Adamo Eva Caino Abele ? Monologo Conflitto Neher.
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Adamo Eva
Caino Abele ?Monologo MonologoConflitto
Neher
Adamo Eva
Caino Abele
Dialogo Dialogo
Dia..Dia..coesistenzacoesistenza
Logos
MisuraRegola Emsa
Habermas
Teoria dell’agire comunicativo
Teoria discorsiva del diritto e della democrazia
Situazione linguisticaideale
Habermas Düsseldorf 1929
Strukturwandel der Öffentlichkeit (Storia e critica dell'opinione pubblica) 1962
Theorie des Kommunicativen Handelns (Teoria dell'agire comunicativo) 1981
Faktizität und Geltung. Beiträge zur Diskurstheorie des Rechts und des demokratischen Rechtsstaats (Fatti e norme. Contributi a una teoria discorsiva del diritto e della democrazia) 1991
Azioni sociali
Agire comunicativoOrientato all’intesaCome l’uomo incontra l’uomo
Agire strategicoOrientato al successoCome l’uomo muove l’uomo
Agire orientato Agire orientato Agire orientato Agire orientato all’intesa al successoall’intesa al successo
Quale è prioritario?
A priori comunicativi
Mondi vitali: linguaggio, sentimenti, cultura, tradizioni
Quando esiste una situazione linguistica ideale?
Pretesa di veritàPretesa di sinceritàPretesa di giustezza
Ogni dia-logo ha una struttura etica Ogni dia-logo ha una struttura etica implicita (Habermas):implicita (Habermas):
a) parità ontologica b) riconoscimento della dignità
dell'altro c) rispetto di regole comuni
(dia) terzietà carità c) verità (logos) fiducia
Moralità implicita del dialogo
Rispetto di regole comuni (Legendre) Parità ontologica (Zambrano, Miranda e Calibano) Sincerità: non voglio ingannare l’altro
(Montaigne) Fiducia: credo che l’altro non mi voglia ingannare Carità: devo cercare di capire le ragioni dell’altro
(Levinas – Girard) Io debole: posso avere torto (Kelsen)
Valori implicitiValori implicitiSituazione dialogica idealeSituazione dialogica ideale
LibertàPari dignità (uguaglianza)ReciprocitàTolleranza Pluralismo
Esito del dialogo ????Riserva fallibilistica
Cos’è il diritto?
Solidarietà tra estranei
Solo il diritto ha la capacità di costituire vincolo, di creare rapporti (solidarietà) tra soggetti che sono estranei e che vogliono restare estranei
Solidarietà tra estranei
Rinuncia alla violenzaReciproco riconoscimentoTutti hanno diritto ad avere dirittiRegolazione cooperativa della convivenzaDiritto a restare estranei
Ineludibili premesse pragmatiche
Inclusività: nessuno che possa offrire in contributo rilevante deve venir escluso dalla partecipazione
Equa distribuzione delle opportunità comunicative: tutti hanno la stessa opportunità di fornire contributi
Condizione di sincerità: i partecipanti devono credere a quel che dicono
Assenza di costrizioni contingenti o insite nella struttura comunicativa: le scelte dei partecipanti devono essere motivate soltanto dalla forza della persuasione
Principio di indulgenza: reciproca supposizione di razionalità
Teoria discorsiva del diritto e della democrazia
. Questa prassi comunicativa si articola attraverso un’etica implicita (regole comuni, rispetto reciproco, disponibilità ad apprendere, pluralismo…) e questa etica implicita si fonda sul possesso comune di “ a priori comunicativi”, di “mondi vitali” . Non viene meno la fallibilità dei processi di apprendimento, ma la prassi comunicativa determina, proprio per la sua struttura dialettica, la formazione “inclusiva” di opinioni soggettive e volontà generale, in cui vediamo quasi “co-originarsi” democrazia e diritti umani: i valori fondamentali su cui si regge lo Stato costituzionale di diritto.
Teoria discorsiva del diritto
Il diritto moderno deve venir prodotto secondo una procedura che garantisca la legittimità e che risponda allo stesso livello di neutralità ideologica della morale razionale
La neutralità ideologica deve garantire la pari inclusione di tutti i membri nella formazione dell’opinione e della volontà democratica
La legittimità del diritto vigente si spiega esclusivamente in base alla procedura di formazione dell’opinione e della volontà democratica
Teoria discorsiva del diritto e della democrazia
La decisione è l’esito provvisorio di un procedimento fallibilistico di apprendimento (riserva fallibilistica) che autorizza a “ritenere vera” un’ argomentazione solo quando resiste a tutti i tentativi di invalidazione. Proprio la possibilità dell’invalidazione (riserva fallibilistica) implica quel “procedimento di apprendimento sociale” (democrazia) che assume la struttura di una comunicazione tesa a garantire, nella sua forma ideale, la totale inclusione e l’integrale partecipazione a pari diritto, libera e orientata all’intesa, di tutti i soggetti interessati.
Sono valide solo le norme d’azione (leggi) che potrebbero essere approvate da tutti i potenziali interessati, attraverso un dialogo dialogo razionalerazionale
Principio Ddiscorso
Principio morale (M): Le conseguenze e gli effetti secondari di ogni norma valida moralmente, derivanti dalla sua universale osservanza per la soddisfazione degli interessi di ciascun individuo, possono venire accettati senza costrizione da tutti i soggetti coinvolti
Il diritto istituzionalizza la morale
Principio democratico
Possono pretendere validità legittima solo le leggi che in un processo legislativo costituito discorsivamente trovano il consenso di tutti i cittadini
a)indeterminatezza cognitiva;b)incertezza motivazionale;c) ragionevole pretendibilità;d) imputabilità delle obbligazioni.
Il diritto istituzionalizza la morale
Limiti della morale
Politica
Sistema
sociale
MoraleDiritto
Politica
KELSEN
Principio
Diritto
PRINCIPIO
DISCORSO
Morale
Democrazia
HABERMAS
•Il modello del discorso pubblico prende le mosse dalle relazioni orizzontali dei cittadini (agire orientato all’intesa)•Questo rapporto con lo Stato si sviluppa in base a diritti fondamentali già preventivamente sussistenti.•Questi diritti discendono dal significato performativo della prassi costituente•La costituzione discende dall’autoaccertamento collettivo di una comunità dotata di uno specifico canone di valori
Liberi e uguali partecipanti sull’argomentazione si mettono d’accordo su quali diritti debbono reciprocamente riconoscersi per regolare la loro convivenza con gli strumenti del diritto (solidarietà tra estranei)La costituzione fonda una responsabilità giuridicamente mediata tra cittadini e non una responsabilità tra cittadini e StatoCo-originarietà tra pratica discorsiva e diritti umani e momento costituente
Potere
Fondamento
Giustificazione
Giustizia
Legittimità
Conformitàalle regole
Legalità
Nomodinamica
Norma fondamentale (Kelsen) LegalitàDecisione politica (Schmitt)Principio discorso (Habermas)
CostituzioneCostituzione
LeggeLegge
Aut. PrivAut. Priv Giurisd Giurisd Amm.Amm.
Legittimità
Validità
Legalità
Kelsen
Legalità
legittimità
Il potere è la norma guardata dalla prospettiva della politica
Prassi costituente
Consensoplebiscito
Legittimità legalità
Stato dieccezione
Discorso pubblico
Autonegazione della democrazia
Teoria discorsivi della democrazia Habermas
diritti
PopoloPartitoCapo
Discorso razionaleDiscorso razionaleAssenza di arbitrioAssenza di arbitrio
“Coazione” a un riconoscimento universale non coattivo (a – b)
Consenso raggiunto in condizioni idealizzate di comunicazione illimitata e non autoritaria (c)
Impossibilità della violenza
Il potere per costituirsi come potere (e non come atto di forza) deve compiere un salto di qualità, deve essere "diritto di stabilire il diritto“ (principio D + principio M): dimostrare di avere la forza morale, la capacità culturale, la legittimazione sociale, di definire quegli stati che sono indipendenti da ogni arbitrio e che rendono "pensabile", la comunità politica
ApelIl principio di corresponsabilità
Il modello discorsivo di Habermas è cieco e storicamente indeterminato
Per Habermas contro HabermasPer Habermas contro Habermas
Ci sono situazioni in cui il principio D non è esigibile o richiedibile:a) gli altri contraenti mostrino di perseguire una risoluzione del conflitto tramite violenza o tramite un agire orientato al successob) non è garantita l'osservanza dei risultati dei discorsi praticic) minoranze non sono in grado di far sentire la loro voced) condizionamenti culturali che impediscono una messa in questione in chiave universalistica
Principio discorso
Principio ditrasformazione
Principio di conservazione
Principio responsabilità
Principio responsabilità: parità di diritto e della pari responsabilità di tutti i possibili partner del discorso nell'individuare e nel risolvere i problemi discorsivamente affrontabiliResponsabilità in riferimento alle condizioni storiche reali in cui viviamo:
tutti dobbiamo collaborare per l’instaurazione delle condizioni istituzionali indispensabili all’esercizio, allargato, all’intero pianeta, della morale discorsiva
Principio di trasformazione: collaborare a eliminare tutti quegli aspetti che si oppongono alla conduzione e conclusione dei discorsi pratici (discriminazioni economiche, emarginazioni razziali, culturali e sociali).
Principio di conservazione: divieto di mettere in pericolo sia le reali condizioni di vita della società umana nel suo complesso sia quelle che possono essere considerate come conquiste insostituibili (i diritti umani, la qualità della vita, la pace)
Quali sono le regole che consentono una situazione linguistica ideale? Quali sono le regole che consentono di formare il consenso su una norma che tutti possono volere? Quali sono le regole che consentono ai destinatari delle norme di esserne autori?
ArgomentazioniArgomentazioni
state-end basedstate-end basedcognitivismo eticocognitivismo etico
decisionismodecisionismo
process basedprocess basedRiserva fallibilisticaRiserva fallibilistica
Modello procedurale Avviare un processo fallibilistico di apprendimento:I fini penultimi (regole –dia - inter) precedono i fini ultimi (bene -logo )moralmente neutrale rispetto ai contenuti di senso
Teoria del male politico
Schmitt ci chiede di firmare una cambiale in bianco nei confronti dello Stato
La disponibilità a dare e ricevere la morte
Teoria del bene politico
Ci chiede di firmare una cambiale in bianco nei confronti dell’ uomo, di qualsiasi uomo, dell’unusquisque
La disponibilità al dialogo: pensare tutti, pensare assieme
1. Riserva fallibilistica e/o relativismo etico
a) Tutti i valori sono equivalenti – indifferentismo etico / nichilismo:
b) Niente ha senso: è solo la mia volontà o il potere o la forza o il sistema che attribuisce un senso alle cose
2. Riserva fallibilistica e/o relativismo etico
a) I valori non sono equivalenti (esiste il bene e il male) ma nessuno ha in sé la misura del bene e del male:
b) Le cose hanno un senso, va cercato assieme: è il cammino (sharia, torah, tao, vangelo) dell’umanità: pensare tutti, pensare assieme
libertà
RischioAutonegazione della libertà
Il rispetto della libertà impone di accettare la rinuncia alla libertà?
La riserva fallibilistica nel senso 1) finirebbe per cancellare la riserva fallibilistica nel senso 2)
Forse…L’esploratore Bertischev (scettico e nichilista) e il mistico Zaddik (immerso nella fede)
“Chissà, forse è proprio vero…”
Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo regno, nemmeno il credente a se stesso. Il forse è regno, nemmeno il credente a se stesso. Il forse è ineluttabile tentazione alla quale l’uomo non può ineluttabile tentazione alla quale l’uomo non può assolutamente sottrarsi, nella quale anche rifiutando assolutamente sottrarsi, nella quale anche rifiutando la fede deve sperimentarne l’irrefutabilitàla fede deve sperimentarne l’irrefutabilità (Ratzinger, Introduzione al cristianesimo)
ApelIl principio di corresponsabilità
Il modello discorsivo di Habermas è cieco e storicamente indeterminato
Per Habermas contro HabermasPer Habermas contro Habermas
Ci sono situazioni in cui il principio D non è esigibile o richiedibile:a) gli altri contraenti mostrino di perseguire una risoluzione del conflitto tramite violenza o tramite un agire orientato al successob) non è garantita l'osservanza dei risultati dei discorsi praticic) minoranze non sono in grado di far sentire la loro voced) condizionamenti culturali che impediscono una messa in questione in chiave universalistica
Principio discorso
Principio ditrasformazione
Principio di conservazione
Principio responsabilità
Principio responsabilità: parità di diritto e della pari responsabilità di tutti i possibili partner del discorso nell'individuare e nel risolvere i problemi discorsivamente affrontabiliResponsabilità in riferimento alle condizioni storiche reali in cui viviamo:
tutti dobbiamo collaborare per l’instaurazione delle condizioni istituzionali indispensabili all’esercizio, allargato, all’intero pianeta, della morale discorsiva
Principio di trasformazione: collaborare a eliminare tutti quegli aspetti che si oppongono alla conduzione e conclusione dei discorsi pratici (discriminazioni economiche, emarginazioni razziali, culturali e sociali).
Principio di conservazione: divieto di mettere in pericolo sia le reali condizioni di vita della società umana nel suo complesso sia quelle che possono essere considerate come conquiste insostituibili (i diritti umani, la qualità della vita, la pace)
Quali sono le regole che consentono una situazione linguistica ideale? Quali sono le regole che consentono di formare il consenso su una norma che tutti possono volere? Quali sono le regole che consentono ai destinatari delle norme di esserne autori?