ADMO NOTIZIE nr.24

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Anno XII – giugno 2005 Editore: ADMO Federazione Italiana Via Aldini 72, 20157 Milano – Telefono 02 39000855 Direttore responsabile: Roberta Pedrotti Direttore editoriale: Roberto Congedi Caporedattore: Beatrice Bosi Redazione: Cristina Trezzi, Barbara Barontini Iconografia: Alessandro Ante, Cheléo Videoproduzioni, IBMDR, KLP, Casa Editrice Marna, Studio GBR, Mario Reggiani, Lorenzo Ceretta Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione Coordinamento redazionale: Roberta Patruno (Proedi) Impaginazione: Fernanda Boari (Proedi) Fotolito: New Color Comp (Milano) Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano) Autorizzazione Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 – DCB Milano ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal Decreto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana - Via Aldini, 72 - 20157 Milano Tiratura: 190.000 copie Notizie Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo 24 Notizie Segue a pag. 2 Roberto Congedi Presidente ADMO Federazione Italiana N ei numeri precedenti ho inteso necessario comunicare con tutti i volontari che operano sul territorio nazionale e far conoscere a tutti i nostri Donatori e potenziali tali e comunque ade- renti all’Associazione come ADMO fosse composta e quale fosse il vero spirito idea- le che la guidava verso la definizione degli obiettivi ed il raggiungimento dei traguardi. Voglio continuare questo percorso di comu- nicazione e informazione cercando di ren- dere recepibile a tutti come l’Associazione sia organizzata e di quali organismi si avval- ga per rendere sempre la sua azione forte, concreta e vicina a tutti. Perciò il tema di quest’articolo è destinato alla descrizione e alla vicinanza di un altro ADMO e la Fondazione IBMDR: quale rapporto? organismo, La Fondazione IBMDR. Il ruolo delle Fondazioni nelle società moderne, sono certo, è già conosciuto da tutti, ma il ruolo di una Fondazione in un rapporto strettamente associativo penso che sia conosciuto come riferimento a infor- mazioni generiche e non approfondite nel tempo. La Fondazione IBMDR nasce attraverso una forte spinta dell’attività Volontaristica e della forte condivisione di altri organismi che, in quegli anni, sentirono la necessità di supportare il meraviglioso progetto di vita che ADMO impersonava anche attra- verso la costituzione della Fondazione. Essa è composta da un Consiglio di Ammini- strazione a Presidenza ADMO Federazio- ne Italiana così composto: ADMO, Regi- stro Nazionale IBMDR, Nazionale Italiana Cantanti ed Ente Ospedali Galliera. http://www.admo.it La Nazionale Italiana Cantanti è l’orga- nizzazione che, con la sua attività, ha con- sentito negli anni difficili il raggiungimento di diversi obiettivi associativi, ed è stata ed è ancora al fianco di ADMO Federazio- ne Italiana, sposandone in pieno pro- grammi connessi allo sviluppo delle ini- Sommario Cellule Staminali Emopoietiche da sangue periferico: una nuova possibilità di donazione per i volontari IBMDR Microscopio: Marche ADMO Marche alla Finale B di Atletica Leggera “Io, viva di tumore. Una storia vera” Lettere ADMO in Italia Sommario 3 6 10 11 13 LO SPOT “UNA META PER LA VITA REALIZZATO DA ADMO RUGBY LEONESSA BRESCIA

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RIVISTA di ADMO

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Page 1: ADMO NOTIZIE nr.24

Anno XII – giugno 2005

Editore: ADMO Federazione Italiana

Via Aldini 72, 20157 Milano – Telefono 02 39000855

Direttore responsabile: Roberta Pedrotti

Direttore editoriale: Roberto Congedi

Caporedattore: Beatrice Bosi

Redazione: Cristina Trezzi, Barbara Barontini

Iconografia: Alessandro Ante, Cheléo Videoproduzioni,

IBMDR, KLP, Casa Editrice Marna,

Studio GBR, Mario Reggiani, Lorenzo Ceretta

Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione

Coordinamento redazionale: Roberta Patruno (Proedi)

Impaginazione: Fernanda Boari (Proedi)

Fotolito: New Color Comp (Milano)

Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano)

Autorizzazione Tribunale di Milano

n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA - Spedizione

in abbonamento postale D.L. 353/03

(conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 – DCB Milano

ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori,

in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti

dal Decreto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso

ai dati che l i r iguardano, chiederne la modif ica o la

cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a:

ADMO Federazione Italiana - Via Aldini, 72 - 20157 Milano

Tiratura: 190.000 copie

NotiziePeriodico d’ informazione del l ’Associazione Donatori Midollo Osseo 24

Notizie

Segue a pag. 2

Roberto CongediPresidente ADMO Federazione Italiana

Nei numeri precedenti ho intesonecessario comunicare con tutti ivolontari che operano sul territorio

nazionale e far conoscere a tutti i nostriDonatori e potenziali tali e comunque ade-renti all’Associazione come ADMO fossecomposta e quale fosse il vero spirito idea-le che la guidava verso la definizione degliobiettivi ed il raggiungimento dei traguardi.Voglio continuare questo percorso di comu-nicazione e informazione cercando di ren-dere recepibile a tutti come l’Associazionesia organizzata e di quali organismi si avval-ga per rendere sempre la sua azione forte,concreta e vicina a tutti.Perciò il tema di quest’articolo è destinatoalla descrizione e alla vicinanza di un altro

ADMO e la Fondazione IBMDR: quale rapporto?

organismo, La Fondazione IBMDR.Il ruolo delle Fondazioni nelle societàmoderne, sono certo, è già conosciuto datutti, ma il ruolo di una Fondazione in unrapporto strettamente associativo pensoche sia conosciuto come riferimento a infor-mazioni generiche e non approfondite neltempo.La Fondazione IBMDR nasce attraversouna forte spinta dell’attività Volontaristicae della forte condivisione di altri organismiche, in quegli anni, sentirono la necessitàdi supportare il meraviglioso progetto divita che ADMO impersonava anche attra-verso la costituzione della Fondazione. Essaè composta da un Consiglio di Ammini-strazione a Presidenza ADMO Federazio-ne Italiana così composto: ADMO, Regi-stro Nazionale IBMDR, Nazionale ItalianaCantanti ed Ente Ospedali Galliera.

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La Nazionale Italiana Cantanti è l’orga-nizzazione che, con la sua attività, ha con-sentito negli anni difficili il raggiungimentodi diversi obiettivi associativi, ed è stataed è ancora al fianco di ADMO Federazio-ne Italiana, sposandone in pieno pro-grammi connessi allo sviluppo delle ini-

SommarioCellule Staminali Emopoietiche da sangue periferico: una nuova possibilità di donazioneper i volontari IBMDR

Microscopio: Marche

ADMO Marche alla Finale Bdi Atletica Leggera

“Io, viva di tumore. Una storia vera”

Lettere

ADMO in Italia

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LO SPOT “UNA META PER LA VITA” REALIZZATO DA

ADMO RUGBY LEONESSA BRESCIA

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ziative scientifiche e della sensibilizzazio-ne sulle tematiche afferenti la donazione eil trapianto di midollo osseo. La Fondazione, dalla sua costituzione adoggi, ha contribuito a sostenere e miglio-rare l’organizzazione logistica e struttura-le del Registro, nonché adottare le azioniutili ad un maggior aggiornamento delRegistro a livello mondiale. Negli ultimi tempi ci si era interrogati sechiudere quest’attività o meno, ma le neces-sità impellenti di superare le pastoie buro-cratiche per far sì che il Registro Naziona-le compisse tutto il ciclo di accredito mon-diale nei tempi previsti ha fatto sì cheADMO Federazione Italiana intervenissecon un sostanzioso finanziamento, unita-mente a un programma di sostegno con-diviso con la Nazionale Cantanti che haaccolto, come sempre con entusiasmo, ilriprendere delle attività di Fondazione e ilrapporto con ADMO.Teniamo bene in conto che negli ultimi anniè stata promulgata la Legge 52/01, che rico-nosce il Registro Nazionale IBMDR consede a Genova, e che solo quest’anno, doponon pochi sforzi dei Volontari, si è riuscitia varare il Regolamento attuativo della Leg-ge che, attraverso il passaggio obbligatoriodella Conferenza Stato Regioni, dovrà con-sentire l’attuazione dei decreti normativiattuativi previsti. E solo quest’anno si è riusciti a far costituire,dalle Istituzioni preposte, un capitolo diimputazione di spesa dedicato al RegistroNazionale come riferimento alle attivitàconcernenti il trapianto e la donazione dimidollo osseo. Come vedete i laccioli e gli obblighi buro-cratici sono talmente lunghi che il Volon-tariato deve intervenire a sostegno delleiniziative necessarie come, nel nostro caso,mantenendo viva la Fondazione e soste-nendo attraverso di essa le attività del Regi-stro Nazionale in momenti di forte rallen-tamento sia finanziario sia normativo.

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Segue da pag. 1

Questo è uno dei motivi principe, per que-sto la Fondazione deve continuare a esi-stere, deve autodeterminarsi anche attra-verso attività proprie che dovranno con-tribuire a sostenere pienamente anche leattività associative.In tutto questo anche l’Ente OspedalieroGalliera ha le sue funzioni. Provvede, infat-ti, al mantenimento delle infrastrutture eaffianca la Fondazione e ADMO in tutte lesue attività con serietà e disponibilità elimiti dell’Ente pubblico.Ecco, questa è un’altra dotazione di cuiADMO dispone e nella quale tutti noi dob-biamo parteciparvi con consapevolezza,conoscenza e con una attenzione partico-lare che eviti di lasciare solo, anche per unminuto, il nostro Registro Nazionale che,

COMMISSSIONE NAZIONALE TRAPIANTIALLOGENICI DA NON CONSANGUINEO

Il giorno 8 marzo 2005 presso la Sala Riunioni dell’Istituto Superiore dellaSanità si è riunita la Commissione connessa alla Legge 52/01, deliberandoil Regolamento attuativo e lo schema Tipo di Convenzione e consentendoneil trasferimento delle competenze alla Conferenza Stato Regioni per la suc-cessiva promulgazione dei decreti attuativi.Dopo tanta attesa e un forte impegno, ADMO e i suoi volontari sono riuscitia far varare il regolamento indicato che darà piena attuazione a quantoprevisto dal disposto legislativo.

Auspichiamo che i componenti della Conferenza Stato Regioni siano celerinel disbrigo delle revisioni burocratiche e si riesca finalmente a dare pienaattuazione alla Legge che è in vigore oramai da 4 lunghi anni.

Roberto Congedi

Donazioni bancarie a ADMO Federazione Italiana(C/C 20524173 – BANCA INTESA AG. 2139 MILANO – ABI 03069 – CAB 09546 – CIN V)

Informiamo tutte le persone che vogliono sostenerci attraverso una donazione bancaria che, per ottenere una

ricevuta, è necessario inviare al numero di fax 02 39001170 o all’indirizzo e-mail [email protected] copia del

bonifico con indicato nome, cognome e indirizzo completo, in quanto la banca, secondo la legge sulla privacy,

non ci comunica i dati di chi effettua versamenti a nostro favore.

con tanta fatica dei nostri volontari e pio-nieri della conoscenza delle tematiche affe-renti il trapianto di midollo osseo e deinostri amici medici, ha costituito una orga-nizzazione dinamica ed efficiente che rap-presenta un modello di funzionalità nel-l’assistenza ai pazienti e nella selezione egestione dei nostri Donatori, ma soprat-tutto, con la nostra assistenza e il nostroimpegno, anche la riduzione dei tempi del-la burocrazia. Dobbiamo quindi impedire, nel futuro, chela Fondazione diventi un contenitore filan-tropico ma piuttosto un centro di pro-grammazione e sviluppo della solidarietàche ci ha contraddistinto sinora e sempreci contraddistinguerà.Spero che abbiate gradito questo piccoloviaggio all’interno della Fondazione IBM-DR forse un po’ noioso, ma sicuramenteutile per la formazione associativa di ognu-no di noi.Ciao a tutti al prossimo Consiglio Nazio-nale!

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Nicoletta Sacchi, Giorgio RealiIBMDR – E.O. Ospedali Galliera – Genova

Per definizione, il trapianto di midolloosseo (TMO) si effettua con l’infusionedi cellule staminali ematopoietiche (cioè

in grado di dare origine agli elementi cellularidel sangue), dopo che esse sono state preleva-te dalle ossa iliache del bacino mediante nume-rose punture intraossee. Questa è stata la meto-dica utilizzata primitivamente, fin dall’iniziodegli anni sessanta dello scorso secolo, da Don-nall Thomas e dai suoi collaboratori del FredHutchinson Cancer Research Center di Seattle,nello stato nordamericano di Washington. Tho-mas è stato colui che ha messo a punto e ha pro-

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Cellule Staminali Ematopoietiche da sangue periferico:

una nuova possibilità di donazione per i volontari IBMDR

pugnato questa nuova, rivoluzionaria tecnicaterapeutica in grado di guarire malattie del san-gue altrimenti fatali (in primis, le varie formedi leucemia) e per la quale è stato insignito, nel1990, del Premio Nobel per la Fisiologia e laMedicina. In realtà, già precedentemente si era provato ainfondere sangue midollare allo scopo di otte-nere il ripopolamento del midollo osseo in casodi anemia aplastica, nel caso, cioè, che non vifosse più produzione, per processi patologicidiversi, né di globuli rossi (eritrociti), né di glo-buli bianchi (leucociti), né di piastrine (trom-bociti). Si ricorda, in particolare, il tentativoeffettuato nel 1958 da Georges Mathé, ematologofrancese di fama internazionale, su tre fisiciiugoslavi, che, in seguito a un incidente in una

centrale atomica, avevano avuto il loro midol-lo osseo totalmente distrutto dalle radiazioni.Purtroppo in quell’anno non si conosceva anco-ra l’imprescindibile importanza della compati-bilità fra donatore e ricevente per gli antigenileucocitari, i cosiddetti antigeni HLA. Infatti, iltentativo di Mathé fallì. La tecnica di trapianto messo a punto dal grup-po di Seattle è stata, in seguito, adottata in tut-to il mondo (quanto meno in quello occidenta-le) e migliaia sono stati, da allora, i trapiantieseguiti con l’impiego di CSE midollari, dopoche era stato identificato l’insostituibile ruolo delsistema HLAnell’accettazione o, al contrario, nelrigetto di un trapianto (includendo anche quel-lo di organi solidi) e si era potuto comprende-re perché alcuni trapianti avessero successo e

Tabella 1: Principali effetti collaterali riscontrati nelle due tipologie di donazione di CSE.

Da sangue midollare Da sangue periferico

Percentuale di soggetti Percentuale di soggettiSintomo che hanno riferito Sintomo che hanno riferito

effetto collaterale* l’effetto collaterale**

Stanchezza 80% Dolore osseo 96%

Dolore nella zona del prelievo 75% Mal di testa 78%

Dolore nel deambulare 71% Mialgia 78%

Mal di schiena 65% Malessere 78%

Gola infiammata 60% Insonnia 41%

Dolore nel sedersi 59% Nausea 33%

Dolore nel salire le scale 50% Sintomi simili all’influenza 33%

Nausea 50% Aumentata sudorazione 25%

Lieve cefalea 45% Anoressia 21%

Mal di testa 35% Brividi 19%

Dolore nella zona lombare 29% Febbre 16%

Vomito 27% Reazioni locali nel sito d’iniezione 12%

Dolore nella zona del bendaggio 23% Reazioni cutanee 9%

Febbre 22% Vomito 8%

Emorragia in sede del prelievo 9% Allergia 3%

Debolezza 4%

* Fonte: dati raccolti dal Registro donatori di midollo osseo USA – NMDP da 11.084 soggetti non consanguinei che hanno donato CSE da sangue midollare dal 1989 al 2002;**Fonte: dati raccolti dal Registro donatori di midollo osseo USA – NMDP tra il 1999 e il 2001 su 395 soggetti non consanguinei che hanno donato CSE da sangue periferico.

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altri no.Prima di affrontare, in dettaglio, l’argomentooggetto di questo articolo, sembra necessariodare una definizione di “cellula staminale”. Unacellula si denomina “staminale” quando pos-siede la duplice capacità, da una parte, di auto-replicarsi (di dar vita, cioè, a una cellula del tut-to simile a se stessa) e, dall’altra, di dar originead altre cellule più evolute e più mature, desti-nate a svolgere specifiche funzioni nell’organi-smo. Per quanto riguarda le cellule staminaliematopoietiche o CSE, si tratta di cellule fina-lizzate alla produzione (ematopoiesi) di ele-menti figurati del sangue, ben caratterizzati dalpunto di vista funzionale: intendiamo riferirci,come ricordato più sopra, agli eritrociti, ai leu-cociti e alle piastrine.La principale fonte di CSE è rappresentata,senza alcun dubbio, dal midollo osseo, conte-nuto soprattutto nella cavità delle ossa lunghee piatte del corpo, in particolare nelle ossa ilia-che che delimitano il bacino: ed è da queste ossache, come abbiamo precedentemente segnala-to, le CSE midollari vengono prelevate. Datoche sono necessarie numerose punture ossee(circa un centinaio) e che queste sono partico-larmente dolorose, la raccolta di CSE midolla-ri richiede, obbligatoriamente, una anestesiagenerale (o eventualmente quella cosiddettaepidurale o spinale): è questa la problematicache maggiormente coinvolge il dono del midol-lo da parte del donatore, anche perché conte-stualmente comporta la sua ospedalizzazioneper almeno 36-48 ore.Nell’ultima decade si è assistito a nuove acqui-sizioni circa le possibili sorgenti di CSE, delle

quali si è dimostrata la presenza nel sangue pla-centare e, particolare di notevole interesse peri donatori, anche nel sangue circolante (o, comemeglio si definisce, nel sangue periferico). Laquantità rinvenibile nel sangue periferico è,peraltro, estremamente limitata, dato che nonrappresenta più dello 0,1% delle cellule circo-lanti, numero del tutto insufficiente a realizzareun trapianto.Esperimenti condotti con farmaci denominati“fattori di crescita emopoietici” hanno dimo-strato che tali prodotti sono in grado di influen-zare favorevolmente il meccanismo di pas-saggio (la cosiddetta mobilizzazione) delle cel-lule progenitrici ematopoietiche dal midolloosseo al sangue periferico, in modo che il loronumero in circolo può aumentare sino ad arri-vare a 1.000 volte tanto i bassi valori di base. Il fattore di crescita più largamente utilizzatoè il G-CSF (acronimo di Granulocyte-ColonyStimulanting Factor, cioè fattore che stimolala formazione, in vitro, di colonie di leucocitigranulocitari), che viene somministrato al dona-tore nei 4-5 giorni precedenti la raccolta. Que-sta viene effettuata con lo speciale prelievo inaferesi, tecnica che la maggior parte dei dona-tori di sangue ben conosce. L’aferesi viene effet-tuata con speciali apparecchiature, i separato-ri cellulari, in grado di prelevare sangue, cen-trifugarlo, separarne la quota cellulare che inte-ressa (in questo caso la quota leucocitaria ric-ca di CSE) e restituire al soggetto, in ciclo con-tinuo o discontinuo, tutti i restanti componenti(plasma e cellule) del suo sangue non utiliz-zabili allo scopo.È da rilevare che, dopo stimolazione con G-CSF,

si possono raccogliere dal sangue perifericonotevoli aliquote di CSE circolanti, spesso inquantità superiore a quella ottenibile da unprelievo di sangue midollare.La somministrazione del G-CSF si effettua coniniezioni sottocutanee, di norma in due dosigiornaliere frazionate: l’ultima iniezione si fanelle 2-3 ore che precedono l’inizio della pri-ma aferesi.Se si prescinde da considerazioni di ordine eti-co (“è del tutto lecito utilizzare medicamenti,in questo caso i fattori di crescita ematopoie-tici, in un soggetto sano che non abbisogna dinessun trattamento terapeutico?”), l’impiegodi tali fattori è quasi privo di effetti collatera-li sfavorevoli, se si eccettua una modesta cefa-lea (che interviene nella maggioranza dei casi),possibili dolori ossei e mialgie, effetti che pos-sono richiedere l’assunzione di comuni anal-gesici e che scompaiono completamente dopola sospensione del trattamento. Tabella 1È comunque da ricordare come, per alcunianni, la preoccupazione degli specialisti erasoprattutto rivolta alle possibili reazioni avver-se a distanza. Il fatto che il numero dei leuco-citi circolanti aumentasse in modo così consi-derevole aveva fatto paventare un eventualeeffetto leucemogeno (nel senso che il tratta-mento con G-CSF potesse determinare, nel cor-so degli anni, l’insorgenza di leucemie). Inargomento sono da sottolineare alcuni punti:la maggior parte di trapianti di CSE “mobi-lizzate” con i fattori di crescita è stata esegui-ta su familiari (in genere fratelli) dei pazientie non si sono verificati, a distanza di anni, casidi leucemia attribuibili all’uso di G-CSF in sog-getti nei quali si poteva prevedere, quantomeno in via teorica, una certa propensionegenetica alla malattia, stante la presenza di unleucemico fra i consanguinei. Inoltre, studisperimentali sul topo e, soprattutto, l’espe-rienza acquisita in oltre 15 anni di raccolte diCSE da sangue periferico dopo mobilizzazio-ne sembrano aver conclusivamente scongiuratoquesto pericolo, tanto è vero che nel 2004 i tra-pianti di CSE da sangue periferico, eseguitinel mondo, sono stati numericamente mag-giori di quelli effettuati con sangue midollare.Infatti per talune categorie di riceventi, sotto-posti a particolari protocolli terapeutici, taletrapianto presenta indubbi vantaggi, fra i qua-li un più rapido attecchimento e l’utilizzo diregimi di condizionamento a bassa intensitàcon una conseguente minore tossicità per ilpaziente.È altrettanto indubbio che la raccolta di CSEda sangue periferico presenta notevoli diffe-renze rispetto alla donazione da midollo osseo,determinando un diverso coinvolgimento edimpegno del donatore. Tabella 2In particolare non vi è necessità di ricoveroospedaliero, non vi è nessun rischio collegato

Tabella 2: Impegno richiesto al donatore nelle due diverse tipologie di raccolta delle CSE.

Impegno del soggetto Donazione CSE da Donazione CSE dasangue midollare sangue periferico

Sessione informativa √ √

Esami di laboratorio √ √

Auto-donazioni di sangue periferico √

2 giorni di ricovero ospedaliero √

Anestesia generale √

Dolore post-donazione √

Iniezione di G-CSF Giorno 1 √

Iniezione di G-CSF Giorno 2 √

Iniezione di G-CSF Giorno 3 √

Iniezione di G-CSF Giorno 4 √

Possibili effetti collaterali pre-raccolta √

Raggiungere l’unità di aferesi con mezzi propri per 1-2 giorni √

Giorni di recupero post-donazione Di norma 10-15 Di norma nessuno

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all’anestesia totale, la donazione può essereeseguita ambulatorialmente e, di conseguenza,il soggetto non deve sospendere, per periodipiù o meno lunghi, le proprie normali attività.Di contro il donatore di CSE da sangue peri-ferico deve sottoporsi per alcuni giorni (di nor-ma quattro) al trattamento (iniezioni sottocu-tanee) con il fattore di crescita.In considerazione di quanto sopra e in armo-nia con la politica adottata da quasi tutti i Regi-stri mondiali di donatori, anche l’IBMDR, d’in-tesa con il GITMO (Gruppo Italiano Trapian-to di Midollo Osseo) e con la SIMTI (Società Ita-liana di Medicina Trasfusionale di Immunoe-matologia) ha deciso di rendere fattibile la rac-colta di CSE da sangue periferico dopo stimo-lazione, limitatamente ad alcune precise indi-cazioni (soltanto riceventi adulti sottoposti acondizionamento a bassa intensità o in faseavanzata di malattia o ancora ove il peso delricevente sia molto elevato e quindi sianonecessarie grandi quantità di CSE del dona-tore). Si ricorda che già nel 2001, sentito il pareredel Consiglio Superiore di Sanità, questa tipo-logia di prelievo era prevista per i volontariIBMDR in caso di seconda donazione. Oggi, come detto, solo una parte di pazienti inricerca viene avviato al trapianto di CSE rac-colte da sangue periferico. Per tale ragione siè ritenuto più opportuno, al reclutamento,prevedere che il volontario dia il consenso a

essere iscritto come potenziale donatore dicellule staminali ematopoietiche in generale(da midollo e in casi particolari da sangueperiferico), rispondendo quindi ai criteri dieleggibilità previsti per entrambe le proce-dure.Alle successive selezioni, se informato che laforma di donazione più clinicamente appro-priata per il ricevente è quella da periferico,riceverà le più ampie e particolareggiate infor-mazioni in argomento, fermo restando il suodiritto di rifiutare di sottoporsi a un tale tipodi donazione e di scegliere, invece, il prelie-vo di CSE midollari.Prima di concludere questo articolo, vor-remmo richiamare l’attenzione del lettore sudue argomenti, in qualche modo connessi conquanto trattato più sopra.Il primo argomento riguarda la possibilità (esono in corso, in materia, studi ed esperi-menti in tutto il mondo) di poter coltivare lecellule staminali in laboratorio così che, par-tendo anche dalla poche cellule che si possonoseparare dal sangue circolante con una afe-resi semplice, si possa giungere a moltiplicarlein quantità più che sufficiente a eseguire untrapianto di CSE, senza la necessità di dovertrattare farmacologicamente il donatore e diesporlo a rischi, peraltro soltanto teorici. Il secondo argomento, molto più stimolantedal punto di vista medico e foriero di enor-mi speranze per tutti i malati, è in rapporto

alla constatazione che nel sangue circolantevi sono, accanto alle CSE, anche cellule sta-minali cosiddette “totipotenti”, cioè in gradodi differenziarsi in molti tipi di cellule, comele cellule cardiache, le cellule neurologiche ealtri tipi cellulari, specifici dei singoli orga-ni. Anche a questo proposito numerose sonole ricerche e le esperienze che si stanno effet-tuando in molti laboratori per ottenere unaloro moltiplicazione e riuscire a orientarleverso le varie specializzazioni d’organo. In talmodo, partendo da una semplice aferesi sipotrà disporre di un mezzo terapeutico dilarghissimo impiego. Già si ipotizzano le varieapplicazioni: cellule staminali utilizzate perriparare le cellule del muscolo cardiacodistrutte in seguito a un infarto, per sosti-tuire di cellule nervose alterate per malattieneurologiche congenite o acquisite, per rim-piazzare le cellule epatiche rovinate dalla cir-rosi e così via per ogni possibile malattiadestruente. Soltanto l’avvenire ci rivelerà sesi tratta di un sogno utopico o di una realtàeffettivamente conseguibile, come gli espe-rimenti di laboratorio e alcuni esperienze sul-l’uomo sembrano confermare. La donazione di cellule staminali, che oggiviene quasi esclusivamente utilizzata percurare malattie del sangue, in un futuro nean-che troppo distante potrebbe, quindi, avereun impiego molto più vasto e maggiormen-te gratificante per i volontari.

Donatori mondiali al 29 marzo 2005 9.597.605

dati aggiornati al 31 dicembre 2004

Donatori italiani 309.716

Registri Donatori nel mondo 54situati in 40 nazioni

Banche Cordonali nel mondo 37situate in 21 nazioni

Donatori italiani giunti al TMO 1.329893 per pazienti italiani – 436 per pazienti esteri

Pazienti italiani giunti al TMO 2.046893 da donatori italiani – 1.153 da donatori esteri

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MicroscopioFocus sulle ADMO Regionali e sui centri donatori e trapianto

ADMO nelle Marche nasce dalla volontà di un gruppo di amici

pesaresi che vollero impegnarsi nella ricerca di donatori

volontari, sentite le notizie provenienti dal Reparto di Ematologia

dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, dove si stava

sperimentando con buoni risultati il trapianto di midollo osseo per

offrire nuove speranze ai malati di talassemia e di leucemia.

Il 5 febbraio 1991, davanti ad un notaio che ne ufficializzava lo

Statuto, costituirono l’Associazione.

I primi anni servirono per cercare donatori e per promuovere la

formazione di nuovi punti di incontro e di divulgazione del nostro

messaggio in ambito regionale. I dirigenti, mossi da uno spirito di

pura solidarietà e pungolati da situazioni particolari che

territorialmente si andavano presentando, mirarono ad

espandere quanto più possibile la visibilità ed i punti

d’informazione sul territorio.

Ai gruppi di Montegranaro e di Osimo, nati appena dopo la

costituzione di ADMO Marche, se ne accostarono altri, cogliendo

l’occasione ovunque si presentasse, purché vi fosse qualcuno

interessato e volenteroso che potesse seguirla. In breve tempo

se ne formarono ben trentadue che coprirono pressoché l’intero

territorio regionale.

A questo iniziale momento di crescita fecero seguito un periodo

di assestamento organizzativo e una nuova programmazione

interna, che si finalizzarono nella rilettura dello Statuto e nella

decisione di iscrivere ADMO al Registro Regionale delle

Associazione di Volontariato delle Marche, formalizzandone la

costituzione al fine di rendere pubblica l’attività.

Da quel momento si diede sviluppo alla collaborazione con le

istituzioni pubbliche ed in particolar modo con quelle sanitarie,

constatando la necessità sempre più presente di cooperare

direttamente con il Registro dei Donatori di Midollo Osseo, con le

strutture e le professionalità che già promuovevano con

successo la tipizzazione e la catalogazione dei dati dei donatori

volontari, che la Regione, a breve distanza dalla promulgazione

della legge n° 52 del 2001, istituzionalizzò riconoscendone

l’operato. Ai lusinghieri risultati, gia conseguiti in fatto d’iscrizione

al Registro, si assommarono i primi successi anche nella

finalizzazione delle disponibilità espresse dai volontari che, a

partire dalla fine degli anni novanta, cominciano ad essere

chiamati per la donazione vera e propria. Molti degli oltre 7.200

iscritti e dei 25 donatori effettivi delle Marche sono anche nostri

soci, quindi persone che sono venute a conoscenza della

possibilità di aiutare il prossimo compiendo questo grande gesto

proprio grazie all’azione dei collaboratori di ADMO, che da

sempre operano per sensibilizzare la cittadinanza. Gli stessi

volontari che si impegnano ad accompagnare i donatori nelle fasi

della tipizzazione e che mantengono con loro i contatti al fine di

non far dimenticare, anche a distanza di anni, la promessa fatta

al momento dell’iscrizione.

Questi successi, però, non esauriscono ancora tutte le nostre

aspettative. Le Marche, infatti, non esprimono ancora il

massimo della potenzialità nelle iscrizioni al Registro. Stiamo

tentando di porre rimedio a ciò ideando nuovi programmi,

elaborando nuove strategie di avvicinamento alla popolazione,

allacciando intese e progettando iniziative comuni con i volontari

di altre associazioni. Siamo consapevoli che ADMO Marche deve

organizzarsi per gestire al meglio la propria presenza sul

territorio, per rendersi più visibile, più presente, più raggiungibile

dai cittadini e, in particolar modo, dai giovani; da loro, infatti, ci

aspettiamo quelle risposte che servono per dare maggiore

speranza a quel sempre più ampio numero di malati che vedono

il ritorno alla vita nel trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Tutto ciò deve essere unito ad uno stretto rapporto di

collaborazione e ad una tenace richiesta di attenzione da parte

quelle strutture, sanitarie e non, preposte alla gestione e alla

raccolta delle volontà dei donatori, per trovare insieme le

risposte alle necessità che man mano si vanno materializzando.

ADMO Marche: la nostra storia

In questo numero:MARCHE

Ce l’abbiamo fatta!Testimonianza di un donatore marchigiano

24 dicembre 2004Basta poco per far sorridere una persona, per farla tornare a sperare, perfarla vivere.Io fortunatamente ce l’ho fatta, ho affrontato questa esperienza a visoaperto, senza paura, senza timore, come affronto le mie gare di atleticasui 400 metri, fino alla fine, senza mai mollare.A febbraio, a soli 5 giorni dal mio compleanno, ho donato il midollo osseoa un ragazzo italiano, non so altro, chi sia o da dove venga, so solo cheera malato, la leucemia lo stava divorando.La prima donazione non è bastata, così a fine ottobre ne è servita un’al-tra, ero pronto, dovevo vincere insieme a lui.Ieri in giornata la telefonata, il ragazzo è stato dimesso dall’ospedale, ètornato a casa e sta bene, è guarito, passerà un Natale diverso dopo anni.Fortunatamente i suoi valori sono tornati normali, e non gli servono piùneanche le terapie. Che bel regalo di Natale!Ora ci si sente diversi dentro, con un altro spirito si guarda alla vita, conpiù fede e speranza.Perché non vi iscrivete anche voi ad ADMO? Ve lo consiglio, è una gran-de cosa.Potrebbe essere proprio questo il più bel regalo di Natale per voi stessi eun giorno… chissà… per quale altra persona.

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guiti nel 1998: due richiesti per altrettanti pazien-ti esteri (Germania e Francia) ed uno a favoredi un paziente italiano. Negli anni successivi,incrementando il numero dei donatori e miglio-rando il livello di tipizzazione, abbiamo ottenutoun aumento dell’indice di donazione. Nel 2003cinque volontari hanno donato CSE midollarie, in seconda donazione, abbiamo eseguito dueprelievi di sangue intero e uno di linfociti (DLI).Nel 2004 ancora cinque prime donazioni e treseconde donazioni di cellule staminali perife-riche (PBSC), prelevate con una procedura di afe-resi dopo stimolazione con fattori di crescita(G-CSF). Figura 2 a pag. 8 Nel 2005 la possibilità di donare in prima dona-zione le PBSC con somministrazione di fattoridi crescita è divenuta una realtà. I nostri dona-tori sono messi a conoscenza di questa moda-lità di donazione all’atto dell’iscrizione,mentre coloro che si sono iscritti pri-ma dell’anno 2005 riceveranno,nelle fasi successive, tutte leinformazioni necessa-rie per poteresprimere la pro-pria volontà adonare PBSC. Le

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risposta è sì. Sì, perchè per molte malattie ema-tologiche, come le leucemie acute, parte deilinfomi ad alto grado di aggressività, i mielo-mi e le talassemie, un trapianto può essere l’u-nica soluzione in grado di guarire la malattia.E possono essere applicati a tutti? Occorre riba-dire che, anche se c’è stato un ampliamento del-le situazioni in cui un trapianto può essere appli-cato, esistono ancora condizioni che non lo per-mettono: per esempio, la situazione della malat-tia ematologica, l’età, le condizioni fisiche. Maaltrettanto vero è il fatto che ci sono malati nel-le condizioni adeguate per un trapianto e chenon trovano un donatore. Per questo è giustoincoraggiare chi si sente motivato ad iscriversial Registro dei Donatori di Midollo Osseo, tenu-to presso il Laboratorio Aziendale dell’Azien-da Ospedale San Salvatore. Questo gesto, cosìcome essere attivi donatori di sangue, è certa-mente non solo un atto di solidarietà, ma soprat-tutto un fatto concreto per aiutare chi soffre.

Il Progetto Umanitario Ematologicodell’Ospedale San Salvatore di Pesaro

Giuseppe VisaniDirettore U.O. Ematologia - AziendaOspedale San Salvatore - Pesaro

Più di 150 trapianti nel corso degli ultimi3 anni all’Ematologia di Pesaro, fra auto-trapianti e trapianti da donatore, in

malattie ematologiche tumorali e non: sono sicu-ramente una bella indicazione che un tipo di atti-vità, iniziato molti anni fa presso questa Divi-sione dell’Azienda Ospedale San Salvatore diPesaro, continua, offrendo assistenza altamen-te qualificata alla popolazione di Pesaro, dellaProvincia di Pesaro-Urbino, della Regione Mar-che e di altre Regioni Italiane.Continua anche la tradizione di assistenza apazienti provenienti da altre nazioni: il sup-porto garantito dalla Regione Marche per il Pro-getto Umanitario Ematologia ha consentito e

consente tuttora di curare e guarire personeprovenienti da alcuni Paesi esteri con malattieematologiche tumorali e non tumorali, altri-menti senza speranze di cura perché in condi-zioni di indigenza e non in grado di ricevere leterapie adeguate nel loro Paese di origine.Per chi viene da fuori, dall’Italia o dall’estero,sono essenziali poi le strutture che danno acco-glienza, come AIL Pesaro Onlus e i Gruppi diVolontari. Accanto alle cure, inoltre, è importantericordare che il Progetto Umanitario Ematolo-gia si pone altri due obiettivi: costruire un “per-corso di vita”, in particolare per i piccoli pazien-ti e le loro famiglie provenienti da aree stra-niere disagiate, e formare medici, infermieri etecnici che siano in grado, in queste stesse realtàstraniere, di dare assistenza adeguata ai pazien-ti trapiantati o sottoposti a terapie ad alte dosi.Soprattutto per il trapianto da donatore il per-corso può essere impegnativo. Sorge quindi ladomanda: ma i trapianti servono veramente? La

Attività del Registro Regionale MarchigianoDonatori di Midollo Osseo

Dottoressa Patrizia Scalari U.O. di Immunologia Clinica eTipizzazione Tessutale - AziendaOspedaliera Ospedali Riuniti di Ancona

La donazione di cellule staminali emo-poietiche (CSE) midollari da donatorevolontario (DV) entra a far parte della

realtà marchigiana sin dal 1989. In quell’annoebbe inizio in Italia un progetto che propone-va a tutti i centri che operavano nell’ambitodell’istocompatibilità di raccogliere i dati gene-tici di quei volontari che si fossero resi dispo-nibili per questo tipo di donazione. Nel set-tembre 2001 la Regione Marche riconobbe edistituì, con delibera D.G.R. 2185, il RegistroRegionale (RR) dei Donatori di Midollo Osseo,affidandone l’incarico al Servizio di Immuno-logia Clinica e Tipizzazione Tessutale dell’A-zienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Anco-na. Il RR si avvale di 4 Centri Donatori (CD)dislocati nelle 4 province (Ancona, Pesaro,Macerata, Ascoli Piceno) che svolgono attivitàd’arruolamento e di gestione del donatore. I

CD devono rispondere a requisiti precisi, fon-damentali per poter operare in maniera corret-ta in questo settore. L’importanza della qualità,del livello di tipizzazione HLA e l’utilizzo dimetodiche in biologia molecolare ha reso neces-saria la partecipazione dei CD a controlli diqualità e a progetti di accreditamento specifico.L’accreditamento EFI (European Federation ofImmunogenetics) è già stato ottenuto dai CD diAncona e di Pesaro ed è in fase di realizzazio-ne per gli altri Centri. Figura 1 a pag. 8Il numero degli iscritti influisce sulla possibilitàdi reperire un donatore compatibile: le primedonazioni di CSE midollari avvennero infattidieci anni dopo l’inizio di questa attività. Perpromuovere la donazione sono stati presi accor-di con il Dipartimento Regionale Interazienda-le di Medicina Trasfusionale affinché i 103 cen-tri di raccolta, presenti sul territorio per i dona-tori di sangue, potessero svolgere questa attivitàanche per i donatori di midollo osseo. L’incre-mento degli iscritti e delle donazioni dal 1998ad oggi testimonia il progressivo interesse ver-so questa procedura, che sempre di più si affer-ma come terapia d’elezione in molte patologieoncoematologiche. I primi prelievi di CSE midollari furono ese-

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MARCHE

nuove prospettive hanno reso necessario esten-dere il livello di collaborazione a nuovi part-ner, quali le unità di aferesi. Per questo, nellanostra Regione, si è provveduto ad individua-re nel Dipartimento Regionale di Medicina Tra-sfusionale quali fossero le strutture trasfusio-nali deputate ad eseguire questa procedura su

Attivitàdel CentroTrapiantidi Ancona

Prof. Attilio OlivieriDirettore del Centro Trapianti di Midollo Osseo e Cellule Staminalidella Clinica di Ematologia di AnconaOspedali Riuniti di Ancona

Il Centro Trapianti di Midollo Osseo dellaClinica di Ematologia di Ancona è statoaccreditato fin dal 2001 per la ricerca e il

trapianto da Donatore Volontario (DV). L’at-tività del Centro nasce, per quanto riguardail Trapianto di Midollo Autologo, nel 1991 eper il Trapianto Allogenico nel 1999. Fino ad oggi il nostro Centro (CT AN01) haeseguito 550 trapianti di cui 484 autologi e 66allogenici; tra questi figurano anche 4 tra-pianti da DV (altri 2 sono in programma nelmese di maggio), 4 trapianti da CordoneOmbelicale e 5 trapianti semicompatibili; sonostati altresì eseguiti 21 espianti da DV delnostro Centro, inviando il midollo raccoltoagli altri Centri Trapianto che ne avevano fat-to richiesta.Mentre la maggior parte dei trapianti auto-logi è stata eseguita per Linfomi o Mielomi,la maggior parte dei trapianti allogenici è sta-ta eseguita per leucemie: in particolare 6 degli8 pazienti che hanno ricevuto un trapianto da

i DV (Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno). La som-ministrazione dei fattori di crescita sarà effettuatadai medici dei Centri Trasfusionali che, per laloro presenza sul territorio, saranno in gradodi garantire al donatore l’assistenza medicanecessaria in prossimità della loro residenza. L’importanza della collaborazione tra tutti gli spe-cialisti e le Associazioni di volontari che opera-no in questo settore è fondamentale per offrire aidonatori garanzie di sicurezza e di apprezza-mento per il loro gesto. Non dobbiamo dimenti-care che la donazione, oltre a rappresentare un attomedico, ha un alto significato morale, e che i tra-pianti rappresentano nella realtà attuale una “fon-te di vita”. Molte persone vivono grazie alla gene-rosità d’altre persone che si sono rese disponibi-li al “dono”. Non possiamo trascurare l’impor-tanza di questo gesto e del suo significato etico.

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Figura 1 - Strategia di iscrizione nel corso del 2004 (R.R AN 01)

Figura 2 - Numero e tipologia dei trapianti

totale nuovi iscritti iscritti tipizzatiper AB e DR

iscritti con menodi 35 anni

iscritti tipizzatiHLA-Cw

I prelievi di CSE midollari sono stati eseguiti presso la Clinica di Ematologia degli Ospedali Riuniti di Ancona e presso l’Ematologia dell’Ospedale San

Salvatore di Pesaro. I prelievi di PBSC, di linfociti (DLI) e di sangue sono stati eseguiti presso il Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale.

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

CSE da M.O. PBSC Sangue in toto DLI

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mieloablativi anche nei riceventi un trapian-to da DV consente, inoltre, di estendere que-sta procedura anche a pazienti anziani neiquali il trapianto era prima gravato da unatossicità e da un rischio di mortalità inaccet-tabili; peraltro anche soggetti giovani in con-dizioni non ottimali o con malattia ben con-trollata prima del trapianto potrebbero bene-ficiare in futuro di questo nuovo approccio. Nella nostra casistica la maggior parte deinostri pazienti ha beneficiato di Regimi diCondizionamento a Ridotta Intensità e la mor-talità globale è risultata pari al 13%.Globalmente il 50% dei pazienti sottoposti atrapianto da DV e il 75% dei riceventi tra-pianto di Cordone Ombelicale è attualmen-te vivo e non presenta segni di ripresa dellamalattia di base.Questi ultimi dati molto promettenti, relati-vi all’utilizzo del Cordone Ombelicale ancheper pazienti adulti, non devono essere malinterpretati, in quanto l’attuale disponibilitàdi un numero notevole di unità di SangueCordonale, se da un lato offre notevoli pro-spettive anche per soggetti adulti, non deveessere considerata una alternativa alla ricer-ca di un DV nel registro nazionale ed inter-nazionale. É noto che, purtroppo, oltre unterzo dei pazienti per i quali viene attivata laricerca di un DV non riesce a trovare un DV

compatibile; inoltre, a volte, la lunghezza del-la ricerca fa sì che nell’attesa il paziente vadaincontro a ricaduta. Pertanto la disponibilitàdi una Banca di Unità di Sangue Cordonaledeve essere vista come una opportunità sup-plementare e non tanto come una alternati-va alla ricerca di un DV compatibile; vi sono,peraltro, situazioni in cui una procedurapotrebbe essere preferibile all’altra o vice-versa, a giudizio del trapiantologo.In conclusione, al giorno d’oggi la disponi-bilità di un parco sempre più ampio di DV edi un numero crescente di Unità di SangueCordonale è in grado di assicurare un tra-pianto nella maggior parte dei pazienti pri-vi di un fratello HLA-compatibile e che, perla pessima prognosi della loro malattia, nonavrebbero avuto diversamente altre possibi-lità di cura.Attualmente i continui miglioramenti otte-nuti nel parco dei potenziali donatori, edanche la possibilità in futuro di predire conmaggior precisione il rischio di gravi com-plicanze legate ad un trapianto da non fami-liare, potranno consentire di rendere ancorapiù personalizzata la ricerca del DV piùappropriato per ciascun paziente e con ciòridurre ulteriormente il rischio di tossicitàlegato alla procedura trapiantologica.

non familiare erano affetti da leucemia. Apartire dal 1999, l’introduzione dei Regimi diCondizionamento ad Intensità Ridotta (cosid-detto Trapianto a Ridotta Intensità o Trapiantonon mieloablativo) ci ha consentito di esten-dere l’applicazione del trapianto da DV anchea pazienti di età avanzata (oltre 55 anni e finoad un massimo di 70 anni) con ottimi risul-tati; infatti la mortalità trapiantologica in que-sta fascia di pazienti già a maggior rischioper l’età avanzata (e fino a poco tempo faimpossibilitati a beneficiare di una terapiapotenzialmente curativa come il trapianto), èrisultata inferiore al 20%.Mentre il trapianto cosiddetto ‘convenziona-le’ (o mieloablativo) si basa su di unaradio/chemioterapia di preparazione, in gra-do di abolire in modo irreversibile la norma-le attività di produzione di globuli rossi, bian-chi e piastrine da parte del midollo osseo, iltrapianto cosiddetto a Ridotta Intensità (onon mieloablativo), prevede la somministra-zione di dosi ridotte di radio o chemiotera-pia, nell’intento di ottenere solo una tolle-ranza da parte del ricevente nei confronti delmidollo trapiantato, che a sua volta sarà poiin grado di completare l’attecchimento e dieradicare definitivamente la malattia leuce-mica grazie ad un meccanismo immune. Lapossibilità di impiegare questi regimi non-

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Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla tua ADMO Regio-

nale e al laboratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’ar-

chivio dei donatori, per spedirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in caso

fossi chiamato per una possibile donazione.

INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO

Cognome e nome

Via n°

CAP Città Prov.

NUOVO INDIRIZZO

Cognome e nome

Via n°

CAP Città Prov.

Tel. n° socio

Ai sensi del Decreto Legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al

loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Firma

Puoi mandare questo coupon a:

ADMO Federazione Italiana – Via Aldini, 72 – 20157 Milano – fax 02 39001170 – [email protected]

Page 10: ADMO NOTIZIE nr.24

ADMO Marche diven-ta sponsor di unagara di atletica legge-

ra. È iniziata così la collabo-razione con l’Associazione Atle-tica Fabriano a cui la FIDAL,Federazione Italiana di Atletica Leg-gera, ha dato il compito di organizzare, il12 giugno prossimo, una tappa del campionatoitaliano assoluto di società su pista. Grazie aquesto connubio gli atleti (circa 300) delle societàsportive di Emilia Romagna, Toscana, Marche eUmbria, che si classificheranno per parteciparealla finale B del gruppo 3, avranno modo diconoscere meglio ADMO, l’importante compi-to che svolge e cosa, giovani in salute come loro,possono fare per gli altri. I volontari saranno adisposizione dei tanti che arriveranno allo Sta-dio Comunale di Fabriano, teatro della manife-stazione, con un gazebo dal quale distribuiran-no materiale informativo dell’Associazione etutti i chiarimenti necessari per chi vorrà diven-tare donatore.Ai giovani che saranno impegnati nel-la competizionev e r r a n n oregalati deigadget offertida ADMOFederazione. Illogo ADMOcara t te r izzeràanche due dei tro-fei che verrannodistribuiti a finegiornata; sarannoinfatti targati ADMO

AMICI DI ADMOIN GIAPPONE

Da alcuni mesi la Miyagi Marrow Donor RegistryPromotion Conference (MMDRPC), un’associazio-ne giapponese che si propone le nostre stesse fina-lità, ha preso contatti con ADMO Federazione Ita-liana, allo scopo di porre le basi per una futura col-laborazione.Durante una recente manifestazione organizzata daMMDRPC per reperire nuovi donatori di midolloosseo è stato presentato e portato lungo le stradedella città di Sendai anche il logo ADMO.Ringraziamo il Presidente di MMDRPC, Kaoru Yoshi-naga, e la signora Kei Yamamoto per quest’amici-zia che ci arriva da tanto lontano!

il premio alla prima squadrafemminile e alla prima squa-dra maschile, cioè a quellesquadre che avranno rag-giunto il punteggio più alto

nella classifica che terrà conto deirisultati delle oltre quindici specia-

lità previste (corsa veloce e a ostacoli,salto in alto, in lungo e triplo, lancio del mar-tello, del peso e del disco, marcia, staffette ealtre ancora).Le due società vincenti entreranno a far parte del-l’elite dell’atletica nazionale e parteciperanno didiritto alle gare di serie A. Saranno pertanto frale punte di diamante dell’atletica italiana chetanto onore si è fatta nella recente manifesta-zione olimpica. Questa sarà sicuramente un’in-tensa giornata di sport e solidarietà, in cui gio-vani avranno la possibilità di conoscere megliol’importanza di ADMO e che cosa si chiede aisuoi volontari. Il binomio ADMO Marche edAtletica Leggera avrà

sicuramente altrisviluppi in futuro.Infatti, in attesa diauspicabili nuoviconnubi con laFIDAL in ambitonazionale, sonogià in program-ma altre inizia-tive congiuntecon l’Associa-zione AtleticaF a b r i a n o ,un’istituzio-ne nel mon-

do dell’atletica mar-chigiano che dal 1961 ha raggiuntoimportanti traguardi fino alla “Stel-la al merito” del Coni. Un partnerche si sta rivelando importante coni suoi circa 150 atleti che si fannoonore sui campi di gara di tutta Ita-lia, dai giovani fino agli over 35. Traquesti atleti c’è anche un donatoreADMO e su di esso contiamo comeesempio di atleta di uno sport sanoe promotore di ideali di solidarietàper i tanti suoi coetanei, che potran-no così essere sensibilizzati sulladonazione di midollo osseo.h

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ADMO Marche alla Finale B

di Atletica Leggera

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Èil titolo significativa-mente riassuntivo di unlibro firmato da Loreda-

na Ranni e edito da Proedi Edi-tore nel novembre del 2004.Più che del testo il titolo è rias-suntivo di una dolorosa espe-rienza vissuta dal 1993, quandoall’autrice venne diagnosticatoun linfoma non Hodgkin, finoalla faticosa ripresa della vitaquotidiana.Favorite dall’elegante veste gra-fica e dallo stile chiaro e incisi-vo dell’autrice, giornalista diprofessione, le pagine scorronoveloci alla lettura.Nella loro apparente semplicitàesse evidenziano in manieraimmediata l’agghiacciante condi-zione – umana e psicologica – del-l’autrice, che non ha voluto faremistero della gravissima patolo-gia che in un primo tempo sem-brò toglierle sogni e speranze.È un libro essenziale, che non contiene paroledi troppo e, proprio perché drammatico rac-conto di una storia vera, ti scuote e ti agita nelprofondo. Anche quando leggi che la straordi-naria forza interiore dell’autrice, la sua strenuadeterminazione nel lottare per sopravvivere,l’amore della mamma e del papà (valore asso-luto nella vita e negli affetti della scrittrice), lagrande sensibilità e la preparazione del perso-nale medico e paramedico incontrato, la spin-ta tratta dall’incontro con altri malati, e nonultima la fede in Dio, le hanno “regalato” ilmiracolo della guarigione.Il libro è stato presentato il 5 marzo a Pescarapresso il Caffè Letterario del Museo delle Gen-ti d’Abruzzo dal Presidente di ADMO Regio-ne Abruzzo, Paola De Angelis, presente l’au-trice. Coordinatore dell’incontro è stato il Diret-tore dell’emittente TV Rete 8, Dott. PasqualePacilio.Nasce da una promessa il libro che ha scrittoLoredana Ranni, giornalista d’origine abruzze-se e caporedattore del mensile “Cipria”, perraccontare la sua esperienza di donna guaritadal tumore. “È una promessa fatta a una per-sona che non c’è più“ racconta l’autrice di fron-te al numerosissimo pubblico che affolla il CaffèLetterario, “così mi sento più viva, e non soloper il fatto d’averla scampata bella”. Oggi, adistanza di dieci anni, con 6500 copie vendute

e una buona somma raccolta per ADMO (perogni copia venduta 1 euro sarà devoluto all’As-sociazione) si può dire che quella promessa nonl’ha semplicemente mantenuta. L’ha resa nelmodo più forte per far capire che di tumore sipuò guarire ”Nulla avviene per caso, neanchela malattia”.Vincere la malattia si può, e Loredana c’è riu-scita. Questo è il messaggio di speranza del bellibro della Ranni. ”Bastano determinazione edenergia per aiutare i medici a far sì che i farmacisvolgano la loro azione al meglio” racconta Lore-dana. “Non ho mai pensato di essere un‘eroina– commenta l’autrice del libro – ma una donnacome tante. E come tante donne che a trent’an-ni ritengono di avere tutti i diritti e di godersila vita io ho cominciato la mia personalissimalotta per scacciare il tumore dal mio corpo. E cel’ho fatta. Scoprendo che solo dopo tutto que-sto ho cominciato a vivere. Davvero”. Questo testo è il risultato della collaborazionetra ADMO e la casa editrice Proedi Editore cheda tempo dimostra grande sensibilità al pro-blema della donazione del midollo osseo, unsemplice intervento che potrebbe salvare la vitaa migliaia di persone.Grande emozione e partecipazione alla testi-monianza umana di Loredana.

Paola De AngelisVicepresidente ADMO Federazione Italiana

“Io, viva di tumore. Una storia vera”

� Ciao a tutti, sono Grazia e nel lontano 1991 ho avuto l’onoredi entrare a far parte della grande famigliaADMO, ma ancor di più di essere stata presceltaed espiantata nell’anno successivo.Cosa mi è rimasto da allora? Solo il rammari-co di non poter essere ancora disponibile a “dareuna mano”; come ben saprete dopo essere sta-ti espiantati si rimane iscritti nel Registro comedonatori ma non più “utilizzabili”.Fatevi avanti dunque, non abbiate paura,anchese sarete impoveriti di qualche cc di midollosarete sicuramente più ricchi di soddisfazioneed orgoglio!Baci, anzi “bacini” a tutti

GraziaGenova, 30 marzo 2005

� Ciao a tutti,sono R.,una ragazza di 31 anni che da circadue mesi ha subito un trapianto di midollo osseoda donatore perchè affetta da leucemia mieloi-de acuta. Non vi dico la sofferenza che da ago-sto sto provando, tra chemioterapie e ricoveriin camera sterile, ma spero che tutto questo,presto, diventi un brutto ricordo.Vi scrivo perchè, scherzo del destino, anch’io erouna donatrice ADMO. A22 anni mi sono iscrit-ta e sono stata chiamata perchè compatibile alprimo livello. Ma vi contatto soprattutto per rin-graziare il mio donatore, che so essere un ragaz-zo di Verona.Lo considero come un fratello, anzi di più, sen-za il suo aiuto non sarei certo qui a scrivere.GRAZIE DI CUORE, queste sono le unicheparole che riesco a dire perchè il sentimento digratitudine è difficile da descrivere e da ester-nare. Un grazie anche a tutte le persone che misono state e mi stanno vicine soprattutto la miamamma, il mio fidanzato Francesco e il perso-nale del Reparto di Ematologia di Pisa direttodal Prof. Petrini: siete stupendi!!!Un abbraccio,

R.14 marzo 2005� Cara ADMO,non so da quanto tempo devo scrivere questa let-tera, ma solo oggi ho trovato la motivazione, iltempo e forse anche le parole per farlo. Mi pre-sento, mi chiamo Lucrezia, ho 17 anni e vivo aFasano (BR). Sento oggi il bisogno di raccon-tare la mia storia perché penso che in qualche

QUI A FIANCO: PAOLA DE

ANGELIS, VICEPRESIDENTE DI ADMOFEDERAZIONE ITALIANA, ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“IO, VIVA DI TUMORE”. SOPRA: L’AUTRICE LOREDANA RANNI

�Lettere

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modo possa servire a qualcuno, a chi è ancoradubbioso sulla donazione di midollo, a chi cer-ca un motivo per tipizzarsi: quando con i mieiamici o compagni di classe parlo di questo argo-mento a volte vedo interesse, a volte dispiace-re, a volte un’indifferenza che mi fa male. Quin-di, eccovi la mia storia. Tre anni fa, avevo 14 anni, mi fu diagnostica-ta al Policlinico di Bari una leucemia mieloidecronica, una specie di fulmine a ciel sereno inuna vita bambina-adolescente come la mia. Allo-ra a Bari mi dissero che l’unica soluzione per meera il trapianto di midollo, che solo così potevosperare di guarire completamente. Immediata-mente scattò la ricerca per il mio donatore, esubito i miei familiari si fecero tipizzare. Pur-troppo nessuno di loro risultò compatibile (congrande dispiacere della mia sorellina che ci tene-va tanto a donarmi il midollo!), quindi si ricercòun donatore non consanguineo. Non poteteimmaginare quanto affetto si strinse attorno ame in quel momento. Lo spettacolo più meravi-glioso, quello che diede al mio cuore la forza dicombattere fino in fondo, quello che mi fece capi-re quante persone mi amavano davvero, fu divedere tutti, amici e parenti, che ci chiedevanodove e come potersi tipizzare. Per me. Personeche mai avrei immaginato compiessero un gestosimile, tutti i miei cugini, amici di amici, cugi-ne che si iscrissero al registro da Roma, persi-no miei compagni delle scuole elementari che michiedevano se potevano tipizzarsi. Tanti sforziper me mi commossero, e contemporaneamen-te mi resi conto di quanto fosse sconosciuto ilmondo di ADMO fino ad allora.Il donatore arrivò da Milano, un uomo scono-sciuto ma di sicuro con un cuore grande. ABari non erano ancora attrezzati con un repar-to di trapianti (adesso lo sono), specialmente perl’età pediatrica, così qualcuno mi suggerì dirivolgermi al Gaslini di Genova. Lì ho trovatouna mia seconda famiglia (e Genova è ormai unaseconda casa), perché ho passato in quel repar-to di terapia intensiva cinque mesi in compa-gnia di infermiere, medici e bambini che sonoentrati nella mia vita in quel momento e per sem-pre, perché non scorderò mai nessuno di loro.Ho imparato ad affrontare il dolore col sorriso,a reagire anche quando non riuscivo più a muo-

vermi dal letto, a non lasciarmi annientare daun male che sfinisce ogni forza e pazienza. Emi sono lasciata aiutare dalla gente speciale cheho trovato attorno a me, ho preso speranza dal-le lettere che miei amici e cugini mi mandava-no ogni settimana, ho trovato il coraggio discherzare sui virus solo per ridere insieme. Ho conosciuto infermiere con le quali ancora houn rapporto di amicizia strettissimo, mediciche riescono ad essere persone semplici, since-re, che riescono a giocare con un bambino di unanno solo per visitarlo. Ma ho toccato ancherealtà di dolore diverse dalla mia, come quelladi G., un bambino che non è riuscito a scon-figgere la leucemia perché il midollo del dona-tore statunitense tardava ad arrivare, oppurecome quella di A., per il quale si trovò solo undonatore semicompatibile, che ahimè non fusufficiente. È anche per loro che sto scrivendoadesso. Perché se io sono riuscita a guarire, senonostante le difficoltà e i momenti neri sonoqui adesso, loro non ce l’hanno fatta. Perchénel registro non c’era ancora qualcuno cheandasse bene per G., o per A., e questo ha tol-to loro le speranze. Allora mi sono chiesta per-ché, qual è il destino così crudele da condannareun bambino di un anno e mezzo che ancoranon sa camminare, perché a loro è stato nega-to il sorriso? L’unica risposta che ho trovato èche bisogna guardare avanti, che per G. o perA. non si può più far nulla ma per altri comeloro sì che si può. Tutti amano i bambini, nes-suno vorrebbe vederli star male… E allora da quinasce la consapevolezza che la donazione dimidollo non è qualcosa di lontano da noi. Anzi,è più vicino di quanto si pensi. È un gesto dinobiltà di cuore, di amore per la vita, è una spe-ranza REALE, CONCRETA. La donazione èuna cosa VERA. A noi costa ben poco farci unprelievo di sangue, o sottoporci ad una biopsia,lo sforzo richiesto è minimo. Ma quello che si puòfare è immenso. È vedere un cucciolo sorridere,è far sorgere il sole per chi lo credeva già spento,è un aiuto tra i più grandi che esistono. Io credoche di fronte alla potenza di un atto tanto picco-lo non c’è dubbio o perplessità che tenga.Io sono stata fortunata, per questo aspetto chepassino i canonici 5 anni dal trapianto per poterdonare almeno il sangue. Spero però, con un piz-zico di fortuna, di poter sensibilizzare tantialtri a compiere questo gesto, primi fra tutti imiei compagni di classe che si credono tantosuperiori a queste cose. Se io ce l’ho fatta ho ildovere che la mia esperienza, quella di G. e diA. non siano inutili, ho il dovere di trasmette-re un messaggio importante. Con questa lette-ra, forse, ho iniziato a farlo. Mi scuso per la lun-ghezza, che sarà certamente difficile far rientrarenella pagina delle lettere di ADMO Notizie,però questo è quello che avevo bisogno di dire.Grazie a tutti coloro che questo messaggio l’han-no già colto o che hanno intenzione di farlo,12

grazie a chi lavoro con tanto impegno per sal-vare gli altri. Per loro ho avuto salva la vita.Avanti con la speranza!Lucrezia D.Pezze di Greco (BR) - 20 dicembre 2004

� Carissimi,per i miei 30 anni credevo che i regali fosserofiniti, non avrei mai potuto immaginare chedoveva ancora arrivare quello più grande: lafortuna di essere compatibile per la donazionedi midollo osseo!Quando mi hanno contattata ero al settimo cie-lo e non potete immaginare la mia gioia nelloscoprire che il ricevente sarebbe stata una bam-bina di 4 anni, proprio io che adoro i bambinipotevo aiutarne uno!Mi sembrava di sognare, era tanto che aspet-tavo questo momento, l’ho desiderato con tut-ta me stessa! Iscrivermi a ADMO (e a AVIS eAIDO) è stata la prima cosa che ho fatto il gior-no del mio 18° compleanno perché, se ci fossestato un donatore che avesse potuto salvare lavita di mio padre, sarei stata la persona piùfelice del mondo. Mio padre, infatti, aveva la leu-cemia, la mieloide acuta, e sono sicura che dalassù, come suo solito, ha fatto sì che il miosogno si realizzasse. Così il cerchio si chiude,anche nella cosa più brutta della mia vita, lascomparsa di mio padre, ho trovato un lato posi-tivo ed ora, finalmente, le lacrime sono di gioia!

Carolina R.20 dicembre 2004

� Ciao a tutti, mi chiamo Alessio e ho 34anni.Lo scorso mese di settembre ho avuto la fortu-na di poter donare il midollo osseo. Circa unadecina di anni fa, quando mi sono iscrittoall’ADMO, non avrei mai pensato di poter rag-giungere questo traguardo. Il poter aiutare concretamente qualcuno, dareuna speranza di vita ad una persona in qual-che parte del mondo è un emozione indescrivi-bile, ve lo giuro. Un’esperienza che rimarrà persempre nel mio cuore. È stato un dono del Signo-re. Auguro a tutti Voi di poterlo provare!Non nascondo che ho avuto degli attimi dipreoccupazione ed agitazione, ma la straordi-narietà di quello che mi stava per capitare miha aiutato a superare quei momenti.Se mi permettete vorrei rivolgere un pensieroe idealmente dedicare questa mia donazione aduna persona a me cara che ora non è più tra noi.In fondo, è grazie a lui, e alla sua famiglia, seho potuto vivere questa grande gioia.Grazie Tiziano.Ciao.

AlessioOmegna (VB), 17 novembre 2004

�Lettere

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Italiain

Resoconto dell’attività diADMO Piemontenel 2004Il 16 aprile 2005 si è svolta a Villar Pero-sa la XV Assemblea dei soci ADMO, duran-te la quale è stato eletto il nuovo Consi-glio Direttivo. Hanno partecipato, oltre atutti i Fondatori di ADMO Piemonte, alcu-ne personalità, fra cui il Dott. Reali, Fon-datore della Banca Dati Italiana, che han-no illustrato i passi avanti in termini didonazioni e trapianti che si sono svolti inquesti anni. Durante l’Assemblea si è anchepresentato il resoconto delle attività del-l’anno 2004 da cui è emerso:• Reclutamento donatori: al 31 dicembre2004 i nuovi soci donatori piemontesisono stati 1.253, di cui quasi il 26%sono giovani sotto i 25 anni. Questoimportante risultato, in crescita rispetto al2003, è frutto dell’assidua attività for-

Piemonte

mativa sul tema della solidarietà e delladonazione svolta nelle scuole piemonte-si dai volontari ADMO, in collaborazionecon le altre associazioni del settore dona-zione e trapianti.• Attività di divulgazione: sono stati orga-nizzati 450 incontri divulgativi, con l’aiu-

zione di midollo osseo-cellule staminali. Atutti loro un sentito grazie!Ringraziamo inoltre tutti coloro che sisono prodigati contribuendo a reperirefondi per la nostra Associazione e offren-do i prodotti ADMO durante le numerosecampagne di sensibilizzazione fra cui “UnPanettone per la Vita” e “Una Colombaper la Vita”.

to dei nostri referenti, su tutto il territo-rio piemontese, all’interno di scuole enell’ambito di manifestazioni socio cul-turali, con l’obiettivo di sensibilizzare lapopolazione al dono di midollo osseo edi cellule staminali e per la raccolta fon-di finalizzata alle attività statutarie del-l’Associazione. Durante il 2004 16 dona-tori piemontesi hanno effettuato la dona-

NELLE FOTO ALCUNEDELLE NUMEROSE INIZIATIVEORGANIZZATE NEL 2004 DAI VOLONTARI DI ADMOPIEMONTE

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tSi è svolta nei giorni 19

e 20 marzo 2005 la dodicesima edizione

della manifestazione nazionale ADMO“Una Colomba per la Vita”. ADMO ringrazia di

cuore tutti coloro che hanno contribuito al successo

dell’iniziativa, in particolare i numerosi volontari presenti

nelle piazze italiane per fornire informazioni sulla donazione

di midollo osseo e distribuire ben 65.000 colombe.

Una Colomba per la VitaUna Colomba per la Vita

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Un giardino per Nicholas Sabato 4 dicembre ADMO Piemonte è sta-ta presente durante l’inaugurazione delgiardino dedicato a Nicholas Green, il bam-bino americano assassinato dieci anni fadurante un tentativo di rapina in Calabria,dove si trovava in vacanza.La famiglia ha acconsentito all’espianto dicornee e organi vitali, regalando un futu-ro a sette pazienti italiani in lista per il tra-pianto. La giornata si è conclusa con alcu-ne testimonianze commoventi, fra cuiquella di Mario Bella, papà di Rossano,morto all’età di 20 anni perché non si riu-scì a trovare un donatore compatibile dimidollo osseo, e quella di Tarcisio Frairia,il Poeta di Valle che scrisse una poesiadedicata a Rossano e al piccolo Nicholas.

Poesia per RossanoTarcisio Frairia, Poeta di Valle della

Val Chisone, nel primo anniversario

della morte di Rossano scrisse un

cantico in ricordo della sua morte.

Venne pubblicato nel 10° anniversa-

rio della Fondazione di ADMO “Rossa-

no Bella” Regione Piemonte sul libro

“Voci del silenzio e della vita, canti del-

la Val Chisone”. In rima, io padre di Ros-

sano gli feci la risposta, che vi invio se

volete pubblicarla.

Mario Bella

Sentiero d’amoreBreve è il sentiero tra fiori di prato,

ove alla tepida riva del sorgente sole

con infinita pietà tu sei tumulato.

Lì, nel silenzio di un sito adombrato,

le tue membra giacenti riposano…

… sui sogni d’un tempo passato,

sui progetti di lavoro e d’amore

di una fiorente vita a vent’anni finita.

Ma ancora parlano gli occhi profondi,

l’intenso tuo sguardo di un vago mistero

ovattato, forse triste presagio di lontana

sventura

per lo stame o la stella d’una vita che dura?

Lungo l’aprica riva il sentiero dei morti

Si fonde a l’aere sacro nel felice connubio

Di anime risorte, leggere ed osannanti gioiose

Al suono delll’eterna tua storia umana.

Quando improvvisa, con colpa letale

T’assalì senza scampo la furia del male,

tu lottasti con ogni tua forza superando

paure, incertezze reali che niuno bandì.

Fino al giorno che depauperato il tuo sangue

E vano l’affanno del veloce cercare,

la condanna accettasti nella mesta

rassegnazione

che fede e ragione soltanto può dar.

Dal tuo corpo martoriato emerse luminosa

La figura cristiana dell’Uomo caro a Gesù.

Non pianti, né gesti d’umana disperazione

Colmaron le ore degli affetti genitivi-filiali,

quando la via della miglior vita come soffio

chiamò;

ma un coraggioso testamento d’altruistico

amore

per salvare giovani sofferenti le stesse tue

pene,

nella grandezza del tuo cuore puro, sprigionò.

Quel seme d’amore, raccolsero i tuoi genitori

Stremati dal lungo dolore, e pure votati

Alla cara missione che figlio morente

Nel nome di Dio e dell’umano soffrire

Supplicando ai viventi per grazia donò.

Così tua immagine, Rossano Bella,

rasserenata

E pulsante d’anima fra noi s’è involata:

nello spazio breve e immenso d’un sentiero

fiorito, cammina la vita del tuo dono d’amor!

Risposta di Mario BellaCaro Tarcisio, nostro Poeta di Valle,

Tra pareti, boschi, sentieri e prati in fior

I tuoi occhi mirano e tu canti

Molti di coloro che non sono riusciti a veder

la sera.

La tua penna vola e scrive di pensieri altrui,

dolci e dolorosi.

Tu cantasti nel tuo ultimo sfogar tra figure e

scritti

Il mio figliol, che io resi al Sommo in ciel quel

mattin,

Ultimo viaggio dal paese suo natio alla città.

Era autunno, l’inverno si avvicinava e la

nebbia calava

Da non veder più il fine.

La mia mente annebbiata dal dolor vedeva la

fine

Di quel germoglio da me creato e accudito,

adulto e vigoroso.

Il pensar com’era…l’ormai sciupato

germoglio

Non vide più la primavera.

Così andò, il Sommo in ciel lo prese a sé e Suo

l’ha fatto,

ma non il suo scritto che io sparsi per il

mondo.

A te dico, poeta mio amico, il mio figliolo sta

arando ancor

Per altrui seminar quel seme d’amor.

Per molti forse è tardivo, ma di certo

Sta arando più ora

Di quanto avrebbe arato e seminato da vivo.

Una corsa nel nome della VitaPervasa da un senso di sportività e fairplay, nella mattinata del 21 novembre2004 ha avuto luogo, tra le strade dicampagna della piccola cittadina di None,la “Stranone”.L’evento sportivo consisteva in una mini-maratona della lunghezza di 7000 metricirca con premiazione finale cui hannopreso parte 430 atleti di livello agonisti-co e non, che ha visto come vincitore Bru-no Santachiara.Di notevole importanza sono stati anchei premi assegnati al più vecchio e al piùgiovane partecipante della competizione. Tra i numerosi iscritti comparivano inol-tre, vincendo il primo premio come grup-po più numeroso, i membri delle asso-ciazioni AIDO e ADMO, tra le cui fila vi eraVeronica Bruera premiata in quanto primaclassificata nonese della sezione non com-petitiva. La loro presenza è stata un’importantetestimonianza di solidarietà che fa delladedizione al volontariato un esempio daseguire. Le parole del presidente dell’Associazione,Enzo Garrone, poco prima della premia-zione, hanno spiegato quanto sia impor-tante l’informazione riguardo alla dona-zione di organi, tessuti, cellule e midolloosseo. Tra i partecipanti alla competizione vierano inoltre numerosi iscritti ADMO emembri delle sezioni comunali AIDO adia-centi a None (in modo particolare diCandiolo), testimonianza di come sola-mente dalla cooperazione tra le variesezioni, osservando un obiettivo comu-ne, si possa arrivare ad un unico e for-te risultato.

Lo sport con ADMONumerose manifestazioni di carattere spor-tivo come corse, tornei di calcio e di ten-nis hanno visto la presenza dei punti infor-mativi ADMO e dei nostri volontari che,inserendosi in mezzo ai giovani, si sonoresi disponibili a fornire informazioni suquanto può realmente significare per unmalato la donazione di midollo osseo.

MARIO BELLA, PRESIDENTE DI ADMOPIEMONTE, CON IL PADRE DI NICHOLAS GREEN

ADMO ALLA CORSA CAMPESTREDI VILLAR PEROSA

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ADMO Scarnafigi Benedizione dellabaro Domenica 12 dicembre 2004 la sezionedi Scarnafigi si è riunita per festeggiare labenedizione del proprio labaro nella chie-sa parrocchiale del paese. Gli scarnafigesi hanno partecipato nume-rosi alla celebrazione rendendo ancor piùsignificativo questo momento per noi cosìimportante. All’inizio della Messa domenicale don Gul-lino ha subito sottolineato l’importanzadell’evento e dell’opera dei volontari eha lasciato la parola al dottor DomenicoTesta che ha riassunto brevemente la sto-ria della Sezione e ha sottolineato quan-to sia fondamentale che i giovani si tipiz-zino e diffondano la cultura della dona-zione. Durante la Santa Messa più volte si sonoricordati Rossano Bella, Cristian Canale eLuigina Gaveglio, a cui la sezione è intito-lata, e più volte l’appello alla tipizzazioneè stato rivolto in particolare ai più giovani.Chiusa la celebrazione, una giornalista del“Corriere di Saluzzo” ha provveduto ascrivere un articolo e a scattare delle fotoda pubblicare per rendere nota a più per-sone l’iniziativa.La sezione registra così un’altra giornatadi diffusione del messaggio fondamenta-le di ADMO: l’importanza della tipizza-zione e la necessità che i giovani conoscanola realtà del trapianto e della donazionedi midollo osseo.

Concerti per ADMO

I Mandriga ad AlbaSabato 27 novembre, presso l’Auditoriumdella Fondazione Ferrero ad Alba, ADMOAlba Sezione “Patrizia Gosso” ha orga-nizzato una serata divulgativa dal titolo“Perché diventare donatori di Midollo

Osseo”. È stato il gruppo musicale Man-driga ad aprire la serata con la presenta-zione del nuovo album intitolato “Picco-lo sogno”. Successivamente si è parlatodella donazione con toccanti testimonianzedi alcune persone che hanno sperimenta-to l’atto della donazione o che hanno avu-to la fortuna di ricevere un trapianto dimidollo osseo che ha salvato la loro vita.

I Disamistade a MondovìRingraziamo il comune di Mondovì e laBanca Alpi Marittime per il patrocinio allaserata musicale che si è tenuta nel mesedi maggio 2004 con il gruppo “Disami-stade”, formato da 8 ragazzi che hannoaccettato molto volentieri l’invito di can-tare e suonare per ADMO.La serata ha permesso di far conoscere amolti giovani il valore della donazione.

Convegno Donatoridi Vita a Trino VercelleseDomenica 13 marzo le sezioni comunalidi AIDO e FIDAS hanno organizzato un con-vegno che è stato anche un motivo difesta per tutti coloro che si impegnanoper sensibilizzare l’opinione pubblica sul-l’importanza del dono di sangue e di midol-lo osseo.Dopo la funzione religiosa, il referenteAIDO Mario Buffa ha accolto relatori epubblico per dare il via ai lavori. Al salu-to del Vicesindaco, Dott. Gianni Rosso, hafatto seguito il Presidente di FIDAS Pie-monte, Prof. Dario Cravero, che ha ricor-dato l’importanza per la società del mon-do del volontariato.Roberto Guaschino, Primario del CentroTrasfusionale di Casale Monferrato, haparlato degli aspetti tecnici della dona-zione di sangue ed emoderivati ed hapuntualizzato che il midollo osseo non èil midollo spinale, ma viene prelevato dal-

le ossa del bacino.Franco D’Alessandro, Direttore TecnicoFIDAS di Torino, ha precisato che anche imedici di base hanno un compito specifi-co, al fine di sensibilizzare la popolazio-ne alla donazione di sangue.Guido Pastore, Responsabile di OncologiaPediatrica dell’Ospedale di Vercelli, haricordato che la raccolta delle cellule sta-minali può avvenire anche tramite il donodel cordone ombelicale.Molto commovente è stato l’intervento diMario Bella quando ha detto che in Italiaogni anno moltissimi papà perdono i lorofigli, come è successo a lui, a causa del-le difficoltà di trovare un donatore. Altratestimonianza emozionante è stata quel-la di Giuseppe Maretto, con alle spalle130 donazioni di sangue e 2 donazionidi midollo osseo, che fra l’altro ha detto:“Tutte le persone che danno qualcosa dise stessi sono persone normali. In tanti annidi esperienza ho avuto modo di toccarecon mano situazioni strazianti di personela cui unica salvezza è legata al trapian-to. Purtroppo il sangue non si costruiscein laboratorio ed ecco che è necessario farequalcosa per gli altri. Tutti possiamo edobbiamo promuovere la donazione, per-ché donare fa bene prima di tutto a noistessi”. Poi è toccato a Monica Tronel, ventunen-ne trinese che ha subito un trapianto dimidollo osseo nel 2003 e con tanta grin-ta e determinazione, ha combattuto e

sconfitto la leucemia: “purtroppo non pos-so conoscere il nome di chi mi ha ridatola vita, ma lo considero a tutti gli effettiun mio fratello maggiore. Adesso svolgola vita di una normale ragazza di vent’an-ni e questo grazie anche ai medici che stu-diano per curare i tanti malati”. Testimonianze dirette che valgono più dimille parole.

ADMO ringrazia ibambini del CentroCommercio LaPrealpina diRoletto Durante il periodo natalizio il Centro Com-mercio La Prealpina, ha organizzato “Alcentro di un Natale da Favola”, iniziati-va dedicata ai bambini ed al sociale.Il tema di quest’anno era un concorsodenominato “Disegna il tuo Natale”, incui i bambini dovevano disegnare il Nata-le utilizzando colori e tecniche diverse,ma soprattutto dovevano rendere pro-tagonista la loro innata creatività e fan-tasia.Per ogni disegno consegnato a BabboNatale dai bambini il Centro CommercioLa Prealpina ha destinato 2 Euro a ADMOVillar Perosa.Grazie a questa importante iniziativa ilresponsabile Mario Bella ha potuto con-tare su un colorato abbraccio solidale daparte di moltissimi bambini, che conentusiasmo correvano stringendo tra lemanine il loro capolavoro per consegnarloa Babbo Natale quasi fosse un tesoro.Ed è stato proprio un “tesoro” per ADMOpoter contare su un aiuto solidale cosìesteso e coinvolgente che, come un gran-de coro, ha dato vita ed allegria a que-sta bellissima iniziativa. L’evento è proseguito per tutti i week enddal 4 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005,giorno in cui è stato consegnato l’asse-gno nelle mani del Sig. Bella.

ALCUNI MOMENTI DELLA SERATA DIVULGATIVA DI ALBA

GIUSEPPE MARETTORACCONTA LA SUAESPERIENZA DIDONATORE ALCONVEGNOADMO DI TRINOVERCELLESE

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Walter Nudoregistra uno spotper ADMO“Ciao, sono Walter Nudo e sono fiero diessere donatore di midollo osseo... E tu?”Questo è il testo dello spot registrato pres-so la nostra sede dal testimonial ADMO chegià ci aveva accompagnato nell’edizione

2004 della manifestazione “Angelo del-l’Anno”, insieme al campione mondiale disci per trapiantati, Alessandro Barolo.Lo spot è stato realizzato in due versioni, da15 e da 25 secondi, per adattarsi alle piùsvariate esigenze. ADMO Lombardia lo met-te a disposizione di ADMO Federazione e ditutte le ADMO Regionali che desiderasseroutilizzarlo sulle reti televisive a diffusioneregionale o per altre iniziative locali.

Una scultura per ADMOÈ stata realizzata dai detenuti della CasaCircondariale di Busto Arsizio (VA), graziealla disponibilità di due volontari ADMO,una scultura avente come tema la mon-dialità del trapianto di midollo osseo.L’iniziativa ha avuto il plauso del Mini-stero di Grazia e Giustizia, nonché il patro-cinio della Regione Lombardia, delle Pro-vince di Milano e Varese e delle Città di

Lombardia Milano e di Busto Arsizio.La scultura sarà collocata entro l’estate invia permanente nell’area partenze del Ter-minal 1 dell’aeroporto internazionale diMilano Malpensa.

ADMO a canestroÈ stata avviata una interessantissima col-laborazione tra ADMO Lombardia e laSocietà Pallacanestro Varese, Casti Group,finalizzata alla diffusione del nostro mes-saggio agli appassionati di basket all’in-terno dello storico PalaIgnis di Varese.Sulle tribune è stato collocato uno stri-scione ADMO – ripetutamente inquadra-to delle telecamere di Sky durante la diret-ta del derby con la A.J. di Milano – ed èin preparazione uno spot promozionalecon i giocatori, identico a quello già rea-lizzato con Walter Nudo.Qualora lo spot dovesse essere realizza-to, ne sarà curata una duplice versione.

Una Meta per la Vita“Una Meta per la Vita” è il titolo dello spotrealizzato per i circuiti televisivi utilizzan-do le immagini di una partita di Rugby del-la Società Leonessa 1928 di Brescia.

Anche di questo spot è stata realizzata unaduplice versione: una per ADMO Federa-zione da utilizzarsi per i circuiti televisivia diffusione nazionale e una per le emit-tenti che coprono un territorio regionale.Per il secondo anno consecutivo i gioca-tori hanno partecipato al campionato ita-

liano Super 10 indossando unadivisa sulla quale compare soloil logo ADMO.Il filmato ha ottenuto il patroci-nio della Regione Lombardia, ditutte le Province Lombarde e del-le città di Brescia e di Rovatodove si sono disputate le partite.

Il nuovo Direttivo di ADMO AltoAdige SüdtirolLa sera del 18 marzo 2005 si è svoltal’assemblea elettiva di ADMO Alto Adige,alla quale hanno partecipato, oltre ai com-ponenti del Direttivo uscente, anche laPresidente dell’AVIS Comunale, Sig.raClaudia Sordi, il Vicepresidente, Sig. Giam-paolo Doati, e la Presidente dell’ADISCOSig.ra Marisa Cantisani.Dopo una dettagliata relazione del Presi-dente uscente Gregorio Tranquillini, in cuisono state enumerate le varie iniziativesvolte nell’ultimo anno, si è procedutoall’elezione del nuovo direttivo il qualerisulta così composto: Presidente Gregorio Tranquillini, Vicepre-sidente Mauro Scrinzi, Segretaria GertyLaner, Tesoriera Emanuela Da Campo, Con-siglieri: Arianna Bertolotto, Monica Bancaro,Franca Di Michele, Sandro Mitolo, MatteoBertoldo, Referente Medico è la Dott.ssa Cinzia Vec-chiato, che prende il posto del Dott. San-dro Rinaldi. Un ringraziamento particola-re va al nostro Segretario uscente Rena-to Ragona, ultimo fondatore di ADMO AltoAdige rimasto in seno all’Associazione finoad oggi. Dopo tanti anni di attività e dicontributo alla crescita dell’Associazione connostro grande dispiacere Renato ha rite-nuto di lasciare il testimone ad altri. Unsentito ringraziamento lo dobbiamo ancheal Dott. Sandro Rinaldi che con AntonellaMora iniziò l’attività di sensibilizzazionefra i giovani tenendo conferenze all’in-terno delle scuole.Grazie Renato! Grazie Sandro!

Alto Adige Wir stellen Ihnenden neuen ADMO-AusschussvorAm 18. März 2005 hat den ADMO-Süd-tirol Wahlabend vor, an dem außer dieAusschussmitglieder auch die Präsidentinvon AVIS, Frau Claudia Sordi, und die Prä-sidentin von ADISCO, Frau Marisa Canti-sani mit dem Vizepräsidenten Herrn Giam-paolo Doati teilgenommen haben.Nach einem detaillierten Bericht vomADMO-Vorsitzenden, Herrn Gregorio Tran-quillini, in dem die verschiedenen Veran-staltungen und Tätigkeiten genannt wur-den, die im letzten Jahr organisiert wor-den sind, fand die eigentliche Stimmab-gabe statt. Der neue Ausschuss besteht nunaus folgenden Mitgliedern:Vorsitzender: Herr Giorgio Tranquillini, Vize-Präsident: Mauro Scrinzi, Schriftführerin:Gerty Laner, Kassenführerin: Emanuela daCampo, Räte: Arianna Bertolotto, MonicaBancaro, Franca Di Michele, Sandro Mito-lo, Matteo Bertoldo, ärztlicher Ratgeberin:Frau Dr. Cinzia Vecchiato, die die Stelle vonHerrn Dr. Sandro Rinaldi übernimmt.Einen besonderen Dank unserem ehmali-gen Schriftführer, Herrn Renato Ragona,dem letzten ADMO-Südtirol Gründer, derbis heute in unserem Verein tätig gewe-sen ist. Nach vielen Jahren eifriger Tätigkeitwollte er seine Stelle anderen Menschenfreigeben. Unser Dankeschön geht auchHerrn Dr. Sandro Rinaldi, der zusammenmit Antonella Mora, die ersten Schrittenin Sache Sensibilisierung der Jugendlichendurch Konferenzen und öffentlichen Redengemacht hat.Danke Renato! Danke Sandro!

1° Galà della SperanzaAl teatro Haus der Kultur di Bolzano la seradel 13 novembre 2004, alla presenzadel Presidente Provinciale Dott. LuisDurnwalder e del Primario del Centro Tra-sfusionale di Bolzano Dott. Oswald Pri-noth, si è svolto uno spettacolo di danzaa favore di ADMO, offerto dalle scuole“Evento danza” di Barbara Ante e “Dan-sart” di Elisa Darù.Le performance dei ballerini dilettanti e pro-fessionisti di danza classica e moderna edi una cantante si sono susseguiti sul pal-co del teatro strapieno. Lo spettacolo, oltrealla raccolta fondi, ci ha dato l’opportunità

WALTER NUDO DURANTE LAREGISTRAZIONE DELLO SPOT

IL BOZZETTO DELLA SCULTURA REALIZZATA PERADMO DAI DETENUTI DI BUSTO ARSIZIO

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IL NUOVO DIRETTIVO DI ADMOALTO ADIGE-SÜDTIROL

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di presentare ADMO alla cittadinanza, edabbiamo raccolto risultati in poco tempo,dato che nei giorni immediatamente suc-cessivi al saggio si è registrato un incre-mento delle iscrizioni al nostro registro.

1. Galaabend der HoffnungAm 13. November 2004, abends, fandim Bozner Haus der Kultur eine Tanzve-ranstaltung statt, der unser Regionspräsi-dent Herr Dr. Luis Durnwalder und derChefarzt des Transfusionszentrum des Boz-ner Krankenhauses Herr Dr. Oswald Prinothbeigewohnt haben. Die Veranstaltung wur-de von ADMO zusammen mit den Tanz-schulen „EVENTO DANZA“ von Barbara Anteund „DANSART“ von Elisa Darù. DieserAbend gab uns die Gelegenheit demPublikum unseren Verein vorzustellen, undin den darauffolgenden Tagen haben wireine Zunahme der Einschreibungen bemerkt.

La Divisione di Ematologiaentra nell’élitemondialeNuovo prestigioso riconoscimento per laDivisione di Ematologia dell’Ospedale“Lorenz Böhler” di Bolzano, diretta dalProf. Paolo Coser, che è stata accreditataa livello internazionale come Centro doveoltre al trapianto di midollo osseo autologoe allogenico (da donatore familiare), èpossibile anche effettuare il trapianto allo-genico da donatori volontari. Un’arma inpiù per combattere le malattie oncoema-tologiche ed in particolare i tumori delmidollo osseo (leucemie e mielomi) edegli organi linfatici (linfomi), una speranza

in più per i pazienti. Per la Divisione regio-nale si tratta davvero di un passo avantimolto importante.

Die Hämatologieerhälteine sehr wichtigeAnerkennungDie Hämatologie unseres Krankenhauses„Lorenz Böhler“ deren Chefarzt Herr Prof.Paolo Coser ist, erhielt eine sehr wichtigeAnerkennung. Nun gehört sie zu den inter-national akkreditierten Zentren wo sowohldie Selbst- und die allogene (aus verwand-tem Spender) als auch die allogene Tran-splantation aus nicht blutverwandtem Spen-der erlaubt ist. Das ist sicherlich etwas Posi-tives in dem Kampf gegen blutkrebsartigeKrankheiten insbesondere in dem Kampf vonKnochenmarkerkrankungen (Leukämie,Myelome usw.) und Lynphomen. Eine Hoff-nung mehr für die Patienten und eine wich-tige Anerkennung für unsere Region.

Seminario “Il Valore dellaDonazione diTessuti ed Organiin Medicina” Il 4 marzo presso la Libera Università diBolzano a Bressanone si è svolto un semi-nario dal titolo “Il Valore della Donazio-ne di Tessuti ed Organi in Medicina”. Aigiovani studenti si sono presentate unitequattro associazioni: oltre a ADMO c’era-no AVIS, ADISCO e AIDO. È stata una pro-ficua giornata con relazioni molto inte-ressanti svolte dal Dott. Sandro Rinaldi, dal-la Dott.ssa Roberta Destro, dal Dott. eProf. Fabrizio Pregliasco e dalla Dott.ssaElena Galbiati, inerenti vari aspetti e pro-blematiche, anche di natura psicologica,della donazione. Speriamo che anche que-sto serva a sensibilizzare ancora di più i

giovani verso la donazione in genere, esoprattutto verso la donazione di midolloosseo.

Seminar “Die Bedeutung derGewebe- undOrganspende in derMedizin”Am 4. März 2005 hat ein Seminar mitdem Titel “Der Wert der Gewebe - undOrganspende in der Medizin” an der Boz-ner freien Universität in Brixen stattge-funden. Den anwesenden Studenten wur-den 4 verschiedene Organisationen vor-gestellt und zwar: ADMO, AVIS, ADISCOund AIDO. Es war eine sehr interessanteTagung mit wichtigen Berichten von HerrnDr. Sandro Rinaldi, Frau Dr. Roberta Destro,Herrn Dr. Prof. Fabrizio Pregliasco undFrau Dr. Elena Galbiat insbesondere überdie psychologische Problematik der Spen-de. Wir hoffen, diese Tagung wird dieJugendlichen immer mehr sensibilisierenund sie mit der Problematik der Kno-chensmarkspende betrauter machen.

ADMO premia la sensibilitàMartedì 26 ottobre 2004 ADMO Alto Adi-ge ha premiato Luisa Gnecchi, Vice Pre-sidente della Giunta Provinciale e Asses-sore Provinciale al Lavoro, Innovazione, PariOpportunità, Cooperative, Formazione Pro-fessionale e Scuola Italiana, consegnan-dole la tessera di socia sostenitrice e la spil-la d’oro che solitamente viene assegnataai donatori effettivi. La grande sensibilitàe disponibilità da lei dimostrata nei con-fronti della nostra Associazione, e di tut-ti i problemi inerenti all’associazionismoin genere, ha motivato questo nostrogesto, per la prima volta rivolto a un poli-tico locale.

ADMO belohnt die SensibilitätAm Dienstag, dem 26. Oktober 2004 zei-chnete ADMO Südtirol Frau Luisa Gnec-chi, Vize-Präsidentin des Provinzaus-schusses und Assessorin für die Arbeit,Innovation, gleiche Opportunitäten, Fachau-sbildung und Schule mit dem ADMO-Ausweis und einer goldenen Brosche aus,die üblicherweise den effektiven Spen-dern gegeben werden. Ihre große Sensi-bilität und Zuvorkommenheit unseremVerein und seinen Problematiken gegenü-ber stellten den Grund dar, wofür unsereAuszeichnung zum ersten Male in denPolitikpalästen Platz geschafft hat.

2° MemorialAntonella Moradi pattinaggio divelocitàIl 23 gennaio, sotto il patrocinio di ADMOAlto Adige Südtirol, si è svolto il secondoMemorial Antonella Mora di pattinaggiodi velocità. Un tempo splendido e le Dolo-miti intorno al meraviglioso anello di Col-lalbo (Bz) hanno reso la manifestazioneperfetta per onorare degnamente la nostraAntonella.

2. GedenktagAntonella MoramitEisschnelllaufveranstaltungAm 23. Januar 2005 organisierte ADMO-Südtirol den 2. Gedenktag Antonella Moramit einer Eisschnelllaufveranstaltung.Das schöne Wetter und die traumhafteDolomitenlandschaft um Klobensteinmachten die Veranstaltung zu einemunvergesslichen Tag.

Gardenissima2005Domenica 3 aprile. Un’altra campionessa,Lucia Recchia, medaglia d’argento ai Mon-

LA PREMIAZIONE DELL’ASSESSORE PROVINCIALE LUISA GNECCHI

GIULIANA MORA, AL CENTRO, DURANTE LA PREMIAZIONE DEL“2° MEMORIAL ANTONELLA MORA”

Foto di Alessandro Ante

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diali di Bormio 2005 in SuperG, al gaze-bo ADMO, ormai una presenza costantea questa manifestazione. Anche lei diven-terà nostra socia e Testimonial, grazie allasua grande sensibilità e generosità, comequella di Isolde Kostner, vincitrice anchequest’anno e per ben 7 volte di Garde-nissima.

Gardenissima2005Sonntag, der 3. April. Eine neue Meiste-rin, Lucia Recchia, Silbermedaille an denWeltmeisterschaften zu Bormio 2005 istbei uns Gast gewesen. Sie nimmt oft anunseren Veranstaltungen teil und wird baldzu einem effektiven ADMO-Mitglied undauch Testimonial werden, genauso wieIsolde Kostner, die auch heuer den Wett-bewerb gewonnen hat (zum 7. Mal!).

ADMO alla XIIIedizione della Coppa delle DolomitiDomenica 17 aprile 2005 si è conclusaa Madonna di Campiglio la tredicesimaedizione Coppa delle Dolomiti, gara di scid’alpinismo in memoria di Fabio Stedile,il grande alpinista scomparso alcuni annifa sulla cima Cerro Torre.ADMO Trentino ha partecipato a questaimportante manifestazione facendo ope-ra di sensibilizzazione verso il pubblicopresente.Grazie all’aiuto del signor Alberto Stedi-le, fratello di Fabio, l’evento ha potuto con-tare sulla partecipazione di molti giovani,attirando diversi spettatori ed anche l’in-tervento della stampa.Al momento della premiazione il presen-tatore Ugo Merlo ha chiesto al gruppoADMO di Tione di Trento di illustrare di checosa si occupa l’Associazione e quali sono

Trentino

i suoi scopi principali.I nostri volontari hanno brevemente rias-sunto i concetti più importanti che stan-no alla base della loro attività, con lo sco-po di sensibilizzare le persone presentisottolineando l’importanza della dona-zione.L’intervento di ADMO ha riscontrato un’en-tusiastica partecipazione da parte del pub-blico presente, sono questi infatti i piccolipassi verso un futuro di grandi conquiste.Donare significa salvare una vita umana,sensibilizzare significa fare capire alla gen-te l’importanza di un piccolo gesto che puòdiventare un grande aiuto.Un ringraziamento particolare va ai signo-ri Camillo e Alberto Stedile, che hannodato la possibilità alla nostra Associazio-ne di intervenire in questa manifestazio-ne sportiva, con la speranza di aver tra-smesso alle persone che erano presenti ea tutti un messaggio importante riguardoalla donazione e alla possibilità di poteraiutare una vita umana con un minimosacrificio personale.A voi tutti un grazie di cuore per la vostradisponibilità.

Barbara Defrancesco

ADMO Trentino

ADMO a RoveretoLa mia avventura come referente ADMOper Rovereto, la cittadina in cui vivo, è ini-ziata in un caldo pomeriggio di fine set-tembre dello scorso anno. Al mio arrivo dallavoro ho trovato nella cassetta delle let-tere una busta chiusa a me indirizzatacon il logo inconfondibile di ADMO.Non ero nemmeno entrata in casa cheavevo già strappato malamente la bustaper potere leggere il contenuto della let-tera. Lo confesso lì per lì speravo di esse-re chiamata per un’altra tipizzazione, maho subito accantonato quel pensiero, ren-dendomi conto che non era quello il cana-le con cui sarei stata contattata.La lettera arrivava da Alberto, il referen-te ADMO per la zona di Arco e Riva delGarda, ed il mio sguardo è subito cadutosulle belle parole di Emilio Bonicelli in“Ritorno alla vita“, con le quali lo scrittoreparagona il donatore ADMO ad un faro checon la sua luce squarcia la notte più buiaper illuminare il cammino dei naviganti indifficoltà.Alberto aveva inserito quella frase piena

di significato in modo quanto mai oppor-tuno e da lì era partito per chiedere la dispo-nibilità di qualche socio ad occuparsi del-la zona di Rovereto, che da qualche tem-po risultava “scoperta“.La richiesta era di recarsi settimanalmen-te nella sede che condividiamo con altreassociazioni, per sbrigare quelle che dove-vano essere questioni “meramente buro-cratiche”.Ho aderito con interesse a quella richie-sta, mi sono però ben presto resa contoche quello che serviva a Rovereto non erala presenza di una persona fissa in sede,ma che l’attività di ADMO venisse divul-gata il più possibile e che di ADMO si par-lasse. Allora, da dove partire? Su segnalazione di Ivana ho contattatoaltre due socie di Rovereto, che hannoavuto la fortuna di poter donare, che ave-vano espresso la loro disponibilità a col-laborare e… siamo partite.La nostra prima avventura insieme è lega-ta all’iniziativa “Una Colomba per la Vita“,il 19 marzo, a cui ha partecipato ancheAlberto, il deus ex machina della situazione.Abbiamo aperto il gazebo, predisposto ilmateriale informativo, gonfiato i palloncinie incominciato a cercare di richiamare l’at-tenzione su di noi.Devo dire che ci siamo riusciti, abbiamo avu-to un riscontro molto positivo da parte del-la popolazione roveretana che ci ha ascol-tato volentieri e che ha mostrato di gradi-re, oltre alle informazioni su ADMO, anchele nostre colombe ed i nostri gadgets.Il giorno dopo avevamo un altro appun-tamento, la partecipazione al 4° Incon-tro della Solidarietà Alpina, manifesta-zione organizzata dal Comune di Roveretoin collaborazione con una delle nostre cir-coscrizioni.Gli organizzatori ci hanno permesso dipoter parlare di ADMO, assieme ad altreassociazioni di volontariato locale e, mi pre-me sottolineare che questa, a Rovereto,è stata la nostra prima uscita ufficiale.L’intervento di Bruna, membro del diret-tivo di ADMO Trentino, è stato moltoapprezzato e anche il Sindaco e le varieautorità intervenute hanno mostrato inte-resse per un tipo di donazione diversa daquelle “classiche“, ma altrettanto impor-tanti di organi e sangue, ammettendoche, nel corso di quella mattinata, avevanoavuto preziose informazioni su quella cheper loro era una realtà quasi sconosciuta.

In seguito gli Amici dell’Operetta di Rove-reto hanno portato in scena la loro secon-da fatica e, tramite l’interessamento diPaola, un’altra socia, ci hanno concessouno spazio prima dell’inizio dello spetta-colo.Questa volta è toccato a me: ho provatol’ebbrezza di salire su di un palco e di par-lare davanti a circa 400 persone, in salanon volava una mosca ed il pubblico erasilenzioso ed attento, spero di essere riu-scita a trasmettere loro l’importanza delnostro messaggio, l’importanza di met-tersi a disposizione dell’altro, pur senzasapere se e quando si verrà chiamati.Nei giorni seguenti ho incontrato personeche conoscevo e che mi esprimevano il lororammarico di non poter più diventarepotenziali donatori, perché troppo avanticon l’età, magari anche solo per un annoo pochi mesi.Mi sono resa conto, infatti, che non tuttihanno avuto, come è capitato a me e edaltri soci, la fortuna di maturare questa scel-ta entro i 36 anni compiuti; per un loropercorso interiore e per motivazioni a noisconosciute, magari anche solo per unacarenza di informazioni, arrivano “dopo”.Molto probabilmente ci arrivano con unaconvinzione diversa, più profonda perchédettata da una maturità maggiore, mal’età anagrafica non si ferma e allora rima-ne un grosso rimpianto, quello di nonessere riusciti ad iscriversi prima.Un’altra nostra fatica risale a “RoveretoMagia in fiore“, fiera in cui vengono espo-sti fiori e piante.Anche noi abbiamo acquistato delle pian-tine, le abbiamo marcate con il logo ADMOe le abbiamo infiocchettate di rosso, in ognipiantina abbiamo messo del materialeinformativo ed alla fine abbiamo smontatoil famoso gazebo, stanche ma contentedi essere riuscite a dare a ADMO un’ulte-riore occasione di divulgazione presso lapopolazione roveretana. Terminati questi impegni, nel mese di mag-gio siamo andati in due Istituti Superioridove abbiamo sensibilizzato i ragazzi allatematica della donazione di midollo.L’obiettivo che ci poniamo per il prossimoanno scolastico è quello di riuscire a fareincontri in quasi tutti gli Istituti Superioridella zona di Rovereto per seminare qual-cosa che forse, in un futuro, potrà ger-mogliare.

Rossella Saltini

LUCIA RECCHIA, AL CENTRO, ALGAZEBO ADMO DI GARDENISSIMA

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Attività e iniziativedi ADMO FriuliVenezia GiuliaNel corso degli ultimi mesi sono statenumerose le manifestazioni realizzate nel-la nostra regione per sensibilizzare l’opi-nione pubblica.Zona Territoriale di GoriziaNel mese di gennaio è stato messo in sce-na un simpaticissimo spettacolo dai ragaz-zi dell’Istituto d’Arte Max Fabiani e del-l’Istituto Tecnico D’Annunzio di Goriziaintitolato “Così fan tutte”.L’interpretazione di questi giovani attori èstata meravigliosa e il numeroso pubbli-co in sala si è divertito molto. A fine spet-tacolo molti spettatori si sono recati albanchetto informativo ADMO, sia per offri-re dei contributi economici sia per avereinformazioni su come si diventa donatoridi midollo osseo.Un ringraziamento particolare all’inse-gnante ed ai ragazzi per la meravigliosaserata organizzata a favore di ADMO. Zona Territoriale di PordenoneLa sezione Paracadutisti di Pordenone haorganizzato nelle giornate del 16 e 17ottobre 2004 i Campionati Nazionali diParacadutismo, ai quali hanno partecipa-to anche le Forze Armate (i campionati sonostati vinti dai carabinieri paracadutisti).ADMO era presente alla manifestazione conuno stand informativo, a cui numerosepersone si sono rivolte per avere infor-mazioni sulla donazione e sull’Associa-zione. A tutti i presenti sono stati donatigadget e palloncini ADMO. ADMO ringrazia sentitamente la sezioneParacadutisti di Pordenone per averci datola possibilità di essere presenti a questameravigliosa manifestazione e per averciinvitato a tutte le sue manifestazioni future.Zona Territoriale Alto FriuliDurante il mese di marzo è stata presen-tata la nuova squadra dell’A.S.D. Fusca,militante nel Campionato Carnico F.I.G.C.in 2a Categoria.Il Fusca ha deciso di sponsorizzare uffi-cialmente in modo gratuito ADMO dalla sta-gione sportiva 2005. La squadra giocheràtutto il campionato con le maglie aventi

Friuli VeneziaGiulia

solamente come sponsorizzazione il nostrologo.A tutta la squadra, al Presidente e al Diret-tore Sportivo va un ringraziamento di cuo-re per il loro meraviglioso gesto.ADMO auspica inoltre che questo serva daesempio per molte altre squadre di calcio. Zona Territoriale di TriesteDomenica 13 febbraio 2005 a Forni diSopra (UD) si è tenuta la manifestazio-ne sciistica giovanile Sci Insieme 2005,organizzata dai nostri testimonial dell’U.S.ACLI di Trieste.L’iniziativa ha ottenuto un grande suc-cesso di pubblico, vi hanno partecipatomoltissimi minicampioni a cui sono statiregalati tanti palloncini ADMO.Ringraziamo in modo particolare i pro-motori per aver aiutato ADMO nella suaopera di sensibilizzazione.

Un’Assemblea Socipiuttosto specialeAi primi di febbraio 2005 gli oltre nove-mila iscritti a ADMO Padova hanno rice-vuto una lettera che li invitava all’annua-le Assemblea dei Soci, che si è poi rego-larmente tenuta il 19 febbraio. Durante i lavori la Presidente, Dott.ssaOrietta Favaron, e altri membri del grup-po attivo hanno messo al corrente i pre-senti delle varie attività svolte nel corsodell’anno: la tradizionale campagna colom-be, la presenza a CIVITAS, l’esposizionenazionale delle attività di volontariato, lapartecipazione a varie manifestazioni edeventi, fra cui le conferenze presso i Comu-ni della Provincia, le conferenze con didat-tica attiva nelle scuole e l’avvio della nuo-va campagna di sensibilizzazione.Mescolati a queste doverose comunica-

Veneto

zioni vi sono stati anche momenti più ”lie-vi”, di intrattenimento, grazie alla pre-senza di alcuni ospiti. Innanzitutto l’esi-bizione dei giovani Marco Milan e MarcoZamorin. Il primo è l’autore della canzo-ne “Male come Mare”, con la quale havinto un concorso indetto nella scuola dalui frequentata lo scorso anno per mani-festare le impressioni suscitate dai volon-tari ADMO durante un incontro informati-vo. Accompagnato alla tastiera dal suoamico Marco Z., Marco M. ha suonatoalla chitarra e cantato la sua canzone,nella quale viene messo in luce il valoredella solidarietà, contrapposto all’indiffe-renza. I versi del ritornello ricordano chespesso si può annegare nel “male che ècome il mare” ed invitano chi ha dentrodi sé un salvagente che può salvare l’al-tro ad offrirglielo, anche se questi è unosconosciuto.L’esecuzione ha ottenuto lunghi e caloro-sissimi applausi dai presenti.Successivamente sono intervenuti tre deiprotagonisti delle foto utilizzate per la

campagna pubblicitaria (di cui parliamo inseguito): Alberto, Elisa e Roberta. I tregiovani “fotomodelli” (che vediamo nel-la foto davanti al poster per il quale han-no posato) hanno raccontato di come i lorogenitori, che sono tutti iscritti a ADMO,abbiano sempre parlato con loro dell’at-tività di volontariato che svolgono, spie-gando che “tutti dobbiamo fare qualcosaper gli altri che hanno bisogno”. Per i trebambini, quindi, è stato normale ed anzimolto divertente collaborare nel modo cheè stato possibile per loroIl terzo momento di divertita emozione siè registrato con la presenza dei tre fratelliniElisa (10), Francesco (7) e Giovanni (7),anch’essi figli di donatori. In occasionedella festa per i loro compleanni, che cade-vano in prossimità dell’Assemblea, i bam-bini hanno chiesto agli amichetti di nonportare regali per loro (con i quali “Bab-bo Natale e la Befana erano già stati mol-to generosi”), ma offerte da devolvere aADMO e ad un’associazione che sostienebambini stranieri curati in Italia. La cifraraccolta è stata consegnata assieme ad unaletterina con cui i bambini la affidano aADMO, perché “aiuti bambini meno for-tunati di loro”. Superfluo aggiungere quan-to entusiasmo ha suscitato questa pre-senza che testimonia una volta di piùcome la gioia del donare possa essere piùgrande di quella del ricevere. Dandosi appuntamento per la vicina cam-pagna colombe i soci si sono poi salutati.

ADMO Padova

Incontridi in-formazioneNel 13° anno dalla fondazione di ADMOPadova vogliamo segnalare, tra le mol-teplici attività organizzate dai nostri soci,due conferenze tenutesi presso la Saladegli Anziani di Palazzo Moroni (Munici-pio di Padova). Si è trattato di due sera-te dedicate alla conoscenza e all’ap-profondimento dei temi motivanti e fon-damentali per l’Associazione stessa. Informare più persone possibili, sensibi-lizzare l’opinione pubblica, significa per noidivulgare la cultura della donazione eaumentare realmente la possibilità di sal-vare vite umane. Crediamo inoltre chequesti appuntamenti di formazione sianoutili ai soci per poter essere più competentie poter rispondere più appropriatamentea quanti si avvicinano a ADMO chieden-

GIORGIO MARANZANA, PRESIDENTE DIADMO TRIESTE, CON IL PRESIDENTEU.S. ACLI VIDONIS

SOPRA: ELISA, FRANCESCO EGIOVANNI MENTRE CONSEGNANO AADMO LA LORO OFFERTA.SOTTO: I GIOVANI PROTAGONISTI DELLANUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DIADMO PADOVA

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do chiarimenti e contemporaneamente ciaiutino a comprendere i cambiamenti chel’Associazione sta affrontando e le novitàche già si annunciano a livello medicoscientifico.Abbiamo pertanto invitato alcuni medici cheda anni si occupano di tipizzazione e tra-pianto di midollo osseo a sviluppare i temilegati alla donazione, partendo comun-que da alcune conoscenze di base. Il 26gennaio scorso si è svolta la prima sera-ta in cui si è sviluppato l’argomento “IlDonatore di midollo osseo dalla tipizza-zione alla donazione: un percorso ad osta-coli”, grazie alla collaborazione dellaDott.ssa Milena Luca del Servizio di Immu-noematologia e Trasfusionale dell’A-zienda Ospedaliera di Padova.La seconda serata, il 9 febbraio, èstata dedicata al tema riguardante le“Modalità di donazione e utilizzodelle Cellule Staminali midollari” edè stata presentata dal Dr. Simo-ne Cesaro del Centro LeucemieInfantili, Dipartimento di Pedia-tria, Università di Padova. I nostri più sentiti ringrazia-menti giungano a questivolontari e volonterosi medi-ci che in ogni occasioneci confermano la loro vali-da e produttiva colla-borazione.

ADMO Padova

Grazie amico: hai capovolto il miodestino!ADMO Padova da anni sognava e pro-gettava una massiccia campagna pubbli-citaria al fine di promuovere l’Associazio-ne e la sua importante funzione sociale. Il sempre più basso numero di iscritti ci hafinalmente convinti che il 2005 era l’an-no in cui i nostri sforzi dovevano esserediretti e canalizzati all’informazione e allacomunicazione. Sono tante le persone cheancora non ci conoscono e più volte cisiamo scontrati con gli errati preconcettiche ci sono sulla donazione. Troppe per-sone sono bloccate da un’ingiustificatapaura. Per questo lo scopo principale del-la nostra campagna è diventato il far sape-re al maggior numero di persone che ilmidollo osseo non è il midollo spinale.Il confrontarci con la società moderna,molto legata all’immagine e al bombar-damento di spot già esistenti, un po’ cispaventava, ma nulla è stato lasciato alcaso. Questa campagna è stata studiataa 360 gradi, era indispensabile arrivareovunque e con ogni mezzo possibile.Donare il midollo osseo è un aiuto alla vitae perciò un atto molto bello, così abbia-mo deciso di presentarlo in modo gioco-so e felice.Se ciò che ci proponiamo in molti casi èdi salvare la vita ad un bambino, allora

abbiamo pensato che potevanoessere pro-

prio dei bambini a dire il loro grazie aquanti decidono di diventare donatorivolontari.“Grazie amico! Hai capovolto il mio desti-no”, questo dicono i bambini dei manifesti,mentre giocano con l’altalena o fannouna capriola e si trovano a testa in giù feli-ci e sorridenti! Diventando donatore dimidollo osseo puoi contribuire a capovol-gere il destino di un bambino che si amma-la, puoi farlo tornare ad essere felice e asorridere, puoi farlo tornare a giocare!Con pazienza e tanto lavoro abbiamocominciato a cercare studi grafici, foto-grafi e quant’altro ci serviva per rendereconcrete le nostre idee. Molti aiuti ci sonoarrivati a titolo gratuito e per questo rin-graziamo tutti i professionisti incontratiper questo progetto e che hanno messole loro capacità al servizio della nostraAssociazione.Siamo usciti sui principali quotidiani loca-li con manifesti a pagina intera, mentrequasi tutte le radio locali trasmettevanoil nostro nuovo spot radiofonico. È stato attivato un numero verde per favo-rire chi volesse informazioni sull’Associa-zione; per i più timidi è stato allestito unsito internet dove trovare tutte le infor-mazioni e una newsletter per mantenerei contatti.Migliaia di manifesti e locandine sono sta-ti stampati per tappezzare la città! Ciclica-mente andranno a coprire le plance in pun-ti strategici del comune e della periferia.Due camion-poster gireranno per le strade

con manifesti da cm 600x300. Per contribuire alla diffusione del mes-

saggio ADMO, abbiamo seguito l’esem-pio di Genova, distribuendo 50.000 libret-

ti ADMO tramite le edicole e le scuole.Grazie invece alla collaborazione con ADMOToscana (e al regista), siamo riusciti a copri-re gli spazi televisivi con il loro spot video,nell’attesa di riuscire a produrre il nostro. Leforze economiche, ma anche artistiche, damettere in campo non sono poche per que-sto progetto. Anche qui molti aiuti stannoarrivando.Altre attività sono ancora in cantiere e spe-riamo di riuscire al più presto a dare lorosostanza: un road-show per le scuole, un con-certo musicale, un concorso giornalistico eun convegno scientifico.E tutto perché più siamo e più vite si sal-vano!!!

Orietta Artuso

“Le CelluleStaminali:attualità e prospettive” a BellunoI soci ADMO della sezione di Belluno sisono riuniti il 19 febbraio per votare ilnuovo Direttivo. Molte sono le confermerispetto al Consiglio uscente, a comincia-re dal Presidente Maurizio Mazzucco. Il primo impegno del nuovo Direttivo si èconcentrato nell’organizzare, insieme conil Lions Club Belluno Host e la locale Asso-ciazione Fidapa, una conferenza dal tito-lo “Le Cellule Staminali: attualità e pro-spettive”. Il relatore chiamato a svilup-pare l’argomento è stato il Dottor PietroFabris, aiuto responsabile del Reparto diEmatologia con annesso Centro Trapiantidi midollo osseo presso l’Ospedale Gene-rale di Bolzano.

Un folto pubblico ha risposto all’invitoriempiendo la sala Muccin del Centro Gio-vanni XXIII, molti i medici presenti, nonsolo colleghi ma anche amici di Fabris, ori-ginario di Belluno. Oltre al Presidente diADMO, sono intervenuti i Consiglieri Pro-vinciali con il labaro della Sezione. Con un linguaggio molto chiaro ed acces-sibile a tutti, ma senza venir meno al rigo-re scientifico, il Dottor Fabris ha esposto,con l’aiuto di diapositive, le attuali cono-scenze su questi microscopici elementi,che ha definito “cellule bambine che anco-ra non hanno deciso cosa faranno da gran-di”, ossia il cui “destino non è ancoradeterminato”. Ha distinto le Cellule Sta-minali in multipotenti e totipotenti, capa-ci, queste ultime, di differenziarsi nei varitipi di cellule presenti nell’organismo. Siè soffermato in particolare sulle CelluleStaminali Emopoietiche. “È un campo molto vasto di cui si sa mol-to, – ha detto – ma ancor più vasto èquello a tutt’oggi sconosciuto”. “ È impor-tante – ha aggiunto – una corretta edu-

Si ringrazia ADMO Padova per la concessione

della IV di copertina di questo numero di ADMO Notizie

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cazione scientifica, ma bisogna sta-re in guardia da soluzioni improvvisateche promettono facili guarigioni”. Ha poi illustrato i progressi raggiuntifinora e le prospettive future nel campodella ricerca, mettendo in evidenza come,in base ai progressi nei risultati raggiun-ti, il trapianto di Cellule Staminali siaattualmente la soluzione più adeguata arisolvere i casi gravi di tutte le malattie ema-tologiche, non solo quelle neoplastichecome la leucemia, ma anche la talasse-mia, l’anemia aplastica, ecc.Non sono mancati spunti e stimoli perriflettere sul problema etico e sulle leggiche agevolano o frenano la ricerca in Ita-lia e all’estero, spunti che hanno trovatoun ulteriore sviluppo nelle numerosedomande e considerazioni poste dal pub-blico a conclusione della conferenza.

ADMO Belluno

Un Bacino per ADMOADMO Liguria ha ritenuto opportuno valo-rizzare il concorso nazionale del poster“Il midollo osseo non è il midollo spina-le” realizzando 2000 manifesti (cm 70x 100) con l’idea vincitrice “Un Bacino perADMO”, grazie al sostegno economicodella circoscrizione Medio Levante delComune di Genova. Il manifesto è statoaffisso su tutto il territorio cittadino per 20giorni.

“Una vittoriastraordinaria”ADMO Liguria ha accolto con entusiasmoil suggerimento della casa editrice Marnadi stampare un libretto, dal titolo “Una vit-toria straordinaria”, con pochissimo testoe grandi illustrazioni, per stemperare l’an-

Liguria

goscia e per tener compagnia ai bimbi inun momento difficilissimo delle loro vita:la lunga permanenza in ospedale per cura-re gravi malattie. All’idea ha aderito anche ABEO Liguria(Associazione Bambini Emato Oncologi-ci) ed insieme hanno potuto così conse-gnare all’Istituto Gaslini di Genova nume-rose copie da regalare ai piccoli amici. Imedici della Pediatria IV dell’Istituto han-no incoraggiato l’iniziativa considerando-la molto positiva.

ADMO a Santa MargheritaLigureAlla fine del mese di gennaio 2005, pres-so l’AVIS di Santa Margherita Ligure èstata istituita la Sezione ADMO locale.Fautore di tale iniziativa un giovane che,da anni donatore di sangue e, nell’ago-sto del 2003, donatore di midollo osseo,ha voluto farsi portavoce per sensibiliz-zare i giovani alla donazione del midolloosseo e delle cellule staminali emopoieti-che. Tutto questo grazie alla collabora-zione dell’AVIS che non ha certo avuto dub-bi ad ospitare tale Sezione nella propriasede, nonché a fornire un contributo perpubblicizzare l’istituenda Sezione. Anche nella popolazione sammargherite-

se l’apertura della Sezione ADMO ha avu-to moltissimi consensi; molti giovani, infat-ti, si sono rivolti alla nostra Sezione diffi-denti verso la donazione di midollo osseo,ma dopo che è stato spiegato loro in checosa consiste e quali rischi può comporta-re, non hanno avuto il benché minimodubbio a sottoporsi alla tipizzazione. Sabato 19 e domenica 20 marzo 2005la Sezione ha partecipato alla campagnanazionale “Una Colomba per la Vita2005”, manifestazione ben riuscita gra-zie alla collaborazione della Croce VerdeSammargheritese e dell’Associazione Nazio-nale Carabinieri in congedo della città.

ADMO Santa Margherita Ligure

[email protected]

Questo SoloBeh, ogni tanto vantarsi fa bene al mora-le e spero che mi permettiate, ancora unavolta, di farlo. Come qualcuno ricorda daiprecedenti articoli, per me il 2004 è sta-to un anno infausto, avendolo iniziato conla spalla rotta e poi con la morte fulmi-nante del mio nipotino, ma condurre lasezione mi ha obbligato a non piangermiaddosso. L’annuale Assemblea regionalemi ha dato ragione: quest’anno ho por-tato all’IBMDR 100 nuovi donatori sui310 regionali… e poiché mi hanno det-to che le risate sviluppano endorfine e imalati ne hanno bisogno sono diventatoun “Clown di Corsia” in Pediatria a San-remo. Mi auguro proprio che funzioni!!!E inoltre mi diverto pure… e siccomenon mi bastava cercare donatori solo nel-la mia zona di competenza, l’ho fattoanche attraverso posta elettronica dellanostra Associazione i Clowns-Dottori (V.I.P:Vivere in Positivo), diffusa in tutta Italia,di cui fanno parte in prevalenza giovani,e già più di uno mi ha risposto e si è tipiz-zato o ha prenotato il prelievo.A questo posso aggiungere una visita allaCasa di Riposo di Bordighera, vestito daBabbo Natale, con gli amici-soci del Genoaclub locale per portare agli anziani i pac-chi dono offerti dal Club, in cui figuravaanche il nostro panettone, ed un’altra visi-ta all’Orfanotrofio di Ventimiglia, questavolta vestito da clown, con i Volontari del-la Protezione civile di Bordighera, sem-pre con i nostri panettoni. A questo aggiun-go la gioia di sapere che Alessandra, l’ul-tima amica leucemica, dopo il trapiantodi staminali ad ottobre sta migliorando di

giorno in giorno, e questo da solo vale tut-ti i sacrifici, non credete?Una mia amica poetessa, un giorno mi haregalato:Questo solo

Questo solo

ti chiedo, Signore,

non togliermi mai

la gioia di donare.

E, come diciamo tra clown, che la gioiavi perseguiti !!!

ADMO

Riviera dei Fiori

ADMO Sez.“Daniele Traverso”presenta i programmi prossimamentein ondaLe tante esperienze fatte con il mondodella scuola attraverso i numerosissimiincontri tenuti, grazie alla collaborazionee alla disponibilità degli insegnanti, diret-tamente con gli studenti diciottenni o pros-simi alla maggiore età, hanno dato risul-tati soddisfacenti, ma qualche volta la dif-ficoltà più evidente è parsa essere il timo-re dei genitori manifestato dopo la primaspontanea adesione dei figli. In questeantitesi familiare abbiamo riscontrato, inrealtà, una scarsa informazione su quel-lo che è l’impegno dell’iscritto ADMO e delfortunato donatore, qualora tale opportu-nità si dovesse verificare. I rischi legatialla donazione di midollo osseo, e non spi-nale, non sono di elevata gravità, la tan-to paventata anestesia si esegue in tan-te altre occasioni ed è comunque sempreprioritario per l’intera equipe dei medici assi-curare l’incolumità del donatore. In considerazione di tutto questo abbiamoquindi maturato una nuova iniziativa di sup-porto, progettando conferenze pubblichedi semplice e chiara informazione rivoltesoprattutto agli adulti che, se anche inmolti casi non rappresentano il donatoreideale (per età, per problemi di salute oaltro), possono promuovere e sostenerela candidatura alla donazione dei loro figli,parenti o amici, incoraggiandoli con unaconoscenza più corretta e approfondita diquello che sono i rischi reali, dei nuovitraguardi raggiunti dalla ricerca, e di tut-te quelle malattie mortali che oggi possonoessere combattute e sconfitte con un signi-ficativo gesto di maturità sociale.

I VOLONTARI DELLA NUOVA SEZIONEADMO DI SANTA MARGHERITA LIGURECON “UNA COMBA PER LA VITA”

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Sarà questo il fil rouge della nuova stagione,unitamente alla partecipazione agli even-ti sportivi e di intrattenimento previsti daifitti calendari di appuntamenti estivi. Inoltre sta per tornare, a grande richie-sta, il varietà. In scena musica, arte, spet-tacolo e un mondo di solidarietà.Tutti sintonizzati dunque e… non per-deteci di vista!

Grazia Noseda

ADMO Loano

ADMO EmiliaRomagna cerca volontari inServizio Civile ADMO Emilia Romagna cerca ragazze eragazzi che non abbiano compiuto i 28anni e che vogliano fare un’esperienza diservizio civile volontario presso l’Associa-zione.Il progetto “Crescere Insieme” prevedenumerose azioni che coinvolgono i volon-tari nella vita associativa ed è pubblicatonel nostro sito www.admoemiliaroma-gna.it.Le sezioni in cui opereranno i volontarisono: Bologna, Modena, Parma, ReggioEmilia e Forlì.Il Servizio Civile Nazionale dura 12 mesicon un impegno settimanale di 25 ore diattività e un trattamento economico paria 433,80 Euro netti al mese.Ai ragazzi sarà rilasciata una dichiarazio-ne delle competenze acquisite durante ilservizio, utilizzabile come credito forma-tivo negli ambiti dello studio e del lavoro.I giovani volontari in servizio civile affian-cheranno gradatamente gli operatori del-le sezioni nelle attività che si svolgono inAssociazione al fine di migliorarne l’effi-cacia.Per lo svolgimento di queste mansioni ilvolontario dovrà utilizzare, oltre al telefo-no, il fax e il computer (programmi divideoscrittura, posta elettronica, archivia-zione dati ADMO).Saranno incentivate le sue personali ini-ziative, secondo le sue capacità e le suaesperienza, affinché possa esprimersi egestire attivamente e in modo autonomoil suo lavoro nell’Associazione.Sarà preziosa la competenza generazio-nale di questi volontari per il nostro approc-

Emilia Romagna

cio al mondo dei giovani, sia per l’attivitàdi sensibilizzazione sia per il loro coin-volgimento come donatori e volontari.Per informazioni :ADMO Emilia Romagnatel. 0521 272571 – fax 0521 [email protected] www.admoemiliaromagna.it

ADMO EmiliaRomagna incontrai giovani e le scuolea DOCET 2005Dal 14 al 17 aprile 2005 ha avuto luo-go a Bologna DOCET, la prima rassegnafieristica italiana dedicata alla scuola pub-blica e privata che ha visto la partecipa-zione di scuole, pubbliche amministra-zioni, operatori culturali e del mondo delno-profit.ADMO Emilia Romagna ha partecipato coni propri volontari per presentare ai visita-tori l’Associazione ed i suoi obiettivi; la fie-ra è stata un importante punto di incon-tro con gli operatori scolastici e della pub-blica amministrazione impegnati nei pro-getti di tutela alla salute nelle scuole secon-darie e con le altre associazioni attive nelterritorio per la sensibilizzazione dei gio-vani alla cultura del dono.Il nostro stand ha presentato ai visitatoriil Genial Football, un nuovo gioco da tavo-lo che riproduce i meccanismi del gioco delcalcio, complicati dalle strategie degli scac-chi. Acquistando Genial Football i visitatoripotevano giocare intelligentemente, donan-do un importante contributo a ADMO.Ringraziamo pertanto chi ha sostenuto

l’Associazione tramite l’acquisto del gio-co, ricordiamo che chi si entusiasmerà alGenial Football potrà partecipare gratui-tamente al torneo nazionale che avrà luo-go a settembre. Per tutte le informazio-ne sul gioco e sul torneo, suggeriamo dicontattare il sito www.genialfootball.com

Un concerto perADMO AIL e AVISADMO Sez. “Paola Marchetti” di Ferraraha partecipato ad un progetto comunecon AVIS e AIL, offrendo ai cittadini l’im-magine del volontariato che si unisce perrealizzare progetti di grande importanza.ADMO AIL ed AVIS hanno, infatti, orga-nizzato un grande concerto di beneficen-za, il cui ricavato finanzierà un progettoche aiuterà i pazienti oncoematologici del-la nostra provincia.L’iniziativa, patrocinata da Comune e Pro-vincia di Ferrara e sostenuta dalla BancaPopolare dell’Emilia Romagna, è nata dal-la collaborazione tra Teatro Comunale,Jazz Club Ferrara, Blue Tower, Inside BTBe servizi audio BH.Il concerto jazz “Blu” ha visto salire sulpalco del Teatro Comunale, martedì 29marzo, l’affiatatissimo quartetto dei BlueNapoli, composto da Gerry Pennarelli(voce), Rossano Sportello (piano), Gior-gio Rosciglione (basso) e Gegè Munari(batteria).Sono intervenuti come ospiti l’attore Alber-to Rossati, storica voce di Radio 3 Rai, ilsassofonista Carlo Atti, il batterista ElladeBandini e Bruno Lauzi.La serata è stata impreziosita dalla pre-

senza di Luciano De Crescenzo, napoletanodoc, saggista, narratore, autore di cinemae televisione, cui è stata affidata la regiadello spettacolo.Il numeroso e generoso pubblico ha applau-dito a lungo gli artisti che hanno conces-so numerosi bis.

ADMO Ferrara

Studenti per ADMOall’Università diFerraraCon il patrocinio del Rettore dell’Univer-sità di Ferrara, Prof. Patrizio Bianchi, glistudenti universitari del SISM (Segreta-riato Italiano Studenti di Medicina) han-no allestito all’interno dell’Università, nelmese di aprile, alcuni banchetti per sen-sibilizzare gli studenti universitari sulladonazione di midollo osseo.I giovani potenziali donatori, generosi ecompetenti, hanno parlato ad altri giova-ni: una formula vincente. I risultati sono sta-ti positivi e ADMO Sez. “Paola Marchetti”ringrazia Marco Zavatta, lo studente orga-nizzatore dell’iniziativa, e si augura chequesta possa essere esportata.

ADMO Ferrara

ADMO a scuola…Continua, insieme ai volontari che hannofrequentato il corso “ADMO a Scuola”, ilnostro programma di sensibilizzazione sul-la donazione di midollo osseo rivolto aglialunni delle scuole superiori di Modena eprovincia.

ADMO Modena

Una Colomba per la Vita a ModenaAnche quest’anno, grazie ai nostri bravivolontari, si è svolta la consueta iniziati-va pasquale in diverse piazze di Modenae provincia, con la distribuzione di ben2000 Colombe ADMO volate nelle casedi tanti “amici” che hanno scelto la soli-darietà.Un grazie di cuore a tutti!

ADMO Modena

Una commedia per ADMOÈ stata rappresentata lo scorso 2 aprile alTeatro S. Cuore di Modena la divertentecommedia “Un Ragazzo di Campagna”.Il testo, liberamente tratto da un pezzoteatrale di Peppino De Filippo, è stato por-

LO STAND DI ADMO A DOCET

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tato in scena dalla Compagnia Fratelli d’I-talia, un gruppo di attori non professioni-sti con la passione della recitazione a sco-po di beneficenza. Il ricavato della rappresentazione è statodestinato a contribuire al sostegno dellefinalità istituzionali di ADMO. Complimentie mille grazie a questo simpaticissimogruppo.

ADMO Modena

Le Officine della SolidarietàDal 5 al 10 aprile si è tenuta a Modena,presso l’Aula Magna della Scuola SuperioreBarozzi, la prima edizione di un’interes-sante iniziativa che ha riunito una trenti-na di associazioni operanti in diversi ambi-ti e ragazzi di scuole medie e superiori diModena e provincia. A ADMO, come aogni associazione partecipante, è statoassegnato uno spazio nel quale i volon-tari dovevano interagire con i ragazzi del-le scuole in visita alle officine, attraversoattività di animazione, giochi, video, testo cartelloni, allo scopo di promuovere ilproprio messaggio di solidarietà. Prima diconcludere la visita, ogni gruppo di ragaz-zi è stato invitato ad esprimere il proprioparere sulle varie associazioni che avevaconosciuto nel percorso prestabilito alle offi-cine, scrivendo o disegnando su un appo-sito pannello messo a loro disposizione.L’iniziativa ha offerto inoltre un’occasioned’incontro tra volontariato e scuola, fina-lizzato a creare o rinsaldare contatti e col-laborazioni future.Per informazioni: www.volontariamo.it

ADMO Modena

ADMO gioca conGenial Football,il nuovo gioco dicalcio. ADMO Emilia Romagna è stata scelta comepartner dell’iniziativa di distribuzione delnuovo gioco Genial Football. GF è un nuo-vo gioco da tavolo che riproduce fedel-mente tutti i meccanismi, il fascino e lacomplessità del gioco del calcio ! In occasione delle diverse manifestazionidi presentazione del gioco che verrannoorganizzate in varie province dell’EmiliaRomagna, durante tutto il 2005, ADMOavrà l’opportunità di contattare molti gio-vani. Inoltre, acquistando una scatola delgioco si devolverà un contributo all’Asso-ciazione. Per informazioni sugli incontriwww.genialfootball.com

Come esserevolontari oggiADMO Parma cerca volontari per potenziarele attività dell’Associazione, che si svolgonoprevalentemente in alcuni fine settimanadurante l’anno. Per accogliere i nuovivolontari e accompagnarli nel loro per-corso di conoscenza della realtà associa-tiva sarà loro richiesta la partecipazionead un apposito corso di formazione.Gli incontri avranno una cadenza settima-nale di due ore e trenta ciascuno (dalle ore20,30 alle 23,00) e verteranno sia sutematiche associative sia su tematiche gene-rali legate al significato dell’essere volon-tari oggi, all’inizio del terzo millennio.La sede del corso sarà presso ADMO Par-ma in Via Testi 4/a, angolo Via Strobel,zona Via Toscana. Le iscrizioni sono aper-te fino al 30 giugno 2005.Per informazioni tel. 0521 272571 (ore8,30 – 13,30 da lunedì a venerdì)[email protected]

ADMO Parma

Attività di ADMO PiacenzaI volontari di ADMO Piacenza hanno par-tecipato come sempre alle attività nazio-nali (a Natale e Pasqua), garantendonumerosi la loro presenza in molte piaz-ze e ditte di Piacenza e provincia.Hanno inoltre realizzato le seguenti atti-vità:• Informazioni e sensibilizzazione in tut-te le scuole superiori con AVIS e AIDO. Aquesto proposito è nata a Piacenza un’e-

sperienza particolare e, per quanto nesappiamo, unica. Il 23 dicembre scorso sia-mo stati ospiti dell’Istituto San Vincenzoper sancire un gemellaggio tra la scuolae ADMO. Questa parola implica molto dipiù che un incontro con gli alunni, perchécoinvolge in maniera continua e interatti-va tutta la scuola. Grazie perciò al respon-sabile Roberto Pignataro e agli insegnan-ti per avere scelto il messaggio di ADMOcome strumento educativo e culturale dicrescita per gli alunni. Siamo sicuri cheinsieme riusciremo a far sì che i ragazzidiventino soggetti attivi e ambasciatori disolidarietà fra i giovani di altre scuole.• Attività di raccolta fondi e di sensibiliz-zazione e reperimento di nuovi volontari:– 8 dicembre, Brescia: visita guidata del-la città, del mercatino, della mostra“Monet, la senna e le ninfee”.– 19 febbraio, Torino: visita guidata allacittà, al Museo del Cinema nella MoleAntonelliana, alla mostra “Gli impressio-nisti e la neve”.– 27 aprile-6 maggio: gita in Spagna:Madrid e Barcellona.• Concerto natalizio: grazie al M° F. Garil-li, Direttore del Conservatorio di Piacenza,è stato dedicato a ADMO, l’8 dicembrescorso, il bellissimo concerto natalizio nel-la suggestiva cornice del Teatro dei Filo-drammatici. Il concertatore e Direttore M°Fabrizio Corsi (iscritto da anni al nostroRegistro) ha intrattenuto il folto pubblicodirigendo i deliziosi brani: “Arlecchinata”di A. Salieri e “La Dirindina” di D. Scar-latti. La serata era patrocinata dall’Uni-versità per la ricerca e formazione artisti-co - musicale e dal Comune di Piacenza.• Corso di formazione e aggiornamento:l’11 febbraio ha avuto inizio un corsoorganizzato con la collaborazione delloSVEP (Centro Servizi Volontariato di Pia-cenza) e articolato in 6 moduli di 2 oreciascuno. Il corso, indirizzato a volontarivecchi e nuovi, è risultato prezioso peravere dato la possibilità a tutti di approfon-dire e aggiornare le informazioni, di svi-luppare il senso di appartenenza al grup-po, di rinnovare la motivazione e l’ade-sione al progetto ADMO. È stato utilesoprattutto discutere e chiarire con i medi-ci presenti (Dr. Agostino Rossi, Dr.ssa Ange-la Rossi del Centro Trasfusionale, Dr. Danie-le Vallisa dell’Oncoematologia) tutti i dub-bi inerenti il nuovo metodo di raccolta diCellule Staminali da circolo periferico, già

attuabile anche in Italia dallo scorso gen-naio. Nota interessante è stata la pre-senza agli incontri di alcuni alunni dell’I-stituto San Vincenzo, gemellato con ADMOdallo scorso dicembre, che hanno comu-nicato alla stampa locale questa loro espe-rienza. Nell’articolo i ragazzi sottolineanoquanto importante sia per loro questa par-tecipazione, soprattutto dal punto di vistaumano: “Ci arricchisce, infatti, venire a con-tatto con il mondo del volontariato, qua-lunque esso sia, un mondo da cui non cisentiamo per niente estranei, ma che anzici coinvolge sempre più”. A fine corso airagazzi verrà dato un attestato di fre-quenza e potranno parlare nelle scuole astudenti loro coetanei.

ADMO Piacenza

Un S.O.S. da ADMO RavennaLa sezione di Ravenna lancia un grido diallarme. Ormai i volontari della sezione sicontano sulle dita di una mano.Se sei di Lugo, Bagnacavallo, Massalom-barda, Russi, Conselice, insomma se seidella provincia e hai voglia di donare unpo’ del tuo tempo, sei il benvenuto, nonci sono limiti di età, bastano solo impe-gno e serietà. Mai come oggi ADMO habisogno di visibilità.Diversi casi di ragazzi ammalati ci hannodimostrato ancora una volta come ci siamolta ignoranza sul tema della donazio-ne di midollo osseo. La domanda più fre-quente che mi viene posta è come mai sia-mo così poco presenti nei vari paesi intutti quei momenti pubblici in cui è cosìfacile incontrare la gente (fiere, manife-stazioni, scuole), la mia risposta è sem-pre la stessa: SIAMO TROPPO POCHI, tan-te piccole grandi idee ci passano per latesta, ma purtroppo rimangono irrealiz-zate a causa del nostro scarso numero.Vorremmo far rinascere la sezione di Raven-na. La nostra sede, che si trova presso l’o-spedale di Ravenna, per ora è aperta solouna mattina la settimana (il venerdì dal-le 9,30 alle 10,30). Uno dei primi obiet-tivi è potenziare l’apertura della sedecome orario e come giorni di presenza.Grazie anticipate a tutti quelli che si ren-deranno disponibili!Questi i nostri numeri di telefono:0544 402121 – 0545 22695

Nicoletta Senni

Responsabile ADMO Ravenna

ADMO MODENA A “LE OFFICINEDELLA SOLIDARIETÀ”

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Iniziative ADMO a Reggio EmiliaIl gruppo corale “Voci di Giubilo” di S.Giacomo e S. Rocco di Guastalla si è resodisponibile a organizzare un concerto, afine gennaio, nella bella e importanteBasilica di S. Prospero, patrono della cittàdi Reggio Emilia.L’iniziativa è servita a raccogliere fondi afavore di ADMO.Il canto ha permesso di comunicare inmodo gioioso alcune riflessioni sulla dona-zione di midollo osseo.Al successo della serata hanno contribui-to le numerose persone presenti, che han-no apprezzato il repertorio proposto dalcoro, e anche la presenza della televisio-ne locale.Altra iniziativa è stata la cena presso l’Ho-staria Venturi di Montalto di Reggio Emi-lia con i giocatori di basket della Reggia-na BIPOP e i loro familiari, organizzata dalPresidente di ADMO Emilia Romagna ErioBagni; erano presenti il presidente e iresponsabili della squadra, oltre a soste-nitori ed amici. Importante per noi diADMO è stata la presenza della Dr.ssaMazzi, responsabile del Centro Trasfusio-nale, e della Dr.ssa Iotti, biologa tipizza-trice, che hanno fatto opera di sensibiliz-zazione tra queste star del Basket. Spe-riamo che qualcuno di loro possa rispon-dere positivamente al nostro messaggio. Dall’1 al 9 ottobre prossimo saremo pre-senti alla fiera “Casa e Tavola”, chi vuo-le può aiutarci in questa occasione, anchededicandoci un’ora, per noi preziosa per-ché siamo in pochi. Telefonate a ADMOReggio Emilia tel. 0522 454646 oppu-re a Giuseppina 0522 301159.Sarebbe importante riuscire ad organiz-zare nella nostra sezione un corso di for-mazione per volontari. Ogni volontario,qualunque sia il suo ruolo, è prezioso perl’Associazione, contribuisce alla vita delgruppo condividendo i suoi valori, la suaesperienza e le sue capacità. Per questoè importante un percorso formativo conl’aiuto di esperti qualificati: apprendere einformarsi per poi sapere informare cor-rettamente. Così la formazione può diven-tare crescita condivisa per tutti, soprattut-to se viene fatta circolare.Questo invito è rivolto non solo ai soci reg-giani, ma a chiunque fosse interessato:contattateci, vi daremo altre informazioni!

ADMO Reggio Emilia

ADMO Toscanacambia sedeSabato 9 aprile 2005 a Marina di Pisa siè tenuta l’Assemblea annuale dei Soci diADMO Toscana ed in seguito alle elezionidel nuovo Presidente regionale la sede diADMO Toscana è stata trasferita a Siena. Il Presidente uscente Sergio Petri ringra-zia tutti coloro che hanno collaborato conlui in questi sei anni di mandato e augu-ra al nuovo Presidente Giuliano Faralli ea tutto il suo staff un proficuo lavoro.

A Grosseto una mostra dipittura per ADMOAnche quest’anno, per la terza volta,ADMO Grosseto ha fatto incontrare l’artecon la solidarietà.Dal 12 al 31 marzo 2005 nelle sugge-stive sale del Museo Archeologico di Gros-seto, con il patrocinio del Comune, han-no esposto le loro opere quattro pittricimaremmane: Jolanda Celestre, Emanue-la Ellebori, Alessandra Pacini e Giulia Gaz-zetta.All’inaugurazione erano presenti l’Asses-sore alla cultura e altre autorità locali.Anche quest’anno la mostra ha avuto unnotevole successo di visitatori e ha portatoanche un buon numero d’iscrizioni a ADMOGrosseto.Il Presidente Sergio Petri e tutto il Consi-glio Direttivo di ADMO Grosseto ringra-ziano le pittrici che hanno offerto spon-taneamente le loro opere e tutti coloro chehanno partecipato alla mostra e dannoappuntamento all’anno prossimo.

Sergio Petri

Presidente ADMO Grosseto

Gli arcieri di Firenzetestimonial ADMOLa Prima Compagnia Arcieri della città diFirenze “Ugo di Toscana” è diventata testi-monial di ADMO.La Compagnia Arcieri “Ugo di Toscana” èstata costituita nel 1964 ed è la più anti-ca e una delle più prestigiose della Tosca-na; dal 1974 è guidata dal PresidenteUgo Ercoli, che ha sempre dimostrato unagrande sensibilità e consapevolezza del ruo-lo sociale svolto dallo sport attraverso le

Toscana

associazioni sportive e per questo ha deci-so di farsi portavoce del messaggio diADMO.Dal gennaio scorso il logo ADMO fa bellamostra sulla divisa sociale, un grande stri-scione con il logo delle due associazionie lo slogan “Il nostro bersaglio è dare lapossibilità di guarire a un malato di leu-cemia” è appeso sul campo di tiro, men-tre uno striscione più piccolo seguirà lasquadra agonistica in tutte le trasferte. Inqueste occasioni, durante la cerimonia dipremiazione, il Presidente Ercoli illustra leattività istituzionali della “Ugo di Toscana”,soffermandosi sempre sulle finalità diADMO e sul nostro slogan.L’iniziativa è molto importante per ADMO,per la curiosità ed il ritorno di immagineche sicuramente porterà, quindi un enor-me GRAZIE alla “Ugo di Toscana”, al suoPresidente Ercoli e a tutti i componentidella società per la forte sensibilità e dispo-nibilità dimostrata.

Stefano Tozzi

Informarsi per informareContinua la formazione dei volontari ADMOnelle Marche, con il fine di dare alla cit-tadinanza un’informazione corretta e al

Marche

passo con le novità che vengono dal mon-do medico. Il corso di formazione del maggio 2004si è concluso con la pubblicazione degli attidell’incontro. Riguardo poi alle decisioni prese a novem-bre dalla Consulta dei Registri Regionali deiDonatori di Midollo Osseo (che ha stabi-lito l’ammissibilità anche in prima dona-zione della raccolta a fine di trapianto del-le Cellule Staminale Emipoietiche da san-gue periferico, dopo stimolazione con fat-tori di crescita), resa ufficiale dall’IBMDRil 12 gennaio, data in cui è stato anchediffuso il nuovo Manuale Operativo IBM-DR, l’Associazione ha voluto subito renderepartecipi delle novità i collaboratori coin-volti nel progetto, grazie anche all’es-senziale contributo del Responsabile delRegistro Regionale.Abbiamo così elaborato un nuovo testoatto a presentare la modulistica rinnova-ta che, da adesso in poi, sarà esibita edillustrata ai Donatori al momento dell’i-scrizione al Registro.Al volontario, infatti, non è più richiestodi donare solo midollo osseo tramite pre-lievo dalle creste iliache, ma è prospetta-ta anche la possibilità di donare PBSCdopo somministrazione di “fattori di cre-scita”. Con questo termine si indicano deifarmaci che, favorendo la migrazione del-le cellule staminali nel sangue periferico,ne consentono la raccolta con una proce-dura di aferesi, evitando il ricovero e l’a-nestesia al donatore.Il manuale raccoglie il quadro regola-mentare-normativo e le direttive che disci-plinano dal punto di vista amministrativola ricerca di un donatore volontario com-patibile, dal primo screening al trapiantovero e proprio. Alcuni dei modelli riguardanti il Donatore,presentati nella precedente pubblicazio-ne, sono logicamente cambiati, ed essen-

GLI ARCIERI DELLA “UGO DI TOSCANA” A BERSAGLIO CON ADMO

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do nostro preciso dovere conoscerli ed illu-strarne i contenuti ai volontari che avvici-niamo, informandoli su cosa sarà lororichiesto per renderli protagonisti attivi del-le loro scelte, si è reso necessario aggior-narci, ed è ciò che è stato fatto.

Una benemerenzaper ADMOVallesinaUn importante riconoscimento ha coro-nato l’impegno della giovane SezioneADMO Vallesina. Venerdì 11 marzo, in unincontro dedicato al volontariato, il Comu-ne di Poggio San Marcello ha donato aADMO Vallesina un attestato di beneme-renza per l’attività svolta.Dopo il positivo percorso del progetto“Dono anch’io”, che ha visto ADMO, insinergia con AVIS e AIDO, informare gli stu-denti degli Istituti superiori di Jesi sulladonazione, altre iniziative hanno impe-gnato i militanti in questo primo annod’attività, tra cui evidenziamo la distribu-zione in piazza dei panettoni ADMO, l’in-contro della Responsabile di Sezione NadiaSolazzi con i donatori di sangue di Mon-sano e con i bambini delle scuole dell’in-fanzia di San Marcello, a cui sono statidistribuiti il panettone ed il panettoncino,il colloquio con i Volontari AVIS di SanMarcello per illustrare l’attività di ADMO

e la donazione di midollo osseo, il coin-volgimento della popolazione con unospettacolo di musica popolare calorosa-mente accolto.Quello di cui i dirigenti vanno sempre piùfieri, pur nella consapevolezza che l’im-pegno di promozione è solo agli inizi, èl’interesse verso l’Associazione e la costan-te crescita delle iscrizioni, ed il premiogiustifica il loro l’orgoglio.

ADMO PortoSant’Elpidiofesteggia 10 anniLa sezione ADMO fondata nel 1995 daAlberto Di Giulio rappresenta le realtà diPorto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio.Con il tempo è cresciuta e ora conta ben240 iscritti tipizzati. In questi anni è riu-scita a concretizzare il suo impegno condue dei suoi iscritti, che nel 1999 e nel2004 sono stati chiamati a donare il midol-lo osseo.Domenica 10 aprile a Villa Barucchello diPorto Sant’Elpidio si è festeggiato un rile-vante traguardo, il decimo anniversariodalla fondazione. Il Consiglio Direttivo havoluto che questa giornata non fosse sol-tanto un incontro conviviale tra soci, dona-tori, autorità e simpatizzanti, ma anche

un importante momento per informare esensibilizzare i cittadini sul tema delladonazione di midollo osseo. A tal fine èstato organizzato un convegno al qualehanno partecipato il Professor Pietro Leo-ni, Direttore della Clinica di Ematologia diAncona, la Dottoressa Patrizia Scalari,Responsabile del Registro Regionale deidonatori midollo osseo, e il Dottor MarioPiani, Direttore del Dipartimento di Medi-cina Trasfusionale delle Marche. “I malati di leucemia acuta non hannoalcuna speranza di sopravvivere - ha spie-gato il Professor Leoni - ma nel momen-to in cui riusciamo a trovare un donatorecompatibile la probabilità che riescano asuperare la malattia e di guarire definiti-vamente è pari a circa il 50%, un risulta-to soddisfacente. I riceventi aspettano congrande impazienza un donatore, ma ivolontari debbono essere identificati inmaniera precisa e non sempre è possibiletrovare un donatore per ogni malato. Lecellule staminali necessarie per poter effet-tuare il trapianto possono essere preleva-te sia dal midollo osseo sia dal sangueperiferico. Quest’ultima procedura, fin’orapiù utilizzata all’estero, permette di evitarel’anestesia, il donatore però deve neces-sariamente assumere dei farmaci chiama-ti stimolatori della crescita.” “Tutte le donazioni sono coperte dall’a-nonimato – ha ribadito la Dott.ssa Sca-lari – tuttavia ricevente e donatore sonolegati da un filo molto forte e tra loro siinstaura un legame indissolubile, anche senon si conosceranno mai.” Infine il Dott. Mario Piani ha messo in evi-denza l’importanza dell’utilizzo della pro-fessionalità e delle conoscenze del per-sonale dei Centri Trasfusionali nella tipiz-zazione e nell’iscrizione dei nuovi dona-tori ed ha dato per questo ampia dispo-nibilità.

Al termine del convegno molti sono statii riconoscimenti assegnati, i premi spe-ciali dell’incontro sono stati, però, quelliconsegnati ad Arianna ed Andrea, i dueragazzi che hanno vissuto in prima per-sona l’esperienza della donazione e cherappresentano la molla che dà vita edenergia all’attività di ADMO.

Renato Politi

Responsabile ADMO

Sez. “Carla Morroni”

Porto Sant’Elpidio

Una Colomba per la Vitaa PescaraSi è rinnovata anche quest’anno, sul sagra-to della Parrocchia di Gesù Risorto, l’ini-ziativa pasquale “Una Colomba per laVita”, con una simpatica novità che hasuscitato interessata partecipazione. Alcu-ni giovanissimi, infatti, con l’entusiasmoproprio della loro età, hanno collaboratocon i volontari impegnati nell’illustrare lefinalità di ADMO.

Il Parroco e una giovane potenziale dona-trice, a conclusione di ogni celebrazioneeucaristica, hanno sottolineato l’impor-tanza del nostro volontariato, riferendoanche sui risultati raggiunti negli incontricon gli istituti superiori.Una bella manifestazione dalla quale ciattendiamo risultati proficui.

3° Trofeo ADMO a Casoli di Chieti In occasione delle feste patronali, a Caso-li (CH) si è ripetuto il tradizionale appun-tamento con gli amici della bici. Alle ore nove del 9 ottobre scorso i cicli-sti hanno dato il via al 3° Trofeo ADMO,una pedalata tra amici ed appassionatidella bicicletta, senza alcuna velleità ago-nistica, ma con un grande spirito di soli-

Abruzzo

ADMO VALLESINA IMPEGNATA NELLACAMPAGNA “UN PANETTONE PER LA VITA

I VOLONTARI DI ADMO PORTO SANT’ELPIDIO FESTEGGIANO I DIECI ANNI DELLA SEZIONE

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darietà. Al termine del giro cicloturisticoristoro e brindisi finale per tutti, ciclisti epassanti.Lo scopo era di raccogliere fondi e di sen-sibilizzare la popolazione sulla donazionee sul trapianto di midollo osseo: è anda-to tutto per il meglio.Si ringraziano gli organizzatori e gli ami-ci del C.C. G.Gentile e del C.C Hotel delCamerlengo di Fara S. Martino.Arrivederci all’anno prossimo, sperandodi essere ancora più numerosi e di averenuovi iscritti, perchè l’unione fa la forza!

Nuova sede ADMOa OrtonaA Ortona ADMO ha cambiato sede, insie-me alle associazioni consorelle AIDO eAVIS.Questo progetto, sul quale i rispettivi Diret-tivi delle Associazioni interessate hannolavorato per lungo tempo, si è finalmen-te concretizzato ed è diventato realtà conl’inaugurazione di una nuova sede, che ciconsentirà di lavorare in modo ottimale.Alla manifestazione, che ha visto la par-tecipazione di numerosi donatori e citta-dini, hanno presenziato le massime auto-

rità locali.Nel suo breve discorso d’introduzione Pao-lo Moretti, Responsabile della segreteriaorganizzativa AVIS e Presidente delle Sezio-ni ADMO e AIDO, ha illustrato l’attualesituazione delle associazioni e gli obbiet-tivi futuri ed ha definito la sede socialecome un “Tempio dove si professa l’inse-gnamento della bontà e della solidarietà”.L’inaugurazione della nuova sede, ha pre-cisato, costituirà sicuramente il primo pas-so verso il rilancio dell’organizzazione del-le rispettive Sezioni, con l’obbiettivo dimigliorare il coordinamento dei Donatorie di ottimizzare la gestione delle risorsedisponibili sul territorio, per renderle piùrispondenti alle mutate esigenze dellamoderna società, a tutto vantaggio diquanti hanno bisogno del nostro aiuto.Parole di elogio per i donatori sono statepronunciate da S. E. Monsignor Carlo Ghi-delli nell’impartire la benedizione ai loca-li (madrina era la dottoressa Rossana Ric-ciardi, Dirigente del C.T. del Presidio Ospe-daliero “Gaetano Barnabeo”), riferendocon commozione di come la sua caramamma, deceduta da poco, donatriceMedaglia d’oro dell’AVIS oltre che sociaADMO ed AIDO, fosse fiera ed entusiastadi esserlo.

Mostra di Marco Pacea cura di ADMOTeramo“… Il seminatore uscì a seminar la suasemenza; e, mentre seminava, una par-te del seme cadde lungo la strada, e fucalpestato e gli uccelli del cielo lo man-giarono. Ed un’altra cadde sulla roccia; ecome fu nato seccò perché non avevaumore. Ed un’altra cadde in mezzo allespine; e le spine, nate insieme col seme,lo soffocarono. Ed un’altra parte caddenella buona terra; e nata che fu, fruttò ilcento per uno…” (Luca 8, 4-8).Queste parole mi sono tornate in menteassistendo all’incontro con gli studenti delLiceo Artistico di Teramo sul tema “Ladonazione di midollo osseo”, tenuto dalProf. Gabriele Di Cesare.L’iniziativa era in concomitanza con lasplendida mostra d’arte Passio Christi diMarco Pace, allestita durante la Settima-na Santa 2005 nella Sala di Lettura “Pro-spettiva Persona”, in Via Nicola Palma aTeramo, a cura della sezione ADMO diTeramo.Tanto stanno seminando il Prof. Di Cesa-re e le sue strette collaboratrici, Alida Scoc-co e Maria Giannattasio, per aumentareil numero di donatori, consapevoli che diquello che si semina non tutto germoglia. Una parte, però, è già germogliata e ifrutti cominciano a maturare. Nel coinvolgente incontro, egli ha spie-gato cos’è il midollo osseo (da non confon-dere con il midollo spinale), qual è la suafunzione e come si preleva. Ha citato lenorme principali che regolano tale dona-zione e a che cosa essa serve.Per chiarire meglio il suo pensiero, il Pro-fessore ha presentato due libri in cui gliautori hanno raccontato le rispettive malat-tie: “Ritorno alla vita” di Emilio Bonicelli(2001) e “Io, viva di tumore” di LoredanaRanni (2004): sono stati momenti diintensa commozione e partecipazione,sottolineati dalla lettura di alcuni branitratti dai due volumi.

Lucio De Marcellis

A Viterbo il messaggio di solidarietàADMO, sinonimo di speranza, viaggiainsieme all’acqua,simbolo di vitaADMO Viterbo ha realizzato una campa-gna di informazione sulla donazione dimidollo osseo con una iniziativa alquan-to originale ed efficace. Grazie alla collaborazione con il Comunedi Viterbo, sempre attento ai problemi del-la solidarietà, ed alla ROBUR, Società Ser-vizi a Rete, ditta fornitrice del servizio idri-co della Città di Viterbo, è stato possibilerealizzare ed inserire nel bollettino comu-nale della fornitura idrica un volantinoinformativo sull’importanza della dona-zione di midollo osseo e sulle modalità perdiventare un potenziale donatore di midol-lo osseo, cioè un potenziale donatore divita. Nel foglio informativo, oltre a spiegare inmodo puntuale e comprensibile per tutticos’è il midollo osseo, a cosa serve ladonazione, in cosa consiste il trapianto,come si diventa donatori e cosa succedequando un donatore risulta compatibilecon un paziente, è presente un modulodi iscrizione già stampato da compilare,ritagliare e spedire alla nostra sede per pre-notare un appuntamento per il prelievo disangue destinato alla tipizzazione HLA.Attraverso questo strumento è stato pos-sibile entrare nelle case dei circa 60.000cittadini viterbesi e trasmettere un mes-saggio di solidarietà e di speranza per farcrescere la consapevolezza che, con l’aiu-to di tutti, è possibile combattere semprepiù efficacemente malattie come le leu-cemie ed altre neoplasie del sangue edoffrire alle tante persone che soffrono,spesso giovani e bambini, una possibilitàin più di uscire dal tunnel della malattia. L’iniziativa è appena stata avviata, masono già numerose le richieste di tipizza-

Lazio

I PARTECIPANTI AL 3° TROFEO ADMO DI CASOLI DI CHIETI

L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDEADMO DI ORTONA

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ADMO Regione Abruzzo ONLUS rivolge vivi ringraziamenti a

So.ge.tras Data Service Group per l’impegno e la preziosa colla-

borazione profusi nella promozione della campagna di solidarietà

e di sensibilizzazione “Una Colomba per la Vita”

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zione e le schede di adesione inviate.ADMO Viterbo desidera ringraziare di cuo-re tutta la dirigenza della ROBUR SocietàServizi a Rete e il Comune di Viterbo perla disponibilità e la collaborazione offer-ta per la realizzazione di tale progetto.

I Centri ServizioVolontariato del Lazio conADMO per il progetto“Donatori ADMODonatori di Vita”Istituiti con la Legge 266/91, i Centri diServizio per il Volontariato sono struttureoperative che forniscono servizi gratuitialle organizzazioni di volontariato. I CSVpromuovono la cultura della solidarietà edil volontariato attivo, agevolano e sosten-gono l’azione delle organizzazioni di volon-tariato attraverso servizi di consulenza,assistenza, formazione ed informazione.Nel 1998 sono stati istituiti due Centri diServizio per il Volontariato nel Lazio, CESVe SPES, che erogano servizi alle organiz-zazioni dell’intero territorio del Lazio.Nel 2004 CESV e SPES danno vita aduna struttura operativa integrata, unendorisorse, progetti e capacità umane perrispondere alle nuove esigenze del mon-do del volontariato della regione.I centri sono presenti sul territorio con unarete di sportelli e punti informativi, aggre-gati attorno alla sede centrale di Roma ealle Case del Volontariato provinciali.CESV e SPES promuovono azioni mirate adiffondere la cultura della solidarietà e lapratica del volontariato attivo attraverso:• Attività di orientamento per individui ogruppi interessati ad impegnarsi nel volon-tariato;• Promozione di reti tematiche locali edeuropee;• Servizio Civile;• Consulenza e assistenza alle associa-zioni;• Servizio qualificato sulla progettazionee sulla realizzazione di percorsi formativi.Affiancano inoltre le organizzazioni nella for-mazione dei responsabili e dei giovani avvia-ti ai progetti di Servizio Civile. Grazie alla col-laborazione con SPES, ADMO Lazio ha potu-to realizzare un progetto per l’impiego divolontari in Servizio Civile, dal titolo “Dona-tori ADMO, Donatori di Vita: sensibilizza-zione sulla donazione di midollo osseo”.

Gli obiettivi del progetto sono:• Attività di sensibilizzazione verso lapopolazione sulla problematica della dona-zione di midollo osseo; • Reclutamento di nuovi potenziali donatori; • Reperimento di fondi atti a finanziare latipizzazione e i progetti di ricerca medica; • Assistenza ai donatori.Tra le attività che i Volontari in ServizioCivile si troveranno a dover svolgere, leprincipali sono:– Attività di relazione con i donatori ocon i soggetti interessati all’argomento(informazioni telefoniche, gestione delsistema comunicativo ed informativo del-l’Associazione, mantenimento data basedi riferimento); – Attività di pubbliche relazioni con l’am-biente esterno e la partecipazione all’or-ganizzazione di eventi e a tutte le attivitàpromosse dall’Associazione.Il progetto prevede l’inserimento di cinqueVolontari in Servizio Civile, due Volontarinella sede ADMO Roma e un Volontarioper ADMO Viterbo, Rieti e Frosinone (Ama-seno).Il Servizio Civile dura dodici mesi e tren-ta sono le ore di servizio settimanale pre-viste dal progetto ADMO.Dal 1 marzo 2005 le sedi provinciali diADMO Lazio possono avvalersi dell’aiutodei ragazzi del Servizio Civile Volontario,questo rappresenta una grande forza perl’Associazione, un’opportunità di crescitae formazione per i giovani Volontari e unapiù larga possibilità di diffondere l’impor-tante messaggio di donare il midollo osseo.Ringraziamo la Dott.ssa Chiara Mantova-ni, responsabile del Servizio Civile per loSPES Regionale, e in particolar modo ilDott. Massimiliano Venturi della Casa delVolontariato SPES di Viterbo per averciaccompagnato in questa meravigliosaavventura ed esperienza di vita che sicu-ramente porterà grandi risultati.

Le numeroseattività di ADMOFrosinoneGli ultimi mesi hanno visto ADMO Frosi-none impegnarsi attivamente nel comuneprogetto di sensibilizzazione alla dona-zione di midollo osseo.ADMO come di consuetudine ha rinnova-to il proprio impegno nelle campagne “UnPanettone per la Vita” il 27 e 28 novem-bre 2004 e “Una Colomba per la Vita” il

29 e 30 marzo 2005 nelle principali piaz-ze della provincia. In entrambe le iniziative siamo stati aiu-tati da donatori volontari dell’Associazio-ne nelle piazze di Aquino e Latina e davolontari esterni a Formia . ADMO Frosinone ha collaborato con altreassociazioni della Ciociaria per la stesuradel “Calendario della Solidarietà 2005”,i cui proventi sono stati devoluti alla casad’accoglienza “L’Arcobaleno” di Arnarache si occupa del disagio giovanile. A ogniassociazione è stata offerta una paginadivulgativa in corrispondenza di ciascunmese dell’anno. Tale iniziativa, supporta-ta dalla stampa locale, che ha proposto ilcalendario come supplemento a fronte diun’offerta, e dal patrocinio della RegioneLazio, del Comune di Ceccano, del Comu-ne di Arnara, ha costituito un’ottima vetri-na informativa per l’acquisizione di cre-dibilità e di notorietà. In corrispondenzadi ciò abbiamo registrato un incrementodi adesioni, soprattutto tra i giovani.Il 28 febbraio è stata rappresentata pres-so il teatro - cinema di Latina una com-media di Eduardo De Filippo dal titolo“Quaranta ma non li dimostra”, i cui pro-venti sono stati in parte devoluti all’As-sociazione. La nostra presenza ha fatto perla prima volta conoscere ADMO nell’uni-ca provincia della Regione Lazio sprovvi-sta di referenti provinciali dell’ente divolontariato.Buone notizie dal capoluogo ciociaro. Il 17marzo scorso nel Policlinico A. Gemelliuna giovane ragazza ha effettuato la pri-ma donazione di midollo osseo da dona-tore non consanguineo della provincia diFrosinone. A lei porgiamo i nostri più sentiti ringra-ziamenti, augurandoci che sia la prima dimolti. Inoltre, il 23 aprile ADMO Frosino-ne ha ospitato l’Assemblea Regionale deisoci presso la Sala Congressi dell’Ammi-

nistrazione Provinciale, alla presenza del-le autorità amministrative locali e deidonatori.

ADMO VolleyCopertino…una squadravincente!“ADMO affida al volley il suo messaggiodi solidarietà… Le due squadre di palla-volo cittadine, maschile e femminile, chemilitano nei rispettivi campionati provin-ciali, saranno ufficialmente dotate di vestia-rio e attrezzature sportive contrassegna-te dal logo ADMO... Un evento che haconsentito di modificare la denominazio-ne dell’associazione da 2001 PallavoloCopertino in ADMO Copertino. Un connu-bio fortemente voluto dal Responsabiledella locale Sez. ADMO Giulio D’Ancona,dalla Presidente dell’associazione sporti-va Anna Maria De Paolis, dall’allenatoreBeppe Iaconisi e dal direttore sportivoMarco Portaluri” (tratto dalla Cronaca diLecce della Gazzetta del Mezzogiorno del5 marzo 2005 – autore g.g.). Un’occasione questa per essere semprepresenti tra i giovani, per indurne altri adavvicinarsi alla nostra realtà, per portare icolori dell’Associazione su tutto il territorio.Un particolare ringraziamento va al nostrosponsor Ditta Guida Costruzioni, che ha for-nito i ragazzi del volley di tute da gara,da rappresentanza, ginocchiere e borsoni. Voglio sottolineare, inoltre, il costante econtinuo impegno di tutti i componentidel Direttivo della nostra Sezione, lo defi-nirei un motore sempre in funzione allaricerca di nuove iniziative da proporre,come ad esempio quelle delle borse distudio che da anni vengono rinnovate dai

Puglia

LE SQUADRE DI PALLAVOLO DI COPERTINO CON LA NUOVA DIVISA ADMO

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benefattori che, evidentemente, apprez-zano quello che facciamo.

Giulio D’Ancona

ADMO Sez. Copertino

IV Sagra del Cavatello a Triggiano: i colori dei “Girasolidell’ADMO”Il 6 novembre 2004, durante una dellepiù piacevoli serate autunnali, si è svol-ta a Triggiano la IV edizione della Sagradel Cavatello. Lungo viale Gramsci, che costeggia laParrocchia S. Giuseppe Moscati, sonostati allestiti vari stand, vestiti a festaper l’occasione, a ciascuno dei quali erastata abbinata una associazione di volon-tariato. I gazebo, addobbati con fantasia, sfog-giavano succulente pietanze a base dicavatelli accuratamente preparati dallemassaie del paese. La manifestazione, promossa all’insegnadella cultura della solidarietà, era condi-ta da un pizzico di sana competizione. La serata, infatti, prevedeva un ricono-scimento particolare per il gazebo pre-parato nel modo più originale, secondole preferenze espresse dai partecipanti, eun altro premio era destinato al piatto dicavatelli più appetitoso, secondo il giudiziodi una giuria di buongustai composta datre gourmet di fama nazionale e da alcu-ni esponenti dell’Amministrazione Comu-nale.Aleggiavano nel clima festaiolo le can-zoni della formidabile Orchestra Spetta-colo di Mirko Casadei, ospite d’eccezio-ne della serata, ed un unico e compattomessaggio di solidarietà si levava a gran

voce.A fine serata la Commissione gastronomicaha emesso il verdetto, attribuendo il pri-mo premio per la ricetta più gustosa alpiatto preparato da ADMO Triggiano: cava-telli con salsiccia, peperoni, rucola e leg-gera spolverata di peperoncino. Inoltre, la giuria popolare ha manifesta-to tutto il suo compiacimento nei con-fronti dello stand “I girasoli dell’ADMO”che spiccava per il suo accurato allesti-mento: il gazebo ADMO era adornato convivaci e lussureggianti girasoli che si distin-guevano per una caratteristica peculiare:tra i petali gialli c’era un petalo di colo-re rosso. Tale simbolo stava ad indicare,con i petali gialli, la moltitudine dei dona-tori di midollo osseo e, con il petalo ros-so, il donatore compatibile che alimentala speranza nel ricevente ed il suo innoalla vita attraverso la donazione. In conclusione, la Sagra del Cavatello harappresentato non soltanto un grandebanchetto di specialità culinarie, esteso atutta la collettività ma, soprattutto, unastraordinaria forma di solidarietà che haconsentito a ADMO di divulgare su gran-de scala informazioni sulla donazione dimidollo osseo e di raccogliere adesioni.

Raffaella Palella

Una poltronain prima fila La compagnia Teatrale di Calimera (LE)Panta Tha Paddhicaria il 12 dicembre2004 presso il Teatro Paisiello, gentil-mente offerto gratuitamente dall’Ammi-nistrazione Comunale di Lecce, ha rap-presentato “Pelo e Contropelo” una com-media teatrale in 3 atti di Raffaele DelSavio, nostro bravissimo autore conterra-neo.Il Responsabile di ADMO Lecce, Sig. Fran-cesco Giannuzzi, prima dello spettacolo hapremiato i donatori effettivi di midolloosseo con una targa argentata, un porta-chiavi ed una maglietta personalizzata. La conduzione della serata è stata gen-tilmente curata dalla sempre brava e dispo-nibile giornalista della “L’ATV”, nonchésocia ADMO, Emanuela Carrozzo.La serata si è conclusa con l’ovazione delpubblico presente che ha reclamato l’uscitadegli attori teatrali sul palco, i quali han-no fatto una sorpresa agli spettatori pre-senti indossando una maglietta con lascritta “Con ADMO...vola la speranza”Il Consiglio Direttivo Regionale di ADMOPuglia, considerata la continua collabora-zione tra la compagnia teatrale e ADMOLecce, ha ufficializzato il 27 gennaio scor-so Panta Tha Paddhicaria come compagniateatrale dell’Associazione. Ora anche gli appassionati di teatro potran-no essere raggiunti dalla “nostra voce”.

Francesco Martina

Addetto stampa

Pane e Solidarietàa LecceIl pane, elemento essenziale della tradi-zione enogastronomica italiana, è stato ilvero ed unico protagonista della Via delPane, manifestazione promossa dallaCamera di Commercio e dall’APPAL (Asso-ciazione Provinciale Panificatori Artigiani)di Lecce, svoltasi dal 18 al 20 giugno

2004 nella splendida cornice di PiazzaSant’Oronzo a Lecce.Esperti maestri panificatori, per 3 giorni,hanno mostrato a visitatori e turisti la veraarte della panificazione, riuscendo a far con-vivere tradizione e nuove tecnologie.I visitatori hanno potuto constatare diret-tamente come farina, acqua e sale, dopoaver preso forma sotto l’azione delle for-ti leve degli impastatori, venivano tra-sformate da sapienti mani in una miriadedi prodotti pronti per essere infornati.Dopo pochi minuti panini, pizze, biscottie pasticcini erano pronti per essere distri-buiti e degustati dagli avventori.È in questo momento che tradizione esolidarietà si sono incontrate, grazie allasensibilità degli organizzatori che hannoaffidato alla Sezione ADMO di Lecce “Ste-fano Antoniozzi” il compito di distribuireprodotti e raccogliere contributi per la loromissione.Per 3 giorni oltre 30 volontari di ADMOhanno affiancato i panificatori dell’APPAL,che a fatica sono riusciti a soddisfare tut-te le richieste.Il piccolo contributo di tanti è divenuto unconcreto sostegno alle attività di ADMO,impegnata nel promuovere la cultura del-la donazione di midollo osseo, tuttora uni-ca cura per molte forme di leucemia.ADMO Lecce desidera esprimere un gra-zie di cuore, soprattutto a nome di quan-ti attendono da tempo un donatore com-patibile, all’APPAL, alla Camera di Com-mercio ed agli altri Enti (Regione Puglia,Città di Lecce, Confartigianato) che han-no patrocinato la manifestazione ed infi-ne, ma non per ultimi, agli oltre 20.000visitatori che si sono avvicendati durantei 3 giorni, contribuendo con la loro presenzaal successo dell’iniziativa e cogliendo ilfine ed il profondo significato della stessa.Un abbraccio affettuoso va rivolto a tuttii nostri ADMINI, che con determinazione

I VOLONTARI DI ADMO TRIGGIANO ALLA SAGRA DEL CAVATELLO

LA COMPAGNIA TEATRALE “PANTA THA PADDHICARIA” SI PRESENTA AL PUBBLICO CON LAMAGLIETTA ADMO

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hanno messo a disposizione il loro tem-po libero lavorando a fianco dei ragazzidell’APPAL negli stand gastronomici. Conil loro sorriso e la voglia di esserci sonomotivo di orgoglio per il nostro sodalizioe per tutta la società, che ha un motivoin più per credere in loro, nei loro valorie nel loro grande cuore.Il pane, elemento nobile e genuino, anchequesta volta salverà delle vite.

Frangia

Premio Bontà2004:the winner is…Come ogni anno, con l’aiuto dei nostrivolontari, siamo presenti nelle piazze e nel-le scuole, muniti di materiale informativo,utile alla divulgazione del nostro mes-saggio sulla donazione. Anche quest’anno ADMO Ginosa non rinun-cia a diffondere questo importante tema,questa volta con una novità che vedrà lapartecipazione delle associazioni AIDO eAVIS per la realizzazione del tanto atte-so progetto “Dono anch’io”, che prevedela collaborazione delle tre associazionicon un unico scopo: quello di parlare allagente, di portare testimonianze, sensibi-lizzando verso la consapevolezza di poteraiutare chi è gravemente malato senza pos-sibilità di guarigione. Il 2004 è stato un anno pieno di soddi-sfazioni.Il 15 dicembre, presso la chiesa S. Mar-tino Vescovo a Ginosa, si è tenuto unimportante convegno dal titolo “Cos’è ilmidollo osseo e a cosa serve?”, a cui era-no presenti S. E. Monsignor Pietro M. Fra-gnelli, Vescovo della Diocesi di Castellaneta,il dott. M. Nitti del laboratorio di tipizza-zione di Bari, il dott. M. Giordano, Presi-dente di ADMO Puglia, il Sindaco di Gino-sa Avv. L. Montanaro e don D. Danza par-roco di S.M. Vescovo.Durante il corso della serata è stata con-segnata una pergamena di ringraziamentoad una nostra tipizzata, la quale ha rag-giunto il limite massimo d’età consentitoper poter donare.Noi la ringraziamo ancora, per aver avu-to fiducia in noi e per aver contribuito aldifficile compito del volontario.Un grande momento di commozione vi èstato alla fine di questa assemblea, quan-do il Notaio dott. C. Sarno ha comunica-to che è stato assegnato il Premio Bontà

2004 al Responsabile della sez. ADMO diGinosa. Ufficialmente il premio è statoconsegnato il 30 gennaio 2005.La Fondazione Luigi Sarno, nata nel 2000,ogni anno assegna Il Premio Bontà adassociazioni, cittadini, scuole, ecc. Il pre-mio non viene attribuito arbitrariamente,come molti credono, ma viene assegna-to in seguito a numerose segnalazioni daparte dei cittadini, le quali pervengonoalla Fondazione durante tutto l’anno.Ho accolto, non senza una punta di orgo-glio e con grande sorpresa e immensasoddisfazione, questo premio.Il “Premio Bontà” vuol essere una sortadi incoraggiamento, per quello che noivolontari tentiamo di fare, tante volte anchea costo di passare inosservati. E’ dura, manon possiamo permetterci di mollare, c’èchi ha bisogno di noi, non neghiamo peròsvariati momenti di sconforto. Attraverso ADMO Notizie lancio ancora unappello ai nostri tipizzati: non lasciateci soli,collaboriamo insieme nelle nostre attività!

Antonio Guarino

Responsabile ADMO sez. Ginosa

Un giornocon ADMOLo scorso febbraio ADMO Capurso (BA) haincontrato la Nazionale Militare di Palla-volo Femminile, campione del Mondonegli ultimi campionati militari, impegna-ta in uno stage di allenamento. Nell’oc-

casione le atlete hanno indossato lamaglia di ADMO, a dimostrazione cheuna partita per la vita va sempre gioca-ta, affiancandosi, anche se per un sologiorno, alla battaglia che ADMO com-batte per dare fiducia a chi è affetto daleucemia.

Carmela Lopez

Responsabile ADMO Sez. Capurso

Un Tetto per ADMOIn occasione della manifestazione “UnPanettone per La Vita” la Sezione ADMOdi Altamura, grazie alla ditta Tecno Tettodi D. Azzilonna, ha potuto utilizzare un nuo-vo gazebo, realizzando in Piazza Duomoun piccolo giardino. La gente si avvicinava, non solo attrattadal panettone e dal pandoro, ma ancheper complimentarsi con noi e passare unmomento del loro tempo nel “GiardinoADMO”. Per la stessa occasione anche la ditta F.lliTritto ha donato alla sezione il bussolotto dilegno, personalizzato dalla ditta Dambrosio,in cui la gente poneva la sua offerta. ADMO sta facendo riscoprire alle aziendedi Altamura lo spirito di investire nel volon-tariato.

ADMO Altamura

Un testimonialper ADMOModugnoDopo il periodo iniziale seguito all’inau-gurazione della Sezione ADMO di Modu-gno, avvenuta il 10 giugno 2004, e dopoi lusinghieri successi di iniziative tese a farconoscere la nostra Associazione sul ter-

ritorio, si è passati alla fase di sensibiliz-zazione e promozione delle finalità sta-tutarie della Associazione.Alla fine del mese di novembre abbiamodato vita ad una grande iniziativa che havisto insieme ADMO e A.ABE (Associzio-ne Amici Bambini dell’Eritrea). La serataspettacolo, organizzata con il Patrociniodi tutti gli Enti Locali, dalla Presidenzadella Giunta Regionale alla Provincia, alComune di Modugno, si è svolta in unauditorium stracolmo di gente. L’occasio-ne è stata anche utile per aiutare una pic-cola bimba africana ammalata di leucemiaricoverata presso il Policlinico di Bari edora in attesa di trapianto di midollo osseopresso il centro di Pavia. Con il nuovo anno è nato un connubiocon FRATRES, dapprima condividendone ilocali della sede sociale, presso la Parroc-chia Immacolata, e poi partecipando ad unagiornata di raccolta sangue la Domenica del-le Palme. Ciò ha consentito non solo di sen-sibilizzare i donatori di sangue alla dona-zione del midollo osseo, ma anche di rac-cogliere consensi “trasformati” al momen-to stesso in tipizzazioni (ben 7!). Orgoglio e fiore all’occhiello di ADMOModugno, nonché testimonial ufficiale giàdall’ottobre scorso della nostra Sezione “A.Longo”, è il Campione del Mondo dei pesiSuperwelter di Boxe, il Modugnese Miche-le Piccirillo, recentemente tipizzato.Un’altra importante iniziativa è stata rea-lizzata, concordemente con il Comune,all’interno delle scuole di Modugno di ogniordine e grado. Il progetto consiste indiverse giornate di sensibilizzazione altema delle donazioni e della solidarietà ingenerale, ed in particolare alla donazio-ne di midollo osseo. Tale progetto è in fasedi attuazione e terminerà entro la finedell’anno con la realizzazione di una favo-la per i più piccoli e di un cortometraggioper i più grandi. Si è pensato inoltre di organizzare altreiniziative dopo la splendida riuscita di“Una Colomba per la Vita”, quando oltre400 colombe sono state consegnate dainostri volontari ad altrettante persone chedi cuore hanno offerto il loro contributo edhanno anche voluto informarsi sul temadella donazione. Entro la prossima esta-te daremo vita a due iniziative di carat-tere sociale e di intrattenimento pubblicoabbinando la musica, il folclore ed il temadella donazione in occasione della Festa

LA NAZIONALE MILITARE FEMMINILE DI PALLAVOLO CON ADMO CAPURSO

IL NUOVO GAZEBO DI ADMOALTAMURA

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della Mamma e della Festa Religiosa diS. Antonio. Ribadiamo infine che ADMO Modugnovuole contunuare a promuovere lo spiritoe le finalità di ADMO, con l’intento diaumentare sempre di più il numero deidonatori, confidando nell’opera e nelladisponibilità di ciascuno dei membri delDirettivo e di tutti coloro che sono desiderosidi “donarsi” agli altri.

Massimo Angiulli

Responsabile ADMO Sez. Modugno

Tavola Rotonda“Cellule Staminali:una terapia per lasalute del futuro” Il 19 febbraio 2005 a Matera, pressol’Auditorium dell’Ospedale Madonna del-le Grazie, si è tenuta la Tavola Rotonda“Cellule Staminali: una terapia per la salu-te del futuro”.I lavori, introdotti dalla Presidente di ADMOBasilicata, Bruna Giannattasio, si sonosvolti dalle ore 9,00 alle ore 18,00 e letematiche programmate sono state affron-tate da numerosi e qualificati relatori, trai quali il Presidente di ADMO Federazio-ne Italiana, Roberto Congedi, il Vicepre-sidente Nazionale AVIS, Genesio De Ste-fano, la Dott.ssa Cristina Costa, Coordi-natrice del Registro Italiano Donatori Midol-

Basilicata

lo Osseo, la Dott.ssa Latorraca, Respon-sabile del Registro Donatori della Basilicata,il Dott. Pasquale Iacopino, Direttore del Cen-tro Trapianti di Reggio Calabria, e il Dott.Carlo Chiurazzi, Assessore alla Sanità del-la Regione Basilicata.Moderatore della tavola rotonda era ilDott. Tonino Valentino.Agli interventi sugli aspetti scientifici, lega-li ed etici, affrontati ampiamente dai sud-detti relatori, ha fatto seguito un vivacedibattito tra i numerosissimi intervenuti.Come ha evidenziato la Presidente Gian-nattasio, ADMO ha voluto ottemperare adun punto principale del suo Statuto, facen-do informazione e divulgazione su unargomento di grande attualità, in unmomento in cui tanto si discute delle pos-sibilità terapeutiche che la ricerca sulleCellule Staminali offre o potrebbe offrire.L’iniziativa è stata molto apprezzata, comeha dimostrato l’interessamento della stam-pa locale. In particolare Il Quotidiano, LaNuova Basilicata e la Gazzetta del Mez-zogiorno vi hanno dedicato approfonditiservizi. ADMO Basilicata ne esce entu-siasta e ringrazia i relatori, i numerosipartecipanti e le autorità presenti, tra cuiMonsignor Salvatore Ligorio, Arcivescovodi Matera, Filippo Bubbico, Presidentedella Regione Basilicata, Carmine Nigro,Presidente della Provincia di Matera,Michele Porcari, Sindaco di Matera,Domenico Maroscia, Direttore Gene-rale, e Vito Gaudiano, Direttore Sani-tario dell’ASL 4 di Matera.

Partita del Ricordoe della SperanzaIl 7 dicembre 2004 si è svolta, nello sta-dio “Granillo” di Reggio Calabria, la Parti-ta del Ricordo e della Speranza, iniziativapromossa in ricordo del Sindaco di ReggioCalabria Italo Falcomatà, deceduto per leu-cemia. Sul campo si sono affrontate laNazionale Sindaci d’Italia e la SquadraFootball Club Grande Fratello. ADMO Calabria ha collaborato alla realiz-zazione dell’evento sportivo portando suglispalti numerose scuole provenienti da tut-ta la Calabria ed in campo una rappresen-tanza in costume d’epoca ed in divisa spor-tiva delle squadre delle varie discipline spor-tive affiliate a ADMO Calabria.

Calabria

Mostra di lavoriartigianalidegli allievi della scuola di Decollatura (CZ)A fine dicembre la scuola di Decollaturasi è resa protagonista dell’organizzazionedi una mostra di prodotti artigianali, rea-lizzati dagli allievi sulle tematiche delladonazione di midollo osseo e sulla soli-darietà in genere, al fine di diffondere ilmessaggio proposto da ADMO durante gliincontri con i docenti e con alcune classi.Numerose sono state le adesioni per dive-nire potenziali donatori di midollo osseotra i genitori ed il pubblico che ha visita-to la mostra.

ADMO Calabria alla fieradi Lametia Terme e di Catanzaro Lido Grazie agli studenti, coordinati dalle inse-gnanti e dai rappresentanti ADMO di Lame-tia Terme, nel mese di febbraio abbiamoorganizzato uno stand informativo sulladonazione nell’ambito della Fiera Agroa-limentare tenutasi a Sambiase. Nel mese di marzo analoga iniziativa è sta-ta realizzata nell’ambito della Fiera Espo-sitiva di Catanzaro Lido. Qui gli studentidell’ITAS, impegnati per la divulgazione delmessaggio della donazione e coordinati dal-la responsabile ADMO di Catanzaro, han-no reperito numerosi potenziali donatori.

Premio dellasolidarietà a ADMO Calabria dall’APT della provincia di Vibo ValentiaIl 26 febbraio scorso nell’ambito dell’ini-ziativa “Un buon anno di solidarietà2005”, sorta con lo scopo di premiare leassociazioni di volontariato che si sonodistinte maggiormente per il loro operatonella Provincia e nella Regione, ADMOCalabria ha ricevuto un attestato di rico-noscimento per l’opera svolta. La moti-vazione della targa dice: “Per l’attivo eproficuo impegno nella diffusione dellacultura della donazione e per aver ridatoil sorriso e la vita, con i suoi donatori, atanti fratelli italiani ed esteri”. Oltre aADMO sono state premiate AVIS, AIDO,UILDM, l’Associazione Don Mottola di Tro-

pea e il Vescovo della Diocesi di Mileto Nico-tera Tropea. La manifestazione era inse-rita in un brillante spettacolo, coordinatoanche dalla Responsabile Regionale diADMO Calabria e presentato da CaterinaBalivo, che ha visto inoltre la partecipa-zione di Paola Magno giovane cantantecalabrese che ha eseguito l’inno di ADMOCalabria, e di Miss Calabria. L’evento si ècaratterizzato per la sfilata di splendidemodelle con i gioielli di Gerardo Sacco,orafo crotonese che ha realizzato e pre-sentato i gioielli utilizzati per la fictiontelevisiva “Orgoglio”. Infine l’esilaranteesibizione di Nino Frassica che con la suacomicità ha allietato il numeroso pubbli-co presente. Cogliamo l’occasione per rin-graziare particolarmente il commissariodell’APT di Vibo Valentia Dott. Egidio Repi-ce per la sensibilità e per la disponibilitàdimostrata a favore di ADMO e per le lusin-ghiere parole espresse durante la conferen-za stampa sull’attività di ADMO Calabria.

Un nuovo concorsoADMOper le scuole della CalabriaADMO Calabria e la scuola polo di ViboValentia “P. E. Murmura”, in collabora-zione con la Direzione Generale MIURCalabria, hanno diffuso il concorso ADMOper le scuole elementari e medie che vedeimpegnati i ragazzi nella realizzazione di unospot pubblicitario su solidarietà e donazio-ne. Gli studenti delle scuole medie superio-ri dovranno, invece, realizzare un acrostico:dall’intreccio delle iniziali di una poesia o diun brano verrà fuori il nome ADMO – SOLI-DARIETÀ – DONAZIONE – DONATORI DIVITA. Il concorso si concluderà a fine mag-gio con uno spettacolo aperto al pubblicoorganizzato dalle scuole partecipanti.

Protocollo d’intesatra ADMO e ilMIUR CalabriaÈ stato presentato a tutti i referenti allasalute delle scuole della provincia di ViboValentia il Protocollo d’intesa tra ADMO eil MIUR Calabria. Numerose le scuole pre-senti all’incontro e particolarmente signi-ficative le proposte di attività enunciate daivari istituti per promuovere le iniziative afavore di ADMO. Si ringrazia particolar-mente il Dott. Vito Primerano, responsa-bile CSA per la provincia di Vibo Valentia,

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sempre pronto e disponibile alla collabo-razione con la nostra Associazione.

Santa Messa nel Duomo di ViboValentia per lagiornata ADMO Il 18 aprile 2005 nel Duomo di San Leo-luca ha avuto luogo la celebrazione diuna solenne Messa nell’ambito della XIGiornata ADMO. Numerose rappresentanzedelle scuole di tutta la provincia di ViboValentia, con insegnanti e dirigenti scola-stici, hanno partecipato in composto silen-zio. Il parroco, Mons. Giuseppe Fiorillo, hapuntato l’attenzione durante l’omelia sul-l’importanza della donazione per ridare lasperanza e la vita ai fratelli bisognosi ditrapianto di midollo osseo. Il coro dei Pue-ri Cantores ha allietato la sacra celebrazione.

Designata la scuolapolo portatrice delmessaggio delladonazione per la provincia di Reggio CalabriaMartedì 19 aprile 2005 presso l’IstitutoPanella di Reggio Calabria si è tenuta unaconferenza sull’importanza della dona-zione di midollo osseo. Durante tale even-to, a cui ha partecipato il referente regio-nale del Centro di Tipizzazione Tissutaledi Reggio Calabria, la responsabile diADMO Calabria, Prof.ssa Giuseppina Davo-li, ha designato la scuola Panella comescuola polo per la divulgazione del mes-saggio della solidarietà e della donazionedel midollo osseo. Il Dirigente ScolasticoDott. Mimmo Calabrò nel suo interventosi è dichiarato disponibile per la collabo-razione fattiva in tutte le iniziative cheverranno promosse da ADMO.

Sicilia

LOMBARDIA via Aldini, 7220157 Milanotel. 02 39005367 fax 02 [email protected]

PIEMONTEvia Cavour, 410069 Villar Perosa (TO)tel. e fax 0121 [email protected]

VALLE D’AOSTA c/o Serv. Trasfusionale viale Ginevra, 311100 Aostatel. e fax 0165 [email protected]

VENETOVia Londa, 2036020 Valstagna (VI)tel. 0424 990930424 401559fax 0424 [email protected]

TRENTINOvia Sighele, 738100 Trento tel. 0461 933675fax 0461 [email protected]

ALTO ADIGE/SÜDTIROLAntico Municipio di Gries/ AltesGrieser Rathauspiazza Gries, 18 /Grieserplatz, 1839100 Bolzano / Bozentel. e fax 0471 [email protected]

FRIULIVENEZIA GIULIAvia Carducci, 4833100 Udinetel. 0432 299728 fax 0481 92276n° verde 800 905525 [email protected]

LIGURIAvia Maddaloni, 1/816129 Genovatel. 010 541784 fax 010 [email protected]

EMILIAROMAGNAvia Testi, 4/A43100 Parmatel. 0521 272571fax 0521 [email protected]

TOSCANAvia Di Graccianonel Corso, 7353045 Montepulciano (SI)tel. e fax 0578 [email protected]

MARCHEvia L. Ottoni, 1961100 Pesarotel. 0732 73143333 4806661fax 0732 [email protected]

UMBRIACentro Riferimento TrapiantiOspedale Montelucevia Brunamonti, 5106122 Perugiatel. 075 5783528fax 075 [email protected]

ABRUZZO via Avezzano, 265121 Pescaratel. 085 4210884fax 085 [email protected]

MOLISEvia Roma, 10286100 Campobassotel. 0874 418453fax 0874 415000n° verde 800 [email protected]

LAZIOvia L. da Vinci, 2/D01100 Viterbotel. e fax 0761 [email protected]

CAMPANIA via Plinio il Vecchio, 4080040 San Sebastiano al Vesuvio (NA)tel. 081 5745774fax 081 [email protected]

BASILICATAvia C. Battisti, 4175023 Montalbano Jonico (MT)tel. e fax 0835 [email protected]

CALABRIAviale A. De Gasperi, 16489900 Vibo Valentiatel. e fax 0963 43075tel. 0963 [email protected]

PUGLIAc/o PoliclinicoServ. Prelievi e TipizzazioneTissutalepiazza Giulio Cesare, 1170124 Baritel. e fax 080 [email protected]

SICILIA c/o Centro di MedicinaTrasfusionaleAz. Osp. “V. Cervello” via Trabucco, 180 90146 Palermotel. e fax 091 [email protected]

SARDEGNA c/o ADMO Federazionevia Aldini, 7220157 Milanotel. 02 39000855 fax 02 [email protected]

Sedi regionali

ADMO Sicilia ringrazia l’As-

sociazione Teatrale Giova-

ne Mondo per aver devo-

luto a ADMO l’incasso del-

lo spettacolo “Ingegnere

Peregallo”, rappresentato

lo scorso maggio a Messi-

na presso il Teatro Anniba-

le Maria di Francia.

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Federazione Italiana – via Aldini, 72 – 20157 Milano – tel. 02 39000855 – fax 02 39001170 – www.admo.it – [email protected]