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ADVANCED DIVER MANUAL

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ADVANCED

DIVER

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© ESA

E’ vietata la riproduzione di questo manuale o di sue singole parti

Product n° M0002

A cura di Mauro Bertolini

Progetto formativo, sviluppo, consulenza e revisioni:Mauro Bertolini, Mario Romor, Enrico Firpo, Egidio Trainito,Maria Laura Careddu

Testi: Enrico Firpo

Illustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo Pasqualotto

Un particolare ringraziamento a Patrizia Salaris e Pina Contis

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IndiceUn subacqueo con una marcia in più

6 ESA7 Brevetto8 Requisiti d’ingresso8 Struttura del corso9 Requisiti di brevetto

10 Il brevetto ESA Nitrox Diver10 Uso del manuale

Capitolo UnoImmersione Profonda11 Cosa Imparerai12 Perché più profondi?13 Dove ti immergerai? Tipologie d’immersione profonda14 I fattori amplificati dalla profondità e le tecniche corrette per gestirli15 Affanno16 Orientamento17 Narcosi d’azoto19 MDD20 Intossicazione da ossigeno21 Consumo d’aria22 Le attrezzature idonee23 La pianificazione ed il sistema di coppia24 Schema dell’immersione in acque libere26 Complimenti!27 Cosa hai imparato?

Capitolo Due Immersione di orientamento29 Cosa imparerai30 Pianificazione31 Riferimenti in fase di discesa33 Riferimenti durante l’immersione34 Stima della distanza36 Uso della bussola39 I fattori di disturbo40 Schema dell’immersione in acque libere44 Complimenti!45 Cosa hai imparato?

Capitolo TreImmersione di assetto47 Cosa imparerai48 Posizionamento corretto dell’attrezzatura50 Rilassati prima dell’immersione: il training autogeno53 Tecniche in acque libere54 La pesata neutra54 La discesa nel blu

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56 Il controllo dell’assetto in immersione59 Risalita senza cima e sosta di sicurezza61 Verifica della pesata dopo l’immersione61 Schema dell’immersione in acque libere64 Complimenti!65 Cosa hai imparato?

Capitolo QuattroImmersione con il computer67 Cosa imparerai68 Immersione quadra e multilivello69 Caratteristiche dei computer subacquei71 Regole generali d’utilizzo75 Consigli sull’acquisto75 Schema dell’immersione in acque libere78 Complimenti!79 Cosa hai imparato?

Capitolo CinqueImmersione notturna81 Cosa imparerai81 Perché di notte?83 Pianificazione85 Attrezzatura87 Tecniche per l’immersione notturna90 Schema dell’immersione in acque libere94 Complimenti!95 Cosa hai imparato?

Capitolo SeiImmersione di Ecologia97 Cosa imparerai98 Le catene alimentari: i produttori 99 Consumatori101 Vertebrati e invertebrati105 Modalità di raccolta del cibo107 Le simbiosi108 Schema dell’immersione in acque libere110 Complimenti!111 Cosa hai imparato?

Appendice113 Schema per la pianificazione114 Da non dimenticare116 9 consigli per la difesa dell’ambiente117 9 regole per la sicurezza119 45 domande per ricordare127 Hai buona memoria?

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Un subacqueo conuna marcia in più!Viaggiando lungo la costa meridionale dellaFrancia si percorre una strada che offre panoramiindimenticabili: un continuo susseguirsi di baie,calette e promontori rocciosi. Mentre guidi e osservigli incredibili scenari non vedi l’ora di scoprire cosac’è dietro la prossima curva anche se quello che staivedendo è sicuramente eccezionale ed appagante.Nell’uomo da sempre è innata una forte curiosità eduna grande propensione verso l’avven-tura e la scoperta. Ti sarà già capitato di chiederti cosapotresti fare di nuovo dopo il tuo primobrevetto e le tue prime esperienze sub-acquee. Forse ti sarà capitato di nonpoterti immergere in un particolarepunto perché, a causa delle sue carat-teristiche, viene considerato adattosolo per subacquei con un brevetto dialmeno secondo livello. Forse ti sarairisentito nei confronti della guida chenon ha voluto farti partecipare maavrai anche capito che colui che avevidi fronte era un vero professionista:uno che non ti porta sott’acqua soloper avere un cliente in più sulla barca. Come ricorderai dal corso precedente,le tecniche e le nozioni che hai appre-so sono necessarie per immergersi insicurezza entro certi limiti ben stabili-ti. Per andare oltre e scoprire cosa c’èdopo la “prossima curva” devi impara-re ulteriori informazioni e nuove tec-niche di immersione. Solo così potraigodere appieno di nuove avventuresubacquee, ma sempre nel rispettodella massima sicurezza. Il corso che stai per iniziare ti con-sentirà proprio questo. Imparerai nuove nozioniteoriche e le tecniche di immersione utili per accre-scere la tua esperienza e renderti più autonomo esicuro sott’acqua, sotto la guida professionale deltuo istruttore ESA.Nel canale tra la Sicilia e la Calabria, c’è un’immer-sione bellissima dove si possono ammirare moltissi-

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me e splendide gorgonie rosse e gialle e per godere diquesto spettacolo è necessario scendere oltre i 18metri di profondità. Per fare ciò è bene conoscere letecniche corrette necessarie per prevenire eventualiproblemi che, come hai imparato nel corso prece-dente, si potrebbero verificare. Un altro spettacolosicuramente molto emozionante, che si può viveresempre da quelle parti, è dato dall’incontro con ipesci trombetta del Mediterraneo. Li vorresti vedere?E’ facile! E’ sufficiente tuffarsi in acqua di notte.Paura? No, durante questo corso potrai scegliere diimparare tutte le tecniche necessarie per girovagaredi notte sott’acqua in modo sicuro, godendo appienodell’incredibile spettacolo che ti circonda. Questocorso ti aprirà ad un sacco di nuove opportunità ealla fine ti sentirai un subacqueo con una marcia inpiù. Chiedi maggiori informazioni ai professionistiESA ma non esitare - Tuffati subito in questa impor-tante ed affascinante avventura! -

ESAESA è un’agenzia didattica, il suo principale obiettivoè quello di formare i subacquei dal livello inizialefino al raggiungimento dei livelli professionali comeDiveleader e Istruttore. Per fare questo l’ESA si pre-figge di applicare i più evoluti standard operativicongiuntamente ad un elevatissimo grado di sicurez-za e di promuovere l’attività subacquea nelle suevarie forme.I percorsi formativi dell’ESA prevedono l’integrazio-ne delle informazioni divulgate dall’Istruttore, con imateriali di supporto che accompagnano i vari livel-li di brevetto. La formazione pratica iniziale avviene con lo svilup-po delle capacità subacquee in piscina o bacino deli-mitato, successivamente applicate e migliorate inacque libere.Per ogni programma o corso ESA è prevista una verifi-ca dell’apprendimento da parte dell’Istruttore che dovràconservare una prova dell’avvenuta valutazione.I subacquei possono ricevere dall’ESA la formazioneiniziale, progredire verso livelli più alti di brevetto,specializzarsi in diverse aree legate all’attività subac-quea come la biologia marina, la fotografia, l’archeo-logia subacquea, ecc.Raggiunte le adeguate credenziali, i subacquei posso-no partecipare ai programmi per la formazione di tipoprofessionale nell’ambito dell’attività subacquea.L’ESA stabilisce elevati standard per la forma-zione dei propri affiliati: essi sono professioni-

Tuffati subito in questaaffascinanteavventura!

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sti subacquei in possesso di un brevetto ESADiveleader o di grado più alto.Gli istruttori ESA sono formati dagli ESA IC Director, per-sone adeguatamente preparate e qualificate per trasmet-tere le tecniche di insegnamento ai futuri istruttori.La formazione dell’Istruttore è completa e prevedel’acquisizione di informazioni sulla teoria dell’immer-sione, sulle procedure ESA, nozioni di psicologia e dimarketing, lo sviluppo delle capacità di gestione deisubacquei singoli o in gruppo, di gestione dei proble-mi, di salvaguardia dell’ambiente e altro.Le convalide dei brevetti ESA sono emesse dalla sedecentrale e dagli uffici ESA ufficialmente autorizzati.Il dipartimento ESA che si occupa della formazioneinforma gli affiliati ESA sulle variazioni delle procedu-re esistenti e sull’introduzione di nuove procedure.Possono affiliarsi all’ESA anche strutture qualificate cheoperano nel campo dell’attività subacquea ricreativa.Centri immersione, club subacquei e negozi subac-quei possono, infatti, acquisire la qualifica di ESAPoint. Le strutture denominate ESA IC Point possonopromuovere, organizzare e condurre i corsi di forma-zione per gli Istruttori ESA. L’ESA intende caratterizzarsi anche attraversoun particolare impegno volto alla divulgazionedelle conoscenze sull’ambiente, per migliorarela qualità delle immersioni e creare nei subac-quei una maggiore consapevolezza verso lo spa-zio sommerso. I professionisti ESA, infatti, effettua-no il loro percorso formativo ricevendo una solidapreparazione anche sulle conoscenze relative all’am-biente. Tutta l’attività formativa dell’ESA è saldamentecollegata a obiettivi di salvaguardia degli ambientiacquatici.

BrevettoAdvanced Diver rappresenta il secondo livelloricreativo della formazione ESA e denota che haicompletato con successo l’iter formativo svolto finqui, consentendoti l’ottenimento dei requisiti versomolti brevetti di Specialità e buona parte dei requi-siti d’ingresso verso il brevetto ESA Prevention andRescue. Inoltre, il perfezionamento delle tecnichein diverse aree dell’immersione specialistica, ti con-sentirà di avere ottime credenziali per essere un affi-dabile compagno d’immersione anche per coloroche conoscerai solo in occasione di qualche immer-sione, uscendo in barca con un ESA Club o un altroESA Point. Questo corso metterà anche maggiormente in luce le

Potresti scoprire la tua passione per una opiù attivitàparticolari

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tue aspirazioni future. Infatti potresti scoprire la tuapassione per una o più attività in particolare e voler-ti dedicare ad esse in modo più approfondito e dedi-carti in seguito ai corsi ESA di Specialità.

Requisiti d’ingressoPer accedere al corso ESA Advanced Diver devi sod-disfare i seguenti requisiti:• Essere brevettato Open Water Diver o possedereun brevetto equivalente rilasciato da un’altra organiz-zazione • Avere l’idoneità psicofisica necessaria per praticarel’attività subacquea ricreativa.• Aver compiuto 15 anni prima del rilascio del bre-vetto.• Consegnare un certificato medico in corso di vali-ditàPer accedere al corso ESA Junior Advanced Diverdevi soddisfare i seguenti requisiti:• Essere brevettato Junior Open Water Diver o pos-sedere un brevetto equivalente rilasciato da un’altraorganizzazione• Avere l’idoneità psicofisica necessaria per praticarel’attività subacquea ricreativa.• Aver compiuto 12 anni prima dell’inizio del corso• Consegnare un certificato medico in corso di validitàSe hai dei dubbi in merito alla validità dei requisiti intuo possesso, non esitare a chiedere informazionipresso un ESA Point, ad un ESA Instructor oppuredirettamente all’ESA.

Struttura del corsoIl corso è strutturato in modo flessibile, per permet-tere sia allo studente che all’Istruttore di accedere allevarie parti che lo compongono, a seconda delle esi-genze di orari e condizioni ambientali.Il corso si divide in due unità formative multimediali,che sono: 1) l’unità teorica e 2) le immersioni inacque libere.1) L’Unità teorica è divisa in autostudio, verifica delleconoscenze (con i minitest e i questionari di finecapitolo) e presentazioni teoriche da partedell’Istruttore ESA, nelle quali verranno rinforzate leinformazioni relative ai capitoli che avrai precedente-mente letto. Inoltre, prenderai visione del Video ESAAdvanced Diver, che ti mostrerà la panoramica delleimmersioni in acque libere.2) Le immersioni in acque libere saranno dedicate adiverse tipologie d’immersione: 1) immersione pro-fonda, 2) immersione di orientamento, 3) immersio-

Una subacqueasegnala OK al compagnoall’iniziodella primaimmersionein acquelibere del corso

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ne di assetto, 4) immersione con il computer, 5)immersione notturna, 6) immersione di ecologia. Le immersioni Uno, Due, Tre e Quattro sono obbli-gatorie. La Cinque potrà essere cambiata con la Seiper scelta o per questioni logistiche, di sicurezza olegate a regole e a leggi locali. Ogni immersione saràsupportata dalla relativa unità teorica e da un briefingpre immersione. Se ancora non possiedi la tua attrez-zatura personale, sarai attrezzato secondo gli standarddell’immersione ricreativa e durante l’immersione conil computer ogni subacqueo partecipante al corso dis-porrà di uno strumento personale.

Requisiti di brevettoCosa devi fare per ottenere il brevetto?Per ottenere il brevetto devi completare il corso in ognisua parte, dimostrare un’adeguata competenza nellediverse aree e raggiungere gli obiettivi prefissati. La struttura del corso ti consente di soddisfare i requi-siti secondo la tua disponibilità e nel rispetto dei tuoitempi di apprendimento. Dovrai solo concordare conil tuo istruttore le modalità. Potresti anche iniziare il corso in un luogo con unIstruttore ESA e poi terminarlo da un'altraparte con un altro Istruttore, senza doverricominciare da capo.L’importante comunque sarà superarecon successo tutte le parti previste dalprogramma. Solo allora l’Istruttore checondurrà l’ultima immersione in acquelibere prevista dal corso, potrà rilasciarti ilbrevetto.Se non potrai partecipare ad un’immer-sione in acque libere, non potrai riceve-re il brevetto finché non la effettueraicon successo. Ricorda che alcune partidel corso sono propedeutiche ad altreperciò, non partecipare ad un’attività,potrebbe precluderti la possibilità diaccedere a quella successiva. Il tuoIstruttore ti guiderà come un buon alle-natore per farti raggiungere e soddisfarecon successo tutti gli obiettivi previstiall’ottenimento del brevetto.Il brevetto ti verrà consegnato direttamentedall’Istruttore. In questo modo potrai parteciparesubito ad altre attività: viaggi subacquei, altre fasi diformazione, immersioni, noleggiare attrezzature ecosì via. Ricordati però che il brevetto ha una duratalimitata. Prima della scadenza riceverai per posta un

Se ancoranon possiedi la tuaattrezzatura personale,saraiattrezzatosecondo glistandarddell’immer-sione

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adesivo di conferma definitiva da applicare al tuobrevetto. Se hai domande o non ricevi in tempo laconvalida del tuo brevetto non esitare a contattare gliuffici ESA, il nostro personale sarà lieto di offrirti tuttal’assistenza necessaria.

Il brevetto ESA Nitrox DiverSe due immersioni saranno fatte con il Nitrox e all’in-terno del programma sarà compresa la teoria, potraiottenere il brevetto ESA Nitrox Diver. Chiedi infor-mazioni al tuo Istruttore o presso l’ESA Point dovefrequenterai il corso!

Uso del manualeQuesto manuale sarà un tuo indispensa-bile compagno di viaggio sia durante ilcorso che in tutta la tua carriera di sub-acqueo. Lo potrai sfogliare per rinfre-scarti la memoria: prima di rituffarti sot-t’acqua dopo un periodo di inattività oper approfondire cose che ti ritornanoalla mente. Pensa che se proseguirai latua carriera subacquea sino a diventareun professionista, lo scoprirai utileanche nel frequentare il corso ESAPrevention and Rescue, Diveleadero addirittura durante L’ESA IC (il Corsodi Formazione Istruttori ESA). Il testo è intenzionalmente semplice edè stato strutturato in modo da facilitarelo studio. Ogni capitolo e suddiviso inargomenti: per ogni argomento potraiindividuare le informazioni più impor-tanti (cosa imparerai), la spiegazione ele domande di verifica (minitest) con lerelative soluzioni. Alla fine di ognicapitolo c’è un questionario (cosa haiimparato?) che, interrogandoti, rinforzal’apprendimento degli argomenti tratta-ti. Rispondi con cura alle domande e,se non riesci ad individuare una o piùrisposte, puoi sempre rileggere la spie-gazione. In ogni capitolo, dopo l’unità

teorica, troverai lo schema per l’immersione in acquelibere, che ti illustrerà gli esercizi previsti per ogniimmersione.

Ricordati che dovrai portare il manuale al prossimoappuntamento con il tuo Istruttore: se hai dei dubbiprendi appunti e chiedigli delucidazioni.

Il manualeserve duranteil corso ed è un ottimostrumento diconsultazione

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Capitolo UnoImmersione profonda Cosa impareraiI moderni documentari subacquei che sono trasmes-si periodicamente dalle reti televisive hanno indub-biamente molti pregi: la qualità delle immagini e delmontaggio, divulgazione scientifica e buone dosi difascino, mistero ed avventura. I cameraman che fil-mano le immagini probabilmente sono ottimi subac-quei, visto che devono immergersi equipaggiati contelecamere, fari e batterie molto voluminose. Essi cimostrano, come fossero normalmente accanto a noi,tartarughe e squali, serpenti marini e banchi di scia-bolanti carangidi, maestosi pesci napoleone, cerniee buffissimi paguri. Di solito vengono spiegate le abi-tudini di vita dei pesci e degli altri organismi mari-ni presi in esame ma raramente viene spiegato qual-cosa circa le condizioni di realizzo delle immaginio delle specifiche sugli habitat o dei singoli organi-smi tipo - a quale profondità si trovano –Insomma, a “chi non è del mestiere”, riesce difficilealle volte comprendere a quale profondità un subac-queo potrebbe osservare più facilmente un pescenapoleone o le gorgonie rosse che popolano i reef e lesecche. E’ vero che questi documenti non sono didat-tici alla pratica subacquea e lo scopo è puramentedivulgativo. La profondità, però, è un riferimentofondamentale per un sub che vuole pianificareun’immersione – di qualunque tipo essa sia -. Questovale sia per il subacqueo neofita che apprende le tec-niche d’immersione in acqua più bassa e impara arispettare i propri limiti, sia per colui che decide divoler vedere cosa c’è un po’ oltre (senza esagerare),pensando all’immersione profonda come ad un’oc-casione per continuare il suo programma formativo,migliorare le proprie capacità subacquee ed averel’occasione di fare incontri diversi visitando diversihabitat. Le condizioni, da un’immersione all’altra, possonocambiare molto pur variando un solo fattore: la pro-fondità, appunto. In questo capitolo analizzeremogli aspetti dell’immersione profonda partendo dallesemplici domande che un subacqueo ricreativodovrebbe porsi quando decide di scendere oltre lebasse profondità – perché - dove - come - quando.Analizzeremo i fattori che sono amplificati dallaprofondità e imparerai come gestirli. Ti verranno

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anche spiegate le tecniche corrette per immergerti incoppia a circa 30 metri e quali sono le considera-zioni più importanti circa l’attrezzatura. Tutto ilcapitolo, naturalmente, integra la parte teorica coni consigli, le tecniche e ciò che farai in acque libereinsieme all’Istruttore.Cerca di arrivare preparato all’appuntamento conl’Istruttore avendo letto il capitolo e risposto alledomande dei minitest e del questionario finale. Inquesto modo potrai concentrarti meglio sull’aspettopratico di questo corso che ti vedrà come protagoni-sta delle tue avventure subacquee!

Perché più profondi? Se ti rivolgessero questa domanda cosa rispondere-sti? Potresti elencare molte ragioni. Probabilmentemolte riguarderebbero l’avventura e la scoperta, chesono alcuni degli affascinanti aspetti compresi inquesto corso. E’ meglio, in ogni caso, che tu focalizzianche delle motivazioni più concrete perché immer-gendoti “solamente più profondo”, correresti anche ilrischio di rimanere deluso.Come in qualsiasi altra immersione ricreativa,

il ruolo della pianificazione è fondamentale esarà ovviamente preso in considerazione in questocapitolo. Proprio durante la pianificazione devi portila domanda iniziale – perché più profondi?-Sott’acqua, mentre aumenta la profondità aumentanoinevitabilmente i consumi, quindi può diminuire iltempo a disposizione per poter rimanere immersi. E’ un dato di fatto, però, che molti subacquei prati-chino con entusiasmo e soddisfazione questa attività(entro i limiti dell’immersione ricreativa!). Modifichiamo un po’ la domanda iniziale e conside-riamo obiettivi chiari e precisi: “...cosa si può osser-vare oltre i 18 -20 metri? ...dove si possono osservareorganismi particolari come le gorgonie rosse o quel-le più rare gialle e rosse, le lunghe spugne a cannad’organo o a calice? ...dove sono localizzati molti deirelitti che giacciono sott’acqua?”Spesso per vedere queste cose è necessario immer-gersi più profondi del solito.In questo modo darai un senso diverso ed un’im-pronta reale all’immersione e, se applicherai conscrupolo le informazioni dedicate all’immersionericreativa profonda che riceverai in questo corso,sicuramente sarai appagato e ti appassionerai piùfacilmente. Inoltre, pensa che potrai approfondire letue conoscenze sull’immersione profonda con ilcorso ESA Deep Diver. Allora si, scoprirai nuovi oriz-

Le gorgonierosse sonoorganismiche si possonoosservare apartire dai25 – 30metri

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zonti e concretizzerai il senso di avventura che istin-tivamente hai innato; come lo hanno del resto tuttiquelli della nostra specie – la specie umana - Un’altra ragione, non spesso messa in luce, per dedi-carsi all’immersione profonda ricreativa, è che essapuò far aumentare conseguentemente la consapevo-lezza nel subacqueo: dei propri limiti, della profon-dità reale, del dover mantenere con cura l’attrezzatu-ra, della necessità di un’accurata pianificazione e delcontrollo del sistema di coppia che mai deve esseretrascurato, neppure in un’immersione che moltipotrebbero definire banale.

Dove t’immergerai? Tipologie d’immersione profondaCon l’ottenimento del brevetto ESA Advanced Diverpotrai presto scoprire quasi tutti i tipi d’immersioneche di solito vengono svolte dai subacquei ricreativie probabilmente ti appassionerai a qualche tipo d’im-mersione in particolare. Potresti viaggiare e visitare lebarriere coralline tropicali o dedicarti all’ambienteMediterraneo, che molti definiscono “il più affasci-nante e misterioso”. Qualsiasi ambiente visiterai, non mancheranno leoccasioni per immergerti in differenti condizioni.Addirittura durante questo corso ti capiterà di immer-gerti in punti diversi e anche questa immersione - laprofonda appunto - potrebbe essere sceltadall’Istruttore in base a particolari caratteristiche dilogistica o d’interesse naturalistico. Le immersioni in parete o lungo un fondaledegradante. Le immersioni in parete si svolgono disolito ancorando la barca vicino ad una parete o a unreef, che possono scendere più o meno verticali finoa differenti profondità. In certi punti le pareti, o i reef,scendono anche centinaia di metri (non preoccupar-ti: non arriverai a tanto!). Certe isole si prestano benea questo tipo d’immersioni. Potrebbe essere necessa-rio un piccolo tragitto in superficie prima della disce-sa perché le barche non possono avvicinarsi troppoma, di solito, esso è breve per non stancarsi ancoraprima di scendere. Pianifica questo importante aspet-to se andrai autonomamente (ma con un compagno)in immersione profonda e ricordati di preventivareassistenza qualificata in superficie. Un particolarevantaggioso dell’immersione in parete sarà che potraisvolgere la discesa, la risalita e la sosta di sicurezzacontinuando tranquillamente a goderti il paesaggio ela vita che c’è intorno. In questo tipo d’immersione èfondamentale avere un ottimo assetto per rimanere

Due sub inimmersioneprofonda

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nella posizione più comoda lungo la parete. Se pensidi avere ancora bisogno di qualche “messa a punto”circa l’assetto, puoi chiedere al tuo Istruttore di sce-gliere per prima l’immersione di assetto prevista daquesto corso e poi dedicarti alle altre. Le immersioni profonde si possono fare ancheentrando da terra e seguendo il fondale che degrada.E’ necessario pianificare per quanto tempo sia neces-sario seguire il fondale prima di arrivare in una zonaprofonda: molti siti d’immersione da terra hanno fon-dali che degradano lentamente. Secche e relitti. Queste immersioni di solito preve-dono una discesa lungo la cima dell’ancora o di unaboa fissa e lo spettacolo che si presenta ai tuoi occhi,mentre scendi, di solito è molto coinvolgente.All’inizio, a seconda delle condizioni di visibilità,potresti trovarti immerso nel blu con la cima in manoe vedere ad un certo momento innalzarsi gradual-mente dal fondo forme tondeggianti o pinnacoliappuntiti di roccia o la sagoma del relitto che diven-ta via via riconoscibile nelle sue parti. Di solito, ènecessario ritornare più volte in questi posti perpoter compiere una visita abbastanza completa delsito d’immersione. Questo, però, è un vantaggio:infatti potrai fare la stessa immersione pianificandotragitti diversi ed osservare aspetti diversi dello stes-so ambiente ma una parte della pianificazionepotrebbe essere la stessa dell’immersione preceden-te. In queste immersioni è fondamentale avere unbuon senso dell’orientamento per essere nuovamen-te alla cima di risalita prima dello scadere del tempodi fondo. Non preoccuparti: il programma di questocorso prevede proprio un’immersione di orientamen-to in cui riceverai le informazioni di base per sfrutta-re al meglio i riferimenti che ti serviranno per nonperderti e fare ritorno a riva, o alla barca, in qualsiasimomento. Ti affascinano i relitti? Molti di essi sitrovano oltre i venti metri e per le particolarità di que-ste immersioni è consigliabile frequentare un corso.Quale occasione migliore che seguire un corso dispecialità sui relitti. Chiedi informazioni al tuoIstruttore ESA!

I fattori amplificati dalla profondità e letecniche corrette per gestirliAbbiamo appena analizzato alcuni esempi sulle tipo-logie d’immersione profonda a cui potrai dedicarti. Inogni caso, ricorda che le regole principali da rispetta-re sono le stesse per ogni tipo d’immersione. L’acquaè un elemento molto diverso dall’aria in cui viviamo

Minitest1) In questo corso impare-rai le tecniche per immer-gerti con sicurezzaa. Oltre i limiti dell’im-mersione ricreativa b. Entro i limiti dell’im-mersione ricreativa c. Oltre i 40 metri

2) La pianificazione del-l’immersione profondadeve comprendere obiet-tivi precisi. Alcuni di essisonoa. Osservare organismiparticolari b. Immergersi ad alteprofondità per vincere lepaure inconsce c. Sia a che b

3) Acquisire le informa-zioni, imparare le tecni-che e praticare l’immer-sione profonda ricreati-va aumentano nel sub-acqueoa. La possibilità diimmergersi da solo b. La consapevolezza deipropri limiti c. Le capacità di salva-mento

Risposte: 1b – 2 a – 3b

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-circa 800 volte più densa - e chi si immerge deveadattarvisi in modo totale: adottare tecniche partico-lari per muoversi, respirare nel modo corretto e tene-re in considerazione le giuste precauzioni per nonsubire il più possibile gli effetti negativi dell’aumentodi pressione.Ci sono fattori concomitanti con l’immersione subac-quea con autorespiratore che sono amplificati dallaprofondità e devono essere considerati e gestiti nellamaniera opportuna. Uno di questi, che molti cono-scono pur non essendosi mai immersi, è l’affanno.

AffannoChi non si è mai sentito in affanno almeno una voltanella vita? Una forte emozione, un senso di costrizio-ne o uno sforzo fisco non previsto possono indurrefacilmente l’affanno in ognuno di noi. Il dizionarioriporta il termine come - condizione di respirazionebreve e mancanza d’aria. Ricorderai dal primo corsole informazioni in merito. Infatti, anche durante ilcorso Open Water Diver, che si svolge prevalente-mente in acqua bassa e comunque non oltre i 18metri, il sub viene informato sul rischio dell’affanno eimpara come respirare e muoversi. A maggior ragio-ne, questo deve essere tenuto in considerazione inun’immersione profonda.Infatti, l’aria respirata a 30 metri è densa il doppio chea 10 metri, raggiungendo i 4 bar. Questo può favori-re l’insorgenza di affanno ma ci sono altre considera-zioni da fare. Devi sapere come prevenire l’af-fanno affinché l’immersione profonda sia unabella esperienza e non una fonte di stress. Il subacqueo preparato all’immersione profondadeve essere in buona condizione psicofisica, dispor-re di adeguata attrezzatura e, ovviamente, respirare emuoversi nel modo corretto. Se hai dubbi circa la pia-nificazione di un’immersione o non ti senti in gradodi svolgerla, dovresti parlarne al tuo compagno e nonsemplicemente avventurarti forzatamente in qualco-sa che non ti fa sentire sicuro: questo potrebbe pro-curarti ansia e quindi affanno.L’affanno può essere provocato anche da attrezzatu-ra non idonea e, visto che stiamo parlando di respi-razione, un occhio attento deve essere rivolto all’ero-gatore. La scelta di un erogatore deve essere basatasu fattori rilevanti: la facilità di respirazione e le pre-stazioni in profondità piuttosto che quanto esso siintoni al colore della muta e del Gav. Quando saraisott’acqua con l’Istruttore per questa immersione,vedrai che egli ti sarà molto vicino e ti segnalerà spes-

Un sub inaffanno.Questacondizionepuò mani-festarsimaggior-mente inprofonditàa causadella densi-tà dell’ariarespirata

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so “OK”, più che in un’immersione meno profonda.Rispondi sempre ai segnali e successivamente, quan-do ti immergerai con il tuo compagno, entrambiricordate e applicate sempre questa procedura.Questo serve per far comprendere al compagno chetutto procede bene e per valutare le sue condizioni direspirazione e di comfort. La regola più importante per prevenire l’affanno è:muoviti piano, rispetta i tuoi limiti e se ti sembrache l’aria fatichi ad arrivare, fermati – respira profon-damente - trova un punto d’appoggio e segnalaal tuo compagno.

OrientamentoAumentando la profondità diminuiscono la luce e lavisibilità quindi è necessario sapersi orientare bene.Non ti troverai improvvisamente al buio ma l’acquapiù scura potrebbe non rendere molto evidenti i rife-rimenti che normalmente usi in altre immersioni perorientarti: la stessa cima dell’ancora sparirebbe nelblu se tu ti allontanassi troppo. In molte occasionipotrai scendere sott’acqua senza alcun riferimentoma se pianifichi un’immersione profonda è meglio

prevedere di avere sempre un riferi-mento: una cima per la discesa e la risa-lita, una parete o il fondale che degra-da. Il sistema di coppia è importanteanche per l’orientamento e, in questocaso, è meglio che due compagnid’immersione stiano ben vicini pernon perdersi mai di vista.Mentre scendi, guardati bene intor-no e osserva i riferimenti visibili.In assenza di riferimenti subacqueinaturali, che potrebbero non compari-re se non quasi sul fondo, potrestiguardare il profondimetro, la cima didiscesa, il tuo compagno e, ogni tanto,anche la superficie. Una volta raggiun-ta la profondità stabilita, ci sono diver-se possibilità. Se i riferimenti sono par-ticolari e caratteristici e la visibilità èbuona puoi tranquillamente compiere

il tragitto stabilito rimanendo vicino al compagno. Sele condizioni di visibilità non lo permettono, potresterimanere in vista della cima di risalita e perlustrare levicinanze, osservando quello che c’è. E’ meglio nonpianificare lunghi tragitti durante un’immersione pro-fonda sia perché i consumi aumentano sia perché lavisibilità, per quanto buona, è quasi sempre diversa

Durante leimmersioniprofondeil sistema di coppiadeve essere rafforzatoper prevenireogni tipo di problema

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da un’immersione in acqua bassa. Esistono le ecce-zioni di alcuni laghi in cui la visibilità aumenta sensi-bilmente solo una volta superati gli strati d’acquasuperficiale decisamente più torbida che possonoarrivare anche a oltre 20 metri. In ogni modo, anchein quei casi, quelle condizioni non permettono, peresempio, di sfruttare bene la luce del sole come“sistema d’illuminazione” e riferimento naturale. Riceverai, comunque, maggiori informazioni circa letecniche per imparare a non perderti sott’acquadurante l’immersione di Orientamento prevista daquesto corso. Un consiglio che molti seguono spesso con soddisfa-zione è quello di immergersi con un centroimmersioni. L’immersione guidata dovrebbe esserepresa in considerazione ogni qual volta ci si immergain un sito nuovo e a maggior ragione se l’immersioneprevista è una profonda. Chiedi informazioniall’Istruttore circa gli ESA Point presenti nelle zone incui pensi di immergerti: troverai un servizio altamenteprofessionale anche per le immersioni guidate!

Narcosi d’azotoRicorderai dal corso Open Water Diver le informa-zioni sulla narcosi d’azoto. Avrai anche imparato chequesta condizione può verificarsi a circa trenta metrie aumentare con la profondità. Pensa che, parados-salmente, ci sono molte persone che si immergonospesso in profondità senza avere problemi di questotipo mentre altre hanno dichiarato di aver avvertitostrani effetti anche a profondità minori. E’ necessarioche tu sia preparato all’immersione profonda avendopianificato bene la discesa. Esiste, infatti, una sorta diadattamento al respirare l’azoto dell’aria in profondi-tà che ti permette di gestire meglio questo fattore. Per iniziare correttamente un’immersione pro-fonda, dovresti eseguire una discesa lenta. Come già sai, questo è importante per la compensa-zione e per l’orientamento ma può servirti anche perprevenire la narcosi d’azoto. Una discesa lenta ti permetterà di adattarti meglioagli effetti dell’aumento di pressione e di monitorartiefficacemente ad ogni metro della discesa e fermartisubito in caso avvertissi degli effetti strani. Infatti,come ricorderai, è sufficiente risalire perché i sintomidella narcosi scompaiano senza lasciare traccia.Prima, però, è necessario essere consapevoli dellapropria condizione e, come sai, spesso la narcosipresenta un quadro di offuscamento delle percezio-ni. Anche qui ecco che viene in aiuto il sistema di

Minitest1) Ci sono dei fattori nel-l’immersione profondache sono ______ e devo-no essere ______ a. Incomprensibili –lasciati al caso b. Amplificati dalla pro-fondità - considerati egestiti nella manieraopportuna c. Amplificati dalla pro-fondità – semplicementeaccantonati

2) Vero o Falso.Durante l’immersione pro-fonda è necessario preveni-re l’affanno perché essodiventa ingestibile

3) Durante un’immersio-ne profonda è meglio______ per avere______a. Scendere lungo unriferimento – un miglioreorientamento b. Scendere senza unacima – migliore libertà dimovimento c. Scendere solo in pare-te – un migliore orienta-mento

Risposte: 1b 2 Vero - 3a 1

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coppia! Due subacquei, che scendono lentamentelungo un riferimento, possono aiutarsi reciproca-mente nel caso in cui uno dei due manifestasse uncomportamento strano e non fosse in grado di capir-lo. Non è difficile aiutare il compagno in questo caso:l’importante è non indugiare sul fondo. Rassicuralocon dei segnali ed invitalo a risalire un po’. Puoianche aiutarlo prendendolo per un braccio e risalire fin-ché anch’egli ti risponderà con “OK!”Forse avrai notato che fino a questo punto non abbia-mo parlato di esercizi particolari che dovrai svolgeredurante questa immersione. Infatti, per l’immersioneprofonda non sono necessarie tecniche particolariche devi praticare per divertirti in sicurezza. La piani-ficazione accurata è sicuramente il tuo esercizio piùimportante. Devi applicare le comuni regole d’im-mersione che già conosci, focalizzando maggiormen-te la tua attenzione sui fattori che saranno amplificatidalla profondità (che stiamo analizzando) e usareattrezzatura idonea di cui parleremo fra poco. Tuttolo staff ESA che parteciperà a questo programma tiaiuterà a non tralasciare nulla, in modo che sia vera-mente la bella esperienza che pensavi.C’è comunque un momento in cui dovrai fare qual-cosa di diverso. Sarà un piccolo gioco per valutare latua lucidità mentale che, come abbiamo appenadetto, potrebbe subire un offuscamento dato dall’a-zoto. Questo problema si può manifestare anche inmaniera molto sottile. Infatti, non è assolutamentedetto che un subacqueo a trenta metri vada “fuori ditesta completamente”: sarebbe impossibile immer-gersi in simili condizioni. Le variazioni più fre-quenti, possono essere date da un rallentamen-to delle percezioni, da un conseguente rallenta-mento della capacità di ragionamento e delle azionie da una manualità imprecisa. E’ possibile valutarequesto? La risposta è si e con l’Istruttore farete delleprove sia fuori che sott’acqua. Pensa a un gioco daeseguire mentalmente e manualmente, come contarecon le dita. L’Istruttore ti segnalerà un numero con ledita e tu dovrai rispondere sempre aumentando diuno (es.se il numero indicato sarà due, dovrai rispon-dere tre e cosi via). Se il segnale fosse “cinque”, natu-ralmente dovresti usare due mani per rispondere“sei”. Altri tipi di piccoli esercizi che l’Istruttore tipotrebbe chiedere di eseguire sono: una sempliceoperazione matematica scritta sulla lavagnetta o stac-care e riattaccare la frusta del Gav sia fuori dall’acquache in profondità e controllare il tempo che occorreper farlo. Vedrai che in ogni caso sarà molto interes-

Unacoppia di subacqueiscende lentamentelungo la cima

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sante e divertente anche questa parte un po’ insolitadell’immersione.

MDDRicorderai la Malattia Da Decompressione già dalprimo corso. Inevitabilmente, in ogni immersione, itessuti del nostro corpo assorbono l’azoto dell’aria inrelazione alla profondità e al tempo trascorso.Questo significa che più in profondità vai e piùtempo passa, più azoto assorbi. Se osservi latabella per calcolare l’immersione, noterai che a piùalte profondità corrispondono tempi di permanenzasubacquea più brevi. Questo serve per poter stimareuna quantità di azoto accettabile affinché il subac-queo possa, dopo una lenta risalita, far ritorno insuperficie senza tappe di decompressione. Questo vale anche per le immersioni ricreative pro-fonde? La risposta è “certamente si!” Infatti, quello che dovrai fare quando pianifichiun’immersione profonda sarà quello che hai semprefatto anche nelle altre immersioni. Sceglierai una pro-fondità (che sia compresa entro i 40 metri) e untempo d’immersione che rientri abbondantementenei limiti di non decompressione e rispetterai questidati. Sia che tu usi la tabella o il computer, potrai rica-vare questi dati facilmente. Il computer ti fornisceaddirittura sul momento il tempo di permanenza, chepuò variare se cambi quota di profondità. Se ancoranon hai fatto l’immersione con il computer,avrai modo di scoprirlo presto: infatti saràun’immersione obbligatoria di questo corso. Come saprai, non esiste una regola uguale per tutticirca l’assorbimento d’azoto. Sia le tabelle che i com-puter sono stati progettati per offrire un buon margi-ne di sicurezza per tutti, essi però non garantisconoche i sintomi non possano mai insorgere. In ognimodo, ricorderai anche che l’azoto viene rilasciatoquando diminuisce la pressione, cioè in risalita e, perun certo tempo, anche dopo l’immersione. Per ridur-re al minimo i rischi e facilitare lo smaltimento del gas(azoto) dobbiamo rispettare i calcoli ed aumentare laprudenza con l’applicazione di piccole regole. Essesono: non arrivare mai alla fine del tempo di nondecompressione, risalire lentamente (almeno 10 metri alminuto) e, prima di riemergere, fermarsi a 5 metri peruna tappa di sicurezza di 3 minuti. Come saprai, la sosta di sicurezza non è una misuraobbligatoria nelle immersioni, ma tutti i subacqueidovrebbero sempre farla e considerarla obbligatoriadurante le immersioni profonde. Durante l’immersio-

Un computersubacqueo:se ancoranon lo haiusato, loproverai in una specificaimmersionedi questocorso

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ne è anche consigliato di non eccedere in sforzi elimitare l’esposizione al freddo. Ambedue i fattoriaumentano la concentrazione di gas nei tessuti e,conseguentemente, i rischi di MDD. Anche una voltache l’immersione è finita e sarai in barca o a riva,ricorda di limitare gli sforzi fisici e prima di salire inaltitudine (anche con l’automobile!) aspetta che siatrascorso un tempo ragionevole: almeno 24 ore.Ricordi come si manifesta l’MDD? Semplicemente siformano delle bolle di gas nei tessuti e, a seconda delloro numero e della loro localizzazione, i sintomi e leconseguenze possono essere più o meno gravi. Se lebolle si formano in un’articolazione, ci può esseredolore localizzato e impedimento nei movimenti, sele bolle si localizzano nel midollo spinale puòsopravvenire anche la paralisi definitiva. E’ importan-te sapere che, nel caso si manifestassero i sintomi diMDD, andranno prese adeguate misure di primo soc-corso e che dovrebbe essere disponibile dell’ossige-no puro da somministrare. Puoi chiedere al tuoIstruttore qualcosa in più circa l’ossigeno; egli timostrerà volentieri il kit di cui dispone e che sicura-mente vi porterete in barca.

Intossicazione da ossigenoCome l’azoto, anche l’ossigeno puòdare problemi in profondità. Essi pos-sono essere molto gravi e portare con-vulsioni e perdita di coscienza improv-visa anche se, per incorrere in un’intos-sicazione respirando aria, è necessarioscendere molto profondi; diciamo aquote superiori ai 60 metri. Perché par-larne dunque? Come saprai, il limitestabilito per la subacquea ricreativa è40 metri e nell’immersione profonda diquesto corso scenderai con l’Istruttoreentro i 30 metri, ben al di sopra dellasoglia pericolosa. E’ necessario, in ognimodo, che ogni subacqueo conosca ipericoli dell’ossigeno contenutonell’aria respirata in profondità perscoraggiare quella confidenza eccessi-

va che può instaurarsi facendo immersioni profonde.Ricorda questa semplice ma importante regola chevale per tutte le immersioni e a maggior ragione perun’immersione profonda: pianifica l’immersioneentro i limiti massimi dell’immersione ricreativa adaria e rispetta il piano d’immersione che hai fatto!

Due subeffettuano la sosta di sicurezza

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Consumo dell’ariaDovrai verificare spesso questo fattore durante l’im-mersione profonda. Hai imparato nel corso OpenWater Diver che a 10 metri consumi il doppio rispet-to alla superficie. Possiamo aggiungere che a 30 metri consumi il dop-pio rispetto ai 10 metri, quindi, a 30 metri consumi 4volte in più rispetto alla superficie. E’ un dato significativo e devi considerarlo attenta-mente. Di solito come gestisci l’aria nelle tueimmersioni? Forse ancora non ne avrai fatte moltema sicuramente avrai imparato a controllare il mano-metro per evitare di finire l’aria, risalire ed avereancora autonomia per la sosta di sicurezza. Dovraifare la stessa cosa durante un’immersione profonda,semplicemente controllando il manometro più fre-quentemente e segnalando spesso anche con il com-pagno circa la scorta d’aria. Considera che un’immer-sione profonda comporta una risalita più lunga.Abbiamo detto che la velocità di risalita non devesuperare i 10 metri al minuto, quindi se risali datrenta metri impiegherai almeno tre minuti per rag-giungere la tappa della sosta di sicurezza (abbiamoarrotondato in eccesso per essere più sicuri!). Il con-sumo dell’aria è, in ogni modo, un fattore individua-le e ci sono subacquei che, immergendosi nelle stes-se condizioni di altri, possono consumare il doppio ola metà. In certi casi può essere opportuno procurar-si una bombola di maggiore capacità per le immer-sioni profonde. Chiedi al Diveleader o all’Istruttore quali sono le pro-cedure più adatte in base all’immersione che farai enon dimenticare la regola più importante che deviconsiderare circa il consumo dell’aria: controlla spes-so il manometro, segnala spesso al compagno elascia un buon margine di autonomia per la risalita ela sosta di sicurezza. Affinché la sosta possa essere eseguita in ogni caso(anche da chi è arrivato ad avere pochissima aria), siusa mettere preventivamente un bombolino d’ariacon un octopus montato (così potrebbero respirarcianche due persone) alla tappa dei 5 metri. Di solitole barche per subacquei sono attrezzate con unabarra d’acciaio a cui è possibile appendersi per lasosta e lì trovare anche il bombolino. In ogni modo,nel briefing pre immersione, l’Istruttore ti spiegheràle procedure usuali circa la sosta di sicurezza e l’usodel bombolino. Se qualcosa non ti è chiara, ricordatidi chiedere chiarimenti!

Minitest1) Scendere lentamente tipuò aiutare a capiremeglioa. Gli effetti della com-pensazione b. Gli effetti della narcosid’azoto c. Gli effetti della MDD

2) L’MDD è una gravecondizione medica chepuò dipendere ______ e______a. Da trattenere il respiro –dal risalire velocemente b. Dal superare i limitidelle tabelle – non com-pensarli c. Dal superare i limitidelle tabelle – dal risalirevelocemente

3) L’ossigeno è un gasresponsabile di potenzialiproblemi in profondità.E’ comunque facile evi-tarli ______a. Rispettando i limiti del-l’immersione ricreativa b. Non immergendosimai oltre i 18 metri c. Respirando miscelesenza ossigeno

Risposte: 1b – 2c – 3a

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Le attrezzature idoneeSe ancora non possiedi la tua attrezzatura, ilDiveleader ti fornirà tutto il necessario per il corsoma considera che è meglio se prevedi l’acquisto diattrezzatura propria. Potrai così scegliere un erogato-re che abbia buone prestazioni anche in profonditàed una protezione termica adeguata. In molte occa-sioni, pur variando la profondità, potrebbe non varia-re la temperatura, ma in altre occasioni questo cam-biamento potrebbe essere rilevante. Informati circa latemperatura dell’acqua prima di partire per unavacanza subacquea e procurati una muta adatta allecondizioni che troverai. La strumentazione devecomprendere un buon manometro perfettamentetarato e almeno uno strumento per misurare profon-dità e tempo. Ci sono in commercio ottimi strumen-ti integrati che possono affiancare il computer, sedecidi di non usare orologio e profondimetro. Questisono gli elementi più importanti da considerare alfine di un’immersione profonda. Possiamo aggiunge-re che il Gav deve avere un buon volume (senza esa-gerare), il sistema di zavorra deve essere ben posi-zionato e la pesata essere neutra, le pinne non devo-no essere troppo dure e la maschera si deve adattarebene come per le altre immersioni. E’ meglio, in ogni modo, non provare durante un’im-mersione profonda elementi nuovi dell’equipaggia-mento. Anche un piccolo difetto potrebbe rovinartil’immersione, quindi porta con te il necessario dopoaverlo provato in acqua bassa.Sicuramente un attrezzo utile in una profonda èla torcia subacquea. Abbiamo parlato dell’assorbi-mento della luce sott’acqua e di come esso sia ampli-ficato in profondità. Con una torcia potrai osservareil reale colore delle gorgonie che altrimenti risulte-rebbero blu: infatti sono di un bel rosso vivo! Anchela volta di un grande masso, che potrebbe apparirescura, acquisterebbe tutto il suo splendore mostran-do tappezzamenti di gialle margherite di mare, dispugne colorate e centinaia di altri organismi cherisulterebbero altrimenti invisibili. L’Istruttore porterà una torcia subacquea sott’acqua epotrai notare come essa potrà valorizzare ulterior-mente la qualità di un’immersione profonda.Ricorda, infine, che tutto l’equipaggiamento deve esse-re conservato con un’ottima manutenzione e che unbuon sistema di coppia prevede il controllo con il com-pagno prima della discesa. Se la tua formazione subac-quea è iniziata con un percorso diverso da un corsoESA, avrai comunque imparato un metodo per verifi-

Una torciasubacquea.Portarladurante unaprofondapotrebbevalorizzarel’immersio-ne, restituen-do agli orga-nismi i realicolori chevengonoassorbiti inprofondità

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care l’attrezzatura con il compagno. Se vuoi, puoianche farlo ricordando questa parola: GRAZIE.

La pianificazione ed il sistema di coppiaAbbiamo già parlato molto della pianificazione e delsistema di coppia e in ogni paragrafo che hai lettoc’era qualche informazione in merito. Soprattutto, avrai capito che questi due aspetti devo-no essere rafforzati rispetto ad immersioni in acquabassa. Rivediamo in maniera più schematica le infor-mazioni più importanti che abbiamo analizzato tra lerighe e che tu e il tuo compagno dovete tenere in con-siderazione durante un’immersione profonda:• Pianificate insieme degli obiettivi d’immersioneprecisi in modo che essa sia divertente e sicura • Pianificate la profondità massima e non oltre-passate il limite stabilito o comunque quello dell’im-mersione ricreativa• Usate attrezzatura collaudata e sicura chegarantisca ottime prestazioni in profondità• Ogni volta, prima di scendere sott’acqua, control-latevi reciprocamente l’attrezzatura• Prevenite il più possibile la narcosi d’azotoscendendo lentamente in assetto neu-tro lungo un riferimento e segnalatevispesso “OK”• Prevenite l’affanno movendovi erespirando lentamente e aiutatevireciprocamente in caso d’insorgenzadei sintomi• Rimanete sempre alla stessaquota e non perdetevi mai di vista• Controllate spesso il manometro,segnalatevi spesso circa l’autonomia elasciate un buon margine per la risalitae la sosta di sicurezza• Prevenite l’MDD risalendo benprima del limite di non decompressio-ne e ad una velocità non superiore a 10metri al minuto e fermatevi a 5 metriper una sosta di sicurezza di 3 minuti• Dopo l’immersione limitate gli sforzifisici e attendete almeno 24 ore prima divolare o salire in altitudine

Ispezionedell’equipag-giamento

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Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere, il briefing è particolarmen-te importante perché non è conveniente risaliredurante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarirequalcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-re e godersi l’immersione profonda in ambiente rilas-sato per aumentare il tuo comfort, il divertimento e lasicurezza. L’Istruttore ti spiegherà quello che dovraifare, dove, come e quando, perciò è fondamentaleche sospendi ogni attività e che gli rivolgi tutta la tuaattenzione. Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar-ti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzaturaPreparare correttamente tutta l’attrezzaturanecessaria per l’immersione, indossarla con l’au-silio del compagno e controllarla reciprocamentePuoi assemblare il Gav e gli erogatori alla bombola econtrollare che essa sia carica. La vestizione puòdipendere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoieffettuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La veri-fica è quanto di meglio puoi fare in ultima fase perprevenire problemi legati all’attrezzatura, compresiquelli legati al controllo dell’assetto. Devi curareattentamente questa fase e segnalare all’Istruttore oallo Staff se tu o il tuo compagno rilevate problemicon qualche elemento dell’attrezzatura.Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-dura di controllo: Gav, Rubinetterie, Aria, Zavorra,Individua l’erogatore di riserva, Erogatori

IngressoEntrare in acqua con la tecnica adeguata in basealle caratteristiche del luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili perun corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento entro unaprofondità massima di 30 metriScendere con l’assetto corretto usando i riferi-menti di una cima o di una parete, correggere lavelocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-si in assetto neutro prima di toccare il fondo o

Minitest1) A 30 metri un subconsuma ______ rispettoa ______a. Il doppio – 10 metrib. 4 volte – la superficiec. Sia a che b

2) La regola più impor-tante circa il consumodell’aria prevede dia. Controllare spesso ilmanometro e segnalareal compagno b. Lasciare un buon mar-gine di scorta per la risali-ta e la sosta di sicurezza. c. Sia a che b

3) Vero o Falso. E’ meglionon provare in un’immer-sione profonda elementinuovi dell’equipaggiamento

4) In tutte le immersionisono importanti sia la pia-nificazione sia il sistema dicoppia, ma in un’immer-sione profonda è meglioa. Rafforzare la pianifi-cazione b. Rafforzare il sistemadi coppia c. Che esse siano raffor-zate

Risposte: 1c – 2c – 3 Vero – 4c

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raggiungere la profondità massima di 30 metriIl controllo in discesa è una fase importante dell’im-mersione. In particolare, essere in grado di fermartiquando lo ritieni opportuno, potrebbe rivelarsi utilein caso di problemi di compensazione, se avvertissiqualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-re sedimento in prossimità del fondo. Pianificheraiquesta immersione insieme all’Istruttore ESA ad unaprofondità massima di 30 metri, quindi controllabene il profondimetro mentre scendi e segnalaall'Istruttore il raggiungimento della quota.

Giro subacqueo di esperienza in profondità, uso deisegnali e controllo dei dati di tempo, profondità escorta d’ariaPraticare esperienza in profondità durante ungiro subacqueo controllando frequentementetempo, profondità e scorta d’aria e segnalandoal compagno o all’Istruttore

Nitrogen Check: verifica degli effetti della narcosiIn profondità, eseguire un semplice eserciziopsicomotorio segnalato dall’IstruttoreUn semplice esercizio di manualità suggeritodall’Istruttore ti servirà per verificare la completa luci-dità psicomotoria che durante un’immersione pro-fonda potrebbe essere, anche solo parzialmente,compromessa dall’effetto dell’azoto.

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta disicurezzaRisalire lentamente (almeno 10 metri al minu-to) lungo un riferimento e fermarsi a 5 metriper una sosta di sicurezza di 3 minutiE’ importante risalire lentamente e fermarsi per unatappa di sicurezza in tutte le immersioni quindi, amaggior ragione, in un’immersione profonda. In que-sto modo aumenterai la tua sicurezza nei confrontidell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto dal tuoorganismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni neces-sarie per effettuare la sosta di sicurezza

UscitaUscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-rite dall’Istruttore

Disassemblaggio e cura dell’attrezzaturaDisassemblare e prestare le dovute cure all’attrezzaturaSoprattutto quando pianifichi delle immersioni pro-fonde, è fondamentale che tutto sia in perfetta effi-

La vestizionedell’attrez-zatura può avvenire sia in acquasia fuori

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cienza. Questa fase si rivela preziosa per mantenerein efficienza la tua attrezzatura. Se puoi, è megliorisciacquarla in acqua dolce pulita ancora prima didisassemblarla, se ciò non fosse possibile, riponilacon cura nella tua sacca o nella cesta per risciacquar-la in un secondo momento secondo le indicazionidello Staff

DebriefingAscoltare il commento dell’IstruttoreEcco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta conattenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttoree dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersioneRegistrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’IstruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve perconfermare la tua formazione in acque libere. Annotacon cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, latemperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuoIstruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-lari che puoi apporre sul tuo libretto.

Complimenti!Forse leggendo l’unità teorica di questo capitoloavrai notato che i cambiamenti necessari per effet-tuare immersioni ricreative profonde non sono radi-cali. Insomma, non devi sconvolgere tutto quello chehai imparato in precedenza! Per poterti immergere aprofondità accettabili, che ti consentano di osserva-re organismi particolari, o visitare punti d’immer-sione più profondi del solito, devi assumere il giustoatteggiamento mentale e rafforzare le norme di sicu-rezza che già conoscevi. Anche il considerare i fat-tori amplificati dalla profondità e disporre di attrez-zatura efficiente rientra nella corretta pianificazio-ne di un’immersione profonda. Hai trovato ottimisuggerimenti in merito, come per esempio provareuna torcia subacquea in profondità ed usare attrez-zatura già collaudata in precedenti immersioni inacqua bassa. Tutto il resto ora ti aspetta, insieme alle emozioni checondividerai con il tuo compagno d’immersionenelle prossime avventure subacquee.

Convalidadell’immer-sione

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Cosa hai imparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare leinformazioni più importanti della relativa UnitàTeorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondialle domande scegliendo la risposta esatta tra quelleindicate, specificando se l’informazione è vera ofalsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-sarie. Buon lavoro!

1) Un subacqueo dovrebbe considerare l’immersioneprofonda come

a. Un’occasione per superare i limiti consentitib. Un’occasione per visitare punti d’immersio-ne caratteristicic. Un’occasione per osservare organismi chenon popolano solitamente le profondità piùbasse d. Sia b che c

2) I più importanti fattori amplificati dalla profonditàprevedono

a. Un’accurata preparazione alla soluzione deiproblemi in immersioneb.Un’accurata pianificazione e le tecniche cor-rette per gestirlic. Una notevole prestanza fisica per poterliaffrontared. Sia a che b

3) Vero o Falso. Ogni sub dovrebbe sapere che l’af-fanno in un’immersione profonda è inevitabile e pre-pararsi fisicamente all’evenienza

4) Aumentando la profondità di solito diminuisconola luce e la visibilità, quindi è meglio

a. Pianificare tragitti molto lunghi b. Non pianificare tragitti molto lunghic. Pianificare un’immersione notturnad. Sia a che c

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5) La narcosi d’azoto può manifestarsi con sintomiquasi impercettibili. Tra essi ricordiamo

a. Le convulsioni improvviseb. La perdita di coscienzac. Un rallentamento delle percezionid. Una sensibile diminuzione dei consumi

6) Le più importanti regole per prevenire la MDDcomprendono

a. Non arrivare mai al limite di non decom-pressioneb. Risalire non più veloce di 10 metri al minutoc. Non trattenere il respiro in risalitad. Sia a che b

7) Vero o Falso. Dato che l’ossigeno dell’aria è tossi-co solo a profondità superiori a 60 metri, non è neces-sario che ogni subacqueo ne conosca gli effetti

8) Un dato importante da considerare immergendosiin profondità è l’aumento

a. Delle bolle nei tessutib. Dei consumic. Della visibilitàd. Sia b che c

9) L’uso di una torcia subacquea in un’immersioneprofonda potrà

a. Valorizzare la qualità dell’immersioneb. Servire se l’immersione si svolge dopo il tra-montoc. Restituire i colori naturali che sono assorbi-ti in profonditàd. Sia a che c

10) L’immersione profonda del corso ESA AdvancedDiver prevede una discesa controllata e un giro sub-acqueo entro la profondità massima di

a. 25 metrib. 30 metric. 40 metrid. 42 metri

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma_________________________data__________

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Capitolo DueImmersione di Orientamento

Cosa Imparerai Sicuramente uscirai saltuariamente a passeggiareper svagare la mente dagli impegni: forse ti saràcapitato di visitare qualche parco o avrai program-mato delle escursioni in campagna o in montagna.In molte località caratteristiche hanno un buonseguito le escursioni guidate. Le guide esperte deiluoghi formano dei gruppi che in genere partono lamattina presto e tornano la sera o addirittura piani-ficano un piano di escursione più lungo e si accam-pano per una notte, tornando il giorno dopo. Primadella partenza sono previsti itinerari e percorsi cheabbiano le caratteristiche idonee ai partecipanti: piùo meno facili, più o meno lunghi e che abbianoun’autonomia di luce necessaria a consentire l’arri-vo verso l’automobile, o al punto di accampamento,prima che il sole sia tramontato. Di solito i sentieripercorribili hanno dei riferimenti: frecce e indica-zioni colorate che sono dipinte sulle rocce. Mentre sicammina e ci si gusta il panorama è comunquenecessario orientarsi e, volendo, si riesce anche a sti-mare quanta strada si sta percorrendo. Se propriouna persona volesse essere precisa, potrebbe contarsii passi e calcolare esattamente il percorso. Sott’acqua le regole non sono poi così diverse: ci siimmerge per divertimento e relax e si visitano luoghistraordinari proprio come in un’escursione. Anchein questo caso occorre applicare le tecniche adatteper riuscire ad orientarsi: osservare dei riferimenti,stimare la distanza percorsa e calcolare l’autonomianecessaria per il ritorno verso la barca o a riva. Inquesto caso l’autonomia è data principalmente dal-l’aria della bombola. Il subacqueo neo brevettatoOpen Water Diver spesso lamenta una scarsa capa-cità di orientamento in immersione ma ciò è total-mente comprensibile. Occorre dedicare un po’ ditempo - dopo aver appreso le tecniche di base perimmergersi - per imparare le tecniche necessarie adorientarsi. Capita alle volte che una coppia di sub-acquei sia costretta a risalire in superficie lontanodal punto d’ingresso: probabilmente non avrà tenu-to conto del fatto che sott’acqua è particolarmenteimportante sapersi orientare. La conseguenza è che,

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una volta risaliti, essi devono pinneggiare in super-ficie anche per centinaia di metri. Le condizioni delmare potrebbero cambiare rapidamente e potrebbe-ro esserci corrente e onde. Inoltre, il traffico di bar-che e natanti potrebbe essere pericoloso e la faticaarriverebbe a stancare anche la persona più resi-stente.Ecco lo scopo di questa immersione: iniziare adapplicare le giuste procedure perché l’immersione siauna passeggiata subacquea bella e rilassante e nonti procuri stress o fatica. In base alla tua pianifica-zione e seguendo i consigli per l’orientamento sub-acqueo che troverai in questo capitolo, quando deci-derai di terminare l’immersione, potrai tranquilla-mente risalire trovandoti nuovamente nei pressi delpunto d’ingresso in acqua.

PianificazioneAvrai già ricevuto molte informazioni sulla pianifica-zione dell’immersione durante il tuo corso OpenWater Diver. Tra le prime, ricorderai che devi sce-gliere accuratamente il luogo d’immersione. Ai

fini dell’orientamento questa sceltadovrebbe includere alcune caratteristi-che che già dalla superficie ti fornireb-bero molte indicazioni utili. Il metodomigliore per imparare le più importan-ti caratteristiche di un sito è un’immer-sione guidata. Questo ti permette difarti un’idea dei riferimenti importantiche potrebbero servirti per le immer-sioni successive. In un’immersione daterra, di solito il fondale decresce men-tre si scende: questo ti servirà perimpostare il ritorno, che avverrà salen-do lungo il fondale crescente. Un’immersione in parete avrà deiriferimenti in superficie diversi daun’immersione su una secca o su unreef. Nel primo caso la barca potrebbeancorare vicino alla parete e quindi tibasterà seguirla sia durante la discesa

sia durante l’immersione. Nel secondo caso potrestituffarti in acqua anche in assenza di riferimenti ester-ni e sarebbe necessario utilizzare i soli riferimentinaturali subacquei o addirittura la bussola. In ognicaso, parleremo di entrambi questi argomenti neiprossimi paragrafi. Nelle librerie, o presso i centrisubacquei delle località più note, si trovano delle

Valutazionedelle condizioniper unaimmersione da terra

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pubblicazioni sulle immersioni locali con le mappemolto dettagliate dei punti più caratteristici. Conpoca spesa, esse potrebbero esserti di grande aiutoperché riportano molti dati: le immersioni più impor-tanti e le caratteristiche climatiche stagionali, comeraggiungere il luogo, dove è preferibile ancoraree se è permesso dalle leggi locali, quali sono gliitinerari subacquei consigliati e quale tipo di vitamarina potrai osservare. Non è consigliabile avventu-rarsi in mare senza aver pianificato bene anche que-sti aspetti. Se le condizioni ambientali di tempo emare sono favorevoli per l’immersione, quantomenodovresti conoscere anche il tipo di fondale in cui tiimmergerai. Infatti, la visibilità e gli spunti per l’o-rientamento possono cambiare molto a secondadella composizione del fondo e questo è un fattorefondamentale per sfruttare al meglio i riferimentinaturali (es. immergersi su un fondale con rilievicaratteristici che puoi focalizzare o su una piatta dis-tesa di sabbia, può influire molto sulla capacità diorientamento).

I riferimenti in fase di discesa I riferimenti presenti in superficie ti possono essereutili anche per farti un’idea di come si presenterà ilpaesaggio sott’acqua. Infatti, le caratteristiche esternedi un sito d’immersione spesso rispecchiano quelloche c’è sotto la superficie: una scogliera che scende astrapiombo continuerà con una parete più o menoprofonda; un’isoletta piatta sarà circondata facilmen-te da un fondale poco degradante e, addirittura, perimmergerti a soli 10 metri potresti doverti allontanaremolto dalla riva. Allontanarsi molto dal puntod’ingresso, però, non è molto conveniente. Se leoccasioni di divertimento ci sono anche in pochimetri d’acqua perché non approfittarne? Spesso lasabbia circonda le piccole isolette e anch’essa puòservire come riferimento. Sott’acqua, davanti allariva, la sabbia risente dell’influenza del moto ondosoe forma spesso delle ondine - le ripple marks – chesono parallele alla costa. Se decidessi di entrare dariva, potresti nuotare perpendicolarmente ad essecon il fondale che decresce per portarti in fuori,seguirle parallelamente per spostarti verso destra osinistra rispetto al punto d’ingresso e tornare seguen-dole perpendicolarmente con il fondale che cresce. Le immersioni dalla barca possono essere diverse aseconda del sito o delle condizioni ambientali. La barca ancorata: può esserlo alla sua stessa ancorao ad una boa fissa, come quelle che trovi usualmen-

Minitest1) Un buon metodo perconoscere un sito d’im-mersione èa. Fare una lungaimmersione di esplora-zione b. Farsi accompagnarealmeno una volta inun’immersione guidatac. Immergersi ripetitiva-mente a brevissimadistanza sullo stesso sito

2) Ai fini dell’orienta-mento, la pianificazionedell’immersione dovreb-be comprenderea. Conoscere la tipologiadi fondale b. Conoscere la tipologiadi organismi c. Sia a che b

3) Un buon metodo perfarsi un’idea di un sitod’immersione èa. Perlustrare il sito inapnea b. Se disponibili, consul-tare i libri sulle immer-sioni locali c. Se disponibile, consul-tare il portolano

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te in Mar Rosso. In entrambi i casi disporrai di unacima per la discesa che è sempre consigliabile usare:non devi necessariamente attaccarti ad essa, tuttaviaessa è sicuramente un buon riferimento. Quando ti tuffi in acqua e dopo che hai controllatol’attrezzatura con il compagno, guarda verso ilfondo. Questo ti permetterà di avere una buonapanoramica del paesaggio. Scendi con le pinne versoil basso lentamente sia per compensare agevolmentesia per guardarti intorno. Focalizza i particolariche ti colpiscono: una roccia dalla forma particola-re, la divisione netta che ci può essere tra una prate-ria di posidonia e una secca di roccia adiacente, unafranata di ciottoli o massi. Eventualmente, fermatie osserva meglio qualcosa che potresti ricordare. Inmodo particolare se ti trovi vicino al fondo, prima diabbandonare la cima di discesa per la direzione pia-nificata, controlla il computer o il profondimetro:saprai a quale profondità si trova l’ancora e questo tiservirà quando farai il tragitto di ritorno. La barca non ancorata: si usa soprattutto in condi-zioni di corrente o se l’ancoraggio é proibito dalleleggi locali. In questo caso scenderai senza una cima.

A maggior ragione,dovrai cercare di osser-vare il più possibile del-l’ambiente circostante edifficilmente ti troverai incondizioni di totaleassenza di riferimenti. Leimmersioni in correnteavvengono di solito inambienti in cui la visibili-tà è ottima e con unDiving Center attrezzatoper questo tipo di condi-zioni. Ascolta attenta-mente il briefing e chie-di spiegazioni se non haicompreso qualcosa o se tisembra che qualcosa siastato omesso circa la pro-fondità, il tempo ed il tra-

gitto pianificato. Una volta in acqua, stai vicino al tuocompagno e rimanete entrambi vicini alla guida, segna-landogli subito se qualcosa non va bene. E’ consigliabi-le approfondire le tecniche di orientamento anchedopo il corso ESA Advanced Diver, seguendo il corso dispecialità ESA Orienteering: acquisirai maggiore con-sapevolezza dell’ambiente sommerso, di come orientar-

Alcuni subacquei si spostanoin superficieper raggiun-gere il puntod’immersione

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tici e sarai più sicuro quando ti immergerai con un com-pagno autonomamente.

I riferimenti durante l’immersione Prima di abbandonare la cima di discesa, dopo averrilevato la profondità, devi decidere da quale partedirigerti. Anche in questo caso le possibilità sonodiverse. Vediamo le principali. In parete disporrai di un riferimento naturale moltosemplice da sfruttare: addirittura potrai scendere erisalire lungo di essa. Una volta raggiunta la profon-dità pianificata, con la parete di fronte, potrai diriger-ti verso destra o sinistra. Se scegli ad esempio que-st’ultima, il tuo corpo sott’acqua sarà parallelo allaparete con il braccio destro rivolto verso di essa. Unavolta che hai deciso di voltarti indietro, ritornerai conil braccio sinistro verso la parete. Fra poco analizze-remo i metodi per stimare una distanza sott’acqua eche ti serviranno per pianificare anche la lunghezzadel tragitto subacqueo. Se la parete – pur a strapiom-bo - scende poco sott’acqua (anche soli 7 – 8 metri),come si osserva in certe isole, troverai facilmente allafine di essa una serie di gradoni con franate di pietrepiù o meno grandi che comunquedegradano verso un fondale più pro-fondo. Quindi, se scegliessi d’immer-gerti almeno a 20 metri dovresti allon-tanarti anche molto dalla parete, versofuori. In questo caso potresti impo-stare il tragitto diversamente.Scenderai lungo la cima della barca,raggiungerai verso fuori la profonditàmassima pianificata e ti girerai ad ango-lo retto posizionandoti parallelamentealla parete (sempre verso destra o sini-stra). Puoi fare questa operazioneanche se non riesci a vedere la parete:userai una bussola e i riferimenti delfondo. Una volta imparate le caratteristi-che del sito, potrai usare solo i rife-rimenti naturali. Procedendo paral-lelamente alla parete (o alla riva se l’im-mersione è da terra) ad un certo momento, in basealla lunghezza del tragitto, ti girerai ad angolo rettoverso la parete, e procederai verso di essa fino allaminima profondità voluta. Voltandoti con un altroangolo retto ti porterai nella direzione opposta aquella di partenza. Alla fine, quello che avrai com-piuto sarà un tragitto a forma di rettangolo.

Un subindica alcompagnola direzionedel loro tragittosubacqueo

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Una secca potrebbe essere una montagna rocciosache sale dal fondo verso la superficie anche se non èdetto che esca fuori dall’acqua. Ci sono secche cheraggiungono quasi la superficie ed altre che per rag-giungerle devi scendere anche fino a 30 metri.Premesso che la pianificazione di un’immersio-ne deve sempre tenere conto in anteprima del-l’esperienza e del grado di brevetto del subac-queo, come vedi pur trattandosi della stessa tipolo-gia d’immersione – la secca appunto - le condizionipotrebbero essere molto diverse. I riferimenti, inimmersioni di questo tipo, di solito sono ben marca-ti. Soprattutto i confini della secca, che possono esse-re adiacenti a una distesa di sabbia o a una prateria diposidonia. Se la profondità e l’ampiezza della seccalo consentono, potresti seguire la linea di confine efare un vero e proprio giro completo ritornando alpunto di partenza senza doverti voltare. Molte volte,però, l’ampiezza di una grande secca non consentené una completa panoramica visiva dei confini, né lapossibilità di circumnavigarla completamente a causadell’autonomia. Cosa fare in questo caso? Prima ditutto osserva quanto più riesci a vedere scendendo.Potresti poi visitarne una parte, partendo dalla cimadell’ancora, spostandoti in modo che la linea di con-fine sia visibile e pianificare una distanza o un tempoverso una direzione per poi tornare indietro. Le pos-sibilità di effettuare tragitti subacquei sono davveromolte, sia usando i riferimenti naturali sia usando altrisistemi (di cui fra poco parleremo). In una solaimmersione non si riuscirebbe certamente a copriretutto il programma approfondito di Orientamento.Nel corso di specialità ESA Orienteering troveraimolte altre informazioni e possibilità per applicareulteriori tecniche di orientamento subacqueo.

Stima della distanzaImpostare un itinerario subacqueo, come per unoterrestre, significa che anche il ritorno deve esserecalcolato accuratamente, soprattutto per garantirtil’autonomia necessaria a raggiungere la barca o lariva.Contare le pinneggiate. Quando cammini usi ipassi - di solito tutti uguali - ed imposti l’andaturasecondo un certo ritmo. Ormai questa tecnica è tal-mente acquisita nell’uomo che neanche ci si fa piùcaso. Per avanzare sott’acqua usi le pinne: puoiimpostare anche le pinneggiate, come i passi, secon-do un certo ritmo che tenga conto dei tuoi limiti.Stabilita la direzione di “marcia” (la rotta), prova a

Minitest1) Generalmente quelloche vedrai fuori dall’ac-qua avràa. Una disparità sotto lasuperficie b. Una conseguenza sot-to la superficie c. Una continuità sottola superficie

2) Vero o Falso. E’sconsigliato immergersisulla sabbia a causa del-l’assenza di riferimenti

3) Qualunque sia latipologia d’immersione,è consigliabile prendereriferimentia. Una volta sul fondob. Già dalla superficiec. Alla cima dell’ancora

4) Un percorso in paretepotrebbe iniziare verso______ mentre immer-gendosi su una secca sipotrebbe ______a. Sinistra o destra –seguirne il contorno b. Destra o sinistra –seguirne il confine c. Entrambe le risposteprecedenti

Risposte: 1c – 2 Falso – 3b – 4c

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contare quante volte usi le pinne. Un giro comple-to si compie quando la pinna passa sia al punto piùbasso sia a quello più alto rispetto al tuo corpo. Ognipinneggiata completa ti fa percorrere mediamente0,70 mt. Questo sistema di conteggio delle pinneg-giate ti permette di avere le mani libere e la vistadedicata all’osservazione sia naturalistica sia dei rife-rimenti per la rotta. Potresti impostare una rotta inuna direzione per 30 pinneggiate, voltarti e tornareindietro per la rotta inversa (o reciproca) ricontandoaltre 30 pinneggiate.Naturalmente è meglio che tu parta da un punto

di riferimento preciso: potrebbe essere la stessaancora o un masso caratteristico. Questo sistemamolto accurato ti può essere utile anche quandoconosci molto poco di un sito. Molti tragitti brevi indirezioni diverse ti permetterebbero un’esplorazioneaccurata senza correre il rischio di perderti. Proverail’esercizio di conteggio delle pinneggiate sott’acquacon l’Istruttore e sarà combinato anche con l’usodella bussola.Calcolare il tempo. Devi spesso controllare iltempo d’immersione per non superare i limiti delletabelle e computer, quin-di perché non approfit-tarne? Una volta decisa larotta, puoi pinneggiareper un certo periodo –1015 minuti, aria e limitipermettendo – e poi tor-nare indietro per altret-tanto tempo.Combinando questosistema con i riferimentinaturali ed il controllodella profondità, hai tro-vato un nuovo sistemaper ritornare alla barca oa riva.Calcolare il consumo.Questo è uno dei sistemipiù usati anche dalleguide subacquee chepianificano l’immersione dovendo tener conto deiconsumi di più persone contemporaneamente.Analogamente alla situazione precedente, in immer-sione devi spesso controllare anche il manometro,per avere aria sufficiente per tornare alla barca.Questo strumento ti può fornire indicazioni utilianche per calcolare un tragitto. Puoi impostare una

Il conteggiodelle pinneggiateè uno deisistemi più praticiper calcolareuna distanza

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direzione con la bussola, procedere controllando ilmanometro finché avrai consumato 30 - 40 bar e tor-nare indietro per altrettanti bar. Combinando questometodo soprattutto con il controllo della profondità,per non far variare i consumi, potresti fare un’immer-sione tornando tranquillamente al punto di partenza.

Uso della bussolaAvrai forse già usato questo strumento sott’acquadurante il corso Open Water Diver per un sempliceesercizio. Nel caso tu non abbia avuto modo di pro-vare prima d’oggi una bussola subacquea, nonpreoccuparti: ora rivedremo le sue caratteristicheprincipali ed inoltre il tuo Istruttore penserà sia arinfrescarti la memoria sia a fornirti lo strumento perquesta immersione. Avrai anche modo di praticareun po’ di esercizio fuori dall’acqua prima di immer-gerti. Le caratteristiche. La bussola ha un ago magneti-co (di solito a forma di freccia con una punta e unacoda) che sta in bilico su uno spillo. In questo modol’ago, che è attirato dal magnetismo terrestre, è liberodi oscillare fino a porsi sempre con la punta verso ilNord magnetico. Le indicazioni riguardo i punti car-dinali sono nel quadrante al centro del quale stannoin rilievo sia lo spillo sia l’ago magnetico. Tenendo labussola in mano vedrai il quadrante diviso in quattroporzioni principali nelle quali troverai: il Nord – N -che corrisponde a 0 (o 360) gradi, l’Est – E - che cor-risponde a 90 gradi, il Sud – S – che corrisponde a180 gradi e l’Ovest – W - che corrisponde a 270gradi. Il quadrante delle bussole subacquee presentaanche una finestrella che agevola la lettura dello stru-mento sott’acqua. La Linea di fede è una linea dise-gnata proprio in mezzo al quadrante o di lato adesso, dipende dai modelli di bussola, e serve perimpostare la rotta. In navigazione la linea di fededev’essere sempre in asse con l’asse del tuocorpo. La ghiera girevole è simile a quella di certi orologima con dei riferimenti caratteristici e serve sia perimpostare una rotta sia per poterla mantenere innavigazione. Ora vedremo quali saranno gli esercizi che farai sot-t’acqua insieme all’Istruttore o al Diveleader per fami-liarizzare bene con la bussola. Leggi attentamentequesto paragrafo e scoprirai che queste tecnichesono più facili da fare che da spiegare!La posizione di navigazione. E’ forse la cosa piùimportante da tenere in considerazione. E’ necessario

Minitest1) Imparare a stimareuna distanza sott’acquaè utile pera. Pianificare il tempoper rimanere immersib. Pianificare la profon-dità alla quale immer-gersi c. Pianificare la lun-ghezza di un itinerariosubacqueo

2) I sistemi per calcolareuna distanza sott’acquacomprendonoa. Il conteggio delle pin-neggiate e il controllo deltempo b. Il controllo della pro-fondità e della visibilitàc. Entrambe le risposteprecedenti

3) Usando il metodo delconsumo dell’aria percalcolare un tragitto,devi controllare spessoanchea. La bussola b. La profondità c. La sospensione

Risposte: 1c – 2a – 3b

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tenere lo strumento nella giusta posizione di naviga-zione per evitare che l’ago si blocchi. In questo caso tifornirebbe false indicazioni. Sott’acqua devi essere atuo agio in assetto neutro ed in posizione orizzontaleper riuscire a mantenere la bussola nella corretta posi-zione di navigazione. Questa sarà l’unica garanzia difunzionamento e di attendibilità dei dati. Osserva aquesto proposito dalle foto di questo paragrafo qualisono le posizioni più comode per navigare con la bus-sola: in ogni situazione lo strumento è mantenuto per-fettamente orizzontale.I tracciati subacquei. Con la bussola puoi pianifica-re ed effettuare veri e propri schemi di navigazione:dai tracciati più semplici fino a percorsi articolati. Inquesto paragrafo, analizzeremo le tecniche per impo-stare una rotta in linea retta, la sua rotta reci-proca e un rettangolo. Proverai anche in acquaquesti divertenti esercizi in coppia con il tuo compa-gno. Il tuo Istruttore controllerà che entrambi svolgia-te una buona esecuzione e vi segnalerà se qualcosadeve essere corretto.Per iniziare il primo esercizio – il percorso in linearetta andata e ritorno - devi impostare una rotta. Perfare ciò dovrai essere fermo, allinearela linea di fede con la linea d’asse deltuo corpo e porti nella direzione in cuideciderai di andare. Una volta imposta-ta la direzione e se la bussola sarà man-tenuta perfettamente orizzontale, l’agogirerà libero fino a porsi con la puntadella freccia verso Nord. A questopunto, girando la ghiera “chiuderai”l’ago dentro ai riferimenti ed inizie-rai la navigazione subacquea pinneg-giando lentamente (sempre nella dire-zione della linea di fede). Per la distan-za userai il conto delle pinneggiate (cheavrai stabilito in precedenza). Per man-tenere quella rotta sarà sufficiente evita-re che l’ago esca dai riferimenti. La cor-rezione di rotta, se necessaria, dovraifarla mantenendo la linea di fede dellostrumento allineata con l’asse del tuocorpo e girerai lentamente come un tutt’uno fino a chela punta dell’ago tornerà dentro ai riferimenti. Impostare la rotta reciproca. Completato il numerodi pinneggiate previste ti fermerai e, mantenendo labussola in posizione di navigazione, girerai con tutto ilcorpo finché la coda dell’ago sarà entrata nei riferi-menti al posto della punta. In questo modo avrai com-

2Due subseguonouna rottatenendo labussola inmano

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piuto un giro di 180 gradi. Rifacendo lo stessonumero di pinneggiate dell’andata, dovresti tornare alpunto di partenza. Questo era solo un esempio di let-tura dello strumento. Se preferisci, puoi impostare larotta per gradi dalla finestrella o osservando il qua-drante. Questo è particolarmente utile quando si vuolepercorrere un itinerario più articolato. Il tuo Istruttore tifornirà comunque altre indicazioni.

Percorrere il perimetro di un rettangoloPotresti iniziare da qualsiasi grado leggi sul quadran-te ma, per spiegarlo meglio, useremo i quattro punticardinali principali. Per prima cosa dovrai pianificareil tuo rettangolo. Questa figura ha tutti gli angoli di 90gradi ma due lati corti e due più lunghi per cui dovraistabilire il numero di pinneggiate per ogni lato.Supponiamo che tu voglia percorrere i lati lunghi con20 pinneggiate e quelli corti con 5. Potresti impo-stare il primo lato lungo verso Nord. La bussola -in posizione di navigazione - ti indicherà il Nord nonappena l’ago si sarà fermato. Ti girerai finché la lineadi fede sarà allineata con N e lo chiuderai ulterior-mente con i riferimenti della ghiera girevole. A questopunto potrai iniziare le prime 20 pinneggiate. Cerca diusare le pinne con calma e concentrazione, come secamminassi lentamente. Finito il primo ciclo di pin-neggiate ti fermerai e lentamente potrai girarti versodestra finché nei riferimenti della ghiera entrerà - Est –Questa volta le pinneggiate saranno 5. Se volessianche contare i gradi sul quadrante o nella finestrella,vedresti che ne hai aggiunti 90. Svolterai poi ulterior-mente verso destra finché entrerà – Sud, equivalente a180 gradi – per 20 pinneggiate, poi sarà la volta del-l’ultimo lato – W (Ovest) equivalente a 270 gradi- per5 pinneggiate. Il tuo Istruttore segnerà un riferimentoall’inizio del percorso e, se tutto avrà combaciato, allafine sarai di nuovo nei suoi pressi. Abbiamo vistocome puoi compiere un rettangolo svoltando i lativerso destra. Ricorda che con la maggior parte delle bussole ognivolta che vorrai svoltare verso destra ad angoloretto dovrai sommare 90 ai gradi precedenti. Al con-trario, se volessi impostare di svoltare ad angolo rettoverso sinistra dovresti sottrarre 90 ai gradi precedenti.I fattori di disturboAbbiamo visto, fino a questo punto, diversi metodiche puoi applicare per orientarti in immersione. Cisono però alcune cose importanti che devi conside-rare, soprattutto pensando che il mare é un ambien-te liquido in perenne movimento e non statico come

Minitest1) L’ago magnetico dellabussola tende a porsisempre versoa. Ovest b. Sud c. Nord

2) Per impostare la bus-sola in posizione di navi-gazione è necessarioa. Mantenere la bussolaorizzontale e allinearela linea di fede con l’assedel corpo b. Mantenere la bussoladavanti al viso e allinea-re la linea di fede conl’asse del corpo. c. Mantenere la linea difede sempre verso il Nord

3) Se stai navigandolungo una rotta usandola bussola, per svoltareverso destra ad angoloretto devia. Sottrarre 90 gradi b. Sommare 45 gradi c. Sommare 90 gradi

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una strada o un sentiero. I riferimenti naturali, sesono attendibili, rimarranno sempre al loro posto(non valgono perciò i banchi di salpe che stazionanosulle rocce brucando le alghe!). Potrebbero peròesserci variazioni nelle condizioni ambientali e alcu-ne volte esse potrebbero essere totalmente imprevi-ste,anche in immersioni che conosci a menadito.La visibilità potrebbe essere pessima e non per-metterti l’uso efficace di riferimenti su cui avresti fattoaffidamento. In questo caso, oltre al fatto che deviinformarti sulle condizioni ambientali prima dell’im-mersione, è meglio che tu riduca l’ampiezza del tuoitinerario subacqueo per mantenerti in contatto conciò che rimane stabile. Anche la corrente, sia purdebole, può giocare qualche scherzo.Infatti, sia che tu stia usando la busso-la, il manometro, o il tempo, sia che tustia contando le pinneggiate, la corren-te potrebbe disturbarti la navigazione.Se ti trovi in favore di corrente e usi imetodi citati sopra per la misurazionedella distanza, al ritorno potresti nontrovarti al punto di partenza.Chiaramente avresti percorso più stra-da all’andata perché aiutato dalla cor-rente. Se, al contrario, ti trovi a pinneg-giare controcorrente dovrai tenereconto che, probabilmente, percorreraimeno strada all’andata che al ritorno.Sia pure contando lo stesso numero dipinneggiate. Lo stesso discorso siapplica ai consumi. Durante un tra-gitto controcorrente, consumerai di piùche in favore di corrente: in questocaso, il metodo dell’osservazione delmanometro potrebbe non essere moltoattendibile (o comunque è un fattore dicui tenere ben conto). Anche una cor-rente trasversale può indurti inerrore. Se prevedi di usare la bussolae compiere un semplice tragitto in linearetta – andata e ritorno – potresti esse-re portato fuori rotta pur rimanendo iriferimenti dello strumento in posizione corretta.Prova a chiudere la linea di fede o l’ago magneticoall’interno dei riferimenti della ghiera mobile, man-tieni lo strumento in posizione di navigazione e spo-stati piano di traverso: essi non escono fuori dai rife-rimenti ma tu stai comunque sbagliando rotta!. Comepuoi tener conto di questi fattori di disturbo? E’

Due subacqueicompionoun angolodi 90°usando la bussola.Sceglierepercorsiquadrango-lari offreuna buonapanoramicadi un sito

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molto semplice. Prima di tutto sarà molto difficile chetu ti immerga usando solo ed esclusivamente la bus-sola o il conteggio delle pinneggiate per orientarti:infatti, se userai la bussola, contemporaneamente tiservirà anche guardarti intorno e abbiamo già dettoche è meglio se combini i vari metodi integrandoli fraloro. E’ necessario impostare un riferimento iniziale che,come abbiamo più volte ribadito, potrebbe essere la cimadell’ancora o qualcosa di caratteristico e, mentre nuotilungo il percorso, prendere altri riferimenti “in riferimento alprecedente” e cosi via. La presenza di corrente la avver-ti mentre nuoti potendo così correggere la rotta spostan-doti di lato o rallentando le pinneggiate in favore di corren-te. E ̀ meglio comunque non correggere controcorrenteaumentando il ritmo perché potresti facilmente affaticarti erischiare l’affanno. Diventa più facile orientarsi sott’acqua sesi applicano più tecniche di riferimento, anche diverse fraloro.

Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-te importante perché non è conveniente risaliredurante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarirequalcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-re e godersi l’immersione di orientamento in unambiente rilassato per aumentare il tuo comfort, ildivertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spiegheràquello che dovrai fare, dove, come e quando, perciòè fondamentale che sospendi ogni attività e che glirivolgi tutta la tua attenzione. Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar-ti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzaturaPreparare correttamente tutta l’attrezzaturanecessaria per l’immersione, indossarla con l’au-silio del compagno e controllarla reciprocamentePuoi assemblare il Gav e gli erogatori sulla bombolae controllare che sia carica. La vestizione può dipen-dere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoi effet-tuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La verifica èquanto di meglio puoi fare in ultima fase per preve-nire problemi legati all’attrezzatura, compresi quellirelativi al controllo dell’assetto. Devi curare attenta-mente questa fase e segnalare all’Istruttore o allo Staff

Minitest1) I fattori di disturbonell’orientamento subac-queo sono dovuti di solitoa. Alla visibilità. b. Alla corrente c. Entrambe le risposte

2) La rotta può esseredeviata ______ soprat-tutto a causa ______a. Trasversalmente –della visibilità b. Trasversalmente – del-la corrente c. Frontalmente – dellacorrente

3) Per orientarsi almeglio sott’acqua è pre-feribile usarea.. Specialmente la bussolab. Solo i riferimenti piùimportanti c. Più tecniche combina-te

Risposte: 1c – 2b –3c

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se tu o il tuo compagno rilevate problemi con qual-che elemento dell’attrezzatura.Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-dura di controlloGavRubinetterieAria ZavorraIndividua l’erogatore di riservaErogatori

IngressoEntrare in acqua con la tecnica adeguata in basealle caratteristiche del luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indi-cazioni utili per un corretto ingresso inacqua in base alle caratteristiche delluogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferi-mento Scendere con l’assetto correttousando i riferimenti naturali o unacima di discesa, correggere la velo-cità di discesa con l’aiuto del Gav efermarsi in assetto neutro prima ditoccare il fondoIl controllo dei riferimenti in discesa èuna fase importante dell’immersione.In particolare, la cima, una parete o ilfondale degradante sono già dei riferi-menti di partenza che ti permettono diriferire ad essi quello che vedi sott’ac-qua. Ricorda di scendere in posizioneverticale con le pinne in basso ancheper avere il massimo della visualepanoramica del paesaggio e focalizzadei riferimenti importanti che segnale-rai all’Istruttore.

Stima della distanza tra due riferimentilungo un percorso rettilineo di andata eritornoStimare una distanza tra due riferimenti usandoil calcolo delle pinneggiate sia per l’andata cheper il ritornoQuesta tecnica si rivelerebbe particolarmente utile setu volessi misurare una distanza sott’acqua.L’Istruttore ti fornirà le indicazioni sui riferimenti dausare per questo esercizio. Essi potrebbero essere

Due sub in discesa 2

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naturali, due oggetti appoggiati o una cima stesa sulfondo.

Uso della bussola in un percorso rettilineo di andatae ritornoUsando la bussola, impostare una rotta in linearetta e la sua rotta reciproca calcolando unnumero di pinneggiate stabilito dall’IstruttoreLa bussola è uno strumento che raramente si usa finea sé stesso, ma si combina con l’uso dei riferimentinaturali. In ogni modo, siccome questo esercizioserve a farti familiarizzare meglio con questo stru-mento, cerca il più possibile di concentrarti su diesso, mantenendo un assetto costantemente neutro.In modo particolare, ricorda che puoi svolgere le atti-vità senza fretta, quindi pensa a come impostare larotta e la posizione di navigazione, a contarti lenta-mente le pinneggiate e girare altrettanto lentamentefinché anche il ritorno sarà impostato correttamente.

Uso della bussola in un percorso a forma di rettan-golo

Percorrere un itinerario a forma direttangolo usando la bussolasecondo la rotta stabilitadall’IstruttoreSfrutterai spesso dei percorsi figuratiquando ti immergerai e la bussolapotrebbe essere un valido aiuto qualo-ra volessi esplorare un sito le primevolte per conoscerlo bene e pianificaredei tragitti articolati. L’Istruttore sceglie-rà la direzione di partenza, quindi nondovrai fare altro che impostare la rottacon la bussola in posizione di naviga-zione, contarti lentamente le pinneg-giate, svoltare ad angolo retto secondoquanto pianificato e completare i quat-tro lati della figura. Naturalmente nonsarai solo: il tuo compagno sarà con tein ogni esercizio e l’Istruttore o ilDiveleader supervisioneranno ogniattività svolta.

Uso dei riferimenti naturaliPercorrere un itinerario di andata e ritorno inlinea retta usando i riferimenti naturaliUna volta conosciuto un sito d’immersione, sicura-mente userai molto più spesso questo metodo chealtri per orientarti. In questo esercizio devi focalizza-re bene dei riferimenti caratteristici ed integrarli fra

Una bussolasubacquea

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loro per compiere un tragitto di andata e ritornoverso il punto di partenza. Come hai letto in prece-denza, cerca di memorizzare i riferimenti già dalladiscesa. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni per il cal-colo della distanza.

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta disicurezzaRisalire lentamente almeno a 10 metri al minu-to lungo un riferimento e fermarsi a 5 metri peruna sosta di sicurezza di 3 minutiE’ importante risalire lentamente e fermarsi per unatappa di sicurezza in tutte le immersioni, quindianche in un’immersione di orientamento. In questomodo aumenterai la tua sicurezza nei confrontidell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto dal tuoorganismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioni neces-sarie per eseguire la sosta di sicurezza

UscitaUscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-rite dall’Istruttore

Disassemblaggio e cura dell’attrezzatu-raDisassemblare e prestare le dovutecure all’attrezzaturaIn immersione è fondamentale chetutto sia in perfetta efficienza. Questafase si rivela preziosa per mantenere inefficienza la tua attrezzatura. Se puoi èmeglio risciacquarla in acqua dolcepulita ancora prima di smontarla, se ciònon fosse possibile, riponila con curanella tua sacca o nella cesta per risciac-quarla in un secondo momento secon-do le indicazioni dello Staff

DebriefingAscoltare il commentodell’IstruttoreEcco un'altra occasione per migliorareil tuo processo formativo! Interrompiogni attività ed ascolta con attenzione i commentisulle tue prestazioni, i suggerimenti e le raccomanda-zioni offerte dal tuo Istruttore e dallo staff.Approfittane per migliorare ulteriormente e non esi-tare a fare domande!

Convalida dell’immersione

Ascolta ildebriefingcon attenzione:sarà un’ulterioreoccasioneper migliorareil tuo processoformativo

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Registrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’IstruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve perconfermare la tua formazione in acque libere. Annotacon cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, latemperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuoIstruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-lari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!Come avrai potuto notare, in questo capitolo c’eranomolti approfondimenti sull’orientamento rispetto al

tuo precedente corso, sia per quantoriguarda l’uso dei riferimenti naturalisia per l’uso della bussola, che in parteforse già conoscevi. Infatti, orientarsisott’acqua è importantissimo per moltifattori, inclusa la sicurezza. Avraisicuramente notato come si ribadiscespesso anche in questo corso avanzatol’importanza della pianificazione.Essa è infatti il pilastro più importantesu cui poggerà tutta la pratica dell’im-mersione, dai livelli iniziali fino aquelli professionali. Se applicherai unabuona pianificazione, familiarizzeraimeglio con l’immersione e non saraicostretto ad improvvisare; cosa che sot-t’acqua non giova mai. L’applicazionepratica costante delle informazioni edei consigli che hai ricevuto in questocapitolo ti farà acquisire nel tempo l’e-

sperienza necessaria per “impostare sempre la rottagiusta” e correggerla qualora intervenisse qualchefattore di disturbo. Non c’è cosa migliore che tuffar-si per un’escursione subacquea ed applicare quantopianificato: avere in ogni momento la consapevolez-za di dove ci si trovi e risalire avendo sfruttato inmaniera ottimale l’autonomia della bombola ed inmodo sereno le nostre risorse psicofisiche senzadoversi stancare in superficie con lunghe pinneggia-te per raggiungere la barca lontana.

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Cosa hai imparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le infor-mazioni più importanti della relativa Unità Teorica,innanzitutto per migliorare la tua formazione, maanche per arrivare più preparato al prossimo appunta-mento con il tuo Istruttore. Rispondi alle domande sce-gliendo la risposta esatta tra quelle indicate, specifican-do se l’informazione è vera o falsa oppure scrivendo larisposta nell’apposito spazio. Consegna al tuo Istruttorequesta scheda, se troverà delle imprecisioni, ti darà lespiegazioni necessarie. Buon lavoro!

1) Le tecniche di orientamento subacqueo si basano sua. Osservazione dei riferimenti naturalib. Improvvisazione in base alle condizioniambientali c. Stima dei percorsi e calcolo dei consumid. Sia a che c

2) Ai fini dell’orientamento, una buona pianificazio-ne dovrebbe anche tener conto

a. Della composizione del fondob. Della scelta di una barca idoneac. Della scelta di un compagno super espertod. Della possibilità di assicurarsi a delle cime

3) Davanti alla riva, sott’acqua, la sabbia a causa______ forma spesso delle ______

a. Della risacca – onde perpendicolari alla costab. Delle onde – ripple marksc. Del moto ondoso – ondine parallele alla costad. Sia b che c

4) Mentre scendi dalla superficie dovresti guardareverso il fondo per

a. Evitare le vertiginib. Calcolare la profonditàc. Prendere dei riferimentid. Calcolare le pinneggiate

5) I confini di una secca sono di solitoa. Ben marcati se essa non è troppo estesab. Indefiniti se essa non è troppo estesac. Graduali e mimeticid. Opposti e monocromatici

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6) I riferimenti naturali per essere ______ devono______

a. Memorizzabili – essere colorati e mobilib. Memorizzabili – essere caratteristici e fissic. Caratteristici – comprendere l’uso di ban-dierined. Sia a che b

7) Un percorso subacqueo si può impostare in varimodi. Tra essi c’é

a. Contare le pinneggiateb. Calcolare il tempoc. Calcolare il consumod. Tutte le precedenti

8) Tra gli esercizi che farai sott’acqua saranno com-presi

a. Seguire una rotta in linea retta – andata eritorno - e un percorso a rettangolob. Seguire una rotta in linea retta – andata eritorno – e un percorso a triangoloc. Seguire un percorso articolato con almeno5 cambi di rottad. Seguire un percorso articolato con almeno7 cambi di rotta

9) La bussola sarà in posizione di navigazione quan-do ______ impedendo che l’ago ______

a. Sarà tenuta in mano – si liberib. Sarà tenuta al polso – si liberic. Sarà tenuta in verticale – si sblocchi d. Sarà tenuta in orizzontale – si blocchi

10) Un fattore di disturbo per la navigazione puòessere la corrente. Per tenere conto di ciò va assuntoche ______ si percorrerà facilmente ______

a. All’andata in favore di corrente – unadistanza minore rispetto al ritornob. All’andata controcorrente – una distanzaminore rispetto al ritornoc.Al ritorno in favore di corrente – una distan-za maggiore rispetto all’andata d. Sia b che c

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma__________________________data_________

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Capitolo TreImmersione di assettoCosa imparerai Hai mai pensato a quante informazioni il tuo cer-vello elabora e spedisce ai recettori nervosi e musco-lari ogni volta che ti muovi?. Chiudi gli occhi e pensaalle tue gambe mentre sei seduto. Sai bene dove sitrovano: distese o accavallate o forse accoccolatesulla poltrona con il gatto che ci dorme sopra.Normalmente, anche quando cammini, certo nonpensi “Ora devo mettere avanti la gamba destra orala sinistra, poi di nuovo la destra” e cosi via...equando stai comodamente seduto davanti alla tele-visione non fai caso in continuazione a dove sianole braccia e le mani: sono sempre lì, lungo il corpo!Questa sensazione che ci fa intendere dovele varie parti del nostro corpo sono posi-zionate nello spazio è stata definita dallaneurologia come “propriocezione”, cioèil nostro “ sesto senso “. Sapresti anchedire con la stessa esattezza dove sitrovano le tue gambe e le pinnementre in immersione stai illu-minando un anfratto scuro,dove un attimo prima aveviintravisto la flessuosa coda diuna corvina? Forse sei riuscitoa mantenere le pinne rivolteverso l’alto in modo da non sol-levare sedimento e piano ti sei avvicinato alla tanao forse, preso dall’entusiasmo, hai pinneggiato ener-gicamente per poter osservare più da vicino possibilequel magnifico pesce, sollevando sedimento, grattan-do la parete dell’anfratto e facendo fuggire la corvi-na. Non ti preoccupare. Fino ad ora potresti avereancora poche immersioni nel tuo curriculum subac-queo e quindi, con l’esperienza, avrai modo dimigliorare. Questo avverrà più in fretta se prima del-l’immersione metterai a punto l’attrezzatura con deisemplici accorgimenti e sott’acqua proverai dellespecifiche tecniche per migliorare l’assetto. Occorreun po’ di pratica e concentrazione iniziale perdiventare eccellenti subacquei e poter controllare almeglio la propria posizione rispetto al fondo o aduna parete. Queste cose, se sviluppate nel modoopportuno, ti permetteranno di automatizzare il tuo

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assetto e i tuoi movimenti, proprio come fai quandocammini o ti gratti la schiena. Quest’immersioneinfatti, aiuterà a sviluppare il tuo “sesto senso sub-acqueo”: capirai come controllare il tuo corpo inquesto elemento così diverso e come mantenere unaposizione corretta, muoverai le gambe con eleganzae saprai sempre in quale direzione sono rivolte le tuepinne. Migliorerai inevitabilmente anche la padro-nanza nell’uso dell’attrezzatura: imparerai a consi-derare la frusta dell’erogatore di riserva, e quella delmanometro, come appendici del corpo e le pinnecome prolungamenti delle gambe. Alla fine l’assettosarà il tuo biglietto da visita come eccellente subac-queo e otterrai dalle immersioni maggior relax edivertimento.

Posizionamento corretto dell’attrezzatura

La zavorraLa zavorra ed il Gav sono gli strumenti usati dal sub-acqueo per controllare l’Assetto. Ma quanti chili dizavorra occorrono e dov’è meglio posizionarli?Se usi una cintura di zavorra di tipo tradizionale o

con le tasche, prova a mettere i pesiegualmente distribuiti sui fianchi e inavanti vicino alla fibbia. Questo ti aiu-terà a mantenere la migliore posizioneidrodinamica, cioè disteso in orizzonta-le a pancia in giù. La schiena rimarràlibera e il fondello della bombola non tipremerà su qualche piombo lasciatotroppo indietro. Se usi la zavorraintegrata nel Gav, il bilanciamentodovrebbe già essere ottimale e potrairiempire le apposite tasche con i giustipesi.Per iniziare, considera la pesata cheavevi nelle immersioni precedenti emetti a punto una quantità di zavorraanaloga. Se usassi una muta moltodiversa nello spessore o addirittura unamuta stagna, potresti chiedere consi-glio al tuo Istruttore o al Diveleader per

preparare la quantità di zavorra iniziale. Ma nonpreoccuparti troppo per questo: infatti eseguirai laprova della pesata neutra direttamente in acqua. Durante l’immersione, la bombola svuotandositende a farti diventare progressivamente più positivo.Alla fine dell’immersione, quindi, potresti non esserepiù neutro soprattutto quando ti fermerai alla quota

Una subac-quea indossala cintura dizavorra. Ipesi sono distribuiti in avanti sui fianchi,per favorirela miglioreposizioneidrodinami-ca e lasciarelibera laschiena.

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di cinque metri per la sosta di sicurezza. In particola-re, a seconda del tipo di bombola che stai usando,potrebbe essere utile aggiungere un po’ di peso inpiù rispetto alla pesata iniziale. Se non possiedi unatua bombola, osserva quali tipi sono usati dove tiimmergerai e chiedi informazioni alla Guida subac-quea o all’Istruttore circa la necessità di aggiungere omeno del peso. Se le gambe troppo positive dovessero essereun problema, è possibile usare le cavigliere (da tre-cento grammi o mezzo chilo l’una). In questo casopotrebbe essere utile togliere un chilo dalla cintura eridistribuirlo equamente alle caviglie. Può anche ser-vire abbassare leggermente la cintura di zavorra piùdel solito sul bacino: favorirà anche l’abbassamentodelle gambe.

Il GavStrumento utilissimo per controllare l’assetto, richie-de soltanto un po’ di confidenza per fornirti lemigliori prestazioni. La taglia è importante, di soli-to le misure vanno da extrasmall a extralarge, quindidevi avere cura di scegliere quella giusta. In questafase puoi farti aiutare dal negoziante o dal Diveleaderpresso un Esa Point. Ricorda, in ogni modo, che unGav troppo grande risulterà “ballerino” e farà moltaresistenza mentre pinneggi, incanalerà acqua dietrola schiena frenandoti e ti si rigirerebbe addosso, unGav troppo piccolo potrebbe impedirti addiritturauna corretta respirazione che, come sai, deve essereprofonda per evitare l’affanno. Se ancora non haiun tuo Gav, approfitta di quello di qualche amico ocompagno d’immersione, provane modelli anchediversi nelle caratteristiche, per esempio uno con ilvolume d’aria distribuito a jacket e uno a volumecompletamente posteriore. Non ci sono particolariconsigli in questo senso, molti si trovano bene conun modello, molti con un altro. La cosa che devi con-siderare, giunto a questo punto, è l’acquisto di un tuoGav e dell’attrezzatura in genere, perché solo in que-sto modo potrai prendere la confidenza necessaria econoscere ogni particolare da sistemare prima del-l’immersione o le tecniche giuste per rimanere bilan-ciato correttamente sott’acqua.Anche la regolazione del Gav sulla bombolapuò influire sull’assetto. Sistemare e stringere lafibbia del Gav verso la parte alta della bombola ten-derà a favorirti una posizione con la testa orientataverso l’alto. Al contrario, se sistemi la fibbia molto inbasso sulla bombola, tenderai a rimanere orientato inorizzontale con la testa verso il basso e le pinne

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La regola-zione inaltezza delGav sullabombolapuò influiresensibil-mente sul-l’assetto

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orientate un po’ verso l’alto. A seconda del tipo d’im-mersione che fai – in parete o a mezz’acqua – potre-sti preferire l’una o l’altra posizione, quindi non esi-ste una regola fissa. Per chi usa la muta stagna (e sono sempre di piùogni anno) sarà necessaria solo qualche considera-zione, visto il nutrito programma previsto dal corsoESA Dry Diver. Immergendoti con la muta stagna, potrai regolarel’assetto attraverso l’apposita valvola d’immissionedella muta stessa: questo procedimento è già di persé necessario a evitare lo schiacciamento dovutoall’aumento di pressione. Evitando di usare anche ilGav in immersione (comunque va indossato!), avraiuna sola cosa da dover scaricare durante la risalita ose dovessi gestire un’emergenza (come soccorrere eriportare in superficie un sub incosciente). Potraicomunque usare il Gav per galleggiare in superficieo per nuotare.

Le frusteSicuramente avrai provato a correre in spiaggia conl’acqua alle gambe e avrai notato lo sforzo necessarioper spostarti. Molte persone usano questo sistemaper allenare le gambe, i muscoli addominali o perpuro divertimento. Anche in immersione, come sai,maggiore è la resistenza che si oppone all’acqua,maggiore sarà la fatica per pinneggiare. E’ sufficien-te osservare la forma dei pesci o dei cetacei perrendersene conto: essi sono affusolati o piatti elisci. Proprio perché ancora non possiamo fare ameno dell’attrezzatura per le immersioni, è benepensare a ridurre al minimo lo spostamento d’acquache essa provoca. Pensa alla frusta dell’erogatore diriserva, potresti anche lasciarla penzolare durantel’immersione, ma quanta acqua sposterebbe e comepotrebbe il tuo compagno disporne con facilità incaso di emergenza? Il rimedio è semplice. Devi fis-sare il secondo stadio di riserva con l’appositoaccessorio che potrai appendere al Gav. Esistonomolti modelli di fermaboccaglio per l’erogatore diriserva, ma alle volte l’erogatore si può staccare soloper aver cambiato il tipo di boccaglio che potrebbeessere più piccolo, quindi fatti consigliare su quellimigliori e controlla che siano adeguati ai boccagliche preferisci usare. Un modo semplice per accertarti che tutto funzioni esia a posto, è il controllo dell’attrezzatura con il com-pagno che sicuramente conosci dal corso OpenWater Diver. Prima di entrare in acqua, se l’imbarca-

Un fermafru-sta o un fer-maboccagliomantengonoin posizionecorretta l’e-rogatore diriserva

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zione lo consente, o appena prima di scendere, pra-tica un controllo all’attrezzatura del compagno, inmodo particolare ai fini del posizionamento, assicu-rati che l’erogatore di riserva del tuo compagno siaposizionato nella zona del torace da un sistema effi-cace ma comodo da sganciare (dovrebbe essere suf-ficiente tirare l’erogatore). La frusta non dovrebbecompiere giri contorti ma semplicemente passaresotto ad un braccio e rimanere aderente al corpo. Anche quando sei sott’acqua, abituati a controlla-re che le fruste siano a posto. Puoi farlo tastandoti iltorace dove sono fissate. Allo stesso modo, se vedi cheil tuo compagno ha la frusta dell’erogatore di riserva, oquella del manometro, che penzolano o strisciano sulfondo, segnalaglielo ed aiutalo a rimetterle a posto.

Rilassati prima dell’immersione: il Training AutogenoQuesta fase asciutta non rappresenta un vero circui-to di esercizi. E` necessario, infatti, provare l’assettoin acqua, su questo non ci sono dubbi. E’ comunquevero che le considerazioni che fai quando pianifichicorrettamente un’immersione tengono conto dellecondizioni ambientali (che dovrebbero essere otti-mali) e delle condizioni psicofisiche tue e del com-pagno, inclusi l’entusiasmo e la voglia di andare inacqua. Immergerti rispettando queste semplici lineeguida ti mette già in una condizione mentale positivae favorisce il relax ed il divertimento. Ti sarà capitato sicuramente, mentre pensi all’immer-sione o mentre ti stai preparando l’attrezzatura, d’im-maginarti già sott’acqua o in procinto di scendere,pregustando quelle sensazioni incomparabili che solochi visita l’ambiente subacqueo (o forse anche gliastronauti), riesce a vivere. Questo, che ti capita senzaun preciso ragionamento, è uno degli esercizi piùimportanti che potresti fare e dovresti provarlo ognivolta prima di entrare in acqua. Sono sufficienti alcuni minuti, anche mentre sei inbarca e ti stai dirigendo verso il punto d’immersione.Chiudi gli occhi e concentrati sulla respirazio-ne. Respira lentamente e profondamente, svuotandobene i polmoni con lunghe espirazioni. Ora prova adimmaginare di essere librato a mezz’acqua in assen-za di peso (in hovering!). Piano ti sposti con un leg-gero colpo di pinna ed espirando leggermente scen-di fino a raggiungere un magnifico scorfano mimetiz-zato su una roccia. Non lo tocchi, ma anche rima-nendo completamente staccato da lui, che forsecrede di non essere visto, riesci a coglierne tutte le

Minitest1) Posizionare corretta-mente i pesi è utile pera. Calcolare la quantitàdi peso necessario perl’immersione b. Distribuire equamenteil peso necessario perl’immersione c. Lasciare libere le mani

2) Usare un fermabocca-glio per l’erogatore diriserva serve aa. Impedire che l’eroga-tore rimanga penzolantespostando molta acquab. Mantenere l’erogatoredi riserva in una posizio-ne facilmente accessibiledal compagno c. Sia a che b

3) La frusta dell’erogato-re di riserva dovrebbea. Arrivare da destra b. Arrivare da sinistra c. Rimanere aderente alcorpo

Risposte: 1b – 2c- 3c

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sfumature dei colori. Le numerosissime appendicicarnose che si prolungano dal suo corpo, ora sem-brando alghe, ora ciuffi colorati di piccole piume. Lagrande bocca chiusa è come sempre pronta a risuc-chiare in una frazione di secondo qualche pesciolinodi piccola taglia che ignaro passa davanti a lui.L’occhio di questo magnifico pesce sembra una biglianera che ruota velocemente dentro la propria orbita,forse è un’illusione che hai per via di qualche rifles-so, ma riesci a coglierla solo soffermandoti vicino alui senza spaventarlo. Con una inspirazione poco piùprofonda ti sollevi da quella scena e ti soffermi amezz’acqua guardando lontano in orizzontale. Nelblu sembra non si possa scorgere nulla. Pinneggi in modo lento, un leggero colpo di pinnadistinto dall’altro, aspetti che la spinta d’inerzia tisposti ancora, prima di fermarti nuovamente.Immobile a mezz’acqua, riesci a cogliere in lontanan-za i bagliori argentei e la sagoma sfrecciante di unbanco di ricciole che, velocemente ma con circospe-zione, viene a vedere che buffo tipo di pesce tu sia. Basterebbe un piccolo scatto, una mossa im-prov-visa per vedere sparire per sempre quelle creature

argentate che ora ti stan-no girando intorno. Maquesto non accade e,anche se le tue bolleescono continuamentedall’erogatore, i pescirimangono lì a girartiintorno, per molti minuti.Ora sei rilassato macontinua a respirare pro-fondamente e lentamen-te riapri gli occhi. Staviquasi sognando ma inrealtà queste cose succe-dono ogni giorno a centi-naia di subacquei. Infatti,la meraviglia è quella cheti aspetta fra poco, quan-do davvero scenderai inacqua.

Questo era solo un esempio di training autogeno.Puoi immaginarti sott’acqua rilassato in ogni scenache preferisci ma cerca sempre di respirare in questomodo durante l’esercizio. L’importante è che tipossa immedesimare mentre sei immerso elibrato con il migliore assetto che potrestiavere.

Un subacqueoin assettoneutro

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Questi esercizi hanno la capacità (quasi magica) dipredisporti bene nei confronti dell’ambiente in cuistai per tuffarti e aumenteranno le tue performan-ce in immersione: sia durante le abilità che prove-rai con l’Istruttore e che fra poco ti verranno spie-gate, sia quando t’immergerai con un compagno eritroverai con gioia il piacere di controllare in ognimomento dell’immersione la tua posizione sott’ac-qua.

Tecniche in acque libere I subacquei di solito sono persone affascinate dal-l’ambiente i quali spesso seguono anche altri interes-si: passeggiate, gite ed escursioni, birdwatching. Achi non piace ogni tanto una passeggiata rilassante incampagna? Per godere bene del paesaggio èmeglio muoversi piano, secondo il proprio ritmo,magari soffermandosi su un prato verde colorato difiori, osservando da sopra una roccia un tramonto daimille colori e cercando con occhi attenti i movimentidei piccoli animali o il volo degli uccelli. Sott’acquaavviene la stessa cosa. Oltre a voler vivere il sensodi avventura e mistero che spesso è associato all’im-mersione, il subacqueo neofita sogna di poter rima-nere immobile a mezz’acqua per gustarsi quello chec’è intorno: un banco di salpe dorate o di affusolatibarracuda che gli passano a fianco, poter osservareda vicinissimo i polipi espansi di una gorgonia oaspettare l’arrivo della ricciola avvistata in lontanan-za. Tutto questo si può fare semplicemente control-lando la propria posizione rispetto al fondo e senzasollevare sedimento. Ma tu come la pensi? Crediche una nuvola di sedimento sollevata da un colpo dipinna sbadato possa arrecare danni? Per poter fare unparagone prova a lanciare una manciata di sabbianegli occhi di un amico e osserva la sua reazione.Possiamo dire che una nuvola di sedimento su unagorgonia equivale ad una tromba d’aria su una casa...mentre ci sei dentro!Occorre naturalmente qualche tecnica speciale perriuscire a rimanere sott’acqua nella posizione voluta.“I primi passi”, oltre a disporre dell’attrezzaturaidonea, si possono già compiere partendo dallasuperficie. Infatti, ora che l’attrezzatura è sistematae sai come rilassarti la mente, è il momento di pensa-re a quello che puoi fare sott’acqua insiemeall’Istruttore e lo Staff ESA. La pesata neutra Il calcolo della giusta pesata, che già ricordi dal corsoOpen Water Diver, è una semplice operazione che ti

Minitest1) Prima di scendere sot-t’acqua ogni subacqueodovrebbea. Allenarsi agli sforzi b. Imparare qualche tec-nica di concentrazioneche possa rilassarlo c. Imparare qualche tec-nica di immersione chepossa migliorarlo

2) Un training efficaceper concentrarsi primadell’immersione potrebbeesserea. Respirare lentamente eprofondamente, im-maginandosi perfetta-mente sospeso a mezz’ac-qua b. Immaginarsi al megliodelle condizioni psicofisi-che c. Entrambi

Risposte: 1b – 2c

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metterà in grado di avere sempre la pesata correttaper le immersioni sia in un mare, più o meno salato,sia in acqua dolce. Questo sarà il primo esercizio di quest’immersione inacque libere - In superficie, con l’attrezzatura indos-sata e tenendo l’erogatore in bocca, sgonfia tutto ilGav e trattieni un respiro normale: l’acqua dovreb-be arrivarti a livello degli occhi- Aggiungerai otoglierai piccole quantità di zavorra finché l’acquasarà al giusto livello. Questa pesata è vantaggiosaPerché in superficie ti basterà gonfiare poco il Gavper galleggiare comodamente mentre ti sarà sufficien-te sgonfiarlo ed espirare per incominciare a scenderelentamente. Questo già ti favorirà in superficie, sia infase di discesa: nel primo caso non dovrai “pedalare”energicamente per rimanere a galla con il Gav tuttogonfio Perché sei troppo pesante, nel secondo casonon avrai necessità di tirarti giù con la cima Perché seitroppo galleggiante.

La discesa nel bluIl primo esercizio subacqueo sarà proprio la discesa,che dovrai praticare senza afferrarti ne guardare la

cima. In discesa, anche se non ti affer-rerai ad una cima, potrai comunquecompensare e controllare l’assetto. Maperché non tenersi ad una cima? Seancora non hai frequentato altri luoghiper le immersioni, sicuramente prima opoi riuscirai a goderti una vacanza inMar Rosso o in qualche altra localitàtropicale. Sappi che in molte locali-tà famose per le immersioni, leleggi non consentono l’ancoraggiodelle barche se non in punti prefissa-ti. Per iniziare il tour guidato, al segna-le del comandante, i subacquei saltanoin acqua insieme alla guida e scendonodirettamente sott’acqua spesso senzaalcun riferimento se non il fondale.L’escursione termina alla boa fissa,dove la barca si era nel frattempo anco-rata. Pensa che, inoltre, potresti immer-

gerti con le mani occupate dalla macchina fotografi-ca o dalla videocamera. E’ necessario imparare una discesa semplice e pocofaticosa aiutandoti con il Gav, che sgonfierai comple-tamente. Per scaricare correttamente il Gav èmeglio che tu sia in posizione verticale con le pinnein basso, quindi puoi portare in alto il corrugato con

La provadella pesataneutra vaeffettuata in superficie

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la mano sinistra e usare il pulsante di scarico per faruscire l’aria. Un altro metodo consiste nell’uso dello scaricorapido, che azionerai tirando il tubo corrugato versoil basso: un cavetto d’acciaio che passa all’interno deltubo, aprirà la valvola di sovrapressione, che di soli-to è posizionata a livello della spalla sinistra. AlcuniGav hanno anche scarichi rapidi accessori che siazionano tirando un’apposita cordicella. In modoparticolare, è interessante considerare lo scarico rapi-do posto in posizione lombo dorsale (di cui moltiGav sono provvisti), da usarsi anche in caso di risali-te incontrollate a pinne in alto.Ogni tanto si vedono subacquei, forse non ancoraabbastanza esperti, che dopo aver sgonfiato il Gav,rimangono galleggianti come se nulla fosse successo.Com’è possibile? E’ quasi sempre una questionedi concentrazione. Infatti, se trattieni involontaria-mente il respiro perché forse sei troppo concentratosul Gav, probabilmente non riuscirai a scendere facil-mente. Ricorda che i polmoni sono lo strumentomigliore che hai per controllare l’assetto, quindi, pro-prio in superficie, è necessario svuotarli parzialmen-te per cominciare a scendere. Per farequesto, è sufficiente espirare lentamentequindi, al segnale dell’Istruttore e dopoaver eseguito i segnali per la discesa conil compagno (che potrebbe esserel’Istruttore stesso), sgonfia il Gav e sof-fia profondamente nell’erogatore.Ecco di seguito il prossimo esercizio: indiscesa, attraverso il pulsante di carico, esu invito dell’Istruttore, immetti aria a pic-coli colpi nel Gav, fino a rallentare e afermarti sospeso a mezz’acqua. Se ricordi bene le prime nozioni chehai imparato sulla subacquea, sapraiche in discesa la pressione aumenta di1 bar ogni 10 metri d’acqua. Quindi,dopo che hai iniziato a scendere, l’acquaeserciterà una forte spinta sopra di te,facendoti scendere sempre più negativo,sempre più veloce. E’ necessario quindirallentare la discesa: avrai il tempo necessario a com-pensare, potrai osservare i riferimenti naturali utili perl’orientamento e non piomberai sul fondo come unsacco di patate! Il controllo dell’assetto in immersioneUna scrittrice, parlando dei paesaggi intatti dell’Africaha scritto: “Occorre amore, comprensione ed anche

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Ormai tuttii modelli diGav hannolo scaricorapido chesi azionatirando ilcorrugatoverso ilbasso

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umiltà, perché con la nostra presenza c’intromet-tiamo nel silenzio e nella dignità della natura”.Sembra una frase scritta apposta per l’immer-sione subacquea. Se ti trovi su un fondale sabbioso, puoi osservareincantato i raggi di luce che arrivano dalla superficie,seguire i piccoli Rombi che si spostano piatti comedischi volanti ad un paio di centimetri dal fondo ruo-tando gli occhi in ogni direzione o gustarti la scenadei Paguri che se ne vanno in giro con la loro con-chiglia sulle spalle. - Puoi farlo rimanendo ad unpalmo dal fondo, senza muovere un granello disabbia- Se l’immersione è in parete avrai necessità di rimane-re orizzontale, o verticale, a pinne in basso o addirit-tura a testa in giù per scoprire nei buchi di corallige-no delle sorprese fantastiche: aragoste dalle lungheantenne e magnose mimetizzate perfettamente conl’ambiente le quali portano continuamente l’acqua eil cibo verso la bocca con delle piccole zampette. -Puoi osservarle bene senza graffiare e sbriciola-re la parete con colpi di pinna o movimentibruschi - Puoi anche immergerti nel blu e goderti l’uniformitàdi colore e paesaggio che solo lì puoi trovare.Gironzolare a mezz’acqua per osservare i pesci dipasso e sperare in un colpo di fortuna: la tartaruga oil delfino. - Puoi farlo controllando l’assettosenza “pallonare” o scendere troppo di quota -Bene! Da dove iniziamo?

HoveringQualunque sia il tipo di immersione che farai, appli-ca sempre le tecniche come si trattasse di un percor-so da svolgere. Vedrai che sarà proprio così anchedurante quest’immersione con il tuo Istruttore. Mentre scendi, egli ad un certo momento ti segnale-rà di fermarti prima di aver raggiunto il fondo: abbia-mo già parlato di questo precedentemente. Parti daquesta posizione e cerca ora di rimanere fermo ilpiù possibile. Hai già aggiunto l’aria necessaria adiventare neutro durante la discesa, quindi ora nondevi più usare il Gav. Se invece volessi diventareneutro partendo dal fondo, metterai aria a piccolicolpi nel Gav, attendendo tra un’immissione e l’altrache si sia espansa nel sacco per non correre il rischiodi gonfiarlo troppo e risalire bruscamente. Ad uncerto momento ti staccherai lentamente dal fondo,quindi non sarà necessario usare le braccia comeremi per aiutarti: solleveresti inutilmente molto sedi-

Minitest1) Con la pesata neutraper iniziare la discesa sot-t’acqua sarà sufficientea. Sgonfiare il Gav edespirare b. Sgonfiare il Gav edinspirare c. Sgonfiare il Gav etrattenere un respironormale

2) Imparare una disce-sa senza alcun riferi-mento è utilea. Per dimostrare di es-sere eccellenti subacquei b. Perché tornerebbeutile quando non si dis-pone di una cima didiscesa. c. Perché una cima didiscesa non è altro cheun impedimento

3) Una discesa senzariferimento si effettuaa. Scaricando il Gav ecompensando b. Scaricando il Gav,espirando e compensando c. Scaricando il Gav,espirando, compensan-do e rallentando ladiscesa

4) Vero o Falso. In fasedi discesa è necessariosia scaricare che carica-re il Gav

Risposte: 1a- 2b – 3c – 4Vero

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mento! Bene, ora senza più gonfiare il Gav, cerca unaposizione comoda. Una delle posizioni più facili perrimanere immobili sott’acqua è quella da seduto: conle gambe distese, incrociate davanti o dietro, non haimportanza. Il trucco è nella respirazione. Questoesercizio, che chiameremo hovering (“to hover”significa “librarsi”) ti permetterà di capire come usarecorrettamente i polmoni per rimanere sospeso senzacontatti con il fondo, o la superficie, e senza la neces-sità di muoverti. Hai imparato nel corso Open WaterDiver che inspirando i polmoni tendono a farti salire,espirando tendono a farti scendere e mai va trattenu-to il respiro. Ma allora, per rimanere fermi, cos’ènecessario fare? Semplicemente devi dosare l’ariain modo che il volume polmonare non cambi moltotra un respiro e l’altro. Puoi farlo mantenendo una respirazione profondama non troppo lenta, cioè non dare ai polmoni iltempo necessario per svuotarsi o riempirsi troppo.Nel contempo puoi controllare la tua posizionerispetto al fondo o alla superficie. Se non riesci a mantenere la posizione, non preoccu-parti. Infatti, le gambe potrebbero andare verso l’altoe tu finire con la testa ingiù, oppure girarti su diun fianco. Continua inquesta posizione e poiripeti l’esercizio cercan-do posizioni alternative:verticale con le pinnein basso, a pancia ingiù, a testa in giù.Guarda spessol’Istruttore, lui ti dimo-strerà l’hovering indiverse posizioni e tisegnalerà le fasi salientidell’esercizio.

La pinneggiata misura-taHai mai provato a pin-neggiare a rana sott’ac-qua? Come saprai, questo è uno stile proprio delnuoto, ma può essere applicato anche all’immersionesubacquea. L’Istruttore ti dimostrerà alcuni stili dipinneggiata alternativi al classico “a battuta ampia”.Variare lo stile di pinneggiata ti permetterà diriposare le gambe e adeguare quello più adatto aseconda delle esigenze. La cosa importante è: non

Esercitazionedi hovering

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stancarsi mai in ogni occasione e pinneggiare inmodo misurato. Una cosa possibile, simile a quello che fanno gliuccelli quando battono le ali in volo, è sfruttare l’i-nerzia. Prova a battere un colpo di pinna lento eampio e poi fermati: come noterai, stai ancora pro-cedendo in avanti. Bene, perché non approfittarne?Alla fine dell’immersione potresti aver risparmiato unnumero cospicuo di pinneggiate e di energie. Di con-seguenza avrai anche ridotto i consumi.

L’assetto e la respirazione Se l’immersione si svolge vicino al fondo, facilmentetroverai degli ostacoli da superare o evitare: grandimassi o passaggi stretti. Potresti anche voler abbassar-ti o alzarti di quota per avvicinarti a qualche animaleda osservare meglio. Al contrario di quello che molticredono, l’assetto sott’acqua si controlla molto dipiù attraverso la respirazione piuttosto che usan-do continuamente il Gav. Certo quest’ultimo èimportante, ma una volta che sei sceso e ti sei posto inassetto neutro, effettuerai le regolazioni minori usandoi polmoni. Prova questo facile esercizio – nuotando

lentamente in orizzontale in assettoneutro, espira fino ad abbassarti diquota poi inspira profondamente perrialzarti dal fondo – Il tuo Istruttore tifarà praticare questa tecnica anche dafermo, cioè partendo direttamente dall’-hovering. In questo caso ti puoi mettereverticale con le pinne in basso in asset-to neutro variando la respirazione (espi-rando ed inspirando profondamente):vedrai che sarà facile abbassarti o alzar-ti. Naturalmente alla fine dell’immersio-ne o quando deciderai di continuarla aquote superiori, come si fa in un’immer-sione multilivello, dovrai, man manoche risali, scaricare progressivamente ilGav e renderti neutro.

I contatti con il fondoSi dice sempre che non si deve mai

avere nessun contatto con il fondo per non provoca-re danni. Questo è verissimo ed il rispetto dell’am-biente dovrebbe essere la prima regola da osservare.Alle volte, però, potrebbe essere necessario appog-giarsi delicatamente ad una roccia con un dito pro-prio per allontanarsi e non creare danni con tutto ilcorpo. E’ facile a farsi: in assetto neutro il corpo

Due subac-quei osserva-no piccoliorganismisopra unaroccia. E’sempremeglio ridur-re al minimoi contatticon il fondoper non sol-levare sedi-mento

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sente anche la minima spinta di un dito e facilmentesi sposta all’indietro. Devi essere certo di avere lepinne ferme (ricordi il “sesto senso”?). Alcuni sub,infatti, tendono a muovere sempre un po’ le pinneanche quando vorrebbero rimanere fermi. E’ bene comunque ridurre sempre al minimoogni contatto con il fondo. Anche quando sei vicino al fondo e non lo tocchi,devi stare attento a come ti muovi. Infatti, la pinneg-giata provoca un risucchio d’acqua che, se sei troppovicino al fondo, solleva inevitabilmente del sedimen-to. Questo causa sospensione e in certe occasioni,come durante un’immersione notturna, risulta parti-colarmente fastidiosa (a parte ovviamente l’impattosull’ambiente) e può creare dissapori con i compagniche ti seguono.Alcune persone si lamentano di non riuscire a rima-nere nella giusta posizione Perché durante l’immer-sione sentono le pinne andare verso l’alto. Nondobbiamo considerare assolutamente svantaggiosaquesta situazione. In molte occasioni la posizioneideale è proprio quella orizzontale, ma con le pinnerivolte un po’ verso l’alto: osservare qualcosa davicino, o un’immersione guidata in un sito archeo-logico, richiede un’ottima padronanza dell’assetto(il distacco da relitti antichi e dai reperti è fondamen-tale).

Risalita senza la cima e sosta di sicurezza Se sei sceso senza l’uso di una cima, potresti facil-mente non disporne anche in risalita. In Mar Rosso,in molti punti d’immersione, la barca ti aspetta allaboa fissa, ma se prevedi un viaggio alle Maldive, o inqualsiasi altro luogo dove ci si immerge in corrente enon ci sono boe, le cose vanno diversamente. Di soli-to si risale con i riferimenti naturali e anche la sostadi sicurezza, che comunque non va mai tralasciata, sifa senza nessun appoggio. Capirai, quindi, che è necessario imparare queste tec-niche, ma non preoccuparti: dopo gli esercizi cheavrai fatto sott’acqua, anche la risalita controllata saràsemplice e la sosta di sicurezza senza appoggio saràun comodo sistema per prolungare la tua immersio-ne godendo della meravigliosa sensazione… di starein assenza di peso! Quando il tempo d’immersione volge al termine, ènecessario risalire rispettando una velocità di 10metri al minuto. Mentre risali devi occuparti di duecose: controllare la velocità e guardare dove staiandando.

Minitest1) Per rimanere sospesi amezz’acqua è necessarioa. Usare le braccia comeremi per non cadereall’indietro b. Mettere aria a piccolicolpi nel Gav ed usare ipolmoni correttamentec. Sia a che b

2) Una pinneggiata puòessere più rilassante se èa. Misurata e lenta b. Vigorosa e alternatac. A rana piuttosto chetradizionale

3) Vero o Falso. Inimmersione per superaredegli ostacoli è necessariousare spesso il Gav

4) E’ necessario_______ogni contatto con ilfondo per non provocaredanni all’ambientea. evitare assolutamenteb. rispettare c. ridurre al minimo

Risposte: 1b – 2 a – 3 Falso – 4c

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Se sei sceso lungo un fondale degradante, ripercor-rerai il tragitto inverso portandoti progressivamenteverso quote inferiori, controllerai lo strumento e sca-richerai il Gav per non diventare improvvisamentetroppo positivo. Se sei sceso nel blu, risalirai verso lasuperficie guardando verso l’alto, controllando lostrumento e scaricando il Gav a piccoli colpi mante-nendo l’assetto neutro. In qualsiasi momento potrestifermarti e riprendere la risalita. Anche in questo caso,per scaricare il Gav devi posizionarti in verticale, conla testa in alto e le pinne in basso. Puoi usare il pul-sante di scarico o lo scarico rapido del Gav, come haifatto durante la discesa. Cerca di prestare maggiore attenzione negli ulti-mi 10 metri, quando la pressione diminuisce rapi-damente in poco spazio. Il passaggio è brusco, essacambia da 2 atmosfere a 1 e gli effetti sul volumesono importanti: l’aria si espande rapidamente,sia quella nei polmoni – ricordi la regola importantedi non trattenere mai il respiro? – sia quella nel Gav.Naturalmente l’Istruttore sarà sempre al tuo fianco esarà provvisto di un pallone segnasub. Questo visegnalerà alle altre barche e a chi vi assiste dalla

superficie.

Sosta di sicurezza senza appoggioUna volta risaliti a cinque metri,l’Istruttore ti segnalerà la sosta di sicu-rezza. Prova a rilassarti anche in que-st’occasione! Controlla semplicemente la tua posi-zione guardando lo strumento e osser-vando la superficie o il tuo compagno.Non dimenticare che anche i polmonipossono aiutarti a rimanere in assettoneutro: regolando la respirazione,rimarrai comodamente sospeso pertutta la durata della sosta di sicurezza ealla fine, insieme all’Istruttore, risaliraifino alla superficie. Ottimo lavoro!Prima di uscire dall’acqua, un’ultimafacile verifica.

E’ tempo di risalire!

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Verifica della pesata dopo l’immersioneCome all’inizio dell’immersione, ripeti l’eserciziodella pesata neutra. Questo ti sarà utile per verificarequanto lo svuotarsi della bombola abbia influito sullapesata iniziale: l’acqua dovrebbe ancora arrivarti alivello degli occhi con il Gav sgonfio e trattenendo unnormale respiro.Un ultimo consiglio. Ricorda che non è necessarioricontrollare la pesata ogni volta prima di scenderesott’acqua ma, sicuramente, è importante farlo dopoun periodo prolungato di inattività, quando t’immer-gi in acqua dolce o in un mare diverso e se cambiattrezzatura: in modo particolare muta e Gav.

Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-te importante perché non è conveniente risaliredurante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarirequalcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-re, dedicarsi agli esercizi per avere altro tempo utileper eventuali ripetizioni e per il divertimento.Imparare le tecniche per il controllo dell’assettoavviene più efficacemente in un ambiente rilassato,provando gli esercizi in team con gli altri subacquei elo Staff. L’Istruttore ti spiegherà quello che dovraifare: dove, come e quando; perciò è fondamentaleche sospendi ogni attività e che gli rivolgi tutta la tuaattenzione. Una volta in acqua, insieme al compagno, osservacon attenzione la dimostrazione dell’Istruttore e delloStaff: essa avverrà lentamente, in modo da permet-terti di cogliere ogni particolare dell’esercizio.Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti.

Preparazione del sistema di zavorra, vestizione econtrollo dell’attrezzaturaPreparare correttamente un sistema di zavorrae tutta l’attrezzatura necessaria per l’immersio-ne, indossarla con l’ausilio del compagno econtrollarla reciprocamentePrima di entrare in acqua per la verifica della pesata,puoi iniziare con il tuo sistema di zavorra abituale. Aquesto punto, puoi montare il Gav e gli erogatorisulla bombola e controllare che sia carica. La vesti-zione può dipendere dall’uso e dal tipo di imbarca-

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Minitest1) Mentre risali deviprincipalmente occupartidi due cose a. Risalire seguendo lavelocità del compagno esegnalargli “OK” b. Controllare la velocitàdi risalita e guardaredove stai andando c. Sia a che b

2) Vero o Falso. La veri-fica della pesata va effet-tuata ogni volta prima discendere sott’acqua

Risposte: 1b - Falso

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zione utilizzata e puoi effettuarla sia fuori sia diretta-mente in acqua. La verifica è quanto di meglio puoifare in ultima fase per prevenire problemi legatiall’attrezzatura, compresi quelli legati al controllodell’assetto. Devi curare attentamente questa fase esegnalare all’Istruttore, o allo Staff, se tu o il tuo com-pagno rilevate problemi con qualche elemento del-l’attrezzatura. Puoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-dura di controllo:GavRubinetterieAria ZavorraIndividua l’erogatore di riservaErogatori

Hover Training pre immersioneIn barca o a riva, provare tecniche di allenamento peraumentare la concentrazione e favorire il rilassamento Rilassarsi prima dell’immersione è utile per aumenta-re il comfort subacqueo e le prestazioni durante gliesercizi. Dedicare pochi minuti a questa pratica, tiaiuterà a liberare la mente e, una volta in acqua, pra-ticherai con più scioltezza le tecniche di regolazionedell’assetto.

IngressoEntrare in acqua con la tecnica adeguata in basealle caratteristiche del luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili perun corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-che del luogo e dell’imbarcazione. Potresti entrare inacqua usando il rovesciamento all’indietro, il tuffo aforbice o entrare da riva. In ogni caso, aspetta l’invi-to e i segnali dello Staff per l’ingresso e, una volta insuperficie, aspetta insieme al tuo compagno le indi-cazioni dello Staff sullo svolgimento degli esercizi esulla discesa.

Verifica della pesata in superficie prima dell’immersioneControllare di avere la quantità di zavorra cor-retta prima di iniziare la discesaLa pesata corretta è fondamentale per raggiungere unbuon controllo dell’assetto e un comfort ideale inimmersione. Come già hai imparato dal primo corso,metti l’erogatore in bocca e sgonfia il Gav trattenen-do un respiro. L’acqua a livello degli occhi indica lapesata neutra. Se sei troppo positivo o negativo,aggiungerai o toglierai pesi con l’aiuto dello Staff.

Una fasedella vestizione

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Discesa nel bluScendere con l’assetto corretto senza riferimen-ti, correggere la velocità di discesa con l’aiutodel Gav e fermarsi in assetto neutro prima ditoccare il fondoSu invito dell’Istruttore, inizia la discesa sgonfiando ilGav ed espirando. Osserva solo il fondale per averedei riferimenti visivi. Mentre scendi, controlla la velo-cità di discesa immettendo aria a piccoli colpi nelGav, fino a raggiungere l’assetto neutro.

Tecniche per controllare l’assetto sott’acquaDurante l’immersione, mantenere l’assetto neutroprovando tecniche diverse: hovering, pinneggiatamisurata, respirazione e superamento di ostacoli inimmersione, contatti minimi con il fondoQuesti “giochi subacquei” aumenteranno la tua abili-tà subacquea nel controllo dell’assetto. Provali inscioltezza insieme al tuo Istruttore ESA!

Risalita controllata senza la cima e sosta di sicurezzasenza appoggioRisalire dal fondo in modo controllato senza riferi-menti rispettando la corretta velocità di risalita e fer-marsi senza alcun appoggio per una sosta di sicu-rezza a 5 metri per 3 minuti prima di riemergere Ricorda che quando risali devi rispettare una correttavelocità di risalita (10 metri al minuto) e, se opportu-no, fermarti per la sosta di sicurezza come faresti perqualsiasi altra immersione. Proverai queste tecnichesenza riferimenti per la risalita e senza appoggiodurante la sosta per aumentare la tua abilità nel con-trollo dell’assetto

Verifica della pesata in superficie dopo l’immersioneDopo l’immersione, in superficie e prima diuscire dall’acqua, verificare la pesataSe la pesata era corretta all’inizio dell’immersione,allo stesso modo si dovrebbe galleggiare con l’acquaa livello degli occhi anche a fine immersione con labombola quasi vuota. Verifica questa procedura insieme all’Istruttore esegui i consigli che riceverai.

UscitaUscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-rite dall’Istruttore

Disassemblaggio e cura dell’attrezzaturaDisassemblare e prestare le dovute cure all’attrezzatura

Assetto neutro

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Questa fase si rivela preziosa per mantenere in effi-cienza la tua attrezzatura. Se puoi, è meglio risciac-quarla in acqua dolce pulita ancora prima di disas-semblarla, se ciò non fosse possibile, riponila concura nella tua sacca, o nella cesta, per risciacquarla inun secondo momento secondo le indicazioni delloStaff.

DebriefingAscoltare il commento dell’IstruttoreEcco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta conattenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttoree dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersioneRegistrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’IstruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve perconfermare la tua formazione in acque libere. Annotacon cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, latemperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuoIstruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-lari che puoi apporre sul tuo libretto.

Complimenti!Questa immersione è stata un ottimo punto di par-tenza per il controllo dell’assetto e ora sei pronto perdiventare un eccellente subacqueo. Ora che hai pro-vato la meravigliosa sensazione di rimanere inassenza di peso e hai capito come stimolare il tuo“sesto senso” sott’acqua potrai presto dedicarti aglialtri obiettivi che ti eri prefissato. Se ancora non haile idee chiare, sappi che ci sono molte occasioni perappassionarti ad altri aspetti dell’immersione: unesempio sono le attività di Specialità. Se questaimmersione ti è piaciuta, ma vuoi perfezionarti ulte-riormente nelle tecniche di assetto, non c’è occasio-ne migliore che continuare con il corso di specialitàESA Hover Diver. Forse le tue passioni abbracciano la fotografia, lavideoripresa e la biologia marina: questo potrebbeessere il momento giusto per applicarle all’attivitàsubacquea. Chiedi maggiori informazioni su questicorsi al tuo Istruttore ESA o al Diveleader…scopri letue passioni!

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Cosa haiimparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare leinformazioni più importanti della relativa UnitàTeorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondialle domande scegliendo la risposta esatta tra quelleindicate, specificando se l’informazione è vera ofalsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-sarie. Buon lavoro!

1) Sistema di zavorra e Gav sono strumenti che ilsubacqueo usa per

a. Orientarsi in immersioneb. Rimanere in assetto negativoc. Controllare solo la discesad. Controllare l’assetto

2) Durante l’immersione il subacqueo userà di più______ per effettuare ______

a. Il Gav – piccole variazioni di quotab. I polmoni – piccole variazioni di quotac. Inspirare – piccole variazioni di quotad. Espirare - piccole variazioni di quota

3) Una pesata neutra va provata a. In superficie scaricando il Gav e trattenen-do un respirob. Ogni volta prima di immergersic. Quando si cambia attrezzatura e ambiented. Sia a che c

4) Per evitare di offrire molta resistenza all’acqua unsub dovrebbe

a. Indossare solo attrezzatura leggerab. Sia c che dc. Sistemare gli elementi dell’attrezzatura piùesposti in modo che rimangano aderenti alcorpod. Sistemare le fruste nascondendole sotto ilGav

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5) Concentrarsi con il Training Autogeno prima del-l’immersione può servire a

a. Migliorare le qualità fisiche del subacqueob. Migliorare le qualità psicosomatiche delsubacqueoc. Rilassarsi e favorire il controllo dell’assetto d. Rilassarsi e favorire l’aumento della profon-dità

6) Per scendere correttamente in immersione èimportante

a. Raggiungere il fondo in assetto negativo ealzarsi dal fondob. Raggiungere velocemente il fondo e gonfia-re il Gavc. Compensare la discesa gonfiando il Gav apiccoli colpid. Compensare la discesa gonfiando tutto il Gav

7) Per rimanere comodamente in assetto neutro amezz’acqua è necessario

a. Aver disposto l’attrezzatura in modo equili-bratob. Aver calcolato una pesata neutrac. Usare correttamente la respirazioned. Tutte le precedenti

8) Un subacqueo dovrebbe pinneggiare ______ per______

a. Lentamente – poter prolungare il tempod’immersioneb. In modo misurato – risparmiare le energie c. A rana – migliorare i tempid.Con il metodo tradizionale – evitare i cram-pi

9) Vero o falso. In risalita il subacqueo dovrebbeessere in assetto positivo

10) Migliorare l’assetto permette al subacqueo dia. Ridurre la faticab. Ridurre i consumic. Preservare l’ambiented. Tutte le precedenti

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma____________________ data___________

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Capitolo QuattroImmersione con il computerCosa Imparerai Una volta, senza tornare troppo indietro nel tempo,c’era la vecchia e cara macchina da scrivere. Chisvolgeva lavori d’ufficio o più elaborati lavori discrittura come libri e trattati non faceva certo ameno di questo strumento. Un esempio rimastofamoso e con lui la sua inseparabile macchina dascrivere fu Ernest Emingway. Egli fu prolifico gior-nalista e scrittore, autore di romanzi rimasti nellastoria della letteratura. I suoi libri trassero ispirazio-ne dai luoghi che aveva visitato in qualità di corri-spondente di un giornale e per lavorare non avevabisogno d’altro, oltre alle sue capacità e qualità discrittore, che della sua fedele macchina e di fogli dicarta per scrivere. Chissà però come avrebbe lavora-to se avesse avuto fra le mani un moderno computerportatile! In fondo le caratteristiche di base di uncomputer usato per scrittura sono le stesse di unamacchina da scrivere: una tastiera e un “foglio elet-tronico”. Ci sono però molte funzioni in più e perpoterle sfruttare al meglio occorre conoscerle e fareun po’ di pratica. Usando un computer la scrittura èpiù precisa poiché si possono analizzare in ogniistante i periodi, la punteggiatura, gli spazi e tuttociò che alla fine forma un brano, un capitolo, unromanzo. Anche nella subacquea, ormai già datempo, sono entrati in campo i computer da immer-sione. Una volta i subacquei si immergevano piani-ficando il “tuffo” con le tabelle. Questo metodo, cherimane comunque un valido sistema per pianificarel’immersione, ha, rispetto al computer, sia dei limitidi precisione perché deve essere complementare adun orologio e ad un profondimetro (un tempo c’era-no solo i profondimetri analogici, più imprecisi deisensori dei moderni computer) sia dei limiti di uti-lizzo, perché non può fornire calcoli in tempo reale,cioè a qualsiasi profondità un subacqueo si trovi,come invece permette il computer.Nel primo paragrafo analizzeremo proprio le diffe-renze tra un’immersione quadra, cioè calcolata conla tabelle ed una multilivello calcolata con il com-puter che offre più possibilità per sfruttare meglio iltempo d’immersione. In seguito vedremo le caratteri-stiche di questi strumenti e le regole generali di uti-

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lizzo che applicherai in questa immersione. I com-puter subacquei sono soggetti a continue migliorie inbase ai collaudi e all’ampliamento delle funzioni,troverai quindi di seguito un piccolo paragrafo sulleinformazioni ed i consigli per l’acquisto del tuocomputer subacqueo personale (la scelta miglioreche potrai fare!).

Immersione quadra e multilivelloProbabilmente avrai già sentito la definizione –immersione quadra - durante il corso Open WaterDiver, quando hai imparato l’uso delle tabelle.Osserva nella pagina a fianco il grafico dell’im-mersione quadra: ti trovi in superficie ed esegui unadiscesa verticale fino a raggiungere la profondità mas-sima pianificata, quindi ti sposti lungo il fondo ed inprossimità dello scadere del tempo massimo – il limi-te di non decompressione - dato dalla tabella, risalilentamente fino alla superficie fermandoti prima diriemergere per una sosta di sicurezza. Questo è esat-tamente quello che puoi fare pianificando l’immersio-ne con la tabella: un quadrato (o un rettangolo) i cui2 lati orizzontali sono dati dalla superficie e dalla pro-fondità massima e i due lati verticali sono dati dalladiscesa e dalla risalita. Avrai sicuramente imparatocome programmare un’immersione di questo tipo,calcolando cioè tutta l’immersione secondo laprofondità massima pianificata e, fino a non moltianni fa, questo era l’unico metodo possibile. Fino all’avvento dei computer subacquei.Supponiamo che la tua pianificazione prevedaun’immersione in una secca alla profondità massimadi 24 metri e che il limite di non decompressionesecondo le tabelle sia di 30 minuti. Per essere piùsicuro, dovrai evitare di raggiungere questo limite eprima d’immergerti pianificherai un tempo inferioreche sarà più conservativo. Vorresti scattare della fotoin macro a delle margherite di mare con la tua nuovafotocamera digitale, quindi inizi la discesa con inmano la custodia subacquea. Scendendo fino a24metri, cioè alla quota pianificata, ti rendi conto chele condizioni migliori per realizzare le tue immaginisono più in alto, verso i 19 metri, in prossimità digrandi massi le cui pareti in ombra creano le condi-zioni ideali allo sviluppo di questi organismi. Nulla tivieta di risalire più in alto - l’importante è nonscendere oltre la quota pianificata - ma certamen-te devi tener conto di alcuni fattori: hai già raggiuntola quota massima e, anche se per poco, hai già inizia-to ad assorbire azoto a quella profondità. Anche dis-

Pianificazione dell’immer-sione con il computer

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ponendo della tabella sott’acqua non potresti modifi-care i calcoli che avevi pianificato prima dell’iniziodell’immersione. Questo è indubbiamente un limi-te ma se vuoi mantenere la sicurezza non puoiindugiare: devi rispettarlo! Le tabelle, quindi, pur rimanendo validi mezzi per pia-nificare l’immersione non hanno la capacità di calcola-re in tempo reale i cambiamenti dell’assorbimento diazoto che si verificheranno risalendo da una profondi-tà maggiore ad una minore o viceversa. Questo è ciòche fanno i computer e l’immersione, proprio perché sipuò calcolare e condurre per diversi livelli di profondi-tà, si chiama immersione multilivello.I computer subacquei non eseguono un diverso cal-colo dalle tabelle, forse avrai sentito parlare vaga-mente di modelli matematici su cui entrambi si basa-no ma poiché il computer ha capacità di effettuarecalcoli in tempo reale avendo un sensore che rilevacostantemente tempo e profondità, esso adeguerà ilcalcolo dell’azoto in base alla profondità in cui ti tro-verai in quel momento, evitando oltretutto gli arro-tondamenti tipici delle tabelle. Questo si tradurrà inun’ottimizzazione del tempo a disposizione. Separagoni un’immersione “quadra” eseguita con latabella e un’immersione “multilivello” eseguita con ilcomputer, ma pianificate alla stessa profondità mas-sima, la seconda permetterà anche i calcoli per ognilivello di quota superiore, anche di un metro pervolta. Questo si tradurrà sostanzialmente in un tempomaggiore di permanenza sott’acqua. Per saperecome puoi ottenere queste informazioni, nel prossi-mo paragrafo troverai le principali caratteristiche diquesti strumenti.

Caratteristiche dei computer subacqueiI moderni computer subacquei sono oggetti didimensioni ridotte, quindi non molto ingombrantiche stanno comodamente al polso o in consolle edevono essere accesi prima dell’immersione. Di soli-to per accenderli è sufficiente inumidire i sensoriposti vicino al display.Quello che vedi sul display. Nonostante le ridottedimensioni, i computer hanno di solito un displayabbastanza ampio nel quale leggere le informazionie molti possiedono anche la funzione di retroillumi-nazione che favorisce la lettura in caso di immersio-ne notturna o in condizioni di scarsa visibilità. Il dis-play fornisce molto precisamente e come solo unostrumento digitale sa fare, le informazioni circa laprofondità e il tempo, lasciando visibile in un’area

Un compu-ter da polsoche leggeanche l’autonomiadella

Grafico di un’im-mersione quadra

superficie

profondità massima

sosta 5 metri

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apposita la profondità massima raggiunta. A secondadella taratura dello strumento, potrebbero esserci dif-ferenze dell’ordine massimo di mezzo metro tra uncomputer e l’altro. Durante questa immersione delcorso ESA Advanced Diver confronterai il tuocomputer, se già lo possiedi, o quello che avrai indotazione con quello del compagno edell’Istruttore per rilevare e verificare eventuali diffe-renze. A seconda della profondità in cui ti troverai lostrumento ti segnalerà costantemente il tempo massi-mo a tua disposizione - il limite di non decompres-sione - che cambierà ogni volta che varierai di quota,anche di un solo metro. Di solito questi strumenti ini-ziano i calcoli una volta che sei a circa un metro sot-t’acqua, continuano ad elaborare per tutta la duratadell’immersione, fino a quando uscirai dall’acqua.Abbiamo visto i quattro dati principali visibili sul dis-play che rimangono visualizzati (variando continua-mente) in quattro aree ben distinte. Naturalmenteanche se tutti i computer riportano questi dati, perragioni di design, stile ed ergonomia, gli strumentiavranno differenze sia nell’ampiezza dello schermosia nella localizzazione dei dati. Leggi bene le istru-zioni allegate allo strumento che acquisterai; inogni caso, l’Istruttore o il Diveleader ti spiegherannola caratteristiche dello strumento che avrai in dota-zione per questa immersione: dove localizzaretempo, profondità, profondità massima e limite dinon decompressione. Ma non finisce qui. Infatti, unavolta che sarai uscito fuori dall’acqua, il computersegnalerà l’azoto residuo che ancora dovrai smaltiree, in funzione di questo e insieme al tempo di super-ficie, potrà calcolare immediatamente eventualiimmersioni consecutive. I moderni strumenti offrono anche altre interessanti epratiche funzioni come l’indicazione della velocità dirisalita, della temperatura dell’acqua, gli avvisatoriacustici e lampeggianti, la possibilità di impostareuna miscela di Nitrox e alcuni modelli più sofisticati,la possibilità di leggere l’autonomia di aria onitrox della bombola. In questo caso una sondaricetrasmittente sarà collegata all’uscita ad alta pres-sione del primo stadio dell’erogatore. I computer prevedono anche possibili errori umani(riferendoci alle immersioni ricreative). Infatti, incaso di superamento della curva di sicurezza, essi tiforniscono le informazioni sulle tappe da effettuareper la decompressione di emergenza. Infine, unavolta terminate le immersioni, avrai visualizzatoanche il tempo totale di desaturazione, lo stato di

Minitest1) I computer subacqueicalcolano l’assorbimentodell’azotoa. Con principi comple-tamente diversi da quelliusati dalle tabelle b. Con modelli matema-tici completamente di-versi da quelli usati dalletabelle c. Con gli stessi modellimatematici usati dalletabelle

2) I vantaggi dell’im-mersione multilivellorispetto ad un’immersio-ne quadra sono chea. Viene aumentato iltempo totale d’immersioneb. Viene diminuito il tem-po totale d’immersione c. Il tempo totale d’im-mersione rimane lo stes-so ma si assorbe menoazoto durante una mul-tilivello

3) I computer subac-quei, avendo dei precisisensori che rilevano pro-fondità e tempo, possonoa. Calcolare l’assorbi-mento di azoto in temporeale per ogni profonditàb. Calcolare l’assorbi-mento di azoto per ogni10 metri di profonditàc. Calcolare l’assorbi-mento di azoto fittizio

Risposte: 1c – 2 a – 3a

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carica delle batterie e un vero log book elettronicoche terrà in memoria le immersioni permettendo inmolti casi di interfacciarsi con un PC e scaricare i datie il grafico dell’immersione. Insomma, questi strumenti sono dei veri gioielli del-l’elettronica e sono facili da usare. Come tutte le mac-chine, però, non potranno mai sostituire il pensieroumano o scegliere quale sarà il profilo d’immersionemigliore. Essi forniranno gli stessi dati sia che adindossarlo si tratti di un subacqueo sia che si tratti diun macigno che precipita verso il fondo. Come al solito, occorre usare il buon senso eper non sbagliare è meglio iniziare subito!

Regole generali di utilizzoPianificare l’immersione in acque libere. Come perogni altra immersione, anche usando il computerdovrai pianificare bene tutte le attività, compresequelle legate al profilo d’immersione. Anche questaoperazione rientra tra le caratteristiche dei computer.Questa funzione si attiva con dei pulsanti e le moda-lità d’impostazione variano a seconda dei modelli.Non dovrai fare altro che leggere le istruzioni o fartiaiutare dal Diveleader per ricercare la funzione diconsultazione tabella. In fondo è proprio come usarela tabella: sceglierai la profondità massima avendocura di rimanere abbondantemente entro i limi-ti della curva di sicurezza. Solo in questo modosarai sicuro di avere i tuoi dati sotto controllo. Uncomputer, naturalmente, non saprà nulla deltuo stato fisico, della tua esperienza, né dellatua resistenza al freddo. In base a questi parame-tri, dovrai essere tu a comportarti di conseguenza esarà meglio che tu sia sempre prudente e ragionevol-mente conservativo. Abbiamo detto che il computeraggiorna i calcoli costantemente in base alla profon-dità in cui ti trovi. Questo succede anche se da unacerta profondità stabilita, tu decida di scendere ulte-riormente. Certo, lo strumento non ti abbandoneràspegnendosi ma accorcerà il tempo a disposizione inogni fase di discesa aggiornando il limite di nondecompressione fino ad uscire dalla curva. In effetti,esso non può sapere qual’era la profondità massimache avevi scelto né quali sono le regole dell’immer-sione ricreativa né le leggi o i regolamenti locali circale profondità. In ogni caso, hai imparato dal corsoOpen Water Diver che è importante rispettare la pia-nificazione pre immersione, compresa la profonditàmassima stabilita. Il profilo d’immersione, secondo leraccomandazioni dei fisiologi (che sono coloro che

Minitest1) I dati principali cheosserverai in immersionesul display del computersarannoa. Tempo, profondità,profondità massima etemperatura b. Tempo, profondità,profondità massima elimite per il volo c. Tempo, profondità,profondità massima elimite di non decompres-sione

2) Vero o Falso. Primadi un’immersione conse-cutiva, devi aspettare cheil computer segnali suldisplay la completa desa-turazione dall’azoto resi-duo

3) Altre importanti fun-zioni dei computer sub-acquei sonoa. Visualizzazione dellavelocità di risalita b. A seconda dei modelli,la possibilità di immer-gersi usando il nitrox c. Sia a che b

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progettano i computer), non dovrebbe mai essereirregolare. Sarà meglio seguire un profilo partendoda una profondità massima stabilita e continuarel’immersione risalendo lentamente e progressiva-mente a profondità minori fino a terminare l’immer-sione con una sosta di sicurezza. Questa era la fase più importante della pianificazionedell’immersione con il computer. Vediamo ora cosa potrai fare sott’acqua. Insuperficie dovrai controllare che i dati visibili sianoattendibili, il tempo e la profondità saranno a zero ovedrai dei trattini orizzontali o dei simboli caratteri-stici di quel modello di computer (che saprai ricono-scere). In fase di discesa dovresti osservare lo stru-mento: a partire da pochissima profondità esso ini-zierà a fornirti i dati.Potrai raggiungere la profondità massima e qui controlla-re i dati con lo strumento del tuo compagno. Questo saràun esercizio previsto per questa immersione: la verificadei tuoi dati con il computer del compagno edell’Istruttore. La cosa più importante che potrai fareusando il computer in immersione (come del resto usan-do la tabella) sarà di non raggiungere mai il limite di non

decompressione. Non saràdifficile, dovrai spesso con-trollare lo strumento comefai per il manometro dell’a-ria: vedrai che il tempo dinon decompressioneandrà a scalare e dovraialzarti di quota prima chearrivi a zero. Come per altre regole,anche in questo caso èimportante che tu siaprecauzionalmente con-servativo; stabilirai cioèche almeno tre minutiprima del limite tu stiagià risalendo di quotaper almeno 5 metri permantenere poi semprequote superiori a quella

precedente. In questo modo il tuo corpo assorbirà erilascerà azoto in modo progressivamente regolare epiù sicuro rispetto a sbalzi dovuti a cambiamenti con-tinui di profondità. Insieme al tuo Istruttore pianifi-cherai l’immersione ad una profondità massima di 30metri comprendendo due ulteriori livelli di quotasuperiori, aria permettendo. Se tu pianificassi un’im-

Alcunimodelli dicomputerposati sulfondo. Ilcontrollo deidati con iltuo compa-gno è consi-gliato perrilevare sesussistonodifferenzeimportanti

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mersione quadra a questa profondità, vedresti dallatabella che il tempo massimo concesso sarebbe di 30minuti. Alla fine della tua immersione multilivello,probabilmente sarai rimasto sott’acqua per un temposuperiore! Come probabilmente hai imparato dal corso OpenWater Diver, non esiste una regola assoluta circal’insorgenza dei sintomi della Malattia DaDecompressione: oltre ai pericoli di una risalitaveloce e del non rispettare i limiti, alcune personepossono essere predisposte a questa patologia o essapuò derivare da indisposizione fisica o esposizione alfreddo. Come vedi, occorre essere precisi e conser-vativi e seguire delle regole come quella di diminui-re il limite di non decompressione e pianificare benel’immersione anche se si usa il computer. Hai giàimparato molte regole sulle tabelle nel precedentecorso. Bene, non devi fare altro che continuare arispettarle. I processi fisiologici che avvengono inimmersione respirando aria compressa rimangono glistessi, sia che tu ti immerga con il computer al polsosia che tu abbia pianificato l’immersione con le tabel-le. Ci sono comunque alcune raccomandazioni chesono appropriate all’uso del computer e che puoileggere in questo schema:

• Ogni subacqueo deve disporre e riferirsi adun computer personale – Potresti facilmente usareil computer per immergerti più volte in un giornoquindi è necessario che lo strumento sia sempre lostesso per tener conto di profili precedenti, dellapausa di superficie e dell’azoto residuo. Acquista alpiù presto il tuo computer personale, diventerà fami-liare come la tua maschera o l’erogatore

• Prima di immergerti, devi leggere bene leistruzioni d’uso allegate al computer - Solo inquesto modo conoscerai le caratteristiche dello stru-mento che userai, le modalità di accensione e spe-gnimento, le impostazioni per la pianificazione ed ilcontrollo dei dati in immersione e in risalita

• Prima di immergerti, pianifica sempre l’im-mersione con il computer ed eventualmenteverifica i dati con la tabella – Ogni computer sub-acqueo dispone della modalità per poter pianificaree controllare i dati prima dell’immersione. Pianifical’immersione in base al tuo grado di esperienza erimani sempre entro i limiti di non decompressione

Un sub inimmersionesegnala alcompagnoper il cambiodi livello

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• Verifica spesso i dati con il compagno e serilevate differenze significative affidatevi aquello più conservativo – Non ci dovrebbero esse-re enormi discrepanze tra un computer e l’altro perquanto riguarda la profondità. Alcuni modelli posso-no essere comunque più conservativi di altri perquanto riguarda il limite di non decompressione

Ma un computer si può rompere? Esattamentecome si può rompere un qualsiasi oggetto o un mec-canismo o uno strumento digitale. Non sono eventifrequenti ma un computer potrebbe spegnersi,incantarsi, allagarsi o fornire diciture di errore: perquesto è fondamentale che sia controllato prima del-l’immersione. In particolare, essendo uno strumento abatteria, dovrai controllare lo stato di carica (le modalitàdi verifica le potrai leggere sulle istruzioni). Se un com-puter si accende regolarmente e fornisce i dati preimmersione, sarà più difficile che ti causi problemirispetto ad uno strumento che ti infili al polso senza con-trollarlo – perché comunque si accenderà automatica-mente in acqua – Molte volte i subacquei che hannoavuto problemi non avevano controllato lo strumentoprima d’immergersi.In ogni caso, se dovesse succedere che in immersio-ne il computer si spegne, si incanta o se leggessi scrit-te che non comprendi, sarebbe il momento di inter-rompere l’immersione. - Seguendo le indicazioni dellostrumento del compagno sulla velocità di risalita, vi por-tereste fino alla sosta di sicurezza rimanendovi il piùpossibile e comunque non meno di tre minuti - In ogni caso, non continuate l’immersione conun solo computer!Una buona idea per garantirti maggiore controllo deidati è quella di rendere complementare il computercon altri strumenti. Se non vuoi anche equipaggiarticon orologio e profondimetro, potresti sistemare inconsolle uno strumento elettronico integrato cheti fornirà allo stesso modo: tempo, profondità, pro-fondità massima e temperatura dell’acqua. Questistrumenti sono molto affidabili, le loro batterie gene-ralmente durano per moltissime immersioni e la spesad’acquisto è abbastanza contenuta.Manutenzione. Oltre alle normali procedure dirisciacquo e cure, vedrai che il computer non neces-siterà di molti controlli se non quello del ricambiodelle batterie. Ci possono essere molte differenze traun modello e l’altro: alcuni hanno batterie specialiche assicurano centinaia d’immersioni, altri hanno

Finita l’im-mersioneanche ilcomputer sirisciacqua in acquadolce

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minore durata. Spesso è necessario che sia l’assisten-za qualificata a provvedere al ricambio delle batterie.Anche queste informazioni le potrai facilmente tro-varle sul libretto d’istruzioni.

Consigli sull’acquistoAffidabilità e funzioni. Esistono molti modelli dicomputer subacquei in commercio; ormai quasi tuttele case produttrici di attrezzatura subacquea nehanno diversi modelli in catalogo.Ma come scegliere il computer giusto?Probabilmente la risposta la troverai rivolgendotiverso i modelli che riscuotono maggior successo:quelli più venduti e quindi più collaudati. Di solito lenovità offrono un ventaglio maggiore di funzioniaccessorie e design più accattivanti ma le caratteristi-che importanti rimangono ancora la scelta delmodello matematico usato e della sua affidabili-tà, cosa che solo gli usi intensivi, come è avvento nelcaso di modelli “collaudati”, possono confermare. E’comunque possibile informarsi su quale tipo di algo-ritmo (modello matematico) i vari computer si basinoe su quella base scegliere lo strumento più adatto.Anche scegliendo il computer si dovrebbe tenerconto delle condizioni fisiche, dell’età e della tempe-ratura dell’acqua. Se, ad esempio, ci si immergerà piùspesso in condizioni di acqua fredda, potrebbe esse-re meglio scegliere un computer tra i più conservati-vi. Queste informazioni potrai averle rivolgendotialle case costruttrici o dai cataloghi e per la loro con-sultazione ti puoi rivolgere all’Istruttore o alDiveleader.

Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-te importante perché non è conveniente risaliredurante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarirequalcosa. E’ meglio ascoltare con attenzione, scende-re e godersi l’immersione multilivello con il compu-ter in ambiente rilassato per aumentare il tuo com-fort, il divertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spie-gherà quello che dovrai fare, dove, come e quando,perciò è fondamentale che sospendi ogni attività eche gli rivolgi tutta la tua attenzione. Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-ro, l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutar-

Minitest1) La cosa più importanteche potrai fare usando ilcomputer in immersionesarà dia. Guardarlo ogni tanto b. Controllare che sia accesoc. Non raggiungere il limitedi non decompressione.

2) E’ importante che inimmersione tu sia conservati-vo; stabilirai cioè che almenotre minuti prima del limite dinon decompressionea. risalirai per almeno 5metri ad una quota superio-re per mantenere poi quotesuperiori alla precedente b. scenderai di quota permantenere poi quoteinferiori alla precedente c. aspetterai che il limitedi non decompressionearrivi a zero

3) Vero o Falso. I processifisiologici in immersionecon aria compressa riman-gono gli stessi, sia che tiimmerga con il computer,sia che abbia pianificatol’immersione con le tabelle.

4) L’acquisto di un com-puter subacqueo dovreb-be tener contoa. Della scelta del modellomatematico adatto al tipod’immersioni previste b. Della sua capacità diautoadattamento c. Dello stile e del colore

Risposte: 1c – 2 a – 3 Vero – 4 a

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ti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzaturaPreparare correttamente tutta l’attrezzaturanecessaria per l’immersione, indossarla con l’au-silio del compagno e controllarla reciprocamentePuoi assemblare il Gav e gli erogatori sulla bombolae controllare che sia carica. La vestizione può dipen-dere dall’uso e dal tipo di imbarcazione e puoi effet-tuarla sia fuori sia direttamente in acqua. La verifica èquanto di meglio puoi fare in ultima fase per preve-nire problemi legati all’attrezzatura, compresi quellilegati al controllo dell’assetto. Devi curare attenta-mente questa fase e segnalare all’Istruttore o allo Staffse tu o il tuo compagno rilevate problemi con qual-che elemento dell’attrezzatura, compreso il computerche avrete in dotazionePuoi usare la parola GRAZIE per ricordare la proce-dura di controllo:GavRubinetterieAria ZavorraIndividua l’erogatore di riservaErogatori.

IngressoEntrare in acqua con la tecnica adeguata in basealle caratteristiche del luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili perun corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento alla profon-dità massima di 30 metri Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-menti di una cima o di una parete, correggere lavelocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-si in assetto neutro prima di raggiungere la pro-fondità massima di 30 metriIl controllo in discesa è una fase importante dell’im-mersione. In particolare, essere in grado di fermartiquando lo ritieni opportuno, potrebbe rivelarsi utilein caso di problemi di compensazione, se avvertissiqualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-re sedimento in prossimità del fondo. Pianificheraiquesta immersione insieme all’Istruttore ESA ad unaprofondità massima di 30 metri, quindi controlla bene ilcomputer mentre scendi e segnala all’Istruttore.

Una fasedelle proce-dure di con-trollo primadella discesa

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Giro subacqueo di esperienza alla profondità massi-ma stabilita Praticare esperienza d’immersione controllandofrequentemente tempo, profondità e scorta d’aria,segnalando al compagno o all’Istruttore e risalirelentamente per almeno 5 metri ad almeno 3minuti dal limite di non decompressione

Giro subacqueo di esperienza al 2° livelloPraticare esperienza d’immersione al 2° livello stabili-to controllando frequentemente tempo, profondità escorta d’aria, segnalando al compagno o all’Istruttoree risalire lentamente per almeno 5 metri ad almeno 3minuti dal limite di non decompressione

Giro subacqueo di esperienza al 3° livelloPraticare esperienza d’immersione al 3° livello stabili-to controllando frequentemente tempo, profondità escorta d’aria, segnalando al compagno o all’Istruttoree risalire lentamente per almeno 5 metri ad almeno 3minuti dal limite di non decompressione

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta disicurezzaRisalire lentamente, almeno 10 metri al minuto,lungo un riferimento e fermarsi a 5 metri peruna sosta di sicurezza di 3 minutiE’ importante risalire lentamente e fermarsi per unatappa di sicurezza in tutte le immersioni quindi, amaggior ragione, in un’immersione multilivello. Inquesto modo aumenterai la tua sicurezza nei con-fronti dell’MDD potendo smaltire ulteriore azoto daltuo organismo. L’Istruttore ti fornirà le indicazioninecessarie per fare la sosta di sicurezza.

UscitaUscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-rite dall’Istruttore

Smontaggio e cura dell’attrezzaturaSmontare e prestare le dovute cure all’attrezzaturaQuesta fase si rivela preziosa per mantenere in effi-cienza la tua attrezzatura, compreso il computer. Sepuoi, è meglio risciacquare l’attrezzatura in acquadolce pulita ancora prima di smontarla, se ciò nonfosse possibile, riponila con cura nella tua sacca onella cesta per risciacquarla in un secondo momentosecondo le indicazioni dello Staff.DebriefingAscoltare il commento dell’Istruttore

Durantel’esercita-zione conviene controllarespessotempo eprofondità

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Ecco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta conattenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttoree dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersioneRegistrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’IstruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve perconfermare la tua formazione in acque libere. Annotacon cura tutti i parametri, le condizioni ambientali, latemperatura ed aggiungi i tuoi commenti personali.Ricorda di far convalidare l’immersione dal tuoIstruttore e chiedi se ci sono timbri o adesivi partico-lari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!Come avrai potuto notare i vantaggi che il computeroffre in immersione sono evidenti: è come se tu aves-si maggiore libertà. Infatti, la possibilità di calcolaredifferenti livelli di quota durante la stessa immersio-ne ti permetterà di gustarla meglio e, alla fine, di-sporrai di più tempo da trascorrere sott’acqua.Questo strumento, che ha fatto la sua comparsanegli anni ’80, è oggi diventato un “compagno” inse-parabile per migliaia di subacquei. Naturalmente, come per ogni innovazione tecnologi-ca, è bene sempre tener conto dei rischi associati adun suo utilizzo sbagliato. Per questo motivo hai tro-vato anche molte raccomandazioni e qualche rego-la da seguire, oltre a quelle che già conoscevi per letabelle. Il computer non deve diventare in nessuncaso un sostituto del tuo compagno d’immersione nétanto meno devi pensare che esso possa tener contodelle tue condizioni psicofisiche: sarebbe lo sbagliopiù grande che potresti fare. In ogni modo, se terraisempre conto di pianificare bene l’immersione e diattenerti al tuo livello di brevetto ed esperienza,potrai godere degli enormi vantaggi di questo stru-mento per tutte le tue immersioni future. E’ impor-tante, però, se ancora non ne possiedi uno proprio,che inizi a pensare al prossimo acquisto per le tueavventure subacquee: un moderno computer daimmersione.

Risciacquodell’attrezza-tura

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Cosa hai imparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le informa-zioni più importanti della relativa Unità Teorica, innanzi-tutto per migliorare la tua formazione, ma anche per arri-vare più preparato al prossimo appuntamento con il tuoIstruttore. Rispondi alle domande scegliendo la risposta esat-ta tra quelle indicate, specificando se l’informazione è verao falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spazio.Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se troverà delleimprecisioni ti darà le spiegazioni necessarie. Buon lavoro!

1) Una multilivello è un’immersione in cuia. Si può calcolare solo un livello di profonditàb.Si possono calcolare solo due differenti livel-li di profonditàc. Si possono calcolare differenti livelli di pro-fonditàd. Si può superare il livello dell’immersionericreativa

2) Durante l’immersione del corso, insieme al tuo Istruttoree seguendo le indicazioni del computer, pianificherai

a. Almeno due livelli di profonditàb. Almeno tre livelli di profonditàc. Una profondità massima di 30 metrid. Sia b che c

3) Vero o Falso. In tutti i computer subacquei vienesempre indicata la profondità massima raggiunta

4) I computer da immersione non solo forniscono i datiper le immersioni multilivello ma sono anche in grado di

a. Calcolare immersioni consecutive tenendoconto dell’azoto residuo e del tempo di super-ficieb. Calcolare immersioni consecutive senzatener conto dell’azoto residuo e del tempo disuperficiec. Tenere un log book elettronico per un certonumero di immersioni d. Sia a che c

5) Le principali regole da tenere in considerazioneusando un computer subacqueo comprendono

a. Prima di immergerti devi leggere bene le

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istruzioni di utilizzob. Ogni subacqueo deve disporre e riferirsi adun computer personalec. Verifica spesso i dati con il compagno e serilevate differenze significative, affidatevi aquello più conservativod. Tutte le risposte precedenti

6) Vero o Falso. Un computer subacqueo affidabile non sipuò esaurire, spegnere o incantare durante l’immersione

7) Se dovesse succedere che in immersione il computer sispegne, si incanta o se leggessi scritte che non comprendi

a. Potresti continuare l’immersione riferendotial computer del compagnob. Potresti continuare l’immersione riferendotialla tabellac. Dovresti interrompere l’immersione e fer-marti alla sosta di sicurezza il più possibiled. Dovresti interrompere l’immersione e risali-re in superficie

8) La manutenzione di un computer subacqueo noncomporta complessi interventi. Principalmente devi

a. Sciacquarlo dopo l’uso, verificare lo stato dicarica delle batterie e sostituirle o farle sosti-tuire quando necessariob. Sciacquarlo dopo l’uso, verificare lo stato dicarica delle batterie e sostituirle o farle sosti-tuire prima di ogni immersionec. Prevedere d’imparare a smontarlo se nondovesse funzionare bened. Sia a che c

9) Vero o Falso. Siccome tutti i computer subacqueiusano lo stesso modello matematico di calcolo, lascelta di uno o l’altro non è significativa

10) Se le zone in cui ti immergerai avranno preva-lentemente condizioni di acqua fredda, sarebbemeglio scegliere un computer

a. Tra i più permissivi b. Tra i più conservativic. Da polsod. Da consolle

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma_______________________ data__________

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Capitolo Cinque:Immersione NotturnaCosa Imparerai In questa immersione proverai per la prima voltanuove, fantastiche sensazioni e nuovi aspetti pratici.Immergersi di notte rivela importanti cambiamentinell’ambiente e offre l’opportunità di provare nuovaattrezzatura. Molti sono i motivi per provare un’im-mersione notturna e alcuni saranno analizzati inapertura del capitolo. Questa opportunità, graziesoprattutto alla possibilità che il subacqueo ha diattrezzarsi efficientemente per immergersi di notte,apre nuovi orizzonti d’immersione ed esperienzache hanno un seguito enorme nella comunità deisubacquei ricreativi. Naturalmente le cose vannoprogrammate per bene quindi proprio la pianifica-zione riveste un ruolo fondamentale per assicuraredivertimento, relax e sicurezza. Scoprirai che l’im-mersione notturna può anche essere più pratica diuna qualsiasi immersione condotta di giorno: infat-ti, dopo il tramonto, quasi ogni luogo può essere ido-neo per immergersi perché cambiano totalmente lecondizioni ambientali; anche quelle della vita mari-na che potrai osservare in piena attività.L’attrezzatura specifica per l’immersione notturnamerita un paragrafo apposito in cui saranno ana-lizzati i necessari sistemi d’illuminazione, la loropreparazione, la cura e la manutenzione e i consi-gli adeguati se deciderai di acquistare la tua perso-nale attrezzatura. Naturalmente sott’acqua di nottecambiano anche i riferimenti, potrai quindi impa-rare quali saranno le tecniche raccomandate perdivertirti senza correre il rischio di perdere l’orienta-mento. Infine, daremo uno sguardo ai principaliorganismi che facilmente ti capiterà di vedere sot-t’acqua di notte. Visto il cambiamento delle princi-pali abitudini di vita che la varie specie di animalipraticano dal giorno alla notte, sicuramente nonmancheranno piacevoli sorprese ed insoliti incontriche di giorno difficilmente potrai fare.

Perché di notte? ” E’ stata l’esperienza più rilassante che mi sia capita-ta.” Molto spesso questi commenti seguono l’uscitadall’acqua di subacquei che per la prima volta hannoprovato ad immergersi di notte. Molti di loro forse

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erano scettici, altri ansiosi, altri impauriti. Altri, forsete compreso, devono ancora provare questa fantasti-ca avventura. I motivi per provare l’immersionenotturna sono molti; basti pensare che migliaia disubacquei mettono questo tipo d’immersione indi-scutibilmente al primo posto nella classifica delleloro preferenze. Un altro valido motivo è quello dell’osservazionenaturalistica. Infatti di notte puoi facilmente vedereorganismi diversi da quelli che popolano i fondali inpieno giorno. Non si tratta di misteriosi ed enormi ani-mali che al calare delle tenebre risalgono da profon-dità abissali per cacciare o curiosare alle più basseprofondità. Nella maggioranza dei casi potrai osser-vare organismi che di giorno stanno rintanati ela notte escono liberi per cacciare o organismi chesemplicemente non vedi a causa della visibilità.Sembra un paradosso ma di notte, nel raggio d’azionedei sistemi d’illuminazione e a seconda della sospen-sione, la visibilità può essere migliore che di giornoperché la luce concentrata risalta tutto quello che c’èintorno ad essa, restituendone anche i colori reali. Digiorno, a causa della bassa capacità di penetrazionedella luce e a causa della rifrazione, la tonalità di colo-re che vedi maggiormente sott’acqua è il blu. Questadiffusione della luce influisce anche su moltiorganismi che, a causa delle loro ridotte dimensioniin un grande ambiente monocromatico, del loromimetismo, delle zone che rimangono in ombra enaturalmente dell’assorbimento dei colori, passanoinosservati perché non li vedi o semplicemente non cifai caso. Un sito d’immersione molto facile, alla portata di tutti eche non diresti mai potrebbe riservare le più grandisorprese, ti può garantire un’esperienza emozionante eappagante se lo frequenti di notte. Un esempio sono leimmersioni notturne svolte dalle spiagge, quelleche di giorno sono affollate da centinaia di bagnanti.Solo immergendosi di notte si può veramentescoprire la vita che c’è sulla sabbia. Molti potrebbero pensare che di notte sott’acqua fac-cia freddo, ma questo non è sempre vero.Naturalmente, se la stagione è rigida e l’acqua è fred-da, dovrai pensare che di notte le cose non sianotanto diverse. In ogni modo la differenza di tempera-tura tra fuori e dentro l’acqua può essere ridottarispetto al giorno quindi l’impatto con l’acqua sarà unpo’ attenuato. Inoltre, la capacità che l’acqua ha ditrattenere il calore accumulato durante il giorno,specialmente quando d’estate fa molto caldo, per-

Un granchiotropicale che escedalla suatana solo di notte

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metterà di sfruttare il “serbatoio termico” propriola notte, quando l’acqua rimarrà piacevolmentecalda.Nei prossimi paragrafi analizzeremo in particolarequello che potrai vedere sott’acqua a seconda del-l’ambiente che sceglierai. La prima cosa a cui devipensare quando vuoi immergerti di notte riguarda lascelta del sito d’immersione. Questo è un aspettoimportantissimo della pianificazione.

PianificazioneOgni operazione che fai quando pianifichi un’im-mersione di giorno deve essere a sua volta eseguitaper la notturna, prestando maggiore attenzione aquello che ora andremo a considerare. Cosa fai disolito quando programmi un’immersione?Cerchi di raccogliere tutte le informazioni necessarieper ottimizzare la tua uscita: localizzazione e caratte-ristiche del sito, ancoraggi, profondità, condizioni divisibilità e correnti locali, ecc.Pensi che queste condizioni potrebbero cam-biare solo per il fatto che diventa buio?Immagina se per arrivare a casa tua dovessi percor-rere un piccolo sentiero o semplicemente una viapoco illuminata: le condizioni cambierebbero sicu-ramente dal giorno alla notte! Naturalmente se sei abituato a tornare a casa dopoche il sole è calato, significa certamente che adotti lemisure necessarie ma è anche molto probabile chetu conosca bene il posto in cui ti trovi.Un’immersione notturna deve rispettare gli stessiprincipi: una buona conoscenza del sito e le tecni-che adatte per immergersi in sicurezza.Scelta del sito d’immersione. Se volessi immerger-ti di notte da una spiaggia a poca profondità, potreb-be essere sufficiente una perlustrazione del sitofacendo snorkeling durante il giorno. Potresti cosìindividuare il punto adatto per l’entrata e l’uscita edove sistemare delle luci a terra, osservare le caratte-ristiche del fondo ed i riferimenti naturali su cuipotresti fare affidamento. Se invece volessi immer-gerti in un sito raggiungibile solo con la barca, o conun tragitto in superficie, è meglio se prevedi almenoun’immersione di perlustrazione condotta di giorno.Questo ti permetterà di avere un quadro più comple-to del sito, ammesso che una sola immersione ti siasufficiente. L’ideale, se ciò è possibile, rimane sfrutta-re un’immersione guidata. Oltre al fatto che inimmersione avrai una guida qualificata che ti propor-rà un itinerario già stabilito e sicuro, avrai anche l’oc-

Minitest1) I motivi per immerger-si di notte sono svariati emolti subacquei seguonoappassionatamente que-sta attività perchéa. E’ maggiore il sensodel rischio b. Immergendosi a basseprofondità non si corro-no i rischi dell’assorbi-mento di azoto c. Possono facilmenteosservare organismidiversi da quelli chepopolano i fondali inpieno giorno

2) La capacità che l’ac-qua ha di mantenere_____ sarà piacevolmen-te apprezzabile ______a. Il calore – di notte b. La densità – di nottec. I colori – di giorno

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casione di seguire un briefing pre immersione: questo èun ottimo sistema per raccogliere molte informazioniche ti saranno utili in seguito. Un’ottima combinazione è quella di seguire proprioun’immersione notturna guidata che, oltre ai van-taggi già citati, ti permetterà con una piccola spesaaggiuntiva, di avere la tua dotazione di attrezzaturaspecialistica: i sistemi di illuminazione portatili e le lucifisse di riferimento di cui parleremo fra poco.Scelta dell’orario. Una parte importante della piani-ficazione deve essere riservata agli orari. Le condizio-ni per un’immersione notturna vi sono poco tempodopo che il sole è calato, ma le stesse possono varia-re notevolmente da una stagione all’altra. In estate,quando le giornate sono più lunghe, potrebbe esserenecessario attendere almeno fino alle 21 e 30 prima dientrare in acqua mentre in autunno, o in inverno, legiornate più corte potrebbero permetterti una nottur-na anche alle 18 (della sera). In ogni caso l’idealesarebbe, sia in estate sia in inverno, raggiungere ilsito d’immersione quando ancora c’è luce.Questo favorirà tutte le operazioni pre immersione:dall’ancoraggio, l’assemblaggio e la verifica dell’at-trezzatura, alla sistemazione dei sistemi di illumina-zione di riferimento fino al concedersi 10 minuti dirilassamento prima di entrare in acqua, magarigustando gli esiti di un tramonto mozzafiato. Informati su quali sono gli orari di marea nelle zonein cui questo fenomeno è influente per non correre ilrischio di restare all’asciutto a molte decine di metridalla riva o non poter rientrare in porto con la barcafino a quando la marea sia risalita.Un’attenzione particolare, durante la programmazio-ne di una notturna, deve riguardare l’assistenza fuoridall’acqua e l’attrezzatura che di solito usi per l’im-mersione. Se in una facile immersione diurna comequella da una spiaggia potrebbe essere sufficientedisporre, oltre al compagno, di un pallone segnasube di una minima assistenza fuori dall’acqua, di notteè consigliabile che qualcuno assista ogni fase del-l’immersione, soprattutto quelle che riguardano l’en-trata e l’uscita dall’acqua. Cerca sempre di avere attrezzatura efficiente evitan-do di provare elementi nuovi proprio di notte.Per le immersioni particolari, come nel caso delleprofonde o delle notturne, è meglio usare attrezzatu-ra già collaudata, pena la forzata rinuncia o l’interru-zione dell’immersione qualora un qualsiasi difettoprovocasse un guasto. Questo vale naturalmenteanche per i sistemi d’illuminazione che devono esse-

Minitest1) Durante la pianifica-zione dell’immersionenotturna, oltre alle con-suete operazioni che ese-gui normalmente inqualsiasi immersione,devi porre un accentoparticolare sua. La scelta degli orarib. La scelta e la cono-scenza del sito d’immer-sione c. Sia a che b

2) Prima di immergersidi notte è raccomandatoa. Avere sempre unabarca appoggio b. Perlustrare preventi-vamente il sito di giornoc. Tracciare ogni voltauna mappa del sitod’immersione

3) E’ meglio se in immer-sione notturna usiattrezzatura _________perché preverrai stress eproblemi legati a ______a. Collaudata – difetti difabbricazione b. Vecchia – difetti difabbricazione c. Nuova – attrezzaturacollaudata

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re provati prima dell’immersione.

AttrezzaturaDurante l’immersione notturna userai l’attrezzaturastandard come per le altre immersioni, aggiungendoi sistemi di illuminazione: le luci portatili e le lucifisse di riferimento. Le luci portatilisono le torce subacquee ed i segnalato-ri individuali. Prima dell’immersione, il Diveleader tidarà in dotazione una torcia principale,una torcia di riserva ed un segnalatoreindividuale. La torcia subacquea principale disolito è più grande e più potente rispet-to a quella di riserva, che potrà starecomodamente appesa (spenta) a ungancio del Gav o infilata in una suatasca.Il segnalatore individuale può essereuna luce chimica (cyalume) o una pic-cola luce a batteria, disponibile indiversi colori, che serve ad individuarela tua posizione e quelladel tuo compagno. Ilsegnalatore è galleggian-te e andrà fissato conuna cimetta al subac-queo in modo che la suapiccola luce possa esserevista per 360 gradi. Disolito un buon punto difissaggio è la rubinette-ria, che in immersionerimane un punto suffi-cientemente alto. Il van-taggio del segnalatore abatteria è rappresentatodal fatto che non deviusare ogni volta una lucechimica che ha una dura-ta limitata e che, perquanto non sia inquinan-te, è pur sempre un rifiuto da gettare.Segui attentamente il briefing perché riceverai infor-mazioni importanti sull’uso delle torce. Se comunquesei interessato all’acquisto di torce subacquee, puoichiedere consiglio allo Staff dell’ESA Point presso cuistai seguendo il tuo corso. Le torce subacqueedovrebbero raggiungere un buon compromesso tra

Una spiaggiaal tramonto:sorprendenteparadiso perle immersioninotturne

Esposizionedi torcesubacqueein un negozio

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ergonomia, potenza e durata di esercizio.L’ergonomia riguarda tutti gli aspetti pratici di unoggetto in riferimento alle persone che lo useranno,quindi in questo caso considera il peso, l’impugna-tura e la posizione dell’interruttore che dovreb-be permettere facilmente di poter accendere e spe-gnere la torcia con una mano sola. Una scelta su cuiormai moltissimi subacquei e centri subacquei siorientano è l’acquisto di torce ricaricabili. Sono piùcostose delle tradizionali ma i vantaggi sono legati adun recupero sulle spese di batterie e alla maggiorepraticità, necessitando solamente di una presa di cor-rente. Un’alternativa potrebbe essere quella di dotareuna torcia tradizionale di batterie ricaricabili. Ricorda

che se ti rechi all’estero è meglio che tiinformi sul voltaggio in uso.Eventualmente, procurati un trasforma-tore universale (in genere si trovano intutti i più importanti aeroporti).Le luci fisse di riferimento subac-quee di solito sono luci stroboscopichestagne che emettono scatti di luce bian-chissima e potente, visibile a grandedistanza. Fissando un paio di questeluci a circa due metri di profonditàrivolte verso il fondo (alla cima dell’an-cora o alla sbarra della sosta di sicurez-za), sarà agevole controllare in ognimomento la posizione della barca. Se igruppi di subacquei saranno numerosi,la guida potrebbe usare una di questeluci come segnalatore individuale perdifferenziarsi e rendersi visibile a tutti icomponenti del gruppo. Le luci fisse di riferimento a terrapossono essere qualsiasi sorgenteluminosa non subacquea, come lampa-de a batteria con lampadina, al neon oa gas. Se decidi di entrare da terra perun’immersione notturna potresti siste-mare due luci di questo tipo in modoche dal punto di entrata esse siano alli-neate. Una volta in superficie troverai

più facilmente il punto esatto di uscita nuotandoparallelamente alla riva e riallineando le luci a terra. Manutenzione. Una particolare cura prima e dopol’immersione va dedicata ai sistemi d’illuminazione.Se usi torce con batterie interne, ricaricabili o no,assicurati che siano cariche e che la torcia sia benchiusa prima di tuffarti in acqua. Alcune torce devo-

Sistemid’illumina-zione per leimmersioninotturne

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no essere completamente aperte per inserire le batte-rie mentre altre hanno un semplice tappino che pro-tegge la presa di ricarica. In un caso e nell’altro saran-no presenti degli o-ring per la tenuta stagna.Controlla semplicemente che siano puliti, lubrificatisecondo le indicazioni della casa costruttrice e inseri-ti correttamente nella loro sede. Prima di entrare inacqua controlla che tutte le luci funzionino. E’meglio comunque che non usi, se non al minimo,una torcia subacquea fuori dall’acqua in quanto lelampade emettono un gran calore che potrebbe siabruciare la lampadina sia fondere alcune parti in pla-stica. Come per il resto dell’attrezzatura, anche tutti isistemi d’illuminazione subacquei devono essererisciacquati in acqua dolce dopo l’immersione. Disolito le indicazioni sulle batterie ricaricabili indicanoche non è presente nessun “effetto memoria”. Questoè vero solo per certi tipi di batterie e comunque, èbuona norma scaricare completamente la torciaprima di rimetterla in carica. Potresti approfittare delrisciacquo e lasciare la torcia accesa dentro alla vascafino a che sia scarica. Infine assicurati di averla asciu-gata bene prima di aprire il tappo o l’oblò anterioreper ricaricarla.

Tecniche per l’immersione notturnaUna volta che tutto è sistemato e sei in procinto dientrare in acqua, è il momento di accendere le torce.Userai la torcia principale che terrai saldamente inmano senza mai spegnerla. In superficie, mentreaspetti alla cima di discesa che anche il tuo compa-gno sia in acqua, ricorda di mantenerla immersa e dinon puntarla negli occhi di qualcuno - deviosservare bene questa importante regola anchedurante l’immersione - Prima di scendere assicurati dipoter leggere bene la tua strumentazione: se possie-di un computer retroilluminato ricorda di attivarlo,inoltre punterai il fascio di luce per qualche secondosul manometro, che diventerà così fosforescente. Durante l’immersione tu e il tuo compagno doveterispettare bene il sistema di coppia. Una situazione di stress potrebbe aggravarsi di nottese dovesse succedere che il compagno si ritrovi lon-tano o se addirittura vi foste persi. Le comunicazio-ni potranno avvenire tramite i segnali. A tal finepotrete usare la torcia per illuminarvi la mano chesegnalerà o comunicare direttamente qualcosa con laluce: per attirare l’attenzione del compagno muove-rai velocemente e lateralmente il fascio di luce men-tre per segnalare “OK” disegnerai con la luce un

Risposte: 1b – 2c – 3a Minitest1) La torcia subacqueaprincipale di solito è più______ rispetto a______a. Grande ma menopotente – quella di riserva b. Grande e potente -quella di riserva c. Piccola e potente –quella di riserva

2) Il segnalatore indivi-duale può essere a. Una torcia principaleo una di riserva b. Una luce fissa a terrao sulla barca c. Una luce chimica ouna piccola luce a batte-ria

3) L’attrezzo della do-manda precedente do-vrebbe essere posto sulsubacqueo in modo chela luce possa esserea. Vista per 360 gradib. Vista solo dal davanti

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ampio cerchio sul fondo o verso l’alto.Navigazione e orientamento. Di notte è megliolimitare la profondità rispetto a un’immersione diur-na. Questa regola aumenterà sia il tuo senso dell’o-rientamento sia la tua sicurezza in caso di imprevisti.Abbiamo già parlato delle luci fisse di riferimento;questo deve essere il tuo punto di partenza e di arri-vo, quindi è necessario che tu rimanga in vista delloro costante lampeggio. Potresti compiere deipercorsi in linea retta partendo dal punto di riferi-mento contandoti le pinneggiate (come hai vistonell’Immersione di Orientamento) tornando ognivolta verso di esso, o percorrere un ampio cerchiorimanendo costantemente in vista della luce. In ogni

caso, è decisamentesconsigliabile uscire fuoridella portata delle luci diriferimento: potrebbeessere la prerogativa perperdersi sott’acqua dinotte e questo non è rac-comandabile. Per eserci-tarti nell’orientamentonotturno l’Istruttore tifarà compiere un faciletragitto in linea retta -andata e ritorno – conmisurazione della distan-za percorsa e uso deiriferimenti naturali odella bussolaOsserva bene i riferimen-ti prima di iniziare questanavigazione e se userai la

bussola, rendila fosforescente con la luce e man-tienila nella giusta posizione di navigazione come haivisto nell’Immersione d’Orientamento. Se ancora nonhai condotto quell’immersione non preoccuparti:l’Istruttore provvederà a spiegarti il necessario sull’u-so della bussola.Cosa vedrai sott’acqua. Le sorprese più belle leavrai in acqua bassa. La sabbia è un ambientefavoloso per le immersioni notturne perché sipuò trovare facilmente a pochi metri di profonditàentrando da una spiaggia. Ci sono molte forme di vitache possono passare inosservate di giorno pur essen-do in attività, ma se ti fermi in assetto neutro in mododa non sollevare sedimento o ti appoggi delicata-mente sul fondo e guardi attentamente lungo il fasciodi luce della torcia, scoprirai centinaia di organismi

Alicia mirabilis::solo di nottequesta gran-de attiniarivela tutto il suo splendore.

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che danno vita ad uno scenario da film. Sogliole erombi si spostano radenti il fondo incrociandosi coni buffi paguri che si portano chissà dove la loro casae il loro prezioso carico di attinie. Seppie e calama-ri, incuriositi dal fascio di luce che emani, arriveran-no quasi a toccarti mentre, se punterai la torcia un po’verso l’alto, scorgerai a mezz’acqua moltissime pic-cole sciabole argentate che dormono immobili: pro-babilmente acciughe, sardine o sugarelli. Anche sulla roccia e sulla posidonia lo spettacolo ègarantito. Banchi di pesci argentati con una caratteri-stica macchia nera rettangolare - le mennole - sta-zioneranno vicini alla prateria all’erta da qualche pre-datore più grande, mentre fra i piccoli massi potrestiincontrare furtiva e flessuosa la pol-pessa, un cefalopode di specie diversadal polpo (non è la femmina) che pre-senta una colorazione bruno rossastracon caratteristiche macchie bianche. Di notte sono frequenti gli incontri congronghi e murene che cacciano indi-sturbati scivolando fra le rocce. Anche icrostacei sono attivi di notte.Un animale comune in Mediterraneo inMar Rosso ed anche ai Carabi, è l’alicia(Alicia mirabilis). Puoi osservare que-sta grande attinia in ambiente sabbiosoo su roccia e posidonia ma solamentedi notte essa rivelerà tutto il suo splen-dore espandendosi in una lunga colon-na con molte protuberanze ed un lun-ghissimo ciuffo di tentacoli molto urti-canti. Se sei fortunato da poterla osser-vare, mantieniti alla giusta distanza inmodo da non toccarla. Di solito essa reagisce allaforte luce delle torce e della sospensione chiudendo-si progressivamente come fa di giorno, quando assu-me le sembianze di un tubero che passa completa-mente inosservato. Quindi è meglio se la osservi perqualche secondo e poi cambi direzione in modo danon disturbarla. Potresti tornare diverse volte a guar-darla perché comunque si tratta di un animale cherimane fermo.Alla fine dell’immersione. Quando il tuo tempod’immersione sarà prossimo al termine, risalirai versola barca o verso riva. Non dovrai fare altro, insieme altuo compagno, che dirigerti verso le luci di riferi-mento prestando attenzione in fase di risalita al con-trollo del Gav che, come sempre, aumenterà il suovolume d’aria. Sarà quindi utile tenersi alla cima, se

Dr.Jeckill eMr.Hide:l’alicia sicomporta al contra-rio, infattidi giornoha questoaspettopocoattraente

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disponibile, o seguire attentamente il profilo delfondo controllando il computer o il profondimetro.Alla sosta di sicurezza vedrai che sarà molto interes-sante osservare i piccoli bagliori di microorganismiche stanno a mezz’acqua: questo fenomeno è chia-mato bioluminescenza ed è una delle meravigliedell’immersione notturna.Una volta in superficie segnala la tua posizione a chista in barca o sulla riva, e attendi il tuo turno alla sca-letta o, quando anche il tuo compagno è pronto peruscire, incamminatevi verso riva osservando le luci diriferimento. Appena puoi spegni la torcia subac-quea fuori dall’acqua per evitare che si riscaldi edevita di posarla su sabbia o pietre che potrebberograffiare l’oblò.Non ti resta a questo punto che risciacquare l’attrezza-tura e…pensare alla prossima immersione notturna!Se questa esperienza ti ha soddisfatto, come succedea moltissimi subacquei, sappi che avrai anche altrepossibilità. Oltre al fatto che potrai tornare ad immer-gerti di notte ogni volta che vorrai, potrai anche con-tinuare la tua esperienza formativa con il corso dispecialità ESA Night Diver. Imparerai nuove tecni-che, proverai l’esperienza di “spegnere le luci” esaprai cosa fare nel malaugurato caso che una torciasi allaghi. Non aspettare oltre, chiedi informazioni alDiveleader circa questa opportunità!

Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere il briefing è particolarmen-te importante perché non è conveniente risaliredurante l’immersione o uscire dall’acqua per chiarirequalcosa. Questo vale ancora di più durante un’im-mersione notturna, quindi è meglio ascoltare conattenzione, scendere e godersi l’immersione inambiente rilassato per aumentare il tuo comfort, ildivertimento e la sicurezza. L’Istruttore ti spiegheràquello che dovrai fare, dove, come e quando, perciòè fondamentale che sospendi ogni attività e che glirivolgi tutta la tua attenzione. Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chia-ro: l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzaturaPreparare correttamente tutta l’attrezzaturanecessaria per l’immersione notturna, compre-

Minitest1) Una regola importan-te circa l’uso delle torcesubacquee ricorda cheesse a. Non vanno puntatenegli occhi b. Non vanno tenuteaccese per molto tempofuori dall’acqua c. Entrambe le risposteprecedenti

2) Per comunicare sot-t’acqua di notte si posso-no usarea. I segnali manuali b. I segnali luminosi c. Entrambi

3) Per aumentare ilsenso di orientamento ea causa dei cambiamen-ti che riguardano l’os-servazione e le abitudinidegli organismi marini,sott’acqua di notte è piùconvenientea. Aumentare la profon-dità b. Diminuire la profon-dità c. Diminuire il tempod’immersione

Risposte: 1c – 2 c - 3b

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si i sistemi d’illuminazione, indossarla con l’au-silio del compagno e controllarla reciproca-mentePuoi montare il Gav e gli erogatori sulla bombola econtrollare che essa sia carica, controllare che letorce subacquee siano cariche e appendere quella diriserva al Gav o infilarla in una tasca. Lavestizione può dipendere dall’uso e daltipo di imbarcazione e puoi effettuarlasia fuori sia direttamente in acqua. Laverifica è quanto di meglio puoi fare inultima fase per prevenire problemilegati all’attrezzatura, compresi quellilegati al controllo dei sistemi d’illumi-nazione. Devi curare attentamentequesta fase e segnalare all’Istruttore oallo Staff se tu o il tuo compagno rile-vate problemi con qualche elementodell’attrezzatura.Puoi usare la parola GRAZIE per ricor-dare la procedura di controllo:GavRubinetterieAria ZavorraIndividua l’erogatore di riservaErogatorie aggiungi:Sistemi d’illuminazione

IngressoEntrare in acqua con la tecnica ade-guata in base alle caratteristichedel luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili perun corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-che del luogo e dell’imbarcazione. Ricorda che èmeglio se accendi la torcia principale prima di entra-re in acqua, dopodiché non spegnerla più per evita-re che un falso contatto ne impedisca la riaccensione.

Discesa controllata lungo i riferimenti naturali e lumi-nosi Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-menti di una cima o del fondale e i riferimentidei sistemi d’illuminazione fissi, correggere lavelocità di discesa con l’aiuto del Gav e fermar-si in assetto neutro prima di toccare il fondoIl controllo in discesa è una fase importante dell’im-mersione. In particolare, essere in grado di fermarti

5Una lampadada campeggioè un’ottimaluce di riferimentoa terra

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quando lo ritieni opportuno potrebbe rivelarsi utilein caso di problemi di compensazione, se avvertissiqualche effetto di narcosi d’azoto o per non solleva-re sedimento in prossimità del fondo. Il controllo deiriferimenti naturali e luminosi in fase di discesa èimportante perché di notte la visibilità è circoscritta alfascio della torcia e dal lampeggio costante delle lucistroboscopiche.Praticare esperienza in immersione notturna duranteun giro subacqueo controllando frequentementetempo, profondità, scorta d’aria e segnalando al com-pagno o all’Istruttore con la torcia subacquea o illu-minando i segnali manualiIn questa fase non dovrai fare altro che gustarti tuttoquello che si muove intorno a te. Considera sempredi prestare attenzione a dove appoggi le mani e limi-ta al minimo qualsiasi contatto con il fondo. Controllaspesso i tuoi strumenti e segnala al compagno. Sedeciderai di usare i segnali manuali, ricorda di illumi-nare bene la tua mano e di non puntare la torcia negliocchi del compagno o dell’Istruttore

Esperienza di orientamento in notturnaEseguire un tragitto in linea retta –andata e ritorno – usando un meto-do per stimare la distanza e control-lando i riferimenti naturali, o la bus-sola, o i sistemi d’illuminazione fissiL’Istruttore ti chiederà di compierequesto facile esercizio in qualsiasimomento durante l’immersione. Alsegnale dovrai memorizzare il punto dipartenza e contandoti le pinneggiatepotrai usare la bussola o seguire alcuniriferimenti per andare e tornare in linearetta. Questo esercizio serve a svilup-pare il tuo senso dell’orientamentosubacqueo notturno quindi cerca sem-pre di essere in grado di localizzare labarca o il punto di entrata per nondover risalire alla cieca alla fine dell’im-mersione. L’istruttore ti indicherà ilnumero di pinneggiate da utilizzare

Risalita controllata lungo un riferimento e sosta disicurezzaRisalire lentamente, non più veloce di 10 metrial minuto, lungo un riferimento e fermarsi a 5metri per una sosta di sicurezza di 3 minutiE’ importante risalire lentamente e fermarsi per unatappa di sicurezza in tutte le immersioni, quindi

Nei mari tropicali di notte è normaleincontraregrossi pescipappagalloche dormonotra i coralli

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anche in una notturna. In questo modo aumenteraila tua sicurezza nei confronti dell’MDD potendosmaltire ulteriore azoto dal tuo organismo.L’Istruttore ti fornirà durante il briefing le indicazio-ni necessarie per svolgere la sosta di sicurezza esarai aiutato dai riferimenti luminosi fissati prima discendere

UscitaUscire dall’acqua ap-plicando le tecniche sugge-rite dall’Istrut-toreIn questa fase devi prestare attenzione alle indicazionidi chi sta in barca, preparandoti ad uscire quando vieneil tuo turno.

Disassemblaggio e curadell’attrezzaturaDisassemblare e pre-stare le dovute cureall’attrezzaturaDurante le immersioni ingenere e sopratuttoquando pianifichi dellenotturne, è fondamentaleche tutto sia in perfettaefficienza. Questa fase sirivela preziosa per man-tenere in efficienza la tuaattrezzatura. Se puoi, èmeglio risciacquarla inacqua dolce pulita anco-ra prima di smontarla, seciò non fosse possibile,riponila con cura nellatua sacca o nella cesta per risciacquarla in un secon-do momento secondo le indicazioni dello Staff.Userai le stesse procedure con le torce e i segnalato-ri individuali che, se avuti in dotazione, dovrai ricon-segnare a un membro dello Staff

DebriefingAscoltare il commento dell’IstruttoreEcco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta conattenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo Istruttoree dallo staff. Approfittane per migliorare ulteriormen-te e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersione

La polpessaè un tipicoanimalenotturnodel Mediter-raneo

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Registrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’IstruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve perconfermare la tua formazione in acque libere.Annota con cura tutti i parametri, le condizioniambientali, la temperatura ed aggiungi i tuoi com-menti personali. Ricorda di far convalidare l’immer-sione dal tuo Istruttore e chiedi se ci sono timbri oadesivi particolari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!Probabilmente ricorderai questa bella esperienza per moltotempo. Immergersi di notte per la prima volta è una di quellecose che lasciano il segno in chi è appassionato subacqueo.Come hai avuto modo di provare, quando la pianificazione èeseguita senza lasciare nulla al caso, anche nelle esperienzeche possono sembrare più stressanti, si riescono ad otteneremoltissime soddisfazioniProbabilmente all’inizio ti sarai sentito un po’ sovra equi-paggiato con i vari sistemi che servono per illuminare il buioche c’è sott’acqua di notte ma avrai anche capito che ognicomponente dell’attrezzatura ha, e mantiene, la sua impor-

tanza in ogni fase dell’im-mersione. Forse questa voltanon avrai avuto modo diusare la torcia di emergen-za ma questo non significache un giorno le batterienon possano esaurirsi primadel previsto o che la torciaprincipale non possa maiallagarsi o spegnersi improv-visamente. Per questodovrai averla sempre con tedurante un’immersionenotturna. Molte altre infor-mazioni e suggerimentisulla manutenzione e gliinterventi di emergenza perle torce allagate potrai aver-le seguendo il corso di spe-cialità ESA Night Diver.

Durante questo corso, inoltre, ti immergerai di notte peraltre 3 volte e imparerai molte altre tecniche per migliorarela tua esperienza.

Solo di notte è possibile avvicinarecosì un pescemolto guardingocome il dentice

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Cosa hai imparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le informa-zioni più importanti della relativa Unità Teorica, innanzi-tutto per migliorare la tua formazione, ma anche per arri-vare più preparato al prossimo appuntamento con il tuoIstruttore. Rispondi alle domande scegliendo la risposta esat-ta tra quelle indicate, specificando se l’informazione è verao falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spazio.Consegna al tuo Istruttore il questionario: se troverà delleimprecisioni ti darà le spiegazioni necessarie. Buon lavoro!

1) L’immersione notturna è un’ottima occasione pera. Migliorare la capacità di orientamentob. Conoscere aspetti diversi dell’ambientesubacqueoc. Provare attrezzatura nuovad. Tutte le risposte precedenti

2) Se decidessi d’immergerti di notte da una spiaggiaa. Sarebbe inutile una perlustrazione di giornob. Sarebbe comunque utile una perlustrazio-ne di giornoc. Probabilmente non vedresti niente di inte-ressanted. Dovresti comunque avere un appoggio in mare

3) Le condizioni ottimali per un’immersione notturna ci sonoa. Anche poco tempo dopo che il sole è calatob. Solo dopo almeno tre ore che il sole è calatoc. Dopo la mezzanotted. Solo a notte fonda

4) Se non conosci un luogo d’immersione per unanotturna un buon consiglio è

a. Sceglierlo a casob. Immergersi solo da terrac. Immergersi solo da una barcad. Seguire un’immersione guidata presso uncentro subacqueo

5) Vero o falso. L’attrezzatura accessoria indispen-sabile per una notturna sicura comprende una torcia eun segnalatore individuale

6) Le più valide luci fisse di riferimento subacquee sono

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a. Due lampade a gas da campeggio da porresotto la barca o vicino al punto di entratab. Due torce subacquee con parabola da porresotto la barca o vicino al punto di entratac.Due luci stroboscopiche da porre sotto la barcao vicino al punto di entratad. Due luci psichedeliche da porre sotto la barcao vicino al punto di entrata

7) Vero o Falso. Le torce subacquee devono essereaperte per accedere al vano batterie o alla presa dicarica. Prima di chiudere la torcia devi assicurarti chegli o-ring siano sgrassati bene con un solvente, primadi essere posti nella sede di esercizio

8) Per segnalare “OK” in notturna puoi ______ mentreper attirare l’attenzione del compagno puoi______

a. Disegnare con la luce un ampio cerchio versogli occhi del compagno – muovere velocementee lateralmente il fascio di luce della torciab. Disegnare con la luce un ampio cerchio sulfondo o verso l’alto - muovere velocemente elateralmente il fascio di luce della torciac. Illuminarti la mano che segnala - muovere veloce-mente e lateralmente il fascio di luce della torciad. Sia b che c

9) Vero o Falso. Di notte è meglio limitare la profondi-tà rispetto al giorno sia per sicurezza, sia perché di nottela vita marina è molto attiva anche in acqua bassa

10) Una volta in superficie, alla fine dell’immersione, devi______, mentre una volta fuori dall’acqua devi ______

a. Segnalare la tua posizione a chi sta in barcao a riva – spegnere appena possibile la torciasubacquea per evitare che si riscaldib.Spegnere immediatamente la torcia – riac-cenderla per scaricarla completamentec. Segnalare la tua posizione a chi sta in barcao a riva – aprire immediatamente la torcia sub-acquea per evitare che si formi condensad. Segnalare la tua posizione a chi sta inbarca o a riva – segnalare la tua posizione achi è ancora immerso

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma_________________ data___________

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Capitolo Sei:Immersione di ecologiaCosa imparerai Durante le tue immersioni precedenti forse ti saraireso conto che la vita sott’acqua si manifesta nelleforme più varie. Proprio per questo alle volte ci si puòconfondere e scambiare un animale per un vegetaleo addirittura per un oggetto senza vita come unmasso. Anche tra le varie specie animali è possibileconfondersi: quasi per tutti èfacile focalizzare nellamente la forma di unpesce ma per quantoriguarda gli altriorganismi che si posso-no osservare in immersionenon è così scontato e, in ogni modo,ci sono pesci che assomigliano talmente a delle pie-tre che sono indistinguibili da esse (infatti ne hannoanche acquisito il nome). Certe volte anche lanomenclatura può confondere: un esempio è datodal polpo che molti chiamano polipo senza sapereche in realtà essi sono due animali diversi: il primoè il simpatico animale dalla grande testa e dai lun-ghi tentacoli che cambia rapidamente colore permimetizzarsi con l’ambiente, sbuffa nuvole d’in-chiostro nero e quando è disturbato si spinge via conun potente getto d’acqua, il secondo è minuscolo,spesso assomiglia ad un fiore e vive sempre attacca-to al fondo da solo o insieme a molti altri individuidella stessa specie formando delle colonie che vivonoin ramificazioni arborescenti: i coralli e le gorgonie.Una semplice conoscenza delle più significative dif-ferenze tra gli organismi marini certamente ti saràutile per osservare meglio le specie che più facilmen-te potresti incontrare in immersione. Chi impara adimmergersi non conoscendo quasi nulla della vitamarina, le prime volte non apprende molto da quel-lo che c’è sott’acqua sia perché è impegnato nell’ad-destramento sia perché, addirittura, può non rico-noscere come essere vivente qualche animale dallaforma strana. Così nasce spesso in un secondomomento il desiderio di saperne di più. Ecco lo scopodi quest’immersione: l’occasione per iniziare a capi-re alcuni aspetti della vita che popola l’ambientesubacqueo. Pensa che nel 1800 il 60% delle terre

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emerse era inesplorato; oggi stiamo esplorando addi-rittura altri pianeti. Il mare però rimane in parteancora misterioso e sono ancora molte le cose chenon si conoscono. Il vantaggio del mare è che è aportata di mano o meglio di maschera e solamenteaffacciandosi sott’acqua si vedono cose che perchiunque appartenga alla specie umana si possonodefinire straordinarie. Cominciamo dunque unbreve viaggio alla scoperta di alcune caratteristichedella vita marina. In quel mare che visiti ogni voltache ti immergi, che tanto ti affascina e che sicura-mente non vorrai più abbandonare.

Le catene alimentari: i produttoriCome ricorderai dal corso Open Water Diver, l’acqua,a causa della sua densità, assorbe la luce del sole.Questo assorbimento, che è in relazione a profondi-tà, torbidità e movimento dell’acqua, trasforma lette-ralmente la luce. Essa infatti perde i suoi colori a par-tire già dai primi metri: prima il rosso, poi l’arancio, ilgiallo e cosi via. Il colore che resiste e penetra di piùin profondità è il blu: è sufficiente guardare la super-ficie del mare o mettere la testa sott’acqua per ren-

dersene conto. Ma que-sto fattore come condi-ziona la vita degli organi-smi che vivono sott’ac-qua? In modo determi-nante. In particolare, letrasformazioni dellaluce condizionano ladistribuzione degliorganismi sott’acqua.La luce agisce in primalinea nella produzione disostanza organica attraver-so la fotosintesi: ad effet-tuarla sono anche sott’ac-qua, come sulla terrafer-ma, i vegetali che perquesto si chiamanoproduttori.I vegetali che vivono sot-

t’acqua e che potrai osservare in immersione si distinguo-no in alghe e fanerogame (le vere piante). Le alghe si pos-sono dividere tra quelle che amano la luce e quelle cheamano l’ombra. I tre gruppi di alghe più facilmente osser-vabili sono: le verdi e le brune che in genere amano la lucee le rosse che in genere amano l’ombra. Distinguere in immersione gli ambienti maggiormente

Nelle zonetropicaligran partedella produzioneprimaria èda addebitarealle alghemicroscopicheche vivonoin simbiosicon lemadrepore

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a cielo aperto, in altre parole più esposti alla luce delsole (i fondali piatti, la superficie delle rocce, le diste-se di sabbia) da quelli maggiormente in ombra (paretiridossate dalla luce, le entrate di caverne e grotte) tipuò servire per l’osservazione delle diverse specie divegetali. Il colore delle alghe alcune volte ti può esse-re utile per riconoscerle ma questa non è una regolaassoluta perché esistono alghe di colore verde chesono alghe brune, alghe di colore bianco che sonoalghe verdi ecc. In certi casi anche la forma potrebbeconfondere. L’alga palla verde è un esempio chespesso mette in difficoltà i subacquei; infatti, essa puòessere scambiata per una spugna a causa della suaforma rotondeggiante. In ogni modo non ci sonodubbi: è proprio un’alga! Le alghe più facilmente riconoscibili dai primi metrisono: l’ombrellino di mare, caratteristico perché non-ostante abbia dimensioni macroscopiche è costituitoda una sola cellula, l’alga palla verde, dalla formarotonda nei piccoli esemplari e schiacciata nelleforme più grandi, l’alga coda di pavone, bianca aforma di ventaglio.Ma sono le alghe più piccole, quelle unicellulari che vivo-no e vagabondano in mare aperto e i cuicicli di distribuzione sono legati alla quanti-tà di luce disponibile, a rappresentare la piùimportante componente vegetale marina:infatti esse sono alla base delle catene ali-mentari. Senza addentrarci troppo nellacomplessità delle reti alimentari, afferme-remo che i vegetali in genere sono “orga-nismi produttori” perché non necessitanod’altro che della luce, dell’acqua e dell’a-nidride carbonica per produrre sostanzaorganica, per sopravvivere e crescere.Altri tipi di vegetali sono le faneroga-me, in tutto simili alle piante terrestri.Esse fioriscono, fruttificano e sonoprovviste di radici, fusto e foglie.L’esempio che più facilmente potraiosservare in immersione è la posidoniache forma vere e proprie praterie som-merse in cui vivono moltissimi altriorganismi e le cui foglie sembrano dei lunghi nastriverdi.

I consumatori Essere alla base della catena alimentare come lo sonoi vegetali significa che esistono altri organismi - glianimali - i quali si cibano di essi: essi sono detti gene-

Ombrellinodi mare:nonostantele suedimensioniquest’alga ècostituitada unasola cellula

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ricamente consumatori. In Mediterraneo non sono molti i pesci completa-mente erbivori ma se in immersione ti fermi vicino aduna roccia, potrai facilmente osservare dei piccolibranchi di pesci tutti uguali che brucano le alghe pro-prio come una capra bruca l’erba. Cerca di mantene-re una certa distanza e un buon assetto neutro: potraicosì osservare molti esemplari di salpe, bellissimipesci argentati dalle caratteristiche strie longitudinalidorate. Questi pesci, nella loro fase adulta si nutronoquasi esclusivamente di alghe. Gli animali che sicibano di vegetali si chiamano consumatori di 1°livello. Oltre a certi pesci, sono consumatori di 1°livello anche altri tipi di animali tra cui certe specie diriccio di mare, che osserverai numerosi e apparente-mente immobili sulle rocce. Alcune specie di questispinosi animali brucano le alghe e altre, come il ric-cio di prateria, oltre alle alghe si cibano del fusto edelle radici della posidonia. I ricci si spostano lenta-mente per mezzo di piccoli pedicelli posti sul guscio.Forse conoscerai la puntura di spina di riccio, quindiè meglio se eviti d’appoggiartici sopra perché lespine si romperebbero facilmente per rimanerti con-

ficcate nelle mani o nelleginocchia.Siamo a buon punto: haigià imparato a distingue-re un produttore da unconsumatore di 1° livello.Un altro esempio di con-sumatore di 1° livello,che si ciba cioè di vegeta-li e che si ritrova in miliar-di di esemplari, è unmicroscopico gamberettoche purtroppo non si puòvedere in immersione edè chiamato krill. Questopiccolo gamberetto èimportantissimo perchérappresenta l’alimenta-zione delle balene.Queste ultime, ponendo-

si al secondo posto in questa catena alimentare sidefiniscono consumatori di 2° livello. Esse nondevono fare altro che aprire la bocca e filtrare grandiquantità d’acqua per trattenere il cibo. Siamo così arrivati al secondo punto: anche i consu-matori di 1° livello a loro volta possono essere pre-dati e mangiati da qualcun altro.

1 balena

miliardi di krillmiliardi di miliardi di alghe

20 catena balene

La catenaalimentaredelle balene

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Forse questo è l’aspetto più conosciuto della vitamarina. Infatti tutti, più o meno, sanno che in mare ilpesce più grande di solito mangia quello più piccolo.In linea di massima, sott’acqua, esclusi i vegetali e gliorganismi erbivori che non cacciano, è proprio que-sto ciò che succede. La vita marina però è moltopiù complessa di così: i consumatori di 2° livello, aseconda del loro stadio di crescita, potranno esseresia “prede” sia “ predatori”: animali della stessa spe-cie potranno cacciarsi tra loro (un pesce grande puòcacciare le larve di un altro pesce) e in molti casi spe-cie animali completamente diverse tra loro convivo-no a stretto contatto per ricavarne cibo, protezione epulizia.

Vertebrati e invertebratiAppena ti immergi e inizi la discesa, sicuramente vediqualche specie di pesce e anche in prossimità delfondo, puoi osservare molte specie di pesci più omeno colorati che brucano le alghe o si rincorrono. Ipesci, però, non sono gli unici animali che vivonosott’acqua. Le forme di certi organismi alle volte nonfanno pensare ad animali e per questo spesso moltespecie di animali diverse dai pesci passano inosser-vate. Sarebbe impossibile in questo contesto analiz-zare tutte le specie di animali marini conosciute maper favorirne l’osservazione è possibile fare unaprima distinzione. Gli animali si possono distinguerein animali vertebrati e animali invertebrati. I verte-brati si definiscono così perché hanno una colonnavertebrale, una struttura rigida – lo scheletro - cartila-gineo od osseo e un cranio che contiene il cervello.Sono vertebrati marini tutti i pesci, i mammiferi tracui balene, delfini, leoni marini e otarie, i rettili tra cuile tartarughe e molte specie di uccelli tra cui pingui-ni, albatri, cormorani, pellicani, gabbiani ecc. Tra ivertebrati analizzeremo i pesci, i più numerosi e facil-mente osservabili.Gli animali invertebrati invece non possiedono unacolonna vertebrale e sono rappresentati in moltissi-me specie diversissime tra loro per forma e abitudinidi vita. Analizzeremo in seguito le specie più comunie facili da osservare in immersione.I pesciSono le forme di vita che per tradizione e cultura siassociano più facilmente al mare e per questo sonoanche quelle che istintivamente ricerchi con lo sguar-do appena metti la testa sott’acqua. Tutti i pesci sono Vertebrati e puoi osservare questecaratteristiche osservando nel piatto i resti di un

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Minitest1) Qual è il fattore chemaggiormente condizio-na la distribuzione degliorganismi marini sott’ac-qua?a. La luce b. La corrente c. La profondità

2) Le catene alimentarimarine hanno alla lorobasea. I pesci b. I mammiferi c. I vegetali

3) Gli animali che sicibano di vegetali si defi-niscono a. Carnivori e consuma-tori di 1° livello b. Erbivori e consumatoridi 1° livello c. Carnivori e consuma-tori di 2° livello

Risposte: 1a – 2c – 3b

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pesce che è stato servito intero a tavola e poi man-giato. I pesci possono avere lo scheletro cartilagineood osseo. I pesci cartilaginei sono rappresentati dasquali, razze, mante, aquile di mare e trigoni. InMediterraneo durante le immersioni si possonoosservare più facilmente trigoni e aquile di mare.Non sono incontri frequenti ma quando capita lospettacolo è magnifico. Le aquile di mare si possonovedere guardando in lontananza nel blu, i trigonipossono trovarsi appoggiati sul fondo e in parte rico-perti da sabbia e da altri sedimenti e non è raro chequesti ultimi si possano ritrovare nello stesso postoda una volta all’altra. Se in immersione ti capita divedere un trigone, cerca di non avvicinarti troppo,perché quasi sicuramente il volteggiante animaleprenderebbe la fuga sollevandosi dalla sabbia in unvolo maestoso e radente.I pesci ossei raggruppano circa 25.000 specie e,come dice il nome, molte parti del loro scheletrosono d’osso. Quante specie di pesci potrai vederesott’acqua? Certamente moltissime, anche se l’osser-vazione delle varie specie dipende da dove ti immer-gerai. In Mediterraneo non mancano molte specie di

pesciolini coloratissimi che potrai facil-mente osservare appena sceso sott’ac-qua di qualche metro. Se ti immergi inun ambiente roccioso, anche dove ilfondo sale quasi fino alla superficie, osulla posidonia, facilmente ti ritroveraiin mezzo a nuvole di piccoli pesci tuttiuguali di colore castano scuro: lecastagnole. Se ci fai caso, prima d’im-mergerti e se l’acqua è abbastanza lim-pida, potrai vederle dalla barca cometante piccole ombre scure sotto lasuperficie. Una particolarità che si puòosservare durante il periodo estivo è lapresenza dei piccoli nati dopo la schiu-sa delle uova, uguali nella forma aigenitori ma completamente diversinella colorazione – blu elettrico – checambia mentre essi raggiungono lo sta-dio adulto. Potrai così osservare picco-

li esemplari completamente blu, altri blu e neri, altricastano scuro.I fondali rocciosi offrono anche altri spettacoli: i tordie le donzelle. Questi pesci molto colorati popolano ifondali già dai primi metri e sono: il tordo pavone, iltordo fischietto, il tordo rosso, il tordo verde, la don-zella, la donzella pavonina. Potrai facilmente osser-

Anche nei mari tropicalidell’IndoPacifico lecastagnoleformanograndiassembra-menti soprale scoglierecoralline

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vare il tordo pavone mentre sbriciola frammenti didetriti con le robuste labbra o un piccolo tordo chia-mato pulitore perché è spesso impegnato a pulire lapelle di altri pesci di specie diverse i quali si mettonodritti “in candela”, una posizione che agevola questeoperazioni. Una curiosità straordinaria che fa capireanche l’origine del nome - tordo - riguarda la ripro-duzione di molte di queste specie, che avviene depo-nendo le uova in nidi tondeggianti costruiti daalghe. Proprio come gli uccelli!Le donzelle sono più affusolate dei tordi e sono colo-rate da bande longitudinali gialle, rosse e bianche. Ladonzella pavonina si osserva più facilmente nellezone meridionali del Mediterraneo mentre la donzel-la comune vive da pochi metri fino a profondità di120 metri. Entrambe queste specie sono molto terri-toriali. Ti sarà sufficiente rimanere in assetto neutrovicino a qualche roccia per osservare molte scene dibrevi e fulminei inseguimenti tra le donzelle e altrespecie di pesci che entrano nel loro territorio. Un’importante famiglia di pesci comunemente osser-vabili sott’acqua in Mediterraneo è quella degli spa-ridi a cui appartengono molte specie. Conosceraiforse le orate, le occhiate e i saraghiPerché apprezzati sulla tavola, le primeormai anche soggette ad allevamentointensivo. Tra i pesci che appartengonoa questa famiglia potrai facilmenteosservare alcune specie di saraghi. Essisi riconoscono per il corpo tondeggian-te alto e compresso, la colorazioneargentea di base e, a seconda della spe-cie, caratteri distintivi particolari. Neimari tropicali c’è invece da scervellarsia riconoscere le tante specie di pescifarfalla: mentre è facile assegnarli aquesto gruppo, per il loro aspetto com-plessivo, distinguere una specie dall’al-tra richiede molto allenamento e l’usodi una buona guida di riconoscimento.Orientarsi nella diversità dei pesci tro-picali non è facile e spesso anche lespecie di grandi dimensioni pongonoproblemi di identificazione. Abbiamo visto alcunedelle specie più facilmente osservabili fin dai primimetri. Ci sono pesci che vivono quasi sempre nasco-sti durante il giorno prediligendo la vita e la caccianotturna. Essi sono murene e gronghi che purassomigliando a serpenti sono pesci veri e propri.Durante il giorno potresti trovarne uno dentro ad una

Un piccolotordo grigiodifende il suo nido di alghe

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tana dalla quale sporgerà solo la testa o la coda. Saràimportante non stuzzicarli infilando la mano nellatana perché potrebbero avere reazioni difensive vio-lente morsicando il disturbatore, anche se di solitopreferiscono scivolare via. Questi animali sono pre-datori formidabili ed è più facile osservarli fuori tanadurante l’immersione notturna.Gli invertebrati più comuniIn immersione è abbastanza facile osservare qualcheesemplare di polpo o di seppia. Questi simpatici ani-mali, come abbiamo detto in precedenza, sono inver-tebrati privi di scheletro ma la loro più straordinariacaratteristica è il mimetismo che gli permette diassumere la colorazione “in tinta” con l’ambiente incui si trovano. Spesso capita che il Diveleader cheguida l’immersione segnali verso il fondo la presenzadi un polpo che gli altri del gruppo non vedono. E’necessario concentrarsi sul perimetro del corpo e sullepupille, che spesso si riescono a distinguere nel conte-sto in cui si trovano. Questo bellissimo animale trovarifugio principalmente in buchi del fondo che circondacon pietroline e quant’altro trovi nelle vicinanze spo-standole con gli 8 tentacoli muniti di ventose. Rimanere

fermi ad osservare unpolpo che in un secondocambia completamentecolore è uno spettacoloincredibile: ineguagliatoanche dai migliori effettispeciali!La seppia rispetto alpolpo ha meno contatticon il fondo. Essa si spo-sta rimanendo radente alfondo o anche a mez-z’acqua e sembra un’a-stronave che eseguemanovre di pilotaggio,circondata da una pinnalaminare che ondula incontinuazione. Se timuovi piano potrai avvi-cinarti senza che fugga

ma se spaventata la reazione sarebbe fulminea ecome in un cartone animato ti lascerebbe solo e stu-pefatto in una nuvola di inchiostro nero. Nei mari tropicali le seppie spesso sono di dimensio-ni notevoli e a volte fanno assistere alle loro com-plesse cerimonie di corteggiamento, durante le qualiun maschio dominante cerca di tenere a bada altri

Due seppiemaschio sicontendonouna femmi-na su unfondale tro-picale

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pretendenti alla femmina. Questi due animali hannoin comune il fatto che dispongono di tentacoli conventose, si spostano attraverso un getto d’acquache fuoriesce da un imbuto, si mimetizzano,spruzzano nuvole d’inchiostro per confondere predee predatori e hanno grandi occhi. Occhi ancora piùgrandi sono quelli del calamaro e sono la caratteristi-ca di questo animale che colpisce di più; infatti gra-zie ad essi riesce a vedere anche a centinaia di metridi profondità.Questi animali hanno anche un robusto becco chepuò infliggere dolorosi morsi, quindi, se avrai la for-tuna di osservarli, è meglio che cerchi di non affer-rarli o strapparli dal loro rifugio (specialmente ilpolpo che rimane spesso in tana o aderente al fondofidandosi troppo del suo mimetismo).Altre specie completamente diverse di animali inverte-brati in cui quasi certamente ti imbatterai sono le stellemarine. Apparentemente immobili come i ricci, anche lestelle marine si spostano molto lentamente sulle rocce osul fondo per mezzo di piccoli pedicelli. Una tra le spe-cie più comuni in Mediterraneo è la stella rossa, bendistinguibile sulle rocce ma che rivela tutta la sua bellez-za se illuminata dalla luce di una torcia.

Modalità di raccolta del ciboMolte specie di animali invertebrati usano procurarsiil cibo con sistemi talmente differenti e curiosi da unaspecie all’altra che meritano di essere distinti proprioin base alle modalità di raccolta del cibo. Vediamo leprincipali categorie di questi animali che potraiosservare facilmente in immersione.

I sospensivori. Se in immersione ti capiterà diosservare degli organismi attaccati al fondo che sipresentano simile a fiori o che hanno lunghi tentaco-li simili a filamenti, probabilmente si tratterà di ani-mali sospensivori. Come dice questo termine, essi non devono fare altroche aspettare che il cibo – in sospensione e traspor-tato dalla corrente - cada fra le loro braccia, tentacolio ciuffi per portarselo alla bocca. In immersione potrai osservare i coralli e le gorgonieche sono colonie composte di molti piccolissimipolipi, le margherite di mare che rivestono le paretiin ombra di molte rocce e gli spirografi che sonovermi ma sembrano fiori dal lungo gambo a forma ditubo i quali si aprono verso l’alto. Questi ultimihanno dimensioni macroscopiche ma se vuoi osser-vare bene i primi due, prova con una lente d’ingran-

Minitest1) I pesci sono animalivertebrati e possonoavere lo scheletro a. Osseo o squamoso o b. Cartilagineo o squa-moso c. Osseo o cartilagineo

2) I tordi sono pescimolto colorati e prendo-no questo nome dal fattoche molte speciea. Depongono le uova inappositi nidi come fannogli uccelli b. Partoriscono i piccoliin appositi nidi comefanno gli uccelli c. Hanno le pinne ugua-li alle ali degli uccelli

3) Vero o Falso. Lamurena e il grongo nonsono pesci, ma serpenti

4) Polpo, seppia e cala-maro sono a. Pesci invertebrati b. Pesci vertebrati c. Animali invertebrati

Risposte: 1c- 2 a – 3 Falso – 4c

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dimento: vedrai meglio i loro piccoli tentacoli apertiproprio come i petali dei fiori. La cosa importante sarànon arrecare danni e disturbo, quindi devi esseresicuro di stare sott’acqua in una posizione corretta pernon sollevare sedimento.

I deposivori. In ambiente roccioso ti capiterà spessodi vedere delle lunghe stringhe nere appoggiate alfondo che escono da sotto qualche masso e al terminesi biforcano a “ T ”. Quello che vedrai è la proboscide diun animale molto comune in Mediterraneo. Si chiamabonellia ed è una specie di verme. La proboscide serveappunto per ritirare il cibo che si deposita su di essa eche è formato da residui organici.

I detritivori. Questi animali per cibarsi usano ingerire idetriti che poi filtrano trattenendo le sostanze organicheed espellono i residui dall’ano, che si trova opposto allabocca. Sott’acqua, più spesso nella sabbia, si vedonocomunemente le oloturie (o cetrioli di mare), che stri-sciano lentamente sul fondo o sulle rocce.

I filtratori. I più caratteristici sono le spugne. Forsesaprai che questi organi-smi sono animali ma forsenon sapevi che questa èuna scoperta abbastanzarecente: infatti fino allametà del Settecento sipensava che le spugnefossero vegetali. Le spu-gne non si muovono,rimangono fisse al sub-strato e non hanno nep-pure organi. In ogni modoquello che mangiano èrappresentato da materiaorganica che viene risuc-chiata all’interno dell’ani-male attraverso piccoli foriche puoi facilmente osser-vare sulla sua superficieesterna. Altri fori più gran-

di servono per incanalare via l’acqua dopo che il cibo èstato filtrato. Lo stesso sistema viene usato da organismimolto più complessi, come i molluschi bivalvi.Le simbiosiLa vita di due esseri, animali o vegetali, appartenentia specie diverse, può in molti casi diventare un rap-porto molto stretto: una vera vita in comune, come

Una classicasimbiosi tra unpulitore e un grandepesce tropicale

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nel caso delle simbiosi.Avrai visto almeno in fotografia il pesce pagliaccioche sta sempre a stretto contatto con l’attinia, uninvertebrato munito di tentacoli urticanti. Il pescetiene pulita l’attinia la quale lo protegge con i suoitentacoli. Ovviamente il pesce pagliaccio è immunedall’azione urticante dei tentacoli. Questo spettacolosi può osservare nei mari tropicali dell’Indo Pacificoanche in pochi metri d’acqua. In tutti i mari del mondo l’esempio classico di sim-biosi è quella tra il paguro (un simpatico crostaceosimile all’aragosta) e l’attinia. Un particolare curioso:il paguro vive dentro la conchiglia di qualche mollu-sco morto sulla quale stanno aderenti le attinie e,man mano che cresce, esso cambia conchiglia sce-gliendone di più adatte alle sue dimensioni. Quandoavviene lo scambio, il simpatico animale prende leattinie dalla conchiglia vecchia e le piazza sulla con-chiglia nuova. L’attinia, che cattura il cibo in sospen-sione, trae vantaggio dalla convivenza con il paguroperché quest’ultimo, camminando molto sul fondo,le facilita la cattura di grandi quantità di cibo. Il pagu-ro riceve in cambio protezione dai tentacoli urticanti.L’esempio più straordinario di simbiosi lo potrai incon-trare se viaggerai in un mare tropicale: è la barrieracorallina in cui piccolissime alghe vivono immersenei tessuti delle madrepore e le une e le altre siscambiano sostanze utili alla crescita di entrambi.Abbiamo già parlato in precedenza di certi pescipulitori. Essi, insieme anche ad alcune specie digamberi, si cibano dei tessuti morti e di parassiti dialtri pesci più grandi, che grazie a questo vivono alsicuro da certe malattie. Un altro tipo di rapporto di simbiosi, in cui però solouno dei due animali trae vantaggio dalla convivenza,a danno dell’altro, è il parassitismo. Forse in immer-sione ti capiterà di osservare qualche pesce con attac-cato al corpo, più spesso vicino alla coda, dei corpu-scoli ovali e scuri. Probabilmente si tratterà di crosta-cei parassiti i quali vivono cibandosi dei tessuti del-l’ospite. Anche le gorgonie subiscono forme di paras-sitismo, a volte tali da rimanere totalmente soffocate.E’ il caso del corallo nero del Mediterraneo che spes-so cresce sopra lo scheletro delle gorgonie fino aricoprirlo interamente.

Minitest1) Un animale sospensi-voro è caratterizzato dalfatto chea. Si muove sul fondo percatturare il cibo b. Nuota a mezz’acquaper catturare il cibo c. E’ attaccato al fondo easpetta che piccole parti-celle in sospensione cada-no fra i suoi tentacoli

2) Un tipico animale fil-tratore munito di fori perl’entrata e l’uscita del-l’acqua èa. La spugna b. L’alga palla verde c. La margherita di mare

3) Una classica simbiosiè quella traa. Il paguro e l’attinia b. Il pesce pagliaccio el’attinia c. Entrambe le precedenti

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Schema dell’immersione in acque libere

BriefingAscoltare la descrizione delle attività da svolge-re e fare domande per eventuali chiarimentiPrima delle Acque Libere il briefing è particolarmenteimportante perché non è conveniente risalire durantel’immersione o uscire dall’acqua per chiarire qualcosa. E’meglio ascoltare con attenzione, scendere e godersi l’im-mersione di ecologia in ambiente rilassato per aumenta-re il tuo comfort, il divertimento e la sicurezza.L’istruttore ti spiegherà quello che dovrai fare, dove,come e quando, perciò è fondamentale che sospendiogni attività e che gli rivolgi tutta la tua attenzione.Non esitare a fare domande se qualcosa non ti è chiaro,l’Istruttore o il Diveleader saranno felici di aiutarti.

Preparazione, vestizione e controllo dell’attrezzaturaPreparare correttamente tutta l’attrezzatura neces-saria per l’immersione, indossarla con l’ausilio delcompagno e controllarla reciprocamentePuoi montare il Gav e gli erogatori sulla bombola e con-trollare che sia carica. La vestizione può dipendere dal-

l’uso e dal tipo di imbarca-zione e puoi effettuarla siafuori sia direttamente inacqua. La verifica è quantodi meglio puoi fare in ulti-ma fase per prevenire pro-blemi legati all’attrezzatura,compresi quelli legati alcontrollo dell’assetto.Devi curare attentamentequesta fase e segnalareall’Istruttore o allo Staff setu o il tuo compagno rile-vate problemi con qual-che elemento dell’attrez-zatura. Puoi usare la paro-la GRAZIE per ricordarela procedura di controllo:Gav, Rubinetterie, Aria,Zavorra, Individua l’ero-

gatore di riserva, Erogatori

IngressoEntrare in acqua con la tecnica adeguata in basealle caratteristiche del luogoL’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili perun corretto ingresso in acqua in base alle caratteristi-

Un paguroeremita conil suo caricodi attiniesulla conchiglia

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che del luogo e dell’imbarcazione.

Discesa controllata lungo un riferimento Scendere con l’assetto corretto usando i riferimentidi una cima o di una parete, correggere la velocitàdi discesa con l’aiuto del Gav e fermarsi in assettoneutro prima di raggiungere la profondità prevista

Osservazione e identificazione delle specieIn immersione tentare di identificare alcunedelle specie osservate durante l’immersioneVedrai che non sarà difficile questo esercizio di iden-tificazione, anzi, sarà molto divertente. Ricorda chenon serve avere un raggio di azione molto vasto: èpiù utile muoversi piano, osservarel’ambiente con calma e identificare gliorganismi in base alle informazioniricevute prima di immergersi. Perosservare bene gli organismi più picco-li puoi usare una lente d’ingrandimen-to che ti permetterà di focalizzare i par-ticolari: i fori delle spugne, i tentacolidei polipi di gorgonie e coralli o ilmimetismo dei polpi.

Risalita controllata lungo un riferimen-to e sosta di sicurezzaRisalire lentamente non più velocedi 10 metri al minuto lungo un rife-rimento e fermarsi a 5 metri peruna sosta di sicurezza di 3 minutiE’ importante risalire lentamente e fer-marsi per una tappa di sicurezza in tuttele immersioni; in questo modo aumen-terai la tua sicurezza nei confrontidell’MDD potendo smaltire ulterioreazoto dal tuo organismo. L’Istruttore tifornirà le indicazioni necessarie per farela sosta di sicurezza

UscitaUscire dall’acqua applicando le tec-niche suggerite dall’Istruttore

Smontaggio e cura dell’attrezzaturaSmontare e prestare le dovute cure all’attrezzaturaNelle immersioni in genere, è fondamentale che tutto siain perfetta efficienza. Questa fase si rivela preziosa permantenere in efficienza la tua attrezzatura. Se puoi, èmeglio risciacquarla in acqua dolce pulita ancora prima di

Un pescepagliacciotra i tenta-coli diun’attinia èuno spetta-colo irresi-stibile

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smontarla, se ciò non fosse possibile, riponila con curanella tua sacca o nella cesta per risciacquarla in un secon-do momento secondo le indicazioni dello Staff

DebriefingAscoltare il commento dell’istruttoreEcco un'altra occasione per migliorare il tuo proces-so formativo! Interrompi ogni attività ed ascolta conattenzione i commenti sulle tue prestazioni, i sugge-rimenti e le raccomandazioni offerte dal tuo istrutto-re e dallo staff. Approfittane per migliorare ulterior-mente e non esitare a fare domande!

Convalida dell’immersioneRegistrare l’immersione sul proprio logbook efarla firmare dall’istruttoreRegistra l’immersione! Questa operazione serve per confer-mare la tua formazione in acque libere. Annota con cura tuttii parametri, le condizioni ambientali, la temperatura edaggiungi i tuoi commenti personali. Ricorda di far convalida-re l’immersione dal tuo istruttore e chiedi se ci sono timbri oadesivi particolari che puoi apporre sul tuo libretto

Complimenti!In questo capitolo hai già trovato molteinformazioni sugli organismi che piùfacilmente potrai osservare sott’acquaanche dai primi metri. Questo ti favorirànelle tue immersioni di osservazionenaturalistica perché non dovrai scende-re molto profondo e avrai più tempo adisposizione da trascorrere sott’acqua. E’incredibile quanto appaia diversa la vitamarina da quella che osserviamo abi-tualmente fuori dall’acqua ma forseavrai notato che in realtà le basi neces-sarie allo sviluppo della vita sono le stes-se: la luce e l’acqua danno origine allecatene alimentari. Sicuramente gliaspetti che ancora si possono approfon-dire sono molti e presto ti verrà voglia disaperne di più. A tua disposizione c’è un

bellissimo corso di biologia marina con tre appassionantiimmersioni e affascinanti lezioni: ESA Ecodiver. Un corsopiù approfondito che ti svelerà altri misteri del mondo som-merso.

Una seppiola, incontrata di notte,dimostrache nonsono ledimensioni a rendere interessantigli animalimarini

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Cosa haiimparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare leinformazioni più importanti della relativa UnitàTeorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondialle domande scegliendo la risposta esatta tra quelleindicate, specificando se l’informazione è vera ofalsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-sarie. Buon lavoro!

1) La luce agisce in prima linea nella produzione dienergia attraverso la fotosintesi: a trarne vantaggiosono

a. I vegetalib. I produttoric. Gli animalid. Sia a che b

2) I vegetali marini si dividono traa. Alberi e fiorib. Alghe e fanerogamec. Quelli a foglia e quelli a fusto d. Quelli a radice e quelli a fiore

3) Un esempio di consumatore di 1° livello è un ani-male

a. Predatoreb. Predatoc. Erbivoro d. Carnivoro

4) Vero o Falso. I consumatori di 2° livello possonoessere sia prede che predatori

5) Una famiglia di pesci molto importante è quelladegli sparidi. Ad essa appartengono

a. I saraghi b. I tonni c. I delfinid. Le murene

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6) Il polpo vive _____ mentre la seppia ______a. Sul fondo – vive dentro a dei buchi b. Sul fondo – ha meno contatti con il fondoc. A mezz’acqua – ha più contatti con il fondod. A mezz’acqua – vive sul fondo

7) La caratteristica più sorprendente del polpo è datada

a. I grandi occhib. I lunghi tentacolic. La grande testad. Il mimetismo

8) Se in immersione ti capita di osservare un organi-smo fisso simile ad un fiore o che ha lunghi tentaco-li simili a filamenti, probabilmente si tratterà di

a. Un animale detritivorob. Un animale filtratorec. Un vegetale sospensivorod. Un animale sospensivoro

9) Le spugne sono animali filtratori chea. Aspirano l’acqua e il cibo da piccoli fori b. Aspirano l’acqua da una grande boccac. Catturano il cibo con dei tentacolid. Catturano il cibo con una proboscide

10) L’attinia trae vantaggio dalla convivenza con ilpaguro perché esso

a. Rimane fermo sul fondo, facilitandole la cat-tura del cibo b. Cammina molto sul fondo, facilitandole lacattura del ciboc. Rimane fermo sotto ai massi, facilitandole lacattura del cibod. Nuota a mezz’acqua, facilitandole la catturadel cibo

Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

Firma_________________________data__________

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Appendice Schema per la pianificazione dell’immersionePianificazione genericaCompagno d’immersioneData e orario dell’immersioneScopo dell’immersioneLuogo presceltoLocalità alternativaPercorso per raggiungere la localitàAppuntamento: luogo e orarioAttrezzatura particolareControllo previsioni meteomarineVerifica e ricarica delle bomboleVerifica e preparazione dell’attrezzaturaKit con attrezzi e parti di riservaZavorra completaBorsa completaMezzi di trasportoInformazioni sul sitoContatti d’emergenzaInformazioni per chi rimane a terraCibo e bevandePrenotazioni/BigliettiDenaro

Pianificazione sul punto d’immersioneCondizioni psicofisicheCondizioni meteomarineIdoneità delle condizioni ambientaliIndividuare e provare i sistemi di comunicazioneDecidere tecniche e punti di entrataDecidere tecniche e punti di uscitaSistema di coppiaTecniche di comunicazione subacqueaPercorso Limiti di profondità e tempoProcedure di emergenzaControllo dell’attrezzatura

In caso di necessità contattare:__________________

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Da non dimenticareVarieDocumento di riconoscimentoBrevettoLog bookPrenotazioni / bigliettiInformazioni sui contatti d’emergenzaCostume da bagnoFiltro o crema solareOcchiali da soleBerrettoGiacca a ventoAsciugamanoAccappatoioCiabatteCuffia e occhialini per il nuotoAbbigliamento di ricambioCibo / bevandeMedicinali

Attrezzatura BorsaPinne, maschera e snorkelMutaSottomutaCappuccio Guanti CalzariZavorraGAVBombola caricaErogatore principaleErogatore di riservaManometroFrusta del GAVFrusta della muta stagnaColtello

StrumentiComputerStrumenti integratiProfondimetroTimerBussola TermometroTabelle

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AccessoriLavagnettaSchede di riconoscimento delle specieMatitaBoa segnasubSegnalatore di superficieMulinelloTorcia principaleTorcia di riservaStroboLuce di posizioneMoschettoniLiquido antiappannanteCimetta per l’attrezzatura

Attrezzatura di riserva0-ringBombolePesiCinghioliUtensiliKit per riparare la muta

Attrezzatura particolareMacchina fotograficaObiettivi FlashPellicolaVideocameraCustodiaCassetteIlluminatori BatterieCaricabatterieCavetti

Note_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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9 consigli per la difesadell'ambienteMettendo in pratica questi semplici suggerimenti,darai il tuo importante contributo alla salvaguardiadell’ambiente.

1) In immersione mantieni un assetto neutro, evita ilcontatto con il fondo e con gli organismi marini:senza i guanti starai più attento a dove metti le mani.

2) In prossimità del fondo blocca ogni movimento dimani e pinne e, se devi posarti, controlla che le tueginocchia e le pinne non creino danni.

3) Evita di passare sotto le volte o nelle grotte, potre-sti urtare e danneggiare gli organismi, inoltre le bolled’aria intrappolate sul soffitto causano gravi danniall’ambiente.

4) Non attaccarti a tartarughe, grandi pesci, o cetacei,ma nuota con loro, non inseguire gli animali se tiaccorgi di recare disturbo.

5) Evita di toccare organismi che non conosci o chepotrebbero essere delicati; non accarezzare i pesci edaltri organismi, potresti asportare il muco protettivoche li ricopre e causare lesioni.

6) Non raccogliere dal fondo organismi vivi o morti,reperti di valore storico o archeologico e oggetticoperti da alghe ed animali.

7) Non acquistare souvenir prodotti con materialiprovenienti dal mare, scoraggerai così la loro rac-colta.

8) Non buttare niente in acqua (rifiuti, filtri di siga-retta, batterie, bottiglie, carta, cibo, ecc): getta i rifiu-ti negli appositi contenitori.

9) Continua la tua formazione ed approfondisci laconoscenza degli ambienti marini, scoprirai che ogniluogo merita un'immersione e che in ogni fondale c'èuna straordinaria varietà di organismi da scoprire.

Tutti gli abitanti ed i frequentatori degli spazi som-mersi ti ringraziano fin d’ora per il tuo impegno.

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9 regole per la sicurezza1 Mantieni efficiente il tuo equipaggiamento. Controllalo prima di partire per un viaggio e prima dell’immersione.

2 Devi essere fisicamente e psichicamente in forma.L’esercizi fisico e la dieta adeguata ti faranno apprezzare di piùl’attività subacquea. Puoi mantenerti mentalmente allenato a pre-venire lo stress e l’ansia riprovando ogni tanto i principali esercizidel Corso Open Water, specialmente quando non ti immergi damolto tempo. Incomincia l’immersione riposato, caldo e idratato.

3 Immergiti secondo il tuo grado di esperienza. Considera che potresti immergerti in condizioni di profondità per teinsolite, con forte corrente, in acqua fredda o in condizioni di scarsavisibilità, quindi è meglio se prima ricevi l’adeguata preparazione.

4 Pianifica l’immersione e segui il piano che hai fatto.Immagina i potenziali problemi che potresti trovarti ad affrontare,come prevenirli e rispondere ad essi. Accordati con il tuo compagnosu limiti sicuri di tempo, profondità, di percorso e i corretti segnali.

5 Controlla i tuoi strumenti e mantieni un buonmargine di sicurezza.Sebbene tu possa conoscere i tuoi consumi abituali, condizionidi profondità, corrente e fatica potrebbero farti consumare dipiù. Non considerare i limiti delle tabelle o del computer comeassoluti, ma rimani ben entro i limiti.

6 In immersione rilassati e divertiti, respira conti-nuamente, profondamente e lentamente.Fatica e affanno aumentano il tuo ritmo respiratorio e possonodiminuire le prestazioni del tuo erogatore. Se ti senti stanco o inaffanno, fermati, rimani calmo e respira, vedrai che tutto andràbene. Se necessario puoi risalire lentamente in superficie.Raggiunto un buon grado di comfort sott’acqua, pensa a cosa tipiacerebbe dedicarti in immersione e coltiva questi interessi. I Corsidi Specialità soddisfano quasi tutte le tue aspettative.

7 Se non sei convinto, rinuncia all’immersione.Il coraggio di rinunciare è una dote invidiabile ed è il modo miglioreper prevenire problemi che potresti non sentirti in grado di affrontare.

8 Risali lentamente dal fondo e fermati per una sostadi sicurezza a cinque metri.E’ il modo migliore per prevenire la malattia da decompressione.

9 Attendi almeno 24 ore prima di prendere l’aereo osalire in altitudine dopo l’immersione. Dopo l’immersio-ne è meglio aspettare sempre più tempo possibile prima di volare.

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45 domandeper ricordare

?

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1. Riceverai il brevetto ____________ completamen-to di tutti i requisiti.

a. dopo 3 giorni dalb. dopo una settimana dalc. dall’Istruttore, subito dopo il corsod. nessuna di queste

2. Per far durare di più l’attrezzatura, e contribuirealla prevenzione di eventuali malfunzionamenti, èbene:

a. risciacquare accuratamente tuttal’attrezzatura con acqua dolceb. riporre l’attrezzatura in un luogo asciutto e lontano da fonti di calorec. smontare tutte le fruste, le valvole del

GAV ed il secondo stadio dell’erogatored. a e b sono esatte

3. Vero o falso. L’erogatore ti fornirà aria a pressio-ne ambiente e su richiesta.

4. La caratteristica più importante nella scelta di unerogatore è:

a. il prezzob. il colore delle frustec. la capacità di fornire aria anche in condizioni difficilid. la possibilità di essere montato sia adestra sia a sinistra

5. L’acquisto dell’attrezzatura personale è importanteper migliorare:

a. la comoditàb. la praticitàc. la sicurezzad. tutte le precedenti sono esatte

6. Il GAV deve essere munito di:a. valvola di scaricob. pulsante di immissionec. tasche con le cerniered. a e b sono esatte

7. Per garantire la compensazione la maschera deve:a. essere di un materiale molto morbidob. comprendere il naso del subacqueoe permettere una facile presa del nasoc. avere due lentid. essere munita di un cinghiolo in neoprene morbido

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8. A 10 metri la pressione ambiente equivale a:a. 3 barb. 1 barc. 2 bard. 10 bar

9. Durante la risalita il volume del gas contenuto inun palloncino, tende a:

a. aumentareb. rimanere costantec. diminuired. raddoppiare

10. Se durante la discesa, la compensazione è diffici-le, conviene:

a. aumentare la velocità di discesab. forzare la compensazione continuando a scenderec. risalire di un po’ e riprovare, anticipando la compensazioned. scendere con la testa rivolta in basso

11. La regola più importante con l’autorespiratore è__________________________________________

12. Se una bombola dura 30 minuti a 10 metri, quan-to dura in superficie?

a. 60 minutib. 30 minutic. 15 minutid. 20 minuti

13. Un oggetto che galleggia ha un assetto:a. positivob. negativoc. neutrod. dipende dalla densità del liquido

14. Un buon controllo dell’assetto serve a:a. limitare l’impatto ambientaleb. ridurre il consumo di energia c. prevenire danni all’attrezzaturad. tutte le precedenti sono esatte

15. La caratteristica più importante della cintura dizavorra è

a. la velocità di vestizioneb. il meccanismo di sgancio rapidoc. il materiale di costruzioned. le dimensioni della fibbia

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16. La poppa della barca si trova:a. nella parte posterioreb. nella parte anteriorec. nel lato sinistrod. nel lato destro

17. Per usare il nitrox devi:a. imparare le relative nozioni teoricheb. soddisfare i requisiti di brevettoc. ottenere il brevettod. tutte le precedenti sono esatte

18. In immersione, il suono si propaga più veloce-mente perché:

a. l’acqua è circa 800 volte più densa dell’aria

b. l’acqua è circa 80 volte più densa dell’ariac. l’acqua è 8 volte meno densa dell’ariad. l’acqua stimola l’udito

19. Per vedere nitidamente sott’acqua è necessario:a. portare particolari lentib. non servono particolari accorgi-mentic. interporre uno spazio aereo tra l’oc-

chio e l’acquad. tutte le precedenti sono esatte

20. Per prevenire l’affanno prova a:a. nuotare tranquillamenteb. rispettare il tuo ritmoc. respirare lentamente e profondamented. tutte le precedenti sono esatte

21. Se ti accorgi di avere terminato l’aria ed il tuo com-pagno, munito di erogatore di riserva, è vicino a te:

a. risali direttamente espirando l’ariab. inizia la procedura di condivisione

dell’aria con il compagnoc. assieme al compagno, risali usando

l’erogatore di riserva d. b e c sono esatte

22. Gli incidenti con lesioni dovute ad animali mari-ni, la maggior parte delle volte sono imputabili:

a. ad un’azione difensiva dell’animaleb. ad una disattenzione del subacqueoc. ad un’azione offensiva dell’animaled. a e b sono esatte

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23. Per prevenire problemi dovuti all’ipertermia:a. bere moltob. stare all’ombrac. indossare la muta poco prima di entrare in acquad. tutte le precedenti sono esatte

24. In caso di difficoltà in immersione, la prima cosada fare è:

a. risalire molto velocemente in super-ficie

b. gonfiare al massimo il GAVc. applicare la regola “fermati e respira,

vedrai che tutto andrà bene”d. tutte le precedenti sono esatte

25. Durante la pratica delle immersioni in apnea èbuona norma:

a. applicare con rigore il sistema di coppiab. evitare l’iperventilazione eccessiva prima dell’immersionec. evitare sforzi in immersioned. tutte le precedenti sono esatte

26. Per motivi di sicurezza, le bombole _________non possono essere ricaricate.

a. con il collaudo scadutob. che hanno più di due annic. con la spalla verniciata a spicchi bianchi e nerid. tutte le precedenti sono esatte

27. L’attacco DIN, prevede che il primo stadio dell’e-rogatore sia:

a. bloccato sulla rubinetteria tramite una staffa munita di viteb. connesso alla rubinetteria senza l’impiego di guarnizionic. avvitato direttamente nella sede della rubinetteriad. tarato per pressioni inferiori a 3 bar

28. Il gas maggiormente presente nell’aria è:a. l’ossigenob. l’azotoc. l’eliod. l’idrogeno

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29. In caso di sospetta PDD, il primo soccorso prevede:a. che il paziente stia sdraiato e tranquillob. la somministrazione di ossigeno puroc. l’intervento di un medicod. tutte le precedenti sono esatte

30. Se sospetti che il tuo compagno sia sotto gli effet-ti della narcosi d’azoto:

a. cerca di farlo risalire a quote minorib. scendi e fallo rimanere fermo sul fondoc. offrigli l’erogatore di riservad. sganciagli la zavorra

31. Se pensi che la tua bombola sia stata ricaricatacon aria contaminata è importante:

a. non respirare profondamente in immersioneb. riemergere con almeno 80 bar nellabombolac. avvertire il responsabile della ricaricad. tutte le precedenti sono esatte

32. Per vedere i colori in immersione è utile una:a. maschera con lente color magentab. una torcia subacqueac. una lente d’ingrandimentod. una maschera gran facciale

33. In immersione, la maggior parte dei computersubacquei indica sul display:

a. la profonditàb. il tempo trascorsoc. il tempo che si può rimanere sottoacqua senza eccedere i limiti di non decompressioned. tutte le precedenti sono esatte

34. Per usufruire al meglio dei servizi offerti da undiving center, è molto importante portare con sé:

a. il brevetto subacqueob. il libretto delle immersionic. un documento di riconoscimentod. tutte le precedenti sono esatte

35. Accingendoti a compiere un viaggio subacqueo,valuta la possibilità di:

a. stipulare una polizza assicurativab. portare con te quanta più attrezzaturasia possibile

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c. portare con te la copia autenticata dei documentid. a e c sono esatte

36. Per viaggiare in aereo con tranquillità:a. evita di immergerti l’ultimo giorno di vacanzab. pianifica le gite terrestri negli ultimi giornic. rispetta le “regole per salire di quotadopo l’immersione”d. tutte le precedenti sono esatte

37. Per praticare l’attività subacquea in sicurezza econ il massimo divertimento è utile:

a. mantenere una buona forma fisicab. mangiare adeguatamente, senza appesantirsic. riposare adeguatamented. tutte le precedenti sono esatte

38. Il maggior responsabile del movimento delle acque è:a. il ventob. il moto ondosoc. la corrented. l’escursione di marea

39. Frangenti e risacca molto forti:a. sono da evitareb. si possono affrontare con particolari

attrezzaturec. possono creare condizioni pericolosed. a e c sono esatte

40. Se incontri una corrente in superficie:a. nuota il più velocemente possibile contro la correnteb. immergiti fino a che non finisci l’ariac. assumi un assetto positivo e richiedi assistenza immediatamented. assumi un assetto leggermente

negativo per nuotare più efficacemente

41. In caso di pioggia:a. è assolutamente vietato immergersib. se le altre condizioni lo consentono,

ci si può immergere c. per immergersi, è necessario un brevetto di livello professionaled. durante l’immersione si consuma molta più aria del solito

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42. Vero o Falso: anche se la maggior parte dellevolte userai i servizi di un diving center, ci sono degliaspetti della pianificazione che devi comunque con-siderare.

43. Prima di iniziare qualsiasi attività, sul punto diimmersione devi:

a. valutare le condizioni ambientalib. assemblare l’attrezzaturac. misurare la temperatura dell’acquad. controllare l’attrezzatura del compagno

44. L’intervallo di superficie è:a. il tempo che intercorre per raggiun-

gere il punto di immersioneb. il break durante il quale si mangiac. il tempo tra un’immersione in apneaed un’altrad. il tempo che passa tra due immersioni,

dal momento dell’emersione fino alla suc-cessiva discesa

45. Il limite massimo di permanenza per un’immer-sione a 18 metri è:

a. 55 minutib. 60 minutic. 50 minutid. 52 minuti

Controlla le tue rispostenella pagina a fiancoe chiarisci con l’istruttore eventuali dubbi!

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127Risposte esatte

1c2 d3 Vero4 c5 d6 d7 b8 c9 a10 c11 Respirare continuamente12 a13 a14 d15 b16 a17 d18 a19 c20 d21 d22 d23 d24 c25 d26 a27 c28 b29 d30 a31 d32 b33d34 d35 d36 d37 d38 a39 d40 c41 b42 Vero43 a44 d45 c

Hai buonamemoria?Si, se le risposteesatte sono più di 33!

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