, qualora l’intervento comporti l’utilizzo delle tecniche costruttive di cui alla legge regionale 9 marzo 2007, n. 4 “Iniziative ed interventi regionali a favore dell’edilizia sostenibile”. A tali fini la Giunta regionale integra le linee guida di cui all’articolo 2 della  legge regionale 9 marzo 2007, n. 4 , prevedendo la graduazione della volumetria assentibile in ampliamento in funzione della qualità ambientale ed energetica dell’intervento.

Gli interventi di cui al punto 4a e 4b, qualora comportino una ricomposizione planivolumetrica che comporti una modifica sostanziale con la ricostruzione del nuovo edificio su un’area di sedime completamente diversa, sono assentiti, mediante rilascio del permesso di costruire.

Ai sensi dell’art. 9, con gli interventi previsti dall’articolo, 3 può essere modificata la destinazione d’uso degli edifici, purché la nuova destinazione sia consentita dalla disciplina edilizia di zona; per gli edifici dismessi o in via di dismissione, situati in zone territoriali omogenee diverse dalla zona agricola, è consentito il mutamento della destinazione d’uso con il recupero dell’intera volumetria esistente, qualora l’intervento sia finalizzato alla rigenerazione o riqualificazione dell’edificio, fermo restando che la nuova destinazione deve essere consentita dalla disciplina edilizia di zona. Sono fatti salvi eventuali accordi o convenzioni precedentemente sottoscritti.

4c Art. 3bis - Interventi nelle zone agricole. Limiti generali per l’ampliamentoNelle zone agricole gli interventi di cui agli articoli 2 e 3 sono consentiti limitatamente agli edifici a destinazione residenziale e a quelli funzionalmente destinati alla conduzione del fondo agricoloVersione giugno 2016

Page 7: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

Per gli edifici residenziali in zona agricola l’ampliamento, qualora realizzato sulla prima casa di abitazione, è calcolato sulla volumetria massima assentibile ai sensi della vigente normativa. Limitatamente agli edifici composti da due unità immobiliari, anche se sovrapposte, e ai soli fini del calcolo dell’ampliamento, la volumetria massima assentibile è riferita a ciascuna unità immobiliare anziché all’intero edificio, fermo restando il rispetto di quanto previsto dall’articolo 2, comma 4 .In caso di edifici composti da più unità immobiliari l'ampliamento può essere realizzato anche separatamente per ciascuna di esse, compatibilmente con le leggi che disciplinano il condominio negli edifici (vedi artt. 1120, 1122, e 1127 e anche il 1102 del codice civile) , fermo restando il limite complessivo stabilito del 20 %.In ipotesi di case a schiera l’ampliamento è ammesso qualora venga realizzato in maniera uniforme con le stesse modalità su tutte le case appartenenti alla schiera, ad eccezione delle unità di testa che possono avere forma diversa.

1 Compilare il quadro 2a o 2b a seconda del caso specifico4d Art. 3 ter - Interventi per favorire la rimozione e lo smaltimento dell’amianto

Limiti generali per l’ampliamento

1

interventi sugli edifici esistenti che comportano la rimozione e lo smaltimento della copertura in cemento amianto, qualora ciò non sia già obbligatorio per legge, è concesso un ampliamento fino al 10 per cento del volume o della superficie, anche in deroga ai parametri dello strumento urbanistico comunale. 

art. 3 ter comma 1

4e Art. 3 quater - Interventi su edifici in aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica e idrogeologica.Limiti generali per l’ampliamento

1

edifici ricadenti nelle aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica o idrogeologica è consentita l’integrale demolizione e la successiva ricostruzione in zona territoriale omogenea propria non dichiarata di pericolosità idraulica o idrogeologica, anche in deroga ai parametri dello strumento urbanistico comunale, con un incremento fino al 50 per cento del volume o della superficie. 

art. 3 quater comma 1

Condizioni particolari da rispettare obbligatoriamente per l’ampliamento Limitatamente agli edifici a destinazione residenziale, la ricostruzione è consentita anche in zona agricola, purché caratterizzata dalla presenza di un edificato già consolidato e sempre che l’area non sia oggetto di specifiche norme di tutela da parte degli strumenti urbanistici o territoriali che ne impediscano l’edificazione. La demolizione dell’edificio deve avvenire entro tre mesi dal rilascio del certificato di agibilità per gli edifici ricostruiti; in caso di mancata demolizione trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 31 del DPR n. 380/2001. Agli edifici ricostruiti non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 2, 3 e 4. 

4f Art. 4 - Interventi per favorire la riqualificazione degli insediamenti turistici e ricettivi. Limiti generali per l’ampliamento

1

Fermo restando quanto consentito dagli articoli 1, 2 e 3 è possibile ampliare fino al 20 per cento le attrezzature all’aperto di cui all’allegato S/4 lettera b) e lettera d) numeri 1) e 2) della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”, anche se ricadenti in area demaniale. 

art. 4 comma 1

Ai sensi dell’art. 9, con gli interventi previsti dall’articolo 4 può essere modificata la destinazione d’uso degli edifici, purché la nuova destinazione sia consentita dalla disciplina edilizia di zona; per gli edifici dismessi o in via di dismissione, situati in zone territoriali omogenee diverse dalla zona agricola, è consentito il mutamento della destinazione d’uso con il recupero dell’intera volumetria esistente, qualora l’intervento sia finalizzato alla rigenerazione o riqualificazione dell’edificio, fermo restando che la nuova destinazione deve essere consentita dalla disciplina edilizia di zona. Sono fatti salvi eventuali accordi o convenzioni precedentemente sottoscritti. Per gli edifici dismessi o in via di dismissione, situati in zone territoriali omogenee diverse dalla zona agricola, gli interventi previsti sono assentiti, mediante rilascio del permesso di costruire.

4g Art. 5 - Interventi per favorire l’installazione di impianti solari e fotovoltaici e di altri sistemi di captazione delle radiazioni solari.

Limiti generali per l’ampliamento

1sistemi di captazione delle radiazioni solari addossati o integrati negli edifici, quali serre bioclimatiche, pareti ad accumulo e muri collettori, atti allo sfruttamento passivo dell’energia solare, sempreché correlati con il calcolo di progetto degli impianti termomeccanici.

art. 5 comma 1 lettera a)

2pensiline e le tettoie finalizzate all’installazione di impianti solari e fotovoltaici, così come definiti dalla normativa statale, di tipo integrato o parzialmente integrato, con potenza non superiore a 6 kWp.

art. 5 comma 1 lettera b)

Le strutture e gli impianti di cui previsti al punto 1 e 2 sono realizzabili anche in zona agricola fatto salvo quanto previsto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” e successive modificazioni.

D I N Q U A D R A M E N T O U R B A N I S T I C OL’immobile è individuato nel vigente PI in Z.T.O.:

AB      C      D      E      F      

Versione giugno 2016

Page 8: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

E A L T R I S O G G E T T IIl sottoscritto, affida la redazione della documentazione prevista dall’art. 20 del D.P.R. 380/2001 e dalle N.T.O. e R.E. del PI a:

TECNICO INCARICATO

                 (titolo) (nome) (cognome)

nato a         /  /     (  ) codice catastale     (luogo) (data) (Provincia) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

Residente a

      (    ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

Iscritto all’Albo/Ordine Professionale       della Provincia di

(  ) n.     

con studio in       in Via/Piazza       n.    Tel.       Cell.      e-mail      @      p.e.c.      @     P. IVA       C.F.      

che sottoscrive per accettazione dell’incaricoTimbro e firma

Il sottoscritto affida l’esecuzione dei lavori alla ditta:

IMPRESA/LAVORATORE AUTONOMO CHE ESEGUE I LAVORI

     Denominazion

e

con sede in

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

Tel.       Cell.      e-mail      @      p.e.c.      @     P. IVA       C.F.      

che sottoscrive per accettazione dell’incaricoTimbro e firma

Versione giugno 2016

Page 9: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

F D O C U M E N T A Z I O N E P R E V I S T A D A L D . L g s . 8 1 / 2 0 0 8 4 Premesso che nell'ambito dei lavori pubblici e privati dell'edilizia, le amministrazioni pubbliche acquisiscono d'ufficio il documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) ai sensi dell’art. 14 della L.S. 4 aprile 2012, n. 35, si allega la seguente documentazione, prevista dall’art. 90 comma 9 lettera c) del D.Lgs. 81/2008:

indicazione, da parte dell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni inerenti al D.U.R.C.:Nominativo dell’impresa:      Indirizzo: Via      Sede legale n.      

cap.      Città      Provincia      

Partita IVA / Codice Fiscale n.      Matricola INPS n.      Codice INAIL n.      Inscrizione CASSA EDILE n.      C.C.N.L.      Contratto collettivo nazionale del lavoroIn alternativa ai dati sopra indicati il soggetto interessato, di sua iniziativa, può presentare copia del D.U.R.C. (documento unico di regolarità contributiva).

copia della notifica preliminare (ai sensi dell’art. 99); una dichiarazione da parte del committente attestante l’avvenuta verifica della ulteriore documentazione prevista

dall’art. 90 comma 9 lettere a) e b).

Si ricorda che in assenza del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 o del fascicolo di cui all'articolo 91, comma 1, lettera b), quando previsti, oppure in assenza di notifica di cui all'articolo 99, quando prevista oppure in assenza del documento unico di regolarità contributiva delle imprese o dei lavoratori autonomi, è sospesa l'efficacia del titolo abilitativo.

G L A V O R I I N E C O N O M I A 5

Si tratta di lavori in economia pertanto non si allega quanto sopra descritto in quanto sono opere di modesta entità,

che non incidono sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, non interessano parti strutturali e impiantistiche soggette a

progettazione specifica e non necessitano di una qualifica tecnico professionale adeguata per la loro realizzazione, pertanto il

sottoscritto

D I C H I A R A

ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 consapevole delle sanzioni penali richiamate dal successivo art.

76 e della decadenza dei benefici richiamati dall’art. 75, che realizzerà i lavori in economia senza avvalersi dell’opera di

imprese, di lavoratori autonomi né di proprio personale dipendente.

4 La documentazione va allegata, se dovuta, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 5 Le opere di modesta entità sono da intendersi, in linea generale, quelle elencate all’interno dell’art. 6 comma 1 e 2 purchè non vengano modificati gli impianti o introdotti di nuovi per cui è necessaria la dichiarazione di conformità. L’Ufficio Tecnico Comunale si riserva la facoltà di verificare tale dichiarazione in sede di esecuzione dei lavori.

Versione giugno 2016

Page 10: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

Il/I sottoscritto/i sotto la propria personale responsabilità:

D I C H I A R A / N O

Ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 consapevole delle sanzioni penali richiamate dal successivo art. 76 e della decadenza dei benefici richiamati all’art. 75:

H R E G I M E D E I V I N C O L I 6

1 V I N C O L I D I T U T E L A C U L T U R A L E , P A E S A G G I S T I C A E A M B I E N T A L EVincolo beni culturali – D.Lgs. 42/2004 - PARTE II - Beni Culturali

le opere previste non ricadono all’interno di interventi soggetti ad autorizzazione ai sensi dell’art. 21, comma 4 del D.Lgs. n. 42/2004.le opere previste ricadono in ambito di interventi soggetti ad autorizzazione ai sensi dell’art. 21, comma 4 del D.Lgs. n. 42/2004, pertanto:

allega copia autorizzazione del soprintendente espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio ad acquisire la relativa autorizzazione del soprintendente.

In caso sia l’ufficio a chiedere l’autorizzazione al soprintendente, allegare gli elaborati in triplice copia.Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti

preposti.

A Vincolo paesaggistico – D.Lgs. 42/2004 - PARTE III - Beni Paesaggisticile opere previste non ricadono entro la fascia di rispetto dei corsi d’acqua ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. c) del D.Lgs. n. 42/2004.le opere previste ricadono entro la fascia di rispetto dei corsi d’acqua ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. c) del D.Lgs. n. 42/2004, pertanto:

allega copia parere del soprintendente espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere del soprintendente.

Richiesta di autorizzazione paesaggistica (Art. 146 comma 9 del D.Lgs. 42/2004) Ordinaria(D.P.R. n. 139 del 09/07/2010) Allegato 1 n.    SemplificataIn caso sia l’ufficio a chiedere il parere del soprintendente, allegare gli elaborati in triplice copia comprensivi della relazione paesaggistica ordinaria o semplificata ai

sensi D.P.C.M. 12/12/2005. La relazione paesaggistica semplificata va presentata esclusivamente per gli interventi previsti dal D.P.R. n. 139 del 09/07/2010.B Vincolo paesaggistico – D.Lgs. 42/2004 - PARTE III - Beni Paesaggistici

le opere previste non ricadono in contesto boschivo ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. g) del D.Lgs. n. 42/2004.le opere previste ricadono in contesto boschivo ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. g) del D.Lgs. n. 42/2004, pertanto:

allega copia parere del soprintendente espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere del soprintendente.

Richiesta di autorizzazione paesaggistica (Art. 146 comma 9 del D.Lgs. 42/2004) Ordinaria(D.P.R. n. 139 del 09/07/2010) Allegato 1 n.    SemplificataIn caso sia l’ufficio a chiedere il parere del soprintendente, allegare gli elaborati in triplice copia comprensivi della relazione paesaggistica ordinaria o semplificata ai

sensi D.P.C.M. 12/12/2005. La relazione paesaggistica semplificata va presentata esclusivamente per gli interventi previsti dal D.P.R. n. 139 del 09/07/2010.Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti

preposti.

Direttiva 92/42/CEE - DGRV del 09 dicembre 2014 n. 2299le opere previste non ricadono all’interno SIC (Siti di Importanza Comunitaria) Direttiva 92/42/CEE.le opere previste ricadono all’interno SIC (Siti di Importanza Comunitaria) Direttiva 92/42/CEE, pertanto:

allega schema riassuntivo preliminare di screening ai sensi della DGRV del 09 dicembre 2014 n. 2299Compilare apposito modello reperibile nel sito istituzionale dell’Unione Comuni Basso Vicentino www.unionebassovicentino.it

Nel caso in cui le informazioni acquisite attestano o suggeriscono che effetti significativi sono possibili o che non esistono sufficienti certezze riguardo all’adeguatezza della valutazione effettuata, risulta necessario procedere con una relazione di valutazione appropriata (V.Inc.A)

Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti preposti.

2 V I N C O L I D I T U T E L A A M B I E N T A L E , S T O R I C O - A R T I S T I C A D I P I A N OPTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) – APPROVATO

PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) Articoli di riferimento delle Norme Tecniche 1. Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale; art.     2. Carta delle fragilità; art.     3. Sistema ambientale; art.     4. Sistema del paesaggio; art.     5. Sistema insediativo infrastrutturale. art.     

Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti preposti.

PAMOB (Piano di Area Monti Berici) - APPROVATOPAMOB (Piano di Area Monti Berici) Articoli di riferimento delle Norme Tecniche

1. Tavola 1 Floro Faunistica; art.     2. Tavola 2 Fragilità; art.     3. Tavola 3 Storico Ambientale; art.     4. Tavola 4 Relazionale Cultura Ospitalità; art.     

Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti preposti.

6 Qualora l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto ad un vincolo la cui tutela non compete all'amministrazione comunale, ove il parere favorevole del soggetto preposto alla tutela non sia prodotto dall’interessato, il competente ufficio comunale acquisisce il relativo assenso nell’ambito della conferenza di servizi di cui all’articolo 14 e seguenti della L. 241/1990. Il termine di cui al comma 6 dell’art. 20 del DPR 380/2001, decorre dall'esito della conferenza. In caso di esito non favorevole, decorso il termine per l'adozione del provvedimento conclusivo, la domanda di permesso di costruire si intende respinta.Versione giugno 2016

Page 11: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

3 V I N C O L I D I T U T E L A G E O L O G I C A E T E R R I T O R I A L EVincolo idrogeologico-forestale – R.D. 30/12/1923 n. 3276 – R.D.L. 16/05/1926 n.1126 – L.R. 52/1978le opere previste non ricadono in zona collinare ai sensi dell’art. 1 del R.D.L. n. 3276/1923.le opere previste ricadono in zona collinare ai sensi dell’art. 1 del R.D.L. n. 3276/1923, pertanto:

allega copia presa d’atto espressa dal Servizio Forestale Regionale di Vicenza in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio a rilasciare o richiedere la presa d’atto forestale ai sensi dell’art. 20 della L.R. n. 58/1994.

In caso sia l’ufficio a rilasciare o richiedere la presa d’atto forestale, oltre alla domanda in bollo, allegare gli elaborati in triplice copia indicando i mappali interessati, una planimetria in scala opportuna con indicate le aree specificando inoltre i mq. e mc. oggetto di intervento, sezioni esaurienti in scala adeguata con evidenziati gli sterri (giallo) e riporti (rosso), estratto di mappa in scala 1:2000 e corografia in scala 1:25.000.

Servizio Forestale Regionale – Via Lanza n.106 – 36100 Vicenza (VI) – Tel. 0444/337811 – Fax 0444/337097web: http://www.regione.veneto.it P.E.C.: [email protected] e-mail: [email protected]

Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti preposti.

R.D. 523/1904 - Vincolo di tutela idraulicale opere previste non ricadono in contesto alle opere idrauliche ai sensi del R.D. n. 523/1904.le opere previste ricadono in contesto alle opere idrauliche ai sensi del R.D. n. 523/1904, pertanto: allega copia parere espresso dal competente Consorzio di Bonifica:

Alta Pianura Veneta, in data   /  /    , prot. n.      CONSORZIO DI BONIFICA ALTA PIANURA VENETA

Via Oberdan Guglielmo, 2 - 37047 San Bonifacio (VR) Tel. +39 045/7616111 - Fax +39 045/7614800Email: [email protected] - PEC: [email protected]

(link di riferimento http://www.altapianuraveneta.eu/area-informativa/concessioni-demanio-idrico/procedure-e-modulistica-per-il-rilascio/ )Adige Euganeo, in data   /  /    , prot. n.      

CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE EUGANEOVia Augustea, 2 - 535042 Este (PD) Tel. +39 0429/601563 - Fax. +39 0429/50054

Email: [email protected] - PEC [email protected] di secondo grado Lessinio-Euganeo-Berico (LEB), in data   /  /    , prot. n.      

CONSORZIO DI BONIFICA DI SECONDO GRADO LESSINIO - EUGANEO – BERICOVia Tiro a Segno, 7 - 37044 Cologna Veneta (VR) Tel. +39 0442/410344 fax +39 0442/411329

Email: [email protected] - PEC [email protected] incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, contattare i rispettivi Consorzi per la documentazione da allegare.Opere idrauliche ( art. 96 c.1 lett. f del R.D. n. 523 del 1904): nella fascia di rispetto dei 4 m (o in altra disciplinata da norme locali vigenti) dal piede degli argini e loro accessori è previsto vengano vietati in

assoluto su acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese: le piantagioni di alberi e siepi, gli edifici, gli scavi e la movimentazione di terreno. nella fascia di rispetto dei 10 m (o in altra disciplinata da norme locali vigenti) dal piede degli argini e loro accessori è previsto vengano vietati in

assoluto: gli edifici e gli scavi.Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti

preposti.

D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - Norme in materia ambientale e PTA – piano di tutela delle acquele opere previste non ricadono in aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano.le opere previste ricadono in aree di salvaguardia ma esterne alle zone di tutela assoluta delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano – fascia di rispetto 200 metri di raggio rispetto al punto di captazione o di derivazione.

In particolare, nella zona di rispetto sono vietati l'insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività:a) dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati;b) accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi;c) spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l'impiego di tali sostanze sia effettuato sulla base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;d) dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade;e) aree cimiteriali;f) apertura di cave che possono essere in connessione con la falda;g) apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli finalizzati alla variazione dell'estrazione ed alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative della risorsa idrica;h) gestione di rifiuti;i) stoccaggio di prodotti ovvero, sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive;l) centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli;m) pozzi perdenti;n) pascolo e stabulazione di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti, al netto delle perdite di stoccaggio e distribuzione. É comunque vietata la stabulazione di bestiame nella zona di rispetto ristretta.

Il Permesso di Costruire non sostituisce atti di autorizzazione o nulla osta, comunque denominati, il richiedente deve ottenerli da parte degli Enti preposti.

L. S. 1766/1927 e L.R. 31/1994 - Vincolo per Usi Civicile opere previste non ricadono in contesto al vincolo per Usi Civici ai sensi della L. S. 1766/1927 e L.R. 31/1994.le opere previste ricadono in contesto al vincolo per Usi Civici ai sensi della L. S. 1766/1927 e L.R. 31/1994:

incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso dal competente Dirigente Generale del Dipartimento per le Foreste e l'Economia Montana

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in triplice copia.L'autorizzazione all'alienazione delle terre e al mutamento di destinazione è concessa soltanto per i terreni assegnati alla categoria a) dell’art. 11 della L.S. 1766/1927. Tale autorizzazione alla alienazione o al mutamento di destinazione per le finalità agro-silvo-pastorali richiamate dall'art. 41 del Regio decreto 26.02.1928 n. 332 o per altre finalità di interesse pubblico, vengono rilasciate dalla Amministrazione Regionale con Decreto del Dirigente della Direzione Foreste ed Economia Montana, su istanza delle Amministrazioni Comunali o delle Amministrazioni separate dei beni civici frazionali interessate.

Versione giugno 2016

Page 12: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

4 V I N C O L I A N T R O P I C I R E C E P I T I D A L P I A N OD.M. 1404/1968, D.Lgs. 285/1992 C.d.S. e D.P.R. 495/1992 Regolamento C.d.S. – Fasce di rispetto stradale

le opere previste non ricadono all’interno delle fasce di rispetto stradale.le opere previste ricadono all’interno delle fasce di rispetto stradale:

Di competenza provinciale (Vi_Abilità), pertanto:allega copia parere espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in triplice copia.Di competenza comunale (Rispetto del D.M. 1404/1968, D.Lgs. 285/1992, D.P.R. 485/1992, delle N.T.O. e R.E. del PI)

D.P.R. 11/07/1980 n. 753 e D.M. 3 agosto 1981 – Fasce di rispetto ferroviariele opere previste non ricadono all’interno di fascia di rispetto ferroviaria.le opere previste ricadono in ambito interno di fascia di rispetto ferroviaria, pertanto:

allega copia parere espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio di acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in duplice copia.

D.P.C.M. 08/07/2003 – D.P.C.M. 29/05/2008 – L.R. 27/1993 – Fasce di rispetto elettrodottile opere previste non ricadono all’interno delle fasce di rispetto degli elettrodotti.le opere previste ricadono all’interno delle fasce di rispetto degli elettrodotti:Rispetto dei valori del campo elettrico ≤ 0,5 kV/m Rispetto dei valori del campo magnetico ≤ 3 µT

380 KV SI NO220 KV SI NO132 KV SI NO

L'interessato può dimostrare, mediante la misurazione effettiva del campo elettrico e del campo magnetico, che nel singolo caso sono rispettati i parametri di legge.

D.M. 24/11/1984 – D.M. 17/04/ 2008 – Fasce di rispetto gasdotti e metanodottile opere previste non ricadono all’interno di fascia di rispetto di gasdotti e metanodotti.le opere previste ricadono in ambito interno di fascia di rispetto di gasdotti e metanodotti, pertanto:

allega copia parere espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio di acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in duplice copia.

R.D. n. 1265/1934 – D.P.R. 285/1990 – Fasce di rispetto cimiterialele opere previste non ricadono all’interno di fascia di rispetto cimiteriale.le opere previste ricadono in ambito interno di fascia di rispetto cimiteriale, pertanto:

chiede deroga al Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 338 del R.D. n. 1265/1934 e ss.mm.ii.Casi di deroga: per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie.All'interno della zona di rispetto per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso, tra cui l'ampliamento nella percentuale massima del 10 per cento e i cambi di destinazione d'uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a), b), c) e d) del primo comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457

D.G.R.V. 856/2012 - N.T.O. e R.E. – Fasce di rispetto dall’allevamentole opere previste ricadono in ambito interno alla fascia di rispetto dall’allevamento.le opere previste non ricadono all’interno di fascia di rispetto dall’allevamento in quanto:

Rispettano le distanze dai confini di proprietà previste dalla Tabella 2, Allegato A della DGRV 856/2012.Le distanze dai confini di proprietà, come riportate nella tabella 2, devono essere rispettate per le sole strutture per il ricovero degli animali, per le vasche di raccolta liquame scoperte e per le concimaie aperte; per gli altri edifici funzionali all’allevamento si adottano le distanze dai confini di proprietà definite dai PRG.

Rispettano le distanze dai limiti di zona agricola previste dalla Tabella 3, Allegato A della DGRV 856/2012.Rispettano le distanze tra insediamenti zootecnici e residenze civili sparse previste dalla Tabella 4, Allegato A della DGRV 856/2012.Rispettano le distanze tra insediamenti zootecnici e residenze civili concentrate previste dalla Tabella 5, Allegato A della DGRV 856/2012.

Le distanze sopra definite sono reciproche, pertanto vanno rispettate in occasione della realizzazione di nuovi insediamenti residenziali, ivi comprese le aree di espansione edilizia, qualora si sia già in presenza di un insediamento zootecnico.In deroga a quanto previsto sopra, sono ammessi solamente gli interventi di ampliamento sugli edifici esistenti, quelli su lotti posti all’interno di un insediamento esistente, nonché quelli ricadenti in ambiti destinati dallo strumento urbanistico vigente (PI o PRG) a nuovi insediamenti residenziali purché tra detti ambiti e l’allevamento sia interposto, anche parzialmente, un insediamento residenziale esistente.Per "insediamenti esistenti" sono da intendersi quelli riconosciuti come tali dallo strumento urbanistico vigente (PI o PRG), a prescindere dalla loro destinazione urbanistica residenziale o produttiva; sono pertanto da ritenersi escluse da tale definizione le zone destinate dallo strumento urbanistico vigente a nuovi insediamenti e ad espansioni degli insediamenti esistenti. Rientrano, invece, tra gli insediamenti esistenti, i centri e i nuclei storici, le zone di completamento, i nuclei prevalentemente residenziali presenti nel territorio agricolo, individuati in sede di PAT quale "edificazione diffusa" e confermati dal PI quali zone edificate diverse dalle zone agricole (equivalenti, ad esempio, alle sottozone E4 o alle zone di completamento extraurbane e/o periurbane dei PRG redatti ai sensi della LR 61/85).

D.Lgs. 66/2010 – Servitù Militarele opere previste non ricadono in ambito interno alla servitù militare.le opere previste ricadono in ambito interno alla servitù militare.

All’interno della servitù militare esistono tre zone di vincolo. Eventuali autorizzazioni vanno richieste, previa consultazione dei limiti previsti nelle singole zone presso l’Ufficio Tecnico, a:

Comando Militare Esercito “Veneto”SM – Ufficio Personale, Logistico e Servitù Militari

Sezione Logistica, Poligoni e Servitù MilitariCaserma “Piave” – Via Cristoforo Moro n. 7 – 35141 PADOVA

Versione giugno 2016

Page 13: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

I REGIME DELLE NORME EDILIZIE, IMPIANTISTICHE E DI SICUREZZA1 STATO DEI LUOGHI

che la rappresentazione grafica dello stato attuale nell’allegato elaborato è conforme allo stato dei luoghi, anche con riferimento alla destinazione d’uso e afferma che:

lo stato attuale è conforme all’ultimo stato autorizzato con titoli abilitativi edilizi relativi al fabbricato.riguarda immobile costruito anteriormente al 1967 e non modificato dopo tale data.

che l’intervento:non interessa Piani Attuativi vigenti e/o adottatiinteressa Piani Attuativi vigenti adottati dalla G.C. il   /  /     e approvati dal C.C. il   /  /     (per PUA antecedenti alla L. 106/2011, entrata in vigore il 13/07/2011) interessa Piani Attuativi vigenti adottati dalla G.C. il   /  /     e approvati dalla G.C. il   /  /     (per PUA successivi alla L. 106/2011, entrata in vigore il 13/07/2011 e dalla data del 13/09/2011)denominato       e che le opere previste non contrastano con le prescrizioni del Piano Attuativo.

2 IGIENE PUBBLICA(artt. 5 e 20 del D.P.R. n. 380/2001)che l’attività non è soggetta al parere da parte del Dipartimento di Prevenzione – Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza, Ufficio Comune Nuovi Insediamenti.che l’attività è soggetta al parere da parte del Dipartimento di Prevenzione – Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza, Ufficio Comune Nuovi Insediamenti e pertanto:

allega copia parere espresso in data   /  /    , prot. n.      incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere – nulla osta o assenso, di conformità.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in duplice copia oltre a quanto previsto dall’ULSS n. 6 di Vicenza.dichiara ai sensi dell’art. 20, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001 la conformità del presente progetto alle norme igienico sanitarie non comportando lo stesso valutazioni – tecnico discrezionali.

3 BARRIERE ARCHITETTONICHE (artt. da 77 a 82 del D.P.R. n. 380/2001)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto oltre ad allegare elaborati grafici e relazione tecnica afferma che:

sono conformi al requisito di adattabilità ai sensi di legge.sono conformi al requisito di visitabilità ai sensi di legge.sono conformi al requisito di accessibilità ai sensi di legge.

che è richiesta deroga ai sensi dell’articolo 7 del D.M.LL.PP. 236/1989, in quanto: l’intervento riguarda edifici o loro parti che, nel rispetto di normative tecniche specifiche, non possono essere realizzati senza barriere architettoniche, ovvero per singoli locali tecnici il cui accesso è riservato ai soli addetti specializzati.negli interventi di ristrutturazione, fermo restando il rispetto dell'art. 1 comma 3 della legge 13/89, sono ammesse deroghe alle norme del presente decreto in caso di dimostrata impossibilità tecnica connessa agli elementi strutturali ed impiantistici.

Le suddette deroghe sono concesse dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico in sede di rilascio del provvedimento previo parere favorevole del Tecnico incaricato per l'istruttoria dei progetti.

4 TERRE E ROCCE DA SCAVO D.Lgs. n. 152/2006 art. 184 bis – 185 - 186 – D.M.A. 161/2012 – Circolare Regionale 23/09/2013 prot. 397711

Procedura semplificata per cantieri di piccole dimensioni con produzione di materiale di scavo inferiore ai 6000 mc., i sensi dell’art. 266 comma 7 del D.Lgs. 152/2006, in deroga a quanto previsto dal D.M.A. 161/2012,

in applicazione dell’art. 41 bis della L. 98/2013 e con le procedure previste dalla Circolare Regionale 23/09/2013 prot. 397711che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa ai sensi dell’art. 185 del D.Lgs. n. 152/2006. (Riutilizzo del suolo nello stesso sito in cui è stato escavato)

Compilare apposito MOD. 3 reperibile nel sito istituzionale dell’Unione Comuni Basso Vicentino

http://www.unionecomunibassovicentino.it/web/ucbassovicentino/servizi-online/modulistica .che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto prima dei lavori di scavo allega in copia, sotto forma di atto di notorietà, i modelli previsti dalla Circolare Regionale 23/09/2013 prot. 397711:

MOD. 1: Dichiarazione del proponente/produttore in merito al rispetto dei criteri stabiliti dal comma 1, dell’art. 41 bis della L. 98/2013. (modello regionale da utilizzare sia in sede di prima dichiarazione sia per eventuali modifiche)

Il modello va inviato all’ARPAV all’indirizzo PEC [email protected] e all’Unione dei Comuni Basso Vicentino [email protected] MOD. 2: Dichiarazione del proponente/produttore del completo utilizzo dei materiali da scavo ai sensi del comma 3, dell’art. 41 bis della L. 98/2013.

Il modello va inviato all’ARPAV all’indirizzo PEC [email protected], al Comune di produzione e al Comune di utilizzo al completamento delle opere di scavoCondizione necessaria e obbligatoria, in relazione al caso specifico, per il Permesso di Costruire

5 OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO, NORMALE E PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA METALLICA (L.S. 1086/1971 e artt. da 64 a 76 del D.P.R. n. 380/2001)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.

Allegare dichiarazione sottoscritta dal Committente, Progettista e Direttore dei Lavori ognuno per le proprie competenze su modello reperibile nel sito istituzionale dell’Unione dei Comuni del Basso Vicentino http://www.unionecomunibassovicentino.it/web/ucbassovicentino/servizi-online/modulistica .Per i progetti che ricadono in zona 3, il progettista deve attestare la conformità del progetto alle norme sismiche vigenti.

che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto deposita in duplice copia il progetto delle opere e della relazione tecnica, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE o, comunque, prima dell’inizio dei lavori.A strutture ultimate, entro il termine di sessanta giorni, il direttore dei lavori deposita presso lo sportello unico una relazione, redatta in triplice copia,

sull’adempimento degli obblighi di cui all’art. 65 commi 1, 2 e 3 del D.P.R. n. 380/2001.Tutte le costruzioni di cui all’articolo 53, comma 1 del D.P.R. n. 380/2001 devono essere sottoposte a collaudo statico.

Condizione necessaria e obbligatoria, in relazione al caso specifico, per il Permesso di Costruire

6 ZONE SISMICHE (L.S. 2 febbraio 1974, n. 64) - ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 marzo 2003, n. 3274 - D.C.R.V. 3 dicembre 2003, n. 67che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto deposita in copia l’attestazione da parte del progettista circa la conformità del progetto alle norme sismiche vigenti, contestualmente alla presentazione della richiesta del PERMESSO DI COSTRUIRE.

Condizione necessaria e obbligatoria, in relazione al caso specifico, per il Permesso di Costruire

Versione giugno 2016

Page 14: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

7 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/28/CE SULLA PROMOZIONE DELL’USO DELL’ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI (D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e nello specifico dell’art. 11 comma 1 e dell’Allegato 3:

1

Nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e delle seguenti percentuali della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento:

a) il 35 per cento quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;b) il 50 per cento quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017.

2 Gli obblighi di cui al punto 1 non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

L’inosservanza dell’obbligo di cui all’art. 11 comma 1 del D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio o l’efficacia dell’istanza di parte.Condizione necessaria e obbligatoria, in relazione al caso specifico, per il Permesso di Costruire

8 CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA NEGLI EDIFICI (L.S. 10/1991, D.Lgs. 192/2005 e artt. da 122 a 135 del D.P.R. n. 380/2001)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto deposita, in duplice copia, la relazione tecnica e progetto impianto contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE o, comunque, prima dell’inizio dei lavori.

La conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alle sue eventuali varianti ed alla relazione tecnica, nonché l'attestato di qualificazione/certificazione energetica dell'edificio come realizzato, devono essere asseverati dal direttore dei lavori e presentati al comune di competenza contestualmente alla dichiarazione di fine lavori senza alcun onere aggiuntivo per il committente. La dichiarazione di fine lavori è inefficace a qualsiasi titolo se la stessa non è accompagnata da tale documentazione asseverata.

9 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI (D.M.S.E. 22 gennaio 2008, n. 37)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto deposita in duplice copia il progetto degli impianti, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE o, comunque, prima dell’inizio dei lavori, trattandosi di:

a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq;b) impianti elettrici realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali è obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA resa dagli alimentatori;c) impianti, relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora la superficie superi i 200 mq;d) impianti elettrici relativi ad unità immobiliari provviste, anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica del CEI, in caso di locali adibiti ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o a maggior rischio di incendio, nonché per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 mc;e) impianti elettronici in genere quando coesistono con impianti elettrici con obbligo di progettazione;f) impianti dotati di canne fumarie collettive ramificate, nonché impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialità frigorifera pari o superiore a 40.000 frigorie/ora;g) impianti relativi alla distribuzione e l'utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore a 50 kW o dotati di canne fumarie collettive ramificate, o impianti relativi a gas medicali per uso ospedaliero e simili, compreso lo stoccaggio;h) impianti se sono inseriti in un'attività soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e, comunque, quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero pari o superiore a 10.

Fatta salva l'osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, il progetto, degli impianti di cui sopra, è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi non compresi nell’elenco soprascritto, il progetto è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

10 SMALTIMENTO E TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE (D.Lgs. 152/2006 e Delibera di Consiglio Regionale n. 107 del 05/11/2009 – P.T.A. piano di tutela delle acque, allegato A3)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa in quanto non comporta modifiche al sistema di scarichi esistenti e domanda di agibilità a fine lavori.

Se il fabbricato è sprovvisto di autorizzazione allo scarico, anche in caso di domanda di agibilità, a fine lavori allegare comunque in triplice copia il progetto delle opere di scarico esistenti (meteoriche e domestiche) per l’autorizzazione allo scarico definitiva. Se lo scarico è soggetto all’obbligo del collegamento alla pubblica fognatura inoltrare la richiesta agli Enti Competenti (vedi sotto); se lo scarico non è soggetto all’obbligo del collettamento alla pubblica fognatura, ai sensi dell’art. 21 delle Norme tecniche di Attuazione del PTA allegato 3, inoltrare la richiesta all’Ufficio Lavori Pubblici e Ambiente su apposito modello reperibile nel sito istituzionale dell’Unione dei Comuni del Basso Vicentino al seguente link:http://www.unionecomunibassovicentino.it/web/ucbassovicentino/servizi-online/modulistica, allegando idonea relazione geologica atta a dimostrare la scelta del sistema di trattamento, le sue caratteristiche e il suo dimensionamento determinata, in particolare, sulla definizione delle condizioni litostratigrafiche, pedologiche e idrogeologiche locali.

che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa in quanto si tratta di scarichi soggetti all’obbligo del collettamento alla pubblica fognatura e pertanto deposita in triplice copia il progetto delle opere di scarico, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE.

(art. 20 Norme Tecniche di Attuazione P.T.A. allegato A3)Per i Comuni di ASIGLIANO - ORGIANO - POJANA MAGGIORE , acquisire Autorizzazione allo scarico presso il Centro Veneto Servizi S.p.A. - Via C. Colombo, 29/A, 35043 Monselice (PD)  tel. 0429/787611 – 0429/1909998 - fax 0429/783747 - Email: [email protected] PEC: [email protected] - http://www.centrovenetoservizi.it/pagina.php?sez_id=7&pag_id=16Per il Comune di SOSSANO, acquisire Autorizzazione allo scarico presso Acque Vicentine S.p.A. - Viale dell'Industria, 23 36100 Vicenza (VI) – tel. 800 397 310 - [email protected] - http://www.acquevicentine.it/a_ITA_2435_1.html

che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa anche se si tratta di scarichi non soggetti all’obbligo del collettamento alla pubblica fognatura e pertanto deposita in triplice copia il progetto delle opere di scarico, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE.

(art. 21 Norme Tecniche di Attuazione P.T.A. allegato A3)Per le installazioni o edifici isolati non collettabili alla rete fognaria pubblica, e comunque per un numero di A.E. inferiore a 50, è ammesso l’uso di uno dei sistemi individuali di trattamento delle acque reflue domestiche previsti all’art. 21, oppure di trattamenti diversi, in grado di garantire almeno analoghi risultati. Al progetto va allegata idonea relazione geologica atta a dimostrare la scelta del sistema di trattamento, le sue caratteristiche e il suo dimensionamento determinata, in particolare, sulla definizione delle condizioni litostratigrafiche, pedologiche e idrogeologiche locali. Alla richiesta del certificato di agibilità va allegata l’autorizzazione allo scarico definitiva da richiedere su apposito modello reperibile nel sito istituzionale dell’Unione dei Comuni del Basso Vicentino al seguente link: http://www.unionecomunibassovicentino.it/web/ucbassovicentino/servizi-online/modulistica

Condizione necessaria e obbligatoria, in relazione al caso specifico, per il Permesso di Costruire

11INQUINAMENTO ACUSTICO LEGGE QUADRO 447/1995 (Disposizioni in materia di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro) - Legge Regionale 10 Maggio 1999 n. 21 – linee guida redatte dall'A.R.P.A.V. n. 3 del 29/01/2008che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto si allega in duplice copia:

Documentazione di impatto acustico.Valutazione previsionale del clima acustico.Documentazione di previsione di impatto acustico.

Ai sensi del D.P.R. 19 ottobre 2011, n. 227, Art. 4, sono escluse dall'obbligo di presentare la documentazione di cui all'articolo 8, commi 2, 3 e 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, le attività a bassa rumorosità elencate nell'Allegato B, fatta eccezione per l'esercizio di ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agroturistiche, culturali e di spettacolo, sale da gioco, palestre, stabilimenti balneari che utilizzino impianti di diffusione sonora ovvero svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali. In tali casi è fatto obbligo di predisporre adeguata documentazione di previsione di impatto acustico ai sensi dell' articolo 8, comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n. 447. Resta ferma la facoltà di fare ricorso alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'articolo 8, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, ove non vengano superati i limiti di emissione di rumore di cui al comma 2. Per le attività diverse da quelle indicate sopra le cui emissioni di rumore non siano superiori ai limiti stabiliti dal documento di classificazione acustica del territorio comunale di riferimento ovvero, ove questo non sia stato adottato, ai limiti individuati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 novembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1° dicembre 1997, la documentazione di cui all'articolo 8, commi 2, 3 e 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, può essere resa mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi dell' articolo 8, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447. In tutti i casi in cui le attività comportino emissioni di rumore superiori ai limiti stabiliti dal documento di classificazione acustica del territorio comunale di riferimento ovvero, ove questo non sia stato adottato, dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 novembre 1997, è fatto obbligo di presentare la documentazione di cui all'articolo 8, comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, predisposta da un tecnico competente in acustica.

Versione giugno 2016

Page 15: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

12INQUINAMENTO ACUSTICO D.P.C.M. 5 dicembre 1997 (Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici)Legge Regionale 10 Maggio 1999 n. 21che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e pertanto si allega in duplice copia:

Relazione acustica.Autocertificazione asseverata, da un tecnico abilitato, ai sensi dell’art. 5 lettera e) della L.S. 106 del 12/07/2011 di conversione del D.L. 70 del 13/05/2011 – Decreto Sviluppo. Reperibile nel sito istituzionale dell’Unione Comuni Basso Vicentino al seguente link: http://www.unionecomunibassovicentino.it/web/ucbassovicentino/servizi-online/modulistica.

“Tecnico competente” è la figura professionale idonea ad effettuare le misurazioni, verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere piani di risanamento acustico, svolgere le relative attività di controllo (art. 2, comma 6 della L.447/95).

13 OPERE DI SMALTIMENTO DELL’AMIANTO(D.Lgs. n. 152/2006, artt. da 248 a 261 del D.Lgs. n. 81/2008 e D.G.R.V. n. 265 del 15/03/2011)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa.

Esposizioni sporadiche e di debole intensità art. 249 del D.Lgs. 81/2008. Attività per cui non è prevista alcuna segnalazione.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e sono soggette ad obbligo di notifica effettuata in data   /  /     al Dipartimento di Prevenzione – Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza allegata, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE o, comunque, prima dell’inizio dei lavori.

Attività lavorative con rischio di esposizione ad amianto, escluse rimozione e demolizione, con obbligo di notifica ai sensi dell’art. 250 del D.Lgs. 81/2008.che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa e sono soggette, in caso di demolizione e rimozione, all’obbligo della redazione del piano di lavoro per materiale compatto comunicato, almeno 30 giorni prima, quindi in data   /  /     al Dipartimento di Prevenzione – Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza allegato, contestualmente alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE o, comunque, prima dell’inizio dei lavori.Attività lavorative di demolizione o rimozione dell’amianto con obbligo di presentazione del piano di lavoro ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs. 81/2008.

14 PREVENZIONE INCENDI (D.P.R. 380/2001 e D.P.R. n. 151/2011 e Allegati I e II) che gli impianti e le attività previsti non sono soggetti ad esame del progetto, ad esame preliminare di fattibilità, né a certificato di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in quanto rientrano nella Categoria A – attività a basso rischio di incendio –, non rientrano inoltre tra le attività elencate negli Allegati I e II del DPR 151/2011 e sono stati comunque progettati nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi.che gli impianti e le attività previsti sono soggetti alle norme del DPR 151/2011, in quanto rientrano tra le attività elencate negli Allegati I e II del DPR 151/2011 e pertanto:

allega copia del frontespizio dell’esame progetto presentato in data   /  /    , prot. n.      copia del parere di conformità rilasciato in data   /  /    , prot. n.     , pratica n.      Per le attività in Categoria B – attività a medio rischio e Categoria C – attività ad alto rischio – art. 3 del DPR 151/2011allega copia del frontespizio dell’esame preliminare di fattibilità presentato in data   /  /    , prot. n.      copia del nulla osta di fattibilità rilasciato in data   /  /    , prot. n.     , pratica n.      Per le attività in Categoria B – attività a medio rischio e Categoria C – attività ad alto rischio – art. 8 del DPR 151/2011incarica l’ufficio ad acquisire il relativo parere – nulla osta.

In caso sia l’ufficio a chiedere i pareri – nulla osta o assenso, allegare gli elaborati in duplice copia.Per le attività di cui all'Allegato I e II del D.P.R. 151/2011, con l'istanza di richiesta del certificato di agibilità deve essere allegata

copia del frontespizio della SCIA presentata presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.

15 OPERE DA ESEGUIRE IN ZONA AGRICOLA(L.R. 11/2004 art. 44 – DGRV n. 2879/2013) Si tratta esclusivamente di interventi edilizi in funzione dell'attività agricola, siano essi destinati alla residenza che a strutture agricolo-produttive.Gli interventi sono consentiti, sulla base di un piano aziendale, esclusivamente all'imprenditore agricolo titolare di un'azienda agricola.

Di seguito vengono illustrate le modalità per l’inoltro del Piano aziendale al SUA e il rilascio dell’attestazione di approvazione del Piano aziendale, che tengono conto delle recenti normative che regolano i rapporti tra le imprese e le amministrazioni pubbliche, in particolare: del DPCM 22 luglio 2011, come recepito con deliberazione della Giunta regionale del 28 giugno 2013, n. 1050, che prevede l’interlocuzione esclusivamente per via telematica tra imprese e le amministrazioni pubbliche a decorrere dal 1 luglio 2013, e del DPR n. 160/2010 che individua negli Sportelli Unici delle attività produttive (SUAP), istituiti presso i Comuni, gli unici soggetti di riferimento per le imprese.

Il Piano aziendale è inviato allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) contestualmente alla domanda di rilascio del titolo edilizio avente ad oggetto interventi destinati sia a strutture agricolo-produttive che a residenza, quale allegato obbligatorio della stessa; il SUAP provvede ad inoltrare il Piano aziendale allo Sportello Unico Agricolo (SUA) di AVEPA per l’espressione del parere di competenza, unitamente agli elaborati del progetto esecutivo delle opere da realizzarsi;

I tempi e le modalità per la conclusione dell’istruttoria e il rilascio del relativo parere da parte del SUA di AVEPA sono quelli disposti dal DPR n. 160/2010, capo IV - Procedimento ordinario, art. 7 - Procedimento unico.

La modulistica specifica per la presentazione del Piano Aziendale va reperita al seguente link: http://www.avepa.it/avepa/edilizia-rurale

15 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE DA PREDISPORRE NEGLI EDIFICI PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (art. 79bis della L.R. 61/85)che le opere previste non rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa in quanto:

     Motivare in modo dettagliato, sintetico e con riferimenti normativi pertinenti il fatto della non applicabilità delle norme di cui sopra.

La mancata previsione delle misure preventive e protettive, costituisce causa ostativa al rilascio della concessione o autorizzazione a costruire ed impedisce, altresì, l’utile decorso del termine per l’efficacia della DIA/SCIA.

che le opere previste rientrano nel campo di applicazione della suddetta normativa in quanto:Si tratta di progetti relativi agli interventi edilizi che riguardano nuove costruzioni o edifici esistenti che devono prevedere, nella documentazione allegata alla richiesta relativa al titolo abilitativo o alla denuncia d’inizio attività, idonee misure preventive e protettive che consentano l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza. Le misure preventive e protettive saranno predisposte e realizzate secondo i criteri e le norme cogenti di cui al D.Lgs. 81/2008 e risulteranno inserite nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (se dovuto) predisposto dal Coordinatore per la Progettazione (se nominato) e/o nel Piano Operativo di Sicurezza predisposto dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice.

La mancata previsione delle misure preventive e protettive, costituisce causa ostativa al rilascio della concessione o autorizzazione a costruire ed impedisce, altresì, l’utile decorso del termine per l’efficacia della DIA/SCIA.

Versione giugno 2016

Page 16: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

L CONDIZIONI CARATTERIZZANTI PER LA PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA

Il/I sottoscritto/i sotto la propria personale responsabilità:

D I C H I A R A / N O

Ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 consapevole delle sanzioni penali richiamate dal successivo art. 76 e della decadenza dei benefici richiamati all’art. 75:

DICHIARAZIONI SUL RISPETTO DELLE NORME

I lavori e le opere:rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 42/2004 –codice dei beni culturali e del paesaggio–;rispettano le norme vigenti previste dalla Direttiva 92/42/CEE - DGRV del 09 dicembre 2014 n. 2299 – V.In.Ca valutazione di incidenza ambientale–; rispettano le norme vigenti previste dal PTPC;rispettano le norme vigenti previste dal PAMOB;rispettano le norme vigenti previste dal R.D. 30/12/1923 n. 3276, R.D.L. 16/05/1926 n.1126 e L.R. 52/1978 –vincolo idrogeologico/forestale–;rispettano le norme vigenti previste dal R.D. 523/1904 –vincolo idraulico–;rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 –norme in materia ambientale–;rispettano le norme vigenti previste dalla L.S. 1766/1927 e L.R. 31/1994 –vincoli per usi civici–;rispettano le norme vigenti previste dal D.M. 1404, D.Lgs. 285/1992 e D.P.R. 495/1992 –fasce di rispetto stradale–;rispettano le norme vigenti previste dal D.P.R. 11/07/1980 e D.M. 3/08/1981 –fasce di rispetto ferroviarie–;rispettano le norme vigenti previste dal D.P.C.M. 08/07/2003 e D.P.C.M. 29/05/2008 e L.R. 27/1993 –fasce di rispetto elettrodotti–;rispettano le norme vigenti previste dal D.M. 24/11/1984 e D.M. 17/04/2008 –fasce di rispetto gasdotti e metanodotti–;rispettano le norme vigenti previste dal R.D. 1265/1934 e D.P.R. 285/1990 –fasce di rispetto cimiteriale–;rispettano le norme vigenti previste dalla D.G.R.V. 856/2012, dalle N.T.O. e dal R.E. –fasce di rispetto dalle stalle–;rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 66/2010 –servitù militari–.;rispettano le norme igienico sanitarie vigenti previste dal D.P.R. n. 380/2001;rispettano le norme vigenti previste dal D.P.R. n. 380/2001 e D.M. 236/1989 –barriere architettoniche–;rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, D.M. 161/2012 e Circolare Regionale 23/09/2013 prot. 397711 –terre e rocce da scavo–;rispettano le norme vigenti previste dalla L.S. 1086/1971 e dal D.P.R. 380/2001 –opere in c.a. e acciaio–;rispettano le norme antisismiche vigenti previste dalla L.S. 2 febbraio 1974, n. 64 e D.C.R.V. 67/2003 –zone sismiche–;rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 –promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili–;rispettano le norme vigenti previste nella L.S. 10/1991, D.Lgs. 192/2005 e D.P.R. 380/2001 –contenimento dei consumi energetici–;rispettano la normativa vigente prevista nel D.M. 37/2008 –installazione impianti tecnologici–;

Il/I proprietario/i o altro/i avente/i titolo dovranno presentare le previste dichiarazioni di conformità ai sensi dell’art. 7 del D.M. 37/20008 in sede di richiesta di agibilità

rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 152/2006 e D.C.R.V. 107/2009 –PTA allegato A3 – norme in materia ambientale e piano tutela acque–;rispettano le norme vigenti previste dalla L.S. 447/1995 –inquinamento acustico–;rispettano le norme vigenti previste dal D.P.C.M. 05/12/1997 –requisiti acustici passivi degli edifici–;rispettano le norme vigenti previste dal D.Lgs. 152/2006, D.Lgs. 81/2008 e D.G.R.V. n. 265 del 15/03/2011 –smaltimento amianto–;rispettano le norme antincendio vigenti previste dal D.P.R. 1 agosto 2001 n. 151 Allegato I e II –prevenzione incendi–;rispettano le norme di sicurezza vigenti previste dal D.Lgs. 81/2004 –norme di sicurezza sul lavoro–;rispettano le norme vigenti previste all’art. 79bis della L.R. 61/85 –apprestamenti in quota–;non sono in contrasto con gli strumenti urbanistici approvati od adottati;non sono in contrasto con le norme tecniche operative e il regolamento edilizio vigente;

Versione giugno 2016

Page 17: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

M DIRITTI DI SEGRETERIA E CONTRIBUTO DI COSTRUZIONEDIRITTI DI SEGRETERIA

Per il calcolo dei diritti di segreteria vai al sito dell’Unione dei Comuni del Basso Vicentino ( http://www.unionecomunibassovicentino.it ) e scaricare la tabella relativa.

non allega la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria, attende comunicazione dell’U.T.C.allega la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria come autocalcolato consapevole/i che eventuali conguagli, se dovuti, saranno comunicati dall’U.T.C.

CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE art. 16 del D.P.R. 380/2001non è dovuta la corresponsione del contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzioneè dovuta la corresponsione del contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione e precisamente:

gli oneri di urbanizzazione primariagli oneri di urbanizzazione secondariail contributo proporzionale al costo di costruzioneil contributo per la sistemazione ambientale

Le tavole di progetto devono contenere tutte le superficie nette con l’altezza media di ogni locale

altro*      * Per casi specifici come ad esempio la monetizzazione degli standard o altro, se previsto dalla normativa vigente e/o da delibere Comunali non allega la ricevuta di pagamento del contributo di costruzione, attende comunicazione dell’U.T.C.allega la ricevuta di pagamento del contributo di costruzione come autocalcolato consapevole/i che eventuali conguagli, se dovuti, saranno comunicati dall’U.T.C.

N DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (fare riferimento a quanto compilato nei quadri precedenti)

n.       copia/e documento d’identità valido di chi effettua la comunicazione (tutti i richiedenti)n.       copia/e documento d’identità valido del tecnico incaricaton.       copia/e documento d’identità valido del titolare dell’impresa/lavoratore autonomo incaricatin.       copia/e relazione tecnica e di asseverazione (compilare il quadro P)n.       copia/e elaborati progettuali come previsti dalle N.T.O., dal R.E. e dalla normativa vigente a firma di un tecnico abilitato n.       copia/e autorizzazione prevista dal D.Lgs. 42/2004 - PARTE II - Beni Culturalin.       copia/e autorizzazione prevista dal D.Lgs. 42/2004 - PARTE III - Beni Paesaggisticin.       copia/e valutazione preliminare di screening / V.Inc.A. ai sensi della Direttiva 92/42/CEE - DGRV del 09 dicembre 2014 n. 2299n.       copia Presa d’atto Forestale ai sensi del R.D. 30/12/1923 n. 3276, R.D.L. 16/05/1926 n.1126 e L.R. 52/1978n.       copia parere espresso dal competente Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ai sensi del R.D. 523/1904n.       copia parere espresso dal competente Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ai sensi del R.D. 523/1904n.       copia parere espresso dal competente Consorzio di Bonifica di secondo grado Lessinio-Euganeo-Berico (LEB) ai sensi del R.D. 523/1904n.       copia/e pratica opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica ai sensi della L.S. 1086/1971 e artt. da 64 a 76 del D.P.R. n. 380/2001n.       copia dell’attestazione da parte del progettista circa la conformità del progetto alle norme sismiche vigenti ai sensi della L.S. 2 febbraio 1974, n. 64, O.P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274 e D.C.R.V. 3 dicembre 2003, n. 67n.       copia/e della documentazione prevista dal D.Lgs. n. 152/2006 artt. 184 bis – 185 - 186 e Circolare Regionale 23/09/2013 prot. 397711 – terre e rocce da scavon.       copia/e elaborato tecnico/relazione tecnica, così come previsto dalla L.R. 61/85 art. 79 bis adeguato al tipo di intervento;copia del parere dell’ULSS n. 6 ai sensi dell’art. 5 comma 3 lettera a) o dichiarazione nei casi previsti dall’art. 20 comma 1 del D.P.R. 380/2001 (compilare il quadro I.2)copia del CPI rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;copia del parere di conformità rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuococopia del frontespizio dell'esame preliminare di fattibilità presentato al Comando Provinciale dei Vigili del Fuocon.       copia/e documentazione previsionale di impatto acustico (Legge 447 del 16/10/1995 e ss.mm.ii. e norme comunali)n.       copia/e valutazione di impatto acustico (Legge 447 del 16-10-1995 e ss.mm.ii. e norme comunali)n.       copia/e valutazione previsionale di clima acustico (Legge 447 del 16-10-1995 e ss.mm.ii. e norme comunali)n.       copia/e valutazione previsionale e relazione conclusiva di rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici (D.P.C.M. 5/12/1997 e ss.mm.ii. o autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimenton.       copia/e - altro (specificare)      n.       copia/e - altro (specificare)      n.       copia/e - altro (specificare)      n.       copia/e - altro (specificare)      n.       copia/e - altro (specificare)      Allega inoltre le seguenti attestazioni/asseverazioni/autorizzazioni eventualmente obbligatorie ai sensi delle normative di settore o specifiche (specificare quali attestazioni/asseverazioni/autorizzazioni si allegano):

                                                  

Attestazione del pagamento del contributo pari a €.       (     ), se dovuto, ai sensi degli artt. 16 e 19 del D.P.R. 380/2001, dichiarandosi finora disponibile/li ad effettuare eventuali pagamenti a conguaglio ritenuti necessari dall’EnteAttestazione del pagamento dei diritti di Segreteria pari a €.       (     ) previsti dalle norme Comunali, dichiarandosi finora disponibile/li ad effettuare eventuali pagamenti a conguaglio ritenuti necessari dall’Ente

Versione giugno 2016

Page 18: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

O DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÁIl/I sottoscritto/i, in qualità di avente/i titolo alla presentazione del PERMESSO DI COSTRUIRE, con la presente:

consapevole/i del fatto che, in caso di dichiarazione mendace o di falsità della sottoscrizione, verranno applicate, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, le sanzioni previste del Codice Penale (art. 483) e dalle leggi penali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze amministrative legate all’istanza;

consapevole/i altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione, il sottoscritto decadrà dai benefici eventualmente conseguenti all’istanza di parte presentata sulla base della dichiarazione non veritiera ai sensi di quanto disposto dall’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000;

ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000

D I C H I A R A / N Odi essere soggetto/i legittimato/i, ai sensi dell'art. 11 del D.P.R. 380/2001, pertanto la presentazione della presente istanza è corredata da un'attestazione concernente il titolo di legittimazione;di non violare diritti di terzi o condominiali;che sull’immobile oggetto dell’intervento non è stata presentata apposita domanda di Condono Edilizio che sull’immobile oggetto dell’intervento è stata presentata apposita domanda di Condono Edilizio ai sensi della legge n.:

47/1985 presentato in data   /  /     a nome di      residente a       in Via       n.   

724/1994 presentato in data   /  /     a nome di      residente a       in Via       n.    

326/2003 presentato in data   /  /     a nome di      residente a       in Via       n.    che per tale/i domanda/e di sanatoria edilizia ha pagato l'intera oblazione calcolata; che ha presentato l'intera documentazione come prevista dall'art.35 della L.47/85, che pertanto l'esecuzione delle opere non potrà costituire motivo di resistenza od opposizione da parte della proprietà ai provvedimenti cui l'amministrazione comunale, in caso di reiezione della domanda di sanatoria, intendesse dar luogo;che l’immobile è stato regolarmente autorizzato con Licenza edilizia/Concessione Edilizia/Permesso di Costruire n.       del   /  /     e non sono state successivamente introdotte modifiche soggette a concessione/permesso di costruire o autorizzazione;che per l'immobile è stato rilasciato certificato d'abitabilità prot. n.      del   /  /    ;che per l'immobile è stata rilasciata concessione in sanatoria prot. n.      Pratica       del   /  /    ;che per l'immobile è stata rilasciata agibilità in sanatoria prot. n.      Pratica       del   /  /    ;che il fabbricato è stato costruito in data ante 1967 e non modificato dopo tale data;che sull’immobile oggetto dell’intervento non vi è alcuna domanda di Condono Edilizio ai sensi della Legge n. 47/1985 - 724/1994 - 326/2003;di non essere imprenditore agricolo a titolo professionale (I.A.P.)di essere imprenditore agricolo a titolo professionale (I.A.P.)

Tale dichiarazione va resa per le opere da eseguirsi in zona agricola e accompagnata dalla qualifica rilasciata daAVEPA - Sportello unico agricolo di Vicenza Via Sella, 81 36100 VICENZA Tel.: 0444 837911 - Fax: 0444 837950 e-mail: [email protected] web: www.avepa.it

D I C H I A R A / N O I N O L T R EOgnuno per le proprie competenze e responsabilità stabilite dalle norme vigenti che quanto indicato nei quadri A-B-C-D-E-F-G-H-L-M-N corrisponde alla situazione oggettiva e reale del bene oggetto dell’intervento.

Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni, dichiara o attesta falsamente l'esistenza dei requisiti o dei presupposti contenuti nella presente istanza di PERMESSO DI COSTRUIRE è punito con la reclusione da uno a tre anni.

In tali casi, il responsabile del procedimento informa il competente ordine/albo professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari.

A U T O R I Z Z A Z I O N E A L T R A T T A M E N T O D E I D A T I P E R S O N A L I Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 si autorizza il trattamento dei dati forniti per l’istruttoria della presente richiesta.

Tale consenso riguarda anche, più specificatamente, l’attività svolta dagli Enti terzi competenti nel rilascio di autorizzazioni/concessioni/nullaosta o in quanto destinatari di comunicazione e l’attività svolta da terzi fornitori di servizi all’Unione dei Comuni Basso Vicentino, anche al fine di rilevare lo stato di soddisfazione

dell’utenza.

      lì   /  /    

Il/I proprietario/i o altro/i avente/i titolo Il Tecnico(firma leggibile) (firma leggibile)

Versione giugno 2016

Page 19: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

P D I C H I A R A Z I O N E D E L P R O F E S S I O N I S T AIl sottoscritto in qualità di tecnico incaricato:

                 (titolo) (nome) (cognome)

nato a         /  /          codice catastale     (luogo) (data) (Provincia) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

Residente a

      (    ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

Iscritto all’Albo/Ordine Professionale       della Provincia di

      n.     

con studio in       in Via/Piazza       n.    Tel.       Cell.      e-mail      

@     p.e.c.      

@     P. IVA       C.F.      

A S S E V E R AChe il progetto presentato è conforme: agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, ai regolamenti edilizi vigenti; alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia; alle norme antisismiche; alle norme sicurezza; alle norme antincendio; alle norme igienico-sanitarie nel caso in cui la verifica in ordine a tale conformità non comporti valutazioni tecnico-

discrezionali; alle norme relative all’efficienza energetica;

Di essere a conoscenza che la presente dichiarazione ed asseverazione viene sottoscritta nella consapevolezza che il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del Codice Penale. In caso di dichiarazioni non veritiere, l'amministrazione ne dà comunicazione all'autorità giudiziaria e al consiglio dell'ordine/albo di appartenenza.

Timbro e firma

Versione giugno 2016

Page 20: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

Q A L T R I R I C H I E D E N T I2 Il/la sottoscritto/a      

(Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

3 Il/la sottoscritto/a      (Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

4 Il/la sottoscritto/a      (Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Versione giugno 2016

Page 21: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

Il/I proprietario/i o altro/i avente/i titolo Il Tecnico(firma leggibile) (firma leggibile)

R A L T R I R I C H I E D E N T I5 Il/la sottoscritto/a      

(Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

6 Il/la sottoscritto/a      (Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

7 Il/la sottoscritto/a      (Cognome e Nome)

nato a       (  ) il    /    /      codice catastale     (luogo) (Provincia) (data di nascita) (comune di nascita) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

residente a

      (  ) in Via/Piazza       n.       codice catastale     (luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di residenza) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

C.F.      

Telefono

      Fax

      e-mail      @     

p.e.c.      @     

Versione giugno 2016

Page 22: AL SINDACOcdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer... · Web view... a) impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi

titolare del seguente diritto 1:propriet

àusufrutto rappresentanza 2: altro diritto reale      

(compilare la Tabella A) (specificare)

Tabella Adella ditta

     

con sede a

      (  ) in Via/Piazza       n.     codice catastale     

(luogo) (Provincia) (indirizzo) (comune di sede) http://www.comuni-italiani.it/alfa/

codice fiscale

      partita IVA      

Telefono

      Fax

      e-mail/p.e.c.      @     

Il/I proprietario/i o altro/i avente/i titolo Il Tecnico(firma leggibile) (firma leggibile)

Versione giugno 2016