Adolescenza e comportamenti a rischio. Indagine conoscitiva · Lo strumento di cui ci siamo serviti...

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Sommario

PREFAZIONE ......................................................................................................................................................... 3

LA RICERCA ......................................................................................................................................................... 4

IL CAMPIONE ....................................................................................................................................................... 9

PRESENTAZIONE DEI DATI ................................................................................................................................. 12

CONSUMO DI SOSTANZE STUPEFACENTI ................................................................................................... 12

CONSUMO DI FARMACI .............................................................................................................................. 20

COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO .................................................................................................... 24

MALESSERE PSICOLOGICO E AGGRESSIVITA’.......................................................................................... 26

CONDOTTE AUTOLESIVE .............................................................................................................................. 28

GIOCO D’AZZARDO ..................................................................................................................................... 31

CONCLUSIONI ................................................................................................................................................... 33

Allegati ............................................................................................................................................................... 36

Bibliografia ......................................................................................................................................................... 53

3

PREFAZIONE

La presente ricerca è stata realizzata nell’ambito del progetto “Principio Attivo” di titolarità del

Comune di Brescia - Settore servizi sociali per la persona, la famiglia, la comunità e gestito dalla Cooperativa Il Calabrone. Proprio perché inserita in una progettualità più ampia, la ricerca è stata

svolta all’interno di un’intenzionalità preventiva. È con questa accezione che presentiamo i dati, perché possano permettere uno sguardo più attento agli adolescenti e al loro processo evolutivo.

Oggetto della nostra indagine sono una serie di comportamenti a rischio che possono manifestarsi

durante l’adolescenza, una stagione della vita caratterizzata da una situazione spesso di fragilità; fragilità che costituisce un elemento che accompagna questo periodo di grande cambiamento

dove il non sapere dove si va costituisce un fattore di rischio. La fragilità può essere interna: tipica di un processo evolutivo che porta con sé, oggi per certi versi in modo accelerato, enormi

cambiamenti che caratterizzeranno poi l’intera vita. Un altro tipo di fragilità può derivare da fattori esterni: per esempio una società che in questo momento non è in grado di far intravedere futuro ai

giovani. Oggi troviamo molto spesso adolescenti che vivono momenti di grande difficoltà e disorientamento. Spesso l’adolescente però non appare fragile; al contrario ci appare spavaldo,

sicuro di sé ma sappiamo essere questo uno dei modi di proteggersi. E’ importante quindi non fermarsi all’apparenza ed alla nostra difficoltà a capire alcuni atteggiamenti. Senise (1990) a

questo proposito diceva “se è così difficile per l’adolescente avere di sé stesso un’immagine definitiva e stabile, se gli è difficile complessivamente sapere cosa vuole e cosa vuole diventare,

come può un suo interlocutore capirlo? Non può capirlo, ma può accettare di non capirlo e vivere questa condizione come la naturale conseguenza del suo momento evolutivo. Se l’adulto accetta

questa condizione e non si propone di fornire un’identità posticcia o inventata, se è disposto ad ascoltare con interesse rispettoso e non giudicante, se sa cogliere ed accogliere l’insicurezza

palese o nascosta, lo sgomento espresso o in agguato, l’adolescente si sentirà riconosciuto nella sua ancora non raggiunta identità”. Come adulti e professionisti il nostro intento è quello di provare

a comprendere, sostare dentro la complessità della relazione con l’adolescente, andare oltre ciò che appare, per creare quella fiducia verso l’adulto che permetterà all’adolescente di parlare di

sé anche rispetto alle sue paure, timori, angosce: del suo malessere. La fase di sviluppo dell’adolescenza è infatti caratterizzata, tra gli altri, da interrogativi sul proprio

futuro e sulle principali dimensioni del vivere: le proprie origini, il nascere, il morire, il senso della vita. Interrogativi che hanno una connotazione “esistenziale” e che si intrecciano con il proprio percorso

di crescita, con la capacità di simbolizzazione del pensiero, con una nuova e acuta consapevolezza delle relazioni e degli affetti che ci legano alle persone. Interrogativi che accentuano a volte la fatica del crescere e dell’affrontare i compiti che queste nuove

consapevolezze portano con sé. Interrogativi che si trasformano in provocazioni, modi di comunicare, “appelli” di aiuto e richieste di ascolto della propria condizione “disperante”.

In questo quadro si innesta la scelta dei comportamenti indagati nelle nostra indagine, tenendo presente che i comportamenti a rischio non rappresentano la totalità dell’adolescente, ma se non

riconosciuti ed accompagnati possono divenire pervasivi della loro identità, sia in termini di auto che di etero-rappresentazione.

L’esperienza accumulata con i nostri interventi, ha rappresentato un punto di osservazione sul campo molto importante, che ha evidenziato la necessità di capire la portata di alcuni fenomeni

presenti nella popolazione degli adolescenti del territorio di Brescia, attraverso il lavoro che andiamo a presentare.

4

LA RICERCA

La ricerca ha l’intento di restituire alla cittadinanza alcune riflessioni che nascono dai dati sui

comportamenti a rischio e dal lavoro quotidiano con gli adolescenti bresciani nei diversi contesti.

I dati presentati sono stati raccolti nell’aprile 2015 nelle classi quarte degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della città di Brescia attraverso un questionario costruito anonimo.

La ricerca ha coinvolto 423 studenti di differenti indirizzi scolastici (professionali, licei, tecnici).

La finalità della ricerca è quindi quella di indagare tali comportamenti a rischio in adolescenza, focalizzandosi su alcune specifiche aree d’indagine:

� Consumo di sostanze legali (tabacco e alcool) � Consumo di sostanze illegali (cannabis, cocaina, ecstasy)

� Consumo di farmaci con e senza prescrizione medica (ansiolitici, antidepressivi e antidolorifici)

� Comportamenti sessuali a rischio � Malessere psicologico e aggressività

� Condotte autolesive � Gioco d’azzardo

La scelta delle aree da indagare deriva da precedenti studi in cui si rilevavano elementi di

preoccupazione, e dalla necessità di approfondire fenomeni emergenti per i quali non vi sono in letteratura studi epidemiologici sistematici.

L’analisi del contesto e dei fenomeni ci permette di restituire informazione al territorio, condividere

significati e progettare nuovi interventi.

Le ipotesi alla base del lavoro sono state: � il fatto di avere familiari conviventi che fanno uso di tabacco, alcol, sostanze, gioco

d’azzardo e attivano agiti aggressivi aumenta la probabilità che i ragazzi mettano in atto le stesse modalità;

� caratteristiche quali ansia e aggressività sono legate agli agiti e ai pensieri autolesivi; � il sostegno sociale è percepito come un fattore protettivo contro le condotte autolesive;

� i rapporti sessuali a rischio sono legati all’uso di sostanze e ad alti livelli di ansia e aggressività;

� il gioco d’azzardo è correlato con i costrutti di ansia, aggressività e consumo di alcolici.

Lo strumento di cui ci siamo serviti per la conduzione della nostra indagine è un questionario

costruito ad hoc (vd. Allegati). Le aree di indagine fanno riferimento a test/scale validati o a questionari già utilizzati a livello nazionale. Alcune domande si sono costruite ad hoc.

Nella tabella sottostante sono riportati i costrutti indagati e gli strumenti di provenienza delle domande utilizzate nel questionario.

5

Tab.1 – Esplicitazione dei costrutti indagati ed esempi di items utilizzati

COSTRUTTO INDAGATO ESEMPIO DI ITEM MODALITA’ DI RISPOSTA

Anagrafica partecipanti - Sei maschio o femmina?

- Sei nato in italia?

- In che anno sei nato?

- Risposta dicotomica si/no

Familiarità con comportamenti a

rischio

- Nella tua famiglia c’è qualcuno che fa le seguenti cose? : bere

alcolici, fumare, giocare d’azzardo…

- Scala Likert da 1 a 4 dove:

1 = nessuno 5 = 4 o più membri della famiglia

Consumo di tabacco - Nella tua vita, in quante occasioni hai fumato sigarette?

- Negli ultimi 30 giorni con quale frequenza hai fumato sigarette?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1= 0 volte 7 = 40 volte o più

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=mai

7= più di 20 sigarette

Consumo di alcool - In quante occasioni hai bevuto bevande alcoliche, se l’hai fatto

(nell’arco della vita e degli ultimi 30 giorni)

- Quante volte hai fatto 5 o più bevute di fila negli ultimi 30 giorni?

- Quante volte ti sei ubriacato bevendo alcolici (nell’arco della vita e

degli ultimi 30 giorni)?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=0 volte

7= 40 volte o più

- Scala Likert da 1 a 6, dove:

6

- Quanto ritieni possibile che a te personalmente succeda qualcuna di

queste cose se bevi alcolici? : sentirmi rilassato, sentirmi stordito,

dimenticare i miei problemi, fare qualcosa di cui pentirmi dopo….

1=mai

6= 10 o più volte

- Scala Likert da 1 a 5, dove:

1=molto improbabile

5= molto probabile

Consumo di sostanze stupefacenti - In quante occasioni hai usato cannabis/cocaina/ ecstasy (nell’arco

della vita e degli ultimi 30 giorni)?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=0 volte

7= 40 volte o più

Consumo di farmaci - In quante occasioni hai usato farmaci tranquillanti/antidepressivi/

antidolorifici senza prescrizione medica?

- In quante occasioni hai usato farmaci tranquillanti/antidepressivi/

antidolorifici con prescrizione medica?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=0 volte

7= 40 volte o più

Comportamenti sessuali a rischio - Quante volte sei stato coinvolto in rapporti sessuali non protetti

(nell’arco della vita e degli ultimi 30 giorni)?

- Quante volte sei stato coinvolto in rapporti sessuali di cui ti sei pentito il

giorno dopo?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=0 volte

7= 40 volte o più

Aggressività Aggressività diretta:

7

- A volte riesco a controllare l’impulso di fare del male agli altri

- Se qualcuno mi fa un torto non gliela faccio passare liscia

- La gente che continuamente mi scoccia si merita un pugno sul naso

Aggressività indiretta o verso le cose:

- Se sono arrabbiato a volte metto il muso

- Quando sono arrabbiato mi capita di sbattere le porte

- A volte, se non riesco a realizzare quello che voglio, divento di cattivo

umore

Aggressività verbale:

- Se disapprovo le azioni dei miei amici, trovo il modo di farglielo notare

- Non posso evitare di entrare in polemica con chi non è d’accordo

con me

- Se qualcuno alza la voce con me, io la alzo di più

- Risposta dicotomica vero/falso

- Risposta dicotomica vero/falso

- Risposta dicotomica vero/falso

Ansia di tratto - Come ti senti abitualmente?

Mi sento bene;

mi sento inadeguato;

mi sento un fallito;

- Scala Likert da 1 a 4, dove:

1=quasi mai

4=quasi sempre

8

sono soddisfatto di me stesso….

Condotte autolesive - Hai mai avuto pensieri di farti del male?

- Hai mai tentato di farti del male in passato?

- Hai mai pensato a come avresti potuto farti concretamente del male?

- Hai mai intenzionalmente provocato tagli al tuo polso, alle tue

braccia o ad altre parti del corpo?

- C’è qualcosa/qualcuno che potrebbe aiutarti a non mettere in atto i

propositi di farti del male? Se si, cosa/chi?

- Risposta dicotomica si/no

- Risposta aperta

Gioco d’azzardo - In quante occasioni hai giocato ai seguenti giochi (nella vita e negli

ultimi 30 giorni)? : gratta e vinci, lotto, poker non online, scommesse

sportive….

- Hai mai giocato a giochi d’azzardo online? Se si quali?

- Se hai giocato almeno una volte nell’ultimo mese, quanto hai speso

all’incirca per il gioco?

- Scala Likert da 1 a 7, dove:

1=0 volte

7=40 o più volte

- Risposta dicotomica si/no - Risposta aperta - Scala Likert da 1 a 6, dove:

1=da 1 a 10 euro

6=oltre i 100 euro

9

IL CAMPIONE

Il campione della ricerca è costituito da un totale di 423 ragazzi, di cui il 71.4% femmine (302

soggetti) ed il 28.6% maschi (121 soggetti) (fig.1). I dati presentati sono stati raccolti nell’aprile 2015 nelle classi quarte degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della città di Brescia. È

evidentemente presente uno sbilanciamento del campione verso il genere femminile, corrispondente all’utenza prevalentemente ospitata dalle scuole che hanno aderito al progetto di

ricerca. La composizione del campione vede una grande maggioranza di ragazzi nati in Italia (87.9%). Come evidenziato anche dal grafico sottostante (fig. 2), la maggior parte dei partecipanti

alla ricerca alla somministrazione aveva un’età compresa tra i 18 ed i 19 anni (81.2%). Il campione si suddivide equamente, come mostrato in figura 3, in base alla tipologia di istituto: il 40.2% dei

ragazzi proviene da CFP o Istituti Professionali, il 30.3% da licei ed il restante 29.6% da Istituti Tecnici.

Fig. 1 - Composizione del campione per genere

71,40%

28,60%

FEMMINE

MASCHI

10

Fig. 2 - Composizione del campione per età

Fig. 3 - Composizione del campione per istituto frequentato

1,20%

7,80%

21,50%

68,10%

1,40%

21 ANNI

20 ANNI

19 ANNI

18 ANNI

17 ANNI

40,20%

30,30%

29,60%

CFP/ISTITUTIPROFESSIONALI

LICEO

ITC

11

Fig. 4 - Composizione del campione per stato di nascita

87,90%

12,10%

ITALIA

ESTERO

12

PRESENTAZIONE DEI DATI

CONSUMO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

� Consumo di sostanze legali

Consumo di sigarette

Nella presente sezione verranno analizzati i dati che riguardano l’uso di sigarette da parte dei ragazzi intervistati. L’argomento è stato indagato tramite due domande specifiche: “nella tua vita in

quante occasioni hai fumato sigarette?” e “negli ultimi 30 giorni con quale frequenza hai fumato sigarette?”.

Nel grafico (fig. 5) sono esposti i risultati ottenuti circa il consumo di sigarette nella vita, anche inteso come una singola esperienza, ed il consumo nell’ultimo mese.

Fig. 5 - Percentuali riguardanti il consumo di tabacco nella vita e negli ultimi 30 giorni

Come nelle aspettative emerge una notevole discrepanza nel consumo nell’arco della vita e nell’ultimo mese: il 24,8% dei giovani intervistati riporta di non aver mai fumato nella vita, mentre il

57,7% di aver fatto uso di sigarette almeno in 6 occasioni; la tendenza nell’ultimo mese appare invertita ed il 51,3% riporta di non aver mai fumato, mentre il 32,6% di aver fatto uso di tabacco 6

volte o più. Dall’analisi delle risposte ottenute è emersa una correlazione tra l’abitudine al fumo (item 2 “Negli

ultimi 30 giorni con quale frequenza hai fumato sigarette”) e la familiarità con altri consumatori che fanno uso di sigarette. I giovani che indicano di avere familiari conviventi che fumano sigarette

riportano una maggiore frequenza di consumo di tabacco nell’ultimo mese (F=58,49; p<,001).

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-2 volte 3-5 volte 6 o più volte

24,8%

11,1%6,4%

57,7%51,3%

9,5% 6,6%

32,6%

VITA

MESE

13

Consumo di bevande alcoliche

Anche per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche si presenta lo stesso fenomeno rilevato

per il consumo di tabacco, evidenziando una forte modificazione tra le risposte fornite alla domanda “In quante occasioni hai bevuto bevande alcoliche se lo hai fatto, nell’arco della tua

vita?” e “In quante occasioni hai bevuto bevande alcoliche, se lo hai fatto, negli ultimi 30 giorni?”.

Fig. 6 - Percentuali riguardanti il consumo di alcool nella vita e negli ultimi 30 giorni

I ragazzi intervistati riportano di aver sperimentato l’utilizzo di alcol in alte percentuali (il 77,7% dei

ragazzi sostiene di aver consumato tali bevande almeno 6 volte nella vita, mentre solo il 7% non ha mai bevuto). Se si considera il consumo di alcol nell’ultimo mese la tendenza cambia, con una

percentuale del 23,4% che dichiara di non aver bevuto e scende al 21,5% la percentuale di coloro che hanno consumato alcol 6 volte o più. Come mostrato anche dal grafico, la tendenza

nell’ultimo mese mostra un mantenimento del consumo di bevande alcoliche che assume significati differenti nel periodo del mese evidenziando un rapporto continuativo per questa parte del

campione.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-2 volte 3-5 volte 6 o piùvolte

7,10% 6,60% 8,50%

77,70%

23,40%31%

24,10% 21,50%

VITA

MESE

14

Fig. 7 - Percentuali riguardanti il consumo di alcool nella vita tra per genere

Fig. 8 - Percentuali riguardanti il consumo di alcool negli ultimi 30 giorni per genere

I grafici di fig. 7 e 8 presentano le differenze nei consumi di alcol per genere. In particolare, emerge che l’85,9% del campione maschile e il 74,5% del campione femminile

dichiara di aver consumato alcol sei o più volte nel corso della propria vita. Gli andamenti dei consumi nell’ultimo mese sono similari tra maschi e femmine a conferma della

tendenza di una parificazione tra i due generi nel rapporto con l’alcol, in passato, comportamento prevalentemente maschile. Tale considerazione troverà comunque poi una differenziazione nella

sperimentazione del “Binge Drinking”.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-5 volte 6 o più volte

7,4% 6,7%

85,9%

7,0%

18,5%

74,5%

MASCHI

FEMMINE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-5 volte 6 o più volte

19,0%

54,5%

26,5%24,8%

54,7%

20,5%

MASCHI

FEMMINE

15

Fig.9 - Ubriacature nella vita e nell'ultimo mese

Tra i ragazzi intervistati, il 15,6% dichiara di essersi ubriacato sei o più volte lungo il corso della propria

vita. Mentre negli ultimi trenta giorni il 2,2% afferma di essersi sentito ubriaco per sei o più volte. Ciò nonostante si registra comunque una percentuale significativa (14,4% del campione totale) che

sostiene di essersi ubriacato per una o due volte.

Fig. 10 - Ubriacature nella vita per genere

0%

20%

40%

60%

80%

100%

VITA MESE

39,00%

81,30%

32,90%

14,40%11,60%2,10%

15,60%

2,20%

0 VOLTE

1-2 VOLTE

3-5 VOLTE

6 O Più VOLTE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-5 volte 6 o più volte

39,7%33,9%

26,4%

38,7%

50,0%

11,3%

MASCHI

FEMMINE

16

Fig. 11 - Ubriacature negli ultimi 30 giorni per genere

Dall’analisi per differenza di genere (fig.10) emerge che il 26,4% del campione maschile dichiara di

essersi ubriacato sei o più volte lungo il corso della vita, mentre tra le ragazze l’11,3% sostiene di essersi sentita ubriaca per sei o più volte (la differenza di genere risulta significativa in base al test

ANOVA effettuato, dove F=7,76, p<,01). Nell’arco dell’ultimo mese (fig. 11) la percentuale dei ragazzi che si è ubriacato più di sei volte sembra essersi ridotta sia per quanto riguarda i maschi (il

2,5% del campione maschile ha risposto riportando almeno 6 occasioni di ubriacatura), sia per le femmine (0,60% del campione femminile), ma rimangono comunque importanti le percentuali degli

studenti che nel corso del mese si sono ubriacati una o due volte (19,8% del campione maschile; 12,3 % del campione femminile). Anche per quanto riguarda questo secondo aspetto, dai test

effettuati emerge una differenza significativa rispetto al genere (F=13,67; p<.001).

Fig. 12 - Percentuale di ragazzi che hanno fatto cinque o più bevute di fila nell'ultimo mese

0%

20%

40%

60%

80%

100%

0 volte 1-5 volte 6 o più volte

71,90%

22,30%

5,80%

85,10%

14,30%

0,60%

MASCHI

FEMMINE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Mai 1 volta 2 volte 3 o piùvolte

54,8%

16,8%9,2%

19,1%

BINGE DRINKING

17

Fig. 13 - Percentuale di ragazzi che hanno fatto cinque o più bevute di fila nell'ultimo mese per genere

I grafici 12 e 13 illustrano anche che circa la metà dei ragazzi intervistati sostiene di aver fatto 5 o più

bevute di fila almeno una volta negli ultimi trenta giorni. In particolare il 19,1% sostiene di aver avuto questo tipo di esperienza tre o più volte nell’ultimo mese.

Inoltre, tra coloro che dichiarano di aver fatto 5 o più bevute di fila, il 26,5% del campione maschile e il 16,3% del campione femminile sostengono che questo sia accaduto per tre o più volte nell’arco

degli ultimi trenta giorni.

Fig. 14 - Percezione dei ragazzi sugli effetti (ricercati e collaterali) dell’alcol

Il grafico di fig. 14 illustra la percezione dei ragazzi che ritengano poco probabile, incerto o

probabile che il consumo di alcol provochi effetti generalmente ricercati (o desiderati) piuttosto che effetti collaterali (o indesiderati), elemento che contribuisce alla scelta di consumo da parte degli

adolescenti. In particolare, con l’etichetta “effetti ricercati” ci si riferisce a quegli effetti riconducibili all’assunzione di alcol che producono un maggior senso di rilassatezza/divertimento, distrazione da

pensieri negativi e maggior apertura agli altri. Al contrario, con il termine “effetti collaterali” si

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Mai 1 volta 2 volte 3 o più volte

44,6%

19,0%

9,9%

26,5%

58,9%

15,9%8,9%

16,3%

MASCHI

FEMMINE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Pocoprobabile

Incerto Probabile

19,4%27,7%

53,0%

43,3%38,5%

18,2%

Effetti ricercati

Effetti collaterali

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intende riferirsi a effetti dell’alcol legati ad esperienze più negative, quali il danneggiamento della propria salute, la possibilità di mettersi nei guai o fare qualcosa di cui pentirsi successivamente,

sentirsi storditi o non essere capaci di smettere di bere. In generale nel grafico di fig. 14 si può vedere come i ragazzi ritengano maggiormente probabili gli

effetti ricercati dell’alcol rispetto a quelli collaterali o indesiderati. Dalle analisi effettuate, inoltre, emerge una correlazione tra l’esposizione all’uso di alcol in famiglia e

l’aspettarsi maggiormente effetti positivi dall’assunzione della sostanza stessa (F=16,52; p<,001, test ANOVA).

� Consumo di sostanze illegali

Consumo di sostanze stupefacenti

Questa sezione dell’indagine è stata esplorata tramite domande mirate rispetto al consumo di

cannabis, cocaina ed ecstasy. Ai ragazzi sono state poste le domande: � “In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato cannabis nell’arco della tua vita e negli

ultimi 30 giorni?”, � “In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato cocaina nell’arco della tua vita e negli

ultimi 30 giorni?” � “In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato ecstasy nell’arco della tua vita e negli

ultimi 30 giorni?”.

Il grafico di figura 15 illustra le percentuali dei ragazzi che hanno dichiarato di aver assunto

cannabis, cocaina e ecstasy almeno una volta nel corso della vita e negli ultimi 30 giorni. Per quanto riguarda il consumo di cannabis, il 46,3% dei giovani intervistati riporta di aver provato

almeno una volta nella vita ed il 17,7% di averne fatto uso almeno una volta negli ultimi 30 giorni. Rispetto all’uso di cocaina, il 4,3% dei ragazzi riporta di averne fatto uso almeno una volta nel corso

della vita ed il 2,1% di averne consumata nell’ultimo mese. Riguardo all’ecstasy, il 4% del campione sostiene di averla provata almeno una volta nella vita e l’1,7% almeno una volta nell’ultimo mese.

19

Fig. 15 - Percentuali riguardanti il consumo di sostanze stupefacenti nella vita e negli ultimi 30 giorni

Fig. 16 - Percentuali di chi dichiara di aver usato sostanze stupefacenti nella vita e nell'ultimo mese per genere

La sostanza più diffusa si conferma essere la marijuana, utilizzata almeno una volta negli ultimi 30

giorni dal 14,9% delle femmine e dal 24,8% dei maschi. Le percentuali riguardanti il consumo di cocaina ed ecstasy, invece, sono inferiori, così suddivise: nell’ultimo mese l’ 1,7% delle femmine e il

3,3% dei maschi ha consumato cocaina in almeno un’occasione nell’ultimo mese, mentre l’1,3% delle femmine e il 2,5% dei maschi ha consumato ecstasy.

Anche in questo caso, sono emerse delle correlazioni tra la familiarità con l’uso di sostanze e l’utilizzo diretto da parte dei ragazzi. I ragazzi che riportano di vivere con familiari che fanno uso di

stupefacenti sembrerebbero quindi essere maggiormente portati a farne uso a loro volta (test ANOVA: correlazione tra la familiarità ed il consumo di cannabis nell’ultimo mese F=249, p<.001;

correlazione tra la familiarità ed il consumo di cocaina nell’ultimo mese F=46,6, p<.001; correlazione tra la familiarità ed il consumo di ecstasy nell’ultimo mese F=19,9, p<.001).

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Marjuana Cocaina Ecstasy

46,3%

4,3% 4,0%

17,7%

2,1% 1,7%

VITA

MESE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Femmine Maschi Femmine Maschi

VITA MESE

43,7%

52,9%

14,9%

24,8%

2,6%8,3%

1,7% 3,3%3,0%6,6%

1,3% 2,5%

MARIUANA

COCAINA

ECSTASY

20

CONSUMO DI FARMACI

In questa sezione verranno esposti i risultati delle analisi effettuate sulle risposte fornite dai ragazzi alle domande:

� In quante occasioni (se cene sono state) hai usato farmaci TRANQUILLANTI SENZA PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

� In quante occasioni (se cene sono state)hai usato farmaci ANTIDEPRESSIVI SENZA PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

� In quante occasioni (se cene sono state)hai usato farmaci ANTIDOLORIFICI SENZA PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

� In quante occasioni (se cene sono state) hai usato farmaci TRANQUILLANTI CON PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

� In quante occasioni (se cene sono state)hai usato farmaci ANTIDEPRESSIVI CON PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

� In quante occasioni (se cene sono state) hai usato farmaci ANTIDOLORIFICI CON PRESCRIZIONE MEDICA nell’arco della tua vita/negli ultimi 30 giorni?

Fig. 17 - Consumo di farmaci tranquillanti con prescrizione e senza prescrizione nella vita e nell’ultimo mese

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese

18,20%

2,10%

14,90%

5,70%

CON PRESCRIZIONE

SENZA PRESCRIZIONE

21

Fig. 18 - Consumo di farmaci antidepressivi con prescrizione e senza prescrizione nella vita e nell’ultimo mese

Fig. 19 - Consumo di farmaci antidolorifici con prescrizione e senza prescrizione nella vita e nell’ultimo mese

I grafici delle figure 17, 18 e 19 illustrano il consumo di farmaci in almeno un’occasione nell’arco della vita e dell’ultimo mese, con e senza prescrizione del medico. Emerge che molti dei ragazzi

intervistati hanno fatto uso di farmaci non prescritti dal medico almeno una volta nei 30 giorni precedenti alla somministrazione del questionario. In particolare si nota che il 29,6% del campione

totale fa uso di antidolorifici senza prescrizione. Seguono i tranquillanti, che negli ultimi trenta giorni, sono stati utilizzati senza prescrizione dal 5,7% dei ragazzi intervistati ed infine gli antidepressivi, il cui

consumo senza prescrizione è al 0,90%.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese

7,10%2,10%

4,70%0,90%

CON PRESCRIZIONE

SENZA PRESCRIZIONE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese

68,30%

23,60%

55,60%

29,60%

CON PRESCRIZIONE

SENZA PRESCRIZIONE

22

Fig. 20 - Consumo di farmaci tranquillanti con prescrizione e senza prescrizione per genere

Fig. 21 - Consumo di farmaci antidepressivi con prescrizione e senza prescrizione per genere nella vita e nel

mese

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese Vita Mese

Maschi Femmine

14,0%

3,5%

19,9%

5,6%9,9%

5,0%

16,9%

6,0%

Con prescrizione

Senza prescrizione

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese Vita Mese

Maschi Femmine

3,3% 0,8%5,3%

1,0%5,0% 0,8%

7,9%2,6%

Senza prescrizione

Con prescrizione

23

Fig. 22 - Consumo di farmaci antidolorifici con prescrizione e senza prescrizione per genere

Andando ad analizzare le differenze di genere evidenziate nei grafici 20, 21 e 22, si nota che nell’ultimo mese il 34,8% delle ragazze e il 16,5% dei ragazzi hanno utilizzato farmaci antidolorifici

senza prescrizione (fig.22), seguiti dai tranquillanti senza prescrizione, consumati per il 6% dalle ragazze e il 5% dai maschi (fig. 20) e infine gli antidepressivi senza prescrizione utilizzati per il 1% dalle

femmine e per lo 0,8% dai maschi (fig.21). In particolare per gli antidolorifici si evidenzia una differenza nei consumi legata al genere: nella vita

il 59,9% del campione maschile riporta di aver fatto uso almeno una volta di farmaci antidolorifici prescritti da un medico, percentuale che si abbassa al 14% per quanto riguarda il consumo

effettuato almeno una volta nell’ultimo mese; nel campione femminile, il 72,5% delle ragazze intervistate riporta di aver fatto uso di tali farmaci prescritti dal medico almeno una volta nella vita,

mentre il 27,5% ne riporta l’utilizzo nel corso dell’ultimo mese. Un andamento simile emerge dalle analisi descrittive effettuate sull’assunzione di farmaci antidolorifici senza prescrizione medica: tra i

maschi, il 36,4% riporta di averne fatto uso almeno una volta nella vita ed il 16,5% almeno una volta negli ultimi 30 giorni, mentre tra le femmine il 63,2% sostiene di averne utilizzati nella vita ed il 34,8%

negli ultimi 30 giorni.

Dalle analisi descrittive effettuate sui dati raccolti riguardanti il consumo di farmaci antidepressivi ed

evidenziate in figura 21, emerge un maggior uso di tale categoria farmaceutica da parte delle ragazze, sia nell’arco della vita che dell’ultimo mese e sia con che senza prescrizione medica.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese Vita Mese

Maschi Femmine

36,4%

16,5%

63,2%

34,8%

59,9%

14,0%

72,5%

27,5%

Senza prescrizione

Con prescrizione

24

COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO

In questa sezione, presentiamo i dati riguardanti i comportamenti sessuali a rischio, intesi come

rapporti sessuali non protetti. Ai ragazzi è stato domandato quante volte (se è successo) sono stati coinvolti in rapporti sessuali non protetti nell’arco della vita e degli ultimi 30 giorni.

Fig. 23 – Percentuali di ragazzi che riportano di aver avuto almeno un rapporto sessuale non protetto nella vita e

nel mese

Fig. 24 – Percentuali di ragazzi che sostengono di aver avuto rapporti sessuali non protetti, divise per genere

Il 42,6% dei giovani intervistati riporta di aver avuto almeno un rapporto sessuale non protetto nel corso della vita (il 43% del campione femminile ed il 41,3% di quello maschile). Durante gli ultimi 30

giorni la percentuale è inferiore ma continua a riguardare il 20,8% del campione totale. In particolare, lo dichiara il 20,9% delle femmine ed il 20,7% dei maschi.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Vita Mese

42,6%

20,8%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Femmine Maschi Femmine Maschi

Vita Mese

43,0% 41,3%

20,9% 20,7%

25

Fig. 25 - Percentuale di giovani che riportano di aver avuto rapporti sessuali di cui i ragazzi si sono pentiti il

giorno dopo per genere

Inoltre, il grafico 25 evidenzia come il 23,8% delle femmine ed il 16,5% dei maschi sostengano di aver avuto almeno un rapporto sessuale nella vita di cui si sono pentiti successivamente (21,7% del

campione totale).

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Femmine Maschi

23,8% 16,5%

26

MALESSERE PSICOLOGICO E AGGRESSIVITA’

� Aggressività

Per quanto riguarda gli aspetti psicologici, in particolare sono stati analizzati tre fattori: aggressività, ansia e pensieri autolesionistici.

Relativamente al costrutto dell’aggressività, è stata utilizzata una scala validata (Buss Durkee Hostility Inventory) che permette di evidenziare vari aspetti:

� agiti aggressivi fisici diretti agli altri � agiti aggressivi fisici indiretti rivolti agli oggetti

� agiti aggressivi di tipo verbale. Dall’analisi di quanto riportato dal campione intervistato, emerge quanto segue.

Fig. 26 – Percentuali di giovani che riportano punteggi alla scala Buss Durkee Hostility Inventory che superano il valore di cut-off suddivise per tipo di costrutto indagato e per genere

I dati riportati nel grafico di fig. 26 riguardano le percentuali di giovani che hanno fornito risposte tali da ricevere punteggi nella scala utilizzata tali da superare il valore di cut-off, emergendo quindi

come livelli di aggressività degni di nota. Sia maschi che femmine riportano una maggiore incidenza dell’aggressività fisica diretta verso gli

altri rispetto a quella indiretta rivolta agli oggetti e a quella di tipo verbale. Il 39,2% del campione maschile ed il 32,2% di quello femminile, infatti, sostiene di aver avuto scontri fisici diretti con chi li

provoca, mentre percentuali lievemente inferiori riportano agiti aggressivi o distruttivi verso gli oggetti (34,7% delle femmine e 23,9% dei maschi) o di rivolgersi verbalmente agli altri con

aggressività (14% delle femmine e 25,8 dei maschi).1

In particolare, l’aggressività verbale sembra maggiormente presente nel genere femminile, dove

emerge una correlazione significativa (test ANOVA: F=6,96; p<.01). Emerge anche una correlazione

1 Esempi item: “A volte riesco a controllare l’impulso di fare del male agli altri”; “Non mi arrabbio mai al punto di scagliare oggetti”; “Chiunque insulta me o la mia famiglia cerca la rissa”; “Se qualcuno alza la voce con me io la alzo più di lui”.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Aggressivitàdiretta fisica

Aggressivitàindiretta verso

cose

Aggressivitàverbale

39,2%

23,9% 25,8%32,2% 34,7%

14,0%

Femmine

Maschi

27

positiva tra l’aggressività verbale e le condotte di binge drinking(F=5,15; p<,05), suggerendo che chi riporta livelli significativi di aggressività fa maggiormente uso di alcol.

Dalle analisi condotte è emersa anche una correlazione tra gli agiti di aggressività diretta rivolta agli altri ed il consumo di bevande alcoliche tale da provocare ubriacatura (F=9,51; p<,01).

L’aggressività indiretta rivolta agli oggetti, infine, sembra correlata negativamente con gli items relativi agli aspetti autolesivi e con i rapporti sessuali non protetti. Questo risultato fa intendere che

chi rivolge i propri agiti aggressività all’esterno riporta meno pensieri autolesivi (F=5,05; p<.05), minor presenza di pensieri relativi a come farsi concretamente del male (F=5,45; p<.05), meno tentativi di

farsi del male (F=15,2; p<.001) e una tendenza minore a provocarsi tagli (F=12,1; p<.001). La stessa aggressività indiretta si correla negativamente anche con l’aver avuto rapporti sessuali non protetti

nell’ultimo mese (F=4,96; p<.05).

� Ansia Per quanto riguarda l’ansia di tratto, l’indagine si è svolta tramite la somministrazione di una scala

validata (STAI-Y) che evidenzia il costrutto dell’ansia all’interno della modalità di sentirsi abitualmente delle persone. Tale strumento prevede l’assegnazione di punteggi alle risposte fornite

dagli intervistati, che vengono suddivisi in fasce sotto la media, nella media e sopra la media grazie a dei valori di cut-off standardizzati. La figura 27 evidenzia la percentuale di ragazzi che hanno

riportato punteggi che si collocano nella fascia “sopra la media”.

Fig. 27 – Percentuali di ragazzi che riportano livelli di ansia che superano il valore di cut-off sul campione totale, per genere

Dall’analisi dei risultati ottenuti, è emerso che una percentuale decisamente importante di studenti porta con sé livelli significativi di ansia (74,9% del campione totale). In particolare, livelli significativi si

riscontrano nel 79,5% del campione femminile e nel 63,6% di quello maschile. Livelli significativi di ansia sembrano essere correlati all’aggressività indiretta (F=11,75; p<.001).

Emerge anche in questo caso un collegamento tra significativi livelli di ansia ed il fatto di avere familiari conviventi con agiti aggressivi (F=12,24; p<.001). Questi dati sottolineano come chi riporti di

avere familiari conviventi con agiti aggressivi e chi riporti punteggi di aggressività indiretta superiori al cut-off sia più soggetto a livelli importanti di ansia.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Campione totale Femmine Maschi

74,90%79,50%

63,60%

28

CONDOTTE AUTOLESIVE

Per indagare l’area delle condotte autolesive, sono state poste ai ragazzi alcune domande specifiche. In particolare è stato chiesto loro se hanno mai avuto pensieri di farsi del male, se hanno

mai pensato a come concretamente farsi del male, se hanno mai tentato di farsi del male e se hanno mai intenzionalmente apportato tagli al proprio corpo.

Relativamente all’aspetto dell’ideazione legata alle condotte autolesive, emerge come il 36,9% dei ragazzi abbia pensato di farsi del male almeno una volta nella vita, e che il 21,3% ha pensato

concretamente e più nello specifico a che tipo di azioni agire a tale scopo.

Fig. 28 – Percentuali di giovani che sostengono di aver pensato e pensato concretamente di farsi del male

Fig. 29 - Items relativi al pensiero di farsi del male per genere

0%

20%

40%

60%

80%

100%

PENSIERI PENSIERI CONCRETI

36,90%

21,30%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Maschi Femmine Maschi Femmine

PENSIERI PENSIERI CONCRETI

24,0%

42,1%

16,9%23,2%

29

L’ideazione autolesiva è correlata in maniera statisticamente significativa con il genere femminile (p<.001). Il 42,1% delle ragazze sostiene infatti di aver avuto pensieri autolesivi e il 23,2% di aver

pensato concretamente di procurarsi del male.

Fig. 30 - Items relativi alle condotte autolesive

Fig. 31 - Items relativi alle condotte autolesive per genere

Come evidenziato dal grafico 30, il 20,8% dei giovani intervistati ha riportato di aver concretamente tentato di farsi del male, utilizzando varie modalità. Alla domanda specifica riguardo l’aver

apportato deliberatamente tagli al proprio corpo senza l’intenzione di uccidersi, il 12,1% dei ragazzi ha risposto affermativamente, dichiarando di aver agito tale comportamento almeno una volta

nella vita.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

TENTATIVI TAGLI

20,80%12,10%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Maschi Femmine Maschi Femmine

TENTATIVI TAGLI

17,4% 22,2%

7,4%13,9%

30

Dal grafico 31 emerge, inoltre, che il 17,4% del campione maschile e il 22,2% del campione femminile hanno tentato concretamente di farsi male attraverso diverse modalità; si evidenzia

inoltre che vi è una predisposizione delle ragazze a procurare deliberatamente tagli al proprio corpo (13,9% del campione femminile; 7,4% del campione maschile).

Nello specifico, i ragazzi che riportano di aver pensato concretamente a come farsi del male segnalano modalità riconducibili all’apportare tagli al proprio corpo (4,5% del campione totale

degli intervistati), all’ideazione suicidaria (3,8% del campione totale) e alla violenza sul proprio corpo in termini più generali (1,7% del campione totale).

I pensieri autolesivi (p<.001) e la tendenza ad effettuare tagli sul proprio corpo (p<.01) sembrano essere correlati a livelli significativi di ansia di tratto. Anche l’aggressività diretta sembrerebbe legata

ad alcuni aspetti autolesivi quali pensieri (p<.01) e tentativi concreti di farsi del male (p<.01); in questo caso, tuttavia, la correlazione è negativa, suggerendo che chi riporta dei livelli significativi di

aggressività espressa tendenzialmente non riporta condotte autolesive.

Fig. 32 – Percentuali di ragazzi che sostengono ci sia la possibilità che qualcuno/qualcosa li aiuti ad evitare l’attuazione di condotte autolesive

Il 66,2% dei ragazzi sostiene che esiste la possibilità che la percezione di un sostegno sociale li aiuti a resistere agli impulsi autolesivi. Tra questi, il 55,10% dichiara che la famiglia e gli amici ricoprirebbero

in questo senso un ruolo determinante (vedi grafico di figura 32). L’esperienza maturata grazie agli interventi clinici svolti presso i nostri servizi ci porta a sostenere

come sia utile conoscere quali siano le agenzie sociali che meglio sostengono i ragazzi (famiglia, amici, comunità religiosa..). La percezione di sostegno sociale rappresenta un importante elemento

da prendere in considerazione, dal momento che rappresenta un fattore protettivo rispetto a questo tipo di condotte.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

famiglia oamici

speranzanel futuro

fede paura difallire

altro

55,10%

18%10,40%

3,30%10,90%

31

GIOCO D’AZZARDO

In questa sezione presentiamo i dati emersi riguardanti il gioco d’azzardo. Molti ragazzi riportano di

aver giocato a giochi che impegnano economicamente almeno una volta nella vita. In particolare, Gratta e Vinci, Superenalotto ed i giochi di carte ottengono i maggiori tassi di utilizzo.

Come nelle attese vi è una forte discrepanza tra il gioco nella vita e nell’ultimo mese; i Gratta e Vinci risultano essere il gioco d’azzardo più diffuso tra i ragazzi.

Tab. 2 – Percentuali di ragazzi che riportano di aver giocato ai giochi elencati almeno una volta nella vita e

nell’ultimo mese.

VITA MESE

GRATTA E VINCI 66,00% 14,90%

SUPERENALOTTO 33,10% 4,70%

CARTE 27,90% 6,40%

SCOMMESSE SPORTIVE 19,10% 9,00%

VIDEOLOTTERY 17,70% 5,90%

BINGO 17,70% 3,80%

POKER 17,00% 5,40%

TOTOCALCIO 10,60% 3,30%

ROULETTE 8,50% 1,20%

Fig. 33 - Percentuale di ragazzi che ha giocato d'azzardo nella vita e nell'ultimo mese sul campione totale e per genere

Il grafico illustra che circa l’80% del campione totale dichiara di aver giocato d’azzardo, spendendo

denaro, almeno una volta nella vita (l’82,6% del campione maschile e il 79,1% del campione femminile). Per quanto riguarda il gioco nell’ultimo mese, dai risultati emerge che il 29,8% del

campione totale dichiara di aver giocato d’azzardo; nello specifico, il 49,6% del campione maschile e il 21,9% del campione femminile. Dalle analisi statistiche emerge una correlazione significativa tra il

gioco nell’ultimo mese ed il genere di appartenenza (test ANOVA: F=34,18; p<.001), indicando una prevalenza del fenomeno del gioco tra i maschi.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

TOT Maschi Femmine TOT Maschi Femmine

VITA MESE

80,1% 82,6% 79,1%

29,8%

49,6%

21,9%

32

Fig. 34 - Percentuale di ragazzi che riportano di aver giocato d’azzardo online nella vita e negli ultimi 30 giorni

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo online, il 19,3% sostiene di aver giocato almeno una volta nella vita, mentre il 7,3% ha mantenuto l’abitudine negli ultimi 30 giorni.

Fig. 35 - Percentuale di denaro speso fra i ragazzi che giocano d'azzardo

Tra i 136 ragazzi che nell’ultimo mese hanno giocato d’azzardo spendendo denaro (29,8% del

campione totale), il 10,9% ha speso più di 20 euro, l’8,8% dagli 11 ai 20 euro e il restante 80,3% ha speso meno di 10 euro.

Emerge una correlazione statisticamente significativa tra il gioco d’azzardo ed il consumo di alcol (p<.05) che indica come i ragazzi che giocano tendono anche a consumare bevande alcoliche.

Si evidenzia anche un legame tra il gioco d’azzardo online e maggiori livelli di ansia (p<.05), che mostra come chi gioca online abbia anche livelli importanti di ansia.

0%

20%

40%

60%

80%

100%

VITA MESE

19,3%

7,3%

N = 373

0%

20%

40%

60%

80%

100%

1-10 EURO 11-20 EURO 20 EURO O PIU'

80,30%

8,80% 10,90%

N = 136

33

CONCLUSIONI

Consumo di sostanze.

In generale si confermano alcune tendenze documentate sia dalla letteratura che dalle nostre precedenti ricerche: è ampia la forbice tra coloro che consumano sperimentalmente (chi ha

consumato almeno una volta nella vita) e coloro che possono essere considerati consumatori (chi ha consumato nell’ultimo mese). Il consumo di sostanze permane un fenomeno prevalentemente

maschile, pur assottigliandosi in maniera sempre maggiore le differenze di genere.

Sostanze legali: i dati maggiormente rilevanti indicano che quasi un ragazzo su due (47%) dichiara di aver consumato tabacco nell’ultimo mese, mentre 3 su 4 (77%) dichiarano di aver consumato alcol

nell’ultimo mese. Per quanto riguarda il consumo compulsivo di alcol (Binge drinking) quasi un ragazzo su due (46%) dichiara di aver attuato tale comportamento almeno una volta nell’ultimo

mese, mentre il 18% dichiara di essersi ubriacato almeno una volta nel mese; si nota come tra i due dati vi sia una forbice di quasi il 30%, differenza che denota come molti ragazzi non considerino il

“bere 5 o più volte di fila” come un abuso di alcol (ubriacatura), facendo intuire una sottovalutazione dei rischi legati a tale comportamento.

Sostanze illegali: rispetto alle sostanze indagate (cannabis, cocaina ed ecstasy) la sostanza più

diffusa è la cannabis, di cui il 17,7% dichiara di averne fatto uso nell’ultimo mese. Per quanto riguarda cocaina ed ecstasy i dati sui consumi sono sostanzialmente appaiati, attestandosi attorno

al 2% nell’ultimo mese. Per quanto riguarda l’utilizzo di sostanze tra i maschi del campione, appare preoccupante come quasi un ragazzo su 10 (8,4%) abbia sperimentato l’utilizzo di cocaina nella

propria vita ed il 6% abbia sperimentato l’utilizzo di ecstasy.

Consumo di farmaci.

Rispetto ai farmaci utilizzati senza prescrizione medica, gli antidolorifici sono di gran lunga i farmaci più utilizzati rispetto alle altre tipologie indagate (tranquillanti ed antidepressivi) e si conferma la

tendenza per cui sono le ragazze a consumarne maggiormente. Per quanto riguarda il consumo di antidolorifici e tranquillanti nell’arco della vita prevale l’accesso “con prescrizione”. Risulta

interessante notare che per il consumo nell’ultimo mese prevale il consumo “senza prescrizione”. Si può ipotizzare quindi che la disponibilità in casa o l’aver conosciuto in passato l’effetto di un

farmaco, siano fattori che facilitano l’utilizzo “fai da te” dei farmaci stessi. La correlazione tra il consumo degli adulti e il consumo dei ragazzi si conferma anche per i farmaci

“con e senza” prescrizione medica.

Per molte sostanze legali ed illegali, si evidenzia una correlazione (statisticamente significativa) tra il consumo in famiglia ed il consumo dei ragazzi.

Il contesto familiare e micro-sociale è un elemento che incide direttamente sui comportamenti degli adolescenti, sia in termini di esposizione al rischio che in termini protettivi.

34

Comportamenti sessuali a rischio.

Appare rilevante il numero dei giovani che riportano di aver avuto rapporti sessuali non protetti: 2 ragazzi su 5 dichiarano di averne avuti almeno una volta nella vita, mentre un ragazzo su 5 dichiara

di averne avuti nell’ultimo mese. La ricerca evidenzia una correlazione (staticamente significativa) dei rapporti sessuali non protetti sia rispetto al binge drinkin sia rispetto consumo di cannabis.Rispetto

a questi dati non vi sono differenze significative di genere.

Malessere psicologico ed aggressività.

Il fenomeno è stato indagato in maniera articolata attraverso l’utilizzo di diverse sottoscale

specifiche. Questo ha permesso di riscontrare livelli di aggressività importanti sul totale del campione indagato. Circa 3 giovani su 10 riportano di agire fisicamente la propria aggressività verso gli altri e

le cose, mentre 2 su 10 sostengono di agirla in termini verbali. Presentiamo ora le principali correlazioni emerse con le differenti sottoscale.

Aggressività verbale: maggiormente presente nel genere femminile. Emerge anche una correlazione positiva tra l’aggressività verbale e le condotte di binge drinking, suggerendo una

connessione causale tra i due comportamenti che necessita di ulteriori approfondimenti. Aggressività diretta: emerge una correlazione tra gli agiti di aggressività diretta rivolta a sé e gli altri

ed il consumo di bevande alcoliche (inteso sia come consumo nella vita e negli ultimi 30 giorni (p<.01) sia come ubriacatura (p<.05)). Inoltre l’aggressività diretta sembrerebbe legata ad alcuni

aspetti autolesivi quali pensieri (p<.01) e tentativi concreti di farsi del male (p<.01); in questo caso, tuttavia, la correlazione è negativa, suggerendo che chi riporta dei livelli significativi di aggressività

espressa tendenzialmente non riporta condotte autolesive. Aggressività indiretta rivolta agli oggetti: anch’essa sembra correlata negativamente con gli items

relativi agli aspetti autolesivi suggerendo anche in questo caso una tendenza a non metterli in atto in presenza di aggressività rivolta agli oggetti.

L’analisi dei dati relativi al costrutto dell’Ansia di Tratto (ossia l’ansia che fa parte di noi e non dipende dalle circostanze in cui ci troviamo) lascia emergere percentuali molto elevate di ragazzi

ansiosi, in particolare nel campione femminile. Circa un ragazzo su 3 ed una ragazza su 3 rispondono alle domande predisposte mostrando livelli significativi di ansia.

Tali elevati punteggi sulla scala sembrano essere significativamente correlati con l’aggressività indiretta (p<.001).

Emerge anche un collegamento tra significativi livelli di ansia ed il fatto di avere familiari conviventi con agiti aggressivi (p<.001).

Condotte autolesive.

Sempre più adolescenti esprimono il proprio malessere attraverso agiti che si configurano come

attacchi al corpo. Dalle analisi effettuate si evince che un ragazzo su tre ha pensato almeno una volta nella vita di farsi del male e che uno su quattro ha pensato concretamente a che tipo di

azioni mettere in atto in tal senso. Il 20,8% del campione ha anche riportato di aver tentato concretamente di farsi del male. In particolare, il 12,1% sostiene di essersi procurato tagli su varie

parti del corpo. Emergono delle differenze legate al genere per quanto riguarda le modalità autolesive: soprattutto le ragazze sembrano agire il cutting.

35

Sul campione totale, coloro che riportano di aver pensato concretamente a come farsi del male segnalano le seguenti modalità: apportare tagli al proprio corpo (4,5% del campione totale degli

intervistati), ideazione suicidaria (3,8% del campione totale) e violenza sul proprio corpo in termini più generali (1,7% del campione totale).

L’ideazione autolesiva sembra essere maggiormente legata al genere femminile (p<.001). I pensieri autolesivi (p<.001) e la tendenza ad effettuare tagli sul proprio corpo (p<.01) risultano legati anche

alla presenza nei ragazzi di elevati livelli di ansia. È stata indagata anche la percezione che i ragazzi intervistati hanno sulla possibilità che qualcuno o

qualcosa possa aiutarli a non mettere in atto condotte autolesive (sostegno sociale). Il 66,2% del campione sostiene che esiste una possibilità di sostegno e il 55,10% tra questi, dichiara che tale

possibilità risieda nella famiglia e negli amici. Dall’esperienza maturata con gli sportelli d’ascolto del progetto Principio Attivo e nell’attività clinica nei nostri servizi, la percezione di sostegno sociale

rappresenta un fattore protettivo rispetto a questo tipo di condotte e pertanto dev’essere uno degli elementi da tenere in considerazione per l’eventuale strutturazione di interventi sul tema.

In generale i dati emersi evidenziano la forte diffusione tra i ragazzi delle condotte autolesive e delle ideazioni ad esse legate. Oltretutto rispetto a questo tema i ragazzi sono esposti sia nelle relazioni

sociali che sui social network, mentre per il mondo adulto è difficile rendersi conto della reale portata del fenomeno anche per la scarsità di dati di ricerca. La diffusione di questa ricerca non ha

l’intento di creare allarme sociale rispetto al tema, ma rivolgendosi in primis ad insegnanti ed operatori che lavorano sul tema ha l’intento di stimolare una presa di coscienza della reale portata

del fenomeno e della necessità di predisporre delle risposte adeguate ai bisogni dei ragazzi.

Gioco d’azzardo.

Il gioco d’azzardo risulta un fenomeno con una forte esposizione mediatica e che, a seguito delle innovazioni tecnologiche, è divenuto facilmente accessibile a fasce sempre più giovani di

popolazione. La ricerca ha indagato la frequenza e le modalità del fenomeno tra i giovanissimi per poter attivare interventi preventivi espressamente tarati sugli adolescenti. I Gratta e Vinci risultano

essere il gioco d’azzardo più diffuso tra i ragazzi (14,9% nell’ultimo mese), in generale 4 ragazzi su 5 hanno giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre circa uno su tre (29,8%) dichiara di

aver giocato nell’ultimo mese. Emerge una differenza statisticamente significativa per quanto riguarda il genere di appartenenza, dove sono i maschi ad aver giocato maggiormente. Dall’analisi

dei dati emerge inoltre una correlazione, statisticamente significativa, tra il gioco d’azzardo e il consumo di alcolici e tra gioco d’azzardo e livelli significativi di ansia.

I dati emersi danno la percezione della forte diffusione del gioco d’azzardo anche tra i giovani. Rispetto a questo fenomeno si stanno realizzando le prime esperienze di progetti di prevenzione

nelle scuole e nel territorio orientate dalle indicazioni a livello regionale. L’approfondimento qui presentato ha come intento il fornire elementi utili per la sperimentazione degli interventi sul campo

su una tematica che si è resa visibile soprattutto negli adulti con comportamenti patologici. Sono da indagare i risvolti della diffusione del fenomeno tra gli adolescenti. L’attenzione dovrà porre

l’accento agli aspetti legali, spesso il primo contatto avviene già per i minori di 18 anni, al rapporto con il denaro, alla compromissione delle relazioni familiari e/o amicali.

I comportamenti a rischio non rappresentano la totalità dell’agire dell’adolescente.

Prevenire, intercettare, accompagnare, comprendere è il compito degli adulti.

La ricerca vuole offrire alle persone che incontriamo il nostro contributo.

36

Allegati

37

QUESTIONARIO *Campo obbligatorio

ANAGRAFICA In questa sezione ti chiederemo di fornirci alcuni dati su di te. Queste informazioni ci serviranno per conoscere meglio le caratteristiche dei ragazzi intervistati e leggere le vostre risposte nel

modo più completo e preciso possibile.

A1. Sei maschio o femmina? *

Maschio

Femmina

A2. In che anno sei nato/a? *

A3. Sei nato in Italia? *

Si

No

A4. Non tutte le famiglie sono uguali (per esempio, non tutti vivono con entrambi i

genitori, a volte qualcuno vive con un solo genitore, o ha due case o vive con due

famiglie) vorremmo chiederti qualcosa sulla tua famiglia. Fai una crocetta per le

persone che vivono qui: *

Rispondi per favore a questa domanda pensando alla casa dove vivi la maggior parte del

tempo.

Madre

Padre

Fratelli/o o sorelle/a

Matrigna (o compagna del padre)

Patrigno (o compagno della madre)

Nonna

Nonno

Vivo in una comunità alloggio o casa famiglia

A5. Nella tua famiglia c'è qualcuno che fa le seguenti cose? *

38

Nessuno

1

membro della

famiglia

2 membri 3 membri

4 o più

membri della

famiglia

Fumare

Bere alcolici Giocare d'azzardo (gratta e vinci, poker

non online, videolottery,

scommesse sportive, giochi d’azzardo

online)

Consumare farmaci senza prescrizione

medica (tranquillanti,

antidepressivi, antidolorifici)

Consumare droghe (cannabis, cocaina,

ecstasy...)

Reagire spesso con aggressività verso

cose e persone

39

In questa sezione del questionario troverai alcune domande relative

all’uso di sigarette, alcol, droghe e farmaci. Oggi si parla molto di

questi argomenti, ma abbiamo ancora poche informazioni

attendibili. Pertanto abbiamo ancora molte cose da imparare rispetto

alle reali esperienze e agli atteggiamenti dei ragazzi della tua età.

Le domande seguenti riguardano il FUMO DI SIGARETTE

1. Nella tua vita, in quante occasioni hai fumato sigarette? *

0

1-2

3-5

6-9

10-19

20-39

40 o più

2. Negli ULTIMI 30 GIORNI con quale frequenza hai fumato sigarette? *

Mai

Meno di una sigaretta alla settimana

Meno di una sigaretta al giorno

1-5 sigarette al giorno

6-10 sigarette al giorno

11-20 sigarette al giorno

Più di 20 sigarette al giorno

40

Le domande seguenti riguardano il CONSUMO DI ALCOL (nel consumo di alcolici sono compresi birra, softdrinks (cocktails), vino e liquori)

3. In quante occasioni hai bevuto BEVANDE ALCOLICHE, se lo hai fatto? *

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40 volte o

più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi 30 giorni

4. Ripensa di nuovo agli ULTIMI 30 GIORNI. Quante volte hai fatto cinque o più bevute di

fila (se lo hai fatto)? *

(Per ”bevuta” si intende un bicchiere /bottiglia/lattina di birra (ca 50 cl), 2 bicchieri/bottiglie di soft drinks (ca 50 cl), un bicchiere di vino (ca 15cl), un bicchiere di liquore (ca 5 cl) o un cocktail).

Mai

1 volta

2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10 o più volte

5. Quante volte (se lo hai fatto) ti sei intossicato (ubriacato) bevendo alcolici? per

esempio arrivando al punto di barcollare, non riuscire a parlare correttamente, vomitare

o dimenticare l’accaduto? *

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40 volte o

più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi

30 giorni

6. Quanto ritieni possibile che a te personalmente succeda qualcuna di queste cose, se

bevi alcolici? *

41

Molto

improbabile Improbabile Incerto Probabile

Molto

probabile

Sentirmi rilassato

Cacciarmi nei guai con la

polizia

Danneggiare la mia salute

Sentirmi felice Dimenticare i miei problemi

Non essere capace di

smettere di bere

Sentirmi

stordito

Sentirmi più

amichevole e alla mano

Fare qualcosa

di cui pentirmi dopo

Divertirmi moltissimo

Sentirmi male

42

Le prossime domande riguarderanno alcune DROGHE

7. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato CANNABIS? *

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40

volte o più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi 30 giorni

8. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato COCAINA? *

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40

volte o più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi 30 giorni

9. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato ECSTASY? *

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40

volte o più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi 30 giorni

43

Le domande che seguono riguardano il consumo di alcuni FARMACI,

che le farmacie non dovrebbero vendere senza prescrizione medica.

10. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci TRANQUILLANTI SENZA

PRESCRIZIONE MEDICA? *

(Questi farmaci, detti anche ansiolitici, sono degli psicofarmaci usati per alleviare stati di ansia o angoscia. Alcuni vengono utilizzati anche per indurre il sonno. Se utilizzati per molto tempo, questi

farmaci possono portare dipendenza fisica e psicologica.)

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40 volte o

più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi

30 giorni

11. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci ANTIDEPRESSIVI SENZA

PRESCRIZIONE MEDICA? *

(Gli antidepressivi sono degli psicofarmaci usati per combattere i sintomi della depressione, ansia

e attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione ecc..)

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40 volte o

più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi

30 giorni

12. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci ANTIDOLORIFICI SENZA

PRESCRIZIONE MEDICA? *

(Gli antidolorifici sono farmaci che riducono o eliminano il dolore)

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40

volte o più

Nell'arco

della tua vita

Negli ultimi

30 giorni

44

13. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci TRANQUILLANTI CON

PRESCRIZIONE MEDICA? * (Questi farmaci, detti anche ansiolitici, sono degli psicofarmaci usati per alleviare stati di ansia o

angoscia. Alcuni vengono utilizzati anche per indurre il sonno. Se utilizzati per molto tempo, questi farmaci possono portare dipendenza fisica e psicologica.)

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40

volte o più

Nell'arco

della tua vita

Negli ultimi 30 giorni

14. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci ANTIDEPRESSIVI CON

PRESCRIZIONE MEDICA? * (Gli antidepressivi sono degli psicofarmaci usati per combattere i sintomi della depressione, ansia

e attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione ecc..)

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40

volte o più

Nell'arco

della tua vita

Negli ultimi

30 giorni

15. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai usato farmaci ANTIDOLORIFICI CON

PRESCRIZIONE MEDICA? *

(Gli antidolorifici sono farmaci che riducono o eliminano il dolore)

0 volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40 volte o

più

Nell'arco della tua

vita

Negli ultimi

30 giorni

45

Le domande che seguono si concentrano sui COMPORTAMENTI

SESSUALI

16. Quante volte (se è mai successo) sei stato/a coinvolto/a in rapporti sessuali NON

PROTETTI? *

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40

volte o più

Nell'arco

della tua vita

Negli ultimi 30 giorni

17. Quante volte (se è successo) sei stato coinvolto in rapporti sessuali di cui ti sei

PENTITO IL GIORNO DOPO? *

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40 volte o più

46

In questa sezione del questionario troverai domande che si

concentrano su alcuni aspetti psicologici. In alcune situazioni

stressanti, le persone reagiscono in modi molto diversi e talvolta

estremi. Ci interessa capire la tua esperienza su questo tema, non

dare un giudizio, quindi ti preghiamo di essere il più sincero possibile.

18. Rispondi alle seguenti domande VERO o FALSO, senza saltarne nessuna. Se sei

indeciso/a, rispondi comunque ciò che si avvicina di più alla scelta tra vero e falso. *

Vero Falso

Anche quando vengo provocato, reagisco raramente con la forza

A volte sparlo delle persone che non mi piacciono Se disapprovo le azioni dei miei amici, trovo il modo di farglielo notare

A volte riesco a controllare l'impulso di fare del male agli altri

Non mi arrabbio mai al punto di scagliare oggetti

Spesso sono in disaccordo con la gente

Credo che non vi siano buone ragioni per picchiare qualcuno

Se sono arrabbiato a volte metto il muso Non posso evitare di entrare in polemica con chi non è d'accordo con me

Se qualcuno mi fa un torto, non gliela faccio passare liscia

Quando sono arrabbiato mi capita di sbattere le porte

Pretendo che la gente rispetti i miei diritti

Chiunque insulta me o la mia famiglia cerca la rissa

Non faccio mai scherzi pesanti a nessuno

Anche quando sono arrabbiato non ricorro a male parole La gente che continuamente mi scoccia si merita un pugno sul

naso

A volte, se non riesco a realizzare quello che voglio, divento di cattivo umore

Se qualcuno mi scoccia, gli dico subito cosa penso di lui

Se qualcuno alza la voce con me io la alzo più di lui Quando perdo la calma sono capace di prendere a sberle

qualcuno

Non perdo le staffe dall'età di dieci anni

47

Vero Falso

Quando mi arrabbio dico cose spiacevoli Non riesco a tener testa a nessuno a parole, anche quando è necessario

Spesso attacco briga con la prima persona che mi capita Ricordo di essermi talmente arrabbiato da rompere la prima cosa che mi è venuta a tiro

Spesso faccio minacce che in effetti non intendo mantenere Di solito non lascio trasparire la cattiva opinione che ho degli

altri

Per difendere i miei diritti non esito a ricorrere anche alla violenza fisica

Quando discuto tendo ad alzare la voce Ho conosciuto persone che mi hanno portato al punto di fare a botte

Piuttosto che entrare in polemica preferisco lasciar perdere

A volte mostro la mia collera battendo i pugni sul tavolo

19. Qui di seguito sono riportate alcune frasi che le persone spesso usano per

descriversi. Leggi ciascuna frase e indica come ti senti abitualmente, Non ci sono

risposte giuste o sbagliate. Non impiegare troppo tempo per rispondere alle domande e

dai la risposta che ti sembra descrivere meglio COME TI SENTI ABITUALMENTE. *

Quasi mai

Qualche volta

Spesso Quasi sempre

Mi sento bene Mi sento teso e irrequieto

Sono soddisfatto di me

stesso

Vorrei essere felice

come sembrano gli altri

Mi sento un fallito

Mi sento riposato Io sono calmo, tranquillo e padrone di

me

Sento che le difficoltà si

accumulano tanto da non poterle superare

48

Quasi mai

Qualche

volta Spesso

Quasi

sempre

Mi preoccupo troppo di cose che in realtà non

hanno importanza

Sono felice Mi vengono pensieri

negativi

Manco di fiducia in me

stesso

Mi sento sicuro Prendo decisioni

facilmente

Mi sento inadeguato

Sono contento Pensieri di scarsa importanza mi passano

per la mente e mi infastidiscono

Vivo le delusioni con tanta partecipazione

da non poter togliermele dalla testa

Sono una persona

costante

Divento teso e turbato

quando penso alle mie attuali preoccupazioni

20. Hai mai avuto pensieri di farti del male? *

Si

No

21. Hai mai tentato di farti del male in passato? *

Si

No

22. Hai mai pensato a come avresti potuto farti concretamente del male? *

Si

No

49

22.1 Se si, come?

23. C'è qualcosa o qualcuno che potrebbe aiutarti a non mettere in atto i propositi di

farti del male?

Si

No

23.1 Se si, cosa/chi?

Famiglia (o amici)

Speranza nel futuro

Fede

Paura di fallire il tentativo

Altro:

24. Hai mai intenzionalmente (o deliberatamente) provocato tagli al tuo polso, alle tue

braccia, o ad altre parti del tuo corpo (senza l'intenzione di ucciderti)? *

Si

No

50

Le prossime domande riguarderanno il GIOCO D'AZZARDO

25. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai giocato ai seguenti giochi NELLA TUA

VITA? *

0

volte

1-2

volte

3-5

volte

6-9

volte

10-19

volte

20-39

volte

40 volte

o più

Lotterie istantanee/Gratta e

Vinci/Win for Life

Videolottery (poker

o altri giochi alle macchinette/slot

machines)

Scommesse sportive o ippiche in

agenzia

Poker (non online) Giochi di

carte/dadi con denaro in palio

Giochi telefonici

Totocalcio

Bingo

Roulette

Lotto/Superenalotto

26. In quante occasioni (se ce ne sono state) hai giocato ai seguenti giochi NEGLI ULTIMI

30 GIORNI? *

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40 volte

o più

Lotterie istantanee/Gratta e

Vinci/Win for Life

Videolottery (poker o altri giochi alle

macchinette/slot machines)

Scommesse sportive o ippiche in

51

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40

volte o più

agenzia

Poker (non online) Giochi di carte/dadi con

denaro in palio

Giochi telefonici

Totocalcio

Bingo

Roulette

Lotto/Superenalotto

27. Hai mai giocato a GIOCHI D'AZZARDO ONLINE? *

Si

No 27.1. Se si, quali?

27.2. Quante volte (se ce ne sono state) hai giocato ai giochi che hai elencato nella domanda

precedente (27.1)?

0 volte

1-2 volte

3-5 volte

6-9 volte

10-19 volte

20-39 volte

40

volte o più

Nell'arco

della tua vita

Negli ultimi

30 giorni

28. Se hai giocato almeno una volta negli ULTIMI 30 GIORNI, quanto hai speso all’incirca

per il gioco?

Da 1 a 10 euro

52

Da 11 a 20 euro

Da 21 a 30 euro

Da 30 a 50 euro

Da 50 a 100 euro

Più di 100 euro

53

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