aimo - I MARCATORI TUMORALI
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Health & Medicine
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... E i medici arrivarono subito, uno dopo l’altro: arrivò, cioè, un Corvo, una Civetta e un Grillo-parlante.
“Vorrei sapere da lor signori” disse la Fata, rivolgendosi ai tre medici riuniti intorno al letto di Pinocchio, “vo rrei sapere da lorsignori se questo disgraziato burattino sia vivo o mo rto!...”
A quest’invito, il Corvo, facendosi avanti per primo, tastò il polso a Pinocchio, poi gli tastò il naso, poi il di to mignolo dei piedi: e quand’ebbe tastato ben bene, pronunciò sole nnemente queste parole:
“A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che èsempre vivo!”
“Mi dispiace” disse la Civetta “di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega: per me, invece, i l burattino èsempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allor a sarebbe segno che è morto davvero.”
“E lei non dice nulla?” domandò la Fata al Grillo-parl ante.“Io dico che il medico prudente, quando non sa quel lo che
dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di sta re zitto”. ...
da “Le avventure di Pinocchio”di Carlo Collodi (1826-1890)
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2 PAROLE 2SU
I MARCATORI TUMORALII MARCATORI TUMORALI
G. Aimo
A.O.U. SAN GIOVANNI BATTISTAOspedale “MOLINETTE” – Torino
S.C. Laboratori Biochimica-Clinica “BALDI E RIBERI”Settore IMMUNOMETRIA
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MARCATORI TUMORALI(Biomarcatori oncologici “circolanti”)
Sostanze di diversa natura molecolare, di caratterizzazione strutturale più o meno precisa, che sono presenti in bas-sa concentrazione in condizioni normali e che possono aumentare, invece, in caso di malattia neoplastica
DEFINIZIONE
Biomarcatore oncologicoOgni segnale biologico correlato alla presenza di una neoplasia
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Secolo XIX: proteina di Bence-Jones1930 (Zondek):HCG1956 (Bergstrand), 1964 (Tatarinov):ααααFP 1957 (Bjorklund): TPA1965 (Gold e Freedman):CEA1979 (Wang):PSA1981 (Bast):CA 125Anni ’80-’90: altre Mucine, altre Citocheratine, ….
MARCATORI TUMORALI(Biomarcatori oncologici “circolanti”)
CENNI STORICI
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I MARCATORI TUMORALI SONO IN USO CLINICO ROUTINARIO DA OLTRE 20 ANNI
METODI ANALITICI
da METODI RIA/IRMA completamente manuali (fine anni ’70 – inizio anni ’80)
A METODI IMMUNOMETRICI NON RADIOATTIVIcompletamente automatizzati (anni ’90 – anni ’00)
IL BOOM DEI MARCATORI TUMORALI DEGLI ANNI ’80-’90 E ’ IN GRANPARTE ASCRIVIBILE ALLA SPINTA COMMERCIALE DELLE GRA NDI DITTEPRODUTTRICI DI KIT DIAGNOSTICI E DI STRUMENTI DA LA BORATORIO
MARCATORI TUMORALI
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S.C. Laboratori biochimica clinica “Baldi e Riberi”Settore Immunometria
Marcatori tumorali “puri”
CEAααααFP
ββββhCGCyfra 21-1
NSECA 19-9CA 15-3CA 125PSAFPSAhTG
“Non solo” Marcatori Tumorali
BAPCromogranina
hCT(Ferritina)
MARCATORI TUMORALI IN ROUTINE
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S.C. Laboratori biochimica clinica “Baldi e Riberi”Settore Immunometria
MARCATORI TUMORALI PRIMA ESEGUITIED ORA SOPPRESSI
PAPCA 50CA 72-4MCATPA
MARCATORI TUMORALI INTRODOTTI IN ROUTINEMA POI TOLTI PERCHE’ NON RICHIESTI
S100UBC (BTA, NMP-22)
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S.C. Laboratorio di chimica clinica “Baldi e Riberi”Settore Immunometria
MARCATORI TUMORALI MAI ESEGUITI
SCCTPS
MARCATORI TUMORALI PROVATICON ESITO FALLIMENTARE
LCAUGP
... altri ...
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CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA STRUTTURA CHIMICA O FUNZIONE BIOLOGICA
Antigeni onco-fetali:CEA, αFP, ...
Enzimi/isoenzimi: NSE, PSA, BAP, ...
Ormoni/subunità:βhCG, hCT, …
Proteine tessuto specifiche:hTG, Cromogranina A, ...
Citocheratine: TPA, Cyfra 21-1, …
Mucine (Antigeni tumore-associati): CA 19-9, CA 15-3, CA 125, ...
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CLASSIFICAZIONI IN BASE ALLA ORGANO O TESSUTO SPECIFICITA’
• Marcatori tumorali con elevata specificità d’organo
• Marcatori tumorali espressi da un tipo cellulare, ma non necessariamente dell’organo dove quel tipo cellulare è prevalente
• Marcatori tumorali espressi in modo quantitativamente prevalente da neoplasie di un dato tipo istologico
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Marcatori tumorali con elevata specificità d’organo
hTG (tiroide)
PSA (prostata)
hCG (sinciziotrofoblasto)
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Marcatori tumorali mucinici: scarsa specificità d’organo
CA 19-9: carcinoma del pancreas, del colon, dello stomaco,dell’ovaio
CA 125: carcinoma dell’ovaio, della mammella, del polmone,del pancreas, del colon
CA 15-3:carcinoma della mammella, dell’ovaio, del pancreas,del polmone
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Marcatori tumorali espressi da un tipo cellulare, ma non necessariamente dell’organo dove quel tipo cellulare è prevalente
hCT: carcinoma midollare della tiroidecarcinoiditumori endocrini del tubo digerentetumori a piccole cellule del polmone
NSE: tumore a piccole cellule del polmonetumori neuroendocrinineuroblastomamelanomalinfomateratomatimoma
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Marcatori tumorali espressi in modo quantitativamente prevalente da neoplasie di un dato tipo istologico
TPA, Cyfra 21-1: carcinomi di tipo squamoso
CEA, CA 19-9, CA 15-3, CA 125: adenocarcinomi
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MARCATORI TUMORALI:DOSAGGIO IN LIQUIDI BIOLOGICI DIVERSI DAL SANGUE
Vantaggi1) campione facile da raccogliere2) possono concentrare quantità misurabili di analiti presenti in bassa concen-
trazione nel sangue (es. marcatori di tumori neuroendocrini)3) alcuni marcatori del carcinoma della vescica sono rilasciati solo localmente,
e sono pertanto dosabili solo nell’urina (es. NMP22, BTA, UBC)
Svantaggi1) dosaggio molto influenzato dalla matrice urinaria2) grande variabilità dovuta alla diversa diuresi, ancorchè compensata dalla
“normalizzazione” rispetto alla creatininuria3) l’aspecificità dei marcatori si esaspera di più nel dosaggio urinario4) per i marcatori del carcinoma della vescica molti falsi positivi dovuti al
trattamento specifico intravescicale o a stati infettivi
SCARSI RISULTATI, SCARSO UTILIZZO
URINA
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MARCATORI TUMORALI:DOSAGGIO IN LIQUIDI BIOLOGICI DIVERSI DAL SANGUE
ALTRI LIQUIDI BIOLOGICIBAL (liquido di lavaggio broncoalveolare)
Versamento pleuricoVersamento asciticoSucco gastricoContenuto di cisti
Versamento peritoneale, pericardico, etc.
SCARSI RISULTATI DOVUTI A:1. difficoltà nella standardizzazione della raccolta del materiale 2. eterogeneità del materiale raccolto3. grande influenza della matrice4. difficoltà nella standardizazione dei metodi5. concentrazioni spesso altissime: necessità di diluizioni spinte6. difficoltà nell’interpretazione dei risultati7. mancanza di valori di riferimento
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CLASSIFICAZIONE SECONDOL’UTILITA’ CLINICA
UTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI TUMORALI NELLE DIVERSE NEOPLASIE
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UTILIZZO CLINICO DEI MARCATORI TUMORALI NELLE DIVERSE NEOPLASIE
MARCATORI TUMORALI DI PRIMA SCELTAIl loro utilizzo in relazione alle caratteristiche biologiche (estensione,classificazione istologica, ...) e all’andamento clinico della neoplasiatrova in letteratura consenso adeguato
MARCATORI TUMORALI DI SECONDA SCELTAIl loro utilizzo in relazione alle caratteristiche biologiche (estensione,classificazione istologica, ...) è documentato in letteratura, ma ad essonon sempre fa riscontro un sufficiente consenso con l’andamento cli-nico della malattiaUtili quando il tumore non esprima il marcatore di prima scelta o comeinformazione addizionale
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TIPO DI TUMORE MARCATORE MARCATOREDI PRIMA SCELTA DI SECONDA SCELTA
Carcinoma squamoso del distretto testa-collo nessuno SCC
Carcinoma dell’esofago nessuno SCC, TPA, CEA
Carcinoma midollaredella tiroide hCT nessuno
Carcinoma differenziatodella tiroide hTG nessuno
Microcitoma polmonare NSE nessuno
Carcinoma del polmone CYFRA 21-1 (squamoso) nessunoCEA (adenocarcinoma)
Carcinoma dello stomaco CA 19-9 (CA 72-4) CEA
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TIPO DI TUMORE MARCATORE MARCATOREDI PRIMA SCELTA DI SECONDA SCELTA
Carcinoma del colon-retto CEA CA 19-9
Carcinoma del pancreas CA 19-9 CEA
Carcinoma del fegato αFP Ferritina
Carcinoma delle vie biliari CA 19-9 CEA
Carcinoma del rene nessuno nessuno
Carcinoma della vescica nessuno BTA, NMP22, UBCTPA, CA 19-9
Carcinoma dell’ovaio CA 125 CA 19-9, αFP, βhCG
Carcinoma dell’utero βhCG CA 125, CEA
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TIPO DI TUMORE MARCATORE MARCATOREDI PRIMA SCELTA DI SECONDA SCELTA
Tumori germinali del testicolo βhCG, αFP nessuno
Carcinoma della prostata PSA (fPSA) Cromogranina A
Carcinoma della mammella CA 15-3 CEA
Melanoma S-100 nessuno
Carcinoide nessuno Cromogranina A
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
DISPONIBILITA’ DI UN UNICO REFERTO
Interpretazione con criterio dicotonico
Risultato positivo o negativo nei confronti di un valore di cut-offNel bilancio iniziale del trattamento del tumore primitivo
DISPONIBILITA’ DI PIU’ REFERTI SUCCESSIVI PER LO STESSO PAZIENTE
Interpretazione con criterio dinamico
Si considera la variazione nel tempo nei confronti del o dei valoriprecedentiIn tutte le situazioni in cui è possibile avere dosaggi seriati:post-operatorio, follow-up, monitoraggio della terapia
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
DISPONIBILITA’ DI UN UNICO REFERTO
IL PROBLEMA DEL CUT-OFFAd oggi, non esiste un Marcatore Tumorale assolutamente speci-fico ed assolutamente sensibile, misurabile se c’è il tumore, nonmisurabile se non c’è il tumore.
Ciò perché:• il MT è prodotto anche da tessuti normali• numerose sono le cause “non oncologiche” di aumento del MT• non tutti i tumori esprimono il MT• i livelli ematici del MT sono condizionati dalla distribuzione, dal metabolismo e dalla clearance del MT stesso
CRITERIO DICOTONICO
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
DEFINIZIONE DEL VALORE DI CUT-OFF
CALCOLO DEL CUT-OFF IN UNA POPOLAZIONE SANA
VM + 2 (o +3) DS se la distribuzone è gaussiana
95° (o 99°) percentile se la distribuzione è qualsiasi
“AGGIUSTAMENTO” DEL CUT-OFF IN BASE ALLE CARAT-TERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE NEL-LA QUALE SI RITIENE DI APPLICARE IL MT (es. age-rela-ted PSA)
CRITERIO DICOTONICO
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% C
ASI
[MT]C.O. <> SENS.< SPEC.
C.O. >< SENS.> SPEC.
IL PROBLEMA DEL CUT-OFF
CALCOLO DELLE PERFORMANCES DIAGNOSTICHE DI UN MARCATORE TUMORALE
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100
GRAFICO CDA (Cumulative Distribution Analysis)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
CUT-OFF
SENSIBILITA’ SPECIFICITA’
MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
SUDDIVISIONE DELLA POPOLAZIONE IN BASE AL VALORE DI CUT-OFF
Veri positivi (VP): soggetti con tumore e MT positivo
Veri negativi (VN): soggetti sani e MT negativo
Falsi negativi (FN): soggetti con tumore e TM negativo
Falsi positivi (FP): soggetti sani con MT positivo
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CALCOLO DELLE PERFORMANCES DIAGNOSTICHE DI UN MARCATORE TUMORALE
SENSIBILITA’Capacità del MT di essere positivo nei soggetti effettivamente malati
VPSensibilità = ----------------------------------
VP + FN (totale malati)
SPECIFICITA’Capacità del MT di essere positivo SOLO nei soggetti effettivamentemalati e negativo nei soggetti sani
VNSpecificità = -------------------------------
VN + FP (totale sani)
EFFICACIA DIAGNOSTICAQuota complessiva di risultati corretti. Efficacia complessiva del MT
VP + VN (risultati corretti)Efficacia Diagnostica = ----------------------------------------------------------------
VP + VN + FN + FP (totale soggetti indagati)
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CALCOLO DELLE PERFORMANCES DIAGNOSTICHE DI UN MARCATORE TUMORALE
VALORE PREDITTIVO POSITIVOAttendibilità di un risultato positivo (tenendo conto della prevalenza)
VPValore predittivo positivo = -------------------------------------------
VP + FP (totale risultati positivi)
VALORE PREDITTIVO NEGATIVOAttendibilità di un risultato negativo (tenendo conto della prevalenza)
VNValore predittivo negativo = ---------------------------------------------
VN + FN (totale risultati negativi)
RAPPORTO DI VEROSIMIGLIANZA (Likeihood ratio)Validità con cui il MT identifica correttamente la malattia
VPRapporto di verosimiglianza = -------------
FP
30
ROC CURVEtPSA >2.0 <30.0 ng/mL
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1,0
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
1-Specificità (FP)
San
sibi
lità:
(V
P)
tPSA
f/tPSA6.4%
tPSA AUC = 0.817f/tPSA AUC = 0.973
CALCOLO DELLE PERFORMANCES DIAGNOSTICHE DI UN MARCATORE TUMORALE
CURVA ROC (Receiver Operating Characteristic)
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VALORE DI CUT-OFF (privilegia la sensibilità)Limite superiore dell’intervallo di riferimento calcolato sulla base dei valori trovati in un gruppo di soggetti sani o comunque nonaffetti dalla patologia in esame
LIVELLI DECISIONALI (privilegiano la specificità)Valori scelti arbitrariamente sulla base dell’esperienza clinico-la-boratoristica, il cui superamento suggerisce opportune decisionicliniche
Livello di patologia: più elevato del valore di cut-off.Il superamento “dovrebbe” indicare la presenza di una condizione patologica benigna o malignaLivello di allarme: significativamente più elevato del livello di cut-off. Esclude praticamente i FP (massima specificità,minima sensibilità). Il superamento “dovrebbe” indicare la presenza di unaneoplasia
MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
MARCATORE LIVELLO DI LIVELLO DI LIVELLO DICUT-OFF PATOLOGIA ALLARME
CEA 5 ng/mL 15 ng/mL 40 ng/mLAFP 20 ng/mL 40 ng/mL 200 ng/mLCA 19-9 37 U/mL 65 U/mL 120 U/mLCA 125 35 U/mL 65 U/mL 180 U/mLCA 15-3 35 U/mL 50 U/mL 80 U/mLPSA 4 ng/mL 10 ng/mL 30 ng/mL
Sono solo degli esempi!
Criterio dicotonico: scelta dei valori di riferimento
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“Il giudizio di positività su una singola determinazione di un Marcatore Tumorale va considerato sempre come scelta convenzionale che deve essere guardata con prudenza nelle decisioni cliniche e comunque sempre confermato se patologico”
Massimo GionGuida all’uso clinico dei bomarcatori in oncologia
Edizioni Biomedia 2002
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
DISPONIBILITA’ DI PIU’ REFERTI SUCCESSIVI PER LO STESSO PAZIENTEConsente lo studio delle variazioni nel tempo del liveti del MT nel singolo soggetto
Supera almeno in parte il problema del cut-off
Può essere applicato in numerose situazioni cliniche:� valutazione di eventuale malattia residua dopo chirurgia� evidenziazione precoce della recidiva e/o metastatizzazione� monitoraggio della terapia nella malattia avanzata
Fondamentale: 1) omogeneità dei risultati2) conoscenza dei potenziali fattori di aspecificità3) affidabilità del Laboratorio4) precisione del metodo a basse concentrazioni
CRITERIO DINAMICO
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
DISPONIBILITA’ DI PIU’ REFERTI SUCCESSIVI PER LO STESSO PAZIENTE
La valutazione della variazione fra prelievi seriati richiede che venganofissate delle variabili:� numero di prelievi � tempo tra un prelievo e l’altro � livello di partenza del MT considerato significativo� percentuale di variazione nel tempo considerata significativa� variabilità analitica accettata per il metodo usato
La definizione di queste variabili e l’interpretazione dei dati può essereeffettuata con:� Criteri empirici, basati su scelte arbitrarie legate all’esperienza� Criteri matematici, ovvero con l’uso di opportuni algoritmi (studio dell’emivita del MT, analisi della regressione dose/tempo, analisi della pendenza, rapporto pendenza/intercetta, tempo di raddop-pio, etc).Ad oggi non ci sono applicazioni routinarie
Criterio dinamico
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
NUMERO INCREMENTI (O DECREMENTI) SUCCESSIVISono clinicamente significativi 3 incrementi (o decrementi) consecutividel marcatore considerato in un periodo di 1 – 3 mesi
PERCENTUALE DI INCREMENTOVariazioni superiori al 20 – 30% rispetto al valore basale, in assenza di cause di aspecificità in un periodo di 1 – 3 mesi sono da considrarecome indice di ripresa di malattia
Criterio dinamico
ESEMPIO DI CRITERI EMPIRICI
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MARCATORI TUMORALI:INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DI LABORATORIO
Per dare valore al criterio dinamico di interpretazione dei risultatisono da privilegiare sistemi analitici molto precisi a basse concen-trazioni piuttosto che metodi con range operativi molto ampi (e gio-co forza meno precisi a basse dosi).
E’ opportuno che il Laboratorio utilizzi nel tempo lo stesso metodoe che verifichi se i cambiamenti di lotto incidono sui risultati.Se il Laboratorio deve cambiare metodo è assolutamente necessario che verifichi la concordanza tra il nuovo metodo e quello precedente.In ogni caso il Laboratorio dovrebbe avvisare i clinici del cambiodi metodo.
E’ opportuno che il paziente faccia riferimento sempre allo stessoLaboratorio.
CRITERIO DINAMICO
CONSIDERAZIONI LABORATORISTICHE
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CAUSE NON ONCOLOGICHE DI VARIAZIONE DEI LIVELLI DEI MARCATORI TUMORALI
CAUSE CLINICHE• Eventi fisiologici ed abitudini voluttuarie• Patologie non oncologiche• Cause iatrogene
CAUSE ANALITICHE• Autoanticorpi antitieoglobulina (Tireoglobulina)• HAMA (CEA, CA 125, CA 72-4, ...)• Effetto gancio (Marcatori Tumorali diversi)
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EVENTI FISIOLOGICI ED ABITUDINI VOLUTTUARIE
Condizione Marcatore
Gravidanza AFP, hCG, MCA, CA 125, TPA, hTGCiclo mestruale CA 125Attività sessuale PSAFumo CEA, TPA, hTG, SCCAlcool CEA, TPA, Ferritina, SCCAttività fisica pesante PSAUso della bicicletta PSA
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MALATTIE NON ONCOLOGICHE - 1
Condizione morbosa Marcatore
Epatopatia cronica/cirrosi epatica CEA, TPA, TPS, Cyfra 21-1, CA 19-9, CA 50, CA 15-3,CA 125, MCA, ...
Epatite acuta CA 19-9, CA 125, CA 15-3Colelitiasi CA 19-9Pancreatite acuta CA 19-9, CA 50, CA 125Pancreatite cronica CA 19-9, CA 50Malattie benigne della tiroide hTGIpertrofia prostatica benigna PSA, PAPProstatite PSA, PAPRitenzione urinaria acuta PSA, PAPCistite NMP-22, BTA, UBCUrolitiasi BTAPeritonite (ascite, flogosi peritoneale)CA 125Polmonite CA 125Pleurite CA 125
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MALATTIE NON ONCOLOGICHE - 2
Condizione morbosa Marcatore
Infarto cerebrale NSEDanni al Sistema Nervoso Centrale S100Psoriasi SCCIttero CEA, TPA, Ferritina, CA 15-3,
CA 19-9, CA 50, CA 125, MCA, Cyfra 21-1
Malattie respiratorie croniche CEA, TPA, Cyfra 21-1Insufficienza renale cronica CEA, CA 50, SCC, CA 125, TPA
hTG, NSEMalattie reumatiche e autoimmuni CA 19-9 e altri MT muciniciDiabete CA 19-9, CA 50Ipertensione essenziale Cromogranina AInsufficienza cardiaca congestizia CA 125Fibrosi cistica CA 19-9
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POSSIBILE IMPIEGO DI MARCATORI TUMORALI PER IL
MONITORAGGIO DI MALATTIE NON ONCOLOGICHE
Malattia Marcatore
Endometriosi CA 125Psoriasi SCCProstatite PSAIpertrofia prostatica benigna PSAFibrosi cistica CA 19-9Sofferenza cerebrale dopo cardiochirurgia S100Ipertensione essenziale Cromogranina A
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CAUSE IATROGENE
Manovra/Trattamento Marcatore Variazione
Esplorazione rettale PAP, PSA +Cateterismo vescicale PAP, PSA +Agobiopsia prostatica PAP, PSA +++Agobiopsia tiroidea hTG ++Traumatismo chirurgico TPA ++Traumatismo chirurgico sul peritoneo CA 125 +Cistoscopia BTA ++Cardiochir. con circol. extracorp. PSA ++Ospedalizzazione PSA --Tossicità epatica da chemioterapia MT diversi ++Trattam. con Finasteride PSA ---Trattam. con Omeprazolo e deriv. Cromogr. +++Trattam. intravescicale con BCG BTA ++Trattam. con Interferone CA 25 ++
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MARCATORE TUMORALE IDEALE
… in teoria …
�ELEVATA SENSIBILITA’�ELEVATA SPECIFICITA’�CORRELAZIONE CON LO STADIO�CORRELAZIONE CON IL GRADO DI MALIGNITA’�ORGANO-SPECIFICITA’�CORRELAZIONE DIRETTA CON L’EVOLUZIONE
CLINICA DELLA NEOPLASIA
45
COSA CI ASPETTEREMMO DAL
MARCATORE TUMORALE IDEALE?
�DIAGNOSI•Utilità in screeningsu popolazione asintomatica in toto•Utilità in screening su popolazione asintomatica a rischio•Utilità in screeningsu popolazione sintomatica
�PROGNOSI•Significatività prognostica del valore basale (pre intervento) del marcatore•Significatività prognostica della velocità con cui il marcatore torna a valo-
ri normali dopo l’intervento
�FOLLOW-UP•Corrispondenza tra l’andamento del marcatore e la metastatizzazione e/o
la recidiva del tumore•Anticipazione della metastatizzazione e/o recidiva del tumore•Controllo dell’efficacia della chemioterapia o radioterapia
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MARCATORE TUMORALE IDEALE
… in pratica …
IL MARCATORETUMORALE
IDEALE
NON ESISTENON ESISTE
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PERCHE’ IL MARCATORE TUMORALE IDEALENON ESISTE?
� NON TUTTI I TUMORI ESPRIMONO I MARCATORI
� I MARCATORI TUMORALI NON BRILLANO CERTO PER SENSIBILITA’ E SPECIFICITA’
� NESSUN MARCATORE E’ ASSOLUTAMENTE ORGANO-SPECIFICO
� NON SEMPRE VI E’ CORRELAZIONE CON LO STAGINGED IL GRADING
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COSA SI OTTIENE DAL
MARCATORE TUMORALE IDEALE?
�DIAGNOSI•Utilità in screeningsu popolazione asintomatica in toto? NO•Utilità in screening su popolazione asintomatica a rischio? NO•Utilità in screeningsu popolazione sintomatica? SI???
�PROGNOSI•Significatività prognostica del valore basale (pre intervento) del marcatore? SI?•Significatività prognostica della velocità con cui il marcatore torna a valo-
ri normali dopo l’intervento? SI?
�FOLLOW-UP•Corrispondenza tra l’andamento del marcatore e la metastatizzazione e/o
la recidiva del tumore? SI•Anticipazione della metastatizzazione e/o recidiva del tumore? SI?•Controllo dell’efficacia della chemioterapia o radioterapia? SI
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MARCATORI TUMORALI
ECCESSIVO ENTUSIASMOUtilizzo di tutti i possibili MTin qualsiasi situazione
ECCESSIVO PESSIMISMONon servono a niente
USO RAGIONATO DEI MARCATORI TUMORALI
CONOSCENZA 1) delle caratteristiche di sensibilità e specificitàdiagnostiche di ciascun marcatore nelle diversepatologie neoplastiche2) delle motivazioni biologiche che possono modifi-care la concentrazione del marcatore (anche esoprattutto in modo aspecifico)3) dei meccanismi metabolizzazione e secrezione
LABORATORIOINTERAZIONE MEDICO DI BASE
SPECIALISTA
50
Pierre (il conte Bezuchov) ... era afflitto da una febbre biliare. Sebbene i dottori lo curassero, gli estraessero sangue e gli dessero da inghiottire delle medicine, ciò nonostante guarì lo stesso.
da “Guerra e pace”di Lev Nikolaevic Tolstoij
... grazie per l’attenzione!